15) Proposta di chiamata di ricercatori a tempo determinato 16) Approvazione atti della selezione ex art. 24, comma 6, legge 240/2010 e art. 9, comma 1
del “Regolamento per la chiamata dei professori ai sensi degli artt. 18 e 24 della Legge 240/2010”. Proposta di chiamata
17) Varie ed eventuali
ORDINE DEL GIORNO N. 1 – Comunicazioni del Presidente. A) Il Presidente comunica al Consiglio che il 4 giugno 2015 si svolgerà il Career-Job Day del nostro Ateneo. A tal fine
il coordinatore dell’iniziativa, Prof. Alessandro Campi, ha rivolto un invito a tutti i delegati dei vari dipartimenti di comunicare un elenco delle aziende che si vorrebbe fossero contattate o invitate. Invita pertanto gli interessati a mettersi in contatto con l’Ing. Marco Breccolotti, delegato del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, per la compilazione di detto elenco di imprese da invitare;
B) Il Presidente comunica al Consiglio che a seguito dell’audit avvenuto nel mese di novembre 2014 da parte dell’Anvur, per ottenere l’accreditamento del Corso di Studio, il Corso di Laurea LM23 ha ricevuto delle segnalazioni. In particolare viene riscontrata una ricorrente sovrapposizione di ruoli in organismi essenziali nel processo di Qualità (ad esempio: Gruppo di Riesame e Commissione paritetica docenti-studenti). Per aderire a tali segnalazioni, e superare la relativa criticità, il Presidente comunica che il Prof. Vittorio Gusella e l’Ing. Massimiliano Gioffrè hanno rassegnato le dimissioni da tali organi.
Il Consiglio prende atto di quanto precede.
ORDINE DEL GIORNO N. 2 – Approvazione verbale seduta precedente.
Il Presidente chiede al Consiglio se vi siano osservazioni in merito al verbale della seduta del 25/02/2015, reso disponibile a tutti i consiglieri tramite spedizione dello stesso a mezzo e-mail e pubblicazione nel sito internet del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale. Non registrandosi interventi il verbale sopra menzionato è approvato all’unanimità. ORDINE DEL GIORNO N.3 – Ratifica decreti assunti in via d’urgenza dal Direttore del Dipartimento Il Presidente riferisce al Consiglio che, in via d’urgenza e salva la ratifica del Consiglio del Dipartimento, ha emanato i decreti dal 8 al 20 del 2015, relativi a: Approvazione bando per individuazione studenti per stage formativi e approvazione relativi atti Designazione commissari per procedure di selezione RTD Rinnovi di assegni di ricerca Approvazione progetti di ricerca per partecipazione a bandi Approvazione contingenti stranieri Indizione selezioni e approvazione atti per affidamento contratti di collaborazione Rinnovo dottorato internazionale Approvazione contratti e convenzioni
In calce al presente verbale si riportano integralmente i decreti assunti in via d’urgenza. Il Consiglio, all’unanimità, ratifica i decreti assunti in via d’urgenza sopra riportati, emanati dal Direttore del Dipartimento. Il presente punto del verbale è approvato seduta stante. ORDINE DEL GIORNO N.4 – Proposta di conferimento di assegni / di rinnovo assegni per lo svolgimento di attività di ricerca
Il Presidente sottopone all’approvazione del Consiglio la richiesta di rinnovo di un assegno di ricerca pervenuta da parte del Prof. Josè Maria Kenny, giusta la previsione del nuovo Regolamento d’ateneo per gli assegni di ricerca, emanato ex L. 240/2010 con D.R. 656 del 18/04/2011, secondo quanto di seguito indicato: 1) Richiedente: Prof. Josè Maria Kenny Beneficiario Dott.ssa Ilaria Armentano Area Scientifico-disciplinare: 09 – Ingegneria industriale e dell’informazione SSD: ing. ind/22 Titolo del progetto: Sintesi e caratterizzazione di nanocompositi multifunzionali a matrice polimerica
biodegradabile e cellulosa nanocristallina per il progetto SEAMATTER Durata rinnovo: annuale Importo massimo: € 23.333,64 Finanziamento: fondi finalizzati all’affidamento di assegni di ricerca da progetto SEAMATTER Il Consiglio approva all’unanimità la richiesta di attivazione e di rinnovo di assegni di ricerca sopra descritti, ai sensi di quanto sancito dal nuovo Regolamento d’ateneo per gli assegni di ricerca, emanato ex L. 240/2010 con D.R. 656 del 18/04/2011. A tal fine delibera altresì: - di autorizzare l’Ufficio scuole di dottorato e assegni di ricerca a procedere al rinnovo; - di autorizzare il segretario amministrativo ad apportare al bilancio di competenza del DICA relativo all’anno 2015 le variazioni richieste, e a effettuare il trasferimento dei fondi relativi Estratto del presente punto all’ordine del giorno sarà trasmesso dal Segretario amministrativo all’Ufficio scuole di dottorato e assegni di ricerca per i conseguenti provvedimenti. Il presente verbale è approvato seduta stante. ORDINE DEL GIORNO N.5 – Proposta di conferimento di borse di studio post lauream A) Il Presidente comunica che sono pervenute richieste di procedere all’indizione di bandi per pubblico concorso per l’affidamento di borse di studio, integralmente finanziate con fondi pubblici o privati all’uopo finalizzati, come di seguito indicato: A1 - 1 borsa di studio - Titolo della borsa: Caratterizzazione chimica delle biomasse ed impatto sul sistema suolo degli effluenti utilizzati come ammendanti Responsabile: Prof. Giovanni Gigliotti Area: Area 07 Scienze Agrarie e Veterinarie. SSD AGR/13 Chimica Agraria; Titolo di studio richiesto: laurea magistrale in LM-35 (Classe delle Lauree magistrali in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio) o equivalente; Ammontare della borsa: € 5.700,00 (spesa onnicomprensiva per il DICA); Fondi: fondi PSR 2014"Carbon footprint allevamenti bovini umbri" - BOVPRINT 2020 CAPOFILA CHIORRI- sian N. 44750051870/44750225342 Durata borsa: mesi 3 Modalità di erogazione della borsa: rate mensili; Obblighi del borsista: presenza presso la struttura da concordare con il Responsabile del Progetto; relazione finale sul lavoro svolto; Criteri di valutazione: selezione per titoli e colloquio (40 punti riservati ai titoli, 60 punti riservati al colloquio); Commissione proposta: Prof. Giovanni Gigliotti (Presidente); Dott. Aldo Ranfa; Dott.ssa Claudia Zadra. Il Consiglio, all’unanimità e seduta stante, approva l’indizione delle selezioni per l’affidamento delle borse di studio come sopra descritte.
ORDINE DEL GIORNO N.6 – Nomina della commissione di Dipartimento per l’orientamento Il presente punto all’ordine del giorno non viene trattato, poiché in una delle prossime sedute si renderà necessaria una complessiva riorganizzazione delle varie commissioni di Dipartimento. ORDINE DEL GIORNO N.7 – Varie ed eventuali
Non vengono trattati ulteriori argomenti
Riservato ai soli Professori di I e II fascia, ai Ricercatori e ai Rappresentanti degli studenti
(Alle ore 16,45 escono i rappresentanti del personale tecnico amministrativo)
ORDINE DEL GIORNO N.8 –Approvazione proposta delle SUA per i corsi di studio gestiti dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Il Presidente chiede al Prof. Gusella di riferire sulle proposte elaborate, nella seduta odierna, dal Consiglio Intercorso di Ingegneria Civile. Il Prof. V. Gusella descrive dettagliatamente il contenuto della SUA, come allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale. Si apre quindi la discussione. Prende la parola il Prof. Josè Maria Kenny, il quale interviene anticipando il suo voto favorevole ma richiama l’attenzione del Consiglio sulla necessità di rivedere i regolamenti didattici dei corsi di laurea del Dipartimento e in particolare di quello di Ingegneria Edile - Architettura, specialmente per quanto riguarda la presenza e i contenuti di corsi che fanno riferimento alla Scienza e Tecnologia dei Materiali. Ricorda che, infatti, questi contenuti sono ampiamente presenti in altri corsi di laurea simili in Italia e nel resto del mondo e certamente arricchirebbero l’offerta culturale dei corsi del nostro Ateneo
Il Presidente conferma l’intenzione di portare in discussione questa e altre proposte nella revisione degli regolamenti didattici previsti a partire del prossimo mese di settembre.
Al termine della discussione il Presidente pone in votazione la proposta del Consiglio Intercorso. Il Consiglio, all’unanimità, approva la proposta, allegata alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale Il verbale del presente punto all’ordine del giorno è approvato seduta stante.
Riservato ai soli Professori di I e II fascia, ai Ricercatori e ai Rappresentanti del personale tecnico-
amministrativo
(Alle ore 16,50 escono i rappresentanti degli studenti)
ORDINE DEL GIORNO N.9 – Approvazione patrocini, convenzioni, contratti e atti negoziali.
A)Patrocini
Il Presidente sottopone all’esame ed approvazione del Consiglio la proposta di patrocinio della III edizione del Premio Simonetta Bastelli, che si svolgerà dal 15 al 18 settembre a San Venanzo PG. La terza edizione prevede una serie di iniziative integrate con la partecipazione di un panel di personalità italiane e straniere di rilievo internazionale: - l’assegnazione di un premio per il miglior progetto rappresentativo del rapporto tra architettura e natura atto a valorizzare il paesaggio; - un workshop stanziale di progettazione, riservato ad un gruppo di studiosi, inerente un tema specifico dell’area comunale di San Venanzo; - Un Convegno internazionale inerente il tema del rapporto tra architettura e natura; - Un premio per le scuole - Vari eventi collaterali Il Consiglio, considerata la rilevanza dell’evento, l’assenza di spese a carico del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale e l’attinenza della materia trattata nel convegno con quelle proprie trattate nello stesso dipartimento, all’unanimità delibera la concessione del patrocinio gratuito e l’uso del proprio logo. Il presente verbale è approvato seduta stante. B)convenzionidiricerca Il Presidente sottopone all’esame ed approvazione del Consiglio le seguenti proposte di stipulazione di convenzioni di ricerca in ambito istituzionale, di seguito riassunte negli elementi fondamentali, invitando i Docenti responsabili a esporre sommariamente il contenuto delle stesse: B1) Responsabile: Prof. Luigi Torre Finanziatore: ENEA, con sede e domicilio fiscale in Roma, Lungotevere Grande Ammiraglio Thaon di Revel, 76 – 00198 Roma (C.F. 01320740580, P.IVA 00985801000) Oggetto: accordo di collaborazione per l’esecuzione della ricerca “Studio di nuovi materiali avanzati di accumulo termico a cambiamento di fase con proprietà termiche incrementate” Termine finale: 30/09/2015 Finanziamento: € 25.000,00 B2) Responsabile: Prof. Luigi Torre Finanziatore: ALCANTARA S.p.A., con sede e domicilio fiscale in Milano (MI), via Mecenate, 86, CAP 20138 codice fiscale e partita I.V.A. 00835580150 Oggetto: Ottimizzazione delle performance dei poliuretani dispersi in acqua attraverso la selezione ed aggiunta di additivi al poliuretano Durata: mesi 40 Finanziamento: € 150.000,00 B3) Responsabile: Prof. Pier Riccardo Porceddu Finanziatore: Regione Umbria, Giunta Regionale, Area Programmazione Regionale S.p.A Oggetto: Sviluppo e sperimentazione di due prototipi di macchina potatrice per il recupero, la conservazione e la valorizzazione della biodiversità nel patrimonio olivicolo presente nelle aree marginali della regione Umbria. PSR per l’Umbria 2007/2013 –Domanda n. 44750053124/ 44750232454 Termine: mesi 10 Finanziamento: € 1.650,00 B4) Responsabile: Prof. Vittorio Gusella Partner: Comune di Spello, con sede in 06038 Spello PG, Piazza Garibaldi 9, p.iva 00387840549 Oggetto: protocollo di intesa per la promozione di studi di carattere architettonico e di ingegneria civile nel territorio di Spello Termine: anni 3 Senza oneri finanziari per le parti C)convenzioniErasmus+
Il Presidente sottopone all’esame ed approvazione del Consiglio le seguenti proposte di stipulazione di convenzioni a valere sul programma Erasmus+, con l’elenco dei partner internazionali individuati, invitando i Docenti referenti a esporre sommariamente il contenuto delle stesse: Nuovi accordi Erasmus+ per l’A.A. 2015/2016: 1. Adana Science and Technology University" (Adana, Turchia) Responsabile dell’accordo: Ing. Diana Salciarini Il Consiglio, dopo approfondita discussione, all’unanimità, approva la stipula delle convenzioni e dei contratti sopra riportati, demandando a successivo atto del Segretario Amministrativo le relative variazioni di bilancio, variazioni che verranno effettuate e avranno efficacia all’atto della stipula dei relativi contratti. D) Approvazione e adeguamento tariffari di laboratorio Il Presidente sottopone al Consiglio la proposta di adeguamento 2015 al Tariffario dei servizi offerta conto terzi dei Laboratori del gruppo di scienze e tecnologie dei materiali in Terni, allegato in calce alla presente delibera. Il Consiglio, dopo approfondita discussione, all’unanimità, approva il Tariffario 2015 delle attività conto terzi che saranno applicate dai Laboratori del gruppo di scienze e tecnologie dei materiali in Terni. ORDINE DEL GIORNO N.10 – Proposta di indizione selezioni per contratti di collaborazione occasionale/a progetto/professionale A) Il Presidente sottopone all’approvazione del Consiglio le seguenti richieste di ricorso a contratti di collaborazione occasionale, professionale o coordinata e continuativa, nel rispetto di quanto sancito da: - “Regolamento per la disciplina delle procedure comparative preliminari alla stipula di contratti di collaborazione coordinata e continuativa ovvero occasionale presso l’Università degli Studi di Perugia”, emanato con D.R. n. 1461 del 25/07/2006 in applicazione dell’Art. 32 del D.L. 4 luglio 2006 n. 223 convertito con legge 248/2006; - art.101 del nuovo Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Ateneo; - Regolamento dei Contratti di Ateneo - D.L. 1 luglio 2009 n. 78 A1) Richiedente: Dott.ssa Flaminia Ventura Tipologia: n. 1 contratto di collaborazione professionale o occasionale, ausiliare e di supporto alla ricerca “PON
001-878 DIRECT FOOD – Valorizzazione delle produzioni agro-alimentari dei Sistemi Locali e di quelli tradizionali del Made in Italy attraverso la gestione integrata delle filiere e di canali innovativi produttore – consumatore”
Oggetto: ausilio alla sperimentazione dei prototipi realizzati dal Progetto PON 001-878 ed in particolare della piattaforma dell’APP per il supporto alle decisioni e per l’Assistenza Tecnica alle aziende frutticole e alla stesura di un breve rapporto con eventuali suggerimenti per il miglioramento
Requisiti: Laurea specialistica, magistrale, a ciclo unico o vecchio ordinamento in: Scienze Agrarie. Abilitazione all’esercizio della professione. Comprovata esperienza nel campo della ricerca e sperimentazione in sistemi di assistenza tecnica in agricoltura. iscrizione all’Albo Professionale degli Ingegneri
Selezione: Valutazione titoli e colloquio inerenti all’oggetto della prestazione Termini temp.: mesi 8 Spesa: € 4.000,00 onnicomprensivi per il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale – fondi PON
DIRECT FOOD, finanziati da parte del MIUR La commissione, previa verifica di incompatibilità tra membri della stessa e candidati, sarà composta dalla Dott.ssa Flaminia Ventura, dal Prof. Stefano Casadei, e dal Prof. Giovanni Gigliotti (presidente). Membri supplenti Prof. Antonio Boggia.
Il Consiglio approva all’unanimità le richieste di attivazione dei contratti di lavoro autonomo sopra descritte, ai sensi di quanto sancito dal “Regolamento per la disciplina delle procedure comparative preliminari alla stipula di contratti di collaborazione coordinata e continuativa ovvero occasionale presso l’Università degli Studi di Perugia”, emanato con D.R. n. 1461 del 25/07/2006 in applicazione dell’Art. 32 del D.L. 4 luglio 2006 n. 223 convertito con legge 248/2006, nonché nel rispetto di quanto disposto dall’art.101 del nuovo Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Ateneo e del Regolamento dei Contratti. La stipulazione dei contratti con i soggetti risultanti aggiudicatari delle procedure comparative, e quindi l’efficacia degli stessi, rimane subordinata al preventivo riscontro favorevole della documentazione relativa all’affidamento in questione da parte della Corte dei Conti, giusta la previsione del D.L. 1 luglio 2009 n. 78. Il presente verbale è approvato seduta stante. ORDINE DEL GIORNO N.11 – Approvazione proposte progettuali per partecipazione a bandi di finanziamento
Il Presidente comunica al Consiglio la partecipazione del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale ad alcuni bandi per il finanziamento di progetti di ricerca, di seguito riassunti negli elementi fondamentali, invitando i Docenti responsabili a esporre sommariamente il contenuto delle ricerche presentate: Titolo del progetto: LEAK – Leak practice and knowledge Capofila: Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Partners: University of Cape Town (RSA) University of Tallinn (EST) Valore del Progetto: 840.000, di cui 385.000 come contributo richiesto al MIUR Responsabile scientifico: Prof. Marco Ferrante Il Consiglio, dopo approfondita discussione, all’unanimità, prende atto della partecipazione del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale ai bandi sopra elencati, dando atto che in caso di aggiudicazione dei relativi finanziamenti le ricerche potranno essere svolte presso le strutture dipartimentali e i fondi gestiti dall’amministrazione di Dipartimento.
ORDINE DEL GIORNO N.12 – Varie ed eventuali
Non vengono trattati ulteriori argomenti
Riservato ai soli Professori di I e II fascia e ai ricercatori
(Alle ore 17,05 escono i rappresentanti del personale)
ORDINE DEL GIORNO N.13 – Autorizzazione allo svolgimento di incarichi di docenza esterni
Il Presidente comunica al Dipartimento che, con nota del 22/04/2015, l’Arch. Fabrizio Fiorini ha inoltrato richiesta di autorizzazione allo svolgimento di attività di docenza, per un impegno complessivo non superiore a ore 15. Il Consiglio, sulla base degli indirizzi espressi dagli uffici dell’amministrazione, ritiene al questione non di propria competenza, trattandosi di impegno occasionale, equiparabile alla presenza come relatore in convegni o congressi, come tale non necessitante di apposita autorizzazione.
ORDINE DEL GIORNO N.14 - Varie ed eventuali
Non sono discussi altri argomenti
Riservato ai soli Professori di I e II fascia
(Alle ore 17,10 escono i ricercatori)
ORDINE DEL GIORNO N.15 -Proposta di chiamata di ricercatori a tempo determinato
Il Presidente informa che con D.R. n. 514 del 16/04/2015 sono stati approvati gli atti della procedura di valutazione comparativa per la sottoscrizione di un contratto di diritto privato per l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato quale ricercatore universitario a tempo determinato, con regime di impegno a tempo parziale, ai sensi e per gli effetti dell’art.24, comma3, lettera a) della Legge 240/2010, per il SSD AGR13 e settore concorsuale 07/E1 – Chimica Agraria, dal quale è risultata vincitrice la Dott.ssa Daniela Pezzolla. Nel medesimo decreto il Consiglio di Dipartimento veniva invitato a deliberare in merito alla proposta di chiamata ai sensi dell’art.9 del “Regolamento per l’assunzione di ricercatori con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato ai sensi della Legge 30.12.2010 n. 240” Si apre quindi la discussione, nel corso della quale si esprime generale consenso alla proposta di chiamata della Dott.ssa Pezzolla. Il Consiglio approva quindi all’unanimità la proposta di chiamata della Dott.ssa Daniela Pezzolla al posto di ricercatore tempo determinato ex art. 24, comma 3, lettera a) , regime di impegno a tempo parziale, SSD AGR13 e settore concorsuale 07/E1 – Chimica Agraria, a decorrere dalla prima data utile. Il presente verbale è approvato seduta stante. Estratto del presente punto all’ordine del giorno sarà trasmesso a cura del Segretario Amministrativo all’amministrazione di Ateneo, per i successivi adempimenti di competenza.
ORDINE DEL GIORNO N.16 - Approvazione atti della selezione ex art. 24, comma 6, legge 240/2010 e art. 9,
comma 1 del “Regolamento per la chiamata dei professori ai sensi degli artt. 18 e 24 della Legge 240/2010”.
Proposta di chiamata
Il Presidente informa che con nota 14414 del 20/04/2015 sono stati trasmessi al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale i verbali redatti dalla Commissione della procedura di valutazione ai fini della copertura del posto di Professore Universitario di II fascia nel settore concorsuale 08/B2 – Scienza delle Costruzioni, SSD ICAR/08, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, mediante chiamata ex art. 24, comma 6, legge 240/2010. Con la stessa nota si invita il Dipartimento ad approvare detti verbali e, se del caso, a proporre la chiamata del candidato valutato dalla Commissione. Il Presidente comunica al consiglio che il candidato Dott. Massimiliano Gioffrè è stato giudicato idoneo dalla Commissione preposta, con giudizio di eccellenza. Considerato che il Consiglio di Dipartimento ha già deliberato di chiamare il Dott. Massimiliano Gioffrè in data 12/02/2015 e che le operazioni selettive si sono svolte in maniera regolare e senza dar luogo a contestazioni, il Presidente sottopone la proposta di approvazione degli atti della procedura di valutazione indetta con D.R. 343 del 19/03/2015 e di chiamata del Dott. Massimiliano Gioffrè. Dopo approfondita discussione il Consiglio approva all’unanimità gli atti della procedura di valutazione in premessa, e delibera di proporre la chiamata dell’Ing. Massimiliano Gioffrè alla copertura del posto di Professore Universitario di II fascia nel settore concorsuale 08/B2 – Scienza delle Costruzioni, SSD ICAR/08, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Il presente verbale è approvato seduta stante. Estratto del presente punto all’ordine del giorno sarà trasmesso a cura del Segretario Amministrativo all’amministrazione di Ateneo, per i successivi adempimenti di competenza.
1
TARIFFARIO ATTIVITA’, SERVIZI OFFERTI A TERZI E PRESTAZIONI
GENERALITA’ I prezzi riportati nel presente tariffario sono comprensivi di emissione diagrammi
caratteristici delle grandezze misurate durante l’esecuzione del test e della relazione
tecnica, contenente adeguata elaborazione dati, ma non della realizzazione dei provini da
sottoporre a prova.
Si fa presente inoltre che, qualora il Committente richieda numerose prove dello stesso
tipo o abbia richiesto frequentemente dei test o delle consulenze al presente istituto, la
direzione di questo ultimo si riserva di esercitare sul prezzo di ogni test uno sconto
concordato con il Committente stesso.
Come riportato nelle prossime sezioni, i costi associati ai test elencati non sono
comprensivi di quelli relativi alla preparazione dei campioni, ma eventualmente solo di
quelli legati ai trattamenti preliminari che gli stessi devono subire, al fine di rendere valida
la prova. Qualora il committente richieda che i provini vengano lavorati o prodotti nei
laboratori di ricerca afferenti a questo istituto, il relativo prezzo sarà stabilito, in accordo
con il committente stesso, in base al costo orario delle strumentazioni utilizzate e a quello
relativo al personale impiegato in suddetta preparazione.
COSTO ORARIO DEL PERSONALE
PERSONALE €/h Codice
Personale non Strutturato 40 P 1.1
Personale Ricercatore 60 P 2.1
Professore Associato 80 P 3.1
Professore Ordinario 100 P 4.1
ATTIVITA €/h Codice
MODELLAZIONE FEM 40 P 5.1
2
SEZIONE A: UTILIZZO IMPIANTI, MACCHINARI DI PROCESSO E
SERVIZI VARI
PROCESSING €/unità rif. Codice
Polimeri 135/h prima ora di lavorazione e 105 €/h per le ore successive alla prima
A 1.1
Miscele polimeriche 195€/h prima ora di lavorazione e 175€/h per le ore successive alla prima
A 1.2
Compounds 195€/h prima ora di lavorazione e 175€/h per le ore successive alla prima
A 1.3
Miscelazione per estrusione
Microstampaggio tecnopolimeri
110/h prima ora di lavorazione e 90 €/h per le ore successive alla prima
A 1.7
Microestrusione Polimeri, Miscele polimeriche, compositi e nanocompositi
90/h prima ora di lavorazione e 70 €/h per le ore successive alla prima
A 1.4
Micro-Filmatura (produzione nastro largo 35 mm)
120/h prima ora di lavorazione e 90 €/h per le ore successive alla prima
A 1.5
Micro-Filatura (produzione fibre)
120/h prima ora di lavorazione e 90 €/h per le ore successive alla prima
A 1.6
Impianti di microestrusione e annessi
Microestrusione Tecnopolimeri e compositi annessi
110/h prima ora di lavorazione e 90 €/h per le ore successive alla prima
A 1.8
Macinazione di estrusi
85/h A 2.1
Ossi di cane 135€/h A 3.1
Barrette rettangolari per test di impatto (IZOD)
135€/h A 3.2
Placche (60x60x2 mm) 135/h A 3.3
Stampaggio a Iniezione
Mini serie di pezzi di piccole dimensioni (ingombro massimo superficiale 250 mm x 250 mm) – Sono da escludere i costi relativi a: stampo, finitura del pezzo e materiale
135€/h prima ora di lavorazione e 105 €/h per le ore successive alla prima
A 3.4
Stampaggio a Iniezione mediante micropressa
Produzione provini ad osso di cane, anche ridotti e barrette rettangolari per test di impatto (IZOD)
90/h prima ora di lavorazione e 70 €/h per le ore successive alla prima
A 3.5
Resin Transfer Molding
Realizzazione placche in resina e/o compositi a matrice termoindurente
100 €/h A 4.1
Vacuum infusion Realizzazione placche in resina e/o compositi a matrice termoindurente
100 €/h A 5.1
Realizzazione placche resine e compositi a matrice termoplastica
8€/h A 6.1
Ossi di cane in materiale termoplastico
85 €/h A 6.2 Stampaggio a compressione
Placche (100x100x4 mm) in materiale termoplastico e termoindurente
85 €/h A 6.3
3
Trattamento in forno a vuoto dei materiali
Cura sotto vuoto di polimeri termoindurenti
248/giorno A 7.1
Chemical Vapor deposition
150 €/h A 8.1
Dispositivi di propria costruzione secondo normativa corrispondente a prova da effettuare
72 €/h A 9.1
Dispositivo per la misura della conducibilità termica
45 €/h A 10.1
Bagno termico 20 €/giorno A 11.1
Utilizzo fresa per realizzazione campioni
60 €/h A 12.1
SEZIONE B: UTILIZZO MACCHINARI E FORNI
Tale sezione riguarda anche l’utilizzo dei macchinari di caratterizzazione per
l’effettuazione di test, per i quali non si richiede il rispetto delle normative precedentemente
menzionate.
Macchinario €/unità rif. Codice
Forno semplice (forni 1,2,3)
60 €/giorno primo giorno e 30€/giorno per i giorni successivi al primo
B 1.1
Forno a Moffola 78 €/giorno primo giorno e 48 €/giorno per i giorni successivi al primo
B 2.1
Forno a Vuoto 275 €/giorno B 3.1
Forno 4 Condizionamento oggetti di grandi dimensioni
80 €/giorno primo giorno e 55 €/giorno per i giorni successivi al primo
B 3.2
Test a temperatura ambiente 95 €/h prima ora e 65 €/h per le ore successive alla prima
B 4.1
Test a temperatura superiore a quella ambiente
105 €/h prima ora e 70 €/h per le ore successive alla prima
B 4.2
Test a temperatura ambiente con utilizzo estensimetri
110 €/h prima ora e 84€/h per le ore successive alla prima
B 4.3
Dinamometro
Test a temperatura inferiore a quella ambiente
210 €/h prima ora e 170 €/h per le ore successive alla prima
B 4.4
Rheometro 120 €/h B 5.1
Prove ottiche 54 €/h B 6.1 Microscopia Prove ottiche con utilizzo di Hot Stage
72 €/h B 6.2
4
Metallografia 60 €/h B 6.3
Analisi dei materiali mediante Microscopio elettronico a scansione ad emissione di campo (FESEM)
170€/h (min 2 h) B 6.4
Analisi dei materiali mediante Microscopio elettronico a trasmissione (TEM)
170€/h (min 3 h) B 6.5
Analizzatore d’impedenza
65 €/h B 7.1
Durometro 48 €/h B 8.1
Senza utilizzo di refrigeratore 60 €/h B 9.1
Con utilizzo di refrigeratore 66 €/h B 9.2
DSC (Calorimetro a Scansione Differenziale) DSC Modulato 95 €/h B 9.3
(Analizzatore Termogravimetrico)
75 €/h B 10.1
TMA (Analizzatore Termomeccanico)
120 €/h B 11.1
Bilancia per la misura della densità dei materiali allo stato solido
40 €/h B 12.1
Microscopio a forza atomica
80 €/h B 13.1
Nanoindenter 175 €/provino B 14.1
Viscosimetro rotazionale (modello Brookfield)
45 €/h B 15.1
Macchina per invecchiamento UV
70 €/giorno primo giorno e 35 €/giorno per i giorni successivi al primo
B 16.1
Macchina per invecchiamento xeno test
115€/giorno primi 21 giorni e 75 €/giorno
per i giorni successivi B 16.3
Pompa a vuoto portatile
20 €/h (Minimo 3 h) B 16.2
Da 1a 4 provini 120,00 €/provino B 17.1
Da 4 a 8 provini 96,00 €/provino B 17.2 Conduttimetro (DC)
Da 8 provini in poi 84,00 €/provino B 17.3
Report di prova camera climatica
200 € B 18.2
Camera Climatica 18 €/h B 18.1
Bilancia per la misura della densità dei materiali allo stato liquido
50 €/h B 19.1
Mediante SCRIMP 660,00/8 ore B 20.1 Fornitura prototipi in materiale composito
A partire da Pre-preg 540,00/8 ore B 20.2
Utilizzo Colorimetro CM-2300d
45,00/ora B 21.1
5
Utilizzo dispositivo al plasma per pulizia e coating
80,00/ora B 22.1
Portotipazione Realizzazione prototipi mediante stampa 3D
10,00 ora + costo personale per elaborazione files (da stimare in base
alla situazione) B 23.1
SEZIONE C: CARATTERIZZAZIONE MECCANICA
CA: SETTORE PLASTICHE E COMPOSITI A MATRICE
POLIMERICA (Polimeri, Compositi, Blend Polimeriche, Gomme, ecc.
esclusa la preparazione dei provini a meno che non sia
esplicitamente indicata)
Configurazione di base
Tipo di prova Prezzo
(€) Normativa di riferimento
Codice
UNI 4914:1987 Elastomeri – Prove su vulcanizzati – Determinazione della resistenza alla lacerazione
95 ASTM 624-00e1
CA 1.1
UNI 6065:2001 Prove su gomma vulcanizzata e termoplastica in temperatura 100
ASTM D 412-98 CA 1.2
UNI 6065:2001 Prove su gomma vulcanizzata e termoplastica a temperatura ambiente
110 ASTM D 412-98
CA 1.3
Prove su Plastiche rinforzate con fibre di vetro non unidirezionali
150 UNI EN 61:1978 CA 1.4
Laminati unidirezionali con fibre di carbonio - Prova perpendicolare alla direzione del rinforzo
150 UNI EN 2597:1999 CA 1.5
Prove su Plastiche rinforzate con fibre di vetro ad alta rigidità per applicazioni aerospaziali
205 UNI EN 2747:1999 CA 1.6
Gomma vulcanizzata o termoplastica – Determinazione dell’adesione al tessuto
110 UNI EN ISO 36:2001 CA 1.7
Materie plastiche. - Determinazione delle caratteristiche a trazione. – Principi generali e prova su materie plastiche per stampaggio ed estrusione
110
UNI EN ISO 527-1,2,:1997
ASTM D 638-03
CA 1.8
Trazione
Materie plastiche. - Determinazione delle caratteristiche a trazione a temperatura superiore a quella ambiente
150
UNI EN ISO 527-1,2,:1997
ASTM D 638-03
CA 1.25
6
Materie plastiche. - Determinazione delle caratteristiche a trazione a temperatura inferiore a quella ambiente
580
UNI EN ISO 527-1,2,:1997
ASTM D 638-03
CA 1.26
UNI EN ISO 527-3:1997 Materie plastiche. - Determinazione delle caratteristiche a trazione – prova su film a lastre
110 ASTM D 638-03
CA 1.9
UNI EN ISO 527-4:1997 Prove su fogli sottili di plastica e plastica rinforzata isotropa
110 ASTM D 882-02
CA 1.10
Prove su fogli sottili di plastica e plastica rinforzata isotropa a temperatura diversa da quella ambiente
175 ASTM D 882-02 CA 1.23
UNI EN ISO 527-4:1997 Prove su lastre di plastica e plastica rinforzata anisotropa
205 ASTM D 882-02
CA 1.11
UNI EN ISO 527-4:1997 Metodo standard per le proprietà a tensione di plastiche termoindurenti rinforzate mediante l’uso di provini a lati dritti
205
ASTM D 5083-02
CA 1.12
Metodo standard per la resistenza a trazione di laminate composite a matrice polimerica in cui è stato praticato un foro passante al centro
110 ASTM D 5766/D5766M-
02a CA 1.13
UNI EN ISO 527-5:1999 Materie plastiche. - Determinazione delle caratteristiche a trazione – prova su compositi plastici rinforzati con fibre unidirezionali
250
ASTM D 3039-00
CA 1.14
Piastre di gomma sottorotaia, scanalate, per armamento dei binari ferroviari e tranviari – Prova a Trazione
140 UNI FA 61:1975 CA 1.15
Piastre di gomma sottorotaia, scanalate, per armamento dei binari ferroviari e tranviari – Determinazione del carico per allungamento del 200%
48 UNI FA 61:1975 CA 1.16
Piastre di gomma sottorotaia, scanalate, per armamento dei binari ferroviari e tranviari – Prova di deformazione permanente a trazione
1260 UNI FA 61:1975 CA 1.17
Serie aerospaziale – Materie plastiche rinforzate con fibre di carbonio – Laminati unidirezionali – Prova di trazione parallelamente alla direzione delle fibre a temperatura ambiente
180 UNI EN 2561:1995 CA 1.18
Serie aerospaziale – Materie plastiche rinforzate con fibre di carbonio – Laminati unidirezionali – Prova di trazione parallelamente alla direzione delle fibre a temperatura diversa da quella ambiente
185 UNI EN 2561:1995 CA 1.19
7
Guanti medicali monouso– Proprietà fisiche: requisiti e prove: Carico di rottura prima dell’invecchiamento accelerato
115 UNI EN 455-2:2002 CA 1.20
Guanti medicali monouso– Proprietà fisiche: requisiti e prove: Carico di rottura dopo l’invecchiamento accelerato
220 UNI EN 455-2:2002 CA 1.21
Guanti medicali monouso– Proprietà fisiche: requisiti e prove: Carico di rottura di guanti saldati
115 UNI EN 455-2:2002 CA 1.22
Materiali compositi - Determinazione delle caratteristiche a trazione e del coefficiente di poisson
300 ASTM D 3039-00 CA 1.24
Materiali compositi - Determinazione delle caratteristiche a trazione – estensimetri forniti dal cliente
160 ISO 527-4 CA 1.25
Materiali compositi – Determinazione della resistenza a taglio planare tramite test a
trazione di laminati a ± 45°
280 ASTM D 3518 CA 1.26
Metodo standard per la determinazione del modulo di elasticità per provini di plastica rigida o semirigida a velocità di carico controllata tramite l’uso del 3-Pb
95 ASTM D 5934-02 CA 2.1
Prova su laminati direzionali a base di fibre di carbonio in direzione parallela alla fibra stessa (3-Pb)
95 UNI EN 2562:1998 CA 2.2
Plastiche rinforzate con fibre di vetro per applicazioni aerospaziali – Metodo 3-Pb
95 UNI EN 2746:1999 CA 2.3
UNI EN ISO 178:1997 Prove di 3-Pb su materie plastiche generiche anche rinforzate
95 ASTM D 790-03
CA 2.4
UNI EN ISO 14125:2000 Determinazione delle proprietà a flessione di Compositi plastici rinforzati con fibre
95 ASTM D 6272-02
CA 2.5
Flessione
Materie plastiche – Lastre di polimetilmetacrilato a doppia e tripla parete – Prova a flessione su tre punti (3-Pb)
95 UNI EN ISO 12017:1998 CA 2.6
UNI EN ISO 604:1998 Prova su materie plastiche pure o caricate e rinforzate con fibre corte – caso isotropo
95 ASTM D 695-02
CA 3.1
UNI EN ISO 604:1998 Prova su materie plastiche pure o caricate e rinforzate con fibre corte - caso anisotropo
120 ASTM D 695-02
CA 3.2
UNI EN ISO 7743:2000 Prova su elastomeri vulcanizzati o termoplastici a temperatura ambiente
78 ASTM D 395-03
CA 3.3
UNI EN ISO 7743:2000
Compressione
Prova su elastomeri vulcanizzati o termoplastici a temperatura diversa da quella ambiente
80 ASTM D 395-03
CA 3.4
8
Metodo standard per le proprietà a compressione della gomma
95 ASTM D 575-91(2001) CA 3.5
Compositi plastici rifnorzati con fibre – Determinazione delle caratteistiche a compressione nel piano
195 UNI EN ISO 14126 CA 3.6
Compositi plastici rifnorzati con fibre – Determinazione delle caratteristiche a compressione nel piano – senza estensimetri o estensimetri forniti dal cliente
150 UNI EN ISO 14126 CA 3.7
Compositi plastici rinforzati con fibre – Determinazione delle caratteristiche a compressione nel piano
250 ASTM D 3410
UNI EN ISO 14126 ASTM D 695
CA 3.8
Compositi plastici rinforzati con fibre – Determinazione delle caratteristiche a compressione nel piano. T inferiore a quella ambiente (su 20 campioni)
800 ASTM 3410
UNI EN ISO 14126 ASTM D 695
CA 3.9
Compositi plastici rinforzati con fibre – Determinazione delle caratteristiche a compressione nel piano. T superiore a quella ambiente (su 10 campioni)
290 ASTM 3410
UNI EN ISO 14126 ASTM D 695
CA 3.10
Prove di resistenza al taglio interlaminare apparente tramite 3-Pb di plastiche rinforzate con vetro tessile – metodo degli appoggi ravvicinati
95 ASTM D 2344 CA 4.1
Prove di resistenza al taglio interlaminare apparente tramite 3-Pb di laminati unidirezionali
95 UNI EN 2563:1997 CA 4.2
Metodo standard per la misura delle proprietà a taglio nel piano di laminati compositi
120 ASTM D 4255/D 4255M-
94 CA 4.3
Metodo standard per la tenacità a frattura interlaminare secondo il modo I di compositi a matrice polimerica rinforzati con fibre unidirezionali
95 ASTM D 5528-01 CA 4.4
Metodo standard per la determinazione delle proprietà a taglio nel piano di materiali compositi, mediante test di
trazione a ± 45°
205 ASTM D 3518 CA 4.5
Taglio
Compositi plastici rinforzati con fibre Determinazione della resistenza al taglio interlaminare apparente per prove di flessione su appoggi ravvicinati – Temperatura ambiente
95 UNI EN ISO 14130:1999
ASTM D 2344-00 CA 4.6
UNI EN ISO 899-1:1998 Creep Materie plastiche -
Determinazione Dell’andamento allo scorrimento - scorrimento a trazione
90/h (+ aumento di
22 € per ogni altra h) ASTM D 2990-2001
CA 5.1
9
Elastomeri – Prove su vulcanizzati – Determinazione della resistenza alla deterioramento mediante misure di forza ad allungamento prefissato
90/h (+ aumento di
22 € per ogni altra h)
UNI ISO 6914:1989 CA 5.2
Materie plastiche - Determinazione dell’andamento allo scorrimento - scorrimento a compressione
90/h (+ aumento di
22 € per ogni altra h)
ASTM D 2990-01 CA 5.3
Metodo di prova per la gomma vulcanizzata e per gli elastomeri termoplastica – Misurazione del decadimento della forza (Rilassamento degli sforzi) in compressione
90/h (+ aumento di
22 € per ogni altra h)
ASTM D 6147-97(2002) CA 5.4
Gomma vulcanizzata – Determinazione del rilassamento della forza a compressione a temperatura normale ed elevata
90/h (+ aumento di
22 € per ogni altra h)
UNI 8696:1985
CA 5.5
Serie aerospaziale – Metodi di prova per materiali trasparenti per vetratura dei velivoli Determinazione della resistenza alla propagazione della rottura (fattore K)
95 UNI EN 2155-21:1989 CA 6.1
Materie plastiche – Determinazione della fessurazione sotto sforzo (ESC) in ambiente determinato – Metodo per penetrazione con sfera o spina
78 (4€ per ogni altra h di prova)
UNI EN ISO 4600:2000 CA 6.2
Frattura sotto varie condizioni
Metodo standard per la tenacità a frattura in condizione di Plane-Strain della velocità di rilascio dell’energia di deformazione dei materiali plastici – configurazione 3-Pb
105 (25 € per ogni altra h effettiva di
test)
ASTM D 5045-99 CA 6.3
Fatica a trazione su gomma vulcanizzata a temperatura ambiente
90 €/h 25 € per ogni
altra h di test UNI ISO 6943:1994 CA 7.1
Fatica a trazione su gomma vulcanizzata a temperatura diversa da quella ambiente
90 + 28 € per ogni altra
h di test UNI ISO 6943:1994 CA 7.2
Fatica
Metodo standard per la fatica nella configurazione tensione-tensione per materiali compositi a matrice polimerica
90 €/h 25 € per ogni
altra h di test
ASTM D 3479/D3479M-96(2002)e1
CA 7.3
Ball Drop test (Giubilometro) 162 CA 8.1
Prove IZOD
170 + 75 realizzazione
intaglio su provette
UNI EN ISO 179:2006 ASTM D 256 CA 8.2
Impatto
Proprietà urto-trazione per lastre profilate di PVC
250 UNI EN 1013-3 C.A 8.3
10
Elastomeri: Prove su vulcanizzati – Determinazione della durezza in gradi internazionali su provette di spessore diverso dal normale e su prodotti finiti
48 UNI 7319:1974 CA 9.1
UNI EN ISO 868:1999
Durezza
Prova (Shore) per penetrazione su materie plastiche ed ebanite
48 ASTM D 2240-03
CA 9.2
CB: SETTORE PLASTICHE ALVEOLARI E CELLULARI
Configurazione di base
Tipo di prova Prezzo
(€) Normativa di riferimento
Codice
Prove su plastiche cellulari rigide 175 UNI 8071:1980 CB 1.1
Prova su materiali cellulari flessibili
90 UNI EN ISO 1798:2001 CB 1.2
Materiali polimerici cellulari flessibili – Determinazione della resistenza alla lacerazione
78 UNI EN ISO 8067:1997 CB 1.3
Materiali cellulari flessibili a base di materie plastiche e di elastomeri – Determinazione delle caratteristiche a trazione
105 UNI 7032:1998 CB 1.4
Trazione
Prove a trazione su materiali isolanti per l’edilizia
80 UNI EN 1607 C.B 1.5
Flessione Metodo standard per le proprietà a flessione di strutture sandwich
105 ASTM C 393-00 CB 2.1
UNI 6350:1968 Prova su materiali cellulari rigidi 105
ASTM D 1621-00 CB 3.1
Prova su materiali cellulari flessibili ed alta resa volumica
78 UNI EN ISO 3386-2:2000 CB 3.2
Metodo standard per le proprietà a compressione planare di materiali con l’anima a sandwich
105 ASTM C 365-03 CB 3.3
Metodo standard per la resistenza alla delaminazione dei materiali che formano l’anima degli honeycomb
105 ASTM C 363-00 CB 3.4
Prova su materiali cellulari flessibili-materiali a bassa resa volumica
78 UNI EN ISO 3386-1:2000 CB 3.5
Compressione
Isolanti termici per edilizia- Proprietà a compressione
80 UNI EN 826 C.B 3.6
Fatica Resistenza a fatica statica 78 UNI 6355:1989 CB 4.1
Impatto Ball Drop Test 160 CB 5.1
CC: SETTORE ADESIVI
Configurazione di base
Tipo di prova Prezzo
(€) Normativa di riferimento
Codice
11
Adesivi per carta e cartone, imballaggi e prodotti sanitari monouso – Determinazione della resistenza a trazione e dell’allungamento
95 UNI EN 1896:2003 CC 1.1
Test a trazione per adesivi su giunti metallo-metallo a temperatura ambiente
95 ASTM D 1780-99 CC 1.2
Test a trazione per adesivi su giunti metallo-metallo a temperatura superiore a quella ambiente
130 ASTM D 1002 CC 1.4
Test a trazione per adesivi su giunti metallo-metallo a temperatura inferiore a quella ambiente
160 ASTM D 1002 CC 1.5
Trazione
Adesivi – Determinazione della resistenza alla trazione dei giunti di testa
95 UNI EN 26922:1994 CC 1.3
Determinazione delle proprietà a compressione di materiali compositi mediante carico combinato a compressione
240 ASTM D 6641 CC 2.2
Determinazione delle proprietà a compressione di materiali compositi mediante carico combinato a compressione – Misura anche della deformazione trasversale
320 ASTM D 6641 CC 2.3
Compressione
Determinazione dell’ effetto del ritiro del legno sulla resistenza al taglio
78 UNI EN 302-4:1993 CC 2.1
Determinazione resistenza a taglio per trazione su incollaggi a sovrapposizione a base di adesivi per il legno per impieghi non strutturali
140 UNI EN 205:1992 CC 3.1
Determinazione della resistenza del giunto al taglio a trazione longitudinale per adesivi per strutture portanti in legno
120 UNI EN 302-1:1993 CC 3.2
Resistenza al taglio per stabilire potere adesivo di adesivi per cuoio e materiali per calzature (23°C)
135 UNI EN 1392:2001 CC 3.3
Determinazione resistenza a taglio per trazione di assemblaggi di due substrati rigidi incollati
95 UNI EN 1465:1996 CC 3.4
Metodo standard per le proprietà di resistenza di adesivi nelle costruzione del tipo compensato per il taglio tramite carico a trazione
95 ASTM D 906-98 CC 3.5
Taglio
Metodo standard per la resistenza apparente a taglio di giunti di provini metallici a singola sovrapposizione realizzati tramite adesivo mediante carico a trazione (Giunti metallo-metallo)
95 ASTM D 1002-01 CC 3.6
12
Metodo standard per le proprietà di resistenza di giunti adesivi a taglio doppio tramite test di tensione
95 ASTM D 3528-96(2002) CC 3.7
Metodo standard per le proprietà di resistenza alla pelatura di adesivi mediante carico a tensione (Plastica ingegneristica su plastica ingegneristica)
95 ASTM D 3807-98 CC 3.8
Metodo standard per l’adesione su taglio singolo di legami su plastiche fibro-rinforzate (FRP)
95 ASTM D 5868-01 CC 3.9
Metodo standard per le proprietà di resistenza a taglio di adesivi tramite carico a tensione ad elevate temperature (metallo-metallo)
95 ASTM D 2295-96(2002) CC 3.10
Metodo standard per le proprietà di resistenza a taglio per sovrapposizione di giunti adesivi di plastica rigida tramite carico a tensione
95 ASTM D 3163-01 CC 3.11
Metodo standard per le proprietà di resistenza di giunti adesivi di plastica rigida sovrapposti a sandwich nella configurazione di taglio tramite carico a tensione
95 ASTM D 3164-03 CC 3.12
Metodo standard per le proprietà di resistenza di giunti adesivi nella configurazione di taglio a singola sovrapposizione tramite carico a tensione su assemblaggi di laminati
95 ASTM D 3165-00 CC 3.13
Metodo standard per le proprietà a fatica nella configurazione a taglio di adesivi tramite carico a tensione (Metallo-Metallo)
95 ASTM D 3166-99 CC 3.14
Metodo standard per le proprietà di resistenza di giunti adesivi nella configurazione di taglio a doppia sovrapposizione tramite carico
95 ASTM D 3528-96(2002) CC 3.15
Test di taglio degli adesivi a temperature diverse da quella ambiente
145 Tutte le normative ASTM
sopra citate C.C 3.18
Adesivi – Determinazione del tempo aperto massimo di adesivi per legno mediante prove di taglio per trazione
245 UNI 9594:1990 CC 3.16
Adesivi – Determinazione della rapidità di presa a freddo di adesivi per legno mediante prove di taglio per trazione
165 UNI 9595:1990 CC 3.17
Fatica
Resistenza di taglio per trazione
90 €/h 25 € per ogni
ora successiva
UNI EN ISO 9664:1997 CC 4.1
Creep Metodo standard per le proprietà a creep in configurazione a taglio di adesivi tramite carico a
95 €/h 22 € per ogni
ora successiva
ASTM D 2294-96(2002) CC 5.1
13
tensione (metallo-metallo)
Resistenza alla pelatura (23°C) per stabilire potere adesivo di adesivi per cuoio e materiali per calzature
130 UNI EN 1392:2001 CC 6.1
UNI EN 1939:1998 Misurazione del potere adesivo lineare (peel a 180°) su acciaio inossidabile o sul proprio dorso
120 ASTM D3330/D3330M-02e1
CC 6.2
Adesivi per carta e cartone, imballaggi e prodotti sanitari monouso – Prova di resistenza al distacco per pelatura a T a 180°, per un giunto adesivo tra due substrati flessibili
95 UNI EN 1895:2002 CC 6.3
Metodo standard per la resistenza alla pelatura o allo scollamento degli adesivi (Test di peel a T)
95 ASTM D 1876-01 CC 6.4
Metodo standard per la resistenza alla pelatura o allo scollamento degli adesivi
95 ASTM D 903-98 CC 6.5
Adesivi – Prove di distacco per un assemblaggio ottenuto per incollaggio di un materiale flessibile su rigido – Distacco a 180°
95 UNI EN 28510-2:1994 CC 6.6
Peel
Prove di peeling su combinazione aderendo rigido/aderendo flessibile
95 ASTM D 6862 CC 6.7
CD: SETTORE TESSUTI, NON TESSUTI, RINFORZI, FIBRE, FILMS ED
ANNESSI
Configurazione di base
Tipo di prova Prezzo
(€) Normativa di riferimento
Codice
Determinazione della termosaldabilità – i provini devono essere forniti già termosaldati
95 UNI 8279-15:1987 CD 1.1
Metodo standard per la resistenza alla propagazione della lacerazione di film plastici e lastre sottili tramite metodo della lacerazione singola
95 ASTM D 1938-02 CD 1.2
Metodo standard per la resistenza iniziale alla lacerazione di film e lamine di materiale plastico
95 ASTM D 1004-03 CD 1.3
UNI EN ISO 6383-1 Resistenza alla lacerazione di film e foglie – metodo con provetta a pantalone
95 ASTM D 1204-03
CD 1.4
Trazione
Resistenza alla lacerazione di supporti tessili rivestiti di gomma e plastica
95 UNI EN 1875-3:2000 CD 1.5
14
Determinazione della resistenza a trazione e dell’allungamento di nontessuti
120 UNI EN 29073-3:1993 CD 1.6
Prove su film con caratteristiche isotrope
165 UNI EN ISO 527-3:1997 CD 1.7
Prove su film con caratteristiche anisotrope
205 UNI EN ISO 527-3:1997 CD 1.8
Supporti tessili rivestiti di gomma o materia plastica – Determinazione dell’adesione del rivestimento
120 UNI EN ISO 2411:2001 CD 1.9
Resistenza alla lacerazione di prodotti tessili non tessuti
120 UNI EN ISO 9073-
4:1999 CD 1.10
Proprietà a trazione di fili a base di fibre di carbonio impregnati di resina
95 UNI EN ISO 10618:2003 CD 1.11
Prova su tessili – metodo della striscia
95 UNI EN ISO 13934-
1:2000 CD 1.12
Forza massima delle cuciture dei tessuti – metodo della striscia
95 UNI EN ISO 13935-
1:2001 CD 1.13
Proprietà di lacerazione dei tessuti – Metodo lacerazione semplice con provetta a pantalone o ad ala
95 UNI EN ISO 13937-
2,3:2002 CD 1.14
Proprietà di lacerazione dei tessuti – Metodo lacerazione doppia con provetta a linguetta
90 UNI EN ISO 13937-
4:2002 CD 1.15
Prova su fibra o filamento singolo
200 ASTM D 3379-1989 CD 1.16
Metodo standard per le proprietà Filati con il metodo del filo Singolo
200 ASTM D 2256-02 CD 1.17
Metodo standard per le proprietà a tensione di filati elastomerici
95 ASTM D 2653-01 CD 1.18
Metodo standard per la forza di estensione di tessili parzialmente orientati
95 ASTM D 5344-99 CD 1.19
Prova di Pull-Out 200 CD 1.20
Prova di Microdebonding 200 CD 1.21
Prodotti di fibre di vetro per isolamento termico ed acustico – Veli - Determinazione del carico di rottura a trazione
145 UNI 6540:1969 CD 1.22
Supporti tessili rivestiti in gomma o materie plastiche – Determinazione della resistenza a rottura e dell’allungamento a rottura
120 UNI EN ISO 1421:2000 CD 1.23
Tessili – Fili in confezioni – determinazione della forza di Rottura, tenacità e allungamento di rottura dei fili singoli (provette lunghe 250 mm – metodi A, C)
185 - 25 provette
440 - 60 provette +
Costi ambientamento (minimo 90 €)
UNI EN ISO 2062:1997 CD 1.24
15
Tessili – Fili in confezioni – determinazione della forza di Rottura, tenacità e allungamento di rottura dei fili singoli (provette lunghe 250 mm – metodo D con materiale tensioattivo)
200 - 24 provette +
costo tensioattivo
460 - 60 provette +
costo tensioattivo
UNI EN ISO 2062:1997 CD 1.25
Tessili – Fili in confezioni – determinazione della forza di Rottura, tenacità, modulo e allungamento di rottura dei fili singoli – Fibre Classe I a Scopo certificazione CE
275 - 35 provette - Costi ambientamento (minimo 90 €)
UNI EN ISO 2062:1997 UNI EN 14889-2:2006
CD 1.26
Tessili – Fili in confezioni – determinazione della forza di Rottura, tenacità, modulo e allungamento di rottura dei fili singoli – Fibre Classe II a Scopo certificazione CE
275 - 35 provette - Costi ambientamento (minimo 90 €)
UNI EN 10002-1:1992 UNI EN 14889-2:2006
CD 1.27
Compressione Prodotti di fibre di vetro per isolamento termico ed acustico – Pannelli - Determinazione delle caratteristiche di compressione
95 UNI 6541:1969 CD 2.1
Flessione Prodotti di fibre di vetro per isolamento termico ed acustico – Pannelli aventi densità apparente ≥ 40 Kg/m
3 -
Determinazione della resistenza a flessione
120 UNI 6546:1969 CD 3.1
Varie Metodi di prova delle fibre per calcestruzzo – Effetto sul calcestruzzo – test a flessione in base alla norma UNI EN 14651
1152 UNI EN 14845-2:2007 CD 4.1
CE: SETTORE TUBI DI MATERIALE PLASTICO O COMPOSITO E
MATERIALI ANNESSI
Configurazione di base
Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Tubi di gomma con o senza inserzione tessile per impieghi ferrotranviari – Prova di trazione sulla gomma
95 UNI 4636:1960 CE 1.1
UNI EN 1393:1998
Trazione
Tubi di materiale termoindurente rinforzato con fibre di vetro (PRFV) – Determinazione delle proprietà iniziali in trazione longitudinale (metodi A, C---per il B servono morsetti adatti)
95
ASTM D 2105-01
CE 1.2
16
UNI EN 1394:1998
Tubi di materiale termoindurente rinforzato con fibre di vetro (PRFV) – Determinazione della resistenza in trazione circonferenziale apparente iniziale (fattibili i metodi B,C,D,E, ---A da verificare---F da verificare)
95
ASTM D 2105-01
CE 1.3
Prova a trazione su tubi di materiale termoplastico
95 UNI EN ISO 6259-1:2002 CE 1.4
Prove di giunti saldati di prodotti semifiniti di materiale termoplastico
95 UNI EN 12814-2:2001 CE 1.5
Prove di pelatura su giunti saldati di prodotti semifiniti di materiale termoplastico
95 UNI EN 12814-4:2003 CE 1.6
Prove di decoesione di giunzioni a bicchiere
95 UNI EN 12814-4:2003 CE 1.7
Prova di trazione a bassa temperatura su giunti saldati di prodotti semifiniti di materiale termoplastico
95 UNI EN 12814-6:2001 CE 1.8
Prova di trazione su provini con intagli ad U per giunti saldati di prodotti semifiniti di materiale termoplastico
95 UNI EN 12814-7:2003 CE 1.9
Tubi di gomma e plastica – determinazione dell’adesione fra gli strati componenti
95 UNI EN 28033:1994 CE 1.10
Prove di giunti simmetrici saldati di prodotti semifiniti di materiale termoplastico
95 UNI EN 12814-1:2001 CE 2.1
Prove di giunti asimmetrici saldati di prodotti semifiniti di materiale termoplastico
120 UNI EN 12814-1:2001 CE 2.2
Prova flessione su tre punti per compositi plastici rinforzati con fibre
65 UNI EN ISO 14125:2000 CE 2.3
Flessione
Prova flessione su quattro punti per compositi plastici rinforzati con fibre
95 UNI EN ISO 14125:2000 CE 2.4
Resistenza allo schiacciamento di Raccordi e flange di PVC rigido (non plastificato)
78 UNI 7449:1975 CE 3.1
Determinazione dell’ Indice e del fattore di rigidità trasversale di tubi (PRFV)
95 UNI 9033-8:1988 CE 3.2
Determinazione dell’ Indice e del fattore di rigidità a lungo termine
95 UNI 9033-14:1988 CE 3.3
Compressione
Sistemi di tubazioni e canalizzazioni di materia plastica – Raccordi stampati ad iniezione per sistemi di tubazione in pressione – Metodo di prova per la deformazione massima di schiacciamento
78 UNI EN 802:1995 CE 3.4
17
Sistemi di tubazioni di materie plastiche – Tubi di materiale termoindurente rinforzato con fibre di vetro (PRFV) – Determinazione della rigidità anulare specifica iniziale
Dipende dal numero
delle provette da
testare
UNI EN 1228:1997 CE 3.5
Prova di cedimento su giunzioni a bicchiere
95 UNI EN 12814-4 CE 3.6
Determinazione dello scorrimento sotto carico costante per inflessione trasversale di tubi in PRFV con o senza cariche
90/h 12 € per ogni
successiva UNI 9033-15:1988 CE 4.1
Determinazione del rilassamento dei tubi in PRFV con o senza cariche
90/h 12 € per ogni
successiva UNI 9033-16:1988 CE 4.2
Tubi di materiale termoplastico – Determinazione del rapporto di scorrimento plastico – dipende dal diametro dei tubi
90/h 12 € per ogni
successiva UNI EN ISO 9967:1995 CE 4.3
Creep
Prove di giunti saldati di prodotti semifiniti di materiale termoplastico con o senza intaglio periferico
90/h 12 € per ogni
successiva UNI EN 12814-3 CE 4.4
CF: SETTORE ELEMENTI DI TENUTA IN ELASTOMERO, ELEMENTI IN
CARTA E CARTONE
Configurazione di base
Tipo di prova Prezzo
(€) Normativa di riferimento
Codice
Determinazione del rilassamento delle forze a tensione – Gomma vulcanizzata
90 UNI EN 681-1:1997 CF 1.1
Elementi di tenuta in elastomero – Requisiti dei materiali per giunti di tenuta nelle tubazioni utilizzate per adduzione e scarico dell’acqua – Gomma vulcanizzata – Determinazione della resistenza delle saldature
90 UNI EN 681-1:1997 CF 1.2
Trazione
Carta e cartone – Determinazione della resistenza a trazione allo stato bagnato dopo saturazione
165 UNI 9076:1986 CF 1.3
CG: SETTORE BITUMI E MEMBRANE FLESSIBILI E/O BITUMINOSE
Configurazione di base
Tipo di prova Prezzo
(€) Normativa di riferimento
Codice
Resistenza alla lacerazione delle suole
78 UNI EN 12771:2001 CG 1.1 Trazione
Resistenza delle suole nel punto di cucitura
78 UNI EN 12773:2001 CG 1.2
18
Resistenza alla delaminazione e al distacco tra gli strati su suole di calzature
78 UNI EN 12774:2001 CG 1.3
Resistenza alla trazione e all’allungamento di suole
78 UNI EN 12803:2001 CG 1.4
Resistenza alla delaminazione – Prova per tomai
90 UNI EN 13514:2002 CG 1.5
Fatica Resistenza a flessione di tomai e fodere
90 €/h 12 € per ogni altra h di
prova
UNI EN13512:2002 CG 2.1
CH: VARIE
Tipo di prova Proprietà misurata Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Indentazione Modulo di Young, durezza 105 €/h CH 1.1
Scratch Test Topografia campione prima e dopo applicazione carico
105 €/h CH 2.1
Profilometria Spessori film depositati 105 €/h CH 3.1
Friction test Friction test 105 €/h CH 4.1
Contenitori di vetro - Resistenza al carico verticale – Metodo di prova
12,00€/Campione fino a 10 a campioni 10,50€/Campione da 10 a 20 campioni 8,50€/Campione da 20 a 30 campioni 7,00€/Campione per oltre 30 campioni
UNI EN ISO 8113:2004 CH 5.1
Prove Meccaniche generiche
Contenitori di vetro - Determinazione resistenza all’ urto
32,00€/Campione fino a 10 a campioni 27,50€/Campione da 10 a 20 campioni 25,00€/Campione da 20 a 30 campioni 23,00€/Campione per oltre 30 campioni
UNI 9302:1988 CH 5.2
Nastri trasportatori – Adesione tra gli elementi costitutivi
120 €/ 2 paia di campioni
UNI EN ISO 252:2008 CH 6.1
Varie Prove di resistenza al carico e alla caduta libera di sacchi biodegradabili e compostabili per la raccolta della frazione organica dei rifiuti solidi urbani
300,00 UNI 11451 CH 6.2
CI: SETTORE LEGNO, PANNELLI E STRUTTURE ANNESSE
Configurazione di base
Tipo di prova Prezzo
(€) Normativa di riferimento
Codice
19
Strutture di legno – Legno massiccio e legno lamellare incollato – Determinazione di alcune proprietà fisiche e meccaniche- Determinazione del modulo di elasticità a trazione parallela alla fibratura
95 UNI EN 408:1997 CI 1.1
Trazione
Strutture di legno – Legno massiccio e legno lamellare incollato – Determinazione di alcune proprietà fisiche e meccaniche- Determinazione del modulo di elasticità a trazione perpendicolare alla fibratura
95 UNI EN 408:1997 CI 1.2
Taglio Pannelli di legno compensato – Qualità dell’incollaggio – Metodo di prova a taglio
115 € UNI EN 314-1:1994 CI 2.1
CJ: SETTORE MATERIALI PER PAVIMENTAZIONI ED EDILIZIA
Configurazione di base
Tipo di prova Prezzo
(€) Normativa di riferimento
Codice
Rivestimenti resilienti per pavimentazioni – Determinazione della forza di adesione tra gli strati
95 € UNI EN 431:1995 CJ 1.1
Rivestimenti resilienti per pavimentazioni – Determinazione della forza di lacerazione
110€ UNI EN 432:1995 CJ 1.2
Trazione
Pavimenti vinilici – Metodi di prova – Adesione degli strati
115 € UNI 5574-72 CJ 1.3
Rivestimenti tessili per pavimentazioni – Variazione della deformabilità sotto carico dei fondi
1300 UNI EN 995:1997 CJ 2.1
Compressione
Isolanti termici per l’edilizia – determinazione della deformazione in condizioni specificate di carico a compressione e di temperatura
1500 € per 48h e 18 € per ogni ora
successiva
UNI EN 1605:1999 CJ 2.2
Creep Isolanti termici per l’edilizia – determinazione dello scorrimento viscoso a compressione
1650 UNI EN 1606:1999 CJ 3.1
Flessione Metodo di prova per calcestruzzo con fibre metalliche - Misurazione della resistenza a trazione per flessione [limite di proporzionalità (LOP), resistenza residua]
1152 UNI EN 14651 CJ 4.1
CJ: SETTORE METALLI, LEGHE METALLICHE E MATERIALI
CERAMICI
20
esclusa la preparazione dei provini a meno che non sia
esplicitamente indicata)
Configurazione di base
Tipo di prova Prezzo
(€) Normativa di riferimento
Codice
Metodo standard – test a trazione di materiali metallici
150 – 5
provini ASTM E 8M
CK 1.1
Metodo standard – test a trazione di materiali metallici a spessore sottile (senza utilizzo strain gages)
110 UNI EN ISO 6898 CK 1.2
Metodo standard – test a trazione di materiali metallici a spessore sottile (con utilizzo strain gages)
205 UNI EN ISO 6898 CK 1.3
Trazione
Determinazione delle proprietà a flessione di ceramici avanzati a temperatura ambiente
95 ASTM C 1161 CK 2.1
Flessione
Compressione
Impatto
Durezza
SEZIONE D: SEZIONE CARATTERIZZAZIONE DINAMICO-MECCANICA
DEI MATERIALI
Configurazione di base
Tipo di prova Prezzo
(€) Normativa di riferimento
Codice
UNI EN ISO 6721-1,2:1996
ASTM D 4065-04 Isotermi o dinamici a 130/h
ASTM D 5279-01
D 1.1
Geometria di carico
rettangolare
Isotermi o dinamici con supplemento di refrigerazione
145/h UNI 10338:1994 D 1.2
Determinazione delle proprietà dinamico meccaniche a scopo di classificazione di vulcanizzati o termoplastici – taglio sinusoidale
145/h UNI EN ISO 6721-
1,2:1996 D 2.1
Generiche
Prove dinamiche su elastomeri 145/h UNI 10480:1995 D 2.2
21
Prove dinamicomeccaniche per determinazione Tg materiali termoindurenti
145/h UNI EN ISO 6721-
1,2:1996 D 2.3
SEZIONE E: SEZIONECARATTERIZZAZIONE REOLOGICA E
VISCOSIMETRICA
Tipo di analisi Tipo di prova Prezzo
(€) Normativa di riferimento
Codice
Dispersioni acquose di polimeri e copolimeri – Metodi di prova –Viscosimetro Brookfield
60 UNI 8490-3:1984 E 1.1
Resine epossidiche – Metodi di prova
60 UNI 8701-3:1986 E 1.2
UNI 20028:1992 Prodotti petroliferi e lubrificanti – Determinazione con viscosimetro Brookfield della viscosità degli oli lubrificanti per autotrazione
60 ASTM D 2983-04
E 1.3
Adesivi – Determinazione della viscosità (Solo con viscosimetro rotazionale)
60 UNI EN 12092:2003- E 1.4
Materie Plastiche – Resine allo stato liquido o in emulsioni o dispersioni – Determinazione della viscosità apparente con il metodo Brookfield
60 UNI EN ISO 2555:2002 E 1.5
Metodo standard per le proprietà reologiche di materiali non newtoniani tramite viscosimetro rotazionale (Tipo brookfield)
60 ASTM D 2196-99 E 1.6
Metodo standard per la viscosità di sostanze malte chimiche tramite viscosimetro Brookfield (Metodo di laboratorio)
60 ASTM D 4016-02 E 1.7
Metodo standard per materiali grezzi a base di poliuretani – Determinazione della viscosità di isocianati crudi o modificati
60 ASTM D 4889-98 E 1.8
Metodo standard per la viscosità apparente di adesivi che hanno proprietà del flusso dipendente dalla velocità di taglio
60 ASTM D 2556-93a(1997) E 1.9
UNI EN ISO 3219:1996
ASTM D 1824-95(2002)
Viscosità mediante
viscosimetro rotazionale
Materie plastiche – Polimeri/resine allo stato liquido o in emulsione o dispersione – Determinazione della viscosità mediante viscosimetro rotazionale a gradiente di velocità di taglio definito
60
ASTM D 4878-03
E 1.10
Dyn. Single point test 145 E 2.1
Dyn. Freq. Sweep test 145 E 2.2
Dyn. Temp. Sweep test 145 E 2.3
Prove in modalità dinamica
Freq./Temp. Sweep test 145
ASTM D 4440-01
E 2.4
22
Dyn. Strain Sweep test 145 E 2.5
Dyn. Time Sweep test 145 E 2.6
Multiwave Single Point test 145 E 2.7
Multiwave Temperature Ramp test
145 E 2.8
Steady Single Point test 145 E 3.1 Prove in modalità stazionaria Steady Single Point test 145
ASTM D 4440-01 E 3.2
Stress Relaxation test 145 E 4.1
Arbitrary Waveshape test 145 E 4.2
Step Rate test 145 E 4.3
Thixotropic Loop test 145 E 4.4
Torque/Normal Relaxation test 145 E 4.5
Prove in modalità transiente
Force Gap test 145
ASTM D 4440-01
E 4.6
UNI EN ISO 1133:2001 Materie plastiche – Determinazione dell’indice di fluidità in massa (MFR) ed in volume (MVR) dei materiali termoplastici
83
ASTM D 1238-01e1
E 5.1
Misurazione del Melt Flow Index
Metodo standard per la misura del MFR per il cloruro di polivinile (PVC) con implicazioni sulla struttura molecolare
95 ASTM D 3364-99 E 5.2
Configurazione piatto-cono
Prodotti vernicianti determinazione della viscosità di pitture a gradiente di velocità elevato
165 UNI 8902:1986 E 6.1
5
Misura dell’angolo di
contatto 120 E 7.1
Determinazione della viscosità (cinematica) dei polimeri in soluzione – A diverse temperature
80 ASTM D 445 E 8.1
Viscosità di polimeri in soluzioni diluite per mezzo di un viscosimetro a capillare
80 UNI EN ISO 1628: E 8.2
Determinazione dell'indice di viscosità
100 ASTM D 2270 E 8.3
Viscosità capillare Con viscosimetri
Ubbelhode
Determinazione della viscosità a 100°C, Saybolt
120 ASTM D 2161 E 8.4
SEZIONE F: SEZIONE CARATTERIZZAZIONE TERMICA,
CALORIMETRICA E TEST D’INVECCHIAMENTO VARI
Tipo di analisi Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
23
Elastomeri – Prove su crudi e vulcanizzati - Determinazione del nero di carbonio nelle mescolanze di gomma
85 UNI 6069:1999 F 1.1
Metodo di prova standard per la gomma – Analisi della composizione tramite termogravimetria
85 ASTM D 6370-
99(2003) F 1.2
TGA
Materie plastiche – Termogravimetria (TGA) dei polimeri – Principi generali
85 UNI EN ISO 11358-
1999 F 1.3
UNI EN ISO 11357-1:1999
Materie plastiche – Calorimetria differenziale a scansione (DSC) – Principi generali
65 – Senza refrigerazione
75 – Con refrigerazione ASTM D 3418-03
F 2.1
UNI EN ISO 11357-1:1999
Materie plastiche – Calorimetria differenziale a scansione (DSC) – Principi generali – Mediante DSC modulato
100 ASTM D 3418-03
F 2.8
Materie plastiche – resine fenoliche – determinazione del calore e delle temperature di reazione per calorimetria differenziale a scansione
65 – Senza refrigerazione
75 – Con refrigerazione
ASTM D 3418-03 F 2.2
Metodo standard per il calore di fusione e di cristallizzazione dei polimeri tramite analisi termica
65 – Senza refrigerazione
75 – Con refrigerazione
ASTM D 3417-99 F 2.3
Tempo di induzione termossidativa delle poliolefine
65 – Senza refrigerazione
75 – Con refrigerazione
ASTM D 3895-03 F 2.4
Metodo standard per la determinazione delle temperature e del calore di transizione dei fluoropolimeri
65 – Senza refrigerazione
75 – Con refrigerazione
ASTM D 4591-01 F 2.5
Metodo standard per le proprietà di cura di resine da pultrusione tramite analisi termica
65 – Senza refrigerazione
75 – Con refrigerazione
ASTM D 5028-96(2003)
F 2.6
Metodo standard per la gomma sintetica – determinazione del range di fusione
65 – Senza refrigerazione
75 – Con refrigerazione
ASTM D 1519-
95(2000) F 2.7
DSC
Metodo standard per la determinazione della Tg di polimeri termoindurenti
130,00 ASTM D 3418-03 F 2.8
Metodo standard per il coefficiente di espansione termica lineare delle plastiche tra -30°C e +30°C mediante dilatometro di quarzo
125 ASTM D 696-03 F 3.1
UNI EN ISO 306:1998 Materie plastiche – Materiali termoplastici – determinazione della temperatura di rammollimento
125 ASTM D 1525-00
F 3.2
TMA
Serie aerospaziale – Metodi di prova per materiali trasparenti per vetratura dei velivoli - Determinazione del punto di rammollimento
125 UNI EN 2155-14:1993 F 3.3
24
Misura della temperatura di transizione vetrosa e del coefficiente di espansione termica lineare mediante analisi termomeccanica (Compresa taratura)
125 ASTM E 1545 F 3.4
Test di misura del CTE di materiali solidi mediante dilatometro a barra
125 ASTM E 228 ASTM E 831
F 3.5
Elastomeri: Prove su vulcanizzati – Prove di invecchiamento accelerato o di resistenza al calore (solo in aria)
60/d 10 € per ogni altro giorno di prova + costo
misura della proprietà in
esame
UNI ISO 188:1990 F 4.1
Materiali polimerici cellulari flessibili – Prove di invecchiamento accelerato
60/d 10 € per ogni altro giorno di prova + costo
misura della proprietà in
esame
UNI EN ISO 2440:2001
F 4.2
Materie plastiche - Metodi di esposizione a sorgenti di luce di laboratorio - Guida generale
70/d 35 € per ogni altro giorno di prova + costo
misura della proprietà in
esame
UNI EN ISO 4892-1:2002
F 4.3
UNI EN ISO 4892-3:2002
Materie plastiche - Metodi di esposizione a sorgenti di luce di laboratorio - Lampade fluorescenti UV
70/d 35 € per ogni altro giorno di prova + costo
misura della proprietà in
esame ASTM D 4329-05
F 4.4
Supporti tessili rivestiti di gomma o materie plastiche – Prove di invecchiamento accelerato - Invecchiamento al calore – Metodo A
60/d 10 € per ogni altro giorno di prova + costo
misura della proprietà in
esame
UNI EN 12280-1:2000 F 4.5
UNI EN ISO 11507:2002
Pitture e vernici - Esposizione di rivestimenti all'invecchiamento artificiale - Esposizione alla luce UV fluorescente e all'acqua
70/d 35 € per ogni altro giorno di prova + costo
misura della proprietà in
esame ASTM D 4587-05
F 4.6
Supporti tessili rivestiti di gomma o materie plastiche – Prove di invecchiamento accelerato - Invecchiamento al calore – Metodo B
70 UNI EN 12280-1:2000 F 4.7
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice - Requisiti specifici e metodi di prova per lastre di policloruro di vinile (PVC) – Invecchiamento termico
1471 UNI EN 1013-3:1999 F 4.8
Invecchiamento
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice - Requisiti specifici e metodi di prova e prestazioni per lastre di policarbonato(PC) – Invecchiamento termico
1471 UNI EN 1013-5:2002 F 4.9
25
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice - Requisiti specifici e metodi di prova e prestazioni per lastre di polimetilmetacrilato (PMMA) – Invecchiamento termico
1471 UNI EN 1013-5:2002 F 4.10
Metodo standard per l’invecchiamento da laboratorio di costruzioni sandwich
70 ASTM C 481-99 F 4.11
Membrane flessibili per impermeabilizzazione – Membrane bituminose, di materiale plastico e gomma per impermeabilizzazione di coperture – Metodi di invecchiamento artificiale tramite esposizione a lungo termine ad elevate temperature
130€/Settimana
UNI EN 1296:2002 F 4.12
Edilizia – Membrane per impermeabilizzazione – Determinazione dell’invecchiamento termico delle giunzioni – Prova in aria
1540 € + Costo della
prova da effettuare come
verifica
UNI 8202-34:1988 F 4.13
Edilizia – Membrane per impermeabilizzazione – Determinazione dell’invecchiamento termico delle giunzioni – Prova in acqua
950 € + Costo della prova da
effettuare come verifica
UNI 8202-34:1988 F 4.14
Edilizia - Membrane per impermeabilizzazione - Determinazione della stabilità di forma a caldo
60 UNI 8202-18:1984 F 5.1
Metodi di prova per non-tessuti - variazione dimensionale a caldo
35 UNI 8279-14:1985 F 5.2
Materiali ed articoli in contatto con alimenti – Metodi di prova per lo sbalzo termico e la resistenza allo sbalzo termico
54 UNI EN 1183:1999 F 5.3
Materie plastiche – Determinazione della stabilità termica del PVC, degli omopolimeri e dei polimeri clorati collegati e loro composizioni (compounds) – Metodo della variazione di colore – Prova in bagno d’olio
52 UNI EN ISO 305:2002 F 5.4
UNI EN ISO 2578:2000
Stabilità termica
Materie plastiche – Determinazione dei limiti tempo-temperatura dopo esposizione all’azione prolungata del calore
Da stabilire tra le partI
interessate in base alla durata
della prova + Costo misura della proprietà
in esame
ASTM D 3045-92(2003)
F 5.5
26
Materie plastiche – Determinazione della stabilità termica del PVC, degli omopolimeri e dei polimeri clorati collegati e loro composizioni (compounds) – Metodo della variazione di colore – Prova in aria
48 UNI EN ISO 305:2002 F 5.6
Metodo standard per la perdita di plastificanti durante riscaldamento
48 ASTM D 2288-
97(2001) F 5.7
Metodo standard per la perdita per accensione di resine rinforzate curate
48 ASTM D 2584-02 F 5.8
Prove su rivestimenti di gomma per pavimentazioni - Determinazione della stabilità dimensionale a caldo
26 UNI 8272-7:1981 F 5.9
Profilati di PVC non plastificato per la fabbricazione di finestre e porte – Aspetto dopo esposizione a 150°C – Metodo di prova
18 UNI EN 478:1997 F 5.10
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice - Requisiti specifici e metodi di prova per lastre di policloruro di vinile (PVC) – Ritiro longitudinale e mantenimento del profilo
22 UNI EN 1013-3:1999 F 5.11
Prove su rivestimenti di gomma per pavimentazioni - Determinazione della stabilità dimensionale a caldo
26 UNI 8272-7:1981 F 5.12
Profilati di PVC non plastificato per la fabbricazione di finestre e porte – Aspetto dopo esposizione a 150°C – Metodo di prova
18 € UNI EN 478:1997 F 5.13
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice - Requisiti specifici e metodi di prova per lastre di policloruro di vinile (PVC) – Ritiro longitudinale e mantenimento del profilo
22 UNI EN 1013-3:1999 F 5.14
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice - Requisiti specifici e metodi di prova e prestazioni per lastre di policarbonato (PC) – Ritiro longitudinale e mantenimento del profilo
22 UNI EN 1013-4:2002 F 5.15
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice - Requisiti specifici e metodi di prova e prestazioni per lastre di polimetilmetacrilato (PMMA) – Ritiro longitudinale e mantenimento del profilo
22 UNI EN 1013-5:2002 F 5.16
27
Isolamento termico – Determinazione della resistenza termica in condizioni stazionarie e delle relative proprietà – Apparato a piastra calda con anello di guardia (Guarded hot plate apparatus)
325 ISO 8302:1991 ASTM C 177-04
F 6.1
Determinazione resistenza termica materiali (range di aspettazione 0.015 to 0.06 W/m.K)
70,00 - 3 provini
F 6.2
Determinazione calore specifico dei materiali plastici mediante DSC Modulato fino alla propria temperatura di fusione
99,00 F 6.3
Conducibilità termica
Determinazione conducibilità termica a temperatura diversa da quella embiente (max 65°C) (range di aspettazione 0.015 to 0.06 W/m.K)
120,00 - 3 provini
F 6.4
Adesivi per cuoio e materiali per calzature – determinazione delle temperature ottimali di riattivazione e del tempo massimo per la riattivazione di adesivi a solvente ed in dispersione
185 UNI EN 12961:2001 F 7.1
Supporti di gomma o materie plastiche – Determinazione della resistenza all’aderenza (blocking)
48 UNI EN 25978:1996 F 7.2
Metodo standard per il flusso termico, la cura, ed il comportamento di materiali termoindurenti colabili, tramite reometro con configurazione di torsione
150 ASTM D 3795-00 F 7.3
Determinazione temperatura di inflessione sotto carico
120,00 ISO 75 F 7.4
Determinazione resistenza alla fiamma
220,00 ASTM D 635 F 7.5
Varie
SEZIONE G: SEZIONE CARATTERIZZAZIONE FISICA E DIMENSIONALE
Tipo di analisi Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Controllo delle dimensioni su prodotti di gomma spugnosa e lattice
32 UNI 6121:1967 G 1.1 Dimensioni
Metodo standard per Ia variazione delle dimensioni lineari di lastre o film termoplastici non rigidi ad elevate temperature
32 ASTM D 1204-02 G 1.2
28
Nastri autoadesivi – Misurazione dello spessore
16 UNI EN 1942:2003 G 1.3
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice Requisiti specifici e metodi di prova per lastre di resina poliestere rinforzata con fibra di vetro (PFRV) – Misura dello spessore
18 UNI EN 1013-2:2000 G 1.4
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice - Requisiti specifici e metodi di prova per lastre di policloruro di vinile (PVC) – Misura dello spessore
50 UNI EN 1013-3:1999 G 1.5
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice - Requisiti specifici e metodi di prova e prestazioni per lastre di policarbonato (PC) – Misura dello spessore
50 UNI EN 1013-4:2002 G 1.6
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice - Requisiti specifici e metodi di prova e prestazioni per lastre di polimetilmetacrilato (PMMA) – Misura dello spessore
50 UNI EN 1013-5:2002 G 1.7
Miscele bituminose – Metodi di prova per conglomerati bituminosi a caldo – Determinazione delle dimensioni di provini di bitume
18 UNI EN 12697-
29:2003 G 1.8
Materie plastiche e gomme cellulari – Determinazione delle dimensioni lineari
32 UNI EN ISO 1923:1997
G 1.9
Isolanti termici per l’edilizia – Determinazione della lunghezza e della larghezza
18 UNI EN 822:1995 G 1.10
Isolanti termici per l’edilizia – Determinazione delle dimensioni lineari dei provini
18 UNI EN 12085:1999 G 1.11
Prove sulle materie plastiche – determinazione della massa volumica delle materie plastiche non alveolari
48 UNI 7092:1972 G 2.1
Componenti in gomma o di materia plastica per calzature – Suole – Determinazione della massa volumica e della massa volumica apparente
54 UNI 10902:2000 G 2.2
Metodo standard per la misura della densità di fibre ad alto modulo
54 ASTM D 3800-99 G 2.3
UNI EN ISO 845:1997
Densità volumica
Materie plastiche e gomme cellulari – determinazione della massa volumica apparente
32
ASTM D 1622-03
G 2.4
29
Membrane flessibili per impermeabilizzazione – Determinazione dello spessore e della massa aerica - Membrane bituminose per l’impermeabilizzazione delle coperture
35 UNI EN 1849-1 :2002 G 2.5
Membrane flessibili per impermeabilizzazione – Determinazione dello spessore e della massa aerica - Membrane di materiale plastico per l’impermeabilizzazione delle coperture
35 € – Offerta da rimodulare per membrane
contenenti profili)
UNI EN 1849-2 :2002 G 2.6
Miscele bituminose – Metodi di prova per conglomerati bituminosi a caldo – Determinazione della massa volumica massima --- Solo tramite procedimento idrostatico e per provini già realizzati e condizionati
54 UNI EN 12697-
5:2003 G 2.7
Miscele bituminose – Metodi di prova per conglomerati bituminosi a caldo – Determinazione della massa volumica in mucchio di provini bituminosi
54 UNI EN 12697-
5:2003 G 2.8
Prodotti di fibre di vetro per isolamento termico ed acustico – Feltri resinati e pannelli - Determinazione della densità apparente
35 UNI 6485:1969 G 2.9
Prodotti di fibre di vetro per isolamento termico ed acustico – Coppelle - Determinazione della massa volumica apparente
35 UNI 6824:1971 G 2.10
Legno – Determinazione della massa volumica per le prove fisiche e meccaniche
35 UNI ISO 3131:1985 G 2.11
Metodo standard per la determinazione della densità e della gravità specifica (densità relativa) delle plastiche tramite spostamento
35 ASTM D 792-03 G 2.12
Isolanti termici per l’edilizia – Determinazione della massa volumica apparente
35 UNI EN 1602:1999 G 2.13
Metodo standard per la determinazione della densità di sostanze liquide e miscele resinose
45 “ G 2.14
Tessuti e non tessuti – Determinazione della massa aerica e della massa per unità di lunghezza
43 UNI 5114:1982 G 3.1
Densità lineare e superficiale
Film s e foglie di materie plastiche – Determinazione della massa aerica e dello spessore per via gravimetrica
65 UNI 8516:1893 G 3.2
30
Rivestimento tessile del pavimento fabbricati a macchina – Metodi di prova - – Determinazione della massa aerica totale
32 UNI 8014-2:1979 G 3.3
Rivestimento tessile del pavimento fabbricati a macchina – Metodi di prova - – Determinazione della massa aerica dell’intero strato di utilizzazione
48 UNI 8014-3:1979 G 3.4
Rivestimento tessile del pavimento fabbricati a macchina – Metodi di prova - – Determinazione della massa aerica della parte utile dello strato di utilizzazione
48 UNI 8014-4:1979 G 3.5
Metodo standard per la densità del Polietilene tramite la tecnica degli ultrasuoni
65 ASTM D 4883-03 G 3.6
Tessili – Metodi di prova per non tessuti – Determinazione della massa aerica
32 UNI EN 29073-
1:1993 G 3.7
Materie plastiche – Lastre di polimetilmetacrilato a doppia e tripla parete – Massa dell’unità di superficie
18 € UNI EN ISO 12017:1998
G 3.8
Prodotti di fibre di vetro per isolamento termico ed acustico – Feltri resinati e pannelli - Determinazione della massa dell’unità di superficie
35 UNI 6538:1969 G 3.9
Profilati di PVC rigido (non plastificato) per applicazioni edilizie – Metodi di prova generali – Massa lineare
18 UNI 8649:1985 G 3.10
Profilati di PVC rigido (non plastificato) per persiane avvolgibili – Tipi requisiti e prove – Massa aerica
35 UNI 8772:1985 G 3.11
SEZIONE H: SEZIONE CARATTERIZZAZIONI FUNZIONALI
Tipo di analisi
Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Materie plastiche - Resine epossidiche e poliesteri insaturi - Determinazione del ritiro volumetrico globale
90 UNI EN ISO 3521:2001
H 1.1
UNI EN ISO 294-4:2002
Post-Processo
Materie plastiche – Stampaggio ad iniezione di provette di materiale termoplastico – determinazione del ritiro di stampaggio
32
ASTM D 955-00
H 1.2
31
Materie plastiche – Lastre colate di PMMA - Determinazione delle variazioni dimensionali (Ritiro) a temperatura elevata
25 UNI EN ISO 7823-
1:2002 H 1.3
Materie plastiche – Lastre estruse calandrate di PMMA - Determinazione delle variazioni dimensionali (Ritiro) a temperatura elevata
25 UNI EN ISO 7823-
2:1998 H 1.4
Materie plastiche – Lastre di policarbonato - Determinazione delle variazioni dimensionali (Ritiro) a temperatura elevata
22 UNI EN ISO 11963:1997
H 1.5
Materie plastiche – Lastre di polimetilmetacrilato a doppia e tripla parete – Misura di larghezza, lunghezza e spessori
16 UNI EN ISO 12017:1998
H 1.6
Profilati di PVC non plastificato per la fabbricazione di finestre e porte – Determinazione della contrazione a caldo
35 UNI EN 479:1997 H 1.7
Profilati di PVC rigido (non plastificato) per applicazioni edilizie – Metodi di prova generali – Gelificazione
35 UNI 8649:1985 H 1.8
Profilati di PVC rigido (non plastificato) per applicazioni edilizie – Metodi di prova generali – Contrazione a caldo
35 UNI 8649:1985 H 1.9
Materie plastiche da riciclo – Requisiti e metodi di prova - Polietilenetereftalato proveniente da post-consumo destinato alla produzione di fibre – Metodo gravimetrico per la determinazione dell’inquinamento da PVC
60 UNI 10667-7:1998 H 1.10
Materie plastiche da riciclo – Requisiti e metodi di prova - Polietilenetereftalato proveniente da post-consumo destinato alla produzione di corpi cavi - Metodo gravimetrico per la determinazione dell’inquinamento da PVC
60 UNI 10667-8:1998 H 1.11
Materie plastiche da riciclo – Requisiti e metodi di prova - Polietilenetereftalato proveniente da post-consumo destinato alla produzione di corpi cavi - Metodo rapido per la determinazione dell’inquinamento da Poliolefine
60 UNI 10667-8:1998 H 1.12
Materie plastiche da riciclo – Requisiti e metodi di prova - Polietilenetereftalato proveniente da post-consumo destinato alla produzione di lastre e foglie - Metodo gravimetrico per la determinazione dell’inquinamento da PVC
60 UNI 10667-9:1998 H 1.13
32
Materie plastiche da riciclo – Requisiti e metodi di prova - Polietilenetereftalato proveniente da post-consumo destinato alla produzione di lastre e foglie - Metodo rapido per la determinazione delle contaminazioni da poliolefine
60 UNI 10667-9:1998 H 1.14
Materie plastiche da riciclo – Requisiti e metodi di prova - Polietilenetereftalato proveniente da post-consumo destinato alla produzione di lastre e foglie - Metodo rapido per la determinazione delle contaminazioni residue
60 UNI 10667-9:1998 H 1.15
Materie plastiche da riciclo – Miscele di materiali polimerici di riciclo e di altri materiali a base cellulosica di riciclo da utilizzarsi come aggregati nelle malte cementizie – Determinazione contenuto in peso di base plastica e di contaminanti nelle miscele R-PMIX-CEM
95 UNI 10667-14:2009 H 1.16
Metodi di prova per non-tessuti– Misura del tempo d’assorbimento d’acqua (metodo della goccia)
30 UNI 8279-16:1987 H 2.1
Elastomeri – Prova su vulcanizzati – Determinazione della variazione di massa, volume e dimensioni di articoli di gomma in contatto statico con liquidi miscibili o non miscibili con acqua
100 UNI 8313:1993 H 2.2
Requisiti e metodi di prova per calzature di sicurezza, calzature di protezione e calzature di lavoro per uso professionale – Determinazione dell’assorbimento e del deassorbimento d’acqua del sottopiede
60 UNI EN 344:1994 H 2.3
UNI EN ISO 62:2001 Materie plastiche – determinazione
dell’assorbimento d’acqua – Metodo 1:Dopo immersione in acqua a 23°C
80
ASTM D 570-98
H 2.4
UNI EN ISO 62:2001 Materie plastiche – determinazione
dell’assorbimento d’acqua – Metodo 2:Dopo immersione in acqua bollente
120
ASTM D 570-98
H 2.5
UNI EN ISO 62:2001
Materie plastiche – determinazione dell’assorbimento d’acqua – Metodo 3:Determinazione del materiali perduto durante l’immersione
110
ASTM D 570-98
H 2.6
UNI EN ISO 175:2002
Contatto con liquidi e umidità
Materie plastiche – Metodi di prova per la determinazione degli effetti dell’immersione nei prodotti chimici liquidi
Costo dipendente dal tipo di verifica e
dalla durata dell’immersione
ASTM D 543-95(2001)
H 2.7
33
Pitture e vernici – determinazione della resistenza all'umidità – Condensa continua
Costo dipendente da durata della
prova
UNI EN ISO 6270-1:2001
H 2.8
Metodo standard per l’assorbimento d’acqua dei materiali che formano l’anima di costruzioni sandwich strutturali
Costo dipendente da durata della
prova ASTM C 272-01 H 2.9
Metodo standard per la resistenza di giunti adesivi a reagenti chimici
Costo dipendente da durata della
prova ASTM D 896-97 H 2.10
Materie plastiche da riciclo – Requisiti e metodi di prova - Polietilenetereftalato proveniente da post-consumo destinato alla produzione di fibre – Metodo gravimetrico per la determinazione dell’umidità
50 UNI 10667-7:1998 H 2.11
Materie plastiche da riciclo – Requisiti e metodi di prova - Polietilenetereftalato proveniente da post-consumo destinato alla produzione di corpi cavi - Metodo gravimetrico per la determinazione dell’umidità residua
50 UNI 10667-8:1998 H 2.12
Materie plastiche da riciclo – Requisiti e metodi di prova - Polietilenetereftalato proveniente da post-consumo destinato alla produzione di lastre e foglie - Metodo gravimentrico per la determinazione dell’umidità residua
50 UNI 10667-9:1998 H 2.13
Materie plastiche da riciclo – Requisiti e metodi di prova- Cariche ottenute da macinazione di scarti industriali e/o da post-consumo di compositi di materiale plastico termoindurente rinforzato provenienti da BMC ed SMC - Metodo gravimetrico per la determinazione dell’umidità residua
50 UNI 10667-9:1998 H 2.14
Materie plastiche da riciclo – Requisiti e metodi di prova - Miscele di materiali polimerici da ricclo o di altri materiali a base cellulosica di riciclo da utilizzarsi come aggregati nelle malte cementizie- Metodo gravimetrico per la determinazione dell’umidità residua
50 UNI 10667-14:2003 H 2.15
Tegole di laterizio per coperture discontinue – Determinazione delle caratteristiche fisiche – Prova di impermeabilità
65 UNI EN 539-1:1994 H 2.16
Proprietà di assorbimento umidità e condizionamento all’equilibrio di materiali compositi a matrice polimerica. Misura e relativo studio – metodo A, solo per materiali completamente immersi in acqua e a temperatura ambiente – Durata pari a 24 h
250 ASTM D 5229 H 2.17
34
Proprietà di assorbimento umidità e condizionamento all’equilibrio di materiali compositi a matrice polimerica. Misura e relativo studio – metodo A, solo per materiali completamente immersi in acqua e a temperatura maggiore di 25°C – Durata pari a 24 h
330 ASTM D 5229 H 2.18
Proprietà di assorbimento umidità e condizionamento all’equilibrio di materiali compositi a matrice polimerica – Misura e relativo studio – metodo A, solo per materiali completamente immersi in acqua a temperatura ambiente – Durata pari a 168 h (7 giorni)
770 ASTM D 5229 H 2.19
Proprietà di assorbimento umidità e condizionamento all’equilibrio di materiali compositi a matrice polimerica – Misura e relativo studio – metodo A, solo per materiali completamente immersi in acqua a temperatura maggiore di 25°C – Durata pari a 168 h (7 giorni)
1100 ASTM D 5229 H 2.20
Proprietà di assorbimento/desorbimento umidità e condizionamento all’equilibrio di materiali compositi a matrice polimerica – Misura e relativo studio – metodo D
135 primo giorno
+ 70 € per ogni
giorno successivo
ASTM D 5229 H 2.21
Nota: Lo svolgimento dei test individuati dai codici H 17, H 18, H 19, H 20 e H 21 ed i relativi costi si riferiscono ad un singolo materiale. Per lo svolgimento dei suddetti per più materiali contemporaneamente, che si trovino nelle medesime condizioni termiche e ambientali, il costo può essere applicato in base alla seguente equazione:
( )∑ −+=n materailegoloCosto
nmaterailegoloCostomaterialinCosto2 2
)_(sin1)_(sin)_(
Serie aerospaziale – Metodi di prova per materiali trasparenti per vetratura dei velivoli - Determinazione dell’assorbimento d’acqua
30 UNI EN 2155-
2:1993 H 2.17
Metodo standard per stabilire la quantità di sostanze volatili (Inclusa l’acqua) di resine a base di cloruro di vinile
Costo dipendente da durata della
prova
ASTM D 3030-95(2000)
H 3.1
Metodo standard per il contenuto dei volatili di Preimpregnati di materiale composito
Costo dipendente da durata della
prova
ASTM D 3530/D3530M-
97(2003) H 3.2
Metodo standard per il peso applicato per unità di superficie di adesivo solido secco
Costo dipendente da durata della
prova ASTM D 898-96 H 3.3
Varie
Rivestimento tessile del pavimento fabbricati a macchina – Metodi di prova - Determinazione del numero di fiocchetti per unità di lunghezza e per unità di area
65 UNI 8014-13:1987 H 3.4
35
Metodo standard per il peso applicato per unità di superficie di adesivo liquido
Costo dipendente da durata della
prova ASTM D 899-00 H 3.5
Guanti medicali monouso– Assenza di fori – requisiti e prove
30 UNI EN 451-1:2002 H 3.6
Guanti medicali monouso– Proprietà fisiche: requisiti e prove
30 UNI EN 451-2:2002 H 3.7
Materie plastiche rinforzate con vetro tessile – Preimpregnati, composizioni (compounds) per stampaggio e laminati – determinazione del contenuto di vetro tessile e di carica minerale – metodi per calcinazione – Metodo A: In assenza di cariche minerali
60 UNI EN ISO 1172:2001
H 4.1
Materie plastiche rinforzate con vetro tessile – Preimpregnati, composizioni (compounds) per stampaggio e laminati – determinazione del contenuto di vetro tessile e di carica minerale – metodi per calcinazione – Metodo B: In Presenza di cariche minerali
70 UNI EN ISO 1172:2001
H 4.2
Materie plastiche – Determinazione delle ceneri – Metodo generale, Poliammidi, PVC – Metodo A: Combustione diretta
60 UNI EN ISO 3451-
1,4,5:1999 H 4.3
Materie plastiche – Determinazione delle ceneri – Metodo generale, Poliammidi, PVC – Metodo B: Calcinazione successiva a trattamento con acido solforico dopo combustione
70 UNI EN ISO 3451-
1,4,5:1999 H 4.4
Materie plastiche – Determinazione delle ceneri – Metodo generale, Poliammidi, PVC – Metodo C: Calcinazione dopo trattamento con acido solforico prima della combustione
70 UNI EN ISO 3451-
1,4,5:1999 H 4.5
Metodo standard per il contenuto di vuoti di plastiche rinforzate
70 ASTM D 2734-
94(2003) H 4.6
Metodo standard per il contenuto di ceneri all’interno degli adesivi
70 ASTM D 5040-
90(1997)e1 H 4.7
Metodo standard per determinare la vita di immagazzinamento degli adesivi tramite test di consistenza e di resistenza delle giunzioni
70 ASTM D 1337-96 H 4.8
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice Requisiti specifici e metodi di prova per lastre di resina poliestere rinforzata con fibra di vetro (PFRV) -* Determinazione del contenuto di vetro mediante combustione della resina
70 UNI EN 1013-
2 :2000 H 4.9
Riempimenti
Materie plastiche rinforzato con vetro tessile – determinazione del contenuto di vuoti – Metodi di perdita per combustione
55 UNI EN ISO 7822:2002
H 4.10
36
Elastomeri – Prove su crudi e vulcanizzati – Analisi qualitativa – Metodo termogravimetrico
85 UNI 8698:2001 H 4.11
Serie aerospaziale – Preimpregnati in tessuto di fibra di vetro – Metodi di prova per la determinazione del contenuto di resina e fibre e della massa di fibre per unità di superficie – Metodo per combustione
70 UNI EN 2331:1993 H 4.12
Isolanti termici per l’edilizia – Determinazione del contenuto di sostanza organica
48 UNI EN
13820:2004 H 4.13
SEZIONE I: SEZIONE CARATTERIZZAZIONI E SERVIZI VARI
Tipo di analisi Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Analisi proprietà ottiche di film e soluzioni
78 I 1.1
Materie plastiche – Lastre estruse calandrate di PMMA – Determinazione della trasmissione della luce a 420 nm
100 UNI EN ISO 7823-
2:1998 I 1.2
Spettroscopia UV-Vis-Nir
Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per coperture a parete semplice – Trasmissione della luce
100 UNI EN 1013-1:1999 I 1.3
Invecchiamento 50 I 2.1
Effetto Fotovoltaico 50 I 2.2
Simulatore solare
Foto Degradazione 50 I 2.3
Film, Materiali e soluzioni – analisi qualitativa
78 I 3.1
Film, Materiali e soluzioni – analisi quantitativa
130 I 3.3
Analisi FTIR
Gomma sintetica – Determinazione delle caratteristiche di assorbimento degli infrarossi
78 ASTM D 2702-
94(1998) I 3.2
Analisi Dielettrica 1 Hz - 1.2 Ghz 62 I 4.1
Analisi dei difetti con ultrasuoni
Su metalli, polimeri ecc. 78
I 5.1
Deposizione chimica(Chem.Vap. dep.) su dimensioni campioni max 7 x 10 cm
98
I 6.1 Deposizione di
film sottili
in atmosfera controllata 270 I 6.2
Misurazione a temperatura controllata
50 I 7.1 Misurazione PH
Adesivi - Determinazione del PH – Metodo di prova
50 UNI EN 1245:2001 I 7.2
37
Materie plastiche da riciclo – Requisiti e metodi di prova - Polietilenetereftalato proveniente da post-consumo destinato alla produzione di fibre – Metodo potenziometrico per la determinazione dell’alcalinità residua
45 UNI 10667-7:1998 I 7.3
Microscopia forza atomica
Rugosità, topografia superficiale 85
I 8.1
Permeabilità Test di permeabilità all’ossigeno I 11.1
Microscopia a effetto tunnel
Topografia superficiale con risoluzione nanometrica, misure IV
78
I 9.1
Metallografia 78 I 10.1
Luce trasmessa polarizzata 78 I 10.2
Microscopia ottica
Controllata in temperatura 78 I 10.3
Prove Fuoco Misura indice di ossigeno I 11.1
Temperatura di rammollimento VICAT 125 I 12.1
Haze test second ASTM D 1003 120 I 13.1
SEZIONE J: SEZIONE CARATTERIZZAZIONI E VERIFICA REQUISITI
VARI
JA: SETTORE CALZATURE
Tipo di analisi Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Determinazione della resistenza alla corrosione dei puntali di metallo o delle solette antiperforazione di metallo delle calzature interamente di gomma
38 UNI EN 344:1994 JA 1.1
Requisiti e metodi di prova per calzature di sicurezza,
protezione e di lavoro per uso professionale
Requisiti e metodi di prova per calzature di sicurezza, calzature di protezione e calzature di lavoro per uso professionale – Determinazione della resistenza agli idrocarburi
45 UNI EN 344:1994 JA 1.2
Metodi di prova per suole
Determinazione della stabilità dimensionale
54 UNI EN 12772:2001 JA 2.1
38
JB: SETTORE TUBI ERACCORDI
Tipo di analisi Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Raccordi e flangie di PVC rigido (non plastificato) – Misura dimensioni e tolleranze
18 UNI 7449:1975 JB 1.1
Raccordi in polietilene ad alta densità per condotte di fluidi in pressione – Misura dimensioni e tolleranze
18 UNI 7616:1976 JB 1.2
Tubi di PP – Misura dimensioni e tolleranze
18 UNI 8321:1987 JB 1.3
Dimensionale
Tubi di resine termoindurenti rinforzate con fibre di vetro (PRFV) con o senza cariche – Misura delle dimensioni
18 UNI 9033-4:1988 JB 1.4
Raccordi e flangie di PVC rigido (non plastificato) – Comportamento a caldo
48 UNI 7449:1975 JB 2.1
Raccordi in polietilene ad alta densità per condotte di fluidi in pressione – Comportamento a caldo
48 UNI 7616:1976 JB 2.2
Sistemi di tubazioni e canalizzazioni di materia plastica – Tubi e raccordi di poliolefine – Determinazione del tempo di induzione all’ossidazione
85 UNI EN 728:1998 JB 2.3
Termica
Sistemi di tubazioni di materia plastica – Materiali e componenti di tubazioni di polietilene – Determinazione del contenuto di materia volatile
60 UNI EN 12099:1998 JB 2.4
Tubi di PVC rigido (non plastificato) – Misurazione dell’assorbimento d’acqua
65 UNI 7448:1975 JB 3.1 Assorbimento
liquidi
Raccordi e flangie di PVC rigido (non plastificato) – Assorbimento d’acqua
65 UNI 7449:1975 JB 3.2
Tubi di PVC rigido (non plastificato) – Tensioni interne
55 UNI 7448:1975 JB 4.1
Sistemi di tubazioni e condotte di materia plastica –Tubi di materiale termoplastico – Determinazione del ritiro longitudinale in aria
55 UNI EN 743:1995 JB 4.2
Post-Processo
Sistemi di tubazioni e condotte di materia plastica –Tubi di materiale termoplastico – Determinazione del ritiro longitudinale all’interno di un liquido
64 UNI EN 743:1995 JB 4.3
JC: SETTORE LEGNO, PANNELLI E STRUTTURE ANNESSE
39
Tipo di analisi Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Pannelli a base di legno – Determinazione della massa volumica
25 UNI EN 323:1994 JC 1.1 Dimensionale
Pannelli a base di legno – Determinazione della dimensione dei provini
24 UNI EN 325:1994 JC 1.2
Pannelli di particelle di legno e pannelli di fibra di legno – Determinazione del rigonfiamento dello spessore dopo immersione in acqua
35 UNI EN 317:1994 JC 2.1
Assorbimento liquidi
Pannelli a base di legno – Determinazione dell’umidità
84 UNI EN 318:1994 JC 2.2
JD: SETTORE MATERIALI PER PAVIMENTAZIONI
Tipo di analisi Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Rivestimenti resilienti per pavimentazioni – Identificazione della massa volumica apparente del sughero agglomerato
18 UNI EN 672:1999 JD 1.1
Densità volumetrica e
massa
Rivestimenti resilienti per pavimentazioni – Determinazione della massa aerica di un’armatura o di un supporto dei rivestimenti di policloruro di vinile per pavimentazioni
108 UNI EN 718:1997 JD 1.2
Densità superficiale
Rivestimenti resilienti per pavimentazioni – Determinazione della massa aerica
18 UNI EN 430:1995 JD 2.1
Isolanti termici per l’edilizia – determinazione dell’assorbimento d’acqua per breve periodo con immersione parziale
54 UNI EN 1609:1999 JD 3.1
Isolanti termici per l’edilizia – determinazione dell’assorbimento d’acqua per lungo periodo
62 UNI EN 12087:1999 JD 3.2
Assorbimento umidità e/o liquidi
Rivestimenti resilienti per pavimentazioni – Determinazione del contenuto di umidità degli aggolomerati a base di sughero
45 €/h + 3 € per ogni ora successiva
UNI EN 12105:2001 JD 3.3
Pavimenti vinilici – metodi di prova – Perdita di materiali volatili
60 € UNI 5574-1972 JD 4.1 Stabilità Termica e dimensionale
Pavimenti vinilici – metodi di prova – Stabilità dimensionale
60 € UNI 5574-1972 JD 4.2
40
Dimensioni Pavimenti vinilici – metodi di prova – Misura dimensioni e spessore
54 € UNI 5574-1972 JD 5.1
JE: SETTORE FIBRE, TESSUTI ED ANNESSI
Tipo di analisi Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Misura diametro o del diametro equivalente di fibre di classe I
78 UNI EN 14889-
2:2006 JE 1.1
Misura diametro o del diametro equivalente di fibre di classe II
42 UNI EN 14889-
2:2006 JE 1.2
Misura diametro o del diametro equivalente di fibre a sezione ellittica
70 UNI EN 14889-
2:2006 JE 1.3
Misura diametro o del diametro equivalente di fibre di sezione rettangolare
42 UNI EN 14889-
2:2006 JE 1.4
Determinazione forma delle fibre 78 UNI EN 14889-
2:2006 JE 1.5
Misure e forme
Massa e densità Tessili – Monofilamenti –
determinazione della massa lineare
500 € (comprese le 24
h di condizionamento
432 € )
UNI EN 13392:2002 JE 2.1
JF: SETTORE CEMENTI E MATERIALI PER EDILIZIA
Tipo di analisi Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Prova su calcestruzzo fresco – Prova Vebè
72 UNI EN 12350-
3:2001 JF 1.1
Consistenza
41
SEZIONE K: SEZIONE CARATTERIZZAZIONI MATERIALI
BIODEGRADABILI, BIO- ED ECO-COMPATIBILI
Tipo di analisi Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Disintegrazione aerobica in condizioni di compostaggio - Prova su singolo materiale
7000,00/materiale
Disintegrazione aerobica in condizioni di compostaggio - Prova su due diversi materiali
5500,00/materiale
Disintegrazione aerobica in condizioni di compostaggio - Prova su tre diversi materiali
4000,00/materiale
Disintegrazione aerobica in condizioni di compostaggio - Prova su quattro diversi materiali
3200,00/materiale
Biodegradazione (Misura perdita di peso e fotografia
campioni)
Disintegrazione aerobica in condizioni di compostaggio - Prova su cinque diversi materiali e multipli di cinque
2700,00/materiale
UNI EN 13432 UNI EN ISO 20200
K 1.1
Test di ecotossicità compost - Prova su singolo materiale
1900,00/materiale
Test di ecotossicità compost - Prova su due materiali
1700,00/materiale
Test di ecotossicità compost - Prova su tre materiali
1500,00/materiale
Test di ecotossicità compost - Prova su quattro materiali
1350,00/materiale
Ecotossicità (Misura ceneri, volatili, residuo
secco e ph)
Test di ecotossicità compost - Prova su cinque diversi materiali e multipli di cinque
1200,00/materiale
UNI EN 13432 UNI EN ISO 20200
K 1.2
SEZIONE L: SEZIONE CARATTERIZZAZIONI CHIMICHE
Tipo di analisi Tipo di prova Prezzo (€) Normativa di riferimento
Codice
Determinazione solidi solubili in acqua
24,00 - L 1.1
Determinazione residui a 180°C
24,00 - L 1.2 GRAVIMETRIA
Determinazione silicati (come Na2SiO3)
72,00 - L 2.1
Determinazione Ammonio totale
24,00 - L 2.2
Determinazione Ammonio totale come trietanolammina
12,00 - L 3.3
SPETTROFOTOMETRIA VIS
42
Determinazione alcalinità (come NaHCO3)
48,00 - L 3.1
Determinazione Durezza 22,00 - L 3.2
VOLUMETRIA
Determinazione Glicole etilenico
84,00 - L 4.1 GAS
CROMATOGRAFIA
Determinazione nitrati (come NaNO3)
22,00 - L 5.1
Determinazione nitrati (come NaNO2)
22,00 - L 5.2
Determinazione solfati (come NaSO4)
22,00 - L 5.3
Determinazione coloruri (come NaCl)
22,00 - L 5.4
Determinazione fluoruri (come NaF)
22,00 - L 5.5
CROMATOGRAFIA IONICA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in
Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio - Classe LM-35 - a.a.2015-2016
TITOLO I - Dati generali ARTICOLO 1 - Funzioni e struttura del corso di laurea
Il presente regolamento disciplina il Corso di laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (classe LM-35 Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio) della Università degli Studi di Perugia in conformità alla legge 19 novembre 1990 n. 341, al Decreto del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 22 ottobre 2004 n. 270, Decreto Ministeriale 22 settembre 2010 n. 17 e relativi decreti attuativi e al Regolamento didattico di Ateneo. Il corso è attivo presso la sede di Perugia ed è coordinato dal Consiglio Intercorso in Ingegneria Civile (struttura didattica), con presidente pro-tempore prof. Vittorio Gusella. Sito web : http://www.ing1.unipg.it/ Il corso di studio rilascia il titolo di ”Dottore magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio”.
ARTICOLO 2 - Obiettivi formativi, sbocchi occupazionali e professionali a) Gli obiettivi formativi qualificanti del corso di studio sono: - conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base
ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito relativamente a quelli dell'ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, nella quale sono capaci di identificare, formulare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
- essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi, tipici del’Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio;
- essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità; - essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali in ambito ingegneristico; - avere conoscenze nel campo dell'organizzazione e dell'etica professionale; - essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea
oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari. b) Il Corso di studio ha l’obiettivo specifico di fornire agli studenti una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione negli ambiti disciplinari dell’ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. Più specificamente, il Corso di studio è dedicato alla formazione di figure professionali di tecnici di elevata preparazione culturale e professionale, qualificate per impostare, svolgere e gestire attività di progettazione anche complesse e per promuovere e sviluppare l'innovazione. I laureati sono in grado di sviluppare autonomamente progetti anche complessi, con la scelta dei materiali e delle relative lavorazioni, e con la disposizione e gestione dei macchinari per ottimizzarne l’utilizzazione. I laureati sono in grado di ottenere, analizzare ed utilizzare adeguati modelli di gestione del territorio, con particolare riguardo alla difesa da catastrofi naturali ed alle problematiche energetiche. Ciò è il risultato una solida preparazione nelle discipline di base e in quelle più specifiche dell'ingegneria per l’ambiente e il territorio, attraverso un percorso formativo che approfondisca, oltre agli aspetti metodologico - operativi, anche quelli teorico-applicativi. c) I principali sbocchi occupazionali previsti sono quelli della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione degli interventi, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione sia nelle imprese private o di servizi, sia nelle amministrazioni pubbliche. I laureati magistrali potranno trovare occupazione presso enti o aziende specializzate nelle problematiche legate ai rischi naturali e antropici e più in generale in tutte le tematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente. d) Le attività didattiche si articolano in due anni e corrispondono ad un carico didattico di 120 cfu, sostanzialmente equidistribuiti. Il calendario delle attività didattiche è stabilito nell’ambito delle azioni di coordinamento con gli altri corsi di studio.
ARTICOLO 3 - Requisiti di ammissione e modalità di verifica a) È prevista, per il Corso di laurea magistrale, una utenza sostenibile di 60 unità. b) Per essere ammessi al corsi di studio occorre essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale,ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. c) L'ammissione al corso di laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio richiede il possesso di requisiti curriculari e di una adeguata preparazione personale circa i metodi e i contenuti generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria caratterizzanti per la classe delle lauree L-7 – Classe delle Lauree in Ingegneria Civile e Ambientale. d) Possiede i requisiti curriculari per l’accesso lo studente che nella laurea triennale ha acquisito: - d1) almeno n. 40 CFU nei S.S.D. MAT/03, MAT/05, MAT/07, FIS/01,CHIM/07 - d2) almeno n. 72 CFU negli ambiti caratterizzanti la classe L - 7 Sono conteggiati solo i CFU acquisiti con specifiche verifiche di profitto nel percorso triennale e sono esclusi i CFU acquisiti in base a valutazioni di conoscenze e abilità professionali certificate. Lo studente per essere ammesso dovrà aver acquisito nel percorso triennale minimo 10 CFU relativi al SSD Tecnica delle Costruzioni – ICAR/09. In caso contrario sarà ammesso con riserva e dovrà sostenere l’esame di Tecnica delle Costruzioni erogato nell’ambito del corso di laurea L-7 e i crediti acquisiti potranno essere utilizzati nell’ambito dell’esame a scelta e per i CFU relativi a altre attività formative. Lo studente che non ha i requisiti curriculari non e’ ammesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. e) È ritenuta adeguata la preparazione personale dello studente che nei CFU acquisiti nei S.S.D. di cui al punto d1) ha riportato una media pesata p1>= 22/30 e nei CFU acquisiti nei S.S.D. ha riportato una media pesata p2 >= 24/30. f) Non e’ ritenuta adeguata per l’ammissione al corso di studio la preparazione personale dello studente che nei CFU acquisiti nei S.S.D. di cui al punto c1) ha riportato una media pesata p1< 21/30 e nei CFU acquisiti nei S.S.D. ha riportato una media pesata p2< 22/30. g) Nei casi in cui le medie pesate non rientrano nelle situazioni indicate alle lettere e) e f), lo studente in possesso dei requisiti curriculari, per essere ammesso, deve superare una prova per la valutazione della adeguatezza della preparazione personale. Le prove di ammissione saranno due ogni anno e avverranno prima dell’inizio delle attività didattiche semestrali. h) Il corso di studio, se necessario, predisporrà attività di recupero dedicate al raggiungimento dei requisiti per l’accesso.
ARTICOLO 4 - Passaggi e trasferimenti Per permettere un efficace inserimento nelle attività didattiche, la presentazione della pratica di passaggio da altro corso di studio e/o trasferimento da altro Ateneo deve avvenire, di norma, entro il mese di ottobre.
TITOLO II - PERCORSO FORMATIVO
ARTICOLO 5 - Curriculum
Il Corso di laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio si articola in un unico curriculum
ARTICOLO 6 - Percorsi formativi
a) CICLO 2015 (D.M. 270/04 – D.M. 17/10) Corso di Studio: LX035 - Ingegneria per l'ambiente e il territorio
insegnamento anno modulo ssd C AI Al. Ore
1 geologia applicata, misure di controllo
1 1s geologia applicata alla difesa del suolo
GEO/05 5 40
1s metodologie topografiche ICAR/06 5 40
2 idrologia e gestione delle risorse idriche
1 1s gestione delle risorse idriche ICAR/02 5 40
2s idrologia II ICAR/02 5 40
3 impianti tecnici 1 2s impianti da fonti convenzionali ING-IND/11
5 40
2s impianti da fonti rinnovabili ING-IND/11
5 40
informatica applicata alla progettazione ambientale
1 1s ICAR/01 3 24
4 metodi matematici e numerici 1 1s MAT/05 5 40
5 opere geotecniche in zona sismica
1 2s ICAR/07 5 40
6 processi di trasporto e idraulica per i sistemi
1 1s idraulica per i sistemi e l'ambiente
ICAR/01 5 40
2s processi di trasporto nei fluidi e nel suolo
ICAR/02 5 40
Totale CFU 1 Anno : 53 35 15 3 insegnamento anno modulo ssd C1 AI Al. Ore
7 ingegneria per la sistemazione dei bacini idrografici
2 1s ingegneria dei corsi d'acqua ICAR/02 5 40
1s sistemazione dei bacini idrografici
ICAR/02 5 40
8 ingegneria sanitaria e trattamento biotecnologico dei rifiuti
2 2s trattamento biotecnologico dei rifiuti
AGR/08 6 48
1s ingegneria sanitaria ambientale ICAR/03 8 64
9 inquinamento ambientale 2 2s inquinamento e rischio chimico ING-IND/22
5 40
2s tecnologie chimiche per il controllo dell'inquinamento
CHIM/07 5 40
10 pianificazione energetica 2 1s ING-IND/10
5 40
11 stabilità dei pendii e ingegneria naturalistica
2 1s stabilità dei pendii ICAR/07 5 40
ingegneria naturalistica BIO/03 5 40 12 Esame a scelta 3 9 TESI 9 Totale CFU 1 Anno : 67 23 26 18 Totale CFU 1+2 Anno: 120 58 41 21
b)
CICLO 2014 (D.M. 270/04 – D.M. 17/10) - II anno Corso di Studio: LX035 - Ingegneria per l'ambiente e il territorio
ingegneria per la sistemazione dei bacini idrografici
2
1s ingegneria dei corsi d'acqua
ICAR/02 5 40
1s sistemazione dei bacini idrografici
ICAR/02 5 40
ingegneria sanitaria e impianti tecnici per il trattamento dei rifiuti
2
2s impianti tecnici per il trattamento dei rifiuti
ING-IND/08 6 48
1s ingegneria sanitaria ambientale I
ICAR/03 4 32
1s ingegneria sanitaria ambientale II
ICAR/03 4 32
inquinamento ambientale 2
2s inquinamento e rischio chimico
ING-IND/22 5 40
2s tecnologie chimiche per il controllo dell'inquinamento
CHIM/07 5 40
sistemi energetici 2
1s pianificazione energetica
ING-IND/10 5 40
2s sistemi energetici innovativi
ING-IND/09 5 40
stabilità dei pendii in roccia e in terreni sciolti
2 1s ICAR/07 5 40
Esame a scelta 2 9 TESI 9
L’individuazione dei semestri è indicativa e potrà essere modificata in relazione all’organizzazione e definizione dell’orario delle lezioni. Parimenti il Corso di Studio potrà apportare limitate modifiche di attribuzione di crediti formativi nel rispetto dell’Ordinamento Didattico per ragioni organizzative. Il Consiglio si riserva di valutare scelte libere diverse, sulla base della coerenza e adeguatezza con l’obiettivo formativo del corso di studi. Detta valutazione è un parametro che concorre alla determinazione della votazione finale per il conseguimento del titolo accademico secondo quanto stabilito dal Regolamento didattico d’Ateneo. Si precisa che la valutazione conseguita negli esami a scelta sarà di norma considerata per la determinazione della media pesata di accesso alla tesi di laurea solo nel caso in cui siano scelti insegnamenti propri dei Corsi di Studio afferenti all'Intercorso di Laurea in Ingegneria Civile. In caso contrario si potrà tener conto della valutazione dell'esame solo su esplicita indicazione del Consiglio di Intercorso a seguito di richiesta dell'allievo che motivi la scelta fatta ai fini della suo percorso di studi. Lo studente che abbia già sostenuto nel Corso di Laurea in Ingegneria Civile insegnamenti previsti nel presente percorso formativo magistrale dovrà sostituire detti insegnamenti con altri appartenenti allo stesso ambito e settore scientifico disciplinare e/o differenziare l’insegnamento stesso con l’accordo del docente incaricato e del Consiglio di Intercorso di Laurea. c) Sulla base dei Manifesti degli studi di cui alla precedente lettera a) per l’a.a. 2015-16 saranno attivati i seguenti insegnamenti
CICLO 2015 (D.M. 270/04 – D.M. 17/10) - I ANNO
Corso di Studio: LX035 - Ingegneria per l'ambiente e il territorio
insegnamento anno modulo ssd C AI Al. Ore geologia applicata, misure di controllo
1 1s geologia applicata alla difesa del suolo
GEO/05 5 40
1s metodologie topografiche ICAR/06 5 40 idrologia e gestione delle risorse idriche
1 1s gestione delle risorse idriche ICAR/02 5 40
2s idrologia II ICAR/02 5 40
impianti tecnici 1 2s impianti da fonti convenzionali ING-IND/11
5 40
2s impianti da fonti rinnovabili ING-IND/11
5 40
informatica applicata alla progettazione ambientale
1 1s ICAR/01 3 24
metodi matematici e numerici 1 1s MAT/05 5 40 opere geotecniche in zona sismica 1 2s ICAR/07 5 40 processi di trasporto e idraulica per i sistemi
1 1s idraulica per i sistemi e l'ambiente
ICAR/01 5 40
2s processi di trasporto nei fluidi e nel suolo
ICAR/02 5 40
CICLO 2014 (D.M. 270/04 – D.M. 17/10) - II ANNO Corso di Studio: LX035 - Ingegneria per l'ambiente e il territorio
ingegneria per la sistemazione dei bacini idrografici
2
1s ingegneria dei corsi d'acqua ICAR/02 5 40
1s sistemazione dei bacini idrografici
ICAR/02 5 40
ingegneria sanitaria e impianti tecnici per il trattamento dei rifiuti
2
2s impianti tecnici per il trattamento dei rifiuti
ING-IND/08
6 48
1s ingegneria sanitaria ambientale I ICAR/03 4 32
1s ingegneria sanitaria ambientale II
ICAR/03 4 32
inquinamento ambientale 2
2s inquinamento e rischio chimico ING-
IND/22 5 40
2s tecnologie chimiche per il controllo dell'inquinamento
CHIM/07 5 40
sistemi energetici 2
1s pianificazione energetica ING-
IND/10 5 40
2s sistemi energetici innovativi ING-
IND/09 5 40
stabilità dei pendii in roccia e in terreni sciolti
2 1s ICAR/07 5 40
La tabella, completata in sede di programmazione didattica, sarà inserita in allegato (Allegato n.1) divenendo parte integrante del Regolamento. In Allegato n. 2 è riportata la docenza preventivata per l’intero ciclo 2015 (D.M. 270/04), per il controllo dei requisiti minimi. d) Tutti gli insegnamenti sono svolti con modalità convenzionale e in lingua italiana.
ARTICOLO 7 - Studenti part-time Per gli studenti che si iscrivono come studenti part-time e con un piano di studi personale che preveda diversa articolazione del percorso formativo, sono predisposte attività didattiche ad hoc. In base alle esigenze dovute ad impegni lavorativi e al piano di studio, saranno messe a disposizione forme dedicate di didattica che prevedono assistenza tutoriale, attività di monitoraggio della preparazione, didattica frontale specifica e, se necessario, servizi didattici a distanza.
ARTICOLO 8 - Propedeuticità, Obblighi di frequenza - Regole di sbarramento Non è posta nessuna propedeuticità. Possono essere previste regole per l’accertamento della frequenza. I docenti che le ritenessero necessarie devono darne comunicazione alla struttura didattica.
ARTICOLO 9 - Piani di studio Il piano delle attività didattiche riportato nel Manifesto degli studi costituisce il piano ufficiale del corso di studio a cui si adeguano gli studenti iscritti ai relativi anni di corso. Lo studente in corso può predisporre, in deroga al piano ufficiale, un piano di studi personale, nel rispetto dell’Ordinamento didattico e delle attività effettivamente attivate. Il piano deve essere presentato per l’approvazione, di norma, entro il mese di ottobre. Deve essere predisposto su apposito modulo fornito dalla segreteria studenti e consegnato alla segreteria stessa che provvederà a iscriverlo a protocollo e trasmetterlo per la valutazione. La struttura didattica valuta i piani di studio individuali, tenendo conto delle esigenze di formazione culturale e di preparazione professionale dello studente. Qualunque variazione al percorso formativo previsto dal Manifesto degli studi, che preveda variazioni di insegnamenti o diversa distribuzione degli insegnamenti negli anni di corso e/o nei semestri, si configura come piano di studio personale e, in quanto tale, deve essere sottoposto alla approvazione della struttura didattica.
ARTICOLO 10 - Prova finale Il Corso di studio si conclude con una prova finale che consiste nella discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, sotto la guida di uno o più relatori, uno dei quali deve essere docente del corso di studio. La struttura didattica può ammettere tesi prodotte collettivamente da più studenti, purché siano corredate da una relazione del/i relatore/i che attesti il contributo dei singoli studenti alla preparazione. La struttura didattica può autorizzare la preparazione della tesi presso altre Università o strutture di ricerca italiane ed estere o nell’ambito di attività di tirocinio o stage di lavoro. La struttura didattica può intervenire per regolamentare la equa ripartizione delle responsabilità delle prove finali tra i docenti. Al termine della discussione della prova finale la Commissione, composta da sette membri e presieduta, di norma, dal presidente del Consiglio Intercorso di Ingegneria Civile, decide a porte chiuse la votazione finale, che comprende la valutazione nel seguente ordine: dell’elaborato presentato, della discussione e del curriculum dello studente. Il punteggio finale è assegnati in centodecimi con eventuale lode.
TITOLO III - Docenti –Tutor
ARTICOLO 11 - Docenti
La tabella in Allegato 1 riporta i docenti impegnati nel corso di studio necessari alla verifica dei requisiti minimi. Sono inoltre indicati i docenti di riferimento ai sensi del D.D. 10/06/2008 n.61.
ARTICOLO 12 - Orientamento e Tutorato
Per le attività formative propedeutiche alle attività didattiche del corso di studio si rimanda all’Art. 3 del presente Regolamento. Ogni 30 studenti immatricolati si prevede l’istituzione di un tutor che svolga le funzioni previste dal Regolamento didattico di Ateneo. Possono svolgere attività di tutorato Professori e ricercatori, soggetti previsti dalla legge 170/2003, ulteriori soggetti previsti nel Regolamento didattico di Ateneo. Ritenendo che le immatricolazioni siano in numero minore o uguale alla numerosità massima prevista per la classe, sono previsti almeno n. 2 tutor. I nominativi sono riportati nell’Allegato 1. È previsto un servizio rivolto a favorire l’inserimento dei laureati mediante un comitato di indirizzo a cui partecipano anche ordini professionali e associazioni del mondo del lavoro. Qualora vengano immatricolati soggetti diversamente abili, la struttura didattica provvederà, su richiesta, a mettere a disposizione mezzi strumentali e personale di supporto, secondo le specifiche esigenze.
TITOLO IV - Norme comuni
ARTICOLO 13 - Approvazione e modifiche ai Regolamento Il Regolamento è approvato dal Consiglio Intercorso di Ingegneria Civile. Annualmente si procede alla revisione del Regolamento, almeno per gli articoli del Titolo II. In casi di comprovata necessità, modifiche a questa parte del Regolamento possono essere proposte in corso d’anno, dalla struttura didattica competente. Il presente Regolamento è conforme all’Ordinamento didattico. Il Regolamento entra in vigore all’atto della emanazione con decreto rettorale.
ARTICOLO 14 - Norme transitorie Gli studenti che si immatricoleranno nell’a.a. 2014-15 essendo in possesso di laurea nella classe delle lauree in ingegneria civile e ambientale conseguita presso l’Ateneo di Perugia sono ritenuti in possesso sia dei requisiti curriculari sia di adeguata preparazione iniziale. Per gli altri il possesso dei requisiti curriculari avverrà ai sensi dell’art. 3 lettera d) e il possesso dei requisiti per l’accesso sarà valutata singolarmente dalla struttura didattica.
ALLEGATO n. 1 - Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio - LX035
TABELLA N.1 - PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.a. 2016-2016 CICLO 2014 (D.M. 270/04 – D.M. 17/10) - I anno
insegnamento anno modulo ssd C AI Al. Ore geologia applicata, misure di controllo
1 1s geologia applicata alla difesa del suolo
GEO/05 5 40 Cencetti GEO/05
1s metodologie topografiche ICAR/06 5 40 Stoppini ICAR/06 idrologia e gestione delle risorse idriche
1 1s gestione delle risorse idriche
ICAR/02 5 40 Morbidelli ICAR/02
2s idrologia II ICAR/02 5 40 Corradini ICAR/02
impianti tecnici 1 2s impianti da fonti convenzionali
ING-IND/11
5 40 Moretti E. ING-IND/11
2s impianti da fonti rinnovabili
ING-IND/11
5 40 Barbanera
M. ING-IND/11
informatica applicata alla progettazione ambientale
1 1s ICAR/01 3 24 Ferrante ICAR/01
metodi matematici e numerici
1 1s MAT/05 5 40 Bardaro MAT/05
opere geotecniche in zona sismica
1 2s ICAR/07 5 40 Cecconi ICAR/07
processi di trasporto e idraulica per i sistemi
1 1s idraulica per i sistemi e l'ambiente
ICAR/01 5 40 Ferrante ICAR/01
2s processi di trasporto nei fluidi e nel suolo
ICAR/02 5 40 Flammini ICAR/02
CICLO 2014 (D.M. 270/04 – D.M. 17/10) - II anno ingegneria per la sistemazione dei bacini idrografici
2 1s ingegneria dei corsi d'acqua
ICAR/02 5 40 Saltalippi ICAR/02
1s sistemazione dei bacini idrografici
ICAR/02 5 40 Saltalippi ICAR/02
ingegneria sanitaria e impianti tecnici per il trattamento dei rifiuti
2 2s impianti tecnici per il trattamento dei rifiuti
ING-IND/08
6 48 Di Maria ING-
IND/08
1s ingegneria sanitaria ambientale I
ICAR/03 4 32 Manciola ICAR/02
1s ingegneria sanitaria ambientale II
ICAR/03 4 32 Manciola ICAR/02
inquinamento ambientale
2 2s inquinamento e rischio chimico
ING-IND/22
5 40 Rosi CHIM/07
2s tecnologie chimiche per il controllo dell'inquinamento
CHIM/07 5 40 Rosi CHIM/07
sistemi energetici 2 1s pianificazione energetica
ING-IND/10
5 40 Baldinelli ING-
IND/10
2s sistemi energetici innovativi
ING-IND/09
5 40 Desideri ING-
IND/08 stabilità dei pendii in roccia e in terreni sciolti
2 1s ICAR/07 5 40 Tamagnini ICAR/07
Le ore del modulo "Impianti tecnici per il trattamento dei rifiuti" (48 ore) sono così suddivise: Di Maria 43 ore - Battistoni 5 ore. I tutors sono: Meniconi Silvia (ricercatrice ICAR/01), Cecconi Manuela ( ricercatrice ICAR/07).
ALLEGATO n. 2 - TABELLA N.2 - PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CICLO 2014 (D.M. 270/04 – D.M. 17/10)
Corso di Studio: LX035 - Ingegneria per l'ambiente e il territorio
insegnamento anno modulo ssd C AI Al. Ore
1 geologia applicata, misure di controllo
1 1s geologia applicata alla difesa del suolo
GEO/05 5 40 Cencetti
1s metodologie topografiche ICAR/06 5 40 Stoppini
2 idrologia e gestione delle risorse idriche
1 1s gestione delle risorse idriche
ICAR/02 5 40 Morbidelli
2s idrologia II ICAR/02 5 40 Corradini
3 impianti tecnici 1 2s impianti da fonti convenzionali
ING-IND/11
5 40 Moretti E.
2s impianti da fonti rinnovabili ING-IND/11
5 40 Barbanera
M.
informatica applicata alla progettazione ambientale
1 1s ICAR/01 3 24 Ferrante
4 metodi matematici e numerici
1 1s MAT/05 5 40 Bardaro
5 opere geotecniche in zona sismica
1 2s ICAR/07 5 40 Cecconi
6 processi di trasporto e idraulica per i sistemi
1 1s idraulica per i sistemi e l'ambiente
ICAR/01 5 40 Ferrante
2s processi di trasporto nei fluidi e nel suolo
ICAR/02 5 40 Flammini
insegnamento anno modulo ssd C1 AI Al. Ore
7 ingegneria per la sistemazione dei bacini idrografici
2 1s ingegneria dei corsi d'acqua ICAR/02 5 40 Saltalippi
1s sistemazione dei bacini idrografici
ICAR/02 5 40 Saltalippi
8 ingegneria sanitaria e trattamento biotecnologico dei rifiuti
2 2s trattamento biotecnologico dei rifiuti
AGR/08 6 48 Gigliotti
1s ingegneria sanitaria ambientale
ICAR/03 8 64 Manciola
9 inquinamento ambientale 2 2s inquinamento e rischio chimico
ING-IND/22
5 40 Rosi
2s tecnologie chimiche per il controllo dell'inquinamento
CHIM/07 5 40 Rosi
10 pianificazione energetica 2 1s ING-IND/10
5 40 Baldinelli
11 stabilità dei pendii e ingegneria naturalistica
2 1s stabilità dei pendii ICAR/07 5 40 Tamagnini
ingegneria naturalistica BIO/03 5 40 Fornaciari
NOTE: I seguenti CFU sono per il controllo dei 60 cfu tenuti da professori di ruolo nei SSD (DM 16/03/2008 art.1.comma 9)
Insegnamento ssd C AI Altro Docente ssd geologia applicata, misure di controllo
geologia applicata alla difesa del suolo
GEO/05 5 Cencetti GEO/05
metodologie topografiche ICAR/06 5 Stoppini ICAR/06 idrologia e gestione delle risorse idriche
gestione delle risorse idriche ICAR/02 5 Morbidelli ICAR/02 idrologia II ICAR/02 5 Corradini ICAR/02 impianti tecnici impianti da fonti convenzionali ING-IND/11 5 Moretti E. ING-IND/11 impianti da fonti rinnovabili ING-IND/11 5 Barbanera M. ING-IND/10 informatica applicata alla progettazione ambientale
ICAR/01 3 Ferrante ICAR/01
metodi matematici e numerici MAT/05 5 Bardaro MAT/05 opere geotecniche in zona sismica
ICAR/07 5 Cecconi ICAR/07
processi di trasporto e idraulica per i sistemi
idraulica per i sistemi e l'ambiente
ICAR/01 5 Ferrante ICAR/01
processi di trasporto nei fluidi e nel suolo
ICAR/02 5 Flammini ICAR/02
ingegneria per la sistemazione dei bacini idrografici
ingegneria dei corsi d'acqua ICAR/02 5 Saltalippi ICAR/02 sistemazione dei bacini idrografici
ICAR/02 5 Saltalippi ICAR/02
inquinamento ambientale tecnologie chimiche per il controllo dell'inquinamento
CHIM/07 5 Rosi CHIM/07
sistemi energetici pianificazione energetica ING-IND/10 5 Baldinelli ING-IND/10 stabilità dei pendii in roccia e in terreni sciolti
ICAR/07 5 Tamagnini ICAR/07
I Professori docenti necessari alla verifica dei requisiti minimi (D.M. 544/2008) sono i seguenti: Battistoni, Cecconi, Cencetti, Ferrante, Saltalippi, Stoppini, Tamagnini, Vecchiocattivi. I precedenti docenti corrispondo ai docenti di riferimento (docenti incardinati) del Corso di Laurea. I Professori Tamagnini, Vecchiocattivi, Ferrante e Saltalippi sono i docenti di riferimento (D.D. 61 del 10/06/08)
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
Regolamento didattico del Corso di Laurea in Ingegneria Civile Classe L-7 - a.a. 2015-2016
TITOLO I
Dati generali
ARTICOLO 1- Funzioni e struttura del corso di laurea Il presente Regolamento disciplina il Corso di laurea in Ingegneria Civile (classe L-7 Ingegneria Civile e Ambientale) della Università degli Studi di Perugia in conformità alla legge 19 novembre 1990 n. 341, al Decreto del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 22 ottobre 2004 n. 270, Decreto Ministeriale 22 settembre 2010 n. 17 e relativi decreti attuativi e al Regolamento didattico di Ateneo. Il corso è attivo presso la sede di Perugia ed è coordinato dal Consiglio di Intercorso di Ingegneria Civile (struttura didattica), con presidente pro-tempore prof. Vittorio Gusella. Il sito internet e” http://www.ing1.unipg.it. Il corso di studio rilascia il titolo di ”Dottore in Ingegneria Civile”.
ARTICOLO 2 - Obiettivi formativi, sbocchi occupazionali e professionali a) Gli obiettivi formativi generali del corso di studio sono i seguenti:
� conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico - operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere in grado di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell’ingegneria civile e ambientale;
� conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico - operativi delle scienze dell'ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito relativamente a quelli della specifica area dell'ingegneria civile, ambientale e del territorio con capacità di identificare, formulare e risolvere i problemi, utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati;
� essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per la progettazione di componenti, sistemi e processi;
� essere capaci di condurre esperimenti e di analizzarne e interpretarne i dati; � essere capaci di comprendere l’impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-
ambientale; � conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche; � conoscere i contesti aziendali e la cultura d’impresa nei suoi aspetti economici, gestionali e
organizzativi; � conoscere i contesti contemporanei; � avere capacità relazionali e decisionali; � essere in grado di comunicare efficacemente, in forma scritta ed orale, in almeno una lingua
dell’Unione Europea oltre l’italiano; � possedere gli strumenti cognitivi di base per l’aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.
b) Gli obiettivi specifici delle attività formative sono: � attività formative di base: fornire una preparazione culturale, metodologica e strumentale nelle
discipline scientifiche di base per l’ingegneria; � attività formative caratterizzanti: fornire una preparazione scientifica, metodologica, tecnica,
progettuale, realizzativa e di esercizio in discipline degli ambiti dell’ingegneria civile e ambientale; � attività formative integrativi e/o affini: fornire una preparazione scientifica, metodologica e tecnica
nei settori scientifico-disciplinari affini e/o integrativi agli ambiti caratterizzanti l’ingegneria civile e ambientale;
� attività a scelta e altre attività formative sono di completamento per il raggiungimento degli obiettivi formativi generali di cui al comma a).
� attività per la preparazione della prove finale: completamento e momento di sintesi delle conoscenze acquisite con l’analisi e la discussione di problematiche specifiche nell’ambito della progettazione.
Queste attività sono di guida e orientamento anche per l'inserimento nel mondo del lavoro e per
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agevolare scelte professionali. c) Gli sbocchi occupazionali e professionali di riferimento per il corso di laurea sono:
� attività professionale sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche;
� attività libero professionale, in società d'ingegneria e studi professionali con mansioni di progettazione e consulenza in ambito civile - ambientale;
� attività nella Pubblica Amministrazione (Ministeri, Servizi tecnici, Agenzie), in Amministrazioni Locali, con mansioni prevalenti di gestione e controllo in uffici di progettazione, pianificazione gestione e controllo di infrastrutture, sistemi urbani e territoriali;
� attività di progettazione e consulenza nelle imprese di costruzione e manutenzione di opere civili, impianti e infrastrutture;
� attività di progettazione e consulenza nelle società di servizi per lo studio di fattibilità dell'impatto urbano e territoriale delle infrastrutture.
d) Le attività didattiche si articolano in tre anni e corrispondono ad un carico didattico di 180 CFU sostanzialmente equidistribuito. Il calendario delle attività didattiche è stabilito nell’ambito delle azioni di coordinamento con gli altri corsi di studio. e) Il titolo di studio dà la possibilità di accedere a lauree magistrali e a master di I livello. f) Le parti sociali, consultate, hanno espresso parere favorevole alla attivazione del corso di studio.
ARTICOLO 3 - Requisiti di ammissione e modalità di verifica È prevista, per il corso di laurea, una utenza sostenibile di 120 unità. Il titolo richiesto per l’accesso, come previsto dall’ Art. 6 comma 1 del DM. 270/2004 è il diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. Per essere ammessi al Corso di studio occorre il possesso o l’acquisizione di una adeguata preparazione personale con riferimento specifico alla comprensione verbale, alla attitudine ad un approccio metodologico, alla conoscenza degli argomenti di matematica, fisica e chimica comuni ai programmi delle scuole secondarie di secondo grado. Per favorire l’acquisizione dei requisiti, la struttura didattica promuove attività formative propedeutiche dedicate, che si terranno, di norma, nel mese di settembre. Al fine di favorire la organizzazione e la frequenza, la struttura didattica può predisporre regole per la preiscrizione. La verifica del possesso dell’adeguata preparazione iniziale avviene mediante prove di autovalutazione da effettuarsi, di norma nel mese di settembre. Il coordinamento delle attività didattiche e di verifica è demandato all'organo di gestione della didattica. Informazioni dettagliate possono essere reperite sul sito internet.
ARTICOLO 4 - Passaggi e trasferimenti Per permettere un efficace inserimento nelle attività didattiche, la presentazione della pratica di passaggio da altro corso di studio e/o trasferimento da altro Ateneo deve avvenire, di norma, entro il mese di ottobre.
TITOLO II PERCORSO FORMATIVO
ARTICOLO 5 - Curricula
Il Corso di Studio non prevede curricula.
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ARTICOLO 6 - Percorsi formativi
a) Corso di Studio: LX026 - Ingegneria Civile - Perugia - Ciclo 2015
Insegnamento A S ssd Mod. B1 B2 C1 C2 C3 AI Altro Ore
1 Analisi Matematica I 1 1s MAT/05 E 9 81
2 Fisica 1 Fisica I 1s FIS/01 E 8 72 Fisica II 2s FIS/01 E 6 54
3 Geometria 1 1s MAT/03 E 6 54
4 Disegno 1 1s ICAR/17 E 10 90 5 Chimica e Tecnologia dei Materiali 1
Chimica 1s CHIM/07 E 6 54 Tecnologia dei Materiali 2s ING-IND/22 E 5 45 6 Geologia Tecnica 1 2s GEO/05 E 5 45 7 Fondamenti di Informatica 1 2s ING-INF/05 E 4 36
Inglese 2 61 531
8 Analisi Matematica II 2 1s MAT/05 E 6 54
9 Meccanica razionale 2 1s MAT/07 E 8 72 10 Scienza delle Costruzioni 2 1-2s ICAR/08 E 12 108 11 Idraulica 2 1-2s ICAR/01 E 10 90 12 Topografia 2 2s ICAR/06 E 6 54 13 Fisica Tecnica 2 2s ING-IND11 E 9 81 14 Urbanistica e legislazione 2 Urbanistica 2s ICAR/20 E 5 45 Legislazione OOPP e lavori 1s IUS/10 E 3 27 59 531
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15 Tecnica delle Costruzioni 3 1-2s ICAR/09 E 12 108 16 Geotecnica 3 1-2s ICAR/07 E 10 90 17 Idrologia e Infr. Idrauliche 3 Idrologia I 1s ICAR/02 E 6 54 Infrastrutture Idrauliche 1s ICAR/02 E 6 54 18 Progetto di Strade Ferr. Aerop. 3 2s ICAR/04 E 5 45 19 Architettura Tecnica 3 1s ICAR/10 E 6 54 20 Esame a scelta 3 E 12 TESI 3 60 405 180 B1 B2 C1 C2 C3 AI Altro 29 20 56 20 12 49 88 26 17 180
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L’individuazione dei semestri è indicativa e potrà essere modificata in relazione all’organizzazione e definizione dell’orario delle lezioni. Parimenti il Corso di Studio potrà apportare limitate modifiche di attribuzione di crediti formativi nel rispetto dell’Ordinamento Didattico per ragioni organizzative. Il Consiglio si riserva di valutare scelte libere diverse sulla base della coerenza e adeguatezza con l’obiettivo formativo del corso di studi. Detta valutazione è un parametro che concorre alla determinazione della votazione finale per il conseguimento del titolo accademico secondo quanto stabilito dal comma 4 dell’art. 24 del Regolamento didattico d’Ateneo. Lo studente che opta per scelte personali, se necessario, si assume l’onere di sostenere un numero di esami superiore a quello minimo previsto dal progetto. Si precisa che la valutazione conseguita negli esami a scelta sarà di norma considerata per la determinazione della media pesata di accesso alla tesi di laurea solo nel caso in cui siano scelti insegnamenti propri dei Corsi di Studio afferenti all'Intercorso di Laurea in Ingegneria Civile. In caso contrario si potrà tener conto della valutazione dell'esame solo su esplicita indicazione del Consiglio di Intercorso a seguito di richiesta dell'allievo che motivi la scelta fatta ai fini della suo percorso di studi. Il Consiglio potrà attivare insegnamenti specifici per coadiuvare la scelta dell'allievo. Inoltre si consigliano i seguenti insegnamenti:
Denominazione Insegnamento Corso di Laurea SSD Architettura e Composizione I Ing. Edile-Architettura ICAR/14 Storia dell’Architettura I Ing. Edile-Architettura ICAR/18 Economia ed Estimo Civile Ing. Edile-Architettura ICAR/22
Riepilogo delle attività formative del ciclo 2015 (D.M. 270 - D.M. 17)
Attività Formativa Ambito Disciplinare CFU Base Matematica, Informatica e Statistica 29 Fisica e chimica 20 Totale crediti (min 36) 49 Caratterizzanti Ingegneria Civile 56 Ing. Ambientale e del Territorio 20
Ing. della Sicurezza e Protezione Civile, Ambientale e del Territorio 12
Totale crediti (min 45) 88 Affini - Integrative Totale crediti (min 18) 26 Altre Attività Scelta 12
Conoscenza lingua straniera e ulteriori conoscenze linguistiche 2
Prova Finale 3 Totale crediti 17 Totale crediti 180
La prova finale consiste di regola in una prova scritta in cui lo studente dimostrerà le conoscenze acquisite nel percorso formativo. Le attività ad essa connesse saranno coordinate da docenti del corso di studio e svilupperanno tematiche nei SSD caratterizzanti l’ingegneria civile e ambientale. Prima del conseguimento del titolo di studio lo studente deve acquisire una idoneità che attesti la conoscenza della Lingua Inglese (2 CFU - vedi primo anno); è previsto un test di piazzamento presso il CLA (Centro Linguistico di Ateneo) cui seguiranno attività didattiche dedicate svolte in collaborazione con il CLA stesso.
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b)
Corso di Studio: LX026 - Ingegneria Civile - Perugia - Ciclo 2014 II anno e III anno
Analisi Matematica II 2 1s MAT/05 E 6 54 Meccanica razionale 2 1s MAT/07 E 8 72 Scienza delle Costruzioni 2 1-2s ICAR/08 E 12 108 Idraulica 2 1-2s ICAR/01 E 10 90 Topografia 2 2s ICAR/06 E 6 54 Fisica Tecnica 2 2s ING-IND11 E 9 81 Urbanistica e legislazione 2 Urbanistica 2s ICAR/20 E 5 45 Legislazione OOPP e lavori 1s IUS/10 E 3 27 Tecnica delle Costruzioni 3 1-2s ICAR/09 E 12 108 Geotecnica 3 1-2s ICAR/07 E 10 90 Idrologia e Infr. Idrauliche 3 Idrologia I 1s ICAR/02 E 6 54 Infrastrutture Idrauliche 1s ICAR/02 E 6 54 Progetto di Strade Ferr. Aerop.
3 2s ICAR/04 E 5 45
Architettura Tecnica 3 1s ICAR/10 E 6 54
Corso di Studio: LX026 - Ingegneria Civile - Perugia - Ciclo 2013 - III anno
Tecnica delle Costruzioni 3 1-2s ICAR/09 E 12 108 Geotecnica 3 1-2s ICAR/07 E 10 90 Idrologia e Infr. Idrauliche 3 Idrologia I 1s ICAR/02 E 6 54 Infrastrutture Idrauliche 1s ICAR/02 E 6 54 Progetto di Strade Ferr. Aerop.
3 2s ICAR/04 E 5 45
Architettura Tecnica 3 1s ICAR/10 E 6 54
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c) Sulla base dei Manifesti degli studi di cui ai commi precedenti, per l’a.a. 2015-16 saranno attivati i seguenti insegnamenti
Corso di Studio: LX026 - Ingegneria Civile - Perugia - Ciclo 2015 - I anno Insegnamento A S ssd Mod. B1 B2 C1 C2 C3 AI Altro Ore Analisi Matematica I 1 1s MAT/05 E 9 81 Fisica 1 Fisica I 1s FIS/01 E 8 72 Fisica II 2s FIS/01 E 6 54 Geometria 1 1s MAT/03 E 6 54 Disegno 1 1s ICAR/17 E 10 90 Chimica e Tecnologia dei Materiali
1
Chimica 1s CHIM/07 E 6 54 Tecnologia dei Materiali 2s ING-IND/22 E 5 45 Geologia Tecnica 1 2s GEO/05 E 5 45 Fondamenti di Informatica 1 2s ING-INF/05 E 4 36 Inglese 2
Corso di Studio: LX026 - Ingegneria Civile - Perugia - Ciclo 2014 II anno Analisi Matematica II 2 1s MAT/05 E 6 54 Meccanica razionale 2 1s MAT/07 E 8 72 Scienza delle Costruzioni 2 1-2s ICAR/08 E 12 108 Idraulica 2 1-2s ICAR/01 E 10 90 Topografia 2 2s ICAR/06 E 6 54 Fisica Tecnica 2 2s ING-IND11 E 9 81 Urbanistica e legislazione 2 Urbanistica 2s ICAR/20 E 5 45 Legislazione OOPP e lavori 1s IUS/10 E 3 27
Corso di Studio: LX026 - Ingegneria Civile - Perugia - Ciclo 2013 - III anno Tecnica delle Costruzioni 3 1-2s ICAR/09 E 12 108 Geotecnica 3 1-2s ICAR/07 E 10 90 Idrologia e Infr. Idrauliche 3 Idrologia I 1s ICAR/02 E 6 54 Infrastrutture Idrauliche 1s ICAR/02 E 6 54 Prog. di Strade Ferr. Aerop. 3 2s ICAR/04 E 5 45 Architettura Tecnica 3 1s ICAR/10 E 6 54
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La tabella, completata in sede di programmazione didattica, sarà inserita in allegato n.1 divenendo parte integrante del Regolamento. In allegato n. 2 e’ riportata la docenza preventivata per l’intero ciclo 2014 (DM.270/04 - DM 17/2010), per il controllo dei requisiti minimi. d) Tutti gli insegnamenti saranno svolti con modalità convenzionale e in lingua italiana. e) Il Consiglio di Intercorso organizzerà un “sistema di valutazione della qualità” delle attività svolte, diverso dalla sola raccolta delle opinioni degli studenti frequentatori. La valutazione potrà essere effettuata da più soggetti: corpo docente, studenti ed in particolare laureandi, associazioni esterne e/o ordini professionali, oltre che attraverso i parametri rilevati dalla banca dati Alma laurea.
ARTICOLO 7 - Studenti part-time Per gli studenti che si iscrivono come studenti part-time e con un piano di studi personale che preveda diversa articolazione del percorso formativo, saranno programmate attività didattiche ad hoc. In base alle esigenze dovute ad impegni lavorativi e al piano di studio, saranno messe a disposizione forme dedicate di didattica che prevedono assistenza tutoriale, attività di monitoraggio della preparazione, didattica frontale specifica e, se necessario, servizi didattici a distanza.
ARTICOLO 8 - Propedeuticità, Obblighi di frequenza - Regole di sbarramento Sono obbligatorie le seguenti propedeuticità:
Insegnamento Propedeuticità Idrologia e Infrastrutture Idrauliche Idraulica Geotecnica Scienza delle Costruzioni, Idraulica Scienza delle Costruzioni Meccanica Razionale, Analisi Matematica II Tecnica delle Costruzioni Scienza delle Costruzioni Topografia Analisi Matematica I, Geometria Meccanica Razionale Analisi Matematica I, Fisica, Geometria Architettura Tecnica Disegno Fisica Tecnica Analisi Matematica I, Fisica Idraulica Analisi Matematica I, Fisica, Meccanica Razionale Per essere iscritti al secondo anno è necessario il conseguimento di 30 cfu (esclusi quelli per la conoscenza della Lingua Inglese). Possono essere previste regole per l’accertamento della frequenza. I docenti che le ritenessero necessarie devono darne comunicazione alla struttura didattica.
ARTICOLO 9 - Piani di studio Il piano delle attività didattiche riportato nel Manifesto degli studi costituisce il piano ufficiale del corso di studio a cui si adeguano gli studenti iscritti ai relativi anni di corso. Lo studente in corso può predisporre, in deroga al piano ufficiale, un piano di studi personale, nel rispetto dell’Ordinamento didattico e delle attività effettivamente erogate. Il piano deve essere presentato per l’approvazione, di norma, entro il mese di ottobre. Deve essere predisposto su apposito modulo fornito dalla segreteria studenti e consegnato alla segreteria stessa che provvederà a iscriverlo a protocollo e trasmetterlo per la valutazione. La struttura didattica valuta i piani di studio individuali, tenendo conto delle esigenze di formazione culturale e di preparazione professionale dello studente. Qualunque variazione al percorso formativo previsto dal Manifesto degli studi, che preveda variazioni di insegnamenti o diversa distribuzione degli insegnamenti negli anni di corso e/o nei semestri, si configura come piano di studio personale e, in quanto tale, deve essere sottoposto alla approvazione della struttura didattica.
ARTICOLO 10 - Prova finale Il corso di studio si conclude con una prova finale che può consistere:
a) in una prova scritta in cui lo studente dovrà dimostrare di aver conseguito conoscenze e capacità idonee allo svolgimento dell’attività professionale.
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b) oppure nella discussione di un elaborato preparato in maniera autonoma dallo studente con la supervisione di almeno un docente del corso di studio.
c) in altre tipologie di prova deliberate, in sostituzione, dal Consiglio di corso di laurea. La struttura didattica stabilisce la tipologia di prova finale e le attività dedicate. La Commissione per la valutazione finale è composta da 5 membri ed è, di norma, presieduta dal Presidente del corso di studio. Al termine della prova finale la Commissione decide a porte chiuse la votazione finale. Il punteggio finale è assegnato tenendo conto del curriculum dello studente e della prova finale. La votazione è in centodecimi, con eventuale lode.
TITOLO III - Docenti –Tutor
ARTICOLO 11 - Docenti In Allegato n. 1 si riportano per il ciclo 2014 (DM 270/04): - i docenti che si prevede di impegnare nel corso di studio necessari alla verifica dei requisiti minimi - i CFU che devono essere coperti da professori dei s.s.d. - i docenti di riferimento ai sensi del D.D. 10/06/2008 n.61.
ARTICOLO 12 - Orientamento e Tutorato Attività di orientamento saranno svolte presso le Scuole di Istruzione Secondaria di secondo grado, eventualmente istituendo anche attività congiunte, mediante apposite convenzioni. Per le attività formative propedeutiche alle attività didattiche del Corso di studio si rimanda all’Art. 3 del presente Regolamento. Ogni 30 studenti immatricolati si prevede l’istituzione di un tutor che svolga le funzioni previste dal Regolamento didattico di Ateneo. Possono svolgere attività di tutorato:professori e ricercatori, soggetti previsti dalla legge 170/2003, ulteriori soggetti previsti nel Regolamento didattico di Ateneo. Ritenendo che le immatricolazioni siano in numero minore o uguale alla numerosità massima prevista per la classe, sono previsti almeno n. 6 tutor . I nominativi sono riportati nell’Allegato 1. Qualora vengano immatricolati soggetti diversamente abili, la struttura didattica provvederà, su richiesta, a mettere a disposizione mezzi strumentali e personale di supporto, secondo le specifiche esigenze. È previsto un servizio rivolto a favorire l’inserimento dei laureati mediante un comitato di indirizzo a cui partecipano anche Ordini professionali e Associazioni del mondo del lavoro.
TITOLO IV - Norme comuni
ARTICOLO 13 Approvazione e modifiche ai Regolamento
Il Regolamento è approvato dal Consiglio - intercorso di Ingegneria Civile. Annualmente si procede alla revisione del Regolamento, almeno per gli articoli del Titolo II. In casi di comprovata necessità, modifiche al Regolamento possono essere proposte in corso d’anno, dalla struttura didattica competente. Il presente Regolamento è conforme agli Ordinamenti didattici Il Regolamento entra in vigore all’atto della emanazione con decreto rettorale.
ARTICOLO 14 - Norme transitorie Gli studenti che volessero optare per il nuovo ordinamento devono semplicemente fare richiesta di reiscrizione al primo anno presso la segreteria studenti entro il mese di ottobre. Gli esami sostenuti saranno automaticamente convalidati con riferimento ai crediti già acquisiti ed eventuali differenze saranno acquisibili mediante opportune integrazioni. Non si rende necessaria una tabella delle equipollenze.
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ALLEGATO N.1 - R.D. Corso Laurea in Ingegneria Civile - a.a. 2015-16 - TABELLA N.1 - PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Corso di Studio: LX026 - Ingegneria Civile - Perugia - Ciclo 2015 - I anno
Insegnamento A S ssd Mod. B1 B2 C1 C2 C3 AI Altro Ore Docente ssd
Analisi Matematica I 1 1s MAT/05 E 9 81 Vinti
(Angeloni) O R
MAT/05
Fisica 1 Fisica I 1s FIS/01 E 8 72 Petrillo O FIS/01 Fisica II 2s FIS/01 E 6 54 Fioretto O FIS/03 Geometria 1 1s MAT/03 E 6 54 Stramaccia A MAT/03 Disegno 1 1s ICAR/17 E 10 90 Bianconi R ICAR/17 Mut. LM4 Chim. e Tecn. dei Materiali 1 Chimica 1s CHIM/07 E 6 54 Falcinelli R CHIM/07 Tecnologia dei Materiali 2s ING-IND/22 E 5 45 Valentini R CHIM/07 Geologia Tecnica 1 2s GEO/05 E 5 45 Cencetti O GEO/05 Fondamenti di Informatica 1 2s ING-INF/05 E 4 36 Ferrante A ICAR/01 Inglese 2
Corso di Studio: LX026 - Ingegneria Civile - Perugia - Ciclo 2014 II anno Analisi Matematica II 2 1s MAT/05 E 6 54 Sambucini A MAT/05 Meccanica razionale 2 1s MAT/07 E 8 72 Saccomandi O MAT/07 Scienza delle Costruzioni 2 1-2s ICAR/08 E 12 108 Gusella O ICAR/08 Idraulica 2 1-2s ICAR/01 E 10 90 Brunone O ICAR/01 Topografia 2 2s ICAR/06 E 6 54 Radicioni O ICAR/06 Fisica Tecnica 2 2s ING-IND11 E 9 81 Buratti C. A ING-IND11 Urbanistica e legislazione 2 Urbanistica 2s ICAR/20 E 5 45 Camicia A ICAR/20 Legislazione OOPP e lavori 1s IUS/10 E 3 27 Giusti R IUS/10
Corso di Studio: LX026 - Ingegneria Civile - Perugia - Ciclo 2013 - III anno Tecnica delle Costruzioni 3 1-2s ICAR/09 E 12 108 Materazzi O ICAR/09 Geotecnica 3 1-2s ICAR/07 E 10 90 Pane O ICAR/07 Idrologia e Infr. Idrauliche 3 Idrologia I 1s ICAR/02 E 6 54 Corradini O ICAR/02 Infrastrutture Idrauliche 1s ICAR/02 E 6 54 Manciola O ICAR/02 Prog. di Strade Ferr. Aerop. 3 2s ICAR/04 E 5 45 Cerni A ICAR/04 Architettura Tecnica 3 1s ICAR/10 E 6 54 ... ICAR/10 contratto
L’attività tutoriale è svolta da: Angeloni, Bianconi, Cecconi, Corradi, Meniconi, Ubertini. Le ore dell'insegn. "Analisi Matematica I" (81 ore) sono così suddivise: Vinti 71 ore - Angeloni 10 ore.
Le ore dell’insegn. “Scienza delle Costruzioni” Prof. Gusella 88 ore Dott. Cluni 20 ore.
UNIV. PERUGIA - Reg. did. Ingegneria Civile – Classe L-7 - a.a. 2015-2016 11/12
ALLEGATO N.2 - R.D. Corso Laurea in Ingegneria Civile - a.a. 2014-15 - TABELLA N.2 - PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CICLO 2015
Insegnamento A S ssd Mod. B1 B2 C1 C2 C3 AI Altro Ore Docente ssd 1 Analisi Matematica I 1 1s MAT/05 E 9 81 Vinti MAT/05 2 Fisica 1
Fisica I 1s FIS/01 E 8 72 Petrillo FIS/01 Fisica II 2s FIS/01 E 6 54 Fioretto FIS/03 3 Geometria 1 1s MAT/03 E 6 54 Stramaccia MAT/03 4 Disegno 1 1s ICAR/17 E 10 90 Bianconi ICAR/17
5 Chimica e Tecnologia dei Materiali
1
Chimica 1s CHIM/07 E 6 54 Falcinelli CHIM/07 Tecnologia dei Materiali 2s ING-IND/22 E 5 45 Valentini CHIM/07 6 Geologia Tecnica 1 2s GEO/05 E 5 45 Cencetti GEO/05 7 Fondamenti di Informatica 1 2s ING-INF/05 E 4 36 Ferrante ICAR/01
Inglese 2 8 Analisi Matematica II 2 1s MAT/05 E 6 54 Sambucini MAT/05 9 Meccanica razionale 2 1s MAT/07 E 8 72 Saccomandi MAT/07
10 Scienza delle Costruzioni 2 1-2s ICAR/08 E 12 108 Gusella ICAR/08 11 Idraulica 2 1-2s ICAR/01 E 10 90 Brunone ICAR/01 12 Topografia 2 2s ICAR/06 E 6 54 Radicioni ICAR/06 13 Fisica Tecnica 2 2s ING-IND11 E 9 81 Buratti C. ING-IND11 14 Urbanistica e legislazione 2 Urbanistica 2s ICAR/20 E 5 45 Camicia ICAR/20 Legislazione OOPP e lavori 1s IUS/10 E 3 27 Giusti IUS/10 15 Tecnica delle Costruzioni 3 1-2s ICAR/09 E 12 108 Materazzi ICAR/09 16 Geotecnica 3 1-2 s ICAR/07 E 10 90 Pane ICAR/07 17 Idrologia e Infr. Idrauliche 3 Idrologia I 1s ICAR/02 E 6 54 Corradini ICAR/02 Infrastrutture Idrauliche 1s ICAR/02 E 6 54 Manciola ICAR/02
18 Progetto di Strade Ferr. Aerop.
3 2s ICAR/04 E 5 45 Cerni ICAR/04
19 Architettura Tecnica 3 1s ICAR/10 E 6 54 ... ICAR/10 20 Esame a scelta 3 E 12
UNIV. PERUGIA - Reg. did. Ingegneria Civile – Classe L-7 - a.a. 2015-2016 12/12
NOTE: I seguenti CFU sono per il controllo dei cfu tenuti da professori di ruolo nei SSD (DM 16/03/2007 art.1.comma 9)
Insegnamento ssd Mod. CFU Docente ssd Analisi Matematica I MAT/05 E 9 Vinti MAT/05 Fisica Fisica I FIS/01 E 8 Petrillo FIS/01 Geometria MAT/03 E 6 Stramaccia MAT/03 Geologia Tecnica GEO/05 E 5 Cencetti GEO/05 Analisi Matematica II MAT/05 E 6 Sambucini MAT/05 Meccanica razionale MAT/07 E 8 Saccomandi MAT/07 Scienza delle Costruzioni ICAR/08 E 12 Gusella ICAR/08 Idraulica ICAR/01 E 10 Brunone ICAR/01 Topografia ICAR/06 E 6 Radicioni ICAR/06 Fisica Tecnica ING-IND11 E 9 Buratti C. ING-IND11 Urbanistica e legislazione Urbanistica ICAR/20 E 5 Camicia ICAR/20 Legislazione OOPP e lavori IUS/10 E 3 Giusti IUS/10 Tecnica delle Costruzioni ICAR/09 E 12 Materazzi ICAR/09 Geotecnica ICAR/07 E 10 Pane ICAR/07 Idrologia e Infr. Idrauliche Idrologia I ICAR/02 E 6 Corradini ICAR/02 Infrastrutture Idrauliche ICAR/02 E 6 Manciola ICAR/02 Progetto di Strade Ferr. Aerop. ICAR/04 E 5 Cerni ICAR/04
I docenti necessari alla verifica dei requisiti minimi (D.M. 544/2007) sono i seguenti: Angeloni, Brunone, Buratti C., Cerni, Giusti, Manciola, Marmottini, Materazzi, Pane, Radicioni, Sambucini, Stramaccia, Vinti. I precedenti docenti corrispondono ai docenti di riferimento (docenti incardinati) del Corso di Laurea. I professori : Brunone, Corradini e Materazzi sono i docenti di riferimento (D.D. 61 del 10/06/08)
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA - Classe LM-4 - a.a. 2015-2016 Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale c.u. in Ingegneria Edile - Architettura
TITOLO I - Dati generali
ARTICOLO 1- Funzioni e struttura del corso di laurea
Il presente regolamento disciplina il Corso di laurea magistrale in INGEGNERIA EDILE – ARCHITETTURA, classe LM-4 c.u. Architettura e ingegneria edile architettura (quinquennale), della Università degli Studi di Perugia in conformità alla legge 19 novembre 1990 n. 341, al Decreto del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 22 ottobre 2004 n. 270, Decreto Ministeriale 22 settembre 2010 n. 17 e relativi decreti attuativi e al Regolamento didattico di Ateneo. Questo nuovo Corso è stato redatto in conformità alla disciplina europea ed ha ricevuto il riconoscimento europeo. Il corso è attivo presso la sede di Perugia ed è coordinato dal Consiglio di Intercorso di Ingegneria Civile (struttura didattica), con presidente pro-tempore Prof. Vittorio Gusella. Sito web : http://www.ing1.unipg.it/ Il corso di studio rilascia il titolo di ”Dottore magistrale in Ingegneria Edile e Architettura”.
ARTICOLO 2 - Obiettivi formativi, sbocchi occupazionali e professionali
a) Gli obiettivi formativi qualificanti del corso di studio sono: - conoscere approfonditamente la storia dell'architettura, dell'edilizia, dell'urbanistica, del restauro architettonico e delle altre attività di trasformazione dell'ambiente e del territorio attinenti alle professioni relative all'architettura e all'ingegneria edile-architettura, così come definite dalla direttiva 85/384/CEE e relative raccomandazioni. - conoscere approfonditamente gli strumenti e le forme della rappresentazione, ha conoscenze sugli aspetti teorico-scientifici oltre che metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per interpretare e descrivere approfonditamente problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare; - conoscere approfonditamente gli aspetti teorico scientifici, metodologici ed operativi dell'architettura, dell'edilizia, dell'urbanistica e del restauro architettonico, ed essere in grado di utilizzare tali conoscenze per identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare; - avere conoscenze nel campo dell'organizzazione di imprese e aziende e dell'etica e della deontologia professionale; - essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
b) Obiettivo del corso di studio è quello di creare una figura professionale che deve: - conoscere approfonditamente la storia dell'architettura, dell'edilizia e dell’urbanistica, gli strumenti e le tecniche più avanzate sia della rappresentazione che della comunicazione, gli aspetti teorico-scientifici oltre che metodologico - operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per interpretare e descrivere approfonditamente problemi dell'architettura e dell'edilizia complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare; - conoscere approfonditamente gli aspetti teorico scientifici, oltre che metodologico - operativi, relativi agli ambiti disciplinari caratterizzanti il corso di studio seguito ed essere in grado di utilizzare tali conoscenze per identificare, formulare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi dell'architettura e dell'edilizia complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare; - avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale e dell'etica professionale; - essere in grado di utilizzare, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con particolare riferimento ai lessici disciplinari. I laureati nel corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura sono in grado di progettare, attraverso gli strumenti propri dell'architettura, dell'ingegneria edile e dell’Urbanistica e avendo padronanza degli strumenti relativi alla fattibilità costruttiva dell'opera ideata, le operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell'ambiente fisico, con piena conoscenza degli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, gestionali, economici e ambientali oltre che con attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni della società contemporanea. Predispongono progetti di opere e ne
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dirigono la realizzazione, coordinando a tali fini, ove necessario, altri specialisti e operatori nei campi dell'architettura, dell'ingegneria edile, dell'urbanistica e del restauro architettonico.
c) I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea magistrale della classe sono: - attività nelle quali i laureati magistrali della classe sono in grado di progettare, attraverso gli strumenti propri dell'architettura e dell'ingegneria edile-architettura, dell'urbanistica e del restauro architettonico e avendo padronanza degli strumenti relativi alla fattibilità costruttiva ed economica dell'opera ideata, le operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell'ambiente fisico e del paesaggio, con piena conoscenza degli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, gestionali, economici e ambientali e con attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea; - attività nelle quali i laureati magistrali della classe predispongono progetti di opere e ne dirigono la realizzazione nei campi dell'architettura e dell'ingegneria edile-architettura, dell'urbanistica, del restauro architettonico, ed in generale dell'ambiente urbano e paesaggistico coordinando a tali fini, ove necessario, altri magistrali e operatori. I laureati magistrali potranno svolgere, oltre alla libera professione, funzioni di elevata responsabilità, tra gli altri, in istituzioni ed enti pubblici e privati (enti istituzionali, enti e aziende pubblici e privati, studi professionali e società di progettazione), operanti nei campi della costruzione e trasformazione delle città e del territorio. Per favorire la conoscenza del mondo del lavoro verranno organizzati attività esterne come tirocini e stages.
d) Le attività didattiche si articolano in cinque anni e corrispondono ad un carico didattico di 300 cfu corrispondenti a 4284 ore di lezione frontale e laboratori, sostanzialmente equidistribuiti. Il calendario delle attività didattiche è stabilito nell’ambito delle azioni di coordinamento con gli altri corsi di studio.
ARTICOLO 3 - Requisiti di ammissione e modalità di verifica
L’iscrizione al Corso di studio è regolata dalle norme vigenti in materia di accesso programmato agli Istituti universitari. Il numero degli iscritti è proposto annualmente in base alle strutture disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo criteri generali fissati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi dell’art. 9, comma 4 della legge 341/1990 e della Direttiva comunitaria 85/384/CE. Possono essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura: - i diplomati degli Istituti di istruzione secondaria superiore; - quanti siano in possesso di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo. Per l’accesso al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura sono richieste ai candidati capacità relativamente ai seguenti ambiti: logica- cultura generale, storia, disegno e rappresentazione, matematica e fisica, che saranno valutate mediante una prova di ammissione. I contenuti, la data e le modalità di svolgimento della prova sono definiti annualmente dal bando di ammissione. Lo stesso bando definisce il numero dei posti messi a concorso e i criteri per l’attribuzione del punteggio al fine della formazione della graduatoria, nonché le scadenze per l’immatricolazione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura.
ARTICOLO 4 - Passaggi e trasferimenti
Gli studenti provenienti da latri corsi di Laurea e i laureati potranno accedere al presente Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura che valuterà i CFU acquisiti. Gli studenti e i laureati provenienti da altri corsi di laurea che non prevedono la prova di ammissione dovranno sostenere la prova di ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura ed i CFU acquisiti saranno valutati dal Consiglio di Corso di studio, collocando lo studente al livello corrispondente. Su indicazione del Consiglio di Intercorso si determina ogni anno determina il numero di posti disponibili per ciascun anno sulla base del numero programmato.
TITOLO II - PERCORSO FORMATIVO ARTICOLO 5 - Curricula
Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile – Architettura non prevede l’articolazione in curricula.
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ARTICOLO 6 - a) Percorsi formativi - Ciclo 2015
PRIMO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU Lezioni
Esertizaioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab
MAT/05 Analisi Matematica 1 B B1 E 5 5 45 10 0 0 MAT/05 Analisi Matematica 2 B B1 E 5 5 45 10 0 0 CHIM/07 Chimica AI AI E 5 5 45 10 0 0 Disegno dell'Architettura 12 ICAR/17 Disegno dell'Architettura B B4 E 9 60 0 60 0
ICAR/17 Laboratorio di Disegno dell'architettura B B4 E 3 0 0 0 60
Fisica Generale 8 FIS/01 Fisica I B B2 E 5 40 15 0 0 FIS/01 Fisica II B B2 3 30 10 0 0 MAT/03 Geometria B B1 E 6 6 55 15 0 0 IUS/10 Legisl. OOPP - Diritto Urbanistico C C7 E 5 5 45 10 0 0 Storia dell'architettura 1 12 ICAR/18 Storia dell'architettura 1 B B3 E 9 60 0 60 0
ICAR/18 Laboratorio di storia dell'architettura 1 B B3 E 3 0 0 0 60
Inglese AAF AAF 2 2 20 15 0 0 CFU 60 54 6
* l'insegnamento di lingua inglese è un integrato da 2 CFU con 2 moduli : lingua inglese 1 CFU (Prova finale e lingua straniera) e lingua inglese 1 CFU (Ulteriori conoscenze linguistiche)
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SECONDO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU Lezioni
Esertizaioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Architettura e Composizione 1 13
ICAR/14 Architettura e Composizione 1 C C1 E 9 60 0 60 0 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 1 C C1 E 4 0 0 0 80
Architettura tecnica 1 12
ICAR/10 Architettura tecnica 1 C C5 E 9 60 0 60 0 ICAR/10 Laboratorio Arch. Tecnica 1 C C5 E 3 0 0 0 60
ICAR/22 Economia ed Estimo Civile C C6 E 8 8 70 25 0
0
Meccanica Razionale e Statica 10
MAT/07 Meccanica Razionale B B1 E 5 45 10 0 0 ICAR/08 Statica C C3 E 5 45 10 0 0
ICAR/18 Storia dell'architettura 2 B B3 E 9 9 60 0 60
0
ICAR/17 Tecniche della Rappresentazione AI AI E 5 5 45 0 10
0
Urbanistica 12
ICAR/21 Urbanistica C C4 E 9 60 0 60 0 ICAR/21 Laboratorio di Urbanistica C C4 E 3 0 0 0 60 CFU 69 59 10
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TERZO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU Lezioni
Esertizaioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Architettura e Composizione 2 16 ICAR/14 Architettura e Composizione 2 C C1 E 9 60 0 60 0 L-ART/03 Storia dell'Arte Contemporanea AI AI E 3 25 15 0 0 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 2 C C1 E 4 0 0 0 80
Architettura tecnica 2 12
ICAR/10 Architettura tecnica 2 C C5 E 9 60 0 60 0 ICAR/10 Laboratorio Arch. Tecnica 2 C C5 E 3 0 0 0 60
Fisica Tecnica Ambientale E 9
ING-IND/11 Fisica Tecnica B B2 5 40 20 0 0 ING-IND/11 Impianti AI AI 4 35 15 0 0
Idraulica e Infrastrutture Idrauliche Urbane 10
ICAR/01 Idraulica AI AI E 5 45 10 0 0 ICAR/02 Infrastr. Idrauliche Urbane AI AI E 5 45 10 0 0
Scienza delle Costruzioni 12
ICAR/08 Scienza delle Costruzioni C C3 E 9 75 35 0 0 ICAR/08 Laboratorio di SdC AI AI E 3 0 0 0 60 CFU 59 49 10
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QUARTO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU Lezioni
Esertizaioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Architettura e Composizione 3 12
ICAR/14 Architettura e Composizione 3 C C1 E 9 60 0 60 0 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 3 C C1 E 3 0 0 0 60
ICAR/07 Geotecnica C C3 E 7 7 60 20 0
0
Organizzazione del Cantiere 9
ICAR/11 Organizzazione del Cantiere C C5 E 6 44 0 50 0 ICAR/11 Laboratorio Organizzazione Cantiere C C5 E 3 0 0 0 60
Progettazione urbanistica 12
ICAR/20 Progettazione urbanistica C C4 E 9 60 0 60 0 ICAR/20 Laboratorio Prog. Urbanistica C C4 E 3 0 0 0 60
Rilievo dell'Architettura 9
ICAR/17 Rilievo dell'Architettura B B4 E 6 40 0 50 0 ICAR/17 Laboratorio di Rilievo dell'Arch. B B4 E 3 0 0 0 60
Tecnica delle Costruzioni 12
ICAR/09 Tecnica delle Costruzioni C C3 E 9 75 35 0 0 ICAR/09 Laboratorio Tecnica Costruzioni AI AI E 3 0 0 0 60 CFU 61 46 15
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QUINTO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU Lezioni
Esertizaioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Restauro Architettonico 12
ICAR/19 Restauro Architettonico C C2 E 9 60 0 60 0 ICAR/19 Laboratorio Restauro Architettonico C C2 E 3 0 0 0 60
ESAME A SCELTA AAF AAF 12 0
0 Esame a scelta 9 60 60 Laboratorio Esame a scelta AAF AAF 3 0 0 0 60
ESAME A SCELTA AAF AAF 9 9 80 35 0
0
Laboratorio Tesi di Laurea AAF AAF 18 18 0 0 0
360 CFU 51 27 24 1816 328 835 1300 CFU Totali 300 235 65 Numero totale ore 4279 300
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Legenda:
B Attività formativa di base B1 Discipline matematiche per l'architettura B2 Discipline fisico-tecniche ed impiantistiche per l'architettura B3 Discipline storiche per l'architettura B4 Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente C Attività formative caratterizzanti C1 Progettazione architettonica e urbana C2 Teorie e tecniche per il restauro architettonico C3 Analisi e progettazione per l'architettura C4 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale C5 Discipline tecnologiche per l'architettura e l'urbanistica C6 Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica C7 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l'architettura e l'urbanistica AI Attività affini ed integrative AAF Altre attività formative E Esame
Nell’anno accademico 2015-2016 saranno attivati: primo anno del ciclo 2015-2016, secondo anno del ciclo iniziato con l’a.a. 2014-2015, terzo anno del ciclo iniziato con l’a.a. 2013-2014, quarto anno del ciclo iniziato con l’a.a. 2012-2013, quinto anno del ciclo iniziato con l’a.a. 2011-2012. L’individuazione dei semestri per i vari insegnamenti è indicativa e potrà essere modificata nel contesto della definizione dell’orario delle lezioni. Il Corso di Laurea adotterà, su richiesta, piani di studio individuali per il passaggio degli studenti dal regolamento redatto secondo il DM 509/99 al nuovo regolamento redatto secondo il DM 270/04. Prima del conseguimento del titolo di studio lo studente deve acquisire una idoneità che attesti la conoscenza della Lingua Inglese (2 CFU - vedi primo primo anno); è previsto un test di piazzamento presso il CLA (Centro Linguistico di Ateneo) cui seguiranno attività didattiche dedicate svolte in collaborazione con il CLA stesso. Il Consiglio si riserva di valutare scelte diverse sulla base della coerenza e adeguatezza con l’obiettivo formativo del corso di studi. Detta valutazione è un parametro che concorre alla determinazione della votazione finale per il conseguimento del titolo accademico secondo quanto stabilito dal comma 4 dell’art. 24 del Regolamento didattico d’Ateneo. Si precisa che la valutazione conseguita negli esami a scelta sarà di norma considerata per la determinazione della media pesata di accesso alla tesi di laurea solo nel caso in cui siano scelti insegnamenti propri dei Corsi di Studio afferenti all'Intercorso di Laurea in Ingegneria Civile. In caso contrario si potrà tener conto della valutazione dell'esame solo su esplicita indicazione del Consiglio di Intercorso a seguito di richiesta dell'allievo che motivi la scelta fatta ai fini della suo percorso di studi. Il Consiglio, per favorire scelte coerenti, attiverà, preso atto delle potenzialità didattiche e della normativa in vigore, insegnamenti relativi a opportuni indirizzi.
Si consigliano inoltre i seguenti insegnamenti già presenti in altri Corsi di Studio: Denominazione Insegnamento CdS SSD COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA Ing. Mg. Civile ICAR/09 CONTROLLO, COLLAUDO E RIABILITAZIONE DELLE COSTRUZIONI Ing. Mg. Civile ICAR/09 MECCANICA COMPUTAZIONALE DELLE STRUTTURE Ing. Mg. Civile ICAR/08 COMPLEMENTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI Ing. Mg. Civile ICAR/09 DIAGNOSI DI DISSESTI E PROBLEMI STRUTTURALI SPECIALI Ing. Mg. Civile ICAR/08
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Riepilogo delle attività formative del ciclo 2015 (D.M. 270/04) Tabella 4 - Distribuzione CFU ATTIVITA' FORMATIVE DI BASE Totale CFU 76 min 56 Discipline matematiche per l'architettura min 8
Lez+ Es. Lab.
Totale CFU
MAT/03 Geometria 6 0 6 MAT/05 Analisi matematica 10 0 10 MAT/07 Meccanica razionale 5 5 21 0 21 Discipline fisico-tecniche ed impiantistica per l'architettura min 12 FIS/01 Fisica sperimentale 8 0 8 ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale 5 5 13 0 13 Discipline storiche per l'architettura min 20 ICAR/18 Storia dell'architettura 18 3 21 Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente min 16 ICAR/17 Disegno 15 6 21 76 ATTIVITA' FORMATIVE CARATTERIZZANTI Totale CFU 150
min 100
Progettazione architettonica e urbana min 36
ICAR/14 Composizione architettonica e urbana 27 11 38
Teorie e tecniche per il restauro architettonico min 8 ICAR/19 Restauro 9 3 12 Analisi e progettazione strutturale per l'architettura min 12 ICAR/07 Geotecnica 7 0 7 ICAR/08 Scienza della costruzioni 14 0 14 ICAR/09 Tecnica delle costruzioni 9 0 9 29 0 30 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale min 16 ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica 9 3 12 ICAR/21 Urbanistica 9 3 12 18 6 24 Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia min 16 ICAR/10 Architettura tecnica 18 6 24 ICAR/11 Produzione edilizia 6 3 9 26 9 33 Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica min 8 ICAR/22 Estimo 8 0 8 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l'architettura e l'urbanistica min 4 IUS/10 Diritto amministrativo 5 0 5 150
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ATTIVITA' AFFINI O INTEGRATIVE Totale CFU 33 min 30 CHIM/07 Fondamenti chimici delle tecnologie 5 0 5 ICAR/01 Idraulica 5 0 5
ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idr. 5 0 5
ICAR/08 Scienza della costruzioni 0 3 3 ICAR/09 Tecnica delle costruzioni 0 3 3 ICAR/17 Disegno 5 0 5 ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale 4 0 4 L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea 3 0 3 27 6 33 ALTRE ATTIVITA' FORMATIVE Totale CFU 41 A scelta dello studente 18 3 21 Prova finale e lingua straniera Prova finale 0 18 18 Lingua straniera 1 0 1 Ulteriori attività formative Conoscenze linguistiche 1 0 1 Abilità telematiche 0 0 0 Tirocini formativi e di orientamento 0 0 0 Altre conoscenze utili 0 0 0 Stages e tirocini 0 0 0 20 21 41 Totale CFU 300
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Riepilogo delle attività formative del ciclo 2015 (Normativa europea) Tabella 5 - Distribuzione ore Totale ore Numero ore ATTIVITA' FORMATIVE DI BASE 1020 Esercitazioni Discipline matematiche per l'architettura Lez. Appl. Prog. Lab.
Tot. ore
MAT/03 Geometria 55 15 0 0 70 MAT/05 Analisi matematica 90 20 0 0 110 MAT/07 Meccanica razionale 45 10 55 Discipline fisico-tecniche ed impiantistica per l'architettura FIS/01 Fisica sperimentale 70 25 0 0 95 ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale 40 20 0 0 60 Discipline storiche per l'architettura ICAR/18 Storia dell'architettura 120 0 120 60 300 Rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente ICAR/17 Disegno 100 0 110 120 330 ATTIVITA' FORMATIVE CARATTERIZZANTI 2139 Progettazione architettonica e urbana
ICAR/14 Composizione architettonica e urbana 180 0 180 220 580
Teorie e tecniche per il restauro architettonico ICAR/19 Restauro 60 0 60 60 180 Analisi e progettazione strutturale per l'architettura ICAR/07 Geotecnica 60 20 0 0 80 ICAR/08 Scienza della costruzioni 120 45 0 0 165 ICAR/09 Tecnica delle costruzioni 75 35 0 0 110 Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale
ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica 60 0 60 60 180
ICAR/21 Urbanistica 60 0 60 60 180 Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia ICAR/10 Architettura tecnica 120 0 120 120 360 ICAR/11 Produzione edilizia 44 0 50 60 154 Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica ICAR/22 Estimo 70 25 0 0 95 Discipline economiche, sociali, giuridiche per l'architettura e l'urbanistica IUS/10 Diritto amministrativo 45 10 0 0 55
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ATTIVITA' AFFINI O INTEGRATIVE 430
CHIM/07 Fondamenti chimici delle tecnologie 45 10 0 0 55
ICAR/01 Idraulica 45 10 0 0 55
ICAR/02 Costruzioni idrauliche e marittime e idr. 45 10 0 0 55
ICAR/08 Scienza della costruzioni 0 0 0 60 60 ICAR/09 Tecnica delle costruzioni 0 0 0 60 60 ICAR/17 Disegno 45 0 10 0 55 ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale 35 15 0 0 50 L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea 25 15 0 0 40 ALTRE ATTIVITA' FORMATIVE 690 A scelta dello studente 140 35 60 60 295 Prova finale e lingua straniera Prova finale 0 0 0 360 360 Lingua straniera 10 8 0 0 18 Ulteriori attività formative 0 0 0 0 0 Conoscenze linguistiche 10 7 0 0 17 Abilità telematiche 0 0 0 0 0 Tirocini formativi e di orientamento 0 0 0 0 0 Altre conoscenze utili 0 0 0 0 0 Stages e tirocini 0 0 0 0 0 1814 335 830 1300 4279
4279 Tot. Ore
b) Sono inoltre attivi i seguenti cicli: ciclo iniziato con l’a.a. 2014-2015, ciclo iniziato con l’a.a. 2013-2014, ciclo iniziato con l’a.a. 2012-2013, ciclo iniziato con l’a.a. 2011-2012. c) Sulla base dei Manifesti degli studi di cui alle precedenti lettere a) e b), per l’a.a. 2015-16 saranno attivati i seguenti insegnamenti
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Corso di Studio: - Ingegneria edile-architettura - Perugia - Ciclo 2015 - I anno
PRIMO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
MAT/05 Analisi Matematica 1 B B1 E 5 5 45 10 0
0
MAT/05 Analisi Matematica 2 B B1 E 5 5 45 10 0
0
CHIM/07 Chimica AI AI E 5 5 45 10 0
0
Disegno dell'Architettura 12
ICAR/17 Disegno dell'Architettura B B4 E 9 60 0 60 0
ICAR/17 Laboratorio di Disegno dell'architettura B B4 E 3 0 0 0 60
Fisica Generale 8
FIS/01 Fisica I B B2 E 5 40 15 0 0 FIS/01 Fisica II B B2 3 30 10 0 0
MAT/03 Geometria B B1 E 6 6 55 15 0
0
IUS/10 Legisl. OOPP - Diritto Urbanistico C C7 E 5 5 45 10 0
0
Storia dell'architettura 1 12
ICAR/18 Storia dell'architettura 1 B B3 E 9 60 0 60 0
ICAR/18 Laboratorio di storia dell'architettura 1 B B3 E 3 0 0 0 60
Inglese AAF AAF 2 2 20 15 0
0
* l'insegnamento di lingua inglese è un integrato da 2 CFU con 2 moduli : lingua inglese 1 CFU (Prova finale e lingua straniera) e lingua inglese 1 CFU (Ulteriori conoscenze linguistiche)
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Corso di Studio: - Ingegneria edile-architettura - Perugia - Ciclo 2014 - II anno
SECONDO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Architettura e Composizione 1 13
ICAR/14 Architettura e Composizione 1 C C1 E 9 60 0 60 0 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 1 C C1 E 4 0 0 0 80
Architettura tecnica 1 12
ICAR/10 Architettura tecnica 1 C C5 E 9 60 0 60 0 ICAR/10 Laboratorio Arch. Tecnica 1 C C5 E 3 0 0 0 60
ICAR/22 Economia ed Estimo Civile C C6 E 8 8 70 25 0
0
Meccanica Razionale e Statica 10
MAT/07 Meccanica Razionale B B1 E 5 45 10 0 0 ICAR/08 Statica C C3 E 5 45 10 0 0
ICAR/18 Storia dell'architettura 2 B B3 E 9 9 60 0 60
0
ICAR/17 Tecniche della Rappresentazione AI AI E 5 5 45 0 10
0
Urbanistica 12
ICAR/21 Urbanistica C C4 E 9 60 0 60 0 ICAR/21 Laboratorio di Urbanistica C C4 E 3 0 0 0 60
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Corso di Studio: - Ingegneria edile-architettura - Perugia - Ciclo 2013 - III anno
TERZO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU Lezioni
Esercitazioni Applicativa
Esercitazioni Progettuali Lab.
Architettura e Composizione 2 16
ICAR/14 Architettura e Composizione 2 C C1 E 9 60 0 60 0 L-ART/03 Storia dell'Arte Contemporanea AI AI E 3 25 15 0 0 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 2 C C1 E 4 0 0 0 80
Architettura tecnica 2 12
ICAR/10 Architettura tecnica 2 C C5 E 9 60 0 60 0 ICAR/10 Laboratorio Arch. Tecnica 2 C C5 E 3 0 0 0 60
Fisica Tecnica Ambientale E 9
ING-IND/11 Fisica Tecnica B B2 5 40 20 0 0 ING-IND/11 Impianti AI AI 4 35 15 0 0
Idraulica e Infrastrutture Idrauliche Urbane 10
ICAR/01 Idraulica AI AI E 5 45 10 0 0 ICAR/02 Infrastr. Idrauliche Urbane AI AI E 5 45 10 0 0
Scienza delle Costruzioni 12
ICAR/08 Scienza delle Costruzioni C C3 E 9 75 35 0 0 ICAR/08 Laboratorio di SdC AI AI E 3 0 0 0 60
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Corso di Studio: - Ingegneria edile-architettura - Perugia - Ciclo 2012 - IV anno
QUARTO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU Lezioni
Esercitazioni Applicativa
Esercitazioni Progettuali Lab.
Architettura e Composizione 3
12
ICAR/14 Architettura e Composizione 3 C C1 E 9 60 0 60 0 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 3 C C1 E 3 0 0 0 60
ICAR/07 Geotecnica C C3 7 60 20 0
0
Organizzazione del Cantiere 11
ICAR/11 Organizzazione del Cantiere C C5 E 8 55 0 55 0 ICAR/11 Laboratorio Organizzazione Cantiere C C5 E 3 0 0 0 60
Progettazione urbanistica 12
ICAR/20 Progettazione urbanistica C C4 E 9 60 0 60 0 ICAR/20 Laboratorio Prog. Urbanistica C C4 E 3 0 0 0 60
Rilievo dell'Architettura 9
ICAR/17 Rilievo dell'Architettura B B4 E 6 40 0 50 0 ICAR/17 Laboratorio di Rilievo dell'Arch. B B4 E 3 0 0 0 60
Tecnica delle Costruzioni 12
ICAR/09 Tecnica delle Costruzioni C C3 E 9 75 35 0 0 ICAR/09 Laboratorio Tecnica Costruzioni AI AI E 3 0 0 0 60
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Corso di Studio: - Ingegneria edile-architettura - Perugia - Ciclo 2011 - V anno
QUINTO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Restauro Architettonico 12
ICAR/19 Restauro Architettonico C C2 E 9 60 0 60 0 ICAR/19 Laboratorio Restauro Architettonico C C2 E 3 0 0 0 60
ESAME A SCELTA AAF AAF 12 9 60 0 60
0 Laboratorio Esame a scelta AAF AAF 3 0 0 0 60
ESAME A SCELTA AAF AAF 9 9 80 35 0
0
Laboratorio Tesi di Laurea AAF AAF 18 18 0 0 0
360
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Saranno inoltre attivati i seguenti insegnamenti: Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
A Progettazione e rappresentazione dell'architettura
Architettura e Composizione 4 E 12
ICAR/14 Progettazione Architettonica E 6 40 40 ICAR/14 Applicazioni di Prog. Arch. E 3 20 20 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 4 C C1 E 3 60
Progettazione Digitale 12
ICAR/17 Progettazione Digitale B B4 E 9 60 60 ICAR/17 Laboratorio Progettazione Digitale B B4 E 3 60
Impianti di climatizzazione e condizionamento e energie rinnovabili 12
ING-IND/11
Impianti di climatizzazione e condizionamento e energie rinnovabili B B4 E 9 60 60
ING-IND/11 Laboratorio di imp. di clim. e cond. e en. rinn. B B4 E 3 60
B Pianificazione territoriale e ambientale Pianificazione urbana e territoriale 12
ICAR/20 Pianificazione urbana e territoriale C C4 E 9 60 60
ICAR/20 Laboratorio di pianificazione urbana e territoriale C C4 E 3 60
Cartografia e fotogrammetria applicata 9
ICAR/06 Cartografia B B4 E 5 40 20 ICAR/06 Fotogrammetria applicata B B4 E 4 35 15 L’allievo potrà ottenere i crediti relativi all’esame a scelta anche senza i moduli di laboratorio. Si precisa che la valutazione conseguita negli esami a scelta sarà di norma considerata per la determinazione della media pesata di accesso alla tesi di laurea solo nel caso in cui siano scelti insegnamenti propri dei Corsi di Studio afferenti all'Intercorso di Laurea in Ingegneria Civile. In caso contrario si potrà tener conto della valutazione dell'esame solo su esplicita indicazione del Consiglio di Intercorso a seguito di richiesta dell'allievo che motivi la scelta fatta ai fini della suo percorso di studi. La tabella, completata in sede di programmazione didattica, sarà inserita in allegato (Allegato n.1) divenendo parte integrante del Regolamento. In Allegato n.2 e’ riportata la docenza preventivata per l’intero ciclo 2014 (DM.270/04), per il controllo dei requisiti minimi.
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d) Tutti gli insegnamenti sono svolti con modalità convenzionale e in lingua italiana. e) Il Consiglio di Intercorso organizzerà un “sistema di valutazione della qualità” delle attività svolte, diverso dalla sola raccolta delle opinioni degli studenti frequentatori. La valutazione potrà essere effettuata da più soggetti: corpo docente, studenti ed in particolare laureandi, associazioni esterne e/o ordini professionali, oltre che attraverso i parametri rilevati dalla banca dati Alma laurea.
ARTICOLO 7 - Propedeuticità, Obblighi di frequenza - Regole di sbarramento Per tutti gli insegnamenti con numerazione progressiva è obbligatorio il rispetto dell’ordine nell’acquisizione dei crediti. Sono inoltre obbligatorie le seguenti propedeuticità:
Corso Corso propedeutico Statica Analisi Matematica 1, Fisica, Geometria
Meccanica Razionale e Statica Analisi Matematica 1, Fisica, Geometria Scienza delle Costruzioni Statica/Meccanica Razionale e Statica,
Analisi Matematica 2 Tecnica delle Costruzioni Scienza delle Costruzioni Idraulica e Infrastrutture
Idrauliche Urbane Statica/Meccanica Razionale e Statica,
Analisi Matematica 2 Progettazione Urbanistica Urbanistica Fisica Tecnica Ambientale Fisica
Geotecnica Scienza delle Costruzioni Inoltre non è possibile sostenere esami del IV anno senza aver superato tutti gli esami del I anno e non è possibile sostenere esami del V anno senza aver superato tutti gli esami del II anno. Possono essere previste regole per l’accertamento della frequenza. I docenti che le ritenessero necessarie devono darne comunicazione alla struttura didattica.
ARTICOLO 8 - Piani di studio Il piano delle attività didattiche riportato nel Manifesto degli studi costituisce il piano ufficiale del corso di studio a cui si adeguano gli studenti iscritti ai relativi anni di corso. Lo studente in corso può predisporre, in deroga al piano ufficiale, un piano di studi personale, nel rispetto dell’Ordinamento didattico e delle attività effettivamente attivate. Il piano deve essere presentato per l’approvazione, di norma, entro il mese di ottobre. Deve essere predisposto su apposito modulo fornito dalla segreteria studenti e consegnato alla segreteria stessa che provvederà a iscriverlo a protocollo e trasmetterlo per la valutazione. La struttura didattica valuta i piani di studio individuali, tenendo conto delle esigenze di formazione culturale e di preparazione professionale dello studente. Qualunque variazione al percorso formativo previsto dal Manifesto degli studi, che preveda variazioni di insegnamenti o diversa distribuzione degli insegnamenti negli anni di corso e/o nei semestri, si configura come piano di studio personale e, in quanto tale, deve essere sottoposto alla approvazione della struttura didattica.
ARTICOLO 9 - Prova finale Il corso di studio si conclude con una prova finale che consiste nella discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, sotto la guida di uno o più relatori, uno dei quali deve essere docente del corso di studio. La prova finale è di norma una elaborazione progettuale su uno degli argomenti di interesse dei SSD del Corso di studio, prodotta anche con tesi e grafici in forma cartacea, eventualmente con contenuti, di merito e/o di procedura, innovativi e di originalità rispetto allo stato delle conoscenze e con applicazioni sperimentali. La prova finale è didatticamente assistita da un laboratorio progettuale di 360 ore, per un totale di 18 CFU. Il laboratorio “Tesi” non è un luogo fisico, ma una “formalizzata programmazione delle attività di apprendimento e di elaborazione”, finalizzata alla elaborazione delle tesi ed alla professionalizzazione del laureando. La prova finale è integrabile con stage o tirocini; tale attività dovrà essere svolta in Italia o in un altro Paese della U.E. presso Università, studi professionali ed enti pubblici o privati che operano nel campo dell'ingegneria edile, dell’architettura e/o dell’urbanistica. Il Consiglio può ammettere tesi prodotte collettivamente da più studenti, purché siano corredati da una relazione del/i relatore/i che attesti il contributo dei singoli studenti alla preparazione.
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Il Consiglio può autorizzare la preparazione della tesi presso altre Università o strutture di ricerca italiane ed estere. Il Consiglio può intervenire per regolamentare la equa ripartizione delle responsabilità delle prove finali tra i docenti. Precondizioni per la prova finale possono essere esclusivamente poste dal Consiglio. Sentita la commissione paritetica per la didattica, il Consiglio può porre precondizioni per la prova finale. Non sono consentite precondizioni poste dai relatori e non approvate dal Consiglio. Al termine della discussione della prova finale la Commissione decide a porte chiuse la votazione finale, che comprende la valutazione nel seguente ordine: dell’elaborato presentato, della discussione e del curriculum dello studente. Il punteggio finale è assegnato sulla base di parametri fissati dal Consiglio di Corso di studio. Il punteggio finale e’ assegnati in centodecimi con eventuale lode.
TITOLO III - Docenti –Tutor
ARTICOLO 10 - Docenti In Allegato n. 1 si riportano docenti che si prevede di impegnare nel corso di studio necessari alla verifica dei requisiti minimi, i CFU (almeno 60) che devono essere coperti da professori dei s.s.d., i docenti di riferimento ai sensi del D.D. 10/06/2008 n.61.
ARTICOLO 11 - Orientamento e Tutorato Per le attività formative propedeutiche alle attività didattiche del corso di studio si rimanda all’Art. 3 del presente Regolamento. Ogni 30 studenti immatricolati si prevede l’istituzione di un tutor che svolga le funzioni previste dal Regolamento didattico di Ateneo. Possono svolgere attività di tutorato: professori e ricercatori, soggetti previsti dalla legge 170/2003, ulteriori soggetti previsti nel Regolamento didattico di Ateneo. Ritenendo che le immatricolazioni siano in numero minore o uguale alla numerosità massima prevista per la classe, sono previsti almeno n.3 tutor. I nominativi sono riportati nell’Allegato 1. È previsto un servizio rivolto a favorire l’inserimento dei laureati mediante un comitato di indirizzo a cui partecipano anche ordini professionali e associazioni del mondo del lavoro. Qualora vengano immatricolati soggetti diversamente abili, la struttura didattica provvederà, su richiesta, a mettere a disposizione mezzi strumentali e personale di supporto, secondo le specifiche esigenze.
TITOLO IV - Norme comuni
ARTICOLO 12 - Approvazione e modifiche ai Regolamento Il Regolamento è approvato dal Consiglio di intercorso di Ingegneria Civile. Annualmente si procede alla revisione del Regolamento, almeno per gli articoli del Titolo II. In casi di comprovata necessità, modifiche a questa parte del Regolamento possono essere proposte in corso d’anno, dalla struttura didattica competente. Il presente Regolamento è conforme all’Ordinamento didattico. Il Regolamento entra in vigore all’atto della emanazione con decreto rettorale.
ARTICOLO 13 Norme transitorie
Come già previsto nei regolamenti didattici dei precedenti a.a. gli studenti già iscritti ai cicli 2006-2007, 2007-2008 e 2008-2009 (attivati secondo il DM 509/99) potranno proseguire i loro studi secondo la programmazione didattica prevista con D.M. 270/04. Il Corso di Laurea predisporrà piani di studio individuali per il passaggio degli studenti dal regolamento redatto secondo il DM 509/99 al nuovo regolamento redatto secondo il DM 270/04. Gli esami già sostenuti saranno riconosciuti coerentemente con il piano formativo previsto. In ogni caso qualora lo studente intenda proseguire secondo il regolamento del DM 509/99 il completamento del percorso di studio è assicurato dal fatto che i S.S.D. presenti nel regolamento relativo al DM 509/89 sono anche presenti nel DM 270/04 ed inoltre, qualora si rendesse necessario, il Corso di Laura si impegna ad attivare insegnamenti specifici.
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ALLEGATO N. 1 - Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile - Architettura TABELLA N. 1 - Programmazione didattica 2015-16
Corso di Studio: - Ingegneria edile-architettura - Perugia - Ciclo 2015 - I anno
PRIMO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Sem Attività
form. Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU DOCENTE Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
MAT/05 Analisi Matematica 1 1 B B1 E 5 5 Bardaro 45 10 0 0
MAT/05 Analisi Matematica 2 2 B B1 E 5 5 Bardaro 45 10 0
0
CHIM/07 Chimica 1 AI AI E 5 5 Rosi 45 10 0
0
Disegno dell'Architettura
12
ICAR/17 Disegno dell'Architettura 1 B B4 E 9 Bianconi 60 0 60 0
ICAR/17 Laboratorio di Disegno dell'architettura
1 B B4 E 3 0 0 0 60
Fisica Generale
8
FIS/01 Fisica I 2 B B2 E 5 40 15 0 0 FIS/01 Fisica II 2 B B2 3 30 10 0 0
MAT/03 Geometria 1 B B1 E 6 6 M. Buratti 55 15 0
0
IUS/10 Legisl. OOPP - Diritto Urbanistico 2 C C7 E 5 5 Giusti 45 10 0
0
Storia dell'architettura 1
12
ICAR/18 Storia dell'architettura 1 1-2 B B3 E 9 Masseria 60 0 60 0
ICAR/18 Laboratorio di storia dell'architettura 1
1-2 B B3 E 3 L. Fiorini 0 0 0 60
Inglese AAF AAF 2 2 CLA 20 15 0 0
Le ore dell'insegnamento Analisi matematica 1 (55 ore) sono così suddivise: Bardaro 45 ore, Mantellini 10 ore Le ore dell'insegnamento Analisi matematica 2 (55 ore sono così suddivise: Bardaro 45 ore, Mantellini 5 ore, Dr. Faina 5 ore Le ore dell'insegnamento Chimica (55 ore) sono così suddivise: Rosi 50 ore, Falcinelli 5 ore Le ore dell'insegnamento Storia dell'architettura 1 (120) sono così suddivise: Masseria 90 ore, Firini L. 30 ore. * l'insegnamento di lingua inglese è un integrato da 2 CFU con 2 moduli : lingua inglese 1 CFU (Prova finale e lingua straniera) e lingua inglese 1 CFU (Ulteriori conoscenze linguistiche)
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Corso di Studio: - Ingegneria edile-architettura - Perugia - Ciclo 2014 - II anno
SECONDO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Sem. Attività
form. Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU DOCENTE Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Mut.
Architettura e Composizione 1
13
ICAR/14 Architettura e Composizione 1 2 C C1 E 9 Belardi 60 0 60 0 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 1 2 C C1 E 4 0 0 0 80
Architettura tecnica 1
12
ICAR/10 Architettura tecnica 1 1-2 C C5 E 9 60 0 60 0 ICAR/10 Laboratorio Arch. Tecnica 1 1-2 C C5 E 3 0 0 0 60
ICAR/22 Economia ed Estimo Civile 1 C C6 E 8 8 Ventura 70 25 0
0
Meccanica Razionale e Statica 10
MAT/07 Meccanica Razionale 1 B B1 E 5 Saccomandi 45 10 0 0 L7 ICAR/08 Statica 1 C C3 E 5 Speranzini 45 10 0 0
ICAR/18 Storia dell'architettura 2 2 B B3 E 9 9 60 0 60
0
ICAR/17 Tecniche della Rappresentazione 1 AI AI E 5 5 Bianconi 45 0 10
0
Urbanistica
12
ICAR/21 Urbanistica 1-2 C C4 E 9 60 0 60 0 ICAR/21 Laboratorio di Urbanistica 1-2 C C4 E 3 0 0 0 60
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA - a.a.2015-2016 Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA / Classe LM-4 23/32
Corso di Studio: - Ingegneria edile-architettura - Perugia - Ciclo 2013 - III anno
TERZO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Sem. Attività
form. Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU DOCENTE Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Architettura e Composizione 2
16
ICAR/14 Architettura e Composizione 2 2 C C1 E 9 Verducci 60 0 60 0 L-ART/03 Storia dell'Arte Contemporanea 1 AI AI E 3 Marcelli 25 15 0 0 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 2 2 C C1 E 4 Verducci 0 0 0 80
Architettura tecnica 2
12
ICAR/10 Architettura tecnica 2 1 C C5 E 9 60 0 60 0 ICAR/10 Laboratorio Arch. Tecnica 2 1 C C5 E 3 0 0 0 60
Fisica Tecnica Ambientale
E 9
ING-IND/11 Fisica Tecnica 2 B B2 5 Asdrubali 40 20 0 0 ING-IND/11 Impianti 2 AI AI 4 Asdrubali 35 15 0 0
Idraulica e Infrastrutture Idrauliche Urbane
10
ICAR/01 Idraulica 1 AI AI E 5 Meniconi 45 10 0 0 ICAR/02 Infrastr. Idrauliche Urbane 2 AI AI E 5 Morbidelli 45 10 0 0
Scienza delle Costruzioni
12
ICAR/08 Scienza delle Costruzioni 1-2 C C3 E 9 Gioffrè 75 35 0 0 ICAR/08 Laboratorio di SdC 1-2 AI AI E 3 0 0 0 60
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Corso di Studio: - Ingegneria edile-architettura - Perugia - Ciclo 2012 - IV anno
QUARTO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Sem. Attività
form. Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU DOCENTE Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Architettura e Composizione 3
12
ICAR/14 Architettura e Composizione 3 1 C C1 E 9 F. Fiorini 60 0 60 0 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 3 1 C C1 E 3 F. Fiorini 0 0 0 60
ICAR/07 Geotecnica 2 C C3 7 Salcarini 60 20 0
0
Organizzazione del Cantiere
11
ICAR/11 Organizzazione del Cantiere I 1 C C5 E 8 Porceddu 55 0 55 0 ICAR/11 Laboratorio Organizzazione Cantiere 1 C C5 E 3 0 0 0 60
Progettazione urbanistica 12
ICAR/20 Progettazione urbanistica 1-2 C C4 E 9 Sartore 60 0 60 0 ICAR/20 Laboratorio Prog. Urbanistica 1-2 C C4 E 3 Camicia 0 0 0 60
Rilievo dell'Architettura
9
ICAR/17 Rilievo dell'Architettura 2 B B4 E 6 40 0 50 0 ICAR/17 Laboratorio di Rilievo dell'Arch. 2 B B4 E 3 Belardi 0 0 0 60
Tecnica delle Costruzioni
12
ICAR/09 Tecnica delle Costruzioni 1-2 C C3 E 9 Breccolotti 75 35 0 0 ICAR/09 Laboratorio Tecnica Costruzioni 1-2 AI AI E 3 D'Alesandro 0 0 0 60
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Corso di Studio: - Ingegneria edile-architettura - Perugia - Ciclo 2011 - V anno
QUINTO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Sem.
Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU DOCENTE Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Restauro Architettonico
12
ICAR/19 Restauro Architettonico 1-2 C C2 E 9 60 0 60 0 ICAR/19 Laboratorio Restauro Architettonico 1-2 C C2 E 3 0 0 0 60
ESAME A SCELTA
AAF AAF 12 9 60 0 60
0 Laboratorio Esame a scelta AAF AAF 3 0 0 0 60
ESAME A SCELTA
AAF AAF 9 9 80 35 0
0
Laboratorio Tesi di Laurea
AAF AAF 18 18 0 0 0
360
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Saranno inoltre attivati i seguenti insegnamenti: Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Sem. Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU DOCENTE Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
A Progettazione e rappresentazione dell'architettura Architettura e Composizione 4
E 12
ICAR/14 Progettazione Architettonica 2 E 6 40 40 ICAR/14 Applicazioni di Prog. Arch. 2 E 3 20 20 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 4 2 C C1 E 3 60 Progettazione Digitale
12
ICAR/17 Progettazione Digitale 1 B B4 E 9 Belardi 60 60 ICAR/17 Laboratorio Progettazione Digitale 1 B B4 E 3 60
Impianti di climatizzazione e condizionamento e energie rinnovabili 12
ING-IND/11
Impianti di climatizzazione e condizionamento e energie rinnovabili 2 B B4 E 9 Cotana 60 60
ING-IND/11
Laboratorio di imp. di clim. e cond. e en. rinn. 2 B B4 E 3 Goretti 60
B Pianificazione territoriale e ambientale
Pianificazione urbana e territoriale
12
ICAR/20 Pianificazione urbana e territoriale 1-2 C C4 E 9 Camicia 60 60
ICAR/20 Laboratorio di pianificazione urbana e territoriale
1-2 C C4 E 3 Sartore 60
Cartografia e fotogrammetria applicata
9
ICAR/06 Cartografia 2 B B4 E 5 Stoppini 40 20 ICAR/06 Fotogrammetria applicata 2 B B4 E 4 Radicioni 35 15
I tutors del Corso di Studio sono F. Bianconi, M. Gioffrè e M. Sartore
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ALLEGATO N. 2 - TABELLA N. 2 - Programmazione didattica prevista per il ciclo 2015 (D.M. 270/04)
PRIMO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU DOCENTE Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
MAT/05 Analisi Matematica 1 B B1 E 5 5 Bardaro
(Mantellini) 45 10 0 0
MAT/05 Analisi Matematica 2 B B1 E 5 5
Bardaro (Mantellini
Faina) 45 10 0 0
CHIM/07 Chimica AI AI E 5 5 Rosi
(Falcinelli) 45 10 0 0
Disegno dell'Architettura 12
ICAR/17 Disegno dell'Architettura B B4 E 9 Bianconi 60 0 60 0
ICAR/17 Laboratorio di Disegno dell'architettura B B4 E 3 0 0 0 60
Fisica Generale 8
FIS/01 Fisica I B B2 E 5 40 15 0 0 FIS/01 Fisica II B B2 3 30 10 0 0
MAT/03 Geometria B B1 E 6 6 Buratti M. 55 15 0
0
IUS/10 Legisl. OOPP - Diritto Urbanistico C C7 E 5 5 Giusti 45 10 0
0
Storia dell'architettura 1 12
ICAR/18 Storia dell'architettura 1 B B3 E 9 Masseria 60 0 60 0
ICAR/18 Laboratorio di storia dell'architettura 1 B B3 E 3 L. Fiorini 0 0 0 60
Inglese AAF AAF 2 2 CLA 20 15 0
0 CFU 60 54 6
* l'insegnamento di lingua inglese è un integrato da 2 CFU con 2 moduli : lingua inglese 1 CFU (Prova finale e lingua straniera) e lingua inglese 1 CFU (Ulteriori conoscenze linguistiche)
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SECONDO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU DOCENTE Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Architettura e Composizione 1 13
ICAR/14 Architettura e Composizione 1 C C1 E 9 Belardi 60 0 60 0 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 1 C C1 E 4 0 0 0 80
Architettura tecnica 1 12
ICAR/10 Architettura tecnica 1 C C5 E 9 60 0 60 0 ICAR/10 Laboratorio Arch. Tecnica 1 C C5 E 3 0 0 0 60
ICAR/22 Economia ed Estimo Civile C C6 E 8 8 Ventura 70 25 0
0
Meccanica Razionale e Statica 10
MAT/07 Meccanica Razionale B B1 E 5 Saccomandi 45 10 0 0 ICAR/08 Statica C C3 E 5 Speranzini 45 10 0 0
ICAR/18 Storia dell'architettura 2 B B3 E 9 9 60 0 60
0
ICAR/17 Tecniche della Rappresentazione AI AI E 5 5 Bianconi 45 0 10
0
Urbanistica 12
ICAR/21 Urbanistica C C4 E 9 60 0 60 0 ICAR/21 Laboratorio di Urbanistica C C4 E 3 0 0 0 60 CFU 69 59 10
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TERZO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU DOCENTE Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Architettura e Composizione 2 16
ICAR/14 Architettura e Composizione 2 C C1 E 9 Verducci 60 0 60 0 L-ART/03 Storia dell'Arte Contemporanea AI AI E 3 Marcelli 25 15 0 0 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 2 C C1 E 4 Verducci 0 0 0 80
Architettura tecnica 2 12
ICAR/10 Architettura tecnica 2 C C5 E 9 60 0 60 0 ICAR/10 Laboratorio Arch. Tecnica 2 C C5 E 3 0 0 0 60
Fisica Tecnica Ambientale E 9
ING-IND/11 Fisica Tecnica B B2 5 Asdrubali 40 20 0 0 ING-IND/11 Impianti AI AI 4 Asdrubali 35 15 0 0
Idraulica e Infrastrutture Idrauliche Urbane 10
ICAR/01 Idraulica AI AI E 5 Meniconi 45 10 0 0 ICAR/02 Infrastr. Idrauliche Urbane AI AI E 5 Morbidelli 45 10 0 0
Scienza delle Costruzioni 12
ICAR/08 Scienza delle Costruzioni C C3 E 9 Gioffrè 75 35 0 0 ICAR/08 Laboratorio di SdC AI AI E 3 0 0 0 60 CFU 59 49 10
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QUARTO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU DOCENTE Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Architettura e Composizione 3 12
ICAR/14 Architettura e Composizione 3 C C1 E 9 F. Fiorini 60 0 60 0 ICAR/14 Laboratorio Architettura e Comp. 3 C C1 E 3 F. Fiorini 0 0 0 60
ICAR/07 Geotecnica C C3 E 7 7 Salcarini 60 20 0
0
Organizzazione del Cantiere 9
ICAR/11 Organizzazione del Cantiere C C5 E 6 Porceddu 44 0 50 0 ICAR/11 Laboratorio Organizzazione Cantiere C C5 E 3 0 0 0 60
Progettazione urbanistica 12
ICAR/20 Progettazione urbanistica C C4 E 9 Sartore 60 0 60 0 ICAR/20 Laboratorio Prog. Urbanistica C C4 E 3 Camicia 0 0 0 60
Rilievo dell'Architettura 9
ICAR/17 Rilievo dell'Architettura B B4 E 6 40 0 50 0 ICAR/17 Laboratorio di Rilievo dell'Arch. B B4 E 3 Belardi 0 0 0 60
Tecnica delle Costruzioni 12
ICAR/09 Tecnica delle Costruzioni C C3 E 9 Breccolotti 75 35 0 0 ICAR/09 Laboratorio Tecnica Costruzioni AI AI E 3 D’Alessandro 0 0 0 60 CFU 61 46 15
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QUINTO ANNO Numero di ore di Lez. Eserc. e Laboratori
SSD Denominazione Insegnamento Attività form.
Amb. disc.
M. Ver. CFU CFU CFU DOCENTE Lezioni
Esercitazioni Applicative
Esercitazioni Progettuali Lab.
Restauro Architettonico 12 ICAR/19 Restauro Architettonico C C2 E 9 60 0 60 0 ICAR/19 Laboratorio Restauro Architettonico C C2 E 3 0 0 0 60 ESAME A SCELTA AAF AAF 12 9 60 0 60 0 Laboratorio Esame a scelta AAF AAF 3 0 0 0 60 ESAME A SCELTA AAF AAF 9 9 80 35 0 0 Laboratorio Tesi di Laurea AAF AAF 18 18 0 0 0 360 CFU 51 27 24 1816 328 835 1300 CFU Totali 300 235 65 Numero totale ore 4279 300
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NOTE: I seguenti CFU sono per il controllo dei 60 cfu tenuti da professori di ruolo nei SSD (DM 16/03/2008 art.1.comma 9)
MAT/05 Analisi Matematica 1 5 Bardaro MAT/05 Analisi Matematica 2 5 Bardaro CHIM/07 Chimica 5 Rosi ICAR/17 Disegno dell'Architettura 12 Bianconi MAT/03 Geometria 6 M. Buratti IUS/10 Legisl. OOPP - Diritto Urbanistico 5 Giusti Meccanica Razionale e Statica 10 MAT/07 Meccanica Razionale Saccomandi ICAR/08 Statica Speranzini ICAR/17 Tecniche della Rappresentazione 5 Bianconi ICAR/21 Urbanistica 12
ICAR/14 Architettura e Composizione 2 12 VERDUCCI ING-IND/11 Fisica Tecnica Ambientale 9 Asdrubali
Idraulica e Infrastrutture Idrauliche Urbane 10
ICAR/01 Idraulica Meniconi ICAR/02 Infrastr. Idrauliche Urbane Morbidelli Scienza delle Costruzioni 12 ICAR/08 Scienza delle Costruzioni Gioffrè ICAR/08 Laboratorio di SdC
ICAR/14 Architettura e Composizione 3 12 F. Fiorini ICAR/07 Geotecnica 7 Salcarini Progettazione urbanistica 12 ICAR/20 Progettazione urbanistica Camicia ICAR/20 Laboratorio Prog. Urbanistica Sartore ICAR/17 Rilievo dell'Architettura 9 ICAR/09 Tecnica delle Costruzioni 9 Breccolotti
I docenti necessari alla verifica dei requisiti minimi (D.M. 544/2008) sono i seguenti: Asdrubali, Bardaro, Belardi, Bianconi, Breccolotti, Buratti M., Camicia, Cavalagli, Faina, Falcinelli, Ferri, Fiorini F., Gioffrè, Giusti, Mantellini, Menchetelli, Meniconi, Morbidelli, Rosi, Salciarini, Sartore, Speranzini, Verducci. I precedenti docenti corrispondo ai docenti di riferimento (docenti incardinati) del Corso di Laurea. I professori: Buratti M., Belardi e Camicia sono i docenti di riferimento (D.D. 61 del 10/06/08)
UNIV. STUDI DI PERUGIA - Reg. did. Corso di Laurea Mag. Ingegneria CIVILE – Cl. LM-23 - a.a.2015-2016 1/15
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA Regolamento didattico del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria CIVILE Classe LM-23
a.a.2015-2016
TITOLO I Dati generali
ARTICOLO 1 - Funzioni e struttura del corso di laurea
Il presente regolamento disciplina il Corso di laurea magistrale in Ingegneria CIVILE (classe LM-23 Ingegneria Civile) della Università degli Studi di Perugia in conformità alla legge 19 novembre 1990 n. 341, al Decreto del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 22 ottobre 2004 n. 270, Decreto Ministeriale 22 settembre 2010 n. 17 e relativi decreti attuativi e al Regolamento didattico di Ateneo. Il corso è attivo presso la sede di Perugia ed è coordinato dal Consiglio di Intercorso di Ingegneria Civile (struttura didattica), con presidente pro-tempore prof. Vittorio Gusella. Sito web : http://www.ing1.unipg.it Il corso di studio rilascia il titolo di ”Dottore Magistrale in Ingegneria Civile”.
ARTICOLO 2 - Obiettivi formativi, sbocchi occupazionali e professionali a) Gli obiettivi formativi qualificanti del corso di studio sono:
- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell'ingegneria complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell'ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito relativamente a quelli dell'ingegneria civile, nella quale sono capaci di identificare, formulare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
- essere capaci di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
- essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità; - essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali; - avere conoscenze nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale; - essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione
Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari. b) Il Corso di studio ha l’obiettivo specifico di fornire agli studenti una formazione di livello avanzato
per l'esercizio di attività di elevata qualificazione negli ambiti disciplinari dell’ingegneria Civile. Il corso di laurea magistrale ha l'obiettivo di preparare tecnici con una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione nel settore dell'Ingegneria Civile. Più specificatamente il corso prevede la formazione di figure professionali con una preparazione orientata alla analisi, progettazione e gestione di costruzioni civili e infrastrutture civili. Il percorso formativo prevede due curricula: "Strutture" e "Infrastrutture". Si osserva innanzitutto che sono previsti insegnamenti comuni fra i due curricula al fine di fornire una base comune di conoscenza. Parimenti i due curricula si distinguono attraverso specifici insegnamenti al fine di fornire una elevata specificità professionale. Nel caso del curriculum Strutture è prevista una maggiore attenzione all'analisi, progettazione, recupero di costruzioni civili. Sono approfonditi i modelli matematici, i metodi di analisi strutturale con particolare attenzione agli aspetti di meccanica computazionale, i criteri e metodi di progettazione antisismici, lo studio delle strutture speciali e il recupero e riabilitazione di strutture esistenti anche con tecniche innovative. Nel caso del curriculum Infrastrutture il percorso formativo pone maggiore attenzione alla progettazione di sistemi complessi inseriti nel territorio e alla gestione degli stessi. La preparazione è completata da insegnamenti affini e integrativi con specifico riferimento alla progettazione e gestione di impianti. Il risultato è una solida preparazione nelle discipline di base e caratterizzanti l'ingegneria civile, attraverso un percorso formativo che approfondisce, oltre agli aspetti metodologico - operativi, anche quelli teorico - applicativi.
c) I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea magistrale della classe sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo della produzione, della progettazione avanzata, della pianificazione e della
UNIV. STUDI DI PERUGIA - Reg. did. Corso di Laurea Mag. Ingegneria CIVILE – Cl. LM-23 - a.a.2015-2016 2/15
programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione, sia nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. I laureati magistrali potranno trovare occupazione presso imprese di costruzione e manutenzione di opere civili, impianti e infrastrutture civili; studi professionali e società di progettazione di opere, impianti e infrastrutture; uffici pubblici di progettazione, pianificazione, gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali; aziende, enti, consorzi ed agenzie di gestione e controllo di sistemi di opere e servizi; società di servizi per lo studio di fattibilità dell'impatto urbano e territoriale delle infrastrutture. È prevista l’attivazione, in accordo con enti pubblici e privati, di stage e tirocini.
d) Le attività didattiche si articolano in due anni e corrispondono ad un carico didattico di 120 CFU, sostanzialmente equi - distribuiti. Il calendario delle attività didattiche è stabilito nell’ambito delle azioni di coordinamento con gli altri corsi di studio.
ARTICOLO 3 - Requisiti di ammissione e modalità di verifica
a) È prevista, per il Corso di laurea magistrale, una utenza sostenibile di 100 unità. b) Per essere ammessi al corsi di studio occorre essere in possesso della laurea o del diploma
universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. c) L'ammissione al corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile richiede il possesso di requisiti
curriculari e di una adeguata preparazione personale circa i metodi e i contenuti generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria caratterizzanti per la classe delle lauree L-7.
d) Possiede i requisiti curriculari per l’accesso lo studente che nella laurea triennale ha acquisito: - (1) almeno n. 45 CFU nei S.S.D. relativi alle Attività Formative di Base secondo il DM 270/04
MAT/03, MAT/05, MAT/07, FIS/01,CHIM/07 ; - (2) almeno n. 72 CFU negli ambiti caratterizzanti la classe L-7
Sono conteggiati solo i CFU acquisiti con specifiche verifiche di profitto nel percorso triennale e sono esclusi i CFU acquisiti in base a valutazioni di conoscenze e abilità professionali certificate. Lo studente che non ha i requisiti curriculari non è ammesso al Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile.
e) È ritenuta adeguata la preparazione personale dello studente che nei CFU acquisiti nei S.S.D. di cui al punto d(1) ha riportato una media pesata p1>= 22/30 e nei CFU di cui al punto d(2) ha riportato una media pesata p2 >=24/30.
f) Non è ritenuta adeguata per l’ammissione al corso di studio la preparazione personale dello studente che nei CFU acquisiti nei S.S.D. di cui al punto d(1) ha riportato una media pesata p1< 21/30 e nei CFU acquisiti nei S.S.D. di cui al punto d(2) ha riportato una media pesata p2< 22/30.
g) Nei casi in cui le medie pesate non rientrino nelle situazioni indicate alle lettere e) e f), lo studente in possesso dei requisiti curriculari, per essere ammesso, deve superare una prova per la valutazione della adeguatezza della preparazione personale. Le prove di ammissione saranno due ogni anno e avverranno prima dell’inizio delle attività didattiche semestrali.
h) Il corso di studio, se necessario, predisporrà attività di recupero dedicate al raggiungimento dei requisiti per l’accesso.
ARTICOLO 4 - Passaggi e trasferimenti Per permettere un efficace inserimento nelle attività didattiche, la presentazione della pratica di passaggio da altro corso di studio e/o trasferimento da altro Ateneo deve avvenire, di norma, entro il mese di ottobre.
TITOLO II PERCORSO FORMATIVO
ARTICOLO 5 - Curriculum
Il Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile si articola in due curricula: STRUTTURE e INFRASTRUTTURE
ARTICOLO 6 - Percorsi formativi a)
UNIV. STUDI DI PERUGIA - Reg. did. Corso di Laurea Mag. Ingegneria CIVILE – Cl. LM-23 - a.a.2015-2016 3/15
CICLO 2015 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Strutture
Insegnamento anno modulo S ssd C AI Altro Ore Docente ssd 1 Idrologia e costruzioni idrauliche 1 Idrologia II 2s ICAR/02 5 40 Corradini ICAR/02
Costruzioni Idrauliche 2s ICAR/02 5 40 Manciola ICAR/02
2 Impianti Tecnici per l'Edilizia 1 1s ING-IND/11
5 40 Buratti C. ING-
IND/11
3 Complementi di Scienza delle Costruzioni 1 Meccanica non lineare delle strutture 1s ICAR/08 8 64 Gusella ICAR/08
Dinamica delle strutture 2s ICAR/08 6 48 Cluni ICAR/08
4 Costruzione di strade, ferrovie e aeroporti 1 1s ICAR/04 5 40 Cerni ICAR/04
5 Complementi di Tecnica delle Costruzioni
1 1-2s ICAR/09 10 80 Ubertini ICAR/09
6 Costruzioni in zona sismica 2 1-2s ICAR/09 12 96 Mezzi ICAR/09 7 Tecnica delle Fondazioni 2 1-2s ICAR/07 10 80 Tamagnini ICAR/07 8 Sistemazione dei bacini idrografici 2 1s ICAR/02 5 40 Saltalippi ICAR20 9 Esame a scelta 2 9 72
Corsi Professionalizzanti 2 2 16 Prova Finale 2 9 72 56 15 20 91 728 Insegnamento anno modulo S ssd C AI Altro Ore Docente ssd 10 Meccanica Computazionale 1 1-2s ICAR/08 9 72 Gioffrè ICAR/08
11 Diagnosi dei dissesti e problemi strutturali speciali
2 Diagnosi e terapia dei dissesti delle strutture
2s ICAR/08 5 40 Borri ICAR/08
Problemi strutturali speciali 1s ICAR/08 5 40 Speranzini ICAR/08
12 Controllo, collaudo e riabilitazione delle costruzioni
1 1-2s ICAR/09 10 80 Venanzi ICAR/09
29 0 0 29 232 Tot. ore 960 C AI Altro 85 15 20 120
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CICLO 2015 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Infrastrutture
Insegnamento anno modulo S ssd C AI Altro Ore Docente ssd
1 Idrologia e costruzioni idrauliche 1 Idrologia II 2s ICAR/02 5 40 Corradini ICAR/02
Costruzioni Idrauliche 2s ICAR/02 5 40 Manciola ICAR/02
2 Impianti Tecnici per l'Edilizia 1 1s ING-
IND/11 5 40 Buratti C.
ING-IND/11
3 Complementi di Scienza delle Costruzioni 1 Meccanica non lineare delle strutture 1s ICAR/08 8 64 Gusella ICAR/08
Dinamica delle strutture 2s ICAR/08 6 48 Cluni ICAR/08 4 Costruzione di strade, ferrovie e aeroporti 1 1s ICAR/04 5 40 Cerni ICAR/04 5 Compl. di Tecnica delle Costruzioni 1 1-2s ICAR/09 10 80 Ubertini ICAR/09 6 Costruzioni in zona sismica 2 1-2s ICAR/09 12 96 Mezzi ICAR/09 7 Tecnica delle Fondazioni 2 1-2s ICAR/07 12 96 Tamagnini ICAR/07
8 Ingegneria per la sistemazione dei bacini idrografici
2 Ingegneria dei corsi d'acqua 1s ICAR/02 5 40 Saltalippi ICAR/02
Sistemazione bacini idrografici 1s ICAR/02 5 40 Saltalippi ICAR/02 9 Esame a scelta 2 9 72
Corsi Professionalizzanti 2 2 16 Prova Finale 2 9 72 68 10 20 98 784 Insegnamento anno modulo S ssd C AI Altro Ore Docente ssd 10 Pianificazione dei trasporti 1 2s ICAR/20 4 32 Sartore ICAR/20
11 Processi di Trasporto e Idraulica per i Sistemi 1 Idraulica per i sistemi e l'ambiente 1s ICAR/01 5 40 Ferrante ICAR/01
Processi di trasporto nei fluidi e nel suolo
2s ICAR/02 3 24 Flammini ICAR/02
12 Gestione e Impianti per le Risorse Idriche 2 Gestione delle risorse idriche 1s ICAR/02 5 40 Morbidelli ICAR/02 Impianti speciali idraulici 2s 5 40 Morbidelli ICAR/02 15 7 0 22 176 Tot. ore 960 C AI Altro 83 17 20 120 Alternativa esame 4 (Costruzione di strade, ...) : "Laboratorio per la gestione e manutenzione delle infrastrutture viarie" (ICAR/04-N.CFU 5C (2S) - Ore 40)
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b) CICLO 2014 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Strutture
Insegnamento anno modulo S ssd CFU Ore Costruzioni in zona sismica 2 1-2s ICAR/09 9 72 Complementi di Tecnica delle Costruzioni e Ponti 2 Complementi di Tecnica delle Costruzioni 1s ICAR/09 5 40 Ponti 1-2s ICAR/09 8 64 Tecnica delle Fondazioni 2 1-2s ICAR/07 10 80 Sistemazione dei bacini idrografici 2 1s ICAR/02 5 40 Insegnamento anno modulo S ssd CFU Ore Diagnosi dei dissesti e problemi strutturali speciali
2 Diagnosi e terapia dei dissesti delle strutture 2s ICAR/08 5 40
Problemi strutturali speciali 1s ICAR/08 5 40 Controllo, collaudo e riabilitazione delle costruzioni 2 Controllo e collaudo 1s ICAR/09 5 40 Riabilitazione 2s ICAR/09 5 40
CICLO 2014 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Infrastrutture
Insegnamento anno modulo S ssd CFU Ore Costruzioni in zona sismica 2 1-2s ICAR/09 9 72 Complementi di Tecnica delle Costruzioni e Ponti 2 Complementi di Tecnica delle Costruzioni 1s ICAR/09 5 40 Ponti 1-2s ICAR/09 8 64 Tecnica delle Fondazioni 2 1-2s ICAR/07 12 96 Ingegneria per la sistemazione dei bacini idrografici 2 Ingegneria dei corsi d'acqua 1s ICAR/02 5 40 Sistemazione bacini idrografici 1s ICAR/02 5 40 Insegnamento anno modulo S ssd CFU Ore Gestione e Impianti per le Risorse Idriche 2 Gestione delle risorse idriche 1s ICAR/02 5 40 Impianti speciali idraulici 2s ICAR/02 5 40
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L’individuazione dei semestri è indicativa e potrà essere modificata in relazione all’organizzazione e definizione dell’orario delle lezioni. Parimenti il Corso di Studio potrà apportare limitate modifiche di attribuzione di crediti formativi nel rispetto dell’Ordinamento Didattico per ragioni organizzative. Il Consiglio si riserva di valutare le scelte sulla base della coerenza e adeguatezza con l’obiettivo formativo del corso di studi. Detta valutazione è un parametro che concorre alla determinazione della votazione finale per il conseguimento del titolo accademico secondo quanto stabilito dal comma 4 dell’art. 24 del Regolamento didattico d’Ateneo. Si precisa che la valutazione conseguita negli esami a scelta sarà di norma considerata per la determinazione della media pesata di accesso alla tesi di laurea solo nel caso in cui siano scelti insegnamenti propri dei Corsi di Studio afferenti all'Intercorso di Laurea in Ingegneria Civile. In caso contrario si potrà tener conto della valutazione dell'esame solo su esplicita indicazione del Consiglio di Intercorso a seguito di richiesta dell'allievo che motivi la scelta fatta ai fini della suo percorso di studi. In particolare si consigliano i seguenti insegnamenti:
Insegnamento Corso di Laurea SSD Architettura e composizione 1 / 2 / 3 Ing. Edile – Architettura ICAR/14 Architettura tecnica II Ing. Edile – Architettura ICAR/10 Organizzazione del cantiere Ing. Edile - Architettura ICAR/11 Rilievo dell’architettura Ing. Edile - Architettura ICAR/11 Restauro architettonico Ing. Edile - Architettura ICAR/19 Pianificazione urbana e territoriale Ing. Edile - Architettura ICAR/20
Il corso di studio consentirà, previa valutazione di congruità ed adeguatezza con l’obiettivo formativo, agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini integrativi che non sono gia caratterizzanti. Lo studente che abbia già sostenuto nel Corso di Laurea in Ingegneria Civile insegnamenti previsti nel presente percorso formativo magistrale dovrà sostituire detti insegnamenti con altri appartenenti allo stesso ambito e settore scientifico disciplinare e/o differenziare l’insegnamento stesso con l’accordo del docente incaricato e del Consiglio di Intercorso di Laurea.
c) Sulla base dei Manifesti degli studi di cui alle precedenti lettere a) e b), per l’a.a. 2015-16 saranno attivati i seguenti insegnamenti
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Programmazione didattica 2015-16
CICLO 2015 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Strutture - I anno
Insegnamento anno modulo S ssd CFU AI Ore Idrologia e costruzioni idrauliche 1 Idrologia II 2s ICAR/02 5 40 Costruzioni Idrauliche 2s ICAR/02 5 40 Impianti Tecnici per l'Edilizia 1 1s ING-IND/11 5 40 Complementi di Scienza delle Costruzioni 1 Meccanica non lineare delle strutture 1s ICAR/08 8 64 Dinamica delle strutture 2s ICAR/08 6 48 Costruzione di strade, ferrovie e aeroporti 1 1s ICAR/04 5 40 Complementi di Tecnica delle Costruzioni 1 1-2s ICAR/09 10 80 Meccanica Computazionale 1 1-2s ICAR/08 9 72 Controllo, collaudo e riabilitazione delle costruzioni 1 1-2s ICAR/09 10 80
CICLO 2015 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Infrastrutture - I anno
Insegnamento anno modulo S ssd CFU AI Ore
Idrologia e costruzioni idrauliche 1 Idrologia II 2s ICAR/02 5 40
Costruzioni Idrauliche 2s ICAR/02 5 40 Impianti Tecnici per l'Edilizia 1 1s ING-IND/11 5 40
Complementi di Scienza delle Costruzioni 1 Meccanica non lineare delle strutture 1s ICAR/08 8 64
Dinamica delle strutture 2s ICAR/08 6 48 Costruzione di strade, ferrovie e aeroporti 1 1s ICAR/04 5 40 Compl. di Tecnica delle Costruzioni 1 1-2s ICAR/09 10 80 Pianificazione dei trasporti 1 2s ICAR/20 4 32
Processi di Trasporto e Idraulica per i Sistemi 1 Idraulica per i sistemi e l'ambiente 1s ICAR/01 5 40
Processi di trasporto nei fluidi e nel suolo 2s ICAR/02 3 24
Alternativa esame 4 (Costruzione di strade, ...) : "Laboratorio per la gestione e manutenzione delle infrastrutture viarie" (ICAR/04-N.CFU 5C (2S) - Ore 40)
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CICLO 2014 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Strutture - II anno
Insegnamento anno modulo S ssd CFU Ore Costruzioni in zona sismica 2 1-2s ICAR/09 9 72 Complementi di Tecnica delle Costruzioni e Ponti 2 Complementi di Tecnica delle Costruzioni 1s ICAR/09 5 40 2 Ponti 1-2s ICAR/09 8 64 Tecnica delle Fondazioni 2 1-2s ICAR/07 10 80 Sistemazione dei bacini idrografici 2 1s ICAR/02 5 40 Diagnosi dei dissesti e problemi strutturali speciali
2 Diagnosi e terapia dei dissesti delle strutture 2s ICAR/08 5 40
2 Problemi strutturali speciali 1s ICAR/08 5 40 Controllo, collaudo e riabilitazione delle costruzioni 2 Controllo e collaudo 1s ICAR/09 5 40 2 Riabilitazione 2s ICAR/09 5 40
CICLO 2014 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Infrastrutture - II anno
Insegnamento anno modulo S ssd C Ore Costruzioni in zona sismica 2 1-2s ICAR/09 9 72 Complementi di Tecnica delle Costruzioni e Ponti 2 Complementi di Tecnica delle Costruzioni 1s ICAR/09 5 40 Ponti 1-2s ICAR/09 8 64 Tecnica delle Fondazioni 2 1-2s ICAR/07 12 96 Ingegneria per la sistemazione dei bacini idrografici 2 Ingegneria dei corsi d'acqua 1s ICAR/02 5 40 Sistemazione bacini idrografici 1s ICAR/02 5 40 Gestione e Impianti per le Risorse Idriche 2 Gestione delle risorse idriche 1s ICAR/02 5 40 Impianti speciali idraulici 2s ICAR/02 5 40
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La tabella, completata in sede di programmazione didattica, sarà inserita in allegato n.1 divenendo parte integrante del Regolamento. In allegato n. 2 e’ riportata la docenza preventivata per l’intero ciclo 2014 (DM.270/04 - DM 17), per il controllo dei requisiti minimi. d) Tutti gli insegnamenti sono svolti con modalità convenzionale e in lingua italiana. e) Il Consiglio di Intercorso organizzerà un “sistema di valutazione della qualità” delle attività svolte, diverso dalla sola raccolta delle opinioni degli studenti frequentatori. La valutazione potrà essere effettuata da più soggetti: corpo docente, studenti ed in particolare laureandi, associazioni esterne e/o ordini professionali, oltre che attraverso i parametri rilevati dalla banca dati Alma laurea.
ARTICOLO 7 - Studenti part-time Per gli studenti che si iscrivono come studenti part-time e con un piano di studi personale che preveda diversa articolazione del percorso formativo, sono predisposte attività didattiche ad hoc. In base alle esigenze dovute ad impegni lavorativi e al piano di studio, saranno messe a disposizione forme dedicate di didattica che prevedono assistenza tutoriale, attività di monitoraggio della preparazione, didattica frontale specifica e, se necessario, servizi didattici a distanza.
ARTICOLO 8 - Propedeuticità, Obblighi di frequenza - Regole di sbarramento Per tutti gli insegnamenti con numerazione progressiva è obbligatorio il rispetto dell’ordine nell’acquisizione dei crediti. Sono inoltre obbligatorie le seguenti propedeuticità:
Insegnamento Insegnamento propedeutico Fondazioni Complementi di scienza delle costruzioni
Costruzioni in zona sismica Complementi di scienza delle costruzioni Possono essere previste regole per l’accertamento della frequenza. I docenti che le ritenessero necessarie devono darne comunicazione alla struttura didattica.
ARTICOLO 9 - Piani di studio Il piano delle attività didattiche riportato nel Manifesto degli studi costituisce il piano ufficiale del corso di studio a cui si adeguano gli studenti iscritti ai relativi anni di corso. Lo studente in corso può predisporre, in deroga al piano ufficiale, un piano di studi personale, nel rispetto dell’Ordinamento didattico e delle attività effettivamente erogate. Il piano deve essere presentato per l’approvazione, di norma, entro il mese di ottobre. Deve essere predisposto su apposito modulo fornito dalla segreteria studenti e consegnato alla segreteria stessa che provvederà a iscriverlo a protocollo e trasmetterlo per la valutazione. La struttura didattica valuta i piani di studio individuali, tenendo conto delle esigenze di formazione culturale e di preparazione professionale dello studente. Qualunque variazione al percorso formativo previsto dal Manifesto degli studi, che preveda variazioni di insegnamenti o diversa distribuzione degli insegnamenti negli anni di corso e/o nei semestri, si configura come piano di studio personale e, in quanto tale, deve essere sottoposto alla approvazione della struttura didattica.
ARTICOLO 10 - Prova finale Il Corso di studio si conclude con una prova finale che consiste nella discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, sotto la guida di uno o più relatori, uno dei quali deve essere docente del corso di studio. La struttura didattica può ammettere tesi prodotte collettivamente da più studenti, purché siano corredate da una relazione del/i relatore/i che attesti il contributo dei singoli studenti alla preparazione. La struttura didattica può autorizzare la preparazione della tesi presso altre Università o strutture di ricerca italiane ed estere o nell’ambito di attività di tirocinio o stage di lavoro. La struttura didattica può intervenire per regolamentare la equa ripartizione delle responsabilità delle prove finali tra i docenti. Al termine della discussione della prova finale la Commissione, composta da sette membri e presieduta, di norma, dal presidente del Consiglio di intercorso di Ingegneria Civile, decide a porte chiuse la votazione
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finale, che comprende la valutazione nel seguente ordine: dell’elaborato presentato, della discussione e del curriculum dello studente. Il punteggio finale è assegnato in centodecimi con eventuale lode.
TITOLO III - Docenti –Tutor
ARTICOLO 11 - Docenti
In allegato n. 1 si riportano per il ciclo 2014 (DM 270/04):
- i docenti che si prevede di impegnare nel corso di studio necessari alla verifica dei requisiti minimi - i CFU che devono essere coperti da professori dei s.s.d. - i docenti di riferimento ai sensi del D.D. 10/06/2008 n.61.
ARTICOLO 12 - Orientamento e Tutorato
Per le attività formative propedeutiche alle attività didattiche del corso di studio si rimanda all’Art. 3 del presente Regolamento. Ogni 30 studenti immatricolati si prevede l’istituzione di un tutor che svolga le funzioni previste dal Regolamento didattico di Ateneo. Possono svolgere attività di tutorato: professori e ricercatori, soggetti previsti dalla legge 170/2003, ulteriori soggetti previsti nel Regolamento didattico di Ateneo. Ritenendo che le immatricolazioni siano in numero minore o uguale alla numerosità massima prevista per la classe, sono previsti almeno n. 3 tutor. I nominativi sono riportati nell’allegato 1. È previsto un servizio rivolto a favorire l’inserimento dei laureati mediante un comitato di indirizzo a cui partecipano anche ordini professionali e associazioni del mondo del lavoro. Qualora vengano immatricolati soggetti diversamente abili, la struttura didattica provvederà, su richiesta, a mettere a disposizione mezzi strumentali e personale di supporto, secondo le specifiche esigenze.
TITOLO IV - Norme comuni
ARTICOLO 13 - Approvazione e modifiche ai Regolamento
Il Regolamento è approvato dal Consiglio di Intercorso Ingegneria Civile. Annualmente si procede alla revisione del Regolamento, almeno per gli articoli del Titolo II. In casi di comprovata necessità, modifiche a questa parte del Regolamento possono essere proposte in corso d’anno, dalla struttura didattica competente e approvate. Il presente Regolamento è conforme all’Ordinamento didattico. Il Regolamento entra in vigore all’atto della emanazione con decreto rettorale.
ARTICOLO 14 - Norme transitorie
In deroga all’art. 3, gli studenti che si immatricoleranno nell'a.a. 2015-16 essendo in possesso di laurea nella classe L7-Ingegneria Civile conseguita presso l’Ateneo di Perugia sono ritenuti in possesso sia dei requisiti curriculari sia della adeguata preparazione iniziale. Per gli altri il possesso dei requisiti curriculari avverrà ai sensi dell’art. 3 lettera d) e il possesso dei requisiti per l’accesso sarà valutata singolarmente dalla struttura didattica.
UNIV. STUDI DI PERUGIA - Reg. did. Corso di Laurea Mag. Ingegneria CIVILE – Cl. LM-23 - a.a.2015-2016 11/15
ALLEGATO N.1 - Reg. did. Corso di Laurea Mag. Ingegneria Civile - TABELLA N.1-Programmazione didattica 2015-16
CICLO 2015 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Strutture - I anno Insegnamento anno modulo S ssd C AI Ore Docente ssd Mutuazioni Idrologia e costruzioni idrauliche 1 Idrologia II 2s ICAR/02 5 40 Corradini ICAR/02 LM 23 infrastrutture Costruzioni Idrauliche 2s ICAR/02 5 40 Manciola ICAR/02 LM 23 infrastrutture
Impianti Tecnici per l'Edilizia 1 1s ING-IND/11
5 40 Buratti C.
ING-IND/11
Complementi di Scienza delle Costruzioni 1 Meccanica non lineare delle strutture
1s ICAR/08 8 64 Gusella ICAR/08
Dinamica delle strutture 2s ICAR/08 6 48 Cluni ICAR/08
Costruzione di strade, ferrovie e aeroporti 1 1s ICAR/04 5 40 Cerni ICAR/04 LM 23 infrastrutture
Complementi di Tecnica delle Costruzioni
1 1-2s ICAR/09 10 80 Ubertini ICAR/09
Meccanica Computazionale 1 1-2s ICAR/08 9 72 Gioffrè ICAR/08 Controllo, collaudo e riabilitazione delle costruzioni
1 1-2s ICAR/09 10 80 Venanzi ICAR/09
CICLO 2015 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Infrastrutture - I anno
Insegnamento anno modulo S ssd C AI Ore Docente ssd Mutuazioni Pianificazione dei trasporti 1 2s ICAR/20 4 32 Sartore ICAR/20
Idrologia e costruzioni idrauliche 1 Idrologia II 2s ICAR/02 5 40 Corradini ICAR/02
Costruzioni Idrauliche 2s ICAR/02 5 40 Manciola ICAR/02
Impianti Tecnici per l'Edilizia 1 1s ING-IND/11
5 40 Buratti C. ING-IND/11 LM23 strutture
Complementi di Scienza delle Costruzioni 1 Meccanica non lineare delle strutture
1s ICAR/08 8 64 Gusella ICAR/08 LM23 strutture
Dinamica delle strutture 2s ICAR/08 6 48 Cluni ICAR/08 LM23 strutture Costruzione di strade, ferrovie e aeroporti 1 1s ICAR/04 5 40 Cerni ICAR/04 LM23 strutture Compl. di Tecnica delle Costruzioni 1 1-2s ICAR/09 10 80 Ubertini ICAR/09 LM23 strutture
Processi di Trasporto e Idraulica per i Sistemi 1 Idraulica per i sistemi e l'ambiente 1s ICAR/01 5 40 Ferrante ICAR/01 LM 35 amb. ter.
1 Processi di trasporto nei fluidi e nel suolo
2s ICAR/02 3 24 Flammini ICAR/02 LM 35 amb. ter.
Alternativa esame (Costruzione di strade, ...) : "Laboratorio per la gestione e manutenzione delle infrastrutture viarie" (ICAR/04-N.CFU 5C (2S) - Ore 40) Docente: Cerni Le ore dell'insegnamento Meccanica Computazionale (72 ore) sono così suddivise: Gioffrè 52 ore, Cluni 20 ore
UNIV. STUDI DI PERUGIA - Reg. did. Corso di Laurea Mag. Ingegneria CIVILE – Cl. LM-23 - a.a.2015-2016 12/15
CICLO 2014 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Strutture - II anno
Insegnamento anno modulo S ssd C Ore Docente ssd Mutuazioni
Costruzioni in zona sismica 2 1-2s
ICAR/09 9 72 Mezzi ICAR/09
Complementi di Tecnica delle Costruzioni e Ponti 2 Complementi di Tecnica delle Costruzioni 1s ICAR/09 5 40 Mezzi ICAR/09
2 Ponti 1-2s
ICAR/09 8 64 Ubertini ICAR/09 Strutture 2015
Tecnica delle Fondazioni 2 1-2s
ICAR/07 10 80 Tamagnini ICAR/07 LM 23 infrastrutture
Sistemazione dei bacini idrografici 2 1s ICAR/02 5 40 Saltalippi ICAR/02 Diagnosi dei dissesti e problemi strutturali speciali
2 Diagnosi e terapia dei dissesti delle strutture
2s ICAR/08 5 40 Borri ICAR/08
2 Problemi strutturali speciali 1s ICAR/08 5 40 Speranzini ICAR/08 Controllo, collaudo e riabilitazione delle costruzioni
2 Controllo e collaudo 1s ICAR/09 5 40 Venanzi ICAR/09 Strutture 2015
2 Riabilitazione 2s ICAR/09 5 40 Venanzi ICAR/09 Strutture 2015
CICLO 2014 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Infrastrutture - II anno
Insegnamento anno modulo S ssd C Ore Docente ssd Mutuazioni Costruzioni in zona sismica 2 1-2s ICAR/09 9 72 Mezzi ICAR/09 LM23 strutture Complementi di Tecnica delle Costruzioni e Ponti 2 Complementi di Tecnica delle Costruzioni 1s ICAR/09 5 40 Mezzi ICAR/09 LM23 strutture 2 Ponti 1-2s ICAR/09 8 64 Ubertini ICAR/09 LM23 strutture Tecnica delle Fondazioni 2 1-2s ICAR/07 12 96 Tamagnini ICAR/07 Ingegneria per la sistemazione dei bacini idrografici 2 Ingegneria dei corsi d'acqua 1s ICAR/02 5 40 Saltalippi ICAR/02 LM 35 amb. ter. 2 Sistemazione bacini idrografici 1s ICAR/02 5 40 Saltalippi ICAR/02 LM23 strutture Gestione e Impianti per le Risorse Idriche 2 Gestione delle risorse idriche 1s ICAR/02 5 40 Morbidelli ICAR/02 LM 35 amb. ter. 2 Impianti speciali idraulici 2s ICAR/02 5 40 Morbidelli ICAR/02
L'attività tutoriale e’ svolta da: Fabio Bianconi, Marco Breccolotti, Massimiliano Gioffrè.
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ALLEGATO N.2 - TABELLA N.2 - Programmazione didattica prevista per il ciclo 2015 (D.M. 270/04 – D.M.17).
CICLO 2015 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum: Strutture
Insegnamento anno modulo S ssd C AI Altro Ore Docente ssd 1 Idrologia e costruzioni idrauliche 1 Idrologia II 2s ICAR/02 5 40 Corradini ICAR/02
1 Costruzioni Idrauliche 2s ICAR/02 5 40 Manciola ICAR/02
2 Impianti Tecnici per l'Edilizia 1 1s ING-IND/11
5 40 Buratti C. ING-
IND/11
3 Complementi di Scienza delle Costruzioni 1 Meccanica non lineare delle strutture 1s ICAR/08 8 64 Gusella ICAR/08
1 Dinamica delle strutture 2s ICAR/08 6 48 Cluni ICAR/08
4 Costruzione di strade, ferrovie e aeroporti 1 1s ICAR/04 5 40 Cerni ICAR/04
5 Complementi di Tecnica delle Costruzioni
1 1-2s ICAR/09 10 80 Ubertini ICAR/09
6 Costruzioni in zona sismica 2 1-2s ICAR/09 12 96 Mezzi ICAR/09 7 Tecnica delle Fondazioni 2 1-2s ICAR/07 10 80 Tamagnini ICAR/07 8 Sistemazione dei bacini idrografici 2 1s ICAR/02 5 40 Saltalippi ICAR/02 9 Esame a scelta 2 9 72
Corsi Professionalizzanti 2 2 16 Prova Finale 2 9 72 56 15 20 91 728 Insegnamento anno modulo S ssd C AI Altro Ore Docente ssd 10 Meccanica Computazionale 1 1-2s ICAR/08 9 72 Gioffrè ICAR/08
11 Diagnosi dei dissesti e problemi strutturali speciali
2 Diagnosi e terapia dei dissesti delle strutture
2s ICAR/08 5 40 Borri ICAR/08
2 Problemi strutturali speciali 1s ICAR/08 5 40 Speranzini ICAR/08
12 Controllo, collaudo e riabilitazione delle costruzioni
1 1-2s ICAR/09 10 80 Venanzi ICAR/09
29 0 0 29 232 Tot. ore 960 C AI Altro 85 15 20 120
Le ore dell'insegnamento Meccanica Computazionale (72 ore) sono così suddivise: Gioffrè 52 ore, Cluni 20 ore
UNIV. STUDI DI PERUGIA - Reg. did. Corso di Laurea Mag. Ingegneria CIVILE – Cl. LM-23 - a.a.2015-2016 14/15
CICLO 2015 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Infrastrutture
Insegnamento anno modulo S ssd C AI Altro Ore Docente ssd
1 Idrologia e costruzioni idrauliche 1 Idrologia II 2s ICAR/02 5 40 Corradini ICAR/02
1 Costruzioni Idrauliche 2s ICAR/02 5 40 Manciola ICAR/02
2 Impianti Tecnici per l'Edilizia 1 1s ING-
IND/11 5 40 Buratti C.
ING-IND/11
3 Complementi di Scienza delle Costruzioni 1 Meccanica non lineare delle strutture 1s ICAR/08 8 64 Gusella ICAR/08
1 Dinamica delle strutture 2s ICAR/08 6 48 Cluni ICAR/08 4 Costruzione di strade, ferrovie e aeroporti 1 1s ICAR/04 5 40 Cerni ICAR/04 5 Compl. di Tecnica delle Costruzioni 1 1-2s ICAR/09 10 80 Ubertini ICAR/09 6 Costruzioni in zona sismica 2 1-2s ICAR/09 12 96 Mezzi ICAR/09 7 Tecnica delle Fondazioni 2 1-2s ICAR/07 12 96 Tamagnini ICAR/07
8 Ingegneria per la sistemazione dei bacini idrografici
2 Ingegneria dei corsi d'acqua 1s ICAR/02 5 40 Saltalippi ICAR/02
2 Sistemazione bacini idrografici 1s ICAR/02 5 40 Saltalippi ICAR/02 9 Esame a scelta 2 9 72
Corsi Professionalizzanti 2 2 16 Prova Finale 2 9 72 68 10 20 98 784 Insegnamento anno modulo S ssd C AI Altro Ore Docente ssd 10 Pianificazione dei trasporti 1 2s ICAR/20 4 32 Sartore ICAR/20
11 Processi di Trasporto e Idraulica per i Sistemi
1 Idraulica per i sistemi e l'ambiente 1s ICAR/01 5 40 Ferrante ICAR/01
1 Processi di trasporto nei fluidi e nel suolo
2s ICAR/02 3 24 Flammini ICAR/02
12 Gestione e Impianti per le Risorse Idriche 2 Gestione delle risorse idriche 1s ICAR/02 5 40 Morbidelli ICAR/02 2 Impianti speciali idraulici 2s 5 40 Morbidelli ICAR/02 15 7 0 22 176 Tot. ore 960 C AI Altro 83 17 20 120 Alternativa esame 4 (Costruzione strade ...) : "Laboratorio per la gestione e manutenzione delle infrastrutture viarie" (ICAR/04 - N. CFU 5 C - Ore 40 - Prof. Cerni ICAR/04)
UNIV. STUDI DI PERUGIA - Reg. did. Corso di Laurea Mag. Ingegneria CIVILE – Cl. LM-23 - a.a.2015-2016 15/15
NOTE: I seguenti CFU sono per il controllo dei cfu tenuti da professori di ruolo nei SSD (DM 16/03/2008 art.1.comma 9) CICLO 2015 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum: Strutture
Insegnamento modulo ssd C AI Altro Ore Docente ssd Idrologia e costruzioni idrauliche Idrologia II ICAR/02 5 40 Corradini ICAR/02 Costruzioni Idrauliche ICAR/02 5 40 Manciola ICAR/02 Complementi di Scienza delle Costruzioni
Meccanica non lineare delle strutture ICAR/08 8 64 Gusella ICAR/08
Dinamica delle strutture ICAR/08 6 48 Cluni ICAR/08 Costruzione di strade, ferrovie e aeroporti
ICAR/04 5 40 Cerni ICAR/04
Costruzioni in zona sismica ICAR/09 12 96 Mezzi ICAR/09 Complementi di Tecnica delle Costruzioni
ICAR/09 10 80 Ubertini ICAR/09
Tecnica delle Fondazioni ICAR/07 10 80 Tamagnini ICAR/07 Sistemazione dei bacini idrografici ICAR/02 5 40 Saltalippi ICAR/02 Meccanica Computazionale delle Strutture
ICAR/08 9 72 Gioffrè ICAR/08
Diagnosi dei dissesti e problemi strutturali speciali
Diagnosi e terapia dei dissesti delle strutture ICAR/08 5 40 Borri ICAR/08
Problemi strutturali speciali ICAR/08 5 40 Speranzini ICAR/08 Controllo, collaudo e riabilitazione delle costruzioni
Controllo e collaudo ICAR/09 10 80 Venanzi ICAR/09
CICLO 2015 (D.M. 270/04 – D.M.17) Corso di Studio: LX030 - Magistrale Ingegneria Civile - Curriculum:Infrastrutture)
Insegnamento modulo ssd C AI Altro Ore Docente ssd Processi di Trasporto e Idraulica per i Sistemi Idraulica per i sistemi e l'ambiente ICAR/01 5 40 Ferrante ICAR/01 Processi di trasporto nei fluidi e nel suolo ICAR/02 3 24 Flammini ICAR/02 Gestione e Impianti per le Risorse Idriche Gestione delle risorse idriche ICAR/02 5 40 Morbidelli ICAR/02 Impianti speciali idraulici ICAR/02 5 40 Morbidelli ICAR/02
I docenti necessari alla verifica dei requisiti minimi (D.M. 544/2008) sono i seguenti: Borri, Cluni, Corradini, Flammii, Gusella, Mezzi, Ubertini, Venanzi I precedenti docenti corrispondo ai docenti di riferimento (docenti incardinati) del Corso di Laurea. I professori : V. Gusella , Corradini, Borri, Mezzi sono i docenti di riferimento (D.D. 61 del 10/06/08)
Decreto 20/2015
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Il Direttore
Visto l’art. 9 del regolamento di funzionamento del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale;
Visto l’art. 83 - 5 comma - del regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità dell’Università degli Studi di Perugia;
Visto il D.Lgs. 165/2001;
Visto il “Regolamento per la disciplina delle procedure comparative preliminari alla stipula di contratti di collaborazione coordinata e continuativa ovvero occasionale presso l’Università degli Studi di Perugia”, emanato con D.R. n. 1461 del 25/07/2006;
Visto il D.L. 1 luglio 2009 n. 78, convertito con L. 102 del 3 agosto 2009;
Vista la L. 240/2010, e richiamate in particolare le limitazioni ex art. 18;
Vista la delibera del Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del 25/02/2015 con la quale è stata disposta l’indizione di una selezione per l’affidamento di un contratto di collaborazione occasionale/professionale di supporto alla ricerca “Carbon Footprint degli allevamenti bovini umbri”
Verificata la perdurante assenza di professionalità interne;
Visto il bando di selezione, agli atti, pubblicato sul sito internet dell’Università degli Studi di Perugia in data 16/03/2015 giusta la previsione del “Regolamento per la disciplina delle procedure preliminari…” sopra richiamato;
Dato atto che in data 30/03/2015 si sono svolte le operazioni di selezione dei candidati;
Visti i relativi verbali predisposti e trasmessi dalla commissione esaminatrice, nominata con la delibera sopra richiamata, conservati agli atti presso la segreteria amministrativa del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale;
Ritenuto opportuno procedere all’approvazione del verbale e all’affidamento del relativo contratto di collaborazione a progetto;
Ravvisata l’urgenza di procedere all’approvazione di detti verbali, e all’affidamento del contratto di collaborazione, stante la necessità della previa trasmissione degli atti della selezione alla Corte dei Conti, al fine dell’esercizio del controllo di legittimità, giusta la previsione dell’art. 3 comma 1 lett. f-bis) della L. 20/1994, come novellato dal D.L. sopra citato;
DECRETA
1. Di approvare i verbali delle operazioni selettive per l’affidamento di 1 contratto di collaborazione occasionale relativo alla determinazione dei flussi di C nel sistema suolo/pianta, di supporto alla ricerca “Carbon Footprint degli allevamenti bovini umbri”;
2. Di affidare il relativo contratto di collaborazione occasionale alla Dott.ssa Mara Bodesmo, nata a Roma il 16/09/1980, subordinatamente al riscontro favorevole da parte della Corte dei Conti della documentazione
3. Di trasmettere alla Corte dei Conti, Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC, Min. Salute e Min. Lavoro, al fine dell’esercizio del controllo di legittimità:
- Originale del presente decreto;
Oggetto: approvazione graduatoria selezione per affidamento contratto di collaborazione. Conferimento incarico individuale ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 165/01 (Bodesmo)
Ratificato dal Consiglio il ___________
Decreto 20/2015
- Duplice originale del contratto di collaborazione occasionale;
- Estratto della delibera del Consiglio de Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del 25/02/2015 con la quale è stata disposta l’indizione della selezione;
- Dichiarazione di assoluta insussistenza di professionalità adeguate, e di avvenuta verifica di insussistenza di graduatorie vigenti relative a concorsi di ruolo di categoria D o EP, banditi per professionalità analoghe o comunque idonee allo svolgimento dell’attività in questione;
- Copia conforme dell’avviso di procedura comparativa, relativo alla selezione in oggetto;
- Originale dei verbali della commissione esaminatrice;
- Originale dell’impegno di spesa a copertura dei costi derivanti dalla stipulazione del contratto;
- Originale dei curriculum vitae del candidato vincitore della procedura comparativa;
4. Di dare atto che l’efficacia dell’affidamento rimane subordinata al positivo riscontro della regolarità degli atti della procedura da parte della Corte dei Conti.
Perugia, 15/04/2015
Il Direttore (Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi)
Decreto 19/2015
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Il Direttore
Richiamata la delibera del Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del 06/03/2014 con la quale è stata proposta l’adesione del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale al Dottorato Internazionale congiunto in “Civil and environmental engineering”, con sede presso l’Università degli Studi di Firenze;
Dato atto che l’Università degli Studi di Perugia ha conformemente aderito a tale proposta, a valere per il XXX° ciclo di detto Dottorato;
Considerato che si approssimano i termini per l’eventuale adesione dell’Università degli Studi di Perugia al successivo ciclo di Dottorato;
Ritenuto opportuno proporre, per conto del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, di stipulare apposita convenzione per l’istituzione di un ulteriore ciclo, in considerazione dell’alto valore scientifico e culturale dello stesso Dottorato;
Ravvisata l’urgenza di procedere all’approvazione di detta proposta, e considerato che non è prevista la convocazione di un Consiglio di Dipartimento in tempo utile;
DECRETA
1. di proporre la stipula della Convenzione per l’istituzione del XXXI° ciclo del Dottorato Internazionale congiunto in “Civil and environmental engineering”, con sede presso l’Università degli Studi di Firenze;
2. di trasmettere copia del presente provvedimento all’Amministrazione di Ateneo per i provvedimenti di competenza.
Il presente decreto sarà ratificato nella prossima seduta del Consiglio di Dipartimento.
Perugia, 13/04/2015
Il Direttore (Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi)
Oggetto: approvazione proposta di istituzione XXXI° ciclo dottorato internazionale congiunto in Civil and environmental engineering
Ratificato dal Consiglio il ___________
Decreto 18/2015
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Il Direttore
Visto l’art. 9 del regolamento di funzionamento del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale;
Visto l’art. 83 - 5 comma - del regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità dell’Università degli Studi di Perugia;
Visto il D.Lgs. 165/2001;
Visto il “Regolamento per la disciplina delle procedure comparative preliminari alla stipula di contratti di collaborazione coordinata e continuativa ovvero occasionale presso l’Università degli Studi di Perugia”, emanato con D.R. n. 1461 del 25/07/2006;
Visto il D.L. 1 luglio 2009 n. 78, convertito con L. 102 del 3 agosto 2009;
Vista la L. 240/2010, e richiamate in particolare le limitazioni ex art. 18;
Vista la delibera del Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del 25/02/2015 con la quale è stata disposta l’indizione di una selezione per l’affidamento di un contratto di collaborazione occasionale/professionale di supporto alla ricerca “analisi di supporto alla valutazione del rischio sismico in edifici in c.a. a telaio e pareti debolmente armate”;
Verificata la perdurante assenza di professionalità interne;
Visto il bando di selezione, agli atti, pubblicato sul sito internet dell’Università degli Studi di Perugia in data 16/03/2015 giusta la previsione del “Regolamento per la disciplina delle procedure preliminari…” sopra richiamato;
Dato atto che in data 01/04/2015 si sono svolte le operazioni di selezione dei candidati;
Visti i relativi verbali predisposti e trasmessi dalla commissione esaminatrice, nominata con la delibera sopra richiamata, conservati agli atti presso la segreteria amministrativa del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale;
Ritenuto opportuno procedere all’approvazione del verbale e all’affidamento del relativo contratto di collaborazione a progetto;
Ravvisata l’urgenza di procedere all’approvazione di detti verbali, e all’affidamento del contratto di collaborazione, stante la necessità della previa trasmissione degli atti della selezione alla Corte dei Conti, al fine dell’esercizio del controllo di legittimità, giusta la previsione dell’art. 3 comma 1 lett. f-bis) della L. 20/1994, come novellato dal D.L. sopra citato;
DECRETA
1. Di approvare i verbali delle operazioni selettive per l’affidamento di 1 contratto di collaborazione occasionale relativo alla costruzione di modelli di calcolo di strutture per l’analisi sismica non lineare finalizzata alla determinazione della capacità sismica e della vulnerabilità, di supporto alla ricerca “analisi di supporto alla valutazione del rischio sismico in edifici in c.a. a telaio e pareti debolmente armate”;
2. Di affidare il relativo contratto di collaborazione professionale al Dott. Alessandro Fulco, nato a Avellino (Av) il 15/09/1986, subordinatamente al riscontro favorevole da parte della Corte dei Conti della documentazione
Oggetto: approvazione graduatoria selezione per affidamento contratto di collaborazione. Conferimento incarico individuale ex art. 7, c. 6 D.Lgs. 165/01 (Fulco)
Ratificato dal Consiglio il ___________
Decreto 18/2015
3. Di trasmettere alla Corte dei Conti, Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC, Min. Salute e Min. Lavoro, al fine dell’esercizio del controllo di legittimità:
- Originale del presente decreto;
- Duplice originale del contratto di collaborazione occasionale;
- Estratto della delibera del Consiglio de Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del 25/02/2015 con la quale è stata disposta l’indizione della selezione;
- Dichiarazione di assoluta insussistenza di professionalità adeguate, e di avvenuta verifica di insussistenza di graduatorie vigenti relative a concorsi di ruolo di categoria D o EP, banditi per professionalità analoghe o comunque idonee allo svolgimento dell’attività in questione;
- Copia conforme dell’avviso di procedura comparativa, relativo alla selezione in oggetto;
- Originale dei verbali della commissione esaminatrice;
- Originale dell’impegno di spesa a copertura dei costi derivanti dalla stipulazione del contratto;
- Originale dei curriculum vitae del candidato vincitore della procedura comparativa;
4. Di dare atto che l’efficacia dell’affidamento rimane subordinata al positivo riscontro della regolarità degli atti della procedura da parte della Corte dei Conti.
Perugia, 09/04/2015
Il Direttore (Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi)
Decreto 17/2015
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Il Direttore
Richiamato l’art. 64 del Regolamento per l'amministrazione, la finanza e la contabilità;
Richiamato l’art. 7 comma 1 lett. p) del Regolamento di funzionamento del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (Competenze del Consiglio);
Vista la nota pervenuta da parte di CALZONI S.P.A. (già CALZONI LAMBERTO S.A.S. DI MASSIMO CALZONI), in proprio e quale mandataria capogruppo dell’ATI costituita fra Calzoni Lamberto S.a.s. di Massimo Calzoni e la mandante I.CO.M. S.n.c. di Michetti Egidio, nonché quale mandataria capogruppo dell’ATI costituita fra Calzoni Lamberto S.a.s. di Massimo Calzoni e le mandanti Ediltevere S.r.l. e SAP S.r.l., avente a oggetto la richiesta di una consulenza in materia di problematiche idrauliche;
Richiamate le condizioni essenziali dello stipulando contratto per attività di ricerca conto terzi, come di seguito esposte:
Responsabile: Prof. Bruno Brunone
Committente: CALZONI SPA, 06132 Fontignano (PG) – Via Giovanni Caproni n.8, C.F. / P. IVA e Reg. Imprese n.01540670542 – REA n.145103;
Oggetto: Contratto per l'analisi delle problematiche idrauliche relative al contenzioso rubricato al R.G.N. 6353/2013 pendente presso il Tribunale di Perugia.
Corrispettivo: € 3.000,00 più iva
Termine finale: mesi 2;
Ravvisata l’urgenza, prospettata dalla committenza, per consentire il celere inizio delle attività;
DECRETA
1. Di accettare l’incarico avente a oggetto l'analisi delle problematiche idrauliche relative al contenzioso rubricato al R.G.N. 6353/2013 pendente presso il Tribunale di Perugia, secondo quanto indicato in premessa;
Il presente decreto sarà sottoposto alla ratifica del prossimo Consiglio di Dipartimento.
Perugia, 01/04/2015
Il Direttore (Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi)
Oggetto: contratto di consulenza
Ratificato dal Consiglio il ___________
Decreto 15/2015
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Il Direttore
Visto il progetto “Ingegnerizzazione, caratterizzazione e proprietà funzionali di film estendibili biodegradabili per il settore degli imballaggi alimentari”, predisposto dal gruppo di ricerca del Prof. Luigi Torre;
Dato atto che, per la realizzazione dello stesso, il responsabile della ricerca ha proposto di inoltrare apposita richiesta di co-finanziamento alla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni (CARIT);
Considerato che la realizzazione di detto progetto determina una spesa complessiva di € 58.252,80, di cui 24.252,80 da richiedersi alla Fondazione CARIT e 34.000,00 messi a disposizione dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale a titolo di co-finanziamento;
Ritenuto tale progetto meritevole di approvazione, e dato atto che nulla osta alla collaborazione del Prof. Luigi Torre e del relativo gruppo di ricerca allo stesso, in considerazione della rilevanza e della pertinenza con le linee di ricerca nella quali lo stesso risulta impegnato;
Cosiderato che il proponente dispone dei fondi da utilizzare quale co-finanziamento, nel caso il progetto venga approvato e finanziato dalla Fondazione CARIT;
Ravvisata l’urgenza di procedere all’approvazione di detto progetto e della relativa domanda di finanziamento, in considerazione dell’approssimarsi della scadenza del termine per la presentazione delle proposte progettuali;
DECRETA
1. di approvare il progetto “Ingegnerizzazione, caratterizzazione e proprietà funzionali di film estendibili biodegradabili per il settore degli imballaggi alimentari”, predisposto dal gruppo di ricerca del Prof. Luigi Torre;
2. di autorizzare la presentazione della domanda di co-finanziamento del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale quale partner;
3. di dare atto che in caso di finanziamento da parte della Fondazione CARIT il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale metterà a disposizione la quota di € 34.000,00 a titolo di co-finanziamento.
Il presente decreto sarà ratificato nella prossima seduta del Consiglio di Dipartimento.
Perugia, 27/03/2015
Il Direttore (Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi)
Oggetto: approvazione progetto di ricerca per richiesta cofinanziamento Fondazione CARIT
Ratificato dal Consiglio il ___________
Decreto 14/2015
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Il Direttore
Dato atto che il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale gestisce, tra gli altri, il Corso di Laurea ad accesso programmato in Ingegneria Edile-Architettura;
Vista la nota del MIUR prot. n. 4074/2015 “Richiesta Potenziale Formativo e Studenti Stranieri a.a. 2015-2016”, con la quale viene richiesta la definizione dei potenziali formativi dei corsi di studio ad accesso programmato nazionale, comprensivi dei posti riservati agli studenti extracomunitari;
Tenuto conto delle risorse e strutture di cui alle schede “aule ingegneria”, “personale docente” e “strutture ingegneria”, schede che si intendono qui integralmente richiamate ancorchè non materialmente allegate;
Tenuto conto della organizzazione adottata dalla Struttura didattica competente e dei servizi di assistenza e tutorato degli studenti attivati;
Considerato che, per quanto precede, è possibile distribuire l'eventuale popolazione studentesca, sulla base delle risorse disponibili, come evidenziato nella scheda “Aule Ingegneria”, in n. 1 classe;
Visti i requisiti di accreditamento dei corsi di studio di cui all'Allegato A del D.M.1059 del 22 dicembre 2013;
Dato atto pertanto che, per l’anno accademico 2015/2016, il numero di studenti iscrivibili è pari a 80, di cui 78 comunitari e extracomunitari residenti in Italia e 2 con riserva per posti studenti extracomunitari residenti all'estero;
Dato atto che la nota del MIUR sopra citata richiede, altresì, che il dipartimento si esprima in merito alla definizione dei potenziali formativi dei corsi di studio ad accesso libero, riservati agli studenti extracomunitari;
Dato atto che si sta approssimando il termine ultimo per la comunicazione dei dati richiesti, e che non è prevista in tempo utile la convocazione di un consiglio di dipartimento;
Tutto ciò premesso e considerato;
DECRETA
1. di approvare le schede “aule ingegneria”, “personale docente” e “strutture ingegneria”, schede che si intendono qui integralmente richiamate ancorchè non materialmente allegate”;
2. di disporre per l’AA 2015/2016 un numero di studenti iscrivibili pari a 80, di cui 78 comunitari e extracomunitari residenti in Italia e 2 con riserva per posti studenti extracomunitari residenti all'estero;
3. Di approvare la definizione dei potenziali formativi dei corsi di studio ad accesso libero, riservati agli studenti extracomunitari come segue:
Oggetto: potenziale formativo per i corsi a accesso programmato e rilevazione posti riservati agli studenti stranieri – AA 2015/2016
Ratificato dal Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale nella seduta del ___________
Decreto 14/2015
4. di trasmettere il presente decreto all’amministrazione di Ateneo – Ripartizione Didattica, per i provvedimenti di competenza.
Il presente decreto sarà ratificato nella prossima seduta del Consiglio di Dipartimento.
Perugia, 26/03/2015
Il Direttore (Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi)
Contingente
stranieri
(A)
Contingente “Marco
Polo”
(B)
Contingente Riserve
Paese
(C)
Posti Totali
(A+B+C)
Eventuale Soprannumero
Borsisti Governo Italiano
Corsi di laurea INGEGNERIA CIVILE 20 5 25 Corsi di laurea magistrale INGEGNERIA CIVILE 5 5 10 INGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO 5 5 10
Corsi di laurea magistrale a ciclo unico INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA 2 0 2
Decreto 13/2015
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Il Direttore
Visto il bando Erasmus+, in particolare per quanto riguarda la Key action 2: KA2 – Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche - Partenariati strategici istruzione superiore;
Considerato che è intendimento di docenti del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale partecipare allo stesso;
Visto in particolare il progetto “MISA: Mediterranean Inscribed Subtracted Architecture - Un progetto di architettura contemporanea nei solchi della terra”, predisposto per il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dal Prof. Paolo Belardi, in partnership con
- Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS) - organizzatore e applicant
- Universidad Politecnica de Madrid (UPM) – partecipante
- Universidade Tecnica de Lisboa (UTL) – partecipante
- Universidad Politecnica de Valencia (UPV) – partecipante
- Abdullah Gül University di Kayseri (AGÜ) - partecipante
Presa visione del progetto di partnerariato, il quale prevede una durata di 30-36 mesi, a far data da settembre-ottobre 2015, con un finanziamento atteso di € 400.000 e nessun onere economico a carico dell’Ateneo perugino;
Ritenuto tale progetto meritevole di approvazione, e dato atto che nulla osta alla collaborazione del Prof. Paolo Belardi a detto progetto, in considerazione della rilevanza dello stesso e della pertinenza con le linee di ricerca nella quali lo stesso risulta impegnato;
Ravvisata l’urgenza, in considerazione dell’approssimarsi della scadenza del termine per la presentazione delle proposte progettuali;
DECRETA
1. di approvare il progetto “MISA: Mediterranean Inscribed Subtracted Architecture - Un progetto di architettura contemporanea nei solchi della terra”;
2. di autorizzare la presentazione della candidatura del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale quale partner;
3. di trasmettere il presente decreto all’amministrazione di Ateneo – Area relazioni internazionali, per i provvedimenti di competenza.
Il presente decreto sarà ratificato nella prossima seduta del Consiglio di Dipartimento.
Perugia, 20/03/2015
Il Direttore (Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi)
Oggetto: approvazione progetto di ricerca in partnership a valere sul bando Erasmus+ - MISA
Ratificato dal Consiglio il ___________
Decreto 12/2015
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Il Direttore
Visto il proprio decreto n. 8 del 27/02/2015, con il quale è stato approvato lo schema di bando di selezione per tirocini di formazione e orientamento presso la Quadrilatero Marche-Umbria S.p.A., allegato al presente decreto, indetta la relativa selezione e nominata la commissione;
Visto il verbale delle operazioni di selezione, svoltesi in data 11/03/2015, predisposto dalla commissione nominata col decreto sopra citato;
Dato atto che le operazioni si sono svolte regolarmente;
Ritenuto necessario provvedere all’approvazione del verbale e alla proclamazione dei candidati risultati aggiudicatari del periodo di stage;
DECRETA
1. Di approvare il verbale delle operazioni selettive per l’affidamento di tirocini di formazione e orientamento presso la Quadrilatero Marche-Umbria S.p.A., verbale che si intende qui richiamato ancorchè non materialmente allegato;
2. Di aggiudicare i due periodi di stage presso la società menzionata agli studenti Emanuele Puglia e Riccardo Castellani;
3. Di dare notizia del presente provvedimento mediante pubblicazione di estratto del verbale sul sito internet del dipartimento.
Il presente decreto sarà ratificato nella prossima seduta del Consiglio di Dipartimento.
Perugia, 11/03/2015
Il Direttore (Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi)
Oggetto: proclamazione aggiudicatari periodi di stage presso Quadrilatero Marche-Umbria S.p.A.
Ratificato dal Consiglio il ___________
Decreto 11/2015
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Il Direttore
Vista la nota pervenuta dal Polo di Terni, con la quale si significa che la gestione dei fondi collegati alla ricerca e alla didattica viene trasferita ai dipartimenti di afferenza dei docenti e ricercatori titolari degli stessi;
Vista, per quanto precede, la richiesta inoltrata dal Prof. Luigi Torre, tesa a ottenere il rinnovo dell’assegno di ricerca intestato alla Dott.ssa Manila Chieruzzi, per il progetto dal titolo “Innovazione, Tecnologie e Ricerca Avanzata per i Materiali e i Nanomateriali”, già affidato sotto l’egida del Polo di Terni;
Considerato che per il rinnovo, per anni 1, si rende necessario il trasferimento della somma di € 23.333,64, all’amministrazione centrale;
Dato atto che tale somma trova copertura nell’ambito dei fondi nella disponibilità del richiedente;
Ritenuto opportuno provvedere in merito, per consentire il prosieguo dell’attività di ricerca fin qui utilmente svolta dalla Dott.ssa Chieruzzi;
Ravvisata l’urgenza, in considerazione dell’imminente scadenza dell’assegno annuale, e considerato che non è prevista a breve la convocazione di un Consiglio di Dipartimento;
DECRETA
1. Di approvare il rinnovo dell’assegno intestato alla Dott.ssa Manila Chieruzzi, per il progetto dal titolo “Innovazione, Tecnologie e Ricerca Avanzata per i Materiali e i Nanomateriali”, già di competenza gestionale del Polo di Terni;
2. di dare comunicazione di quanto sopra ai competenti uffici dell’Amministrazione centrale – ufficio scuole di dottorato e assegni di ricerca - per gli adempimenti di conseguenza.
Il presente decreto sarà sottoposto alla ratifica del prossimo Consiglio di Dipartimento.
Perugia, 16/03/2015
Il Direttore (Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi)
Oggetto: rinnovo assegno di ricerca progetto Prof. Luigi Torre – Manila Chieruzzi
Ratificato dal Consiglio il ___________
Decreto 10/2015
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Il Direttore
Vista la richiesta inoltrata dall’Ing. Silvia Meniconi, tesa a ottenere il rinnovo dell’assegno di ricerca intestato all’ Ing. Elisa Mezzetti, per il progetto dal titolo “Strumenti avanzati di analisi per la gestione delle perdite idriche negli acquedotti urbani”, finanziato con fondi PRIN 2012 intestati all’Ing. Silvia Meniconi;
Considerato che per il rinnovo, per anni 1, si rende necessario il trasferimento della somma di € 23.333,64, all’amministrazione centrale;
Dato atto che tale somma trova copertura nell’ambito dei fondi nella disponibilità del richiedente, all’interno del progetto emarginato;
Ritenuto opportuno provvedere in merito, per consentire il prosieguo dell’attività di ricerca fin qui utilmente svolta dall’Ing. Mezzetti nell’ambito del PRIN;
Ravvisata l’urgenza, in considerazione dell’imminente scadenza dell’assegno annuale, e considerato che non è prevista a breve la convocazione di un Consiglio di Dipartimento;
DECRETA
1. Di approvare il rinnovo dell’assegno intestato alla Ing. Elisa Mezzetti, per il progetto dal titolo “Strumenti avanzati di analisi per la gestione delle perdite idriche negli acquedotti urbani”, dando atto che i relativi costi graveranno sui fondi PRIN 2012 intestati all’Ing. Silvia Meniconi;
2. di dare comunicazione di quanto sopra ai competenti uffici dell’Amministrazione centrale – ufficio scuole di dottorato e assegni di ricerca - per gli adempimenti di conseguenza.
Il presente decreto sarà sottoposto alla ratifica del prossimo Consiglio di Dipartimento.
Perugia, 10/03/2015
Il Direttore (Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi)
Oggetto: rinnovo assegno di ricerca progetto PRIN2012 Silvia Meniconi – Ing. Elisa Mezzetti
Ratificato dal Consiglio il ___________
Decreto 9/2015
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Il Direttore
Vista la nota dell’ufficio concorsi dell’Università degli Studi di Perugia, con la quale viene richiesto di designare la commissione selezionatrice per l’affidamento di posti di ricercatore a tempo determinato, finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia;
Dato atto che al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale sono stati assegnati n. 3 ricercatori a tempo determinato;
Dato atto che, a mente della delibera di Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del 23/09/2014, sono stati indicati quali SSD strategici e preferenziali il SSD ICAR/02, il SSD ING-IND/22 e il SSD AGR/13;
Viste le proposte formulate dai docenti responsabili delle ricerche per le quali è stata richiesta l’assegnazione dei relativi ricercatori;
Dato atto che le stesse sono conformi a quanto previsto dal D.R. 1693 del 07/10/2011, e che soddisfano la raccomandazione 2005/251 della Commissione delle Comunità europee, in merito all’equilibrio di genere;
Ritenute le stesse accoglibili;
DECRETA
1. di proporre i seguenti docenti quali membri delle commissioni selezionatrici per l’affidamento di posti di ricercatore a tempo determinato di tipo A ex L. 240/2010, finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia:
SSD:ING-IND/22 - Membro interno: Prof. Luigi Torre, Associato ING IND 22, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, [email protected]; - Prof.ssa Loredana Incarnato, Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università di Salerno, Ordinario ING IND 22, [email protected]; - Prof Giuseppe Mensitieri, Ordinario ING IND 22, Dipartimento di Ingegneria chimica, dei Materiali e della Produzione industriale, Università di Napoli, [email protected]
SSD: AGR/13
- Membro Interno: Prof. Giovanni Gigliotti, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Straordinario SSD AGR/13;
- Prof. Claudio Ciavatta, Ordinario SSD AGR/13, Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università degli Studi di Bologna;
- Prof.ssa Fulvia Tambone, Associato SSD AGR/13, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia dell’Università degli Studi d Milano.
SSD: ICAR/02
- Membro Interno: Prof. Piergiorgio Manciola, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Ordinario SSD ICAR/02, [email protected];
- Dott.ssa Chiara Biscarini, ricercatore confermato a tempo indeterminato, Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Università per Stranieri di Perugia, SSD ICAR/02, [email protected];
Oggetto: selezioni per Ricercatori a TD – indicazione commissari.
Ratificato dal Consiglio il ___________
Decreto 9/2015
- Dott. Fabio Russo, ricercatore confermato a tempo indeterminato, Dipartimento di Ingegneria, Civile, Edile e Ambientale, Università La Sapienza di Roma, SSD ICAR/02, [email protected].
Il presente decreto sarà ratificato nella prossima seduta del Consiglio di Dipartimento.
Perugia, 09/03/2015
Il Direttore (Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi)
Decreto 8/2015
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Il Direttore
Richiamata la convenzione stipulata tra Università degli Studi di Perugia e la Società Quadrilatero Marche – Umbria Spa, la quale, tra le altre cose, prevede la possibilità di organizzare tirocini di formazione e orientamento presso gli uffici della Alta Sorveglianza della stessa società;
Considerato che la società ha comunicato di poter accogliere, allo stato, due studenti dal 01/04/2015, per uno stage di tre-quattro mesi;
Considerato che informalmente un numero sensibilmente maggiore di studenti ha avanzato la propria candidatura a effettuare detto tirocinio;
Ravvisata pertanto l’opportunità, a fini di correttezza, imparzialità e trasparenza, di pubblicare un bando di selezione finalizzato all’individuazione dei soggetti tirocinanti, sulla base del curriculum dei candidati;
Visto lo schema di bando, allegato al presente decreto per farne parte integrante e sostanziale;
DECRETA
1. di approvare lo schema di bando di selezione per tirocini di formazione e orientamento presso la Quadrilatero Marche-Umbria S.p.A., allegato al presente decreto;
2. di nominare fin da ora la commissione esaminatrice la quale, salvo cause di incompatibilità sopravvenute, sarà composta dai seguenti docenti: Prof. Annibale Luigi Materazzi, Prof. Gianluca Cerni, Ing. Ilaria Venanzi;
3. di dare atto che lo stesso sarà pubblicato nel sito web del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia per almeno 10 giorni.
Il presente decreto sarà ratificato nella prossima seduta del Consiglio di Dipartimento.
Perugia, 27/02/2015
Il Direttore (Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi)
Oggetto: approvazione bando di selezione per tirocini presso Quadrilatero Marche-Umbria s.p.a.
Ratificato dal Consiglio il ___________
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
Selezione per tirocini di formazione e orientamento presso
la Quadrilatero Marche – Umbria Spa
BANDO
E’ istituita una procedura per la selezione di due studenti per un tirocinio di formazione e orientamento presso la Quadrilatero Marche – Umbria Spa con sede legale in Roma via Monzambano n. 10. I tirocini si svolgeranno a partire dal 01/04/2015 per una durata di 3-4 mesi, presso gli Uffici dell’Alta Sorveglianza della Quadrilatero Marche – Umbria di Tolentino e Fabriano. Art.1 – Requisiti soggettivi di partecipazione al concorso Possono partecipare alla selezione gli studenti iscritti ai Corsi di Laurea Magistrale (o equipollente vecchio ordinamento) del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia: Ingegneria Civile (LM-23); Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio (LM-35); Ingegneria edile - Architettura (LM-4). Art.2 – Modalità di partecipazione al concorso, termine e contenuto della domanda di partecipazione Per partecipare al concorso, i candidati dovranno presentare domanda di partecipazione in carta semplice redatta secondo il modello allegato (All.1). Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti:
1. curriculum vitae contenente le generalità complete, l’indirizzo di residenza, l’eventuale domicilio eletto ai fini della selezione se diverso da quello di residenza, l’indirizzo e-mail, il recapito telefonico, ogni altro titolo attinente alla propria preparazione e al percorso didattico seguito ritenuto utile ai fini della selezione (lingue straniere conosciute, stage, ecc.);
2. elenco degli esami sostenuti con l'indicazione della votazione conseguita. Le domande di partecipazione, corredate della documentazione sopra menzionata e indirizzate al Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, via Duranti n. 93, 06125 Perugia, dovranno pervenire entro e non oltre il 10 marzo 2015 (a mano presso la segreteria del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale in via Duranti n. 93, Perugia, o a mezzo plico raccomandato con ricevuta di ritorno presso il medesimo indirizzo; in tal caso, ai fini del rispetto del termine, farà fede il timbro postale di spedizione). La presentazione di una documentazione incompleta o la mancanza dei requisiti richiesti comporterà l’esclusione d’ufficio dal concorso. Art. 3 – Modalità di selezione delle domande La graduatoria verrà stilata a seguito del giudizio di merito formulato da una Commissione appositamente istituita composta da tre docenti del Dipartimento.
Il giudizio insindacabile della Commissione, espresso in centesimi, terrà conto:
- dei voti conseguiti negli esami sostenuti (max 80 punti); - del curriculum vitae (max 20 punti).
La graduatoria sarà comunicata mediante posta elettronica ai candidati e sarà pubblicata sul sito internet del Dipartimento di Ingegenria Civile e Ambientale (ww.ing1.unipg.it). Art. 4 – Disposizioni finali Il testo del presente bando di concorso per la selezione di due tirocinanti presso la Quadrilatero Marche – Umbria Spa, unitamente al modello della domanda di partecipazione, sarà pubblicato nel sito web del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia e ne sarà data la più ampia divulgazione.
Perugia, 27 febbraio 2015. Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Il Direttore Prof. Ing. A.L. Materazzi
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