Il Palazzo Ducale di Mantova, noto come reggia dei
Gonzaga, è uno dei principali edifici storici cittadini.
Dal 1308 fu stata la residenza ufficiale dei signori di
Mantova, i Bonacolsi ed in seguito dei Gonzaga. Assunse la
denominazione di Palazzo Reale durante la dominazione
austriaca. Gli ambienti distinti e separati tra loro, furono
costruiti in epoche diverse a partire dal XIII secolo,
inizialmente per opera della famiglia Bonacolsi poi dei
Gonzaga.
Il duca Guglielmo, a partire dal 1556 decise di collegare i vari
Edifici con giardini, piazze e loggiati, dando origine ad un
grandioso complesso monumentale e architettonico, uno dei
più vasti d’Europa.
L’interno del palazzo è quasi spoglio sia per le vendite degli
arredi effettuate dai Gonzaga, sia per i saccheggi degli
invasori.
•La Basilica Palatina di Sana Barbara, era la chiesa di corte
inserita nel complesso del palazzo Ducale di Mantova, venne
costruita tra il 1562 e il 1572 su decisione del duca Guglielmo
Gonzaga, che ne affidò il progetto all’architetto ducale Giovan
Battista Bertani.
•La facciata mostra deli ordini architettonici in cui le paraste
sono costituite da semplici fasce prive di base e capitello.
•Il campanile in mattoni, sormontato da un singolare
tempietto rotondo, è uno degli elementi caratteristici del
panorama urbano di Mantova.
Fu ideata come sede delle fastose cerimonie liturgiche di
palazzo, che venivano accompagnate da musiche sacre, infatti
è presente un prezioso organo. La chiesa è stata recentemente
oggetto di un’importante scoperta: il ritrovamento dei resti di
quattro duchi e altri componenti della famiglia ducale, tra cui
Guglielmo Gonzaga.
•La Basilica è inserita nel complesso del Palazzo Ducale di
Mantova e può essere considerata capolavoro sia del
committente sia dell’artefice; dotata dal duca di numerosi
privilegi.
Le forti scosse di terremoto dell’Emilia 2012 hanno provocato
danni al cupolino del campanile della basilica.
•La struttura architettonica della Basilica ha un impianto
centrale, con al centro un tiburio quadrato, seguito da un
profondo presbiterio sopraelevato, coperto da un secondo
tiburio, simile al primo e seguito da una scenografica abside
decorata con cassettoni intersecati.
L’impianto longitudinale è costituito dalla somma di due
cellule a pianta centrale, e dal successivo presbiterio
semicircolare, che sovrasta una profonda cripta, costituita da
uno spazio rettangolare e da un sacrario ovale.
All’interno, nei due altari laterali, sono collocate due grandi
tele. Tra le altre opere, la pala nel presbiterio, le ante
dell’organo.
Il campanile in mattoni, sormontato da un singolare
tempietto rotondo, è uno degli elementi caratteristici del
panorama urbano di Mantova, progettato dall’architetto
Giovan Battista Bertani.
•Il modello al quale si ispirò l’architetto di corte era il
tempietto circolare di San Pietro in Montorio del Bramante
al quale sostituì il colonnato a trabeazione vitruviana con una
loggia serliana nel solco della lezione di Sebastiano Serlio e
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