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UNITREOSIMO 25° Anno Accademico
2014 - 2015
A cura della Presidenza
Numero 3 Dicembre 2014 Sede: Piazza Sant’Agostino, 2 Osimo Email: [email protected]
Finalmente un po’ di riposo! Dicembre sta andandosene e guardando ai tre
mesi trascorsi dall’inizio dell’anno accademico il lavoro è stato notevole e
pressante. Quest’anno infatti, oltre ai numerosi corsi ben specificati sul li-
bretto, è iniziata una nuova esperienza in collaborazione con l’Istituto Cam-
pana, gli “Incontri” su un unico argomento: il Medioevo.
Dopo la magistrale apertura del prof. Francesco Pirani, si sono succeduti
appuntamenti conclusi con la fiaba natalizia rappresen-
tata al Teatrino Campana e alla quale hanno partecipato
anche gli alunni della scuola primaria “Bruno da Osi-
mo”.
Prima della chiusura, gli auguri e i festeggiamenti in
sede sono stati tanti quanti sono i corsi; quelli ufficiali ce
li siamo scambiati al termine del concerto d’Organo di
Valfrido Valeri. E’ una soddisfazione constatare l’affiata-
mento che esiste all’interno dell’Associazione, il clima di
amicizia che si percepisce anche osservando come ci si
attarda a parlare dei più svariati argomenti comodamente
seduti sugli accoglienti divani della nostra sede.
Ma questa è storia passata. Ora pensiamo alle feste che
mi auguro possano portare a tutti gioia e serenità che, in
questo periodo, sembrano essere un ricordo lontano.
Maria Antonietta Mattioli
Sommario:
1. Resoconto dei primi tre
mesi di attività del Presi-
dente, pag. 1;
2. La Vita e suoi Numerri di
Mauro Guerrini, pag. 2;
3. Lo Specchio degli anni …..
andati di Leonardo Grana,
pagg. 3,
4. Il MedioEvo Fantastico di
Rossana Giorgetti Pesaro,
pag. 4;
5. L’UniTre in concerti di
Rossana Giorgetti Pesaro-
pag. 5;
6. L’UniTre fa spazio alla
Fantasia di Rossana Gior-
getti Pesaro, pag. 6;
7. Concorso Naz.le III Edizio-
ne “Alla Scoperta dei Beni
Culturale del proprio Paese,
pag. 7;
8. Le Erbe Bone: Caccialepre,
pag. 8.
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La Vita ed i suoi Numeri
di Mauro Guerrini
“Le lingue e le scritture hanno costituito e costituiscono delle barriere nella comprensione tra i popoli; la
scienza dei numeri, invece, fin dai tempi più remoti, ha superato queste barriere ed è diventata un linguag-
gio universale. Tutti gli antichi popoli, con la loro estrema percezione, compresero l’influenza dei numeri
sull’evolversi della vita umana e approfondendone lo studio crearono una scienza numerologica”. Così
Gianni Toninelli descrive l’antica scienza della Numerologia.
Secondo la visione numerologica, l’Universo è considerato un immenso complesso che vibra secondo ritmi
ben precisi, alla stregua di note musicali che regolano l’armonia della Natura. E la fisica moderna conferma
questo concetto affermando che luce, onde elettriche, magnetismo, colori e suoni sono fenomeni ondula-
tori e le particelle atomiche e subatomiche sono traducibili matematicamente, cioè il suono può essere tra-
dotto in un’equazione matematica.
L’Universo è inteso come un grande strumento musicale, dotato di un numero infinito di corde, ciascuna
delle quali vibra producendo una nota particolare. Ogni corda dello strumento rappresenta una persona,
un luogo, una cosa: il nostro nome, la nostra data di nascita ci individuano in modo inequivocabile. Sono
segni distintivi. Il sottile motivo assegnatoci nella partitura dell’immensa sinfonia universale. Ogni lettera
che compone un nome ha un suono personale, che viene ad acquisire un valore matematico, successiva-
mente tradotto in un numero semplice. Un insieme di lettere, insomma, è un insieme di suoni, ciascuno
con una sua propria caratteristica. Come una successione di note musicali crea una melodia, ugualmente
avviene per la successione dei suoni delle lettere alfabetiche. Ed è questo suono che alla nascita viene impo-
sto all’uomo e ne influenza, con la sua vibrazione, le cellule cerebrali e ne determina carattere e comporta-
mento, come un vento che gli soffia addosso in continuazione e stimola le sue cellule e le sue memorie.
Il nome è una vibrazione che ci viene incontro e ci massaggia, ci accarezza (o ci devasta).
Nel nome di una persona è racchiuso il suo carattere, nella data di nascita è racchiuso il suo destino ed i
due elementi insieme possono render conto del tipo di esistenza che un individuo si troverà a affrontare,
degli ostacoli che incontrerà sul suo cammino, delle qualità grazie alle quali potrà superarli e dei difetti che
gli saranno di intralcio, che si potrebbero tradurre in contrasti, stress, impedimenti di vario genere. Uomini,
donne impegnati nella costruzione della loro personalità attraverso lo studio, il lavoro, l’amore, le ambi-
zioni: verrà il tempo della maturità e della vecchiaia e molti scopriranno di aver tradito la propria intima
natura, lasciandosi trasportare dalle spinte provenienti dall’esterno, dall’ambiente, dagli eventi, perché non
consapevoli di quella che era la loro canzone interiore. Ed ecco allora alcuni percorrere la via della consa-
pevolezza attraverso i numeri e scoprire perché sono venuti su questa terra a vivere “questa” vita e non
un’altra.
Per chi fosse interessato, il martedì, quindicinalmente, negli incontri di Visione Olistica dell’UNI3 di Osimo,
continueremo ad approfondire la ricerca del significato della Vita attraverso la scienza numerologica.
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Lo specchio dei tempi… andati - a cura di Leonardo Grana
Dalla ‘’Repubblica’’ di Platone IV secolo a.C.
‘’Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato; che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui; che i giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi, e questi per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani. In questo clima di libertà nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno.
In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.’’
Abramo Lincoln
Luigi Einaudi ‘’Migliaia, milioni di individui
Lavorano, producono e risparmiano Nonostante tutto quello che noi possiamo Inventare per molestarli ,incepparli, scoraggiarli.
E’ la vocazione naturale che li spinge Non soltanto la sete di denaro.
Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda Prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno.
Se così non fosse ,non si spiegherebbe Come ci siano imprenditori Che nella propria azienda prodigano Tutte le loro energie e investono tutti i Loro capitali per ritrarne spesso utili di Gran lunga più modesti di quelli che Potrebbero sicuramente e comodamente
Ottenere con altri impieghi.’’
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IL MEDIOEVO FANTASTICO
di Rossana Giorgetti Pesaro
Quello di venerdì 28 novembre è stato il terzo incontro che l’UniTre di Osimo ha dedicato al Medioevo in colla-borazione con l’Istituto di Istruzione Permanente Cam-pana. Nell’Aula Magna, la Presidente Antonietta Mat-tioli ha presentato ad un pubblico attento, la relatrice Anna Di Cicco, apprezzata pittrice e docente da molti anni del Corso Pittura all’U-niTre. Da sempre catalogato come un “Periodo buio”,in
questa serata il Medioevo ha mostrato il suo volto affascinante fatto di arte, mistero, e presagi di rinascita. Non ci può essere niente di più fantastico e splendente delle produzioni artistiche di quel tempo, per la fioritura di incisioni, mosaici, miniature, affreschi e dipinti eseguiti da artigiani al servizio della Chiesa, che per lo più non si firmavano, ma hanno lasciato opere egre-gie. Per mezzo di slides la Di Cicco ha raccontato una storia che va dalla caduta dell’Im-
pero Romano alla scoperta dell’America, cominciando dai “Grilli gotici”, incisioni su pietra di mostri o divinità senza corpo che rappresentavano amuleti, aventi poteri magici in favore della fertilità o della ricchezza. Poi, è stata la volta dei Mosaici, legati all’arte bizantina, favolosi quelli di Ravenna eseguiti con migliaia di “tessere” di vetro colorato, alternate a quelle d’oro che danno una luminosità suggestiva alle fi-gure di Giustiniano e di Teodora, E che dire delle Miniature che decorano importanti manoscritti? Realizzati da monaci pazienti sono vere opere d’arte che impreziosiscono pagine e
nelle cornici, risentono dell’influenza araba. Ma veniamo alla esternazione del Medioevo più conosciuta: il Bestiario. Leoni , cervi, serpenti, draghi che ornano i portali, i rosoni, le faccia-te e i tetti delle chiese rappresentano i due volti del Medioevo: l’uno fatto di dei e di uomini, quindi un mondo umanista, l’altro fatto da esseri fantastici che subiscono le metamorfosi più strane, perciò bestiale e selvatico. Non dimentichiamo che il Medioevo è il tempo dei santi e dei miracoli, del diavolo e delle streghe, cioè dell’eterna battaglia tra il Bene ed il Ma-
le. Infine la Di Cicco ha analizzato la Pittura del periodo, leggendo le varie opere d’arte ed enumerando i caratteri degli artisti a cominciare da Giotto e dalla sua capacità di di-vulgare la fede attraverso il racconto degli episodi francescani, per poi proseguire con Simone Martini, maestro della pittura senese, con il Cimabue che con il suo chiaroscuro virtuoso riesce a dare un vo-lume realistico ai suoi Crocifissi, fino ad arrivare a Gentile Da Fabriano che con la lavorazione finissi-ma dell’oro e le sfumature, dà preziosità e spiritua-lità alle sue figure, Un doveroso grazie all’UniTre
per aver divulgato un periodo storico così ricco di sfaccettature e per la scelta della rela-trice.
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L’UNITRE IN CONCERTO
di Rossana Giorgetti Pesaro
L’Unitre non poteva scegliere modo migliore per lo scambio degli auguri natalizi avve-
nuti domenica 21 dicembre, presso la chiesa di San Marco,
con la santa messa delle 17,30 e il Concerto d’organo di Val-
frido Valeri.
In una atmosfera di gaudio e serenità alimentata dalle note
celestiali dell’organo, la messa, celebrata dal parroco Padre
Jacques, ha coinvolto alcuni soci dell’Unitre che l’hanno
animata con parole e canti. Tra i fedeli, molti i soci dell’As-
sociazione che hanno condiviso con la presidente Maria
Antonietta Mattioli e altri membri del Direttivo, questo in-
contro particolarmente
suggestivo.
Alla fine della celebrazio-
ne, nel fastoso interno ba-
rocco, reso ancora più solenne dalla Pala d’altare del Guerci-
no, sono risuonate le note magiche dell’organo suonato dal
maestro Valeri.
Valfrido Valeri è un osimano d.o.c. ma risiede in Sviz-
zera, la sua professione lo porta ad eseguire concerti in vari
Paesi dell’Europa. Ha eseguito brani di Kindermann, Purcel,
Bach, Perosi e altri, per terminare con il motivo famosissimo di
Ortolani “Fratello Sole e Sorella Luna, che nel bis è stato an-
che cantato dai presenti.
ll parroco ha ringraziato l’Unitre per la perfetta organizzazione e
per aver devoluto una somma da distribuire tra i poveri e le Mis-
sioni. Ha rivolto poi un ringraziamento all’organista Valeri che,
tralasciando i suoi tanti impegni, ha voluto affiancare l’Unitre nel
suo ruolo culturale e sociale, ricevendo in cambio numerosi e sen-
titi applausi.
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L’UNITRE FA SPAZIO ALLA FANTASIA di Rossana Giorgetti Pesaro
“Fantasia, Amore e Bontà” sono la formula
magica che ha contribuito al successo del terzo
incontro sul Medioevo dell’Unitre. C’erano pro-
prio tutti gli ingredienti per raccontare, il 12 e il
13 dicembre nel teatrino Campana, la fiaba del
“Principe Aspettaunpo”. Una narratrice convin-
cente ci ha condotti in un fantastico mondo me-
dievale a Scarpilandia, paese dalla forma di scar-
pa, presso un castello con un re, un principe, una
principessa, due damigelle, i giullari, una vecchia
pazza, gli elfi e le ninfe del bosco.
E’ la storia di un principe che non si decideva
mai a sposare e al padre rispondeva sempre
“aspetta un po”. Il re Paziente un giorno gli inti-
ma di trovare una moglie entro sei mesi, pena la
nomina sul
trono di un
suo digni-
tario. Il
principe
ubbidisce,
incoraggia-
to dalla
sorella
Ghismun-
da che soffre perché non può corrispondere
all’amore di Bentivoglio, principe del regno di
Firlandia, paese in guerra con quello di Scarpi-
landia. Aspettaunpo’, dopo una cavalcata nel bo-
sco, stanco si siede su un tronco, quando sente
una voce melodiosa cantare: è Ugoletta, una dol-
ce damigel-
la. A quel
canto se-
guono dei
versi, è la
voce di Ri-
metta sorel-
la dell’altra.
Il re Paziente, felice, abbraccia il figlio che
gli presenta la futura sposa, Dolcimbella. Al
re non resta altro che invitare i suoi sudditi a
festeggiare due sposalizi, quello di Aspet-
taunpo’ e della sorella Ghismunda con il suo
amato, dato che i due regni avevano final-
mente firmato un patto di pace.
Per gli intenditori, lo spettacolo è stato defi-
nito un piccolo gioiello, grazie alla compe-
tenza della regista e attrice Maria Grazia Tit-
tarelli, all’estrosità dell’autrice Lucia Maz-
zieri, alla sinergia tra gli attori, tutti adeguati
ai loro ruoli: Sonia Giuliodori, Beatrice Bal-
larini, Tiziana Camilletti, Franco Mancini,
Giuseppe Giordano, Maria Antonietta Mat-
tioli, Rossana Giorgetti, Franco Mengascini
e gli alunni della classe V a tempo pieno,
dell’Istituto Comprensivo “Bruno da Osi-
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CONCORSO NAZIONALE
“ALLA SCOPERTA DEI BENI CULTURALI DEL PROPRIO PAESE” III EDIZIONE
L’Università delle tre età di Osimo bandisce per l’anno accademico 2014-2015 il terzo Concorso nazionale riservato a tutti gli
iscritti all’Unitre.
Il tema proposto riguarda i beni culturali della Regione dei partecipanti al concorso.
E’ data la possibilità a ogni partecipante di presentare opere per il numero complessivo sotto indicato.
1. Il concorso è articolato in due sezioni: A) pittura, B) disegno.
2. Per la sezione A è possibile partecipare con un massimo di due opere di dimensioni pari o inferiori a cm 50 per 70.
3. Per la sezione B è possibile partecipare con un massimo di due opere di dimensioni pari o inferiori a cm 50 per 70 in bian-
co e nero o a colori.
4. Le opere dovranno essere inedite alla data di presentazione al concorso.
5. Ciascun autore dovrà inviare alla segreteria della sezione dell’Unitre di Osimo le proprie opere con allegata la scheda di
partecipazione debitamente compilata, firmata dal Presidente dell’Unitre di appartenenza, entro e non oltre il 16 marzo
2015. Farà fede il timbro postale.
6. Ciascun autore, compilando la scheda allegata al bando, dovrà inserire il proprio nome, cognome, indirizzo, recapito tele-
fonico, indirizzo ed email, se in possesso, e l’espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs. n.
196/2003.
7. La Giuria, nominata dall’Unitre di Osimo, di cui saranno resi noti i nomi in sede di premiazione, sarà formata da esperti
del panorama pittorico della Regione Marche. Il loro giudizio sarà definitivo e insindacabile.
8. Verranno proclamati: un vincitore, un secondo e un terzo classificato per ciascuna sezione. Il Direttivo dell’Unitre di Osi-
mo si riserva, inoltre, di prevedere segnalazioni o menzioni speciali. Al primo classificato per ogni sezione verranno asse-
gnati: un premio di € 100,00, un diploma e una coppa. Al secondo e terzo classificato verranno assegnati: un diploma e
una coppa.
9. La premiazione avverrà nella primavera del 2015, in Osimo. La data sarà comunicata a tutti i partecipanti con ampio mar-
gine d’anticipo.
10. I vincitori saranno avvisati telefonicamente e/o via email.
11. I premi verranno consegnati soltanto al vincitore o a un suo delegato.
12. Le opere, se richieste, saranno inviate agli autori con spese a loro carico. Se non richieste entro il 30 maggio 2015 rimar-
ranno di proprietà dell’Unitre di Osimo.
Gli autori delle opere dichiarano di accettare l’informativa sulla Privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 e accet-
tano integralmente il contenuto del presente bando.
SCHEDA di ISCRIZIONE/Adesione al concorso
Io sottoscritto/a__________________________________________________________________
nato/a a____________________________________________Il____________________________
residente a__________________________________via__________________________________
Tel./Cell ______________________________Email______________________________________
iscritto per l’anno accademico 2014-2015 alla sede dell’Unitre di ___________________________
dichiaro di prendere parte al concorso “ALLA SCOPERTA DEI BENI CULTURALI DEL PROPRIO PAESE”,
sez. A/B con la seguente opera o opere (specificare il titolo dell’opera, precisando per la sezione A la tecnica usata).
Autorizzo inoltre il trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs. n. 196/2003
Dichiaro di aver preso visione di quanto espresso nel bando di concorso e di accettarne tutti i punti
Data ________________________________
Firma __________________________________________________________________________
Il sottoscritto Presidente della sede dell’Unitre di _______________________________________
dichiara che _________________________________________________(nome e cognome del partecipante)
È iscritto alla sezione ________________________________ dell’Unitre di questa Sede.
Timbro e Firma ___________________________________________________________________
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Asteraceae Reichardia picroides (L.)Roth Come riconoscerla Pianta erbacea con fusto eretto e ramoso con radice grossa, fittonante e provvista di lattice; le foglie basali sono variamente in-cise, di consistenza carnosa, glauche e pruinose; fiori in capolini isolati di colore giallo.
Dove si trova Negli incolti, nei prati aridi.
Parti utilizzate La rosetta basale.
Quando si raccoglie Dal tardo autunno alla primavera.
Caccialepre Il suo nome deriva dal fatto che le lepri ne sono ghiotte ed in passato i cacciatori cercavano i campi in cui cresceva per “mettersi in agguato”. Pianta diuretica, rinfrescante e depu-rativa. E’ poco appariscente, e solo quando si impara a riconoscer-la, ci si rende conto di quanto sia diffusa. La foglia è tipica-mente ricoperta di finissimi granuli chiari e freschi che si staccano al tocco.
In cucina Le foglie più tenere della rosetta basale, consumate crude
sono un’ottima insalata. Noi l’abbiamo aggiunta nell’insalata mista, ma ecco un’altra ricetta da gustare.
Insalata di Caccialepre Crespigno, Borragine nella stessa quantità, olio, limone o aceto, sale (aromatizzare eventualmente con menta ed origano). Lavare asciugare e tagliare a pezzetti le parti tenere delle verdure, quindi mescolare e condire con i vari ingredienti.
CONSIGLI
Dopo aver tagliato la pianta, la fuoriuscita del lattice bianco a contatto delle mani provoca un anneri-
Le Erbe Bone
Caccialepre
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