Ci siamo recati sulla vetta del monte S. Martinoal fine di vedere, di capire per poi mostrare i luoghi ai nostri compagni e a chi non c’è mai stato.
Si tratta di monumenti che testimoniano il tentativo di non perdere il ricordo, di trasmettere i valori in cui e per i quali hannocreduto, hanno lottato e sono morti decine diuomini.
Essendo foto non possono tuttavia far cogliere le sensazioni che quei luoghi possono rievocare.
Gallerie sotterranee in San.Martino...
Utilizzate dai partigiani come nascondigli e vie di fuga verso la Svizzera.
“Io sono un partigiano sincero.Sono il cugino dei sei fratelli Cervi di Reggio Emilia. Mi chiamo Bedastri Giuseppe nato l’8/10/1926 a Montefiorino di Modena, ero un partigiano bambino età 18 anni. Però ero col mitra a sparare alle brigate schifose fasciste… potete chiedere al mio paese chi ero io.
Le mie informazioni possono chiederle al sindaco di Cassano che partigiano sono io. Mio padre. 83 anni aveva. Il 18 marzo del ‘44 ha caricato 68 persone massate dai fascisti. Compreso c’era dei morti 4 miei zii.”
IN QUESTA PICCOLA FOSSA LA
NOTTE DEL 16/11/1943 LA BESTIALE
FEROCIA NAZIFASCISTA COSTRINSE
I CORPI ORRIBILMENTE MARTORIATI
DI OTTO EROICI PARTIGIANI CHE A
SAN MARTINO PRIMI IN ITALIA
ACCESERO E DIFESERO, LA FIAMMA
DELLA RIBELLIONE PER LA
LIBERAZIONE DELLA PATRIA.
NON DIMENTICATELO
GULOTTO GIANNI
LABBRI GIACOMO
CARAVATTI ATTILIO
N. N.
CATALDO GIUSEPPE
TOSI MARIO
N. N.
N. N.
v. “Chi erano”
v. “Margherita Gasperini”
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