PO FSE 2014-2020 – REGIONE CAMPANIA - ASSE IV – CAPACITA’ ISTITUZIONALE PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTI PER FAVORIRE LO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ ISTITUZIONALE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE CAMPANIA
AZIONE DI SISTEMA Giovani della Campania per l’Europa, l’ambiente, l’agricoltura e lo sport promossa e coordinata dall’assessorato regionale ai Fondi Europei e alle politiche giovanili, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale
della Campania e al Forum dei Giovani
con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea
FASE 1 – Formazione Formatori
Percorso didattico 1: Agricoltura e alimentazione sostenibile.
Materiale didattico su Politiche Agricole UE – slide 1
Percorso didattico 3: Agricoltura e alimentazione
La Politica Agricola Comune e la sua evoluzione:dalla “politica delle quantità” alla valorizzazione
del ruolo multifunzionale dell’agricoltura
Dario Cacace
Gli obiettivi dell’Unione nel tempo
Temi
• Qualità (salubrità, tracciabilità, produzioni tipiche);• Il riconoscimento della multifunzionalità delle attività agricole (tutela
dell'ambiente, difesa delle biodiversità, ruolo sociale, presidio del territorio)
• Sviluppo sostenibile (economico, sociale, ambientale)
• perché la Politica Agricola Comune (PAC) ha sempre avuto un ruolo così importante, assorbendo una considerevole quota del bilancio UE?
• come è cambiata la PAC nel corso degli anni (e perché)? A quali fabbisogni risponde?
• quali strumenti sono messi in campo e quale ruolo è attribuito all'attività agricola per assecondare le nuove istanze della collettività?
Dal sostegno alla produzione ed al reddito alle nuove istanze della società:
Il sostegno all’agricoltura nel bilancio UE
Struttura del bilancio UE 1958-2008 (in rapporto al Reddito Nazionale Lordo degli Stati membri)
Il peso della spesa agricola sul bilancio UE è da sempre oggetto di critiche.
Negli ultimi trent’anni il peso della PAC sul bilancio UE è passato dal 75% al 40%
(si consideri che il PIL agricolo è pari a circa il 2% del PIL totale UE. Comprendendo anche la trasformazione agrialimentare il peso è del 6% circa).
Il sostegno all’agricoltura nel bilancio UE
Stanziamenti di impegno 2014-2020 %
1. Crescita intelligente e inclusiva 513.563 47,2%
2. Crescita sostenibile: risorse naturali 420.034 38,6%
di cui: spese connesse al mercato e pagamenti diretti 308.734 28,4%
3. Sicurezza e cittadinanza 17.725 1,6%
4. Europa globale 66.262 6,1%
5. Amministrazione 69.584 6,4%
di cui: Spese amministrative delle istituzioni 56.224 5,2%
6. Compensazioni 29 0,0%
TOTALE 1.087.197 100,0%
in percentuale dell'RNL 1,04 %
Quadro finanziario pluriennale 2014-2020Milioni di Euro, prezzi correnti 2017
Le origini
Meccanismo di sostegno “accoppiato” ai redditi ed ai mercati
Il contesto (fine anni ’50)
Boom economico nelle aree urbane ed industrialiEsodo rurale
Ricostruzione post-bellica
Abbandono delle attività agricole
Obiettivi: Sostegno del reddito agricoloIncremento delle produzioni
…un passo indietro: perché una Politica Agricola Comune?
Insufficiente produzione di beni alimentari
Fissazione dei prezzi+ Redditi
+ Produzione
Le origini
1962 - Nasce la Politica Agricola Comune (PAC)La PAC viene concepita come politica comune, con l’obiettivo di rifornire di alimenti a prezzi accessibili i cittadini della CEE e di offrire un equo tenore di vita agli agricoltori.Per raggiungere questi obiettivi viene introdotto un semplice meccanismo di sostegno: • si fissano i prezzi minimi dei prodotti agricoli ad un livello
superiore rispetto ai prezzi che sarebbero riconosciuti dal mercato;
• di conseguenza, gli agricoltori sono incentivati a produrre di più.
Sostegno “accoppiato”
Modello di sostegno “accoppiato”: i vantaggi
• Aumento produzione (autoapprovvigionamento)
• Crescita redditi agricoli
• Aumento flusso di scambi intra-comunitari
• Costo di bilancio relativamente basso (in assenza dieccedenze)
• Scarsa percezione da parte dei consumatori di essere i verifinanziatori
• Semplicità di gestione
• Capacità di accontentare una vasta platea di beneficiari
Le origini
Insostenibilità della PAC
Sostegno accoppiatoModello “intensivo” di agricoltura
InquinamentoDegrado ambientale
Iniquità:- Beneficiari - Territori - Consumatori
Eccedenze strutturali dell’offerta (surplus)
Crescita spese di bilancio Sussidi alle
esportazioni
Gestione interventi di mercato
Difficoltà relazioni commerciali Dumping
Protezione esterna
Mantenimento sul mercato delle aziende meno competitive e di produzioni non richieste
Le origini
La PAC diventa vittima del suo successo
Obiettivi
• Maggiore efficienza e maggiore equità• Minori distorsioni in campo internazionale• Incentivazione delle produzioni di qualità• Sostenibilità ambientale: chi inquina paga
Cambia il compito della PAC: da sostegno al mercato a sostegno ai produttori (cd sostegno “disaccoppiato”).Il sostegno ai prezzi è ridotto, affiancato da sovvenzioni dirette agli agricoltori che sono incoraggiati ad adottare metodi più rispettosi dell’ambiente.
Gli anni ’90: nuove istanze -> nuovi obiettivi -> nuovi strumenti
Preoccupazioni ambientali: Summit sulla Terra (Rio de Janeiro) che introduce il principio dello sviluppo sostenibile.
Istanze Sicurezza alimentare e qualità: frodi alimentari, “mucca pazza”, ecc. generano allarme nell’opinione pubblica.
Squilibri territoriali e crisi settoriali: Aree rurali in declino socio-demografico; perdita di competitività nei mercati globali
Graduale riduzione dei prezzi(avvicinamento dei prezzi interni a quelli di mercato)
Aiuti diretti agli agricoltori(compensativi del minor sostegno ai prezzi e basati sulle rese storiche e la superficie)
Limitazioni nell’uso dei fattori produttivi(Set-aside obbligatorio)
Introduzione di incentivi (Mis. di accompagnamento)(prepensionamento, forestazione, misure agroambientali)
Per compensare gli agricoltori…
Comparti interessati dalla riforma: seminativi, carni bovine ed ovine, latte, tabacco. Restano escluse le produzioni mediterranee
Sostegno alle politiche sulla qualità(DOP, biologico, ecc.)
Diffusione delle “quote”(livelli di produzione assegnati a ciascuno Stato)
Le principali novità della riforma
Gli anni ’90: nuove istanze -> nuovi obiettivi -> nuovi strumenti
§ Salubrità, sicurezza, tracciabilità
Gli anni ’90: Nuove istanze, nuovi obiettivi
Qualità
§ Riconoscimento del ruolo delle attività agricole nel fornire beni pubblici non remunerati
Multifunzionalità
§ Tutela ambientale, difesa delle biodiversità;§ Ruolo sociale e presidio
del territorio;§ Equità, occupazione,
qualità della vita nelle aree rurali
Sostenibilità
La PAC nel nuovo millennio: rafforzamento delle riforme avviate
Progressiva riduzione del sostegno ai prezziSpostamento del sostegno dal prodotto al produttore
Principio della condizionalitàL’erogazione degli aiuti disaccoppiati è condizionata dalla osservanza di una serie di requisiti obbligatori in materia di: rispetto dell’ambiente; sicurezza alimentare; sicurezza dei lavoratori agricoli; salute e benessere degli animali.
Modulazione del sostegnoRiduzione di tutti i pagamenti diretti per le aziende medio-grandiTetto massimo agli aiuti per azienda pari a 300.000 euro
Rafforzamento dello Sviluppo RuraleNuove misure a sostegno delle produzioni di qualità, servizi di consulenza, investimenti non produttivi, ecc.
La PAC 2014-2020
Pagamento di base
Aiuto ai giovani
Pagamento verde
Zone con vincoli naturali
Pagamento ridistributivoAiuto ai piccoli agricoltori
Aiuto accoppiato
Paga
men
ti di
rett
i
Misure di mercato
FEAGA
Conoscenza e innovazione
Filiere e gestione del rischio
Competitività
Tutela dell’ambiente e delle biodiversità
Investimenti per la sostenibilità
Inclusione sociale
Svilu
ppo
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riorit
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FEASR
Politica Agricola Comune
I Pilastro II Pilastro
Cambiamenti
• Aumento delle persone che vivono da sole
Conseguenze
• Cambiamenti nella preparazione del cibo e nelle abitudini alimentari
• Disponibilità di reddito pro-capite
• Occupazione femminile
• Sviluppo tecnologie per la trasformazione e conservazione
• Disponibilità elettrodomestici
• Maggiore attenzione alla qualità ed alla sicurezza alimentare
• Globalizzazione mercati
• Informazione
Consumo: non più singolo «atto» ma «processo»
La percezione della qualità si estende a tutte le fasi del «processo»
• Urbanizzazione
Il fattore «tempo» diventa determinante
Evoluzione della società, stili di vita e consumi alimentari
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità
Rispondenza degli
«attributi» del prodotto ai bisogni del
consumatore
Rispondenza degli
«attributi» del prodotto ai bisogni del
consumatore
Qualità:
Ogni consumatore
ha una propria scala di priorità
Ogni consumatore
ha una propria scala di priorità
La ricerca della qualità è
soggettiva e dipende da
molti fattori
La ricerca della qualità è
soggettiva e dipende da
molti fattori
• Disponibilità, a prezzi accessibili• Varietà dell’offerta• Destagionalizzazione
• Disponibilità, a prezzi accessibili• Varietà dell’offerta• Destagionalizzazione
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità
Gusto
Potenziale genetico Valori etici, ambientali e culturali
Benessere soggettivo Contenuto di “servizio”
Caratteristiche organolettiche
Dimensioni, colorazioneValori
nutrizionaliBiologico
Dignità del lavoro
Origine territoriale
No-OGM
Tempi di acquisto
Tempi di preparazione
Tempi di consumo
Commercio equo e solidale
Prodotti light
Intolleranze alimentari
Prodotti “funzionali”
Edonismo
Sicurezza alimentare
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità
La qualità e l'igiene dei prodotti alimentari non riguardano esclusivamente l‘agricoltura e l’industria alimentare, ma dipendono dallo sforzo congiunto di tutti gli attori della complessa catena di produzione, lavorazione, trasporto e vendita al dettaglio degli alimenti, e nondimeno dagli stessi consumatori
Dai campi …alla tavola
La sicurezza degli alimenti: una responsabilità condivisa
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità -> Sicurezza alimentare
“La possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione”
Rintracciabilità:
RintracciabilitàVerso monte Verso valleFornitori diretti
Clienti diretti
La rintracciabilità è finalizzata e consentire agli operatori ed alle Autorità di controllo di attivare sistemi di allarme qualora sorgano problemi di sicurezza alimentare
Processo che «segue» il prodotto da monte a valle della filiera: ad ogni stadio vengono lasciate «tracce»
Tracciabilità:
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità -> Sicurezza alimentare
- devono essere in grado di individuare i propri fornitori;
- devono disporre di sistemi e procedure per individuare le imprese alle quali hanno fornito i propri prodotti;
- devono adeguatamente etichettare o identificare gli alimenti o i mangimi per agevolarne la rintracciabilità;
- devono avviare immediatamente procedure per il ritiro di un prodotto nel caso in cui ritengano che sussistano situazioni di pericolo, e informarne le autorità competenti ed i consumatori.
Obblighi per gli operatori del settore alimentare e dei mangimi:
La sicurezza degli alimenti: Regolamento CE 178/02
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità -> Sicurezza alimentare
Tracciabilità Interna E’ la tracciabilità lungo tutto il processo o la trasformazione svolta da ciascun partner sui suoi prodotti. Si concretizza in una serie di procedure interne specifiche di ciascuna azienda, che consentono di risalire alla provenienza dei materiali, al loro utilizzo e alla destinazione dei prodotti.
Tracciabilità di Filiera Processo interaziendale, che risulta dalla combinazione dei processi di tracciabilità interni a ciascun operatore della filiera, uniti da efficienti flussi di comunicazione. La realizzazione di sistemi di tracciabilità interna costituisce dunque prerequisito senza il quale non vi può essere tracciabilità di filiera. La tracciabilità di filiera è un processo non governabile da un singolo soggetto, ma basato sulle relazioni tra gli operatori.
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità -> Sicurezza alimentare
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità -> Denominazioni legate al territorio
I regimi di qualità: produzioni “tipiche” territoriali
Sin dal 1992 (Reg. CE 2081/1992) l’UE ha regolato un sistema di protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine. Attualmente il sistema è disciplinato dal Regolamento CE 510/2006
Obiettivi:
• favorire la diversificazione della produzione agricola al fine di ottenere un migliore equilibrio fra l’offerta e la domanda sui mercati
• sostenere l'economia rurale, in particolare nelle zone svantaggiate o periferiche
• accrescere il reddito degli agricoltori• fornire informazioni ai consumatori sulle caratteristiche e la
provenienza dei prodotti alimentari
Denominazioni di Origine Protetta (DOP)
Riconoscimento assegnato ad un prodotto le cui caratteristiche qualitative sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali e umani. Tutte le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione hanno luogo in una particolare area geografica, secondo un particolare disciplinare produttivo.
Indicazione Geografica Protetta (IGP)
Riconoscimento assegnato ad un prodotto del quale una determinata qualità, la reputazione o altre caratteristiche possono essere attribuite al territorio di origine.
Una o più delle fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione hanno luogo in una particolare area geografica, secondo un particolare disciplinare produttivo.
Specialità Tradizionale Garantita (STG)
Riconoscimento del carattere di specificità di un prodotto agro-alimentare che, per le sue caratteristiche qualitative e di tradizionalità, permette di distinguersi nettamente da altri simili. Può avere o meno una denominazione legata ad un territorio
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità -> Denominazioni legate al territorio
Settore Vitivinicolo: normativa nazionale ed europea
• Vino di Qualità Prodotto in Regione Determinata (VQPRD). Marchio di origine protetto dalla vecchia normativa comunitaria (1987)
• Denominazione di Origine Controllata (DOC) , • Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG)• Indicazione Geografica Tipica (IGT)
Denominazioni tutelate dalla normativa italiana (1963)
Dal 2010:• la classificazione DOC, così come la DOCG, è stata ricompresa nella
categoria comunitaria DOP;• la classificazione IGT è stata ricompresa nella categoria
comunitaria IGP
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità -> Denominazioni legate al territorio
Elementi del sistema di protezione DOP e IGP (1/2)
• Disciplinare di produzioneI produttori devono attenersi rigidamente alle indicazioni del Disciplinare di produzione che indichi, oltre alla denominazione, il territorio di origine, le caratteristiche (chimico-fisiche, microbiologiche, organolettiche, ecc), le materieprime impiegate, le fasi di produzione, i legami tra le caratteristiche del prodotto e l’ambiente geografico in cui è realizzato.
• Sistema di riconoscimentoUn’associazione di produttori può chiedere il riconoscimento della denominazione allo Stato membro, che verifica se la richiesta soddisfa le condizioni previste dalla normativa UE. Se la decisione è favorevole, lo Stato invia la richiesta alla Commissione UE e può accordare al prodotto una “protezione transitoria” a livello nazionale.La Commissione esamina le domande. In caso di esito positivo pubblica l’elenco delle richieste (Gazzetta Ufficiale). Chiunque abbia un interessa legittimo può opporsi al riconoscimento entro 6 mesi.Al termine, la Commissione procede alla registrazione del marchio.
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità -> Denominazioni legate al territorio
• ControlliLa verifica del rispetto del disciplinare è effettuata da:• Autorità nazionali competenti e/o• Organismo di certificazione
• Sistema di protezioneI marchi registrati sono tutelati contro usurpazioni, imitazioni, evocazioni, indicazioni false o ingannevoli.
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità -> Denominazioni legate al territorio
Elementi del sistema di protezione DOP e IGP (2/2)
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità -> Denominazioni legate al territorio
I marchi registrati dei prodotti campani DOP, IGP, STG
Mozzarella di Bufala CampanaCaciocavallo SilanoProvolone del MonacoRicotta di Bufala CampanaOlio extravergine di oliva CilentoOlio extravergine di oliva Colline SalernitaneOlio extravergine di oliva Irpinia - Colline dell'UfitaOlio extravergine di oliva Penisola SorrentinaOlio extravergine di oliva Terre AuruncheFico bianco del CilentoOliva di GaetaPomodorino del Piennolo del VesuvioPomodoro S. Marzano dell'Agro Sarnese-nocerinoCipollotto Nocerino
Carciofo di PaestumMelannurca CampanaLimone Costa d'AmalfiLimone di SorrentoCastagna di MontellaMarrone di RoccadaspideNocciola di GiffoniVitellone Bianco dell'Appennino CentralePasta di Gragnano
MozzarellaPizza napoletana
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità -> Denominazioni legate al territorio
I vini campani DOC, DOCG, IGT (DOP, IGP)
IschiaCapriVesuvioCilentoFalerno del MassicoCastel San LorenzoAversaPenisola SorrentinaCampi FlegreiCosta d'AmalfiGalluccioSannioIrpiniaCasavecchia di PontelatoneFalanghina del Sannio
TaurasiGreco di TufoFiano di AvellinoAglianico del Taburno
Colli di SalernoDugentaEpomeoPaestumPompeianoRoccamonfinaBeneventanoTerre del VolturnoCampaniaCatalanesca del Monte Somma
Adozione di pratiche e processi produttivi attenti all’ecosistema agricolo che:• sfruttano la naturale fertilità dei suoli, senza prevedere l’immissione
di input chimici;• escludono l’utilizzo di organismi geneticamente modificati (OGM);• tendono a difendere e preservare la biodiversità dell’ambiente;• mirano a ridurre l’impatto ambientale dell’azienda agricola.
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Qualità -> Produzioni biologiche
Agricoltura biologica
C Impatto ambientale (acqua, suolo, atmosfera)C Genuinità/salubrità dei prodottiC Assenza di residui di fitofarmaci negli alimentiD Minori rese ad ettaroD Sostenibilità (economica)
Pro e contro
Non solo produzione di beni alimentari e
forestali…
Cultura e tradizioni
Paesaggio
Tutela ambientale
Presidio sociale delle aree rurali
Difesa dei versanti
Biodiversità
…ma anche utilità pubbliche, a vantaggio della collettività, il cui
valore non è remunerato dal mercato.
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Multifunzionalità
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Sostenibilità
“lo sviluppo che è in grado di soddisfare i bisognidelle generazioni attuali senza compromettere lapossibilità che le generazioni future riescano asoddisfare i propri”
“processo di cambiamento tale per cui losfruttamento delle risorse, la direzione degliinvestimenti, l'orientamento dello sviluppotecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resicoerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali”(Rapporto Brundtland, 1987)
Sviluppo sostenibile
Sostenibilità ambientale - Capacità di preservare nel tempo le tre funzioni dell’ambiente: fornitore di risorse, ricettore di rifiuti, fonte diretta di utilità.
Sostenibilità economica - Capacità di un sistema economico di generare una crescita duratura degli indicatori economici (in particolare, la capacità di generare reddito e lavoro per il sostentamento delle popolazioni).
Le dimensioni dello Sviluppo sostenibile
Sostenibilità sociale - Capacità di garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione) equamente distribuite per classi e per genere.
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Sostenibilità
Le dimensioni dello Sviluppo sostenibile
Sociale
Ambientale Economico
Vivibile Equo
Realizzabile
Sostenibile
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Sostenibilità
Prodotti sani e sicuri
Protezione delle risorse naturali e
del territorio
Occupazione, qualità del
lavoro
Paesaggio
Qualità della vita
Sicurezza
Nuove istanze, nuovi obiettivi -> Sostenibilità
Il contributo dell’agricoltura allo sviluppo sostenibile
Impostazione di un lavoro di gruppo: su quali competenze deve agire il percorso didattico?
Articolazione prossimo incontro
Possibili opzioni:
Agricoltura e mercato: diversificazione del reddito agricolo; filiere lunghe e corte
Agricoltura e territorio: diversificazione dell'economia rurale; miglioramento della qualità della vita
Agricoltura e ambiente: uso delle risorse (acqua, suolo, energia)
Agriturismo, fattorie sociali/didattiche; Mercati locali, Km0, Farmers’ market, Orti urbani, Gruppi di acquisto solidale, ecc…
Sviluppo rurale, turismo, cultura, artigianato tipico; Strategie di sviluppo bottom-up; Servizi essenziali, politiche inclusive.
Greening, agricoltura estensiva, agricoltura biologica, risparmio idrico/energetico; Energie rinnovabili
https://ec.europa.eu/agriculture/rural-development-2014-2020_it
Link utili
https://ec.europa.eu/agriculture/index_ithttps://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/287
Politica Agricola Comune
http://dspace.inea.it/bitstream/inea/827/1/Nuova_PAC_2014_2020.pdf
http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1Programmazione Sviluppo Rurale
http://agricoltura.regione.campania.it/PSR_2014_2020/psr.html
Approfondimentihttps://agriregionieuropa.univpm.it/ithttp://www.crea.gov.it/http://www.ismea.it/istituto-di-servizi-per-il-mercato-agricolo-alimentarehttp://www.agrifoodmonitor.it/http://www.agricoltura.regione.campania.it/Tipici/indice.htm
Grazie per l’attenzione!
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