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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Idoneità di competenze informatiche
Tutorial e operazioni svolte passo a passo, con screen illustrativi
EXCEL
1. tabelle dati e rappresentazioni grafiche
2. filtri
3. analisi di simulazione
4. analisi di regressione
5. applicazioni economiche e finanziarie
6. Matrici, Formule Matrici, Tabella Pivot
ACCESS
1. gestione degli oggetti del database
2. importazione di dati
3. produzione di reportistica economico-gestionale;
Prove d’esame svolte con screenshoot
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Excel
1. tabelle dati e rappresentazioni grafiche.
Riferimenti
ZONA: area di celle che formano un vettore riga, un vettore colonna, una matrice. Si
indica con riferimento prima cellla zona:riferimento ultima cella zona.
Serve per selezionare e lavorare su uno specifico intervallo di dati. Può essere nominata
ad esempio “matrice _1”: seleziono la zona, clickcol destro e nel menù a tendina click su
“inserisci nome intervallo”
RIFERIMENTO DI CELLA: Ogni cella ha come riferimento una lettera indicante la colonna e
un numero indicante la riga, es E12. Distinguiamotra
· riferimento relativo: A1, C12, Z11. Se faccio copia incolla della tabella non
visualizzerò il contenuto che c’è in A1, perchè il riferimento viene trasformato nella
cella che ha, rispetto alla copiata, la stessa posizione relativa
· riferimento assoluto: Il riferimento assoluto impedisce il posizionamento relativo; se
copio il riferimento $F$7 in H9 non troverò F9 ma sempre F7, perchè ho bloccato il
contenuto
La cella si colloca nella stessa posizione
relativa che ha il riferimento F7 nei
confronti della cella che contiene il
riferimento H7 (copiata)
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· riferimento misto: posso bloccare solo la riga F$7 o la colonna $F7
Formattazione di base Unisci e centra: per un titolo sovrastante al grafico, o un testo lungo che occupa più celle
posso usare la funzione “unisci e centra” per unire le celle e centrare il testo
Posizione del contenuto all’interno della cella
Testo centrato
Sia orizzontalmente
Che verticalmente
Per inserire un bordo
Basta selezionare
Cosa si vuole
“bordare” e clikkare
sull’icona apposita.
Inserimento Dati Posso inserire nelle celle
♦ Costanti numeriche:. Dal menù formato cella è possibile specificare un unità di
misura, ad
esempio la valuta,
il numero di cifre
decimali da
includere, formato
per i numeri
negativi, stile
separatore
migliaia, ecc.
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In alternativa posso usare il menù numeri nella barra in alto
Se stringo troppo la colonna o essa è troppo stretta e il valore non può
essere visualizzato nella sua interezza visualizzo la cella in questo modo
♦ Costanti alfanumeriche: i dati numerici possono essere considerati alfanumerici se
scritti così ‘2345’
♦ Data/ora: le date e le ore vengono interpretate come numeri. I separatori utilizzati
in base alle impostazioni italiane sono i due punti (:) per le ore e il segno di divisione
(/) per le date. Il modo in cui una data o un'ora viene visualizzata sul foglio di lavoro
dipende dal formato applicato alla cella. DAVANTI ALLA DATA NON DEVO INSERIRE
L’UGUALE. È possibile fare calcoli per determinare il tempo intercorso tra due
periodi e utilizzare alcune formule:
Giorni tra date: cella data più avanti – cella data più indietro
Calcolare i giorni trascorsi da una certa data scritta ad esempio in G8
ad oggi: =OGGI()-G8 N.B. Con questa formula il conto si aggiorna:
se apro il file domani i giorni saranno cambiati. Utile per fare
scadenziari.
Funzione ADESSO: restituisce data e ora del momento in cui viene
eseguita
♦ Formule: possono essere numeriche (‘+, -, /, *, ^) o miste (contenere indicazioni di
celle, ad esempio =B12+F8). Bisogna mettere l’uguale davanti ad esse nella barra
della formula, altrimenti leggiamo B12+F8 e non il risultato.
Sintassi: =operando operatore operando operatore operando operatore
Ciascun operando può essere un valore costante, un riferimento di cella (vedi
dopo) o di intervallo, un'etichetta, un nome o una funzione del foglio di lavoro.
Non devono essere lasciati spazi vuoti.
Operatori:
Nelle formule algebriche, i calcoli vengono eseguiti da sinistra a destra, seguendo
comunque le regole internazionali della risoluzione di una formula algebrica.
L’ordine fisiologico dello svolgimento di un’espressione algebrica può essere
mutato con l’utilizzo di parentesi rotonde.
♦ Funzioni: formule predefinite (o incorporate). Le funzioni possono essere utilizzate
per eseguire calcoli semplici e complessi e non solo strettamente matematici
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(esistono molteplici tipologie di funzioni). Gli elementi su cui la funzione agisce sono
gli “argomenti” della funzione, separati uno dall’altro dal ; (punto e virgola).
Sintassi: Funzione(argomento1;argomento2;…..;argomenton)
Se la funzione è il primo elemento in una formula dev’essere preceduta dal segno
= (Es. =SOMMA(A1:A4))
Gli argomenti possono essere:
costanti numeriche, alfabetiche, alfanumeriche
formule
funzioni
matrici
valori logici come VERO o FALSO
valori di errore quale #N/D
riferimenti di cella: Quando scrivo una formula o una funzione utilizzo il
riferimento di cella e non il suo contenuto (ad esempio 10) perchè, se
il contenuto di tale cella viene variato, excel provvede a ricalcolare
tutti i valori dove vi è contenuto il riferimento (non serve aggiornare
tutte le formule sostituendo a 10 ad esempio il nuovo valore 12)
N.B. In Excel ho la possibilità di impostare una formula/funzione una volta sola e
duplicarla (Copia/Incolla) in tutte le celle in cui mi serve la stessa operazione, con
risultati adeguati alla situazione del punto in cui ho “incollato”. Basta trascinare
l’angolo della cella contenente la formula per estenderla agli altri valori
copiandola nelle celle sottostanti. Questo è posssibile grazie ai riferimenti relativi.
FUNZIONI
Inserire una funzione
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Elenco di alcune funzioni
Funzioni matematiche e trigonometriche
♦ Somma(num1;num2;….;numn)
♦ Somma Se (intervallo su cui effetuare il test ;criterio da testare ;int_somma se non
coincide con l’intervallo su cui si è fatto il test)
♦ Arrotonda(num da arrotondare/cella che lo contiene;num. di cifre a cui
arrotondare). Il numero di cifre può essere
o positivo: arrotonda il numero al numero di cifre decimali specificato
o zero: arrotonda all’intero più vicino
o negativo: definisce a quante cifre a sinistra dell’unità si intende arrotondare
♦ Int(num/cella): si mantiene solo la parte intera, via tutti i decimali. arrotondando il
numero per difetto all’intero più vicino; la funzione ammette un solo argomento di
tipo numerico, possibile sia come riferimento di cella (che contiene dato
numerico), sia come costante numerica.
♦ Tronca(num/ cella;num cifre da conservare, oltre le quali il numero verrà troncato).
Tronca(num;num_cifre): restituisce il numero troncato al numero di decimali
indicato in num_cifre .
La funzione ammette gli argomenti:
NUM (obbligatorio) di tipo numerico, possibile sia come riferimento di cella (che
contiene dato numerico), sia come costante numerica
NUM_CIFRE (facoltativo) di tipo numerico specifica la precisione del troncamento.
Se non specificato il valore di default è 0
♦ Ass(num): restituisce il valore assoluto di un numero privo di segno
♦ Casuale(): restituisce un numero casuale
♦ Radq(num/cella): calcola la radice quadrata
Funzioni statistiche
♦ Conta.numeri(val1;val2;…;valn): conta le celle contenenti i NUMERI, comprese le
date che sono considerate da Excel come numeri seriali
♦ Conta.se(intervallo ovvero insieme di celle su cui si effettua il conteggio ;criterio in
base al quale si effettua): conta il numero di celle nell’intervallo che soddisfano il
criterio indicato.
♦ Conta.valori(val1;val2;…;valn): conta le celle NON VUOTE
♦ Conta.vuote(intervallo): conta le celle VUOTE nell’intervallo
♦ Media(num1;num2;…;numn) valore medio: può essere calcolato tra numeri o tra
celle indicando i riferimenti
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♦ Min(num1;num2;…;numn) valore massimo: può essere calcolato tra numeri o tra
celle indicando i riferimenti
♦ Max(num1;num2;…;numn) valore minimo: può essere calcolato tra numeri o tra
celle indicando i riferimenti
Funzioni Logiche
♦ SE(test o condizione;istruzione da eseguire se il test è vero; istruzione da eseguire se
il test è falso): consente una discriminazione di valori in base a una certa
condizione. Il Se può essere nidificato, ovvero contenere al suo interno ulteriori
condizioni: Si tratta quindi di operare un ulteriore test all'interno di un test già
definito (la prima funzione SE).Si possono infatti eseguire più funzioni SE combinate
tra loro rispettando ovviamente l'ordine dei parametri. (test; se_vero un altro se
con due condizioni; se_falso) ad esempio
=SE(D12>0; “positivo”; SE D12<0 “negativo”; “nullo”) vuol dire se d12 è positivo
scrivi positivo, se è minore di zero scrivi negativo, se non è nè maggiore nè minore
scrivi nullo. Si tratta quindi di operare un ulteriore test all'interno di un test già
definito (la prima funzione SE).
Per ulteriori dubbi vedi esempio http://www.marbaro.it/funzione-se-nidificata-
excel.asp
♦ E(condizione1,condizione2,condizione3,…,condizionen). Restituisce il valore VERO
quando tutte le condizioni risultano contemporaneamente vere e il valore FALSO è
sufficiente che una delle condizione non risulta vera.
♦ SE + E (SE(E(condizioni che devono essere vere contemporaneamente );”se sono
vere cosa fare”;”se non sono verificate cosa fare”): nidificando una funzione E
all’interno di una SE, è possibile confrontare due valori di soglia nello stesso
momento e chiedere un risultato di ritorno secondo il carattere del connettivo.
♦ O(condizione1,condizione2,condizione3,…,condizionen): restituisce il valore VERO
quando una sola condizione è verificata e il valore FALSO quando nessuna
condizione è verificata.
Per dubbi trovi un esempio qui http://www.vincenzofatone.it/and-e-or-nella-
funzione-se/
♦ SE + O (SE(O(condizioni:almeno una deve essere vera);”se verificato cosa fare”;”se
non verificato cosa fare”): è possibile nidificare all’interno del SE una funzione O.
FARE UN GRAFICO Il grafico è la rappresentazione visuale dei dati di una tabella. La sua utilità si riscontra
nella possibilità di una più facile e immediata lettura e comprensione dei valori
riportati o calcolati in un foglio di lavoro di Excel, cioè avere un colpo d’occhio sugli
andamenti, riuscire a fare un confronto tra dati, tra intervalli di tempo e così via.
Ordinare i dati che si desiderano utilizzare funzione ordina e filtra
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In Excel sono disponibili montissime tipologie di grafici: bisogna scegliere quale grafico
meglio illustra i dati che abbiamo e quindi meglio risponde alle nostre esigenze.
Nell’immagine potete vedere alcuni tipi di grafici disponibili
Come creare un grafico?
1. Selezionare i dati di interesse, che si vogliono illustrare (celle coi dati e celle di
didascalia). Excel riconoscerà automaticamente le etichette (se no possiamo
inserirle manualmente dopo)
2. cliccare sulla scheda Inserisci e fare click sulla tipologia di grafico desiderato
3. risultato ottenuto
INSERIRE I DATI CORRETTI: altrimenti non viene il grafico
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4. inserire titoli, etichette, didascalie ecc
opzioni disponibili clikkando su layout
E su “formato”
N.b. è possibile spostare il grafico, ingrandire l’area del grafico, del tracciato, la griglia, la
leggenda, ecc agendo nell’area del grafico
ETICHETTA DATI: indica il valore di ciascuna barra/fetta di torta/punto/ecc. Si inserisce dal
menù layout.
2. filtrare i dati
CASELLE COMBINATE Unisce una casella di testo e una casella di riepilogo per formare una casella di riepilogo
a discesa. Una casella combinata è più compatta di una casella di riepilogo, ma richiede
all'utente di fare clic sulla freccia rivolta verso il basso per visualizzare l'elenco di voci.
Utilizzare una casella combinata per consentire a un utente di digitare una voce o di
selezionarne una da un elenco. Il controllo visualizza il valore corrente nella casella di
testo, indipendentemente dal modo in cui è stato immesso il valore.
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FILTRARE I DATI
FILTRO SEMPLICE
Il filtro è una selezione di dati in base a criteri impostati dall’utente.
Posso selezionare la tabella e impostare in modo da visializzare solo alcuni dati: ciascuna
etichetta di colonna può essere filtrata.
Le intestazioni di colonna della tabella sono state trasformate in caselle combinate.
Attraverso le caselle combinate sarà possibile selezionare i dati.
Per disattivare il filtro è sufficiente premere nuovamente il pulsante Filtro.
FILTRO AVANZATO
Esiste la possibilità di definire un criterio di selezione più complesso, fondato su più criteri di
confronto. Inizialmente è necessario creare il criterio di selezione in una posizione ben
distinta del foglio in cui si trova la tabella di dati da selezionare. Il filltro avanzato prevede
la selezione di intervalli o zone specifiche.
Indicazioni:
separare l’intervallo da usare come criteri
da quello sul quale applicare il filtro
l’intervallo criteri deve disporre di etichette
di colonna, identiche alle etichette
esistenti nella tabella da filtrare e
contenere i criteri attraverso i quali si
desidera selezionare i dati
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il valore da inserire nella cella contenente i criteri può essere una stringa di
caratteri, un valore numerico, una data.
Procedimento:
1. posizionare il cursore su una cella contenente i dati da filtrare
2. click qui
3. inserire i dati richiesti:
Possiamo:
a. filtrare i dati sul posto nascondendo le righe che non soddisfano i criteri indicati
b. filtrare i dati copiandoli in un’altra posizione; in tal caso sarà necessario dichiarare
la posizione all’interno della casella Copia in. Tale intervallo deve trovarsi sul foglio
contenente i dati (foglio attivo)
3. Analisi di Simulazione
TABELLE DATI Possono essere a 1 o a 2 variabili e permettono di analizzare la sensibilità di un risultato al
variare di uno o più valori. Le tabelle di dati a una e due variabili sono strumenti che
permettono di valutare come varia il risultato di una funzione al variare di uno o due
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argomenti della funzione stessa. Il confronto fra i diversi risultati è semplice ed è facilitato
dal fatto che essi appaiono accanto al valore che varia.
ESEMPIO DELLE SLIDE – TABELLA A UNA VARIABILE: Analizziamo i dati relativi ad un reparto
di produzione nel quale si assemblano tre prodotti. I prodotti utilizzano lo stesso materiale
in quantità diverse per prodotto.
Ogni prodotto richiede un numero diverso di ore di lavorazione.
Mediante due diverse Tabelle Dati saremo in grado di osservare gli effetti di modifiche
relative al Costo Ora e al Costo Materiale. Prima di procedere sarà necessario stabilire
quali valori osservare e quale variabile darà l’input alle variazioni.
i valori da osservare saranno:
il Margine Totale di ciascun prodotto
il Margine Totale Generale
la variabile che darà l’input alle modifiche sarà:
il Costo Ora (nella prima tabella)
il Costo Materiale (nella seconda tabella)
non è possibile modificare il contenuto dei dati interni
alle due tabelle, infatti in tutte queste celle si trova una
formula inconsueta: {=TABELLA(;B3)} nella prima tabella
{=TABELLA(;B4)} nella seconda tabella
Le parentesi graffe indicano si tratta di una formula
matrice, ovvero una formula che agisce su un insieme
di celle: le celle sono parte di una matrice e non
possono essere modificate singolarmente
ESEMPIO DELLE SLIDE – TABELLA A DUE VARIABILI:
vogliamo ora osservare una modifica congiunta del costo del materiale e del costo
orario. Excel pone una limitazione ed è quella relativa all’output che dovrà riguardare
una sola variabile dipendente.
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Anche in questa secondo esempio, le celle che formano la parte centrale della tabella
sono un’unica formula matrice e non possono essere modificate singolarmente
ESEMPIO 2 (con procedimento) TABELLA DATI A UNA VARIABILE:
Vogliamo vedere come cambia il totale di una raccolta fondi al variare della quota
richiesta. Il numero di contribuenti non cambia. Dunque, il valore che cambia è quello
che andrebbe scritto nella cella B4 che noi abbiamo lasciato volutamente vuota.
Abbiamo poi disposto in riga i possibili valori da usare (€ 10, € 15 e € 20). La loro posizione
non è casuale. Infatti, se si sceglie di disporre i valori in riga essi devono essere posti a
partire dalla colonna successiva a quella che contiene la formula, una riga più in alto
della formula stessa (che si trova in B7).
Abbiamo costruito la nostra prima tabella di dati. Le celle comprese nella tabella sono
quelle dell’intervallo B6:E7.
Per calcolare i risultati che otterremmo con la nostra
funzione usando i valori della tabella, selezionate tutta la
tabella (B6:E7), poi portatevi alla scheda Dati e, nel
gruppo Strumenti dati, fate clic sul pulsante Analisi di
simulazione. Quindi, dal relativo menu, scegliete Tabella
dati. Excel vi mostrerà la finestra Tabella dati.
In questo caso i nostri valori sono in riga, per cui nella casella Cella di input per riga
dobbiamo specificare in quale cella implicata nella funzione dovrebbero essere posti i
valori variabili. Nel nostro caso è B4. Fatto questo premete OK ed Excel
eseguirà tutti i calcoli.
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ESEMPIO 2 (con procedimento) TABELLA DATI A DUE VARIABILI:
Le tabelle di dati possono essere costruite anche con due variabili,
una disposta in riga, l’altra in colonna. Continuiamo con l’esempio
precedente. Ora vogliamo vedere come varia la nostra raccolta fondi se chiediamo la
quota una, due o tre volte all’anno.
La cella B7 contiene la formula e le celle C7:E7 le possibili quote, mentre le celle B8:B10
contengono il numero delle possibili rate da versare. Selezionate tutte le celle coinvolte
nella tabella, poi aprite la finestra Tabella dati. Questa volta dovremo specificare sia una
Cella di input per riga (B4) sia una Cella di input per colonna (B5).
Otteniamo:
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SCENARI
Spesso in numero delle variabili in gioco esclude la possibilità di utilizzare le tabelle what if.
Questo accade quando occorre esaminare l’effetto congiunto di più di 2 variabili. Gli
scenari permettono di confrontare diverse soluzioni di un unico problema per poter
prendere la decisione che si ritiene più opportuna. Possiamo anche dire che gli scenari
permettono di vedere come cambia l’argomento oggetto di studio al mutare di alcuni
elementi all’interno dello stesso.
ESEMPIO CON PROCEDIMENTO:
Gli scenari vi permettono di confrontare diverse possibili soluzioni a un problema. In
pratica, potete impostare un foglio di lavoro con formule e valori fissi, quindi creare e
salvare diverse soluzioni in base alla modifica di alcuni valori.
Vi proponiamo un esempio in cui valuteremo il costo annuo di una macchina, senza
considerare gli eventuali interventi di riparazione, in base a diverse condizioni di utilizzo. La
tabella seguente riassume le condizioni d’uso che prenderemo in considerazione.
Create un prospetto con i valori fissi e la formula per calcolare il costo annuo, come
quello della figura 5. Nel prospetto la cella H2 presenta un errore, perché la formula
inserita non può dare un risultato in quanto contiene divisioni per celle con un valore nullo.
Con l’uso degli scenari risolveremo il problema. La formula inserita,
=A2/C2+F2+(B2*D2*G2), è visibile nella barra della formula.
Il costo annuo si ottiene secondo questa formula: costo annuo = (costo auto/numero
anni) + bollo + (km annui*consumo*costo carburante). Il bollo, invece, si calcola
moltiplicando i KW * L. 5.000, quindi occorre convertire il valore in Euro dividendo per
1936,27.
Quando creiamo gli scenari, è molto comodo assegnare dei nomi alle celle che
utilizzeremo: possiamo creare i nomi sulla base delle intestazioni di riga.
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Selezionate le celle A1:H2 e create i nomi usando le intestazioni di riga. Una volta che i
nomi sono definiti, portatevi alla scheda Dati e, nel gruppo, Strumenti dati, fate clic sul
pulsante Analisi di simulazione.
Quindi, dal relativo menu,
scegliete Gestione scenari per
visualizzare la finestra Gestione
scenari.
Premete il pulsante Aggiungi per
visualizzare la finestra Aggiungi
scenario, visibile in figura 7, che
ci permette di creare un nuovo
scenario.
Ogni scenario deve avere un
nome, il più possibile descrittivo.
In questo caso sarà Pochi
anni/Pochi km. Il nome deve essere inserito nel campo Nome scenario.
Nel campo Celle variabili dovrete indicare le celle che conterranno i valori che
varieranno nei vari scenari, nel nostro caso le celle B2 e C2 che contengono appunto i
dati relativi agli anni d’uso e ai chilometri percorsi. Premete OK per visualizzare la finestra
Valori scenario, visibile in figura 8, in cui potrete immettere i valori che le due celle variabili
assumono in questo primo scenario (km 15.000, anni 3).
Se non avessimo definito i nomi, al posto delle scritte km_anno e anni_ uso troveremmo i
riferimenti alle celle B2 e C2. La nostra soluzione è più pratica e intuitiva.
Dopo che avete compilato la finestra, premete il pulsante
Aggiungi per visualizzare nuovamente la finestra Aggiungi
scenario, come visibile in figura 7. Le celle variabili sono sempre
le stesse, mentre lo scenario si chiamerà Pochi km/Tanti anni.
Premete OK e aggiungete i valori per questo scenario.
Ripetete tutta la procedura per impostare i quattro scenari che
vogliamo creare. Quando avete impostato l’ultimo scenario,
invece del pulsate Aggiungi premete OK per tornare alla finestra
Gestione scenari, visibile in figura 9,che ora mostra tutti gli
scenari inseriti. Se selezionate il nome di uno scenario e premete
il pulsante Mostra, Excel inserisce nel foglio di lavoro i dati relativi
a quello scenario.
È anche possibile creare un prospetto che riepiloghi tutti gli scenari
definiti, mostrandovi i valori impostati per lo scenario e il valore che
viene calcolato in base a questi ultimi. Per fare questo premete il
pulsante Riepilogo. Excel vi mostrerà la finestra Riepilogo scenari
Nella finestra, nella sezione Tipo rapporto,
confermate l’opzione Riepilogo e nel campo Celle
risultato scrivete H2, che contiene la formula per
calcolare il costo annuo della macchina. Premete
OK.
Excel aggiungerà un nuovo foglio di lavoro
(Riepilogo scenari) con il riepilogo degli scenari
impostati, come mostrato in figura 11. In ogni
momento potete tornare al foglio con i dati e riaprire
la finestra Gestione scenari, vista in figura 9 per modificare gli scenari esistenti o
aggiungerne di nuovi.
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ESEMPIO 2: SLIDE – problema di scelta nel continuo.
Il modello matematico è rappresentato da una funzione economica da massimizzare.
Graficamente avremo un arco di parabola con concavità rivolta verso il basso.
Praparare il foglio di lavoro: assegnare nomi alle celle che subiranno modifiche e alle
celle da osservare.
Adesso iniziamo la procedura di gestione scenario
(procedimento analogo a quello illistrato prima)
È possibile mettere a confronto e riepilogare il risultato di tutti gli scenari realizzati
Questa operazione è utile per poter esaminare contemporaneamente gli effetti delle
diverse alternative.
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RICERCA DI UN OBIETTIVO Il meccanismo del ricalcolo automatico visto nelle tabelle what if può essere usato per
trovare il valore di una cella di input affinché la stessa produca un prefissato risultato
desiderato. In altre parole permette di trovare i valori di input necessari per ottenere una
determinata soluzione.
ESEMPIO CON PROCEDIMENTO:
Immaginiamo che in una televendita ci propongano l’acquisto di un materasso
matrimoniale per € 300,00. Ci propongono anche un pagamento rateale: sono previste 36
rate da € 12,00. Se vogliamo sapere qual è il tasso di interesse che ci viene applicato, la
ricerca obiettivo è ciò che fa per noi.
Premettiamo che Excel dispone della funzione RATA(), che ci permette di calcolare
l’importo di una rata di un prestito partendo dall’importo del prestito, dal tasso di interesse
e dal numero delle rate. In sostanza, noi conosciamo il risultato della funzione (la rata
ammonta a € 12,00), ma ci manca uno dei suoi argomenti, ossia il tasso d’interesse. La
ricerca obiettivo ci permette di trovarlo.
Preparate un prospetto con tutti i dati che conoscete.
Nella cella B4, invece del valore della rata, inseriamo la funzione che ci permetterebbe di
calcolarlo se conoscessimo il tasso d’interesse. In questo caso nella cella B4 utilizziamo la
funzione RATA(): la funzione completa di argomenti sarà =RATA(B3/12; B2;-B1).
La funzione RATA() richiede come primo argomento il tasso di interesse mensile (per
questo dividiamo il valore per 12), poi il numero delle rate e l’importo del prestito espresso
come un debito, ossia un valore negativo. Dopo che avete scritto la
funzione, fate clic nella cella B4 (cioè quella che contiene la
formula e di cui conosciamo il risultato), quindi portatevi alla scheda
Dati e, nel gruppo Strumenti dati, fate clic sul pulsante Analisi di
simulazione. Quindi, dal relativo menu, scegliete Ricerca obiettivo.
Verrà visualizzata la finestra Ricerca obiettivo.
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Procedete a compilare la finestra. Nel nostro esempio dovremo chiedere a Excel di
impostare la cella B4 al valore € 12,00 (scrivete 12 nel campo Al valore) modificando la
cella B3 (scrivete B3 nel campo Cambiando la cella), in modo da calcolare il giusto tasso
di interesse.
Ora premete il pulsante OK. Excel visualizzerà la finestra Stato ricerca obiettivo,
proponendovi la possibile soluzione del quesito, come visibile in figura 4. Premete il
pulsante OK per accettarla.
ESEMPIO 2: SLIDE
Supponiamo di dover diminuire la rata di 2000€ lasciando inalterate le altre condizioni: a
quanto ammonterà il prestito?
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4. Analisi di regressione lineare La Regressione Lineare è una tecnica statistica molto usata che permette di ricavare un
trend, ovvero una funzione lineare che descriva un determinato fenomeno, da un insieme
di dati campionari. Il programma Microsoft Excel ci permette di ricavare
automaticamente questa funzione. Vediamo come.
Per eseguire un'analisi della regressione si utilizza la funzione REGR.LIN.
Si esegue un'analisi della regressione quando, ad esempio, si desidera sapere in che
modo età, peso e altezza incidono sulle prestazioni di un atleta. I risultati potranno poi
essere usati per prevedere le prestazioni di un nuovo atleta su cui non sono stati effettuati
test. In altre parole, si stima la probabilità.
Si supponga ad esempio di disporre dei dati di vendita da gennaio a giugno e di voler
prevedere le vendite per settembre. Usare la funzione REGR.LIN nel modo seguente:
Ricordare di immettere REGR.LIN come formula in forma di matrice (premere
CTRL+MAIUSC+INVIO anziché solo INVIO).
I dati di esempio qui mostrati usano la funzione REGR.LIN per la stima delle vendite future.
Copiare tutte le celle della tabella sotto e incollarle nella cella A1 all'interno di un nuovo
foglio di lavoro di Excel. Selezionare quindi la cella B9 e premere CTRL+MAIUSC+INVIO per
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immetterla in una formula in forma di matrice. Il risultato nella cella B9 dovrebbe essere
11.000.
Da office.com
5. Applicazioni economiche e finanziarie
FUNZIONI FINANZIARIE
RATA: determina a fronte di un prestito ottenuto per un determinato numero di periodi
(anni, mesi,…) ad un certo tasso di interesse composto la Rata costante da pagare per
estinguere il prestito.
=RATA(tasso_int;periodi;pv;val_futuro;tipo)
tasso_int: è il tasso di interesse composto attraverso il quale calcolare gli interessi
periodi: è la durata del prestito
pv: è il valore del prestito ottenuto
val_futuro: è il valore del prestito dopo aver effettuato l’ultimo pagamento, se tale
valore non è presente allora viene considerato pari a 0.
tipo: ha valore 0 per pagamenti posticipati (fine del periodo), ha valore 1 per
pagamenti anticipati (inizio del periodo), per default vale 0
N.B. Il risultato è NEGATIVO in quanto rappresenta un costo da sostenere per poter
rimborsare il prestito ottenuto.
VAL.FUT: restituisce il valore futuro di un investimento, noto anche come montante.
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
L’impiego del capitale può avvenire in un’unica soluzione o in più soluzioni (purché tutte
di eguale importo): la funzione è la stessa nei due casi; si tratta solo di indicare o il
capitale o la rata. Se sono indicati entrambi la funzione produce come risultato la
capitalizzazione di una singola somma a cui viene aggiunto il montante di una rendita.
=VAL.FUT(tasso_int;periodi;pagam;val_attuale;tipo)
tasso_int: è il tasso di interesse, relativo al periodo, da applicare all’investimento
periodi: è la durata dell’investimento
pagam: è la somma versata per periodo ed è un valore costante; quando questo
valore viene omesso allora deve essere presente val_attuale se è una rendita
scrivo qui l’importo della rata
val_attuale è la somma versata in un’unica soluzione; se questo valore risulta
mancante allora deve essere presente pagamento se ho una capitalizzazione
scrivo qui
Tipo: a valore 0 per pagamenti posticipati (fine del periodo), ha valore 1 per
pagamenti anticipati (inizio del periodo)
N.B. quando desideriamo calcolare il capitale futuro da riscuotere dobbiamo inserire la
somma da noi versata mediante un valore negativo trattandosi di una somma spesa.
INTERESSI: La funzione Interessi determina, a fronte di un prestito ottenuto, rimborsabile
attraverso rate costanti, ad un tasso di interesse costante, la parte della rata costituita
dagli interessi da pagare.
=INTERESSI(tasso_int;periodo;periodi;val_attuale;val_futuro;tipo)
tasso_int: è il tasso di interesse composto
periodo: è il periodo preso in esame e al quale fa riferimento la rata
periodi: è la durata del prestito
val_attuale: è il valore del prestito ottenuto
val_futuro: è il valore del prestito dopo aver effettuato
l’ultimo pagamento; se tale valore non è presente allora viene considerato pari a 0
tipo: ha valore 0 per pagamenti posticipati (fine del periodo), ha valore 1 per
pagamenti anticipati (inizio del periodo).
Applicazione: costruire un piano di ammortamento
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
VAL.FUT.CAPITALE : calcola il valore futuro di un capitale impiegato a differenti tassi di
interesse (interesse composto).
=VAL.FUT.CAPITALE(capitale;piano_invest)
capitale: è il capitale investito
piano_invest: è una matrice di tassi di interesse
ESERCIZIO 1
Presso una banca che capitalizza ad interesse composto un cliente effettuò le seguenti
operazioni:
versamento di € 1.500 sei anni fa al tasso di interesse del 5 % annuo
versamento di € 4.000 cinque anni fa al tasso di interesse del 3 % annuo
versamento di € 8.000 due anni fa al tasso di interesse del 10 % annuo
Determinare la somma che il cliente può ritirare oggi in due modi:
a. utilizzando le funzioni finanziarie disponibili in Excel
b. utilizzando opportunamente la seguente formula
1. predispongo i dati in tabella
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
2. inserisco le formule
ESERCIZIO 2
Trovare il montante prodotto da un capitale di € 3.800, investito in regime composto per 2
anni al 4 % annuo e per i successivi 3 anni al 3,5 %.
Determinare il Montante in due modi:
a. utilizzando la funzione VAL.FUT
b. utilizzando la funzione VAL.FUT.CAPITALE
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ESERCIZIO 3
Si versano, ogni anno, € 1˙600 per 7 anni presso una banca che calcola interessi
composti al 6,25 % annuo.
Determinare il valore della rendita:
a. all’atto dell’ultimo versamento (cioè posticipata)
b. un anno dopo l’ultimo versamento (cioè anticipata)
c. quattro anni dopo l’ultimo versamento
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ESERCIZIO 4
Redigere un piano di ammortamento, con il sistema progressivo francese (Rata Costante),
per estinguere un debito di € 100.000 in 15 anni al tasso del 5% annuo
Calcolare il valore della Rata in due modi:
a. utilizzando le funzioni finanziarie disponibili in Excel
b. utilizzando opportunamente la seguente formula
6. Matrici e Tabella Pivot
Matrici e Formule matrice In Excel è possibile raggruppare un certo numero di celle in modo che formino una
matrice (nel senso matematico del termine). Una volta definita la matrice, sulle sue celle si
ni
iAttualeValoreRata
11
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
possono applicare opportune formule matrice che agiscono su tutti gli elementi della
matrice stessa.
ESEMPIO:
1. selezionare l’intervallo relativo alla colonna Prezzo Finale (intervallo E2:E7)
2. inserire la seguente formula =(C2:C7)*(D2:D7)
3. premere la combinazione di tasti Ctrl+Maiuscolo+Invio: La formula che abbiamo
inserito si presenta racchiusa fra parentesi graffe, queste sono state create con
questa combinazione di tasti IDONEITÀ DI CONOSCENZE E COMPETENZE INFORMATICHE (A – D)
Matrici e Formule Matrice - Esempio
Per modificare la formula matrice dobbiamo selezionare l’intervallo E2:E7, modificare la
formula precedentemente inserita premere nuovamente la combinazione di tasti
Ctrl+Maiuscolo+Invio.
Tabella Pivot La tabella Pivot è uno strumento di organizzazione dei dati che permette di mettere in
relazione campi di una tabella attraverso la realizzazione di una matrice in cui
gli indici di riga e di colonna sono i nomi di alcuni campi indicati dall’utente
gli elementi della matrice sono il risultato di operazioni di correlazioni fra i campi
(conteggio elementi, calcolo della somma,..)
STRUTTURA:
- Area dei campi riga: contiene i nomi dei campi che saranno indici di riga, cioè
nomi delle varie righe della tabella
- Area dei campi colonna: contiene i nomi dei campi che saranno indici di colonna,
cioè nomi delle varie colonne della tabella
- Area dei dati: valori che si vogliono fare apparire nella tabella
- Area dei campi pagina: contiene i nomi di campo che si usano per fare visualizzare
diverse tabelle pivot
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
la Taballa Pivot si inserisce clikkando sull’apposita icona. Si
aprirà la seguente finestra.
La creazione guidata permette di definire
- sorgente dei dati (Elenco o database Microsoft Office Excel, Origine dati esterna)
- posizione della tabella pivot creata (Nuovo foglio di lavoro, foglio di lavoro generico)
- possibilità di opzioni di personalizzazione
1. Seleziono l’area
2. Click su tabella pivot
3. Seleziono la posizione in cui voglio la tabella e premo ok nella finestra sopra
4. Ottengo questa schermata
5. Tabella conclusa
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Apportare modifiche:
E’ possibile apportare modifiche alla tabella pivot creata, sia di impostazione sia di
formattazione.
Cambiare la funzione prescelta
Esempio 2:
Vogliamo considerare i dati relativi alla vendita di biglietti per la
partecipazione ad un evento organizzato in Lombardia in diversi anni.
Etichette di colonna: ANNO
Etichette di RIGA:
PROVINCIA
Valori:
BIGLIETTI VENDUTI
Otteniamo:
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Access
SLIDE DI PRESENTAZIONE
Microsoft Access serve per creare piccoli applicativi gestionali, cioè piccoli programmi
che ci aiutano a “gestire” e monitorare una certa situazione.
Un software gestionale dovendo archiviare informazioni, deve per forza appoggiarsi su un
Database, cioè su un “contenitore di dati”, un insieme di record (registrazioni) e di file
(archivi) organizzati per uno scopo particolare. Un Db è però un contenitore grezzo, poco
pratico e poco sicuro da utilizzare direttamente.
Perciò un software di questi tipo in realtà è costituitoda due parti:
- Un Db in cui archiviare fisicamente i dati da conservare.
- Un’applicazione, cioè un “programma”, che, tramite un’interfaccia comoda,
sicura e semplice, guidi l’utente nell’uso dei dati.
Access permette di creare database relazionali in modo piuttosto semplice e guidato.
Permette anche di creare l’applicazione tramite la quale gli utenti potranno usare i dati.
Anche l’applicazione può essere creata usando degli strumenti semplificati e una serie di
creazioni guidate.
I sistemi moderni per la gestione dei database archiviano e gestiscono informazioni
usando il modello relazionale per la gestione dei dati. Relazionale perchè:
- ogni record contiene informazioni in relazione ad un singolo argomento e solo a
quello;
- i dati su due classi di informazioni (es. clienti, ordini) possono essere manipolati
come una unica entità basata su valori di dati che sono in relazione fra di loro.
- in Access si memorizza una sola copia dei dati nelle Tabelle che vengono
progettate
- nelle Tabelle si inseriscono solo i dati essenziali
- si utilizzano strumenti di interrogazione (query) per esaminare ed estrarre dati in
modi diversi
Microsoft Access definisce oggetto qualsiasi cosa possa avere un nome. In un database
Access gli oggetti principali sono Tabelle, Query, Maschere e Report.
Gestione degli oggetti del database
ACCESS – lezione teorica sul funzionamento del DB
E’ un prodotto di Microsoft che è utile per gestire banche dati anche di medio-grandi
dimensioni.
Un software di questo tipo è costituito da due parti: un data base si basa su una serie di
dati che vengono fisicamente memorizzati su supporto fisico (hard disk, floppy, usb…), e
una seconda parte che è l’applicazione su questi dati.
1. Registrazione dati 2. Applicazioni dati
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Il data base di access è composto da una serie di tabelle (chiamate anche file fisico).
L’utente usa i dati fisici a seconda delle sue necessità: subentra, quindi, un software che
permette di far vedere all’utente i dati registrati secondo i suoi bisogni. L’applicazione
normalmente genera le “viste logiche di file fisici” (il file rimane memorizzato, cambia
come viene visto dall’utente). La distinzione di file fisico e file logico serve per capire la
funzione di access.
Uno dei vantaggi del programma, è la possibilità di creare tabelle e al tempo stesso
manipolarle; in alcuni casi non è possibile riunire le soluzioni (database fisico, posso anche
prenderli da altri programmi). Access è in grado di creare le proprie tabelle ma i dati fisici
possono provenire da altri prodotti.
I FILE DI ACCESS
Normalmente, tutto ciò che produciamo in access viene memorizzato in un unico file di
access. Una caratteristica di access è quella che il nome di file di access deve essere
fornito inizialmente; l’estensione con cui access 2010 riconosce i suoi file è .ACCDB e
sconfina in un estensione di 5 posizioni. (è più funzionale dividere il file in due parti per
dividere tabelle e applicazioni)
Come aprire un documento
Access chiede subito di salvarlo. Gli oggetti di access: il database è l’insieme delle
tabelle.
Le applicazioni di access che vanno ad impattare sulle tabelle, possono essere:
TABELLE
È un oggetto definito e utilizzato per archiviare dati. Ogni Tabella contiene informazioni su
un particolare argomento. Le Tabelle contengono:
- campi (colonne) che memorizzano diversi tipi di dati
- record (righe) che raccolgono tutte le informazioni su una particolare istanza
dell’argomento
QUERY
È un oggetto che genera una vista personalizzata dei dati estratti da una o più Tabelle.
Si definiscono Query per selezionare, aggiornare, inserire o eliminare dati, come Query
che creano nuove Tabelle in base ai dati contenuti in una o più Tabelle già esistenti.
Ogni diverso tipo di Query porta un diverso risultato
Con una query è possibile ottenere risposte a domande molto specifiche sui dati che
sarebbe difficile ottenere osservando direttamente i dati della tabella. È possibile utilizzare
le query per filtrare i dati, eseguire calcoli e riepilogare i dati. Le query consentono inoltre
di automatizzare molte attività di gestione dei dati e di esaminare le modifiche apportate
ai dati prima di confermarle.
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Una query è una richiesta di risultati dei dati, di azione sui dati o entrambe. È possibile
utilizzare una query per rispondere a una semplice domanda, eseguire calcoli, combinare
dati da diverse tabelle oppure aggiungere, modificare o eliminare dati delle tabelle. Le
query utilizzate per recuperare dati da una tabella o eseguire calcoli sono dette query di
selezione. Le query utilizzate per aggiungere, modificare o eliminare dati sono dette query
di comando. È inoltre possibile utilizzare una query per fornire dati per una maschera o un
report. In un database ben progettato i dati che si desidera presentare utilizzando una
maschera o un report si trovano spesso in diverse tabelle. Con una query è possibile
assemblare i dati che si desidera utilizzare prima di progettare la maschera o il report.
MASCHERE
È un oggetto concepito principalmente per inserire dati o controllare l’esecuzione di
applicazioni. Le Maschere vengono utilizzate per personalizzare la presentazione dei dati
estratti dalle Query o dalle Tabelle.
REPORT
È un oggetto concepito per formattare, calcolare, stampare e riepilogare dati selezionati.
Si può visualizzare un Report sullo schermo prima di stamparlo.
modalità per poter stampare il risultato di un elaborazione con access
MACRO
serie di istruzioni che con un unico commando vengono eseguite in sequenza (non sono
presenti solo in access)
MODULI
parte che si può utilizzare solo per coloro che conoscono un linguaggio informatico
Le tabelle contengono la struttura del database ma anche i dati inseriti. La parte più
difficile di un database è la sua costruzione, la fase di analisi e di realizzazione della
struttura è la più importante. E’ opportuno analizzare in anticipo quante e quali tabelle
analizzare, come strutturarle e quali relazioni devono esserci tra loro. Ogni tabella
necessita di una chiave primaria che va a identificare i dati. (es. studente=matricola)
Tipi di dati
Testo: qualunque carattere (testo o combinazione di testo o numeri). I numeri
vengono considerati come caratteri normali. MAX 225 caratteri
Memo: MAX 64000 caratteri
Numerico: Numeri (segno – per negativi, o la virgola per i decimali). Si usano i
campi numerici per fare i calcoli Dimensione dei campi numerici:
.Byte: numeri interi compresi tra 0 e 255
.Intero: numeri interi tra -32768 e 32677
data e ora: nei formati riconosciuti
Valuta: si possono inserire fino a 4 cifre prima della virgola e 15 dopo la virgola
si/no: il valore vero e il valore falso
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
collegamento ipertestuale: un link esterno o una pagina web
creare una tabella
Tabella-nuovo, inserisco i campi desiderati
Posso inserire generici campi iniziando a riempire la tabella e rinominarli in un secondo
momento.
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Inserimento dati: Inserisco testo, valuta, ecc, vari tipi di dati. Con l’opzione “numerazione
automatica” non mi farà modificare poi i numeri assegnati a ciascuna riga a mio
piacimento.
Le Query
Fare una query: seleziono struttura Query, evidenzierò i dati della tabella che mi
interessano e li trasporterò nella Query. Posso creare diversi tipi di Query
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Queryselect: Può essere semplice e interessare una sola tabella o complessa e riguardare
più tabelle. Se voglio selezionare nella tabella solo determinati tipi di dati metterò la
condizione nella query sotto il parametro che mi interessa utilizzando la voce “Criteri”.
Dopodichè per farlo funzionare dovrò salvare con nome e mettere QUERY_SELECT (num)
come nome file.
Query join: In caso di inclusione di più tabelle in una query vengono utilizzati i join per
definire i risultati restituiti. Un join consente di definire in modo preciso i record da restituire
per ogni tabella in base alle relazioni esistenti tra le varie tabelle all'interno del Database.
Consideriamo due tabelle collegate
Query di calcolo:. Metterò la formula nella Query: Prezzo complessivo [Quantità]*[Prezzo
unitario]+[Quantità]*[IVA]. Per esempio. Digitare un'espressione in una cella vuota della
riga Campo. Se l'espressione include un nome di campo, è necessario scrivere il nome tra
parentesi quadre.
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Dopo aver premuto INVIO o essersi spostati su un'altra cella, verrà immesso il nome di
campo predefinito EsprN, dove N è un numero intero incrementato per ciascun nuovo
campo di espressione della query. Il nome viene visualizzato prima dell'espressione ed è
seguito da due punti. In un foglio dati tale nome è l'intestazione della colonna.
È possibile sostituire EsprN con un nome più descrittivo, quale PrezzoNuovo.
Se l'espressione include una o più funzioni di aggregazione (Somma, Media, Conteggio,
Min, Max, DevSt o Var) e se la griglia di struttura include un altro campo o altri campi che
si desidera utilizzare per eseguire un raggruppamento, scegliere Totali sulla barra degli
strumenti, a meno che non sia già visualizzata la riga Totale.
Creare relazioni
mettere in relazione due tabelle (fornitori e articoli per esempio)
andrò su strumenti database, relazioni e inserisco le due tabelle.
Se non ho niente in comune, dovrò creare nel file di relazione
(articoli ad esempio) qualcosa che riguardi i fornitori (l’altra
tabella). Quando l’ho creato, posso metterli in funzione: nelle
due tabelle, prendo il parametro che mi interessa e lo
sovrappongo a quello in comune si aprirà la finestra
“Modifica relazioni” dove compariranno i due parametri interessati. Faccio crea, e nella
tabella che avevo modificato mi comparirà automaticamente quanti articoli mi
provvede un fornitore, e per ogni articolo avrò il numero di riferimento sotto la voce che
avevo creato.
Un altro modo per sapere quanti articoli mi vengono venduti da quanti fornitori, sarà
quello di mettere nella tabella “articoli”, nella tendina mettere l’opzione “ricerca
suggerimenti”, in questo modo potrò selezionare i miei eventuali fornitori e Access mi dirà
già il numero da selezionare.
Relazioni: tra articoli e fornitori dovrò crearmi una relazione. Voglio sapere dato un
articolo, qual è il fornitore dell’articolo. Il campo quindi dovrò crearlo nel file articoli; se
volessi sapere il fornitore che articoli ha venduto , dovrei crearlo nel file fornitori. Creare un
campo su articoli vuol dire creare un campo su fornitori, cioè creare un campo con
attinenza con fornitori.
Creo una nuova parte della tabella: ID FORNITORI, in questo modo posso confrontare le
due tabelle; nella tabella modifica relazioni devo puntare per forza su applica integrità
referenziale. Piu articoli possono infatti essere acquistati dallo stesso fornitore (simbolo
infinito), vuol dire che fornitore può fornire più articoli.
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Un campo a numerazione automatica offre ad access di mettere lui stesso i dati: ma non
va bene perchè non è modificabile: Cambierò il campo e metterò testo. Se un campo
relazionare lo definisco testo, non dovrei mai avere problemi.
Relazioni molti a molti (tabelle molti a molti)
La relazione molti a molti riguarda più tabelle legate tra di loro in un modo per cui ad un
record della tabella A possono corrispondere più record della tabella B e, viceversa, ad
un record della tabella B possono corrispondere più record della tabella A. Immaginiamo
un database di libri, composto da una tabella libri, una tabella autori e una tabella
editori: Dato che un libro può essere edito da diversi editori, scritto da diversi autori usiamo
una speciale tabella detta “tabella di conversione” come unione tra le varie tabelle del
database: non creiamo singole relazioni ma ci avvaliamo di questo metodo .
La tabella di conversione è una tabella creata dall'utente a posteriori, attraverso la quale
transitano le relazioni: creo le tabelle strumentali (autori ed editori) la tabella principale e
poi la tabella di conversione. Essa è composta da n campi tante quante sono le tabelle
messe in relazione + campo chiave della tabella di conversione.
Questa tabella è l'ultima creata e va sempre aggiornata perché la relazione è contenuta
lì dentro: un record infatti identifica in maniera univoca un libro, quindi quando inserisco
un nuovo libro devo aggiornare tale tabella coi codici opportuni.
Se voglio creare un record nella tabella libri inserendo un libro devo aver creato le due
tabelle precedenti (tabella autori e tabella editori): altrimenti non potrò far riferimento al
"codice autore" e al "codice editore" nella tabella libri. Dovrò inserire il codice opportuno
che si riferisce all'autore nella colonna "autore": nella colonna della tabella libri digiterò
proprio il codice "au03" ad esempio.
N.b. Se nella colonna "codice autore" lo determino come tipo "testuale" nella tabella libri, deve
essere un dato testuale anche nella tabella autori; se nella tabella autori ad esempio è un dato
numerico può crearsi un errore perché i dati non corrispondono; ciò accade anche per le diverse
lunghezze di campo (campo da 4 e campo da 6).
Una volta compilate le tabelle, devo riempire la tabella di conversione. Un record della
tabella di conversione dovrà nel nostro esempio contenere un codice libro "l01" un codice
autore "au03" e un codice editore "ed06".
Immaginiamo di inserire il libro con codice "l04". Inseriamo "se questo è un uomo". Primo
Levi non c'è tra gli autori: possiamo già inserire il codice autori "au011". Posso farlo perché
non ci sono relazioni con identità referenziali stabilite fin ora (creeremo le relazioni in un
secondo momento): altrimenti direbbe che non esiste un autore con identità "au011".
Vado in tabella autori e aggiungo Primo Levi in au011.
Dopodiché vado in tabella di conversione e scrivo un codice tabella, il codice libro "l04" l
codice autore "au011" e editore.
Se inserisco un libro il cui autore è già presente in tabella?
Inseriamo "vita nova" di Dante (au01, già registrato quando abbiamo inserito la Divina
Commedia). Inserisco nella tabella di connessione la triade di codice.
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Creare le relazioni (identità referenziali): dobbiamo collegare le tabelle tra loro
Codice libro -- codice libro in tabella di conversione
Codice autore --- codice editore in tabella di conversione
Codice editore -- codice editore in tabella di conversione
Si creano congiunzioni uno a molti con la tabella di conversione, non si mettono in
relazione direttamente le due tabelle.
La tabella di connessione esce sempre con molti e il punto di destinazione è sempre 1:
diventa una relazione uno a molti.
Creiamo una query: Tramite la Query visualizziamo il risultato del collegamento
Crea struttura Query con la query otteniamo un quadro comprensibile in cui al posto dl
codice autore e codice editore appare nome dell'autore e nome editore abbinati al
titolo del libro. È una join di tre tabelle possibile tramite la tabella di conversione.
Memorizzando la query join abbiamo una visione del libro come descritta: abbinato al
titolo abbiamo autore e editore (non più i codici)
Possiamo arrivare d avere in vista logica l’insieme ricomposto grazie alle relazioni tra
40 http://www.sharenotes.it
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tabelle.
Fare delle modifiche:
Se le relazioni sono già state impostate eliminare un record o modificarlo diventa difficile:
sulla query è semplice ( tasto dx - elimina record). Nelle singole tabelle invece l'identità
referenziale fa casino e non lo fa eliminare. Dato che le tabelle sono legate, chiede di
togliere l'identità referenziale "impossibile modificare eliminare record.......".
Secondo le regole canoniche delle relazioni di db, nelle relazioni molti a molti si usa una
tabella di conversione che consente di connettere più tabelle, impiegando il
procedimento sopra illustrato. Essa, è formata dal suo codice tabella e dai codici tabella
delle tabelle che vuole mettere in relazione. Tuttavia lo stesso problema poteva essere
risolto utilizzando una funzione all’atto della definizione dei campi detta "ricerca guidata":
utilizzando ricerca guidata ho l'opportunità di conoscere il codice autore senza impazzire
a cercare il codice manualmente ogni volta (strada più semplice). Con ricerca guidata si
può creare la stessa articolazione di connessioni.
Data la possibilità di esportare il db, dove può essere importante avere tabelle autonome
che hanno solo i legami da noi fissati è importante per realizzare la normalizzazione dei
dati: possibilità di creare tabelle che funzionano sempre in ambienti e situazioni diverse:
ecco perché il procedimento illustrato per primo è ritenuto da molti preferibile anche se
più complesso.
Creo varie tabelle e le completo. (Autori, Editori, Libri), completo le prime due.
Per completare la tabella “ libri” mi servono i codici autori e i codici editori per non
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riscriverli tutti, vado su struttura tabella libri, cambio il tipo di dati e metto “ricerca
guidata”, in questo modo nelle colonne degli autori, editori nel file libri mi comparirà il
menù a tendina e io devo selezionare solo gli autori e gli editori che corrispondono al
titolo del libro.
Risultato:
Da questa situazione ne scaturisce automaticamente il legame (nella pagina relazioni) tra
le tre tabelle. Se costruisco una struttura query, potrò prendere i dati congiuntamente
dalle 3 tabelle a mio piacere. Quando salvo la query, vedrò che i dati che provengono
dalle diverse tabelle, sono stati inseriti in linea.
Ancora e in generale parlando di relazioni e identità referenziale: Vale se la relazione è perfettamente implementata, altrimenti non regge e i dati possono
essere eliminati anche con la relazione impostata.
.
Quando creo una relazione tramite tabella di connessione vedo la relazione creata con
effettivo collegamento segnalata da simbolo +. Quando c è effettivo collegamento, non
posso eliminare il record se non rimuovo il collegamento di identità referenziale. e.
Altrimenti dovrò eliminare prima il record dalla tabella di connessione (record figlio) e poi
dalla tabella padre "autore".
Se compare un autore ma non è collegato a nessun libro presente in tabella di
connessione, non c è connessione effettiva ma solo teorica: il record viene eliminato
senza segnalare problemi dalla tabella padre "autori".
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Maschere
Per inserire e visualizzare dati.
Le tabelle possono originare maschere di immissione e di visualizzazione.
Le maschere possono costruirsi anche su una query, ma in tal caso possono essere solo
maschere di visualizzazione.
Creazione guidata maschere
Creazione guidata: voglio creare una maschera semplice sulla tabella fornitori. Apro la
tabella fornitori e avvio la creazione guidata
1. Dobbiamo poi scegliere da quali tabelle o query prelevare i campi da visualizzare
attraverso la maschera: Seleziono tutti col tasto doppio segno di maggiore, oppure
posso selezionare uno a uno cosa vedere. Se la maschera deve servire anche per
l’inserimento di nuovi record nella tabella, conviene scegliere di vedere sulla
maschera tutti i campi contenuti nella tabella.
2. Ci chiede il layout: di solito usiamo "tabulare". Per scegliere il layout teniamo
presente che: Una maschera a colonne visualizza un record alla volta, Una
maschera tabulare visualizza più record per volta.
3. Ci chiede di specificare il nome della maschera
4. Ottengo la maschera
Adesso la maschera necessita di alcune modifiche:
Click sul nome della maschera e poi su visualizzazione struttura
A questo punto possiamo modificare i nomi delle intestazioni
- Posso allagare la maschera se non tutte le intestazioni vengono riportate per
intero, restringere le dimensioni
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- Posso modificare il layout: sfondo, carattere, ecc
- Per ogni etichetta tramite le proprietà posso personalizzare varie voci.
- Centrare il testo: click col destro su proprietà e poi vado su "allineamento
non standard
Dalla maschera posso inserire record: quando salvo (click col dx prima di chiudere sul flag
della maschera e seleziono salva) e chiudo ho scritto un record nella tabella da cui ho
originato la maschera. Se vado nella tabella infatti troverò il record creato dalla
maschera.
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Operazioni sulle maschere: inserire pulsanti personalizzati
Visualizzazione struttura -- Seleziono il corpo -- selezione maschera -- nella scheda "tutte"
alla voce selettore record metto "no" e spostamento pulsanti no. Rivisualizzo e sono
scomparsi i pulsanti di spostamento: non ci sono più.
Click col dx e apro visualizzazione struttura. Considero la parte controlli e controllo sia
attiva "creazione guidata e controllo". Considero il pulsante, scendo nella sezione piè di
pagina e disegno il pulsante
Si apre una finestra
- Operazioni su record
--- Aggiungi nuovo record
----- Testo del pulsante "aggiungi record" vado avanti fino alla fine.
Aggiungo un nuovo pulsante
- operazioni su maschere
--- chiudi maschera
----- testo del pulsante "chiudi maschera"
Se torno alla maschera in visualizzazione vedo i pulsanti: se click su aggiungi record mi
lascia creare un nuovo record
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Operazioni sulle maschere: Maschera con sottomaschera. (attinge i dati da due tabelle
diverse)
Una maschera con sottomaschera è una struttura
tipica di Access.
Serve per ottenere una maschera in cui i dati
siano“raggruppati”.
In genere si utilizza per raccogliere in una sola
maschera dati provenienti da più tabelle
relazionate tra loro ed organizzare i dati in modo
che la lettura e l’inserimento siano più comodi. La
creazione guidata ci aiuta a costruire questa
struttura. Dobbiamo sempre ricordare che,
nonostante si abbia l’impressione di utilizzare una
sola maschera, la struttura a maschera e
sottomaschera è costituita da due maschere distinte.
Crea
Creazione guidata
- Scelgo il fornitore e considero alcuni campi eccetto fornitore
- Visualizzazione articoli secondo fornitore: scelgo i raggruppamenti più
opportuni. I raggruppamenti proposti vengono individuati in base alle
relazioni esistenti tra le tabelle coinvolte. Se non ci fossero relazioni valide tra
le tabelle, la creazione guidata non sarebbe in grado di proporre alcunché
Se tra la tabella Categorie e la tabella Prodotti, sussiste una relazione Uno-a-
molti quindi anche nella maschera posso quindi far corrispondere ad una
categoria molti prodotti.
- Scelgo layout
- Salvataggio: Anche se useremo questa struttura come un’unica maschera,
in realtà ne abbiamo prodotte due. Il salvataggio quindi ci chiede due nomi
separati per salvare maschera e sottomaschera.
- Avanti e fine
Per ogni fornitore ho gli acquisti effettuati. Essendo una sottomaschera posso inserire altri
acquisti fatti presso quel fornitore. Se mi muovo sulla maschera principale vedo cos ho
buy e cosa posso comprare. Qui posso ripetere i codici perché riguardano diversi fornitori.
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Problema: uno stesso articolo comprato da due fornitori diversi
Vado su codice struttura, tolgo la chiave dal codice articolo: posso perché codice
articolo è slegato il collegamento è codice fornitore codice fornitore.
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Chiudo, salvo modifiche e da visualizzazione struttura aggiungo un nuovo campo chiave
a numerazione automatica detto "id2".
Facendo così posso modificare il codice ID e me lo accetta non è più campo chiave.
Così posso vedere quando la stessa merce è ordinata a due fornitori diversi: se vado a
vedere i fornitori vedo che le ho comprate da due fornitori. Lo vedrò anche dalle
maschere.
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Report
Le maschere permettono di trattare i dati esclusivamente a schermo.
Se invece vogliamo stampare i dati, dobbiamo impaginarli, strutturarli, ordinarli e
raggrupparli tramite un report.
Un report si costruisce con la stessa logica delle maschere, anche se costituisce un tipo di
output completamente diverso, visto che manca qualunque tipo di interattività verso
l’utente. Su un report non ha senso inserire bottoni e le caselle di testo saranno comunque
di sola lettura.
Creare un report di stampa
Si crea un report con tutte le informazioni che vogliamo stampare.
Si può inserire una formula in una query di calcolo che calcoli il totale fattura facendo
prezzo x quantità più iva.
[ nome del campo esatto] x [quantità]
1. Apro creazione guidata report e inserisco le info che voglio vedere. Posso prendere
i dati da tabelle e/o da query, ma non contemporaneamente da una query e
dalle tabelle su cui si basa: va in errore. Il report non permette di modificare o
inserire i dati nella tabella, quindi è utile scegliere solamente i campi che
effettivamente si vogliono vedere in stampa.
2. Come visualizzare dati? In base ai fornitori. Raggrupparli come? Aggiungere un
“livello di gruppo” significa scegliere un campo tramite il quale raggruppare i
record.
3. Posso imporre fino a 4 criteri di ordinamento dei record: Se vogliamo che i record
siano stampati ordinati secondo un criterio, dobbiamo impostare le chiavi di
ordinamento in questo passaggio.Riguardo i campi numerici ci sono funzioni di
riepilogo che calcolano somma, minimo, massimo, media. Nel nostro caso ci
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
servono la somma del costo totale, dettaglio e riepilogo. Click su opzioni di
riepilogo e seleziono le impostazioni
4. Tre possibilità di layout e orientamento (meglio un orientamento orizzontale)
5. Attribuisco un Nome al report
6. Chiudo la procedura guidata e da modifica struttura sistemo le etichette,
aggiungo sfondi, creo una formattazione.
7. Risultato.
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Aggiungere campi di calcolo a report e maschere
Per aggiungere un calcolo ad un report (o anche ad una maschera: la tecnica è
esattamente la stessa) possiamo lavorare in due modi. La prima possibilità consiste nel
generare un campo calcolato nella query associata al report (o alla maschera) e poi
trascinare questo nuovo campo dall’elenco campi.
Oppure si può disegnare una nuova casella di testo ed associarla direttamente ad una
formula. Entrambi i metodi sono validi. Spesso per comodità si sceglie il secondo.
Vediamo come si fa.
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Importare ed esportare dati IMPORTARE: Sfoglio il documento che voglio importare, probabilmente dovrò modificare
la tabella importata, agire sui report cancellandoli (colonne) con canc, e sulle righe
sempre con canc. ed eventualmente cancellando le colonne di dati che non mi
interessano.
Dovrò dare una struttura adeguata per l’importazione: clicco con il destro, visualizzazione
struttura., definendo anche il numero della dimensione campo. Nei campi numerici
metterò il tipo di dato numerico.
Ogni tabella deve avere un campo chiave (di solito è la prima riga).
ESPORTARE UNA TABELLA IN EXCELL: dati esterni ->esporta. Sfoglia, desktop, in cartella di
lavoro Excel, salva.
Access può collaborare anche con world, powerpoint, anche con rubriche telefoniche
nell’ambito di programmi di posta elettronica, altri file che non siano necessariamente di
microsoft.
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Esercitazione di laboratorio: selezione di tipo and - problematiche Avendo tre tabelle, avendo fatto una query join delle tre tabelle, vogliamo fare
una query e selezionare tutti i film con paese di produzione italia e anno di
produzione successivo al 2000: faccio una query select che rispetti questi
parametri. La query è giusta se nel campo "anno di produzione" (campo
numerico) maggiore di 2007 e paese di produzione "Italia": tuttavia il risultato è
stato nullo, nonostante un film rispettasse i parametri. Non ha funzionato perchè
nel momento in cui facciamo la query 1 che unisce i dati delle 3 tabelle non
compare il film "così ridevamo" quando facciamo la query due con l'and, che ha
gli stessi campi della query 1, non appare il campo che rispetta i requisiti. Questa
query avrebbe funzionato se noi avessimo usato la tabella dvd. Non c'è la
combinazione perchè quel record non è stato noleggiato: se la query è eseguita
solo sulla tabella "dvd" la query funzionerà.
Perchè la query funzioni occorre che il film sia noleggiato e compaia nella tabella
noleggi: dobbiamo andare nella tabella noleggi e inserire il record (i campi nome
e cognome sono creati con creazione guidata, c'è il menù a tendina con cui
selezionare la voce da inserire).
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Esercitazioni svolte per l’esame
2 luglio 2012 – no ecdl
Modulo A
1) – aprire il file Access “Dati_ polizze”;
2) – effettuare l’opportuna relazione con integrità
referenziale tra le tabelle “Archivio”, “Classi di rischio”,
“Clienti”;
click su relazioni
3) creare una prima
query contenente:
Codice_polizza;
Cognome; Nome;
Scadenza;
Aliquota_premio;
Rischi_accessori;
Importo assicurato;
Tale query, denominata
“Rischi accessori 2011”,
deve selezionare solo i
record che hanno rischi
accessori;
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
4) – creare una seconda query contenente:
Codice_polizza;
Tipologia;
Cognome;
Nome;
Scadenza;
Aliquota_premio;
Rischi_accessori;
Importo assicurato;
Premi percepiti (calcolato come: Importo_assicurato * Aliquota_premio);
Tale query, denominata “Query_select_e_per_report”, deve selezionare solo i record
che hanno rischi con scadenza compresa tra il 1° di settembre 2011 ed il 31 ottobre
2011;
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
5) – traendo dalla precedente query, selezionare i campi necessari per produrre il
report “Report_rischi”, così come da allegato n. 1;
Modulo B
6) – trasferire opportunamente da Access al file Excel denominato “Polizze” (creato
ex-novo nell’ambito della cartella “Cognome studente_Nome Studente_N.
PC_Data esame_voto/idoneità”) la query “Query_select_e_per_report”; tolgo la
condizione rischi con scadenza compresa tra il 1° di settembre 2011 ed il 31 ottobre
2011;
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
7) se è il caso inserire un nuovo foglio nell’ambito del file Excel “Polizze”;
8) copiare l’intero foglio di Excel “Query_select_e_per_report” in un nuovo foglio;
9) rinominare il nuovo foglio di Excel come “Subtotali_grafico”;
10) operando sul foglio “Subtotali_grafico” creare una struttura a subtotali al cambio di
“Tipologia” con somma sulle colonne “Importo_assicurato” e “Premi percepiti”;
11) ridurre lo schema di subtotali a livello 2 (si veda l’allegato n. 2), rinominare i titoli dei
subtotali come risulta da allegato n. 2;
12) considerando esclusivamente le colonne “Tipologia”, “Importo_assicurato” e
“Premi percepiti”, nonché considerando solo i rischi “Furto”, “Incendio”, “R.C.
Diversi” e “R.C. Auto”, creare un grafico a barre e linee a due assi Y in cui
compiano nel primo asse i valori di “Importo_assicurato” e nel secondo asse i valori
di “Premi percepiti” (allegato n. 2);
13) si completi il grafico come da allegato n. 2;
14) si salvi il file Acces come “Dati_polizze” ed il file Excel come “Polizze” nell’ambito
della propria cartella “Cognome studente_Nome Studente_N. PC_Data
esame_voto/idoneità”.
7 settembre 2012 – No ECDL Modulo A:
1) aprire il file Excel “Filiali_condominio”;
2) inserire un nuovo foglio Excel denominato “dati_output”;
3) copiare il foglio “dati_input” nel foglio “dati_output”;
4) completare la tabella e realizzare i due grafici come da Allegato n. 1 seguendo
queste regole:
la “Spesa ascensore” per ciascun interno
(“Int.”) e per ciascun nominativo
(“Nominativo”) è così determinata: totale
spesa ascensore * mm (millesimi) di ciascun
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
interno-nominativo (inerenti la spesa ascensore)/totale mm spesa
ascensore; il valore così ottenuto deve essere arrotondato al secondo
decimale;
la “Spesa scala” per ciascun interno (“Int.”) e per ciascun nominativo
(“Nominativo”) è così determinata: totale spesa scala * mm (millesimi) di
ciascun interno-nominativo (inerenti la spesa scala)/totale mm spesa scala;
il valore così ottenuto deve essere arrotondato al secondo decimale; ecco
la formula coi blocchi
opportuni che trascino e copio
in tutte le celle.
a
d
estra della colonna “pagato” relativa alla “Spesa scala” dovrà comparire la
dicitura “pagamenti non completamente effettuati” se l’interno-nominativo
non ha pagato entrambe le spese o solo una di esse (spesa ascensore e
spesa scala); per tale verifica si deve trarre dal contenuto delle celle
“pagato” di spesa ascensore e spesa scala che contengono i valori “si”
oppure “no”;
si proceda quindi alla redazione dei due grafici come da Allegato n. 1;
5) salvare il file Excel con il nome “Cognome_nome_Excel” nell’ambito della propria
cartella denominata “Cognome studente_Nome Studente_N. PC_Data
esame_voto/idoneità_ECDL_SI/NO”;
6) aprire il file Access “Gestione_Filiali” ed assicurarsi che contenga le tabelle:
“Tabella Direttori”, “TabellaFiliali” e “TabellaVenditori”;
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
7) creare l’opportuno collegamento relazionale tra tali tabelle, con integrità
referenziale, sapendo che un Direttore può dirigere più filiali e che una filiale può
avere più Venditori.
Modulo B:
manca il file di access, non c’è su aulaweb.
8) creare una prima query contenente i seguenti campi:
Matricola_venditore;
Cognome_venditore;
Nome_venditore;
Codice fiscale;
Codice filiale;
Fatturato annuo 2010;
Fatturato annuo 2011;
Variazione annua fatturato;
denominata “Query_var_fatturato”; tale query deve selezionare solo le filiali con
codice filiale “GE100” o “GE300”;
9) creare una seconda query contenente i seguenti campi:
Cognome_venditore;
Nome_venditore;
Codice filiale;
Data assunzione;
denominata “Query_ass_venditore”; tale query deve selezionare solo i venditori
assunti dopo il 31 agosto 2002;
10) creare una terza query, contenente i seguenti campi:
Cognome_direttore;
Nome_direttore;
Codice filiale;
Città;
Cognome_venditore;
Nome_venditore;
Fatturato anno 2011
denominata “Query_per_report”;
11) creare un report di stampa denominato “Report_fatturato” come da Allegato n. 2
(riferirsi alla query precedente);
12) chiudere “Gestione_filiali”.
14 febbraio 2013 – No ECDL
Modulo A
15) – aprire il file Excel “Excel_input”;
16) – creare un nuovo foglio di lavoro;
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
17) – denominare il nuovo foglio di lavoro “dati_output e grafico”;
18) – produrre un output come da Allegato n. 1 (compreso il grafico) tenuto conto
che:
la colonna “Guadagno” è ovviamente calcolata come differenza tra
le colonne “Fatturato” e “Costi di vendita”;
la colonna “Obiettivo” è determinata secondo un’opportuna
funzione logica in base alla quale si indica “Raggiunto” se il
“Fatturato” è maggiore o uguale a € 600.000 e se,
contemporaneamente, il “Guadagno” è maggiore di € 30.000; in
caso contrario la cella deve contenere la dizione “Non raggiunto”;
la colonna “Variazioni % annue guadagno” è
determinata in base a questa formula generale (a
partire dall’anno 2003): (guadagno dell’anno n –
guadagno dell’anno n-1)/(guadagno dell’anno n-1); il
formato deve essere % con n. 2 decimali;
la colonna “Variazione massima/minima guadagno”
è anch’essa sviluppata in base ad una funzione
logica grazie alla quale deve comparire “Guadagno
migliore” per l’anno in cui si è avuta la massima
variazione rispetto a tutti gli altri anni e “Guadagno
peggiore” per l’anno in cui si è avuta la minima
variazione rispetto a tutti gli altri anni;
19) – salvare il file Excel con la denominazione “Cognome_Nome_n.PC” nell’ambito
della propria cartella denominata “Cognome studente_Nome Studente_N.
PC_Data esame_ECDL_SI/NO_voto/idoneità”;
20) – aprire il file Access “db_noleggi_dvd”;
21) – verificare che siano presenti le tabelle: “Tabella_dvd”,
“Tabella_noleggi” e “Tabella_noleggiatori”, con gli
opportuni campi chiave;
22) – effettuare l’opportuna relazione con integrità referenziale tra le tabelle:
“Tabella_dvd”, “Tabella_noleggi” e “Tabella_noleggiatori”
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
23) – creare una prima query contenente i seguenti campi:
Denominazione film, dalla tabella “Tabella_dvd”;
Cognome, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
Nome, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
Via/Piazza/Viale, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
CAP, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
Città, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
Data noleggio, dalla tabella “Tabella_noleggi”;
Data restituzione, dalla tabella “Tabella_noleggi”;
Ritardo, dalla tabella “Tabella_noleggi”.
Salvare tale query denominandola “Query_data_noleggio”, dopo aver
selezionato tutti i record che hanno la “Data noleggio” a febbraio 2013.
Modulo B
24) – creare una seconda query contenente i seguenti campi:
Denominazione film, dalla tabella “Tabella_dvd”;
Cognome, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
Nome, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
Via/Piazza/Viale, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
CAP, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
Città, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
Telefono abitazione, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
Telefono cellulare, dalla tabella
“Tabella_noleggiatori”;
Ritardo, dalla tabella “Tabella noleggi”;
Salvare tale query denominandola
“Query_noleggiatori_in_ritardo”, dopo aver selezionato
tutti i noleggiatori che risultano in ritardo e rendere non
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
visibile il campo “Ritardo”;
25) – creare una terza query contenente i seguenti campi:
Denominazione film, dalla tabella “Tabella_dvd”;
Cognome, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
Nome, dalla tabella “Tabella_noleggiatori”;
Data noleggio, dalla tabella “Tabella_noleggi”;
Data restituzione, dalla tabella “Tabella_noleggi”;
Ritardo, dalla tabella “Tabella_noleggi”.
Salvare tale query denominandola “Query_parametrica_su_den_dvd”, dopo aver
inserito nella giusta riga del campo “Denominazione film” l’etichetta Fornisci
denominazione Film;
26) – produrre un report di stampa, traendo dalla opportuna tabella, denominato
“Report_dvd” che abbia un layout così come dall’Allegato n. 2;
Ottengo
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Da cui modifico il layout per ottenere
16 luglio 2012 – No ECDL
Modulo A:
1) aprire il file Excel “Excel_studenti_input”;
2) inserire un nuovo foglio Excel denominato “dati_output”;
3) copiare il foglio “dati_input” nel foglio “dati_output”;
4) aggiungere la colonna “Esito” nella quale dovrà essere indicato “Recupero” se il
voto è minore di 6, altrimenti non dovrà essere indicato nulla;
5) formattare opportunamente la tabella studenti come indicato in Allegato n. 1;
6) creare un filtro avanzato che:
a partire dalla cella k10, produca l’elenco di tutti gli studenti del corso di
“Ragioneria” che devono recuperare e la relativa media .
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
a partire dalla cella k28, produca l’elenco di tutti gli studenti del corso
“Periti” che devono recuperare e la relativa media (vedi Allegato n. 2);
Modifico di volta in volta la tabella criteri col corso che ci serve per produrre
il nuovo filtro.
a partire dalla cella k45, produca l’elenco di tutti gli studenti del corso di
“Geometri” che devono recuperare e la relativa media (vedi Allegato n. 2);
7) creare, a partire dalla cella K60, una tabella contenente la media per ciascun
corso, la relativa percentuale ed i totali assoluti e percentuali (vedi Allegato n. 2);
calcolo la media per ogni insufficienza
8) creare un grafico a torta come indicato nell’Allegato n. 3 traendo gli opportuni
dati dalla tabella di cui al punto precedente;
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
9) salvare il file Excel con il nome “Cognome_nome_Excel” nell’ambito della propria
cartella denominata “Cognome studente_Nome Studente_N. PC_Data
esame_voto/idoneità_ECDL_SI/NO”;
10) aprire il file Access “Db_studenti” (assicurarsi che contenga la Tabella “Corsi” e
che essa non sia vuota)
11) importare il foglio Excel “Dati_input” avendo l’accortezza, durante le fasi
dell’importazione, di dichiarare come campo chiave “Matricola studente”;
denominare la tabella importata “db_studenti”
Modulo B:
12) inserire il campo “Codice corso” alla Tabella “db_studenti” (testo, lunghezza 2);
tale campo deve essere inserito tra i campi “Classe” e “Materia” della tabella
“db_studenti”; chiudere e salvare la tabella “db_studenti”;
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
13) riaprire la tabella “db_studenti” in modalità struttura, puntare sulla colonna “Tipo
dati” inerente il campo “Codice corso” e selezionare “Ricerca guidata”;
14) seguire i vari passi selezionando i campi “Codice corso” e “Denominazione corso”
(dove viene richiesto);
15) chiudere e salvare la tabella “db_studenti”;
16) aprire la tabella “db_studenti” in modalità visualizzazione e inserire i valori nel nuovo
campo “Codice corso” (ad es. “RA” per “Ragioneria”);
17) conclusa l’operazione di cui al punto precedente, eliminare
dalla tabella “db_studenti” la colonna “Denominazione
corso”;
18) chiudere la tabella “db_studenti” e provvedere a creare la
relazione con integrità referenziale tra le tabelle
“db_studenti” e “Corsi”;
19) creare una prima query contenente i seguenti campi:
Denominazione corso;
Cognome studente;
Nome studente;
Classe;
Materia;
Voto;
denominata “Query_insufficienze”; tale query deve selezionare solo gli studenti con
insufficienze;
20) traendo solo dalla query precedente, creare una
seconda query (contenente gli stessi campi della
precedente) denominata “Query parametrica” che
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
consenta di conoscere per una materia digitata dall’utente (etichetta “Indica
materia”), quanti studenti presentano l’insufficienza;
21) creare una terza query, contenente i seguenti campi:
Cognome studente;
Nome studente;
Classe;
Denominazione corso;
Materia;
Voto;
Prova;
denominata “Query_recupero_triennio_prova_scritta”; tale query deve selezionare
tutti gli studenti insufficienti appartenenti alle classi 3a e 4a e il cui recupero prevede
la prova scritta;
22) creare una quarta query, contenente i seguenti campi:
Cognome studente;
Nome studente;
Classe;
Denominazione corso;
Materia;
Voto;
Prova;
denominata “Query_select_recupero_materia_corso”; tale query deve selezionare
tutti gli studenti insufficienti e consentire all’utente di digitare un corso (etichetta
“Indica corso”) in modo da conoscere tutti gli studenti che devono recuperare in
quel corso; (n.b. per questo secondo aspetto la query è parametrica);
23) creare una quinta query, contenente i seguenti campi:
Denominazione corso;
Classe;
Cognome studente;
Nome studente;
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
Materia;
Voto;
denominata “Query_per_report”; tale query deve selezionare tutti gli studenti
insufficienti;
24) creare un report di stampa denominato “Report_corsi” come da Allegato n. 3;
N.B. Click su “opzioni di riepilogo” e selezionare l’opzione media per i voti.
a fine creazione ottengo
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
18 giugno 2012 – No ECDL
Modulo A:
1) – aprire il file “File excel matricole_voti”;
2) – rinominare il secondo foglio come “Dati_output”
3) – copiare tutto il foglio “Dati_input” nel foglio “Dati_output”;
4) – procedere ad operare sul foglio “Dati_output” al fine di produrre un output come
da allegato n. 1 tranne la tabella “Comparazione valutazioni” e il grafico;
5) – memorizzare il file excel nell’ambito della cartella “Cognome studente_Nome
Studente_N. PC_Data esame” precedentemente creata;
6) – aprire il file access “dbmedicicliniche”;
7) – creare una relazione con integrità referenziale tra le tabelle “Cliniche” e
“Retribuzioni”;
8) – creare una opportuna maschera (in visualizzazione guidata, con parametri a
propria scelta) inerente la tabella “Retribuzioni”;
uso layout tabulare: posso
aggiungere poi pulsanti ecc.
9) – creare una query, traendo dalle tabelle, contenente i seguenti campi:
Medico; Retribuzioni annue; Ulteriori provvigioni; Retribuzione totale;
Interventi annui; Denominazione_Cliniche;
Tale query deve selezionare gli interventi annui compresi tra 50 (incluso) e
100 (incluso); la query deve poi essere salvata col nome
“Query_select_interventi”;
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
10) – salvare il file access “dbmedicicliniche” nella cartella “Cognome studente_Nome
Studente_N. PC_Data esame”.
Modulo B:
11) – aprire il file excel “File excel matricole_voti”;
12) – sul foglio “Dati output” produrre la tabella “Comparazione valutazioni” e il
grafico, tenendo conto che si devono cambiare i colori alle barre dell’istogramma
(colori a piacere);
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
13) – salvare il file excel “File excel matricole_voti” nell’apposita cartella “Cognome
studente_Nome Studente_N. PC_Data esame”;
14) – aprire il file access “dbmedicicliniche”;
15) – produrre una seconda query contenente questi campi::
Denominazioni_cliniche; Medico; Retribuzioni annue; Ulteriore provvigione;
Retribuzione totale (campo calcolato come somma tra “Retribuzioni annue” e
“Ulteriore provvigione”); stesso svolgimento della precedente
La query deve poi essere salvata col nome “Query_calcolo_e_per_report”;
16) – creare un report di stampa, traendo dall’opportuna query, come indicato
nell’allegato n. 2;
Aggiusto il layout
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
25 gennaio 2013 NO ECDL
Modulo A
1. – aprire il file Excel “Excel_input”;
2. – produrre un output come da Allegato n. 1 (compreso il grafico) sapendo che la
dizione “Assegno di studio” della colonna “Assegno di studio” deve comparire
quando lo studente ha sia una media voti >= di 26 sia un reddito dell’anno n-1 <= a
€ 25.000;
3. – aprire il file Access “Db_Alberghi_input”;
4. – verificare che siano presenti le tabelle “Alberghi_anagrafica” e
“Albergo_occupazione”, con gli opportuni campi chiave;
5. – effettuare l’opportuna relazione con integrità
referenziale tra le tabelle “Alberghi_anagrafica” e
“Albergo_occupazione”,
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Idoneità di conoscenze e competenze informatiche
6. – creare una prima query contenente i seguenti campi:
a. Denominazione, dalla tabella “Alberghi_anagrafica”;
b. Città, dalla tabella “Alberghi_anagrafica”;
c. N medio camere occupate, dalla tabella “Albergo_occupazione”;
d. N camere disponibili, dalla tabella “Albergo_occupazione”;
e. Perc_occupazione, campo calcolato dal rapporto tra i campi N medio
camere occupate e N camere disponibili (il formato di tale campo deve
essere % con due decimali);
scrivo in questo campo: Perc_occupazione: [N medio camere occupate]/[N camere disponibili]
Da proprietà campo devo impostare così
Struttura Query:
Risultato:
7. Salvare tale query denominandola “Query_occupazione”, dopo
aver selezionato tutti gli alberghi che hanno il campo
Perc_occupazione >= del 60% (nota informativa: scrivere il criterio in
termini unitari e non percentuali);
se non scrivete 0,6 la Query non viene!!!!!
risultato:
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8. Modulo B
9. – creare una seconda query contenente i seguenti campi (tutti appartenenti alla
tabella “Alberghi_anagrafica”):
a. Denominazione;
b. Via_Piazza_Viale;
c. Città;
d. Cap;
e. N telefono;
f. N fax;
g. e-mail;
h. Indirizzo web;
10. Salvare tale query denominandola “Query_parametrica_città”, dopo aver inserito
nella giusta riga del campo Città l’etichetta Fornisci città;
struttura:
Risultato:
11. – creare una terza query contenente i seguenti campi:
a. Denominazione, dalla tabella “Alberghi_anagrafica”;
b. Città, dalla tabella “Alberghi_anagrafica”;
c. e-mail, dalla tabella “Alberghi_anagrafica”;
d. Indirizzo_web, dalla tabella “Alberghi_anagrafica”;
e. Premio Federalberghi, dalla tabella “Albergo_occupazione”;
12. Salvare tale query denominandola “Query_premio”, dopo aver selezionato tutti gli
alberghi che hanno ricevuto il premio dalla Federalberghi (nota informativa; il campo
Premio Federalberghi è un campo logico);
essendo un campo logico, come criterio devo specificare SI
13. - creare una quarta query contenente i seguenti campi:
a. Città, dalla tabella “Alberghi_anagrafica”;
b. Denominazione, dalla tabella “Alberghi_anagrafica”;
c. Cognome Direttore, dalla tabella “Alberghi_anagrafica” ;
d. Nome Direttore, dalla tabella “Alberghi_anagrafica” ;
e. Premio Federalberghi, dalla tabella “Albergo_occupazione”;
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f. N medio camere occupate, dalla tabella “Albergo_occupazione”;
g. N camere disponibili, dalla tabella “Albergo_occupazione”;
h. Perc_occupazione, campo calcolato come indicato nel precedente punto 7e;
14. Salvare tale query denominandola “Query_per_report”;
15. – produrre un report di stampa, traendo dalla query “Query_per_report”, denominato
“Alberghi_anagrafica_report” che abbia un layout così come dall’Allegato n. 2;
Deve essere fatto così:
Da sistemare:
Risultato da visualizzazione layout tolgo i campi con le
singole medie che non servono e lascio solo la media
x città. Dal flag formato regolo i riempimenti dei
risultati di riepilogo.
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N.B. È molto più semplice, secondo me, rimuovere i campi e sistemare il layout da
visualizzazione layout (click in basso a destra seconda icona da destra, nella figura è
in giallo ), piuttosto che da struttura:
schermata layout: schermata struttura:
Continua fatto così.
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29 maggio 2012 preappello NO ECDL
Modulo A:
1. aprire “Dati_input_excel” e copiare le tabelle dei fogli “Articoli” e “Fornitori” nei fogli
“Articoli” e “Fornitori” di “Dati_output_excel” (che il candidato deve produrre ex-novo
nell’ambito della cartella di riferimento);
2. aggiungere e calcolare i valori della colonna “Costo totale netto (€)”;
fx = E11*G11 e trascino
per riempire le altre righe della colonna.
3. aggiungere e determinare i valori della colonna “Note” nelle celle della quale
comparirà “Ordine di acquisto” oppure cella vuota a seconda che la giacenza
articolo (colonna “Giacenza articolo”) sia minore oppure maggiore o uguale al
valore della cella contenente la “Giacenza minima”;
=SE(E11>=$J$4;"";"Ordine di acquisto")
N.B. Bloccare la cella coi criteri prima di
trascinare, se no non viene
Trascino e ottengo
4. calcolare: Totale, Media, Massimo, Minimo del costo d’acquisto;
TOTALE: =SOMMA(I11:I19)
MEDIA: =MEDIA(I11:I19) oppure =SOMMA(I11:I19)/9
MAX: =MAX(I11:I19)
MIN: =MIN(I11:I19)
5. formattare opportunamente le tabelle del foglio “Articoli” e del foglio “Fornitori” così
come indicato nel corrispondente allegato;
6. salvare “Dati_output_excel” sulla cartella di riferimento con il nome
“Dati_output_excel_cognome studente_nome studente”;
7. creare e aprire un file Access nell’ambito della cartella di riferimento denominato
“Forniture_cognome studente_nome studente”;
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8. importare il foglio “Fornitori” del foglio Excel del file “Dati_input_excel” (senza alcun
intervento dello studente durante tale procedura);
9. strutturare opportunamente la tabella “Fornitori” in conseguenza dell’importazione
da excel di cui al precedente punto; in particolare:
a. eliminare gli eventuali record e campi non utili;
b. rinominare eventualmente i nomi dei campi;
c. assegnare come tipo campi il tipo campi “Testo” a tutti i campi;
d. assegnare la chiave primaria al campo Codice fornitore (lunghezza 4);
e. chiudere e salvare il file Access nell’ambito della tabella di riferimento.
risultato
Modulo B:
10. aprire il file “Dati_output_excel_cognome studente_nome studente”;
11. sul foglio “Articoli” realizzare, mediante filtro avanzato, una tabella che include solo gli
articoli con aliquota IVA pari a 21 (vedi allegato);
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12. chiudere e salvare nella cartella di riferimento “Dati_output_excel_cognome
studente_nome studente”;
13. aprire il file Access “Forniture_cognome studente_nome studente” nell’ambito della
cartella di riferimento;
a. importare il foglio “Articoli” del foglio Excel del file “Dati_input_excel” (senza
alcun intervento dello studente durante tale procedura);
b. strutturare opportunamente la tabella “Articoli” in particolare:
c. eliminare gli eventuali record e campi non utili;
d. rinominare eventualmente i nomi dei campi;
e. assegnare opportunamente il tipo campo a ciascun campo;
f. assegnare la chiave primaria al campo Codice articolo (lunghezza 6, Testo);
risultato: procedo in modo identico all’importazione precedente
14. creare la tabella “Fornitura”, strutturarla opportunamente (vedi allegato), assegnare il
campo chiave al campo ID (contatore) e inserire i valori forniti nell’opportuno
allegato;
15. relazionare opportunamente, con integrità referenziale, le tabelle “Articoli”, “Fornitori”
e “Fornitura”;
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16. creare le seguenti query:
a. “Query_select” (visualizzare le quantità vendute comprese tra 20 e 30) così come
composta dai campi di cui al corrispondente allegato;
b. “Query_calcolo_report”, composta dai campi così come al corrispondente
allegato;
continua sotto
c. “Query_parametrica” per visualizzare la ragione sociale di un fornitore (si veda, per
la composizione, il corrispondente allegato).
Parametro
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17. produrre il report “Report_stampa”, così come proposto in allegato;
procedimento
Ottengo
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Da visualizzazione struttura rinomino il titolo
Sistemo le caselle
Da layout sistemo il resto e ottengo:
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