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1Jacopo Agnesina - [email protected]

Storia della Filosofia Moderna Magistrale Università del Piemonte Orientale

Anthony Collins 1676 – 1729

Pensatore di rilievo fra i cosiddetti freethinkers

Amico di Locke, bibliofilo, lettore di testi ‘clandestini’ e della filosofia europea più radicale

Si è occupato di filosofia e di critica biblica

Filosofo non di ‘professione’, giudice e tesoriere, viveva di rendita

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Anthony Collinsdimostrazione della non esistenza di Dio

Alcuni studiosi (cfr. David Berman) ritengono indiziaramente che Collins abbia prodotto una vera dimostrazione della non-esistenza di Dio (testimonianze di Berkeley nell’Alcifrone ed una lettera di un amico dello stesso)

Ipotesi interessante ma non fondamentale

Nel testo ‘pubblico’ non troviamo la dimostrazione della non-esistenza ma la corrosione degli argomenti a favore della sua esistenza

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Anthony Collinsruolo della retorica

Lettura del testo collinsiano deve essere molto attenta alla sua parte retorica. Impossibilità di affermare apertamente tutto ciò che pensava (cfr. Discourse on Ridicule and Irony)

Più che dissimulazione si tratta di una ‘insinuazione’ continua e sistematica

Utilizzo delle controversie per esposizione di un pensiero organizzato e coerente (sistematico)

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Anthony Collinspremesse

Premesse iniziali

L’onere della prova ricade sui teisti (cfr. Letter to the Author of Grounds &c.) [txt1]

Oltre ragione è contro ragione: una idea può essere inadeguata (non cogliere la totalità dei dettagli) ma deve essere chiara e distinta (anche l’idea di Dio) [txt2]

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Collins – insinuare l’ateismoquadro iniziale

Tre principali percorsi nei quali si snoda l’ateismo collinsiano

– Problema degli attributi divini

– Necessitarismo

– Unicità della sostanza Il procedere mina alle fondamenta le pretese dei teisti

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Anthony Collins1. il problema degli attributi divini

Vindication of Divine Attributes (1709). Pamphlet rivolto contro William King e il suo De origine mali

Contro il libro di King (che voleva risolvere il problema della teodicea) si era già espresso Pierre Bayle, evidenziando l’impossibilità di risolverlo in senso razionale

King sostiene che gli attributi di Dio sono di un genere totalmente diverso dai nostri. Non corrisponde la nostra bontà/saggezza/intelligenza/etc con quella di Dio

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Anthony Collins1. il problema degli attributi divini

Collins afferma che tutto deve essere dimostrato (anche l’idea di Dio [txt3]) ma, paradossalmente, imputa a King di risvegliare problemi che non dovevano essere destati (fideismo [txt4])

Infatti la soluzione razionalistica di King solleva:

Problemi morali (come possiamo ispirarci a Dio per la nostra condotta se sua bontà/saggezza/etc è incommen.? [txt5])

– Problemi teologici (incapacità di pensare questi attributi, quindi di dimostrare un Dio intelligente e dotato di finalità...)

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Anthony Collins1. il problema degli attributi divini

Cosa dice Collins riguardo alla moralità? Davvero consiste nella imitazione di quella divina?

Nella Inquiry (1717) che riprende e sviluppa il determinismo accennato nel dibattito propone una morale strettamente edonistica

Sia nel movente che nelle ragioni a guidare l’uomo è la ricerca del piacere e il rifiuto del dolore [txt6]

Non solo: tornando alla Vindication Collins afferma che la morale fondata sul piacere e il dolore è ATEA [txt7]

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Anthony Collins1. il problema degli attributi divini

Come leggere il primo corno della critica a King (deriva morale)?

In senso controversistico Per ‘assurdo’. Contestare il teismo con i suoi

stessi argomenti e mostrare come non regga neppure a quelli

Sotto il profilo teologico, volendo percorrere l’argomento di King, si arriva ad una definizione minimale di Dio come causa prima

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Anthony Collins1. il problema degli attributi divini

King dimostra solo che Dio è una causa prima di tutti gli effetti

Infatti: O Dio ha attributi simili ai nostri (ma

allora razionalmente non si può superare il problema della teodicea)

O Dio ha attributi che non possiamo dimostrare, che non sono né chiari né distinti e che dunque sono contro ragione

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Anthony Collins1. il problema degli attributi divini

In conclusione, l’unico modo di riconciliare la dimostrazione di King in senso razionale è di ridurre Dio a mera causa prima

Concezione che non solo non è di aiuto ai teisti ma che può essere sottoscritta senza problema anche dagli atei [txt8]

Questa è la sola concezione davvero intelligibile e razionale (chiara e distinta), dunque solo questa concezione può essere sostenuta dallo stesso Collins

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Anthony Collins1. il problema degli attributi divini

Possiamo credere solo a ciò che possiamo concepire con idee chiare e distinte

Oltre ragione = contro ragione

Ma... si accusa King di avere risvegliato col suo razionalismo un problema che andava lasciato stare

Sola soluzione valida per salvare gli attributi ‘analoghi’ sarebbe il fideismo (Bayle), altrimenti irrisolvibile il problema della teodicea

Seguendo al dimostrazione di King che vede attributi privi di analogia, Dio è sola causa prima

Questa posizione è valida per dimostrazione

Ma... può essere accettata anche dagli atei

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Anthony Collins2. determinismo e necessitarismo

Collins sostiene fin dall’inizio della usa produzione filosofica una posizione deterministica (sia nel carteggio con Clarke, sia nell’Essay on the Use of the Reasons (1707))

Con A Philosophical Inquiry concerning Human Liberty (1717) dedica un’opera intera alle tematiche del determinismo e radicalizza la sua posizione fino al necessitarismo

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Anthony Collins2. determinismo e necessitarismo

Determinismo

Ad ogni causa segue un determinato effetto Non ci posso essere eventi ex abrupto La natura segue una catena di eventi determinati MA: è possibile ammettere delle leggi di natura

differenti/una catena di eventi diversa/una pluralità di mondi possibili. Tutto queste opzioni non sono attuali ma sono logicamente possibili

Voltaire, Locke, Leibniz...

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Anthony Collins2. determinismo e necessitarismo

Necessitarismo o determinismo logico

La natura segue una catena determinata di relazioni causa-effetto

Inoltre: non è possibile un altro mondo/altre leggi/altre catene causali

Concepire un evento diverso da come è stato è logicamente contraddittorio come concepire 2+2=5

Spinoza (?), Hobbes (?), Collins (?) Posizione difficilmente accettata e

riconosciuta, come l’ateismo

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Anthony Collins2. determinismo e necessitarismo

Collins come reputa si collochi il determinismo in relazione alla religione?

Riconosce che spesso si assegna alla necessità delle caratteristiche atee [txt9] - ma lui afferma il contrario: è la libertà ad essere atea [txt10]

Nel dibattito con Clarke cita e plaude R. South Esiste un determinismo buono (quello

cristiano) che lascia Dio libero; ed uno cattivo (quello stoico) che sottomette Dio alla necessità [txt11]

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Anthony Collins2. determinismo e necessitarismo

Rispetto alla stessa categorizzazione di South Collins come si colloca?

Dio stesso è determinato nel suo agire da ciò che reputa migliore [txt12] (e tutto ciò che è necessitato è contraddittorio sia in modo diverso) [txt13]

– Gli stoici erano atei? Assolutamente no: nella Inquiry Collins

dice che gli Stoici col loro determinismo sono assolutamente religiosi – e i libertari atei [txt14]

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Anthony Collins2. determinismo e necessitarismo

In conclusione:

Collins sostiene il necessitarismo (o determinismo logico)

Anche Dio è sottomesso alla necessità (non può non agire per ciò che reputa essere il meglio – ma cos’é questo meglio? Il piacere. Dio = natura/materia?)

Gli Stoici sono i più religiosi (ma South, che lui stesso citava, diceva che gli Stoici erano atei perché sottomettevano Dio alla necessità...)

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Anthony Collins3. unicità della sostanza

Materialismo e problemi connessi, Collins li affronta nella terza risposta a Clarke

Diversi aspetti problematici

– Materialità del pensiero/anima

– Principio di individuazione della persona

– Immortalità dell’anima

– Distinzione uomo/animale

– Aspetto ontologico: esiste un’unica sostanza?

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Anthony Collins3. unicità della sostanza

(1) Materialità del pensiero

L’anima è materiale e il pensiero nasce dalla organizzazione della materia in pattern

In termini moderni il pensiero è una proprietà emergente della materia

Non è nelle singole parti della materia ma nel suo tessuto

Quindi, non è necessario supporre una seconda sostanza

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Anthony Collins3. unicità della sostanza

(2) Principio di individuazione della persona

Se il pensiero/anima è una proprietà emergente della materia e se la materia è in costante flusso, cosa individua la persona?

Ad individuare la persona è il ricordo (ripresa parziale della soluzione di Locke)

La costante ripetizione dei ricordi genera la memoria e individua l’unità della persona

Quindi, non è necessaria una seconda sostanza

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Anthony Collins3. unicità della sostanza

(3) Immortalità dell’anima

La risposta in questo caso è in negativo: Riprende Bayle: supporre l’immortalità

dell’anima umana significa ammettere l’immortalità anche di tutti gli altri esseri (degli animali) [txt15]

Ma allora non c’è nulla che differenzia animali e uomo e l’immortalità è inutile

Quindi la supposizione di una seconda sostanza porta con sé conseguenze sgradite

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Anthony Collins3. unicità della sostanza

(4) Distinzione uomo/animale

Esiste una distinzione fra l’interiorità dell’uomo e quella dell’animale? No, sotto diversi punti di vista:

Sotto il punto di vista morale entrambi mossi da piacere/dolore

Sotto il punto di vista intellettivo entrambi calcolatori di conseguenze

Anche i valori sono simili [txt16] Ancora una volta non è necessario supporre una

seconda sostanza

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Anthony Collins3. unicità della sostanza

(5) Aspetto ontologico: aspetto centrale, Collins non si esprime mai apertamente ma affila le armi dell’insinuazione

Premessa: la sostanza materiale non è, come vuole Locke, qualcosa che “non conosco cosa sia”, ma la conosco nella sua caratteristica essenziale: la solidità [txt17]

Collins adotta un duplice approccio

– Indebolisce la prospettiva dualista

– Lega al dualismo le sorti del teismo

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Anthony Collins3. unicità della sostanza

(a) Indebolisce la posizione dualista

Clarke sostiene che la sostanza immateriale è inconoscibile

Ma come si può dunque parlarne o affermarne l’esistenza?

Infatti non si può dire che esiste partendo dalla ipotesi della dualità (petizione di principio) [txt18]

Questo indebolimento non è casuale: Clarke faceva dipendere dalla ipotesi dualista la dimostrazione dell’esistenza di Dio

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Anthony Collins3. unicità della sostanza

(b) Carica di aspettative la posizione dualistica

Nella parte finale della terza risposta a Clarke Collins dice di voler dimostrare l’esistenza di Dio (ironia) [txt19]

Tutti gli atei partono dalla concezione di una sola sostanza (la materia) [txt20]

Per avere ragione degli atei, dunque, bisogna dimostrare due sostanze

Non solo, perché una sia ‘divina’ è necessario provare la creazione ex nihilo (sennò politeismo) [txt21]

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Anthony Collins3. unicità della sostanza

Collins, dunque, dice che proverà questo punto per salvare i presupposti del teismo...

...ma, dopo aver montato l’attesa, alla fine dice che è cosa troppo difficile per l’uomo, sicché lascerà che lo facciano i partecipanti delle Boyle’s Lectures [txt22]

Il punto è che Clarke era uno di questi... e nel resto del testo Collins ha confutato proprio la dimostrazione del dualismo clarkiano e, di conseguenza, la dimostrazione del teismo