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IBM iVersione 7.2

DisponibilitàImplementazione alta disponibilità

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NotaPrima di utilizzare le presenti informazioni e il prodotto da esse supportato, leggere le informazioni contenute in“Informazioni particolari” a pagina 171.

Questa edizione si applica a IBM i 7.2 (numero prodotto 5770-SS1) e a tutti i release e livelli di modifica successivi,a meno che non venga diversamente indicato nelle nuove edizioni. La presente versione non viene eseguita su tuttii modelli RISC (reduced instruction set computer) né sui modelli CISC.

Questo documento può contenere riferimenti al LIC (Licensed Internal Code-Microprogramma Interno su licenza). IlLIC è un codice macchina concesso in licenza in base alle clausole dell'accordo IBM License Agreement for MachineCode.

© Copyright IBM Corporation 1998, 2013.

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Indice

Implementazione alta disponibilità . . . 1Novità per IBM i 7.2 . . . . . . . . . . . . 1File PDF per Implementazione alta disponibilità . . 2Installazione del programma su licenza IBMPowerHA SystemMirror for i . . . . . . . . . 3Disinstallazione del programma su licenza IBMPowerHA SystemMirror for i . . . . . . . . . 3Implementazione di PowerHA . . . . . . . . 4

Pianificazione soluzione alta disponibilità. . . . 5Applicazioni cluster . . . . . . . . . . 5

Identificazione delle applicazioni resilienti . 6Architettura IBM i per applicazioni abilitateper il cluster . . . . . . . . . . . 6Scrittura di un'applicazione cluster di altadisponibilità . . . . . . . . . . . 6Considerazioni sul CRG applicazione . . . 9

Pianificazione della resilienza dati . . . . . 14Come determinare quali dati è necessariorendere resilienti. . . . . . . . . . 15Pianificazione dei dischi commutati . . . 15Pianificazione del mirroring tra siti . . . 16Pianificazione per la replica logica . . . . 31

Pianificazione della resilienza ambiente . . . 33Pianificazione di un dominioamministrativo cluster . . . . . . . . 33Pianificazione delle voci risorsa monitorata(MRE) . . . . . . . . . . . . . 34

Pianificazione dei cluster . . . . . . . . 34Requisiti hardware per i cluster. . . . . 34Requisiti software per i cluster . . . . . 35Requisiti delle comunicazioni per i cluster 35Pianificazione delle prestazioni per i cluster 40Pianificazione della rilevazione avanzatadegli errori del nodo . . . . . . . . 40Pianificazione dell'elenco di controllo per icluster . . . . . . . . . . . . . 41

Pianificazione della funzione FlashCopy . . . 45Requisiti hardware per la funzioneFlashCopy . . . . . . . . . . . . 45Requisiti software per la funzioneFlashCopy . . . . . . . . . . . . 45Requisiti per le comunicazioni per lafunzione FlashCopy . . . . . . . . 46

Pianificazione per HyperSwap sistemacompleto . . . . . . . . . . . . . 46

Requisiti hardware per HyperSwap sistemacompleto . . . . . . . . . . . . 46Requisiti software per HyperSwap sistemacompleto . . . . . . . . . . . . 46Requisiti per le comunicazioni perHyperSwap sistema completo . . . . . 47Requisiti per le prestazioni per HyperSwapsistema completo . . . . . . . . . 47

Pianificazione della sicurezza per l'altadisponibilità . . . . . . . . . . . . 47

Distribuzione delle informazioni a livellocluster . . . . . . . . . . . . . 47Considerazioni per l'utilizzo di cluster confirewall . . . . . . . . . . . . . 48Gestione dei profili utente in tutti i nodi. . 48

Configurazione dell'infrastruttura altadisponibilità . . . . . . . . . . . . . 49

Scenari: configurazione soluzioni altadisponibilità . . . . . . . . . . . . 49

Scenario: disco commutato tra partizionelogiche . . . . . . . . . . . . . 49Scenario: disco commutato con mirroringgeografico . . . . . . . . . . . . 51Scenario: Mirroring geografico . . . . . 53Scenario: Mirroring metro . . . . . . 54Scenario: Mirroring globale . . . . . . 57

Impostazione di TCP/IP per alta disponibilità 59Impostazione attributi di configurazioneTCP/IP. . . . . . . . . . . . . 60Avvio del server INETD . . . . . . . 60

Configurazione dei cluster . . . . . . . 60Creazione di un cluster . . . . . . . 61

Specifica delle code messaggi . . . . . . 65Esecuzione delle commutazioni. . . . . . 66Configurazione dei nodi . . . . . . . . 67

Avvio dei nodi . . . . . . . . . . 67Abilitazione dei nodi da aggiungere a uncluster . . . . . . . . . . . . . 68Aggiunta dei nodi . . . . . . . . . 68Aggiunta di un nodo ad un dominio unità 69

Configurazione della rilevazione avanzatadegli errori del nodo . . . . . . . . . 69

Configurazione del rilevamento avanzatodegli errori del nodo su HMC (hardwaremanagement console) . . . . . . . . 71Configurazione del rilevamento avanzatodegli errori del nodo in un VIOS (VirtualI/O Server) su un server gestito IVM(Integrated Virtualization Manager) . . . 72

Configurazione dei CRG . . . . . . . . 72Avvio di un CRG . . . . . . . . . 73Creazione di CRG (cluster resource group) 73

Configurazione dei domini amministrativi delcluster . . . . . . . . . . . . . . . 75

Creazione di un dominio amministrativo delcluster . . . . . . . . . . . . . . 75Aggiunta di un nodo al dominioamministrativo del cluster . . . . . . . 75Avvio di un dominio amministrativo delcluster . . . . . . . . . . . . . . 76Sincronizzazione delle risorse monitorate . . 76Aggiunta voci della risorsa monitorata . . . 77

Configurazione dei lotti dischi indipendenti . . 78Creazione di un lotto dischi indipendente . . 78

Configurazione dei dischi commutati . . . . . 79Avvio della protezione sottoposta a mirroring 79

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Arresto della protezione sottoposta amirroring . . . . . . . . . . . . . 80Aggiunta di un'unità disco o di un lotto dischi 80Valutazione configurazione corrente . . . . 81Come rendere un lotto dischi indipendentealtamente disponibile . . . . . . . . . 82

Configurazione mirroring geografico . . . . . 82Configurazione del mirroring metro . . . . . 83Configurazione del mirroring globale. . . . . 84Configurazione delle LUN (logical unit)commutate . . . . . . . . . . . . . 85Configurazione di una sessione FlashCopy . . . 86Configurazione di HyperSwap sistema completo 86

Definizione dell'affinità di HyperSwap . . . 87Gestione di PowerHA . . . . . . . . . . . 87

Scenari: gestione soluzioni alta disponibilità . . 87Scenari: esecuzione dei backup in un ambientealta disponibilità. . . . . . . . . . . 88

Scenario: Esecuzione di backup in ambientedi mirroring geografico . . . . . . . 88Scenario: esecuzione di una funzioneFlashCopy . . . . . . . . . . . . 89

Scenario: aggiornamento del sistema operativoin un ambiente ad alta disponibilità . . . . 90

Esempio: aggiornamento del sistemaoperativo. . . . . . . . . . . . . 91

Scenario: come rendere un'unità altamentedisponibile . . . . . . . . . . . . 92

Gestione cluster . . . . . . . . . . . . 93Adattamento della versione PowerHA . . . 94Adattamento della versione cluster di uncluster . . . . . . . . . . . . . . 95Cancellazione di un cluster . . . . . . . 96Visualizzazione della configurazione di uncluster . . . . . . . . . . . . . . 96Salvataggio e ripristino della configurazionedel cluster . . . . . . . . . . . . . 97Monitoraggio dello stato cluster . . . . . 98Specifica delle code messaggi . . . . . . 98Elenco di controllo annullamento dellaconfigurazione del cluster . . . . . . . 99Gestione dei nodi . . . . . . . . . . 100

Visualizzazione delle proprietà nodo . . 100Arresto dei nodi . . . . . . . . . 100Eliminazione dei nodi . . . . . . . 101Eliminazione di un nodo da un dominiounità . . . . . . . . . . . . . 101

Aggiunta di un monitor cluster ad un nodo 102Rimozione di un monitor cluster . . . . . 102Gestione dei CRG (cluster resource group) 103

Visualizzazione dello stato CRG . . . . 103Arresto di un CRG . . . . . . . . 104Cancellazione di un CRG . . . . . . 104Creazione delle unità commutabili . . . 105Modifica del dominio di ripristino per unCRG . . . . . . . . . . . . . 105

Gestione eventi di interruzione failover. . . 106Gestione dei domini amministrativi delcluster . . . . . . . . . . . . . . 109

Visualizzazione dei domini amministratividel cluster . . . . . . . . . . . 110

Arresto di un dominio amministrativo delcluster . . . . . . . . . . . . . 111Cancellazione di un dominioamministrativo del cluster . . . . . . 112Modifica delle proprietà di un dominioamministrativo del cluster . . . . . . 113Gestione delle voci della risorsamonitorata . . . . . . . . . . . 113

Gestione dei dischi commutati. . . . . . . 132Rendere un lotto dischi non disponibile . . 132Come rendere commutabile l'hardware . . . 133Stato di inattività di un lotto dischiindipendente . . . . . . . . . . . 135Ripresa di un lotto dischi indipendente. . . 135

Gestione del mirroring geografico . . . . . 135Sospensione di un mirroring geografico . . 136Ripresa del mirroring geografico . . . . . 137Scollegamento di una copia di mirroring . . 138Nuovo collegamento della copia di mirroring 138Annullamento configurazione mirroringgeografico . . . . . . . . . . . . 139Modifica delle proprietà del mirroringgeografico . . . . . . . . . . . . 140

Gestione mirroring metro . . . . . . . . 141Sospensione del mirroring metro . . . . . 141Ripresa delle sessioni di mirroring metro . . 142Scollegamento della copia di mirroring metro 143Ricollegamento del mirroring metro . . . . 143Fine del mirroring metro . . . . . . . 144Visualizzazione o modifica delle proprietàdel mirroring metro . . . . . . . . . 145

Gestione del mirroring globale . . . . . . 145Sospensione del mirroring globale . . . . 145Ripresa del mirroring globale . . . . . . 146Scollegamento della copia di mirroringglobale . . . . . . . . . . . . . 146Ricollegamento del mirroring globale . . . 147Fine del mirroring globale . . . . . . . 147Modifica delle proprietà della sessione dimirroring globale . . . . . . . . . . 148

Gestione delle LUN (logical unit) commutate 149Come rendere disponibili o non disponibili leLUN (logical unit) commutate . . . . . . 149

Gestione della tecnologia FlashCopy. . . . . 149Aggiornamento di una sessione FlashCopy 149Ricollegamento di una sessione FlashCopy 150Scollegamento di una sessione FlashCopy 150Cancellazione di una sessione FlashCopy . . 151Ripristino dei dati da una sessioneFlashCopy . . . . . . . . . . . . 151Modifica delle proprietà FlashCopy . . . . 151

Gestione di HyperSwap sistema completo . . . 152Visualizzazione di HyperSwap sistemacompleto . . . . . . . . . . . . . 152Esecuzione di un HyperSwap pianificato . . 152Sospensione della replica di HyperSwap . . 152Ripresa della replica di HyperSwap . . . . 152Ripristino da un failover di HyperSwap nonpianificato . . . . . . . . . . . . 152

Risoluzione dei problemi della soluzione altadisponibilità . . . . . . . . . . . . . . 153

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Risoluzione dei problemi dei cluster . . . . . 153Determinare se esiste un problema del cluster 153Raccolta informazioni di ripristino per uncluster . . . . . . . . . . . . . . 155Problemi cluster comuni. . . . . . . . 155Errori partizione . . . . . . . . . . 158

Determinazione delle partizioni clusterprimarie e secondarie. . . . . . . . 158Modifica dei nodi partizionati in nonriuscito . . . . . . . . . . . . 160Domini amministrativi del clusterpartizionati . . . . . . . . . . . 160Suggerimenti: partizioni cluster . . . . 161

Ripristino cluster . . . . . . . . . . 162Ripristino da errori di lavoro cluster. . . 162Ripristino di un oggetto clusterdanneggiato . . . . . . . . . . . 162Ripristino di un cluster dopo una perditacompleta del sistema . . . . . . . . 163

Ripristino di un cluster dopoun'emergenza . . . . . . . . . . 163Ripristino di un cluster da nastri dibackup . . . . . . . . . . . . 164

Risoluzione dei problemi dell'XSM (cross-sitemirroring/mirroring tra siti) . . . . . . . 164

Messaggi del mirroring geografico . . . . 164Risoluzione dei problemi relativi a mirroringmetro, mirroring globale e FlashCopy . . . . 165Risoluzione dei problemi di HyperSwap . . . 165

Informazioni correlate perImplementazione alta disponibilità . . 167

Informazioni particolari . . . . . . . 171Informazioni sull'interfaccia di programmazione 173Marchi . . . . . . . . . . . . . . . 173Termini e condizioni . . . . . . . . . . . 173

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Implementazione alta disponibilità

Per gli ambienti IBM® i viene utilizzato un approccio basato sull'attività per implementare l'altadisponibilità. L'approccio basato sull'attività consente di progettare e creare una soluzione alta disponibilitàpersonalizzata per la propria azienda, utilizzando interfacce differenti per le tecnologie correlate all'altadisponibilità.

Su ogni sistema che partecipa all'alta disponibilità è necessario installare il programma su licenza IBMPowerHA SystemMirror for i numero (5770-HAS). L'approccio basato sull'attività utilizza l'interfacciagrafica PowerHA da cui è possibile creare e gestire il cluster, i CGR, i domini amministrativi del cluster egli ASP indipendenti. Con l'approccio basato sull'attività, è possibile utilizzare anche altre interfacce, adesempio, i comandi CL, per gestire le tecnologie all'interno della soluzione.

Nota: utilizzando gli esempi di codice, si accettano i termini presentati nelle informazioni sull'esonerodelle responsabilità e licenza del codice.

Novità per IBM i 7.2Informazioni relative a questa nuova raccolta di argomenti per questo release che contiene informazioniprecedenti relative ai cluster ed all'alta disponibilità.

Miglioramenti resilienza ambiente

Il dominio amministrativo del cluster è stato migliorato per sincronizzare la proprietà e l'autorizzazioneoggetto delle risorse monitorate, inclusa l'autorizzazione privata dei profili utente. In generale, sonosupportati i seguenti attributi autorizzazione e proprietario MRE (managed resource element):proprietario oggetto, voce autorizzazione oggetto, elenco autorizzazioni oggetto e gruppo principaledell'oggetto.

Consultare “Attributi che possono essere monitorati” a pagina 115 per un elenco di attributi supportatidal dominio amministrativo del cluster. Il monitoraggio dei nuovi attributi supportati verrà avviatoautomaticamente se tutti gli attributi sono attualmente monitorati quando la versione corrente diPowerHA viene aggiornata alla 3.0 o a una versione superiore.

Interfacce grafiche di IBM PowerHA SystemMirror for i eliminate

L'interfaccia grafica High Availability Solutions Manager e l'interfaccia grafica Servizi risorse cluster nonsono più supportate. Utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA.

Commutazione della tower di espansione non più supportata

La commutazione su un'unità di espansione (tower) non è più supportata da POWER7 o IBM i 7.2.

HyperSwap sistema completo

L'HyperSwap sistema completo è una soluzione di sistema completo che consente di passare da un'unitàlogica all'altra se queste sono sottoposte a mirroring tra due unità IBM System Storage DS8000, senzainterruzione di alimentazione, con un impatto minimo sulla soluzione alta disponibilità.

Per utilizzare HyperSwap sistema completo, è necessario che sia installato IBM PowerHA for i ExpressEdition con una chiave di licenza valida.

Di seguito vengono riportati i nuovi comandi associati a HyperSwap sistema completo.

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v Comando ADDHYSSTGD (Aggiunta descrizione memoria HyperSwap)v Comando CHGHYSSTS (Modifica stato HyperSwap)v Comando CHGHYSSTGD (Modifica descrizione memoria HyperSwap)v Comando DSPHYSSTS (visualizzazione stato HyperSwap)v Comando RMVHYSSTGD (Eliminazione descrizione memoria HyperSwap)

Nota: HyperSwap sistema completo non è supportato con le tecnologie di replica basate su IASP e le LUcommutate.

Per ulteriori informazioni su HyperSwap sistema completo, consultare “Pianificazione per HyperSwapsistema completo” a pagina 46.

File PDF per Implementazione alta disponibilitàÈ possibile visualizzare e stampare un file PDF che contiene queste informazioni sull'implementazionedell'alta disponibilità.

Per visualizzare o scaricare la versione PDF di questo documento, selezionare Implementazione dell'alta

disponibilità .

È possibile visualizzare o scaricare i seguenti PDF della raccolta di argomenti correlati:

v Panoramica sull'alta disponibilità contiene gli argomenti riportati di seguito.– Vantaggi dell'alta disponibilità– Componenti dell'alta disponibilità– Criteri dell'alta disponibilità– Scelta di una soluzione di alta disponibilità IBM i

v High availability technologies tratta i seguenti argomenti:– Tecnologia cluster– Rilevazione avanzata degli errori del nodo– Dominio amministrativo del cluster– Lotti dischi commutati– Unità commutabili– Mirroring geografico– Mirroring metro– Mirroring globale– LU commutate– FlashCopy– HyperSwap sistema completo– Gestione alta disponibilità

Salvataggio file PDF

Per salvare il formato PDF sulla propria stazione di lavoro per la visualizzazione o per la stampa:1. Fare clic con il tasto destro del mouse sul collegamento PDF nel proprio browser.2. Fare clic sull'opzione che consente il salvataggio del PDF in locale.3. Andare all'indirizzario nel quale si desidera salvare il PDF.4. Fare clic su Salva.

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Scaricamento di Adobe Reader

Per visualizzare o stampare tali PDF, è necessario che sul sistema sia installato Adobe Reader. È possibile

scaricare una copia gratuita dal sito Web Adobe (www.adobe.com/products/acrobat/readstep.html) .Riferimenti correlati:“Informazioni correlate per Implementazione alta disponibilità” a pagina 167I manuali relativi ai prodotti, le pubblicazioni IBM Redbooks, i siti web e le altre raccolte di argomentidell'Information center contengono informazioni che si riferiscono alla raccolta di argomenti relativiall'alta disponibilità. È possibile trovare informazioni correlate sull'implementazione di lotti dischiindipendenti, sulle tecnologie PowerHA e sul ripristino di emergenza. È possibile visualizzare o stamparequalsiasi file PDF.

Installazione del programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror foriPer poter implementare una soluzione alta disponibilità IBM i , è necessario installare il programma sulicenza IBM PowerHA SystemMirror for i (5770-HAS) su ciascun sistema che partecipa all'altadisponibilità.

Prima di installare il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i, è necessario che siano staticompletati i requisiti per l'installazione riportati di seguito.1. Installazione del sistema operativo i 7.2 o aggiornamento a tale versione.2. Installazione dell'opzione 41 (Risorse commutabili HA) del sistema operativo IBM i.

Per installare il programma su licenza IBM PowerHA per i, eseguire le operazioni riportate di seguito.1. Immettere GO LICPGM dalla riga comandi.2. Nel pannello Gestione programmi su licenza, selezionare l'opzione 11 (Installazione programmi su

licenza).3. Selezionare il prodotto 5770-HAS, opzione *BASE per installare IBM PowerHA SystemMirror for i.

Premere Invio.4. Nel pannello Opzioni di installazione, immettere il nome dell'unità di installazione come richiesto.

Premere Invio per avviare l'installazione.5. L'utilizzo del mirroring geografico, del mirroring metro o del mirroring globale asincrono richiede che

sia installato IBM PowerHA for i Enterprise Edition (opzione 1). Selezionare il prodotto 5770-HAS,opzione 1 per installare IBM PowerHA for i Enterprise Edition. Premere Invio.

6. L'utilizzo dell'interfaccia grafica PowerHA, dei comandi, del mirroring geografico sincrono, delle LUcommutate o della FlashCopy richiede che sia installato IBM PowerHA for i Standard Edition(opzione 2). Selezionare il prodotto 5770-HAS, opzione 2 per installare IBM PowerHA for i StandardEdition. Premere Invio.

7. Utilizzo di HyperSwap richiede che sia installato IBM PowerHA for i Express Edition (opzione 3).Selezionare il prodotto 5770-HAS, opzione 3 per installare IBM PowerHA for i Express Edition.Premere Invio.

Dopo avere installato il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i, è necessario riavviare ilserver INETD. Per informazioni relative all'avvio di INETD, consultare “Avvio del server INETD” apagina 60.

Disinstallazione del programma su licenza IBM PowerHA SystemMirrorfor iSe non si desidera più utilizzare le interfacce o le funzioni associate al programma su licenza IBMPowerHA SystemMirror for i, è necessario disinstallare il prodotto.

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Per disinstallare il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i, attenersi alla procedurariportata di seguito.1. Immettere GO LICPGM e premere Invio. Viene visualizzato il menu Gestione programmi su licenza.2. Selezionare l'opzione 12 (Cancellazione programmi su licenza). Viene visualizzato il pannello

Cancellazione programmi su licenza.3. Digitare 4 (Cancella) nella colonna Opzioni accanto a 5770-HAS.4. Premere Invio. Viene visualizzato il pannello Conferma cancellazione programmi su licenza.5. Se le voci selezionate sono corrette, premere Invio. Premere F12 per apportare correzioni.6. Vengono ricevuti dei messaggi di conferma dal sistema quando si cancellano i programmi su licenza.7. Premere F12 per tornare al menu Gestione programmi su licenza.

In caso di problemi relativi alla cancellazione di un programma su licenza seguendo le istruzioniriportate, immettere ENDSBS *ALL *IMMED e premere Invio. Quindi procedere con la fase 1 di nuovo.

Implementazione di PowerHAL'approccio basato sull'attività per configurare e gestire l'alta disponibilità IBM i, consente di configuraree gestire una soluzione alta disponibilità personalizzata in base alle esigenze della propria azienda. Leinterfacce della riga comandi e grafiche sono utilizzate per configurare e gestire la soluzione altadisponibilità.

L'approccio basato sull'attività consente all'utente ben informato di personalizzare e implementare unasoluzione personalizzata.

Interfaccia grafica PowerHA

L'interfaccia grafica PowerHA consente di configurare e gestire le tecnologie del cluster integrate in unasoluzione alta disponibilità. Per utilizzare questa interfaccia, è necessario che sia installato il programmasu licenza PowerHA. Con questa interfaccia è possibile eseguire le funzioni riportate di seguito daqualsiasi nodo nel cluster.v Creare e gestire un clusterv Creare e gestire nodiv Creare e gestire CRG (cluster resource group)v Creare e gestire domini amministrativi del clusterv Creare e gestire risorse monitoratev Creare e gestire gli ASP indipendentiv Configurare e gestire il mirroring geograficov Configurare e gestire il mirroring metrov Configurare e gestire il mirroring globalev Configurare e gestire la FlashCopyv Monitorare lo stato della soluzione alta disponibilitàv Eseguire le operazioni correlate al cluster, ad esempio, le commutazioni per le interruzioni pianificate

Interfaccia Gestione disco

L'interfaccia Gestione disco consente di configurare e gestire i lotti dischi indipendenti necessari durantel'implementazione di diverse tecnologie di resilienza dati. In base al tipo di tecnologia di resilienza datiimplementato, potrebbero essere necessari i requisiti di installazione per utilizzare alcune delle seguentifunzioni:v Creare un lotto dischiv Rendere un lotto dischi disponibile

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v Rendere un lotto dischi non disponibilev Configurare il mirroring geografico

Interfaccia della riga comandi

L'interfaccia della riga comandi consente di eseguire diverse attività alta disponibilità con i comandi CL.Per ogni attività correlata al cluster è stato identificato il comando CL corrispondente.Informazioni correlate:PowerHA commands

Pianificazione soluzione alta disponibilità

Prima di configurare una soluzione alta disponibilità IBM i, sono richieste delle attività di pianificazioneper verificare che siano soddisfatti tutti i requisiti per la soluzione.

Ciascuna tecnologia alta disponibilità dispone di requisiti minimi che devono essere soddisfatti prima diconfigurare una soluzione specifica. Oltre a questi requisiti, è importante anche determinare quali risorseè necessario rendere resilienti. Queste risorse, come ad esempio le applicazioni, i dati e le unità, devonoessere valutate per determinare se devono essere altamente disponibili. Se richiedono alta disponibilità, èimportante apportare le modifiche necessarie all'ambiente prima di configurare una soluzione per l'altadisponibilità. Ad esempio, si potrebbe disporre di dati che risiedono in SYSBAS, che dovrebbero esserealtamente disponibili. Prima di configurare una soluzione, è necessario spostare quei dati in un lottodischi indipendente. Le applicazioni potrebbero richiedere anche modifiche per abilitare l'altadisponibilità.

Applicazioni clusterLa resilienza dell'applicazione rappresenta uno degli elementi chiave in un ambiente cluster. Se si stapianificando di scrivere e utilizzare le applicazioni altamente disponibili nel cluster, è necessarioassicurarsi che queste applicazioni dispongano di determinate specifiche sulla disponibilità.

Utilizzando le applicazioni resilienti nel cluster, è possibile riavviare un'applicazione su un nodo clusterdifferente, senza che venga richiesto di riconfigurare i client. In aggiunta, i dati associati all'applicazionesaranno disponibili in seguito a una commutazione o a un failover. Ciò indica che l'utente applicazionepuò rilevare una interruzione minima o addirittura invisibile durante la commutazione dell'applicazione edei relativi dati dal nodo primario al nodo di backup. Non è necessario che l'utente sia al corrente dellospostamento dell'applicazione e dei relativi dati nel backend.

Al fine di raggiungere la resilienza dell'applicazione nel cluster, è necessario utilizzare le applicazioni chesoddisfano alcune specifiche sulla disponibilità. Alcune caratteristiche devono essere presentinell'applicazione al fine di essere commutabili e quindi, sempre disponibili agli utenti dell'applicazionenel cluster. Consultare High Availability and Clusters per informazioni su tali caratteristichedell'applicazione. Poiché esistono questi requisiti, si dispone delle seguenti opzioni per utilizzareun'applicazione commutabile nel cluster:1. Acquistare un'applicazione software abilitata per il cluster

I prodotti software abilitati per il cluster soddisfano alcuni requisiti di alta disponibilità.2. Scrivere o modificare l'applicazione per renderla estremamente disponibile

I fornitori di software indipendenti e i programmatori di applicazioni possono personalizzare leapplicazioni per consentirne la commutabilità in un ambiente cluster IBM i.

Quando si dispone di un'applicazione resiliente, è necessario gestirla nel cluster.Informazioni correlate:IBM PowerHA

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Identificazione delle applicazioni resilienti:

Non tutte le applicazioni forniranno i vantaggi della disponibilità della creazione di cluster.

Un applicazione deve essere resiliente per potersi avvantaggiare delle capacità di commutazione e difailover fornite dalla creazione del cluster. La resilienza dell'applicazione consente all'applicazione diessere riavviata sul nodo di backup senza dover riconfigurare i client che utilizzano l'applicazione.Pertanto, è necessario che l'applicazione soddisfi alcuni requisiti per avvantaggiarsi appieno delle capacitàofferte dalla creazione del cluster.

Architettura IBM i per applicazioni abilitate per il cluster:

Il valore aggiuntivo dell'utente finale viene fornito da qualsiasi applicazione altamente disponibile,riconoscendo le applicazioni che continuano a essere disponibili nell'evento di un'interruzione, pianificatao non pianificata.

IBM i ha fornito un'architettura resilienza dell'applicazione che supporta vari gradi di applicazionealtamente disponibile. Le applicazioni sul limite superiore di questo spettro indicano le caratteristichealtamente disponibili, forniscono l'automazione dell'ambiente altamente disponibile e vengono gestitemediante interfacce gestione alta disponibilità.

Queste applicazioni dispongono delle seguenti caratteristiche:v L'applicazione può essere commutata a un nodo cluster di backup (o di riserva) quando il nodo

primario diventa disponibile.v L'applicazione definisce l'ambiente resiliente nella definizione resiliente e nell'area dati stato per

abilitare l'attivazione e la configurazione automatica dell'applicazione tramite un'applicazione gestionecluster.

v L'applicazione fornisce la resilienza dell'applicazione per mezzo di un programma di uscita del CRGapplicazione per gestire gli eventi correlati del cluster, sfruttando le capacità dei CRS (Cluster ResourceServices/Servizi risorse cluster) IBM i.

v L'applicazione fornisce una funzione di riavvio dell'applicazione che riposiziona l'utente su unoschermo menu dell'applicazione e successivo.

Le applicazioni che indicano una disponibilità più restrittiva e che riavviano le caratteristiche dispongonodelle seguenti caratteristiche:v L'applicazione fornisce la resilienza dell'applicazione migliorata tramite la gestione più sicura degli

eventi cluster (codici azione) mediante il programma di uscita del CRG applicazione.v L'applicazione fornisce un maggior livello di supporto per il riavvio dell'applicazione. Per le

applicazioni basate sull'host, l'utente verrà riposizionato su un limite di transizione dal controllo dicommit o le funzioni checkpoint. Per le applicazioni basate sul client, l'utente rileverà un failoverinvisibile con una minima interruzione del servizio.

Scrittura di un'applicazione cluster di alta disponibilità:

Un'applicazione di alta disponibilità è un'applicazione che può essere resiliente in una interruzione disistema in un ambiente con cluster.

Sono possibili diversi livelli di disponibilità applicazione:1. Se si verifica un errore dell'applicazione, l'applicazione viene riavviata sullo stesso nodo e corregge

l'eventuale causa dell'errore (come ad esempio, i dati di controllo corruzione). È possibile visualizzarel'applicazione nonostante sia stata avviata per la prima volta.

2. L'applicazione segue una determinata quantità di elaborazione di riavvio checkpoint. È possibilevisualizzare l'applicazione come se stesse per risultare in errore.

6 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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3. Se si verifica un'interruzione di sistema, l'applicazione viene riavviata su un server di backup. Èpossibile visualizzare l'applicazione nonostante sia stata avviata per la prima volta.

4. Se si verifica un'interruzione di sistema, l'applicazione viene riavviata su un server di backup edesegue una determinata quantità di elaborazione di riavvio checkpoint nei server. È possibilevisualizzare l'applicazione come se stesse per risultare in errore.

5. Se si verifica un'interruzione di sistema, si verifica un failover coordinato dell'applicazione e deirelativi dati associati in un altro nodo o nei nodi nel cluster. È possibile visualizzare l'applicazionenonostante sia stata avviata per la prima volta.

6. Se si verifica un'interruzione di sistema, si verifica un failover coordinato dell'applicazione e deirelativi dati associati in un altro nodo o nei nodi nel cluster. L'applicazione esegue una determinataquantità di elaborazione di riavvio checkpoint nei server. È possibile visualizzare l'applicazione comese stesse per risultare in errore.

Nota: nei casi dall'1 al 4, l'utente è responsabile per il ripristino dei dati.

Come rendere resilienti i programmi applicativi:

Informazioni su come rendere resilienti i programmi applicativi.

Si presume che un'applicazione resiliente disponga delle seguenti caratteristiche:v È possibile riavviare l'applicazione su questo nodo o su un altro nodov Il client può accedere all'applicazione mediante l'indirizzo IPv L'applicazione è senza stato o le informazioni sullo stato sono notev I dati associati all'applicazione sono disponibili in seguito alla commutazione

I tre elementi essenziali che rendono un'applicazione resiliente per le interruzioni del sistema in unambiente con cluster sono:

L'applicazione stessaQual è il livello di tolleranza dell'applicazione verso gli errori o le interruzioni di sistema e qual èil livello di trasparenza al momento del riavvio dell'applicazione stessa?

L'applicazione può gestire questa operazione mediante l'utilizzo delle capacità di cluster.

Dati associatiQuando si verifica un'interruzione, viene influenzata la disponibilità dei dati associati?

È possibile memorizzare i dati critici nei dischi commutati che consentono ai dati di rimaneredisponibili durante un'interruzione. In alternativa, un prodotto repliche dei Business Partner IBMmiddleware cluster che sfrutta le capacità cluster può gestire questa operazione.

Amministrazione e capacità di controlloQuanto è facile definire l'ambiente che supporta la disponibilità dei dati e dell'applicazione?

Il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i fornisce diverse interfacce perconfigurare e gestire la tecnologia e le soluzioni alta disponibilità. Il programma su licenza IBMPowerHA SystemMirror for i fornisce le seguenti interfacce:

Interfaccia grafica PowerHAUtilizzare l'interfaccia grafica per configurare, monitorare e gestire facilmente la soluzionealta disponibilità. Per i clienti che effettuano l'aggiornamento da un release precedentealla versione 7.2, combina in un'unica interfaccia grafica la semplicità dell'interfacciagrafica di HASM (High Availability Solutions Manager) con la flessibilità dell'interfacciagrafica Servizi risorse cluster.

Comandi di PowerHAQuesti comandi forniscono funzioni simili, ma sono disponibili mediante un'interfacciadella riga comandi.

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API PowerHAQueste API PowerHA consentono di gestire la nuova funzione per i lotti dischiindipendenti.

Inoltre, è possibile utilizzare anche un'interfaccia per la gestione dei cluster di terze parti che esegue APIcluster e combina le applicazioni resilienti con i dati resilienti.Informazioni correlate:High availability management

Riavvio di applicazioni cluster di alta disponibilità:

Per riavviare un'applicazione, quest'ultima deve conoscere il proprio stato al momento del failover o dellacommutazione.

Le informazioni sullo stato sono specifiche per l'applicazione; quindi, l'applicazione deve determinare leinformazioni necessarie. Senza le informazioni sullo stato, è possibile riavviare l'applicazione sul PC.Tuttavia, è necessario ristabilire la posizione all'interno dell'applicazione.

Sono disponibili diversi metodi per salvare le informazioni sullo stato dell'applicazione per il sistema dibackup (di riserva). Ciascuna applicazione deve determinare il metodo migliore per essa.v L'applicazione può trasferire tutte le informazioni sullo stato al sistema client richiedente. Quando si

verifica una commutazione o un failover, l'applicazione utilizza lo stato memorizzato sul client perristabilire lo stato nel nuovo server. Questa operazione può essere realizzata utilizzando l'APIDistribuzione informazioni o le API CHT (Clustered Hash Table).

v L'applicazione può replicare le informazioni sullo stato (come ad esempio le informazioni sul lavoro ele altre strutture di controllo associate all'applicazione) su una base in tempo reale. Per ciascunamodifica apportata nelle strutture, l'applicazione invia la modifica al sistema di backup.

v L'applicazione può memorizzare le informazioni pertinenti sullo stato ad essa associato nella parte didati del programma di uscita del CRG (cluster resource group) per tale applicazione. Questo metodopresume la necessità di una piccola quantità di informazioni sullo stato. È possibile utilizzare l'APIQcstChangeClusterResourceGroup (Modifica CRG) per effettuare tale operazione.

v L'applicazione può memorizzare le informazioni sullo stato in un oggetto dati da replicare ai sistemi dibackup insieme ai dati dell'applicazione.

v L'applicazione può memorizzare le informazioni sullo stato in un oggetto dati contenuto nell'IASP, checontiene anche i dati dell'applicazione.

v L'applicazione può memorizzare le informazioni sullo stato relative al client.v Non viene salvata alcuna informazione sullo stato e sarà necessario eseguire il ripristino.

Nota: la quantità di informazioni da salvare è ridotta se l'applicazione utilizza alcune forme dielaborazione di riavvio checkpoint. Le informazioni sullo stato vengono salvate solo durante i checkpointpredeterminati dell'applicazione. Un riavvio riporta all'ultimo checkpoint noto simile al funzionamentodell'elaborazione del controllo di commit del database.

Richiamo di un programma di uscita del CRG (cluster resource group):

Il programma di uscita del CRG viene richiamato durante le varie fasi di un ambiente cluster.

Questo programma stabilisce la resilienza necessaria dell'ambiente per le risorse in un cluster. Ilprogramma di uscita è facoltativo per un CRG dell'unità resiliente, ma è richiesto per gli altri tipi di CRG.Quando viene utilizzato un programma di uscita del CRG, questo viene richiamato al verificarsi di eventidi tutto il cluster, incluso quanto segue:v Un nodo lascia in modo improvviso il cluster

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v Un nodo lascia il cluster in seguito alla chiamata dell'API QcstEndClusterNode (Chiusura nodo cluster)o API QcstRemoveClusterNodeEntry (Rimozione voce cluster)

v Il cluster viene cancellato come conseguenza della chiamata dell'API QcstDeleteCluster (Cancellazionecluster)

v Un nodo viene attivato chiamando l'API QcstStartClusterNode (Avvio nodo cluster)v Viene ristabilita la connessione con un nodo partizionato

Il programma di uscita completa i seguenti processi:v Viene eseguito in un gruppo di attivazione denominato oppure in un gruppo di attivazione del

chiamante (*CALLER).v Ignora il parametro di riavvio se il programma di uscita dispone di un'eccezione non gestibile o se

viene annullato.v Fornisce un gestore di annullamento.

Quando viene eseguita un'API del CRG, il programma di uscita viene richiamato da un lavoro separatocon il profilo utente specificato sull'API QcstCreateClusterResourceGroup (Creazione CRG). Il lavoroseparato viene automaticamente creato dall'API al momento del richiamo del programma di uscita. Se ilprogramma di uscita per un CRG dati non riesce o viene chiuso in maniera anomala, il programma diuscita del CRG viene richiamato su tutti i nodi attivi nel dominio di ripristino utilizzando un codiceazione di Annulla operazione. Questo codice azione consente il ritiro di qualsiasi attività non completatae il ripristino dello stato originale del CRG.

Supporre il verificarsi di una commutazione non riuscita per un CRG dell'unità. Una volta commutatetutte le unità, se tutte le unità sono state modificate correttamente sul nodo primario originale, il clusterrichiama il programma di uscita sul nodo primario originale utilizzando un codice azione di Avvio.

Se il programma di uscita per un CRG applicazione non riesce o viene chiuso in maniera anomala, i CRGtentano di riavviare l'applicazione se lo stato del CRG è attivo. Il programma di uscita del CRG vienerichiamato mediante un codice azione di Riavvio. Se non è possibile riavviare l'applicazione nel numeromassimo specificato di tentativi, il programma di uscita del CRG viene richiamato utilizzando un codiceazione di Failover. Il conteggio di riavvii viene reimpostato solo quando il programma di uscita vienerichiamato utilizzando un codice azione di avvio, che può essere il risultato di un CRG di avvio, unfailover o una commutazione.

Quando viene avviato il CRG, il programma di uscita del CRG applicazione richiamato sul nodo primarionon restituirà il controllo ai servizi risorse cluster fino al termine dell'applicazione o fino al verificarsi diun errore. Quando un CRG applicazione è attivo, se i servizi risorse cluster devono notificare alprogramma di uscita del CRG alcuni eventi, viene avviata un'altra istanza del programma di uscita in undifferente lavoro. Si prevede che venga restituito un qualsiasi codice azione diverso da Avvio e Riavvio.

Quando viene richiamato un programma di uscita del CRG, viene inoltrata una serie di parametri cheidentificano l'evento cluster da elaborare, lo stato corrente delle risorse cluster e lo stato previsto dellerisorse cluster.

Per informazioni complete sui programmi di uscita del CRG, incluse le informazioni inoltrate alprogramma di uscita per ciascun codice azione, consultare la sezione relativa al programma di uscita delCRG nella documentazione API cluster. Il codice origine di esempio è stato fornito nella libreriaQUSRTOOL che è possibile utilizzare come base per scrivere un programma di uscita. Consultare ilmembro TCSTAPPEXT nel file QATTSYSC.

Considerazioni sul CRG applicazione:

Un CRG (cluster resource group) applicazione gestisce la resilienza dell'applicazione.

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Gestione dell'acquisizione del CRG applicazione degli indirizzi IP:

È possibile gestire l'acquisizione del CRG applicazione degli indirizzi IP utilizzando i servizi risorsecluster. Inoltre, è possibile gestirli manualmente.

È possibile gestire l'indirizzo IP di acquisizione applicazione associato a un CRG applicazione in duemodi. Il modo più semplice, quello predefinito, è consentire ai servizi risorse cluster di gestire l'indirizzoIP di acquisizione. Questo metodo indirizza i servizi risorse cluster per creare l'indirizzo IP diacquisizione su tutti i nodi nel dominio di ripristino, inclusi i nodi aggiunti successivamente al dominiodi ripristino. Una volta selezionato questo metodo, l'indirizzo IP di acquisizione non può essere almomento definito su qualsiasi nodo nel dominio di ripristino.

L'alternativa è gestire da soli gli indirizzi IP di acquisizione. Questo metodo indirizza i servizi risorsecluster in modo da non eseguire alcuna fase per configurare l'indirizzo IP di acquisizione; l'utente èresponsabile della configurazione. È necessario aggiungere l'indirizzo IP di acquisizione su tutti i nodi neldominio di ripristino (ad eccezione dei nodi di replica) prima di avviare il CRG. Qualsiasi nodo daaggiungere al dominio di ripristino di un CRG attivo, deve avere l'indirizzo IP di acquisizioneconfigurato prima di essere aggiunto.Concetti correlati:“Esempio: azioni di failover del CRG applicazione” a pagina 13Questo esempio mostra il funzionamento di uno scenario. Altri scenari di failover possono funzionare inmodo differente.

Più sottoreti: È possibile che l'indirizzo IP di acquisizione applicazione funzioni tra più sottoreti,nonostante il valore predefinito sia quello di disporre di tutti i nodi del dominio di ripristino sulla stessasottorete. Per configurare l'indirizzo IP di acquisizione applicazione quando i nodi nel dominio diripristino comprendono più sottoreti, è necessario abilitare l'ambiente di commutazione.

Abilitazione della commutazione dell'applicazione tra le sottoreti con IPv4:

La creazione del cluster, di solito, richiede che tutti i nodi cluster nel dominio di ripristino di un CRGapplicazione risiedano sulla stessa LAN (utilizzare lo stesso indirizzamento della sottorete). I servizirisorse cluster supportano un indirizzo IP utente di acquisizione configurato durante la configurazionedei CRG applicazione.

Il protocollo ARP (Address Resolution Protocol) è il protocollo di rete utilizzato per commutare l'indirizzo IPdi acquisizione dell'applicazione configurato da un nodo ad un altro nodo nel dominio di ripristino. Perabilitare la commutazione dell'applicazione tra le sottoreti, è necessario utilizzare il supportodell'indirizzo IP virtuale ed il protocollo RIP (Routing Information Protocol) per IPv4.

Le seguenti fasi della configurazione manuale sono necessari per abilitare l'ambiente di commutazione.Questa serie di istruzioni devono essere eseguite su tutti i nodi nel dominio di ripristino e ripetuteper gli altri nodi nel cluster che diventeranno nodi nel dominio di ripristino per il determinato CRGapplicazione.

1. Selezionare un indirizzo IP di acquisizione IPv4 che deve essere utilizzato dal CRG dell'applicazione.v Per evitare confusione, questo indirizzo non deve sovrapporsi agli altri indirizzi esistenti utilizzati

dai nodi cluster o dai router. Ad esempio, se si sceglie 19.19.19.19, assicurarsi che 19.0.0.0 (19.19.0.0)non siano gli instradamenti noti dalle tabelle di instradamento sistema.

v Aggiungere l'interfaccia di acquisizione (ad esempio, 19.19.19.19. Crearla con descrizione linea*VIRTUALIP, maschera di sottorete 255.255.255.255 (instradamento host), MTU (maximumtransmission unit) uguale a 1500 (qualsiasi numero compreso nell'intervallo 576-16388) ed avvioautomatico impostato su *NO. Questo indirizzo di acquisizione (ad esempio, 19.19.19.19) deveesistere come indirizzo *VIRTUALIP prima di identificarlo come interfaccia locale associata nellafase successiva. Tuttavia, non è necessario che sia attiva.

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2. Associare l'indirizzo IP di acquisizione designato con uno o entrambi gli indirizzi IP specificati perl'utilizzo da parte delle comunicazioni cluster quando viene creato il cluster o aggiunto un nodo alcluster.v Ad esempio, ciò significa rendere l'indirizzo di acquisizione 19.19.19.19 l'interfaccia locale associata

sull'indirizzo IP per il nodo cluster. È necessario eseguire questa operazione per ciascun indirizzocluster su ciascun nodo cluster.

Nota: gli indirizzi cluster devono essere terminati per eseguire tale modifica con il comandoCFGTCP (Configurazione TCP/IP).

3. Creare il cluster e i CRG. Per il CRG applicazione, specificare QcstUserCfgsTakeoverIpAddr per ilcampo Configurazione indirizzo IP di acquisizione. Non avviare alcun CRG applicazione.

4. L'utilizzo di Configurazione applicazioni TCP/IP (opzione 20) dal menu Configurazione TCP/IP,quindi, Configurazione RouteD (opzione 2) e, successivamente, Modifica attributi RouteD (opzione 1),garantisce che il campo Fornitura sia impostato su *YES. In caso contrario, impostarlo su *YES.Quindi, avviare o riavviare RouteD (RIP o RIP-2) su ciascun nodo cluster.v L'opzione 3 NETSTAT mostra RouteD utilizzando una porta locale, se attualmente in esecuzione.

RouteD deve essere in esecuzione ed annunciare gli instradamenti (verificare che il campo Forniturasia impostato su *YES) su ciascun nodo cluster nel dominio di ripristino CRG.

5. Assicurarsi che tutti i router commerciali nella rete che si interconnettono alle LAN del dominio diripristino accettino e annuncino gli instradamenti host per RIP.v Non si tratta necessariamente dell'impostazione predefinita per i router. La lingua varia in base al

produttore del router, ma le impostazioni delle interfacce RIP devono essere impostate in modo dainviare instradamenti host e ricevere host dinamici.

v Ciò si applica anche a entrambe le interfacce router che puntano ai sistemi e alle interfaccerouter-to-router.

Nota: non utilizzare una macchina IBM i come router in questa configurazione. Utilizzare un routercommerciale (IBM o in altro altro) progettato per scopi di instradamento. Non è possibile configurarel'instradamento IBM i per gestire questa funzione.

6. Attivare manualmente l'indirizzo di acquisizione su uno dei nodi cluster:a. Attendere fino a 5 minuti affinché il RIP propaghi gli instradamenti.b. Eseguire il ping dell'indirizzo di acquisizione da tutti i nodi nel dominio di ripristino del CRG e

dai client selezionati sulle LAN che utilizzeranno questo indirizzo.c. Assicurarsi che l'indirizzo di acquisizione sia terminato nuovamente.

(La creazione del cluster avvierà l'indirizzo sul nodo primario specificato quando i CRG vengonoavviati.)

7. Avviare i CRG applicazione.v L'indirizzo di acquisizione viene avviato eseguendo il cluster sul nodo preferito specificato e il RIP

annuncia gli instradamenti attraverso il dominio di ripristino. Il RIP potrebbe impiegare fino a 5minuti per aggiornare gli instradamenti nel dominio. La funzione RIP è indipendente dallafunzione di avvio CRG.

Importante:

v Se la procedura sopra indicata non viene seguita per tutti i nodi cluster nel dominio di ripristino delCRG applicazione, il cluster viene sospeso durante il processo di commutazione.

v Nonostante non si esegua un failover nei nodi di replica, si consiglia di eseguire la procedura nei nodidi replica nel caso in cui possano essere modificati in un successivo momento affinché diventino unbackup.

v Se si desidera utilizzare più indirizzo IP virtuali, ognuno di essi richiederà un CRG applicazione e unindirizzo IP separati ai quali essere associato. Questo indirizzo potrebbe essere un altro indirizzo IP

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logico sullo stesso adattatore fisico oppure essere un altro adattatore fisico. Inoltre, accertarsi che siprevengano le ambiguità nelle tabelle di instradamento. Questa operazione si ottiene soprattuttoeseguendo quanto segue:– Aggiungere *DFTROUTE alla tabella di instradamento per ciascun indirizzo IP virtuale.– Per utilizzare più indirizzi IP, utilizzare CFGTCP (opzione 2).– Impostare tutti i parametri, incluso l'hop successivo, nello stesso modo al fine di raggiungere il

router di scelta; tuttavia, l'interfaccia Collegamento preferito deve essere impostata sull'indirizzo IPdel sistema locale associato all'indirizzo IP virtuale rappresentato da questo instradamento.

Abilitazione della commutazione dell'applicazione tra le sottoreti con IPv6:

La creazione del cluster, di solito, richiede che tutti i nodi cluster nel dominio di ripristino di un CRGapplicazione risiedano sulla stessa LAN (utilizzare lo stesso indirizzamento della sottorete). I servizirisorse cluster supportano un indirizzo IP utente di acquisizione configurato durante la configurazionedei CRG applicazione.

Il protocollo ARP (Address Resolution Protocol) è il protocollo di rete utilizzato per commutare l'indirizzo IPdi acquisizione dell'applicazione configurato da un nodo ad un altro nodo nel dominio di ripristino. Perabilitare la commutazione dell'applicazione tra le sottoreti, è necessario utilizzare il supportodell'indirizzo IP virtuale ed il protocollo RIPng (Routing Information Protocol Next Generation) per IPv6.

Le seguenti fasi della configurazione manuale sono necessari per abilitare l'ambiente di commutazione.Questa serie di istruzioni devono essere eseguite su tutti i nodi nel dominio di ripristino e ripetuteper gli altri nodi nel cluster che diventeranno nodi nel dominio di ripristino per il determinato CRGapplicazione.

1. Selezionare un indirizzo IP di acquisizione IPv6 che deve essere utilizzato dal CRG dell'applicazione.v Per evitare confusione, questo indirizzo non deve sovrapporsi agli altri indirizzi esistenti utilizzati

dai nodi cluster o dai router.v Si consiglia di definire questo indirizzo con un prefisso dell'indirizzo IPv6 più breve rispetto a

qualsiasi altro indirizzo IPv6 che condivide lo stesso prefisso, in modo da garantire che venga sceltol'indirizzo corretto come indirizzo di origine nei pacchetti in uscita.

v Aggiungere l'interfaccia di acquisizione (ad esempio, 2001:0DB8:1234::1). Crearla con descrizione dilinea *VIRTUALIP, MTU (maximum transmission unit) uguale a 1500 (qualsiasi numero compresonell'intervallo 576-16388) ed avvio automatico impostato su *NO.

2. Creare il cluster e i CRG. Per il CRG applicazione, specificare QcstUserCfgsTakeoverIpAddr per ilcampo Configurazione indirizzo IP di acquisizione. Non avviare alcun CRG applicazione.

3. Utilizzare il comando CHGRIPA (Modifica attributi RIP) per impostare gli attributi RIPng. Eseguire ilcomando: CHGRIPA AUTOSTART(*YES) IP6COND(*NEVER) IP6ACPDFT(*NO)IP6SNDONLY(*VIRTUAL).

4. Verificare che sul sistema sia presente un indirizzo locale di collegamento IPv6 attivo. Un indirizzolocale di collegamento IPv6 inizia con 'fe80:'.

5. Utilizzare il comando ADDRIPIFC (Aggiunta interfaccia RIP) per aggiungere un'interfaccia RIPutilizzata dal server OMPROUTED per indicare l'indirizzo virtuale utilizzato come indirizzo IP diacquisizione. Ad esempio, se fe80::1 è l'indirizzo locale di collegamento IPv6 attivo, eseguire ilcomando: ADDRIPIFC IFC('fe80::1') RCVDYNNET(*YES) SNDSTTRTE(*YES) SNDHOSTRTE(*YES)SNDONLY(*VIRTUAL).

6. Riavviare il server OMPROUTED utilizzando i comandi riportati di seguito:a. ENDTCPSVR SERVER(*OMPROUTED) INSTANCE(*RIP)b. STRTCPSVR SERVER(*OMPROUTED) INSTANCE(*RIP)

7. Verificare che tutti i router commerciali nella rete che interagiscono con le LAN del dominio diripristino accettino ed annuncino gli instradamenti host per RIPng.

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v Non si tratta necessariamente dell'impostazione predefinita per i router. La lingua varia in base alproduttore del router, ma le impostazioni delle interfacce RIPng devono essere impostate in mododa inviare instradamenti host e ricevere host dinamici.

v Ciò si applica anche a entrambe le interfacce router che puntano ai sistemi e alle interfaccerouter-to-router.

Nota: non utilizzare una macchina IBM i come router in questa configurazione. Utilizzare un routercommerciale (IBM o in altro altro) progettato per scopi di instradamento. Non è possibile configurarel'instradamento IBM i per gestire questa funzione.

8. Attivare manualmente l'indirizzo di acquisizione su uno dei nodi cluster:a. Attendere fino a 5 minuti affinché il RIP propaghi gli instradamenti.b. Eseguire il ping dell'indirizzo di acquisizione da tutti i nodi nel dominio di ripristino del CRG e

dai client selezionati sulle LAN che utilizzeranno questo indirizzo.c. Verificare che l'indirizzo di acquisizione sia terminato nuovamente.

(La creazione del cluster avvierà l'indirizzo sul nodo primario specificato quando i CRG vengonoavviati.)

9. Avviare i CRG applicazione.v L'indirizzo di acquisizione viene avviato mediante la creazione del cluster sul nodo preferito

specificato e RIPng indica gli instradamenti attraverso il dominio di ripristino. RIPng può impiegarefino a 5 minuti per aggiornare gli instradamenti nel dominio. La funzione RIPng è indipendentedalla funzione di avvio CRG.

Importante:

v Se la procedura sopra indicata non viene seguita per tutti i nodi cluster nel dominio di ripristino delCRG applicazione, il cluster viene sospeso durante il processo di commutazione.

v Nonostante non si esegua un failover nei nodi di replica, si consiglia di eseguire la procedura nei nodidi replica nel caso in cui possano essere modificati in un successivo momento affinché diventino unbackup.

v Se si desidera utilizzare più indirizzo IP virtuali, ognuno di essi richiederà un CRG applicazione e unindirizzo IP separati ai quali essere associato. Questo indirizzo potrebbe essere un altro indirizzo IPlogico sullo stesso adattatore fisico oppure essere un altro adattatore fisico. Inoltre, accertarsi che siprevengano le ambiguità nelle tabelle di instradamento. Questa operazione si ottiene soprattuttoeseguendo quanto segue:– Aggiungere *DFTROUTE alla tabella di instradamento per ciascun indirizzo IP virtuale.– Per utilizzare più indirizzi IP, utilizzare CFGTCP (opzione 2).– Impostare tutti i parametri, incluso l'hop successivo, nello stesso modo al fine di raggiungere il

router di scelta; tuttavia, l'interfaccia Collegamento preferito deve essere impostata sull'indirizzo IPdel sistema locale associato all'indirizzo IP virtuale rappresentato da questo instradamento.

Esempio: azioni di failover del CRG applicazione:

Questo esempio mostra il funzionamento di uno scenario. Altri scenari di failover possono funzionare inmodo differente.

Quanto segue si verifica quando un CRG per un'applicazione resiliente non riesce a causa delsuperamento del limite di tentativi o se il lavoro è stato annullato:v Il programma di uscita del CRG viene richiamato su tutti i nodi attivi nel dominio di ripristino per il

CRG con un codice azione di Failover. Ciò indica che i servizi risorse cluster si preparano ad eseguire ilfailover del punto di accesso dell'applicazione al primo backup.

v Servizi risorse cluster termina la connessione IP (Internet Protocol) di acquisizione sul nodo primario.v Servizi risorse cluster avvia l'indirizzo IP di acquisizione nel primo nodo (nuovo primario) di backup.

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Page 22: Disponibilità Implementazione alta disponibilità€¦ · Errori partizione .....158 Determinazione delle partizioni cluster primarie e secondarie.....158 Modifica dei nodi partizionati

v Servizi risorse cluster inoltra un lavoro che richiama il programma di uscita del CRG solo sul nuovonodo primario con un codice azione di Avvio. Questa azione riavvia l'applicazione.

Concetti correlati:“Gestione dell'acquisizione del CRG applicazione degli indirizzi IP” a pagina 10È possibile gestire l'acquisizione del CRG applicazione degli indirizzi IP utilizzando i servizi risorsecluster. Inoltre, è possibile gestirli manualmente.

Esempio: programma di uscita applicazione:

Questo esempio di codice contiene un programma di uscita del CRG (cluster resource group)applicazione.

È possibile trovare questo esempio di codice nella libreria QUSRTOOL.

Il codice origine di esempio viene fornito nella libreria QUSRTOOL, che è possibile utilizzare come baseper scrivere un programma di uscita. Consultare il membro TCSTAPPEXT nel file QATTSYSC. Pervisualizzare il codice origine di esempio, digitare uno dei seguenti comandi:v DSPPFM QUSRTOOL/QATTSYSC TCSTAPPEXT

v STRSEU SRCFILE(QUSRTOOL/QATTSYSC) SRCMBR(TCSTAPPEXT)

v WRKMBRPDM FILE(QUSRTOOL/QATTSYSC) MBR(TCSTAPPEXT), quindi digitare 5 davanti al nome del membro

Se vengono visualizzati i messaggi CPF8056, EDT0213 o PDM0308 durante l'esecuzione dei comandi, i fileQUSRTOOL devono essere convertiti da file di salvataggio in file fisici di origine. Digitare il seguentecomando: CALL PGM(QUSRTOOL/UNPACKAGE) PARM(’*ALL ’ 1).

Nota: utilizzando gli esempi di codice, si accettano i termini presentati nelle informazioni sull'esonerodelle responsabilità e licenza del codice.

Pianificazione della resilienza datiLa resilienza dati è la capacità da parte dei dati di essere disponibili per gli utenti o le applicazioni. Èpossibile ottenere la resilienza dei dati utilizzando la tecnologia cluster IBM i con tecnologie di replicalogica, mirroring tra siti e dischi commutati.

Per le implementazioni della resilienza dei dati supportate da IBM i, è possibile scegliere tra diversetecnologie. Quando tali tecnologie sono combinate con i servizi risorse cluster IBM i, è possibile creareuna soluzione alta disponibilità completa. Queste tecnologie possono essere suddivise come indicato diseguito:

Tecnologie di lotti dischi indipendenti IBM i

Tali tecnologie sono basate sull'implementazione IBM i dei lotti dischi indipendenti. Per l'altadisponibilità che utilizza tecnologie di lotti dischi indipendenti, è necessario che tutti i dati che devonoessere resilienti vengano memorizzati in un lotto dischi indipendente. In molti casi, è richiesta lamigrazione dei dati nei lotti dischi indipendenti. Queste informazioni presuppongono che la migrazionedei dati sia stata completata.

Le seguenti tecnologie supportate da IBM i sono basate sui lotti dischi indipendenti:v Dischi commutativ Mirroring geograficov Mirroring metrov Mirroring globalev LUN (logical unit) commutate

14 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Tecnologie di replica logica

La replica logica è una tecnologia basata su giornale, in cui i dati vengono replicati su un altro sistema intempo reale. Le tecnologie di replica logica utilizzano i servizi risorse cluster IBM i e la registrazione sugiornale con le applicazioni Business Partner IBM. Queste soluzioni richiedono un'applicazione altadisponibilità di business partner per configurare e gestire l'ambiente. Queste informazioni non fornisconorequisiti specifici per queste soluzioni di Business Partner IBM. Se si sta implementando una soluzione direplica logica per l'alta disponibilità, consultare le informazioni relative all'applicazione oppure rivolgersiad un tecnico della manutenzione.Informazioni correlate:

IBM eServer iSeries Independent ASPs: A Guide to Moving Applications to IASPs

Come determinare quali dati è necessario rendere resilienti:

Informazioni sui tipi di dati che è necessario rendere resilienti.

La determinazione dei dati che è necessario rendere resilienti è simile alla determinazione del tipo di datiper cui è necessario eseguire il backup e il salvataggio quando si prepara una strategia di backup eripristino per i propri sistemi. È necessario determinare quali dati nell'ambiente sono critici per mantenerel'attività aziendale attiva e in esecuzione.

Ad esempio, se è in esecuzione un'attività aziendale sul Web, i dati critici possono essere:v Ordini di oggiv Inventariov Registrazioni cliente

In generale, le informazioni che non vengono modificate spesso o il cui utilizzo non è necessario su basegiornaliera, probabilmente non hanno bisogno di essere rese resilienti.

Pianificazione dei dischi commutati:

Un'unica copia dei dati viene mantenuta sull'hardware commutabile su un IOA in un ambiente dipartizioni logiche. La commutazione delle tower non è disponibile a partire dall'hardware POWER7 o conla versione 7.2 del sistema operativo IBM i.

Quando si verifica un'interruzione sul nodo primario, l'accesso ai dati sull'hardware commutabile passaad un nodo di backup designato. Inoltre, lotti dischi indipendenti possono essere utilizzati in unambiente XSM (cross-site mirroring/mirroring tra siti). Ciò consente ad una copia di mirroring del lottodischi indipendente di essere mantenuta su un sistema che è (facoltativamente) geograficamente distantedal sito di origine a fini di disponibilità o di protezione.

Una pianificazione attenta è richiesta se si intende utilizzare le risorse commutabili che si trovano sui lottidischi indipendenti commutabili o XSM (cross-site mirroring/mirroring tra siti).

Inoltre, si dovrebbe valutare la configurazione corrente del disco di sistema per determinare se possonoessere necessarie ulteriori unità disco. Come qualsiasi altra configurazione del disco di sistema, il numerodi unità disco disponibili per l'applicazione può influire in maniera significativa sulle prestazioni.L'inserimento di carico di lavoro aggiuntivo su un numero limitato di unità disco potrebbe determinareattese disco più lunghe e, infine, tempi di risposta più lunghi per l'applicazione. Questo è particolarmenteimportante quando si verifica per una memoria temporanea in un sistema configurato con lotti dischiindipendenti. Tutta la memoria temporanea viene scritta sul lotto dischi SYSBAS. Se l'applicazione nonutilizza una quantità elevata di memoria temporanea, è possibile utilizzare un numero minore di braccettidisco nel lotto dischi SYSBAS. È inoltre necessario ricordare che il sistema operativo e le funzioni di basesi verificano nel lotto dischi SYSBAS.

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Prima di poter utilizzare IBM Navigator per i per eseguire qualsiasi attività di gestione del disco, come,ad esempio, la creazione di un lotto dischi indipendente, è necessario impostare le autorizzazioniappropriate per DST (dedicated service tools).Attività correlate:Enabling and accessing disk units

Requisiti hardware per i dischi commutati:

Per utilizzare dischi commutati, è necessario disporre di hardware specifico.

Per utilizzare i dischi commutati, è necessario disporre di uno o più IOA assegnati a un lotto I/E. In unambiente LPAR, è possibile commutare l'IOA contenente i dischi commutati indipendenti tra le partizionidi sistema senza disporre di un'unità di espansione. L'IOA deve essere assegnato a un lotto I/E.

Requisiti software per i dischi commutati:

Se si intende utilizzare i dischi commutati per l'alta disponibilità IBM i, verificare che siano soddisfatti irequisiti software minimi.v Per utilizzare le funzioni e le caratteristiche nuove e migliorate di questa tecnologia, si consiglia di

installare il release e la versione più recenti del sistema operativo in ciascun sistema o partizione logicache partecipa in una soluzione alta disponibilità basata su questa tecnologia. Se il sistema diproduzione ed il sistema di backup dispongono di release differenti del sistema operativo, è necessarioche il sistema di backup disponga del release più recente. Questo scenario può essere utilizzato peraggiornare un ambiente di produzione al release successivo.

Nota: dopo avere eseguito la commutazione e l'attivazione di IASP sul sistema del release più recente,non è possibile commutarlo finché non viene aggiornato anche il nuovo sistema di destinazione.

v Per eseguire alcune delle attività di gestione disco necessarie per implementare i lotti dischiindipendenti, utilizzare il comando CFGDEVASP (Configurazione ASP unità) o IBM Navigator per i.

v È necessario installare l'opzione 41 di IBM i, Risorse commutabili HA. L'opzione 41 consente dicommutare lotti dischi indipendenti tra sistemi. Per commutare un lotto dischi indipendente trasistemi, è necessario che i sistemi siano membri di un cluster e che il lotto dischi indipendente siaassociato ad un CRG unità in tale cluster. L'opzione 41 è necessaria anche per l'utilizzo delle interfaccedi gestione alta disponibilità, fornite insieme al programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror fori.

Informazioni correlate:High Availability and ClustersConfigure Device ASP (CFGDEVASP) command

Requisiti delle comunicazioni per i dischi commutati:

I dischi commutati richiedono almeno un'interfaccia di comunicazione TCP/IP tra i sistemi nel cluster.

Per ridondanza, si consiglia di disporre almeno di due interfacce separate tra i sistemi.

Pianificazione del mirroring tra siti:

Il mirroring tra siti fornisce diverse tecnologie di ripristino di emergenza e alta disponibilità IBM i:mirroring geografico, mirroring metro e mirroring globale.

Le tecnologie di mirroring tra siti implementano il ripristino di emergenza tramite la gestione di sitiseparati, che di solito sono distanti l'uno dall'altro. Ciascuna di queste tecnologie dispone di requisitisoftware, hardware e di comunicazione specifici. Tuttavia, prima di implementare una di questetecnologie, è necessario pianificare anche i siti. Di solito, un sito viene considerato sito di produzione o di

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origine. Questo sito contiene i dati di produzione che sono sottoposti a mirroring o copiati nel sitoremoto. Il sito remoto, a cui alcune volte si fa riferimento come sito di backup o di destinazione, contienela copia sottoposta a mirroring dei dati di produzione. Nel caso in cui si verifichi un'emergenza cheinteressa l'intero sito nel sito di produzione, il sito di backup riprende le operazioni aziendali con i datisottoposti a mirroring. Prima di configurare una tecnologia di mirroring tra siti, prendere inconsiderazione quanto segue relativamente ai piani del sito.

Come determinare quali siti saranno di produzione e quali di backupAccedere alle risorse hardware e software correnti presenti in ogni sito per determinare semancano dei componenti che saranno necessari per una soluzione di mirroring tra siti.

Come determinare la distanza tra siti di produzione e di backupIn base all'ampiezza di banda della comunicazione e ad altri fattori, la distanza tra siti puòinfluire sulle prestazioni e sulla latenza nella tecnologia di mirroring scelta. Alcune tecnologie trasiti si adattano meglio a siti che si trovano a notevoli distanze, mentre per altre può verificarsiuna riduzione del livello delle prestazioni.

Assicurarsi di disporre dell'autorizzazione corretta a DST

Per poter utilizzare IBM Navigator per i per eseguire le attività di gestione del disco, è necessarioimpostare le autorizzazioni appropriate per DST (dedicated service tools).

Attività correlate:Enabling and accessing disk units

Pianificazione del mirroring geografico:

Il mirroring geografico è una funzione secondaria del mirroring tra siti. Questa tecnologia fornisce ilripristino di emergenza e l'alta disponibilità negli ambienti IBM i.

Requisiti hardware per il mirroring geografico:

Se si pianifica l'utilizzo del mirroring geografico per l'alta disponibilità IBM i, verificare che i requisitiminimi hardware siano soddisfatti.v Tutti i requisiti hardware dei lotti dischi indipendenti devono essere soddisfatti.v Sono necessari almeno due modelli IBM i, che possono essere separati geograficamente.v Sono necessarie almeno due serie di dischi in ciascun sito, di capacità approssimativamente simile.v È necessario configurare un lotto di memoria separato per i lavori che utilizzano lotti dischi

indipendenti di cui è stato eseguito il mirroring geografico. L'esecuzione del mirroring geografico dallotto di memoria principale può causare il blocco del sistema in condizioni di carico estreme.

v Il mirroring geografico viene eseguito quando il lotto dischi è disponibile. Quando si esegue ilmirroring geografico, il valore di sistema per l'ora del giorno (QTIME) non dovrebbe essere modificato.

v I requisiti per le comunicazioni per i lotti dischi indipendenti sono importanti, perché influiscono sullavelocità di trasmissione.

v Il traffico del mirroring geografico viene distribuito mediante round robin attraverso le potenzialmentemultiple linee di comunicazione disponibili. Se per il mirroring geografico sono fornite più linee, èconsigliabile che tali linee dispongano di capacità e velocità simili.

v Utilizzare una linea di comunicazione separata per l'heartbeat della creazione del cluster, per impedireil conflitto con il traffico del mirroring geografico.

Requisiti software per il mirroring geografico:

Se si pianifica l'utilizzo del mirroring geografico come parte di una soluzione alta disponibilità IBM i, ènecessario il software riportato di seguito.v Per utilizzare le funzioni avanzate del mirroring geografico, è necessario che sia installato il

programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i.

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v Per utilizzare le funzioni e le caratteristiche nuove e migliorate di questa tecnologia, si consiglia diinstallare il release e la versione più recenti del sistema operativo in ciascun sistema o partizione logicache partecipa in una soluzione alta disponibilità basata su questa tecnologia. Se il sistema diproduzione ed il sistema di backup dispongono di release differenti del sistema operativo, è necessarioche il sistema di backup disponga del release più recente. Questo scenario può essere utilizzato peraggiornare un ambiente di produzione al release successivo.

Nota: dopo avere eseguito la commutazione e l'attivazione di IASP sul sistema del release più recente,non è possibile commutarlo finché non viene aggiornato anche il nuovo sistema di destinazione.

v Per eseguire alcune delle attività di gestione disco necessarie per implementare i lotti dischiindipendenti, utilizzare il comando CFGDEVASP (Configurazione ASP unità) o IBM Navigator per i.

v È necessario installare l'opzione 41 di IBM i, Risorse commutabili HA. L'opzione 41 consente dicommutare lotti dischi indipendenti tra sistemi. Per commutare un lotto dischi indipendente trasistemi, è necessario che i sistemi siano membri di un cluster e che il lotto dischi indipendente siaassociato ad un CRG unità in tale cluster. L'opzione 41 è necessaria anche per l'utilizzo delle interfaccedi gestione alta disponibilità, fornite insieme al programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror fori.

Informazioni correlate:High Availability and Clusters

Requisiti delle comunicazioni per il mirroring geografico:

Quando si implementa una soluzione alta disponibilità IBM i che utilizza il mirroring geografico, ènecessario pianificare le linee di comunicazione, in modo che il traffico del mirroring geografico noninfluisca negativamente sulle prestazioni del sistema.

Si consiglia quanto indicato di seguito:v Il mirroring geografico può generare traffico elevato delle comunicazioni. Se il mirroring geografico

condivide la stessa connessione IP con un'altra applicazione, ad esempio cluster, il mirroring geograficopotrebbe essere sospeso, determinando la sincronizzazione. Ugualmente, la risposta cluster potrebbeessere inaccettabile, determinando nodi partizionati. Il mirroring geografico dovrebbe disporre di lineedi comunicazione dedicate. Senza la propria linea di comunicazione, il mirroring geografico potrebbeentrare in conflitto con altre applicazioni che utilizzano la stessa linea di comunicazione e influire sulleprestazioni e sulla velocità di trasmissione della rete utente. Ciò include anche la capacità di influirenegativamente sul monitoraggio heartbeat del cluster, determinando uno stato partizione cluster.Pertanto, si consiglia di avere linee di comunicazione dedicate sia per il mirroring geografico che per icluster. Il mirroring geografico supporta fino ad un massimo di quattro linee di comunicazioni.Il mirroring geografico distribuisce le modifiche su più linee per prestazioni ottimali. I dati vengonoinviati su ciascuna delle linee di comunicazione configurate in successione, da 1 a 4, in manieracontinuativa. Quattro linee di comunicazione consentono le prestazioni più elevate, ma è possibileottenere prestazioni relativamente buone con due linee.Se si utilizza più di una linea di comunicazione tra i nodi per il mirroring geografico, è meglio separaretali linee in due sottoreti differenti, in modo che l'utilizzo di tali linee sia bilanciato su entrambi isistemi.

v Se nella propria configurazione più applicazioni o servizi richiedono l'utilizzo della stessa linea dicomunicazione, è possibile risolvere alcuni di questi problemi implementando QoS (Quality of Service)mediante le funzioni TCP/IP di IBM i. La soluzione QoS (Quality of Service) di IBM i consente allenormative di richiedere la priorità di rete e l'ampiezza di banda per le applicazioni TCP/IP attraversola rete.

v Assicurarsi che la velocità di trasmissione per ogni connessione della porta dati corrisponda. Ciòsignifica che il tipo di connessione e la velocità dovrebbe essere uguale per tutte le connessioni tracoppie di sistemi. Se la velocità di trasmissione è differente, le prestazioni si adegueranno allaconnessione più lenta.

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v Considerare il metodo di consegna per una sessione ASP di mirroring geografico. Nelle versioniprecedenti alla 7.1, il mirroring utilizza le comunicazioni sincrone tra i sistemi della copia di mirroringe di produzione. Questo metodo di consegna è il migliore per gli ambienti a bassa latenza. In 7.1, èstato aggiunto il supporto asincrono: tra i sistemi della copia di mirroring e di produzione vengonoutilizzate le comunicazioni asincrone. Tale metodo di consegna è il migliore per gli ambienti ad elevatalatenza. Questo metodo utilizza una quantità maggiore di risorse di sistema sul nodo della copia diproduzione rispetto alla consegna sincrona.

v Prendere in considerazione la configurazione di una VPN (virtual private network) per connessioniTCP/IP per i seguenti vantaggi:– Sicurezza della trasmissione dati tramite la codifica dei dati– Maggiore affidabilità della trasmissione dati tramite l'invio di maggiore ridondanza

Riferimenti correlati:Quality of Service (QoS)

Pianificazione del giornale per il mirroring geografico:

Quando si implementa l'alta disponibilità in base al mirroring geografico di IBM i, è necessariopianificare la gestione del giornale.

La gestione del giornale consente di impedire la perdita delle transazioni nel caso di una chiusuraanomala del sistema. Quando si esegue la registrazione su giornale di un oggetto, il sistema conserva unrecord delle modifiche che sono state effettuate sull'oggetto stesso. Indipendentemente dalla soluzionealta disponibilità implementata, la registrazione su giornale è considerata una best practise per evitare laperdita di dati durante interruzioni anomale del sistema.Informazioni correlate:Journal management

Pianificazione del backup per il mirroring geografico:

Prima di implementare l'alta disponibilità in base al mirroring geografico, è opportuno conoscere epianificare una strategia di backup all'interno di questo ambiente.

Prima di configurare qualsiasi soluzione alta disponibilità, valutare la strategia di backup corrente e, senecessario, apportare le modifiche appropriate. Il mirroring geografico non consente l'accesso simultaneoalla copia di mirroring del lotto dischi indipendente, con implicazioni sull'esecuzione di backup remoti.Se si desidera eseguire il backup dalla copia sottoposta a mirroring geografico, è necessario rendereinattivo il mirroring sul sistema di produzione e sospendere la copia sottoposta a mirroring con la tracciaabilitata. La traccia consente di eseguire la traccia delle modifiche apportate sulla produzione, in modoche siano sincronizzate quando la copia sottoposta a mirroring viene messa nuovamente in linea. Quindi,è necessario attivare la copia "sottoposta a mirroring" del lotto dischi indipendente, che era stata sospesa,eseguire la procedura di backup, disattivare la "copia sottoposta a mirroring sospesa" e ripristinare il lottodischi indipendente sull'host di produzione originale. Questo processo richiede solo la "risincronizzazionedei dati parziale" tra le copie di produzione e quelle sottoposte a mirroring.

Quando vengono eseguiti i backup ed è in corso la sincronizzazione il sistema è in esecuzione senzaprotezione. Si consiglia anche di sospendere il mirroring con la traccia abilitata, in tal modo il processo disincronizzazione viene velocizzato. La sincronizzazione è richiesta anche per qualsiasi interruzionepersistente delle trasmissioni, come ad esempio la perdita di tutti i percorsi di comunicazione tra i sistemidi origine e di destinazione per un periodo di tempo esteso. I percorsi di comunicazione ridondantipossono essere utilizzati anche per eliminare alcuni dei rischi associati ad un errore di comunicazione.

Inoltre, si consiglia di utilizzare il mirroring geografico in almeno tre sistemi, o partizioni logiche, in cuila copia di produzione del lotto dischi indipendente può essere commutata in un altro sistema sullostesso sito, in grado di gestire il mirroring geografico.

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Concetti correlati:“Scenario: Esecuzione di backup in ambiente di mirroring geografico” a pagina 88In questo scenario viene offerta una panoramica delle attività necessarie quando si esegue un backupremoto in una soluzione PowerHA che utilizza il mirroring geografico.“Scenario: disco commutato con mirroring geografico” a pagina 51In questo scenario viene descritta una soluzione PowerHA, che utilizza i dischi commutati con ilmirroring geografico in un cluster a tre nodi. Questa soluzione fornisce il ripristino di emergenza e altadisponibilità.

Pianificazione delle prestazioni per mirroring geografico:

Quando si implementa una soluzione di mirroring geografico, è necessario conoscere e pianificarel'ambiente per ridurre gli effetti potenziali sulle prestazioni.

Differenti fattori possono influire sulle prestazioni del mirroring geografico. I seguenti fattori fornisconoconsiderazioni generali sulla pianificazione per massimizzare le prestazioni in un ambiente di mirroringgeografico:

Considerazioni sulla CPU

Il mirroring geografico aumenta il carico della CPU, pertanto è necessaria una capacità sufficiente di CPUin eccesso. Potrebbero essere necessari ulteriori processori per incrementare la capacità della CPU. Comeregola generale, le partizioni utilizzate per l'esecuzione del mirroring geografico richiedono più di unprocessore parziale. In una configurazione CPU minima, è possibile che si verifichi un sovraccarico dal 5al 20% della CPU durante l'esecuzione del mirroring geografico. Se il sistema di backup dispone di unnumero di processori inferiore rispetto al sistema di produzione ed è presente un numero elevato dioperazioni di scrittura, il sovraccarico della CPU potrebbe essere evidente ed influire sulle prestazioni.

Considerazioni sulla dimensione del lotto di base

Se viene utilizzata la trasmissione di consegna asincrona per il mirroring geografico, potrebbe esserenecessario anche incrementare la quantità di memoria nel lotto di base del sistema. La quantità, in basealla quale incrementare il lotto di base, dipende principalmente dalla durata della latenza dovuta alladistanza tra i due sistemi. Una maggiore latenza richiederà quantità maggiori del lotto di base.

Considerazioni sulla dimensione del lotto della macchina

Per prestazioni ottimali del mirroring geografico, in particolare durante la sincronizzazione, aumentare ladimensione del lotto di macchine almeno della quantità indicata dalla seguente formula:v La quantità di memoria aggiuntiva del lotto macchine è: 300 MB + .3MB x il numero di braccetti disco

nel lotto dischi indipendente. I seguenti esempi mostrano la memoria aggiuntiva del lotto macchine,necessaria per lotti dischi indipendenti rispettivamente con 90 e 180 braccetti disco:– 300 + (.3 x 90 braccetti) = 327 MB di memoria aggiuntiva del lotto macchine– 300 + (.3 x 180 braccetti) = 354 MB di memoria aggiuntiva del lotto macchine

La memoria aggiuntiva del lotto macchine è necessaria su tutti i nodi nel CRG (cluster resource group) inmodo che i nodi di destinazione dispongano di memoria sufficiente in caso di commutazione o failover.Come sempre, maggiore è il numero di unità disco nel lotto dischi indipendente, migliori sono leprestazioni, poiché più cose possono essere eseguite parallelamente.

Per evitare che la funzione di regolazione delle prestazioni riduca la dimensione del lotto macchine, ènecessario eseguire una delle seguenti operazioni:

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1. Impostare la dimensione minima del lotto macchine sulla quantità calcolata (la dimensione correntepiù la dimensione aggiuntiva per il mirroring geografico derivante dalla formula) utilizzando ilcomando WRKSHRPOOL (Gestioni lotti memoria condivisi) o il comando CHGSHRPOOL (Modificalotto memoria condiviso).

Nota: si consiglia di utilizzare questa opzione con l'opzione WRKSHRPOOL (Gestione lotti memoriacondivisi)

2. Impostare il valore di sistema QPFRADJ (Adatta automaticamente i lotti di memoria e i livelli attività)su zero, che impedisce alla regolazione delle prestazioni di modificare la dimensione del lottomacchine.

Considerazioni sull'unità disco

Le prestazioni dell'unità disco e dell'IOA possono influire sulle prestazioni complessive del mirroringgeografico. Questo è particolarmente vero quando il sottosistema disco è più lento sul sistema sottopostoa mirroring. Quando il mirroring geografico è in modalità sincrona, tutte le operazioni di scrittura sullacopia di produzione vengono impedite dalle scritture su disco della copia sottoposta a mirroring.Pertanto, un sottosistema disco di destinazione lento può influire sulle prestazioni del lato origine. Èpossibile ridurre tale effetto sulle prestazioni eseguendo il mirroring geografico in modalità asincrona.L'esecuzione del mirroring in modalità asincrona riduce l'attesa per il sottosistema disco sul lato didestinazione ed invia la conferma al lato di origine quando la pagina di memoria modificata è inmemoria sul lato di destinazione.

Considerazioni sul lotto dischi di sistema

Come qualsiasi altra configurazione del disco di sistema, il numero di unità disco disponibili perl'applicazione può influire in maniera significativa sulle prestazioni. L'inserimento di carico di lavoroaggiuntivo su un numero limitato di unità disco potrebbe determinare attese disco più lunghe e, infine,tempi di risposta più lunghi per l'applicazione. Questo è particolarmente importante quando si verificaper una memoria temporanea in un sistema configurato con lotti dischi indipendenti. Tutta la memoriatemporanea viene scritta sul lotto dischi SYSBAS. Se l'applicazione non utilizza molta memoriatemporanea, è possibile utilizzare un numero minore di braccetti disco nel lotto dischi SYSBAS. È inoltrenecessario ricordare che il sistema operativo e le funzioni di base si verificano nel lotto dischi SYSBAS.Ciò è vero anche per il sistema della copia sottoposta a mirroring, poiché, in particolare, i messaggi TCPinviati alla copia sottoposta a mirroring possono potenzialmente essere registrati nell'ASP del sistema.

Considerazioni sulla configurazione di rete

La configurazione ed il cablaggio della rete possono influire sulle prestazioni del mirroring geografico.Oltre a garantire che l'indirizzamento di rete sia impostato in sottoreti differenti per ciascuna serie diindirizzi IP porta dati, la configurazione ed il cablaggio di rete devono essere impostati nello stessomodo.

Pianificazione del mirroring metro:

IBM PowerHA SystemMirror for i supporta il mirroring metro, che fornisce l'alta disponibilità e ilripristino di emergenza. Per configurare e gestire in modo efficiente una soluzione alta disponibilità cheutilizza questa tecnologia, è richiesta una pianificazione appropriata.Informazioni correlate:

Guidelines and recommendations for using Copy Services functions with DS8000

Requisiti hardware per il mirroring metro:

Per configurare e gestire una soluzione PowerHA che utilizza la tecnologia mirroring metro, è necessariosoddisfare i requisiti hardware minimi.

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I seguenti requisiti hardware minimi sono consigliati:v Almeno due partizioni o sistemi IBM i separati geograficamente con almeno un'unità di memoria

esterna IBM System Storage collegata a ogni sistema. Le unità di memoria esterne IBM System Storagesono supportate su tutti i modelli System i che supportano il collegamento a fibre ottiche per lamemoria.

v PowerHA supporta il mirroring metro su DS8000, SAN Volume Controller e Storwize. Per gli adattatoria fibre ottiche specifici supportati, consultare IBM System Storage Interoperation Center (SSIC).

v Il dimensionamento appropriato del disco per la memoria di sistema deve essere completato prima diqualsiasi configurazione. È necessario impostare una serie di dischi per l'origine e una serie di unitàdisco uguale per la destinazione.

Per ulteriori informazioni sulle tecnologie di memorizzazione fornite da IBM i, consultare i server dimemoria PowerHA supportati.Informazioni correlate:

PowerHA SystemMirror for IBM i Cookbook

IBM System Storage DS8000 Information Center

IBM i and IBM Storwize Family: A Practical Guide to Usage Scenarios

IBM SAN Volume Controller Information Center

Requisiti software per il mirroring metro:

Prima di configurare una soluzione alta disponibilità IBM i che utilizza il mirroring metro, verificare chesiano soddisfatti i requisiti software minimi.

Di seguito sono riportati i requisiti minimi software per il mirroring metro:v Su ciascun modello IBM i nella soluzione alta disponibilità deve essere in esecuzione almeno IBM i

V6R1 da utilizzare con il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i.

Nota: per i release precedenti è possibile continuare ad utilizzare IBM Advanced Copy Services perPowerHA su i, un'offerta fornita da Lab Services, per gestire le soluzioni IBM System Storage.

v Programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i, installato su ciascun sistema che partecipaalla soluzione alta disponibilità che utilizza il mirroring metro.

v È necessario installare l'opzione 41 di IBM i , Risorse commutabili HA. L'opzione 41 offre la capacità dicommutare i lotti dischi indipendenti tra i sistemi. Per commutare un lotto dischi tra i sistemi, questidevono essere membri di un cluster e il disco commutato indipendente deve essere associato con unCRG unità in quel cluster. L'opzione 41 è necessaria anche per l'utilizzo delle interfacce di gestione altadisponibilità, fornite insieme al programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i.

v Per le unità DS8000 System Storage, il programma su licenza IBM PowerHA per i richiede ancheDSCLI (storage command-line interface). DSCLI è il software richiesto per tutte le soluzioni IBMSystem Storage, come la tecnologia FlashCopy, il mirroring metro e il mirroring globale. DSCLI deveessere installato su ogni sistema o partizione che partecipa alla soluzione alta disponibilità, che utilizzaqueste soluzioni di memoria. DSCLI ha questi requisiti software aggiuntivi:– Java™ Versione 1.4– Opzione 35 (CCA Cryptographic Service Provider) installata su ogni sistema o partizione

v Per le unità SVC (SAN Volume Controller) o Storwize System Storage, il programma su licenza IBMPowerHA SystemMirror for i richiede anche quanto segue.– Portable Utilities per IBM i (5733-SC1)

v Verificare che sia stata installata la PTF più aggiornata.Informazioni correlate:

PowerHA SystemMirror for IBM i Cookbook

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IBM System Storage DS8000 Information Center

IBM i and IBM Storwize Family: A Practical Guide to Usage Scenarios

Requisiti per le comunicazioni per il mirroring metro:

Prima di configurare la soluzione PowerHA che utilizza il mirroring metro, verificare che sianosoddisfatti i requisiti minimi per le comunicazioni.

Per utilizzare la tecnologia mirroring metro, è necessario che sia in uso una SAN (storage area network) oche si intenda utilizzarla.

Una SAN è un'infrastruttura delle informazioni dedicata, gestita centralmente e sicura che consenteun'interconnessione universale tra sistemi e sistemi di memoria. La connettività SAN è richiesta per l'usodi IBM System Storage.

Di seguito vengono riportati i requisiti minimi per le comunicazioni per una soluzione PowerHA cheutilizza il mirroring metro.v Il prodotto System i supporta vari director e commutatori SAN. Visitare il sito Web IBM System

Storage Interoperation Center (SSIC) per un elenco completo di commutatori e director supportati.v Inoltre, l'utilizzo dell'I/E multipercorso è vivamente consigliato per migliorare la resilienza e le

prestazioni generali. L'I/E multipercorso consente di avere più unità a fibra ottica configurate nellestesse unità disco logiche all'interno della memoria. Quando la configurazione è corretta, è possibileche singole unità o singoli contenitori contenitori abbiano esito negativo senza perdere la connessionealle unità disco. Il multipercorso fornisce anche vantaggi delle prestazioni distribuendo i carichi dilavoro tra tutte le connessioni disponibili (percorsi). Ogni collegamento per un'unità discomultipercorso, funziona in modo indipendente. Diverse connessioni forniscono resilienza migliorataconsentendo alla memoria disco di essere utilizzata anche nel caso in cui si verifichi un errore in unsingolo percorso.

Concetti correlati:“Server di memoria PowerHA supportati” a pagina 30IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.Riferimenti correlati:

Storage area network (SAN) Web siteInformazioni correlate:

IBM SAN Volume Controller Information Center

Pianificazione del giornale per il mirroring metro:

La registrazione su giornale è importante per aumentare il tempo di ripristino per tutte le soluzioni altadisponibilità. Nel caso delle tecnologie basate su IBM System Storage, ad esempio, il mirroring metro, èimportante che la registrazione su giornale venga utilizzata per forzare le operazioni di scrittura sulleunità di memoria esterne, poiché il mirroring dei dati si verifica al di fuori della memoria IBM i.

La gestione del giornale consente di impedire la perdita delle transazioni nel caso di una chiusuraanomala del sistema. Quando si esegue la registrazione su giornale di un oggetto, il sistema conserva unrecord delle modifiche che sono state effettuate sull'oggetto stesso. Indipendentemente dalla soluzionealta disponibilità implementata, la registrazione su giornale è considerata una best practise per evitare laperdita di dati durante interruzioni anomale del sistema.Informazioni correlate:Journal management

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Pianificazione del backup per il mirroring metro:

Con il mirroring metro è possibile utilizzare la funzione FlashCopy per creare una copia dei datimemorizzati nelle unità di memoria esterne IBM System Storage.

Le operazioni FlashCopy consentono di creare copie con riferimento temporale. Non appena l'operazioneFlashCopy viene elaborata, i volumi di origine e di destinazione sono disponibili per l'utilizzodell'applicazione. È possibile utilizzare la funzione FlashCopy con altre tecnologie IBM System Storage,ad esempio il mirroring metro e il mirroring globale, per creare copie dei dati coerenti e con riferimentotemporale in un sito remoto di cui è possibile eseguire il backup utilizzando le procedure di backupstandard. È necessario completare le operazioni riportate di seguito prima di implementare la tecnologiaFlashCopy:v Identificare i volumi di origine e di destinazione per le relazioni FlashCopy. Per prestazioni migliori è

necessario selezionare volumi di destinazione FlashCopy in posizioni differenti.v Comprendere le informazioni sulla coerenza dei dati FlashCopy. Vi sono degli ambienti in cui i dati

vengono memorizzati in una cache di memoria del sistema e scritti su disco in un secondo momento.Per evitare questi tipi di azioni di riavvio, assicurarsi che tutti i dati correlati al volume di origineFlashCopy siano stati scritti su disco prima di eseguire l'operazione FlashCopy.

v È possibile utilizzare un volume di origine del mirroring metro esistente come un volume didestinazione FlashCopy. Ciò consente di creare una copia con riferimento temporale utilizzando unvolume di destinazione di una coppia FlashCopy e di eseguire il mirroring di tali dati su un volume dimirroring metro di origine in un'ubicazione remota.

Pianificazione delle prestazioni per il mirroring metro:

Prima di configurare il mirroring metro, è necessario conoscere le seguenti considerazioni sulleprestazioni.

Prima di utilizzare il mirroring metro, prendere nota dei requisiti e delle indicazioni riportati di seguito.v I volumi di origine e di destinazione in una relazione di mirroring metro devono essere dello stesso

tipo di memoria.v I volumi logici di origine e di destinazione devono essere della stessa dimensione o la destinazione

deve avere una dimensione maggiore.v Per gli ambienti di mirroring metro, distribuire i carichi di lavoro senza indirizzare tutti gli

aggiornamenti ad una piccola serie di volumi comuni in un'unica unità di memoria di destinazione.L'impatto delle prestazioni sull'unità di memoria del sito di destinazione influisce negativamente sulleprestazioni nel sito di origine.

v Come qualsiasi altra configurazione del disco di sistema, il numero di unità disco disponibili perl'applicazione può influire in maniera significativa sulle prestazioni. L'inserimento di carico di lavoroaggiuntivo su un numero limitato di unità disco potrebbe determinare attese disco più lunghe e, infine,tempi di risposta più lunghi per l'applicazione. Questo è particolarmente importante quando si verificaper una memoria temporanea in un sistema configurato con lotti dischi indipendenti. Tutta la memoriatemporanea viene scritta sul lotto dischi SYSBAS. Se l'applicazione non utilizza molta memoriatemporanea, è possibile utilizzare un numero minore di braccetti disco nel lotto dischi SYSBAS. Èinoltre necessario ricordare che il sistema operativo e le funzioni di base si verificano nel lotto dischiSYSBAS.

Informazioni correlate:

Guidelines and recommendations for using Copy Services functions with DS8000

24 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Pianificazione del mirroring globale:

IBM PowerHA SystemMirror for isupporta il mirroring globale, che fornisce l'alta disponibilità e ilripristino di emergenza in ambienti che utilizzano le soluzioni di memoria esterna. Per configurare egestire in modo efficiente l'alta disponibilità che utilizza questa tecnologia, è richiesta una pianificazioneappropriata.

Per DS8000, la tecnologia mirroring globale di IBM System Storage richiede che tutti gli utenticondividano una connessione di mirroring globale. Il mirroring globale PowerHA consente a una solapartizione IBM i di essere attiva nella sessione di mirroring globale su un determinato server SystemStorage. Le altre partizioni o gli altri server IBM i su altre piattaforme non possono utilizzare il mirroringglobale nello stesso tempo. L'aggiunta di più di un utente a una sessione di mirroring globale causarisultati imprevisti.

Se si desidera avere più sessioni di mirroring globale attive, è possibile utilizzare IBM Advanced CopyServices per i. Questa offerta è disponibile da Lab Services.Informazioni correlate:

Guidelines and recommendations for using Copy Services functions with DS8000

Requisiti hardware per il mirroring globale:

Per configurare e gestire una soluzione PowerHA che utilizza la tecnologia mirroring globale, è necessariosoddisfare i requisiti hardware minimi.

Per il mirroring globale è necessario soddisfare i requisiti hardware minimi riportati di seguito.v Almeno due partizioni o sistemi IBM i separati geograficamente con almeno un'unità di memoria

esterna IBM System Storage collegata a ogni sistema. Le unità di memoria esterne IBM System Storagesono supportate su tutti i modelli System i che supportano il collegamento a fibre ottiche per lamemoria.

v PowerHA supporta il mirroring globale su DS8000, SAN Volume Controller e Storwize. Per gliadattatori a fibre ottiche specifici supportati, consultare IBM System Storage Interoperation Center(SSIC).

v Il dimensionamento appropriato del disco per la memoria di sistema deve essere completato prima diqualsiasi configurazione. È necessaria una serie di dischi per l'origine, una serie uguale di unità discoper la destinazione e un'altra serie per ogni copia di coerenza.

Per ulteriori informazioni sulle tecnologie di memorizzazione fornite da IBM i, consultare Server dimemoria supportati da PowerHA.Informazioni correlate:

PowerHA SystemMirror for IBM i Cookbook

IBM System Storage DS8000 Information Center

IBM i and IBM Storwize Family: A Practical Guide to Usage Scenarios

IBM SAN Volume Controller Information Center

Requisiti software per il mirroring globale:

Prima di configurare una soluzione PowerHA che utilizza il mirroring globale, verificare che sianosoddisfatti i requisiti software minimi.

Di seguito sono riportati i requisiti minimi software per il mirroring globale:v Su ogni modello IBM i nella soluzione alta disponibilità deve essere in esecuzione almeno IBM i V6R1

per l'utilizzo con il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror per i .

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Nota: per i release precedenti, è possibile utilizzare ancora IBM Advanced Copy Services per PowerHAsu i, un'offerta fornita da Lab Services, per gestire le soluzioni IBM System Storage. Se si utilizza ilmirroring globale su più piattaforme o si desidera implementare il mirroring globale su più partizioniIBM, è anche possibile utilizzare IBM Advanced Copy Services per PowerHA su i.

v Il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i deve essere installato su ciascun sistemache partecipa alla soluzione alta disponibilità che utilizza il mirroring globale.

v Per le unità DS8000 System Storage, il programma su licenza IBM PowerHA per i richiede ancheDSCLI (storage command-line interface). DSCLI è il software richiesto per tutte le soluzioni IBMSystem Storage, come la tecnologia FlashCopy, il mirroring metro e il mirroring globale. DSCLI deveessere installato su ogni sistema o partizione che partecipa alla soluzione alta disponibilità, che utilizzaqueste soluzioni di memoria. DSCLI ha questi requisiti software aggiuntivi:– Java Versione 1.4– Opzione 35 (CCA Cryptographic Service Provider) installata su ogni sistema o partizione

v Per le unità SVC (SAN Volume Controller) o Storwize System Storage, il programma su licenza IBMPowerHA SystemMirror for i richiede anche quanto segue.– Portable Utilities per IBM i (5733-SC1)

v Verificare che sia stata installata la PTF più aggiornata.Informazioni correlate:

PowerHA SystemMirror for IBM i Cookbook

IBM System Storage DS8000 Information Center

IBM i and IBM Storwize Family: A Practical Guide to Usage Scenarios

Requisiti delle comunicazioni per il mirroring globale:

Prima di configurare una soluzione PowerHA che utilizza il mirroring globale, verificare che sianosoddisfatti i requisiti minimi per le comunicazioni.

Per utilizzare la tecnologia mirroring globale, è necessario che sia in uso una SAN (storage area network)o che si intenda utilizzarla.

Una SAN è un'infrastruttura delle informazioni dedicata, gestita centralmente e sicura che consenteun'interconnessione universale tra sistemi e sistemi di memoria. La connettività SAN è richiesta per l'usodi IBM System Storage.

Di seguito vengono riportati i requisiti minimi per le comunicazioni per una soluzione PowerHA cheutilizza il mirroring globale.v Il prodotto System i supporta vari director e commutatori SAN. Visitare il sito Web IBM System

Storage Interoperation Center (SSIC) per un elenco completo di commutatori e director supportati.v Inoltre, l'utilizzo dell'I/E multipercorso è vivamente consigliato per migliorare la resilienza e le

prestazioni generali. L'I/E multipercorso consente di avere più unità a fibra ottica configurate nellestesse unità disco logiche all'interno della memoria. Quando la configurazione è corretta, è possibileche singole unità o singoli contenitori contenitori abbiano esito negativo senza perdere la connessionealle unità disco. Il multipercorso fornisce anche vantaggi delle prestazioni distribuendo i carichi dilavoro tra tutte le connessioni disponibili (percorsi). Ogni collegamento per un'unità discomultipercorso, funziona in modo indipendente. Diverse connessioni forniscono resilienza migliorataconsentendo alla memoria disco di essere utilizzata anche nel caso in cui si verifichi un errore in unsingolo percorso.

Concetti correlati:“Server di memoria PowerHA supportati” a pagina 30IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.Riferimenti correlati:

26 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Storage area network (SAN) Web siteInformazioni correlate:

IBM SAN Volume Controller Information Center

Pianificazione del giornale per il mirroring globale:

La registrazione su giornale è importante per ridurre il tempo di ripristino per tutte le soluzioni altadisponibilità. Nel caso delle tecnologie basate su IBM System Storage, ad esempio, il mirroring globale, laregistrazione su giornale forza le operazioni di scrittura sulle unità di memoria esterne, che sononecessarie perché il mirroring dei dati si verifica al di fuori della memoria IBM i.

La gestione del giornale consente di impedire la perdita delle transazioni nel caso di una chiusuraanomala del sistema. Quando si esegue la registrazione su giornale di un oggetto, il sistema conserva unrecord delle modifiche che sono state effettuate sull'oggetto stesso. Indipendentemente dalla soluzionealta disponibilità implementata, la registrazione su giornale è considerata una best practise per evitare laperdita di dati durante interruzioni anomale del sistema.Informazioni correlate:Journal management

Pianificazione del backup per il mirroring globale:

Quando si utilizza la tecnologia mirroring globale nella soluzione alta disponibilità, è possibile utilizzarela funzione FlashCopy per creare una copia dei dati con riferimento temporale.

Le operazioni FlashCopy consentono di creare copie con riferimento temporale. Non appena l'operazioneFlashCopy viene elaborata, i volumi di origine e di destinazione sono disponibili per l'utilizzodell'applicazione. È possibile utilizzare la funzione FlashCopy con altre tecnologie IBM System Storage,ad esempio il mirroring metro e il mirroring globale, per creare copie dei dati coerenti e con riferimentotemporale in un sito remoto di cui è possibile eseguire il backup utilizzando le procedure di backupstandard. È necessario completare le operazioni riportate di seguito prima di implementare la tecnologiaFlashCopy:v Identificare i volumi di origine e di destinazione per le relazioni FlashCopy. Per prestazioni migliori è

necessario selezionare volumi di destinazione FlashCopy in posizioni differenti.v Comprendere le informazioni sulla coerenza dei dati FlashCopy. Vi sono degli ambienti in cui i dati

vengono memorizzati in una cache di memoria del sistema e scritti su disco in un secondo momento.Per evitare questi tipi di azioni di riavvio, assicurarsi che tutti i dati correlati al volume di origineFlashCopy siano stati scritti su disco prima di eseguire l'operazione FlashCopy.

Pianificazione delle prestazioni per il mirroring globale:

Prima di configurare il mirroring globale, è necessario prendere visione di alcune considerazioni sulleprestazioni.

Prima di utilizzare il mirroring globale, considerare le indicazioni per le prestazioni riportate di seguito.v I volumi di origine e di destinazione in una relazione di mirroring globale devono essere dello stesso

tipo di memoria.v I volumi logici di origine e di destinazione devono essere della stessa dimensione, la destinazione deve

essere della stessa dimensione o più grande.v Come qualsiasi altra configurazione del disco di sistema, il numero di unità disco disponibili per

l'applicazione può influire in maniera significativa sulle prestazioni. L'inserimento di carico di lavoroaggiuntivo su un numero limitato di unità disco potrebbe determinare attese disco più lunghe e, infine,tempi di risposta più lunghi per l'applicazione. Questo è particolarmente importante quando si verificaper una memoria temporanea in un sistema configurato con lotti dischi indipendenti. Tutta la memoria

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temporanea viene scritta sul lotto dischi SYSBAS. Se l'applicazione non utilizza molta memoriatemporanea, è possibile utilizzare un numero minore di braccetti disco nel lotto dischi SYSBAS. Èinoltre necessario ricordare che il sistema operativo e le funzioni di base si verificano nel lotto dischiSYSBAS.

Informazioni correlate:

Guidelines and recommendations for using Copy Services functions with DS8000

Pianificazione delle LUN (logical unit) commutate:

Una copia singola dei dati viene conservata sulle LUN (logical unit) all'interno dell'unità di memoriaIBM® System Storage™.

Quando si verifica un'interruzione sul nodo primario, l'accesso ai dati sulle LUN (logical unit)commutabili passa ad un nodo di backup designato. Inoltre, lotti dischi indipendenti possono essereutilizzati in un ambiente XSM (cross-site mirroring/mirroring tra siti). Ciò consente ad una copia dimirroring del lotto dischi indipendente di essere mantenuta su un sistema che è (facoltativamente)geograficamente distante dal sito di origine a fini di disponibilità o di protezione.

È necessaria un'attenta pianificazione se si desidera utilizzare le LUN (logical unit) commutabili cherisiedono sui lotti dischi indipendenti o XSM (cross-site mirroring/mirroring tra siti).

Inoltre, si dovrebbe valutare la configurazione corrente del disco di sistema per determinare se possonoessere necessarie ulteriori unità disco. Come qualsiasi altra configurazione del disco di sistema, il numerodi unità disco disponibili per l'applicazione può influire in maniera significativa sulle prestazioni.L'inserimento di carico di lavoro aggiuntivo su un numero limitato di unità disco potrebbe determinareattese disco più lunghe e, infine, tempi di risposta più lunghi per l'applicazione. Questo è particolarmenteimportante quando si verifica per una memoria temporanea in un sistema configurato con lotti dischiindipendenti. Tutta la memoria temporanea viene scritta sul lotto dischi SYSBAS. Se l'applicazione nonutilizza una quantità elevata di memoria temporanea, è possibile utilizzare un numero minore di braccettidisco nel lotto dischi SYSBAS. È inoltre necessario ricordare che il sistema operativo e le funzioni di basesi verificano nel lotto dischi SYSBAS.

Prima di poter utilizzare IBM Navigator per i per eseguire qualsiasi attività di gestione del disco, come,ad esempio, la creazione di un lotto dischi indipendente, è necessario impostare le autorizzazioniappropriate per DST (dedicated service tools).

Requisiti hardware per le LU (logical unit) commutate:

Per configurare e gestire una soluzione PowerHA che utilizza la tecnologia LU commutate, è necessariosoddisfare i requisiti hardware minimi.

I seguenti requisiti hardware minimi sono consigliati:v Almeno due partizioni o sistemi IBM i separati geograficamente con almeno un'unità di memoria

esterna IBM System Storage collegata a ogni sistema. Le unità di memoria esterne IBM System Storagesono supportate su tutti i modelli System i che supportano il collegamento a fibre ottiche per lamemoria.

v PowerHA supporta le LU commutate su DS8000, SAN Volume Controller e Storwize. Per gli adattatoria fibre ottiche specifici supportati, consultare IBM System Storage Interoperation Center (SSIC).

v Il dimensionamento appropriato del disco per la memoria di sistema deve essere completato prima diqualsiasi configurazione. Con le LU commutate si dispone di una serie di dischi commutati.

Per ulteriori informazioni sulle tecnologie di memorizzazione fornite da IBM i, consultare i server dimemoria PowerHA supportati.Informazioni correlate:

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PowerHA SystemMirror for IBM i Cookbook

IBM System Storage DS8000 Information Center

IBM i and IBM Storwize Family: A Practical Guide to Usage Scenarios

IBM SAN Volume Controller Information Center

Requisiti software per le LU commutate:

Prima di configurare una soluzione alta disponibilità IBM i che utilizza le LU commutate, verificare che irequisiti software minimi siano soddisfatti.

Di seguito sono riportati i requisiti software minimi per le LU commutate.v Su ciascun modello IBM i nella soluzione alta disponibilità deve essere in esecuzione almeno IBM i 7.1

da utilizzare con il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i.v Programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i installato su ciascun sistema che partecipa

alla soluzione alta disponibilità che utilizza le LU commutate.v È necessario installare l'opzione 41 di IBM i , Risorse commutabili HA. L'opzione 41 offre la capacità di

commutare i lotti dischi indipendenti tra i sistemi. Per commutare un lotto dischi tra i sistemi, questidevono essere membri di un cluster e il disco commutato indipendente deve essere associato con unCRG unità in quel cluster. L'opzione 41 è necessaria anche per l'utilizzo delle interfacce di gestione altadisponibilità, fornite insieme al programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i.

v Per le unità DS8000 System Storage, il programma su licenza IBM PowerHA per i richiede ancheDSCLI (storage command-line interface). DSCLI è il software richiesto per tutte le soluzioni IBMSystem Storage, come la tecnologia FlashCopy, il mirroring metro e il mirroring globale. DSCLI deveessere installato su ogni sistema o partizione che partecipa alla soluzione alta disponibilità, che utilizzaqueste soluzioni di memoria. DSCLI ha questi requisiti software aggiuntivi:– Java Versione 1.4– Opzione 35 (CCA Cryptographic Service Provider) installata su ogni sistema o partizione

v Per le unità SVC (SAN Volume Controller) o Storwize System Storage, il programma su licenza IBMPowerHA SystemMirror for i richiede anche quanto segue.– Portable Utilities per IBM i (5733-SC1)

v Verificare che sia stata installata la PTF più recente.

Per ulteriori informazioni sulle tecnologie di memorizzazione fornite da IBM i, consultare i server dimemoria PowerHA supportati.

Requisiti per le comunicazioni per le LU commutate:

Prima di configurare una soluzione PowerHA che utilizza le LU commutate, verificare che sianosoddisfatti i requisiti minimi per le comunicazioni.

Per utilizzare la tecnologia LU commutate, è necessario che sia in uso una SAN (storage area network) oche si intenda utilizzarla.

Una SAN è un'infrastruttura delle informazioni dedicata, gestita centralmente e sicura che consenteun'interconnessione universale tra sistemi e sistemi di memoria. La connettività SAN è richiesta per l'usodi IBM System Storage.

Di seguito vengono riportati i requisiti minimi per le comunicazioni per una soluzione PowerHA cheutilizza le LU commutate.v Il prodotto System i supporta vari director e commutatori SAN. Visitare il sito Web IBM System

Storage Interoperation Center (SSIC) per un elenco completo di commutatori e director supportati.

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v Inoltre, l'utilizzo dell'I/E multipercorso è vivamente consigliato per migliorare la resilienza e leprestazioni generali. L'I/E multipercorso consente di avere più unità a fibra ottica configurate nellestesse unità disco logiche all'interno della memoria. Quando la configurazione è corretta, è possibileche singole unità o singoli contenitori contenitori abbiano esito negativo senza perdere la connessionealle unità disco. Il multipercorso fornisce anche vantaggi delle prestazioni distribuendo i carichi dilavoro tra tutte le connessioni disponibili (percorsi). Ogni connessione per un'unità disco multipercorsofunziona in modo indipendente. Diverse connessioni forniscono resilienza migliorata consentendo allamemoria disco di essere utilizzata anche nel caso in cui si verifichi un errore in un singolo percorso.

v Le LU commutate richiedono almeno un'interfaccia per le comunicazioni TCP/IP tra i sistemi nelcluster.

Server di memoria PowerHA supportati:

IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.

PowerHA supporta le tecnologie mirroring metro, mirroring globale, commutazione LUN e FlashCopycon i seguenti server di memoria: famiglia di memoria DS8000, SVC (SAN Volume Controller) e i modelliIBM Storwize. Per ulteriori informazioni sulle implementazioni specifiche, consultare i manuali riportatidi seguito.

v IBM i and IBM Storwize Family: A Practical Guide to Usage Scenarios

v IBM i and IBM System Storage: A Guide to Implementing External Disks on IBM i

A seconda dell'unità IBM System Storage, viene richiesto anche il programma su licenza IBM PowerHASystemMirror for i:v Per le unità DS8000 System Storage, il programma su licenza IBM PowerHA per i richiede anche

DSCLI (storage command-line interface). DSCLI è richiesto per tutte le soluzioni IBM DS8000 SeriesSystem Storage, ad esempio, FlashCopy, mirroring metro e mirroring globale.

v È necessario che DSCLI sia installato su tutti i sistemi o su tutte le partizioni che partecipano allasoluzione alta disponibilità, che utilizza queste soluzioni di memoria.

v DSCLI ha questi requisiti software aggiuntivi:– Java Versione 1.4– Opzione 35 (CCA Cryptographic Service Provider) installata su ogni sistema o partizione

v Per le unità SVC (SAN Volume Controller) o Storwize System Storage, il programma su licenza IBMPowerHA per i richiede anche:– Portable Utilities per IBM i (5733-SC1)

Concetti correlati:“Requisiti per le comunicazioni per il mirroring metro” a pagina 23Prima di configurare la soluzione PowerHA che utilizza il mirroring metro, verificare che sianosoddisfatti i requisiti minimi per le comunicazioni.“Requisiti delle comunicazioni per il mirroring globale” a pagina 26Prima di configurare una soluzione PowerHA che utilizza il mirroring globale, verificare che sianosoddisfatti i requisiti minimi per le comunicazioni.“Gestione delle LUN (logical unit) commutate” a pagina 149Le LU commutate sono lotti dischi indipendenti creati dalle LU, create in un IBM System Storageconfigurato come parte di un CRG unità.“Requisiti hardware per la funzione FlashCopy” a pagina 45Per utilizzare la tecnologia FlashCopy in una soluzione PowerHA, è necessario soddisfare i requisitihardware minimi.“Requisiti per le comunicazioni per la funzione FlashCopy” a pagina 46Per utilizzare la tecnologia FlashCopy in una soluzione PowerHA, è necessario soddisfare i requisitiminimi per le comunicazioni.

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“Scenario: Mirroring globale” a pagina 57In questo scenario viene descritta una soluzione PowerHA basata sulla memoria esterna, che fornisce ilripristino di emergenza e l'alta disponibilità per i sistemi di memoria separati da lunghe distanze. Ilmirroring globale è una soluzione IBM Systems Storage che copia i dati in modo asincrono dall'unità dimemoria nel sito di produzione nell'unità di memoria nel sito di backup. In questo modo, i datirimangono coerenti nel sito di backup.“Scenario: Mirroring metro” a pagina 54In questo scenario viene descritta una soluzione PowerHA basata sulla memoria esterna, che fornisce ilripristino di emergenza e l'alta disponibilità per i sistemi di memoria separati da distanza brevi. Ilmirroring metro è una soluzione IBM System Storage che copia i dati in modo sincrono dall'unità dimemoria nel sito di produzione all'unità di memoria nel sito di backup. In questo modo, i datirimangono coerenti nel sito di backup.“Scenario: esecuzione di una funzione FlashCopy” a pagina 89In questo esempio un amministratore desidera eseguire un backup dalla copia remota di datimemorizzati in un'unità di memoria esterna nel sito di backup. Utilizzando la funzione FlashCopydisponibile con IBM Storage Solutions, l'amministratore riduce in maniera considerevole il tempo dibackup.Attività correlate:“Configurazione di una sessione FlashCopy” a pagina 86Per gli ambienti alta disponibilità IBM i che utilizzano la tecnologia IBM System Storage, è possibileconfigurare una sessione FlashCopy per creare una copia dei dati con riferimento temporale.“Configurazione delle LUN (logical unit) commutate” a pagina 85Le LUN (logical unit) commutate formano un lotto dischi indipendente controllato da un CRG (clusterresource group) unità e possono essere commutate tra i nodi all'interno di un cluster. Per le soluzioni altadisponibilità IBM i che utilizzano le LU commutabili con IBM® System Storage™, è necessario configurareuna descrizione copia ASP, che definisce gli identificativi host e i gruppi di volumi per ciascun nodocluster in cui può essere commutata l'unità ASP.“Configurazione del mirroring metro” a pagina 83Per le soluzioni alta disponibilità IBM i che utilizzano la tecnologia mirroring metro IBM System Storage,è necessario configurare una sessione tra la macchina IBM i e le unità di memoria esterne IBM SystemStorage per le quali è configurato il mirroring metro. Nelle sessioni di mirroring metro IBM i nonimpostare il mirroring nelle unità di memoria esterne, ma impostare una relazione tra i sistemi IBM i e laconfigurazione di mirroring metro esistente sulle unità di memoria esterne.“Configurazione del mirroring globale” a pagina 84Per le soluzioni alta disponibilità IBM i che utilizzano la tecnologia mirroring globale IBM SystemStorage, è necessario configurare una sessione tra la macchina IBM i e le unità di memoria esterne IBMSystem Storage per le quali è configurato il mirroring globale. Nelle sessioni di mirroring globale IBM inon impostare il mirroring nelle unità di memoria esterne, ma impostare una relazione tra i sistemi IBM ie la configurazione di mirroring globale esistente sulle unità di memoria esterne.

Pianificazione per la replica logica:

Più copie dei dati vengono conservate con la replica logica. I dati vengono replicati o copiati, dal nodoprimario nel cluster nei nodi di backup designati nel dominio di ripristino. Quando si verificaun'interruzione sul nodo primario, i dati rimangono disponibili poiché un nodo di backup designatosubentra come punto primario di accesso.

La replica logica crea una copia di un elemento in tempo reale. Si tratta del processo di copia degli oggettida un nodo in un cluster in uno o più nodi nel cluster. La replica logica crea e mantiene oggetti identicisui sistemi. Se viene apportata una modifica a un oggetto su un nodo in un cluster, tale modifica vienereplicata negli altri nodi nel cluster.

È necessario decidere una tecnologia software da utilizzare per la replica logica. Le seguenti soluzionisono disponibili per ottenere la replica logica nel cluster:

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v Prodotti IBM Business Partner

Il software di replica dei dati fornito dai Business Partner IBM di cluster riconosciuti consente direplicare gli oggetti su più nodi.

v Un'applicazione di replica con scrittura personalizzata

La gestione giornale IBM fornisce un mezzo tramite cui è possibile registrare l'attività degli oggetti sulsistema. Per ottenere replica logica è possibile scrivere un'applicazione utilizzando la gestione giornale.

Informazioni correlate:Journal management

Come determinare quali sistemi utilizzare per la replica logica:

Quando si determina quali sistemi utilizzare per la replica logica, vi sono diverse considerazioni chiave.

Queste considerazioni sono:v Capacità delle prestazioniv Capacità discov Dati criticiv Prevenzione delle situazioni di emergenza

Se il sistema ha esito negativo, è necessario sapere quali dati e applicazioni sono in esecuzione sulsistema primario e sul sistema di backup. È preferibile inserire i dati critici sul sistema con maggiorecapacità di gestione del carico di lavoro nel caso in cui si verifichi un esito negativo. Lo spazio su disconon deve essere esaurito. Se il sistema primario esaurisce lo spazio e ha esito negativo, è molto probabileche anche il sistema di backup abbia esito negativo a causa di spazio su disco insufficiente. Perassicurarsi che il centro dati non venga completamente distrutto in caso di un disastro naturale, comeun'alluvione, un tornado o un uragano, è necessario localizzare il sistema replicato in un'ubicazioneremota.

Pianificazione del giornale per la replica logica:

Se si utilizza la replica logica, è necessario utilizzare la registrazione su giornale per forzare le scritturadalla copia di produzione dei dati nella copia di backup dei dati.

La gestione del giornale consente di impedire la perdita delle transazioni nel caso di una chiusuraanomala del sistema. Quando si esegue la registrazione su giornale di un oggetto, il sistema conserva unrecord delle modifiche che sono state effettuate sull'oggetto stesso. Indipendentemente dalla soluzionealta disponibilità implementata, la registrazione su giornale è considerata una best practise per evitare laperdita di dati durante interruzioni anomale del sistema.

In ambienti di replica logica, la registrazione su giornale è l'elemento base della soluzione e in quanto talerappresenta un requisito per l'implementazione di una soluzione basata su questa tecnologia. Con lareplica logica, è possibile che la copia in tempo reale in un sistema di backup sia limitata in base alladimensione degli oggetti che vengono replicati. Ad esempio, un programma aggiorna un record che sitrova all'interno di un file registrato su giornale. Come parte della stessa operazione, esso aggiorna ancheun oggetto, come ad esempio uno spazio utente, che non è registrato su giornale. La copia di backupdiventa completamente coerente quando lo spazio utente viene interamente replicato sul sistema dibackup. In pratica, se si verifica un errore nel sistema e l'oggetto spazio utente non è stato ancoracompletamente replicato, è necessario un processo di ripristino manuale per aggiornare lo stato dellospazio utente in modo che corrisponda all'ultima operazione di convalida i cui dati siano staticompletamente replicati.Informazioni correlate:Journal management

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Pianificazione del backup per la replica logica:

Se si sta utilizzando una tecnologia di replica logica, è necessario pianificare le operazioni di backup inquesto ambiente.

La replica logica replica le modifiche apportate agli oggetti, come file o programmi su una copia diproduzione, in una copia di backup. La replica avviene quasi in tempo reale (simultanea). Di solito, sel'oggetto, come ad esempio un file, viene registrato su giornale, la replica viene gestita a livello record.Un vantaggio chiave per questa tecnologia è rappresentato dal fatto che è possibile accedere alla copia dibackup in tempo reale per le operazioni di backup. È possibile eseguire un backup remoto su una copiadi backup dei dati senza danneggiare la versione di produzione dei dati.

Pianificazione delle prestazioni per la replica logica:

Se si utilizza una tecnologia di replica logica come parte di una soluzione alta disponibilità, è necessariocomprendere i potenziali effetti sulle prestazioni con questa soluzione.

Con la replica logica, gli effetti potenziali sulle prestazioni risiedono nella latenza del processo di replica.La latenza fa riferimento alla durata del ritardo tra il momento in cui le modifiche vengono apportate sulsistema di origine e quello in cui tali modifiche sono disponibili sul sistema di backup. La registrazionesu giornale remota sincrona può ridurre notevolmente tale durata. Indipendentemente dal meccanismo ditrasmissione utilizzato, è necessario progettare in modo adeguato il volume di trasmissione e pianificarecorrettamente la velocità e le linee di comunicazione, per garantire che il proprio ambiente sia in grado digestire i volumi di replica che raggiungono il relativo picco. In un ambiente con volumi elevati, la latenzapuò rappresentare un problema sulla destinazione, anche se le funzioni di trasmissione sono pianificate inmodo adeguato.

Pianificazione della resilienza ambienteLa resilienza ambiente garantisce il mantenimento della coerenza degli oggetti e degli attributi tra lerisorse definite nell'ambiente alta disponibilità. È necessario identificare quali risorse richiedono unambiente coerente per funzionare correttamente e creare un dominio amministrativo del cluster chegarantirà il mantenimento della coerenza di questi attributi delle risorse nella soluzione alta disponibilità.

Pianificazione di un dominio amministrativo cluster:

Il dominio amministrativo cluster richiede la pianificazione per gestire le risorse sincronizzate tra nodiall'interno di un dominio amministrativo cluster. Per assicurarsi che un'applicazione venga eseguita inmodo coerente su qualsiasi sistema in un ambiente alta disponibilità, è necessario identificare tutte lerisorse che influiscono sul comportamento dell'applicazione, così come i nodi cluster in cui l'applicazioneviene eseguita o in cui potrebbero risiedere i dati dell'applicazione.

Un amministratore del cluster può creare un dominio amministrativo cluster e aggiungere le risorsemonitorate che vengono sincronizzate tra nodi. Il cluster IBM i fornisce un elenco di risorse di sistemache possono essere sincronizzate da un dominio amministrativo del cluster, rappresentate dalle MRE(monitored resource entries - voci risorsa monitorata).

Quando si progetta un dominio amministrativo cluster, è necessario rispondere alle seguenti domande:

Quali nodi verranno inclusi nel dominio amministrativo?L'utente dovrebbe determinare quali nodi in un cluster devono essere gestiti dal dominioamministrativo del cluster. Questi sono i nodi del cluster che rappresentano i sistemi in cuiun'applicazione può essere eseguita o dove vengono memorizzati i dati dell'applicazione e cherichiedono un ambiente operativo coerente. I nodi non possono essere in più dominiamministrativi del cluster. Ad esempio, se in un cluster vi sono quattro nodi (Nodo A, Nodo B,Nodo C e Nodo D), i Nodi A e B possono trovarsi in un dominio amministrativo del cluster e i

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Nodi C e D possono trovarsi in un altro dominio. Tuttavia, non è possibile avere i Nodi B e C inun terzo dominio amministrativo del cluster e continuare ad averli nel relativo dominoamministrativo del cluster di origine.

Quale sarà la convenzione di denominazione per i domini amministrativi del cluster?In base alla complessità e alla dimensione dell'ambiente sottoposto a cluster, è possibile stabilireuna convenzione di denominazione standard per i CRG peer e i domini amministrativi cluster.Poiché un CRG peer viene creato quando si crea un dominio amministrativo del cluster, èpossibile differenziare altri CRG peer da quelli che rappresentano i domini amministrativi delcluster. Ad esempio, i CRG peer che rappresentano i domini amministrativi del cluster possonoessere denominati ADMDMN1, ADMDMN2 e così via, mentre gli altri CRG peer possono esseredenominati PEER1. È possibile utilizzare l'API QcstListClusterResourceGroupIn (Elencoinformazioni CRG) per determinare se il CRG peer viene utilizzato come dominio amministrativodel cluster. Un CRG peer che rappresenta un dominio amministrativo del cluster può essereidentificato dal proprio identificativo applicazione, che è QIBM.AdminDomain.

Pianificazione delle voci risorsa monitorata (MRE):

Le risorse monitorate sono oggetti IBM i che possono essere definiti in un dominio amministrativo delcluster. Queste risorse devono rimanere coerenti nei sistemi in un ambiente alta disponibilità, altrimentidurante un'interruzione le applicazioni potrebbero non essere eseguite come previsto. Sarebbe opportunopianificare quali risorse supportate all'interno del sistema devono essere monitorate.

È necessario determinare quali risorse di sistema devono essere sincronizzate. È possibile selezionareattributi per ciascuna di queste risorse per personalizzare gli elementi che vengono sincronizzati. Leapplicazioni che vengono eseguite su più nodi potrebbero aver bisogno di variabili di ambiente specificheper essere eseguite correttamente. Inoltre, i dati che si espandono su diversi nodi potrebbero richiederel'accesso di determinati profili utente. Prestare attenzione ai requisiti operativi per le applicazioni e i datiprima di determinare quali risorse hanno bisogno di essere gestite da un dominio amministrativo delcluster.

Pianificazione dei clusterPrima di implementare una soluzione alta disponibilità, è necessario assicurarsi che tutti i requisiti per icluster siano soddisfatti.

Requisiti hardware per i cluster:

Per implementare una soluzione alta disponibilità, è necessario pianificare e configurare un cluster. Uncluster raggruppa sistemi e risorse in un ambiente alta disponibilità.

Di seguito vengono indicati i requisiti hardware minimi per i cluster:v Saranno necessari almeno due sistemi o partizioni su cui è in esecuzione IBM i. All'interno di un

cluster sono supportati fino a 128 sistemi. Ogni modello System i in grado di eseguire IBM i V4R4M0,o versione successiva, è compatibile per l'utilizzo della creazione di cluster.

v Si consiglia l'utilizzo di UPS (uninterruptible power supply) esterni o di una soluzione equivalente perproteggersi da un'improvvisa interruzione dell'alimentazione che potrebbe determinare una partizionecluster.

v Se si intende utilizzare tecnologie di resilienza dati che richiedono lotti dischi indipendenti, sarànecessario anche pianificare hardware specifico per la tecnologia di resilienza dati. È possibile utilizzaremetodi differenti di protezione disco per prevenire il verificarsi di un failover nel caso in cui un discoprotetto abbia esito negativo.

Concetti correlati:“Pianificazione della resilienza dati” a pagina 14La resilienza dati è la capacità da parte dei dati di essere disponibili per gli utenti o le applicazioni. Èpossibile ottenere la resilienza dei dati utilizzando la tecnologia cluster IBM i con tecnologie di replica

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logica, mirroring tra siti e dischi commutati.Riferimenti correlati:“Pianificazione dell'elenco di controllo per i cluster” a pagina 41Completare l'elenco di controllo della configurazione del cluster per assicurarsi che l'ambiente siacorrettamente pronto prima di iniziare la configurazione del cluster.Informazioni correlate:Uninterruptible power supplyIP multicastingDisk protection

Requisiti software per i cluster:

Per utilizzare la creazione di cluster, è necessario disporre del software corretto e delle licenze.1. Release più recente supportato di IBM i sistema operativo installato.2. Funzione Programma di utilità Connettività TCP/IP installata.3. Se si intende utilizzare tecnologie di resilienza dati, come dischi commutati o mirroring tra siti, vi

sono dei requisiti aggiuntivi.4. L'opzione 41 (Risorse commutabili HA) è richiesta se si intende utilizzare le seguenti interfacce:

v Programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i. Questo programma su licenza fornisce leseguenti interfacce che richiedono l'opzione 41:– Interfaccia grafica PowerHA– Comandi di PowerHA– API PowerHA

5. È anche possibile utilizzare un prodotto di un business partner IBM o scrivere l'applicazione digestione alta disponibilità mediante le API del cluster.

Concetti correlati:“Pianificazione dei dischi commutati” a pagina 15Un'unica copia dei dati viene mantenuta sull'hardware commutabile su un IOA in un ambiente dipartizioni logiche. La commutazione delle tower non è disponibile a partire dall'hardware POWER7 o conla versione 7.2 del sistema operativo IBM i.“Pianificazione del mirroring tra siti” a pagina 16Il mirroring tra siti fornisce diverse tecnologie di ripristino di emergenza e alta disponibilità IBM i:mirroring geografico, mirroring metro e mirroring globale.“Pianificazione della resilienza dati” a pagina 14La resilienza dati è la capacità da parte dei dati di essere disponibili per gli utenti o le applicazioni. Èpossibile ottenere la resilienza dei dati utilizzando la tecnologia cluster IBM i con tecnologie di replicalogica, mirroring tra siti e dischi commutati.Riferimenti correlati:“Pianificazione dell'elenco di controllo per i cluster” a pagina 41Completare l'elenco di controllo della configurazione del cluster per assicurarsi che l'ambiente siacorrettamente pronto prima di iniziare la configurazione del cluster.Informazioni correlate:Cluster APIs

Requisiti delle comunicazioni per i cluster:

Utilizzare qualsiasi tipo di supporto delle comunicazioni nell'ambiente di creazione cluster a condizioneche supporti l'IP (Internet Protocol).

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Servizi risorse cluster utilizza i protocolli TCP/IP e UDP/IP per comunicare tra nodi. Sono supportateLAN (local area network), WAN (wide area network), SAN (system area network) OptiConnect oqualsiasi combinazione di queste unità di connettività. La scelta dovrebbe essere basata sui seguentifattori:v Volume delle transazioniv Requisiti del tempo di rispostav Distanza tra nodiv Considerazioni sul costo

È possibile utilizzare queste stesse considerazioni quando si stabilisce il supporto di connessione dautilizzare per connettere le ubicazioni primarie e di backup delle risorse. Durante la pianificazione delcluster, si consiglia di progettare uno o più nodi di backup in ubicazioni remote per continuare a svolgerel'attività nel caso in cui si verifichi una situazione di emergenza con perdita del sito.

Per evitare problemi delle prestazioni che potrebbero essere causati da capacità inadeguata, è necessariovalutare i supporti di comunicazione che vengono utilizzati per gestire i volumi delle informazioniinviate da un nodo all'altro. È possibile scegliere quali supporti fisici si preferisce utilizzare, ad esempio,token ring, Ethernet, ATM (asynchronous transfer mode), SPD OptiConnect o Virtual OptiConnect (unaconnessione interna ad alta velocità tra partizioni logiche).

Per l'hardware commutabile, noto anche come CRG di unità resilienti, è necessario disporre di un discocommutato nell'ambiente in uso. I dischi commutati sono supportati solo tra le partizioni nello stessosistema fisico.

Nota: se si utilizzano adattatori LAN 2810 solo mediante TCP/IP e non mediante SNA (Systems NetworkArchitecture) o IPX, è possibile incrementare le prestazioni dell'adattatore su un sistema OS/400 V4R5M0,specificando l'abilitazione solo per TCP (*YES) per la descrizione linea specifica tramite il comandoWRKLIND (Gestione descrizioni linea). L'abilitazione solo per TCP (*YES) viene impostataautomaticamente in OS/400 V5R1M0 o release successivi.Concetti correlati:“Pianificazione dei dischi commutati” a pagina 15Un'unica copia dei dati viene mantenuta sull'hardware commutabile su un IOA in un ambiente dipartizioni logiche. La commutazione delle tower non è disponibile a partire dall'hardware POWER7 o conla versione 7.2 del sistema operativo IBM i.Riferimenti correlati:“Pianificazione dell'elenco di controllo per i cluster” a pagina 41Completare l'elenco di controllo della configurazione del cluster per assicurarsi che l'ambiente siacorrettamente pronto prima di iniziare la configurazione del cluster.

Come dedicare una rete per i cluster:

Durante le normali operazioni, il traffico di comunicazione di base della creazione di cluster è minimo.Tuttavia, si consiglia vivamente di avere percorsi di comunicazione ridondanti configurati per ogni nodoin un cluster.

Un percorso di comunicazione ridondante significa che due linee sono state configurate tra due nodi inun cluster. Se si verifica un errore sul primo percorso di comunicazione, il secondo percorso dicomunicazione può subentrare per fare in modo che le comunicazioni continuino ad essere eseguite tra inodi, minimizzando così le condizioni che possono inserire uno o più nodi del cluster in una partizionedel cluster. Un aspetto da prendere in considerazione durante la configurazione di questi percorsi è cheentrambe le linee di comunicazione passano per lo stesso adattatore sul sistema e che queste linee sonoancora a rischio in caso di esito negativo di tale adattatore singolo. Tuttavia, sarebbe opportuno notareche non è sempre possibile evitare una partizione del cluster. Se nel sistema si verifica un'interruzionedell'alimentazione o un errore hardware, è possibile che il cluster diventi partizionato. Configurando due

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linee, è possibile dedicarne una al traffico per la creazione di cluster e l'altra al traffico normale e per lalinea di backup nel caso in cui linea dedicata per la creazione di cluster si disattivi. La partizione clustertipica correlata alla rete può essere evitata configurando percorsi di comunicazione ridondanti tra tutti inodi nel cluster.

Suggerimenti: comunicazioni cluster:

Considerare questi suggerimenti quando si impostano i percorsi delle comunicazioni.v Assicurarsi di disporre dell'ampiezza di banda adeguata sulle linee di comunicazione per gestire

l'attività non cluster insieme alla funzione heartbeating della creazione del cluster e continuare aeseguire il monitoraggio per una maggiore attività.

v Per una maggiore affidabilità, non configurare un singolo percorso di comunicazione che collega uno opiù nodi.

v Non sovraccaricare la linea che deve assicurare che l'utente sta ancora comunicando con un nodo.v Eliminare il numero massimo di singoli punti di errori, come ad esempio due linee di comunicazione

che in un singolo adattatore, uno stesso IOP (input-output processor) oppure la stessa unità diespansione.

v Se si dispone di una vasta quantità di dati da inoltrare sulle linee di comunicazione, è possibileconsiderare di inserire la replica di dati e il monitoraggio heartbeat su reti separate.

v Il multicast UDP (User Datagram Protocol) è il protocollo preferito che l'infrastruttura dellecomunicazioni cluster utilizza per inviare le informazioni sulla gestione del cluster tra i nodi in uncluster. Quando il supporto fisico supporta le capacità multicast, le comunicazioni cluster utilizzano ilmulticast UDP per inviare la messaggistica di gestione da un determinato nodo a tutti i nodi clusterlocali che supportano lo stesso indirizzo di sottorete. I messaggi inviati ai nodi sulle reti remotevengono sempre inviati mediante le capacità point-to-point UDP. Le comunicazioni cluster nondipendono dalla capacità di instradamento dei messaggi multicast.

v Per natura, il traffico multicast che supporta la messaggistica di gestione del cluster tende a fluttuare.In base al numero di nodi presenti su una data LAN (che supporta un indirizzo di sottorete comune) ealla complessità della struttura di gestione del cluster scelta dall'amministratore del cluster, i pacchettimulticast correlati al cluster possono facilmente superare i 40 pacchetti al secondo. Le fluttuazioni diquesta natura possono avere un effetto negativo sull'apparecchiatura di rete precedente. Un esempio èrappresentato dai problemi di congestione sulle unità nella LAN che rappresentano gli agenti SNMP(Simple Network Management Protocol) necessari per la valutazione di ciascun pacchetto multicastUDP. Alcune attrezzature di rete più recenti non dispongono dell'ampiezza di banda adeguata per farfronte a questo tipo di traffico. È necessario assicurarsi che l'utente o l'amministratore di rete abbiaesaminato la capacità delle reti di gestire il traffico multicast UDP al fine di essere certi che la creazionedel cluster non abbia un effetto negativo sulle prestazioni delle reti.

Pianificazione delle prestazioni per i cluster:

Poiché esistono delle differenze potenzialmente significative nell'ambiente delle comunicazioni, è possibileadattare le variabili che influiscono sulle comunicazioni del cluster in modo che corrispondano meglioall'ambiente.

I valori predefiniti di solito dovrebbero essere accettabili per gli ambienti più comuni. Se il proprioambiente particolare non si adatta bene a questi valori predefiniti, è possibile ottimizzare lecomunicazioni cluster in modo che corrispondano meglio all'ambiente. Sono disponibili l'ottimizzazionedi livello base e di livello avanzato.

Ottimizzazione di livello base

L'ottimizzazione di livello base consente di impostare i parametri di ottimizzazione su una serie di valoripredefiniti identificati per i valori dell'intervallo di messaggistica e superotempo alto, basso e normale.Quando viene selezionato il livello normale, i valori predefiniti vengono utilizzati per le prestazioni delle

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comunicazioni cluster ed i parametri di configurazione. La selezione del livello basso causa l'aumento deivalori dell'intervallo heartbeating e dei differenti superotempo di messaggio da parte della creazione dicluster. Con heartbeat meno frequenti e valori di superotempo maggiori, il cluster è meno sensibile aglierrori delle comunicazioni. La selezione del livello alto causa la diminuzione dei valori dell'intervalloheartbeating e dei diversi superotempo di messaggio da parte della creazione di cluster. Con heartbeatpiù frequenti e valori di superotempo inferiori, il cluster è più sensibile agli errori delle comunicazioni.

Ottimizzazione di livello avanzato

Con l'ottimizzazione di livello avanzato, i parametri individuali possono essere ottimizzati utilizzandointervalli di valori predefiniti. Ciò consente un'ottimizzazione più granulare per soddisfare circostanzespeciali nell'ambiente di comunicazione. Se si desidera un livello di ottimizzazione avanzato, si consigliadi ottenere aiuto dal personale di supporto IBM o equivalente. L'impostazione non corretta dei parametriindividuali può determinare prestazioni ridotte.

Parametri delle comunicazioni cluster ottimizzabili:

L'API QcstChgClusterResourceServices (Modifica Servizi risorse cluster) consente ad alcuni servizi ditopologia del cluster e ai parametri delle prestazioni delle comunicazioni cluster e della configurazione diessere ottimizzati per adattarsi meglio ai numerosi ambienti della rete e delle applicazioni univoche in cuisi verifica la creazione di cluster.

Il comando CHGCLU (Modifica cluster) fornisce un livello base di ottimizzazione, mentre l'APIQcstChgClusterResourceServices fornisce livelli di ottimizzazione sia di base che avanzati.

L'API QcstChgClusterResourceServices e il comando CHGCLUCFG (Modifica configurazione cluster)possono essere utilizzati per ottimizzare la configurazione e le prestazioni del cluster. L'API e il comandoforniscono un livello di base del supporto di ottimizzazione in cui il cluster verrà adattato ad una seriepredefinita di valori identificati per i valori dell'intervallo di messaggistica e superotempo alto, basso enormale. Se si desidera un livello di ottimizzazione avanzato, di solito anticipato con l'aiuto del personaledi supporto IBM, i parametri singoli devono essere ottimizzati tramite l'utilizzo dell'API su un intervallopredefinito di valori. Modifiche inappropriate ai singoli parametri posso facilmente portare a prestazionicluster ridotte.

Quando e come ottimizzare i parametri cluster

Il comando CHGCLU e l'API QcstChgClusterResourceServices forniscono un percorso rapido per impostarele prestazioni cluster e i parametri di configurazione senza che sia necessario comprendere i dettagli.Questo livello di base dell'ottimizzazione influisce principalmente sulla sensibilità dell'heartbeating e suivalori superotempo di messaggio del cluster. I valori validi per il livello di base del supporto diottimizzazione sono:

1 (Valori superotempo alti/Heartbeat meno frequenti)Gli adattamenti vengono apportati alle comunicazioni cluster per diminuire la frequenzadell'heartbeating ed aumentare i diversi valori di superotempo di messaggio. Con heartbeat menofrequenti e valori di superotempo maggiori, il cluster è più lento a rispondere (meno sensibile)agli errori delle comunicazioni.

2 (Valori predefiniti)I valori predefiniti normali vengono utilizzati per le prestazioni delle comunicazioni cluster ed iparametri di configurazione. Questa impostazione può essere utilizzata per restituire a tutti iparametri i valori predefiniti di origine.

3 (Valori superotempo bassi/Heartbeat meno frequenti)Gli adattamenti vengono apportati alle comunicazioni cluster per diminuire l'intervalloheartbeating e i differenti valori di superotempo di messaggio. Con heartbeat più frequenti evalori di superotempo inferiori, il cluster è più veloce a rispondere (più sensibile) agli errori dellecomunicazioni.

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Nella tabella riportata di seguito vengono visualizzati tempi di risposta di esempio per un erroreheartbeat che porta ad una partizione del nodo:

Nota: i tempi sono specificati nel formato minuti:secondi.

1 (Sensibilità inferiore) 2 (Predefinito) 3 (Sensibilità superiore)

Rilevam.diproblemaheartbeat

Analisi Totale Rilevam.diproblemaheartbeat

Analisi Totale Rilevam.diproblemaheartbeat

Analisi Totale

Sottoretesingola

00:24 01:02 01:26 00:12 00:30 00:42 00:04 00:14 00:18

Piùsottoreti

00:24 08:30 08:54 00:12 04:14 04:26 00:04 02:02 02:06

In base ai carichi di rete tipici e al supporto fisico utilizzato, un amministratore cluster può scegliere diadattare i livelli di superotempo di messaggio e di sensibilità heartbeating. Ad esempio, con un trasportoalta affidabilità ad alta velocità, come OptiConnect con tutti i sistemi nel cluster su un bus OptiConnectcomune, è possibile stabilire un ambiente più sensibile per garantire un rilevamento rapido che porta adun failover più veloce. Viene scelta l'opzione 3. Se si è in esecuzione su un bus Ethernet 10 Mbs connotevole carico e le impostazioni predefinite portano a partizioni occasionali a causa dei carichi di piccodella rete, è possibile utilizzare l'opzione 1 per ridurre la sensibilità della creazione del cluster ai carichidi picco.

L'API Modifica Servizi risorse cluster consente anche l'ottimizzazione di parametri singoli specificiquando i requisiti dell'ambiente di rete presentano situazioni univoche. Ad esempio, prendiamonuovamente in considerazione un cluster con tutti i nodi comuni su un bus OptiConnect. Le prestazionidei messaggi cluster possono essere notevolmente migliorate impostando il parametro della dimensionedei messaggi sul valore massimo di 32,500 per corrispondere meglio alla dimensione MTU (maximumtransmission unit) OptiConnect rispetto al valore predefinito di 1,464 byte. Ciò riduce il sovraccarico diframmentazione e riassemblaggio dei messaggi di grandi dimensioni. Il vantaggio, naturalmente, dipendedalle applicazioni cluster e dall'utilizzo della messaggistica del cluster derivante da tali applicazioni. Altriparametri sono definiti nella documentazione dell'API e possono essere utilizzati per ottimizzare leprestazioni della messaggistica del cluster o per modificare la sensibilità del cluster al partizionamento.Riferimenti correlati:QcstChgClusterResourceServices APIInformazioni correlate:Change Cluster (CHGCLU) command

Modifica delle impostazioni dei servizi risorse cluster:

I valori predefiniti che interessano il superotempo dei messaggi e i tentativi sono impostati perrappresentare le installazioni più tipiche. Tuttavia, è possibile modificare questi valori per corrisponderein maniera più precisa all'ambiente delle comunicazioni.

I valori possono essere adattati tramite uno di questi modi:v Impostare un livello prestazioni generale che corrisponde all'ambiente.v Impostare valori per parametri specifici di ottimizzazione dei messaggi per un adattamento più

specifico

Nel primo metodo, il traffico dei messaggi viene adattato a quello di tre livelli di comunicazione. Il livellonormale è quello predefinito e viene descritto in maniera dettagliata in Monitoraggio heartbeat.

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Il secondo metodo di solito dovrebbe essere eseguito su consiglio di un esperto.

L'API QcstChgClusterResourceServices (Modifica Servizi risorse cluster) fornisce informazioni dettagliateper entrambi i metodi.Riferimenti correlati:QcstChgClusterResourceServices APIInformazioni correlate:Heartbeat monitoring

Pianificazione di cluster a più release:

Se si sta creando un cluster che include nodi in più versioni cluster, alcune fasi sono obbligatorie durantela creazione del cluster.

Per impostazione predefinita, la versione cluster corrente viene impostata sulla versione cluster potenzialedel primo nodo aggiunto al cluster. Questo approccio è appropriato se il livello di versione di questonodo è il più basso tra quelli previsti per essere inclusi nel cluster. Tuttavia, se questo nodo si trova ad unlivello di versione successivo, non è possibile aggiungere nodi con un livello di versione inferiore.L'alternativa consiste nell'utilizzare il valore della versione cluster di destinazione quando si crea uncluster per impostare la versione cluster corrente su un valore inferiore di uno rispetto alla versionecluster potenziale del primo nodo aggiunto al cluster.

Nota: se si utilizza il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i, la versione V6R1 èrichiesta su tutti i sistemi all'interno del cluster.

Ad esempio, considerare il caso in cui sia necessario creare un cluster a due nodi. Di seguito vengonoindicati i nodi per questo cluster:

Identificativo nodo Release Versione cluster potenziale

Nodo A V5R4 5

Nodo B V6R1 6

Se il cluster deve essere creato dal Nodo b, è necessario prestare attenzione ed indicare che si tratterà diun cluster a release misto. La versione cluster di destinazione deve essere impostata per indicare che inodi del cluster comunicheranno ad un valore inferiore di uno rispetto alla versione del nodo potenzialedel nodo della richiesta.

Pianificazione delle prestazioni per i cluster:

Quando vengono apportate delle modifiche a un cluster, è possibile che ciò influisca sul sovraccariconecessario per gestire il cluster.

Le uniche risorse richieste dalla creazione di cluster sono quelle necessarie per eseguire il monitoraggioheartbeat, per gestire i gruppi CRG, i nodi cluster e qualsiasi tipo di messaggistica tra CRG e nodi cluster.Una volta operativo l'ambiente di creazione cluster, l'unico aumento nel sovraccarico si verifica sevengono apportate delle modifiche al cluster.

In un ambiente operativo in condizioni normali, l'attività di creazione cluster dovrebbe avere effettiminimi sui sistemi sottoposti a cluster.

Pianificazione della rilevazione avanzata degli errori del nodo:

È possibile utilizzare la funzione di rilevazione avanzata degli errori del nodo per ridurre il numero discenari di errore che determinano le partizioni cluster.

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Prima di implementare la funzione di rilevazione avanzata degli errori del nodo, è necessario verificareche tutti i prerequisiti siano stati soddisfatti.v Per impedire le partizioni cluster in caso di errore di un nodo cluster, è possibile utilizzare una

partizione HMC (Hardware Management Console) v7 o VIOS (Virtual I/O Server) su un server gestitoIVM (Integrated Virtualization Manager).

v Determinare quali nodi cluster sono gestiti da HMC o da IVM ed i nodi cluster a cui devono esserenotificati gli errori.

v Per ciascun nodo a cui devono essere notificati gli errori, deve essere configurato un monitor cluster.

Requisiti hardware per la rilevazione avanzata degli errori del nodo:

È possibile utilizzare la funzione di rilevazione avanzata degli errori del nodo, purché siano soddisfattitutti i requisiti hardware.

Di seguito sono riportati i requisiti hardware minimi per la funzione di rilevazione avanzata degli erroridel nodo:v Almeno due modelli o partizioni logiche IBM iv HMC (Hardware Management Console) o un VIOS (Virtual I/O Server) su un server gestito IVM

(Integrated Virtualization Manager)

Requisiti software per la rilevazione avanzata degli errori del nodo:

Per utilizzare la funzione di rilevazione avanzata degli errori del nodo in una soluzione alta disponibilitàIBM i, è necessario che siano soddisfatti i requisiti software minimi.

Per ciascun nodo su cui si pianifica l'utilizzo della funzione di rilevazione avanzata degli errori del nodoè necessario che siano soddisfatti i seguenti requisiti software:v Sistema operativo 5770-SS1v Opzione 33 del sistema operativo di base 5770-SS1 - PASE (Portable Application Solutions

Environment)v Opzione 30 del sistema operativo di base 5770-SS1 - Qshellv 5733-SC1 - IBM Portable Utilities per IBM iv Opzione 1 di 5733-SC1 - OpenSSH, OpenSSL, zlibv 5770-UME IBM Universal Manageability Enablementv 5770-HAS Programma su licenza IBM PowerHA per i

Pianificazione dell'elenco di controllo per i cluster:

Completare l'elenco di controllo della configurazione del cluster per assicurarsi che l'ambiente siacorrettamente pronto prima di iniziare la configurazione del cluster.

Tabella 1. Elenco di controllo della configurazione TCP/IP per i cluster

Requisiti TCP/IP

__ Avviare TCP/IP su tutti i nodi che si desidera includere nel cluster utilizzando il comando STRTCP (AvvioTCP/IP).

__ Configurare l'indirizzo di loopback TCP (127.0.0.1) e verificare che mostri uno stato Attivo. Verificarel'indirizzo di loopback TCP/IP utilizzando il Comando WRKTCPSTS (Gestione dello stato di rete TCP/IP) suciascun nodo nel cluster.

__ Verificare lo stato degli indirizzi IP utilizzati per il cluster sul nodo sia Attivo. Utilizzare il comandoWRKTCPSTS (Gestione dello stato di rete TCP/IP) per verificare lo stato degli indirizzi IP.

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Tabella 1. Elenco di controllo della configurazione TCP/IP per i cluster (Continua)

Requisiti TCP/IP

__ Verificare che il server INETD (Internet Daemon) sia attivo su tutti i nodi nel cluster. Se il server INETD nonè attivo, è necessario avviarlo. Per informazioni relative all'avvio del server INETD, consultare “Avvio delserver INETD” a pagina 60.

__ Verificare che il profilo utente per INETD, specificato in /QIBM/ProdData/OS400/INETD/inetd.conf,disponga solo dell'autorizzazione minima. Se questo profilo utente non dispone solo dell'autorizzazioneminima, l'avvio del nodo cluster avrà esito negativo. Per impostazione predefinita, QUSER viene specificatocome profilo utente per INETD.

__ Verificare che ciascun indirizzo IP del cluster su ciascun nodo nel cluster possa eseguire l'instradamento edinviare datagrammi UDP a tutti gli altri indirizzi IP nel cluster. Se un nodo cluster utilizza un indirizzo IPv4,tutti i nodi nel cluster devono disporre di un indirizzo IPv4 attivo (non necessariamente configurato comeindirizzo IP del cluster), in grado di eseguire l'instradamento e di inviare pacchetti TCP a tale indirizzo.Inoltre, se un nodo cluster utilizza un indirizzo IPv6, ciascun nodo nel cluster deve disporre di un indirizzoIPv6 attivo (non necessariamente configurato come indirizzo IP del cluster), in grado di eseguirel'instradamento e di inviare pacchetti TCP a tale indirizzo. L'utilizzo del comando PING, specificando unindirizzo IP locale, e del comando TRACEROUTE, specificando i messaggi UDP, può consentire di determinare sedue indirizzi IP sono in grado di comunicare. I comandi PING e TRACEROUTE non funzionano tra indirizzi IPv4ed IPv6 oppure se un firewall blocca PING e TRACEROUTE.

__ Verificare che le porte 5550 e 5551 non vengano utilizzate da altre applicazioni. Tali porte sono riservate perla creazione del cluster IBM. È possibile visualizzare l'utilizzo della porta mediante il Comando WRKTCPSTS(Gestione dello stato di rete TCP/IP) . La porta 5550 viene aperta e si trova nello stato In ascolto creandoil cluster una volta avviato INETD.

Tabella 2. Elenco di controllo del dominio amministrativo per i cluster

Considerazioni sull'interfaccia cluster del CRG

Installare il programma su licenza iHASM (IBM PowerHA SystemMirror for i) (5770-HAS). Una chiave dilicenza valida deve essere presente su tutti i nodi cluster che si troveranno nella soluzione alta disponibilità.

__ Installare l'Opzione 41 (IBM i - Risorse commutabili HA). Una chiave di licenza valida deve essere presentesu tutti i nodi cluster che si troveranno nel dominio unità.

__ Verificare che tutti i server host vengano avviati utilizzando il Comando STRHOSTSVR (Avvio server host) :STRHOSTSVR SERVER(*ALL)

Se si intende utilizzare le unità commutabili nel cluster, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

Tabella 3. Elenco di controllo della configurazione unità resiliente per i cluster

Requisiti unità resiliente

__ Installare il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i. Una chiave di licenza valida deveessere presente su tutti i nodi cluster che si troveranno nella soluzione alta disponibilità.

__ Verificare che l'Opzione 41 (Risorse commutabili HA) sia installata e che esista una chiave di licenza valida sututti i nodi cluster che si troveranno nel dominio unità.

__ Per accedere alle funzioni di gestione disco, configurare STS (service tools server) con l'accesso e i profiliutente DST. Per dettagli, consultare Enabling and accessing disk units.

__ Se si stanno commutando le unità resilienti tra le partizioni logiche su un sistema e non si sta l'HMC pergestire le partizioni logiche, abilitare Virtual OptiConnect per le partizioni. Questa operazione viene eseguitaal momento dell'accesso DST (dedicated service tools). Per i dettagli, consultare Virtual OptiConnect.

Se si utilizza Hardware Management Console per gestire le partizioni, modificare le proprietà del profilodella partizione sul separatore OptiConnect per abilitare Virtual OptiConnect per ciascuna partizione nellaconfigurazione commutabile. È necessario attivare il profilo della partizione per riflettere la modifica.

42 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Tabella 3. Elenco di controllo della configurazione unità resiliente per i cluster (Continua)

Requisiti unità resiliente

__ Se si stanno commutando le unità resilienti tra le partizioni logiche e non si sta utilizzando l'HMC per lagestione delle partizioni logiche, è necessario configurare il bus in modo che vanga condiviso tra le partizionioppure configurare un lotto I/E. Il bus deve essere configurato come Proprietà bus condiviso da unapartizione e tutte le altre partizioni che partecipano alla commutazione dell'unità devono essere configuratecome Utilizzo bus condiviso.

Se si utilizza Hardware Management Console per la gestione delle partizioni logiche, è necessario configurareun Lotto I/E che include un processore I/E, un adattatore I/E e tutte le risorse collegate per consentire unlotto dischi indipendente in modo che sia commutabile tra le partizioni. Ciascuna partizione deve disporredell'accesso al lotto I/E. Consultare Rendere commutabile l'hardware per ulteriori dettagli. Per dettagli suirequisiti di pianificazione dell'hardware per le unità commutabili, consultare Requisiti hardware per i dischicommutati.

__ L'MTU (maximum transmission unit) per i percorsi di comunicazione deve essere maggiore del parametroottimizzabile delle comunicazioni cluster, Dimensione frammento messaggio. È possibile verificare l'MTU perun indirizzo IP cluster utilizzando il Comando WRKTCPSTS (Gestione dello stato di rete TCP/IP) sul nodosoggetto. Inoltre, è possibile verificare l'MTU in ciascuna fase lungo l'intero percorso delle comunicazioni.Potrebbe essere più semplice diminuire il parametro Dimensione frammento messaggio una volta creato ilcluster piuttosto che aumentare l'MTU per il percorso delle comunicazioni. Consultare Parametri dellecomunicazioni cluster ottimizzabili per ulteriori informazioni sulla dimensione frammento messaggio. Èpossibile utilizzare l'API QcstRetrieveCRSInfo (Richiamo delle informazioni Servizi risorse cluster pervisualizzare le impostazioni correnti dei parametri di ottimizzazione e l'API QcstRetrieveCRSInfo (ModificaServizi risorse cluster) per modificare le impostazioni.

__ Per il mirroring geografico, assicurarsi che entrambi i nodi siano assegnati a un differente nome sito.

Tabella 4. Elenco di controllo della configurazione della sicurezza per i cluster

Requisiti di sicurezza

__ Impostare l'attributo di rete ALWADDCLU (Consentire aggiunta al cluster) in maniera appropriata sul nododi destinazione se si tenta di avviare un nodo remoto. A seconda dell'ambiente, dovrebbe essere impostato su*ANY o *RQSAUT. Se questo attributo è impostato su *RQSAUT, è necessario che siano installati l'opzione 34(Digital Certificate Manager) e CCA (Cryptographic Service Provider (opzione 35) di IBM i. ConsultareAbilitare un nodo da aggiungere a un cluster per dettagli sull'impostazione dell'attributo di reteALWADDCLU.

__ Abilitare lo stato del profilo utente per INETD specificato in /QIBM/ProdData/OS400/INETD/inetd.conf. Ènecessario che disponga dell'autorizzazione speciale *SECADM o *ALLOBJ. Per impostazione predefinita,QUSER viene specificato come profilo utente per INETD.

__ Verificare che il profilo utente che richiama le API Servizi risorse cluster esista su tutti i nodi cluster edisponga dell'autorizzazione *IOSYSCFG.

__ Verificare che il profilo utente per l'esecuzione del programma di uscita di un CRG esista su tutti i nodi deldominio di ripristino.

Tabella 5. Elenco di controllo della configurazione del lavoro per i cluster

Considerazioni sul lavoro

__ È possibile inoltrare i lavori mediante le API Servizi risorse cluster alle richieste di elaborazione. I lavorivengono eseguiti sotto il profilo utente al fine di eseguire il programma di uscita specificato durante lacreazione di un CRG oppure sotto il profilo utente che ha richiesto l'API (solo per la modifica delle unità neiCRG unità resilienti). Assicurarsi che il sottosistema che gestisce la coda lavori associata al profilo utente siaconfigurata come: *NOMAX per il numero di lavori che è possibile eseguire da tale coda lavori.

__ I lavori vengono inoltrati alla coda lavori specificata dalla descrizione lavori ottenuta dal profilo utentedefinito per un CRG. La descrizione lavori predefinita provoca l'invio dei lavori alla coda lavori QBATCH.Poiché questa coda lavori viene utilizzata per molti lavori utente, il lavoro del programma di uscita potrebbenon essere eseguito nel tempo previsto. Considerare una descrizione lavori univoca con una coda utentiunivoca.

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Tabella 5. Elenco di controllo della configurazione del lavoro per i cluster (Continua)

Considerazioni sul lavoro

__ Quando vengono eseguiti i lavori del programma di uscita, vengono utilizzati i dati di instradamento dalladescrizione lavori per scegliere il lotto di memoria principale e gli attributi tempo di esecuzione da utilizzare.I valori predefiniti risultano nei lavori eseguiti in un lotto con altri lavori batch che dispongono di unapriorità di esecuzione pari a 50. Nessuno di questi è in grado di produrre le prestazioni desiderate per ilavori del programma di uscita. Il sottosistema che inizializza i lavori del programma di uscita (lo stessosottosistema che utilizza la coda lavori univoca) deve assegnare i lavori del programma di uscita a un lottonon utilizzato da altri lavori inizializzati dallo stesso sottosistema o da altri sottosistemi. Inoltre, ai lavori delprogramma di uscita dovrebbe essere assegnata una priorità di esecuzione pari a 15 in modo che venganoeseguiti prima di quasi tutti gli altri lavori utente.

__ Impostare il valore di sistema QMLTTHDACN su 1 o 2.

Vi sono diverse interfacce software disponibili per la configurazione e la gestione del cluster. Una diqueste interfacce è l'interfaccia grafica PowerHA. Se si sceglie di utilizzare PowerHA, è necessariosoddisfare i seguenti requisiti.

Tabella 6. Elenco di controllo configurazione di PowerHA per i cluster

Considerazioni sull'interfaccia grafica PowerHA

__ Installare il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i. Una chiave di licenza valida deveessere presente su tutti i nodi cluster che si troveranno nella soluzione alta disponibilità.

__ Installare l'opzione 41 (Risorse commutabili HA). Una chiave di licenza valida deve essere presente su tutti inodi cluster che si troveranno nel dominio unità.

__ Verificare che tutti i server host vengano avviati utilizzando il Comando STRHOSTSVR (Avvio server host) :STRHOSTSVR SERVER(*ALL)

__ Verificare che il server di gestione sia avviato utilizzando il comando STRTCPSVR (Avvio server TCP/IP):STRTCPSVR SERVER(*HTTP) HTTPSVR(*ADMIN)

Tabella 7. Elenco di controllo della funzione di rilevazione avanzata degli errori del nodo per i cluster

Considerazioni sulla rilevazione avanzata degli errori del nodo

__ Determinare quali nodi cluster sono o possono essere gestiti mediante una partizione HMC (HardwareManagement Console) o VIOS (Virtual I/O Server) su un server gestito IVM (Integrated VirtualizationManager)

__ Determinare i nodi cluster che devono ricevere messaggi in caso di errore di altri nodi cluster

__ Su ciascun nodo cluster che deve ricevere un messaggio da HMC o IVM è necessario eseguire le operazioniriportate di seguito.

Installare l'opzione 33 del sistema operativo di base - IBM PASE (Portable Application SolutionsEnvironment) per i

Installare 5733-SC1 - IBM Portable Utilities per i

Installare l'opzione 1 di 5733-SC1 - OpenSSH, OpenSSL, zlib

Installare 5770-UME - IBM Universal Manageability Enablement per i

Configurare le proprietà enableAuthentication e sslClientVerificationMode per il prodotto 5770-UME.

Copiare un file del certificato digitale da VIOS o HMC ed aggiungerlo ad una memoria affidabile IBM i.

Avviare il server *CIMOM con il comando CL STRTCPSVR *CIMOM

Configurare i monitor cluster con il comando CL ADDCLUMON

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Pianificazione della funzione FlashCopy

È possibile utilizzare la funzione FlashCopy per ridurre la finestra di backup in ambienti PowerHA cheutilizzano le unità di memoria esterne di IBM System Storage. Prima di utilizzare la funzione FlashCopy,verificare che i requisiti minimi siano soddisfatti.

Requisiti hardware per la funzione FlashCopy:

Per utilizzare la tecnologia FlashCopy in una soluzione PowerHA, è necessario soddisfare i requisitihardware minimi.

Di seguito sono riportati i requisiti hardware minimi per la funzione FlashCopy:v Almeno un IBM i collegato a un'unità IBM System Storage. Per una FlashCopy a un sistema o a una

partizione di destinazione IBM i (dove la destinazione della FlashCopy non è *NONE), il sistema o lapartizione di origine della FlashCopy e il sistema o la partizione di destinazione della FlashCopydevono essere collegati alla stessa unità di memoria esterna.

v PowerHA supporta la FlashCopy su DS8000, SAN Volume Controller e Storwize. Per gli adattatori afibre ottiche specifici supportati, consultare IBM System Storage Interoperation Center (SSIC).

v Il dimensionamento appropriato del disco per la memoria di sistema deve essere completato prima diqualsiasi configurazione.– Per FlashCopy con le unità DS8000 System Storage, è necessaria una serie di dischi per l'origine e

una serie di unità disco uguale per la destinazione, nonché un'altra serie per ogni gruppo dicongruenza. È possibile utilizzare FlashCopy di dimensioni ridotte (FlashCopy SE) per ridurrequesto requisito del disco.

– Per FlashCopy con unità SVC (SAN Volume Controller) o Storwize System Storage, è necessaria unaserie di dischi per l'origine e una serie di unità disco uguale per la destinazione.

Per ulteriori informazioni sulle tecnologie di memorizzazione fornite da IBM, consultare “Server dimemoria PowerHA supportati” a pagina 30.Concetti correlati:“Server di memoria PowerHA supportati” a pagina 30IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.Informazioni correlate:

PowerHA SystemMirror for IBM i Cookbook

IBM System Storage DS8000 Information Center

IBM i and IBM Storwize Family: A Practical Guide to Usage Scenarios

IBM SAN Volume Controller Information Center

Requisiti software per la funzione FlashCopy:

Per utilizzare la tecnologia FlashCopy in una soluzione PowerHA, è necessario soddisfare i requisitisoftware minimi.

Di seguito sono riportati i requisiti minimi software per la funzione FlashCopy:v Su ciascun modello IBM i nella soluzione PowerHA deve essere in esecuzione almeno IBM(r) iV6R1 da

utilizzare con il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i.

Nota: per i release precedenti è possibile continuare ad utilizzare IBM Advanced Copy Services perPowerHA su i, un'offerta fornita da Lab Services, per gestire le soluzioni IBM System Storage.

v IBM PowerHA SystemMirror for i installato su ciascun sistema.v Verificare che sia stata installata la PTF più aggiornata.

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Requisiti per le comunicazioni per la funzione FlashCopy:

Per utilizzare la tecnologia FlashCopy in una soluzione PowerHA, è necessario soddisfare i requisitiminimi per le comunicazioni.

Per la funzione FlashCopy, è necessario che siano soddisfatti i requisiti minimi per le comunicazioniriportati di seguito:v Almeno due partizioni o sistemi IBM i che hanno almeno un'unità di memoria esterna IBM(r) System

Storage(r) collegata a ogni sistema. Le unità di memoria esterne IBM(r) System Storage(r) sonosupportate su tutti i modelli System i(r) che supportano il collegamento a fibre ottiche per la memoriaesterna.

v PowerHA supporta il mirroring metro su DS8000, SAN Volume Controller e Storwize. Per gli adattatoria fibre ottiche specifici supportati, consultare IBM System Storage Interoperation Center (SSIC).

Per ulteriori informazioni sulle tecnologie di memorizzazione fornite da IBM i, consultare “Server dimemoria PowerHA supportati” a pagina 30.Concetti correlati:“Server di memoria PowerHA supportati” a pagina 30IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.

Pianificazione per HyperSwap sistema completoÈ possibile utilizzare HyperSwap per ridurre o eliminare la possibilità di interruzioni dovute ainterruzioni relative a SAN o alla memoria negli ambienti alta disponibilità che utilizzano le unità dimemoria esterne delle unità DS8000 di IBM Systems Storage.

Requisiti hardware per HyperSwap sistema completo:

Per utilizzare la tecnologia HyperSwap in una soluzione PowerHA, verificare che siano soddisfatti irequisiti hardware minimi.

Di seguito vengono riportati i requisiti hardware minimi necessari per HyperSwap sistema completo.v Un modello o una partizione logica System i con tutta la memoria fornita dalle due unità di memoria

esterne DS8000 di IBM System Storage, che sono collegate al sistema.v Due DS8000 di IBM Systems Storage supportate. Unità IBM System Storage supportate:

– DS8700 o DS8800 (con il release 6.3 SP7)– DS8870 con il release 7.2

v Il dimensionamento appropriato del disco per la memoria di sistema deve essere completato prima diqualsiasi configurazione. È necessaria una serie di dischi sull'unità di origine DS8000 e una serie didischi della stessa dimensione sull'unità di destinazione DS8000.

Per informazioni sulle tecnologie di memorizzazione fornite da IBM, consultare “Server di memoriaPowerHA supportati” a pagina 30.

Requisiti software per HyperSwap sistema completo:

Per utilizzare la tecnologia HyperSwap sistema completo in una soluzione alta disponibilità IBM i, ènecessario soddisfare i requisiti software minimi.

Di seguito vengono elencati i requisiti software minimi per la funzione HyperSwap sistema completo.v Modello IBM i versione IBM i 7.2.v È necessario che sia installato il programma su licenza IBM PowerHA for i Express Edition.

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Requisiti per le comunicazioni per HyperSwap sistema completo:

Per utilizzare la tecnologia HyperSwap, è necessario che sia in uso una SAN (storage area network) o chesi intenda utilizzarla.

Una SAN è un'infrastruttura delle informazioni dedicata, gestita centralmente e sicura, che consenteun'interconnessione universale tra sistemi e sistemi di memoria. La connettività SAN è necessaria perl'uso delle unità di memoria esterne DS8000 di IBM System Storage.

Il prodotto IBM i supporta diversi commutatori e director SAN. Visitare il sito Web IBM System StorageInteroperation Center (SSIC) per un elenco completo di adattatori, commutatori e director supportati.

Consultare il wiki IBM PowerHA SystemMirror for i per i numeri di versione della memoria specifici, chesono necessari per utilizzare IBM i.

Almeno un modello POWER che esegue IBM i collegato a un'unità IBM System Storage. Per unaFlashCopy a un sistema o a una partizione di destinazione IBM i (dove la destinazione della FlashCopynon è *NONE), il sistema o la partizione di origine della FlashCopy e il sistema o la partizione didestinazione della FlashCopy devono essere collegati alla stessa unità di memoria esterna.Informazioni correlate:

IBM System Storage Interoperation Center (SSIC)

Requisiti per le prestazioni per HyperSwap sistema completo:

Prima di configurare HyperSwap è necessario prendere visione di alcune considerazioni sulle prestazioni.

Prima di utilizzare HyperSwap, si considerino i requisiti e le indicazioni riportati di seguito.v I volumi di origine e di destinazione in una relazione mirroring metro di HyperSwap devono essere

dello stesso tipo di memoria.v I volumi logici di origine e di destinazione devono avere la stessa dimensione.v Come avviene per qualsiasi tecnologia di replica sincrona, vi sono delle limitazioni relative a distanza e

ampiezza di banda che possono influire sulle prestazioni.v Come qualsiasi altra configurazione del disco di sistema, il numero di unità disco disponibili per

l'applicazione può influire in maniera significativa sulle prestazioni.v Un carico di lavoro eccessivo su un numero limitato di unità disco potrebbe determinare attese disco

più lunghe e, in ultima analisi, tempi di risposta più lunghi per l'applicazione.

Pianificazione della sicurezza per l'alta disponibilitàPrima di configurare la soluzione alta disponibilità, è necessario rivalutare le strategie di sicurezzacorrenti nell'ambiente e apportare le modifiche appropriate per facilitare l'alta disponibilità.

Distribuzione delle informazioni a livello cluster:

Informazioni sulle implicazioni sulla sicurezza nell'utilizzo e nella gestione delle informazioni a livellocluster.

L'API QcstDistributeInformation (Distribuzione informazioni) può essere utilizzata per inviare i messaggida un nodo in un dominio di ripristino del CRG ad altri nodi in tale dominio di ripristino. Taleoperazione può essere utile nell'elaborazione del programma di uscita. Tuttavia, notare che non vi èalcuna codifica di tali informazioni. Le informazioni sulla sicurezza non dovrebbero essere inviate conquesto meccanismo, almeno che non si stia utilizzando una rete protetta.

I dati non permanenti possono essere condivisi e replicati tra i nodi cluster utilizzando le API CHT(Clustered Hash Table). I dati vengono memorizzati in una memoria non permanente. Ciò indica che i

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dati vengono conservati solo fino a quando il nodo cluster non fa più parte della CHT. Queste APIpossono essere utilizzate solo da un nodo cluster definito nel dominio CHT. Il nodo cluster deve essereattivo nel cluster.

Anche le altre informazioni distribuite mediante la messaggistica del cluster non sono protette. Ciòinclude la messaggistica del cluster di livello inferiore. Quando le modifiche vengono apportate ai datidel programma di uscita, non vi è alcuna codifica del messaggio contenente tali dati.

Considerazioni per l'utilizzo di cluster con firewall:

Se si utilizza la creazione del cluster in una rete che utilizza i firewall, è necessario considerare alcunelimitazioni e alcuni requisiti.

Se si utilizza la creazione del cluster con un firewall, è necessario fornire a ciascun nodo la capacità diinviare messaggi in uscita e ricevere messaggi in entrata da altri nodi cluster. È necessario che esistaun'apertura nel firewall per ciascun indirizzo cluster su ciascun nodo per comunicare con ciascunindirizzo cluster su ogni altro nodo. I pacchetti IP che si spostano all'interno di una rete possono essere divari tipi di traffico. La creazione del cluster utilizza il ping, di tipo ICMP, come anche UDP e TCP.Quando si configura un firewall, è possibile filtrare il traffico in base al tipo. Per la creazione del clusterin modo da rendere operativo il firewall, è necessario consentire il traffico di ICMP, UDP e TCP. Èpossibile inviare il traffico in uscita su qualsiasi porta e il traffico in entrata viene ricevuto sulle porte5550 e 5551.

Inoltre, se si utilizza il rilevamento avanzato degli errori del nodo, i nodi cluster che devono ricevere imessaggi di errore da HMC (Hardware Management Console) o VIOS (Virtual I/O Server) su un IVM(Integrated Virtualization Manager) devono essere in grado di comunicare con tale HMC o VIOS. Il nodocluster eseguirà l'invio ad HMC o a VIOS sull'indirizzo IP associato al nome dominio HMC o VIOS esulla porta 5989. Il nodo cluster eseguirà la ricezione da HMC o VIOS sull'indirizzo IP associato al nomedi sistema del nodo cluster e sulla porta 5989.

Gestione dei profili utente in tutti i nodi:

È possibile utilizzare due sistemi per la gestione dei profili utente in tutti i nodi di un cluster.

In un ambiente alta disponibilità, se i nomi di profilo sono gli stessi vengono considerati come un unicoprofilo utente in tutti i sistemi. Il nome è il solo identificativo nel cluster. Tuttavia un profilo utentecontiene anche un UID (user identification number) e un GID (group identification number). Per ridurrela quantità delle elaborazioni interne durante una commutazione, il lotto dischi indipendente viene resonon disponibile su un sistema e successivamente viene reso disponibile su un diverso sistema, i valoriUID e GID dovrebbero essere sincronizzati in tutto il dominio di ripristino per il CRG unità. È possibileutilizzare il dominio amministrativo per sincronizzare i profili utente, inclusi i valori UID e GID, sulcluster.

Un metodo è quello di creare un dominio amministrativo cluster per monitorare le risorse condivise neinodi in un cluster. Un dominio amministrativo dei cluster può monitorare diversi tipi di risorse oltre aiprofili utente, consentendo una facile gestione delle risorse condivise attraverso i nodi. Quando i profiliutente vengono aggiornati, le modifiche vengono propagate automaticamente agli altri nodi, se il dominioamministrativo cluster è attivo. Se tale dominio non è attivo, le modifiche vengono propagate dopol'attivazione del dominio amministrativo del cluster. Questo metodo è consigliato perché gestisceautomaticamente i profili utente con un ambiente alta disponibilità.

Con il secondo metodo, gli amministratori possono utilizzare anche Management Central in IBMNavigator per i per elaborare funzioni in più sistemi e gruppi di sistemi. Questo supporto comprendealcune comuni attività di gestione utente che gli operatori devono eseguire in più sistemi nei rispettivicluster. Utilizzando Management Central, è possibile eseguire le funzioni del profilo utente rispetto a

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gruppi di sistemi. Quando si crea un profilo utente, l'amministratore può specificare un comando dipost-propagazione da eseguire nei sistemi di destinazione.

Importante:

v Quando si intende condividere i profili utente che utilizzano la sincronizzazione delle parole d'ordinein un cluster, è necessario impostare il valore di sistema QRETSVRSEC (Mantenimento sicurezzaserver/Retain Server Security) su 1.

v Se si modifica il valore di QRETSVRSEC in 0 dopo aver aggiunto una voce risorsa monitorata (MRE)per un profilo utente e successivamente si modifica una parola d'ordine (se la parola d'ordine vienemonitorata), lo stato globale per MRE è impostato su Incoerente. Lo stato dell'MRE viene indicato comeinutilizzabile. Qualsiasi modifica apportata ad un profilo utente dopo quest'ultima non vienesincronizzata. Per risolvere questo problema, modificare il valore di QRETSVRSEC in 1, eliminarel'MRE e aggiungerlo nuovamente.

Attività correlate:“Creazione di un dominio amministrativo del cluster” a pagina 75In una soluzione alta disponibilità, il dominio amministrativo del cluster fornisce il meccanismo chemantiene le risorse sincronizzate tra i sistemi e le partizioni in un cluster.

Configurazione dell'infrastruttura alta disponibilità

Per poter configurare una soluzione alta disponibilità in ambiente IBM i, è necessario completare lapianificazione appropriata e conoscere le risorse e gli obiettivi per l'alta disponibilità e il ripristino diemergenza. Utilizzare gli scenari di configurazione per l'alta disponibilità e le attività associate alletecnologie alta disponibilità per creare la soluzione alta disponibilità.

Scenari: configurazione soluzioni alta disponibilità

Gli scenari di configurazione forniscono esempi di ambienti alta disponibilità PowerHA differenti e diattività di configurazione dettagliate per facilitare l'implementazione di una soluzione alta disponibilità inbase alle proprie esigenze e ai requisiti di resilienza.

Questi scenari contengono le descrizioni degli obiettivi aziendali per l'alta disponibilità e forniscono ungrafico che illustra le risorse nella soluzione alta disponibilità. Ciascun esempio di soluzione contiene leistruzioni dettagliate per l'impostazione e la verifica dell'alta disponibilità. Tuttavia, queste informazioninon trattano di tutti i casi di configurazione e potrebbe essere necessaria un'ulteriore verifica percontrollare l'alta disponibilità.

Per ulteriori dettagli su ambienti specifici, consultare i seguenti Redbook:v PowerHA SystemMirror for IBM i Cookbookv IBM i and IBM Storwize Family: A Practical Guide to Usage Scenariosv Simple Configuration Example for Storwize V7000 FlashCopy and PowerHA SystemMirror for iInformazioni correlate:

PowerHA SystemMirror for IBM i Cookbook

IBM System Storage DS8000 Information Center

IBM i and IBM Storwize Family: A Practical Guide to Usage Scenarios

Simple Configuration Example for Storwize V7000 FlashCopy and PowerHA SystemMirror for i

Scenario: disco commutato tra partizione logiche:

In questo scenario viene descritta una soluzione PowerHA, che utilizza lotti dischi commutati tra duepartizioni logiche che risiedono in un unico sistema.

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Panoramica

Il partizionamento logico è la capacità di far sì che una singola funzione del sistema IBM i funzioni comese si trattasse di due o più sistemi indipendenti. Questa soluzione è una buona scelta per le aziende chegià hanno partizioni logiche configurate nell'ambiente.

Questo scenario non mostra la configurazione delle partizioni logiche.

Obiettivi

Questa soluzione presenta i seguenti vantaggi:v Questa è una soluzione a basso costo che utilizza risorse di sistema disponibili.v Fornisce disponibilità per le risorse aziendali durante le interruzioni pianificate.v Fornisce disponibilità per le risorse aziendali durante alcune interruzioni non pianificate, come ad

esempio un errore della partizione logica singola.v Poiché questa soluzione utilizza una singola copia di dati, minimizza che il numero di unità disco

richieste.v Questa soluzione contiene dati correnti che non necessitano di essere sincronizzati.

Questa soluzione ha i seguenti limiti:v Non esiste un ripristino di emergenza disponibile per un'interruzione in tutto il sito.v Viene richiesto di configurare una partizione logica.v Potrebbe essere richiesto un hardware ridondante tra le partizioni.v Esiste solo una copia logica dei dati che risiedono nel lotto dischi indipendente. Questo può essere un

solo punto di errore, sebbene i dati possono essere protetti con la protezione RAID.v Non esiste accesso simultaneo al lotto dischi da entrambe le partizioni logiche.

Dettagli

Questo grafico illustra l'ambiente per lo scenario in oggetto:

Fasi della configurazione

Completare le seguenti operazioni per configurare le tecnologie alta disponibilità associate a questoscenario utilizzando l'interfaccia grafica di PowerHA.1. Rendere commutabile l'hardware2. Completare l'elenco di controllo per cluster3. Creare un cluster4. Creare un dominio amministrativo del cluster5. Avviare un dominio amministrativo del cluster6. Aggiungere voci della risorsa monitorata7. Creare un lotto dischi indipendente8. Rendere l'ASP indipendente altamente disponibile

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9. Vary on the independent ASP10. Eseguire una commutazione per verificare la soluzione alta disponibilità

Completare le seguenti attività per configurare le tecnologie alta disponibilità associate a questo scenarioutilizzando i comandi.1. Rendere commutabile l'hardware2. Completare l'elenco di controllo per cluster3. Creare un cluster4. Aggiungere un nodo5. Avviare un nodo6. Aggiungere un nodo a un dominio unità7. Creare un dominio amministrativo del cluster8. Avviare un dominio amministrativo del cluster9. Aggiungere voci della risorsa monitorata

10. Creare un lotto dischi indipendente Configure Device ASP.11. Creare un CRG unità12. Avviare un CRG unità13. Utilizzare Vary Configuration per rendere disponibile il lotto dischi.14. Perform a switchover per verificare la soluzione alta disponibilità.

Scenario: disco commutato con mirroring geografico:

In questo scenario viene descritta una soluzione PowerHA, che utilizza i dischi commutati con ilmirroring geografico in un cluster a tre nodi. Questa soluzione fornisce il ripristino di emergenza e altadisponibilità.

Panoramica

Al sito di produzione (in centro), i dischi commutati sono utilizzati per spostare i lotti dischi indipendentitra due nodi. La soluzione utilizza anche il mirroring geografico per creare una copia del discoindipendente in un secondo sito (in periferia). Quindi, questa soluzione fornisce il ripristino di emergenzae l'alta disponibilità. I benefici di questa soluzione sono essenzialmente gli stessi della soluzione del discobase commutato con un ulteriore vantaggio di fornire il ripristino di emergenza ai dati applicazioneduplicando quei dati in un'altra posizione. Il sito di produzione (in centro) ha un lotto dischiindipendente che può essere commutato tra partizioni logiche per fornire alta disponibilità con tempi dicommutazione più veloci per le interruzioni pianificate, come ad esempio l'applicazione di correzioni.Questa soluzione fornisce anche il ripristino di emergenza con il mirroring geografico.

Il mirroring geografico è una tecnologia di replica PowerHA dove in dati sono sottoposti a mirroring inuna copia del lotto dischi indipendente nell'ubicazione remota. I dati dal lotto dischi indipendente al sitodi produzione (in centro) sono sottoposti a mirroring in un lotto dischi indipendente nel sito di backup(in periferia). Questa soluzione rappresenta un'alternativa semplice e meno costosa rispetto alle soluzionibasate sulla memoria esterna, come, ad esempio, il mirroring globale ed il mirroring metro di IBMSystemStorage. Tuttavia, il mirroring geografico non offre tutte le opzioni di prestazioni offerte dalle soluzioni dimemorie esterne.

Obiettivi

Questa soluzione presenta i seguenti vantaggi:v Fornisce disponibilità per le risorse aziendali durante le interruzioni pianificatev Fornisce disponibilità per le risorse aziendali durante le interruzioni non pianificatev Fornisce disponibilità per le risorse aziendali durante i disastri in tutto il sito

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v Consente a ciascun sito di avere una sola copia dei dati, il che riduce al minimo il numero di unitàdisco richieste

v Fa sì che i dati rimangano aggiornati e potrebbe non richiedere la sincronizzazione

Questa soluzione ha i seguenti limiti:v Non esiste accesso simultaneo al lotto dischi. Tuttavia, è possibile scollegare la copia di mirroring per

l'elaborazione non in linea di una seconda copia dei dati.v Esistono possibili effetti sulle prestazioni con una CPU (central processing unit) aumentata richiesta per

supportate il mirroring geograficov Considerare l'utilizzo dei percorsi di comunicazione ridondanti e un'adeguata ampiezza di banda

Dettagli

Il seguente grafico illustra tale soluzione:

Periferia Centro

IASP IASP

LP

AR

1

LP

AR

2

Fasi della configurazione

Completare le seguenti operazioni per configurare le tecnologie alta disponibilità associate a questoscenario utilizzando l'interfaccia grafica di PowerHA.1. Rendere commutabile l'hardware2. Completare l'elenco di controllo della pianificazione per i cluster3. Creare un cluster4. Creare un dominio amministrativo del cluster5. Avviare un dominio amministrativo del cluster6. Creare un ASP indipendente7. Aggiungere le voci risorsa monitorata8. Rendere l'ASP indipendente altamente disponibile9. Configurare il mirroring geografico

10. Vary on the independent ASP11. Perform a switchover per verificare la soluzione alta disponibilità.

Completare le seguenti attività per configurare le tecnologie alta disponibilità associate a questo scenarioutilizzando i comandi.1. Rendere commutabile l'hardware2. Completare l'elenco di controllo della pianificazione per i cluster3. Creare un cluster4. Aggiungere un nodo5. Avviare un nodo6. Aggiungere un nodo ad un dominio unità7. Creare un CRG unità

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8. Creare un dominio amministrativo del cluster9. Avviare un dominio amministrativo del cluster

10. Creare un lotto dischi indipendente utilizzando Configure Device ASP.11. Aggiungere voci della risorsa monitorata12. Configurare il mirroring geografico13. Avvio di un CRG unità14. Utilizzare Vary Configuration per rendere disponibile il lotto dischi.15. Eseguire una commutazione per verificare la configurazione.Attività correlate:“Configurazione mirroring geografico” a pagina 82Il mirroring geografico è una funzione secondaria del mirroring tra siti. Per configurare una soluzione altadisponibilità utilizzando il mirroring geografico, è necessario configurare una sessione mirroring tra ilsistema di produzione e il sistema di backup.

Scenario: Mirroring geografico:

Questo scenario descrive una soluzione alta disponibilità IBM i che utilizza il mirroring geografico in uncluster a due nodi. Questa soluzione fornisce il ripristino di emergenza e alta disponibilità.

Panoramica

Il mirroring geografico è una tecnologia PowerHA dove in dati sono sottoposti a mirroring in una copiadel lotto dischi indipendente nell'ubicazione remota. Questa soluzione fornisce il ripristino di emergenzanel caso di un'interruzione a livello del sito sul sistema di produzione (Sistema 1). In quella situazione, siverifica un failover nel sito di backup (Sistema 2), in cui le operazioni possono continuare nella copiasottoposta a mirroring dei dati. Questa soluzione rappresenta un'alternativa semplice e meno costosarispetto alle soluzioni basate sulla memoria esterna, come, ad esempio, il mirroring globale ed ilmirroring metro di IBM System Storage. Tuttavia, il mirroring geografico non offre tutte le opzioni diprestazioni offerte dalle soluzioni di memorie esterne.

Obiettivi

Questa soluzione presenta i seguenti vantaggi:v Fornisce disponibilità per le risorse aziendali durante le interruzioni pianificatev Fornisce disponibilità per le risorse aziendali durante le interruzioni non pianificatev Fornisce disponibilità per le risorse aziendali durante un'emergenzav Fa sì che i dati rimangano aggiornati e potrebbe non richiedere la sincronizzazione

Questa soluzione ha i seguenti limiti:v Non esiste accesso simultaneo al lotto dischi. Di norma, si accede solo alla copia di produzione.

Tuttavia, è possibile scollegare la copia di mirroring per l'elaborazione non in linea di una secondacopia dei dati.

v Potenzialmente influisce sulle prestazioni poiché è richiesta una CPU (central processing unit)aumentata per supportare il mirroring geografico

v Considerare l'utilizzo dei percorsi di comunicazione ridondanti e un'adeguata ampiezza di banda

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Dettagli

Il seguente grafico illustra questa soluzione:

Sistema 1 Sistema 2

IASP IASP

Fasi della configurazione

Completare le seguenti operazioni per configurare le tecnologie alta disponibilità associate a questoscenario utilizzando l'interfaccia grafica di PowerHA.1. Completare l'elenco di controllo della pianificazione per il cluster2. Creare un cluster3. Creare un dominio amministrativo del cluster4. Avviare un dominio amministrativo del cluster5. Creare un lotto dischi indipendente6. Aggiungere voci della risorsa monitorata7. Rendere l'ASP indipendente altamente disponibile8. Configurare il mirroring geografico9. Vary on the independent ASP

10. Eseguire una commutazione per verificare la soluzione alta disponibilità

Completare le seguenti attività per configurare le tecnologie alta disponibilità associate a questo scenarioutilizzando i comandi.1. Completare l'elenco di controllo della pianificazione per i cluster2. Creare un cluster3. Aggiungere i nodi4. Avviare i nodi5. Aggiungere i nodi al dominio unità6. Creare un dominio amministrativo del cluster7. Avviare un dominio amministrativo del cluster8. Creare un lotto dischi indipendente utilizzando Configure Device ASP.9. Aggiungere le voci risorsa monitorata

10. Creare un CRG unità11. Avviare un CRG unità12. Utilizzare Vary Configuration per rendere disponibile il lotto dischi.13. Eseguire una commutazione per verificare la configurazione.

Scenario: Mirroring metro:

In questo scenario viene descritta una soluzione PowerHA basata sulla memoria esterna, che fornisce ilripristino di emergenza e l'alta disponibilità per i sistemi di memoria separati da distanza brevi. Il

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mirroring metro è una soluzione IBM System Storage che copia i dati in modo sincrono dall'unità dimemoria nel sito di produzione all'unità di memoria nel sito di backup. In questo modo, i datirimangono coerenti nel sito di backup.

Panoramica

La soluzione mirroring metro fornisce l'alta disponibilità e il ripristino di emergenza utilizzando le unitàdi memoria esterne all'interno di un'area metropolitana. Il lotto dischi indipendente viene replicato tra leunità di memoria esterne per fornire disponibilità per interruzioni sia programmate sia non programmate.Quando il mirroring metro riceve un aggiornamento host al volume di produzione, completal'aggiornamento corrispondente al volume di backup. Il mirroring metro supporta una distanza massimauguale a 300 Km. I ritardi nei tempi di risposta per il mirroring metro sono proporzionali alla distanzatra i volumi.

In questo scenario viene descritta la configurazione della tecnologia alta disponibilità IBM i offerta daIBM, ma non vengono fornite le istruzioni sull'installazione o sulla configurazione relative alle serie IBMSystem Storage DS8000. Si presuppone che sia già installata una soluzione IBM System Storage primadella configurazione dell'alta disponibilità IBM i. Per informazioni sull'installazione e la configurazione di

DS8000, consultare l'IBM System Storage DS8000 Information Center .

Uno scenario simile può essere realizzato anche con altre tecnologie di memoria del sistema. Per ulterioriinformazioni sulle tecnologie di memoria che supportano il mirroring metro, consultare “Server dimemoria PowerHA supportati” a pagina 30.

Obiettivi

Questa soluzione dispone dei seguenti vantaggi:v La replica è gestita interamente dall'unità di memoria esterna, quindi, la CPU di IBM i non viene

utilizzata. La replica continua nell'unità di memoria anche quando il sistema rileva un errore a livellodi sistema.

v La disponibilità per le risorse aziendali durante le interruzioni pianificate o non pianificate, tra cui leinterruzioni di gestione o le interruzioni relative al software o alle PTF e il ripristino di emergenza.

v I/E rimane coerente e non deve essere sincronizzatov I tempi di ripristino rapidi quando utilizzati con la registrazione su giornale. Tale registrazione

ripristina i dati più rapidamente nel caso di un'interruzione non pianificata o di un failover. Laregistrazione su giornale forza le modifiche dei dati sul disco su cui si sta verificando il mirroring. Sela registrazione su giornale non viene utilizzata, i dati presenti nella memoria potrebbero essere persi.La registrazione su giornale fornisce il ripristino di tali transazioni a livello di dati e rende più rapidi itempi di ripristino.

v La possibilità di utilizzare la funzione FlashCopy sul lato di origine o di destinazione del mirroringmetro.

Questa soluzione dispone delle seguenti limitazioni:v Richiede l'hardware di memoria esternav Considerare l'utilizzo dei percorsi di comunicazione ridondanti e un'adeguata ampiezza di bandav Non esiste accesso simultaneo al lotto dischi

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Dettagli

Il seguente grafico illustra questa soluzione:

Periferia Centro

IASP IASP

Fasi della configurazione

Completare le seguenti operazioni per configurare le tecnologie alta disponibilità associate a questoscenario utilizzando l'interfaccia grafica di PowerHA.1. Completare l'elenco di controllo della pianificazione per i cluster2. Creare un cluster di due nodi attivi3. Creare un dominio amministrativo del cluster4. Avviare un dominio amministrativo del cluster5. Creare un lotto dischi indipendente6. Aggiungere le voci risorsa monitorata7. Rendere l'ASP indipendente altamente disponibile8. Configurare il mirroring metro9. Make disk pool available

10. Eseguire una commutazione per verificare la soluzione alta disponibilità

Completare le seguenti attività per configurare le tecnologie alta disponibilità associate a questo scenarioutilizzando altre interfacce.1. Completare l'elenco di controllo della pianificazione per i cluster2. Creare un cluster3. Aggiungere i nodi4. Avviare i nodi5. Aggiungere i nodi al dominio unità6. Creare un dominio amministrativo del cluster7. Avviare un dominio amministrativo del cluster8. Creare un lotto dischi indipendente utilizzando Configure Device ASP.9. Aggiungere voci della risorsa monitorata

10. Creare un CRG unità11. Avviare un CRG unità12. Configurare la sessione di mirroring metro13. Make disk pool available

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14. Eseguire una commutazione per verificare la soluzione alta disponibilità.Concetti correlati:“Server di memoria PowerHA supportati” a pagina 30IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.

Scenario: Mirroring globale:

In questo scenario viene descritta una soluzione PowerHA basata sulla memoria esterna, che fornisce ilripristino di emergenza e l'alta disponibilità per i sistemi di memoria separati da lunghe distanze. Ilmirroring globale è una soluzione IBM Systems Storage che copia i dati in modo asincrono dall'unità dimemoria nel sito di produzione nell'unità di memoria nel sito di backup. In questo modo, i datirimangono coerenti nel sito di backup.

Panoramica

La soluzione Mirroring globale offre il ripristino di emergenza mediante le unità di memoria esterne sulunghe distanze. Il lotto dischi indipendente viene replicato tra le unità di memoria esterne per forniredisponibilità per interruzioni sia programmate sia non programmate.

In questo scenario viene descritta la configurazione della tecnologia alta disponibilità IBM i offerta daIBM, ma non vengono fornite le istruzioni sull'installazione o sulla configurazione relative alle serie IBMSystem Storage DS8000. Si presuppone che sia già installata una soluzione IBM System Storage primadella configurazione dell'alta disponibilità IBM i. Per informazioni sull'installazione e la configurazione di

DS8000, consultare l'IBM System Storage DS8000 Information Center .

Uno scenario simile può essere realizzato anche con altre tecnologie di memoria del sistema. Per ulterioriinformazioni sulle tecnologie di memoria che supportano il mirroring globale, consultare “Server dimemoria PowerHA supportati” a pagina 30.

Obiettivi

Il mirroring tra siti, effettuato mediante il mirroring globale, presenta i vantaggi riportati di seguito.v La replica è gestita interamente dall'unità di memoria esterna, quindi, la CPU di IBM i non viene

utilizzata. La replica continua nell'unità di memoria anche quando il sistema rileva un errore a livellodi sistema.

v La disponibilità per le risorse aziendali durante le interruzioni pianificate o non pianificate, tra cui leinterruzioni di gestione o le interruzioni relative al software o alle PTF e il ripristino di emergenza.

v I tempi di ripristino rapidi quando utilizzati con la registrazione su giornale. Tale registrazioneripristina i dati più rapidamente nel caso di un'interruzione non pianificata o di un failover. Laregistrazione su giornale forza le modifiche dei dati sul disco su cui si sta verificando il mirroring. Sela registrazione su giornale non viene utilizzata, i dati presenti nella memoria potrebbero essere persi.La registrazione su giornale fornisce il ripristino di tali transazioni a livello di dati e rende più rapidi itempi di ripristino.

v La possibilità di utilizzare la funzione FlashCopy sul lato di origine o di destinazione del mirroringglobale.

Questa soluzione dispone delle seguenti limitazioni:v La soluzione richiede l'hardware server IBM System Storage DS8000.v Per ottenere prestazioni accettabili, considerare l'utilizzo di percorsi di comunicazione ridondanti e di

un'ampiezza di banda adeguata.v Non esiste accesso simultaneo al lotto dischi.

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v Solo una partizione IBM i può configurare il mirroring globale su un determinato server SystemStorage. Le altre partizioni o gli altri server System i da altre piattaforme non possono utilizzare ilmirroring globale nello stesso momento. L'aggiunta di più di un utente a una sessione di mirroringglobale causerà risultati imprevisti.

v Per la copia di destinazione del mirroring globale è necessario un gruppo di coerenza. Il gruppo dicoerenza non è necessario per la copia di origine del mirroring globale, ma è altamente consigliato.

v La replica inversa si verifica automaticamente in caso di commutazione, solo se la nuova destinazionedispone di un gruppo di coerenza. La replica inversa non viene mai eseguita automaticamente in casodi failover.

v Quando la replica inversa non si verifica in caso di commutazione o failover, la configurazione ècomposta da due copie di origine.– Se il nodo della copia di destinazione desiderato dispone di un gruppo di coerenza, un'operazione

di ricollegamento ne eseguirà la conversione in una copia di destinazione ed avvieràautomaticamente la replica.

– Se il nodo della copia di destinazione desiderato non dispone di un gruppo di coerenza, il ripristinorichiede l'intervento manuale con l'interfaccia Storage Manager di System Storage DS8000 peravviare la replica e sincronizzare l'origine e la destinazione correnti.

Dettagli

Il seguente grafico illustra questa soluzione:

New York Londra

IASP

Sistema 1 Sistema 2

IASP

Fasi della configurazione

Completare le seguenti operazioni per configurare le tecnologie alta disponibilità associate a questoscenario utilizzando l'interfaccia grafica di PowerHA.1. Completare l'elenco di controllo della pianificazione per il cluster2. Creare un cluster3. Creare un dominio amministrativo del cluster4. Avviare un dominio amministrativo del cluster5. Creare un lotto dischi indipendente6. Aggiungere le voci risorsa monitorata7. Rendere l'ASP indipendente altamente disponibile8. Configurare il mirroring globale9. Vary on the independent ASP

10. Eseguire una commutazione per verificare la soluzione alta disponibilità

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Completare le seguenti attività per configurare le tecnologie alta disponibilità associate a questo scenarioutilizzando altre interfacce.1. Completare l'elenco di controllo della pianificazione per il cluster2. Creare un cluster3. Aggiungere un nodo4. Avviare un nodo5. Aggiungere i nodi a un dominio unità6. Creare un dominio amministrativo del cluster7. Avviare un dominio amministrativo del cluster8. Creare un lotto dischi indipendente utilizzando Configure Device ASP.9. Aggiungere la descrizione copia ASP

10. Aggiungere voci della risorsa monitorata11. Creare un CRG unità12. Avviare un CRG unità13. Avviare la sessione ASP14. Configurare una sessione di mirroring globale15. Make disk pool available16. Eseguire una commutazione per verificare la soluzione alta disponibilità.Concetti correlati:“Server di memoria PowerHA supportati” a pagina 30IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.

Impostazione di TCP/IP per alta disponibilitàPoiché i servizi risorse cluster utilizzano solo IP per comunicare con altri nodi cluster, ovvero sistemi opartizioni logiche in un ambiente alta disponibilità, tutti i nodi cluster devono essere raggiungibili tramiteIP; ciò significa che è necessario che siano configurate interfacce IP per connettere i nodi nel cluster.

È necessario che gli indirizzi IP vengano impostati manualmente dall'amministratore di rete nelle tabelledi instradamento TCP/IP su ogni nodo cluster oppure è possibile che vengano generati dai protocolli diinstradamento in esecuzione sui router nella rete. Questa tabella di instradamento TCP/IP è la mappa cheviene utilizzata dalla creazione di cluster per trovare ogni nodo; pertanto ogni nodo deve disporre delproprio indirizzo IP univoco.

Ad ogni nodo possono essere assegnati fino a due indirizzi IP. Questi indirizzi non devono esseremodificati in alcun modo da altre applicazioni di comunicazione della rete. Assicurarsi, quando vieneassegnato ogni indirizzo, di prendere in considerazione il tipo di linea di comunicazione utilizzatadall'indirizzo. Se si preferisce utilizzare un tipo specifico di supporto di comunicazione, configurare ilprimo indirizzo IP utilizzando il supporto preferito. Il primo indirizzo IP viene considerato comeprioritario dalla funzione dei messaggi affidabili e dal monitoraggio heartbeat. Ciascun indirizzo IPcluster su ciascun nodo deve essere in grado di raggiungere tutti gli altri indirizzi IP nel cluster. Se unnodo cluster utilizza un indirizzo IPv4, tutti i nodi nel cluster devono disporre di un indirizzo IPv4 attivo(non necessariamente configurato come indirizzo IP del cluster), in grado di eseguire l'instradamento e diinviare pacchetti TCP a tale indirizzo. Inoltre, se un nodo cluster utilizza un indirizzo IPv6, ciascun nodonel cluster deve disporre di un indirizzo IPv6 attivo (non necessariamente configurato come indirizzo IPdel cluster), in grado di eseguire l'instradamento e di inviare pacchetti TCP a tale indirizzo. Un metodoper assicurarsi che un indirizzo sia in grado di raggiungere un altro indirizzo è quello di verificare chesia possibile eseguire il ping ed utilizzare un instradamento della traccia messaggi UDP in entrambe ledirezioni; tuttavia, PING e TRACEROUTE non funzionano tra indirizzi IPv4 ed IPv6 oppure se sonobloccati da un firewall.

Nota: è necessario assicurarsi che l'indirizzo loopback (127.0.0.1) sia attivo per la creazione di cluster.Questo indirizzo, che viene utilizzato per rinviare dei messaggi al nodo locale, di solito è attivo per

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impostazione predefinita. Tuttavia, se è stato terminato per errore, la messaggistica del cluster non è ingrado di funzionare finché questo indirizzo non viene riavviato.

Impostazione attributi di configurazione TCP/IP:

Per abilitare i servizi risorse cluster, sono richieste determinate impostazioni di attributi nellaconfigurazione TCP/IP della rete.

È necessario impostare questi attributi prima di poter aggiungere qualsiasi nodo ad un cluster:v Impostare l'inoltro del datagramma IP su *YES utilizzando il comando CHGTCPA (Modifica degli

attributi TCP/IP) se si intende utilizzare un prodotto System i come router per comunicare con altrereti e non vi sono protocolli di instradamento in esecuzione su tale server.

v Impostare il server INETD su START. Consultare “Avvio del server INETD” per informazioni sull'avviodel server INETD.

v Impostare CHECKSUM UDP (User Datagram Protocol) su *YES utilizzando il comando CHGTCPA(Modifica degli attributi TCP/IP).

v Impostare inoltro MCAST su *YES se si stanno utilizzando bridge per connettere le reti token ring.v Se si sta utilizzando OptiConnect per IBM i per comunicare tra nodi cluster, avviare il sottosistema

QSOC specificando STRSBS(QSOC/QSOC).

Avvio del server INETD:

Il server INETD (Internet Daemon) deve essere avviato per aggiungere o avviare un nodo e perl'elaborazione dell'unione delle partizioni.

Si consiglia di eseguire sempre il server INETD nel cluster.

È possibile avviare il server INETD mediante IBM Navigator per i, effettuando le operazioni riportate diseguito:1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Nell'albero di navigazione, espandere Gestione i5/OS e selezionare Rete.4. Nella pagina Rete, selezionare Server TCP/IP. Viene visualizzato un elenco dei server TCP/IP

disponibili.5. Dall'elenco, selezionare INETD.6. Dal menu Seleziona azione, selezionare Avvia. Lo stato del server viene modificato in Avviato.

In alternativa, è possibile avviare il server INETD utilizzando il comando STRTCPSVR (Avvio serverTCP/IP) e specificando il parametro SERVER(*INETD). Una volta avviato il server INETD, nell'elencoLavori attivi sul nodo sarà presente un lavoro QTOGINTD (Utente QTPC).Riferimenti correlati:STRTCPSVR (Start TCP/IP Server) command

Configurazione dei clusterLe implementazioni IBM i dell'alta disponibilità richiedono che sia configurato un cluster per controllaree gestire le risorse resilienti. Quando utilizzata con altre tecnologie di resilienza dati, quali il discocommutato, il mirroring tra siti o la replica logica, la tecnologia cluster fornisce l'infrastruttura chiavenecessaria per le soluzioni alta disponibilità.

Servizi risorse cluster fornisce una serie di servizi integrati che mantengono la topologia cluster, eseguonoil monitoraggio heartbeating e consentono la creazione e la gestione della configurazione cluster e deiCRG. Servizi risorse cluster fornisce anche le funzioni di messaggistica affidabile che tiene traccia diciascun nodo nel cluster e assicura che tutti i nodi dispongano delle informazioni coerenti sullo stato

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delle risorse cluster. La GUI Servizi risorse cluster, che è parte del programma su licenza iHASM (IBMPowerHA SystemMirror for i) (numero programma 5770-HAS), consente di configurare e gestire i clusternella soluzione alta disponibilità. Inoltre, il programma su licenza fornisce anche una serie di comandi CL(control language) che consentiranno di gestire le configurazioni cluster.

Inoltre, le API (Application program interface) e le funzioni possono anche essere utilizzate dai fornitoridell'applicazione o dai clienti per migliorare la disponibilità applicazione.

Oltre a queste tecnologie IBM, i business partner alta disponibilità forniscono alle applicazioni cheutilizzano i cluster la tecnologia di replica logica.

Creazione di un cluster:

Per creare un cluster, è necessario includere almeno un nodo nel cluster e disporre dell'accesso ad almenouno dei nodi che si troveranno nel cluster.

Se viene specificato un solo nodo, si deve trattare del sistema al quale si sta al momento accedendo. Perun elenco completo di requisiti per la creazione dei cluster, consultare “Pianificazione dell'elenco dicontrollo per i cluster” a pagina 41.

Se si utilizzeranno le unità commutabili in un cluster o le tecnologie di mirroring tra siti per laconfigurazione di una soluzione alta disponibilità, vi sono ulteriori requisiti. Consultare Scenari:configurazione soluzioni alta disponibilità per vari esempi di configurazione delle soluzioni altadisponibilità che utilizzano tali tecnologie. Ciascuno scenario fornisce attività di configurazione dettagliatee una panoramica della copertura di interruzione che questa soluzione fornisce. È possibile utilizzare taliesempi per configurare la soluzione alta disponibilità o per personalizzarli per adattarli alle proprienecessità.

Utilizzare la seguente procedura per creare un cluster mediante l'interfaccia grafica PowerHA.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, selezionare Crea un nuovo cluster.5. Seguire le istruzioni contenute nel wizard Crea cluster per creare il cluster.

Una volta creato il nuovo cluster, la pagina Benvenuti viene modificata per visualizzare il nome delcluster all'inizio della pagina. La pagina Benvenuti elenca diverse attività per la gestione dei cluster.

Una volta creato un cluster, è necessario aggiungere i nodi aggiuntivi e creare i CRG.Informazioni correlate:Create Cluster (CRTCLU) commandCreate Cluster (QcstCreateCluster) API

Abilitazione dei nodi da aggiungere a un cluster:

Prima di poter aggiungere un nodo a un cluster, è necessario impostare un valore per l'attributo di reteALWADDCLU (Consentire aggiunta al cluster).

Utilizzare il comando CHGNETA (Modifica attributi di rete) su qualsiasi server che si desideraimpostare come nodo cluster. Il comando CHGNETA modifica gli attributi di rete di un sistema. L'attributodi rete ALWADDCLU specifica se un nodo consente o meno a un altro sistema di aggiungerlo come nodoin un cluster.

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Nota: è necessario disporre dell'autorizzazione *IOSYSCFG per modificare l'attributo di reteALWADDCLU.

I valori possibili sono:

*SAMEIl valore non viene modificato. IL sistema viene fornito con un valore di *NONE.

*NONENessun altro sistema può aggiungere questo sistema come nodo in un cluster.

*ANY Qualsiasi altro sistema può aggiungere questo sistema come nodo in un cluster.

*RQSAUTQualsiasi altro sistema può aggiungere questo sistema come nodo nel cluster solo dopol'autenticazione della richiesta di aggiunta cluster.

L'attributo di rete ALWADDCLU viene controllato per verificare se il nodo aggiunto è consentito comeparte del cluster e se convalidare la richiesta cluster tramite l'utilizzo di certificati digitali X.509. Uncertificato digitale è una forma di identificazione personale che è possibile verificare elettronicamente. Se laconvalida è richiesta, il nodo di richiesta e il nodo aggiunto devono disporre delle seguenti funzioniinstallate sui sistemi:v Opzione 34 (Digital Certificate Manager) IBM iv Opzione 35 CCA (Cryptographic Service Provider) IBM i

Quando viene selezionato *RQSAUT per ALWADDCLU, è necessario che l'elenco di affidabilità dell'AC(Autorità di certificazione) per l'applicazione del server di sicurezza del cluster IBM i sia correttamenteimpostato. L'identificativo dell'applicazione server è QIBM_QCST_CLUSTER_SECURITY. Aggiungerealmeno le Autorità di certificazione per tali nodi ai quali è stato consentito partecipare al cluster.

Aggiunta dei nodi:

L'interfaccia grafica IBM i PowerHA consente di creare un cluster con più nodi. Una volta creato ilcluster, è possibile aggiungere altri nodi mediante un nodo attivo nel cluster. Un cluster può contenerefino a 128 nodi.

Utilizzare la seguente procedura per aggiungere un nodo ad un cluster esistente mediante l'interfacciagrafica di PowerHA.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nel separatore Nodi cluster, selezionare Aggiungi nodo cluster... dal menu Seleziona azione.6. Specificare le informazioni richieste e fare clic su OK.

Avvio dei nodi:

Avviando un nodo cluster, vengono attivati il clustering e i servizi risorse cluster su un nodo in unambiente alta disponibilità IBM i.

Un nodo può avviarsi ed essere in grado di ricollegarsi al cluster attivo corrente, a condizione che possarilevare un nodo attivo nel cluster.

Per avviare il clustering in un nodo utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.

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2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nella pagina Nodi cluster, selezionare Avvia dal menu contestuale del nodo che si desidera avviare.

Aggiunta di un nodo ad un dominio unità:

Un dominio unità è una sottoserie di nodi in un cluster che condivide risorse unità.

Se si implementa una soluzione alta disponibilità che contiene tecnologie basate su lotti dischiindipendenti, come ad esempio mirroring tra siti o disco commutato, è necessario definire il nodo comeun membro del dominio unità. Dopo aver aggiunto il nodo ad un dominio unità, è possibile creare unCRG (cluster resource group) unità che definisce il dominio di ripristino del cluster. Tutti i nodi neldominio di ripristino per un CRG unità devono essere nello stesso dominio unità. Un nodo cluster puòappartenere solamente ad un dominio unità.

Per creare e gestire i domini unità, è necessario che sia installata l'opzione 41 (Risorse commutabili HA)di PowerHA. Una chiave di licenza valida deve essere presente su tutti i nodi cluster nel dominio unità.

L'interfaccia grafica PowerHA semplifica la gestione del dominio unità perché garantisce la presenta deinodi necessari in un dominio unità quando si crea un CRG unità o quando si aggiunge un nodo a unCRG unità.

Per aggiungere un nodo a un dominio unità mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nella pagina Nodi cluster, selezionare Proprietà... dal menu contestuale del nodo che si desidera

aggiungere a un dominio unità.6. Fare clic su Modifica nella sezione Generale della pagina Proprietà.7. Specificare il nome del dominio unità a cui si desidera aggiungere il nodo nel campo Dominio unità e

fare clic su Salva.

Creazione di CRG (cluster resource group):

I CRG gestiscono le risorse alta disponibilità, come ad esempio le applicazioni, i dati e le unità. Ciascuntipo di CRG gestisce il tipo particolare di risorsa in un ambiente alta disponibilità.

L'interfaccia grafica PowerHA consente di creare differenti CRG per la gestione delle risorse altadisponibilità. Ciascun tipo di CRG può essere utilizzato separatamente o insieme ad altri CRG. Adesempio, è possibile disporre di un'applicazione aziendale autonoma che richiede l'alta disponibilità. Unavolta abilitata l'applicazione per l'ata disponibilità, è possibile creare i CRG per facilitare la gestione delladisponibilità per tale applicazione.

Se si desidera che solo un'applicazione, e non i relativi dati, sia resa disponibile in caso diun'interruzione, è possibile creare un CRG applicazione. Tuttavia, se si desidera che sia i dati sial'applicazione siano disponibili, è possibile memorizzarli entrambi in un lotto dischi indipendente, che èpossibile definire in un CRG unità. Se si verifica un'interruzione, l'intero lotto dischi indipendente vienecommutato a un nodo di backup, rendendo disponibili sia l'applicazione sia i relativi dati.

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Creazione dei CRG applicazione:

Se si dispone di applicazioni nella soluzione alta disponibilità che si desidera rendere altamentedisponibili, è possibile creare un CRG (cluster resource group) applicazione al fine di gestire i failover pertale applicazione.

È possibile specificare di consentire un indirizzo IP di acquisizione attivo durante la creazione del CRGapplicazione. Quando si avvia un CRG applicazione che consente un indirizzo IP di acquisizione attivo,viene consentito l'avvio del CRG.

Per creare un CRG applicazione utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportatedi seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Crea CRG... dal menu Seleziona azione.6. Seguire le istruzioni nel wizard Crea CRG per creare un CRG applicazione.

Creazione dei CRG dati:

I CRG dati vengono utilizzati principalmente con le applicazioni di replica logica, fornite dai diversiBusiness partner alta disponibilità. Se si implementa una soluzione alta disponibilità in base alla replicalogica, è possibile creare un CRG dati per facilitare la replica dei dati tra i nodi primari e di backup.

Per creare un CRG dati utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportate diseguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Crea CRG... dal menu Seleziona azione.6. Seguire le istruzioni contenute nel wizard Crea CRG per creare un CRG dati.

Creazione dei CRG unità:

Un CRG (cluster resource group) unità è costituito da un lotto di risorse hardware che possono esserecommutate come un'entità. Per creare unità commutabili in una soluzione alta disponibilità, è necessarioche i nodi che utilizzano tali unità siano parte di un CRG unità.

Prima di creare un CRG unità, aggiungere tutti i nodi che condivideranno una risorsa commutabile a undominio unità. L'interfaccia grafica PowerHA semplifica ciò perché garantisce la presenta dei nodinecessari in un dominio unità quando si crea un CRG unità.

Per creare un CRG unità utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportate diseguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Crea CRG... dal menu Seleziona azione.6. Seguire le istruzioni contenute nel wizard Crea CRG per creare un CRG unità.

64 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Creazione dei CRG peer:

È possibile creare un CRG peer per definire i ruoli nodo negli ambienti di bilanciamento carico.

Per creare un CRG peer in un cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Crea CRG... dal menu Seleziona azione.6. Seguire le istruzioni contenute nel wizard Crea CRG per creare un CRG peer.

Avvio di un CRG:

Avviando un CRG, viene abilitata la resilienza per il CRG.

Per avviare un CRG utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Avvia dal menu contestuale del CRG che si desidera avviare.Informazioni correlate:Start Cluster Resource Group (STRCRG) commandCreate Cluster Resource Group (QcstCreateClusterResourceGroup) API

Specifica delle code messaggiÈ possibile specificare una coda messaggi cluster o una coda messaggi failover. Queste code messaggiaiutano a determinare le cause degli errori in ambiente PowerHA.

Una coda messaggi cluster viene utilizzata per i messaggi a livello di cluster e fornisce un messaggio checontrolla tutti i CRG in errore in un determinato nodo. Una coda messaggi failover viene utilizzata per imessaggi a livello di CRG e fornisce un messaggio per ciascun CRG con esito negativo.

Specifica di una coda messaggi cluster

Nota: è inoltre possibile configurare un cluster per utilizzare una coda messaggi cluster specificando lacoda messaggi durante l'esecuzione del wizard Creazione cluster.

Per specificare una coda messaggi cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, selezionare Proprietà... dal menu Seleziona azione.5. Fare clic su Modifica nella sezione Avanzate della pagina Proprietà.6. Specificare le informazioni della coda messaggi cluster nel campo Coda messaggi cluster e fare clic su

Salva.

Specifica di una coda messaggi failover

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Per specificare una coda messaggi failover utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Proprietà... dal menu contestuale del CRG di cui si desidera specificare

una coda messaggi failover.6. Fare clic su Modifica nella sezione Avanzate della pagina Proprietà.7. Specificare le informazioni della coda messaggi failover nel campo Coda messaggi failover e fare clic

su Salva.Informazioni correlate:Create clusterCreate cluster resource groupChange cluster resource group

Esecuzione delle commutazioniLe commutazioni possono essere eseguite per verificare la soluzione alta disponibilità o per gestireinterruzioni pianificate per il nodo primario, come un'operazione di backup o la manutenzione pianificatadel sistema.

L'esecuzione di una commutazione manuale causa la commutazione del nodo primario al nodo dibackup. Il dominio di ripristino del CRG (cluster resource group) definisce questi ruoli. Quando siverifica una commutazione, i ruoli dei nodi attualmente definiti nel dominio di ripristino vengonomodificati in modo che:v Al nodo primario corrente venga assegnato il ruolo dell'ultimo backup attivo.v Al primo backup corrente viene assegnato il ruolo di nodo primario.v I backup successivi avanzano di un posto nell'ordine dei backup.

Una commutazione è consentita solo su CRG applicazione, dati e unità con uno stato Attivo.

Nota: se si esegue una commutazione su un CRG unità, è necessario sincronizzare nome profilo utente,UID e GID per motivi di prestazioni. Il dominio amministrativo cluster semplifica la sincronizzazione deiprofili utente.

Per eseguire una commutazione utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportatedi seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.3. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.4. Nella pagina CRG, selezionare Commutazione... dal menu contestuale del CRG che si desidera

commutare.5. Fare clic su OK nel pannello di conferma.

Il CRG selezionato è ora commutato nel nodo di backup. La colonna Stato viene aggiornata con il nomedel nuovo nodo.

Esiste un altro modo per eseguire una commutazione di un CRG che sta gestendo un ASP indipendentemediante l'interfaccia grafica PowerHA.

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Per eseguire una commutazione utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA®, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti, selezionare Dettagli... dal menu contestuale dell'ASP indipendente

gestito dal CRG unità che si desidera commutare.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Commuta nel sito... o Rendi copia di

produzione... dal menu contestuale dell'ASP indipendente, a seconda del tipo di commutazione che sidesidera eseguire.

7. Fare clic su OK nel pannello di conferma.Concetti correlati:Cluster administrative domainAttività correlate:“Configurazione dei domini amministrativi del cluster” a pagina 75In un ambiente alta disponibilità, è necessario che l'applicazione e l'ambiente operativo rimanganocoerenti tra i nodi che partecipano all'alta disponibilità. Il dominio amministrativo del cluster èl'implementazione PowerHA della resilienza dell'ambiente e assicura che l'ambiente operativo rimangacoerente tra i nodi.Informazioni correlate:Change Cluster Resource Group Primary (CHGCRGPRI) commandInitiate Switchover (QcstInitiateSwitchOver) API

Configurazione dei nodi

I nodi sono sistemi o partizioni logiche che partecipano a una soluzione alta disponibilità IBM i.

Esistono varie attività correlate alla configurazione nodo. Quando si utilizza il wizard Creazione cluster, èpossibile configurare un cluster semplice a due nodi. È possibile aggiungere ulteriori nodi fino a unmassimo di 128. A seconda delle tecnologie che compongono la soluzione alta disponibilità, è possibileche vengano richieste ulteriori attività di configurazione nodo.

Avvio dei nodi:

Avviando un nodo cluster, vengono attivati il clustering e i servizi risorse cluster su un nodo in unambiente alta disponibilità IBM i.

Un nodo può avviarsi ed essere in grado di ricollegarsi al cluster attivo corrente, a condizione che possarilevare un nodo attivo nel cluster.

Per avviare il clustering in un nodo utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nella pagina Nodi cluster, selezionare Avvia dal menu contestuale del nodo che si desidera avviare.Informazioni correlate:Start Cluster Node (STRCLUNOD)) commandStart Cluster Node (QcstStartClusterNode) API

Implementazione alta disponibilità 67

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Abilitazione dei nodi da aggiungere a un cluster:

Prima di poter aggiungere un nodo a un cluster, è necessario impostare un valore per l'attributo di reteALWADDCLU (Consentire aggiunta al cluster).

Utilizzare il comando CHGNETA (Modifica attributi di rete) su qualsiasi server che si desideraimpostare come nodo cluster. Il comando CHGNETA modifica gli attributi di rete di un sistema. L'attributodi rete ALWADDCLU specifica se un nodo consente o meno a un altro sistema di aggiungerlo come nodoin un cluster.

Nota: è necessario disporre dell'autorizzazione *IOSYSCFG per modificare l'attributo di reteALWADDCLU.

I valori possibili sono:

*SAMEIl valore non viene modificato. IL sistema viene fornito con un valore di *NONE.

*NONENessun altro sistema può aggiungere questo sistema come nodo in un cluster.

*ANY Qualsiasi altro sistema può aggiungere questo sistema come nodo in un cluster.

*RQSAUTQualsiasi altro sistema può aggiungere questo sistema come nodo nel cluster solo dopol'autenticazione della richiesta di aggiunta cluster.

L'attributo di rete ALWADDCLU viene controllato per verificare se il nodo aggiunto è consentito comeparte del cluster e se convalidare la richiesta cluster tramite l'utilizzo di certificati digitali X.509. Uncertificato digitale è una forma di identificazione personale che è possibile verificare elettronicamente. Se laconvalida è richiesta, il nodo di richiesta e il nodo aggiunto devono disporre delle seguenti funzioniinstallate sui sistemi:v Opzione 34 (Digital Certificate Manager) IBM iv Opzione 35 CCA (Cryptographic Service Provider) IBM i

Quando viene selezionato *RQSAUT per ALWADDCLU, è necessario che l'elenco di affidabilità dell'AC(Autorità di certificazione) per l'applicazione del server di sicurezza del cluster IBM i sia correttamenteimpostato. L'identificativo dell'applicazione server è QIBM_QCST_CLUSTER_SECURITY. Aggiungerealmeno le Autorità di certificazione per tali nodi ai quali è stato consentito partecipare al cluster.

Aggiunta dei nodi:

L'interfaccia grafica IBM i PowerHA consente di creare un cluster con più nodi. Una volta creato ilcluster, è possibile aggiungere altri nodi mediante un nodo attivo nel cluster. Un cluster può contenerefino a 128 nodi.

Utilizzare la seguente procedura per aggiungere un nodo ad un cluster esistente mediante l'interfacciagrafica di PowerHA.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nel separatore Nodi cluster, selezionare Aggiungi nodo cluster... dal menu Seleziona azione.6. Specificare le informazioni richieste e fare clic su OK.Informazioni correlate:Add Cluster Node Entry (ADDCLUNODE) command

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Add Cluster Node Entry (QcstAddClusterNodeEntry) API

Aggiunta di un nodo ad un dominio unità:

Un dominio unità è una sottoserie di nodi in un cluster che condivide risorse unità.

Se si implementa una soluzione alta disponibilità che contiene tecnologie basate su lotti dischiindipendenti, come ad esempio mirroring tra siti o disco commutato, è necessario definire il nodo comeun membro del dominio unità. Dopo aver aggiunto il nodo ad un dominio unità, è possibile creare unCRG (cluster resource group) unità che definisce il dominio di ripristino del cluster. Tutti i nodi neldominio di ripristino per un CRG unità devono essere nello stesso dominio unità. Un nodo cluster puòappartenere solamente ad un dominio unità.

Per creare e gestire i domini unità, è necessario che sia installata l'opzione 41 (Risorse commutabili HA)di PowerHA. Una chiave di licenza valida deve essere presente su tutti i nodi cluster nel dominio unità.

L'interfaccia grafica PowerHA semplifica la gestione del dominio unità perché garantisce la presenta deinodi necessari in un dominio unità quando si crea un CRG unità o quando si aggiunge un nodo a unCRG unità.

Per aggiungere un nodo a un dominio unità mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nella pagina Nodi cluster, selezionare Proprietà... dal menu contestuale del nodo che si desidera

aggiungere a un dominio unità.6. Fare clic su Modifica nella sezione Generale della pagina Proprietà.7. Specificare il nome del dominio unità a cui si desidera aggiungere il nodo nel campo Dominio unità e

fare clic su Salva.Informazioni correlate:Add Device Domain Entry (ADDDEVDMNE) commandAdd Device Domain Entry (QcstAddDeviceDomainEntry) API

Configurazione della rilevazione avanzata degli errori del nodo

È possibile utilizzare la funzione di rilevazione avanzata degli errori del nodo per impedire le partizionicluster in caso di errore di un nodo cluster. È possibile utilizzare una partizione HMC (HardwareManagement Console) o VIOS (Virtual I/O Server) su un server gestito IVM (Integrated VirtualizationManager).

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In questo esempio viene utilizzata un'HMC per gestire due sistemi IBM differenti. Ad esempio, HMC puòattivare ciascun sistema oppure configurare le partizioni logiche su ciascun sistema. Inoltre, HMC esegueil monitoraggio dello stato di ciascun sistema e delle relative partizioni logiche. Si supponga che ciascunsistema sia un nodo cluster e che i servizi risorse cluster eseguano il monitoraggio di un heartbeat tra idue nodi cluster.

Con la funzione di rilevazione avanzata degli errori del nodo, è possibile configurare i servizi risorsecluster in modo da utilizzare HMC. Ad esempio, è possibile configurare il nodo A in modo che dispongadi un monitor cluster che utilizza HMC. Ogni volta che rileva un malfunzionamento del nodo B (ilsistema o la partizione logica del nodo B), HMC invia ai servizi risorse cluster sul nodo A una notificadell'errore. I servizi risorse cluster sul nodo A contrassegnano il nodo B come malfunzionante edeseguono l'elaborazione di failover, invece di partizionare il cluster.

Parimenti, è possibile configurare anche il nodo B in modo che disponga di un monitor cluster. In questoesempio, un malfunzionamento del nodo A o del nodo B determina una notifica da HMC all'altro nodo.

Per la rilevazione avanzata degli errori del nodo, effettuare le operazioni riportate di seguito:1. Configurare il rilevamento avanzato degli errori del nodo su HMC o su IVM .2. Il server *CIMOM TCP deve essere configurato ed avviato su ciascun nodo cluster su cui è

configurato un monitor cluster. È necessario modificare la configurazione predefinita del server*CIMOM fornito dall'installazione del programma su licenza 5770-UME, in modo che il sistema IBMi possa comunicare con il server CIM. Per eseguire tale operazione, è necessario modificare dueattributi di configurazione che controllano dei fattori relativi alla sicurezza, eseguendo il comandocimconfig in una shell PASE.

3. Avviare il server dalla riga comandi con STRTCPSVR *CIMOM

4. Avviare una shell PASE dalla riga comandi con CALL QP2TERM

5. Immettere /QOpenSys/QIBM/ProdData/UME/Pegasus/bin/cimconfig -s enableAuthentication=false-p Consultare Authentication on CIMON per ulteriori informazioni relative all'attributoenableAuthentication.

6. Immettere /QOpenSys/QIBM/ProdData/UME/Pegasus/bin/cimconfig -ssslClientVerificationMode=optional -p Consultare Authentication on CIMOM per ulterioriinformazioni relative all'attributo sslClientVerificationMode.

7. Terminare la shell PASE premendo F3.

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8. Terminare il server *CIMOM con il comando ENDTCPSVR *CIMOM.9. Riavviare il server *CIMOM dalla riga comandi utilizzando STRTCPSVR *CIMOM.

10. È necessario copiare nel nodo cluster un file del certificato digitale dalla partizione VIOS o HMC suun server gestito IVM (Integrated Virtualization Manager) e aggiungerlo ad una memoria affidabile.I certificati digitali sono autofirmati dalla partizione VIOS o HMC. L'installazione di una nuovaversione di software sulla partizione VIOS o HMC può creare un nuovo certificato, che determineràun errore delle comunicazioni tra la partizione VIOS o HMC ed il nodo cluster (viene visualizzatol'errore CPFBBCB con codice di errore 4). In questo caso, aggiungere il certificato digitale allamemoria affidabile sui nodi su cui tale partizione VIOS o HMC è configurata in un monitor cluster.

11. Per eseguire le operazioni di configurazione del cluster, è possibile utilizzare l'interfaccia della rigacomandi, il comando ADDCLUMON (Aggiunta monitor cluster) o l'interfaccia grafica PowerHA. Seviene scelto l'ultimo metodo, effettuare le operazioni riportate di seguito:a. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.b. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.c. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.d. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.e. Nella pagina Nodi cluster, selezionare Proprietà... dal menu contestuale del nodo a cui si

desidera aggiungere un monitor cluster.f. Nella sezione Monitor cluster della pagina Proprietà, selezionare Aggiungi monitor cluster... dal

menu Seleziona azione.g. Specificare le informazioni sul monitor cluster e fare clic su OK.

Configurazione del rilevamento avanzato degli errori del nodo su HMC (hardware managementconsole):

È possibile utilizzare una HMC (Hardware Management Console) insieme alla funzione di rilevazione avanzatadegli errori del nodo per impedire le partizioni cluster in caso di malfunzionamento di un nodo cluster.

Per l'impostazione di HMC, effettuare le operazioni riportate di seguito:1. Verificare che il server *CIMOM TCP sia in esecuzione in IBM i. Per verificare se è in esecuzione, è

possibile cercare il lavoro QUMECIMOM nel sottosistema QSYSWRK. Se il lavoro non è inesecuzione, è possibile avviarlo mediante il comando STRTCPSVR *CIMOM

2. Verificare che il server *SSHD TCP sia in esecuzione in IBM i (nella riga comandi della parte hostdigitare: STRTCPSVR *SSHD). Per avviare il server *SSHD, verificare che il valore di sistemaQSHRMEMCTL sia impostato su 1.

3. È necessario utilizzare la tastiera ed il monitor fisici, collegati ad HMC. Non è possibile utilizzaretelnet oppure un'interfaccia web per HMC

4. Aprire una shell limitata facendo clic con il tasto destro del mouse sul desktop, quindi, selezionareterminali/xterm.

5. Viene visualizzata una nuova finestra della shell sul desktop in cui è possibile immettere i comandi.6. Nel passo successivo, viene utilizzato il comando secure copy su HMC. Tuttavia, è necessario che un

indirizzario principale sia associato al proprio profilo in IBM i. Ad esempio, se si utilizza QSECOFRcome nome del profilo nel comando scp, è necessario che sia stato creato un indirizzario/home/QSECOFR in IFS (integrated file system) in IBM i.

7. Utilizzare il comando secure copy per copiare un file nel nodo cluster IBM i. (scp/etc/Pegasus/server.pem QSECOFR@LP0236A:/server_name.pem) Nel comando sopra riportato,sostituire LP0236A con il nome del sistema IBM i in uso e sostituire server_name.pem conhmc_name.pem. Ad esempio, assegnare al file il nome myhmc.pem.

8. Uscire da HMC9. Accedere al sistema IBM i e visualizzare la riga comandi della parte host

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10. Accedere all'ambiente shell PASE (nel pannello di immissione comandi della parte host: callqp2term)

11. Spostare il certificato digitale HMC (mv /myhmc.pem /QOpenSys/QIBM/UserData/UME/Pegasus/ssl/truststore/myhmc.pem (nel comando sopra riportato, sostituire il nome myhmc.pemcon il nome del proprio file)

12. Aggiungere il certificato digitale alla memoria affidabile (/QOpenSys/QIBM/ProdData/UME/Pegasus/bin/cimtrust -a -U QSECOFR -f /QOpenSys/QIBM/UserData/UME/Pegasus/ssl/truststore/myhmc.pem -T s)

13. Nel comando sopra riportato, sostituire il nome myhmc.pem con il nome del proprio file.14. Uscire dalla shell PASE premendo F3.15. Terminare il server CIM. Nel pannello di immissione comandi della parte host immettere: ENDTCPSVR

*CIMOM.16. Riavviare il server CIM per utilizzare il nuovo certificato. Nel pannello di immissione comandi della

parte host immettere: STRTCPSVR *CIMOM

Configurazione del rilevamento avanzato degli errori del nodo in un VIOS (Virtual I/O Server) su unserver gestito IVM (Integrated Virtualization Manager):

È possibile utilizzare una partizione VIOS (Virtual I/O Server) su un server gestito IVM (Integrated VirtualizationManager) insieme alla funzione di rilevamento avanzato degli errori del nodo per impedire le partizioni cluster incaso di errore del nodo cluster.

Per una partizione VIOS, effettuare le operazioni riportate di seguito:1. Verificare che il server *SSHD TCP sia in esecuzione su IBM i. Nella riga comandi della parte host

digitare: STRTCPSVR *SSHD.2. Eseguire Telnet ed accedere alla partizione VIOS.3. Passare ad una shell non limitata immettendo oem_setup_env4. Utilizzare il comando secure copy per copiare un file nel nodo cluster IBM i. Ad esempio,

/usr/bin/scp /opt/freeware/cimom/pegasus/etc/cert.pem QSECOFR@system-name:/server.pem.Sostituire nome-sistema con il nome del sistema IBM i . Sostituire server.pem con vios-name.pem.

5. Avviare il server CIMOM in esecuzione nella partizione VIOS, digitando il comando startnetsvccimserver.

6. Uscire dalla partizione VIOS.7. Nel sistema IBM i , accedere a una riga comandi della parte host.8. Accedere all'ambiente shell PASE. Dalla riga comandi della parte host, immettere call qp2term.9. Spostare il certificato digitale HMC, digitare mv /vios1.pem /QOpenSys/QIBM/UserData/UME/

Pegasus/ssl/truststore/vios1.pem. Sostituire vios1.pem con il nome del proprio file.10. Aggiungere il certificato digitale alla memoria affidabile immettendo /QOpenSys/QIBM/ProdData/

UME/Pegasus/bin/cimtrust -a -U QSECOFR -f vios1.pem -T s. Sostituire il nome vios1.pem con ilnome del proprio file.

11. Uscire dalla shell PASE premendo F3.12. Terminare il server CIMOM. Dalla riga comandi della parte host, immettere ENDTCPSVR

*CIMOM.13. Riavviare il server CIMOM per utilizzare il nuovo certificato. Nella riga comandi della parte host,

immettere STRTCPSVR *CIMOM.

Configurazione dei CRGI CRG gestiscono le risorse in un ambiente alta disponibilità IBM i. Diverse attività abilitano la gestionedelle risorse alta disponibilità mediante i CRG.

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Avvio di un CRG:

Avviando un CRG, viene abilitata la resilienza per il CRG.

Per avviare un CRG utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Avvia dal menu contestuale del CRG che si desidera avviare.Informazioni correlate:Start Cluster Resource Group (STRCRG) commandCreate Cluster Resource Group (QcstCreateClusterResourceGroup) API

Creazione di CRG (cluster resource group):

I CRG gestiscono le risorse alta disponibilità, come ad esempio le applicazioni, i dati e le unità. Ciascuntipo di CRG gestisce il tipo particolare di risorsa in un ambiente alta disponibilità.

L'interfaccia grafica PowerHA consente di creare differenti CRG per la gestione delle risorse altadisponibilità. Ciascun tipo di CRG può essere utilizzato separatamente o insieme ad altri CRG. Adesempio, è possibile disporre di un'applicazione aziendale autonoma che richiede l'alta disponibilità. Unavolta abilitata l'applicazione per l'ata disponibilità, è possibile creare i CRG per facilitare la gestione delladisponibilità per tale applicazione.

Se si desidera che solo un'applicazione, e non i relativi dati, sia resa disponibile in caso diun'interruzione, è possibile creare un CRG applicazione. Tuttavia, se si desidera che sia i dati sial'applicazione siano disponibili, è possibile memorizzarli entrambi in un lotto dischi indipendente, che èpossibile definire in un CRG unità. Se si verifica un'interruzione, l'intero lotto dischi indipendente vienecommutato a un nodo di backup, rendendo disponibili sia l'applicazione sia i relativi dati.

Creazione dei CRG applicazione:

Se si dispone di applicazioni nella soluzione alta disponibilità che si desidera rendere altamentedisponibili, è possibile creare un CRG (cluster resource group) applicazione al fine di gestire i failover pertale applicazione.

È possibile specificare di consentire un indirizzo IP di acquisizione attivo durante la creazione del CRGapplicazione. Quando si avvia un CRG applicazione che consente un indirizzo IP di acquisizione attivo,viene consentito l'avvio del CRG.

Per creare un CRG applicazione utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportatedi seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Crea CRG... dal menu Seleziona azione.6. Seguire le istruzioni nel wizard Crea CRG per creare un CRG applicazione.Informazioni correlate:Create Cluster Resource Group (CRTCRG) commandCreate Cluster Resource Group (QcstCreateClusterResourceGroup) API

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Creazione dei CRG dati:

I CRG dati vengono utilizzati principalmente con le applicazioni di replica logica, fornite dai diversiBusiness partner alta disponibilità. Se si implementa una soluzione alta disponibilità in base alla replicalogica, è possibile creare un CRG dati per facilitare la replica dei dati tra i nodi primari e di backup.

Per creare un CRG dati utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportate diseguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Crea CRG... dal menu Seleziona azione.6. Seguire le istruzioni contenute nel wizard Crea CRG per creare un CRG dati.Informazioni correlate:Create Cluster Resource Group (CRTCRG) commandCreate Cluster Resource Group (QcstCreateClusterResourceGroup) API

Creazione dei CRG unità:

Un CRG (cluster resource group) unità è costituito da un lotto di risorse hardware che possono esserecommutate come un'entità. Per creare unità commutabili in una soluzione alta disponibilità, è necessarioche i nodi che utilizzano tali unità siano parte di un CRG unità.

Prima di creare un CRG unità, aggiungere tutti i nodi che condivideranno una risorsa commutabile a undominio unità. L'interfaccia grafica PowerHA semplifica ciò perché garantisce la presenta dei nodinecessari in un dominio unità quando si crea un CRG unità.

Per creare un CRG unità utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportate diseguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Crea CRG... dal menu Seleziona azione.6. Seguire le istruzioni contenute nel wizard Crea CRG per creare un CRG unità.Informazioni correlate:Create Cluster Resource Group (CRTCRG) commandCreate Cluster Resource Group (QcstCreateClusterResourceGroup) API

Creazione dei CRG peer:

È possibile creare un CRG peer per definire i ruoli nodo negli ambienti di bilanciamento carico.

Per creare un CRG peer in un cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.

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5. Nella pagina CRG, selezionare Crea CRG... dal menu Seleziona azione.6. Seguire le istruzioni contenute nel wizard Crea CRG per creare un CRG peer.Informazioni correlate:Create Cluster Resource Group (CRTCRG) commandCreate Cluster Resource Group (QcstCreateClusterResourceGroup) API

Configurazione dei domini amministrativi del clusterIn un ambiente alta disponibilità, è necessario che l'applicazione e l'ambiente operativo rimanganocoerenti tra i nodi che partecipano all'alta disponibilità. Il dominio amministrativo del cluster èl'implementazione PowerHA della resilienza dell'ambiente e assicura che l'ambiente operativo rimangacoerente tra i nodi.

Creazione di un dominio amministrativo del clusterIn una soluzione alta disponibilità, il dominio amministrativo del cluster fornisce il meccanismo chemantiene le risorse sincronizzate tra i sistemi e le partizioni in un cluster.

Per creare il dominio amministrativo del cluster, è necessario che un utente disponga dell'autorizzazione*IOSYSCFG e dell'autorizzazione al profilo utente QCLUSTER. Per gestire un dominio amministrativo delcluster, un utente deve disporre dell'autorizzazione per il CRG che rappresenta il dominio amministrativodel cluster, il profilo utente QCLUSTER e i comandi CRG (cluster resource group).

Per creare un dominio amministrativo del cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.5. Nella pagina Dominio amministrativo del cluster, selezionare Crea... dal menu Seleziona azione.6. Specificare un dominio amministrativo del cluster e fare clic su OK.Concetti correlati:“Gestione dei profili utente in tutti i nodi” a pagina 48È possibile utilizzare due sistemi per la gestione dei profili utente in tutti i nodi di un cluster.Informazioni correlate:Create Cluster Administrative Domain (CRTCAD) commandCreate Cluster Administrative Domain (QcstCrtClusterAdminDomain) API

Aggiunta di un nodo al dominio amministrativo del clusterÈ possibile aggiungere ulteriori nodi a un dominio amministrativo del cluster in una soluzione altadisponibilità.

prima di aggiungere un nodo a un dominio amministrativo del cluster, assicurarsi che tale nodo sia partedel cluster nel quale risiede il dominio amministrativo del cluster. In caso contrario, non è possibileaggiungere il nodo al dominio amministrativo del cluster. Non è necessario che il dominioamministrativo del cluster sia attivo, ma le risorse non devono essere coerenti fino a quando questo èattivo.

Quando si aggiunge un nodo al dominio amministrativo, vengono copiate le MRE dal dominio sul nodoaggiunto. Se la risorsa monitorata non esiste sul nuovo nodo, viene creata dal dominio amministrativodel cluster. Se la risorsa monitorata esiste già sul nodo aggiunto, viene sincronizzata con il resto deldominio amministrativo del cluster se il dominio è attivo. Ossia, i valori degli attributi per ciascunarisorsa monitorata sul nodo di unione vengono modificati per far corrispondere i valori globali per lerisorse monitorate nel dominio attivo.

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Per aggiungere un nodo a un dominio amministrativo del cluster mediante l'interfaccia grafica PowerHA,eseguire le operazioni riportate di seguito.1. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.2. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.3. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.4. Nella pagina Domini amministrativi, selezionare Nodi di dominio... dal menu contestuale del

dominio amministrativo del cluster a cui si desidera aggiungere un nodo.5. Nella pagina Nodi di dominio, selezionare Aggiungi nodo di dominio... dal menu Seleziona azione.6. Selezionare il nodo che si desidera aggiungere e fare clic su OK.Informazioni correlate:Add Cluster Administrative Domain Node Entry (ADDCADNODE) commandAdd Node To Recovery Domain (QcstAddNodeToRcvyDomain) API

Avvio di un dominio amministrativo del cluster

I domini amministrativi del cluster forniscono resilienza dell'ambiente per le risorse in una soluzione altadisponibilità IBM i.

Quando viene avviato il dominio amministrativo del cluster, qualsiasi modifica apportata alla risorsamonitorata durante la chiusura del dominio amministrativo del cluster viene propagata a tutti i nodiattivi nel dominio amministrativo del cluster.

Per avviare un dominio amministrativo del cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.5. Nella pagina Domini amministrativi del cluster, selezionare Avvia dal menu contestuale del dominio

amministrativo del cluster che si desidera avviare.

La colonna Stato mostra che il dominio amministrativo del cluster è avviato.Concetti correlati:“Sincronizzazione delle risorse monitorate”La sincronizzazione delle risorse monitorate si verifica quando le risorse monitorate vengono modificatesui nodi definiti nel dominio amministrativo del cluster.Informazioni correlate:Start Cluster Administrative Domain (STRCAD) command

Sincronizzazione delle risorse monitorateLa sincronizzazione delle risorse monitorate si verifica quando le risorse monitorate vengono modificatesui nodi definiti nel dominio amministrativo del cluster.

Durante questo processo di sincronizzazione, il dominio amministrativo del cluster tenta di modificareciascuna risorsa con gli attributi i cui valori non corrispondono ai relativi valori globali, a meno che nonesista una modifica in sospeso per quella risorsa. Qualsiasi modifica in sospeso viene distribuita in tutti inodi attivi nel dominio e applicata a ciascuna risorsa influenzata su ciascun nodo. Quando le modifichein sospeso vengono distribuite, il valore globale viene modificato e lo stato globale di ciascuna risorsainfluenzata viene modificata in coerente o incoerente, in base al risultato dell'operazione di modifica per larisorsa di ciascun nodo. La risorsa influenzata viene modificata correttamente su ciascun nodo attivo neldominio, lo stato globale per la risorsa è coerente. Se l'operazione di modifica non riesce su un nodo, lostato globale viene impostato su incoerente.

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Se le modifiche vengono apportate alla stessa risorsa da più nodi mentre il dominio amministrativo delcluster è inattivo, tutte le modifiche vengono propagate a tutti i nodi attivi come parte del processo disincronizzazione una volta avviato il dominio. Sebbene le modifiche in sospeso siano elaborate durantel'attivazione del dominio amministrativo del cluster, non esiste un ordine garantito in cui le modifichevengono elaborate. Se si apportano modifiche a una singola risorsa sa più nodi cluster mentre il dominioamministrativo del cluster è inattivo, non esiste un ordine garantito per l'elaborazione delle modifichedurante l'attivazione.

Se un nodo viene unito al dominio amministrativo del cluster (cioè, il nodo viene avviato mentre ildominio amministrativo cluster viene terminato), le risorse monitorate non vengono risincronizzate fino ache non viene avviato il dominio amministrativo cluster.

Nota: il dominio amministrativo del cluster e relativo programma di uscita associato sono oggetti fornitida IBM. Non dovrebbero essere modificati con l'API QcstChangeClusterResourceGroup o il comandoCHGCRG (Modifica CRG) o si verificheranno risultati imprevisti.

Una volta che il nodo è parte di un dominio amministrativo del cluster, le risorse monitorate possonoancora essere modificare nel nodo inattivo. Quando il nodo viene di nuovo riavviato, le modificheverranno risincronizzate con il resto del dominio amministrativo del cluster. Durante il processo dirisincronizzazione, il dominio amministrativo del cluster applica tutte le modifiche dal nodo che erainattivo nel resto dei nodi attivi nel dominio, a meno che le modifiche non siano state apportate anchenel dominio attivo mentre il nodo era inattivo. Se le modifiche sono state apportate a una risorsamonitorata nel dominio attivo e nel nodo inattivo, le modifiche apportate nel dominio attivo sonoapplicate al nodo aggiunto. In altre parole, nessuna modifica apportata alla risorsa monitorata vienepersa, a prescindere dallo stato del nodo. È possibile specificare l'opzione di sincronizzazione percontrollare il funzionamento della sincronizzazione.

Se si desidera chiudere un nodo del cluster che è parte di un dominio amministrativo del cluster e nonconsentire le modifiche apportate al nodo inattivo per essere propagate di nuovo al dominio attivo unavolta avviato il nodo (ad esempio, durante la chiusura di un nodo cluster per eseguire una verifica su diesso), è necessario eliminare il nodo dal CRG peer del dominio amministrativo prima di chiudere il nododel cluster.Concetti correlati:Remove Admin Domain Node Entry (RMVCADNODE) commandAttività correlate:“Avvio di un dominio amministrativo del cluster” a pagina 76I domini amministrativi del cluster forniscono resilienza dell'ambiente per le risorse in una soluzione altadisponibilità IBM i.Informazioni correlate:Remove CRG Node Entry (RMVCRGNODE) command

Aggiunta voci della risorsa monitorataÈ possibile aggiungere una voce risorsa monitorata (MRE) a un dominio amministrativo del cluster. Levoci risorsa monitorata definiscono le risorse critiche in modo che le modifiche apportate a queste risorsevengano mantenute coerenti in un ambiente alta disponibilità.

Per aggiungere una voce risorsa monitorata mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.

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5. Nella pagina Domini amministrativi del cluster, selezionare Risorsa monitorata... dal menucontestuale del dominio amministrativo del cluster a cui si desidera aggiungere la risorsa monitorata.

6. Nella pagina Risorsa monitorata, selezionare Aggiungi risorsa monitorata... dal menu Selezionaazione.

7. Specificare le informazioni sulla risorsa monitorata e fare clic su OK.Attività correlate:“Selezione degli attributi da monitorare” a pagina 115Una volta aggiunte le voci di risorsa monitorata, è possibile selezionare gli attributi associati a quellarisorsa affinché sia monitorata dal dominio amministrativo del cluster.Informazioni correlate:Add Admin Domain MRE (ADDCADMRE) commandAdd Monitored Resource Entry (QfpadAddMonitoredResourceEntry) API

Configurazione dei lotti dischi indipendentiIn un ambiente alta disponibilità è necessario che l'applicazione e i relativi dati rimangano coerenti neinodi che partecipano all'alta disponibilità. Un lotto dischi indipendente è un lotto dischi contenenteoggetti, indirizzari o librerie che, a loro volta, contengono gli oggetti e altri attributi degli oggetti, adesempio, gli attributi di autorizzazione e proprietà. Un lotto dischi indipendente può essere utilizzato inquesta situazione.Informazioni correlate:Disk pools

Creazione di un lotto dischi indipendente

Per creare un lotto dischi indipendente, è possibile utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA, l'interfacciagrafica Configurazione e servizio o il comando CFGDEVASP (Configurazione ASP unità).

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per creare un nuovo lotto dischi indipendente, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti, fare clic su Mostra tutti gli altri... per mostrare i lotti dischi

indipendenti che al momento non sono altamente disponibili.6. Selezionare Crea ASP indipendente... dal menu Seleziona azione nella tabella Tutti gli altri.7. Seguire le istruzioni contenute nel wizard Crea ASP indipendente per creare un lotto dischi

indipendente.

Per utilizzare l'interfaccia grafica Configurazione e servizio per creare un nuovo lotto dischi indipendente,eseguire le operazioni riportate di seguito.

Nota:Per gestire il disco in IBM Navigator per i, è necessario disporre della configurazione appropriata per laparola d'ordine per DST. Con il wizard Nuovo lotto dischi è possibile includere le unità disco nonconfigurate in una serie di parità ed è possibile avviare la protezione parità unità e la compressione deldisco. Quando vengono aggiunte le unità disco, non distribuire le unità disco che si trovano nella stessaserie di parità in più lotti dischi, in quanto l'errore in una serie di parità influenzerebbe più lotti dischi.

Interfaccia grafica Configurazione e servizio (IBM Navigator per i)

1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.

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2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Selezionare Configurazione e servizio dalla finestra IBM Navigator per i.4. Selezionare Unità disco.5. Dal menu Seleziona azioni, selezionare Nuovo lotto dischi.6. Seguire le istruzioni del wizard per aggiungere le unità disco al nuovo lotto dischi.7. Stampare la configurazione disco per renderla disponibile in una situazione di ripristino.8. Registrare la relazione tra il nome lotto dischi indipendente e il numero.

Interfaccia grafica Configurazione e servizio (System i Navigator)

Per utilizzare il wizard Nuovo lotto dischi al fine di creare un lotto dischi indipendente utilizzando IBMNavigator per i, effettuare le seguenti operazioni:1. In IBM Navigator per i, aprire Connessioni (o l'ambiente attivo utilizzato).2. Espandere il sistema che si desidera esaminare ed espandere Configurazione e servizio > Hardware

> Unità disco.3. Fare clic con il tasto destro del mouse su Lotti dischi e selezionare Nuovo lotto dischi.4. Seguire le istruzioni del wizard per aggiungere le unità disco al nuovo lotto dischi.5. Stampare la configurazione disco per renderla disponibile in una situazione di ripristino.6. Registrare la relazione tra il nome lotto dischi indipendente e il numero.

Il comando CFGDEVASP (Configurazione ASP unità) può essere utilizzato per creare un nuovo lottodischi indipendente. Per ulteriori informazioni sul comando, fare riferimento al comando CFGDEVASP(Configurazione ASP unità).

Nota: aggiungere i lotti dischi indipendenti quando il sistema viene riavviato completamente. Se si deveutilizzare il wizard Nuovo lotto dischi nella modalità DST (dedicated service tools), è necessario creareuna descrizione unità associata per il lotto dischi indipendente quando il sistema viene riavviatocompletamente. Utilizzare il comando CRTDEVASP (Creazione descrizione unità) (ASP) per creare ladescrizione unità. Il nome della descrizione unità e della risorsa deve essere lo stesso di quello del lottodischi indipendente. È possibile utilizzare il comando WRKDEVD (Gestione delle descrizioni unità) perverificare che il nome descrizione unità e il nome lotto dischi indipendente corrispondano.

Configurazione dei dischi commutatiI dischi commutati sono lotti dischi indipendenti che sono stati configurati come parte di un cluster IBMi. I dischi commutati consentono la commutazione di dati e applicazioni memorizzati in un lotto dischiindipendente a un altro sistema.

Avvio della protezione sottoposta a mirroring

I wizard Aggiunta unità disco e Nuovo lotto dischi guiderà l'utente nel processo di aggiunta di coppie diunità dischi di capacità simili in un lotto dischi protetto. Dopo aver configurato le unità disco, è possibileavviare la protezione sottoposta a mirroring.

La protezione sottoposta a mirroring è locale in un sistema singolo ed è distinta dall'XSM (cross-sitemirroring/mirroring tra siti). Se si desidera avviare il mirroring su un lotto dischi indipendente nondisponibile, è possibile farlo quando il sistema viene completamente riavviato. Per tutti gli altri lottidischi, è necessario riavviare il sistema in modalità DST (dedicated service tools) prima di avviare laprotezione sottoposta a mirroring.

Quando si avvia la protezione sottoposta a mirroring sull'unità disco origine di caricamento, è necessariotenere presenti alcune limitazioni.

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v Il disco con capacità inferiore deve essere avviato come unità origine di caricamento quando duedischi di capacità differenti vengono associati come coppia sottoposta a mirroring. L'origine dicaricamento può essere quindi associata all'unità disco con capacità maggiore. Ad esempio, se l'unitàdisco origine di caricamento è un disco da 35 G-Byte, può essere associata ad un disco da 36 GB. Sel'origine di caricamento è un disco da 36 G-Byte, non può essere associato al disco da 35 G-Byte.

v È necessario indicare al sistema di associare l'unità disco origine di caricamento con un'unità disco chesi trova in un'ubicazione fisica che non può essere utilizzata dal processore di servizio per eseguirel'IPL della partizione. Da SST, selezionare Gestione unità disco->Gestione configurazione unitàdisco->Abilitazione mirroring origine remota di caricamento. La funzione Abilitazione mirroringorigine caricamento remota consente di associare un'unità disco all'unità disco di origine caricamentoanche se l'unità disco risiede in un'ubicazione fisica che il processore di servizio non è in grado diutilizzare per eseguire l'IPL della partizione.

Per avviare il mirroring utilizzando IBM Navigator per i, attenersi alla procedura riportata di seguito.1. Selezionare Configurazione e servizio da IBM Navigator per i.2. Selezionare Lotti dischi.3. Selezionare il lotto disco che si desidera sottoporre a mirroring.4. Fare clic con il tasto destro del mouse sul lotto dischi che si desidera sottoporre a mirroring e

selezionare Avvia mirroring.

Arresto della protezione sottoposta a mirroringQuando si arresta la protezione sottoposta a mirroring, viene annullata la configurazione di una unitàdisco da ciascuna coppia sottoposta a mirroring. Prima di poter arrestare la protezione sottoposta amirroring per un lotto dischi, è necessario che almeno una unità disco in ciascuna coppia sottoposta amirroring in quel lotto dischi sia presente e attiva.

Per controllare di quale unità disco sottoposta a mirroring di ogni coppia viene annullata laconfigurazione, sospendere le unità disco a cui si desidera annullare la configurazione. Per le unità discoche non vengono sospese, la selezione è automatica.

Se si desidera arrestare il mirroring su un lotto dischi indipendente non disponibile, è possibile farloquando il sistema viene completamente riavviato. Per tutti gli altri lotti dischi, è necessario riavviare ilsistema nella modalità DST (dedicated service tools) prima di arrestare la protezione sottoposta amirroring.

La protezione sottoposta a mirroring è dedicata in un sistema singolo ed è distinta dall'XSM (cross-sitemirroring/mirroring tra siti).

Per arrestare la protezione sottoposta a mirroring utilizzando IBM Navigator per i, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. Selezionare Configurazione e servizio da IBM Navigator per i.2. Selezionare Lotti dischi.3. Fare clic con il tasto destro del mouse sul lotto dischi che si desidera arrestare.4. Selezionare Arresta mirroring.

Aggiunta di un'unità disco o di un lotto dischi

Il wizard Aggiunta unità disco può essere utilizzato per aggiungere unità disco nuove o non configuratea un lotto dischi esistente.

I wizard Aggiunta unità disco e Lotto dischi permettono di risparmiare tempo raggruppando diversefunzioni di configurazione che richiedono tempo in un processo efficiente. Inoltre, nella configurazionedell'unità disco non prendono in considerazione il lavoro ipotetico in quanto riconoscono le capacità del

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sistema e offrono solo opzioni valide. Ad esempio, il wizard non elenca l'opzione di avvio dellacompressione a meno che il sistema non disponga della capacità.

Quando si sceglie di aggiungere unità disco a un lotto dischi protetto, il wizard forza di includere leunità disco nella protezione della parità unità o di aggiungere abbastanza unità disco della stessa capacitàper avviare la protezione sottoposta a mirroring. Il wizard consente, inoltre, di bilanciare i dati nel lottodischi o di avviare la compressione del disco se queste opzioni sono azioni consentite per laconfigurazione del sistema. Vengono decise le opzioni da selezionare in modo che l'operazione vengaadattata al sistema.

Per aggiungere un'unità disco o un lotto dischi utilizzando IBM Navigator per i, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. Selezionare Configurazione e servizio da IBM Navigator per i.2. Selezionare Unità disco.3. Dal menu Azioni, selezionare Aggiungi unità disco.4. Seguire le istruzioni contenute nel wizard per aggiungere le unità disco al lotto dischi.

È anche possibile aggiungere un'unità disco ad un lotto dischi utilizzando IBM Navigator per i,eseguendo le operazioni riportate di seguito.1. Selezionare Configurazione e servizio da IBM Navigator per i2. Selezionare Lotti dischi.3. Fare clic con il tasto destro del mouse sul lotto dischi a cui si desidera aggiungere un'unità disco e

selezionare Aggiungi unità disco.4. Seguire le istruzioni del wizard per aggiungere unità disco al lotto dischi.

Nota: È necessario eseguire un IPL (initial program load) del sistema prima che il nuovo lotto dischi siadisponibile in IFS (integrated file system).

Valutazione configurazione correntePrima di modificare la configurazione disco del sistema, è importante sapere con esattezza dove sonoubicate le unità disco in relazione ai lotti dischi, IOA e frame.

La vista grafica di IBM Navigator per i elimina il processo di compilazione di tutte queste informazionifornendo una rappresentazione grafica di come è configurato il sistema. È possibile utilizzare la vistagrafica per eseguire qualsiasi funzione possibile attraverso la vista Elenco unità disco di IBM Navigatorper i, con il beneficio aggiunto di di poter avere usufruire di una rappresentazione visiva. Facendo cliccon il tasto destro del mouse si un oggetto nella tabella, ad esempio, un'unità disco, un lotto dischi, unaserie di parità o un frame specifici, vengono visualizzate le stesse opzioni presenti nella tabella principaleIBM Navigator per i.

È possibile scegliere come visualizzare l'hardware nella finestra Vista grafica unità disco. Ad esempio, èpossibile selezionare per visualizzare per lotti dischi, quindi selezionare un lotto dischi nell'elenco pervisualizzare solo quei frame che contengono le unità disco che formano il lotto dischi selezionato. Èpossibile selezionare Visualizza tutte i frame per verificare se contengono o meno unità disco nel lottodischi selezionato. È anche possibile selezionare Visualizza posizioni unità per associare i nomi unitàdisco alla posizione unità in cui sono inserite.

È possibile fare clic con il tasto destro del mouse su qualsiasi unità disco evidenziata di blu nella vistagrafica e selezionare un'azione da eseguire sull'unità disco. Ad esempio, è possibile selezionare di avviareo arrestare la compressione si un'unità disco, di includere o escludere l'unità disco un una serie di paritào di ridenominare l'unità disco. Se l'unità disco dispone di una protezione sottoposta a mirroring, èpossibile sospendere o riprendere il mirroring sull'unità disco. Se si fa clic con il tasto destro del mousesu un alloggiamento unità disco vuoto, è possibile avviare il wizard Installa unità disco.

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Per attivare la vista grafica da IBM Navigator per i, eseguire le operazioni riportate di seguito.1. Selezionare Configurazione e servizio da IBM Navigator per i.2. Selezionare Unità disco oppure Lotti dischi.3. Dal menu Azioni, selezionare Vista grafica.

Come rendere un lotto dischi indipendente altamente disponibile

Per rendere un lotto dischi indipendente altamente disponibile, viene gestito dal cluster mediante unCRG unità.

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per rendere un lotto dischi indipendente altamentedisponibile, eseguire le operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, fare clic su Rendi altamente disponibile... dal menu

contestuale dell'ASP indipendente che di desidera rendere altamente disponibile.6. Seguire le istruzioni riportate nel wizard Rendi altamente disponibile per rendere altamente

disponibile il lotto dischi indipendente.

Configurazione mirroring geografico

Il mirroring geografico è una funzione secondaria del mirroring tra siti. Per configurare una soluzione altadisponibilità utilizzando il mirroring geografico, è necessario configurare una sessione mirroring tra ilsistema di produzione e il sistema di backup.

Prima di configurare il mirroring geografico, è necessario disporre di un CRG, di nodi e di un clusterattivi. I lotti dischi indipendenti che si intende utilizzare per il mirroring geografico devono inoltre esseredisattivati (non disponibile) per completare la configurazione. L'argomento Scenario: mirroring geograficofornisce istruzioni dettagliate per l'impostazione di una soluzione alta disponibilità basata sul mirroringgeografico.

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per configurare il mirroring geografico, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti, selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera configurare il mirroring geografico.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Configura mirroring... dal menu contestuale

della copia di produzione del lotto dischi indipendente.7. Seguire le istruzioni contenute nel wizard Crea ASP indipendente per creare un lotto dischi

indipendente.

Per utilizzare l'interfaccia grafica Configurazione e servizio per configurare il mirroring geografico,attenersi alla seguente procedura. L'interfaccia grafica Configurazione e servizio non viene visualizzata seè installato il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i.

Interfaccia grafica Configurazione e servizio (IBM Navigator per i)

1. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.

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2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Selezionare Configurazione e servizio dalla finestra IBM Systems Director Navigator per i.4. Selezionare Lotti dischi.5. Selezionare il lotto dischi che si desidera utilizzare come copia di produzione (origine).6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Configura mirroring... dal menu contestuale

della copia di produzione del lotto dischi indipendente.7. 7. Seguire le istruzioni contenute nel wizard Configura Mirroring per configurare il mirroring

geografico.

Interfaccia grafica Configurazione e servizio (System i Navigator)

1. In System i Navigator, espandere Connessioni (o l'ambiente attivo).2. Espandere il sistema che si desidera utilizzare come copia di produzione.3. Espandere Configurazione e servizio > Hardware > Unità disco > Lotti dischi.4. Fare clic con il tasto destro del mouse sul lotto dischi che si desidera utilizzare come copia di

produzione e selezionare Sessioni > Nuovo.5. Seguire le istruzioni del wizard per completare l'attività.Concetti correlati:“Scenario: disco commutato con mirroring geografico” a pagina 51In questo scenario viene descritta una soluzione PowerHA, che utilizza i dischi commutati con ilmirroring geografico in un cluster a tre nodi. Questa soluzione fornisce il ripristino di emergenza e altadisponibilità.Informazioni correlate:Configure Geographic Mirror (CFGGEOMIR) command

Configurazione del mirroring metroPer le soluzioni alta disponibilità IBM i che utilizzano la tecnologia mirroring metro IBM System Storage,è necessario configurare una sessione tra la macchina IBM i e le unità di memoria esterne IBM SystemStorage per le quali è configurato il mirroring metro. Nelle sessioni di mirroring metro IBM i nonimpostare il mirroring nelle unità di memoria esterne, ma impostare una relazione tra i sistemi IBM i e laconfigurazione di mirroring metro esistente sulle unità di memoria esterne.

Prima di creare una sessione di mirroring metro su IBM i, è necessario configurare il mirroring metrosulle unità di memoria esterne IBM System Storage.v Per informazioni sull'uso del mirroring metro su DS8000 di IBM System Storage , consultare IBM

System Storage DS8000 Information Center .v Per informazioni sull'uso del mirroring metro con le unità di memoria SVC (SAN Volume Controller) o

Storwize, consultare IBM SAN Volume Controller Information Center.

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per configurare il mirroring metro, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti, selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera configurare il mirroring metro.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Configura mirroring... dal menu contestuale

della copia di produzione del lotto dischi indipendente.7. Seguire le istruzioni contenute nel wizard Configura Mirroring per configurare il mirroring metro.

Implementazione alta disponibilità 83

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Per utilizzare l'interfaccia grafica Configurazione e servizio per configurare la sessione di mirroringmetro, eseguire le operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Selezionare Configurazione e servizio dalla finestra IBM Navigator per i.4. Selezionare Lotti dischi.5. Selezionare il lotto dischi che si desidera utilizzare come copia di produzione (origine).6. Dal menu Seleziona azioni, selezionare Nuova sessione.7. Seguire le istruzioni del wizard per completare l'attività.Concetti correlati:“Server di memoria PowerHA supportati” a pagina 30IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.Informazioni correlate:Add ASP Copy Description (ADDASPCPYD) commandStart ASP Session (STRASPSSN) command

Configurazione del mirroring globale

Per le soluzioni alta disponibilità IBM i che utilizzano la tecnologia mirroring globale IBM SystemStorage, è necessario configurare una sessione tra la macchina IBM i e le unità di memoria esterne IBMSystem Storage per le quali è configurato il mirroring globale. Nelle sessioni di mirroring globale IBM inon impostare il mirroring nelle unità di memoria esterne, ma impostare una relazione tra i sistemi IBM ie la configurazione di mirroring globale esistente sulle unità di memoria esterne.

La tecnologia mirroring globale IBM System Storage richiede che tutti gli utenti condividano unaconnessione di mirroring globale. Il mirroring globale alta disponibilità IBM i consente a una solapartizione IBM i di configurare il mirroring globale su un determinato server System Storage. Le altrepartizioni o gli altri server IBM i su altre piattaforme non possono utilizzare il mirroring globale nellostesso tempo. L'aggiunta di più di un utente a una sessione di mirroring globale causerà risultatiimprevisti.

Prima di creare una sessione di mirroring globale su IBM i, è necessario configurare il mirroring globalesulle unità di memoria esterne IBM System Storage.v Per informazioni sull'uso del mirroring globale su DS8000 di IBM System Storage , consultare IBM

System Storage DS8000 Information Center .v Per informazioni sull'uso del mirroring globale con le unità SVC (SAN Volume Controller) o Storwize,

consultare IBM SAN Volume Controller Information Center.

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per creare un nuovo lotto dischi indipendente, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti, selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera configurare il mirroring globale.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Configura mirroring... dal menu contestuale

della copia di produzione del lotto dischi indipendente.7. Seguire le istruzioni contenute nel wizard Crea ASP indipendente per creare un lotto dischi

indipendente.

84 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Per configurare il mirroring globale, effettuare le seguenti operazioni:1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Selezionare Configurazione e servizio dalla finestra IBM Navigator per i.4. Selezionare Lotti dischi.5. Selezionare il lotto dischi che si desidera utilizzare come copia di produzione (origine).6. Dal menu Seleziona azioni, selezionare Nuova sessione.7. Seguire le istruzioni del wizard per completare l'attività.Concetti correlati:“Server di memoria PowerHA supportati” a pagina 30IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.Informazioni correlate:Add ASP Copy Description (ADDASPCPYD) commandStart ASP Session (STRASPSSN) command

Configurazione delle LUN (logical unit) commutate

Le LUN (logical unit) commutate formano un lotto dischi indipendente controllato da un CRG (clusterresource group) unità e possono essere commutate tra i nodi all'interno di un cluster. Per le soluzioni altadisponibilità IBM i che utilizzano le LU commutabili con IBM® System Storage™, è necessario configurareuna descrizione copia ASP, che definisce gli identificativi host e i gruppi di volumi per ciascun nodocluster in cui può essere commutata l'unità ASP.

In IBM i, la creazione di una descrizione copia ASP per le LUN (logical unit) commutabili non impostagli identificativi host ed i gruppi di volumi sulle unità di memoria esterne, ma imposta una relazione trai sistemi IBM i e gli identificativi host ed i gruppi di volumi esistenti sulle unità di memoria esterne.

Prima di creare una descrizione copia per le LU commutabili in IBM i, le LU devono essere stateconfigurate sull'unità esterna IBM System Storage; inoltre, devono essere stati creati il lotto di memoriaausiliare indipendente e il CRG che controllerà la commutazione. Per informazioni relative all'utilizzo diIBM System Storage DS8000®, consultare l'IBM System Storage DS8000 Information Center.

Per i dettagli sull'utilizzo di altre tecnologie di memorizzazione, consultare “Server di memoria PowerHAsupportati” a pagina 30.

Per configurare le LUN (logical unit) commutabili, effettuare le operazioni riportate di seguito:1. Immettere il comando ADDASPCPYD (Aggiunta descrizione copia ASP) da una richiesta comandi

IBM i.2. Immettere i nomi appropriati per l'unità ASP, il CRG (cluster resource group), il sito CRG (cluster

resource group), l'host IBM System Storage, l'ubicazione ed il nome LUN (logical unit name).3. Immettere i nomi del nodo cluster, gli identificativi host ed i gruppi di volumi appropriati nel campo

del dominio di ripristino.4. Creare una descrizione copia ASP per ciascuna unità ASP che deve utilizzare le LUN (logical unit)

commutabili. Tutte le unità ASP nel CRG (cluster resource group) devono essere definite da unadescrizione copia ASP separata.

Concetti correlati:“Server di memoria PowerHA supportati” a pagina 30IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.

Implementazione alta disponibilità 85

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Configurazione di una sessione FlashCopy

Per gli ambienti alta disponibilità IBM i che utilizzano la tecnologia IBM System Storage, è possibileconfigurare una sessione FlashCopy per creare una copia dei dati con riferimento temporale.

Per informazioni sull'uso della funzione FlashCopy in IBM System Storage, consultare “Server dimemoria PowerHA supportati” a pagina 30.

Configurazione di una FlashCopy quando è installato il programma su licenza IBM PowerHASystemMirror for i

Per configurare la FlashCopy utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportate diseguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra PowerHA.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera creare una FlashCopy.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Crea FlashCopy... dal menu contestuale di cui si

desidera creare la FlashCopy.7. Seguire le istruzioni nel wizard Crea FlashCopy per creare una FlashCopy.Concetti correlati:“Server di memoria PowerHA supportati” a pagina 30IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.

Configurazione di HyperSwap sistema completoPer le soluzioni alta disponibilità di System i che utilizzano HyperSwap, il rilevamento dellaconfigurazione di HyperSwap è automatico sulla macchina di System i, una volta eseguita laconfigurazione appropriata sulle unità di memoria esterne di IBM System Storage.

È necessario avere familiarità con le operazioni di configurazione e gestione di IBM System StorageDS8000. Per informazioni sull'uso di un'unità IBM System Storage DS8000, consultare IBM SystemStorage DS8000 Information Center.

Per configurare HyperSwap, eseguire le operazioni riportate di seguito.1. Creare i LUN sull'unità DS8000 di origine.2. Assegnare i LUN sull'unità DS8000 di origine alla macchina System i.3. Creare i LUN sull'unità DS8000 di destinazione. Assegnarli a System i solo dopo aver configurato il

mirroring metro.4. Configurare il mirroring metro tra le DS8000 di origine e di destinazione.5. Assegnare i LUN sulla DS8000 di destinazione alla stessa macchina System i.6. Verificare la configurazione di HyperSwap con il comando DSPHYSSTS (Visualizzazione stato

HyperSwap.

Per comprende in che modo HyperSwap si interfaccia con l'affinità, consultare “Definizione dell'affinità diHyperSwap” a pagina 87Attività correlate:

86 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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“Definizione dell'affinità di HyperSwap”Quando si utilizza HyperSwap di IBM System Storage insieme a PowerVM Live Partition Mobility permigrare una partizione logica da un sistema gestito a un altro, è possibile definire i sistemi gestiti chedevono utilizzare l'unità DS8000 di IBM System Storage come principale. Quando si esegue la mobilità diuna partizione attiva, se la partizione non è più in esecuzione sull'unità IBM System Storage preferita,verrà eseguito un HyperSwap sull'unità IBM System Storage secondaria, come parte del processo dimigrazione.Informazioni correlate:Change HyperSwap Status (CHGHYSSTS) commandDisplay HyperSwap Status (DSPHYSSTS) command

Live Partition Mobility

Definizione dell'affinità di HyperSwapQuando si utilizza HyperSwap di IBM System Storage insieme a PowerVM Live Partition Mobility permigrare una partizione logica da un sistema gestito a un altro, è possibile definire i sistemi gestiti chedevono utilizzare l'unità DS8000 di IBM System Storage come principale. Quando si esegue la mobilità diuna partizione attiva, se la partizione non è più in esecuzione sull'unità IBM System Storage preferita,verrà eseguito un HyperSwap sull'unità IBM System Storage secondaria, come parte del processo dimigrazione.

Per definire quale unità IBM System Storage utilizzare con i sistemi gestiti, vengono utilizzate ledescrizioni della memoria di HyperSwap. Una descrizione della memoria di HyperSwap è composta daun numero di serie del sistema gestito e da un identificativo dell'unità IBM System Storage.

Per definire un'unità IBM System Storage preferita, utilizzare il comando ADDHYSSTGD e specificare unnumero di serie del sistema gestito (riportato dal valore di sistema QSRLNBR) insieme a un'unità IBMSystem Storage.Attività correlate:“Configurazione di HyperSwap sistema completo” a pagina 86Per le soluzioni alta disponibilità di System i che utilizzano HyperSwap, il rilevamento dellaconfigurazione di HyperSwap è automatico sulla macchina di System i, una volta eseguita laconfigurazione appropriata sulle unità di memoria esterne di IBM System Storage.Informazioni correlate:Add HyperSwap Storage Description (ADDHYSSTGD) commandChange HyperSwap Storage Description (CHGHYSSTGD) commandRemove HyperSwap Storage Description (RMVHYSSTGD) command

Live Partition Mobility

Gestione di PowerHA

Dopo aver configurato una soluzione alta disponibilità PowerHA, è possibile gestirla utilizzando diverseinterfacce correlate all'alta disponibilità.

Scenari: gestione soluzioni alta disponibilitàCome operatore o amministratore di sistema della soluzione alta disponibilità, è necessario eseguireattività comuni come backup e manutenzione del sistema nell'ambiente alta disponibilità.

Gli scenari riportati di seguito forniscono istruzioni sull'esecuzione di attività comuni del sistema, comebackup e aggiornamenti ed anche esempi di gestione di eventi alta disponibilità, quali partizioni cluster e

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failover. Per ogni scenario è stato scelto un ambiente modello. Le istruzioni per ogni scenariocorrispondono a quella particolare soluzione alta disponibilità e vengono utilizzate solo a scopo diesempio.

Scenari: esecuzione dei backup in un ambiente alta disponibilitàA seconda della soluzione alta disponibilità e sulla strategia di backup, il metodo per eseguire il backupdei dati può differire. Tuttavia, esiste una serie comune di attività quando si eseguono le operazioni dibackup per i sistemi in un ambiente alta disponibilità.

In diverse soluzioni alta disponibilità, si dispone della capacità di eseguire i backup remoti dalla secondacopia di dati memorizzati nel sistema di backup. I backup remoti consentono di mantenere il sistema diproduzione operativo, mentre viene eseguito il backup del secondo sistema. Ciascuno di questi scenarifornisce gli esempi di due soluzioni alta disponibilità in cui i backup vengono eseguiti in remoto nelsistema di backup.

Nel primo scenario, i backup remoti vengono eseguiti in una soluzione alta disponibilità che utilizza latecnologia del mirroring geografico. Il secondo scenario illustra il modo in cui è possibile utilizzare lafunzione FlashCopy in un ambiente alta disponibilità che utilizza soluzioni IBM System Storage, come ilmirroring globale o il mirroring metro.

Scenario: Esecuzione di backup in ambiente di mirroring geografico:

In questo scenario viene offerta una panoramica delle attività necessarie quando si esegue un backupremoto in una soluzione PowerHA che utilizza il mirroring geografico.

Panoramica

In questo esempio, un amministratore di sistema deve eseguire un backup di dati memorizzati su lottidischi indipendenti che vengono utilizzati in una soluzione alta disponibilità basata sulla tecnologia delmirroring geografico. L'amministratore non desidera influire sul sistema di produzione portandolo non inlinea per eseguire il backup. Diversamente, l'amministratore prevede di scollegare temporaneamente lacopia sottoposta a mirroring e di eseguire un backup dalla seconda copia di dati che si trovano in lottidischi indipendenti in un'ubicazione remota.

Nota: lo scollegamento della copia sottoposta a mirroring termina il mirroring geografico fino a quandola copia non viene ricollegata alla produzione. Durante il periodo di tempo in cui tale copia è scollegata,l'alta disponibilità e il ripristino di emergenza non sono operativi. Se durante questo processo si verificaun'interruzione al sistema di produzione, alcuni dati verranno persi.

Dettagli

Il seguente grafico illustra questo ambiente:

Sistema 1 Sistema 2

IASP IASP

88 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Page 97: Disponibilità Implementazione alta disponibilità€¦ · Errori partizione .....158 Determinazione delle partizioni cluster primarie e secondarie.....158 Modifica dei nodi partizionati

Fasi dell'installazione

Completare le seguenti operazioni quando si esegue il backup di una copia di mirroring utilizzandol'interfaccia grafica PowerHA.1. “Scollegamento di una copia di mirroring” a pagina 1382. Making disk pool available3. Backup lotto dischi indipendente4. Make disk pool unavailable5. “Nuovo collegamento della copia di mirroring” a pagina 138

Completare le seguenti operazioni quando si esegue il backup di una copia di mirroring utilizzando altreinterfacce grafiche.1. “Stato di inattività di un lotto dischi indipendente” a pagina 1352. “Scollegamento di una copia di mirroring” a pagina 1383. “Ripresa di un lotto dischi indipendente” a pagina 1354. Making disk pool available5. Backup lotto dischi indipendente6. Make disk pool unavailable7. “Nuovo collegamento della copia di mirroring” a pagina 138

Scenario: esecuzione di una funzione FlashCopy:

In questo esempio un amministratore desidera eseguire un backup dalla copia remota di datimemorizzati in un'unità di memoria esterna nel sito di backup. Utilizzando la funzione FlashCopydisponibile con IBM Storage Solutions, l'amministratore riduce in maniera considerevole il tempo dibackup.

Panoramica

In questo esempio un amministratore di sistema deve eseguire il backup dei dati memorizzati nelle unitàdi memoria esterne IBM System Storage. L'amministratore non desidera influire sul sistema diproduzione portandolo non in linea per eseguire il backup. Invece, l'amministratore desidera eseguireun'operazione FlashCopy, che esegue la cattura temporale dei dati. Da tali dati, l'amministratore esegue ilbackup dei dati sul supporto esterno. L'operazione FlashCopy richiede solo alcuni secondi per esserecompletata, riducendo il tempo necessario per l'intero processo di backup.

Sebbene in questo esempio la funzione FlashCopy venga utilizzata per le operazioni di backup, notareche la funzione FlashCopy può essere utilizzata in vari modi. Ad esempio, è possibile utilizzareFlashCopy per l'immagazzinamento dei dati per ridurre il carico di lavoro delle query su sistemi diproduzione oppure per duplicare i dati di produzione per creare un ambiente di verifica.

Uno scenario simile può essere realizzato anche con altre tecnologie di memoria del sistema. Per ulterioriinformazioni sulle tecnologie di memoria che supportano FlashCopy, consultare “Server di memoriaPowerHA supportati” a pagina 30.

Fasi della configurazione

Completare le seguenti operazioni quando si esegue una FlashCopy utilizzando l'interfaccia graficaPowerHA.1. Configurare le unità di memoria esterne IBMSystem Storage per FlashCopy. Per informazioni relative

all'utilizzo della funzione FlashCopy su IBMSystem StorageDS8000, consultare l'IBM System Storage

DS8000 Information Center .

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2. “Configurazione di una sessione FlashCopy” a pagina 863. Make disk pool available4. Backup lotto dischi indipendenti

Completare le seguenti operazioni quando si esegue una FlashCopy utilizzando altre interfacce.1. Configurare le unità di memoria esterne IBMSystem Storage per FlashCopy. Per informazioni relative

all'utilizzo della funzione FlashCopy su IBMSystem StorageDS8000, consultare l'IBM System Storage

DS8000 Information Center .2. “Stato di inattività di un lotto dischi indipendente” a pagina 1353. “Configurazione di una sessione FlashCopy” a pagina 864. “Ripresa di un lotto dischi indipendente” a pagina 1355. Make disk pool available6. Backup lotto dischi indipendentiConcetti correlati:“Server di memoria PowerHA supportati” a pagina 30IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.

Scenario: aggiornamento del sistema operativo in un ambiente ad altadisponibilità

In questo esempio un amministratore del sistema aggiorna il sistema operativo per due sistemi IBM i inuna soluzione PowerHA basata sul mirroring geografico.

Panoramica

L'amministratore di sistema necessita di aggiornare il sistema operativo per due sistemi nell'ambiente adalta disponibilità. In questo esempio, vengono utilizzati due nodi: Sistema 1 e Sistema 2. Sistema 1 è lacopia di produzione e Sistema 2 è la copia di mirroring. Su entrambi i sistemi è installato IBM i V7R1. Illotto dischi indipendente è in linea, il mirroring geografico è attivo e i sistemi sono sincronizzati.L'amministratore del sistema desidera aggiornare entrambi i sistemi a IBM i 7.2.

Dettagli

Il grafico seguente illustra l'ambiente:

Sistema 1 Sistema 2

IASP IASP

Fasi di configurazione1. Scollegare la copia di mirroring (Sistema 2).2. Terminare il CRG (Sistema 2).3. Arrestare il nodo (Sistema 2).4. Aggiornamento del Sistema 2 al nuovo release. Consultare Aggiornamento o sostituzione di IBM i e

relativo software per i dettagli.5. Installare il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i.

90 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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6. Rendere disponibile il lotto dischi e verificare le applicazioni sul Sistema 2. La verifica delleapplicazioni assicura che funzionino come previsto all'interno del nuovo release. Una voltacompletate le verifiche delle applicazioni, è possibile terminare l'aggiornamento completando il restodi queste fasi.

7. Rendere non disponibile il lotto dischi nella copia sottoposta a mirroring scollegata (Sistema 2).8. Ricollegare la copia sottoposta a mirroring. Viene avviata una risincronizzazione di dei dati

sottoposti a mirroring. Una volta completata la risincronizzazione, è possibile continuare il processodi aggiornamento.

9. Esecuzione delle commutazioni. Ciò rende la copia sottoposta a mirroring (Sistema 2) la nuova copiadi produzione e la copia di produzione (Sistema 1) diventa la nuova copia sottoposta a mirroring.

Nota: il mirroring geografico è sospeso perché non è possibile eseguirlo da n-1 ad n. È possibileeseguire il mirroring geografico da n ad n-1 senza problemi. In questo scenario, il mirroringgeografico viene sospeso una volta completata una commutazione. Nella fase restante del processodi aggiornamento i dati non sono più sottoposti a mirroring, in quanto non esiste più un sistema dibackup valido.

10. Terminare il CRG (Sistema 1).11. Arrestare il nodo (Sistema 1).12. Aggiornare il Sistema 1 al nuovo release. Consultare Aggiornamento o sostituzione di IBM i e

relativo software per i dettagli.13. Installare il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i.14. Avviare i nodi (Sistema 1).15. Avviare i CRG (Sistema 1).16. Riprendere il mirroring17. Eseguire la commutazione. Ciò commuta la corrente copia sottoposta a mirroring (Sistema 1) di

nuovo nella copia di produzione e la copia di produzione (Sistema 2) diventa la copia sottoposta amirroring. Questa è la configurazione originale prima dell'aggiornamento.

18. Adattamento della versione cluster di un cluster19. Adattamento della versione alta disponibilità del programma su licenza PowerHA

Esempio: aggiornamento del sistema operativo.:

In ambienti alta disponibilità, è necessario eseguire azioni specifiche per l'esecuzione degli aggiornamentidel sistema operativo.

I seguenti esempi possono essere di aiuto nel determinare le azioni necessarie per eseguire unaggiornamento nell'ambiente cluster. Prima di eseguire l'aggiornamento o qualsiasi azione, bisogna primadeterminare la versione corrente del cluster per il cluster.

Nota:

1. 7.1 rappresenta il release corrente del sistema operativo.2. 7.2 rappresenta il nuovo release del sistema operativo.3. V6R1 rappresenta il release precedente del sistema operativo.

Esempio 1: il nodo da aggiornare è su IBM i 7.1. Tutti gli altri nodi nel cluster sono su IBM i 7.1 oversioni successive. La versione corrente del cluster è 7.

Azione:1. Aggiornare il nodo a IBM i 7.2.2. Avviare il nodo aggiornato.

Esempio 2: il nodo da aggiornare è su IBM i 7.1. Tutti gli altri nodi nel cluster sono su IBM i 7.1 oversioni successive. La versione corrente del cluster è 6.

Azione:

Implementazione alta disponibilità 91

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1. Aggiornare il nodo a IBM i 7.2.2. Avviare il nodo aggiornato.

Esempio 3: il nodo da aggiornare è IBM i V5R4. Tutti gli altri nodi nel cluster sono su IBM i V5R4 oversioni successive. La versione corrente del cluster è 5.

Azione:1. Aggiornare il nodo a IBM i 7.1.2. Avviare il nodo aggiornato.

Esempio 4: il nodo da aggiornare è su IBM i V6R1. Tutti gli altri nodi nel cluster sono su IBM i V5R4o versioni successive. La versione corrente del cluster è 5.

Azioni1. Aggiornare tutti i nodi in V6R1.2. Avviare tutti i nodi aggiornati.3. Modificare il cluster alla versione 6.4. Aggiornare il nodo alla versione 7.2.5. Avviare il nodo aggiornato.

Esempio 5: il nodo da aggiornare è su IBM i V5R4 o versioni precedenti. Tutti gli altri nodi nel clustersono su IBM i V5R4 o versioni precedenti. La versione corrente del cluster è inferiore o uguale a 5.

Azioni1. Aggiornare tutti i nodi in V6R1.2. Avviare tutti i nodi aggiornati.3. Modificare il cluster alla versione 6.4. Aggiornare il nodo alla versione 7.2.5. Avviare il nodo aggiornato.

La seguente tabella fornisce le azioni necessarie da intraprendere durante l'esecuzione di unaggiornamento in un ambiente cluster.

Tabella 8. Aggiornamento dei nodi a IBM i 7.2

Release corrente del nodo che si staaggiornando Versione corrente del cluster Azioni

V7R1 6 o 7 1. Aggiornare il nodo a IBM i 7.2.

2. Avviare il nodo aggiornato.

V6R1 5 o 6 1. Aggiornare il nodo a IBM i 7.2.

2. Avviare il nodo aggiornato.

V5R4 o versione precedente minore o uguale a 5 1. Aggiornare tutti i nodi in V6R1.

2. Avviare tutti i nodi aggiornati.

3. Modificare il cluster alla versione6.

4. Aggiornare il nodo a IBM i 7.2.

5. Avviare il nodo aggiornato.

Scenario: come rendere un'unità altamente disponibileOltre ai lotti dischi indipendenti, è possibile fornire alta disponibilità ad altre unità supportate. In questasituazione, l'amministratore con alta disponibilità desidera fornire alta disponibilità alle linee Ethernet.

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Panoramica

L'amministratore di sistema desidera fornire alta disponibilità per le linee Ethernet utilizzate nellasoluzione alta disponibilità. La configurazione corrente fornisce alta disponibilità per le interruzionipianificate con due sistemi che utilizzano la tecnologia disco commutato. Questa soluzione utilizza ancheil dominio amministrativo del cluster per gestire e sincronizzare le modifiche all'ambiente operativo dellasoluzione alta disponibilità. Questo esempio presuppone che la configurazione ad alta disponibilità e laconfigurazione Ethernet siano state completate correttamente prima di terminare questa procedura.Presuppone anche che lo stato corrente dell'alta disponibilità sia attivo e tutte le risorse monitorate sianocoerenti all'interno dell'ambiente. Questo esempio fornisce la procedura per la configurazione dell'altadisponibilità per una linea Ethernet.

Fasi di configurazione1. “Creazione delle unità commutabili” a pagina 1052. “Aggiunta voci della risorsa monitorata” a pagina 773. “Selezione degli attributi da monitorare” a pagina 115

Gestione cluster

Utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, è possibile eseguire molte attività associate alla tecnologiacluster, che rappresenta la base della soluzione alta disponibilità IBM i. Queste attività consentono digestire e mantenere il cluster.

Nota: L'interfaccia grafica PowerHA consente di eseguire queste attività da qualsiasi nodo nel cluster.

Alcune delle modifiche che è possibile apportare al cluster dopo averlo configurato includono quantosegue:

Attività clusterv “Creazione di un cluster” a pagina 61v “Cancellazione di un cluster” a pagina 96v “Specifica delle code messaggi” a pagina 65v Aggiungere un nodo ad un clusterv Eliminare nodi da un clusterv Avviare un nodo clusterv Terminare un nodo clusterv “Visualizzazione delle proprietà nodo” a pagina 100v “Aggiunta di un nodo ad un dominio unità” a pagina 69v “Eliminazione di un nodo da un dominio unità” a pagina 101v “Aggiunta di un monitor cluster ad un nodo” a pagina 102v “Rimozione di un monitor cluster” a pagina 102v “Monitoraggio dello stato cluster” a pagina 98v Adattare la versione cluster di un cluster al livello più recentev “Adattamento della versione PowerHA” a pagina 94

Attività CRG (cluster resource group)v “Creazione di CRG (cluster resource group)” a pagina 73v “Cancellazione di un CRG” a pagina 104v “Avvio di un CRG” a pagina 65v “Arresto di un CRG” a pagina 104

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v Aggiungere un nodo ad un CRGv Eliminare un nodo da un CRGv “Modifica del dominio di ripristino per un CRG” a pagina 105v “Esecuzione delle commutazioni” a pagina 66v “Creazione delle unità commutabili” a pagina 105v “Visualizzazione dello stato CRG” a pagina 103v Aggiungere un nodo ad un dominio unitàv Eliminare un nodo da un dominio unità

Attività del dominio amministrativo del clusterv “Creazione di un dominio amministrativo del cluster” a pagina 75v “Cancellazione di un dominio amministrativo del cluster” a pagina 112v “Modifica delle proprietà di un dominio amministrativo del cluster” a pagina 113v “Avvio di un dominio amministrativo del cluster” a pagina 76v “Arresto di un dominio amministrativo del cluster” a pagina 111v “Aggiunta di un nodo al dominio amministrativo del cluster” a pagina 75v “Aggiunta voci della risorsa monitorata” a pagina 77v “Eliminazione delle voci risorsa monitorata” a pagina 114v “Elenco voci risorsa monitorata” a pagina 114v “Visualizzazione messaggi voci risorse monitorate” a pagina 132

Attività variev “Visualizzazione della configurazione di un cluster” a pagina 96v “Salvataggio e ripristino della configurazione del cluster” a pagina 97v “Elenco di controllo annullamento della configurazione del cluster” a pagina 99v “Gestione eventi di interruzione failover” a pagina 106

Adattamento della versione PowerHA

La versione PowerHA è la versione utilizzata dai nodi nel cluster gestito dal prodotto PowerHA percomunicare attivamente tra loro.

I valori della versione PowerHA determinano quali funzioni possono essere utilizzate dal prodottoPowerHA. La versione PowerHA può richiedere una determinata versione cluster per funzionarecorrettamente. Ad esempio, PowerHA versione 2.0 richiede la versione cluster corrente 7.

La versione PowerHA corrente viene impostata, quando viene creato un cluster. Se esiste un cluster, laversione PowerHA corrente è impostata sulla versione più bassa supportata.

Come la versione cluster, PowerHA dispone di un livello di versione corrente e potenziale. La versionePowerHA corrente è la versione con la quale i nodi nel cluster, riconosciuti dal prodotto PowerHA,comunicano in modo attivo tra loro. La versione PowerHA potenziale è la versione PowerHA massimache può essere supportata dal nodo. La versione PowerHA non può essere modificata fino a quando sututti i nodi PowerHA non è installata una versione PowerHA potenziale comune. La versione potenzialePowerHA può essere tra n e n+3. Ad esempio, la versione corrente di PowerHA è 2.0, NODE1 ha unaversione potenziale di PowerHA di 3.0, NODE2 ha una versione potenziale di PowerHA di 4.0 e NODE3ha una versione potenziale di PowerHA di 5.0. Tutti e tre i nodi possono supportare la versione 3.0,quindi la versione di PowerHA può essere adattata a 3.0.

A partire da PowerHA versione 2.0, se viene aggiunto al cluster un nodo con una versione PowerHApotenziale non compatibile, il nodo viene aggiunto correttamente, ma verrà considerato "sconosciuto" da

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PowerHA. Se un nodo non viene riconosciuto da PowerHA, non è possibile eseguire alcune funzioni delprodotto sul nodo. Un nodo è riconosciuto da PowerHA se sul nodo è installato il prodotto PowerHA ese la versione PowerHA potenziale è compatibile con la versione PowerHA corrente.

Per gli utenti del dominio amministrativo del cluster, quando la versione corrente di PowerHA vieneadattata a 3.0 o versione successiva, le voci risorsa monitorata nel dominio amministrativo del clusterpossono essere interessate. Se tutti gli attributi supportati nel cluster e nelle versioni precedenti diPowerHA vengono monitorati per una voce risorsa monitorata, PowerHA aggiornerà automaticamentetale voce risorsa monitorata per monitorare anche i nuovi attributi supportati nella versione corrente delcluster e nella versione corrente di PowerHA.

È possibile modificare la versione corrente di PowerHA utilizzando il comando CHGCLUVER (Modificaversione cluster).

Il comando CHGCLUVER (Modifica versione cluster) può essere utilizzato solo per l'adattamento a unaversione del cluster o di PowerHA superiore. Se si desidera adattare la versione di PowerHA di dueunità, è necessario eseguire due volte il comando CHGCLUVER.

Non è possibile impostare la versione cluster corrente su un valore superiore alla versione di nodopotenziale più bassa nel cluster. Allo stesso modo, non è possibile impostare la versione corrente diPowerHA su un valore superiore alla versione di PowerHA potenziale più bassa di qualsiasi nodo nelcluster. Versione PowerHA potenziale di qualsiasi nodo nel cluster. Per visualizzare le versioni diPowerHA e del nodo potenziali, utilizzare il comando DSPCLUINF (Visualizzazione informazionicluster).

Per adattare la versione di PowerHA utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Selezionare PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, selezionare Proprietà... dal menu Seleziona azione accanto al nome del

cluster.5. Fare clic su Modifica nella sezione Generale.6. Selezionare una nuova versione di PowerHA e fare clic su Salva.Concetti correlati:Cluster versionInformazioni correlate:Change Cluster Version (CHGCLUVER) command

Adattamento della versione cluster di un clusterLa versione cluster definisce il livello in cui tutti i nodi nel cluster comunicano attivamente l'uno conl'altro.

La versione cluster è una tecnica che consente al cluster di contenere sistemi a più livelli di release edinteragire pienamente stabilendo il livello del protocollo di comunicazione da utilizzare.

Per modificare la versione cluster, tutti i nodi nel cluster devono trovarsi alla stessa versione potenziale.La versione cluster può quindi essere modificata in modo da corrispondere alla versione potenziale. Ciòconsente l'utilizzo della nuova funzione. È possibile incrementare la versione di una sola unità. Non èpossibile ridurla senza eliminare il cluster e crearlo con una versione inferiore. La versione corrente delcluster è impostata inizialmente dal primo nodo definito nel cluster. I nodi successivi aggiunti al clusterdevono avere una versione di livello uguale o successivo alla versione corrente del cluster; altrimenti nonpossono essere aggiunti al cluster.

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Se si sta aggiornando un nodo ad un nuovo release, è necessario assicurarsi che il nodo disponga dellaversione cluster appropriata. Il cluster supporta la differenza solo di una versione. Se tutti i nodi nelcluster sono allo stesso release, è necessario aggiornare il nuovo release, prima di modificare la versionecluster. Ciò garantisce la disponibilità di tutte le funzioni associate al nuovo release. Consultarel'argomento “Scenario: aggiornamento del sistema operativo in un ambiente ad alta disponibilità” apagina 90 per azioni dettagliate per l'aggiornamento ad un nuovo release.

Per adattare la versione del cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, selezionare Proprietà... dal menu Seleziona azione accanto al nome del

cluster.5. Fare clic su Modifica nella sezione Generale.6. Selezionare una nuova versione del cluster e fare clic su Salva.Concetti correlati:Cluster versionInformazioni correlate:Change Cluster Version (CHGCLUVER) commandAdjust Cluster Version (QcstAdjustClusterVersion) API

Cancellazione di un clusterQuando si cancella un cluster, i servizi risorse cluster vengono terminati su tutti i nodi cluster attivi edeliminati dal cluster.

È necessario avere almeno un nodo attivo prima di potere cancellare un cluster. Se si dispone di dischicommutati o altre unità commutabili nel cluster, è necessario innanzitutto eliminare ogni nodo daldominio unità prima di cancellare il cluster. Altrimenti, si potrebbe non essere in grado di riaggiungere idischi in un altro cluster.

Per cancellare un cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportate diseguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, selezionare Cancella cluster dal menu Seleziona azione accanto al nome del

cluster.5. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.Attività correlate:“Eliminazione di un nodo da un dominio unità” a pagina 101Un dominio unità è una sottoserie di nodi in un cluster che condivide risorse unità.Informazioni correlate:Delete Cluster (DLTCLU) commandDelete Cluster (QcstDeleteCluster) API

Visualizzazione della configurazione di un clusterÈ possibile visualizzare un prospetto dettagliato che fornisce le informazioni sulla configurazione di uncluster. Il prospetto di configurazione cluster fornisce informazioni dettagliate sul cluster, l'elenco diappartenenza del nodo, i parametri di configurazione e messa a punto, e ogni CRG nel cluster.

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Per visualizzare la configurazione di un cluster, effettuare le seguenti operazioni:1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina Servizi risorse cluster, selezionare l'attività Visualizza informazioni di configurazione.

Questa operazione visualizza la pagina Configurazione cluster e Proprietà. È possibile salvare questapagina come file o stamparla.

Per visualizzare la configurazione del cluster dalla riga comandi, utilizzare uno dei comandi riportati diseguito.v Display Cluster Information (DSPCLUINF) commandv Work with Cluster (WRKCLU) command

Salvataggio e ripristino della configurazione del clusterSe si utilizza la creazione del cluster nei sistemi, è sempre importante creare una strategia di backup e diripristino per proteggere i dati.

Se si intende utilizzare la creazione del cluster come strategia di backup in modo che si disponga di unsistema operativo e in esecuzione mentre l'altro sistema spento durante il backup, si consiglia di disporredi almeno tre sistemi nel cluster. Con tre sistemi nel cluster, si disporrà sempre di un sistema dacommutare nel caso si verificasse un errore.

Salvataggio e ripristino dei CRG

È possibile salvare un CRG se il cluster è attivo o inattivo. Le seguenti limitazioni si applicano per ilripristino di un CRG:v Se il cluster è attivo e il CRG (cluster resource group) non è noto a tale cluster, non è possibile

ripristinare il CRG.v Se il nodo non è configurato per un cluster, non è possibile ripristinare un CRG.

È possibile ripristinare un CRG se il cluster è attivo, il CRG non è noto a tale cluster, il nodo si trova neldominio di ripristino di tale CRG e il nome cluster corrisponde a quello nel CRG. È possibile ripristinareun CRG se il cluster è configurato, ma non attivo su tale nodo e se tale nodo si trova nel dominio diripristino di tale CRG.

Come prepararsi a un'emergenza

In caso di emergenza, potrebbe essere necessario riconfigurare il cluster. Al fine di essere pronti per untale scenario, si consiglia di salvare le informazioni sulla configurazione del cluster e di conservare unastampa cartacea di tali informazioni.1. Utilizzare il comando SAVCFG (Salvataggio configurazione) o il comando SAVSYS (Salvataggio

sistema) dopo aver apportato le modifiche alla configurazione del cluster in modo che leinformazioni interne del cluster ripristinato siano correnti e coerenti con gli altri nodi nel cluster.Consultare la sezione Salvataggio delle informazioni relative alla configurazione per dettaglisull'esecuzione di un'operazione SAVCFG o SAVSYS.

2. Stampare una copia delle informazioni sulla configurazione del cluster ogni volta che si esegue unamodifica. È possibile utilizzare il comando DSPCLUINF (Visualizzazione informazioni cluster) perstampare le informazioni sul cluster. Conservare una copia con i nastri di backup. In caso diemergenza, potrebbe essere necessario riconfigurare l'intero cluster.

Informazioni correlate:Salvataggio delle informazioni relative alla configurazioneSave Configuration (SAVCFG) commandSave System (SAVSYS) command

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Display Cluster Information (DSPCLUINF) command

Monitoraggio dello stato cluster

L'interfaccia grafica PowerHA presenta lo stato generale del cluster mediante le icone di stato.

Per ottenere informazioni coerenti, si può accedere alle informazioni del cluster da un nodo attivo nelcluster o avviare questo nodo e tentare nuovamente la richiesta.

Per monitorare lo stato del cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, le icone di stato mostrano lo stato generale del cluster.

Per vedere lo stato generale del cluster dalla riga comandi, utilizzare uno dei seguenti comandi:v Display Cluster Information (DSPCLUINF) commandv Display Cluster Resource Group Information (DSPCRGINF) commandv Work with Cluster (WRKCLU) commandAttività correlate:“Avvio dei nodi” a pagina 67Avviando un nodo cluster, vengono attivati il clustering e i servizi risorse cluster su un nodo in unambiente alta disponibilità IBM i.Informazioni correlate:List Cluster Information (QcstListClusterInfo) APIList Device Domain Info (QcstListDeviceDomainInfo) APIRetrieve Cluster Resource Services Information (QcstRetrieveCRSInfo) APIRetrieve Cluster Information (QcstRetrieveClusterInfo) APIList Cluster Resource Groups (QcstListClusterResourceGroups) APIList Cluster Resource Group Information (QcstListClusterResourceGroupInf) API

Specifica delle code messaggiÈ possibile specificare una coda messaggi cluster o una coda messaggi failover. Queste code messaggiaiutano a determinare le cause degli errori in ambiente PowerHA.

Una coda messaggi cluster viene utilizzata per i messaggi a livello di cluster e fornisce un messaggio checontrolla tutti i CRG in errore in un determinato nodo. Una coda messaggi failover viene utilizzata per imessaggi a livello di CRG e fornisce un messaggio per ciascun CRG con esito negativo.

Specifica di una coda messaggi cluster

Nota: è inoltre possibile configurare un cluster per utilizzare una coda messaggi cluster specificando lacoda messaggi durante l'esecuzione del wizard Creazione cluster.

Per specificare una coda messaggi cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, selezionare Proprietà... dal menu Seleziona azione.

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5. Fare clic su Modifica nella sezione Avanzate della pagina Proprietà.6. Specificare le informazioni della coda messaggi cluster nel campo Coda messaggi cluster e fare clic su

Salva.

Specifica di una coda messaggi failover

Per specificare una coda messaggi failover utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Proprietà... dal menu contestuale del CRG di cui si desidera specificare

una coda messaggi failover.6. Fare clic su Modifica nella sezione Avanzate della pagina Proprietà.7. Specificare le informazioni della coda messaggi failover nel campo Coda messaggi failover e fare clic

su Salva.

Elenco di controllo annullamento della configurazione del clusterPer essere sicuri dell'annullamento completo della configurazione di un cluster, è necessario eliminaresistematicamente differenti componenti cluster.

Tabella 9. Elenco di controllo dell'annullamento della configurazione del lotto dischi indipendente per i cluster

Requisiti lotto dischi indipendenti

__ Se si utilizzano i lotti dischi commutati, è necessario che la tower venga commutata al nodo che rappresentail proprietario SPCN prima dell'annullamento della configurazione del CRG. È possibile utilizzare l'APIQcstInitiateSwitchOver (Inizializzazione commutazione) o il Comando CHGCRGPRI (Modifica clusterresource group primario) per spostare il CRG al proprietario SPCN. Se la fase non viene eseguita, non saràpossibile contrassegnare la tower come privata per tale sistema.

__ Se si intende eliminare una sottorete di un gruppo di lotti dischi indipendenti o eliminare l'ultimo lotto dischiindipendente nelle unità commutabili, è necessario, in primo luogo, terminare il CRG. Utilizzare il ComandoENDCRG (Chiusura cluster resource group).

__ Se si desidera cancellare un lotto dischi indipendente che partecipa a un cluster, si consiglia vivamente dicancellare in primo luogo il CRG (cluster resource group) unità. Consultare “Cancellazione di un CRG” apagina 104 per dettagli.

È inoltre possibile utilizzare il Comando RMVCRGDEVE (Rimozione voce unità CRG) per eliminare l'oggetto diconfigurazione del lotto dischi indipendente dal CRG.

__ Una volta eliminato l'oggetto di configurazione del lotto dischi indipendente dall'unità commutabile cluster, èpossibile cancellare un lotto dischi indipendente.

__ Cancellare la descrizione unità per un lotto dischi indipendente completando tali attività:

1. Su un'interfaccia della riga comandi, immettere WRKDEVD DEVD(*ASP) e premere Invio.

2. Scorrere la pagina verso il basso fino alla visualizzazione della descrizione unità per il lotto dischiindipendente che si desidera cancellare.

3. Selezionare l'opzione 4 (Cancellazione) con il nome della descrizione unità e premere Invio.

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Tabella 10. Elenco di controllo dell'annullamento della configurazione del CRG per i cluster

Requisito CRG (cluster resource group)

__ Cancellare il CRG completando entrambe le seguenti fasi:

1. Se la creazione del cluster non è attiva sul nodo, immettere DLTCRG CRG(CRGNAME) sull'interfaccia della rigacomandi. CRGNAME rappresenta il nome del CRG che si desidera cancellare. Premere Invio.

2. Se la creazione del cluster è attiva sul nodo, immettere DLTCRGCLU CLUSTER(CLUSTERNAME) CRG(CRGNAME) suun'interfaccia della riga comandi. CLUSTERNAME rappresenta il nome del cluster. CRGNAMErappresenta il nome del CRG che si desidera cancellare. Premere Invio.

Gestione dei nodiIl sistema e le partizioni logiche che fanno parte di un ambiente alta disponibilità IBM i sono definitinodi. È possibile eseguire diverse attività di gestione che riguardano i nodi.

Visualizzazione delle proprietà nodo:

È possibile visualizzare e gestire le proprietà associate ai nodi configurati come parte dell'ambiente altadisponibilità mediante l'interfaccia grafica PowerHA.

Per visualizzare le proprietà del nodo utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nella pagina Nodi cluster, selezionare Proprietà... dal menu contestuale della vista di un nodo con le

relative proprietà.v La pagina Generale visualizza il nome del nodo e l'indirizzo IP del sistema per tale nodo.v La pagina Creazione cluster visualizza le seguenti informazioni:

– Gli indirizzi IP dell'interfaccia cluster che vengono utilizzati dal cluster per comunicare con altrinodi del cluster.

– La versione potenziale del nodo specifica la versione e il livello di modifica nei quali i nodi nelcluster comunicano attivamente l'uno con l'altro.

– I domini unità configurati nel cluster selezionato. Se viene selezionato un dominio unitànell'elenco, vengono visualizzati anche i nodi che appartengono al dominio unità selezionato.

Informazioni correlate:Work with cluster (WRKCLU) comand

Arresto dei nodi:

L'arresto o la chiusura di un nodo termina la creazione di cluster ed i servizi risorse cluster su tale nodo.

Per arrestare un nodo utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportate diseguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nella pagina Nodi cluster, selezionare Arresta dal menu contestuale dei nodi che si desidera

arrestare.6. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

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Informazioni correlate:End Cluster Node (ENDCLUNOD) commandEnd Cluster Node (QcstEndClusterNode) API

Eliminazione dei nodi:

Potrebbe essere necessario eliminare un nodo da un cluster se si sta eseguendo un aggiornamento di talenodo o se non è più necessario che il nodo partecipi all'ambiente alta disponibilità di IBM i.

Per eliminare un nodo da un cluster esistente mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nella pagina Nodi cluster, selezionare Elimina dal menu contestuale del node che si desidera

eliminare.6. Fare clic su Sì nella finestra di conferma.Attività correlate:“Annullamento configurazione mirroring geografico” a pagina 139Se non si desidera più che la capacità utilizzi il mirroring geografico per un determinato lotto dischi ogruppo di lotti dischi, è possibile eseguire la selezione per Annulla configurazione mirroring geografico.Se si annulla la configurazione del mirroring geografico, il sistema arresta il mirroring geografico ecancella la copia di mirroring dei lotti dischi sui nodi nel sito della copia di mirroring.Informazioni correlate:Remove Cluster Node Entry (RMVCLUNODE) commandRemove Cluster Node Entry (QcstRemoveClusterNodeEntry) API

Eliminazione di un nodo da un dominio unità:

Un dominio unità è una sottoserie di nodi in un cluster che condivide risorse unità.

Importante:

Prestare attenzione quando si elimina un nodo da un dominio unità. Se si elimina un nodo da undominio unità e tale nodo è il punto di accesso primario corrente per dei lotti dischi indipendenti, talilotti dischi indipendenti rimangono con il nodo che si sta eliminando. Ciò significa che tali dischi lottiindipendenti non sono più accessibili dai nodi rimanenti nel dominio unità.

Dopo che un nodo viene eliminato da un dominio unità, non può essere riaggiunto allo stesso dominiounità se uno o più dei nodi cluster esistenti ancora appartiene a quello stesso dominio unità. Perriaggiungere il nodo al dominio unità, è necessario:1. Eliminare i lotti dischi indipendenti attualmente di proprietà del nodo che si sta aggiungendo al

dominio unità.2. Riavviare il sistema eseguendo un IPL sul nodo.3. Aggiungere il nodo al dominio unità.4. Ricreare i lotti dischi indipendenti che sono stati cancellati nel passo 1.

Per eliminare un nodo da un dominio unità mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.

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2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nella pagina Nodi cluster, selezionare Proprietà... dal menu contestuale del nodo che si desidera

aggiungere a un dominio unità.6. Fare clic su Modifica nella sezione Generale della pagina Proprietà.7. Annullare la selezione del campo Dominio unità e fare clic su Salva.Attività correlate:“Cancellazione di un cluster” a pagina 96Quando si cancella un cluster, i servizi risorse cluster vengono terminati su tutti i nodi cluster attivi edeliminati dal cluster.Informazioni correlate:Remove Device Domain Entry (RMVDEVDMNE) commandRemove Device Domain Entry (QcstRemoveDeviceDomainEntry) API

Aggiunta di un monitor cluster ad un nodo

L'interfaccia grafica PowerHA ora può utilizzare una partizione HMC (Hardware Management Console) oVIOS (Virtual I/O Server) su un server gestito da IVM (Integrated Virtualization Manager) per rilevarequando si verifica un errore in un nodo cluster. Questa nuova funzione consente di identificare ulterioriscenari di errore e di evitare situazioni di partizionamento di cluster.

L'interfaccia grafica PowerHA consente di utilizzare HMC o VIOS su un server gestito da IVM permonitorare e gestire lo stato di ciascun sistema. Una volta impostato un monitor, HMC o IVM inviano lanotifica degli errori del nodo. È possibile utilizzare un monitor cluster per ridurre il numero di scenari dierrore che determinano le partizioni cluster.

Per aggiungere un monitor cluster a un cluster esistente mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguirele operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nella pagina Nodi cluster, selezionare Proprietà... dal menu contestuale del nodo a cui si desidera

aggiungere un monitor cluster.6. Nella sezione Monitor cluster della pagina Proprietà, selezionare Aggiungi monitor cluster... dal

menu Seleziona azione.7. Specificare le informazioni sul monitor cluster e fare clic su OK.Informazioni correlate:Add Cluster Monitor (ADDCLUMON) command

Rimozione di un monitor clusterUn monitor cluster fornisce un'altra fonte di informazioni per consentire a Servizi risorse cluster dideterminare quando si verifica un malfunzionamento di un nodo cluster.

Importante:

Prestare attenzione durante la rimozione di un monitor cluster. Se da un monitor cluster viene rimossoun nodo che rappresenta il punto di accesso principale corrente per qualsiasi CRG, tale nodo può esseresuddiviso in partizioni mentre, in realtà, si è verificato un malfunzionamento del nodo. Ciò significa che ènecessario eseguire delle operazioni manuali per renderlo nuovamente altamente disponibile.

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Per eliminare un monitor cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nella pagina Nodi cluster, selezionare Proprietà... dal menu contestuale del nodo da cui si desidera

eliminare un monitor cluster.6. Nella sezione Monitor cluster della pagina Proprietà, selezionare Elimina... dal menu contestuale dei

monitor cluster che si desidera eliminare.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.Informazioni correlate:Remove Cluster Monitor (RMVCLUMON) command

Gestione dei CRG (cluster resource group)

I CRG gestiscono le risorse resilienti in un ambiente alta disponibilità IBM i. Esiste una tecnologia clusterche definisce e controlla la commutazione di risorse in sistemi di backup in caso di interruzione.

Visualizzazione dello stato CRG:

È possibile eseguire il monitoraggio dello stato dei CRG (cluster resource group) nell'ambiente altadisponibilità. È possibile utilizzare questi messaggi di stato per convalidare le modifiche nel CRG o perdeterminare i problemi con il CRG.

Per visualizzare lo stato CRG utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportatedi seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.

Di seguito sono indicati i possibili valori di stato per un CRG:

Tabella 11. Valori di stato per i CRG

Valori possibili Descrizione

Avviato Il CRG viene attualmente avviato.

Arrestato Il CRG viene attualmente arrestato.

In dubbio Le informazioni su tale CRG nella soluzione altadisponibilità potrebbero non essere accurate. Questo statosi verifica quando il programma di uscita del CRG vienerichiamato tramite un'azione di annullamento e nonriesce a completarsi con esito positivo.

Ripristinato Il CRG è stato ripristinato sul relativo nodo e non è statocopiato in altri nodi nel cluster. Quando viene avviata lacreazione del cluster sul nodo, il CRG verrà sincronizzatocon gli altri nodi e il relativo stato viene impostato suinattivo.

Inattivo Servizi risorse cluster per il CRG non è attivo sul nodo. Ilnodo potrebbe aver avuto esito negativo, essere statoterminato oppure il lavoro CRG su tale nodo potrebbenon essere in esecuzione.

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Tabella 11. Valori di stato per i CRG (Continua)

Valori possibili Descrizione

Cancellazione Il CRG è in fase di cancellazione dal cluster.

Modifica Il CRG è in fase di modifica. Il CRG viene reimpostatosullo stato precedente una volta completata con esitopositivo la modifica.

Arresto Il CRG è in fase di arresto.

Aggiunta Il CRG è in fase di aggiunta nel cluster.

Avvio in corso Il CRG è in fase di avvio.

Commutazione in corso Il CRG è in fase di commutazione a un altro nodo.

Aggiunta nodo Un nuovo nodo è in fase di aggiunta al cluster. Il CRGviene reimpostato sullo stato precedente una voltaaggiunto correttamente il nodo.

Eliminazione nodo Un nodo è in fase di eliminazione dal CRG. Il CRG vienereimpostato sullo stato precedente una volta eliminatocorrettamente il nodo.

Modifica stato nodo Si sta attualmente modificando lo stato di un nodo neldominio di ripristino per un CRG.

Informazioni correlate:Display CRG Information (DSPCRGINF) commandWork with Cluster (WRKCLU) command, option 9 (Work with cluster resource groups)

Arresto di un CRG:

I CRG gestiscono le risorse resilienti in un ambiente alta disponibilità IBM i. Si tratta di una tecnologiacluster che definisce e controlla la commutazione di risorse resilienti in sistemi di backup in caso diinterruzione.

È possibile che si desideri arrestare il CRG per terminare la capacità failover automatica nell'ambiente altadisponibilità. Ad esempio, è possibile eseguire un IPL su uno dei sistemi definiti nel CRG.

Per arrestare un CRG utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportate diseguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Arresta dal menu contestuale del CRG che si desidera arrestare.6. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.Informazioni correlate:End Cluster Resource Group (ENDCRG) commandEnd Cluster Resource Group (QcstEndClusterResourceGroup) API

Cancellazione di un CRG:

È possibile cancellare un CGR utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA o i comandi PowerHA.

È possibile cancellare un CRG utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA. Per cancellare un CRG, ènecessario che esso non sia attivo.

104 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Per cancellare un CRG utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportate diseguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Cancella dal menu contestuale del CRG che si desidera cancellare.6. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.Informazioni correlate:Delete Cluster Resource Group (DLTCRGCLU) commandDelete Cluster Resource Group (DLTCRG) commandDelete Cluster Resource Group (QcstDeleteClusterResourceGroup) API

Creazione delle unità commutabili:

Oltre alle unità del lotto dischi indipendente, numerose altre unità sono supportate per alta disponibilità.Le unità, come le linee Ethernet, le unità ottiche, i server di rete ed altre unità, adesso possono far partedi una soluzione alta disponibilità.

Un CRG unità contiene un elenco di unità commutabili. Ogni unità nell'elenco identifica un lotto dischicommutabile indipendente o un altro tipo di unità commutabile, quali unità nastro, descrizioni di linea,unità di controllo e server di rete. L'intera raccolta di unità è commutata al nodo di backup quando siverifica un'interruzione. È anche possibile attivare le unità durante il processo di commutazione o difailover.

Per creare un'unità commutabile utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Unità... dal menu contestuale del CRG a cui si desidera aggiungere

l'unità.6. Nella pagina Unità, selezionare Aggiungi unità... dal menu Seleziona azione.7. Specificare le informazioni relative all'unità e fare clic su OK.

Modifica del dominio di ripristino per un CRG:

Il dominio di ripristino controlla le azioni di ripristino per una sottoserie di nodi definiti in un CRG(cluster resource group).

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per rendere disponibile un lotto dischi indipendente, eseguirele operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su CRG.5. Nella pagina CRG, selezionare Dominio di ripristino... dal menu contestuale del CRG di cui si

desidera modificare il dominio di ripristino.

Implementazione alta disponibilità 105

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6. Nella pagina Dominio di ripristino è possibile aggiungere ed eliminare i nodi, modificare i ruoli deinodi, i nomi dei siti e gli indirizzi IP porta dati.

Informazioni correlate:Add Cluster Resource Group Node Entry (ADDCRGNODE) commandChange Cluster Resource Group (CHGCRG) commandRemove Cluster Resource Group Node Entry (RMVCRGNODE) commandAdd a Node to Recovery Domain (QcstAddNodeToRcvyDomain) APIChange Cluster Resource Group (QcstChangeClusterResourceGroup) APIRemove Node from Recovery Domain (QcstRemoveNodeFromRcvyDomain) API

Creazione dei nomi sito e degli indirizzi IP porta dati:

Se si utilizza il mirroring geografico, i nodi definiti nel nodo dominio di ripristino del CRG unità devonodisporre di un indirizzo IP porta dati e di un nome sito.

Il nome sito viene associato al nodo nel dominio di ripristino per un CRG unità, applicabile solo almirroring geografico. Quando si configura un ambiente di mirroring geografico per l'alta disponibilità, ènecessario che a ciascun nodo in siti differenti venga assegnato un nome sito differente.

Per creare un indirizzo IP porta dati e i nomi siti per i nodi nel dominio di ripristino, effettuare leseguenti operazioni:1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina Servizi risorse cluster, fare clic sull'attività Gestisci nodi cluster per mostrare un elenco

di CRG nel cluster.5. Nel separatore CRG, fare clic sull'icona contestuale accanto al CRG unità e quindi, selezionare

Proprietà.6. Nella pagina Dominio di ripristino, selezionare Modifica.7. Per utilizzare un indirizzo IP porta dati esistente, selezionarlo dall'elenco e fare clic su OK. Per

aggiungere un nuovo indirizzo IP porta dati, fare clic su Aggiungi. Nella finestra Aggiungi indirizzoIP porta dati, immettere l'indirizzo IP.

8. Nella finestra Modifica, è possibile specificare il Nome sito.

Gestione eventi di interruzione failoverGeneralmente, un failover è il risultato di un'interruzione nodo, ma può essere generato anche per altrimotivi. Diverse azioni sistema o utente possono potenzialmente causare situazioni di failover.

È possibile che un problema riguardi solo un CRG (cluster resource group) singolo che può causare unfailover per quel CRG ma non per altri CRG.

Si possono verificare quattro categorie di interruzioni in un cluster. Alcuni di questi eventi sono realisituazioni di failover in cui il nodo subisce un'interruzione, mentre le altri richiedono una valutazione perdeterminare la causa e la risposta appropriata. Le tabelle seguenti descrivono ognuna di queste categoriedi interruzioni, i tipi di eventi di interruzione che rientrano in quella categoria e l'appropriata azione diripristino che si deve intraprendere per il ripristino.

Interruzioni di categoria 1: interruzione nodo che causa il failover

Si verifica un failover a livello del nodo che causa quanto segue:v Per ciascun CRG, il nodo primario è contrassegnato come inattivo e ha eseguito l'ultimo nodo di

backup.

106 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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v Il nodo che era il primo backup diventa il nuovo nodo primario.

I failover si verificano in questo ordine:1. Tutti i CRG unità2. Tutti i CRG dati3. Tutti i CRG applicazioni

Nota:

1. Se un failover per ciascun CRG rileva che nessun nodo di backup è attivo, lo stato del CRG èimpostato su In dubbio e il dominio di ripristino CRG non viene modificato.

2. Se tutti i servizi risorse cluster non riescono, allora le risorse (CRG) gestite dai servizi risorse clusterpassano attraverso il processo di failover.

Tabella 12. Interruzioni di categoria 1: interruzione nodo che causa il failover

Evento di interruzione failover

Viene immesso ENDTCP(*IMMED o *CNTRLD con limite di tempo).

Viene immesso ENDSYS (*IMMED o *CNTRLD).

Viene immesso PWRDWNSYS(*IMMED o *CNTRLD).

Viene premuto il pulsante IPL (Initial program load) mentre Servizi risorse cluster è attivo sul sistema.

Chiusura nodo cluster (API o comando) viene richiamato sul nodo primario nel dominio di ripristino CRG.

Eliminazione nodo cluster (API o comando) viene richiamato sul nodo primario nel dominio di ripristino CRG.

HMC ha ritardato la disattivazione della partizione o è stata immessa l'opzione 7 del pannello.

Viene immesso ENDSBS QSYSWRK(*IMMED o *CNTRLD).

Interruzioni di categoria 2: interruzione nodo che causa la partizione o il failover

Queste interruzioni causano una partizione o un failover, in base alla configurazione della funzione dirilevazione avanzata degli errori del nodo. Fare riferimento alle colonne nella tabella. Se la funzione dirilevazione avanzata degli errori del nodo è configurata, nella maggior parte dei casi si verifica unfailover e vengono applicate le informazioni relative alle interruzioni di categoria 1. Se la funzione dirilevazione avanzata degli errori del nodo non è configurata, si verifica una partizione e vengonoeffettuate le operazioni riportate di seguito:v Lo stato dei nodi che non comunicano dalla messaggistica cluster viene impostato su uno stato

Partizione. Consultare Cluster partition per informazioni relative alle partizioni.v Tutti i nodi nella partizione cluster che non dispongono del nodo primario come un membro della

partizione chiuderanno il CRG (cluster resource group) attivo.

Nota:

1. Se un nodo non è riuscito ma è rilevato solo come problema di partizione e il nodo non riuscito era ilnodo primario, andranno persi tutti i dati e i servizi applicazione su quel nodo e nessun failoverautomatico viene avviato.

2. È necessario dichiarare il nodo come non riuscito o riportare il backup del nodo e avviare la creazionecluster di nuovo su quel nodo. Consultare Modifica dei nodi partizionati in non riuscito per ulterioriinformazioni.

Implementazione alta disponibilità 107

Page 116: Disponibilità Implementazione alta disponibilità€¦ · Errori partizione .....158 Determinazione delle partizioni cluster primarie e secondarie.....158 Modifica dei nodi partizionati

Tabella 13. Interruzioni di categoria 2: interruzione nodo che causa la partizione

Evento di interruzionefailover

Nessuna rilevazioneavanzata degli errori del

nodo HMC VIOS su IVM

Si verifica un'interruzionehardware CEC (CPU, adesempio).

partizione failover partizione o failover

Si verifica un controllomacchina del software delsistema operativo.

partizione failover failover

Disattivazione immediataHMC o viene immessal'opzione 8 del pannello.

partizione failover failover

Riavvio partizione HMC oviene immessa l'opzione 3del pannello.

partizione failover failover

Si è verificata una perditadi alimentazione in CEC.

partizione partizione partizione

Interruzioni di categoria 3: errore CRG che causa il failover

Per un sistema che utilizza una partizione VIOS (Virtual I/O Server) su un server gestito IVM (IntegratedVirtualization Manager), un errore hardware CEC può determinare un failover o una partizione. Ilrisultato dipende dal tipo di sistema e dall'errore hardware. Ad esempio, in un sistema blade un erroreCEC che impedisce l'esecuzione di VIOS su un server gestito IVM, determina una partizione, perchéVIOS non è in grado di notificare alcun errore. Nello stesso sistema in cui si verifica un errore di unsingolo sistema blade, ma in cui VIOS su un server gestito IBìVM continua ad essere eseguito, si verificaun failover perché VIOS è in grado di notificare l'errore.

Quando un errore CRG causa un failover, avviene quanto segue:v Se è influenzato solo un CRG singolo, il failover si verifica sulla base di un CRG individuale. Questo

perché i CRG sono indipendenti gli uni dagli altri.v Se si annullano diversi lavori risorse cluster, in modo che vengano influenzati diversi CRG

simultaneamente, non viene eseguito alcuno failover coordinato tra i CRG.v Il nodo primario è contrassegnato come Attivo in ciascun CRG e ha eseguito l'ultimo nodo di backup.v Il nodo che era il primo nodo di backup diventa il nuovo nodo primario.v Se non è presente il nodo di backup di attivo, lo stato del CRG è impostato su In dubbio e il dominio

di ripristino non viene modificato.

Tabella 14. Interruzioni di categoria 3: errore CRG che causa il failover

Evento di interruzione failover

Il lavoro CRG presenta un errore software che provoca una chiusura anomala.

Errore programma di uscita dell'applicazione per un CRG applicazione.

Interruzioni di categoria 4: interruzione di comunicazione che causa una partizione

Questa categoria è simile alla categoria 2. Si verificano gli eventi riportati di seguito:v Lo stato dei nodi che non comunicano dalla messaggistica cluster viene impostato su uno stato

Partizione. Consultare Cluster partition per informazioni relative alle partizioni.v Tutti i nodi e i servizi risorse cluster sui nodi sono ancora operativi, ma non tutti i nodi possono

comunicare tra loro.

108 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Page 117: Disponibilità Implementazione alta disponibilità€¦ · Errori partizione .....158 Determinazione delle partizioni cluster primarie e secondarie.....158 Modifica dei nodi partizionati

v Il cluster viene partizionato, ma ogni nodo primario del CRG fornisce ancora servizi.

Il ripristino normale per questo stato partizione dovrebbe essere correggere il problema di comunicazioneche ha causato la partizione cluster. Il cluster risolverà lo stato partizione senza ulteriore intervento.

Nota: se si desidera che i CRG eseguendo un failover in un nuovo nodo primario, assicurarsi che ilvecchio nodo primario non stia utilizzando le risorse prima che il nodo sia contrassegnato come nonriuscito. Consultare Modifica dei nodi partizionati in non riuscito per ulteriori informazioni.

Tabella 15. Interruzioni di categoria 4: interruzione di comunicazione che causa una partizione

Evento di interruzione failover

Si verifica un errore dell'adattatore delle comunicazioni, della linea o del router sulle linee indirizzo IP heartbeat delcluster.

ENDTCPIFC sta influenzando tutti gli indirizzi IP heartbeat del cluster su un nodo cluster.

Interruzioni con CRG attiviv Se il CRG è Attivo e il nodo in errore non è il nodo primario, si verifica quanto segue:

– Il failover aggiorna lo stato del membro del dominio di ripristino in errore nel dominio di ripristinodel CRG.

– Se il nodo in errore è un nodo di backup, l'elenco dei nodi di backup viene riordinato in modo chei nodi attivi siano all'inizio dell'elenco.

v Se il CRG è Attivo e il membro del dominio di ripristino è il nodo primario, le azioni che il sistemaesegue dipendono dal tipo di interruzione verificatosi.– Interruzioni di categoria 1: interruzione nodo che causa il failover– Interruzioni di categoria 2: interruzione nodo che causa la partizione– Interruzioni di categoria 3: errore CRG che causa il failover– Interruzioni di categoria 4: interruzione di comunicazione che causa una partizione

Interruzioni con CRG inattivi

Quando si rileva un'interruzione con i CRG, si verifica quanto segue:v Lo stato di appartenenza del nodo in errore nel dominio di ripristino del CRG viene modificato in stato

Inattivo o Partizione.v I ruoli nodo non vengono modificati e i nodi di backup non vengono riordinati automaticamente.v I nodi di backup vengono riordinati in un CRG Inattivo quando viene richiamato il comando STRCRG

(Avvio CRG) o l'API QcstStartClusterResourceGroup (Avvio CRG).

Nota: l'API Avvio CRG non riuscirà se il nodo primario non è attivo. È necessario immettere ilcomando CHGCRG (Modifica CRG) o l'API QcstChangeClusterResourceGroup (Modifica CRG) perdesignare un nodo attivo come nodo primario e quindi richiamare l'API Avvio CRG.

Gestione dei domini amministrativi del clusterDopo aver creato un dominio amministrativo del cluster ed aver aggiunto le voci risorsa monitorata(MRE) appropriate, l'amministratore del cluster dovrebbe monitorare l'attività all'interno del dominioamministrativo per assicurare che venga mantenuta la coerenza delle risorse monitorate. Utilizzandol'interfaccia grafica PowerHA o l'interfaccia della riga comandi PowerHA, è possibile gestire e monitorareun dominio amministrativo del cluster.Attività correlate:“Visualizzazione dei domini amministrativi del cluster” a pagina 110È possibile gestire e monitorare lo stato dei domini amministrativi del cluster nell'ambiente altadisponibilità.

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“Arresto di un dominio amministrativo del cluster” a pagina 111I domini amministrativi del cluster forniscono resilienza dell'ambiente per le risorse all'interno di unasoluzione alta disponibilità IBM i. Potrebbe essere necessario arrestare un dominio amministrativo delcluster per terminare temporaneamente la sincronizzazione delle risorse monitorate.“Cancellazione di un dominio amministrativo del cluster” a pagina 112Utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, è possibile cancellare un dominio amministrativo del cluster.La cancellazione di un dominio amministrativo del cluster termina la sincronizzazione delle risorsemonitorate definite nel dominio amministrativo del cluster. Per cancellare un dominio amministrativo delcluster, è necessario che esso non sia attivo.“Modifica delle proprietà di un dominio amministrativo del cluster” a pagina 113Utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, è possibile modificare le proprietà di un dominioamministrativo esistente del cluster. Queste proprietà controllano la sincronizzazione delle voci risorsamonitorata definite nel dominio amministrativo del cluster.“Gestione delle voci della risorsa monitorata” a pagina 113L'interfaccia grafica PowerHA consente di gestire le voci delle risorse monitorate nel dominioamministrativo del cluster. Un dominio amministrativo cluster garantisce la coerenza delle modificheapportate alle risorse monitorate su ogni nodo all'interno dell'ambiente alta disponibilità.

Visualizzazione dei domini amministrativi del cluster:

È possibile gestire e monitorare lo stato dei domini amministrativi del cluster nell'ambiente altadisponibilità.

Questa interfaccia grafica consente di elencare le MRE insieme allo stato globale per ogni risorsa.Informazioni dettagliate possono essere visualizzate selezionando una MRE. Queste informazioniincludono il valore globale per ogni attributo associato all'MRE, insieme all'indicazione che specifica sel'attributo è coerente o incoerente con il dominio. Se lo stato globale di una risorsa monitorata èincoerente, l'amministratore dovrebbe eseguire le operazioni necessarie per determinare perché la risorsaè incoerente, risolvere il problema e risincronizzare la risorsa.

Se la risorsa è incoerente poiché un aggiornamento non è riuscito su uno o più nodi, vengono conservatele informazioni relative all'MRE in grado di aiutare a determinare la causa dell'errore. Sul nodo in cui si èverificato l'errore, un messaggio relativo alla causa dell'aggiornamento non riuscito viene registrato conl'MRE. Sugli altri nodi è presente un messaggio informativo registrato internamente, in cui viene indicatoche si è verificato un errore e viene riportato l'elenco di nodi in cui l'aggiornamento non è riuscito. Questimessaggi sono disponibili tramite l'interfaccia grafica PowerHA o richiamando l'APIQfpadRtvMonitoredResourceInfo (Richiamo informazioni risorsa monitorata). I messaggi di errorevengono registrati anche nella registrazione del lavoro del dominio amministrativo.

Dopo aver determinato la causa dell'incoerenza, è possibile risincronizzare la risorsa, sia in seguitoall'operazione di aggiornamento sul nodo in cui si è verificato l'errore che chiudendo e riavviando ildominio amministrativo. Ad esempio, una MRE per un profilo utente potrebbe essere incoerente poichél'UID per il profilo utente su un nodo nel dominio amministrativo è stato modificato, ma l'UIDspecificato era già utilizzato da un altro profilo utente su uno dei nodi. Se il valore dell'UID vienemodificato nuovamente in un valore che non viene utilizzato da un altro profilo all'interno del dominioamministrativo, la modifica viene apportata dal dominio amministrativo del cluster su tutti i nodi e lostato globale per l'MRE del profilo utente viene impostato su coerente. Non è necessario eseguire altreazioni per risincronizzare la MRE del profilo utente.

In alcuni casi, è necessario chiudere e riavviare il CRG del dominio amministrativo cluster perrisincronizzare le risorse incoerenti. Ad esempio, se si modifica l'UID per un profilo utente a cui èassociata una MRE, ma il profilo utente è attivo in un lavoro su uno degli altri nodi cluster nel dominioamministrativo, il valore globale per l'MRE associata al profilo utente verrà impostato su incoerentepoiché l'operazione di modifica non è riuscita sul nodo in cui il profilo utente era attivo in un lavoro. Percorreggere questa situazione, è necessario attendere fino al termine del lavoro e quindi chiudere il

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dominio amministrativo. Quando il dominio amministrativo viene riavviato, il valore globale di ogniattributo che risulta essere incoerente verrà utilizzato per modificare la risorsa in uno stato coerente.

Lo stato globale per una risorsa monitorata è sempre impostato su non riuscito se la risorsa vienecancellata, ridenominata o spostata su un nodo nel dominio. In tal caso, l'MRE deve essere eliminataperché la risorsa non è più sincronizzata dal dominio amministrativo del cluster.

Quando si ripristina una risorsa monitorata su un sistema che fa parte di un dominio amministrativo delcluster, la risorsa viene risincronizzata sul valore globale noto nel dominio amministrativo del clusterquando questo è attivo.

I seguenti comandi di ripristino determinano una risincronizzazione degli oggetti di sistema: RSTLIB,RSTOBJ, RSTUSRPRF e RSTCFG. Inoltre, RSTSYSINF e UPDSYSINF determinano una risincronizzazionedei valori di sistema e degli attributi di rete. Per risincronizzare le variabili di ambiente del sistema dopol'esecuzione dei comandi RSTSYSINF o UPDSYSINF, il CRG peer che rappresenta il dominioamministrativo del cluster deve essere terminato e riavviato.

Se si desidera ripristinare le risorse monitorate ad uno stato precedente, eliminare l'MRE che rappresentala risorsa che si desidera ripristinare. Quindi, dopo aver rispristinato la risorsa, aggiungere una MRE perla risorsa dal sistema in cui l'operazione di ripristino è stata eseguita. Il dominio amministrativo delcluster sincronizzerà la risorsa monitorata all'interno del dominio utilizzando i valori forniti dalla risorsaripristinata.

Per visualizzare un dominio amministrativo del cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA,eseguire le operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.Attività correlate:“Gestione dei domini amministrativi del cluster” a pagina 109Dopo aver creato un dominio amministrativo del cluster ed aver aggiunto le voci risorsa monitorata(MRE) appropriate, l'amministratore del cluster dovrebbe monitorare l'attività all'interno del dominioamministrativo per assicurare che venga mantenuta la coerenza delle risorse monitorate. Utilizzandol'interfaccia grafica PowerHA o l'interfaccia della riga comandi PowerHA, è possibile gestire e monitorareun dominio amministrativo del cluster.Informazioni correlate:Work with Monitored Resources (WRKCADMRE) command

Arresto di un dominio amministrativo del cluster:

I domini amministrativi del cluster forniscono resilienza dell'ambiente per le risorse all'interno di unasoluzione alta disponibilità IBM i. Potrebbe essere necessario arrestare un dominio amministrativo delcluster per terminare temporaneamente la sincronizzazione delle risorse monitorate.

Un dominio amministrativo del cluster diventa inattivo quando viene arrestato. Mentre il dominioamministrativo del cluster è inattivo, tutte le risorse monitorate sono considerate incoerenti poiché lemodifiche ad esse non sono sincronizzate. Sebbene tutte le modifiche alle risorse monitorate continuinoad essere tracciate, il valore globale non viene modificato e le modifiche non vengono propagate al restodel dominio amministrativo. Le modifiche apportate a una risorsa monitorata mentre il dominioamministrativo del cluster è inattivo, vengono sincronizzate in tutti i nodi attivi quando viene riavviato ildominio amministrativo del cluster.

Implementazione alta disponibilità 111

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Nota: il dominio amministrativo del cluster e relativo programma di uscita associato sono oggetti fornitida IBM. Non devono essere modificati utilizzando l'API QcstChangeClusterResourceGroup o il comandoCHGCRG. Queste modifiche causeranno risultati imprevisti.

Per arrestare un dominio amministrativo del cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.5. Nella pagina Domini amministrativi del cluster, selezionare Arresta dal menu contestuale del

dominio amministrativo del cluster che si desidera arrestare.6. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.Attività correlate:“Gestione dei domini amministrativi del cluster” a pagina 109Dopo aver creato un dominio amministrativo del cluster ed aver aggiunto le voci risorsa monitorata(MRE) appropriate, l'amministratore del cluster dovrebbe monitorare l'attività all'interno del dominioamministrativo per assicurare che venga mantenuta la coerenza delle risorse monitorate. Utilizzandol'interfaccia grafica PowerHA o l'interfaccia della riga comandi PowerHA, è possibile gestire e monitorareun dominio amministrativo del cluster.Informazioni correlate:End Cluster Administrative Domain (ENDCAD) command

Cancellazione di un dominio amministrativo del cluster:

Utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, è possibile cancellare un dominio amministrativo del cluster.La cancellazione di un dominio amministrativo del cluster termina la sincronizzazione delle risorsemonitorate definite nel dominio amministrativo del cluster. Per cancellare un dominio amministrativo delcluster, è necessario che esso non sia attivo.

Per cancellare un dominio amministrativo del cluster utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguirele operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.5. Nella pagina Domini amministrativi del cluster, selezionare Cancella dal menu contestuale del

dominio amministrativo del cluster che si desidera arrestare.6. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.Attività correlate:“Gestione dei domini amministrativi del cluster” a pagina 109Dopo aver creato un dominio amministrativo del cluster ed aver aggiunto le voci risorsa monitorata(MRE) appropriate, l'amministratore del cluster dovrebbe monitorare l'attività all'interno del dominioamministrativo per assicurare che venga mantenuta la coerenza delle risorse monitorate. Utilizzandol'interfaccia grafica PowerHA o l'interfaccia della riga comandi PowerHA, è possibile gestire e monitorareun dominio amministrativo del cluster.Informazioni correlate:Delete Cluster Admin Domain (DLTCAD) command

112 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Modifica delle proprietà di un dominio amministrativo del cluster:

Utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, è possibile modificare le proprietà di un dominioamministrativo esistente del cluster. Queste proprietà controllano la sincronizzazione delle voci risorsamonitorata definite nel dominio amministrativo del cluster.

Per modificare le proprietà di un dominio amministrativo del cluster utilizzando l'interfaccia graficaPowerHA, eseguire le operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.5. Nella pagina Domini amministrativi del cluster, selezionare Proprietà... dal menu contestuale del

dominio amministrativo del cluster di cui si desidera modificare le proprietà.6. Nella pagina Proprietà, fare clic su Modifica.7. Apportare le modifiche alle proprietà e fare clic su Salva.Attività correlate:“Gestione dei domini amministrativi del cluster” a pagina 109Dopo aver creato un dominio amministrativo del cluster ed aver aggiunto le voci risorsa monitorata(MRE) appropriate, l'amministratore del cluster dovrebbe monitorare l'attività all'interno del dominioamministrativo per assicurare che venga mantenuta la coerenza delle risorse monitorate. Utilizzandol'interfaccia grafica PowerHA o l'interfaccia della riga comandi PowerHA, è possibile gestire e monitorareun dominio amministrativo del cluster.

Gestione delle voci della risorsa monitorata:

L'interfaccia grafica PowerHA consente di gestire le voci delle risorse monitorate nel dominioamministrativo del cluster. Un dominio amministrativo cluster garantisce la coerenza delle modificheapportate alle risorse monitorate su ogni nodo all'interno dell'ambiente alta disponibilità.Attività correlate:“Gestione dei domini amministrativi del cluster” a pagina 109Dopo aver creato un dominio amministrativo del cluster ed aver aggiunto le voci risorsa monitorata(MRE) appropriate, l'amministratore del cluster dovrebbe monitorare l'attività all'interno del dominioamministrativo per assicurare che venga mantenuta la coerenza delle risorse monitorate. Utilizzandol'interfaccia grafica PowerHA o l'interfaccia della riga comandi PowerHA, è possibile gestire e monitorareun dominio amministrativo del cluster.

Gestione dello stato delle voci risorsa monitorata:

L'interfaccia grafica PowerHA fornisce i messaggi di stato per le voci risorsa monitorata all'interno di undominio amministrativo del cluster.

Dopo aver aggiunto una MRE al dominio amministrativo cluster, la risorsa viene monitorata perverificare le modifiche su tutti i nodi del dominio amministrativo in modo che sia possibile sincronizzarei valori degli attributi della risorsa all'interno dei nodi nel dominio amministrativo cluster. Ilcomportamento di sincronizzazione dipende da alcuni fattori:v Stato del clusterv Stato del dominio amministrativo del clusterv Stato del nodov Azioni particolari sulla risorsa

Implementazione alta disponibilità 113

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Per gestire lo stato della voce risorsa monitorata mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.5. Nella pagina Domini amministrativi del cluster, selezionare Risorsa monitorata... dal menu

contestuale del dominio amministrativo del cluster a cui si desidera aggiungere la risorsa monitorata.

Le seguenti informazioni di stato sono disponibili dalla pagina Risorse monitorate.v Lo stato di ogni risorsa monitorata viene mostrato nella colonna Stato globale.v Lo stato di ogni singolo attributo di una risorsa monitorata viene visualizzato selezionando Attributi...

dal menu contestuale della risorsa monitorata.v Il motivo per il quale una risorsa monitorata è incoerente viene visualizzato selezionando Dettagli

nodo... dal menu contestuale della risorsa monitorata.Informazioni correlate:Work with Monitored Resources (WRKCADMRE) command

Eliminazione delle voci risorsa monitorata:

Le MRE (monitored resource entries - voci risorsa monitorata) sono le risorse utilizzate nell'ambiente altadisponibilità e sono monitorate per determinare le modifiche in un dominio amministrativo del cluster.Potrebbe essere necessario rimuovere le MRE quando non è più necessario monitorarle. È possibileeliminare le MRE utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA.

Per eliminare una voce risorsa monitorata mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.5. Nella pagina Domini amministrativi del cluster, selezionare Risorsa monitorata... dal menu

contestuale del dominio amministrativo del cluster in cui si desidera eliminare la risorsa monitorata.6. Nella pagina MRE (Monitored Resource Entries), selezionare Elimina dal menu contestuale della

risorsa monitorata che si desidera eliminare.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.Informazioni correlate:Remove Admin Domain MRE (RMVCADMRE) commandRemove Monitored Resource Entry (QfpadRmvMonitoredResourceEntry) API

Elenco voci risorsa monitorata:

Le voci risorsa monitorata sono risorse, come i profili utente e le variabili di ambiente, che sono statedefinite nel dominio amministrativo del cluster. È possibile utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA perelencare le voci risorsa monitorata attualmente definite in un dominio amministrativo del cluster.

Per elencare le voci risorsa monitorata mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.

114 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.5. Nella pagina Domini amministrativi del cluster, selezionare Risorsa monitorata... dal menu

contestuale del dominio amministrativo del cluster a cui si desidera aggiungere la risorsa monitorata.

Selezione degli attributi da monitorare:

Una volta aggiunte le voci di risorsa monitorata, è possibile selezionare gli attributi associati a quellarisorsa affinché sia monitorata dal dominio amministrativo del cluster.

Per selezionare gli attributi da monitorare per una voce risorsa monitorata (MRE), attenersi alla seguenteprocedura:1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.5. Nella pagina Domini amministrativi del cluster, selezionare Risorsa monitorata... dal menu

contestuale del dominio amministrativo del cluster a cui si desidera aggiungere la risorsa monitorata.6. Nell'elenco dei tipi di risorsa monitorata, fare clic sull'icona contestuale visualizzata accanto al tipo di

risorsa monitorata e selezionare Voci di risorsa monitorata.... Viene visualizzato l'elenco oggetto MRE.7. Fare clic sull'icona contestuale visualizzata accanto all'oggetto MRE, ad esempio un profilo utente o

un valore di sistema, e selezionare Gestisci attributi. Viene visualizzato l'Elenco attributi MRE.8. Nella finestra Elenco attributi MRE, selezionare gli attributi che si desidera monitorare, quindi fare clic

su Chiudi. Ad esempio, se si desidera monitorare la descrizione della linea Ethernet per le modifichenell'attributo nome risorsa, è necessario selezionare il nome risorsa come attributo.

Attività correlate:“Aggiunta voci della risorsa monitorata” a pagina 77È possibile aggiungere una voce risorsa monitorata (MRE) a un dominio amministrativo del cluster. Levoci risorsa monitorata definiscono le risorse critiche in modo che le modifiche apportate a queste risorsevengano mantenute coerenti in un ambiente alta disponibilità.

Attributi che possono essere monitorati:

Una voce risorsa monitorata può essere aggiunta al dominio amministrativo del cluster per vari tipi dirisorse. Questo argomento elenca gli attributi che possono essere monitorati da ogni tipo di risorsa.

Tipi di risorsa

v Elenchi autorizzazioni (*AUTL)v Classi (*CLS)v Descrizioni linea Ethernet (*ETHLIN)v Descrizioni unità lotti dischi indipendenti (*ASPDEV)v Descrizioni lavoro (*JOBD)v Attributi di rete (*NETA)v Configurazione server di rete per sicurezza della connessione (*NWSCFG)v Configurazione server di rete per sistemi remoti (*NWSCFG)v Configurazioni server di rete per processori di servizio (*NWSCFG)v Descrizioni server di rete per connessioni iSCSI (*NWSD)v Descrizioni server di rete per server di rete integrati (*NWSD)v Descrizioni server di rete per server di rete integrati (*NWSD) (sistema operativo server *AUX)v Spazi memoria server di rete (*NWSSTG)

Implementazione alta disponibilità 115

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v Descrizioni unità adattatore NWSH (network server host) (*NWSHDEV)v Descrizioni unità ottica (*OPTDEV)v Descrizioni unità di stampa per le connessioni LAN (*PRTDEV)v Descrizioni unità di stampa per le connessioni virtuali (*PRTDEV)v Descrizioni sottosistema (*SBSD)v Variabili ambiente di sistema (*ENVVAR)v Valori di sistema (*SYSVAL)v Descrizioni unità disco (*TAPDEV)v Descrizioni linea token-ring (*TRNLIN)v Attributi TCP/IP (*TCPA)v Profili utenti (*USRPRF)

Tabella 16. Attributi che possono essere monitorati per gli elenchi di autorizzazioni (*AUTL)

Nome attributo Descrizione

AUT Autorizzazione

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJPGP Gruppo principale

OBJOWNER Proprietario oggetto

TEXT Descrizione testo

Tabella 17. Attributi che possono essere monitorati per le classi (*CLS)

Nome attributo Descrizione

CPUTIME Tempo CPU massimo

DFTWAIT Tempo di attesa predefinito

MAXTHD Numero massimo sottoprocessi

MAXTMPSTG Quantità massima memoria consentita

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

RUNPTY Priorità di esecuzione

TEXT Descrizione testo

TIMESLICE Frazione di tempo

Tabella 18. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni linea Ethernet (*ETHLIN)

Nome attributo Descrizione

ASSOCPORT Nome risorsa porta associata

AUTOCRTCTL Creazione automatica unità di controllo

AUTODLTCTL Cancellazione automatica unità di controllo

CMNRCYLMT Limiti del recupero

COSTBYTE Costo relativo per byte per l'invio e la ricezione di datisulla linea.

COSTCNN Costo relativo della connessione sulla linea

DUPLEX Duplex

116 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Tabella 18. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni linea Ethernet (*ETHLIN) (Continua)

Nome attributo Descrizione

GENTSTFRM Creazione frame di prova

GRPADR Indirizzo di gruppo

LINESPEED Velocità linea

LINKSPEED Velocità di collegamento

MAXFRAME Dimensione massima frame

MAXCTL Numero massimo unità controllo

MSGQ Coda messaggi

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

ONLINE In linea su IPL

PRPDLY Ritardo propagazione

RSRCNAME Nome risorsa

SECURITY Livello di sicurezza della linea fisica

SSAP Elenco informazioni SSAP (source service access point)

TEXT Descrizione testo

USRDFN1 Definito dal primo utente

USRDFN2 Definito dal secondo utente

USRDFN3 Definito dal terzo utente

VRYWAIT Attesa di attivazione

Tabella 19. Attributi che possono essere monitorati per descrizioni unità dei lotti dischi indipendenti (*ASPDEV)

Nome attributo Descrizione

MSGQ Coda messaggi

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

RDB Database relazionale

RSRCNAME Nome risorsa

TEXT Descrizione testo

Tabella 20. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni del lavoro (*JOBD)

Nome attributo Descrizione

ACGCDE Codice account

ALWMLTTHD Consentire più sottoprocessi

DDMCNV Conversazione DDM

DEVRCYACN Azione di ripristino dell'unità

ENDSEV Gravità di termine

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Tabella 20. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni del lavoro (*JOBD) (Continua)

Nome attributo Descrizione

HOLD Congelare su coda messaggi

INLASPGRP Gruppo ASP iniziale

INLLIBL Elenco librerie iniziale

INQMSGRPY Risposta messaggio interrogazione

JOBMSGQFL Azione al riempimento della coda messaggi lavoro

JOBMSGQMX Dimensione massima della coda messaggi del lavoro

JOBPTY Priorità lavoro (su JOBQ)

JOBQ Coda lavori

LOG Registrazione di messaggi

LOGCLPGM Registrazione dei comandi di programma CL

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

OUTPTY Priorità emissione (su OUTQ)

OUTQ Coda di emissione

PRTDEV Unità di stampa

PRTTXT Stampa testo

RQSDTA Comando o dati richiesta

RTGDTA Dati instradamento

SPLFACN Azione file di spool

SWS Commutatori lavoro

SYNTAX Controllo sintassi CL

TEXT Descrizione testo

TSEPOOL Lotto per fine frazione di tempo

USER Utente

Tabella 21. Attributi che possono essere monitorati per gli attributi di rete (*NETA)

Nome attributo Descrizione

ALWADDCLU Consentire aggiunta al cluster

DDMACC Accesso richiesta DDM/DRDA

NWSDOMAIN Dominio server di rete

PCSACC Accesso richiesta client

Nota: ogni attributo di rete viene considerato come la propria voce di risorsa monitorata. I nomi dell'attributo e deltipo di risorsa sono identici per tali elementi.

Tabella 22. Attributi che possono essere monitorati per le configurazioni server di rete per i processori di servizio(*NWSCFG)

Nome attributo Descrizione

EID Identificativo contenitore

INZSP Inizializzazione processore servizio

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Tabella 22. Attributi che possono essere monitorati per le configurazioni server di rete per i processori di servizio(*NWSCFG) (Continua)

Nome attributo Descrizione

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

SPAUT Autorizzazione processore di servizio

SPCERTID Identificativo certificato processore di servizio

SPINTNETA Indirizzo internet processore di servizio

SPNAME Nome processore di servizio

TEXT Descrizione testo

Tabella 23. Attributi che possono essere monitorati per la configurazioni server di rete per i sistemi remoti(*NWSCFG)

Nome attributo Descrizione

BOOTDEVID Identificativo unità di avvio

CHAPAUT Autenticazione CHAP di destinazione

DELIVERY Metodo di consegna

DYNBOOTOPT Opzioni di avvio dinamiche

INRCHAPAUT Autenticazione CHAP iniziatore

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

RMTIFC Interfacce remote

RMTSYSID Identificativo sistema remoto

SPNWSCFG Configurazione del server di rete del processore diservizio che viene utilizzato per gestire il server remoto

TEXT Descrizione testo

Tabella 24. Attributi che possono essere monitorati per la configurazioni server di rete per la sicurezza dellaconnessione (*NWSCFG)

Nome attributo Descrizione

IPSECRULE Regole sicurezza IP

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

TEXT Descrizione testo

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Tabella 25. Attributi che possono essere monitorati per descrizioni server di rete per server di rete integrati (*NWSD)

Nome attributo Descrizione

ALWDEVRSC Risorse unità consentite

CFGFILE File di configurazione

CODEPAGE Codepage ASCII che rappresenta la serie di caratteri chedeve essere utilizzata da questo server di rete

EVTLOG Registrazione eventi

MSGQ Coda messaggi

NWSSTGL Collegamenti spazio di memoria

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

PRPDMNUSR Propagazione utenti dominio

RSRCNAME Nome risorsa

RSTDDEVRSC Risorse unità limitate

SHUTDTIMO Superotempo arresto

SYNCTIME Sincronizzazione data e ora

TCPDMNNAME Nome dominio locale TCP/IP

TCPHOSTNAM Nome host TCP/IP

TCPPORTCFG Configurazione porta TCP/IP

TCPNAMSVR Sistema server nomi TCP/IP

TEXT Descrizione testo

VRYWAIT Attesa di attivazione

WINDOWSNT Descrizione server di rete Windows

Tabella 26. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni server di rete per i server di rete integrati(sistema operativo server *AUX) (*NWSD)

Nome attributo Descrizione

CODEPAGE Codepage ASCII che rappresenta la serie di caratteri chedeve essere utilizzata da questo server di rete

DSBUSRPRF Disabilitare profili utente

EVTLOG Registrazione eventi

MSGQ Coda messaggi

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

PRPDMNUSR Propagazione utenti dominio

RSRCNAME Nome risorsa

SHUTDTIMO Superotempo arresto

SRVOPT Opzioni di funzionalità

SYNCTIME Sincronizzazione data e ora

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Tabella 26. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni server di rete per i server di rete integrati(sistema operativo server *AUX) (*NWSD) (Continua)

Nome attributo Descrizione

TCPDMNNAME Nome dominio locale TCP/IP

TCPHOSTNAM Nome host TCP/IP

TCPPORTCFG Configurazione porta TCP/IP

TEXT Descrizione testo

VRYWAIT Attesa di attivazione

Tabella 27. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni server di rete per le connessioni iSCSI (*NWSD)

Nome attributo Descrizione

ACTTMR Temporizzatore di attivazione

ALWDEVRSC Risorse unità consentite

CFGFILE File di configurazione

CMNMSGQ Coda messaggi comunicazioni

CODEPAGE Codepage ASCII che rappresenta la serie di caratteri chedeve essere utilizzata da questo server di rete

DFTSECRULE Regola di sicurezza IP predefinita

DFTSTGPTH Percorso di memorizzazione predefinito

EVTLOG Registrazione eventi

MLTPTHGRP Gruppo a più percorsi

MSGQ Coda messaggi

NWSCFG Configurazione server di rete

NWSSTGL Collegamenti spazio di memoria

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

PRPDMNUSR Propagazione utenti dominio

RMVMEDPTH Percorso supporto rimovibile

RSRCNAME Nome risorsa

RSTDDEVRSC Risorse unità limitate

SHUTDTIMO Superotempo arresto

STGPTH Percorsi di memorizzazione iSCSI del server di rete

SVROPT Opzioni di funzionalità

SYNCTIME Sincronizzazione data e ora

TCPDMNNAME Nome dominio locale TCP/IP

TCPHOSTNAM Nome host TCP/IP

TCPNAMSVR Sistema server nomi TCP/IP

TCPPORTCFG Configurazione porta TCP/IP

TEXT Descrizione testo

VRTETHCTLP Porta di controllo Ethernet virtuale

Implementazione alta disponibilità 121

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Tabella 27. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni server di rete per le connessioni iSCSI(*NWSD) (Continua)

Nome attributo Descrizione

VRTETHPTH Percorso Ethernet virtuale

VRYWAIT Attesa di attivazione

Tabella 28. Attributi che possono essere monitorati per gli spazi di memoria del server di rete (*NWSSTG)

Nome attributo Descrizione

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

RSCALCPTY Priorità di assegnazione risorsa

SIZE Dimensione

TEXT Descrizione testo

TOTALFILES Totale file

Tabella 29. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni unità dell'adattatore host server di rete(*NWSHDEV)

Nome attributo Descrizione

CMNRCYLMT Limiti del recupero

LCLIFC Interfaccia locale associata

MSGQ Coda messaggi

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

ONLINE In linea su IPL

RSRCNAME Nome risorsa

TEXT Descrizione testo

Tabella 30. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni unità ottica (*OPTDEV)

Nome attributo Descrizione

MSGQ Coda messaggi

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

ONLINE In linea su IPL

RSRCNAME Nome risorsa

TEXT Descrizione testo

122 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Tabella 31. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni unità di stampa per connessioni *LAN(*PRTDEV)

Nome attributo Descrizione

ACTTMR Temporizzatore di attivazione

ADPTADR Indirizzo adattatore remoto LAN

ADPTTYPE Tipo adattatore

ADPTCNNTYP Tipo collegamento adattatore

AFP AFP (Advanced function printing)

CHRID Identificativo caratteri

FONT Font

FORMFEED Alimentazione modulo

IMGCFG Configurazione immagine

INACTTMR Temporizzatore inattività

LNGTYPE Tipo lingua

LOCADR Indirizzo ubicazione locale

MAXPNDRQS Numero massimo richieste in sospeso

MFRTYPMDL Tipo e modello produttore

MSGQ Coda messaggi

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

ONLINE In linea su IPL

PORT Numero porta

PRTERRMSG Messaggio errore di stampa

PUBLISHINF Informazioni di pubblicazione

RMTLOCNAME Ubicazione remota

SEPDRAWER Cassetto per separatori

SEPPGM Programma separatore

SWTLINLST Elenco linee commutate

SYSDRVPGM Programma di controllo sistema

TEXT Descrizione testo

TRANSFORM Conversione stampa host

USRDFNOBJ Oggetto definito dall'utente

USRDFNOPT Opzioni definite dall'utente

USRDRVPGM Programma di controllo definito dall'utente

USRDTATFM Programma di conversione dati

WSCST Oggetto personalizzazione stazione di lavoro

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Tabella 32. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni unità di stampa per connessioni *VRT(*PRTDEV)

Nome attributo Descrizione

CHRID Identificativo caratteri

FORMFEED Alimentazione modulo

IGCFEAT Funzione DBCS

IMGCFG Configurazione immagine

MAXLENRU Lunghezza massima unità di richiesta

MFRTYPMDL Tipo e modello produttore

MSGQ Coda messaggi

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

ONLINE In linea su IPL

PRTERRMSG Messaggio errore di stampa

PUBLISHINF Informazioni di pubblicazione

SEPDRAWER Cassetto per separatori

SEPPGM Programma separatore

TEXT Descrizione testo

TRANSFORM Conversione stampa host

USRDFNOBJ Oggetto definito dall'utente

USRDFNOPT Opzioni definite dall'utente

USRDRVPGM Programma di controllo definito dall'utente

USRDTAFM Programma di conversione dati

WSCST Oggetto personalizzazione stazione di lavoro

SEPPGM Programma separatore

SWTLINLST Elenco linee commutate

SYSDRVPGM Programma di controllo sistema

TEXT Descrizione testo

TRANSFORM Conversione stampa host

USRDFNOBJ Oggetto definito dall'utente

USRDFNOPT Opzioni definite dall'utente

USRDRVPGM Programma di controllo definito dall'utente

USRDTATFM Programma di conversione dati

WSCST Oggetto personalizzazione stazione di lavoro

Tabella 33. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni del sottosistema (*SBSD)

Nome attributo Descrizione

AJE Voce lavoro avvio automatico

CMNE In linea su IPL

JOBQE Coda lavori

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Tabella 33. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni del sottosistema (*SBSD) (Continua)

Nome attributo Descrizione

MAXJOBS Numero massimo di lavori

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

PJE Voci lavoro di preavvio

RMTLOCNAME Nome ubicazione remota

RTGE Voce di instradamento

SGNDSPF Pannello di accesso

SYSLIBLE Libreria sottosistema

TEXT Descrizione testo

WSNE Voce nome stazione di lavoro

WSTE Voce tipo stazione di lavoro

Tabella 34. Attributi che possono essere monitorati per le variabili di ambiente di sistema (*ENVVAR)

Nome attributo Descrizione

Qualsiasi variabile di ambiente di livello *SYS può esseremonitorata. Il nome della risorsa e dell'attributo sonouguali al nome della variabile di ambiente.

Nota: ogni variabile di ambiente viene considerata comevoce di risorsa monitorata. I nomi dell'attributo e del tipodi risorsa sono identici per tali elementi.

Tabella 35. Attributi che possono essere monitorati per i valori di sistema (*SYSVAL)

Nome attributo Descrizione

QACGLVL Livello account

QACTJOBITP Consente l'interruzione dei lavori

QALWOBJRST Impedisce il ripristino a tutti gli utenti di un oggetto distato di sistema o di un oggetto che adottal'autorizzazione

QALWUSRDMN Consente oggetti dominio utente

QASTLVL Livello di assistenza

QATNPGM Programma di attenzione

QAUDCTL Controllo delle verifiche

QAUDENDACN Azione per errori giornale di controllo

QAUDFRCLVL Livello forzatura controllo

QAUDLVL Livello di controllo

QAUDLVL2 Estensione livello controllo

QAUTOCFG Configurazione automatica dell'unità

QAUTORMT Unità e unità di controllo remote

QAUTOVRT Configurazione automatica dell'unità virtuale

QCCSID CCSID (Coded character set identifier)

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Tabella 35. Attributi che possono essere monitorati per i valori di sistema (*SYSVAL) (Continua)

Nome attributo Descrizione

QCFGMSGQ Coda messaggi per linee, unità di controllo e unità

QCHRID Serie di caratteri grafici e codepage predefinite utilizzateper visualizzare o stampare dati.

QCHRIDCTL Controllo identificativo carattere per il lavoro

QCMNRCYLMT Ripristino automatico errori di comunicazione.

QCNTRYID Identificativo paese o regione

QCRTAUT Autorizzazione per i nuovi oggetti

QCRTOBJAUD Verifica nuovi oggetti

QCTLSBSD Libreria o sottosistema di controllo

QCURSYM Simbolo valuta

QDATFMT Formato data

QDATSEP Separatore data

QDBRCVYWT Attesa del ripristino del database prima di completare ilriavvio

QDECFMT Formato decimale

QDEVNAMING Convenzione di denominazione unità

QDEVRCYACN Azione di ripristino dell'unità

QDSCJOBITV Intervallo di superotempo per lavori disconnessi

QDSPSGNINF Controlli del pannello delle informazioni di accesso

QENDJOBLMT Tempo massimo per fine immediata

QFRCCVNRST Forzatura conversione al ripristino

QHSTLOGSIZ Dimensione file di registrazione cronologica

QIGCCDEFNT Nome font codificato

QIGCFNTSIZ Dimensione in punti font codificato

QINACTITV Intervallo superotempo lavoro inattivo

QINACTMSGQ Azione intervallo superotempo

QIPLTYPE Tipo di riavvio

QJOBMSGQFL Azione al riempimento della coda messaggi lavoro

QJOBMSGQMX Dimensione massima della coda messaggi del lavoro

QJOBMSGQSZ Dimensione iniziale della coda messaggi lavoro in KB(kilobyte)

QJOBMSGQTL Dimensione massima di una coda messaggi lavoro (inKB)

QJOBSPLA Dimensione iniziale del blocco di controllo dello spoolper un lavoro (in byte)

QKBDBUF Buffer della tastiera

QKBDTYPE Serie di caratteri della lingua della tastiera

QLANGID Identificativo lingua predefinito

QLIBLCKLVL Bloccare le librerie in un elenco di ricerca librerie dellavoro utente

QLMTDEVSSN Limitare le sessioni dell'unità

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Tabella 35. Attributi che possono essere monitorati per i valori di sistema (*SYSVAL) (Continua)

Nome attributo Descrizione

QLMTSECOFR Limitare l'accesso alle unità da parte del responsabiledella sicurezza

QLOCALE Locale

QLOGOUTPUT Produrre l'emissione di stampa per la registrazionelavoro

QMAXACTLVL Livello di attività massimo del sistema

QMAXJOB Numero massimo di lavori consentiti sul sistema

QMAXSGNACN La risposta del sistema quando il limite imposta dalvalore di sistema QMAXSIGN viene raggiunto

QMAXSIGN Numero massimo di tentativi di accesso non validi.

QMAXSPLF Numero massimo di file di emissione di stampa

QMLTTHDACN Quando una funzione in un lavoro a più sottoprocessinon è protetta da sottoprocesso

QPASTHRSVR Lavori server pass-through della stazione videodisponibili

QPRBFTR Filtro registrazione problemi

QPRBHLDITV Conservazione minima

QPRTDEV Stampante predefinita

QPRTKEYFMT Formato del tasto Stampa

QPRTTXT È possibile stampare fino a 30 caratteri di testo in fondoagli elenchi e alle pagine separatore

QPWDCHGBLK Tempo minimo tra le modifiche della parola d'ordine

QPWDEXPITV Numero di giorni per cui una parola d'ordine è valida

QPWDEXPWRN Sistema di intervallo avvertenza scadenza parola d'ordine

QPWDLMTACJ Limita l'uso dei numeri consecutivi in una parolad'ordine

QPWDLMTCHR Limita l'uso di determinati caratteri in una parolad'ordine

QPWDLMTREP Limita l'uso della ripetizione dei caratteri in una parolad'ordine

QPWDLVL Livello parola d'ordine

QPWDMAXLEN Numero massimo di caratteri in una parola d'ordine

QPWDMINLEN Numero minimo di caratteri in una parola d'ordine

QPWDPOSDIF Controlla la posizione dei caratteri in una nuova parolad'ordine

QPWDRQDDGT Richiedere un numero in una nuova parola d'ordine

QPWDRQDDIF Controlla se la parola d'ordine deve essere diversa dalleparole d'ordine precedenti

QPWDRULES Regole parola d'ordine

QPWDVLDPGM Programma di approvazione delle parole d'ordine

QPWRDWNLMT Tempo massimo per chiusura immediata

QRCLSPLSTG Ripulire automaticamente la memoria dell'emissione distampa inutilizzata

Implementazione alta disponibilità 127

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Tabella 35. Attributi che possono essere monitorati per i valori di sistema (*SYSVAL) (Continua)

Nome attributo Descrizione

QRETSVRSEC Conservare l'indicatore dati di sicurezza del server

QRMTSIGN Accesso remoto

QRMTSRVATR Attributo servizio remoto

QSCANFS Scansione file system

QSCANFSCTL Controllo scansione

QSCPFCONS Si verifica un problema sulla console

QSECURITY Livello di sicurezza del sistema

QSETJOBATR Impostazione attributi lavoro

QSFWERRLOG Registrazione errori software

QSHRMEMCTL Consentire utilizzo della memoria condivisa o connessacon capacità di scrittura

QSPCENV Ambiente utente predefinito

QSPLFACN Azione file di spool

QSRTSEQ Sequenza di ordinamento

QSRVDMP Registrazione di servizio per messaggi di uscita nonmonitorati

QSSLCSL Elenco specifiche codifica SSL (Secure Sockets Layer)

QSSLCSLCTL Controllo codifica SSL (Secure Sockets Layer)

QSSLPCL Protocolli SSL (Secure Sockets Layer)

QSTRUPPGM Impostazione programma di avvio

QSTSMSG Visualizzazione messaggi di stato

QSYSLIBL Elenco librerie di sistema

QTIMSEP Separatore ora

QTSEPOOL Indica se i lavori interattivi devono essere spostati in unaltro lotto di memoria principale quando raggiungono lafine della frazione tempo

QUPSMSGQ Coda messaggi UPS (uninterruptible power supply)

QUSEADPAUT Uso autorizzazione adottata

QUSRLIBL Parte utente dell'elenco di librerie

QVFYOBJRST Verifica di un oggetto durante il ripristino

Nota: ogni valore di sistema viene considerato come la propria voce di risorsa monitorata. I nomi dell'attributo e deltipo di risorsa sono identici per tali elementi.

Tabella 36. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni unità nastro (*TAPDEV)

Nome attributo Descrizione

ASSIGN Assegnazione unità ad attivazione

MSGQ Coda messaggi

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Oggetto primario

128 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Tabella 36. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni unità nastro (*TAPDEV) (Continua)

Nome attributo Descrizione

ONLINE In linea su IPL

RSRCNAME Nome risorsa

TEXT Descrizione testo

UNLOAD Scarico unità a disattivazione

Tabella 37. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni token-ring (*TRNLIN)

Nome attributo Descrizione

ACTLANMGR Attivazione gestore LAN

ADPTADR Indirizzo adattatore locale

AUTOCRTCTL Creazione automatica unità di controllo

AUTODLTCTL Cancellazione automatica unità di controllo

CMNRCYLMT Limiti del recupero

COSTBYTE Costo relativo per byte per l'invio e la ricezione di datisulla linea.

COSTCNN Costo relativo della connessione sulla linea

DUPLEX Duplex

ELYTKNRLS Rilascio anticipato del token

FCNADR Indirizzo funzionale

LINESPEED Velocità linea

LINKSPEED Velocità di collegamento

LOGCFGCHG Registrazione modifiche configurazione

MAXCTL Numero massimo unità controllo

MAXFRAME Dimensione massima frame

MSGQ Coda messaggi

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJAUTL Elenco di autorizzazioni

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

ONLINE In linea su IPL

PRPDLY Ritardo propagazione

RSRCNAME Nome risorsa

SECURITY Sicurezza per la linea

SSAP Elenco informazioni SSAP (source service access point)

TRNINFBDN Informazioni beacon nel token-ring

TRNLOGLVL Livello registrazione gestore TRLAN

TRNMGRMODE Modo gestore TRLAN

TEXT Descrizione testo della linea token-ring

USRDFN1 Definito dal primo utente

USRDFN2 Definito dal secondo utente

USRDFN3 Definito dal terzo utente

Implementazione alta disponibilità 129

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Tabella 37. Attributi che possono essere monitorati per le descrizioni token-ring (*TRNLIN) (Continua)

Nome attributo Descrizione

VRYWAIT Attesa di attivazione

Tabella 38. Attributi che possono essere monitorati per gli attributi TCP/IP (*TCPA)

Nome attributo Descrizione

ARPTIMO Superotempo cache ARP (Address Resolution Protocol)

ECN Abilitare ECN (explicit congestion notification)

IP6TMPAXP Indirizzo temporaneo IPv6 escluso il prefisso

IPDEADGATE Rilevamento gateway inattivo IP

IPDTGFWD Inoltro datagramma IP

IPPATHMTU Rilevamento MTU (maximum transmission unit)percorso

IPQOSBCH Batch datagramma IP QoS

IPQOSENB Abilitazione IP QoS

IPQOSTMR Risoluzione temporizzatore IP QoS

IPRSBTIMO Superotempo riassemblaggio IP

IPSRCRTG Instradamento origine IP

IPTTL Durata IP (limite hop)

LOGPCLERR Registrazione di errori di protocollo

NFC Memoria cache file di rete

TCPCLOTIMO Superotempo periodo attesa TCP

TCPCNNMSG Messaggio connessione chiusura TCP

TCPKEEPALV Durata (keep alive) TCP

TCPMINRTM Tempo ritrasmissione minima TCP

TCPR1CNT Conteggio ritrasmissione TCP R1

TCPR2CNT Conteggio ritrasmissione TCP R2

TCPRCVBUF Dimensione buffer di ricezione TCP

TCPSNDBUF Dimensione buffer di invio TCP

TCPURGPTR Puntatore urgente TCP

UDPCKS Checksum UDP

Nota: ogni attributo TCP/IP viene considerato come la propria voce di risorsa monitorata. I nomi dell'attributo e deltipo di risorsa sono identici per tali elementi.

Tabella 39. Attributi che possono essere monitorati per i profili utente (*USRPRF)

Nome attributo Descrizione

ACGCDE Codice account

ASTLVL Livello di assistenza

ATNPGM Programma di attenzione

CCSID CCSID (Coded character set identifier - Identificativoserie di caratteri codificato)

CHRIDCTL Controllo identificativo carattere

CNTRYID ID paese o regione

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Tabella 39. Attributi che possono essere monitorati per i profili utente (*USRPRF) (Continua)

Nome attributo Descrizione

CURLIB Libreria corrente

DLVRY Consegna

DSPSGNINF Visualizzazione informazioni di accesso

GID Numero ID gruppo

GRPAUT Autorizzazione gruppo

GRPAUTTYP Tipo autorizzazione gruppo

GRPPRF Profilo di gruppo

HOMEDIR Indirizzario principale

INLMNU Menu iniziale

INLPGM Programma iniziale da richiamare

JOBD Descrizione lavoro

KBDBUF Buffer della tastiera

LANGID ID lingua

LCLPWDMGT Gestione parola d'ordine locale

LMTCPB Possibilità limitate

LMTDEVSSN Limitare le sessioni dell'unità

LOCALE Locale

MAXSTG Quantità massima memoria consentita

MAXSTGLRG Dimensione memoria massima consentita

MSGQ Coda messaggi

OBJAUTE Voce autorizzazione

OBJOWNER Proprietario oggetto

OBJPGP Gruppo principale

OUTQ Coda di emissione

OWNER Proprietario

PASSWORD Parola d'ordine utente

PRTDEV Unità di stampa

PTYLMT Priorità massima di pianificazione

PWDEXP Impostazione scadenza parola d'ordine

PWDEXPITV Intervallo scadenza parola d'ordine

SETJOBATR Attributi lavoro locale

SEV Filtro codice gravità

SPCAUT Autorizzazione speciale

SPCENV Ambiente speciale

SRTSEQ Sequenza di ordinamento

STATUS Stato

SUPGRPPRF Gruppi supplementari

TEXT Descrizione testo

UID Numero ID utente

USRCLS Classe utente

Implementazione alta disponibilità 131

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Tabella 39. Attributi che possono essere monitorati per i profili utente (*USRPRF) (Continua)

Nome attributo Descrizione

USREXPDATE Data di scadenza utente

USREXPITV Intervallo di scadenza utente

USROPT Opzioni utente

Visualizzazione messaggi voci risorse monitorate:

Utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, è possibile visualizzare i messaggi associati alle voci risorsamonitorata. Questi messaggi sono utili per comprendere perché una determinata voce risorsa monitorataè incoerente.

Per visualizzare i messaggi relativi alle voci risorsa monitorata mediante l'interfaccia grafica PowerHA,eseguire le operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Domini amministrativi del cluster.5. Nella pagina Domini amministrativi del cluster, selezionare Risorsa monitorata... dal menu

contestuale del dominio amministrativo del cluster a cui si desidera aggiungere la risorsa monitorata.6. Nella pagina Risorse monitorate, selezionare Dettagli nodo... dal menu contestuale della voce risorsa

monitorata di cui si desidera visualizzare i messaggi.

Gestione dei dischi commutatiI dischi commutati sono lotti dischi indipendenti che sono stati configurati come parte di un CRG unità.La proprietà dei dati e delle applicazioni memorizzati in un disco commutato può essere commutata adaltri sistemi che sono stati definiti in un CRG unità. La tecnologia dei dischi commutati fornisce altadisponibilità durante le interruzioni pianificate e durante alcune non pianificate.

Rendere un lotto dischi non disponibileÈ possibile selezionare un lotto dischi indipendente per renderlo non disponibile (disattivarlo). Non èpossibile accedere alle unità disco o agli oggetti nel lotto dischi indipendente o nel databasecorrispondente fino a che non sono resi disponibili (attivati) di nuovo. Il lotto può essere reso disponibiledi nuovo sullo stesso sistema o su un altro sistema nel dominio di ripristino del CRG.

Importante: prima di poter rendere disponibile un lotto dischi indipendente, nessun lavoro puòcongelare riserve sul lotto dischi. Consultare l'argomento relativo alle riserve di rilascio del lavoro su undisco indipendente per i dettagli per determinare se i lavori stanno utilizzando un lotto dischiindipendente e su come rilasciare le riserve lavoro.

Per rendere non disponibile un lotto dischi indipendente utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA,eseguire le operazioni riportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Collegarsi al sistema utilizzando il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti, fare clic su Mostra tutti gli altri... per mostrare tutti i lotti dischi

indipendenti che attualmente non sono altamente disponibili.6. Selezionare Disattiva dal menu contestuale del lotto dischi indipendente che si desidera rendere non

disponibile.

132 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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7. Viene visualizzato un pannello di avanzamento che mostra la fase corrente nel processo.

Quando di rende non disponibile un lotto dischi UDFS utilizzando IBM Navigator per i, potrebberoessere generati messaggi che richiedono una risposta nell'interfaccia basata sui caratteri. IBM Navigatorper i non fornirà alcuna indicazione che il messaggio è in attesa.

Per rendere non disponibile un lotto dischi indipendente utilizzando IBM Navigator per i, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. Selezionare Configurazione e servizio da IBM Navigator per i.2. Selezionare Lotti dischi.3. Fare clic con il tasto destro del mouse sul lotto dischi che si desidera rendere non disponibile e

selezionare Rendi non disponibile.4. Fare clic su Rendi non disponibile nella finestra di dialogo che viene visualizzata per rendere non

disponibile il lotto dischi.

È possibile utilizzare il comando VRYCFG (Modifica configurazione) nell'interfaccia basata sui caratteriper rendere non disponibile il lotto dischi.

Utilizzare il comando DSPASPSTS (Visualizzazione stato ASP) per identificare dove si trova la fase nelprocesso.

Utilizzare l'API QYASPCTLAA (Controllo accesso ASP) per limitare i processi che hanno accesso all'ASP.

Utilizzare l'API QYASSDMO (Avvio operazione di gestione DASD) per ridurre la quantità di temponecessaria a rendere non disponibile un lotto dischi.

Come rendere commutabile l'hardwareIn un ambiente alta disponibilità IBM i, è necessario rendere commutabile un'unità di espansione esterna.

Quando si utilizzano lotti dischi indipendenti in un ambiente commutabile, anche l'hardware associatodeve essere autorizzato alla commutazione. In base all'ambiente, questo può includere frame o unità oIOP e le relative risorse associate. Fare riferimento alle seguenti fasi che si riferiscono all'ambientecommutabile.

Come rendere commutabile un frame o un'unità

Un lotto dischi indipendente può contenere unità disco all'interno di diverse unità di espansione. Se sidispone di un'unità di espansione autonoma che contiene unità disco incluse in un lotto dischiindipendente, è necessario autorizzare l'unità di espansione per concedere l'accesso ad altri sistemi. Ciòviene definito rendere un'unità di espansione commutabile. Se non si desidera che altri sistemi siano ingrado di accedere all'unità di espansione autonoma, è necessario rendere privata l'unità di espansione.

Per rendere un frame o un'unità commutabile, attenersi alla seguente procedura:1. In IBM Navigator per i, aprire Connessioni (o l'ambiente attivo utilizzato).2. Espandere il sistema che si desidera esaminare, Configurazione e servizio > Hardware > Unità disco

> Per ubicazione e selezionare il frame o l'unità disco che si desidera rendere commutabile.3. Fare clic con il tasto destro del mouse su un frame o un'unità disco evidenziata e selezionare Rendi

commutabile.4. Seguire le istruzioni riportate sulla finestra di dialogo che viene visualizzata.

Come rendere commutabile IOP

Implementazione alta disponibilità 133

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Per consentire la commutazione di un IOP, il bus che contiene l'IOP che controlla le unità disco dacommutare deve essere di proprietà del nodo primario (proprietà condivisa). Il nodo di backup deveanche utilizzare il bus (utilizzo bus condiviso). Consultare Commutazione dinamica di IOP tra partizioniper ulteriori informazioni.

Per completare questa attività, è necessario disporre di un profilo utente dei programmi di manutenzionecon autorizzazione di gestione per la funzione Partizioni di sistema in DST (dedicated service tools). Perulteriori informazioni su come ottenere i privilegi della partizione logica, fare riferimento aAutorizzazione alla partizione logica.

Per modificare il tipo di proprietà di un bus utilizzando Management Central, attenersi alla seguenteprocedura:1. In IBM Navigator per i, aprire Connessioni (o l'ambiente attivo utilizzato).2. Selezionare la partizione primaria del sistema.3. Espandere Configurazione e servizio e selezionare Partizioni logiche.4. Fare clic con il tasto destro del mouse su Partizione logica e selezionare Configura partizioni.5. Nella finestra Configura partizioni logiche, fare clic con il tasto destro del mouse sul bus di cui si

desidera modificare la proprietà e selezionare Proprietà.6. Selezionare la pagina Partizioni.7. Selezionare la proprietà del bus in Proprietà partizione logica e quindi selezionare il tipo di proprietà

in Condivisione. Se il tipo di proprietà è condiviso, le partizioni che condividono il bus vengonovisualizzate nell'elenco. Fare clic su ? se sono necessarie ulteriori informazioni su queste opzioni.

8. Fare clic su OK.

Come rendere commutabile il lotto I/E con Hardware Management Console

Se si utilizza Hardware Management Console per gestire le partizioni logiche, è necessario creare un lottoI/E che includa IOP, IOA e tutte le risorse collegate per consentire ad un lotto dischi di esserecommutabile tra partizioni. È necessario concedere l'accesso ad ogni partizione logica che si desidera siaproprietaria del lotto dischi indipendente assegnando il lotto I/E in ogni profilo della partizione.

Per creare un lotto I/E che può essere commutato tra partizione, attenersi a questa procedura:1. Aprire la finestra Proprietà profilo partizione logica per modificare le proprietà del profilo della

partizione e assegnare le risorse ad un lotto I/E.2. Fare clic sul separatore I/O fisico.3. Nella colonna Unità I/O del profilo, espandere il bus che contiene l'IOP che si desidera rendere

commutabile.4. Selezionare l'IOP che si desidera assegnare al lotto I/E. L'IOP deve essere desiderato (nessun segno di

spunta nella colonna Richiesto).5. Fare clic sulla colonna del lotto I/E in modo che il cursore venga visualizzato nelle riga dell'IOP che

si desidera assegnare ad un lotto I/E ed immettere il numero del lotto I/E.6. Ripetere queste fasi per aggiungere ogni IOA e risorsa sotto il controllo dell'IOP al lotto I/E.7. Fare clic su OK.

Associazione del lotto I/E alle partizioni

Dopo aver aggiunto le risorse al lotto I/E, completare la seguente procedura per associare il lotto I/E adogni ulteriore partizione che si desidera come proprietaria del lotto dischi indipendente nell'ambientecommutabile.1. Aprire la finestra Proprietà profilo partizione logica per modificare le proprietà del profilo partizione

per ogni ulteriore partizione che ha bisogno di accedere al lotto dischi indipendente.2. Fare clic sul separatore I/O fisico.

134 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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3. Fare clic su Avanzate.4. Nella finestra Pool I/O, nel campo Pool I/O da aggiungere, immettere il numero del lotto I/E a cui

assegnare le risorse che si desidera commutare con il lotto dischi indipendenti.5. Fare clic su Aggiungi > OK.

Affinché le modifiche del lotto I/E diventino effettive, completare la seguente procedura per ognipartizione il cui profilo di partizione è stato modificato:1. Arrestare la partizione. Consultare Riavvio e spegnimento di IBM i in una partizione logica.2. Avviare la partizione logica attivando il profilo della partizione in modo che rifletta le modifiche.Concetti correlati:Autorizzazione alla partizione logica

Lotto I/EAttività correlate:

Modifica delle proprietà del profilo di partizione

Attivazione del profilo partizione

Riavvio e spegnimento di IBM i in una partizione logica.

Stato di inattività di un lotto dischi indipendenteIn una soluzione alta disponibilità IBM i, i lotti dischi indipendenti vengono utilizzati per memorizzare leapplicazioni e i dati resilienti. Alcune funzioni di sistema, come l'esecuzione di backup, richiedono lasospensione temporanea delle modifiche apportate a tali dati mentre si verifica l'operazione.

Per diminuire la quantità di tempo impiegata per chiudere un lotto dischi indipendente, è possibilecongelare le code lavori batch, terminare alcuni sottosistemi o inviare un messaggio di interruzione agliutenti interattivi, avvisandoli di rimandare il nuovo lavoro.

Per chiudere un lotto dischi indipendente, completare questa procedura.

In una riga comandi digitare il seguente comando: CHGASPACT ASPDEV(nome) OPTION(*SUSPEND)SSPTIMO(30) SSPTIMOACN(*CONT), in cui nome è il nome del lotto dischi indipendente che si desiderasospendere. In questo comando si specifica di sospendere il lotto dischi indipendente con unsuperotempo di 30 secondi e di continuare con la fase successiva se il limite di superotempo è statosuperato.

Ripresa di un lotto dischi indipendente

Dopo aver reso inattivo un lotto dischi indipendente in un ambiente alta disponibilità IBM i per leoperazioni di backup, è necessario riprendere il lotto dischi indipendente per garantire l'aggiornamentodelle modifiche apportate ai dati durante il periodo di inattività.

Completare questa procedura per riprendere un lotto dischi indipendente:

In un'interfaccia della riga comandi, immettere il seguente comando:CHGASPACT ASPDEV(nome)OPTION(*RESUME), in cui nome è il nome del lotto dischi indipendente che si desidera riprendere.

Gestione del mirroring geograficoUtilizzare le seguenti informazioni per facilitare la gestione del mirroring geografico. Il mirroringgeografico è una funzione secondaria del mirroring tra siti, in cui i dati sono sottoposti a mirroring inlotti dischi indipendenti in un ambiente IBM i.

Implementazione alta disponibilità 135

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Sospensione di un mirroring geograficoSe per qualche motivo è necessario terminare le comunicazioni TCP, come ad esempio se il sistema sitrova in stato limitato, è necessario sospendere prima il mirroring geografico. Questa azionetemporaneamente arresta il mirroring tra i sistemi in una soluzione alta disponibilità.

Quando si sospende il mirroring, le modifiche apportate alla copia di produzione del lotto dischiindipendente non vengono trasmesse alla copia di mirroring.

Nota: quando si riprende il mirroring geografico, la sincronizzazione è richiesta tra le copie diproduzione e di mirroring. Se il mirroring è stato sospeso senza traccia, si verifica la completasincronizzazione. Può trattarsi di un processo lungo.

Sospensione del mirroring geografico quando è installato IBM PowerHA per i

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per sospendere il mirroring geografico, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti, selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera sospendere il mirroring geografico.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Sospendi mirroring dal menu Seleziona azione

sotto lo stato di mirroring.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Sospensione del mirroring geografico mediante l'interfaccia della riga comandi quando è installato ilprogramma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i

Per sospendere un mirroring geografico mediante l'interfaccia della riga comandi, digitare il seguentecomando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*SUSPEND) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring geografico.

Sospensione del mirroring geografico quando non è installato IBM PowerHA per i

Per sospendere il mirroring geografico con IBM Navigator per i, attenersi alla seguente procedura:1. In IBM Navigator per i, aprire Connessioni (o l'ambiente attivo utilizzato).2. Espandere il sistema che dispone della copia di produzione del lotto dischi geograficamente

sottoposto a mirroring che si desidera sospendere.3. Espandere Configurazione e servizio > Hardware > Unità disco > Lotti dischi.4. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla copia di produzione del Lotto dischi che si desidera

sospendere e selezionare Mirroring geografico > Sospendi mirroring geografico.

Se si esegue la sospensione con la traccia, il sistema tenta di tenere traccia delle modifiche apportate a talilotti disco. Questo potrebbe ridurre la lunghezza del processo di sincronizzazione eseguendo unasincronizzazione parziale durante la ripresa del mirroring geografico. Se lo spazio di traccia è esaurito,durante la ripresa del mirroring geografico, è richiesta la completa sincronizzazione.

Nota: se si sospende il mirroring geografico senza tracciare le modifiche, allora durante la ripresa delmirroring geografico, viene richiesta una completa sincronizzazione tra le copie di produzione e di copia.Se si sospende il mirroring geografico e si tracciano le modifiche, allora viene richiesta solo unasincronizzazione parziale. La sincronizzazione completa può essere un processo lungo, che può richiedere

136 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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da una a diverse ore o un tempo più lungo. Il tempo necessario per la sincronizzazione dipende dallaquantità di dati da sincronizzare, dalla velocità delle connessioni TCP/IP e dal numero di linee dicomunicazione utilizzate per il mirroring geografico.Informazioni correlate:Change ASP Session (CHGASPSSN) commandChange SVC Session (CHGSVCSSN) command

Ripresa del mirroring geograficoSe il mirroring geografico viene sospeso, è necessario riprenderlo per riattivare nuovamente il mirroringtra le copie di produzione e quelle sottoposte a mirroring.

Nota: quando si riprende il mirroring geografico, le copie di produzione e quelle di mirroring sonosincronizzate in simultanea con l'esecuzione del mirroring geografico. La sincronizzazione può essere unprocesso molto lungo. Se un lotto dischi che diventa indisponibile interrompe la sincronizzazione, lasincronizzazione continua dal punto in cui è stata interrotta quando il lotto dischi diventa nuovamentedisponibile. Quando si continua una sincronizzazione interrotta, il primo messaggio (CPI0985D) indicache la sincronizzazione è stata completata allo 0%.

Ripresa del mirroring geografico quando è installato PowerHA

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per riprendere il mirroring geografico, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera riprendere il mirroring geografico.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Riprendi mirroring dal menu Seleziona azione

sotto lo stato di mirroring.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Ripresa del mirroring geografico mediante l'interfaccia della riga comandi quando è installato ilprogramma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i

Per riprendere una sessione di mirroring geografico mediante l'interfaccia della riga comandi, digitare ilseguente comando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*RESUME) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring geografico.

Ripresa del mirroring geografico quando non è installato PowerHA

Per riprendere il mirroring geografico utilizzando PowerHA, attenersi a questa procedura:1. In IBM Navigator per i, aprire Connessioni (o l'ambiente attivo utilizzato).2. Espandere il sistema proprietario della copia di produzione del lotto dischi per cui si desidera

riprendere il mirroring geografico.3. Espandere Configurazione e servizio > Hardware > Unità disco > Lotti dischi.4. Fare clic con il tasto destro del mouse sul Lotto dischi che si desidera riprendere e selezionare

Mirroring geografico > Riprendi mirroring geografico.Informazioni correlate:Change ASP Session (CHGASPSSN) commandChange SVC Session (CHGSVCSSN) command

Implementazione alta disponibilità 137

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Scollegamento di una copia di mirroringSe si utilizza il mirroring geografico e si desidera accedere alla copia di mirroring per eseguire leoperazioni di salvataggio o l'estrazione dati oppure per creare prospetti, è necessario scollegare la copiadi mirroring dalla copia di produzione.

Scollegamento della copia di mirroring quando è installato IBM PowerHA per i

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per scollegare la copia di mirroring, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera scollegare la copia di mirroring.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente selezionare Scollega dal menu contestuale della copia di

mirroring.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Scollegamento del mirroring geografico mediante l'interfaccia della riga comandi quando è installato ilprogramma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i

Per scollegare il mirroring geografico mediante l'interfaccia della riga comandi, digitare il seguentecomando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*DETACH) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring geografico.

Scollegamento della copia di mirroring quando non è installato IBM PowerHA per i

Anche se questa operazione non è necessaria, si consiglia di rendere non disponibile il lotto dischiindipendente, per garantire che la copia di produzione non venga modificata durante lo scollegamento.

Per scollegare la copia di mirroring mediante IBM Navigator per i, effettuare le seguenti operazioni:1. In IBM Navigator per i, aprire Connessioni (o l'ambiente attivo utilizzato).2. Espandere il sistema che detiene la copia di produzione del lotto dischi da cui si desidera scollegare la

copia di mirroring.3. Espandere Configurazione e servizio > Hardware > Unità disco > Lotti dischi.4. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla copia di produzione del Lotto dischi che si desidera

scollegare e selezionare Mirroring geografico > Scollega copia di mirroring.

Se non è possibile fare clic su Mirroring geografico > Scollega copia di mirroring perché è disabilitato, lacopia di mirroring non è sincronizzata con la copia di produzione, quindi, per poter scollegare la copia dimirroring, è necessario riprendere il mirroring geografico, attivare il lotto dischi e le copie di produzionee di mirroring che sono sincronizzate.Informazioni correlate:Change ASP Session (CHGASPSSN) commandChange SVC Session (CHGSVCSSN) command

Nuovo collegamento della copia di mirroringSe la copia di mirroring è stata scollegata ed il lavoro è stato terminato con la copia di mirroringscollegata, è necessario ricollegare la copia di mirroring scollegata per riprendere ad utilizzare ilmirroring geografico.

138 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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La copia di mirroring scollegata non deve essere disponibile quando viene ricollegata alla copia diproduzione.

Nota: quando si ricollega la copia di mirroring scollegata, a partire da V6R1, è disponibile un'opzione perscollegarla con la traccia; questa operazione richiede solo una sincronizzazione parziale al momento delricollegamento. Le modifiche apportate alla copia di produzione verranno applicate alla copia dimirroring e tutte le modifiche apportate alla copia di mirroring scollegata verranno sovrascritte con ilcontenuto della copia di produzione.

Ricollegamento della copia di mirroring quando è installato il programma su licenza IBM PowerHASystemMirror for i

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per ricollegare la copia di mirroring, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera ricollegare la copia di mirroring.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente selezionare Collega nuovamente dal menu contestuale della

copia di mirroring.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Ricollegamento del mirroring geografico mediante l'interfaccia della riga comandi quando è installatoil programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i

Per ricollegare il mirroring geografico mediante l'interfaccia della riga comandi, digitare il seguentecomando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*REATTACH) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring geografico.

Ricollegamento del mirroring quando non è installato IBM PowerHA SystemMirror for i

Per ricollegare la copia di mirroring utilizzando IBM Navigator per i, attenersi a questa procedura:1. In IBM Navigator per i, aprire Connessioni (o l'ambiente attivo utilizzato).2. Espandere il sistema proprietario della copia di produzione del lotto dischi a cui si desidera collegare

la copia di mirroring scollegata.3. Espandere Configurazione e servizio > Hardware > Unità disco > Lotti dischi.4. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla copia di produzione del Lotto dischi che si desidera

ricollegare e selezionare Mirroring geografico > Ricollega copia di mirroring.Informazioni correlate:Change ASP Session (CHGASPSSN) commandChange SVC Session (CHGSVCSSN) command

Annullamento configurazione mirroring geograficoSe non si desidera più che la capacità utilizzi il mirroring geografico per un determinato lotto dischi ogruppo di lotti dischi, è possibile eseguire la selezione per Annulla configurazione mirroring geografico.Se si annulla la configurazione del mirroring geografico, il sistema arresta il mirroring geografico ecancella la copia di mirroring dei lotti dischi sui nodi nel sito della copia di mirroring.

Implementazione alta disponibilità 139

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Il lotto dischi deve essere non in linea per annullare la configurazione del mirroring geografico e lo statodel CRG (cluster resource group) deve essere INACTIVE.

Annullamento della configurazione del mirroring geografico quando è installato il programma sulicenza IBM PowerHA SystemMirror for i

Per utilizzare IBM Navigator per i per annullare il mirroring geografico, eseguire le operazioni riportatedi seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera annullare la configurazione del mirroring geografico.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Annulla configurazione mirroring geografico...

dal menu Seleziona azione sotto lo stato di mirroring.7. Fare clic su OK nel pannello di conferma.

Annullamento della configurazione del mirroring geografico mediante l'interfaccia della riga comandiquando è installato il programma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i

Per annullare la configurazione del mirroring geografico mediante l'interfaccia della riga comandi,digitare il seguente comando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*DELETE) dove nome-sessione è il nome dell'ASP

indipendente su cui annullare la configurazione del mirroring geografico.

Annullamento della configurazione del mirroring geografico quando non è installato il programma sulicenza IBM PowerHA SystemMirror for i

1. In IBM Navigator per i, aprire Connessioni (o l'ambiente attivo utilizzato).2. Espandere il sistema che si desidera esaminare, Configurazione e servizio > Hardware > Unità disco

> Lotti dischi.3. Fare clic con il tasti destro del mouse sulla copia di produzione del Lotto dischi di cui si desidera

annullare la configurazione e selezionare Mirroring geografico>Annulla configurazione mirroringgeografico.

4. Aggiornare la configurazione del cluster, come segue:a. Eliminare i nodi associati alla copia di mirroring dal dominio di ripristino CRG unità.b. Eliminare il nome sito e gli indirizzi IP porta dati dai nodi restanti nel cluster.

Attività correlate:“Eliminazione dei nodi” a pagina 101Potrebbe essere necessario eliminare un nodo da un cluster se si sta eseguendo un aggiornamento di talenodo o se non è più necessario che il nodo partecipi all'ambiente alta disponibilità di IBM i.Informazioni correlate:Change ASP Session (CHGASPSSN) command

Modifica delle proprietà del mirroring geografico

Tutte le proprietà del mirroring geografico possono essere modificate quando la copia di produzione dellotto dischi indipendente è disattivato. La proprietà Priorità sincronizzazione può anche essere modificatase il lotto dischi indipendente è disponibile e il mirroring geografico è sospeso.

Modifica delle proprietà del mirroring geografico mediante il programma su licenza IBM PowerHASystemMirror for i

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Per modificare le proprietà del mirroring geografico mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera modificare le proprietà del mirroring geografico.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Proprietà di mirroring... dal menu Seleziona

azione sotto lo stato di mirroring.7. Nella pagina Proprietà, fare clic su Modifica.8. Apportare le modifiche alle proprietà e fare clic su Salva.

Modifica del mirroring geografico mediante l'interfaccia della riga comandi quando è installato ilprogramma su licenza IBM PowerHA SystemMirror for i

Per modificare la sessione di mirroring geografico mediante l'interfaccia della riga comandi, digitare ilseguente comando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*CHGATTR) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring geografico. È necessario elencare gli attributi da modificare.

Modifica delle proprietà del mirroring geografico mediante IBM Navigator per i

Per modificare le proprietà del mirroring geografico mediante IBM Navigator per i, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In IBM Navigator per i, aprire Connessioni (o l'ambiente attivo utilizzato).2. Espandere il sistema proprietario del lotto dischi sottoposto a mirroring associato alla sessione di

mirroring geografico per cui si desidera modificare gli attributi, Configurazione e servizio >Hardware > Unità disco > Lotti dischi.

3. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla copia di produzione del Lotto dischi per cui si desideramodificare gli attributi e selezionare Sessioni > Apri.

4. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla copia di produzione della Sessione per cui si desideramodificare gli attributi e selezionare Proprietà. Per modificare una descrizione copia associata,selezionare la descrizione copia e fare clic su Modifica.

Gestione mirroring metro

In un ambiente PowerHA che utilizza la tecnologia mirroring metro IBM System Storage, è necessarioconfigurare una sessione di mirroring metro tra i sistemi IBM i e le unità disco esterne con mirroringmetro configurato. Dal sistema, è possibile gestire queste sessioni.

Sospensione del mirroring metro

Potrebbe essere necessario sospendere le sessioni di mirroring metro per eseguire la manutenzione delsistema.

Sospensione del mirroring metro mediante l'interfaccia grafica PowerHA

Per sospendere una sessione di mirroring metro utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.

Implementazione alta disponibilità 141

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3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera sospendere il mirroring metro.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Sospendi mirroring dal menu Seleziona azione

sotto lo stato di mirroring.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Sospensione del mirroring metro mediante l'interfaccia della riga comandi

Per sospendere una sessione di mirroring metro mediante l'interfaccia della riga comandi, utilizzare ilseguente comando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*SUSPEND) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring metro DS8000.v CHGSVCSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*SUSPEND) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring metro SVC (SAN Volume Controller).Informazioni correlate:Change ASP Session (CHGASPSSN) commandChange SVC Session (CHGSVCSSN) command

Ripresa delle sessioni di mirroring metroUna volta completate le operazioni di routine, come l'esecuzione della manutenzione sul sistema, ènecessario riprendere una sessione di mirroring metro sospesa per abilitare nuovamente l'altadisponibilità.

Ripresa del mirroring metro mediante l'interfaccia grafica PowerHA

Per riprendere una sessione di mirroring metro utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera riprendere il mirroring geografico.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Riprendi mirroring dal menu Seleziona azione

sotto lo stato di mirroring.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Ripristino del mirroring metro mediante l'interfaccia della riga comandi

Per riprendere una sessione di mirroring metro mediante l'interfaccia della riga comandi, utilizzare ilseguente comando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*RESUME) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring metro DS8000.v CHGSVCSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*RESUME) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring metro SVC (SAN Volume Controller).Informazioni correlate:Change ASP Session (CHGASPSSN) commandChange SVC Session (CHGSVCSSN) command

142 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Scollegamento della copia di mirroring metroSe si utilizza il mirroring metro e si desidera accedere alla copia di destinazione per eseguire leoperazioni di salvataggio o l'estrazione dati, è necessario scollegare la copia di destinazione dalla copia diorigine.

Scollegamento della copia di mirroring mediante l'interfaccia grafica PowerHA

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per scollegare la copia di mirroring, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera scollegare la copia di mirroring.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente selezionare Scollega dal menu contestuale della copia di

mirroring.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Scollegamento della copia di mirroring mediante l'interfaccia della riga comandi

Per scollegare la copia di mirroring mediante l'interfaccia della riga comandi, utilizzare il seguentecomando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*DETACH) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring metro DS8000.v CHGSVCSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*DETACH) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring metro SVC (SAN Volume Controller).

Ricollegamento del mirroring metroSe si scollega la copia di destinazione e il lavoro con la copia di destinazione scollegata è terminato, ènecessario ricollegare la copia di destinazione scollegata per riprendere ad utilizzare il mirroring metro.

La copia di destinazione scollegata non deve essere disponibile quando viene ricollegata alla copia di diorigine.

Nota: quando si ricollega la copia di mirroring scollegata, a partire da V6R1, è disponibile un'opzione perscollegarla con la traccia; questa operazione richiede solo una sincronizzazione parziale al momento delricollegamento. Le modifiche apportate alla copia di origine verranno applicate alla copia di destinazionee tutte le modifiche apportate alla copia di destinazione scollegata verranno sovrascritte con il contenutodella copia di origine.

Ricollegamento della copia di destinazione mediante l'interfaccia grafica PowerHA

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per ricollegare la copia di mirroring, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera ricollegare la copia di mirroring.

Implementazione alta disponibilità 143

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6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente selezionare Collega nuovamente dal menu contestuale dellacopia di mirroring.

7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Ricollegamento della copia di destinazione mediante l'interfaccia della riga comandi

Per ricollegare il mirroring metro mediante l'interfaccia della riga comandi, utilizzare il seguentecomando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*REATTACH) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring metro DS8000.v CHGSVCSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*REATTACH) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring metro SVC (SAN Volume Controller).

Fine del mirroring metroÈ possibile chiudere la sessione di mirroring metro per non utilizzare più la sessione per l'altadisponibilità e il ripristino di emergenza.

Terminando la sessione di mirroring metro, non viene annullata la configurazione del mirroring metro suIBM System Storage, ma viene solo eliminata la connessione a IBM System Storage.

Terminazione del mirroring metro mediante l'interfaccia grafica PowerHA

Per terminare una sessione di mirroring metro utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera eliminare la sessione di mirroring metro.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Annulla configurazione mirroring... dal menu

Seleziona azione sotto lo stato di mirroring.7. Fare clic su OK nel pannello di conferma.

Terminazione del mirroring metro mediante l'interfaccia della riga comandi

Per terminare una sessione di mirroring metro mediante l'interfaccia della riga comandi, utilizzare ilseguente comando:v ENDASPSSN SESSION(nome-sessione) dove nome-sessione è il nome della sessione di mirroring metro

DS8000.v ENDSVCSSN SESSION(nome-sessione) dove nome-sessione è il nome della sessione di mirroring metro

SVC (SAN Volume Controller).

Cancellazione della configurazione del mirroring metro

Terminando la sessione di mirroring metro, non viene annullata la configurazione del mirroring metro suIBM System Storage, ma viene solo eliminata la connessione a IBM System Storage.

Per annullare la configurazione del mirroring metro su IBM i, è necessario annullare la configurazionedelle unità di memoria esterne di IBMSystem Storage. Per informazioni sul mirroring metro sull'unità

DS8000 di IBMSystem Storage, consultare IBM System Storage DS8000 Information Center .Informazioni correlate:

144 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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End ASP Session (ENDASPSSN) commandEnd SVC Session (ENDSVCSSN) command

Visualizzazione o modifica delle proprietà del mirroring metroVisualizzare le informazioni relative alla sessione di mirroring metro per modificare le descrizioni copiaassociate.

Visualizzazione o modifica delle proprietà del mirroring metro quando è installato il programma sulicenza PowerHA

Per modificare le proprietà di mirroring metro mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera modificare le proprietà del mirroring metro.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Proprietà... dal menu contestuale della copia di

produzione o di mirroring.7. Nella pagina Proprietà, fare clic su Modifica nella sezione Avanzate.8. Apportare le modifiche alle proprietà e fare clic su Salva.

Gestione del mirroring globale

In un ambiente alta disponibilità IBM i che utilizza la tecnologia mirroring globale IBM System Storage, ènecessario configurare una sessione di mirroring globale tra i sistemi IBM i e le unità disco esterne conmirroring globale configurato. Dal sistema, è possibile gestire queste sessioni.

Sospensione del mirroring globale

Potrebbe essere necessario sospendere le sessioni di mirroring globale per eseguire la manutenzione delsistema.

Sospensione del mirroring globale mediante l'interfaccia grafica PowerHA

Per sospendere una sessione di mirroring globale utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera sospendere il mirroring globale.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Sospendi mirroring dal menu Seleziona azione

sotto lo stato di mirroring.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Sospensione del mirroring globale mediante l'interfaccia della riga comandi

Per sospendere una sessione di mirroring globale mediante l'interfaccia della riga comandi, utilizzare ilseguente comando:

Implementazione alta disponibilità 145

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v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*SUSPEND) dove nome-sessione è il nome dellasessione di mirroring globale DS8000.

v CHGSVCSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*SUSPEND) dove nome-sessione è il nome dellasessione di mirroring globale SVC (SAN Volume Controller).

Ripresa del mirroring globale

Una volta completate le operazioni di routine, come l'esecuzione della manutenzione sul sistema, ènecessario riprendere una sessione di mirroring globale sospesa per abilitare nuovamente l'altadisponibilità.

Ripresa del mirroring globale mediante l'interfaccia grafica PowerHA

Per riprendere una sessione di mirroring globale sospesa utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA,eseguire le operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera riprendere il mirroring globale.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Riprendi mirroring dal menu Seleziona azione

sotto lo stato di mirroring.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Ripresa del mirroring globale mediante l'interfaccia della riga comandi

Per riprendere una sessione di mirroring globale mediante l'interfaccia della riga comandi, utilizzare ilseguente comando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*RESUME) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring globale DS8000.v CHGSVCSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*RESUME) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring globale SVC (SAN Volume Controller).

Scollegamento della copia di mirroring globaleSe si utilizza il mirroring globale e si desidera accedere alla copia di destinazione per eseguire leoperazioni di salvataggio o l'estrazione dati, è necessario scollegare la copia di destinazione dalla copia diorigine.

Scollegamento della copia di mirroring mediante l'interfaccia grafica PowerHA

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per scollegare la copia di mirroring, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera scollegare la copia di mirroring.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente selezionare Scollega dal menu contestuale della copia di

mirroring.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

146 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Scollegamento della copia di mirroring mediante l'interfaccia della riga comandi

Per scollegare la copia di mirroring mediante l'interfaccia della riga comandi, utilizzare il seguentecomando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*DETACH) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring globale DS8000.v CHGSVCSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*DETACH) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring globale SVC (SAN Volume Controller).

Ricollegamento del mirroring globaleSe si scollega la copia di destinazione e il lavoro con la copia di destinazione scollegata è terminato, ènecessario ricollegare la copia di destinazione scollegata per riprendere ad utilizzare il mirroring globale.

La copia di destinazione scollegata non deve essere disponibile quando viene ricollegata alla copia di diorigine.

Nota: quando si ricollega la copia di mirroring scollegata, a partire da V6R1, è disponibile un'opzione perscollegarla con la traccia; questa operazione richiede solo una sincronizzazione parziale al momento delricollegamento. Le modifiche apportate alla copia di origine verranno applicate alla copia di destinazionee tutte le modifiche apportate alla copia di destinazione scollegata verranno sovrascritte con il contenutodella copia di origine.

Ricollegamento della copia di destinazione mediante l'interfaccia grafica PowerHA

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per ricollegare la copia di mirroring, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera ricollegare la copia di mirroring.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente selezionare Collega nuovamente dal menu contestuale della

copia di mirroring.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Ricollegamento della copia di destinazione mediante l'interfaccia della riga comandi

Per ricollegare la copia di mirroring mediante l'interfaccia della riga comandi, utilizzare il seguentecomando:v CHGASPSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*REATTACH) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring globale DS8000.v CHGSVCSSN SESSION(nome-sessione) OPTION(*REATTACH) dove nome-sessione è il nome della

sessione di mirroring globale SVC (SAN Volume Controller).

Fine del mirroring globaleÈ possibile chiudere la sessione di mirroring globale per non utilizzare più la sessione per l'altadisponibilità e il ripristino di emergenza.

Terminazione del mirroring globale mediante l'interfaccia grafica PowerHA

Per cancellare una sessione di mirroring globale utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.

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1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera eliminare la sessione di mirroring globale.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente selezionare Annulla configurazione mirroring... dal menu

Seleziona azione sotto lo stato di mirroring.7. Fare clic su OK nel pannello di conferma.

>Terminazione del mirroring globale mediante l'interfaccia della riga comandi

Per terminare una sessione di mirroring globale mediante l'interfaccia della riga comandi, utilizzare ilseguente comando:v ENDASPSSN SESSION(nome-sessione) dove nome-sessione è il nome della sessione di mirroring metro

DS8000.v ENDSVCSSN SESSION(nome-sessione) dove nome-sessione è il nome della sessione di mirroring metro

SVC (SAN Volume Controller).

Cancellazione della configurazione di mirroring globale

Terminando la sessione di mirroring globale, non viene annullata la configurazione del mirroring globalesu IBM System Storage, ma viene solo eliminata la connessione a IBM System Storage.

Per annullare la configurazione del mirroring globale su IBM i, è necessario annullare la configurazionedelle unità di memoria esterne di IBMSystem Storage. Per informazioni sul mirroring globale sull'unità

DS8000 di IBMSystem Storage, consultare IBM System Storage DS8000 Information Center .

Modifica delle proprietà della sessione di mirroring globaleVisualizzare le informazioni relative ad una sessione di mirroring globale per modificare le descrizionicopia associate.

Visualizzazione o modifica delle proprietà di mirroring globale mediante l'interfaccia graficaPowerHA

Per modificare le proprietà di mirroring globale mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera modificare le proprietà di mirroring globale.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Proprietà... dal menu contestuale della copia di

produzione o di mirroring.7. Nella pagina Proprietà, fare clic su Modifica nella sezione Avanzate.8. Apportare le modifiche alle proprietà e fare clic su Salva.

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Gestione delle LUN (logical unit) commutate

Le LU commutate sono lotti dischi indipendenti creati dalle LU, create in un IBM System Storageconfigurato come parte di un CRG unità.

La proprietà dei dati e delle applicazioni memorizzati in una LUN (logical unit) commutata può esserecommutata ad altri sistemi definiti nel CRG unità. La tecnologia dei dischi commutati fornisce altadisponibilità durante le interruzioni pianificate e durante alcune non pianificate.Concetti correlati:“Server di memoria PowerHA supportati” a pagina 30IBM System Storage offre funzionalità di memoria migliorate.

Come rendere disponibili o non disponibili le LUN (logical unit) commutateÈ possibile selezionare un lotto dischi indipendente per renderlo disponibile o non disponibile. Non èpossibile accedere ad alcun oggetto o unità disco nel lotto dischi indipendente o nel databasecorrispondente fino a quando il lotto dischi non viene reso nuovamente disponibile. Il lotto può esserereso disponibile di nuovo sullo stesso sistema o su un altro sistema nel dominio di ripristino del CRG.

È possibile rendere non disponibile un lotto dischi indipendente disattivandolo. L'accesso agli oggetti oalle unità disco nel lotto dischi indipendente o nel database corrispondente non è disponibile fino aquando il lotto dischi non viene attivato. È possibile rendere disponibile il lotto sullo stesso sistema o unaltro sistema nel dominio di ripristino del CRG (cluster resource group).

Gestione della tecnologia FlashCopy

FlashCopy è una tecnologia IBM System Storage che consente di acquisire una copia con riferimentotemporale delle unità disco esterne. Nelle soluzioni PowerHA che utilizzano il mirroring metro o ilmirroring globale, la tecnologia FlashCopy può essere utilizzata per ridurre la finestra di backup,eseguendo una copia dei dati di cui verrà sarà poi possibile eseguire il backup su supporto magnetico.Per utilizzare la tecnologia FlashCopy, è necessario creare una sessione tra il sistema e le unità dimemoria esterne.

Aggiornamento di una sessione FlashCopy

È possibile aggiornare una sessione FlashCopy quando si esegue la risincronizzazione dei volumiFlashCopy sulle unità di memoria esterne IBM System Storage. La risincronizzazione consente dieffettuare una copia senza dover copiare nuovamente l'intero volume. Questo processo è disponibile solocon una relazione permanente, con cui l'unità di memoria traccia continuamente gli aggiornamenti aivolumi di destinazione e di origine. Mediante le relazioni permanenti, la relazione tra i volumi didestinazione e di origine viene mantenuta una volta completata la copia di background. La sessioneFlashCopy creata su IBM i consente di gestire e monitorare l'attività correlata alla sessione FlashCopysulle unità IBM System Storage.

Aggiornamento di una FlashCopy quando è installato il programma su licenza IBM PowerHASystemMirror for i

Per aggiornare una sessione FlashCopy utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente contenente una FlashCopy che si desidera aggiornare.

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6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Aggiorna dal menu contestuale della FlashCopyche si desidera aggiornare.

7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Ricollegamento di una sessione FlashCopyRicollegare una sessione FlashCopy.

Ricollegamento di una FlashCopy quando è installato il programma su licenza IBM PowerHASystemMirror for i

Per ricollegare (abilitare) una sessione FlashCopy utilizzando l'interfaccia grafica IBM PowerHA per i,eseguire le operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente contenente una FlashCopy che si desidera ricollegare (abilitare).6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Abilita dal menu contestuale della FlashCopy

che si desidera ricollegare (abilitare).

Ricollegamento di una FlashCopy quando non è installato il programma su licenza IBM PowerHASystemMirror for i

Per ricollegare una sessione FlashCopy utilizzando l'interfaccia grafica Configurazione e servizio, eseguirele operazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Selezionare Configurazione e servizio dalla finestra IBM Navigator per i.4. Selezionare Lotti dischi.5. Selezionare il lotto dischi associato alla sessione che si desidera ricollegare.6. Dal menu Seleziona azioni, selezionare Sessioni.7. Selezionare la sessione che si desidera ricollegare.8. Dal menu Seleziona azioni, selezionare Ricollega FlashCopy.

Scollegamento di una sessione FlashCopyÈ possibile scollegare i volumi di destinazione dall'origine per una sessione FlashCopy selezionata.

Scollegamento della FlashCopy quando è installato IBM PowerHA per i

Per scollegare (disabilitare) una sessione FlashCopy mediante l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. 1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. 2. Collegarsi al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. 3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. 4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. 5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente contenente una FlashCopy che si desidera scollegare (disabilitare).6. 6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Disabilita dal menu contestuale della

FlashCopy che si desidera scollegare (disabilitare).7. 7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

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Cancellazione di una sessione FlashCopyCancellare una sessione FlashCopy.

Cancellazione di una FlashCopy quando è installato il programma su licenza IBM PowerHASystemMirror for i

Per cancellare una sessione FlashCopy utilizzando l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente contenente una FlashCopy che si desidera cancellare.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Cancella dal menu contestuale della FlashCopy

che si desidera cancellare.7. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.

Ripristino dei dati da una sessione FlashCopyUna volta completata una sessione FlashCopy nelle unità IBM System Storage, è possibile ripristinare talidata dal volume di destinazione nel volume di origine, in caso di interruzione della copia di origine deidati. Per fare ciò, è necessario invertire la sessione FlashCopy creata su IBM i. Tuttavia, l'inversione dellasessione copia i dati dalla destinazione di nuovo all'origine e restituisce i dati ad un'origine di unaversione precedente.

Se l'origine della FlashCopy è un membro di un CRG, le FlashCopy inverse non sono consentite, a menoche la FlashCopy originale non sia stata eseguita come *NOCOPY flashcopy. Le flashcopy inverse copiacompleta non sono supportate quando l'origine della FlashCopy originale è un membro di un CRG.

Attenzione: l'inversione di una sessione FlashCopy ripristina le modifiche apportate alla copia diorigine copiando i dati della destinazione di nuovo nell'origine. Ciò restituisce l'origine nel tempoprecedente stabilito.

Per invertire una sessione FlashCopy, attenersi alla seguente procedura:1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Selezionare Configurazione e servizio dalla finestra IBM Navigator per i.4. Selezionare Lotti dischi.5. Selezionare il lotto dischi della copia di origine.6. Dal menu Seleziona azioni, selezionare Sessioni aperte.7. Selezionare la sessione.8. Dal menu Seleziona azioni, seleziona Inverti FlashCopy.

Modifica delle proprietà FlashCopyVisualizzare le informazioni sulla sessione FlashCopy per modificare le descrizioni copia associate.

Modifica delle proprietà della FlashCopy quando è installato il programma su licenza IBM PowerHASystemMirror for i

Per modificare le informazioni relative a una sessione FlashCopy utilizzando l'interfaccia graficaPowerHA, eseguire le operazioni riportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.

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2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA fare clic su ASP indipendenti.5. Nella pagina ASP indipendenti selezionare Dettagli... dal menu contestuale del lotto dischi

indipendente per il quale si desidera modificare le proprietà della FlashCopy.6. Nella pagina Dettagli ASP indipendente, selezionare Proprietà... dal menu contestuale FlashCopy.7. Nella pagina Proprietà, fare clic su Modifica.8. Apportare le modifiche alle proprietà e fare clic su Salva.

Gestione di HyperSwap sistema completoL'HyperSwap sistema completo è una soluzione di sistema completo che consente di passare da un'unitàlogica all'altra se queste sono sottoposte a mirroring tra due unità IBM System Storage DS8000, senzainterruzione di alimentazione, con un impatto minimo sulla soluzione alta disponibilità.

Per utilizzare HyperSwap sistema completo, è necessario che sia installato IBM PowerHA for i ExpressEdition con una chiave di licenza valida.

Visualizzazione di HyperSwap sistema completoPer visualizzare lo stato corrente di HyperSwap per il sistema, utilizzare il comando DSPHYSSTS.L'emissione del comando indica la direzione e lo stato correnti della replica di HyperSwap.Informazioni correlate:Display HyperSwap Status (DSPHYSSTS) command

Esecuzione di un HyperSwap pianificatoPer eseguire un HyperSwap pianificato dall'unità principale IBM System Storage alla secondaria e avviarela replica nella direzione inversa, utilizzare il comando CHGHYSSTS (Modifica stato HyperSwap) conl'opzione *SWAP.Informazioni correlate:Change HyperSwap Status (CHGHYSSTS) command

Sospensione della replica di HyperSwapPer sospendere la replica di HyperSwap per il sistema, utilizzare il comando CHGHYSSTS (Modificastato HyperSwap) con l'opzione *STOP.

Nota: quando la replica è sospesa, non è possibile eseguire un HyperSwap. Ogni ora vengono inviati deimessaggi alla coda messaggi QSYSOPR.Informazioni correlate:Change HyperSwap Status (CHGHYSSTS) command

Ripresa della replica di HyperSwapPer riprendere la replica di HyperSwap che è stata sospesa, utilizzare il comando CHGHYSSTS (Modificastato HyperSwap) con l'opzione *START.

Nota: il sistema è in grado di eseguire un HyperSwap non appena viene completata larisincronizzazione.Informazioni correlate:Change HyperSwap Status (CHGHYSSTS) command

Ripristino da un failover di HyperSwap non pianificatoIn caso di failover di HyperSwap non pianificato, il sistema utilizza automaticamente l'unità IBM SystemStorage secondaria come unità principale. Una volta risolto il problema che ha causato il failover di

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HyperSwap, il sistema indica che sono presenti due unità principali IBM System Storage. La direzionedella replica viene indicata nell'emissione del comando DSPHYSSTS (Visualizzazione stato HyperSwap).

Per eseguire il ripristino, attenersi alla procedura riportata di seguito.1. Eseguire il comando CHGHYSSTS (Modifica stato HyperSwap) con l'opzione *START per riprendere la

replica.2. Visualizzare il comando DSPHYSSTS (Stato HyperSwap) in attesa che tutte le unità siano configurate

completamente.3. Per ritornare all'unità principale originale, eseguire il comando CHGHYSSTS (Modifica stato

HyperSwap) con l'opzione *SWAP.Informazioni correlate:Change HyperSwap Status (CHGHYSSTS) commandDisplay HyperSwap Status (DSPHYSSTS) command

Risoluzione dei problemi della soluzione alta disponibilitàDopo aver configurato la soluzione alta disponibilità IBM i, è possibile che si riscontrino problemi contecnologie differenti, tra cui cluster e il mirroring tra siti.

Risoluzione dei problemi dei clusterTrova soluzioni di ripristino errori per problemi specifici dei cluster.

A volte, può sembrare che il cluster non funzioni correttamente. Questo argomento tratta delleinformazioni relative ai problemi che possono verificarsi con i cluster.

Determinare se esiste un problema del clusterIniziare da qui per diagnosticare i problemi del cluster.

A volte, può risultare che il cluster non funzioni correttamente. Se si pensa che esista un problema, èpossibile utilizzare quanto segue per determinare se esiste un problema e la natura di esso.v Utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per esaminare il cluster.

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA, eseguire le operazioni riportate di seguito.1. In un browser Web immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i4. Verificare se le icone di stato indicano la presenza di un problema e approfondire l'analisi, se

necessario.v Determinare se la creazione del cluster è attiva sul sistema.

Per determinare se i Servizi risorse cluster sono attivi, cercare i due lavori, QCSTCTL e QCSTCRGM,nell'elenco di lavori del sistema. Se questi lavori sono attivi, i Servizi risorse cluster sono attivi. Èpossibile utilizzare la funzione Gestione lavoro in IBM Navigator per i o in IBM Navigator per i pervisualizzare i lavori oppure è possibile utilizzare il comando comando WRKACTJOB (Gestione lavoriattivi) per eseguire questa operazione. È anche possibile utilizzare il comando DSPCLUINF(Visualizzazione informazioni cluster per visualizzare le informazioni di stato per il cluster.– Potrebbero essere attivi anche altri lavori per Servizi risorse cluster. Cluster fornisce informazioni

relative a come vengono formattati i lavori dei servizi risorse cluster.v Determinare la causa si un messaggio CPFBB26.

Messaggio . . . . : I Servizi risorsa cluster non sono attivi o non rispondono.Causa . . . . . : I Servizi risorsa cluster non sono attivi oppure non sonoin grado di rispondere a questa richiesta perché una risorsa non è disponibileoppure è danneggiata.

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Questo errore può indicare che il lavoro CRG non è attivo o il cluster non è attivo. Utilizzare ilcomando DSPCLUINF (Visualizzazione informazioni cluster) per determinare se il nodo è attivo. Se ilnodo non è attivo, avviare il nodo cluster. Se è attivo, verificare il CRG per determinare se il CRGpresenta problemi.Ricercare il lavoro CRG nell'elenco dei lavori di sistema. È possibile utilizzare la funzione Gestionelavoro in IBM Navigator per i o in IBM Navigator per i per visualizzare i lavori oppure è possibileutilizzare il comando WRKACTJOB (Gestione lavori attivi) per eseguire questa operazione. È anchepossibile utilizzare il comando DSPCRGINF (Visualizzazione informazioni CRG) per visualizzare leinformazioni sullo stato per un CRG specifico, specificando il nome CRG nel comando. Se il lavoroCRG non è attivo, ricercare la registrazione lavoro CRG per determinare la causa della suainterruzione. Una volta corretto il problema, è possibile riavviare il lavoro CRG con il comandoCHGCLURCY (Modifica ripristino cluster) o chiudendo e riavviando il cluster su quel nodo.

v Ricercare i messaggi che indicano la presenza di un problema.

– Assicurarsi che sia possibile esaminare tutti i messaggi associati a un comando cluster, selezionandoF10, che consente di attivare e disattivare le funzioni di inclusione dei messaggi dettagliati e diesclusione dei messaggi dettagliati. Scegliere di includere tutti i messaggi dettagliati ed esaminarliper determinare se sono necessarie altre azioni.

– Ricercare i messaggi di interrogazione in QSYSOPR in attesa di una risposta.– Ricercare i messaggi di errore in QSYSOPR che indicano un problema del cluster. In genere, sono

nell'intervallo tra CPFBB00 e CPFBBFF.– Visualizzare la registrazione cronologica (comando CL DSPLOG) per i messaggi che indicano un

problema del cluster. In genere, sono nell'intervallo tra CPFBB00 e CPFBBFF.v Ricercare nelle registrazioni lavoro i lavori cluster con errori gravi.

Questi lavori inizialmente sono impostati con un livello di registrazione (4 0 *SECLVL) in modo che èpossibile visualizzare i messaggi di errore necessari. Assicurarsi che questi lavori e i lavori deiprogrammi di uscita abbiano il livello di registrazione impostato correttamente. Se la creazione clusternon è attiva, è ancora possibile ricercare i file di spool per i lavori cluster e i lavori dei programmi diuscita.

v Se si sospetta un tipo di condizione di sospensione, ricercare gli stack di chiamata dei lavori cluster.

Determinare se è presente un problema del tipo DEQW (attesa di eliminazione dalla coda). Se è questoil caso, verificare lo stack di chiamata di ciascun sottoprocesso e vedere se uno di essi presentagetSpecialMsg nello stack di chiamata.

v Verificare le voci delle registrazioni VLIC (vertical Licensed Internal Code) del cluster.

Queste voci di registrazione hanno un codice principale di 4800.v Utilizzare il comando NETSTAT per determinare se sono presenti anomalie nell'ambiente delle

comunicazioni.

Il comando NETSTAT restituisce le informazioni relative allo stato degli instradamenti di rete IP, delleinterfacce, delle connessioni TCP e delle porte UDP sul sistema.– Utilizzare l'Opzione 1 Netstat (Gestione dello stato interfaccia TCP/IP) per assicurarsi che gli

indirizzi IP selezionati per essere utilizzati per la creazione cluster mostrino uno stato 'Attivo'.Assicurarsi che anche l'indirizzo LOOPBACK (127.0.0.1) sia attivo.

– Utilizzare l'opzione 3 (Gestione dello stato connessione TCP/IP) del comando NETSTAT pervisualizzare i numeri di porta (F14). La porta locale 5550 dovrebbe trovarsi nello stato 'In ascolto'.Questa porta deve essere aperta utilizzando il comando STRTCPSVR *INETD evidenziato dallapresenza di un lavoro QTOGINTD (utente QTCP) nell'elenco Lavori attivi. Se la creazione clusterviene avviata su un nodo, la porta locale 5551 deve essere aperta e deve essere in uno stato '*UDP'.Se non viene avviata la creazione cluster, la porta 5551 non deve essere aperta o, in realtà, eviterà unavvio corretto della creazione cluster sul nodo soggetto.

v Utilizzare PING per verificare se è presente un problema relativo alle comunicazioni. Se si prova adavviare un nodo cluster ed esiste un problema relativo alle comunicazioni, è possibile che vengavisualizzato un errore di creazione del cluster interno (CPFBB46). Tuttavia, PING non funziona tra gliindirizzi IPv4 e IPv6 o se è bloccato da un firewall.

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Raccolta informazioni di ripristino per un clusterÈ possibile utilizzare il comando WRKCLU (Gestione cluster) per raccogliere le informazioni per unquadro completo del cluster. Queste informazioni possono essere utilizzare come aiuto per la risoluzionedell'errore.

Il comando WRKCLU (Gestione cluster) viene utilizzato per visualizzare e gestire i nodi e gli oggetticluster. Quando viene eseguito questo comando, viene visualizzato il pannello Gestione cluster. Oltre allavisualizzazione dei nodi in un cluster e le informazioni cluster, è possibile utilizzare questo comando pervisualizzare le informazioni cluster e per raccogliere dati relativi al cluster

Per raccogliere informazioni di ripristino errore, attenersi alla seguente procedura:1. Su un'interfaccia basata sui caratteri, immettere WRKCLU OPTION(OPTION). È possibile specificare le

seguenti opzioni per indicare le informazioni relative allo stato del cluster che si desidera gestire.

*SELECTVisualizza il menu Gestione cluster.

*CLUINFVisualizza le informazioni cluster

*CFG Visualizza i parametri delle prestazioni e di configurazione per il cluster.

*NODEVisualizza il pannello Gestisci nodi cluster che è un elenco di nodi nel cluster.

*DEVDMNVisualizza il pannello Gestione domini unità che è un elenco di domini unità nodi nel cluster.

*CRG Visualizza il pannello Gestisci CRG che è un elenco di CRG nel cluster.

*ADMDMNVisualizza il pannello Gestisci domini amministrativi che è un elenco di dominiamministrativi nel cluster.

*SERVICERaccoglie le informazioni di traccia e di debug per tutti i lavori dei servizi risorse cluster nelcluster. Queste informazioni sono scritte in un file con un membro per ciascun lavoro deiservizi risorse cluster. Utilizzare questa opzione solo quando è diretta dal fornitore di servizio.Verrà visualizzato un pannello di richiesta per DMPCLUTRC (Dump traccia cluster).

Problemi cluster comuniElenca alcuni dei problemi più comuni che possono verificarsi in un cluster, così come le modalità perevitarli ed eseguire il ripristino da essi.

I seguenti problemi comuni sono facilmente evitabili o facilmente correggibili.

Utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per identificare i problemi attuali o potenziali.

Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per identificare un problema corrente, eseguire le operazioniriportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, verificare se le icone di stato indicano la presenza di un problema e

approfondire l'analisi, se necessario.5.

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Per utilizzare l'interfaccia grafica PowerHA per identificare un problema potenziale, eseguire leoperazioni riportate di seguito.1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, selezionare Controlla requisiti... dal menu Seleziona azione accanto al nome

del cluster.5. Risolvere gli eventuali problemi identificati nella pagina Controlla requisiti. Alcuni problemi possono

essere risolti immediatamente, selezionando Correggi dal menu contestuale del problema identificato.

Non è possibile avviare o riavviare un nodo cluster

Questa situazione è in genere dovuta ad alcuni problemi con l'ambiente delle comunicazioni. Per evitarequesta situazione, assicurarsi che gli attributi di rete siano impostati correttamente, incluso l'indirizzo diloopback, le impostazioni INETD, l'attributo ALWADDCLU e gli indirizzi IP per le comunicazioni cluster.v L'attributo di rete ALWADDCLU deve essere impostato correttamente sul nodo di destinazione se si

tenta di avviare un nodo remoto. Dovrebbe essere impostato su *ANY o *RQSAUT in base all'ambiente.v Gli indirizzi IP scelti per essere utilizzati la creazione locale di cluster e sul nodo di destinazione

mostrano uno stato Attivo.v Anche l'indirizzo LOOPBACK (127.0.0.1) localmente e sul nodo di destinazione deve essere attivo.v Verificare che l'instradamento di rete sia attivo provando ad eseguire il comando PING utilizzando gli

indirizzi IP utilizzati per la creazione del cluster sui nodi locale e remoto; tuttavia, il comando PINGnon funziona tra indirizzi IPv4 ed IPv6 oppure se bloccato da un firewall. Se un nodo cluster utilizzaun indirizzo IPv4, tutti i nodi nel cluster devono disporre di un indirizzo IPv4 attivo (nonnecessariamente configurato come indirizzo IP del cluster), in grado di eseguire l'instradamento e diinviare pacchetti TCP a tale indirizzo. Inoltre, se un nodo cluster utilizza un indirizzo IPv6, ciascunnodo nel cluster deve disporre di un indirizzo IPv6 attivo (non necessariamente configurato comeindirizzo IP del cluster), in grado di eseguire l'instradamento e di inviare pacchetti TCP a tale indirizzo.

v INETD deve essere attivo sul nodo di destinazione. Quando INETD è attivo, la porta 5550 sul nodo didestinazioni deve essere in stato In ascolto. Consultare il server INETD per informazioni relativeall'avvio del server INETD.

v Prima di tentare di avviare un nodo, la porta 5551 sul nodo da avviare non deve essere aperta o eviteràl'avvio corretto della creazione cluster sul nodo soggetto.

Come risultato finale, si hanno vari cluster con un nodo non integrati

Questo può verificarsi quando il nodo avviato non riesce a comunicare con il resto dei nodi cluster.Verificare i percorsi delle comunicazioni.

la risposta dai programmi di uscita è lenta.

Una causa comune per questa situazione è un'impostazione non corretta per la descrizione del lavoroutilizzata dal programma di uscita. Il parametro MAXACT può essere impostato come troppo lento inmodo che, ad esempio, solo un'istanza del programma di uscita può essere attiva in qualsiasi momento.Si consiglia di impostarlo su *NOMAX.

Le prestazioni in generale sembrano essere lente.

Esistono diverse cause comuni per questo sintomo.v La causa più probabile è traffico elevato delle comunicazioni in una linea di comunicazioni condivisa.v Un'altra probabile causa è una incoerenza tra l'ambiente delle comunicazioni e i parametri di

ottimizzazione messaggio cluster. È possibile utilizzare l'API QcstRetrieveCRSInfo (richiamoinformazioni CRS) per visualizzare le impostazioni correnti dei parametri di ottimizzazione e l'API

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QcstChgClusterResourceServices (modifica CRS) per modificare le impostazioni. Le prestazioni clusterpossono risultare inefficienti con le impostazioni di ottimizzazione cluster predefinite se si utilizza unhardware adattatore obsoleto. I tipi di hardware dell'adattatore inclusi nella definizione di obsoleti sono2617, 2618, 2619, 2626 e 2665. In questo caso, si consiglia l'impostazione del parametro diottimizzazione Classe prestazioni su Normale.

v Se tutti i nodi di un cluster si trovano su una LAN locale o hanno capacità di instradamento capaci digestire le dimensioni del pacchetto MTU (Maximum Transmission Unit) o maggiori di 1,464 byte negliinstradamenti di rete, i trasferimenti di messaggi cluster di grandi dimensioni (maggiori di 1,536Kbyte) possono essere maggiormente velocizzati aumentando il valore del parametro di ottimizzazionecluster per Dimensione frammento messaggio per meglio far corrispondere le MTU di instradamento.

Non è possibile utilizzare le nuove funzioni del release.

Se si tenta di utilizzare la nuova funzione del release e viene visualizzato il messaggio di errore CPFBB70,la versione cluster corrente viene ancora impostata al livello di versione precedente. È necessarioaggiornare tutti i nodi cluster nel nuovo livello di release e quindi utilizzare l'interfaccia della versionecluster adattata per impostare la versione cluster corrente al nuovo livello. Consultare Adattare laversione cluster di un cluster per ulteriori informazioni.

Non è possibile aggiungere un nome al dominio unità o accedere all'interfaccia gestionecluster di System i Navigator.

Per accedere all'interfaccia gestione cluster di System i Navigator o per utilizzare le unità commutabili, ènecessario disporre dell'Opzione 41 delle Risorse commutabili HA di IBM i, installate sul sistema. Ènecessario anche disporre di una chiave di licenza valida per questa opzione.

È stata applicata una PTF cluster e sembra non funzionare.

È necessario assicurarsi di aver completato le seguenti attività una volta applicata la PTF:1. Terminare il cluster2. Disconnettersi quindi connettersi

Il vecchio programma è ancora attivo nel gruppo di attivazione fino a che non viene eliminato ilgruppo di attivazione. Tutti i codici cluster (anche le API cluster) vengono eseguiti nel gruppo diattivazione predefinito.

3. Avviare il clusterLa maggior parte delle PTF cluster richiede che sia terminata la creazione di cluster e che vengariavviata sul nodo per attivare la PTF.

CEE0200 viene visualizzato nella registrazione lavoro del programma di uscita.

Su questo messaggio di errore, il modulo di partenza è QLEPM e la procedura di partenza èQ_LE_leBdyPeilog. Qualsiasi programma richiamato dal programma di uscita deve essere eseguito in*CALLER o in un gruppo di attivazione denominato. È necessario modificare il programma di uscita o ilprogramma in errore per correggere questa condizione.

CPD000D seguito da CPF0001 viene visualizzato nella registrazione lavoro dei servizirisorse cluster.

Quando si riceve questo messaggio di errore, assicurarsi che il valore di sistema QMLTTHDACN siaimpostato su 1 o 2.

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Il cluster appare bloccato.

Assicurarsi che i programmi di uscita del CRG (cluster resource group) siano in sospeso. Per verificare ilprogramma di uscita, utilizzare il comando WRKACTJOB (gestione lavori attivi), quindi nella colonnaFunzione ricercare la presenza di PGM-QCSTCRGEXT.

Errori partizioneAlcune condizioni cluster vengono corrette facilmente. Se si è verificata una partizione cluster, è possibileavere informazioni su come eseguire il ripristino. Questo argomento fornisce informazioni anche su comeevitare una partizione cluster e fornisce un esempio di come unire di nuovo le partizioni.

Una partizione cluster si verifica in un cluster quando viene perso il contatto tra uno o più nodi nelcluster e non è possibile confermare un errore dei nodi persi. Non si deve confondere questa situazionecon una partizione in un ambiente LPAR (logical partition).

Se si riceve un messaggio di errore CPFBB20 nella registrazione cronologica (QHST) o nella registrazionelavoro QCSTCTL, si è verificata una partizione cluster ed è necessario sapere come eseguire il ripristino.L'esempio seguente mostra una partizione cluster che interessa un cluster formato da quattro nodi: A, B,C e D. L'esempio mostra che si è verificata una perdita di comunicazione tra i nodi cluster B e C, cheprovoca la divisione del cluster in due partizioni cluster. Prima che si verificasse una partizione cluster,c'erano quattro CRG, che possono essere di qualsiasi tipo, chiamati CRG A, CRG B, CRG C e CRG D.L'esempio mostra il dominio di ripristino di ciascun CRG.

Tabella 40. Esempio di un dominio di ripristino durante una partizione cluster

Nodo A Nodo B x Nodo C Nodo D

CRG A (backup1) CRG A (primario)

CRG B (primario) CRG B (backup1)

CRG C (primario) CRG C (backup1) CRG C (backup2)

CRG D (backup2) CRG D (primario) CRG D (backup1)

Partizione 1 Partizione 2

Un cluster può essere partizionato se la MTU (maximum transmission unit) in qualsiasi punto delpercorso di comunicazione è minore rispetto al parametro ottimizzabile delle comunicazioni del cluster,dimensione frammento messaggio. È possibile verificare l'MTU per un indirizzo IP cluster utilizzando ilcomando WRKTCPSTS (Gestione dello stato di rete TCP/IP) sul nodo soggetto. Inoltre, è possibileverificare l'MTU in ciascuna fase lungo l'intero percorso comunicazione. Se l'MTU è minore delladimensione frammento messaggio, aumentare l'MTU del percorso o diminuire la dimensione frammentomessaggio. È possibile utilizzare l'API QcstRetrieveCRSInfo (Richiamo delle informazioni Servizi risorsecluster) per visualizzare le impostazioni correnti dei parametri di ottimizzazione e l'APIQcstChgClusterResourceServices (Modifica Servizi risorse cluster) per modificare le impostazioni.

Una volta corretta la condizione della partizione cluster, il cluster rileverà il collegamento comunicazioneristabilito ed immetterà il messaggio CPFBB21 nella registrazione cronologica (QHST) o la registrazionelavoro QCSTCTL. Questo informa l'operatore che il cluster è stato ripristinato dalla partizione cluster.Una volta corretta la condizione della partizione cluster, prima che il cluster venga unito di nuovo dovràtrascorrere qualche minuto.

Determinazione delle partizioni cluster primarie e secondarie:

Per determinare i tipi di azioni CRG (cluster resource group) che è possibile intraprendere in unapartizione cluster, è necessario sapere se la partizione è una partizione cluster primaria o secondaria.Quando viene rilevata una partizione, ciascuna partizione è designata come una partizione primaria osecondaria per ciascun CRG (cluster resource group) definito nel cluster.

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Per il modello di backup primario, la partizione primaria contiene il nodo che dispone del ruolo nodocorrente di primario. Tutte le altre partizioni sono secondarie. La partizione primaria può non essere lastessa per tutti i CRG (cluster resource group).

Un modello peer dispone delle seguenti regole di partizione:v Se i nodi del dominio di ripristino sono tutti contenuti in una partizione, si tratta della partizione

primaria.v Se i nodi del dominio di ripristino comprendono una partizione, non ci sarà una partizione primaria.

Entrambe le partizioni saranno partizioni secondarie.v Se il CRG (cluster resource group) è attivo e non esistono nodi peer nella data partizione, il CRG verrà

terminato in quella partizione.v Le modifiche operative sono consentite in una partizione fino a quando sono soddisfatte le limitazioni

per le modifiche operative.v Nessuna modifica di configurazione è consentita in una partizione secondaria.

Le limitazioni per ciascuna API CRG sono:

Tabella 41. Limitazioni partizione API del CRG

API CRG (Cluster Resource Group)Consentita nella partizioneprimaria

Consentita nelle partizionisecondarie

Aggiunta nodo al dominio di ripristino X

Aggiunta voce unità CRG

Modifica CRG (Cluster Resource Group) X

Modifica voce unità CRG X X

Creazione CRG (Cluster Resource Group)

Cancellazione CRG (Cluster Resource Group) X X

Distribuzione informazioni X X

Arresto CRG (Cluster Resource Group)1 X

Inizializzazione commutazione X

Elenco CRG (Cluster Resource Group) X X

Elenco informazioni CRG (Cluster Resource Group) X X

Eliminazione nodo dal dominio di ripristino X

Eliminazione voce unità CRG X

Avvio CRG (Cluster Resource Group)1 X

Nota:

1. Consentita in tutte le partizioni per i CRG (cluster resource group) peer, ma interessa solo la partizione cheesegue l'API.

Applicando queste limitazioni, i CRG possono essere sincronizzati quando il cluster non viene piùpartizionato. Quando i nodi si ricollegano al cluster da uno stato partizionato, la versione del CRG nellapartizione primaria viene copiata nei nodi da una partizione secondaria.

Quando si uniscono due partizioni secondarie per il modello peer, sarà confermata la partizione chedispone del CRG con lo stato Attivo. Se entrambe le partizioni hanno lo stesso stato per il CRG, saràconfermata la partizione che contiene il primo nodo elencato nel dominio di ripristino CRG. La versionedel CRG nella partizione confermata sarà copiata nei nodi in un'altra partizione.

Una volta rilevata una partizione l'API Aggiunta voce nodo cluster, Adattamento versione cluster eCreazione cluster non possono essere eseguite nelle partizioni. L'API Aggiunta dominio unità può essere

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eseguita solo se non viene partizionato alcun nodo nel dominio unità. Tutte le altre API controllo clusterpossono essere eseguite in qualsiasi partizione. Tuttavia, l'azione eseguita dall'API diventa attiva solonella partizione che esegue l'API.

Modifica dei nodi partizionati in non riuscito:

A volte, una condizione partizionata viene notificata quando si è verificata effettivamente un'interruzionenodo. Ciò può verificarsi quando i servizi risorse cluster interrompono le comunicazioni con uno o piùnodi, ma non possono determinare se i nodi sono ancora operativi. Quando si verifica questa condizione,esiste un semplice meccanismo per indicare che il nodo non è riuscito.

Attenzione: quando si comunica ai servizi risorse cluster che un nodo non è riuscito, si rende piùsemplice il ripristino dallo stato di partizione. Tuttavia, si dovrebbe eseguire la modifica dello stato delnodo in non riuscito quando il nodo è ancora attivo e quando si verifica una partizione true. Questaoperazione può fare in modo che un nodo in più di una partizione assuma il ruolo primario per un CRG(cluster resource group). Quando due nodi nodi credono di essere il nodo primario, i dati come adesempio i file o i database possono diventare non integrati o danneggiati se più nodi indipendentementeapportano modifiche alle copie dei file. Inoltre, le due partizioni non possono essere unite di nuovoquando a un nodo in ciascuna partizione è stato assegnato il ruolo primario.

Quando lo stato di un nodo viene modificato in Non riuscito, dovrebbe essere riordinato il ruolo dei nodinel dominio di ripristino per ciascun CRG (cluster resource group) nella partizione. Il nodo impostato suNon riuscito verrà assegnato come ultimo backup. Se più nodi non sono riusciti e il loro stato deve esseremodificato, l'ordine in cui i nodi vengono modificati influenzerà l'ordine finale dei nodi di backup deldominio di ripristino. Se il nodo non riuscito era il nodo primario per un CRG, il primo backup attivosarà riassegnato come nuovo nodo primario.

Quando Servizi risorse cluster perde le comunicazioni con un nodo ma non riesce a rilevare se il nodo èancora operativo, un nodo cluster avrà uno stato di Non in comunicazione. Potrebbe essere necessariomodificare lo stato da Non in comunicazione in Non riuscito. Sarà quindi possibile riavviare il nodo.

Per modificare lo stato di un nodo da Non in comunicazione a Non riuscito, attenersi alla seguenteprocedura:1. In un browser web, immettere http://mysystem:2001, dove mysystem è il nome host del sistema.2. Accedere al sistema con il profilo utente e la parola d'ordine.3. Fare clic su PowerHA nella finestra IBM Navigator per i.4. Nella pagina PowerHA, fare clic su Nodi cluster.5. Nella pagina Nodi cluster, selezionare Modifica stato dal menu contestuale del nodo per il quale si

desidera modificare lo stato.6. Fare clic su Sì nel pannello di conferma.Informazioni correlate:Change Cluster Node (CHGCLUNODE) commandChange Cluster Node Entry (QcstChangeClusterNodeEntry) API

Domini amministrativi del cluster partizionati:

Prendere in considerazione le seguenti informazioni durante la gestione dei domini amministrativi delcluster partizionati.

Se un dominio amministrativo del cluster viene partizionato, le modifiche continuano ad esseresincronizzate tra nodi attivi in ogni partizione. Quando i nodi vengono nuovamente uniti, il dominioamministrativo del cluster propaga tutte le modifiche apportate in ogni partizione, in modo che le risorsesiano coerenti all'interno del dominio attivo. Vi sono diverse considerazioni che riguardano l'elaborazionedell'unione per un dominio amministrativo del cluster:

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v Se tutte le partizioni erano attive e sono state apportate delle modifiche alla stessa risorsa in partizionidifferenti, le modifiche più recenti vengono applicate alla risorsa sui tutti i nodi durante l'unione. Lamodifica più recente viene determinata utilizzando UTC (Coordinated Universal Time) da ogni nodo incui una modifica è stata inizializzata.

v Se tutte le partizioni sono inattive, i valori globali per ogni risorsa vengono risolti in base all'ultimamodifica apportata mentre la partizione era attiva. L'applicazione effettiva di queste modifiche allerisorse monitorate non avviene fino a quando il CRG peer che rappresenta il dominio amministrativocluster non viene avviato.

v Se alcune partizioni erano attive ed altre inattive prima dell'unione, i valori globali che rappresentanole modifiche apportate nelle partizioni attive vengono propagati alle partizioni inattive. Le partizioniinattive vengono quindi avviate, causando la propagazione nel dominio unito delle modifiche insospeso apportate sui nodi nelle partizioni inattive.

Suggerimenti: partizioni cluster:

Utilizzare questi suggerimenti per le partizioni cluster.1. Le regole per la limitazione delle operazioni in un partizione sono realizzate per rendere attuabile

l'unione delle partizioni. Senza queste limitazioni, la ricostruzione del cluster richiede un lavoroaccurato.

2. Se i nodi nella partizione primaria sono stati eliminati, può essere necessaria un'elaborazioneparticolare in una partizione secondaria. Lo scenario più comune che provoca questa condizione è laperdita del sito che ha creato la partizione primaria. Utilizzare l'esempio per il ripristino degli erroripartizione e assumere che la Partizione 1 è stata eliminata. In questo caso, il nodo primario per i CRGB, C e D deve essere ubicato nella Partizione 2. Il ripristino più semplice è utilizzare Modifica vocenodo cluster per impostare il Nodo A e il Nodo B in Non riuscito. Consultare Modifica dei nodipartizionati in non riuscito per ulteriori informazioni relative a come eseguire questa operazione. Ilripristino può anche essere eseguito manualmente. Per effettuare ciò, attenersi alla seguenteprocedura:a. Eliminare i Nodi A e B dal cluster nella Partizione 2. La Partizione 2 è ora il cluster.b. Stabilire gli ambienti di replica logici necessari nel nuovo cluster. Immettere il comando API/CL

Avvio CRG.Poiché i nodi sono stati eliminati dalla definizione cluster nella Partizione 2, non riuscirà il tentativodi unire la Partizione 1 e la 2. Per correggere la mancata corrispondenza nelle definizioni cluster,eseguire l'API QcstDeleteCluster (Cancellazione cluster) su ogni nodo nella Partizione 1. Quindiaggiungere i nodi dalla Partizione 1 al cluster e ristabilire tutte le definizioni CRG, i domini diripristino e la replica logica. Questo richiede una grande quantità di lavoro ed è anche soggetto aderrori. È molto importante eseguire questa procedura solo in una situazione di perdita di sito.

3. L'elaborazione di un'operazione di avvio nodo dipende dallo stato del nodo che si sta avviando:Il nodo non è riuscito o un'operazione di Chiusura nodo ha chiuso il nodo:a. Servizi risorse cluster viene avviato sul nodo che viene aggiuntob. La definizione cluster viene copiata da un nodo attivo nel cluster al nodo che viene avviato.c. Qualsiasi CRG con un nodo che si sta avviando nel dominio di ripristino viene copiato da un

nodo attivo nel cluster al nodo che si sta avviando. Nessun CRG viene copiato dal nodo che si staavviando a un nodo attivo nel cluster.

Il nodo è un nodo partizionato:a. La definizione cluster di un nodo attivo è confrontata con la definizione cluster del nodo che si sta

avviando. Se le definizioni sono le stesse, l'avvio continuerà come operazione di unione. Se ledefinizioni non corrispondono, l'unione verrà arrestata e l'utente dovrà intervenire.

b. Se l'unione continua, il nodo che si sta avviando è impostato su uno stato attivo.c. Qualsiasi CRG che ha il nodo che si sta avviando nel dominio di ripristino viene copiato dalla

partizione primaria del CRG nella partizione secondaria del CRG. I CRG possono essere copiatidal nodo che si sta avviando nei nodi già attivi nel cluster.

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Ripristino clusterInformazioni su come ripristinare da altri errori cluster che possono verificarsi.

Ripristino da errori di lavoro cluster:

L'errore di un lavoro dei servizi risorse cluster è in genere indicativo di altri problemi.

È necessario ricercare la registrazione lavoro associata al lavoro in errore e ricercare i messaggi chedescrivono i motivi dell'errore. Correggete tutte le situazioni di errore.

È possibile utilizzare il comando CHGCLURCY (Modifica ripristino cluster) per riavviare un lavoro CRGterminato senza dover chiudere e riavviare la creazione cluster su un nodo.1. CHGCLURCY CLUSTER(EXAMPLE)CRG(CRG1)NODE(NODE1)ACTION(*STRCRGJOB) Questo comando causerà

l'inoltro del lavoro CRG, CRG1, sul nodo NODE1. Per avviare il lavoro CRG su NODE1 si richiedeche la creazione cluster sia attiva su NODE1.

2. Riavviare la creazione cluster sul nodo.

Se si sta utilizzando un prodotto di gestione cluster IBM Business Partner, fare riferimento alladocumentazione fornita con il prodotto.Informazioni correlate:Change Cluster Recovery (CHGCLURCY) command

Ripristino di un oggetto cluster danneggiato:

Anche se è improbabile che si verifichi che un oggetto sia danneggiato, è possibile che si danneggino glioggetti dei servizi risorse cluster.

Il sistema, se è un nodo attivo, tenterà il ripristino da un altro nodo attivo nel cluster. Il sistema effettueràle seguenti fasi di ripristino:

Per un oggetto interno danneggiato

1. Il nodo che presenta il danno viene chiuso.2. Se è presente almeno un altro nodo attivo nel cluster, il nodo danneggiato si riavvierà

automaticamente e si unirà al cluster. Il processo di unificazione correggerà la situazione danneggiata.

Per un CRG (cluster resource group) danneggiato

1. Il nodo che presenta un CRG danneggiato non riuscirà nelle operazioni correntemente in processoassociate a quel CRG. Allora il sistema tenterà di coprire automaticamente il CRG da un altro nodoattivo.

2. Se è presente almeno un membro attivo nel dominio di ripristino, il ripristino CRG funzionerà.Altrimenti, il lavoro CRG terminerà.

Se il sistema non riesce a identificare o raggiungere qualsiasi altro nodo attivo, sarà necessario eseguirequeste fasi di ripristino.

Per un oggetto interno danneggiato

Viene ricevuto un errore creazione cluster interno (CPFBB46, CPFBB47 o CPFBB48).1. Chiudere la creazione cluster per il nodo che contiene il danno.2. Riavviare la creazione cluster per il nodo che contiene il danno. Eseguire questa operazione da un

altro nodo attivo nel cluster.3. Se la fase 1 e 2 non risolvono il problema, eliminare il nodo danneggiato dal cluster.4. Aggiungere il sistema di nuovo al cluster e al dominio di ripristino per i CRG appropriati.

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Per un CRG (cluster resource group) danneggiato

Viene ricevuto un errore che indica che un oggetto è danneggiato (CPF9804).1. Chiudere la creazione cluster sul nodo che contiene il GRG danneggiato.2. Cancellare il CRG utilizzando il comando DLTCRG.3. Se non è presente un altro nodo attivo nel cluster che contiene l'oggetto CRG, ripristinarlo dal

supporto magnetico.4. Avviare la creazione cluster sul nodo che contiene il CRG danneggiato. Questa azione può essere

eseguita da qualsiasi nodo attivo.5. Quando si avvia la creazione cluster, il sistema risincronizza tutti i CRG. Potrebbe essere necessario

ricreare il CRG se nessun altro nodo nel cluster contiene il CRG.

Ripristino di un cluster dopo una perdita completa del sistema:

Utilizzare queste informazioni con l'elenco di controllo appropriato nell'argomento Ripristino del sistemaper il ripristino di tutto il sistema dopo una perdita completa del sistema se si verifica un'interruzioneimprevista dell'alimentazione.

Scenario 1: ripristino nello stesso sistema

1. Per evitare incoerenze nelle informazioni del dominio unità tra il LIC (Licensed Internal Code) e IBMi, si consiglia di installare il LIC (Licensed Internal Code) utilizzando l'opzione 3 (Installazione LIC eRipristino configurazione).

Nota: per eseguire correttamente l'operazione di Installazione LIC (Licensed Internal Code) eRipristino configurazione, è necessario avere le stesse unità disco -- ad eccezione dell'unità discoorigine di caricamento se non è riuscita. È anche necessario eseguire il ripristino dello stesso release.

2. Una volta installato il LIC (Licensed Internal Code) seguire la procedura Recovering Your DiskConfiguration presente nell'argomento Ripristino del sistema. Queste fasi aiuteranno ad evitare di doverriconfigurare i lotti dischi.

3. Una volta ripristinate le informazioni del sistema e quando si è pronti per avviare la creazione clustersul nodo appena ripristinato, è necessario avviare la creazione cluster dal nodo attivo. Questaoperazione propagherà le informazioni di configurazione più correnti nel nodo ripristinato.

Scenario 2: ripristino in un sistema diverso

Una volta ripristinate le informazioni di sistema e verificata la registrazione lavoro per assicurarsi chetutti gli oggetti siano stati ripristinati, è necessario eseguire queste sottofasi per ottenere la correttaconfigurazione del dominio unità cluster.1. Dal nodo appena ripristinato, cancellare il cluster.2. Dal nodo attivo, eseguire queste attività:

a. Eliminare il nodo ripristinato dal cluster.b. Aggiungere il nodo ripristinato di nuovo al cluster.c. Aggiungere il nodo ripristinato nel dominio unità.d. Creare il CRG o aggiungere il nodo al dominio di ripristino.

Ripristino di un cluster dopo un'emergenza:

In caso di emergenza in cui sono persi tutti i nodi, sarà necessario riconfigurare il cluster.

Al fine di essere pronti per un tale scenario, si consiglia di salvare le informazioni sulla configurazionedel cluster e di conservare una stampa cartacea di tali informazioni.

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Ripristino di un cluster da nastri di backup:

Durante le normali operazioni, non bisogna mai eseguire il ripristino da un nastro di backup.

Bisogna farlo solo in caso di emergenza e se tutti i nodi sono stati persi nel cluster. In caso di emergenza,il ripristino avviene eseguendo le normali procedure di ripristino impostate dopo aver creato la strategiadi backup e ripristino.

Risoluzione dei problemi dell'XSM (cross-site mirroring/mirroring trasiti)Queste informazioni consentono di risolvere i problemi relativi a XSM (cross-site mirroring/mirroring trasiti).

Messaggi del mirroring geograficoRivedere le descrizioni dei messaggi di mirroring geografico e le correzioni per risolvere i problemi dimirroring geografico.

0x00010259Descrizione: Operazione non riuscita perché il sistema non ha potuto individuare la copia dimirroring.

Correzione: Non tutti i nodi nel dominio unità hanno risposto. Accertarsi che la creazione dicluster sia attiva. Se necessario, avviare i cluster sul nodo. Consultare “Avvio dei nodi” a pagina67 per dettagli. Ripetere la richiesta. Se il problema persiste, contattare il responsabiledell'assistenza tecnica.

0x0001025ADescrizione: Non tutti i lotti dischi nel gruppo lotti dischi sono sottoposti a mirroring geografico.

Soluzione: Se un lotto dischi in un gruppo di lotti dischi è sottoposto a mirroring geografico, tuttii lotti dischi nel gruppo lotti dischi devono essere sottoposti a mirroring geografico. Intraprendereuna delle seguenti azioni:1. Configurare il mirroring geografico per i lotti dischi che non sono sottoposti al mirroring

geografico.2. Annullare la configurazione del mirroring geografico per i lotti dischi che non sono sottoposti

al mirroring geografico.

0x00010265Descrizione: La copia sottoposta a mirroring scollegata è disponibile.

Correzione: Rendere la copia sottoposta a mirroring scollegata non disponibile e riprovarel'operazione di ricollegamento.

0x00010380Descrizione: Manca un'unità disco dalla configurazione della copia di mirroring.

Correzione: Individuare o correggere l'unità disco mancante nella copia di mirroring. Controllareil PAL (Product Activity Log) sul nodo di destinazione. Richiamare la memoria cache dell'IOP.

0x00011210Descrizione: il lotto dischi secondario proposto per il gruppo lotto dischi non è sottoposto amirroring geografico.

Soluzione: Se un lotto dischi in un gruppo di lotti dischi è sottoposto a mirroring geografico, tuttii lotti dischi nel gruppo lotti dischi devono essere sottoposti a mirroring geografico. Adesso odopo aver completato questa operazione, è necessario configurare il mirroring geografico per illotto dischi secondario che non è sottoposto a mirroring geografico.

0x00011211Descrizione: Esistono copie di mirroring duplicate.

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Correzione: Controllare le unità disco sottoposte a mirroring localmente che possono trovarsi sudue sistemi, Enterprise Storage Server FlashCopy, o le copie del lotto dischi indipendente dellivello precedente. Consultare il PAL (Product Activity Log) sul nodo copia di mirroring perulteriori informazioni. Eliminare il duplicato e ripetere la richiesta. Se il problema persiste,contattare il fornitore del supporto tecnico o consultare il supporto tecnico IBM i per informazionirelative ai servizi e al supporto IBM.

Risoluzione dei problemi relativi a mirroring metro, mirroring globale eFlashCopyQueste informazioni consentono di risolvere eventuali problemi relativi al mirroring metro, al mirroringglobale e al mirroring FlashCopy.

Per ulteriori informazioni sulla risoluzione dei problemi relativi al mirroring metro, al mirroring globale ea FlashCopy, consultare il wiki IBM PowerHA SystemMirror for i.

Risoluzione dei problemi di HyperSwapTrova soluzioni di ripristino errori per problemi specifici dei cluster.

Di seguito vengono riportati i messaggi di HyperSwap e le correzioni consigliate.v IPL del sistema non riuscito con SRC A6005090

– Spegnere System i e verificare che la replica del mirroring metro sull'unità IBM System Storage siastata avviata e sia in esecuzione nella direzione corretta per tutte le LU. Contattare il livello disupporto successivo se il problema persiste.

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Informazioni correlate per Implementazione alta disponibilità

I manuali relativi ai prodotti, le pubblicazioni IBM Redbooks, i siti web e le altre raccolte di argomentidell'Information center contengono informazioni che si riferiscono alla raccolta di argomenti relativiall'alta disponibilità. È possibile trovare informazioni correlate sull'implementazione di lotti dischiindipendenti, sulle tecnologie PowerHA e sul ripristino di emergenza. È possibile visualizzare o stamparequalsiasi file PDF.

IBM Redbooks

v IBM i 6.1 Independent ASPs: A Guide to Quick Implementation of Independent ASPs

v IBM i and IBM Storwize Family: A Practical Guide to Usage Scenarios

v IBM i and IBM System Storage: A Guide to Implementing External Disks on IBM i

v Implementing PowerHA for IBM i

v Introduction to Storage Area Networks

v iSeries in Storage Area Networks: A Guide to Implementing FC Disk and Tape with iSeries

v PowerHA SystemMirror for IBM i Cookbook

v Simple Configuration Example for Storwize V7000 FlashCopy and PowerHA SystemMirror for i

Siti web

v High availability with IBM PowerHA Per il sito IBM per alta disponibilità e cluster per i, UNIX eLinux.

v IBM i

v IBM PowerHA SystemMirror for i

v IBM PowerHA SystemMirror for i wiki

v IBM Storage

v IBM Systems Lab Services and Training

v IBM System Storage Interoperation Center (SSIC)

v IBM Techdocs LibraryQuesto sito fornisce l'accesso alle informazioni più aggiornate sul supporto tecnico, la pianificazione el'installazione, disponibili dal supporto pre-vendite IBM e costantemente aggiornate. Cercare idocumenti tecnici più recenti su alta disponibilità, lotti disco indipendenti, SAP, JD Edwards, ecc.

v Learning Services USPer il sito IBM per training di prodotti IT, soluzioni personalizzate e e-Learning. È possibile cercare icorsi offerti sul clustering e i lotti disco indipendenti.

v Performance Management on IBM iv POWER7 System RAS: Key Aspects of Power Systems Reliability, Availability, and Serviceability

© Copyright IBM Corp. 1998, 2013 167

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v Recommended fixesQuesto sito fornisce collegamenti alle PTF disponibili per vari prodotti IBM i. Per le PTF correlateall'alta disponibilità, selezionare l'argomento High Availability: Cluster, IASP, XSM, and Journal.

Raccolte di argomenti dell'Information Centerv Guida alle opzioni relative alla disponibilitàv Panoramica sull'alta disponibilità (o HA)v High availability technologiesv IBM SAN Volume Controller Information Centerv IBM Storwize V7000 Information Centerv IBM Storwize V3700 Information Centerv IBM DS8000 Information Centerv Implementazione alta disponibilità

Ulteriori informazioniv Guida alle opzioni relative alla disponibilitàv Disk managementv Resource Monitoring and Control (RMC)Riferimenti correlati:“File PDF per Implementazione alta disponibilità” a pagina 2È possibile visualizzare e stampare un file PDF che contiene queste informazioni sull'implementazionedell'alta disponibilità.

168 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Informazioni sull'esonero di responsabilità e licenza delcodice

IBM fornisce una licenza non esclusiva per utilizzare tutti gli esempi del codice di programmazione dacui creare funzioni simili personalizzate, in base a richieste specifiche.

OLTRE ALLE GARANZIE STABILITE DALLA LEGGE CHE NON POSSONO ESSERE ESCLUSE, IBM,GLI SVILUPPATORI DEL PROGRAMMA E I FORNITORI NON OFFRONO GARANZIE O CONDIZIONIESPRESSE O IMPLICITE, INCLUSO, MA NON SOLO, LE GARANZIE O CONDIZIONI IMPLICITE DICOMMERCIABILITA', ADATTABILITA' A UNO SCOPO PARTICOLARE E NON CONTRAFFAZIONERELATIVAMENTE AL PROGRAMMA E AL SUPPORTO TECNICO, SE PRESENTE.

IN NESSUN CASO IBM, GLI SVILUPPATORI DEL PROGRAMMA O I FORNITORI SARANNORESPONSABILI PER QUANTO SEGUE, ANCHE SE INFORMATI DEL POSSIBILE VERIFICARSI DITALI DANNI:1. PERDITA O DANNEGGIAMENTO DI DATI;2. DANNI PARTICOLARI, INCIDENTALI, DIRETTI O INDIRETTI O QUALSIASI DANNO

ECONOMICO CONSEGUENTE; OPPURE3. PERDITE DI PROFITTI, AFFARI, ENTRATE O SPESE ANTICIPATE.

LA LEGISLAZIONE DI ALCUNI PAESI NON CONSENTE L'ESCLUSIONE O LA LIMITAZIONE DELLEGARANZIE DI DANNI DIRETTI, INCIDENTALI O CONSEQUENZIALI, PERTANTO ALCUNE OTUTTE LE SUDDETTE ESCLUSIONI O LIMITAZIONI POTREBBERO NON ESSERE APPLICABILI.

© Copyright IBM Corp. 1998, 2013 169

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170 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Informazioni particolari

Queste informazioni sono state sviluppate per prodotti e servizi offerti negli Stati Uniti.

IBM può non offrire i prodotti, i servizi o le funzioni presentati in questo documento in altri paesi.Consultare il proprio rappresentante locale IBM per informazioni sui prodotti ed i servizi attualmentedisponibili nella propria zona. Qualsiasi riferimento ad un prodotto, programma o servizio IBM nonimplica o intende dichiarare che solo quel prodotto, programma o servizio IBM può essere utilizzato.Qualsiasi prodotto funzionalmente equivalente al prodotto, programma o servizio che non violi alcundiritto di proprietà intellettuale IBM può essere utilizzato. Tuttavia la valutazione e la verifica dell'uso diprodotti o servizi non IBM ricadono esclusivamente sotto la responsabilità dell'utente.

IBM può avere brevetti o domande di brevetti in corso relativi a quanto trattato nel presente documento.La fornitura di questa pubblicazione non garantisce la concessione di alcuna licenza su tali brevetti. Chidesiderasse ricevere informazioni relative alla licenza può rivolgersi per iscritto a:

IBM Director of Commercial RelationsIBM EuropeSchoenaicher Str. 220D-7030 BoeblingenDeutschland

Per informazioni sulle richieste di licenze relative al doppio byte (DBCS), contattare il reparto proprietàintellettuale IBM nel proprio paese o inviare le richieste per iscritto all'indirizzo:

Intellectual Property LicensingLegal and Intellectual Property LawIBM Japan Ltd.1623-14, Shimotsuruma, Yamato-shiKanagawa 242-8502 Japan

Le disposizioni contenute nel seguente paragrafo non si applicano al Regno Unito o ad altri paesi neiquali tali disposizioni non siano congruenti con le leggi locali: IBM FORNISCE QUESTAPUBBLICAZIONE COSÌ COM'È SENZA ALCUNA GARANZIA, ESPLICITA O IMPLICITA, IVI INCLUSEEVENTUALI GARANZIE DI COMMERCIABILITÀ ED IDONEITÀ AD UNO SCOPO PARTICOLARE.Alcuni stati non consentono la rinuncia ad alcune garanzie espresse o implicite in determinatetransazioni, pertanto, la presente dichiarazione può non essere applicabile.

Queste informazioni potrebbero contenere imprecisioni tecniche o errori tipografici. Si effettuanoperiodicamente modifiche alle informazioni qui accluse; queste modifiche saranno inserite in nuoveedizioni della pubblicazione. IBM si riserva di apportare senza preavviso e in qualsiasi momentomiglioramenti e/o modifiche al/i prodotto/i e/o al/i programma/i descritto/i in questa pubblicazione.

Qualsiasi riferimento a siti web non IBM, contenuto in queste informazioni, viene fornito solo percomodità e non implica in alcun modo l'approvazione di tali siti. Le informazioni reperibili nei siti Webnon sono parte integrante delle informazioni relative a questo prodotto IBM, pertanto il loro utilizzoricade sotto la responsabilità dell'utente.

IBM può utilizzare o distribuire le informazioni fornite in qualsiasi modo ritenga appropriato senzaobblighi verso l'utente.

© Copyright IBM Corp. 1998, 2013 171

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I licenziatari di questo programma che desiderano avere informazioni allo scopo di abilitare: (i) loscambio di informazioni tra i programmi creati indipendentemente e gli altri programmi (incluso ilpresente) e (ii) il reciproco utilizzo di informazioni che sono state scambiate, dovrebbero contattare:

IBM CorporationSoftware Interoperability Coordinator, Department YBWA3605 Highway 52 NRochester, MN 55901U.S.A.

Tali informazioni possono essere disponibili, in base ad appropriate clausole e condizioni, includendo inalcuni casi, il pagamento di una tassa.

Il programma su licenza descritto in questo documento e tutto il relativo materiale disponibile vienefornito da IBM in base ai termini dell'accordo IBM Customer Agreement, IBM International ProgramLicense Agreement o qualsiasi altro accordo equivalente tra le parti.

Tutti i dati sulle prestazioni contenuti in questa pubblicazione sono stati determinati in un ambientecontrollato. Pertanto, i risultati ottenuti in ambienti operativi diversi possono variare in modosignificativo. È possibile che alcune misurazioni siano state effettuate su sistemi a livello di sviluppo enon è garantito che queste misurazioni corrispondano a quelle dei sistemi generalmente disponibili.Inoltre, è possibile che alcune misurazioni siano state calcolate tramite estrapolazione. I risultati realipossono variare. Gli utenti di questa pubblicazione devono verificare che i dati siano applicabili al lorospecifico ambiente.

Le informazioni riguardanti prodotti non IBM sono ottenute dai fornitori di tali prodotti, dai loro annuncipubblicati o da altre fonti pubblicamente reperibili. IBM non ha testato tali prodotti e non può confermarel'adeguatezza delle prestazioni, della compatibilità o di altre richieste relative a prodotti non IBM. Ledomande sulle capacità dei prodotti non IBM dovranno essere indirizzate ai fornitori di tali prodotti.

Tutte le specifiche relative alle direttive o intenti futuri di IBM sono soggette a modifiche o a revochesenza notifica e rappresentano soltanto scopi ed obiettivi.

Queste informazioni vengono fornite soltanto a scopo di pianificazione. Le informazioni contenute inquesta pubblicazione sono soggette a modifica prima che i prodotti in essa descritti diventino disponibili.

Queste informazioni contengono esempi di dati e prospetti utilizzati in quotidiane operazioni aziendali.Per illustrarle nel modo più completo possibile, gli esempi includono i nomi di individui, società, marchie prodotti. Tutti questi nomi sono fittizi e qualsiasi somiglianza con nomi ed indirizzi utilizzati da gruppiaziendali realmente esistenti è puramente casuale.

LICENZA DI COPYRIGHT:

Queste informazioni contengono programmi di applicazione di esempio nella lingua di origine, cheillustrano le tecniche di programmazione su varie piatteforme operative. È possibile copiare, modificare edistribuire questi programmi di esempio in qualsiasi formato senza pagare alcun corrispettivo a IBM, alloscopo di sviluppare, utilizzare, commercializzare o distribuire i programmi dell'applicazione conformiall'interfaccia di programmazione dell'applicazione per la piattaforma operativa per cui i programmi diesempio vengono scritti. Questi esempi non sono stati interamente testati in tutte le condizioni. IBM,perciò, non fornisce nessun tipo di garanzia o affidabilità implicita, rispetto alla funzionalità o allefunzioni di questi programmi. I programmi di esempio vengono forniti "COSI' COME SONO", senzagaranzie di alcun tipo. IBM non intende essere responsabile per alcun danno derivante dall'uso deiprogrammi di esempio.

Ogni copia, parte di questi programmi di esempio o lavoro derivato, devono includere un avviso sulcopyright, come ad esempio:

172 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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© (nome della società) (anno). Le parti di questo codice provengono da IBM Corp. Sample Programs.

© Copyright IBM Corp. _immettere l'anno o gli anni_.

Informazioni sull'interfaccia di programmazioneIn questa pubblicazione Implementazione dell'alta disponibilità vengono descritte le interfacce diprogrammazione che consentono al cliente di scrivere i programmi per ottenere i servizi di IBM i.

MarchiIBM, il logo IBM e ibm.com sono marchi di International Business Machines Corp., registrati in moltegiurisdizioni del mondo. Altri nomi di prodotti e servizi possono essere marchi di IBM o di altre società.Un elenco attuale di marchi IBM è disponibile su Web nella sezione “Copyright and trademarkinformation” al sito www.ibm.com/legal/copytrade.shtml.

Adobe, il logo Adobe, PostScript e il logo PostScript sono marchi di Adobe Systems Incorporated negliStati Uniti e/o in altri paesi.

Intel, il logo Intel, Intel Inside, il logo Intel Inside, Intel Centrino, il logo Intel Centrino, Celeron, IntelXeon, Intel SpeedStep, Itanium e Pentium sono marchi o marchi registrati di Intel Corporation o delle sueconsociate negli Stati Uniti e/o in altri Paesi.

Linux è un marchio registrato di Linus Torvalds negli Stati Uniti e/o in altri paesi.

Altri nomi di prodotti e servizi possono essere marchi di IBM o di altre società.

Termini e condizioniLe autorizzazioni per l'utilizzo di queste pubblicazioni vengono concesse in base alle seguentidisposizioni.

Uso personale: È possibile riprodurre queste pubblicazioni per uso personale, non commerciale acondizione che vengano conservate tutte le indicazioni relative alla proprietà. Non è possibile distribuire,visualizzare o produrre lavori derivati di tali pubblicazioni o di qualsiasi loro parte senza chiaro consensoda parte di IBM.

Uso commerciale: È possibile riprodurre, distribuire e visualizzare queste pubblicazioni unicamenteall'interno del proprio gruppo aziendale a condizione che vengano conservate tutte le indicazioni relativealla proprietà. Non è possibile effettuare lavori derivati di queste pubblicazioni o riprodurre, distribuire ovisualizzare queste pubblicazioni o qualsiasi loro parte al di fuori del proprio gruppo aziendale senzachiaro consenso da parte di IBM.

Fatto salvo quanto espressamente concesso in questa autorizzazione, non sono concesse altreautorizzazioni, licenze o diritti, espressi o impliciti, relativi alle pubblicazioni o a qualsiasi informazione,dato, software o altra proprietà intellettuale qui contenuta.

IBM si riserva il diritto di ritirare le autorizzazioni qui concesse qualora, a propria discrezione, l'utilizzodi queste pubblicazioni sia a danno dei propri interessi o, come determinato da IBM, qualora non sianorispettate in modo appropriato le suddette istruzioni.

Non è possibile scaricare, esportare o ri-esportare queste informazioni se non pienamente conformi contutte le leggi e le norme applicabili, incluse le leggi e le norme di esportazione degli Stati Uniti.

IBM NON RILASCIA ALCUNA GARANZIA RELATIVAMENTE AL CONTENUTO DI QUESTEPUBBLICAZIONI. LE PUBBLICAZIONI SONO FORNITE "COSI' COME SONO", SENZA ALCUN TIPO

Informazioni particolari 173

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DI GARANZIA, ESPRESSA O IMPLICITA, INCLUSE, A TITOLO ESEMPLIFICATIVO, GARANZIEIMPLICITE DI COMMERCIABILITA' ED IDONEITA' PER UNO SCOPO PARTICOLARE.

174 IBM i: Implementazione alta disponibilità

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Numero programma: 5770-SS1

Stampato in Italia