Alzheimer, emergenza socio-Alzheimer, emergenza socio-sanitaria del terzo millennio: il modello di rete integrata di
servizi assistenziali della IHG
Gabriele CarboneResponsabile Centro Demenze – Unità Alzheimer
Italian Hospital GroupGuidonia (Roma)
L'Anno europeo mira a sensibilizzare l'opinione pubblica al contributo che le persone anziane in salute possono dare alla società restando attivi, impegnati.Per mantenere impegnate le persone anziane i responsabili politici e le parti interessate sono sollecitate ad intraprendere, a ogni livello, azioni volte a:
1. offrire migliori opportunità nel mercato del lavoro ai lavoratori anziani.
2. promuovere la partecipazione alla vita sociale– sostenere e valorizzare 2. promuovere la partecipazione alla vita sociale– sostenere e valorizzare
gli interventi che le persone della terza età prestano a favore di chi ne ha
bisogno (genitori, consorte, nipoti) o con opera di volontariato.
3. conservare l’autonomiaadottando soluzioni per garantire un ambiente
più sereno alle persone che soffrono di problemi di salute o di disabilità.
Invecchiare attivamente vuol dire anche dare la possibilità di
conservare la migliore qualità di vita il più a lungo possibile.
Nel Convegno di Roma del 18 aprile ha ufficialmente aperto i lavori in Italia è stato sottolineato …
«ASSISTENZA DEGLI ANZIANI IN TERMINI DI «ASSISTENZA DEGLI ANZIANI IN TERMINI DI
AUTONOMIA A LUNGO TERMINE»
.. per poi concludere evidenziando come…
«Il dono della longevità deve essere
colmato con un adeguamento culturale»
11 LUGLIO
2002
Una rete assistenziale integratacosì articolata per permettere di:
� formulare una diagnositempestiva (ambulatorio UVA);
� sostenerela famiglia ed il caregiver (in modo attivo);
CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMERGuidonia (Roma)
Alla attività di cura e sostegno al malato ed alla famiglia si affianca una costante attività informativa, formativa per colmare le carenze culturali sulla malattia e sulle opportunità assistenziali per gestire
questa emergenza socio sanitaria del terzo millennio.
� migliorare la qualità della vita del paziente limitando l’impatto delle disabilità (favorire il più elevato livello di autonomia);
� facilitare la permanenza nel proprio contesto socio- ambientale (ritardare l’istituzionalizzazione );
Migliorare QoL dei pazienti , in ogni fase di malattia, con l’uso di farmaci e stimolando le risorse residue con tecniche di riabilitazione cognitiva,
Migliorare la QoL del caregiver, con interventi di sostegno psicologicoindividuale/di gruppo ed incontri in-formativi per far conoscere e gestire i disturbi della
CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER
OBIETTIVI
Informare e formare le badanti su come gestire i disturbidi questa patologia.Favorire la presa in carico integratasocio-sanitariadel paziente e della sua famiglia.
riabilitazione cognitiva, funzionale e comportamentale.
conoscere e gestire i disturbi della MA e delle altre demenza.
Dare alla famiglia specifiche indicazioni su come rendere sicuri gli ambienti domestici, e informazioni sui benefici di legge e per la tutela sociale e legale del paziente (es. C.I., A. di sostegno).
ATTIVITA’ IN-FORMATIVE TERRITORIALI
2003-2004Progetto sperimentale integrato a favore dei malati di Alzheimer e
CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER
Guidonia (Roma)
delle loro famiglie.
Finanziato dall’ Assessorato alle Politiche Sociali e per la famiglia della Provincia di Roma.Finalità: informare i cittadini che frequentano i Centri Anzianidella RMG sull’invecchiamento cerebrale fisiologico e sulla Malattia di Alzheimer e come dare aiuto a questi malati ed alle loro famiglie.Risultati:produzione di un opuscolo informativo per i familiari
Assessorato alle politiche sociali e per la famiglia
Invecchiamento cerebrale fisiologico e
Malattia di Alzheimer: informazioni per i familiari.
UN AMICO PER I NONNI A FRIEND FOR GRAND PARENTS
Informazioni per le persone coinvolte nell’assistenza del paziente affetto da
demenza di Alzheimer
Information for people involved in the assistance of patients with
Alzheimer’s dementia
UN PRIETEN PENTRU BUNICIUN AMIGO PARA LOS ABUELOS
Informaciones para las personas relacionadas con la asistencia de los pacientes victimas de la Demencia de
Alzheimer
Informaţii pentru cine se ocupăde asistenţa persoanelor bolnave
de demenţă de Alzheimer
Il malato vede o sente cose che non esistono (persone, animali, fuoco, voci, odori o sapori strani) ed è convinto della reale esistenza di ciò che vede o sente.
The patient sees and hears things that do not exist (people, animals, fire, voices, strange smells or tastes) and is convinced of the real existence of what he sees, hears or feels.
5. Hallucinations5. Allucinazioni
1. Non smentire il malato né deriderlo, ma piuttostocercare di riportarlo, con tatto, alla realtà,assumendo un atteggiamento protettivo erassicurante.
2. Individuare ed eliminare eventuali stimoliambientali causa di erronea percezione.
3. Verificare la responsabilità dei farmaci che sonosomministrati.
4. Verificare la presenza di malattie/disturbiorganici.
CHE COSA FARE WHAT TO DO
1. Do not belie the patient or make fun of him but rather tactfully bring him back to reality, adopting a protective and reassuring attitude.
2. Identify and eliminate any environmental stimuli that may be the cause of the mistaken perception.
3. Make sure that the drugs the patient is taking are not responsible for the hallucinations.
4. Check on the occurrence of a disease or an organic disorder.
Coprire gli specchi per evitare che si spaventi
Cover mirrors lest he becomes afraid of his own reflection
Suggested by G.R. Meeting of 18.03.04
Suggerito da G.R. nell’incontro del 18.03.04
Use music as a means to keep him happy
Suggested by A.M. Meeting of 30.03.04
Uso della musica per tranquillizzarlo
Suggerito da A.M. nell’incontro del 30.03.04
2001-2003
Progetto di Ricerca finalizzata 2000: “Effetto congiunto di ACHE-I e riabilitazione cognitiva sulla malattia di Alzheimer. (Studio multicentrico con UCSC – Roma, FBF–Brescia, O. S. Eugenio–Roma).
CENTRO DEMENZE – UNITA’ ALZHEIMER
Guidonia (Roma)
Altri progetti in-formativi e di ricerca per la Malattia di Alzheimer
FBF–Brescia, O. S. Eugenio–Roma).
Finalità: valutare l’efficacia di interventi riabilitativi associati alla terapia farmacologia.
I risultati sono pubblicati sul British Journal of Psychiatry, (2005,187, 450-455).
2005-2006
Progetto “Assistenza Domiciliare per i Malati di Alzheimer” (Delibera Giunta Comune S.Gregorio da Sassola n. 51 del 16.5.2005).
Finalità del progetto: fornire assistenza domiciliare ad un gruppo di pazienti affetti da Malattia di Alzheimer residenti in San Gregorio da Sassola
2007-2010: Progetto di ricerca dell’Istituto Superiore
di Sanità (ISS) promosso dall’Agenzia Italiana del
Altri progetti in-formativi e di ricerca per la Malattia di Alzheimer
StudioAdCare
di Sanità (ISS) promosso dall’Agenzia Italiana del
farmaco (AIFA) nell’ambito della ricerca indipendente.
Finalità:
valutare l’efficacia e la tollerabilità di 4 farmaci antipsicotici,
già in commercio, nel trattamento di alcuni dei disturbi
comportamentali più gravi (deliri, allucinazioni, agitazione e
aggressività) che sviluppano i pazienti affetti da M.A.
“Aumentare le conoscenze per migliorare la cura”
Per affrontare la Malattia diAlzheimer è necessaria una alleanzaforte tra figure diverse.L’intervento dei MMG deglispecialisti e dei familiari deveessere affiancato dal contributo delleistituzioni in grado di farsi caricodegli aspetti socio-sanitari dellamalattia.
Una Città per l’Alzheimer è una campagna di informazione per sensibilizzare ad un approccio multidisciplinarealla malattia per migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari.
GOODNEWS
La deliberazione legislativa è stata approvata dal
Consiglio Regionale il Consiglio Regionale il 26 aprile 2012
Piano regionale in favore di soggetti affetti da Malattia di Alzheimer – Perusini ed altre
forme di demenza.
Nel quadro dell'Anno Europeo sull'InvecchiamentoAttivo e della Solidarietà Intergenerazionale edell'Unione per l’innovazione, laFondation MédéricAlzheimer e la ReteElisan hannodecisodi lanciareunAlzheimer e la ReteElisan hannodecisodi lanciareunPremio Europeo nel campo della lotta contro la malattiadi Alzheimer:“Vivere con e nonostante l’Alzheimer.Migliorare laqualità della vita delle persone affette dalla malattiae delle persone loro vicine, sia a casa che nellestrutture .
Top Related