mimmo pennone
www.metromagazine.it
Le comunicazioni della PA
■ La comunicazione normativa
■ La comunicazione delle attività
istituzionali
■ La comunicazione di pubblica
utilità
■ La comunicazione per la
promozione d’immagine
■ La comunicazione sociale
La Comunicazione Pubblica
Negli anni Ottanta, la Pubblica
amministrazione si apre alla
cultura della comunicazione
le azioni di comunicazione
assumono un ruolo sempre
più strategico a supporto
delle decisioni di marketing.
Innovazione e
semplificazione
●Prima della semplificazione nell'ultimo decennio i
vincoli pubblici sulle attività private sono passati da
5400 ad oltre 6000
●Lo Stato, dopo leggi e norme di "semplificazione",
si trovava a gestire 14.500 procedimenti ai quali
vanno aggiunti quelli del sistema delle autonomie
locali.
●Liberalizzazioni, semplificazioni, autocertificazioni
stanno lentamente tornando nelle spire soffocanti
della complicazione amministrativa e della
sovrapposizione procedurale
L’informazione
come diritto
Sentenza 364 del 1988 della
Corte costituzionale afferma il
dovere della Pa di informare in
modo chiaro perché non si
creino casi di ignoranza
inevitabile della legge
Nella sentenza 348 del 20 luglio 1990 della Corte
Costituzionale afferma che “qualsivoglia
soggetto od organo rappresentativo, investito
di competenze di natura politica, non può…
risultare estraneo all’impiego dei mezzi di
comunicazione di massa”. Tale impiego per
le Regioni, secondo la Corte, ha due aspetti:
“quello delle informazioni che la Regione è
tenuta a offrire ai cittadini in ordine alle proprie
attività e ai propri programmi e quello delle
informazioni che la Regione può ricevere dalla
società regionale e che concorrono a
determinare la partecipazione di tale società
alle scelte attraverso cui si esprime l’indirizzo
politico e amministrativo regionale”.
La pubblicità per legge
■ Art. 13 legge 416/81 prevedeva che il 70% dei budget pubblicitari delle Pa fossero destinati a quotidiani e periodici
■ La 67/87 portò la quota al 50% e introdusse l’obbligo della pubblicazione sui giornali di un estratto del bilancio e costrinse le Pa a istituire una speciale voce di bilancio da destinare alla pubblicità. La Mammì (art. 9) introdusse l’obbligo di destinare il 25% dei budget alle emittenti radiotelevive locali
■ Quote abrogate dalla 150/2000
Il diritto all’accesso
■ Leggi 142 e 241 del 1990
segnano una rivoluzione
copernicana nella Pa:
• diritto di accesso
• trasparenza
• efficienza
Decennio della comunicazione
pubblica
Le quattro Leggi Bassanini L. 59/1997;
L. 127/1997;
L. 191/1998;
L. 50/1999
■ Legge 150/2000
Principi della nuova P.A.■ Efficienza – trasparenza -
partecipazione
L 241/1990 legge 33/2013Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33
Riordino della disciplina riguardante gli
obblighi di pubblicità, trasparenza e
diffusione di informazioni da parte delle
pubbliche amministrazioni
(G.U. n. 80 del 5 aprile 2013)
Norme su pubblicità, trasparenza e diffusione di
informazioni delle PA riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e
diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni.
Il decreto legislativo, in vigore dal 20.4.2013 , attua
alcune disposizioni della legge 190 del 2012 ,
(Legge anticorruzione), ed introduce alcuni elementi
di novità quali il diritto di accesso civico, il principio
della totale accessibilità delle informazioni, l'obbligo
di pubblicità per alcuni atti, dati e situazioni
patrimoniali, la creazione sui siti istituzionali di una
apposita sezione "Amministrazione trasparente" e la
relativa organizzazione.
SANZIONI
i nuovi media■ Internet
■ Siti web
■ computer multimediali
■ videogiochi elettronici
■ CD ROM -- DVD
■ Programmi televisivi digitali
■ Film animazione tridimensionale
■ Film composizione digitale
■ Composizioni testo immagine al pc
■ Fotografia digitale
■ Telefonia digitale
■ sistemi wireless
■ radio e web
■ e - book
E-Gov
Democrazia
elettronica
Rete CivicaUna Rete Civica è un ambiente telematico
che si propone di promuovere e favorire la comunicazione, la cooperazione, lo scambio e l'erogazione di servizi fra i cittadini e tutti i soggetti, pubblici e privati (associazioni, Enti Pubblici, aziende), che costituiscono una comunità locale e, al tempo stesso, aprire la comunità locale alla comunicazione via rete con il resto del mondo (Fonte: AIReC 1997)
Le funzioni delle reti civiche
■ Facilitazione della socialità
■ Democratizzazione
● Partecipazione ai processi decisionali
● Accountability dei politici eletti
■ Informazione e diritto d’accesso
■ Comunicazione e feedback
■ Erogazione servizi
■ Marketing territoriale
Legge 7 giugno 2000, n. 150, Artt. 2 e 8
La rete civica…
■ rientra nell’elenco, per forza di cose aperto, degli strumenti di cui la pubblica amministrazione si può avvalere per comunicare con i cittadini (art. 2, comma 2).
■ rientra fra le competenze dell’Urp fra le cui funzioni è si ricorda promuovere l’adozione di sistemi di interconnessione telematica e coordinare le reti civiche (art. 8, comma 2, lettera c)
Realizzazione di un sito
internet■ Molteplici figure professionali coinvolte
■ Webmaster (vecchia figura “on man band”)
■ Sviluppatore HTML
■ Sviluppo di un sito web: 4 fasi principali
1. Progettazione
2. Sviluppo
3. Realizzazione
4. Aggiornamento e manutenzione
Gli elementi del sito
■ Rapido
■ Organizzato
■ Navigabile
■ Omogeneo
■ Focalizzato
■ Interattivo
■ Aggiornato
■ Sicuro
■ Affidabile
■ Conosciuto
•Accessibilità
•Usabilità
Cosa comunica il sito
■ Trasparenza e performatività del servizio ai cittadini
■ Disposizioni normative
■ Attività delle istituzioni e loro funzionamento
■ Promozione dei “Diritti dei cittadini”
■ Informazioni per l’accesso ai servizi pubblici
■ Promozione dell’ente e del territorio
■ Promozione del nuovo corso degli enti pubblici, link e collegamenti
■ Servizi on line – call center
■ Reti civiche
URP
La legge 150 del 2000 individua nell'Ufficio Relazioni con il
Pubblico uno dei principali strumenti organizzativi attraverso
cui le amministrazioni pubbliche possano assolvere ai loro
compiti di comunicazione e relazione con il pubblico.
Secondo quanto espresso dalla normativa, i soggetti che si
occupano di relazioni con il pubblico hanno il compito in primo
luogo di dare piena visibilità all'attività delle pubbliche
amministrazioni, garantendo al cittadino la possibilità di
partecipare ed accedere all'attività della stessa, attraverso il
coinvolgimento e l'aggiornamento costante rispetto agli iter dei
procedimenti amministrativi.
Questa attività è strettamente collegata all'ascolto dei cittadini,
alla gestione dei suggerimenti e dei reclami provenienti da essi
e alla gestione del disservizio: proprio da queste due attività, e
in particolar modo dalla seconda, possono scaturire alcuni dei
procedimenti amministrativi a cui si faceva riferimento in
precedenza. In questo senso viene anche stimolata la
partecipazione civica da parte degli stessi cittadini all'attività dell'amministrazione.
In tal senso, una delle funzioni principali cui devono assolvere soggetti
che si occupano di relazioni con il pubblico è la comunicazione
esterna, ovvero di trasferire e diffondere le informazioni e le
comunicazioni verso l'esterno.
Al tempo stesso, coloro che si occupano di relazioni con il pubblico
devono assicurarsi che anche la comunicazione interna
all'organizzazione circoli in modo efficace e funzionale alla gestione
delle stesse relazioni con il pubblico.
La gestione dei rapporti con il pubblico presuppone anche competenze
e abilità di comunicazione interpersonale: infatti il rapporto con il
pubblico e il cliente esterno sottostanno alle medesime regole e
dinamiche di qualsiasi rapporto interpersonale.
Rispetto alla funzione di informazione, oggi diventa sempre più
rilevante la strumentazione tecnologica: grazie ad essa si può
strutturare una nuova modalità di comunicazione telematica che
imposta diversamente i rapporti sia con l'utente esterno sia
internamente alle stesse organizzazioni.
Infatti cambia proprio il modo stesso di gestire il servizio, che viene
fatto tramite modelli a rete, per cui ci si muove verso l'integrazione tra
gli enti, da un punto di vista strutturale e tra i servizi che ciascuno di
loro eroga: esempi di queste forme di integrazione sono gli sportelli
polifunzionali e le reti civiche.
La firma digitale e la
CIE
La firma digitale
■ Fenomeno tecnico-giuridico
■ Tecnicamente già possibile dal 1975
con l’invenzione della crittografia a
chiave pubblica (Deffie e Hillmann,
RSA)
■ La prima legislazione in materia è
l’Utah Digital Signature Act del 1995
■ In Italia riconosciuta dall’art. 15 della
L. 59/97 come strumento di
semplificazione
Il protocollo informatico
Il documento amministrativo
informatico
■ L’atto amministrativo informatico
può avere due accezioni:
● Documento prodotto con sistemi
informatici (vedi d.lgs 39/93)
● Documento conservato in forma
elettronica (vedi dpr 445/00)
L’e-procurement
Che cos’è l’e-procurement■ Con questa nozione si indica
generalmente l’acquisto di beni e servizi online da parte della pubblica amministrazione
■ Strumento di efficienza e anche trasparenza
■ Il D.P.R. n. 101 del 4 aprile 2002 disciplina lo svolgimento delle procedure telematiche di acquisto che le amministrazioni pubbliche possono utilizzare in via alternativa o come supporto ai tradizionali sistemi di scelta del contraente. I due modelli previsti sono gare telematiche e mercato elettronico
Acquisti in rete
■ Acquistiinretepa.it è il portale
specificamente dedicato agli
acquisti in rete per la PA
■ I servizi sono facoltativi per gli
enti locali
Il software libero nella
PA
Di cosa si tratta■ Il codice sorgente: sono le istruzioni
con cui è stato scritto un programma (non visibile in versione. I programmi di norma sono rilasciati senza codice sorgente
■ Software proprietario: si paga una licenza d’uso
■ Freeware: programma gratuito, ma senza codice sorgente
■ Shareware: programma in prova, che richiede una registrazione dopo un periodo
Top Related