XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) · L'incontro con Husserl e la fenomenologia diventano...
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Tel e Fax: (+39) 06.2040432 4 novembre 2012
Anno 4, numero 29
NOTIZIARIO SETTIMANALE Chiesa San Tommaso D’Aquino,
Cappella dell’Università Tor Vergata
Via Salamanca - 00133 ROMA
effata.cappellauniversitariasantommaso.org
SALMEGGIARE CON GIOIA
di Rita Tomasi
TI AMO SIGNORE, MIA FORZA (Sal. 17)
LE LETTURE D’OGGI Prima lettura: Dt 6,2-6
Salmo responsoriale: Sal 17 Seconda lettura: Eb 7,23-28
Vangelo: Mc 12,28-34
...e vivi la tua comunità!
N el Vangelo, attraverso la domanda dello scriba, Gesù ci insegna che
il primo comandamento da seguire è l’amore assoluto verso Dio e il
secondo è amare il prossimo come se stessi. Cosi Gesù ci dà un
metro infallibile per scoprire se siamo veri cristiani. C’è un legame
indissolubile tra l'amore di Dio e quello del prossimo: due comandamenti,
uniti a tal punto da essere la stessa cosa. Chi ama Dio e il prossimo non
è lontano dal Regno di Dio. L’amore verso Dio si esprime nella
preghiera, nella meditazione, nell’adorazione, con le Messe e le
pratiche religiose, ma queste perderebbero il loro significato se non
venissero dal cuore di chi ama anche il suo prossimo, dal cuore aperto
alla carità. Ma chi è il prossimo? Non è solo quel signore o quella
signora che vivono accanto a te. Il prossimo è qualsiasi persona che si
trova nel bisogno, sia amico o nemico.
Lo scriba del Vangelo non è come i suoi colleghi che quando fanno
domande a Gesù per metterlo alla prova. Lui è proprio alla ricerca di
Dio, è sincero, vuole sapere come potere raggiungere Dio con sicurezza.
Che bello essere sinceri, entusiasti e aperti alla ricerca di Dio! Il
cammino di fede è un progetto che si realizza con tutto il nostro cuore e
con tutta la nostra anima, con tutta la nostra mente e con tutta la
nostra forza. Chi riesce a capire questo insegnamento di Gesù e lo
mette in pratica non è lontano dal Paradiso.
P. John Idio, OMV
XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
Il salmo 17 è un canto di ringraziamento. E’ un canto di
riconoscenza per tutte le grazie ricevute da Dio. Anche
quando la vita e le situazioni quotidiane ci portano allo
scoraggiamento possiamo contare sempre sul sostegno
del Signore che “ci porta al largo e ci libera, perché ci
vuole bene”. Lui, nostra roccia , fortezza e liberazione.
Dopo tanti sacrifici, nella lista dei “dottori” ora ci sei anche tu! Ti
auguriamo che questo importante traguardo sia solo il primo gradino di
una scalinata di successi e soddisfazioni!
I l giorno 25 ottobre presso la facoltà di lettere e filosofia di Tor Vergata il nostro caro amico
Gabriele Bergamo ha conseguito la laurea in Filosofia. La tesi si basava sulla fenomenologia della
mistica descritta per la prima volta da Husserl, Scheler e Hartman e ripresa da due grandi studiose
come Gerda Walther che ha iniziato ad interessarsi di questo fenomeno grazie all'incontro con Husserl.
Nella sua tesi, Gabriele ha messo in evidenzia la relazione che lega la
filosofia e la mistica. La relazione che lega G. Walther e Husserl è proprio
l'ateismo. Il suo maestro fu Alexander Pfander che la apre agli studi
psicologici di Husserl, psicopatologici e psicoanalitici, e quando G.
Walther inizia a parlare del suo vissuto misto è ben consapevole della
differenza che esiste tra un vissuto mistico e un vissuto isterico.
L'incontro con Husserl e la fenomenologia diventano la sua esigenza di
chiarezza, la libertà interiore ed intellettuale che la porteranno ad un
cammino libero.
Successivamente alla proclamazione della sua laurea, con voto di 107 su
110, ci siamo recati in cappella del Policlinico Tor vergata (PTV) per
celebrare e ringraziare Dio per l'obiettivo raggiunto con tanta fatica da
Gabriele. La celebrazione è stata presieduta da Don Massimo. Finita la
celebrazione nella cappella del PTV abbiamo dato il via ai festeggiamenti
dove abbiamo tagliato la torta e successivamente ci siamo recati in un
pub dove abbiamo continuato i festeggiamenti fino a tarda notte.
Concludo facendo i miei migliori auguri a Gabriele e che questa prima sua
tappa possa essere solo l'inizio di una vita all'insegna della vera conoscenza nel ricercare la verità di
pensiero ma soprattutto nel ricercare la vera essenza di Dio. Auguri Dr. Gabriele
Marianna Dimasi
Cari studenti universitari,
tra pochi giorni saremo ad Assisi per il X Pellegrinaggio degli Universitari. Lentamente in questi anni tanti
amici si sono uniti per condividere con noi, all’inizio dell’anno accademico la gioia di quest’esperienza.
Quando con i cappellani abbiamo scelto questa meta mi sono chiesto se le figure di Francesco e di Chiara
potessero suscitare ancora interesse per gli studenti del nostro tempo.
Fin da giovane liceale, quando visitavo Assisi la mia meta preferita era la Basilica di S. Chiara dove è
conservato il Crocifisso che parlò a Francesco dicendogli: “Va, Francesco, e ripara la mia Chiesa, in rovina!”.
Francesco capì, come è onesto per ogni uomo dal cuore semplice, che doveva costruire la chiesetta di S. Damiano,
che di fatto era diroccata. E così fece.
Ma il Crocifisso gli prospettava ben altro. La riparazione della chiesetta di S. Damiano era, in verità, il
simbolo di un impegno più grande, che partiva dal semplice gesto di un semplice muratore.
Il Crocifisso chiedeva a Francesco di riparare la Chiesa facendo il muratore: che proposta!
Di questo episodio, in verità non se ne sente parlare più di tanto, neanche negli ambienti più vicini ai
francescani. Mi sono sempre chiesto, ma perché?
Riflettendo ho tratto questa conclusione: negli ultimi anni ho ascoltato tanti slogan, che circolavano anche in
ambienti francescani, tutti interessanti e ambiziosi, ma scarsamente praticabili; impegni talvolta da addossare sulle
spalle degli altri o da svolgere solo a condizione che non incidessero nella propria esistenza.
Non è difficile convenire con me che, purtroppo, nonostante questi slogan nulla è cambiato nella storia degli
uomini! Anzi!
Francesco, invece, ci ricorda che Dio lo aveva cercato fin da giovane con passione e, alla fine, aveva vinto la
sua riluttanza ad accogliere l’invito di questa chiamata, perché finalmente aveva compreso che la strategia di Dio era
più convincente di quella degli uomini: Dio lo invitava a riparare!
Cari amici,
non c’è opera più grande da compiere nella vita di quella di riparare!
Che cosa devo riparare? Il mondo, la società, la grande struttura della Chiesa. Certo, anche questo! Ma prima
di tutto bisogna riparare la propria vita. Anzi, bisogna proprio partire da questa per poter poi compiere grandi
progetti.
Bisogna essere muratori! La gioia di essere mutatori che riparano la propria esistenza, la propria casa, i luoghi
della vita sociale. Fate attenzione a coloro che gridano che sono finite le ideologie, le grandi narrazioni, che si
divertono ad usare l’avverbio “post”, come ad esempio “post-moderno”, in tutte le analisi.
La verità è una sola: nel mondo ci sono molti progettisti, ma pochi muratori. Non solo: oggi siamo circondati
da amici che vogliono restare progettisti senza impegnarsi nell’arte faticosa di voler avere un progetto.
Francesco, accogliendo l’invito del Crocifisso, ci ricorda che è meglio essere muratori che sanno progettare,
che progettisti che non sanno costruire.
Come?
Nella fedeltà ai tuoi impegni di studio, quando il tempo ad esso dedicato ti sembra perso; quando forse pensi
che a volte rinunciare ad altre legittime aspirazioni, come il divertimento o il tempo dello sport sia impossibile.
Ricordati che in questi anni della tua vita sei un muratore!
Vi confesso che tante volte ho studiato mentre i miei amici lecitamente si divertivano. Ma solo così ho potuto
assolvere ai miei impegni di studio e di impegno nella Chiesa e nella società. Penso ai tanti incontri nelle Parrocchie,
in Università, nel partito. Sempre presente nei momenti più importanti e mai nessuno poteva accusarmi di essere lì
perché avevo tempo da perdere!
Cari amici, così comincia la vera avventura della vita.
Il Crocifisso ti cerca per questo, perché tu sia protagonista della tua vita al servizio del fratelli. Facendo il
muratore come Francesco.
Muratore di Cristo per progettare la civiltà dell’amore!
+ Lorenzo Leuzzi Vescovo Ausiliare di Roma
Lettera del Vescovo Lorenzo agli studenti universitari di Roma
Novembre 2012
In Cappella: Feriali: 8.00, 13,15, 18.00
Festive: 12.00, 18.00
Al Campus Tutti i giorni alle 20:00
Alla Residenza di Via Schiavonetti
Domenica alle 11,00
CALENDARIO SETTIMANALE
Lunedì 5 Novembre
* In Cappella, Catechesi per
universitari, livello II, ore 19.00
Martedì 6
* In Cappella, formazione alla liturgia,
ore 18,30
* In Campus x, Catechesi per
universitari,, ore 21,00
Mercoledì 7
* In Cappella, Preghiera del Rosario,
ore 18.30
* In Cappella, Catechesi per
universitari, livello I, ore 19.00
* In Cappella, Lectio Divina, ore 19.30
Giovedì 8
* In Cappella, Adorazione Eucaristica,
ore 13.45 e17.30
* Preparazione alla cresima, ore 19,00
Venerdì 9
* Prove di canto, ore 19,00
Sabato 10
* I n c o n t r o d i o r i e n t a m e n t o
vocazionale, ore 17,00
* P E L L E G R I N A G G I O
UNIVERSITARIO AD ASSISI
Domenica 11
* In Cappella, S. Messa, ore 12.00,
pranzo e fraternità
M ercoledì scorso alla facoltà di Scienze nell’ambito della “Filosofia
della scienza” che fa parte del ciclo di conferenze tenute dalla
Cappella nelle varie facoltà, in collaborazione con università di Tor
Vergata, si sono tenute due relazioni; la prima molto interessante, intitolata:
”Filosofia della natura e della scienza: un quadro storico della problematica”,
tenuta dal Professore ordinario di filosofia della scienza, e decano di
filosofia alla Pontificia Università Lateranense Giancarlo Basiti, che ci
illustrato la filosofia della natura e della scienza, dandoci anche un quadro
storico; la seconda relazione, anch’essa interessante intitolata: “ Athanasius
Kircher: la filosofia naturale di uno scienziato gesuita del 600” tenuta dal
Professore Roberto Buonanno, ordinario di astronomia e astrofisica e presidente
della Società Astronomica Italiana, che ci ha illustrato la vita e le opere di
Kircher.
Federico Cascio
Partenza verso le ore 7,00 dallla Cappella, arrivo a Santa Maria degli Angeli Accoglienza sul piazzale antistante la Basilica Catechesi Don Fabio Rosini presenta il tema della giornata Confessioni Durante la catechesi sarà possibile confessarsi nelle cappelle laterali ore 11:30 Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi
Pranzo e pellegrinaggio ai luoghi francescani I gruppi, guidati dai loro responsabili, percorrono liberamente i luoghi francescani: San Damiano, Tomba di San Francesco, Santa Chiara, ecc. Attività del pomeriggio Dalle ore 15.00 alle ore 17.00 ci sarà l’adorazione eucaristica nella Basilica Inferiore di San Francesco e la possibilità di confessarsi Dalle ore 15,30 ci sarà a Santa Maria alla Minerva la “lectura Dantis” a cura della Cappella Universitaria di Tor Vergata.
Alle ore 17,30 Raduno nella Piazza della Basilica inferiore di San Francesco Saluto e benedizione di S. E. Mons. Enrico Dal Covolo Fiaccolata conclusiva fino al Parcheggio di San Vittorino Partenza per il rientro INDICAZIONI PER L'ISCRIZIONE Per partecipare al Pellegrinaggio contatta direttamente la Cappella o i cappellani Il costo della giornata è solo di € 10,00 che comprende il viaggio a/r e il pranzo.
PREGA CON UN SMS A partire da oggi puoi mandare sempre un sms con le tue intenzioni di preghiera.
Verranno condivise durante il pellegrinaggio. Il numero sempre attivo è: 334.75.76.113