E il porto del Granatello. LAVORO REALIZZATO DA PETRANO
BARBARA, CAPPARELLI NADIA, SCHIAVO SARA, ANDREOTTI MARCELLO E
MARTINEZ MELISSA 3 B DOCENTE SIMONE V.
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Il nome di Portici, secondo alcuni autori, deriverebbe dai
portici del foro dell'antica Ercolano, mentre secondo un'antica
leggenda Portici sarebbe stata fondata dai romani intorno alla
villa di Quinto Ponzio Aquila, nobile romano, congiurato contro
Cesare, caduto nella battaglia di Modena del 43 a.C. Portici era un
piccolo casale, che nel 1415, per volere della Regina Giovanna II,
fu ceduta al nobiluomo e avventuriero napoletano Sergianni
Caracciolo insieme ad altri territori vesuviani, in cambio di
denaro. Dapprima Tenuta, poi Capitania dal 1454, Portici divenne
feudo nel 1638, quando Anna Carafa, viceregina e gi Capitana di
Portici, acquist i casali vesuviani messi in vendit dal re.
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L'epoca feudale fu assai buia per i porticesi. Questo periodo
fu duro anche per la disastrosa eruzione del Vesuvio del 1631, che
caus la morte di quattromila uomini e seimila animali. Portici si
liber dal giogo feudale stringendo un patto di alleanza con i
vicini comuni di Resina e Torre del Greco.
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Il 17 dicembre 1698 porticesi, resinesi e torresi reclamarono
insieme il diritto di prelazione sull'acquisto della loro terra e
si raccolsero in ogni famiglia i fondi necessari per il riscatto
feudale. Il 18 maggio 1699 il presidente della Regia Camera della
Summaria, don Michele Vargas Maciucca, decret che Portici, Resina e
Torre del Greco fossero sciolte dal vincolo feudale. Il periodo
aureo di Portici, libera ed autonoma, inizi con l'arrivo di Carlo
III di Borbone che decise nel 1738 di costruirvi la propria
residenza estiva.
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Attorno al Palazzo Reale l'aristocrazia napoletana fece
edificare le proprie residenze dando vita al fenomeno
architettonico noto come "Ville Vesuviane del Miglio d'Oro".Ma
Portici anche storia delle ferrovie. Il 3 ottobre 1839 fu
inaugurato il primo tratto ferroviario italiano, Napoli-Portici,
percorso in undici minuti dal convoglio storico trainato dalla
locomotiva Bayard.La richiesta per l'ottenimento del "Titolo di
Citt" stato uno dei primi procedimenti amministrativi avviati da
questa Amministrazione all'atto del proprio insediamento. Ma il
titolo di citt stato attribuito Portici non solo per il suo
patrimonio storico ma anche per l'offerta e la qualit dei servizi
sociali erogati. A seguito del riconoscimento il Consiglio Comunale
ha provveduto a rinnovare lo stemma e il gonfalone.
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Il Granatello. Nel XVIII secolo l'economia porticese si basava
prevalentemente sulla pesca, praticata dai porticesi lungo il
litorale Granatello, cos denominato per un'antica piantagione di
alberi di melograno compresa tra la Villa Menna ed il convento di
S. Pasquale. La conformazione del litorale aveva uno sviluppo di
tre chilometri, modificato naturalmente dalle lave vesuviane,
costituendo una costa alta e rocciosa di 15 metri intervallate da
vaste aree sabbiose.
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L'arrivo di Carlo di Borbone (1734) innesc per Portici
un'evoluzione socioculturale con proposte innovative nel quadro
topografico: la bellezza di questi lidi, infatti, colp a tal punto
il re il quale, essendo fortemente appassionato di pesca, decise di
situarvi la sua privata sede estiva con la costruzione del famoso
Palazzo Reale (1742). Il suo successore al trono, Ferdinando IV,
non disdegn affatto il fascino marino di Portici e continu ad
abitare nella Reale Villa. Durante il periodo estivo raggiungeva
via mare il palazzo, sbarcando ai piedi della Villa D'Elboeuf
tramite un pontile di collegamento.
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La problematica costante, per, erano le condizioni del mare che
periodicamente danneggiavano la costiera e che richiedevano
dispendiosi interventi di restauro e di bonifica. Finalmente nel
febbraio del 1774 iniziarono i lavori per la costruzione del porto
con l'approntamento dei basoli presso la Petriera del Granatello";
il giugno successivo vide la costruzione dei moli per opera
dell'ing. S. Carrabba, attraverso la gettata di blocchi lapidei
naturali eretti sul fondo. Le spese elevate per i lavori
raggiunsero la cifra di 30.000 ducati. Il risultato fu un molo
protetto dal lato esterno da una scogliera e dal lato interno da
una banchina di oltre 180 mt. con una rampa di collegamento alla
strada: si creava cos uno specchio d'acqua di 38000 mt.
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Successivamente venne attivata una fitta e proficua rete
mercantile e di scambi che rese il Granatello un avviato porto
commerciale ed oggi invece una bellezza storica di Portici.