Il Social Reading
nell’educazioneRoberto Maragliano
(http://LTAonline.wordpress.com)
Università Roma Tre
3º Seminário Nacional de Inclusão Digital, Passo Fundo, Brasile, 30/04/2014
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Elevazione e piacere nella lettura Vista, tatto, isolamento
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«La lettura, al contrario della conversazione, consiste per ciascuno di
noi nel riceverecomunicazione dal pensiero di un altro,
ma restando pur sempre solo, ossia continuando a godere della
potenza intellettuale che si possiede nella solitudine e che la conversazione
dissipa immediatamente»
Per chi è nato prima degli anni ‘80 la lettura è soprattutto questo:
prendere le distanze dal mondo entrare in contatto
con un’altra realtà
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«Si legge con gli occhi, a scatti e fissazioni come un piccione che becchetta per terra
alla ricerca di qualche briciola di pane. Leggere è prima di tutto estrarre da un
testo delle briciole di senso. Ci hanno insegnato a leggere ad alta
voce, poi abbiamo dovuto disimparare, ma i muscoli delle corde vocali sono
sempre attivi.Leggiamo con le mani»
Gli occhi, la bocca, le mani
Questa lettura è soprattuttouna tecnologia corporea
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Le tante immagini di lettura che la storia ci ha consegnato parlano di un
rapporto fisico fra chi legge, l’oggetto e il
contesto della sua lettura
Nell’immaginario classico della lettura c’è tanto
corpo.C’è tanto bisogno e tanto
piacere di isolamento
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«Le icone e i miti nascono dalle circostanze e quindi richiedono un approccio che sappia prenderli sul
serio. Il compito implica che il pensiero sappia, al di qua o al di là della semplice ragione ragionante,
tenere conto degli incubi, dei sogni, delle fantasie, in una parola della straordinaria capacità di evadere
dal principio di realtà»
Raccogliamo e guardiamo immagini
per tirar fuori l’immaginario
che è fuori e dentro di noi
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«L’adozione della cultura scritta segna un mutamento profondo nella società umana: per effetto di questo mutamento, la vista diventa mezzo per produrre e conservare
la comunicazione e assume il ruolo centrale che prima era riservato
all’ascolto. Tutto ciò, evidentemente, incide profondamente sul modo di
rappresentarsi e rappresentare le azioni, le intenzioni, gli
interessi: dunque, quanto appartiene all’esteriorità e quanto è proprio dell’interiorità degli individui»
Le immagini di scritturaci mettono in contatto con ciò che sta fuori e ciò che
sta dentro di noi
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«L’uso di un determinato mezzo comunicativo dà una particolare
configurazione al sapere che mette in scena. Lo si sappia o no, agisce come
risorsa educativa, sia pure di tipo immediato e informale: leggendo non
solo ci si educa alla lettura ma ci si educa anche a concepire il sapere (e al limite pure il mondo) come un oggetto di lettura. C’è dunque un elemento di
pedagogia implicita in ogni pratica comunicativa»
Tutto questo rende per un verso molto semplice ma
per un altro molto complesso il compito di
insegnare
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la tecnologia arcaica del corpo
la tecnologia industriale della stampa
la tecnologia tardo industriale dell’audiovisione
Per chi è nato prima degli anni ‘80 la pratica del leggere fa riferimento a tre sistemi
tecnologici
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La prevalenza del corpoE l’alleanza con la macchina
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Le mani
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La postura
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L’isolamento
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Non mancano le eccezioni
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La lettura passioneDimensioni del femminile 3
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Ozio
I libri come uscite dal mondo e come vie
per l’interiorità
Abbandonarsi alla lettura
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Narcosi
I libri che si leggono con una mano sola
(Rousseau)
Sensualità e insidie nella lettura
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Intensità
La fatica del conoscere
Profondità e religiosità della
lettura
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Distrazione
Il tempo sottratto ai doveri
Malìa della lettura
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Intimità
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Depressione
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La lettura ordinamentoDimensioni del maschile 4
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Bulimia
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Assoggettazione
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Il corpo e la macchinaScrittrici e scrittori5
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Lui
Andrea Camilleri
Leonardo Sciascia
Luigi Pirandello
Indro Montanelli
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Lei
Elsa Morante
Dacia Maraini
Alba De Céspedes
Gina Lagorio
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Lui e lei in posa
Alberto Moravia Oriana Fallaci
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Lo studio come letturaIsolamento e dipendenza
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«In ogni società colta, imparare a leggere è una sorta di iniziazione, un rito di passaggio, l’uscita da una sorta di
dipendenza e di comunicazione rudimentale. Il bambino che ha imparato
a leggere partecipa alla memoria collettiva per mezzo dei libri, e quindi viene informato di un passato comune
che rinnova in maniera più o meno profonda a ogni lettura»
Dalla scolastica e dalla nascita delle università in
poi
insegnamento, libro, lettura e studio sono un’unica realtà
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Studiare significa impossessarsi e imparare a dominare due tecnologie,
fisiche e mentali
la tecnologia del corpo
la tecnologia della stampa
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Su tutto prevalela dimensione
dell’isolamentoognuno in silenzio
col suo libro
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Il libro come liberazioneIl libro come prigione
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Nel libro di studio e nello studio come lettura di libro l’immaginario maschile si impone sul
femminilee diventa paradigma di sapere e
apprendimentoliquido
esistenzialeacusticoimmersivoglobale
linearedeterministicoanaliticofisico
classificatorio
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La lettura nel digitaleDentro il caleidoscopio7
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«Il libro è un mosaico che si compone nel tempo e in cui ogni nuova tessera non soltanto aggiunge qualcosa ma cambia il disegno
d’insieme, la figura complessiva. Col digitale il mosaico si è trasformato in caleidoscopio, dove le singole tessere si compongono e
ricompongono per dar vita a nuovi disegni»
Nell’universo digitaleil libro è destinato a
convivere con altre forme di
testualitàe cambiare forma
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Come nei codici miniati medioevali la pagina diventa
ambiente di lettura ma anche spazio per
scritture, commenti e immagini
La pagina si riempie di cose
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Il caleidoscopio del digitale il libro va
sperimentando nuove forme tramite
linking roamingzooming
streaming
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Il linking come occasione di movimento e di operatività
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Il roaming come attività di esplorazione dentro la pagina
Non più stare alla finestra ma vivere nel groviglio
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Lo zooming come terza dimensione
Ricerca di ciò che sta sotto e di ciò che sta sopra
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Lo streaming come agente di fluidità
Tutto scorre, tutto vive nel tempo
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Il social readingNuove prospettive per la didattica
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Col termine social reading si intendono due cose
«L’ informale discussione faccia a faccia con amici e conoscenti, la discussione tra lettori e appassionati, così come la
discussione formale in classe a scuola o all'università»
oppure
«Annotare, aggiungere glosse, lavorare in gruppo, creare un dibattito; tutto ciò che
l’utente vuole condividere durante la lettura: selezionare il testo e inviarlo a un contatto, oppure inviare i dati di lettura a
servizi social»
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La prima pratica, cioè il social reading come
condivisione di pareri su letture già fatte o da fare, è attualmente la più diffusa
Ma, legandosi soprattutto alla lettura come svago e
piacere, è la meno interessante per la
didattica
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La seconda pratica, cioè il social reading come
condivisione di esperienze interne alla lettura,
ha finora avuto meno sviluppo e risonanza
Ma le potenzialità che mette in campo per la
didattica sono molto grandi e importanti
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Uscendo dalla condizione classica di isolamento, lo
studente lettore partecipa ad un’esperienza
collettiva, perché vive la dinamica interna dello studio insieme ad altri
connettiva, perché con le sue marcature e i suoi
commenti amplifica il testo
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Il social reading può essere sperimentato solo
in ambiente digitale e solo su piattaforma dedicata
Se praticato con convinzione e partecipazione, può valorizzare in senso
costruttivo i rapporti fra
studente e studentestudente e docente
studente e oggetto di studiostudente e ambiente di studio
studente e valutazione
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Il social reading recuperae valorizza anche per la didattica
la dimensione femminile della lettura
corpoimmersione
oralità
dialogo
sensualità
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Il social reading apre importanti prospettiveper lo sviluppo della componente educativa
dell’umanistica digitale
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Grazie!Mail: [email protected]
Web: http://LTAonline.wordpress.comFacebook: roberto.maragliano
Twitter: @RobMaragliano
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