Biblioteca Salaborsa / Comunicazione, editoria, web, segnaletica, allestimento
_io da grande faccio i cartonianimati_le storie col cappotto_picccinema_stregaparola_fila…filastrocche per tutte lebocche_brutte, sporche e cattive_tua sinistra_l’euro è un gioco daragazzi!_io da grande faccio i cartanimati_le storie col cappotto_picccinema_stregaparola_fila…filastrocche per tutte lebocche_brutte, sporche e cattive_tua sinistra_l’euro è un gioco daragazzi!_io da grande faccio i cartanimati_le storie col cappotto_picccinema_stregaparola_fila…filastrocche per tutte lebocche_brutte, sporche e cattive_tua sinistra_l’euro è un gioco da ragaz
cosa accadràda dicembre 2001a maggio 2002in biblioteca salaborsa
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Il servizio di prestito interbibliotecario viene effettuato con tuttele biblioteche che accettino gli oneri ed i vantaggi della reciprocitàe si impegnino a rispettare le norme che regolano il servizio.
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Scriveteci! Richieste, commenti e segnalazioni sono graditi.
grazie della collaborazionela direzione
istruzioni per l’uso n. 05
Comune di BolognaBiblioteca Sala BorsaPiazza Nettuno, 3. 40124 Bolognavoce 051204400fax [email protected]
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> Al momento dell’iscrizione ti sarà rilasciata una tesserastrettamente personale che deve essere presentata ogni voltache vuoi chiedere un prestito, un rinnovo, una restituzione,una prenotazione.
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orariolunedì 14,30>19,00da martedì a sabato 09,00>19,00sezione ragazzi chiusa il lunedì
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1 marchio2 cancelleria3 modulistica
4 sistema informativo5 editoria6 archigrafica7 internet
titolodell’avvisoeventuale sottotitoloanche lungo e su più righe
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prestito registrato il
orariolunedì: 14,30>19da martedì a sabato: 9>19
Comune di BolognaBiblioteca Sala BorsaPiazza Nettuno, 340124 Bolognavoce 051204400fax 051204420
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>libri 30 gg> multimediali 7 gg> riviste 7 gg
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vivere la bibliotecaLa biblioteca organizza mostre, incontri, conferenze, letture, visite guidate, lezioni e altro ancora. In particolare Biblioteca Salaborsa Ragazzi invita bambini, ragazzi, genitori, classi e insegnanti a partecipare agli incontri con scrittori e illustratori, ai percorsi guidati fra le novità e i generi letterari, alle letture ad alta voce.
internetGli iscritti alla biblioteca possono accedere gratuitamente a internet per navigare, inviare messaggi di posta elettronica, utilizzare programmi di scrittura e di calcolo. È necessaria una password personale che si può richiedere al momento dell’iscrizione. Sono disponibili 2 postazioni per disabili visivi, dotate di adeguata tecnologia, display e stampante Braille.
accessoL’accesso a Biblioteca Salaborsa è libero. Solo per usufruire di alcuni servizi è necessario essere iscritti e presentare la tessera.
accesso disabiliQuasi tutte le aree della biblioteca sono accessibili. L’edificio è storico e per alcuni spazi può essere necessario un percorso indiretto.
iscrizioneA Biblioteca Salaborsa possono iscriversi tutti i residenti e i domiciliati a Bologna e nei comuni dell’Emilia-Romagna. L’iscrizione si effettua di persona oppure dal sito della biblioteca. Ai minori che vogliono iscriversi è richiesta l’autorizzazione scritta di un genitore o di chi altri esercita la potestà genitoriale. Al momento dell’iscrizione viene rilasciata una tessera.
partecipare navigare notizie utili
> dove…Piazza coperta Biblioteca Salaborsa Ragazzi Auditorium in rete
> dove…Corridoio del Bramante, Piazza coperta, Biblioteca Salaborsa Ragazzi, Primo piano, Palazzo Paleotti
www.bibliotecasalaborsa.itIl sito della biblioteca è ricco di notizie, informazioni, accesso a servizi e risorse online, suggerimenti di lettura e attività. Viene costantemente aggiornato con tutte le proposte e le iniziative in programma. È possibile, attraverso strumenti di dialogo online, scrivere, commentare, suggerire, chiedere e partecipare.
www.bibliotecasalaborsa.it/ragazziTutto dedicato ai bambini e ai ragazzi, con le attività, le proposte di lettura e i consigli sull’uso della biblioteca. Inoltre Biblioteca Salaborsa Ragazzi, in collaborazione con altri partner, promuove attivamente alcuni progetti per diffondere la lettura e il piacere di crescere leggendo, come Nati per leggere, dedicato ai bambini da zero a sei anni, e Xanadu per la promozione della lettura tra gli adolescenti.
newsletterIscrivendosi alla newsletter è possibile ricevere all’indirizzo di posta elettronica personale tutte le informazioni riguardanti la biblioteca.
RSSwww.bibliotecasalaborsa.it offre parte dei suoi contenuti con il sistema RSS (Really Simple Syndication), per ricevere gli aggiornamenti sulle ultime notizie pubblicate.
notizie.bsbÈ il giornale mensile che racconta la vita della biblioteca, informa sui servizi e sulle proposte di lettura, ascolto e visione.
in bibliotecaOgni iscritto può utilizzare un PC per un massimo di 3 ore alla settimana nel Corridoio del Bramante.
wi-fiSull’area di Piazza coperta e al Primo piano è disponibile il servizio Iperbole Wireless (WI-FI) del Comune di Bologna.
Palazzo PaleottiGli iscritti a Biblioteca Salaborsa, con la propria password personale, possono navigare senza limitazioni di tempo a Palazzo Paleotti, in via Zamboni 25, servizio aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 22.
prenotazioneÈ possibile prenotare una postazione per navigare in Biblioteca Salaborsa e a Palazzo Paleotti, dalle pagine web della biblioteca, per telefono - 051.2194426 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 -, oppure direttamente al Corridoio del Bramante.
e se non sono capace?La biblioteca organizza periodicamente corsi di introduzione all’uso del PC e di internet.
navigare in Biblioteca Salaborsa Ragazzi9 postazioni per l’accesso a internet riservate agli iscritti fino a 16 anni, con una selezione di siti curata dai bibliotecari.
postazioni per disabili Sono disponibili alcune postazioni riservate a disabili motori e visivi dove è possibile consultare i cataloghi, navigare in internet, ascoltare cd musicali e audiolibri, leggere libri e riviste usando lo scanner.
buone normeAvere cura della tessera, ricordare la password, rispettare i tempi di restituzione, non rovinare i documenti della biblioteca. Nelle sale, riporre i materiali consultati sui carrelli, non consumare cibi e bevande, non usare il cellulare, non introdurre animali.
Salaborsa oltre alla biblioteca ospita…Al Secondo piano si trova Urban Center Bologna, spazio di informazione e dialogo sulle trasformazioni urbane e territoriali di Bologna, presentate in un’ampia esposizione di pannelli, modelli in scala e navigazioni tridimensionali, e discusse negli incontri e nei laboratori di progettazione partecipata.La caffetteria è accessibile dalla Piazza Coperta.
> leggere> trovare> vedere e ascoltare> informarsi> prendere in prestito> partecipare> navigare> notizie utili
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Biblioteca SalaborsaPiazza Nettuno 3, 40124 Bolognavoce 051.2194400fax 051.2194420bibliotecasalaborsa@comune.bologna.itwww.bibliotecasalaborsa.it
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Biblioteca Salaborsa Ragazzilunedì 14.30 > 19da martedì a sabato 10 > 19
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vivere la bibliotecaLa biblioteca organizza mostre, incontri, conferenze, letture, visite guidate, lezioni e altro ancora. In particolare Biblioteca Salaborsa Ragazzi invita bambini, ragazzi, genitori, classi e insegnanti a partecipare agli incontri con scrittori e illustratori, ai percorsi guidati fra le novità e i generi letterari, alle letture ad alta voce.
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postazioni per disabili Sono disponibili alcune postazioni riservate a disabili motori e visivi dove è possibile consultare i cataloghi, navigare in internet, ascoltare cd musicali e audiolibri, leggere libri e riviste usando lo scanner.
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Salaborsa oltre alla biblioteca ospita…Al Secondo piano si trova Urban Center Bologna, spazio di informazione e dialogo sulle trasformazioni urbane e territoriali di Bologna, presentate in un’ampia esposizione di pannelli, modelli in scala e navigazioni tridimensionali, e discusse negli incontri e nei laboratori di progettazione partecipata.La caffetteria è accessibile dalla Piazza Coperta.
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Start Laboratorio di Culture Creative / Start parte per nuovi confini di arte e scienza. Branding, comunicazione, allestimento
una meteora del primo ‘900Domenico BaccariniMAR Museo d’arte della città di Ravennadal 25 febbraio al 3 giugno 2007
Museo d’Artedella città di RavennaLoggettaLombardesca
Museo d’arte della città di Ravenna Loggetta Lombardesca
Critica in Arte 2007–2008
David Casini — a cura di Daniela Lotta 6 › 28 ottobre 2007
Silvia Camporesi — a cura di Claudia Casali 4 novembre › 2 dicembre 2007
Sara Rossi — a cura di Chiara Pilati7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008
Ivan Malerba — a cura di Andrea Bruciati13 gennaio › 3 febbraio 2008
Sara Rossi a cura di Chiara Pilati
Critica in Arte 4 critici per 4 artisti
7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008
Critica in A
rte — Sara Rossi a cura di C
hiara Pilati — MAR M
useo d’Arte della città di Ravenna
Museo d’Arte della città di Ravenna LoggettaLombardesca
via di Roma 13 telefono 0544.482356 www.museocitta.ra.it
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Museo d’Arte della città di Ravenna
Sara Rossi, Pollicino, 2003
cri ti cain rte
Critica in Arte 2007–2008
David Casini — a cura di Daniela Lotta 6 › 28 ottobre 2007
Silvia Camporesi — a cura di Claudia Casali 4 novembre › 2 dicembre 2007
Sara Rossi — a cura di Chiara Pilati7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008
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Museo d’Arte della città di Ravenna LoggettaLombardesca
via di Roma 13 telefono 0544.482356 www.museocitta.ra.it
Silvia Camporesi a cura di
Claudia Casali Critica in Arte
4 critici per 4 artisti 4 novembre › 2 dicembre 2007
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
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Critica in A
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Comune di Ravenna
AlbertoGiacometti10 ottobre 200420 febbraio 2005
Orarimartedì-giovedì 9-13/14-18venerdì 9-13/14-20sabato e domenica10-19chiuso il lunedì,Natale eCapodanno
La struttura èaccessibile ai disabili
Ingressointero € 8ridotto € 6
01AlbertoGiacometti aRavennaIntroduzione
01 › 02Un grande protagonista del Novecento
02 › 05Guida alla mostraLe scultureI disegniI dipintiLe litografie
05Biografia
06Il tema del ritratto
06 › 08Dagli scritti di AlbertoGiacometti
08Hanno detto di lui
Grande Femme II(Femme debout II),1960
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AlbertoGiacometti a Ravenna
Un grandeprotagonista
del Novecento� �
Q uesta mostra, promossa dalMuseo d’Arte della città diRavenna con la collaborazio-
ne della Fondation Maeght di Saint-Paul e la Fondazione Mazzotta di Mi-lano, documenta l’intera vicenda diAlberto Giacometti e vuole essereun’occasione per riesaminare la suaopera. Si tratta infatti della più va-sta esposizione mai realizzata in Ita-lia sull’artista svizzero: un centina-io di opere permettono di ricostruireil percorso di questa straordinaria fi-gura del XX secolo, non solo comescultore ma anche come pittore, di-segnatore e incisore di grande rile-vanza. Basta osservare i suoi dipintiper rendersi conto che sono di unaqualità tutta particolare, di un incon-fondibile registro. Per non dire deiformidabili disegni, fondamentali perla sua ricerca artistica.
Il percorso della mostra segue so-stanzialmente un ordine cronologi-co, per meglio individuare le diver-se fasi: si passa dai lavori giovanili al-l’esperienza surrealista, fino al perio-do della maturità,quando Giacomet-ti prende definitiva coscienza di quel-lo che sarà il suo destino, fuori da ognischieramento,da ogni poetica prede-finita. L’artista rimarrà solo con le sueossessioni, la sua determinazione, maanche il suo sconforto. Il nucleo fon-damentale delle opere proviene dal-la Fondation Maeght di Saint-Paul(sculture come l’Objet invisibile, la se-rie delle Femmes de Venise, La Fôret,Buste de Diego, ecc…): una raccoltaestremamente rappresentativa allaquale si aggiungono altri prestiti didipinti e sculture provenienti da mu-sei quali la Kunsthaus di Zurigo, ilBündner Kunstmuseum di Chur, laCollezione Peggy Guggenheim di Ve-nezia nonché da collezioni private.
Particolare cura è stata riservataall’allestimento: per Giacometti èsempre stata fondamentale la collo-cazione delle opere, le quali vannoosservate in relazione alla spazio.
La figura umana e il ritratto in mo-do particolare catturano fortemen-te l’attenzione dell’artista, il quale,però non cerca di riprodurre l’imma-gine realistica secondo i convenzio-nali canoni della verosimiglianza, matende ossessivamente ad andare inprofondità, cercando di rendere vi-sibile l’inconoscibile. Per questo mo-tivo scrittori e intellettuali esisten-zialisti lo eleggono interprete per ec-cellenza dell’allarmante condizionedi solitudine dell’uomo moderno.
Giacometti giunge a distruggereper insoddisfazione molte sue ope-re lamentando la propria presuntainadeguatezza, nonostante i ricono-scimenti, il successo internaziona-le, le testimonianze critiche presti-giose. Il pensiero del fallimento nonlo abbandonerà sino alla morte.
Si segnala infine la presenza, nel-le sale del Museo, dell’intera serie diParis sans fin, composta da centocin-quanta tavole litografiche che si con-figurano come una mostra nella mo-stra.
MARMuseo d’Arte della città di Ravenna
Via di Roma, 13Ravennatel. 0544 482356/482477 [email protected]
Il PresidenteUber Dondini
Il DirettoreClaudio Spadoni
RedazioneKatia Sanchioni
Progetto graficochialab
Alberto Giacometti realizza i primi lavori fra il 1913e il 1915, sotto l’influenza del padre (il pittore Giovan-ni Giacometti) e degli amici Ferdinand Hodler e CunoAmiet. Successivamente si conferma una vocazione ar-tistica favorita da un grande talento naturale. Gli studiin collegio a Schiers, poi presso l’Ecole des Beaux-Arts aGinevra e il viaggio in Italia rappresentano le tappe gio-vanili di un percorso intellettuale. La città di Parigi, dovesi reca nel 1922 per frequentare il corso di scultura diAntoine Bourdelle, rappresenta l’approdo inevitabile del-la scelta di diventare artista. Parigi costituisce anche l’in-contro con il cubismo oltre che con protagonisti dell’avan-guardia quali Brancusi e Laurens. Giacometti in questianni inizia un processo di semplificazione formale e di geo-metrizzazione dell’immagine. Si dedica, inoltre, alla ri-produzione di opere di arte africana e oceanica e realiz-za lavori di ispirazione arcaica come Le Couple e in se-guito Femme-cuillère. L’essenzialità dell’arte primitivadiviene un mezzo alternativo per poter rappresentare larealtà. L’artista non sopporta le opere che vogliono darel’illusione del vero: tutto ciò che si può realizzare è solouna “pallida immagine”di quanto si vede. L’arte è “un mez-zo per vedere meglio” afferma Giacometti, e per questoesegue più prove della rappresentazione di uno stesso mo-dello.Ma si possono cogliere solo somiglianze in cui il mon-do si ripete, e, come egli stesso dichiara, “la più grandeinvenzione finisce sempre con l’identificarsi con la piùgrande somiglianza”.
Per tutta la vita si lamenta dell’impossibilità di ese-guire un ritratto, una testa, senza perdere il dettaglio o, vi-ceversa, di rappresentare il dettaglio senza sacrificare il re-sto. È l’ansia della sua ricerca artistica e la difficoltà cheincontra ogni volta che esegue una scultura. Il 1925 è l’an-no della crisi e della svolta. Abbandona la realtà e adot-ta nuove possibilità per tradurla, fino alle realizzazioniastratte: alcune opere fra il 1927 e il 1929 e la Tête quiregard sono lavori piatti e di impressionante frontalità.
Nel 1930 l’artista si accosta al surrealismo, per ten-tare di spostare il senso della struttura formale, e per ri-cercare, attraverso significati simbolici e allusivi, ciò cherimane nascosto nella materia della realtà rappresenta-ta. In tali opere sono raccolte e trovano espressione in unaloro essenza simbolica alcune qualità opposte come: l’ar-monico e il dissonante, il concavo e il convesso, la spi-golosità e la rotondità. Queste sono anche le caratteri-stiche fondamentali dell’ambiente che ha visto nascerel’artista: la val Bregaglia, la regione montana nel sud del-la Svizzera. La natura di questo luogo ha influenzato tut-ta la sua personalità e la produzione artistica.
La perdita del padre, avvenuta nel 1933, è episodiodeterminante che sposta la ricerca di Giacometti versola meditazione sulla morte unita alla continuità della vi-ta. Ritorna l’interesse per il ritratto, ed è inevitabile lafuoriuscita dal movimento surrealista a cui seguono die-ci anni di isolamento. L’artista intraprende un nuovo per-corso basato sulla percezione visiva: cerca di vedere quan-to rimane delle cose e indaga il processo che crea visi-bilità e invisibilità dei corpi in uno stesso spazio.
Sono questi gli anni delle nuove, fondamentali, ami-cizie: Balthus, Beckett, Sartre, per ricordare solo qualchenome. Dal 1935 distrugge e crea in continuazione, assu-me dell’immagine solo quello che non si vede, come al-terazione della visione, e rappresenta questa distanza, que-sto vuoto. Anche nelle opere degli anni quaranta non siconfronta con la realtà in modo obiettivo, ma coglie que-sta distanza, quest’assenza che fa parte della struttura deicorpi o degli oggetti stessi. A forza di affidarsi alla me-moria e di modificare la relazione visiva con i volumi,Giacometti rischia la loro definitiva scomparsa: le scul-ture rimpiccioliscono sempre di più, diventano minusco-
Femme de Venise I,1956
Bollettino del MARMuseo d’Arte
della città di Ravenna€ 1.50n°1
Mar Museo d’arte della citta di Ravenna / I cataloghi, le mostre, il sito, gli allestimenti, la comunicazione...
Dal Romanticismoall’InformaleOmaggio aFrancesco Arcangeli19 marzo23 luglio2006mar-gio 9-13/14-18ven 9-13/14-20sab e dom 10-19chiuso il lunedì
Comune di RavennaAssessoratoalla Cultura
Museo d’Artedella città di RavennaLoggettaLombardescaVia di Roma, 13Ravennatel. 0544 482356
Dal romanticismoall’informale
omaggio aFrancesco Arcangeli
dal 19 marzoal 23 luglio 2006
mar-gio 9-13/14-18,ven 9-13/14-20,
sab e dom 10-19,chiuso il lunedì
via di Roma, 13. Ravennatel. 0544 482356.
www.mar.ra.it
Museo d’Artedella città di RavennaLoggettaLombardesca
TurnerConstableReynolds
GainsboroughCorot
CourbetCézanne
RenoirMonet
FontanesiFattori
LegaSegantini
KleeSoutine
PermekeCarrà
DePisisMorandi
WolsFautrier
DubuffetDeStaël
DeKooningPollock
BurriLeoncilloMorlottiMandelli
MoreniEnsor
Comune di RavennaAssessoratoalla Cultura
dal romanticismo all’informaleomaggio a Francesco Arcangelidal 19 marzo al 23 luglio 2006mar-gio 9-13/14-18, ven 9-13/14-20, sab e dom 10-19, chiuso il lunedì
Comune di RavennaAssessorato alla Cultura
Museo d’Arte della città di RavennaLoggetta Lombardesca
Via di Roma, 13. Ravenna. tel. 0544 482356. www.mar.ra.it
Sconfitti in apparenza, alleprese con lievi tacite macchie,con qualche immenso esfrenato groviglio, conl’aspro dibattito di pochetacche di colore, non li hatoccati la vera sconfitta, cheè quella del compromesso,della rinunzia alla verità;[...]”
Francesco Arcangeli,Dal romanticismo all’informale,
Torino 1977
20 marzo19 luglio 2007
mar-gio 9-13/14-18.ven 9-13/14-20.sab e dom 10-19
chiuso il lunedì
Via di Roma, 13Ravenna
tel. 0544 482356
Museo d’Artedella cittàdi RavennaLoggettaLombardesca
Acquisizionie lasciti
100 nuoveopere
Comune di RavennaAssessorato alla Cultura
Museo d’Artedella città di RavennaLoggettaLombardescaVia di Roma, 13Ravennatel. 0544 482356
Comune di Ravenna
MondinoAldologica16 novembre 200315 febbraio 2004
Ald
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o, Dervisci,
1993
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mar-ven 9-13/15-18sab e dom 10-18chiuso il lunedì
acquisizioni e lasciti cento nuove opere
dal 20 marzoal 19 luglio 2007
mar-gio 9-13/14-18,ven 9-13/14-20,
sab e dom 10-19,chiuso il lunedì
via di Roma, 13. Ravennatel. 0544 482356.
www.mar.ra.itComune di RavennaAssessorato alla Cultura
Museo d’Artedella cittàdi RavennaLoggettaLombardesca
Critica in Arte 2007–2008
David Casini — a cura di Daniela Lotta 6 › 28 ottobre 2007
Silvia Camporesi — a cura di Claudia Casali 4 novembre › 2 dicembre 2007
Sara Rossi — a cura di Chiara Pilati7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008
Ivan Malerba — a cura di Andrea Bruciati13 gennaio › 3 febbraio 2008
Museo d’Arte della città di Ravenna LoggettaLombardesca
via di Roma 13 telefono 0544.482356 www.museocitta.ra.it
David Casini a cura di Daniela Lotta
Critica in Arte 4 critici per 4 artisti 5 › 28 ottobre 2007
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Museo d’Arte della città di Ravenna
cri ti cain rte
Critica in A
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avid Casini a cura di D
aniela Lotta — MAR M
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Ivan Malerba a cura di Andrea Bruciati Critica in Arte 4 critici per 4 artisti 13 gennaio › 3 febbraio 2008
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rte — Sara Rossi a cura di C
hiara Pilati — M
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useo d’Arte della città di Ravenna
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Ivan Malerba — a cura di Andrea Bruciati13 gennaio › 3 febbraio 2008
Sara Rossi a cura di Chiara Pilati
Critica in Arte 4 critici per 4 artisti
7 dicembre 2007 › 6 gennaio 2008
Critica in A
rte — Sara Rossi a cura di C
hiara Pilati — MAR M
useo d’Arte della città di Ravenna
Museo d’Arte della città di Ravenna LoggettaLombardesca
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Museo d’Arte della città di Ravenna
Sara Rossi, Pollicino, 2003
cri ti cain rte
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Claudia Casali Critica in Arte
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Critica in A
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amporesi a cura di C
laudia Casali —
MAR M
useo d’Arte della città di Ravenna
cri ti cain rte
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Gruppo Fiori / Siamo tutti minatori / Lettere dai rottami / Faccia da riciclo
FACCIA DA
RICICLO
Ecco, è così èOgni due o tre minuti qualcuno ruzzolava giù
Faccio una potatura Asso di bastoni
IO DESIDERO UN AUTOBUS BLU E ALTRE DICIOTTO STORIE CON VENTIDUE FACCE
Se qualcuno ha un tailleur da prestarmi
E poi sai, le polpette, vanno sempre di moda
Ha otto giorni di garanzia
Ce l’ho fatta a fare altre cose
Mi hanno regalato un vitello
faccia
da riciclo
gru
ppo fi
ori
Una cosa che non mi piace è che ci sono troppi semafori
Ogni tanto mi son buttato nel futuro
All’inizio ho giocato per due settimane
per i fatti miei
È andata veramente finita,
nessuno ci crede più
Questo è un birrificio che c’è tanta gente che ci chiede del formaggio
Signora, le devo dire una cosa,
dice a loro che non
ci spiano?
Le scarpe c’era mica tanto da passare uno con l’altro
Entri in macchina e sei di già
in un’altra bolla
Era nata in quegli anni
la chiamarono Argentina
come e perché
evitare di sprecare
le risorse
siamo tutti
minatoriIl più grande giacimento di minerali non è lontano o nascosto sottoterra: è a portata di mano. È fatto da tutti gli oggetti di metallo grandi e piccoli che non ci servono più e che possiamo riciclare. Ancora, ancora e ancora... La loro duttilità è leggendaria. “Siamo tutti minatori” è un progetto del gruppo Fiori per la diffusione della cultura del riciclo e il rispetto dell’ambiente.
siamo tutti m
inatori come e perché evitare di sprecare le risorse gruppo Fiori
Gruppo Fiori / Faccia da riciclo è un’installazione fotografica, un libro, uno studio antropologico sull’idea del riciclo
Bologna Children’s Book Fair / Identità, allestimento: un alfabeto diverso all’anno. 2008, 27 glifi da 27 sistemi di scrittura
Bologna Children’s Book Fair / Scrivere un brand: l’alfabeto nello spazio, sulla comunicazione, editoria, cancelleria, modulistica
The world’s leadingchildren’s publishingevent, held each Springin Bologna, Italy
La Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna: il principale appuntamento internazionale dedicato allo scambio di
copyright di libri per bambini e ragazzi. Un evento espositivo professionale riservato ai soli operatori della filiera, unico per la capacità di attrarre l’editoria specializzata e arricchito da una serie di manifestazioni che ne fanno un momento culturale irripetibile. Gli espositori sono editori, agenti letterari, packagers, stampatori, organismi internazionali, produttori televisivi e cinematografici, operatori del settore licensing, società di servizi collegate all’editoria. Nel 2008 la Fiera del Libro per Ragazzi ha accolto 1.300 espositori provenienti da 69 paesi, ed è stata visitata da 4.879 qualificati operatori stranieri. La partecipazione alla Fiera del Libro per Ragazzi è rigorosamente riservata agli operatori del settore.
The rights place for children’s contentFrom Monday 23rdto Thursday 26thMarch 2009
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The Bologna Children’s Book Fair is the key international event devoted to the exchange of copyrights on books for children and teenagers.This trade fair caters exclusively
for industry professionals. It is an ideal opportunity to attract specialised publishers with a calendar of events that makes it a unique cultural occasion.Meet more than 25,000 industry contacts working in the field of children’s publishing at a truly international venue.Each Spring the children’s publishing community meets in Bologna to: - buy and sell copyrights- establish new contacts and strengthen
professional relationships- discover new illustrators- develop new business opportunities - learn about the latest trends - enjoy the best in children’s educational materials including new media products
The Bologna Children’s Book Fair is open to the trade only.
Children’s publishing involves many players: Bologna is committed to providingthe best possible business environment for all of them.This annual four-day event also attracts an international audience of:- publishers- literary agents- licensors- licensees- packagers - printers- international organizations- TV/Film producers- publishing services suppliers- authors- distributors - booksellers- librarians- translators- illustrators- business developers
46th edition1300 exhibitors20000 square metres69 countries55 languages4879 foreign visitors36 opening hourshundreds of initiatives
Bologna Exhibition CentrePiazza Costituzione EntranceFrom Mon. 23rdto Thu. 26th March 2009 Mon. Tue. Wed. 9.00/18.30Thu. 9.00/17.00
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Bologna, Italy is a good place to do business because it offers:top-quality services, in an ambience
of Italian charm and hospitality; a world famous cuisine; a medieval city, with one of Italy’s most beautiful city centres; a strategic location (by train, one hour from Florence,90 minutes from Venice and Milan, three hours from Rome) and an international airport, 15 minutes from the centre of the town, with non-stop flights to and from most major European destinations.Bologna is the perfect business location as well as a unique city with a strong sense of history. Its relaxed atmosphere and friendly hospitality make it a city that visitors love to return to time and again.
373,000 inhabitants27 museums14 libraries 104 bookshops266 hotels1,000 restaurants1 international airport
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Bologna Children’s Book Fairshow officePiazza Costituzione, 6 40128 Bologna, ItaliaTel +39 051 282 242Fax +39 051 6374 [email protected]
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Concerto dal vivo dei Montefiori Cocktaildj set di Cesare Cera - Irma Records
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pasta buffet e musicaUn viaggio in nove passi fra i sapori della cucina regionale italiana, dalla Sicilia all’Emilia
World Directory of Children’s Book Translators La prima directory mondiale dei traduttori di libri per ragazzi
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In occasione della proclamazione da parte delle Nazioni Unite del 2008 “Anno Internazionale delle Lingue”, la Fiera
del Libro per Ragazzi ha presentato, in collaborazione con l’Index Translationum dell’UNESCO, la World Directory of Children’s Book Translators, una vasta banca dati di traduttori specializzati nel campo dell’editoria per ragazzi disponibile sul sito della Fiera www.bolognachildrensbookfair.com.
L’idea di creare questo strumento nasce dalla consapevolezza del ruolo cruciale della traduzione come strumento di diffusione del vasto patrimonio mondiale
di fantasia, conoscenza, storia e identità attraverso i libri per ragazzi, dove la tradizione si intreccia con i fili del presente e gli orizzonti del futuro.
È un repertorio on-line che raccoglie un elenco aggiornato di traduttori attivi nel campo dell’editoria per ragazzi in
tutto il mondo: vi è rappresentato un ampio ventaglio di realtà linguistiche in cui, alle principali lingue di comunicazione, si affiancano numerose lingue minori.
La World Directory si propone come punto di incontro tra editore e traduttore e come un importante strumento per incrementare il dialogo, al di là delle frontiere e dei
mercati esistenti, fra competenze, culture e paesi al fine di attivare una reale collaborazione nell’interesse di un mercato editoriale giovanile più vario, culturalmente diversificato e dunque più educativo e ricco di stimoli:
- per i traduttori è una interessante opportunità professionale, che consente di diffondere le proprie competenze su scala mondiale: per iscriversi gratuitamente è sufficiente compilare il modulo on-line disponibile sul sito www.bolognachildrensbookfair.com
- agli editori che sono alla ricerca di un traduttore adatto al tipo di libro che stanno progettando permette di effettuare ricerche sia in base alle lingue sia in base al genere, consultando anche un breve curriculum del traduttore. L’accesso alla Directory è gratuito e disponibile attraverso il sito www.bolognachildrensbookfair.com
La Fiera del Libro per Ragazzi in programma a Bologna, dal 23 al 26 marzo 2009, è la più importante e completa
manifestazione dedicata all’editoria per le giovani generazioni. Si tratta del principale appuntamento internazionale dedicato allo scambio di copyright di libri per bambini e ragazzi: un evento commerciale arricchito da una serie di manifestazioni che ne fanno un momento culturale irripetibile ed unico per la capacità di attrarre l’editoria specializzata.
Il Centro Traduttori: per i traduttori provenienti da tutto il mondo e per le associazioni di settore è il punto di incontro per discutere problematiche e condividere esperienze professionali. Ogni anno il Centro propone, in collaborazione
con Biblit, un ricco programma di presentazioni, incontri e workshop.
Bologna Children’s Book Fairtranslators centrePiazza Costituzione, 6 40128 Bologna, ItaliaTel +39 051 282 494 Fax +39 051 6374 [email protected]
INFO
World Directory of Children’s Book Translators La prima directory mondiale dei traduttori di libri per ragazzi
The rights place for children’s content
da lunedì 23a giovedì 26marzo 2009
46a edizione1300 espositori20000 metri quadrati69 paesi55 lingue 4879 visitatori stranieri36 ore di aperturacentinaia di iniziative
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The rights place for children’s content
Bologna 2009 from Monday 23rd
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PERSONALCARDPRESS
Bologna 2009 from Monday 23rdto Thursday 26th March
Bologna Children’s Book Fair progetto Chia lab | lavoro 1817 |1 di 4
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BolognaRagazzi
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The rights place for children’s content
Bologna 2009 from Monday 23rdto Thursday 26th March
46th edition
Stampa su forex 15 mm e montato a 5 cm dalla parete 70 x 200 cm
30
2926
25
BOLOGNARAGAZZIAWARD
BOLOGNAILLUSTRATORSEXHIBITION
ILLUSTRATORSCAFÉ
LEAVEYOURPOST
ROUND AND ROUND IN A CIRCLE…Guest of honourKorea
25Bolognatranslatorscentre26TV film & licensingrights centre25/26Literaryagents centre
prespaziatiprespaziati prespaziatiPrespaziati + Stampa su forex 15 mm scontornato e montato a 5 cm dalla parete
Prespaziati + Stampa su forex 15 mm scontornato e montato a 5 cm dalla parete
prespaziatiprespaziati scritta in polistirolo verniciato spessore 15 cm (riferimenti colori dentro il file)scritta in polistirolo verniciato spessore 15 cm (riferimenti colori dentro il file) Stampa scontornata su forex 15 mm bordato nero e montato a 5 cm dalla pareteStampa su forex 15 mm scontornato e montato a 5 cm dalla parete
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Stampa su forex 15 mm scontorna-to e montato a 5 cm dalla parete
Pantone Warm gray 5RAL 7036Colortrend E4/57
RAL 9002Pantone 7534CMYK C 5, m 5, Y 13, K 5Colortrend E6/16
RAL 9002Pantone 7534CMYK C 5, m 5, Y 13, K 5Colortrend E6/16
Pantone 2645CMYK C 40, m 50, Y 0, K 0Colortrend E15/29
Pantone 2645CMYK C 40, m 50, Y 0, K 0Colortrend E15/29
Pantone 381CMYK C 40, m 0, Y 100, K 0Colortrend E6/44
Pantone 381CMYK C 40, m 0, Y 100, K 0Colortrend E6/44
Pantone 7406CMYK C 0, m 25, Y 100, K 0Colortrend E9/4
Pantone 320CMYK C 100, m 30, Y 0, K 5Colortrend E13/29
Pantone 551CMYK C 30, m 0, Y 0, K 30Colortrend E14/12
Pantone 724CMYK C 50, m 80, Y 100, K 0Colortrend E4/54
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Pantone 106 CMYK C 0, m 5, Y 60, K 0Colortrend E7/22
Pantone 106 CMYK C 0, m 5, Y 60, K 0Colortrend E7/22
All'interno del box Pantone 106 CMYK C 0, m 5, Y 60, K 0 Colortrend E7/22
Pantone 106 CMYK C 0, m 5, Y 60, K 0Colortrend E7/22
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scala 1:20
Pantone 106 CMYK C 0, m 5, Y 60, K 0Colortrend E7/22
8 7 5 3 2 1 046
file: pos_08_A
80 cm
32 cm
126
cm
126
cm
132
cm
132
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94 c
m
68 c
m
52 c
m
52 c
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m
88 c
m
file: pos_08_B file: pos_06_A
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64 cm
102 cm
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∫ølO∞NailluStråtoRs€XHiBItION20O9 file: pos_02_A
sagoma
file: pos_01_A
composizione di illustrazioni: vedere file per tracciato di
scontorno sagoma
Biblioteca multimediale Arturo Loria / Sapere dove cercare prima di entrare: la segnaletica interna si è trasferita sulle finestre
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Comunedi Imola
Bim Biblioteca Comunale di Imola / Un’unico spazio dalla segnaletica al web
La civiltà dei superluoghi / Notizie dalla metropoli quotidiana
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la civiltà dei superluoghigeografie
™®
© Geografie
©
Indipendentemente dallo spazio geografico in cui si collocano, i superluoghi si presentano come stereotipi della società globalizzata. Svincolandosi da ogni rapporto
d’identificazione con l’ambiente circostante, questi grandi sistemi ad alta frequentazione si fondano sulla dissolvenza delle modalità consuete di appartenenza a un dato contesto, esaltando il proprio carattere di elemento urbano eccezionale. La mappa dei casi europei qui tratteggiata è volutamente parziale per lasciare sospesa ogni risposta risolutiva, dimostrando come i superluoghi possono radicarsi sia ai margini periferici delle città, in prossimità delle principali infrastrutture, nei tessuti storici e in ambiti paesaggistici di pregio, mutando in modo sostanziale il volto di intere parti di territorio. Tale indifferenza ubicazionale sembra giustificare il carattere esclusivo che li impronta, rendendoli “oggetti speciali”, le cui proprietà innescano fenomeni di urbanizzazione capaci di creare forme alternative dell’abitare, del commercio, della mobilità, rispondendo ai modi convulsi e caotici di vivere la città oggi. I superluoghi sono elementi tipici e imprescindibili nel paesaggio contemporaneo, necessari alle esigenze di vita attuali.— Matteo Agnoletto
Vista aerea di Serravalle Scrivia
94 95
la civiltà dei superluoghi
gna e per la Provincia bolognese in particolare, un elemento fondamentale del processo di sviluppo del proprio sistema produttivo, basato prevalentemente su di un gran numero di piccole e medie imprese altamente specia-lizzate e connesse ad una complessa rete di committenti e fornitori2. Una rete che ha cominciato ad estendersi inserendo nuovi produttori dislocati anche in alcuni paesi orientali e dell’est Europa. Le previsioni a livello nazionale sono quelle di una continua crescita di domanda per i servizi logistici3, che a differenza delle attività industriali, sono strettamente legate al territorio per la distribuzione finale e non solo sono fonte di valore ag-giunto, ricchezza e plusvalore a livello micro-economico aziendale e macroeconomico territoriale, ma hanno anche il vantaggio di non poter essere estirpate dal territorio in cui sono radicate.
Fondamentali per lo sviluppo delle attività logistiche sono due fattori: la creazione di sistemi-rete nel set-tore dei trasporti e la creazione di nodi intelligenti di rete, i poli logistici, che consentono di ridurre i costi di gestione delle aziende per le funzioni di magazzinaggio e trasporto, permettendo di concentrarsi sull’offerta di
rappresentazioni
L’Interporto di BolognaScenari di sviluppo e reinvenzione di spazi comuniAlice Giovanninetti
E steso su una superficie di circa 250 ettari e con progetti di espansione fino a 400, l’Interporto di Bologna è un complesso integrato di infrastrutture logistiche, ferroviarie e stradali per il trasporto delle merci. Capannoni, tir, containers, treni merci, muletti, parcheggi, strade e binari, danno vita
a 20 km da Bologna, nella pianura nord, ad un polo funzionale altamente specia-lizzato, collegato direttamente alla rete ferroviaria ed autostradale nazionale.
Oltre ad essere un centro intermodale dove avviene il trasferimento delle mer-ci tra unità di trasporto distinte1, l’Interporto è una piattaforma logistica dove l’ampio spettro di attività (manageriali, organizzative, gestionali, finanziarie e strategiche) connesse al ciclo completo dei materiali concorre a far sì che le materie prime, i semilavorati, ed i prodotti finiti pervengano al posto giusto nel momento giusto, nella quantità e qualità giusta ed a un costo ragionevole: obiettivo delle attività logistiche è infatti il raggiungimento del cosiddetto time to market, cioè il tempo che un cliente è disposto ad attendere prima di entrare in possesso del bene finale. Operano all’Interporto un’ottantina di imprese di produzione, trasporto, distribuzione delle merci, gestori degli impianti di trasferimento intermodale, fornitori di servizi logistici oltre alle funzioni ed ai servizi presenti – una stazione di rifornimento carburante e lavaggio automezzi, magazzini per lo stoccaggio, la dogana, un “centro servizi” con banche, un ufficio postale, servizi di ristoro, sin-dacati di categoria – per un totale di 1500 operatori.
Lo scenario è quello di un vero e proprio territorio della globalizzazione, un superluogo denso di attività, un nodo di flussi di informazioni, merci, capitali, persone, dove sono molteplici le provenienze di chi vi transita e di chi vi trova oc-cupazione (tanti gli immigrati impiegati con mansioni di facchinaggio), ma anche le provenienze, le destinazioni e le filiere delle merci. L’Interporto rappresenta per il territorio bolognese un polo funzionale ad alta capacità di attrazione e il carico urbanistico che impone al territorio può risultare decisivo sia in termini positivi – vantaggi economici e sociali – che negativi, per gli impatti ambientali generati.
La logistica e il trasporto delle merci costituiscono per la regione Emilia Roma-
Installazione luminosa per gli spazi aperti dell’Interporto
96 97
la civiltà dei superluoghi
Ma se tutto ciò dovesse realmente accadere, se questo scenario di sviluppo dovesse compiersi, oltre che un sorprendente motore socio-economico, quale luogo avrà costruito l’Interporto su 400 ettari, nel e per il territorio? Da dove dovrebbe partire la ricerca progettuale nel pensare le future espansioni dell’Interporto, come luogo in grado di suscitare una reazione il più possibile empatica ed emozionale nelle persone che passano, utilizzano, sostano o entrano in contatto con questi spazi?
Lasciando momentaneamente insoluto questo interrogativo ed immergendoci in una sorta di tour esplorativo dell’esperienza spa-ziale che offre ai suoi fruitori, oggi lo spazio fisico dell’Interporto corrisponde allo spazio dei flussi delle merci nelle sue dimensioni caratterizzanti: quello delle strade corrispondenti agli spazi di ma-novra dei tir, quello dei capannoni e dei lotti su cui questi insistono, funzionali alle quantità e alle operazioni legate alla movimentazio-ne delle merci, quello delle ribalte dipendenti dalle dimensioni dei camion. Attraverso azioni puntuali, che vanno dalla cura del verde all’inserimento tra gli spazi interportuali di alcune opere d’arte che interpretano i valori simbolici del luogo (richiamando ad esempio la questione delle relazioni tra paesi produttori e paesi consumatori, tra nord e sud del mondo), si compie invece una possibile mediazio-ne tra spazio dei flussi delle merci e spazio dei luoghi, e quindi la creazione di varietà, ricchezza di significati, qualità spaziale, com-plicando quello che il luogo tenderebbe a generare per soddisfare le sue funzioni specifiche, con i suoi chilometri di asfalto, le vaste superfici grezze, gli enormi capannoni.
All’esigenza di rispondere al flusso delle merci si affianca quindi anche la necessità di una “vivibilità” di questo luogo iperspecializza-to, la possibilità di incontri, scambi e relazioni tra le persone che il luogo stesso potrebbe consentire. Le necessità sono soddisfatte dagli spazi ricettivi del centro servizi, dal bar e da un grande self-service, mentre altri luoghi sono occasione di un’appropriazione dello spazio esistente e di dinamiche d’uso originariamente non previste: lungo i bordi delle strade, nei retri dei capannoni, nelle aree di risulta, i camionisti, in attesa di ripartire (alcuni camion sostano all’Inter-porto anche 2-3 giorni) e in genere divisi per nazionalità, inventano i luoghi della socialità, dandosi appuntamento per relazionarsi durante il momento della cena su tavolini improvvisati, stare tra connazionali, per pregare verso la Mecca, dormire, ognuno a bordo del proprio mezzo.
L’immagine che offre l’Interporto è quella di un luogo con un’in-credibile potenzialità di relazioni e scambi dove metaforicamente “cercare un passaggio per qualsiasi destinazione”, di un melting pot fatto di storie individuali in un intreccio di movimenti quotidiani che nell’ipotesi di ulteriori espansioni potenzierà sempre più questa sua vocazione: sempre più truckers, impiegati, facchini, dirigenti, stagisti e magari altre spontanee pratiche di aggregazione ed utiliz-
rappresentazioni
servizi di logistica. A questo si aggiunge che, secondo le prospettive di settore, la domanda futura premierà sempre più le strutture di grandi dimensioni, di qua-lità, collocate in location strategiche, cioè ben collegate con ferro e gomma. Rispetto a questi scenari l’Inter-porto di Bologna presenta una serie di caratteristiche strategiche in termini localizzativi e legate ai servizi funzionali delle sue specifiche attività secondo quanto risulta oggi fondamentale per i poli logistici di terza generazione4. All’intermodalità dell’Interporto si ag-giunge la funzione di nodo di transito del territorio provinciale e della città di Bologna in particolare, area per la quale transitano il 75% delle merci che attraver-sano l’Italia5.
A livello regionale e provinciale l’Interporto è riconosciuto come un’importante eccellenza da valo-rizzare e sono presenti negli strumenti di pianifica-zione territoriale una serie di obiettivi ed azioni per garantire una gestione dei flussi delle merci efficace e sostenibile per l’ambiente. A livello regionale il Piano Integrato dei Trasporti propone la “Piattaforma Regio-ne”6 mentre per il Ptcp provinciale l’obiettivo è quello di intervenire sulla rete autostradale e ferroviaria fel-sinea in modo da favorire la sinergia tra i vari mezzi di trasporto, favorendo in particolare l’uso del ferro per il trasporto merci sulle lunghe distanze e creando dei punti di interscambio, così da spostare rapidamente i carichi sui tir o sui mezzi di piccole dimensioni per coprire le brevi distanze, collegando infine il trasporto terrestre anche con la via marittima al porto di Raven-na e aerea all’aeroporto Marconi. L’Interporto rappre-senterebbe rispetto a questo sistema una necessaria area di raccolta a scala territoriale ampia e diventereb-be l’elemento ordinatore tra le varie metodologie di trasporto. Spostare più a sud il punto di smistamento del sistema della logistica – funzione finora svolta principalmente per la pianura padana centro orien-tale da Verona e dal Veneto in generale – rappresenta una sfida per la Provincia di Bologna ed un’occasione significativa per giocare un ruolo di cerniera, in base al quale le merci non si limiteranno a transitare sulle reti emiliano-romagnole di trasporto, ma potranno subire importanti interventi di trasformazione all’in-terno dei confini provinciali con importanti ricadute di carattere economico ed occupazionale su tutto il territorio regionale.
L’autostrada e gli edifici dell’Interporto. Vista aerea
Momenti di vita quotidiana negli spazi improvvisati dell’Interporto (foto di Marco Santarelli)
Superluoghi e cittàMatteo Agnoletto, Alessandro Delpiano, Marco Guerzoni — pag. 6
Luoghi, nonluoghi e superluoghi del commercio Giandomenico Amendola — pag. 12
Forme di “eccesso” e perdita di senso generalizzata Patrizia Mello — pag. 15
SupervillaggiMosè Ricci— pag. 19
Italian beauty Superluoghi come pretesto per un filmRichard Ingersoll— pag. 22
I superluoghi della mobilità Guido Martinotti— pag. 29
Da nonluogo a superluogo Carmelo Baglivo e Luca Galofaro (Ian+) — pag. 35
I corpi della metropoli comunicazionaleMassimo Canevacci— pag. 37
Abitare la città Alberto Sobrero— pag. 42
indice
Contributi fotografici — pagg. 48–67
_ Alessandra Chemollo e Fulvio Orsenigo (ORCH)
_Andrea Botto_Moreno Maggi_Francesco Jodice_ Mariella Boccadoro
(Gerdaphoto)
Outlet di Barberino del Mugello Mai sentito parlare di designer outlet?Antonella Radicchi— pag. 68
Centro Commerciale Megalò, Chieti Fuori scala per tutte le scaleEmilia Corradi— pag. 73
Aeroporto Orio al Serio, Bergamo Il carattere urbano di uno spazio infrastrutturale Luca Velo— pag. 78
Stazione Termini, RomaSpazi per la città pubblica Giulia Fini— pag. 82
Nuova Fiera di Milano, Rho-Pero Oltre il recinto Federico Zanfi— pag. 88
L’interporto di BolognaScenari di sviluppo e reinvenzione di spazi comuni Alice Giovanninetti — pag. 94
Etnapolis ed Etnaland, Catania Doppelgänger under the volcano. Le speranze di un complesso multifunzionale nel meridioneAgatino Rizzo e Roberto Zancan — pag. 100
Auditorium “Parco della Musica”, Roma Fabio Fassone— pag. 106
Ex fabbrica del Lingotto, Torino Michele Serra— pag. 109
Parco Leonardo a Fiumicino Nuove forme di centralità per la periferia Michele Costanzo— pag. 112
Centro Storico e Piazza Maggiore, Bologna Lo statuto mutevole della piazzaFrancesco Evangelisti— pag. 118
Polarità integrate per disegnare geografie metropolitane Il caso di Lione Elena Marchigiani— pag. 136
Barcellona contemporanea L’estinguersi di un modelloAntonio Pizza— pag. 144
Aisle of Plenty. Territori dell’opulenzaLaura Fregolent e Michelangelo Savino — pag. 148
Riva del Garda Tra superluogo e città, fiere e spettacolarizzazioneMarco Adriano Perletti — pag. 154
Geografie low cost L’Europa dei paesaggi suburbaniFrancesc Muñoz— pag. 160
Che cos’è un superluogo?Proposte per una nuova definizione— pagg. 166–199
corvino+multari, Maria Chiara Tosi, Giovanni Corbellini, Luigi Coccia, Rosario Di Petta, Donata Tchou, Nicola Marzot, Cherubino Gambardella, Andrea Chiesi, Massimo Ilardi, Alessandra Coppa, Fabio Quici, Giovanni Damiani, Giancarlo Consonni, Marco Cremaschi, Vittorio Gregotti, Maurizio Unali, Alberto Alessi, Alessandro Rocca, Daniela Colafranceschi, Andrea Botto, Paola Cannavò (studio.eu), Paolo Ceccon, Stefano Guidarini, Francesca Zajczyk, Michele Sernini, Carla Ferrari, Federico Scagliarini e Cristina Tartari (Studio Tasca), Marcello Capucci, Fabio Mangone, Cesare Macchi Cassia, Claudia Zanfi, Camillo Botticini, Paolo Avarello, Massimiliano Savorra, Maurizio Meossi (Spin+), Agostino Petrillo, Matteo Bolocan Goldstein, Giuseppe Dell’Aquila Luca Pugno Simone Pugno con Chiara Lucchini e Alessandra Unali (LSB architetti), Carlo Prati, Anna Barbara, Antonello Stella (n!Studio), Marco Navarra, Pino Scaglione, Gianfranco Neri, Andrea Costa e Lorenzo Fabian, Fabrizio Paone, Manuel Orazi, Cristina Bianchetti, Gabriele Toneguzzi, William Guerrieri (Linea di Confine), 2A+P, Lamberto Amistadi,
Romolo Ottaviani, Francesco Gastaldi, Umberto Cao, Michele Bonino e Subhash Mukerjee (Marc), Giovanni Vaccarini, Alberto Ferlenga, Laura Thermes, Armando Dal Fabbro, Alessandro Melis (HelioPolis 21), Giampiero Cuppini, Matteo Poli, Franco Purini, Sara Occhipinti, Sergio Pace, Paolo Bozzuto, Raffaella Laezza, Alessandro Gaiani, Alessandro Marata, Antonio Angelillo, Andrea Boschetti (Metrogramma), Franco Zagari, Gennaro Postiglione, Francesco Indovina, Paola Viganò, Luca Gaeta, Marco D’Annuntis, Patrizia Gabellini, Piero Orlandi, Enrico Prandi, Annalisa Trentin, Giovanni Villanti, Giovanni Pieretti, Dario Costi, Andrea Zamboni (ACZ studio di architettura)
Biografie — pag. 200
ß sguardi
®rappresentazioni
© geografie
™ dizionario
Disquisizioni su due superluoghi Dialogo con Massimiliano Fuksas Giovanni Franceschelli— pag. 124
la civiltà dei superluoghinotizie dalla metropoliquotidiana
la civiltà
dei super-luoghi
notizie dalla
metropoliquotidiania _outlet
_aeroporti _stazioni
_centri commerciali
con contributi di Massimiliano Fuksas
Richard Ingersoll Francesco Jodice Guido Martinotti
Franco Purini
O utlet, centri terziari dell’interscambio,
aeroporti, stazioni ferroviarie,
fashion district, centri commerciali,
rappresentano spazi di successo,
ad altissimo livello di frequentazione. In una
società sempre più tecnologica e consumistica, la
trasformazione del territorio è spesso dominata da
nuovi spazi multifunzionali, non relazionali, insensibili
al contesto, con straordinari bacini di utenza, la cui
identità non ha nulla a che fare con l’appartenenza “al
locale”: questi ambiti contemporanei rappresentano
un esito formale del sovvertimento del principio
di “prossimità”, della relazione tra spazio e tempo
che ha guidato la costruzione della città nel secolo
scorso; sono spazi di potere non solo economico, che
non sorgono spontaneamente, ma come esito di un
dialogo incompiuto o rifiutato con la metropoli del
‘900. Riprendere questo dialogo interrotto significa
accettare il carattere straordinario ed eccezionale che
sta nel prefisso “super”: significa comprendere – e non
rifiutare – questi ambiti nel progetto della città futura.
I saggi presentati nelle pagine del libro avanzano
riflessioni e ipotesi per rispondere alle problematiche
di pianificazione e di governo.
I superluoghi saranno nuova città, in questo secolo?
[…] ancora non abbiamo la coscienza che questi possano essere i luoghidi un territorio immenso e li concepiamo ancora come luoghiche funzionano soltanto per eventi. Credo che l’evento più importante sia la quotidianità.”Massimiliano Fuksas
Illustrazione in prima di copertina, a sinistra: eBoy (particolare)
¤ 20,00
Lo Stignani Teatro comunale di Imola / Un teatro classico cerca il rinnovamento
1011Città di Imola
L’Opera nel ridottoottobre-novembre 2010
Città di Imola
rimarrete di stucco
lo Stignani
aprile–maggio 2010 riapre il Teatro Comunale di Imola Ebe Stignani
Città di Imola
Via Verdi, 1/3 40026 Imola (BO) tel. 0542 602600 fax 0542 [email protected] [email protected] www.teatrostignani.it
Città di Imola
si ringrazia
1011
stagione 1011
Via Verdi, 1/340026 Imola (bo)tel. 0542 602600fax 0542 [email protected] [email protected] www.teatrostignani.it
Acquisti biglietti on-line
www.teatrostignani.it oppure www.vivaticket.it
N.B.: a titolo di commissione, Vivaticket, società che gestisce il servizio, richiederà un importo non rimborsabile pari al 12% (+IVA al 20%) sul prezzo di
ogni biglietto al momento dell’acquisto.
Riduzioni bigliettiGiovanissimi fino ai 20 anni; giovani dai 21 ai 26 anni e persone over 65; possessori di tessera Touring Club o Carta Giovane. Occorre esibire un documento idoneo al momento dell’acquisto.
Prenotazioni telefoniche bigliettiÈ possibile prenotare telefonicamente i biglietti al numero 0542 602610 a partire dalle ore 19,30 del MArTedì di spettacolo. Occorre lasciare il proprio nome e numero telefonico. I biglietti non ritirati entro mezz’ora prima dell’orario di inizio dello spettacolo verranno rimessi in vendita.
Prezzi biglietti
settore intero ridotto* ridotto**
Platea € 28,00 € 24,00 € 11,00
Palco centrale
€ 26,00 € 22,00 € 11,00
Palco laterale
€ 22,00 € 18,00 € 11,00
Galleria € 15,00 € 12,00 € 11,00
* 21-26 anni; over 65; Touring Club; Carta Giovane
** fino a 20 anni
Orario inizio spettacoli: serali ore 21, pomeridiani ore 15,30.
Si invita il gentile pubblico ad essere puntuale in quanto a spettacolo iniziato è assolutamente vietato l’ingresso in platea.
Città di Imola
si ringrazia
4Spettacoli in abbonamento 2010-2011
ñDa La Tempestafoto di Bepi Caroli
cartellone
La tempestadi William Shakespeare
con Umberto Orsiniadattamento e regia Andrea De Rosadal 30 novembre al 5 dicembreî p. 8
Aladin Il musicaldi Stefano D’Orazio
musiche dei Poohcon Manuel Frattinicon la partecipazione straordinaria di
Roberto Ciufoliregia e coreografie Fabrizio Angelinidal 31 dicembre al 6 gennaioî p. 10
Suoceri sull’orlo di una crisi di nervidi Mario Scaletta
con Gianfranco D’Angelo, Eleonora Giorgi, Nini Salerno, Paola Tedescoregia Giovanni De Feudisdall’11 al 16 gennaioî p. 12
L’ingannoSleuthdi Anthony Shaffer
con Glauco Mauri e Roberto Sturnoregia Glauco Mauridal 18 al 23 gennaioî p. 14
Le bugie con le gambe lunghedi Eduardo De Filippo
con Luca De Filipporegia Luca De Filippodall’1 al 6 febbraioî p. 16
Mai più solidi Stefano Benni
con Angela Finocchiaroregia Cristina Pezzolidal 22 al 27 febbraioî p. 18
Il catalogodi Jean Claude Carrière
con Ennio Fantastichini e Isabella Ferrariregia Valerio Binascodall’8 al 13 marzoî p. 20
Italiani si nascee noi lo nacquimodi e con Maurizio Micheli e Tullio Solenghiregia Marcello Cotugnodal 22 al 27 marzoî p. 22
Sono un bambino / Fotografie di Olivo Barbieri, storie, giocattoli e illustrazioni d’autore per bambini
sono un bam bi noguardo ascolto gioco leggo
Didart / Artist’s houses a Helsinki, Barcellona, Copenhagen, Roma, Bologna, Trento, Vilnius
washw
ashw
ashwash
Didart 2case d’artista
progetto Chia labresponsabile Beppe Chia / Alessandro Monticommittente Art’édata settembre 2004
tavola 3prospetto casa aperta ed elenco dei materiali da fornireopened view and list of materials
scala 1 : 7,5
AsciugamaniTowel
Foto mezzo busto dell’artista(stampa, diapo, file tiff 300 dpi A4)Artist’s portrait, half-length(photoprint, slide or tif file resolution 300 dpi A4)
Sapone, profumi, trucchi,medicine, pettine...Soaps, perfumes, make-up,medicines, comb…
Spazzatura:cose o ideeda buttareTrash: objectsor ideasto throw away
Bicchiere, dentifricio,filo interdentale, rasoio...Glass, toothbrush,toothpaste, dental floss,shaver…
Parete personalizzabilecon possibilità di scegliere:a) il colore (PANTONE)b) carta da parati(texture disegnata dall’artistae fornita come file tiff 300 dpi f.to A3)Wall to be customized choosing:a) colour (PANTONE)b) wallpaper pattern(designed by the artist and providedas tif file, resolution 300 dpi A3)
DVDs contenenti lavoro,vita dell’artista, e film preferiti(DVD, Divx, Mpeg, Avi)Various DVDs containingthe artist’s work,his/her life, and favourite movies(DVD, Divx, Mpeg, Avi)
Libri vari (arte, narrativa, ecc...) con segnalibrinelle pagine più significative,album di famiglia, diarioVarious books (arts, fiction, etc...) with bookmarkssigning the most relevant pages, family album, diary Cartoline dal paese d’origine dell’artista
Postcards from the artist’s home country
Nel guardaroba: 2-3 abiti, 2 paia di scarpe,1-2 cappelli, 1 valigia da viaggiocon effetti personali(dimensioni massime: larghezza 30 cm,profondità 30 cm, profondità 20 cm).In the wardrobe: 2-3 pieces of clothing, 2 pairs of shoes,1-2 hats, a travel suitcase filled withpersonal effects (max size:width 30 cm, height 30 cm, depth 20 cm)
Attrezzi e materialiTools and materials
a) il cassetto dei lavori:10 riproduzioni plastificate di opere dell’artista (f.to A3),5 riproduzioni plastificate di opere dei suoi artisti di riferimento (f.to A3)b) il cassetto dei ricordi: oggetti vari a discrezione dell’artistac) il cassetto dei materiali: oggetti e attrezzi per il laboratorioa) the drawer of works:10 plastic coated reproductions of the artist’s works+ 5 plastic coated reproductions of worksof his/her prefered artists (A3)b) the drawer of memories: free selection of various objectsc) the drawer of materials: a selections of toolsand materials for the workshop
Sedia o sgabello(dimensioni massime: larghezza 45 cm,altezza seduta 50 cm, profondità 50 cm).Chair or stool(max size: width 30 cm,depth 30 cm, height 20 cm).
Cibo: a cura dell’artistain loco, duranteil workshopFood: care of the artiston site duringthe workshop
3-4 lavori dell’artista completi di cornice(dimensioni massime: 15 cm x 15 cm)3-4 artist’s works with frame(max measure: 15 cm x 15 cm)
arte
fotografia
quotidiani
1percorsi sezioni
2 temi
dewey
3 sottotemi
dewey
7 m.2 m. 11 m. 20 m.
leggere lo spazio interno
Segnalare i contenuti evitando sovrastrutture e supporti: colori e scritte a parete comunicano senza invadere l’architettura.
> materiali: tinteggiature per marcare zone di particolare interesse. Scritte prespaziate a parete e scritte magnetiche sulla scala e sulla ringhiera di ferro.
archigrafica ‘poetica’citazioni e frasi il cui significato indica semanticamente la sezione tematica dell’area
i livelli dell’orientamento1_orientamento di percorso 2_macroaree tematiche3_temi specifici 4_sottotemi, scaffale
4
Il Pertini / Centro Culturale di Cinisello Balsamo
leggere in superficie
Gruppo Hera / Percorso didattico nei laboratori centralizzati
Sistema Laboratori del Gruppo Hera
Molto piccolo, molto importante
Ogni giorno rendiamo visibile l’invisibile
Gruppo HeraLaboratoridianalisiDivisione Distribuzione Fluidi Hera SpAVia Balzella 24, Forlì[email protected]
Ambiti
Chialab è un laboratorio per il design della visione.Visualizziamo informazioni per la carta, gli ambienti e gli schermi.Creiamo identità visive, strumenti e metodi per gestirle.Elaboriamo sistemi editoriali per il trattamento dell’informazione.Ci preoccupiamo della formazione di nuove visioni. IdentitàEditoriaAmbienti digitaliAmbienti analogiciComunicazionePackagingFormazione
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Collaboriamo assiduamente con filosofi, antropologi, pedagogisti, biologi, musicisti, tipografi, poeti, fotografi, illustratori... ci permettono di affrontare i problemi da molte angolazioni per proporre soluzioni innovative ed efficaci. Accogliamo volentieri tirocinanti ai quali chiediamo di condividere con noi una loro ricerca sulla quale fornire consulenza e assistenza. Non impieghiamo stagisti nelle mansioni ordinarie dello studio. Partecipiamo a Designetwork, un modo di allargare lo studio, di collaborare con altri progettisti per moltiplicare le forze e condividere progetti complessi.
Metodo La nostra visione del design e del progetto affiora da un domandarsi costante sulle necessità dell’uomo. Il progetto è per noi una domanda aperta sull’uomo nel suo ambiente, le relazioni, i limiti, le necessità, le possibilità. Questa visione del nostro fare ci costringe a rinnovare lo sguardo, a trovare nuovi punti di vista, a disegnare sempre nuove prospettive. Cerchiamo di non imporre le nostre idee, dedichiamo molto tempo all’ascolto e ringraziamo per ciò che ci viene proposto. Con questo metodo sfumano le categorie alle quali siamo abituati: progettista, cliente, utente, forma, funzione, tutto si amalgama. Il progetto diventa visione icastica, atto concreto, prodotto, soluzione condivisa.
Abbiamo lavorato e stiamo lavorando con:
Biblioteca Salaborsa / Palazzo Paleotti / Fiera di Bologna: Bologna Children’s Book Fair / Regione Emilia Romagna / Ausl Bologna Nord / Comune di Carpi: Biblioteca Multimediale Loria / Mar: Museo d’arte di Ravenna / Comune di Anzola dell’Emilia / Biblioteca Comunale di Imola / Mambo, Museo d’Arte Moderna di Bologna / Didart, capire e sentire l’arte contemporanea / Palazzo dello sport di Firenze: Nelson Mandela Forum / Giannino Stoppani: libreria, casa editrice, associazione culturale / Hamelin associazione culturale / Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna: Arianna di Guido Reni, La caduta dei Bentivolglio, BellaFuori / Fondazione Gualandi / Provincia di Bologna: Superluoghi, Piani di Zona, Futuro Metropolitano Pianificazione Territoriale e Trasporti / Museo Civico Archeologico: I Romani in Sala Borsa / Università di Bologna: Elogio della Politica, Urbs, Civitas / Tilane Biblioteca di Paderno Dugnano (Milano) / Fieri di Leggere / Zanichelli editore / Motta editore / Damiani Editore / Einaudi / Bruno Mondadori / Pearson / Calderini / Diabasis edizioni / Loescher / Mazzotta editore / Ecor / Teatro Stignani di Imola / Fondazione Marino Golinelli, Start laboratorio di culture creative...
RiconoscimentiMolti lavori della Chialab sono stati segnalati nelle migliori testate dedicate al design grafico contemporaneo. Il progetto Biblioteca Salaborsa è segnalato dall’osservatorio ADI Design Index e il sito ha vinto il primo premio Osc@r del web negli anni 2005/2006/2007/2008 del COMPA ed è stato vincitore del Premio Moebius Lugano 2005.
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