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Definizioni
Figura 1 -Sistema della comunicazione in generale
EMITTENTE DESTINATARIO MESSAGGIO
CODICE
CANALE
CONTESTO
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Emittente: il soggetto che produce, codifica e trasmette il Messaggio
Destinatario: il soggetto che riceve, decodifica, ed introietta il Messaggio
Codice: sistema di regole (condiviso fra Emittente e Destinatario) in base al quale
viene elaborato il Messaggio
Messaggio: testo concreto (discorso orale o scritto, film o trasmissione tv, pagina
web...) che attraverso il Canale viene condiviso da Emittente e Destinatario
Canale: supporto materiale (aria, carta e inchiostro, onde elettromagnetiche, reti di
comunicazione...) che garantisce il transito del Messaggio
Contesto: ciò su cui verte la comunicazione, e in vari modi la condiziona
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Figura 2 - Sistema della comunicazione mediatica
PRODUZIONE CONSUMO
TECNOLOGIE
Codifica -Memorizzazione - Gestione -
Trasmissione - Ricezione
CONTENUTI E
GENERI
FORME E
LINGUAGGI
CONTESTO
ISTITUZIONALE
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Sistema complesso
Comunicazione mediatica come attività organizzata e sistemica che prevede:
investimento industriale, organizzazione e professionalità nella produzione,
presenza di una quantità adeguata di contenuti e generi da mettere sul mercato,
consolidamento di forme e linguaggi nella pratica creativa e professionale degli
autori,
disponibilità mentale, culturale, economica e tecnologica degli utenti,
diffusione sul mercato di tecnologie semplici ed economiche di accesso e fruizione,
un contesto normativo, politico, culturale e sociale in cui il tutto il processo si possa
verificare senza ostacoli.
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Multidisciplinarità
E' un sistema in cui sono implicati aspetti:
economico-organizzativi (Produzione)
culturali (Contenuti e generi)
linguistico-semiotici (Forme e linguaggi)
sociologici (Consumo)
tecnologici (Canale)
giuridico-normativi (Contesto istituzionale)
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Evoluzione delle tecnologie di comunicazione
1.000.000 - 90.000 a.C.
Gesti e rumori Caccia e raccolta Tribale
90.000 - 40.000 a.C.
Transizione verso il linguaggio verbale
" "
40.000 - 6.000 a.C.
Oralità " "
6.000 - 3.000 a.C.
Transizione verso la scrittura
Agricoltura Cittadino - imperiale
3.000 a.C. - 1.500 d.C.
Scrittura " "
1.500 - 1840 d.C.
Stampa Agricoltura e artigianato Nazionale
1840 - 1994 d.C.
Media elettrico/elettronici Industria e servizi "
1994 d.C. - World Wide Web ICT Globale
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Documenti e monumenti; lavoro e opera L'uomo ha comunicato per secoli attraverso le voci, le immagini, i rumori e i suoni, i
gesti, lo scambio di oggetti, la scrittura, ma:
la attività comunicativa e operativa quotidiana (lavoro) è andata perduta, oppure ne
abbiamo testimonianze casuali (documenti);
quello che ci è rimasto, è rimasto perché è stato elaborato con una particolare cura
formale per farlo diventare qualcosa di compiuto (opera), qualcosa che spesso è
stato definito come Arte, progettato e rifinito in maniera da rimanere e durare nel
tempo (monumenti; in senso ampio, non solo architettura o scultura)
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Le Arti Questa elaborazione formale, a livello alto, delle attività caratteristiche dell'attività
quotidiana è stata di solito definita come Arte: come si può vedere dalla tabella seguente,
c’è un parallelismo fra le attività comunicative quotidiane (nella prima colonna) e le Arti
corrispondenti (nella seconda colonna). Ogni Arte è la rielaborazione formale ed estetica
della corrispondente attività quotidiana: suono musica
immagine pittura movimento danza
oggetti scultura
dialogo teatro
racconto letteratura
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Arte e tecnica Bisogna però ricordare che per gli antichi l’Arte era vista come qualcosa di molto simile
a ciò che noi oggi chiamiamo piuttosto Artigianato: qualcosa di legato al fare pratico e
concreto, all’abilità anche manuale di realizzare tecnicamente delle opere ben rifinite.
Quello che noi chiamiamo Arte, e che i latini chiamavano ars, in greco antico veniva
chiamato téchne: nell’antichità i concetti di arte e tecnica erano molto vicini e
sfumavano l’uno nell’altro.
È solo molto tardi, con il Romanticismo ottocentesco, che l’Arte assume quel significato
spirituale e astratto, di ispirazione sganciata dalla realtà concreta, che oggi tendiamo ad
attribuirle.
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Arte e media Quindi possiamo considerare l’evoluzione dei sistemi di trasmissione culturale come
articolata in tre diverse fasi, legate alle diverse modalità di produzione:
media artigianali, quelli che sono sempre stati definiti come Arti, in cui il sistema di
produzione è appunto artigianale, determinato dall’attività di un singolo o di piccoli
gruppi, secondo il modello della “bottega”;
media industriali (caratterizzati da una organizzazione fordista, simile a quella della
fabbrica), che sono i mass media, chiamati anche old media, o media tradizionali;
media digitali, che possono essere definiti anche media ICT (Information and
Communication Technology) in base alla struttura produttivo-organizzativa che li
caratterizza, basta sull’elaborazione informatica dei dati e sulla trasmissione in rete.
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Media artigianali La pittura, la scultura, la danza, il teatro, le letteratura appaiono quindi come le strutture
mediatiche utilizzate dalle civiltà del passato (le Arti) per definire, articolare,
trasmettere, sviluppare, imporre i propri valori culturali, dando forma a quei modelli di
comportamento e di interpretazione della realtà che si è soliti chiamare "cultura" e che
individuano un popolo e/o una regione geografica in un determinato periodo storico.
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Media industriali 1 Con la dimensione industriale entrano in scena la riproducibilità tecnica e la
trasportabilità del supporto: processo già iniziato tre secoli prima limitatamente alla
stampa, ma che nell'età industriale si moltiplica e si estende alle immagini, alla voce e
alla musica, agli oggetti di design, fino a giungere ad un'ulteriore grado di trasportabilità
grazie all'eliminazione del supporto, con il cinema, la radio, la televisione.
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Media industriali 2
Si tratta di un processo estremamente rapido (specie se raffrontato alla lunga durata dei
media artigianali, che persiste tuttora) in cui il cambiamento di paradigma si manifesta
attraverso tre modalità:
- tecnologia, che si sviluppa in maniera specifica per ciascuno dei media, per cui
parliamo di tecnologia della stampa; del cinema; della radio, ecc.);
- industrializzazione, basata sulla divisione del lavoro e sull'attivazione di routines
produttive standard mirate alla razionalizzazione dei processi di produzione;
- professionalità, legata alla presenza di una forte componente tecnologica ma anche
alla strutturazione in generi dei contenuti prodotti, che rappresenta una ulteriore forma
di industrializzazione, quella culturale.
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-
Figura 3
1850 Giornali quotidiani
1870 Stampa libraria industriale
1890 Editoria musicale
1900 Cinema
1920 Radio
1940 TV
Nel giro di poco meno di un secolo (le date nella colonna a sinistra sono per semplicità
approssimate in decenni) il panorama dei media artigianali, rimasto stabile per millenni,
si vede affiancato da una potente serie di nuovi dispositivi di produzione culturale.
Naturalmente i due sistemi convivono, ma si ha una spartizione di compiti e di dignità: i
media artigianali assumono la qualifica di Arti non più in senso tecnico, ma come strati
elevati della vita spirituale, mentre i mass media si assumono il compito di gestire la
comunicazione funzionale nella dimensione sociale della vita quotidiana.
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Vale la pena sottolineare come ciascuno dei media abbia la sua storia, solo in parte
connessa con quella degli altri. In particolare:
- Il giornale quotidiano nasce solo in parte come filiazione dai precedenti bollettini
informativi, ma soprattutto come risposta ai bisogni informativi e di socializzazione
che si scatenano nei nuovi contesti metropolitani; inoltre si appoggia alla
meccanizzazione dei sistemi di stampa e al rapido sviluppo dei sistemi comunicazione,
come il telegrafo, e dei sistemi di trasporto, come le infrastrutture stradali e ferroviari;
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- La stampa industriale ha dietro di sé la lunga storia del libro, ma oltre
all'industrializzazione dei sistemi di tipografia e legatoria può contare su mutate
situazioni di alfabetizzazione, sull'apertura dei mercati, su nuove esigenze di
diffusione della cultura presso ceti borghesi di elevata scolarità;
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- L'editoria musicale nasce dall'incontro fra innovazione tecnologica (il fonografo di
Edison, il grammofono di Berliner) e la pressione sociale che deriva dal nuovo ruolo
della musica come fattore di socializzazione nel salotto borghese;
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Il cinema è un medium complesso, che per nascere richiede la convergenza di tre
diverse tecnologie (risultato di scoperte scientifiche):
- recupero della tecnica ottica della camera oscura per la proiezione;
- nuove conoscenze di fisiologia della visione;
- tecnologia chimica per la produzione della pellicola;
oltre a ciò deve trovare un suo spazio nei sistemi urbani di socializzazione del tempo
libero (fiere, circhi, baracconi);
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- La radio nasce come tecnologia vuota, da laboratorio, poi trova un impiego
"pubblico", militare, navale, finanziario; e solo successivamente, con la
miniaturizzazione, si diffonde nel campo sociale;
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- La tv dal punto di vista tecnologico è un semplice derivato della radio, che ben presto
però assume il suo carattere di medium onnivoro e onnicomprensivo dei media
precedenti.
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Occorre tener presente la differenza tra i diversi tipi di mezzi di comunicazione:
"peer to peer" (paritari, interpersonali o intergruppo, di nicchia, mirati, partecipativi:
posta, telegrafo, telefono, mail, chat, forum, mailing list);
"broadcast" (diffusivi, radiali, di massa, generalisti, presentativi: stampa quotidiana
e libraria, editoria musicale, cinema, radio, tv, web).
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produzione contenuti forme trattamento consumo
libri e periodici scrittori, editore, redazione editoriale
saggistica, fiction, scolastica, ecc.
scrittura, stile, impaginazione, grafica, illustrazione, collane
tipografia, legatoria, distribuzione libraria, libreria, rese
lettore colto, studente, professionista, specialista
giornali e rotocalchi
giornalisti, editore, redazione giornalistica
articoli, inchieste, reportage, ecc.
scrittura, stile giornalistico, grafica, foto
rotativa, distribuzione, edicola
lettore generalista o di nicchia
musica musicisti, orchestra, band, produttore, editore
classica, leggera, jazz, ecc.
esecuzione, interpretazione, arrangiamenti, qualità di incisione
strumenti, studi di incisione, postproduzione, rete comm..
ascoltatore generalista o di nicchia
cinema registi, sceneggiatori, troupe, produttori
fiction per generi linguaggio cinematografico, recitazione, effetti speciali
studi di registrazione, postproduzione, distribuzione, sala, rete comm.
spettatore generalista o di nicchia
radio autori, registi, programmisti, attori, conduttori, editore
news, interviste, inchieste, sceneggiati, talk-show, ecc.
linguaggio radiofonico, diretta, recitazione, conduzione
studi di registrazione, postproduzione, trasmissione
ascoltatore generalista o di nicchia
tv autori, registi, programmisti, attori, conduttori, editore
news, interviste, inchieste, film, sceneggiati, talk-show, ecc.
linguaggio televisivo, diretta, recitazione, conduzione
studi di registrazione, postproduzione, trasmissione
telespettatore generalista o di nicchia
Giulio Lughi - Teorie e Tecniche dei Nuovi Media 2014-2015 23 / 45 23
codifica memorizz. gestione trasmiss. ricezione
libri e periodici scrittura carta magazzino libreria lettura calda
giornali e rotocalchi
scrittura carta magazzino edicola lettura fredda
musica audio dischi, cassette, CD, DVD
magazzino rete comm. ascolto caldo
cinema audio-video
pellicola, cassette, DVD
magazzino sala, rete comm.
ascolto -visione caldi
radio audio nastro palinsesto onde elettro-magn.
ascolto freddo
tv audio-video
nastro palinsesto onde elettro-magn.
ascolto -visione freddi
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codifica memorizz. gestione trasmiss. ricezione
libri e periodici
digitale
magnetico-ottica
database
rete
terminalI giornali e rotocalchi
musica
cinema
radio
tv
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news education entertainment fiction
libri (+cassette, video, CD)
[saggistica, instant book]
saggistica, didattica manualistica, varia romanzi, racconti
periodici [aggiornamenti, appuntamenti]
saggistica, didattica
giornali (+cassette, video, CD)
cronaca, attualità, politica, economia, ecc.
[terza pagina, reportage]
[rubriche, giochi, enigmistica]
[racconti]
rotocalchi (+cassette, video, CD)
cronaca, attualità, politica, economia, gossip, ecc.
rubriche, giochi, enigmistica
[racconti]
dischi-cassette-CD musica
cinema e video [cinegiornali] [documentari] film, cortometraggi radio giornali radio,
interviste
speciali, approfondimenti
musica, varietà, talk show, ecc.
sceneggiati, radiodrammi
tv telegiornali, speciali documentari, speciali, approfondimenti
videoclip, varietà, talk show, cartoon, ecc.
film, sceneggiati
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Nel web si vedono emergere le tendenze alla specializzazione:
http://edition.cnn.com/
www.sapere.it
http://www.dreamworks.com/
http://disney.com
Ma contemporaneamente anche un nuovo generalismo:
http://www.rai.it/
http://www.fastweb.it/
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Casa / fuori Una delle variabili più importanti nei processi di comunicazione mediati dalle nuove
tecnologie riguarda il contesto spazio-temporale in cui avviene la fruizione.
Nel dominio dei media tradizionali possiamo distinguere tre modalità:
fruizione fuori casa di media a pagamento di ticket che richiedono ambienti
particolari: teatro, concerti, musei, cinema, spettacoli sportivi
fruizione in casa di media a pagamento di supporto: libri e giornali, dischi,
cassette, CD, DVD;
fruizione in casa dei media senza supporto (radio, tv, web) a pagamento di
abbonamento.
Con la comunicazione mobile naturalmente la situazione si modifica.
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Fruizione in casa
Il computer (nuovo terminale tecnologico dei prodotti multimediali) porta in casa una
modalità di fruizione isolata, più legata al lavoro, ed è collocato nello studio o in altro
ambiente decentrato (il garage), oppure nella camera dei ragazzi, e contemporaneamente
innesca l'abitudine a fruire gratuitamente di un numero elevato di media
dematerializzati (senza più supporto): libri, giornali, dati e informazioni, musica, film.
http://www8.hp.com/us/en/hp-information/about-hp/history/hp-garage/hp-garage-
timeline.html
https://www.google.it/search?q=steve+jobs+historic+garage&espv=2&biw=1249&bih=
683&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=Cm1sVOv9NsbgywPZ_4KwDQ&ved
=0CCAQsAQ
http://www.repubblica.it/2004/g/sezioni/economia/dpef1/compe/compe.html
Giulio Lughi - Teorie e Tecniche dei Nuovi Media 2014-2015 29 / 45 29
Fruizione fuori casa Con le tecnologie digitali e la miniaturizzazione dei terminali l'utente fuori casa ha a
disposizione - oltre alla fruizione di teatro, cinema, ecc., - un modello sempre più
articolato e diffuso di fruizione mobile di contenuti, a cui precedentemente poteva
accedere solo in casa: autoradio e radio portatili, mangiadischi, walkman, lettori CD,
lettori MP3, cellulari 3G e smartphone che consentono di ascoltare musica e di vedere
anche giornali on line, e-book, informazioni e dati su web, trasmissioni radio, filmati
televisivi.
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Famiglia e media: breve storia Le dinamiche della fruizione mediale in casa e fuori hanno una loro breve storia, che
inizia negli anni Quaranta dell'Ottocento, quando si configura un contesto culturale
domestico legato al diffondersi della famiglia mononucleare borghese in ambiente
urbano.
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La dimensione privata In questa dinamica la musica svolge un ruolo importante, nella gestione del tempo libero
e di svago dentro l'ambito famigliare.
Contemporaneamente anche la testualità verbale (orale e scritta) assume una dimensione
più individuale, legata alla lettura privata, perdendo il ruolo di collante sociale fuori
casa che svolgeva nelle forme dell'aneddoto, del racconto, della discussione, della lettura
comune.
Allo stesso modo può essere considerata l'entrata nelle case delle fotografie, delle
litografie, in genere delle stampe di immagini a prezzo accessibile.
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Tempo libero e socialità: dal pianoforte al walkman
Con il pianoforte (1840) entra nelle case un mondo culturale, la musica, fino ad allora
accessibile solo fuori casa: nelle osterie, nelle feste di piazza, nei palazzi, nei teatri. Il
pianoforte ha una posizione di centralità nella famiglia borghese in ascesa: lo strumento
- di solito collocato nel salotto - funge da elemento catalizzatore intorno a cui si
raccolgono i membri della famiglia nei momenti di intrattenimento e di socializzazione.
Il pianoforte conosce una grande diffusione in tutta la seconda metà dell'Ottocento,
dando luogo ad un'intensa attività editoriale nel campo degli spartiti per famiglia, oltre
che ad una rete di venditori e noleggiatori di pianoforti che riforniscono le famiglie.
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La forma breve
Nasce così la forma breve della fruizione musicale: arie, duetti, belle pagine, canzoni,
ecc.
La forma breve sarà destinata ad avere grande fortuna nei media e nei nuovi media:
videoclip, spot pubblicitari, trailer, candid camera, real tv, corti cinematografici, pagine
ipertestuali, icone-simbolo, abstract di notizie o di altri testi, suonerie, assist e gol, ecc.
Questo sia per motivi di organizzazione testuale (testi di rapido consumo) sia - nei nuovi
media - per motivi tecnologici (velocità di processing e larghezza di banda)
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Trasparenza della tecnologia
Verso la fine dell'Ottocento cominciano a diffondersi le pianole meccaniche, che
rappresentano il primo passo verso la eliminazione delle competenze tecniche necessarie
per l'esecuzione musicale, e offrono così un'interfaccia amichevole verso nuovi utenti
non specialistici (trasparenza della tecnologia).
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Fonografo
Nel frattempo, nell'ultimo quarto dell'Ottocento, Edison formula l'ipotesi di un
dispositivo che - mediante la vibrazione di una punta metallica che "legge" un disco
rotante - possa riprodurre la voce umana: è il fonografo. Secondo Edison si tratta di uno
strumento che può funzionare da segreteria telefonica: può essere collegato al telefono,
trasmettere un messaggio registrato dal chiamato, registrare un messaggio del chiamante.
Giulio Lughi - Teorie e Tecniche dei Nuovi Media 2014-2015 36 / 45 36
Grammofono
Ma contrariamente alle aspettative di Edison l'apparecchio non si diffonde in ambito
professionale, bensì in quello dell'intrattenimento: dal 1890 in poi diversi fonografi
vengono acquistati da società commerciali che li installano in luoghi pubblici dove, a
pagamento, è possibile ascoltare dei brani musicali.
Il successore del fonografo, il grammofono di Berliner, entrerà invece alla fine del
secolo nei salotti delle case, scalzando definitivamente pianoforti e pianole e conoscendo
una diffusione tale da portarlo ad essere presente, dopo la Prima Guerra, nella metà delle
famiglie americane.
Giulio Lughi - Teorie e Tecniche dei Nuovi Media 2014-2015 37 / 45 37
Grammofono 2
Rispetto al fonografo, il grammofono cambia il supporto di memorizzazione: dal cilindro
al disco, con grandi cambiamenti nella riproducibilità e nella diffusione (prodotto di
massa).
Cilindro e disco, comunque, confermano la diffusione delle forme brevi come le
canzoni.
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Radio
A partire dagli anni Venti del Novecento il posto del grammofono viene preso (in
compartecipazione) dalla radio, che introduce, accanto alla fruizione musicale, la
fruizione delle informazioni e dei testi narrativi e teatrali.
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Tv
Infine, a partire dagli anni Quaranta, il posto della radio sarà preso definitivamente dalla
televisione, determinando una situazione che ancor oggi si presenta nelle sue linee
generali immutata.
Il ruolo della televisione è importante anche perché, mentre "espelle" la musica dalla
casa, "fa entrare" in casa il cinema, fino ad allora di esclusiva fruizione extradomestica.
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Disseminazione della radio
Mentre la televisione assume il ruolo di totem centrale della famiglia, la radio passa ad
una funzione prevalente di sottofondo musicale e di accesso alle informazioni (giornale
radio); nello stesso tempo - grazie alla invenzione del transistor e ai conseguenti processi
di miniaturizzazione - la presenza delle radio si moltiplica negli ambienti domestici,
determinando una fruizione disgregata, non più famigliare ma individuale, in cui ogni
membro della famiglia ascolta il tipo di musica che preferisce.
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Musica e società
Questo provoca profonde mutazioni nei generi musicali, con la nascita di una musica per
i giovani (il rock), e sembra essere tra i motivi della nascita di una "cultura giovanile".
A partire dagli anni Cinquanta, grazie ai transistor la radio si sposta sulle automobili
(autoradio) o comunque si miniaturizza ed esce di casa (radio portatili, mangiadischi e
mangianastri). Negli anni Sessanta il walkman (che adotta un supporto stabile come la
audiocassetta) non farà che confermare questa tendenza, accentuando la dimensione
individuale e chiudendo l'ascoltatore in una sorta di "bolla comunicazionale" che lo
isola e contemporaneamente lo immerge nella folla metropolitana.
Giulio Lughi - Teorie e Tecniche dei Nuovi Media 2014-2015 42 / 45 42
Il computer dallo studio al salotto All'inizio la fruizione dei nuovi media si trova in una situazione marginale: il testo
multimediale viene letto sul computer, e quindi negli ambienti della casa destinati (dove
ci sono) allo studio e al lavoro, oppure nella camera dei ragazzi.
Fino alla fine degli anni Novanta usare il computer significa solamente consultare testi
scritti o immagini fisse, operazioni di fruizione decisamente individuali,
completamente diverse da quelle tipiche della televisione; infatti fino agli stessi anni è
impensabile l'accesso a testi musicali o filmati. E' naturale quindi che i due ambiti di
fruizione, quello del computer e quello della televisione, siano rimasti fino a quel
momento rigorosamente separati.
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Evoluzione del computer
Già a metà degli anni '90 comincia a farsi strada l'ipotesi di un trasferimento del
computer "dallo studio al salotto": ciò significa
rinunciare alle funzionalità di calcolo e di elaborazione dati offerte tradizionalmente
dal computer, e
mantenere - anzi, potenziare - le funzionalità di accesso alla rete e di fruizione
mediale.
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Un esempio - troppo anticipato - di questa tendenza è l'Olivetti Envision, presentato al
Cebit del 1996.
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