BERNARD AUBERTIN
LE PYROMANEOpere dal 1966 al 2012
19 dicembre 2014 - 16 febbraio 2015
Foro Buonaparte 68 - 20121 Milano Tel. +39 02 [email protected]
Testi diGiancarlo RovettaMelania Gazzotti
Si ringrazia l’Archivio Aubertine tutti i collezionisti prestatori d’operache hanno reso possibile la realizzazionedi questa mostra.
Fotografie a cura diFrancesca B. Colombo
Catalogo a cura diAndrea Poleschi
StampaImoco S.p.A.
In copertina“Dessin de feu” 2006 fiammiferi bruciati su tavola 100x200 cm
In collaborazione
5
Sommario
Bernard Aubertin - Le Pyromane G. Rovetta
Il grado Zero di Bernard Aubertin M. Gazzotti
Opere
Biografia
Elenco opere
Mostre personali
Mostre collettive
9
10
13
55
56
58
60
7
98
“Violino” 2011pittura su violino, h 125 cm
Non è un’impresa facile presentare in modo adeguato il lavoro di un artista, e la difficoltà aumenta quando si vuole parlare di un grande autore; e Bernard Au-bertin è davvero una figura straordinaria.Se penso che il suo lavoro scorre ininterrottamente dal 1957 e che in più di mez-zo secolo di storia egli non è mai stato uguale a se stesso, mai autoreferenziale, ma sempre capace di proporre con uguale poesia i propri convincimenti artistici, allora l’impresa che mi sono prestabilita sembra davvero titanica.Tenterò dunque di fissare alcuni essenziali momenti della sua vicenda artistica, e di rendere conto della bellezza della sua opera.Si diceva del 1957, anno in cui Bernard Aubertin incontra sul proprio cammino Yves Klein; sarà questa un’esperienza fondamentale che lo condurrà ad accoglie-re l’idea della monocromia come principio fondante di una profonda espressione artistica; Aubertin si concentra però sul rosso, su di un colore che non tende ad azzerare la tensione ma a sollecitarla. Il viaggio però non si arresta; nel 1961 è tra i fondatori del Gruppo Zero con il quale condivide l’idea di una rifondazione assoluta dell’arte: ripartire daccapo, eliminare tutto ciò che è preesistente per tentare di dare un nuovo significato al fare artistico. Ed ancora; il suo itinerario prende altre e nuove direzioni. È il momento dei materiali, dei chiodi, delle tavole di legno, del fuoco. A questo proposito sono da citare perlomeno i Tableaux-feu realizzati negli anni sessanta e capaci di incorporare lo spettatore, di eliminare in modo definitivo lo spazio che separa opera e pubblico, di far divenire quest’ul-timo non solo parte attiva del processo artistico, ma processo artistico vivente, reale. È solo così che Aubertin ritiene possibile catturare la realtà, è solo così che è possibile diventare un Realista.È per questa costante tensione che credo vi sia tanta energia nelle opere di questo autore; l’urgenza che muove ogni suo gesto non finisce nell’opera, ma continua ad essere una corrente che si propaga ininterrottamente dal lavoro compiuto.E ciò è vero tanto per le sue opere del passato quanto per quelle del presente nelle quali, ancora una volta, Aubertin cerca di trovare una nuova via per poter far fluire quell’energia oscura che si cela dentro alle cose, ai colori, ai materiali.Penso ad esempio ai nuovi monocromi, nei quali tenta di giungere allo sve-lamento dello spirito puro, nei quali i colori sono scelti sulla base della loro profonda valenza mistica. È questa la strada maestra percorsa da Aubertin: la spiritualità. E d’altra parte nessun altro, se non Aubertin, avrebbe potuto pro-seguire il difficile cammino iniziato nel 1958, quello della riappropriazione di quella sensorialità e di quella trascendenza da cui la società contemporanea sembra essersi allontanata.
Bernard AubertinGiancarlo Rovetta
1110
L’artista francese ha in comune con gli esponenti del Gruppo non solo un generi-co desiderio di operare una rivitalizzazione dell’arte attraverso un rinnovamento dei canoni stilistici e estetici ma anche una più specifica volontà di ridefinizione dell’idea stessa di pittura e di quadro. Gli esponenti di Zero hanno sondato in-fatti le molteplici possibilità offerte dalla monocromia, dando a questa pratica connotazioni differenti a seconda delle sensibilità: da quella metafisica a quella oggettuale. Le tele bianche di Manzoni, quelle ferite dai tagli o dai buchi di Fon-tana, le superfici specchianti, alla ricerca di effetti di luce e rifrazione di Mack e quelle intrise del magnetico blu (IKB) di Klein, sono solo alcune delle declinazioni di questa pratica. Per Aubertin monocromo vuole dire prima di tutto ROSSO, colore che sceglie istintivamente fin dalle sue prime tele, ispirate ai quadri di Klein, e che riconosce come portatore di una forza primordiale e liberatoria. Il rosso non è protagonista solo della serie dei Monochromes, ma torna in molti altri lavori dell’artista sotto forma di pigmento come nei Tableaux-clous, tavole dipinte e ricoperte di chiodi, o di fuoco che viene utilizzato per dare forma alle sue composizioni con i fiammiferi o alle sue sculture, realizzate intervenendo su strumenti musicali e libri.Il bruciare è un gesto che ricorre nell’operare di altri artisti che aderiscono allo Zero, evocato spesso dalla presenza nell’opera della fuliggine. Le trac-ce della combustione compaiono nella serie Peintures de feu di Klein, nei quadri di Piene e Henk Peeters e in alcune opere di Manzoni e Jef Verheyen. Per gli esponenti di Zero la connotazione di questa azione non è distruttiva, non vuole arrivare all’annullamento della materia, ma al contrario introdurre nelle opere il vivificante elemento del caso. Nella poetica di Aubertin l’idea della combustione ha un ruolo centrale, forse più dei suoi stessi risultati, ed è direttamente collegata alla scelta del colore rosso, come spiega lo stesso maestro: “Il rosso è per me il mezzo per raggiungere il fuoco, è il simbolo stesso dell’energia, la sua visualizzazione”.
Per raccontare l’avventura artistica di Bernard Aubertin non si può prescindere dal considerare non solo il contesto culturale in cui ha iniziato a operare, la Parigi del fine degli anni Cinquanta, e il suo incontro illuminante con Yves Klein, ma anche e soprattutto i suoi rapporti con il Gruppo Zero. Il movimento, fondato da Otto Piene e Heinz Mack nel 1957, è una delle prime correnti artistiche d’a-vanguardia nate in Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il nome viene scelto perché capace di sintetizzare l’urgenza comune in quegli anni a molti artisti europei di superare le esperienze precedenti, prendendo in particolare distanza dalle dominanti istanze informali e tachiste. La volontà dei due tedeschi non è però quella di cancellare il passato, di negarlo, ma al contrario di mettere in circolo nuove energie e sviluppare infinite possibilità. Lo spirito dell’iniziativa di Piene e Mack è in linea con il generale clima di ottimismo, favorito dalla ricostru-zione e dal crescente benessere economico, e con la comune volontà di superare l’isolamento del paese. L’espressione risponde anche alle ambizioni internazio-nali dell’impresa: i due artisti concepiscono infatti Zero come una struttura senza linee programmatiche, aperta a coinvolgere esperienze differenti per indirizzo, ambito e contesto: la vibrazione, il movimento, la luce, la ripetizione sono però alcuni degli elementi che ricorrono nelle sperimentazioni degli esponenti.Il Gruppo riesce in brevissimo tempo, attraverso l’organizzazione di serate, mo-stre e performance e la pubblicazione di una rivista, di cui escono tre numeri, a costruire un vero e proprio network che mette in contatto movimenti e singoli, con base oltre che in Germania soprattutto in Italia, Francia, Belgio e Olanda. Contemporaneamente al sodalizio dei due tedeschi nascono infatti in Europa esperienze affini, interessante a loro volta alla sperimentazione di nuovi materiali e tecniche, come il francese Groupe de Recherche d’Art Visuel – GRAV (1960-1968); i gruppi italiani Azimuth (1959-1960), T (1959-1967), Enne (1959-1964) e l’olandese Nul (1960-1965).Centrale dello sviluppo di questa strategia transnazionale è proprio la serie di serate, concepite sotto forma di mostre/happening/conferenze, organizzate a Düsseldorf da Mack e Piene. È in occasione di uno di questi eventi che l’artista francese Bernard Aubertin, grazie all’intervento di Klein, si avvicina al Gruppo e ne diventa un esponente. Aubertin partecipa all’esposizione ZERO – Edition Exposition Demonstration, allestita presso la Galleria Schmela di Düsseldorf, nel corso della quale viene anche presentato il terzo ed ultimo numero della rivista “Zero”. Il volume, edito nel luglio del 1961, verte principalmente sul tema na-tura/uomo/tecnologia ed è suddiviso in sezioni: ognuna è dedicata a un artista e raccoglie fotografie di opere, testi, ritratti e progetti: la prima riguarda Lucio Fontana, considerato dai tedeschi il padre e l’ispiratore del movimento. Qui Au-bertin pubblica lo scritto Situation picturale du rouge dans un concept spatial (La situazione pittorica del rosso in un concetto spaziale) – che compare insieme ad interventi di Enrico Castellani, Lucio Fontana, Yves Klein, Piero Manzoni, Daniel Spoerri, Arnulf Rainer, Dieter Roth, Jean Tinguely e Günther Uecker oltre natu-ralmente a quelli di Mack e Piene.
Il grado Zero di Bernard Aubertin Melania Gazzotti
“Senza titolo” 1978 fiammifero scultura in legno
h 100 cm
1312
Opere
1514
“Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 35x50 cm
“Tableau clous” 1966 chiodi su tavola, 30x30 cm
“Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 30x30 cm
1716
“Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 40x40 cm
“Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 30x30 cm
“Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 50x50 cm
1918
“Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 50x50 cm
“Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 50x50 cm
2120
“Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 40x40 cm
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 20x20 cm
“Clous 823” 1969 chiodi su tavola, 18x19 cm
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 20x20 cm
2322
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 50x50 cm
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 50x50 cm
2524
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 20x20 cm
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 20x20 cm
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 50x50 cm
2726
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 30x30 cm
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 30x30 cm
“Tableau clous” 1971 chiodi su tavola, 50x50 cm
2928
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 40x40 cm
“Tableau clous” 1971 chiodi su tavola, 30x30 cm
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 30x30 cm
“Tableau clous” 1971 chiodi su tavola, 30x30 cm
3130
“Dessin de feu” 1973 fiammiferi su metallo, 90x90 cm
“Tableau clous” 1971 chiodi su tavola, 20x20 cm
3332
“Unlimited” 1973 fiammiferi su cartone, 50x65 cm
“Dessin de feu” 1973 fiammiferi su cartoncino, 50x65 cm
3534
“Dessin de feu” 1974 fiammiferi bruciati su cartoncino
65x50 cm
“Parcous d’allumettes” 1974 fiammiferi bruciati su cartoncino
100x70 cm
3736
“Dessin de feu” 1974 fiammiferi bruciati su cartone
110x80 cm
“Dessin de feu” 1974 fiammiferi bruciati su cartoncino 65x50 cm
“Dessin de feu” 1974 fiammiferi bruciati su cartoncino 64x49 cm
3938
“Panneaux de bois coutre plagné epaisseur du panneau 2 cm” 1978
pannello in legno 130x100 cm
“Livre brulé” 1974 libro bruciato su tavola
90x70x16 cm
4140
“Alveoles” 1990 cartone fustellato dipinto
72x40 cm
“Alveoles” 1990 cartone fustellato dipinto 40x36 cm
“Semema” 1990 bruciatura su carta fluorescente 100x70 cm
4342
“Dessin de feu” 2006 fiammiferi bruciati su tavola
100x200 cm
4544
“Dessin de feu” 2008 fiammiferi bruciati su tavola60x60 cm
“Senza titolo” 2009 fiammiferi bruciati su tela40x40 cm
“Dessin de feu” 2006 fiammiferi bruciati su tavola
40x40 cm
4746
“Dessin de feu sur aluminium” 2008 fiammiferi bruciati su alluminio50x50 cm
“Dessin de feu sur aluminium” 2009 fiammiferi bruciati su alluminio20x20 cm
“Dessin de feu sur aluminium” 2010 fiammiferi bruciati su alluminio
50x100 cm
4948
“Papier rouge brulé” 2009 fiammiferi bruciati su cartoncino50x36 cm
“Papier rouge brulé” 2009 fiammiferi bruciati su cartoncino36x50 cm
“Unlimited” 2011 jeans bruciati su plexiglass
105x105x12 cm
5150
“Dessin de feu sur aluminium” 2010 fiammiferi bruciati su alluminio50x50 cm
“Dessin de feu sur aluminium” 2010 fiammiferi bruciati su alluminio
50x50 cm
“Dessin de feu sur aluminium” 2011 fiammiferi bruciati su alluminio50x50 cm
“Dessin de feu sur aluminium” 2011 fiammiferi bruciati su alluminio
50x50 cm
5352
“Senza titolo” 2010 fiammiferi bruciati su libro31x45 cm
“Livre brulé” 2010 fiammiferi bruciati su libro31x45 cm
“Livre brulé” 2010 fiammiferi bruciati su libro31x45 cm
“Livre brulé” 2012 libro bruciato su tavola
50x50 cm
“Livre brulé” 2012 libro bruciato su tavola
60x60 cm
5554
“Papier brulé” 2009 fiammiferi bruciati su cartoncino50x36 cm
“Livre brulé” 2010 fiammiferi bruciati su libro31x45 cm
Nasce a Fonenay – aux – Roses, in Francia, nel 1934.Inizia l’apprendistato nel 1951 alla Scuola d’Arte Decorativa. Nel 1957 cono-sce Yves Klein e questo incontro risulta fondamentale: lo influenza e lo porta a realizzare l’anno successivo le prime quattro tavole monocrome rosse.Debutta in pubblico a Parigi nel 1960 e da allora il percorso espositivo conta innumerevoli partecipazioni a mostre personali e collettive in Francia, Germa-nia, Austria, Olanda, Svizzera, Belgio, Italia, Spagna, Venezuela e Stati Uniti, in gallerie private e in importanti sedi istituzionali. Nele 1957-1958 prende parte al Gruppo NUL di Amsterdam e nel 1961 al Gruppo ZERO di Dusseldorf con Mack, Piene, Ueker. Entra in contatto anche con Piero Manzoni e Lucio Fontana.Contemporaneamente ai monocromi, dal 1961, realizza i primi “tableau feux” (quadri fuoco); nel 1962 i libri bruciati che riproporrà in seguito come “livres brulées et a brule” (libri bruciati e da bruciare) aggiungendo fiammi-feri esplosivi, micce, bastoncini di fulminato, sacchetti di polvere fumogena, ceri ed altro all’interno di ogni prima pagina del libro e invitando lo spetta-tore a bruciare libri.Ancora propone i “tableaux clous” (quadri chiodi) che, essendo ricoperti di vernice rappresentano perfettamente le fiamme, i “tableaux fils de fer” (quadri fil di ferro), i “dessin de feu” (disegni di fuoco) e ancora ai “parcours d’allumettes” (percorsi di fiammiferi) sino ad arrivare alle performances dei pianoforti dati alle fiamme che risalgono al 1988, alle automobili e alle mo-tociclette bruciate negli anni Novanta.La sua attività artistica si è svolta principalmente a Parigi, poi a Brest ed è stata costellata da frequenti soggiorni italiani tra gli anni ’70 e gli anni ’90.Attualmente vive e lavora a Reutlingen, in Germania.
Biografia
5756
p. 8 “Violino” 2011, pittura su violino h. 125 cm, ER90
p. 11 “Senza titolo” 1978 fiammifero scultura in legno h 100 cm, ed. di 54 CVA014
p. 14 “Tableau clous” 1966 chiodi su tavola, 30x30 cm, 14FA065
“Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 30x30 cm, ER14
p. 15 “Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 35x50 cm, ES64
p. 16 “Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 40x40 cm, ES54
“Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 30x30 cm, ER89
p. 17 “Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 50x50 cm, ER18
p. 18 “Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 50x50 cm, ER51
p. 19 “Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 50x50 cm, ER52
p. 20 “Tableau clous” 1969 chiodi su tavola, 40x40 cm, ER19
“Clous 823” 1969 chiodi su tavola, 18x19 cm, 13C372
p. 21 “Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 20x20 cm, ES53
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 20x20 cm, ES53bis
p. 22 “Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 50x50 cm, 14B287
p. 23 “Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 50x50 cm, ER21
p. 24 “Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 20x20 cm, ER17
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 20x20 cm, ER24
p. 37 “Dessin de feu” 1974 fiammiferi bruciati su cartone 110x80 cm, 11A211
p. 38 “Livre brulé” 1974 libro bruciato su tavola, 90x70x16 cm CVA01
p. 39 “Panneaux de bois coutre plagné epaisseur du panneau 2 cm” 1978 pannello in legno, 130x100 cm CVA03
p. 40 “Alveoles” 1990 cartone fustellato dipinto, 40x36 cm CVA07
“Semema” 1990 bruciatura su carta fluorescente 100x70 cm, EN93
p. 41 “Alveoles” 1990 cartone fustellato dipinto, 72x40 cm ES57
pp. 42-43“Dessin de feu” 2006 fiammiferi bruciati su tavola 100x200 cm, CVA13
p. 44 “Dessin de feu” 2008 fiammiferi bruciati su tavola 60x60 cm, PRor
“Senza titolo” 2009 fiammiferi bruciati su tela 40x40 cm, 14C096
p. 45 “Dessin de feu” 2006 fiammiferi bruciati su tavola 40x40 cm, ER88
p. 46 “Dessin de feu sur aluminium” 2008, fiammiferi bruciati su alluminio, 50x50 cm, ES19
“Dessin de feu sur aluminium” 2009, fiammiferi bruciati su alluminio, 20x20 cm, 13C385
p. 47 “Dessin de feu sur aluminium” 2010 fiammiferi bruciati su alluminio 50x100 cm, ER77
Elenco opere
p. 25 “Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 50x50 cm, ER50
p. 26 “Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 30x30 cm, ER36
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 30x30 cm, ER43
p. 27 “Tableau clous” 1971 chiodi su tavola, 50x50 cm, ES65
p. 28 “Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 40x40 cm, ER15
“Tableau clous” 1970 chiodi su tavola, 30x30 cm, ES55
p. 29 “Tableau clous” 1971 chiodi su tavola, 30x30 cm, ER16
“Tableau clous” 1971 chiodi su tavola, 30x30 cm, ES20
p. 30 “Tableau clous” 1971 chiodi su tavola, 20x20 cm, ER20
p. 31 “Dessin de feu” 1973 fiammiferi su metallo, 90x90 cm CVA011
p. 32 “Dessin de feu” 1973, fiammiferi su cartoncino, 50x65 cm, CVA04
p. 33 “Unlimited” 1973 fiammiferi su cartone, 50x65 cm CVA09
p. 34 “Parcous d’allumettes” 1974 fiammiferi bruciati su cartoncino 100x70 cm, CVA05
p. 35 “Dessin de feu” 1974 fiammiferi bruciati su cartoncino 65x50 cm, CVA010
p. 36 “Dessin de feu” 1974 fiammiferi bruciati su cartoncino 65x50 cm, 14C146
“Dessin de feu” 1974 fiammiferi bruciati su cartoncino 64x49 cm, 13C374
p. 48 “Papier rouge brulé” 2009 fiammiferi bruciati su cartoncino 50x36 cm, CVA06
“Papier rouge brulé” 2009 fiammiferi bruciati su cartoncino 36x50 cm, CVA02
p. 49 “Unlimited” 2011, jeans bruciati su plexiglass 105x105x12 cm, CVA08
p. 50 “Dessin de feu sur aluminium” 2010, fiammiferi bruciati su alluminio, 50x50 cm, ER78
“Dessin de feu sur aluminium” 2011, fiammiferi bruciati su alluminio, 50x50 cm, ER97
p. 51 “Dessin de feu sur aluminium” 2010, fiammiferi bruciati su alluminio, 50x50 cm, ER99
“Dessin de feu sur aluminium” 2011, fiammiferi bruciati su alluminio, 50x50 cm, ER98
p. 52 “Senza titolo” 2010 fiammiferi bruciati su libro 31x45 cm, 14C145
“Livre brulé” 2010 fiammiferi bruciati su libro 31x45 cm, 11B232
“Livre brulé” 2010 fiammiferi bruciati su libro 31x45 cm, 13B104
p. 53 “Livre brulé” 2012 libro bruciato su tavola 50x50 cm, ER58
“Livre brulé” 2012 libro bruciato su tavola 60x60 cm, ER59
p. 54 “Papier brulé” 2009 fiammiferi bruciati su cartoncino 50x36 cm, 14B243
“Livre brulé” 2010 fiammiferi bruciati su libro 31x45 cm, 11A153
5958
Mostre personali
1962 Galerie Wulfengasse 14, Klagenfurt, Germania
1964 Galerie Weiller, Parigi, Francia
1967 Galerie Weiller, Parigi, Francia Galerie M.E. Thelen, Essen, Germania
1968 Galerie Riquelme, Parigi, Francia Maison des quatre vents, Parigi, Francia
Kleine Galerie, Francoforte sul Meno, Germania
1969 Galerie Senatore, Stoccarda, Germania
1971 Galerie Ursula Lichter, Francoforte sul Meno, Germania
1972 Centre National d’Art Contemporain, Parigi, Francia
1973 Musée de l’Abbaye Sainte-Croix, Les Sables d’Olonne, Francia
Galerie Toni Brechbuhl, Grenchen, Svizzera
1973-74 Galerie Seebacher, Bludenz-Nuziders, Austria
1974 Galerie 2, Stoccarda, Germania
Studio Brescia, Brescia, Italia
Galleria Banco, Brescia, Italia
Studio F 22, Brescia, Italia
Studio Firenze, Firenze, Italia
Galleria Dei Mille, Bergamo, Italia
Galerie Salo, Salo, Finlandia
Galleria Delta, Salerno, Italia
1975 Studio Brescia, Brescia, Italia
Galleria Il Canale, Venezia, Italia
Galleria Il Punto, Torino, Italia
1977 Galleria Rebus, Firenze, Italia
1978 Palazzetto dello sport, Abano Terme, Italia
1994 Galerie Gudrun Spielvogel, Monaco, Germania Le Feu de la couleur, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia
1995 100 x Aubertin. Konsequenzen einer Ausstellung, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
1996 Institut français, Colonia, Germania
Galerie Schoeller, Düsseldorf, Germania
Galerie A, Amsterdam
1997 Bernard Aubertin Dokumentarisch, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
Bernard Aubertin. Le feu et le rouge, Ludwig Museum im Deutschherrenhaus, Coblenza, Germania
1998 Bernard Aubertin. L’ancien et le nouveau rouge, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
Galerie Durhammer, Francoforte sul Meno, Germania
1999 Tout rouge. Bernard Aubertin. Zum 65. Geburstag, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
Das Feuer und das Rot, Galerie Benden & Klimczak, Colonia, Germania
2000 Galerie Wack, Kaiserslautern, Germania
2001 Aubertin Actuel, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
Galerie Konstruktiv Tendens, Stoccolma, Svezia
Galerie 44, Kaarst-Düsseldorf, Germania
1979 Galerie Weiller, Parigi, Francia
1983 Galerie J & J Donguy, Parigi, Francia
Galerie Toni Brechbuhl, Grenchen, Svizzera
1986 Galerie Charley Chevalier, Parigi, Francia
1987 Galerie Beatrix Wilhelm, Stoccarda, Germania
1988 Galerie Gilbert Brownstone & Cie, Parigi, Francia
Trous de clous, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
1989 Galerie Schoeller, Düsseldorf, Germania
Galerie Oscar Ascanio, Caracas, Venezuela
1990 Galerie Gilbert Brownstone & Cie, Parigi, Francia
Galleria Vinciana, Milano, Italia
Galerie Jousse Seguin, Parigi, Francia
1991 Kunsthaus Schaller, Stoccarda, Germania
Domus Jani, Verona, Italia
Galerie Wack, Kaiserslautern, Germania
1991-92 Galerie von Braunbehrens, Monaco, Germania
1993 Galerie Jousse Seguin, Parigi, Francia
Bernard Aubertin. Le rouge. Rétrospective, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
Stiftung für konkrete Kunst, Reutligen, Germania
Centre D’Art Contemporain Bouvet Ladubay, Samur, Francia
Stiftung für konkrete Kunst, Reutligen, Germania
2001-02 Bernard Aubertin. Opere, Associazione culturale Area, Brescia, Italia
2002-03 Galerie Schoeller, Düsseldorf, Germania
2002 Galleria Cidacarte, Brescia, Italia
2003 Bernard Aubertin – Picard de Gennes, Galerie Arlette Gimaray, Parigi, Francia
2004 Bernard Aubertin. Blanc libre, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
2005 Aubertin. Le voyage à Rome / die Reise nach Rom, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
2006 Bernard Aubertin. Peintures monochromes, Galerie Jean Brolly, Parigi, Francia
Bernard Aubertin. Le rouge total, Galleria CIDAC Arte Contemporanea, Brescia, Italia
Museum Kunst Palast, Dusseldorf, Germania
Musée d’Art Moderne, Saint-Etienne, Francia
2007 Galleria Wack, Kaiserslautern, Germania
Dessin de fue, Gallerie Proposte d’Arte Contemporanea, Pietrasanta, Italia
Le Rouge et le feu, XXVI Edizione Asolo Art Film Festival, Treviso, Italia
Energia, Fuoco Rosso, Artandide, Verona, Italia
2008 Galleria d’Arte Rosemberg, Milano, Italia
2009 Galerie De Rijk, Den Haag, Olanda 75 X Aubertin, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
2010 Bernard Aubertin.Pleins feux, Galerie Arlette Gimaray, Parigi, Francia
Dipinti e luce monocromatica, Galleria Brolly, Parigi, Francia
Il fuoco e il rosso, Galleria d’Arte Rosemberg, Milano, Italia
Bernard aubertin. Sensorialità e trascendenza, Galleria D’Arte Rosemberg, Milano, Italia
Rosso assoluto, Galleria L’incontro, Brescia, Italia
Livres d’art brùlées, Artandide, Verona, Italia
Poesia azioni e parole, Santa Teresa di Gallura, Italia
Piano et violon brulées, Fondazione Berardelli, Brescia, Italia
Sacrifice, Palazzo Ducale, Arezzo, Italia
Ippodromo San Siro, Milano, Italia
2011 Territori di fuoco, Maccagno, Italia
2012 Interventions sur le batiment, Palais de tokyo, Parigi, Francia
Galleria Cavour, Padova, Italia
2014 Disegni di fuoco sul Lario, atena galleria d’arte, Como, Italia
6160
Mostre collettive
1960 Propositions pour un jardin n° 1, Galerie Le Soleil dans la tête, Parigi, Francia
Aspects de l’art contemporain, Galerie de l’Université, Caen, Francia
1961 Zero, Galerie Dato, Francoforte sul Meno, Germania
Zero, Galerie A, Arnhem, Paesi Bassi
Propositions pour un jardin n° 2, Orsay, Francia
Zero – Exposition – Démonstration, Galerie Schmela, Düsseldorf, Germania
Graphik aus Paris (Nouvelle école de Paris), Galerie Wulfengasse, Klagenfurt, Germania
Nieuwe Tendenzen, Galerie Orez, La Haye, Paesi Bassi
1962 Zero, Galerie Schindler, Berna, Svizzera
NUL = 0 n° 1, Stedelijk Museum, Amsterdam, Paesi Bassi
Anno 62, Galerie T’Venster, Rotterdam, Paesi Bassi
Salon Comparaisons, Parigi, Francia
Galerie Dorekens, Anversa, Belgio
1963 Panorama de la nouvelle tendance, Galerie Amstel 47, Amsterdam, Paesi Bassi
Zero – Der neue Idealismus, Galerie Diogenes, Berlino, Germania
Europäische Avantgarde, Galerie D, Francoforte sul Meno, Germania
1964 Mikro ZERO/NUL, Galerie Delta, Rotterdam, Paesi Bassi
Salon Comparaisons, Parigi, Francia
Licht en Beweging Anno 66, Gelders Kunstcentrum Epok, Velp, Paesi Bassi
Sommerausstellung, Galerie Actuel, Berna, Svizzera
Mikro – Zero, Galerie BIJ, Amsterdam, Paesi Bassi
1967 Aspekte 1, Galerie Heseler, Monaco, Germania
Galerie Hildebrand, Klagenfurt, Germania
DIAS - Destruction in art symposium, Londra, Regno Unito
Luminism, George Washington Hotel, New York, Stati Uniti
Salon Comparaisons, Parigi, Francia
Marché expérimental d’art, Parigi, Francia
Parole sui Muri, Fiumalbo, Italia
1968 Constructivisme et mouvement, Maison des quatre vents, Parigi, Francia
Cinétisme, spectacle, environnement, Maison de la culture, Grenoble, Francia
L’Art vivant, 65/68, Fondation Maeght, Saint-Paul-de-Vence, Francia
Public Eye, Kunsthalle, Amburgo, Germania
1969 Objekte und Bildreliefs, Staatsgalerie, Stoccarda, Germania
Dynamozero 59/69, Galerie Ursula Lichter, Francoforte sul Meno, Germania
Salon des réalités nouvelles, Parigi, Francia
Mikro ZERO/NUL, Jugendfestival, Velp, Paesi Bassi
Mikro ZERO/NUL, Galerie Amstel 47, Amsterdam, Paesi Bassi
Ardoises, papiers, clous, Galerie Weiller, Parigi, Francia
1965 Zero Avant-garde, Atelier de Fontana, Milano, Italia
Zero Avant-garde, Galleria del Cavallino, Venezia, Italia
Zero Avant-garde, Galleria Il Punto, Torino, Italia
Zero, Galerie Actuel, Berna, Svizzera
Galerie 20, Arnhem, Paesi Bassi
Nouveau style, Galerie BIJ, Amsterdam ; Galerie Orez, La Haye, Paesi Bassi
Aspects de l’art contemporain, Musée de Céret, Francia
1966 Galleria Il Segno, Roma, Italia
Zéro Avant-garde 1966, Galleria associazione Zen, Brescia, Italia
Konfrontation 66, Galerie Hildebrand, Klagenfurt, Germania
Galerie Bernhard, Soletta, Svizzera
Licht en Beweging Anno 66, Galerie T’Venster, Rotterdam, Paesi Bassi
Licht en Beweging, Galerie Al Veka, La Haye, Paesi Bassi
Licht en Beweging, Eindhoven, Paesi Bassi
Zero op Zee, Galerie Orez, La Haye, Paesi Bassi
Climat 66, Musée de Grenoble, Francia
Zero, Canada
Maison de la culture, Le Havre, Francia
Espace – Animation, Cercle Noroît, Arras, Francia
Hommage an das Schweigen, Tiroler Kunstpavillon, Innsbruck, Austria
Multiples, Galerie im Haus Behr, Stoccarda, Germania
L’Oeil écoute, Palais des Papes, Avignone, Francia
Galerie Scandinavia, Stoccolma, Svezia
1970 Galerie Weiller, Parigi, Francia
Tendenzen – Aspekte, Galerie Ursula Lichter, Francoforte sul Meno, Germania
Peau de lion, Kunsthaus, Zurigo, Svizzera
Galerie M.E. Thelen, Essen, Germania
Zéro, Galerie Denise René / Hans Mayer, Krefeld, Germania
1971 Sammlung Cremer – Kunst der 60er Jahre, Heidelberger Kunstverein, Heidelberg, Germania
Kontraste, Galerie Müller, Stoccarda, Germania
1972 Das neue Programm, Modern Art Galerie, Berlino, Germania
Otto Piene – Lichtballett und Kunstler der Gruppe Zero, Galerie Heseler, Monaco, Germania
1960-72 12 ans d’art contemporain en France, Grand Palais, Parigi, Francia
3 peintres opérationnels marrons, Galerie Weiller, Parigi, Francia
1973 Ausstellung Sammlung Siegfried Cremer, Staatsgalerie, Stoccarda, Germania
Sammlung Cremer – Europäische Avantgarde 1950 bis 1970, Kunsthalle Tübingen, Germania
1974 Beispiele aus der Sammlung Lenz Kronberg, Stadtische Galerie im stadelschen
Kunstinstitut, Francoforte sul Meno, Germania
1976 Méfiez-vous de l’art ! (Collection Helmut Dudé), Kunstmuseum, Olten, SvizzeraKunst der 60er und 70er Jahre aus Bonner Privatbesitz, Kunstmuseum, Bonn, Germania
1977 Documenta 6, Cassel, Germania
1978 Le Musée en tiroirs d’Herbert Distel, Kunsthaus, Zurigo, Svizzera
1979 Zero. Bildvorstellungen einer europäischen Avantgarde 1958-1964, Kunsthaus, Zurigo, Svizzera
1979-80 Zero International Antwerpen, Koninklijk Museum voor schone Kunsten, Anversa, Belgio
1980 Rot ist schön, Edition-E Galerie, Monaco, Germania
Sammlung Hildebrand, Kärntner Landesgalerie, Klagenfurt, Germania
1983 L’Objet de feu, Galerie Au fond de la cour, Parigi, Francia
1984 Zero, Galerie Löhrl, Mönchengladbach, Germania
1985 Eine europäische Bewegung Bilder
un Objekte aus der Sammlung Lenz Schönberg,
Salzburger Museum Carolino Augusteum, Salisburgo, Austria
La Peinture poussée à bout, Galerie Weiller, Parigi, Francia
1986 1 + 1 = 3 Anton Stankowski und seine Freunde, Galerie Beatrix Wilhelm, Stoccarda, Germania
Acquisitions 1984-1985 – Première présentation d’un choix d’œuvres, Frac Bourgogne,Digione, Francia
Deuxième présentation d’un choix d’œuvres, Frac Bourgogne, Digione, Francia
1987 Le Carré, Frac Bourgogne, Digione, Francia
Rétrospective de la revue : Ou, Galerie J & J Donguy, Parigi, Francia
Ephémérite, Chapelle Saint-Louis de la Salpetrière, Parigi, Francia
1988 Zero, Vision und Bewegung – Städtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco, Germania
Ordnung im Chaos, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
Sammlung Sybil Albers. Minimalistische Tendenzen, Stiftung für konstruktive und konkrete Kunst, Zurigo, Svizzera
Gruppe Zero, Galerie Schoeller, Düsseldorf, Germania
Les Années 50, Centre Georges Pompidou, Parigi, Francia
La Couleur seule, l’expérience du monochrome, Musée d’art contemporain, Lione, Francia
Acquisitions 1988, FNAC, Parigi, Francia
6362
Zero, un movimiento europeo (colección Lenz Schönberg), Fondación Juan March, Madrid, Spagna
1989 Formes et couleurs, Galerie Gilbert Brownstone & Cie, Parigi, Francia
Das Ende der Komposition, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
Aus der Sammlung Sybil Albers-Barrier Zürich, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
1990 III. Internationale Biennale Papierkunst, Leopold-Hoesch Museum, Düren, Germania
1990-91 Linie farbe Fläche (Werke aus der Sammlung Wandel), Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
Inauguration de l’Espace de l’art concret, Château de Mouans-Sartoux, Francia
1991 Diversité contemporaine en Europe – Non peinture et sculpture, Galerie 1900-2000, Parigi, Francia
Voir et s’asseoir – Œuvres de la collection Sybil Albers-Barrier, Espace de l’art concret, Château de Mouans-Sartoux, Francia (con la collaborazione del Vitra Design Museum, Weil am Rhein, Germania)
Bildlicht Malerei zwischen Material und Immaterialität, Museum des 20 Jahrhunderts, Vienna, Austria
Zero, Württ. Handelsbank Stuttgart eg Volksbank, Germania
Sammlung Cremer 1, Museum am Ostwall, Dortmund, Germania
… Die Kunst von innen Bittend… (Sammlung Lenz Schönberg), das tiroler Landesmuseum Ferdinandeum, Innsbruck, Austria
Monochromo, Theospacio, Madrid, Spagna
1991-92 Eikon = Das Bild, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
Only Paper ? Papier als kunstlerisches Medium, Kunstmuseum, Heidenheim, Germania
Zero und Paris 1960. Und Heute, Villa Merkel, Esslingen am Neckar, Germania
1998 Zéro et Paris 1960, MAMAC – Musée d’art moderne et d’art contemporain, Nizza, Francia
Pour nous irriter l’esprit-le corps, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia
Stiftung – Ganz konkret 1988-1998, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
1998-99 Le Droit de rêver, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia
Objekt Buch, Kulturverein Zehntscheuer, Rottenburg am Neckar, Germania
1999 Le Feu aux poudres, Galerie de la marine, Nizza, Francia
Deutschland – Frankreich. Dialogue der Kunst im XX. Jahrhundert, Ludwig Museum im Deutschherrenhaus, Coblenza, Germania
1999-00 La Nature imite l’art, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia
2000 Ausstellung einfach Weiß. Ausstellung einfach Schwarz, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
Art concret, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia
30 Jahre Kunst – Beispiele aus der Sammlung der Kreissparkasse Reutlingen, Reutlingen, Germania
2000-01 Raumformat, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
Bricolages ? (Œuvres de la collection du Frac Bourgogne), Musée des beaux-arts, Digione, Francia
2001 Biancorosso il rosso, Associazione culturale Area, Brescia, Italia
1992 Mise à feu, Galerie Thorigny, Parigi, Francia
Le Regard libéré (œuvres de la collection Sybil Albers-Barrier), Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia
Only Paper ?, Villa Zanders, Gladbach, Germania
Simply Red, Galerie Gilbert Brownstone & Cie, Parigi, Francia
Galerie Bouvet-Ladubay Art Concept, Saumur, Francia
1992-93 Face à face (icônes russes des XVIe, XVIIe et XVIIIe siècles). Prier et espérer, Espace de l’art concret, Mouans-
Sartoux, Francia
1993 De Rechte Lijn – Die gerade Linie, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
L’Esprit Dada ou la fin de la composition. Hommage à Marcelle Cahn, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia
1994 L’Hôtel Bouhier de Savigny accueille le Frac, Digione, Francia
1994-95 Jubiläumsausstellung, Galerie Schoeller, Düsseldorf, Germania
Vue du collectionneur (œuvres de la collection Sybil Albers-Barrier), Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia
1995-96 L’Art concret aujourd’hui, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia
1996 Die konkrete Zeit. Gegenstände eines Jahrhunderts, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
5 Jahre Jubiläumsausstellung der Galerie, Galerie Gudrun Spielvogel, Monaco, Germania
Kronkret Konstruktiv, aus saarländischen Privatsammlungen II Albert Weisgerber Stiftung, Museum Sankt Ingbert, Sankt Ingbert, Germania
1997 Zeichnungen, Galerie Wack, Kaiserslautern, Germania
10 ans, Centre d’art contemporain Bouvet Ladubay, Saumur, Francia
2001-02 En gros & en détail. Werke von A bis Z, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania
2002 Hans Bischoffshausen und sein Umfeld, Galerie Judith Walker, Schloss Ebenau Weizelsdorf / Rosental, Austria
2003 Collègues à Paris. Aubertin, Breuer, Cruz-Diez, Erb, Nemours, Galerie Wack, Kaiserslautern, Germania
Seeing Red, Part II : Contemporary nonobjective painting, Hunter College / Time
Square Gallery, New York, Stati Uniti
Einblicke in die Kunstsammlung des landkreises Reutlingen, Reutlingen, Germania
Couleur visions, Chapelle Sainte-Anne ; Espace culturel, La Baule, Francia
Ein Rückblick als Stiftung, Galerie Schoeller, Düsseldorf, Germania
The Brownstone Collection – Minimal to the Max, The Norton Museum of Art, West Palm Beach, Stati Uniti
2004 Stets konkret. Die Hubertus Schoeller Stiftung, Leopold-Hoesch-Museum, Düren, Germania
Inauguration. Donation Albers-Honegger, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia
2005 Die Hubertus Schoeler Stiftung …Stets konkret, Verband deutscher Papierfabriken, Bonn, Germania
2005-06 Die Sammlung Marli Hoppe-Ritter, Museum Ritter, Waldenbuch, Germania
Autour du groupe ZERO. Hier et aujourd’hui, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia
2006 Stets Konkret… in Zusammenarbeit mit Hubertus Schoeller, Galerie Lausberg, Düsseldorf, Germania
ZERO – Internationale Künstler Avantgarde der 50er/60er Jahre, Museum Kunst Palast kulturzentrum Ehrenhof,
Düsseldorf, Germania
ZERO. Künstler einer europäischen Bewegung. Sammlung Lenz Schönberg 1956-2006, Museum der Moderne, Salzbourg Mönchsberg, Germania
Künstler der Zero-Bewegung (Aubertin, Bartels, Castellani, Dorazio, Erb, Goeffert, Leblanc, Luther, Mack, Megert, Uecker, Simeti), Galerie Wack, Kaiserslautern, Germania
2006-07 ZERO : Avant-garde internationale des années 1950-1960, Musée d’art moderne, Saint-Étienne, Francia
2007 10 Jaar, Galerie Kunsthandel de Rijk, La Haye, Paesi Bassi
Bilder Tausch, Museum Ritter, Waldenbuch, Germania
Der Zweite blick, Stiftung fur der sammlung, Reutligen, Germania
Papier d’artistes, Brest, Francia
Ahnlichketein. Hommage ° Fortuny, Stiftung fur Konkrete Kunst, Reutligen, Germania
2008 Dimensions variables, Digione
Monochromie-reflexion, -variation-reduktion, Galerie Judith Walker, Schloss Ebenau, rosental, Austria
Le jardin de la géométrie, Espace de l’Arte Concret, Mouans-Satoux, Francia
2009 Uberschneidungen II, Galerie Judith Walker, Schloss Ebenau, rosental, Austria
Carte blanche ° la Galerie Brolly, Galerie di Cloitre, Rennes, Francia
Zwart wit, Galerie Kunsthandel de Rijk, Den Haag, Olanda
Das quadrat,, Galerie Judith Walker, Schloss Ebenau, rosental, Austria
Ouvres optiques et lumino-cinetiques, Centre d’Art Contemporaine Frank Popper, Marcigny, Francia
Echoes Bernard Aubertin, Galerie Judith Walker, Salisburgo
Regard d’artiste, L.A.C., Hameau Du Lac
2014 ZERO: Countdown to Tomorrow, 1950s–60s, Guggenheim Museum, New York
Finito di stamparenel mese di Dicembre 2014
presso Imoco S.p.A.
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