UniversitàdegliStudidiBologna
FacoltàdiIngegneriaCorsodiLaureainIngeneriaEdile/Architettura
AnnoAccademico2009/2010
DAPTDipartimentodiArchitetturaePianificazioneTerritoriale
CorsodiArchitetturaeComposizioneArchitettonicaIIIProf.Ing.GiorgioPraderio-Prof.Ing.AlessioErioli
LaboratorioprogettualediArchitetturaeComposizioneArchitettonicaIIIProf.Ing.FrancescoFulvi-Prof.Ing.AndreaLuccaroni
Collaboratori:Prof.Ing.NadaBalestri
Prof.Ing.RobertoTranquilliIng.LucaRaminiIng.PaoloventuraIng.HaraldPiovani
ViaggiodiIstruzioneaCopenaghen-Malmoe05Maggio-09Maggio2010
copenhagen2010
programmasintetico
05.05.2010mercoledì
Inviaggio
6.15hritrovopressoilpiazzalediportasaragozza
6.30hpartenzainpullmandabolognapermalpensa
11.15hpartenzavoloeasyjet2655ricorda:checkinonline48hprimadellapartenzaarrivoaCopenhagen(aeroporto)13.15
trasferimentoinmetropolitanadall’aeroportoesistemazioneinalbergo: hotelansgar‐www.anshotel.dkcolbjoernsensgade,29
nelpomeriggioprimocontattoconlacittàstorica:radhuspladsen,frederiksberggade,nytorv,stroeget,amagertorv,kogensnytorv,nyhavn,…
06.05.2010giovedì
malmöelasostenibilitàurbanawww.malmo.se
8.00h
partenzadallastazionecentralediCopenhagenpermalmoiltragittoferroviarioattraversailpontesullostrettodioresund
8.30h
arrivoamalmo,visitaallacittà:quatiereecosostenibilebo01torreresidenziale«turningtorso»(santiagocalatrava2002|2005)
13.00hbreveincontroconMrGöranRosberg,MalmöCityPlanningOfficesullepolitichedisostenibilitàurbanadellacittàStadsbyggnadsforumVästrahamnen,Nordenskjöldsgatan17
rientronelpomeriggio
07.05.2010venerdì
Orestadlacittàlineareeglispazipubblici
9.00h
orestadnortheuniversitàbikubenkollegiet(AART,2003|2006)
ITuniversity(henninglarsen2002|2004)tietgenkollegiet(lundgaard+tranberg,2002|2006)boligslangen(domusarchitects|arkitema,2005|2007)
DRcityeDRconcerthall(jeannouvel,2009)visitaguidataall’auditorium
pranzolibero(mensaIT?)
15.00h
orestadcity(masterplan:libeskind|arkki,2002|2015)orestadcollege(3XN,2007)VMhouses(plot2002|2005)mountaindwellings(BIG,2005|2008)
aseguire:
pragsboulevard(kristinejensentegnestue,2005)prismen(dortemandrup,2006)
08.05.2010sabato
inderhavnenesidhavnenilportointrasformazione
9.00h
royalplayhouse(jeannouvel,2009)visitaguidata
operahouse(henninglarsen,2000|2005)
christiansbro(larsen&radgivende)
royaldanishlibrary“blackdiamond”(schmidthammerlassen,1993|1999)
danishjewishmuseum(daniellibeskind,allestimentodiinterni)
DAC,danisharchitecturecenter>mostra3XN
pranzoalDAC
15.00h
sicamminalungoilsidhavnenpercorrendolenuoveespansioniresidenzaliislandbriggeharbourbath(plot,2003)geminiresidence(MVrDv,2005)harbourbridgeharbourisleapartments(lundgaard&trandberg,2008)
09.05.2010domenica
chips
9.00h
alcuneorelibereprimadellapartenza(perapprofondireopersprofondare…)propostealternative:
a.norrebro,cittàgiardinomultietnica(palestrasottolacollinainkorsgade)
b.lacostamaritimeyouthhouse(plot2005)amagerstrand(haslov&kjaersgaard2005)amagersobad(whitearchitects2004)
c.christianiaechristianshavn
d.sulleormediarnejacobsen(SAShotel,bancanazionaledanese)
14.35hpartenzavoloeasyjet2656arrivoamilanomalpensa16.40rientroabolognainpullman
ARCA 3 VIAGGIO D’ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ (MA SOPRATTUTTO MALMÖ)
IL PONTE SULLO STRETTO DELL’ ØRESUND E LA CITTA’ MALMÖ
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
IL PONTE SULLO STRETTO DELL’ØRESUND E LA CITTA’
Il ponte di Oresundsbron mette in collegamento Copenhagen e Malmo. Dopo la crisi dell’industria navale degli anni ’90, i piani urbanistici hanno favorito la crescita demografica.
Malmo è la terza città più grande delle Svezia (263.000 ab)posizionata al centro della regione dell’Oresund con buone comunicazioni in ogni direzione.
L’immigrazione ha trasformato Malmo in una città multietnica con oltre 170 nazionalità differenti.
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
IL PONTE SULLO STRETTO DELL’ØRESUND E LA CITTA’
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
Il 1° Luglio 2001 viene inaugurato il ponte Oresundsbron lungo 16 Km costituito da 4 corsie di autostrada e 2 binari ferroviari.
IL PONTE SULLO STRETTO DELL’ØRESUND E LA CITTA’
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
Stazione di Malmo
Centro storico della città
Area industriale di trasformazione
Nel 19° secolo Malmo divenne una delle più importanti città industriali del nord Europa
L’ØRESUND E LA CITTA’
Nel XVI secolo diverse fortificazioni fecero di Malmo la città più fortificata della Svezia.
Il vecchio castello è stato trasformato in un museo multietnico.
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
IL PONTE SULLO STRETTO DELL’ØRESUND E LA CITTA’
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
Dal XVI secolo è una delle città scandinave completamente convertita al luteranesimo.
IL PONTE SULLO STRETTO DELL’ØRESUND E LA CITTA’
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
Le vie di accesso alla città sono molto strette...
IL PONTE SULLO STRETTO DELL’ØRESUND E LA CITTA’
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
… con edifici bassi in pietra o in mattoni colorati …
IL PONTE SULLO STRETTO DELL’ØRESUND E LA CITTA’
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… a destinazione residenziale …
IL PONTE SULLO STRETTO DELL’ØRESUND E LA CITTA’
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… ma troviamo anche boutique e gallerie d’arte.
IL PONTE SULLO STRETTO DELL’ØRESUND E LA CITTA’
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
Il centro storico di Malmo è costituito da tre piazze collegate tra loro Stortorget (piazza grande) Lilla Torg (piazza piccola) e Gustav Adolf Torg
IL PONTE SULLO STRETTO DELL’ØRESUND E LA CITTA’
AREE DI ESPANSIONE URBANA VÄSTRA HAMNEN
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
Con l’aumento demografico conseguente alla costruzione del ponte, la città si è trovata a dover far fronte a un incremento della domanda di alloggi per la residenza. Tra le aree candidate per questo sviluppo era stata proposta la zona sud della città, ancora scarsamente edificata, ma questa scelta fu presto scartata perché queste terre sono preziose per l’agricoltura e sono tra le più fertili d’Europa essendo ricoperte dalla neve per molti mesi l’anno.
CENTRO
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
Con l’aumento demografico conseguente alla costruzione del ponte, la città si è trovata a dover far fronte a un incremento della domanda di alloggi per la residenza. Tra le aree candidate per questo sviluppo era stata proposta la zona sud della città, ancora scarsamente edificata, ma questa scelta fu presto scartata perché queste terre sono preziose per l’agricoltura e sono tra le più fertili d’Europa essendo ricoperte dalla neve per molti mesi l’anno.
La scelta finale è caduta quindi sull’area portuale, in particolare l’area ovest detta Västra Hamnen, in linea con i progetti di recupero delle aree portuali dismesse già attuati da diverse città del Nord Europa.
CENTRO
VÄSTRA HAMNEN
AREA PORTUALE
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AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
OBIETTIVI SVILUPPATI NELL’AREA:
Partendo da considerazioni che riguardano l’aumento della popolazione, la sempre più rapida urbanizzazione e le esternalità prodotte, non solo sull’ambiente, ma anche sull’uomo, diviene importante lo sviluppo di nuovi strumenti per la costruzione della casa e della città. Per questo è stato articolato un programma che ha come obiettivi la qualità ambientale e la qualità della vita, mettendo in risalto le nuove opportunità tecnologiche. A partire dalla costruzione del quartiere sperimentale Bo01, l’obiettivo è quello di sviluppare una “Città del Futuro” basata sulla SOSTENIBILITÀ, cioè la rivalutazione del capitale naturale e sulla costruzione di una società nella quale LA COMUNITÀ È AL CENTRO DELLE SCELTE e stimola i soggetti per l’innalzamento della QUALITÀ ambientale, sociale e fisica.
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Il tema centrale è l’efficienza energetica, il quartiere, difatti utilizza al 100% energia da fonti rinnovabili: vento, sole e acqua. Il sistema energetico è stato pensato con tre obiettivi: - Rispondere all’abbattimento delle emissioni atmosferiche, dettato dal Protocollo di Kyoto, con l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e nuove tecnologie - Soddisfare al 100% il fabbisogno di energia (produco quello che consumo) - Aumentare il comfort degli abitanti
Per raggiungere questi scopi il programma ha stabilito delle regole base alle quali devono sottostare tutti i progetti: - Utilizzo di pannelli solari per il condizionamento dell’aria e il riscaldamento dell’acqua, - Utilizzo dell’energia eolica proveniente dalla vicina macchina eolica, e dell’energia prodotta da celle fotovoltaiche, per la produzione di elettricità, - Utilizzo del calore prodotto dal mare, - Recupero di gas da biomassa.
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AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
OBIETTIVI SVILUPPATI NELL’AREA:
Partendo da considerazioni che riguardano l’aumento della popolazione, la sempre più rapida urbanizzazione e le esternalità prodotte, non solo sull’ambiente, ma anche sull’uomo, diviene importante lo sviluppo di nuovi strumenti per la costruzione della casa e della città. Per questo è stato articolato un programma che ha come obiettivi la qualità ambientale e la qualità della vita, mettendo in risalto le nuove opportunità tecnologiche. A partire dalla costruzione del quartiere sperimentale Bo01, l’obiettivo è quello di sviluppare una “Città del Futuro” basata sulla SOSTENIBILITÀ, cioè la rivalutazione del capitale naturale e sulla costruzione di una società nella quale LA COMUNITÀ È AL CENTRO DELLE SCELTE e stimola i soggetti per l’innalzamento della QUALITÀ ambientale, sociale e fisica.
VARIE FORME DELL’ABITARE Gli appartamenti seguiranno diversi regimi: appartamenti in affitto, appartamenti in diritto di superficie, case e appartamenti in proprietà assoluta; la maggior parte sarà costituita da appartamenti in diritto di superficie.
RIVALUTAZIONE DEL CAPITALE SOCIALE L’evento Bo01 comprende anche un intenso programma educativo in tutta Europa. Bo01 si propone di diventare il centro di un Forum di discussione europeo sul futuro della casa e della costruzione della città e per questo ha dato molto spazio alla partecipazione dei cittadini al processo.
QUARTIERE INTELLIGENTE La circolazione della conoscenza, a livello globale e all’interno del quartiere è assicurata da un sistema tecnologico di comunicazione che lo attraversa in maniera diffusa. I residenti possono usare Internet per gli acquisti, per prenotare il turno alla lavanderia comune, per controllare elettrodomestici e sicurezza della casa. Oltre a questi servizi, gli abitanti possono dividere l’utilizzo di automobili offerte dal Comune di Malmo (car sharing) e di un parco di auto elettriche, a gas metano e ibride che appartengono alla Comunità.
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CONTATTO CON AREE VERDI, SOLE (??) E MARE
RISPETTO DELLA DIVERSITÀ SU PICCOLA SCALA
CI SONO MOLTI BLOCCHI E SONO TUTTI MOLTO DIVERSI: LA VARIAZIONE GENERA CURIOSITÀ
GLI EDIFICI PIÙ ALTI ALLA PERIFERIA DEL COMPARTO FORMANO UN RIPARO DAL VENTO ATTORNO ALL’EDIFICATO INTERNO A BASSA DENSITÀ E RICCO DI AREE VERDI
LA DOMANDA CHE SI SONO POSTI COLORO CHE HANNO LAVORATO ALLO SVILUPPO DI QUEST’AREA È:
LA GENTE DOVREBBE VOLER VIVERE IN QUESTA PARTE DELLA CITTÀ PER LE SUE QUALITÀ INTRINSECHE. LA SOSTENIBILITÀ ECOLOGICA SAREBBE UN BONUS!
AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
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AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
Västra Hamnen, ovvero Porto Ovest, è il risultato di un esperimento architettonico e urbanistico del 2001, che ha portato a riutilizzare in modo completamente nuovo l'area che fino a pochi anni fa era dedicata ad attività portuali ed industriali.
DATI:
Västra Hamnen 160 ha Bo01 ca. 25 ha Al completo sviluppo l’area conterà alloggi per 10000 persone ed in 20000 lavoreranno o studieranno nella zona Circa 80 grandi e piccole aziende si sono stabilite in Västra Hamnen Attualmente 6000 persone lavorano nell'Area 290 milioni di dollari sono stati concessi per investimenti connessi con l'ambiente attraverso il Programma di Investimenti Locali (LIP)
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AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
Västra Hamnen, ovvero Porto Ovest, è il risultato di un esperimento architettonico e urbanistico del 2001, che ha portato a riutilizzare in modo completamente nuovo l'area che fino a pochi anni fa era dedicata ad attività portuali ed industriali. I grandi cantieri navali Kockums che vi erano insediati ospitavano anche una gigantesca gru, la Kockums Crane, che svolgeva la funzione di riferimento visivo da ogni parte della città. Oggi questa funzione di segno del territorio è stata acquisita dalla torre Turning Torso di Santiago Calatrava, che con i suoi 190 m e 54 piani è anche l’edificio più alto della Svezia.
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AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
Il Comune di Malmö, con lungimiranza, ha acquistato in blocco tutti i terreni del Västra Hamnen. Questo ha permesso di coinvolgere liberamente più società costruttrici e tantissimi architetti di tutte le nazionalità, senza dover sottostare a particolari vincoli economici:
PROPRIETÀ DEI TERRENI
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
Il Comune di Malmö, con lungimiranza, ha acquistato in blocco tutti i terreni del Västra Hamnen. Questo ha permesso di coinvolgere liberamente più società costruttrici e tantissimi architetti di tutte le nazionalità, senza dover sottostare a particolari vincoli economici:
PROPRIETÀ DEI TERRENI
+ ARCHITETTI + IMPRESE COSTRUTTRICI
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
Il Comune di Malmö, con lungimiranza, ha acquistato in blocco tutti i terreni del Västra Hamnen. Questo ha permesso di coinvolgere liberamente più società costruttrici e tantissimi architetti di tutte le nazionalità, senza dover sottostare a particolari vincoli economici:
PROPRIETÀ DEI TERRENI
+ ARCHITETTI + IMPRESE COSTRUTTRICI
GRANDE VARIETÀ STILISTICA
Ogni costruzione è diversa dall'altra, dagli edifici moderni e innovativi a quelli che ripropongono forme derivate dalla tradizione architettonica locale.
Anche le tipologie abitative sono varie, si va dalle classiche abitazioni a schiera alle singole unità, ai più grandi complessi residenziali, pochi per la verità, perchè hanno preferito realizzare un insediamento a medio-bassa densità.
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AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
RAPPORTO CON IL CENTRO
L’isoletta che ospita l’università fa da filtro tra il centro ed il nuovo quartiere residenziale:
VÄSTRA HAMNEN ISOLA UNIVERSITARIA CENTRO
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AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
PERCORSI CICLABILI
Buona accessibilità per il traffico ciclistico tra centro e Västra Hamnen.
IL QUARTIERE È QUASI INTERAMENTE PEDONALE
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AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
PERCORSI CICLABILI
Buona accessibilità per il traffico ciclistico tra centro e Västra Hamnen
Molo in bici, accessibilità limitata Collegamenti pedonali e ciclabili, esistenti Collegamenti pedonali e ciclabili, in programma
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TRASPORTI PUBBLICI
L’area è servita dai trasporti pubblici (bus/tram)ogni sette minuti.
Fermate Linee
AREE DI ESPANSIONE URBANA – VÄSTRA HAMNEN
LOGICHE INSEDIATIVE BO01 BO02 BO03
ArCA 3 VIAGGIO D’ ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
LOGICHE INSEDIATIVE - BO01 BO02 BO03
ArCA 3 VIAGGIO D’ ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
LOGICHE INSEDIATIVE - BO01 BO02 BO03
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LOGICHE INSEDIATIVE - BO01 BO02 BO03
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LOGICHE INSEDIATIVE - BO01 BO02 BO03
TEMATICHE ENERGIA SOCIALE VERDE
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
TEMATICHE – ENERGIA
100 % ENERGIA RINNOVABILE
VENTO & SOLE
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TEMATICHE – ENERGIA
1400 mq DI PANNELLI SOLARI
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TEMATICHE – ENERGIA
120 mq DI PANNELLI FOTOVOLTAICI
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TEMATICHE – ENERGIA
VERDE COMUNE
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
TEMATICHE – VERDE
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TEMATICHE – VERDE
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TEMATICHE – VERDE
8185 m DI PISTE CICLABILI
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TEMATICHE – PERCORSI
ARTE SUNDSPROMENADEN “THE GLASS BUBBLE” (830 mc) MONICA GORA
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TEMATICHE – ARTE
SUNDSPROMENADEN “DIAMONDS ARE EVERYWHERE” SIGURDUR GUDMUNDSSON
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
TEMATICHE – ARTE
SUNDSPROMENADEN “WATERFALL” (102 rubinetti) KARI CAVEN
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TEMATICHE – ARTE
SISTEMA DELLE ACQUE
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TEMATICHE – ACQUA
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
TEMATICHE – ACQUA
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
TEMATICHE – ACQUA
ArCA 3 VIAGGIO DI ISTRUZIONE COPENHAGEN – MALMÖ
TEMATICHE – ACQUA
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TEMATICHE – SOCIALE
SOSTENIBILITA’ SOCIALE
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TEMATICHE – SOCIALE
…ALLA PROSSIMA AVVENTURA!
Le logiche dello sviluppo della città
Il quartiere di Ørestad si trova sull’isola di Amager e collega il centro della città con l’aeroporto.
Per questa sua posizione strategica l’area è stata acquistata nel 1993 dalla Municipalità di Copenaghen e dal Ministero delle Finanze. Lo sviluppo dell’area è previsto in 20 – 30 anni e prevede: 20.000 residenti, 20.000 studenti e 80.000 lavoratori.
L’intero quartiere è stato sviluppato secondo il concetto di città lineare metropolitana. La linea metropolitana che collega l’aeroporto con la città è l’asse portante di tutto il quartiere e ne detta la griglia.
L’area e le sue zone: ØRESTAD NORD, AMAGER FAELLED, ØRESTAD CITY, ØRESTAD SUD, KALVEBOD FAELLED
L’area è stata suddivisa in 5 ZONE:
-ØRESTAD NORD
-AMAGER FAELLED
-ØRESTAD CITY
-KALVEBOD FAELLED
-ØRESTAD SUD
Attualmente l’area nord è completata, nei prossimi anni verrà completata la City, mentre la zona sud è ancora in gran parte non edificata. Le Faelled invece sono zone naturalistiche lasciate a parco con valenze paesaggistiche.
ØRESTAD NORD
AMAGER FAELLED
ØRESTAD CITY
ØRESTAD SUD
KALVEBOD FAELLED
ARCHITETTURE IN ØRESTAD
DR city
DR city
DR city
La Danish broadcasting corporation (DR) ha riunito tutte le sue attività in un unico complesso nella capitale. Il centro è diviso in quattro segmenti progettati da differenti architetti e costruito per fasi. Un elemento chiave è una strada interna che collega i quattro segmenti.
DR city
Il segmento 1 è il più grande dei quattro e accoglie le attività ricettive, gli studios, gli uffici, i depositi, etc. Il segmento 2 ospita gli uffici per lo sport e i telegiornali. Il segmento 3 è i più piccolo dei quattro; qui si trova l’amministrazione della DR, la radio locale di Copenhagen. Il segmento 4 è la sala per concerti, con 1.800 posti, progettata da Jean Nouvel.
Il complesso è stato costruito con il supporto dell’UE con principi di minimo impatto ambientale e sostenibilità. La copertura ospita 1.060 mq di pannelli solari (la più grande installazione in Danimarca).
La prima idea, dice Nouvel, è stata quella di uno schermo blu, una lanterna magica….La seconda è stata di suscitare la domanda “Cos’è questo edificio?”. L’edificio cambia notevolmente a seconda della luce. Nouvel cerca così di spiegare il paradosso che caratterizza il progetto: un edificio semplice, che non può essere realmente conosciuto nella sua interezza.“È questa relazione tra semplicità e complessità ad essere alla base del progetto”.
Concert House
I volumi sono contenuti in un parallelepipedo rettangolare alto 45 metri, rivestito di un tessuto blu traslucido.
Concert House
Completato nel Gennaio 2009, l’edificio riveste un’area di 26000 m2
Il costo dell’edificio è aumentato enormemente rispetto ai preventivi iniziali, per cui per poterlo terminare seguendo le direttive dell’architetto è stato necessario licenziare una piccola parte della classe dirigente.
Concert House
La DR Concert Hall (25.000 posti) si compone di 4 sale disposte attorno ad un foyer centrale su sette livelli (alto 30 metri).Le pareti del foyer sono in cemento alternato in gettata con strati di materiale plastico, da cui risultano particolari ripiegature.
Concert House
La metafora che ha ispirato la progettazione dell’edificio è quella del meteorite un attimo prima di schiantarsi a terra.
Concert House
La copertura della hall è quindi costituita da pannelli a diverse altezze che si protendono verso il suolo.
Concert House
Per proseguire la metafora del meteorite, nella hall è presente una copertura rivestita di luci blu, metafora del cielo.
Concert House
Nonostante l’esterno sia rivestito con il tessuto blu, l’interno risulta molto luminoso, grazie alla grande vetrata e grazie alle luci colorate all’interno, che permettono anche all’edificio di cambiare aspetto la notte.
Concert House
L’effetto che dà l’edificio è molto differente di giorno rispetto alla notte, e forse è stato proprio l’aspetto notturno quello maggiormente curato.
Concert House
L’effetto che dà l’edificio è molto differente di giorno rispetto alla notte, e forse è stato proprio l’aspetto notturno quello maggiormente curato.
Tietgenkollegiet
Tietgenkollegiet
Lo studentato Tietgen si trova nel quartiere di Ørestad nord.
I progettisti sono LUNDGAARD & TRANBERG ed è stato realizzato tra il 2002 e il 2006.
Tietgenkollegiet
La principale fonte di ispirazione per il progetto è l’incontro tra il collettivo e il privato, una caratteristica tipica della tipologia del dormitorio. La forma circolare - simbolo di uguaglianza- è bilanciata dai volumi aggettanti che rivelano le abitazioni individuali.
Tietgenkollegiet
Gli appartamenti sono sistemati a diverse profondità, con un ritmo alternato che rafforza l’identità individuale di ciascuna cellula e conferisce alla forma esterna dell’edificio la sua caratteristica espressione sfaccettata, scongiurando la monumentalità dello spazio cilindrico.
Tietgenkollegiet
I livelli superiori sono organizzati con 360 unità abitative lungo il perimetro, mentre le funzioni comuni sono orientate verso il cortile interno. I servizi comuni all'intero dormitorio sono raggruppati al livello del suolo.
Tietgenkollegiet
Lo studentato è composto da quattro diversi tipi di alloggi: - tipo A di 26 mq; - tipo B di 29 mq; - tipo C di 33 mq; - tipo D di 45 mq con due stanze da letto.
Tietgenkollegiet
Ognuna di queste stanze ha in uso una cucina comune con soggiorno che affaccia sulla corte interna.
Tietgenkollegiet
La facciata in pannelli di lega di rame è completata da divisori in vetro e sistemi di schermature scorrevoli in quercia americana trattata.
Tietgenkollegiet
L’importante per uno studentato è che gli alloggi siano accoglienti e flessibili. Qui le stanze hanno gli arredi mobili tutti in trucciolato, quindi economici ma al tempo stesso trasmettono una sensazione di calore e vivibilità.
Tietgenkollegiet
INVASIONE
Tietgenkollegiet
ITALIANA
IT UNIVERSITY – HENNING LARSEN ARCHITECTS
IT UNIVERSITY – HENNING LARSEN ARCHITECTS
Nel 2004 l’ITU si è trasferita verso l’area recentemente urbanizzata nella parte Nord di Ørestad. All’ITU è stata assegnata una posizione centrale fra la DR Byen e l'Università di Copenhagen. Disposto secondo il rigido orientamento Nord-Sud che regola l’organizzazione dell’intera area, l’edificio della nuova IT University si sviluppa su due corpi di fabbrica paralleli e di diversa lunghezza, collegati da 2 ponti su cui si innestano i collegamenti verticali.
IT UNIVERSITY – HENNING LARSEN ARCHITECTS
La facciata si sviluppa attraverso superfici trasparenti e opache, tra piani di vetro e di metallo. I vetri azzurrati - con sfumature e grado di permeabilità variabili a seconda dell’incidenza e dell’intensità della luce che li colpisce - e la superficie metallica si assimilano alle tonalità e riflettono le forme dell’intorno.
IT UNIVERSITY – HENNING LARSEN ARCHITECTS
E’ l’interno dell’edificio a suscitare il maggiore interesse. I cinque piani dell’edificio sono aperti sull’ampio atrio centrale e diversi spazi per le riunioni e il lavoro di gruppo sono stati collocati sullo spazio dell’atrio, sospesi come una lunga fila di “cassetti” trasparenti estratti in diverso modo.
IT UNIVERSITY – HENNING LARSEN ARCHITECTS
ARTE DIGITALE: sul dorso di un certo numero di “cassetti” sono stati montati degli schermi che possono visualizzare le immagini digitali e le animazioni. Vi è in previsione di rendere le opere d'arte digitali interattive e controllabili dai computer e dai telefonini, oppure di fare in modo che informino sul traffico e sulla temperatura all'interno e al di fuori dell’edificio.
IT UNIVERSITY – HENNING LARSEN ARCHITECTS
L’ uso del colore risulta estremamente sintetico, giocato sul rapporto tra contenitore e contenuto: la bicromia delle superfici - bianco totale per i piani verticali e grigio per i pavimenti in cemento (chiaro nella corte e scurissimo nei ballatoi, ad accentuare l’estrema luminosità della prima rispetto alla maggiore intimità degli spazi di studio) – è messa a contrasto con la vivacità degli arredi e delle persone.
IT UNIVERSITY – HENNING LARSEN ARCHITECTS
E’ evidente la gerarchia secondo cui le diverse attività sono organizzate nello spazio sia in verticale che in orizzontale: dal basso verso l’alto e dal centro verso l’esterno le funzioni sono progressivamente più specializzate, con gli spazi pubblici concentrati al piede dell’edificio (amministrazione, biblioteca, auditorium, laboratori multimediali, mensa, bar degli studenti) e le aule e i laboratori sul bordo esterno. I ballatoi, oltre ad assolvere alla funzione distributiva anche verso i volumi appesi, si propongono come spazi intermedi semipermeabili di studio e riposo, ospitando postazioni computer o, a tratti, salotti di poltrone rosse.
IT UNIVERSITY – HENNING LARSEN ARCHITECTS
Dalla pianta si evince la presenza di una struttura molto regolare, costituita da tre corpi pressochè rettangolari. I grandi sbalzi dei “cassetti” sull’atrio centrale sono resi possibili anche grazie all’impiego di tiranti metallici.
IT UNIVERSITY – HENNING LARSEN ARCHITECTS
Grande attenzione agli studenti: in corrispondenza di ogni tavolo di lavoro non mancano le prese per i computer e negli spazi di distribuzione sono presenti zone relax. Ogni confronto con la nostra facoltà risulta a questo punto superfluo…
Ørestad College-3xn
Ørestad College-3xn
L’Ørestad College è situato sulla direttice che collega il quartiere Ørestad e il centro di Copenhagen. La scuola si trova di fronte al centro commerciale vicino alla stazione della metropolitana di Ørestad.
Ørestad College-3xn
Per quanto riguarda l’aspetto esterno si tratta semplicemente di un cubo vetrato al quale viene sovrapposta una seconda pelle di pannelli semitrasparenti di vetro colorato che si possono aprire e chiudere meccanicamente conferendo alla facciata dinamicità e assolvendo l’importante funzione di frangisole.
Ørestad College-3xn
Per un liceo con indirizzo in comunicazione gli architetti di 3XN hanno ideato un edificio che rivoluziona il concetto di edilizia scolastica: le aule sono sostituite da spazi flessibili, i piani sono connessi e aperti, il flusso delle informazioni e dei saperi non trova ostacoli.
Ørestad College-3xn
All’interno del parallelepipedo di vetro si dispiegano quattro piani a forma di boomerang. Ognuno di questi piani-ponte è disposto secondo una rotazione rispetto all’altro, quasi a riprodurre, nel complesso, l’otturatore di un obiettivo fotografico, con il focus puntato sulla hall centrale.
Ørestad College-3xn
I quattro piani costituiscono le zone di studio del college e sono attrezzati con arredi flessibili, che consentono di ottenere facilmente grandi spazi per lezioni corali, postazioni per piccoli team o zone per studio individuale. In ciascun piano un ampio contenitore cilindrico ospita al suo interno una sala con audiovisivi e, al di sopra, una terrazza per relax e lavoro individuale attrezzata con cuscini colorati.
Ørestad College-3xn
Nella progettazione di tali spazi non è stato poi senz’altro trascurato l’aspetto ludico e la necessità di riposo e svago
IT UNIVERSITY – HENNING LARSEN ARCHITECTS
COMMENTO: -E’ evidente che il sistema scolastico venga concepito in modo diverso rispetto a quello italiano e questo si riflette nell’architettura -L’aspetto ludico non viene sottovalutato, ma assecondato dalla distribuzione degli spazi e dalle scelte degli arredi (mobili e flessibili) -E’ facile percepire in questi ambienti il lavoro non come un dovere ma come un piacere
VM House
VM House
Il complesso residenziale VM house è situato sulla direttice che collega il quartiere Ørestad e il centro di Copenhagen.
VM House
L’edificio rappresenta la visione dell’architetto di come provvedere a fornire al più largo numero di residenti la luce e le vedute più ottima li in spazi ristretti e relativamente a bassi costi.
VM House
Il complesso residenziale prende il nome dalla vista dall’alto dei due volumi che vengono a formare una V e una M. L’utilizzo poi della forma in diagonale permette di avere ottime visuali verso l’aperto negando quelle tra appartamenti adiacenti.
VM House
Le Case VM offrono più di 80 differenti tipologie di appartamenti che sono di programmazione flessibile e aperto alle necessità individuali della vita contemporanea.
VM House
Tutti gli appartamenti hanno uno spazio a doppia altezza a nord e ad ampia vista panoramica a sud.
VM House
Lo spazio alla base degli edifici è completamente attraversabile ed è interpretato come uno spazio pubblico. Si da grossa importanza agli spazi adibiti a parcheggi per biciclette.
VM House
In questo progetto, la tipologia dell’Unite d 'Habitation di Le Corbusier è reinterpretata e migliorata; i corridoi centrali sono corti e ricevono luce da entrambe le estremità, come fori di proiettile che penetrano l'edificio.
L’accesso agli alloggi avviene tramite un passaggio pedonale esterno collegato ad una delle tre scale e agli ascensore torri, posti alle due estremità e nella punta della V. Questo ascensore porta anche sulla terrazza sul tetto
VM House
I Balconi triangolai sull’edificio a V sono stati studiati al fine di fare meno ombra possibile agli appartamenti sottostanti. La luce e la volontà di tenere bassi i costi ha prodotto anche l’assenza di muri di partizione lasciando agli abitanti il compito di crearli secondo le loro esigenze.
VM House
VM-BJERGET – THE MOUNTAIN
VM-BJERGET – THE MOUNTAIN L’edificio residenziale è stato progettato da Bjarke Ingels Group ed è stato ultimato nel luglio 2008.
Il lotto si trova in adiacenza alla linea metropolitana sopra elevata(URBANO), mentre il lato opposto guarda le ville a schiera sottostanti (SUBURBANO).
URBANO
SUBURBANO
VM-BJERGET – THE MOUNTAIN
Vista MTN Nord
VM-BJERGET – THE MOUNTAIN
Vista MTN Sud
VM-BJERGET – THE MOUNTAIN
Le dimensioni del lotto MNT sono le stesse del VM, circa 8000 mq. Anche il gruppo di progettazione e la committenza sono identiche.
L’MNT nasce con l’intento di un “Suburban living with urban density”
VM-BJERGET – THE MOUNTAIN
Il progetto prevede 2/3 di parcheggi e 1/3 di residenze. Invece di costruire due edifici separati si sono unite le due funzioni: i parcheggi a nord, le residenze a sud per avere sole aria e vista
La scelta formale forte (10 piani di edificio per creare una montagna) sono motivati dal fatto che la Danimarca è un paese pianeggiante senza topografia.
VM-BJERGET – THE MOUNTAIN
L’edificio è composto da 80 appartamenti e 480 posti auto. Ogni appartamento ha una terrazza verso sud.
Gli appartamenti sono flessibili e adattabili alle esigenze mutabili nel tempo. Le metrature vanno da meno di 60 mq a oltre 140 mq.
VM-BJERGET – THE MOUNTAIN
VM-BJERGET – THE MOUNTAIN
Diverso trattamento delle facciate: - La serigrafia della montagna - I pannelli metallici - I listelli di legno nella facciata sud - I tetti giardino
PRISMEN
PRISMEN
Il complesso Prismen sorge a sud-est del centro della capitale, sulla sponda opposta all’isola che ospita la città libera di Christiania. In Danimarca l’esercizio fisico è una prerogativa di tutti, e Holmblasgade, che attraversa il distretto di Amager, è stata dotata nel 2006 di questo centro multifunzionale, sportivo e culturale, dopo che per molti decenni il quartiere è stato fra le zone meno all’avanguardia per dotazioni sportive.
Stazione centrale
Centro città
Città libera di Christiania
Complesso Prismen
PRISMEN
Una vista della zona prima e dopo l’intervento. Si nota la facilità con coi gli edifici “dialogano” con l’esistente. I due complessi residenziali che sorgevano su un lembo di città irrisolto sono stato “ricuciti”, andando a completare il lotto e creando nuove possibilità di vivere il luogo.
PRISMEN
Il nuovo centro polivalente è collocato centralmente ed è connesso con il parco e le attività dell’area del Prags boulevard (grande viale attrezzato a verde). La grande flessibilità è il tratto distintivo del centro sportivo e culturale, essendo attrezzato sia per attività sportive a diverso livello. Allo stesso tempo, possono essere ospitati concerti e eventi teatrali.
PRISMEN
Il motivo architettonico principale è un’idea di paesaggio verde, al coperto, che si articola sui diversi livelli.
PRISMEN
Alla base c’è un’ampia distesa dove si può giocare a pallamano e altri sport con palla. La superficie si piega verso l’alto da una parte in direzione di un area elevata dove possono essere praticati lo yoga e il tai chi, ad esempio
PRISMEN
Gli spogliatoi,l’area amministrativa e il caffé sono collocati al di sotto di questa area. Dall’interno si ha la sensazione di trovarsi sotto una sorta di gigantesco baldacchino trasparente che si estende come una ragnatela tra il nuovo edificio e le quattro linee di gronda di un complesso residenziale esistente. Questo conferisce al centro una forma caratteristica, simile a un piede di anatra.
PRISMEN
La trasparenza della pelle assicura un’ottima incidenza della luce naturale all’interno dell’edificio. Quando cala la notte, il nuovo centro appare con un cristallo luminoso, dove le ombre delle attività che si svolgono all’interno sono visibili dall’esterno.
CHRISTIANIA
CHRISTIANIA
Christiania, nota anche come Città Libera di Christiania, è un quartiere parzialmente autogovernato, che ha stabilito uno status semi-legale come comunità indipendente. La zona sorge nel quartiere di Chirtianshavn (antico regnante danese a cui è dedicata la zona), letteralmente a due passi dal centro storico della città.
Stazione centrale
Centro città
Città libera di Christiania
Complesso Prismen
CHRISTIANIA
Il quartiere, come lo vediamo noi oggi, è frutto dell’esperienza che mille hippie intrapresero nel 1971, quando occuparono questa terra, allora zona militare dismessa, con lo scopo di vivere e crescere insieme, in un mondo senza pregiudizi. Al quartiere si accede esclusivamente a piedi, da due sole entrate
CHRISTIANIA
Più di 50 collettivi diversi esercitano attività artigianali, culturali, teatrali, ecc.. Christiania ha il suo asilo, la panetteria, la sauna, la fabbrica di biciclette, la tipografia, la radio libera, atelier di restauro, cinema, bar, ristoranti, luoghi di spettacolo!
CHRISTIANIA
Famosa per la sua via principale, nota come Pusher Street, dove l’hashish viene venduto tranquillamente per strada, la comunità ha comunque auto-imposto ai residenti il divieto assoluto di armi e droghe pesanti. Inoltre Christiania ha negoziato un accordo con il ministero della difesa danese (che è ancora proprietario del terreno) e dal 1995 i residenti sono esenti da tasse.
CHRISTIANIA
Il futuro di Christiania è incerto, poiché dal 2002 il governo danese sta attuando una politica di cancellazione delle libertà conquistate da questa comunità. Il 19 maggio 2007 è stato abbattuto il primo edificio storico. [in rosso e giallo, sulla sinistra, la bandiera della comunità]
CHRISTIANIA
Certo è un peccato in ogni caso, perdere il gesto artistico che in questo luogo si può respirare dal bidone della spazzatura, alla toilette, dalla bicicletta, al muro in disuso, passando attraverso ogni casa..
CHRISTIANIA
CHRISTIANIA
cOPENhagen r i v e r s i d e
Sabato 08.05.2010 inderhavnen e sidhavnen il porto in trasformazione
r i v e r s i d e
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Sabato 08.05.2010 inderhavnen e sidhavnen il porto in trasformazione
> opera house (henning larsen, 2000|2005)
> royal playhouse (Lundgaard & Tranberg, 2009)
> DAC, danish architecture center > mostra 3XN
> chrisKansbro
> royal danish library “black diamond” (schmidt hammer lassen, 1993|1999)
si cammina lungo il sidhavnen percorrendo le nuove espansioni residenzali
> island brigge harbour bath (plot, 2003) havneparken (il parco del porto)
> gemini residence (MVrDv, 2005)
> harbour isle apartments (lundgaard & trandberg, 2008)
Henning Larsen 2000 - 2005 opera house
Opera House
• L’Opera House termina l’asse che corre dalla Chiesa di Marmo, attraverso il Palazzo di Amalienborg ed dai giardini di Amaliehaven, attraverso il tratto navigabile;
• costituita da 14 livelli, di cui cinque sotterranei , ha una superficie totale di 41.000 mq e più di 1000 stanze;
• la sala principale può tenere un numero di spettatori compreso tra 1.492 e 1.703;
• tappezzeria, sedili, forma e dimensione delle aperture progettate con attenzione all’acustica.
• mancanza di collegamento diretto con la Playhouse;
Henning Larsen , 2000 - 2005
Opera House Henning Larsen , 2000 - 2005
Amalienborg Castle (Royal Palace) & Marmorkirken (The Marble Church)
Opera House
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> opera house (henning larsen, 2000|2005)
> royal playhouse (Lundgaard & Tranberg, 2009)
> DAC, danish architecture center > mostra 3XN
> chrisKansbro
> royal danish library “black diamond” (schmidt hammer lassen, 1993|1999)
si cammina lungo il sidhavnen percorrendo le nuove espansioni residenzali
> island brigge harbour bath (plot, 2003) havneparken (il parco del porto)
> gemini residence (MVrDv, 2005)
> harbour isle apartments (lundgaard & trandberg, 2008)
Lungaard e Tranberg 2002 - 2008 royal playhouse
Royal Playhouse
• Rispettoso completamento della città circostante: l’auditorium e i tre palchi richiamano il carattere materico del porto di fronte con muratura rustica e la torretta rivestita in rame;
• l’avvicinamento è costituito da una passeggiata in pannelli di quercia, percorso pubblico sospeso sull’acqua;
• l’accesso si risolve in un atrio vetrato verso il porto e lo skyline storico.
Lungaard e Tranberg, 2002 - 2008
Royal Playhouse
• La copertura a sbalzo contiene i servizi del personale e dà viste spettacolari in tutte le direzioni con diverse sfumature di vetro verde;
• il mattone scuro e allungato usato per la costruzione è stato, come le sedie rosse dell’auditorium, progettato esclusivamente per la Playhouse.
Lungaard e Tranberg, 2002 -2008
Royal Playhouse
• Nella maggior parte degli ambienti prevale la luce naturale grazie alle grandi vetrate sia nell’atrio che ai diversi livelli e alle bocche di luce nelle quali prevalgono colori caldi;
• flessibilità delle sale: diverse possibilità di allestimento del palco;
• analogia dimensionale degli spazi di prova e di scena;
• colore nelle sale favorevole alla concentrazione;
• materiali innovativi: mattone, anziché legno, opportunamente collocato ai fini dell’acustica e dei giochi chiaroscurali;
• unico teatro della città con scene di dimensioni ridotte per consentire la realizzazione di opere dedicate a un pubblico ridotto;
• cambiamenti di sezione e di percorsi rendono lo spazio dinamico;
• nonostante le grandi dimensioni del complesso non mancano spazi a misura d’uomo con viste privilegiate sul porto;
• sedili confortevoli su tre lati per poter seguire le scene che prevedono l’interazione attori-pubblico.
Lungaard e Tranberg, 2002 -2008
Royal Playhouse Lungaard e Tranberg, 2002 -2008
Royal Playhouse Lungaard e Tranberg, 2002 -2008
Royal Playhouse Lungaard e Tranberg, 2002 -2008
Royal Playhouse Lungaard e Tranberg, 2002 -2008
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> opera house (henning larsen, 2000|2005)
> royal playhouse (Lundgaard & Tranberg, 2009)
> DAC, danish architecture center > mostra 3XN
> chrisKansbro
> royal danish library “black diamond” (schmidt hammer lassen, 1993|1999)
si cammina lungo il sidhavnen percorrendo le nuove espansioni residenzali
> island brigge harbour bath (plot, 2003) havneparken (il parco del porto)
> gemini residence (MVrDv, 2005)
> harbour isle apartments (lundgaard & trandberg, 2008)
DAC | Danish Architecture Centre
Architecture can get people talking together. Architecture can calm children in the classroom. Architecture can make passive people more active. Architecture can shape corporate culture. Architecture can encourage people to find new paths, discover new aspects of their city – and of themselves. In short, architecture can shape your behaviour.
mostra 3XN - Mind Your Behaviour DAC 13/02-13/05 2010
3XN - Mind Your Behaviour DAC 13/02-13/05 2010
BUILDING BEHAVIOUR
SOCIAL BEHAVIOUR
PUBLIC BEHAVIOUR
LEARNING BEHAVIOUR
RESPONSIBLE BEHAVIOUR
CULTURAL BEHAVIOUR
HUMAN BEHAVIOUR We all want to be original and authentic.
We turn up our noses at copied goods and hope one day to invent a new wheel. What’s innovative is good, what’s familiar is boring. How can we be original, yet simultaneously adapt to the familiar?
3XN - Mind Your Behaviour DAC 13/02-13/05 2010
BUILDING BEHAVIOR
SOCIAL BEHAVIOUR
PUBLIC BEHAVIOUR
LEARNING BEHAVIOUR
RESPONSIBLE BEHAVIOUR
CULTURAL BEHAVIOUR
HUMAN BEHAVIOUR Man is born a social creature.
We seem to be inspired with good ideas and learn better in the company of others. We spend our school years studying and absorbing knowledge with our peers. Should interaction cease when working life begins?
3XN - Mind Your Behaviour DAC 13/02-13/05 2010
BUILDING BEHAVIOUR
SOCIAL BEHAVIOUR
PUBLIC BEHAVIOUR
LEARNING BEHAVIOUR
RESPONSIBLE BEHAVIOUR
CULTURAL BEHAVIOUR
HUMAN BEHAVIOUR Many people no longer see themselves as ’urban dwellers’, but instead see
themselves as belonging to a particular neighborhood. Despite so many examples in the past, many new urban developments still seem empty and soulless. How do you lay out an urban environment for people?
3XN - Mind Your Behaviour DAC 13/02-13/05 2010
BUILDING BEHAVIOUR
SOCIAL BEHAVIOUR
PUBLIC BEHAVIOUR
LEARNING BEHAVIOUR
RESPONSIBLE BEHAVIOUR
CULTURAL BEHAVIOUR
HUMAN BEHAVIOUR Most of us attended a school where we were taught to put up our hand
and to sit quietly in our seats. Today, the same classrooms need to accommodate very different teaching methods. Can building in itself aid the education process?
3XN - Mind Your Behaviour DAC 13/02-13/05 2010
BUILDING BEHAVIOUR
SOCIAL BEHAVIOUR
PUBLIC BEHAVIOUR
LEARNING BEHAVIOUR
RESPONSIBLE BEHAVIOUR
CULTURAL BEHAVIOUR
HUMAN BEHAVIOUR The materials of the future are already available to us.
They can help us find the answer for many of the challenges that the world faces in the future. Should the materials we know limit architecture, or should we develop materials that meet our needs?
3XN - Mind Your Behaviour DAC 13/02-13/05 2010
BUILDING BEHAVIOUR
SOCIAL BEHAVIOUR
PUBLIC BEHAVIOUR
LEARNING BEHAVIOUR
RESPONSIBLE BEHAVIOUR
CULTURAL BEHAVIOUR
HUMAN BEHAVIOUR The world is shrinking.
Globalisation means that we no longer have one TV channel but 50; the internet gives us access to vast volumes of knowledge and low price travel has made the whole world familiar. How can we use each other’s differences to expand our world again?
3XN - Mind Your Behaviour DAC 13/02-13/05 2010
BUILDING BEHAVIOUR
SOCIAL BEHAVIOUR
PUBLIC BEHAVIOUR
LEARNING BEHAVIOUR
RESPONSIBLE BEHAVIOUR
CULTURAL BEHAVIOUR
HUMAN BEHAVIOUR Everybody remembers a first; the first day at school, the first trip to New
York, their first love. We thirst after new experiences, yet time after time we still seem to choose the same old paths. What makes people choose new paths?
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> opera house (henning larsen, 2000|2005)
> royal playhouse (Lundgaard & Tranberg, 2009)
> DAC, danish architecture center > mostra 3XN
> chrisEansbro (henning larsen)
> royal danish library “black diamond” (schmidt hammer lassen, 1993|1999)
si cammina lungo il sidhavnen percorrendo le nuove espansioni residenzali
> island brigge harbour bath (plot, 2003) havneparken (il parco del porto)
> gemini residence (MVrDv, 2005)
> harbour isle apartments (lundgaard & trandberg, 2008)
larsen & radgivende Christiansbro
Nordea Headquarters – Christiansbro Henning Larsen - 1995
• Nordea Headquarters fa parte del masterplan di Henning Larsen per l’area Chrisiansbro. Vinto nel 1995, il masterplan riguarda la riqualificazione di un ex cantiere navale.
• La proposta è basata sulle linee guida previste nel 1617 per la progettazione di Christianshavn.
• L’interazione tra la chiesa barocca, il giardino della chiesa, la città ad est e l’ingresso del porto ad ovest conferiscono un carattere particolare al gruppo di edifici.
• Il complesso comprende quattro lunghi blocchi che si affacciano sul porto e che con la loro forma ad U costeggiano Strandgade ad est.
• L’ingresso,su Strandgade, conduce ad una corte interna collegata ad un volume di cinque piani di altezza dove si trova la reception e lo spazio per mostre.
Nordea Headquarters – Christiansbro Henning Larsen - 1995
• Gli edifici dedicati ad ospitare uffici sono posizionati lungo il porto di Copenaghen mentre le residenze lungo il canale di Christianshavn.
• I blocchi sono connessi da edifici intermedi e passerelle che a volte collegano anche le nuove sedi con gli edifici esistenti.
• Il complesso contiene il 20% di uffici individuali e l’80% di uffici openspace. La mensa occupa tre livelli con una stanza alta tre piani che si affaccia sul porto.
• Architettonicamente, il complesso è diviso in modo da lasciare che gli edifici massivi definiscano ed enfatizzino lo spazio, mentre i volumi leggeri tendono verso il porto permettendo scorci suggestivi del canale di Christianshavn.
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> opera house (henning larsen, 2000|2005)
> royal playhouse (Lundgaard & Tranberg, 2009)
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> royal danish library “black diamond” (schmidt hammer lassen, 1993|1999)
si cammina lungo il sidhavnen percorrendo le nuove espansioni residenzali
> island brigge harbour bath (plot, 2003) havneparken (il parco del porto)
> gemini residence (MVrDv, 2005)
> harbour isle apartments (lundgaard & trandberg, 2008)
Schmidt, Hammer & Lassen, 1993 - 1999
Royal Danish Library Black Diamond
Royal Danish Library – Black Diamond Schmidt, Hammer & Lassen, 1993 - 1999
• La forma dell’edificio ricorda un diamante che si rispecchia nelle acque del canale.
• Contrariamente all'esterno l'atrio è progettato come uno spazio organico in movimento che taglia in due l’edificio; balconate di forma ondulata fiancheggiano un volume interno di 24 metri d’altezza, i lucernari infine forniscono luce naturale e indiretta.
• L'entrata principale della biblioteca guarda sulla nuova piazza, Søren Kierkegaards Plads, che continua fino alla nuova passeggiata del porto.
• Il concetto di spazio, come insegna la scuola nordica è valore primario, assoluto, in costante relazione con la natura; non si ha la sensazione di essere limitati da una parete o da un materiale, di essere chiusi, contenuti in un edificio.
• L’architettura funziona da cornice della vita e dello sviluppo e si sviluppa non come forma a sé, ma come spazio organizzatore, creato dal rapporto luce-materiali.
• Legno, vetro, superfici riflettenti ricorrono nell’architettura scandinava, creando continuità tra spazio abitato e natura.
Royal Danish Library – Black Diamond Schmidt, Hammer & Lassen, 1993 - 1999
• Tre passaggi a ponte sospesi sulla strada (due piccoli per trasporto interno e uno grande con il banco informazioni) collegano il Diamante Nero con la vecchia parte della biblioteca reale.
• Il diamante sembra galleggiare su un nastro di vetro, che dall’esterno offre una vista sul foyer e dall'interno una vista panoramica dell’intero lungofiume.
• La costruzione ha sette piani più un interrato ed è fatta di vetro e dell'acciaio, rivestita in granito nero.
• Concettualmente il binomio antico-moderno è visualizzato dal forte contrasto tra i due edifici; una modernità non distruttiva, al contrario rispettosa del valore storico della Royal Library di Copenhagen .
All’interno, contrastante è l’espandersi verso l’esterno dello spazio dell’atrio, ottenuta anche dall’alta parete e dal soffitto di vetro, mentre colpisce subito la libertà di forma e di movimento con cui sono strutturati i diversi livelli.
Royal Danish Library – Black Diamond Schmidt, Hammer & Lassen, 1993 - 1999
• L’architettura vista dal di fuori è solida, compatta, centrata, così da esprimere tutta la dignità del luogo. Le direzioni del movimento sono chiaramente visibili.
Royal Danish Library – Black Diamond Schmidt, Hammer & Lassen, 1993 - 1999
“Creare lo spazio è creare identità, che è la base della realtà e dell’esistenza.”
Dichiarano gli architetti del Black Diamond.
r i v e r s i d e
Sabato 08.05.2010 inderhavnen e sidhavnen il porto in trasformazione
> opera house (henning larsen, 2000|2005)
> royal playhouse (Lundgaard & Tranberg, 2009)
> DAC, danish architecture center > mostra 3XN
> chrisKansbro
> royal danish library “black diamond” (schmidt hammer lassen, 1993|1999)
si cammina lungo il sidhavnen percorrendo le nuove espansioni residenzali
> island brigge harbour bath (plot, 2003) havneparken (il parco del porto)
> gemini residence (MVrDv, 2005)
> harbour isle apartments (lundgaard & trandberg, 2008)
island brygge anni
Duemila
• Islands Brygge è un quartiere che si trova nel centro di Copenhagen ed è noto per il suo parco Havneparken, che è una delle zone più popolari lungo l'Harbourfront.
• Dalla metà del XX secolo Island Brygge ha sviluppato una reputazione di area industriale e portuale trascurata, ma dal 2000 ha subito una massiccia riconversione ed è diventato un quartiere alla moda e attraente. • relaKve al passato portuale della zona conservaK e trasformaK in nuove funzioni. • Gli elementi caratterizzanti Island Brygge sono: Harbour Bath, le nuove zone residenziali e gli edifici residenziali spettacolari come il Gemini Residence.
island brygge anni Duemila
island brygge anni Duemila
1. Harbour Bath
2. House of culture of Island Bridge
3. Press Silo
4. Wennberg Silo
5. Seed Silo
6. Edificio residenziale bianco
7. Nokken (piccolo villaggio di case in legno)
• Harbour Bath è nato dalla volontà di estendere il parco verso l’acqua e da bisogni programmatici di accessibilità e di sicurezza.
• Harbour Bath nasce sullo stesso luogo dei vecchi bagni pubblici, che sono stati chiusi nel 1954 per ragioni igieniche.
• Nei giorni di sole quest’area ricreativa è visitata da centinaia di persone che vengono qui a godersi il sole e la piscina accanto alla banchina.
island brygge anni Duemila
island brygge anni Duemila
island brygge anni Duemila
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> gemini residence (MVrDv, 2005)
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MVRDV 2005 gemini residence
MVRDV 2005
gemini residence
• conversione effettuata dagli MVRDV di due silos per il grano nel porto di fronte a Copenhagen in residenze.
• la prassi avrebbe suggerito di riempire i silos circolari con piani di appartamenti. Gli MVRDV hanno scelto di andare nella direzione opposta e hanno appeso gli appartamenti all’esterno dei muri dei silos a formare una seconda pelle di vetro;
• la motivazione principale per cui si è scelto di portare il dentro-fuori è stata la debolezza strutturale dei vecchi muri dei silos, che non permetteva di tagliare dei fori sufficientemente ampi per le finestre, senza danneggiare l’integrità strutturale.
• 84 appartamenti ( 90 - 200 mq )
• i balconi aggiungono circa un terzo di superficie abitabile.
• spazi molto luminosi ed esterni vivibili.
• gli interni dei silos sono una versione industriale dell’atrio, con una copertura traslucida in plastica.
MVRDV 2005
gemini residence
• esempio di come trattare con eleganza una struttura al grezzo, non finita, come silos industriali in calcestruzzo, sia per la raffinatezza degli interni;
• l’atrio è una apparente contraddizione con la preesistenza grezza dei silos.
• la tipologia dell’esistente avrebbe suggerito una chiusura verso l’esterno; la sensazione che suscitano gli ampi balconi, che aggiungono circa un terzo di superficie abitabile, e delle superfici vetrate retrostanti invece è opposta.
• l’originalità dell’intervento consiste nello sviluppo degli appartamenti verso l’esterno piuttosto che verso l’interno dei silos, andando a creare una sorta di seconda pelle;
• la seconda pelle “fonde” insieme, con la linea sinuosa dei balconi, i due silos separati.
Sabato 08.05.2010 inderhavnen e sidhavnen il porto in trasformazione
> opera house (henning larsen, 2000|2005)
> royal playhouse (Lundgaard & Tranberg, 2009)
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> royal danish library “black diamond” (schmidt hammer lassen, 1993|1999)
si cammina lungo il sidhavnen percorrendo le nuove espansioni residenzali
> island brigge harbour bath (plot, 2003) havneparken (il parco del porto)
> gemini residence (MVrDv, 2005)
> harbour isle apartments (lundgaard & trandberg, 2008)
harbour isle apartments Lungaard e Tranberg
2008
Harbour isle Apartments
• Progetto residenziale (236 appartamenti con superficie media di 100 mq) in posizione strategica tra il parco e il centro città;
• per sfruttare al meglio l’eccezionale localizzazione il progetto si articola in due volumi con corte che si apre verso la baia;
• scorci visuali, giochi di volumi (vani sfalsati aggettanti), ricerca di rapporto con la baia sono elementi caratterizzanti il complesso;
• altezza variabile da 5 a 8 piani che riduce la scala del progetto e elementi vetrati che conferiscono leggerezza all’edificio;
• variazioni dei tipi di balconi per fornire una visuale libera ad ogni unità.
• vani sfalsati aggettanti con finestre sugli spigoli assicurano la vista panoramica sulla baia e sulla città, mentre schermano la vista dal vicinato;
• stucco di marmo bianco e infissi in teak danno al progetto un aspetto marittimo.
lundgaard & trandberg, 2008
Harbour isle Apartments
lundgaard & trandberg, 2008
URBAN QUALITY
DANISH CULTURE
ArCAIII Copenaghen-Malmoe10
Il programma del viaggio è stato realizzato da:Francesco Fulvi e Andrea Luccaroni
col prezioso aiuto di:Giorgio PraderioNada BalestriHarald PiovaniRoberto TranquilliAlessio Erioli
si ringraziano in particolare gli studenti per le presentazioni tematiche:
MALMOStefano GoriDaniele GovoniValeria AntonacciSimona Di Vincenzo
ORESTADGiulia CastellariLucia CavazzutiFederica CiaralloElena DelbaldoMarco MaccaferriMichael De MariaRiccardo Cappa
LUNGOFIUMEMichela AndreoliElisa GrossiFrancesca GaspariSara AnastasioStefania GalliVanna Lucia BernardiniGiulia CortonesiSilvia Angeli
Viaggio di Istruzione a Copenaghen-Malmoe05 Maggio-09 Maggio 2010
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