UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA
DIREZIONE GENERALE
Via Fattori, 60 -90146 Palermo
[email protected] mail [email protected]
La formazione docenti 2016
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA
DIREZIONE GENERALE
90146 Palermo -Tel. 091/6909111
[email protected] C.F.80018500829
docenti 2016-2019
I LIVELLI DI GOVERNANCE DEL PIANO DELLA FORMAZIONEatto di indirizzo del Ministero
PIANO NAZIONALE DELLA
FORMAZIONE
I LIVELLI DI GOVERNANCE DEL PIANO DELLA FORMAZIONEatto di indirizzo del Ministero
SCUOLE DEL TERRITORIO
RETI DI AMBITO
SVILUPPO PROFESSIONALE DEI DOCENTI
PROMUOVERE E SOSTENERE LA COLLABORAZIONE
La formazione obbligatoria, permanente e strutturale voluta dal comma
124 della L. 107 disegna per i docenti la
apprendimento continuo.
COLLABORAZIONEGARANTIRE LA QUALITÀ DEI PERCORSI FORMATIVICOLMARE IL DIVARIO DI PARTECIPAZIONE CON I DOCENTI EUROPEI
L.107/2015
comma 124
SVILUPPO PROFESSIONALE DEI DOCENTI PER:
E SOSTENERE LA
La formazione obbligatoria, permanente e strutturale voluta dal comma
i docenti la scuola ambiente di
DEI PERCORSI
COLMARE IL DIVARIO DI PARTECIPAZIONE CON I
• La Legge 107/2015 al comma 124 indica che in ogni piano triennale dell’offerta formativa di ciascuna scuola devono essere inserite la formativi e le conseguenti azioni da realizzare
• Il rapporto tra bisogni formativi e azioni da realizzare deve tradursi nella personalizzazione delle proposte formative resa possibile da una condivisa progettazione territoriale.
• Occorre rovesciare l’ottica prevalente di una governanceè stata talvolta preponderante rispetto alla richiesta.
• Si delinea nei documenti una intersezione costante e continua tra docenti, bisogni delle scuole e priorità nazionali. docenti, bisogni delle scuole e priorità nazionali. modello formativo del Piano.
• Si pone la necessità di indagare oltre i bisogni formativi in ingresso, e verificare la ricaduta effettiva delle azioni formative realizzate
• Per la definizione dei bisogni formativi dei docenti possono essere utilizzati strumenti formali e informali.
• Fondamentali sono: il coinvolgimento attivocollaborazione tra docenti, la verifica e il monitoraggio
La Legge 107/2015 al comma 124 indica che in ogni piano triennale dell’offerta formativa di ciascuna scuola devono essere inserite la ricognizione dei bisogni
azioni da realizzare.
Il rapporto tra bisogni formativi e azioni da realizzare deve tradursi nella personalizzazione delle proposte formative resa possibile da una condivisa
governance etero-centrata dove l’offerta è stata talvolta preponderante rispetto alla richiesta.
Si delinea nei documenti una intersezione costante e continua tra bisogni reali dei docenti, bisogni delle scuole e priorità nazionali. Questa triade pervade l’intero docenti, bisogni delle scuole e priorità nazionali. Questa triade pervade l’intero
Si pone la necessità di indagare oltre i bisogni formativi in ingresso, e verificare la ricaduta effettiva delle azioni formative realizzate.
Per la definizione dei bisogni formativi dei docenti possono essere utilizzati strumenti
attivo dei docenti nei percorsi formativi, lamonitoraggio.
I principi del Piano
Un sistema per lo sviluppo professionale
Promuovere e sostenere la collaborazione
Assicurare la qualità dei percorsi formativi
Definire con chiarezza le priorità della formazione
Promuovere l’innovazione continuaPromuovere l’innovazione continua
Sviluppo professionale continuo
Coerenza con la formazione iniziale
Legame con la formazione dei Dirigenti Scolastici e di tutto il
personale
I principi del Piano
Un sistema per lo sviluppo professionale
Promuovere e sostenere la collaborazione
Assicurare la qualità dei percorsi formativi
Definire con chiarezza le priorità della formazione
Promuovere l’innovazione continuaPromuovere l’innovazione continua
Coerenza con la formazione iniziale
Legame con la formazione dei Dirigenti Scolastici e di tutto il
SCOPO del Piano
dare prospettive di carriera termini di legittimazione strutturale delle termini di legittimazione strutturale delle attività condotte
programmare la formazione per il triennio
di carriera ai docenti, in termini di legittimazione strutturale delle termini di legittimazione strutturale delle
programmare la formazione per il triennio
Possibilità della CARD (DPCM 23-9-2015, in attuazione della legge 107/2015)
Oltre alle iniziative di formazione inserite nel PTOF e
un’ulteriore opportunità per i docenti per contribuire
ELETTRONICA DEL DOCENTE.
Possibilità di scegliere, tra l’ampia offerta formativa esistente
accreditati, delle Università, dell'Amministrazioneaccreditati, delle Università, dell'Amministrazione
formazione nel portfolio e nel curriculum professionale
Possibilità di progettare coerentemente con il piano elaborato
formazione affidata liberamente all’iniziativa dei
dell’intera comunità professionale e diventa uno stile di
Possibilità della CARD 2015, in attuazione della legge 107/2015)
e a quelle organizzate a livello nazionale, vi è
contribuire al loro sviluppo professionale: la CARTA
esistente a livello nazionale, le proposte degli
dell'Amministrazione. Possibilità di inserire le attività didell'Amministrazione. Possibilità di inserire le attività di
professionale.
elaborato dal Collegio docenti.
dei singoli docenti contribuisce alla crescita
di lavoro collaborativo.
portfolio professionale delpunto di partenza il Bilanciosperimentato per la formazioneneoassunti negli ultimi due anni
Competenze didattiche Competenze relazionali - organizzative Competenza e capacità riflessiva e autovalutativa
del docente avrà comedelle Competenze, già
formazione dei docentianni. (DM 850/2015)
organizzative riflessiva e
PIATTAFORMA E COLLEGAMENTO CON IL PORTFOLIO PROFESSIONALE DEL DOCENTE.
La piattaforma permette diformative attive sul territorio.Il DM 435/15 ha finanziato condigitale da utilizzare per gli acquistiper:Enti accreditati /qualificati (enti,Enti accreditati /qualificati (enti,governativi,..)personale della scuola (docenti,…MIUR, si prevede un accessol’accreditamento dei corsi, unatra maggio e giugno 2017.
PIATTAFORMA E COLLEGAMENTO CON IL PORTFOLIO PROFESSIONALE
accreditarsi sulle proposte
€ 500.000,00 la piattaformaacquisti con la card disponibile
enti, università, scuole, entienti, università, scuole, enti
…)accesso anche per l’USR con
procedura standard prevista
Il Piano Nazionale della Formazione prevede 9 priorità tematiche
Competenze 1. Autonomia didattica e organizzativadi sistema 2. Valutazione e miglioramento
3. Didattica per competenze e innovazione metodologica
Competenzeper il XXI sec
7. Competenze di cittadinanza e cittadinanza globale8. Coesione sociale e prevenzione del disagio (Integrazione)9. Inclusione disabilità
Competenzescuola inclusiva
4. Competenze di lingua straniera5. Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento6. Scuola e Lavoro
Il Piano Nazionale della Formazione prevede 9 priorità tematiche
1. Autonomia didattica e organizzativaValutazione e miglioramento
3. Didattica per competenze e innovazione metodologica
. Competenze di cittadinanza e cittadinanza globale8. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile-
. Competenze di lingua straniera5. Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento
A titolo esemplificativo sipreviste dalla nota Miurn. 32839, le azioni perreferenti/coordinatori deireferenti/coordinatori deidella disabilità e dell'inclusionenella Priorità 4.5 delprevisto dal Piano Nazionaleed è riferito alla Priorità 4
si ricorda che sonodel 3.11.2016, prot.la Formazione dei
dei processi sui temidei processi sui temiinclusione, che rientrano
Piano, così comeNazionale Scuola Digitale
4.3.
I livelli di governance
Cabina di regia nazionale
Staff regionali
Scuole polo per la formazione per Ambito
territoriale
on il compito di promuovere, coordinare e
formative
governance
Cabina di regia nazionale
Scuole polo per la formazione per Ambito
promuovere, coordinare e monitorare le azioni
task force/staff dell’ USR per la formazione
Con il compito di coordinamentoprogettazione delle attivitàprogettazione delle attivitàdi interfaccia con il contestopossibili raccordi conformazione e di ricerca,costituzione di gruppi di lavoro
USR per la formazione
coordinamento per laattività delle scuole polo eattività delle scuole polo e
contesto territoriale neiuniversità, enti dianche attraverso la
lavoro.
In Sicilia
28 scuole polo individuate
Ambito per la formazione
2915 del 15-9-2016) che
delle risorse per il prossimo
11 scuole polo per la formazione dei neoassunti
In Sicilia
individuate dalle 28 reti di
formazione docenti (nota MIUR
saranno destinatarie
prossimo triennio
11 scuole polo per la formazione dei neoassunti
STAFF REGIONALE DI SUPPORTO28 gruppi di lavoro garantiscono il collegamento tra il MIUR Reti di scuole in collaborazione con le scuole polo dei
Lo staff è costituito da:
Dirigenti Tecnici;
Dirigenti Amministrativi degli uffici provincialiDirigenti Amministrativi degli uffici provinciali
Ha i seguenti compiti:
Organizzare conferenze di servizio provinciali
Raccordare tutte le scuole polo;
Garantire il supporto e collaborare alla progettazione ciascuna rete di ambito, monitorando gli esiti.
SUPPORTOil collegamento tra il MIUR –l’USR –le
scuole in collaborazione con le scuole polo dei neoassunti.
uffici provinciali;uffici provinciali;
di servizio provinciali per illustrare il Piano;
collaborare alla progettazione del piano di rete di ambito, monitorando gli esiti.
Le reti (par. 5.3)
avoriscono una progettualità condivisa,
sinergia, rispondendo alle esigenze
docenti. La rete è un’opportunità
formativo dell’Ambito non la sommaformativo dell’Ambito non la somma
loro sintesi.Nota MIUR prot.2915 del 15.09.2016).
(par. 5.3)
condivisa, con proposte di azioni
esigenze delle scuole e dei
per la promozione del Piano
somma dei singoli piani - ma unasomma dei singoli piani - ma una
Compiti delle scuolendividuare le priorità strategiche correlate
formativa, ai Piani di miglioramento esviluppare progettualità ancorate al
scuola polo di Ambito non è solodefinisce anche il piano di Ambito, chedefinisce anche il piano di Ambito, cheattività, garantendo le priorità espresseAll'interno della progettazionepossibile l’assegnazione di fondirispondere a esigenze formativetriennale e non realizzabili in altro
correlate ai Piani dell'Offertaai rapporti di autovalutazionecontesto.
solo l’istituto cassiere infattiche deve essere una sintesi delleche deve essere una sintesi delle
espresse dalle scuole.di ambito è comunque
anche a singole scuole performative previste nel piano
altro modo.
La formazione organizzata in Unità Formative
Il dirigente nella definizione delle linee
Collegio Docenti per l’elaborazione
dell’Istituto, tiene conto delle esigenze
docenti nei propri piani individuali
dell’istituto è quindi il risultato di tali
inserito nell’aggiornamento annuale
Le attività di formazione saranno
FORMATIVE attuate su base triennale
Nazionale e con i propri Piani formativi
La formazione organizzata in Unità Formative
linee di indirizzo da proporre al
l’elaborazione del Piano di formazione
esigenze formative espresse dai
individuali. Il Piano di formazione
tali valutazioni e dovrà essere
del PTOF.
saranno programmate in UNITA’
triennale e coerenti con il Piano
formativi.
LE UNITÀ FORMATIVE
Le scuole, nel prossimo triennio sperimentale, articoleranno le qualificare e riconoscere l’impegno del docente nelle iniziative di formazione. iniziative di formazione.
L’attestazione è rilasciata dai soggetti che promuovono ed erogano la formazione, ivi comprese le strutture formative accreditate dal MIUR, secondo quanto previsto dalla Direttiva
FORMATIVE
prossimo triennio e in via articoleranno le Unità Formative per
e riconoscere l’impegno del docente nelle
è rilasciata dai soggetti che promuovono ed erogano la formazione, ivi comprese le strutture formative accreditate dal MIUR, secondo quanto previsto dalla Direttiva 176/2016.
LE UNITÀ FORMATIVELe unità formative possono prevedereformazione in presenzaformazione on-linesperimentazione didatticalavoro in reteapprofondimento personale e collegialeapprofondimento personale e collegialeprogettazione e rielaborazione
docenti non dovranno necessariamentemonte ore annuo prestabilito a prioriLe ore di formazione vengonototale autonomia dalle scuole nell’ambito
UNITÀ FORMATIVEprevedere:
collegialecollegiale
necessariamente raggiungere unpriori a livello ministeriale.
eventualmente stabilite innell’ambito del PTOF.
Le Unità formative in presenzaattività programmate, tra questeinserite anche quelle per:
gli animatori digitali
il team per l’innovazione
tutor neo-immessi
coordinatori per l’inclusione
ruoli chiave sull’Alternanza scuola
’approfondimento CLIL
presenza e/o on-line sonoqueste dovranno essere
l’inclusione
scuola-lavoro
Le risorseAd ogni scuola polo verrà assegnato entro dicembre il
40% delle risorse, calcolate sui posti/docenti del
territorio di riferimento.
Alla Sicilia verranno assegnati 2.637.656,00
La rendicontazione sarà curata dalla scuola polo.
La scuola deve garantire almeno una unità formativa ad
ogni docente e per ogni anno scolastico
Le risorseAd ogni scuola polo verrà assegnato entro dicembre il
40% delle risorse, calcolate sui posti/docenti del
2.637.656,00 euro.
a rendicontazione sarà curata dalla scuola polo.
La scuola deve garantire almeno una unità formativa ad
ogni docente e per ogni anno scolastico
Formazione di qualitàL’obiettivo del Piano è quellovalidità delle azioni formative,docenti e della comunità scolasticaPertanto diventa essenziale:
efinire gli standard professionaliefinire gli standard professionalintrodurre il portfolio professionaleefinire gli standard per
formazione, monitorando lealorizzare i formatori e le
delle scuole.
Formazione di qualitàdi garantire la qualità, la
formative, la reale crescita deiscolastica.
professionali dei docentiprofessionali dei docentiprofessionale del docente
per la valutazione dellaattivitàmigliori risorse interne
Gli strumenti
Piattaforma
elettronica
MIUR/INDIRE
Domanda e offerta di formazione
Catalogo iniziative di formazione
Indicatori di qualità
Monitoraggio sulla formazione
Portfolio docente Documentazione
didattiche del docente
Curriculum professionale del docente
Piano individuale di sviluppo
professionale
strumenti
Domanda e offerta di formazione
Catalogo iniziative di formazione
Indicatori di qualità
Monitoraggio sulla formazione
Documentazione delle attività
didattiche del docente
Curriculum professionale del docente
Piano individuale di sviluppo
professionale
Ruolo e funzioni del DS nel sistema integrato della formazione L. 107/2106
Rilevazione dei bisogni e dei contenuti qualità della formazione sinora espressa dalla scuola (Protocollo Interviste NEV 1.7, RVE 5.2)
Priorità e contenuti/ Sviluppo professionale (formazione) è inserito nell’area degli Obiettivi di processo
RAV/RVE
Priorità e contenuti/ Sviluppo professionale (formazione) è inserito nell’area degli Obiettivi di processo
come leva per lo sviluppo e la realizzazione delle Priorità
PIANO DELLA FORMAZIONE A LIVELLO DI SCUOLA
RETI DI AMBITO ATTO DI INDIRIZZO DEL DS
PIANO NAZIONALE FORMAZIONE(3/10/2016) azioni omogenee a livello territoriale micro e macro
Ruolo e funzioni del DS nel sistema integrato della formazione
ilevazione dei bisogni e dei contenuti formativi del personale e della
qualità della formazione sinora espressa dalla scuola (Protocollo Interviste NEV 1.7, RVE 5.2)
Priorità e contenuti/ Sviluppo professionale (formazione) è inserito nell’area degli Obiettivi di processo Priorità e contenuti/ Sviluppo professionale (formazione) è inserito nell’area degli Obiettivi di processo
Priorità
PIANO DELLA FORMAZIONE A LIVELLO DI SCUOLA
(3/10/2016) azioni omogenee a livello territoriale micro e macro
PTOF
I contesti speciali
Il piano formativo dell’Ambitodimenticare tutti i contestiriconoscere e valorizzarericonoscere e valorizzareche spesso producono esperienzequalità educativa e didattica
I contesti speciali
dell’Ambito non puòcontesti "speciali” al fine di
valorizzare esperienze peculiarivalorizzare esperienze peculiariesperienze di altissima
didattica.
Centri Provinciali di istruzione per gli Adulti
Sono previste azioni dedicateCPIA: questi potranno portareprogettualità dell’Ambitoesigenze formative e le esperienzeesigenze formative e le esperienzemolte delle tematiche indicateAi CPIA saranno riservaticarattere nazionale.
Centri Provinciali di istruzione per gli Adulti
dedicate e specifiche per iportare all’interno della
dell’Ambito le loro specificheesperienze maturate suesperienze maturate su
indicate dalle priorità.riservati percorsi anche a
La Circ. MIUR n. 3373 del 01 dicembre 2016 afferma che:
nella definizione dei piani d’ambito, per evitare sovrapposizioni, si dovrà tenere conto- della progettazione formativa delle istituzioni scolastiche - delle reti- delle reti- delle azioni nazionali I CPIA potranno portare all’interno della progettualità dell’ambito le loro specifiche esigenze formative, ma anche le maturate su molte delle tematiche indicate dalle priorità
Saranno inoltre costruiti percorsi anche a carattere nazionale a loro riservati
Circ. MIUR n. 3373 del 01 dicembre 2016 afferma che:
nella definizione dei piani d’ambito, per evitare sovrapposizioni, si
della progettazione formativa delle istituzioni scolastiche
I CPIA potranno portare all’interno della progettualità dell’ambito le , ma anche le esperienze
maturate su molte delle tematiche indicate dalle priorità. Saranno inoltre costruiti percorsi anche a carattere nazionale a loro
ESIGENZE FORMATIVE CPIACOMPETENZE DI SISTEMA
DM 797/2016 - LE PRIORITÀ DELLA FORMAZIONE 2016-2019 PROPOSTRA
AUTONOMIA DIDATTICA E ORGANIZZATIVA Curvata al
di processo
VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
di processo
autovalutazione
Rendicontazione
Costruzione piano di miglioramento
COMPETENZE PER IL 21MO SECOLO
LINGUE STRANIERE Rinforzo delle
COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA
COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO
GIOVANILE
Competenze
altre scuole
ESIGENZE FORMATIVE CPIA
PROPOSTRA FORMATIVA DA INSERIRE NEI PIANI DELLE RETI DI AMBITO
al nuovo sistema di istruzione degli adulti
processo e funzionale alla definizione di strumenti di autoanalisi edprocesso e funzionale alla definizione di strumenti di autoanalisi ed
autovalutazione
Rendicontazione sociale
Costruzione piano di miglioramento
delle competenze linguistiche
Competenze di base per creare e sostenere il raccordo tra il cpia, le
scuole e i soggetti istituzionali
Certificazione (modello)
Certificazione unità formativa(modello)
Il monitoraggio sarà a cura dell’INDIRE
ruolo di agenzie pubbliche
Invalsi sarà di assistenzaInvalsi sarà di assistenza
strumenti fondanti del Piano,
migliori pratiche e per sostenere
sviluppo di strumenti innovativi
Il monitoraggio sarà a cura dell’INDIRE
pubbliche come INDIRE e
assistenza per allineare gliassistenza per allineare gli
Piano, per raccogliere le
sostenere il Miur nello
innovativi.
Fonti di finanziamento del piano 2016Legge 107/2015 120 Milioni di euroPON 2014-2020 160 milioni di euro
Altri Fondi MIUR 45 milioni di euro Altri Fondi MIUR 45 milioni di euro
TOTALE PIANO DI FORMAZIONE
325 MILIONI DI EURO
Carta del docente 1486 MILIONI EURO
Fonti di finanziamento del piano 2016-19
120 Milioni di euro
160 milioni di euro
45 milioni di euro 45 milioni di euro
325 MILIONI DI EURO
1486 MILIONI EURO
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a cura dello
STAFF Regionale di supporto
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