Inquinamento indoor e salute: Inquinamento indoor e salute: Attualità e prospettiveAttualità e prospettive
Annamaria de MartinoAnnamaria de Martino
Ministero della SaluteDirezione Generale Prevenzione Sanitaria
Ambiente e saluteAmbiente e salute
Il 24% delle malattie ed il 23% delle morti, nel mondo, sono attribuibili ai fattori ambientali.
Più del 33% delle malattie nei bambini al di sotto dei 5 anni è dovuto a fattori ambientali.
Preventing disease through healthy Preventing disease through healthy environments:towards an estimate of the environments:towards an estimate of the environmental burden of disease,WHO,May 2006environmental burden of disease,WHO,May 2006
ObesitàFumo
NutrizioneAttività Fisica
CV
Diabete
Cancro
Respiratorie
Muscoloscheletriche
SaluteMentale
Alcol
Ipertensione
MetabolismoLipidi e glicidi
BiologicoSociale
Fisico
DeterminantiDeterminanti
AmbientaliAmbientali
GeneticiGenetici
Individuali Socio economici*
Ambientali*Ambientali* Stile di vita*Stile di vita* Accesso ai servizi*
Patrim. genetico
Sesso
Età
Povertà
Lavoro
Esclusionesociale
Contesto socio-
culturale
Clima
AriaAria indoorindooroutdooroutdoor
Luoghi di vita e di lavoro
Acqua
Alimenti
Alimentazione
Attività fisica
FumoDipendenze
Attività sessuale
Farmaci
Sistema sanitario
Servizi sociali
Sistema scolastico
Trasporti
Attività ricreative
I DETERMINANTI DELLA SALUTE
*Fattori modificabili
Inquinamento indoor e saluteInquinamento indoor e salute
• In Europa il 4,6% delle morti per tutte le cause ed il 31% delle inabilità, DALY (Disability Adjusted Life Years), nei bambini (da 0 a 4 anni di età) sono attribuibili all’inquinamento indoor(Valent et al., Lancet 2004)
• Circa il 13% dei casi di asma dei bambini, nei Paesi industrializzati, è correlabile ad un eccesso di umidità negli edifici (OMS)
Note: The table takes into consideration only the main health impacts.
Other recognised indoor-related health effects have been omitted
PPPooolllllluuutttaaannnttt DDDiiissseeeaaassseee IIImmmpppaaacccttt DDDiiirrreeecccttt mmmeeedddiiicccaaalllcccooossstttsss
Allergens(acarus, moulds,animal dander)
Bronchial asthma inchildren/teenagers
>160,000prevalent cases/yr
>80 millions
Radon Lung cancer 1,500-6,000deaths/yr
26-105 millions
EnvironmentalTobacco Smoke
Bronchial asthma inchildren/teenagers
>30,000prevalent cases/yr
>15 millions
Acute airwaysinfections
>50,000 newcases/yr
>12 millions
Lung cancer >500 deaths/yr >9 millionsAcute heartinfarction
>900 deaths/yr >8 millions
Benzene Leukemia 36-190 cases/yr 0.5-4 millionsCarbon Monoxide Acute poisoning >200 deaths/yr 1 million
TOTAL >152-234 millions
YEARLY DIRECT MEDICAL COSTS OF YEARLY DIRECT MEDICAL COSTS OF INDOOR-RELATED DISEASES in ItalyINDOOR-RELATED DISEASES in Italy
Comportamenti Comportamenti individualiindividuali Fattori Fattori
ambientaliambientali
Preventing chronic diseases:Preventing chronic diseases: a vital investmenta vital investment ( (WHO,2005)WHO,2005)
Fattori di rischio modificabili
Strategia di sanità pubblicaStrategia di sanità pubblica
ridurreridurre MalatiMalati
ridurreridurreEspostiEsposti
ridurreidurre
MortiMorti
ridurreridurreesposizioniesposizioni
ridurre ridurre mortalitàmortalità
ridurre effettiridurre effetti
Interventi Interventi collettivicollettivi
InterventiInterventiindividualiindividuali
Interventi di prevenzioneInterventi di prevenzione
Approccio globale e integrato
Ambiente e saluteIl ruolo dell’istituzione sanitaria
• Azioni e politiche per facilitare scelte salutari
– Informare/comunicare – Educare– Stimolare la responsabilità
individuale– Assistere
I cittadini partner attivi della promozione della salute
• Azioni e politiche intersettoriali per contrastare i determinanti non sanitari
– Sviluppare sinergie– Advocacy
La Salute in tutte le politiche
EducareEducarealla alla
salutesalute
Modifica atteggiamenti
Adozione diComportamenti salutari
EpidemiologiaAcquisizione conoscenze
I cittadini partner attivi
della promozione della salute
Politiche Urbanistiche
TrasportiPolitiche Politiche sanitarie sanitarie
Industria e commercio Politiche Politiche EconomicheEconomiche
Politiche Agricole
Istruzione Istruzione Politiche Ambientali
““La salute in tutte le politiche”La salute in tutte le politiche”
L’inquinamento indoor L’inquinamento indoor è un importante problema di sanità pubblica:è un importante problema di sanità pubblica:
•La popolazione trascorre la maggior parte del tempo negli ambienti confinati privati e pubblici; •Le esposizioni indoor superano quelle outdoor EPA 1998
•Il rischio espositivo interessa una parte estesa della popolazione; è maggiore per le fasce più vulnerabili
•Numerosi inquinanti indoor, in primo luogo il fumo passivo, contribuiscono all’aumento di incidenza
di malattie croniche, come allergie e m.respiratorie, e alla loro evoluzione verso forme croniche, persistenti, gravi o invalidanti. •Alcuni inquinanti ( ETS, Radon) contribuiscono >> incidenza tumori•E’ causa di costi sociosanitari ed economici elevati
IAQ IAQ Rischi per la saluteRischi per la salute
• Concentrazione e caratteristiche inquinante
• Caratteristica dell’esposizione
• Caratteristiche della popolazione a rischio
CARATTERISTICHE E CARATTERISTICHE E
CONCENTRAZIONE INQUINANTICONCENTRAZIONE INQUINANTI
• Area insediamento e e ccaratteristiche costruttive edifici
• Inquinamento esterno• Criteri di progettazione e costruzione• Materiali costruzione, rivestimento e
arredo• Impianti
•Caratteristiche di esercizio Caratteristiche di esercizio edificiedifici
•Esigenze di risparmio energetico
•Uso dei locali, strumenti di lavoro, Prodotti di pulizia, antiparassitari etc
•Manutenzione (edifici, arredi, impianti)
•Abitudini/attivitàAbitudini/attività
““occupanti” occupanti”
• Fumo passivo
• Cottura cibi
• hobby
…
CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE POPOLAZIONE A RISCHIOPOPOLAZIONE A RISCHIO
• Tempo di permanenzaTempo di permanenza • Suscettibilità/vulnerabilità individuale
SUSCETTIBILITA’INDIVIDUALE
• La La suscettibilitàsuscettibilità implica implica un rischio maggiore di un rischio maggiore di mortalità e morbositàmortalità e morbosità
• I bambini risultano più suscettibili degli adulti agli effetti di alcuni inquinanti (es. neurotossici) a livelli di soglia inferiori a quelli che producono effetti nell’adulto
• I soggetti atopici, allergiciatopici, allergici sono più suscettibili per esposizioni a inquinanti ambientali
• Occorre considerare standard e misure specifici per determinati ambienti (es scuole e abitazioni, asili nido etc) e per gruppi più suscettibili della popolazione
IAQIAQ
Prevenzione e Controllo ambientale
inquinamento
radioattivo
biologico
chimico
fisico
comfort
temperatura
velocità aria
umidità
attività
interdisciplinarietàinterdisciplinarietà
IAQIAQPrevenzione/controllo
integrazione integrazione
• Linee guida e norme IAQ devono essere integrate in altre importanti iniziative di sanità pubblica (es campagne di comunicazione educazione sanitaria, formazione) e di miglioramento della qualità del contesto ambientale
Il cittadino è il primo attore delle scelte riguardanti la salute negli ambienti confinati
• Negli ambienti indoor gli “occupanti”. subiscono direttamente le conseguenze negative dell’inquinamento in termini di benessere e qualità della vita e allo stesso tempo, con i loro comportamenti possono essere i principali responsabili dell’alterazione della IAQ.
Inquinamento indoor Inquinamento indoor e pe politica olitica sanitaria italianasanitaria italiana
• Piano Nazionale indoorPiano Nazionale indoor (1998-2001) (1998-2001)• Piano Radon (CCM), 2002• Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 Piano Sanitario Nazionale 2006-2008
(Ambiente/Salute)(Ambiente/Salute)• Strategia Nazionale contro i danni da Strategia Nazionale contro i danni da
fumo fumo ((Legge n. 3/2003, di tutela della salute dei non fumatori)
• Salute e sicurezza negli ambienti di Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro -lavoro -Testo Unico salute e sicurezza nei luoghi di Lavoro (DL 81/2008)
• Piano nazionale Prevenzione (2010)
Piano nazionale per la tutela e la promozione Piano nazionale per la tutela e la promozione della salute negli ambienti indoor della salute negli ambienti indoor
•Predisposto dalla “Commissione indoor” del Ministero
della Sanità (DM 8.4.1998)
•Relazione al Ministro (luglio 1999)
•Parere favorevole del CSS, dicembre 1999
•Accordo Stato Regioni “Linee Guida per la tutela e la
promozione della salute negli ambienti confinati”, 2001
•Elaborazione (sottogruppi di lavoro) di 6 documenti
tecnici per realizzare alcune priorità del Piano indoor
Indicazioni tecniche, ai vari livelli, per la realizzazione di un programma nazionale di tutela e promozione della salute negli ambienti confinati.
DEFINIZIONEDEFINIZIONE Ambienti indoor:Ambienti indoor:
Ambienti di vita e di lavoro non industrialeAmbienti di vita e di lavoro non industriale(adibiti a dimora, svago, lavoro e trasporto)
ORIGINI E GIUSTIFICAZIONI ORIGINI E GIUSTIFICAZIONI DEL PIANO INDOORDEL PIANO INDOOR
ETS, Radon, Benzene e Asbesto, sono in grado di contribuire in maniera sostanziale all’incremento di incidenza di cancro nella popolazione
consapevolezza che in Italia l’IAQ rappresenta uno dei maggiori problemi la salute pubblica ed ha importanti implicazioni sociali ed economiche
1. Piano Nazionale INDOOR Principi dell’intervento
1) Diritto per tutti alla salute, intesa come uno stato di benessere psicofisico;
2)2) Attenzione particolare per gruppi più Attenzione particolare per gruppi più vulnerabili (bambini, anziani, allergici, vulnerabili (bambini, anziani, allergici, poveri);poveri);
3)3) ““Sostenibilità”Sostenibilità” degli ambienti indoor;4) Prevenzione scientificamente giustificata;5) Partecipazione dei cittadini alla gestione
delle politiche di intervento preventivo 6) Rispetto delle regole di sussidiarietà
2. STRATEGIA DI LAVORO 2. STRATEGIA DI LAVORO
IntegrazioneIntegrazione conoscenze, competenze e di settori diversi ( igienico-sanitari con quelli dell’architettura, dell’ingegneria, delle scienze gestionali e sociali), approccio multidisciplinareapproccio multidisciplinare
Compartecipazione e concertazioneCompartecipazione e concertazione tra diversi settori, ai vari livelli (Nazionale–Regionale-Locale) intersettorialità e sussidiarietàintersettorialità e sussidiarietà,
Informazione/Comunicazione e Educazione sanitariaInformazione/Comunicazione e Educazione sanitaria (>ruolo attivo della popolazione nella prevenzione)
FormazioneFormazione personale tecnico del SSN e di altri settori
Verifica dei risultatiVerifica dei risultati
3. 3. LINEE DI AZIONE LINEE DI AZIONE A LIVELLO NORMATIVO E TECNICOA LIVELLO NORMATIVO E TECNICO
(Raccomandazioni, LG, Accordi, Norme )(Raccomandazioni, LG, Accordi, Norme )
1. Requisiti funzionali degli ambienti e standard o Valori guida IAQ per i diversi tipi di ambienti (uffici, edifici pubblici, scuole, ospedali, abitazioni e mezzi di trasporto
2.2. Azioni specifiche per sorgenti inquinantiAzioni specifiche per sorgenti inquinanti
3.3. Progettazione, costruzione e gestione degli edificiProgettazione, costruzione e gestione degli edifici
Tobacco smoke
Radon
Agenti Biologici
Materiali per edilizia (compresi isolanti) e arredo
Prodotti chimici di largo consumo (biocidi)
Gas di combustione
3.23.2 Azioni SpecificheAzioni Specifiche per Sorgenti o Inquinanti
• 4. Azioni a livello informativo e Azioni a livello informativo e
di educazione sanitariadi educazione sanitaria
Campagne di comunicazione/Educazione sanitariaCampagne di comunicazione/Educazione sanitaria
– ““Diffuse”Diffuse” popolazione generale, famiglie, consumatori, insegnanti studenti,
– “Mirate”ai gruppi più vulnerabili della popolazione ed a alcune categorie professionali medici, architetti ingegneri etc
Collaborazioni con organi tecnici/scientifici (Ordini Professionali, Associazioni scientifiche etc.)
– inserimento temi dell’indoor in corsi di laurea universitari e curricula professionali
5. Azioni a livello formativo5. Azioni a livello formativo
• Programma specifico di FormazioneProgramma specifico di Formazione– Professionisti del settore edilizio, tecnologico,
impiantistico e dell’ambiente .– Personale tecnico del SSN, ISS, ISPESL,
ARPA ed altri Enti territoriali;• Addestramento specifico Addestramento specifico
– personale sanitario e tecnicopersonale sanitario e tecnico su protocolli e su protocolli e modalità operative per monitoraggio, modalità operative per monitoraggio, valutazione e gestione rischio, prevenzione valutazione e gestione rischio, prevenzione esposizioni indoor (Radon, ETS, VOC, esposizioni indoor (Radon, ETS, VOC, Particolato, microrganismi, allergeni)Particolato, microrganismi, allergeni)
6. Azioni a livello di Ricerca• Programma nazionale di ricerca a medio e lungo Programma nazionale di ricerca a medio e lungo
termine :termine :– Valutazione degli effetti sulla salute e del rischio
per la popolazione (studi epidemiologici su rischio radon per i non fumatori e su effetti sinergici radon fumo passivo,
– Valutazione esposizione popolazione (indagini su condizioni abitative e di vita, esposizione personale, biomarkers, tecniche di valutazione,
– Standardizzazione delle tecniche di misura degli inquinanti– Tecniche per il miglioramento IAQ – Strumenti e metodi per formazione professionale e
comunicazione popolazione ed educazione sanitaria – …..
7. Strumenti per attuazione Piano
• Registro inquinanti indoor • Inclusione nei codici costruttivi delle misure preventive
anti radon, scelta dei materiali, sistemi di ventilazione, ..• Accreditamento degli operatori nella IAQ• Protocolli operativi per manutenzione impianti di aeraulici• Identificazione di prodotti a bassa emissività (ecolabel)• Protocolli tecnicooperativi per valutazione dei progetti di
edilizia residenziale• Definizione di metodi per il monitoraggio inquianemento
indoor• Incentivi fiscali o di mercato (incentivi finanziari ad
esempio sotto forma di mutui agevolati, detrazione dalle imposte, per coloro che adottano le raccomandazioni o buone prassi per migliorare l’IAQ
• …….
Piano Nazionale IndoorPiano Nazionale IndoorPrincipali risultatirincipali risultati
LGLG per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati -Accordo del 27.11.2001 (GU 27,11,2001, n. 276 so 252 )
• LG LG per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione (2001) - Accordo del 5. 10. 2006 (GU n.256 del 3.11.2006)
• N. 2. LG N. 2. LG per per la prevenzione ed il controllo della Legionellosi
• Piano Nazionale Radon(2002)• DPCM 23.12.2003 Attuazione art. 51 com. 2 L.
3/2003, in materia di tutela della salute dei fumatori• LG prevenzione nelle scuole fattori rischio indoor per prevenzione nelle scuole fattori rischio indoor per
allergia ed asma, parere favorevole allergia ed asma, parere favorevole Commissione Commissione salute, salute, 20082008 (istruttoria in corso per Accordo Stato – Regioni)
Provvedimenti in fase istruttoriaProvvedimenti in fase istruttoria
1.1. Schema di Linee GuidaSchema di Linee Guida per la Schema di Schema di Linee GuidaLinee Guida per la qualità dell’aria nelle abitazioni
2. Schema di Linee Guida per il controllo delle emissioni VOC da materiali da costruzione
Piano Nazionale RadonPiano Nazionale Radon riduzione rischio di tumore polmonare in riduzione rischio di tumore polmonare in ItaliaItalia(CCM/Ministero/ISS/ Regioni)(CCM/Ministero/ISS/ Regioni)
•Valutazione rischi sanitari associati a RnValutazione rischi sanitari associati a Rn•Archivio Nazionale Rn ( ISS)Archivio Nazionale Rn ( ISS)•Mappatura concentrazione Rn edificiMappatura concentrazione Rn edifici•Piano di informazionePiano di informazione•Adeguamenti normativi e LGAdeguamenti normativi e LG
Prevenzione e controllo LegionellosiPrevenzione e controllo Legionellosi
• Documento di “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi”, 4 aprile 2000 (GU del 5 maggio 2000, SG n.103)
• Accordo, 13 gennaio 2005, recante “Linea Guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali” (GU del 4 febbraio 2005 SG n.28)
• Accordo del 5 ottobre 2006, recante Linee Guida per la definizione di protocolli tecnici per la manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione (GU n.256 del 3.11.2006)
Linee guidaLinee guidaper un Programma di prevenzione nelle scuole dei fattori di rischio per un Programma di prevenzione nelle scuole dei fattori di rischio
indoor per allergie e asmaindoor per allergie e asma
FINALITÀFINALITÀ• Minimizzare i rischi per la
salute di studenti e personale scolastico correlabili a fattori di rischio indoor
• Limitare il più possibile il contatto di bambini allergici con i fattori rischio indoor maggiormente implicati nell’induzione e aggravamento di allergie
STRUTTURA DEL DOCUMENTO STRUTTURA DEL DOCUMENTO
INTRODUZIONE INTRODUZIONE
analisi problema, situazione Italia analisi problema, situazione Italia
I PARTE I PARTE
elementi di conoscenzaelementi di conoscenza
II PARTE II PARTE
indicazioni operative indicazioni operative
Linee Guida . Programma specifico per le scuole Linee operativeLinee operative
• LG specifiche IAQ nelle scuole (**)• Raccomandazioni ridurre esposizione a allergeni indoor • Applicazione strumenti di controllo per rispetto della
normativa vigente (Divieto di fumo, Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro)
• Protocolli per preparazione e somministrazione pasti sicuri• Protocolli per pulizia e manutenzione ambienti, spazi
esterni, compreso il verde scolastico• Revisione legislazione dell’edilizia scolastica(**)• Definizione e promozione di campagne di informazione ed
educazione sanitaria rivolte agli studenti, alle famiglie e a tutto il personale scolastico
• Collegamento ad analoghe iniziative (Guadagnare salute)• Progetti di ricerca (**)
SCUOLASCUOLAAllergy freeAllergy free
HEALTH NATIONAL PLAN HEALTH NATIONAL PLAN 2006-20082006-2008
Strong Strong PointsPoints
1. To promote strategies intended to promote health styles of life
2. To make synergies stronger and integrate the other politics with health politics objectives
3. To oppose the environmental factors effects taking great care over childhood health
4. The subjects “environment and health” and “Indoors” are considered as strategic objectives; two specific chapters are assigned to them, so that the plan acknowledges the UE strategy “SCALE” and the WHO European Region Plan of Action “CEHAPE”
Fifth Ministerial Conference on Environment and Health Fifth Ministerial Conference on Environment and Health Parma, 2010Parma, 2010
Draft Declaration Draft Declaration
Regional priority Goal 3Regional priority Goal 3 • …………We will develop appropriate cross-
sectorial policies and regulations capable of making a strategic difference in order to reduce indoor pollution ……….
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