Annuario regionale dei dati ambientali 2011 RIFIUTI
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6. RIFIUTI
Autori: Marilù Armato, Giuseppe Madonia, Hariberth Scaffidi Abbate
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Quadro sinottico Indicatori per Rifiuti Copertura Rappresentazione
Tema
Nome Indicatore D
PSIR
S
T
Stato e
Trend
Tabelle
Figure
Riferimenti Normativi
Produzione di rifiuti urbani e quantità di rifiuti urbani raccolti in modo differenziato
P P
2005-2010
6.1-6.2 6.3-6.4 6.1-6.7
DM 372/98; Decisione n.1600/2000; D.Lgs. 152/06; D.Lgs. 4/08; L. 296/2006;
PRO
DU
ZIO
NE
E G
ESTI
ON
E
DEI
RIF
IUT
I UR
BAN
I
Quantità di rifiuti urbani smaltiti in discarica
P/R P 2004-2010 6.5-6.6 6.8-6.10
D.Lgs.36/03; DM 13/03/03; D.Lgs.152/06; D.Lgs. 4/08.
Produzione di rifiuti speciali P P 2006-2010 6.7-6.8 6.11-
6.12
D.Lgs.152/06; D.Lgs. 4/08; DM 372/98.
PRO
DU
ZIO
NE
E G
ESTI
ON
E D
EI R
IFIU
TI S
PEC
IALI
Sistemi di smaltimento dei rifiuti speciali
P/R P 2006-2010 6.9-6.11 6.13-6.14
D.Lgs.152/06; D.Lgs. 4/08; D.Lgs. 59/05; DM 29/1/07; DM 5/2/98; DM 161/02; D.Lgs. 36/03; DM 3/8/05; D.Lgs.133/05 ; Dir.2000/76/CE.
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Introduzione Il capitolo rifiuti offre un quadro sintetico sullo stato dell’arte della gestione dei rifiuti urbani e speciali nella nostra regione e costituisce un fondamentale strumento di sintesi per verificare i risultati ottenuti, intervenire sui punti critici e orientare le scelte di pianificazione e programmazione. Rifiuti urbani La produzione regionale dei rifiuti urbani si attesta, nell’anno 2010, a circa 2.610.304 milioni di tonnellate. Aumenta anche la produzione pro capite in Sicilia che ha un valore di 517 kg/abitante per anno, tra le più alte delle regioni del sud superata solo dalla Puglia (525 kg/abitante).
In Sicilia, nel 2010, sono operative 14 discariche per rifiuti non pericolosi (fonte Arpa Sicilia). Nel periodo 2004 – 2010 si è avuto una progressiva diminuzione del numero di discariche. Ma la chiusura degli impianti non ha sempre portato ad una reale evoluzione del sistema verso soluzioni di tipo integrato, non accompagnandosi ad una corrispondente riduzione dello smaltimento in discarica in termini quantitativi. Nel 2010 il 93% dei rifiuti prodotti sono stati smaltiti in discarica e solo il 28% di questi è stato sottoposto a trattamento preliminare.
Si conferma quindi il preoccupante divario che pone la Sicilia agli ultimi posti tra le altre regioni in termini di efficienza nella gestione dei rifiuti urbani, in contrasto con la normativa nazionale e comunitaria. La Sicilia, con il Molise (84%) e la Basilicata (83%) sono le regioni che presentano la percentuale maggiore di rifiuti smaltiti in discarica rispetto al totale prodotto. In queste regioni lo smaltimento in discarica rappresenta ancora l’unica forma di gestione adottata e la raccolta differenziata stenta a partire. Nel 2010 la Sicilia ha raggiunto il valore di 9,24 % di raccolta differenziata, con una volume di 245.532 t di rifiuti differenziati, rimanendo l’unica regione che non supera la soglia del 10%. Rifiuti speciali In Sicilia la produzione dei rifiuti speciali si attesta, nell’anno 2009, a circa 11 milioni di tonnellate e nel 2010 a 8 milioni di tonnellate. Il quantitativo di rifiuti speciali pericolosi prodotto nel 2009 e anche nel 2010 si attesta a circa 3 milioni di tonnellate e invece quelli speciali pericolosi sono rispettivamente nel 2009 pari a 7 milioni e nel 2010 scendono a 5 milioni. La quantità dei rifiuti speciali pericolosi si mantiene pressoché costante nel periodo 2006-2010. La produzione dei non pericolosi registra, invece, un considerevole incremento nel 2009 con una produzione del codice CER 170504 (terre e rocce da scavo) pari a 1.673.564 t. Nel 2010, sebbene si registri un valore sensibilmente più alto rispetto al trend degli anni precedenti, si riscontra una diminuzione del quantitativo prodotto pari a circa 2ml di tonnellate sul totale regionale, e circa 3ml di tonnellate sulla sola provincia di Palermo. La gestione dei rifiuti speciali è affidata prevalentemente a regole di mercato, in quanto, contrariamente ai rifiuti urbani, non sussiste per i produttori l’obbligo di smaltimento presso l’ATO; pertanto tale categoria di rifiuti è interessata da flussi interregionali ed extranazionali che si originano direttamente dai produttori o dai gestori intermedi. Si rileva che nel 2009 i rifiuti speciali in Sicilia sono gestiti per il 21,00% attraverso operazioni di trattamento intermedio, per il 66,00% attraverso il recupero (R), per il 6,00% attraverso stoccaggi, per il 7,00% attraverso lo smaltimento in discarica mentre, a meno delle approssimazioni utilizzate, una rimanente quota marginale è destinata alla termodistruzione. Nel 2010 invece i rifiuti speciali in Sicilia sono gestiti per il 12,00% attraverso operazioni di trattamento intermedio, per il 65,00% attraverso il recupero, per il 16,00% attraverso stoccaggi, per
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il 7,00% attraverso lo smaltimento in discarica mentre, a meno delle approssimazioni utilizzate, una rimanente quota marginale è destinata alla termodistruzione. In generale, si riscontrano sensibili incrementi nei flussi in entrate alle discariche rispetto agli anni antecedenti il 2008, da imputare alla ricezione dei rifiuti speciali che originano nell’area della Campania. Controlli L’articolo 197 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., richiamato dall’art. 3 della L. R. 08/04/2010 n. 9, assegna alle Province la competenza, in linea generale, delle funzioni amministrative concernenti la programmazione ed organizzazione del recupero e smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, tra cui il controllo periodico su tutte le attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti, ivi compreso l’accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui alla parte quarta del citato D.Lgs. Ai fini dell’esercizio delle proprie funzioni le Province possono avvalersi, mediante apposite convenzioni, del supporto tecnico-scientifico dell’ARPA Sicilia o di altre strutture pubbliche o universitarie, fermo restando quanto previsto dagli artt. 214, 215 e 216 per l’applicazione delle procedure semplificate. Gli addetti al controllo sono autorizzati ad effettuare ispezioni, verifiche e prelievi di campioni all’interno di stabilimenti, impianti o imprese che producono o che svolgono attività di gestione dei rifiuti. Nell’ambito delle proprie competenze le Province sottopongono a controlli periodici i soggetti che producono rifiuti pericolosi, le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti a titolo professionale, gli stabilimenti e le imprese che smaltiscono o recuperano rifiuti, curando, in particolare, che vengano effettuati adeguati controlli periodici sulle attività sottoposte alle procedure semplificate di cui agli artt. 214, 215 e 216 del D.Lgs. 152/2006 e che i controlli concernenti la raccolta ed il trasporto di rifiuti pericolosi riguardino, in primo luogo, l’origine e la destinazione dei rifiuti. Nel corso del 2011 sono stati avviati contatti con le Province Regionali Siciliane per la stipula di un Accordo Quadro e relative linee guida che regolamenti le modalità ed i costi per lo svolgimento dell’attività di supporto da parte di ARPA Sicilia. In linea generale può affermarsi che in Sicilia, nel settore dei rifiuti, allo stato sono soggetti al controllo:
- gli impianti IPPC dotati di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) sulla base del Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC) su cui esiste l’obbligo di legge ai sensi dell’art. 29 decies del D.Lgs. 152/06;
- gli altri impianti di gestione rifiuti e/o nel cui ciclo produttivo si generano rifiuti su richiesta, in genere, dell’Autorità Giudiziaria ed in casi di particolare rilevanza a seguito di esposti, segnalazioni, ecc.
I dati sui controlli degli impianti sono riportati nel capitolo Rischio Antropogenico.
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INDICATORE PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI SCOPO Determinare la quantità totale dei rifiuti urbani generati per monitorare la validità delle azioni intraprese in attuazione delle strategie di prevenzione. DESCRIZIONE L’indicatore riporta il dato complessivo della quantità di rifiuti urbani prodotti. Sono classificati tra i Rifiuti urbani (art. 184, c. 2 del D.Lgs. 152/2006): i rifiuti domestici anche ingombranti; i rifiuti non pericolosi assimilati agli urbani; i rifiuti da spazzamento; i rifiuti giacenti in aree pubbliche o private ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e
sulle rive dei corsi d’acqua; i rifiuti vegetali da aree verdi; i rifiuti da esumazione ed estumulazione ed altri rifiuti provenienti da aree cimiteriali. UNITÀ di MISURA Tonnellata (t), chilogrammo/abitante (kg/ab). FONTE dei DATI ISPRA Rapporto Rifiuti Urbani 2011, ARPA Sicilia Elaborazione su dati del Catasto Rifiuti.
NOTE TABELLE e FIGURE Nella tabella 6.1 e nelle figure 6.1, 6,2, 6,3, e 6,4 vengono riportati i dati relativi alla produzione di rifiuti urbani in Sicilia, suddivisi per le nove province regionali, con il relativo dato di produzione pro capite espresso in kg/ab. La tabella 6.2 riporta la produzione percentuale di rifiuti per provincia nel 2010.
STATO e TREND La produzione e la gestione dei rifiuti urbani in Sicilia è stata determinata sul confronto tra i dati contenuti, su scala nazionale, nei Rapporti Rifiuti pubblicati da ISPRA e quelli, su scala regionale, elaborati dalla Sezione Regionale del Catasto dei Rifiuti della Sicilia sulla base delle dichiarazioni del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD). La produzione regionale dei rifiuti urbani si attesta, nell’anno 2010, a circa 2.610.304 milioni di tonnellate, rimanendo praticamente costante con un +0,32% circa rispetto al 2009. Tendenza che concorda con l’andamento di produzione dei rifiuti urbani a livello nazionale. In Sicilia tale crescita, seppure lieve, fa seguito ai cali di produzione rilevati tra il 2007 e il 2008 (- 1,6%) e tra il 2008 e il 2009 (-1,8%) e porta ad avere, nell’ultimo anno, a un valore di produzione analogo a quello del 2005 (figura 6.1). Rispetto al 2007, anno in cui la produzione regionale dei rifiuti urbani aveva raggiunto il valore massimo (2.695.198 milioni di tonnellate) si osserva una contrazione complessiva dello 3,1%. Le figure 6.1 e 6.2 mostrano e raffrontano rispettivamente il trend della quantità di rifiuti urbani prodotti a livello regionale e la quantità di rifiuti urbani prodotti per provincia nel periodo 2005-2010. A livello provinciale si osserva un leggero aumento della produzione di rifiuti, più marcato per la provincia di Caltanisetta (2,7%) e una diminuzione nelle province di Enna (-3,7%) di Catania (-0.5%), di Siracusa (-0.38 %) e di Trapani (-0.4%).
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Nel 2010 la provincia di Palermo, con 664.756 tonnellate di rifiuti, ha prodotto circa il 25% del totale regionale seguita da Catania con il 23%. L’andamento della produzione dei rifiuti urbani è legata a diverse cause, tra cui vanno annoverate la correlazione tra l’andamento della produzione dei rifiuti urbani ed il trend degli indicatori socio economici per questo motivo sul dato di produzione incide in maniera sostanziale l’andamento della popolazione residente pertanto risulta utile calcolare la produzione pro capite che svincola il dato dal livello di popolazione residente. Nel 2010 il dato di produzione pro capite in Sicilia si attesta a 517 kg/abitante per anno a fronte di un valore pari a 515 kg/abitante per anno rilevato nel 2009 rimanendo praticamente costante con un incremento percentuale dello 0,3% circa. La figura 6.3 evidenzia l’aumento in Sicilia della produzione pro capite che segue il calo già riscontrato tra il 2006 ed il 2009. La produzione pro capite di rifiuti urbani in Sicilia si è mantenuta sotto la media nazionale, ma dal 2006 è stata tra le più alte delle regioni del sud; superata solo dalla Puglia con un valore pro capite nel 2010 paria 525 kg/abitante per anno. I dati pro capite per ciascuna provincia concordano con l’andamento del dato regionale; tranne per le province di Enna, Catania e Siracusa che presentato un decremento. Tabella 6.1: Produzione di rifiuti urbani totali e pro capite in Sicilia e per provincia (t) – Anno 2010
Produzione di rifiuti urbani 2010
Totale Totale Pro capite Provincia [t] [t] [kg/ab]
AG 195.377 222.601 490,3 CL 128.067 125.360 461,3 CT 687.182 615.744 564,9 EN 74.131 68.296 396 ME 268.764 334.810 512,1 PA 714.287 664.756 532 RG 153.716 152.351 478,3 SR 168.211 210.983 521,9 TP 224.341 215.403 493,3
SICILIA 2.614.076 2.610.304 517 Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti
Tabella 6.2: Produzione percentuale di rifiuti per provincia (%) – Anno 2010
PROVINCIA 2010
AG 8,5 CL 4,8 CT 23,6 EN 2,6 ME 12,8 PA 25,5 RG 5,8 SR 8,1 TP 8,3
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti
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Figura 6.1: Trend della produzione totale di rifiuti urbani in Sicilia (t) - Anni 2005 - 2010
2.000.000
2.050.000
2.100.000
2.150.000
2.200.000
2.250.000
2.300.000
2.350.000
2.400.000
2.450.000
2.500.000
2.550.000
2.600.000
2.650.000
2.700.000
2.750.000
2005 2006 2007 2008 2009 2010
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti Figura 6.2: Trend della Quantità pro capite di rifiuti urbani prodotti in Sicilia (2005 - 2010)
100
150
200
250
300
350
400
450
500
550
600
2005 2006 2007 2008 2009 2010
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti
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Figura 6.3: Produzione di rifiuti urbani in Sicilia per provincia (t) - Anni 2005 -2010
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
AG CL CT EN ME PA RG SR TP
2005 2006 2007 2008 2009 2010
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti Figura 6.4: Trend Quantità pro capite di rifiuti urbani prodotti per provincia (2005 - 2010)
0
100
200
300
400
500
600
700
AG CL CT EN ME PA RG SR TP
2005 2006 2007 2008 2009 2010
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti
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Di seguito considereremo l’andamento della raccolta differenziata dei rifiuti nelle diverse province siciliane prendendo in considerazione anche le varie frazioni merceologiche recuperate relativamente al 2010. La tabella 6.3 riporta per ciascuna delle province della Sicilia e per l’intero territorio regionale le quantità di raccolta differenziata e le relative percentuali nel 2010. Nel 2010 la Sicilia ha raggiunto il valore di 9,24 % di raccolta differenziata, con una volume di 245.532 t di rifiuti differenziati, rimanendo l’unica regione che non supera la soglia del 10%. A livello nazionale, nell’anno 2010, si registra una percentuale pari al 35,3% circa della produzione nazionale dei rifiuti urbani, attestandosi a oltre 11,4 milioni di tonnellate, che consente di raggiungere, con quattro anni di ritardo, l’obiettivo fissato dalla normativa per il 31 dicembre 2006. I target di raccolta differenziata individuati dal D.Lgs. n. 152/2006 e dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 sono, infatti, i seguenti: almeno il 35% entro il 31 dicembre 2006; almeno il 40% entro il 31 dicembre 2007; almeno il 45% entro il 31 dicembre 2008; almeno il 50% entro il 31 dicembre 2009; almeno il 60% entro il 31 dicembre 2011; almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012. Per quanto riguarda la raccolta differenziata pro capite si rileva che la Sicilia mostra un valore inferiore a 50 kg/abitante per anno, pari a tale valore, o di poco superiore, risultano i quantitativi relativi a Basilicata, Molise e Calabria rispetto ad una media nazionale di circa 189 kg per abitante per anno. La figura 6.5 e la tabella 6.3 riportano le percentuali di raccolta differenziata in Sicilia suddivise per provincia. Nel 2010 tutte le province non raggiungono la soglia del 10% tranne la provincia di Trapani con il 26,70% e la provincia di Agrigento con 12.93%. Le province che hanno fatto registrare una crescita della variazione percentuale di raccolta differenziata risultano Trapani (+12%), seguita da Caltanisetta (+3,2%). Presentano un trend negativo Enna e Ragusa. Nel 2010 la provincia di Enna con il 1,17 occupa il fanalino di coda a livello nazionale della raccolta differenziata. La situazione risulta ancora più grave considerando le tre principali città della Sicilia cioè Palermo, Catania e Messina. Uniche città che non raggiungono a livello nazionale la soglia del 10% di raccolta differenziata, con tassi rispettivamente pari al 7,4%, 5,6% e 3,8% e una raccolta pro capite nel 2010 di 19 kg/abitante per anno per la città di Messina; di 42 kg/aitante per anno per Catania e di 43kg/abitante per anno per Palermo. La tabella 6.8 rappresenta la raccolta differenziata suddivisa per frazione merceologica in Sicilia negli anni 2004 - 2010. L’analisi dei dati evidenzia, tra il 2009 e il 2010, un incremento della composizione media della raccolta differenzia ( +2%). Nell’anno 2010, il quantitativo di rifiuti organici avviati ad impianti di compostaggio e digestione anaerobica risulta, pari, complessivamente, a circa 87. 692 tonnellate (+19% rispetto il 2009) che fa seguito a 79.448 tonnellate di carta e di 28.168 tonnellate di vetro (tabella 6.4 e figura 6.6). Un ruolo di particolare importanza è costituito dalla raccolta differenziata dei beni durevoli (RAEE), che, se abbandonati nell’ambiente, possono inquinare l’aria, l’acqua, il suolo o produrre effetti nocivi sulla salute, in quanto contengono sostanze pericolose e tossiche che devono essere opportunamente separate e trattate. I RAEE rappresentano uno dei flussi di rifiuti individuati come
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prioritari dalle politiche dell’Unione Europea, sia per la loro complessa composizione, sia per l’elevata produzione registrata negli ultimi anni con previsione di ulteriori significativi aumenti. ll DLgs 151/05, recependo le direttive UE, ha disposto l’obbligo di separare e di raccogliere i RAEE in maniera differenziata dal 1 gennaio 2008. Tale decreto ha inoltre stabilito di raggiungere entro la fine del 2008, per i RAEE domestici, un obiettivo minimo di raccolta differenziata pari a 4 kg/ab. A partire da giugno 2010, con l’entrata in vigore del DM 8 marzo 2010 n. 65, è stato reso operativo l’obbligo del ritiro “uno contro uno”, già definito dall’art. 6, comma 1, lettera b) del D.Lgs 151/2005, e, di conseguenza, è prevedibile una crescita ancora più rilevante della raccolta. I dati relativi alla raccolta differenziata dei RAEE di provenienza domestica indicano che, nel corso del 2010, in Sicilia sono state conferite in maniera differenziata 10.200 tonnellate di tali rifiuti con incremento del 20% rispetto al 2009. Tale incremento è stato determinato anche dal passaggio, nel corso dell’anno, al digitale terrestre con conseguente sostituzione di molti vecchi apparecchi televisivi, ormai obsoleti e inutilizzabili. La figura 6.7 mostra il trend della raccolta dal 2004 al 2010, evidenziando un incremento più accentuato negli ultimi anni. La raccolta differenziata dei RAEE si effettua in tutto il territorio regionale, principalmente presso i Centri di raccolta rifiuti e, in minor misura, tramite servizi di raccolta “su chiamata”. Tabella 6.3: Quantità (t) e percentuale (%) della raccolta differenziata in Sicilia e per provincia. Anno 2010
2010 Prov. Quantità %
AG 28.786 12,9 CL 10.709 8,5 CT 51.077 8,3 EN 1.180 1,7 ME 25.237 7,5 PA 45.243 6,8 RG 12.987 8,5 SR 12.799 6,1 TP 57.514 26,7
Sicilia 245.532 9,4
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti
Tabella 6.4 - Raccolta differenziata per frazione merceologica in Sicilia (t).
Anno Frazione
umida Carta Vetro Plastica Legno Metalli RAEE Altro Totale 2010 87.692 79.448 28.168 17.699 9.771 6.120 10.200 6.435 245.532
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti
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Figura 6.5 Percentuali di raccolta differenziata in Sicilia suddivise per provincia. Anno 2010.
Fonte: Elaborazioni ARPA Sicilia - Catasto Rifiuti
Figura 6.6. Raccolta differenziata per frazione merceologica in Sicilia (t). Anno 2010.
Carta33%
Vetro12%
Plastica7%
RAEE4%
Legno4%
Metalli3%
Frazione umida37%
Fonte: Elaborazioni ARPA Sicilia - Catasto Rifiuti
AG 12,9%
TP 26,7%
PA 6,8%
ME 7,5%
CT 8,3% EN 1,7%
CL 8,5%
SR 6,1%
RG 8,5%
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Figura 6.7: Raccolta differenziata pro capite dei RAEE (2004-2010)
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti
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INDICATORE QUANTITÀ DI RIFIUTI URBANI SMALTITI IN DISCARICA INDICATORE SCOPO Controllare l’effettiva diminuzione del ricorso allo smaltimento in discarica, così come previsto dal D.Lgs. 152/06, per valutare l’efficacia delle politiche messe in atto. DESCRIZIONE L’indicatore proposto raffigura la quantità di rifiuti urbani smaltiti in discarica. UNITÀ di MISURA Tonnellata (t). FONTE dei DATI ISPRA Rapporto Rifiuti Urbani 2011; Arpa Sicilia Elaborazione su dati del Catasto Rifiuti.
NOTE TABELLE e FIGURE Le figure 6.8 e 6.9 e la tabella 6.5 mettono in relazione la quantità di RSU smaltiti in discarica rispetto alla quantità prodotta a livello regionale, evidenziando l’incidenza di tale tipologia di smaltimento. La tabella 6.6 e la figura 6.10 riportano la quantità di rifiuti urbani smaltiti in discarica e il numero di impianti in esercizio relativamente alle nove province siciliane per gli anni 2004 - 2010. STATO e TREND. L’analisi dei dati ha riguardato le discariche per rifiuti non pericolosi, operative nell’anno 2010, nelle quali sono stati smaltiti i rifiuti urbani tal quali e i rifiuti provenienti dal trattamento dei rifiuti urbani, identificati con i codici CER 190501 (parte di rifiuti urbani e simili non compostata), 190503 (compost fuori specifica), 191210 (CDR) e 191212 (materiali misti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti). In Sicilia, nel 2010, sono operative 17 discariche per rifiuti non pericolosi secondo fonte ISPRA. Nel periodo 2004 – 2010 si è rilevato una progressiva diminuzione del numero. A chiudere sono state soprattutto le discariche di piccole dimensioni a vantaggio di grandi impianti a servizio di aree geografiche più estese. Le discariche di maggiori dimensioni sono spesso dotate di sistemi di pretrattamento dei rifiuti in entrata e si configurano sempre di più come strutture complesse dotate di impianti di recupero energetico del biogas e di trattamento del percolato prodotto. Dall’entrata in vigore del D.Lgs. n. 36/2003, che ha completamente ridisegnato il quadro impiantistico nazionale, recependo gli stringenti requisiti tecnici imposti dalla normativa europea, hanno chiuso, in Sicilia, 65 discariche rispetto all’anno 2004. Appare evidente che la chiusura degli impianti non ha sempre portato ad una reale evoluzione del sistema verso soluzioni di tipo integrato, non accompagnandosi ad una corrispondente riduzione dello smaltimento in discarica in termini quantitativi. I rifiuti urbani smaltiti in discarica, nel 2010 in Sicilia, ammontano a circa a circa 2.610.304 milioni di tonnellate la stessa quantità rispetto al 2004 quando il numero delle discariche in esercizio erano 93. Si registra, dunque, ancora una abitudine diffusa allo smaltimento in discarica di rifiuto tal quale. A livello nazionale, nel 2010, sono stati avviati in discarica circa il 46% dei rifiuti urbani prodotti con una riduzione di 2 punti percentuali rispetto al 2009. Tale riduzione è in parte ascrivibile all’incremento della raccolta differenziata (+6,2%), in parte al maggiore utilizzo di altre forme di gestione, quali l’incenerimento e il trattamento meccanico-biologico. Riduzioni che si evidenzia in tutte le regioni d’Italia ad eccezione della Lombardia (+15%) anche se rimane la regione che smaltisce in discarica la percentuale inferiore di rifiuti urbani prodotti, del
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Trentino Alto Adige con +11%, dell’Umbria (+23%) e della Basilicata (+4%) e infine della Sicilia (+3%).
In Sicilia, infatti, continua il conferimento in discarica, senza alcun significativo processo di recupero e di minimizzazione del rischio di inquinamento. Nel 2010 il 93% dei rifiuti prodotti sono smaltiti in discarica e solo il 28% di questi viene sottoposto a trattamento preliminare. Rimangono residuali i quantitativi di rifiuti urbani destinati all’incenerimento e/o al recupero registrando un grave ritardo rispetto ai maggiori paesi europei, dove viene consegnato alle discariche, solo dopo idoneo trattamento per ridurne la pericolosità, meno dell’8% dei rifiuti urbani.
Si conferma quindi il preoccupante divario che pone la Sicilia agli ultimi posti tra le altre regioni in termini di efficienza nella gestione dei rifiuti urbani, in contrasto con la normativa nazionale e comunitaria.
La Sicilia con il Molise (84%) e la Basilicata (83%) sono le regioni che presentano la percentuale maggiore di rifiuti smaltiti in discarica rispetto al totale prodotto. In queste regione lo smaltimento in discarica rappresenta ancora l’unica forma di gestione adottata e la raccolta differenziata stenta a partire.
La tabella 6.4 riporta per ciascuna provincia regionale la quantità di rifiuti urbani smaltiti in discarica e il numero di impianti utilizzati nel periodo 2004 – 2010.
Si registra come la provincia di Ragusa nel 2010 presenta una quantità smaltita in discarica che è aumentata del 97% mentre Trapani registra una diminuzione del -43% conseguenza di una raccolta differenziata che funziona. Tabella 6.5 - Quantità di RSU prodotti e smaltititi in discarica (t)- Anni 2010
Anno Produzione totale di rifiuti urbani (t)
Smaltimento in discarica di rifiuti urbani (t)
Rifiuti smaltiti in discarica rispetto al totale prodotto (%)
2010 2.610.304 2.439.211 93
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti
Figura 6.8 - Smaltimento in discarica di rifiuti urbani (t) - Anni 2004 – 2010
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
2.100
2.200
2.300
2.400
2.500
2.600
2.700
2.800
Migliaia
Smaltimento in discarica di rifiuti urbani (t) Produzione totale di rifiuti urbani (t)
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti
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Figura 6.9 - Andamento della percentuale di rifiuti solidi urbani smaltiti in discarica rispetto al totale prodotto (%) - Anni 2004 – 2010
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti
Tabella 6.6 - Quantità di RU smaltititi in discarica e numero di impianti a livello provinciale (t) – Anno 2010
2010 Prov. N° Impianti Quantità RU smaltita (t) AG 2 358.977 CL 1 67.875 CT 3 764.593 EN 1 71.644 ME 1 236.226 PA 3 508.256 RG 3 144.531 SR 1 190.808 TP 2 96.301
SICILIA 17 2.439.211
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti
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Figura 6.10 - Smaltimento in discarica di rifiuti urbani a livello provinciale (t) - Anni 2004 – 2009
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
800.000
900.000
AG CL CT EN ME PA RG SR TP
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Fonte: Elaborazioni dati ISPRA e Catasto Rifiuti
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BOX – NUMERO DI DISCARICHE DI RSU
Dall’esame dei dati ricavati dai MUD ed incrociati con i dati ISPRA, si nota come il numero totale delle discariche di RSU in Sicilia è in continua diminuzione essendo passato, nel periodo 2004 - 2010, da 93 a 17. Alla chiusura degli impianti, tuttavia, non ha corrisposto una riduzione significativa del quantitativo di rifiuti smaltito in discarica che è del 93% nel 2010. La tabella riporta la situazione delle discariche in esercizio al 31-12-2010 sul territorio regionale, rilevate dalle Strutture provinciali ARPA. La situazione si discosta dal dato ISPRA rilevando un numero complessivo di discariche di RSU attive al 31.12.2010 pari a 14 con 3 impianti nella provincia di Palermo; con due 2 nelle province di Trapani, Agrigento. Catania e Caltanisetta, e infine con un solo impianto a Enna, Caltanisetta, Messina, Ragusa e Siracusa. Tabella - Discariche in esercizio rilevate da Arpa Sicilia al 31-12-2010
Gestore Prov Comune Località (C.da)
Autorizzazione vigente Ragione sociale Natura societaria
Siculiana Materano AIA n° 268 del 08.04.2008; AIA n° 1362 del 23.12.2009.
Catanzaro Costruzioni S.r.l. Privata
AG Sciacca Salinella AIA n° 1321 del 21.11.2008;
AIA n° 532 del 30.07.2010. So.Ge.I.R. ATO
AG1 Pubblica
CL Gela Timpazzo AIA n° 1458 del 16.12.2008 ATO Ambiente CL
2 S.p.A. Pubblica
Motta Santa Anastasia Tiritì
AIA n° 32 del 26.01.2009; AIA n°221 del 19.03.2009 AIA n° 83 del 04.03.2012 per la
parte organica
OIKOS S.p.A. Privata CT
Catania Grotte S. Giorgio
AIA n° 1350 del 23.12.2009; AIA n° 209 del 12.03.2009
Sicula Trasporti S.p.A. Privata
EN Enna Cozzo Vuturo AIA n° 646 del 30.06.2009; AIA n° 254 del 27.04.2012 Ennauno S.p.A. Mista
ME
Mazzarà S. Andrea Zuppà AIA n° 393 del 22.05.2009 Tirreno Ambiente Mista
Palermo Bellolampo (V Vasca)
Ordinanze del Commissario delegato nn., 49 e 50 del 29.06.2010;
n°20 del 14.02.2011; n°35 del 23.03.2011; n°97 del 28.06.2011
AMIA Pubblica
Partitico Baronia Ordin. Sind. n.7 del 07.12.09 ex art. 191 del D. Lgs. 152/06 prorogata ATO PA1 S.p.A Pubblica
PA
Castellana Sicula Balza di Cetta AIA n° 385 del 09.06.2011 Alte Madonne
Ambiente S.p.A. Pubblica
RG Ragusa Cava dei
Modicani AIA n° 203 del 22.04.2010 ATO Ragusa Ambiente S.p.A. Pubblica
SR Augusta Coste di Gigia AIA n° 1062 del 14.10.2009 Greenambiente S.r.L. Privata
Campobello di Mazzara
Campana Misiddi AIA n° 366 del 29.06.2010 Belice Ambiente
S.p.A. Pubblica
TP
Trapani Borranea AIA n° 614 del 25.06.2008; AIA n° 694 del 27.09.2011
ATO Terra dei Fenici S.p.A. Pubblica
Fonte: Arpa Sicilia
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INDICATORE INDICATORE PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI SCOPO Misurare la quantità totale di rifiuti speciali prodotti in Sicilia. DESCRIZIONE L'indicatore misura la quantità totale di rifiuti speciali generati in Sicilia nel periodo 2006 - 2010. La base informativa è costituita dalle dichiarazioni MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale) riguardanti gli anni dal 2006 al 2010, bonificati e validati dalla Sezione regionale del Catasto Rifiuti della Sicilia (le dichiarazioni MUD sono effettuate dai soggetti individuati dall'articolo 189 del D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 e inviate utilizzando il circuito delle Camere di Commercio, ai sensi della Legge 70/94, entro il 30 aprile di ogni anno). Atteso che il d.lgs. n. 152/2006 prevede diverse esenzioni dall’obbligo di dichiarazione, ne discende che la banca dati MUD non sia totalmente esaustiva. UNITÀ di MISURA Tonnellata (t). FONTE dei DATI ARPA Sicilia – Sezione regionale del Catasto dei Rifiuti NOTE TABELLE e FIGURE
La tabella 6.7 riporta la produzione dei rifiuti speciali in Sicilia in ambito regionale, nel periodo 2009 - 2010, mentre la figura 6.11 rappresenta graficamente l’andamento nel trend 2006-2010. La tabelle 6.8, riporta i dati di produzione per provincia distinguendo tra rifiuti speciali pericolosi, rifiuti speciali non pericolosi e rifiuti speciali totali. Nella figura 6.12 si riportato la produzione di rifiuti speciali per provincia nel periodo 2006 –2010. STATO e TREND In Sicilia la produzione dei rifiuti speciali si attesta, nell’anno 2009, a circa 11 milioni di tonnellate e nel 2010 a 8 milioni di tonnellate. Il dato complessivo tiene conto sia dei quantitativi derivanti dalle elaborazioni MUD che di quelli stimati. Il quantitativo di rifiuti speciali pericolosi prodotto nel 2009 e anche nel 2010 si attesta a circa 3 milioni di tonnellate e invece quelli speciali pericolosi sono rispettivamente nel 2009 pari a 7 milioni e nel 2010 scendono a 5 milioni.
Va evidenziato che il decreto legislativo n. 152/2006 ha apportato modifiche per quanto riguarda i soggetti tenuti all’obbligo di dichiarazione; in particolare sono stati esonerati da tale obbligo i produttori di rifiuti non pericolosi. Tale esenzione si è sommata a quella “strutturale” del MUD che dal 1998 si applica per gli imprenditori agricoli con un volume modesto di affari (non superiore a € 7.746,85 annui), per i piccoli imprenditori artigiani (con non più di tre dipendenti) limitatamente ai rifiuti non pericolosi, per i produttori di rifiuti che conferiscono al servizio pubblico di raccolta, per i rifiuti non pericolosi derivanti da attività agricole e agro-industriali, da attività di demolizione e scavo, da attività commerciali, da attività di servizio e da attività sanitarie.
L’entrata in vigore del decreto legislativo n. 4/2008 ha reintrodotto l’obbligo di presentazione del MUD per i produttori di rifiuti speciali non pericolosi ed esentato le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti con non più di dieci dipendenti limitatamente ai rifiuti non pericolosi. Per quei settori interamente esentati dall’obbligo di dichiarazione e per quelli caratterizzati da un’elevata presenza di piccole imprese, l’elaborazione della banca dati MUD non fornisce, pertanto,
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un’informazione completa sulla produzione dei rifiuti non pericolosi; tra questi vanno annoverati quelli afferenti al settore delle costruzioni e demolizioni. La tabella 6.7 riporta la produzione dei rifiuti speciali in Sicilia in ambito regionale, nel biennio 2009 - 2010, mentre la figura 6.11 rappresenta graficamente l’andamento del trend 2006-2010. Dall’analisi dei dati e dei grafici si rileva che le quantità dei rifiuti speciali pericolosi si mantiene pressoché costante nel periodo di riferimento; la produzione dei non pericolosi registra, invece, un considerevole incremento nel 2009 con una produzione del codice CER 170504 ( terre e rocce da scavo) pari a 1.673.564 t. Nel 2010, sebbene si registri un valore sensibilmente più alto rispetto al trend degli anni precedenti, si riscontra una diminuzione del quantitativo prodotto pari a circa 2ml di tonnellate sul totale regionale, e circa 3ml di tonnellate sulla sola provincia di Palermo. La tabelle 6.8 si riporta i dati di produzione per provincia distinguendo tra rifiuti speciali pericolosi, rifiuti speciali non pericolosi e rifiuti speciali totali. Nella figura 6.12 è riportato il grafico della produzione di rifiuti speciali per provincia nel periodo 2006 – 2010, dalla cui analisi si osserva che la produzione delle province di Agrigento, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa e Trapani è caratterizzata da una netta prevalenza dei rifiuti non pericolosi, mentre una situazione opposta si osserva nelle province di Caltanissetta e Siracusa, caratterizzate dalla presenza dei poli dell’industria petrolifera.
L’andamento della produzione di rifiuti speciali pericolosi risulta variare poco per tutte le province salvo che per quelle di Enna e Trapani, mentre l’andamento della produzione dei rifiuti speciali non pericolosi è in crescita in tutte le province siciliane, fatta eccezione per la provincia di Enna dove il valore registrato nel 2010 risulta essere inferiore del 50% rispetto a quello dell’anno precedente.
Nel 2010 hanno registrato le maggiori produzione di rifiuti speciali le province di Siracusa con 2.392.188 tonnellate (27,37% della produzione regionale contro il 18,45% del 2009 e 34,69% del 2008); Caltanissetta con 2.192.813 (25,10% della produzione regionale contro il 18,62% del 2009 e 33,98% del 2008); Catania con 923.386 tonnellate (10,56% della produzione regionale contro il 5,31% del 2009 e 11,43% del 2008); Palermo con 1.188.983 tonnellate (13,60% della produzione regionale contro il 45,48% del 2009 e 7,88% del 2008).
I maggiori contributi al valore complessivo di produzione dei rifiuti speciali pericolosi è dato dai rifiuti liquidi e concentrati acquosi derivanti dal risanamento delle acque di falda (CER 191307) di siti industriali oggetto di attività di bonifica e dai rifiuti derivati da terra e rocce (CER 170504). Nel 2010 la provincia con la massima produzione di rifiuti speciali pericolosi, inclusi i CER 191307, è stata quella di Caltanissetta (1.806.540 tonnellate, pari al 49,82% del totale regionale), seguita dalla provincia di Siracusa (1.713.388 tonnellate, pari al 47,25%) per la presenza dei complessi Petrolchimici di Gela e di Priolo Gargallo.
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Tabella 6.7 - Produzione dei rifiuti speciali in ambito regionale (t) – Anni 2009 - 2010
Anno Non pericolosi Pericolosi Totale
2009 7.681.193[*] 3.492.103 11.173.296 2010 5.111.414[*] 3.626.079 8.737.493
[*] La provincia di Palermo registra un forte incremento verosimilmente a causa dei lavori di realizzazione di gallerie stradali in località Cefalù. Fonte Dati: MUD – Elaborazione: Sezione regionale del Catasto rifiuti della Sicilia
Figura 6.11 - Produzione dei rifiuti speciali in ambito regionale (t) – Anni 2006 - -2010
Fonte Dati: MUD – Elaborazione: Sezione regionale del Catasto rifiuti della Sicilia
Tabella 6.8- Produzione dei rifiuti speciali, per provincia (t) – Anni 2009 – 2010 Produzione rifiuti speciali
pericolosi anni (t) Produzione rifiuti speciali non pericolosi
anni (t) Produzione rifiuti speciali peri e non
perc. anni (t) Prov 2009 2010 2009 2010 2009 2010 AG 3.260 3.336 235.816 175.381 239.076 178.717
CL 1.852.286 1.806.540 229.192 386.273 2.081.478(1) 2.192.813
CT 28.863 34.298 564.464 889.088 593.327 923.386
EN 2.022 1661 57.452 23.910 59.474 25.571
ME 41.540 31.648 457.196 732.795 498.736 764.443
PA 26.936 25.141 5.055.527 1.163.842 5.082.464(2) 1.188.983
RG 6.205 6.455 156.875 204.524 163.081 210.979
SR 1.525.608 1.713.388 536.788 678.800 2.062.396(3) 2.392.188
TP 5.381 3.610 387.881 856.800 393.262 860.410
(1) Raffineria di Gela 1.789.970 t - CER 191307 – (P) (2) Cefalù 20 S.C. a R.L. 1.673.564 t - CER 170504 (3) Polimeri Europa 550.529 t - CER 191307 – (P) + Altri
Dati: MUD – Elaborazione: Sezione regionale del Catasto rifiuti della Sicilia
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Figura 6. 12 – Andamento della produzione di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, per provincia (t) - Anni 2006 - 2010
Fonte Dati: MUD – Elaborazione: Sezione regionale del Catasto rifiuti della Sicilia
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INDICATORE SISTEMI DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI SCOPO Analizzare le diverse modalità di smaltimento dei rifiuti speciali per verificare l’efficacia delle politiche di incentivazione del recupero di materia dai rifiuti e per verificare i progressi nell’avvicinamento all’obiettivo di riduzione dell’utilizzo della discarica come metodo di smaltimento, fornendo un’indicazione generale sull’efficacia delle politiche di settore. DESCRIZIONE L’indicatore raggruppa i sistemi di smaltimento dei rifiuti speciali in uso in Sicilia. Vengono riportati i dati relativi al recupero, allo smaltimento con l’esclusione dei rifiuti urbani indifferenziati (CER 200301) ed a stoccaggio-giacenza. UNITÀ di MISURA Tonnellata (t). FONTE dei DATI ARPA Sicilia - Catasto Rifiuti
NOTE TABELLE e FIGURE La tabella 6.9 riporta i quantitativi dei rifiuti speciali avviati a recupero o smaltimento con l’esclusione dei rifiuti urbani indifferenziati (CER 200301); nella tabella 6.10 sono riportate le variazioni percentuali e nella Figura 6.13 il loro andamento. La tabella 6.11 riporta i quantitativi di rifiuti speciali avviati a recupero o smaltimento con l’esclusione dei rifiuti urbani indifferenziati (CER 200301) per provincia nel periodo 2009 – 2010. Nella Figura 6.14 e 6.15 si riportano le variazioni % rifiuti speciali in Sicilia negli anni 2009 e 2010 STATO e TREND La gestione dei rifiuti speciali è affidata prevalentemente a regole di mercato, in quanto, contrariamente ai rifiuti urbani, non sussiste per i produttori l’obbligo di smaltimento presso l’ATO; pertanto tale categoria di rifiuti è interessata da flussi interregionali ed extranazionali che si originano direttamente dai produttori o dai gestori intermedi. Per tale motivo, nel caso dei rifiuti speciali, non è significativo, né possibile, un bilancio tra produzione e gestione degli stessi in ambito locale.
Si rileva come, mentre nel periodo di osservazione 2006-2008 i rifiuti speciali termodistrutti siano pressoché stabili, con quantitativi sempre inferiori a 15.000 t/a, nel successivo periodo 2009-2010 le loro quantità aumentano significativamente attestandosi a volumi par a circa 3 volte i precedenti. I rifiuti avviati a recupero presentano un costante incremento fino al 2008; negli anni successivi si registra un picco (2009-2010) legato agli ingenti quantitivi di rifiuto CER 200108 gestiti da una sola impresa che opera nel trapanese (8.847.940,22 tonn).
In generale, si riscontrano sensibili incrementi nei flussi in entrate alle discariche rispetto agli anni antecedenti il 2008, da imputare alla ricezione dei rifiuti speciali che originano nell’area della Campania. Per quanto attiene i quantitativi di rifiuto stoccati, nell’anno 2010 si assiste ad un forte incremento dei volumi (+61,7%). La tabella 6.9 riporta i quantitativi dei rifiuti speciali avviati a recupero o smaltimento con l’esclusione dei rifiuti urbani indifferenziati (CER 200301); nella tabella 6.10 sono contenute le
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variazioni percentuali riferite agli anni 2009 e 2010; nella figura 6.13 il loro andamento nel periodo 2006 - 2010. La tabella 6.11 riporta i quantitativi di rifiuti speciali avviati a recupero o smaltimento con l’esclusione dei rifiuti urbani indifferenziati (CER 200301) per provincia nel periodo 2009 – 2010.
Si rileva che nel 2009 (cfr. Figura 6.14) i rifiuti speciali in Sicilia sono gestiti per il 21,00% attraverso operazioni di trattamento intermedio, per il 66,00% attraverso il recupero, per il 6,00% attraverso stoccaggi, per il 7,00% attraverso lo smaltimento in discarica mentre, a meno delle approssimazioni utilizzate, una rimanente quota marginale è destinata alla termodistruzione.
Nel 2010 (cfr. Figura 6.15) i rifiuti speciali in Sicilia sono gestiti per il 12,00% attraverso operazioni di trattamento intermedio, per il 65,00% attraverso il recupero, per il 16,00% attraverso stoccaggi, per il 7,00% attraverso lo smaltimento in discarica mentre, a meno delle approssimazioni utilizzate, una rimanente quota marginale è destinata alla termodistruzione.
Nell’ultimo biennio 2009-2010 la provincia in cui sono stati gestiti i quantitativi più alti è quella di Trapani con 9.349.403 tonn (2009) e 5.789.799 tonn (2010). Tali volumi sono in gran parte imputabili ad operazioni di gestione del tipo R3 e riferite, prevalentemente al codice CER 200108 (rifiuti biodegradabili di cucine e mensa) veicolato al livello extra-regionale.
In provincia di Siracusa, nel 2009 l’operazione di gestione che registra i quantitativi maggiori è quella a cui afferiscono i trattamenti intermedi (“Altro”) con 2.011.617 tonnellate, seguita dalla provincia di Caltanisetta (1.842.627 tonn); va osservato che, nel 2010, in provincia di Siracusa il valore registrato nel 2009 si contrae fortemente attingendo ad un valore finale di 252.797 tonnellate. Ciò è in controtendenza rispetto a Caltanissetta che mantiene pressoché inalterato il valore del precedente anno.
Dal confronto tra i flussi in discarica gestiti nella provincia di Palermo nel 2009 e 2010, si nota che è avvenuto un forte incremento del volume abbancato che è passato da 83.496 t nel 2009 a 510.691 t nel 2010. Analogamente, nella provincia di Messina, il valore registrato nel 2009 pari a 1.051.604 t è passato nel 2010 a 27.598 t.
Tabella 6.9 - Rifiuti speciali avviati a recupero o smaltimento con l’esclusione dei rifiuti urbani indifferenziati (CER 200301) – Anni 2009 - 20010
Anno Discarica Termodistrutti Recuperati Altro Stoccati/Giacenza Totale
2009 1.375.884 53.633 12.967.411 4.015.928 1.164.703 19.577.560
2010 1.241.380 63.108 12.462.593 2.243.954 3.046.866 19.057.903
Fonte Dati: MUD – Elaborazione: Sezione regionale del Catasto rifiuti della Sicilia
Tabella 6.10 - Variazione percentuale gestione rifiuti speciali – Anni 2009 - 2010
Anno Totale gestito(t) Variazione totale gestito rispetto all’anno precedente (%)
2008 9.329.502 ------ 2009 19.577.560 52,3 2010 19.057.903 -2,7
Fonte Dati: MUD – Elaborazione: Sezione regionale del Catasto rifiuti della Sicilia
Annuario regionale dei dati ambientali 2011 RIFIUTI
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Figura 6.13 – Gestione rifiuti speciali – Anni 2006 - 2010
Fonte Dati: MUD – Elaborazione: Sezione regionale del Catasto rifiuti della Sicilia
Figura 6.14– Variazioni % rifiuti speciali in Sicilia – Anno 2009
Fonte Dati: MUD - Elaborazione ARPA Sicilia - Sezione regionale del Catasto rifiuti
Annuario regionale dei dati ambientali 2011 RIFIUTI
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Figura 6.15 – Variazioni % rifiuti speciali in Sicilia – Anno 2010
Fonte Dati: MUD - Elaborazione ARPA Sicilia - Sezione regionale del Catasto rifiuti
Tabella 6.11 - Rifiuti speciali avviati a recupero o smaltimento con l’esclusione dei rifiuti urbani indifferenziati (CER 200301) in ambito provinciale (t) – Anni 2009 - 2010
Anno Provincia Discarica Termodistrutti Recuperati Altro Stoccati/Giacenza Totale
TP 21.051 0 585.622 160 20.105 626.937
AG 103.566 0 132.501 1.206 35.472 272.745 CL 7.923 0 86.003 1.842.627 8.047 1.944.600 CT 92.960 9.990 1.016.594 78.755 255.635 1.453.934 EN 2.690 0 63.462 858 38.860 105.870 ME 1.051.604 347 394.632 0 71.963 1.518.546
PA 83.496 33.175 1.373.174 77.435 276.512 1.843.792
RG 6.877 7 237.815 3.271 117.192 365.162
SR 16.213 10.061 354.269 2.011.617 331.340 2.723.500
2009
TP 10.554 52 9.308.960 159 29.678 9.349.403 AG 83.924 0 233.254 5.115 2.324.242 2.646.535 CL 6.040 0 140.741 1.821.859 7.938 1.976.578 CT 283.763 10.894 1.430.334 72.068 176.884 1.973.943 EN 23 0 64.039 224 4.891 69.177 ME 27.598 909 880.872 10 116.544 1.025.933
PA 510.691 46.054 1.275.658 90.516 227.732 2.150.651
RG 82.975 5 246.014 1.299 37.845 368.138
SR 240.399 4.860 2.448.836 252.797 113.250 3.060.142
2010
TP 5.966 386 5.742.845 64 37.538 5.786.799 Fonte Dati: MUD – Elaborazione: Sezione regionale del Catasto rifiuti della Sicilia
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BOX – NUMERO DI DISCARICHE DI RIFIUTI SPECIALI
Il dato illustra il numero e la localizzazione delle discariche per rifiuti speciali in Sicilia, aggiornato all’anno 2011. Nel territorio regionale sono presenti 11 discariche per rifiuti inerti di cui 3 solo nella provincia di Agrigento e 2 nella provincia di Trapani. Le uniche discariche di rifiuti speciali non pericolosi si trovano ad Agrigento, Catania e Melilli. La gestione dei rifiuti speciali è affidata prevalentemente a regole di mercato, in quanto, contrariamente ai rifiuti urbani, non sussiste per i produttori l’obbligo di smaltimento presso l’ATO. Tabella - Discariche per rifiuti speciali
Prov Ragione Sociale Comune Località Tipo Autorizzazione
vigente Comune di Lucca
Sicula Lucca S. C .da Salina Inerti Decreto n°372/SRB del 16.12.2009
Comune di Joppolo Giancaxio
Joppolo Giancaxio C. da Guardiola
Inerti Decreto n°179/SRB del 03.06.2009 AG
Comune di Menfi Menfi C. da Fuedotto Inerti
Decreto n°118 del 19.03.2007; D.D.G. n°436 del 15.03.2012
CL Ecosud Italia S.r.L. Niscemi C. da Serralunga Inerti
CT Comune di Catagirone Caltagirone C. da Molone Inerti
PA Comune di Marineo Marineo C. da Sotto Castello Inerti
D.G. n°473 del 22.04.211 O.P.n°20050049142 del 31.12.2005
RG Medi Costruzioni Ragusa C. da Buttino Inerti Decreto n°1189 del 08.07.2012
Coccimiglio Carmelo Noto C. da Pianette Inerti
Decreto n°86/SRB del 13.05.2008; Decreto n°16/SRB del 07.05.2007; Decreto n°178 del 23.07.2007 SR
SO.E.M. S.p.A Augusta Costa Mendola Inerti Decreto n°6/SRB del 28.01.2008 Comune di Partanna Partanna C. da San Martino Inerti TP Sirtec S.r.L. Alcamo C .da Cavaseno Inerti Decreto n°1672 del 10.12.2010
AG Sicedil S.r.L. Agrigento Monserrato Zunica RS-NP Decreto n°187 del 14.04.2010
CT Servizi Industriali S.r.L Catania C. da Grotte S.Giorgio
RS-NP D.R.S. n°10 del 26.10.2010
SR Cisma S.r.L. Melilli C.da Bagali RS-NP
AIA n°1457 del 16.12.2008; AIA n°996 del 30.09.2008; D.D.G. n°1447 del 13.12.2006
Fonte: Elaborazioni ARPA Sicilia - Catasto Rifiuti
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