WORKSHOP SU COOPERAZIONE TERRITORIALE, PROGETTI EUROPEI E STRATEGIA MACROREGIONALE EUSAIR
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WORKSHOP SU COOPERAZIONE TERRITORIALE, PROGETTI EUROPEI E STRATEGIA MACROREGIONALE EUSAIR
17 Ottobre 2014Fermo
Temi da affrontare • Conoscenza dei principi della Programmazione Europea • Strumenti di finanziamento offerti dall’UE per la cooperazione
esterna, lo sviluppo regionale/locale, competitività ed innovazione
• Tecniche di identificazione e gestione di un progetto – Project Cycle management ed elementi di Project management
Temi
Ma prima…cosa è un Progetto Europeo?
………..Qualche Idea in merito?…….
Un progetto è un insieme definito di azioni che intendono raggiungere obiettivi prefissati con risorse limitate (budget e staff) ed in un
tempo predefinito.
La gestione del progetto deve tendere a verificarecostantemente se le risorse sono utilizzate in maniera efficiente
e se le attività realizzate contribuiscono efficacemente a raggiungere gli obiettivi.
Perché presentiamo progetti?
Il finanziatore vuole raggiungere i suoi obiettivi! Non fare necessariamente il
nostro progetto ..o ottenere un finanziamento
La proposta deve essere scritta per:
Risolvere problemi «Europei»
Proponente-FinanziatoreObiettivi proponente:
azienda, Istituzione, Università
• Aumentare profitti• Ridurre i costi• Formare il personale• Entrare in nuovi mercati• Sperimentare azioni pilota
Obiettivi politici UE• Rafforzare economia• Creare posti di lavoro• Migliorare ambiente• Creare economia della
conoscenza
Far coincidere gli obiettivi !
Contesto GeneraleC Contesto specifico
Contesto d’azione
Sistema
Contesto d’azione • Sistema: Frontiera che divide i beneficiari diretti del progetto dai non beneficiari
• Progetto DEVE incidere su un gruppo di persone all’interno di un SISTEMA in moda tale che queste creino un effetto positivo sull’intero Contesto e quindi anche sui «non beneficiari»
«Macchina progettuale»Sistema prima del progetto
Attori Risorse Attività Metodo Obiettivi
Risultati Sistema dopo il progetto
FINANZIAMENTI EUROPEI Struttura e classificazione nuova programmazione dei
A GESTIONE DIRETTA
Gestiti direttamente dalla Commissione europea e/o sue Agenzie o da altri organismi BEI, BERS, FEI, …
• Maggiore competitività• Maggiore qualità• Livello spesso più “locale”• Cooperazione int.le.
FINANZIAMENTI EUROPEI
A GESTIONE INDIRETTA
Gestiti a livello nazionale, regionale locale.
Finanziamenti contrattati con l’Ue in una pre-fase dai vari livelli di governo..
Gestione pratica a livello locale, quindi maggior certezza dei fondi e minore competitività.
FINANZIAMENTI EUROPEI
FONDI INDIRETTI
Obiettivi Europei di coesione
Strategia di Lisbona e Goteborg…DAL 2014
Europa 2020
FESR - Fondo Europeo Sviluppo Regionale
FSE - Fondo Sociale Europeo
Politica Regionale EuropeaL’Unione Europea comprende 27 stati membri
con 271 regioni
1 Regione su 4 ha un PIL pro capite inferiore al 75% di quello medio europeo
La nuova programmazione Europe 2020
3 Priorità tematiche
5 EU obiettivi targets
7 Iniziative «flagship» di livello nazionale attraverso l’utilizzo degli strumenti EU esistenti o nuovi.
3 Priorità 1.) Smart growthSviluppare un economia basata sulla conoscenza e l’innovazione.
2.) Sustainable growth Promouvere un’economia più “green” efficiente e competitiva.
3.) Inclusive growth Cercare di raggiungere alti livelli di occupazione ed una coesione sociale e territoriale.
Europe 2020: 5 EU targets
Nel 2020
• 75 % tasso di occupazione (% della fascia 20 64) ‐
• 3% investimenti in R&D (% di EU’s PIL)
• “20/20/20” energia e clima target
• < 10% tasso di abbandono scolastico & min. 40% popolazione laureata
• 20 million di persone al max a rischio povertà
Iniziative Flagship EU 2020
La posizione italiana 2014-2020
Approccio Macroregionale Una nuova sperimentazione EuropeaLa Macro-regione è una strategia che contribuisce alla europeizzazione dove ogni livello istituzionale partecipa ad un gioco a somma positiva.
MA
No new fundsNo new legislationNo new institutions
Approccio Macroregionale Una nuova sperimentazione Europea
Torniamo ai soldi!!
Dove sono?
Politiche europee con finanziamenti
• Agriculture • Audiovisual and Media • Communication • Competition • Conference interpretation • Consumers • Culture • Development • Economic and financial affairs • Education, training and youth • Employment and social affairs • Energy • Enlargement • Enterprise • Environment • External Relations
• External Aid • External Trade • Fisheries • Fighting fraud • Freedom, Security and Justice • Humanitarian Aid • Human Rights • Information society • Public Health • Regional Policy • Research and Innovation • Sport • Statistics • Transport
TOTALE: 30
Siamo nell’ambito dei finanziamenti diretti
Gestiti direttamente da strutture della Commissione o Agenzie EuropeeLE REGIONI NON GESTISCONO
DIRETTAMENTE
Prendono la forma di “grant” o sovvenzioni
Non coprono mai il 100% del progetto (ad esclusione di alcune
azioni al di fuori UE)
Possono partecipare organizzazioni pubbliche e private, in alcuni casi individui
Scelti sulla base delle loro capacità
Non devono portare ad un profitto
…e non sono mai retroattive
Ogni linea di finanziamento ha sempre un programma annuale
Call of proposal(Bandi)
Call of proposal
Nella call sono evidenziati sempre i criteri per la concessione e selezione
(incarichi diretti solo per situazioni particolari, es. emergenza)
Cooperazione Territoriale area EUSAIR
• Programma ADRION –Transnazionale• Programma MED –Transnazionale• Programma Italia/Croazia – Transfrontaliero • Programma Italia/Slovenia – Transfrontaliero • Programma Italia/Albania/Montenegro – Transfrontaliero
• Programma Italia/Grecia – Transfrontaliero • Programma Interreg IVC – Interregionale
ALTRA NOVITA …GECT
GRUPPO EUROPEO DI COOPERAZIONE TERRITORIALE
PROGETTAZIONE EUROPEAMetodi di lavoro per la
Metodo: il ciclo del progetto
IL CICLO DI PROGETTOPROGRAMMAZIONE
IDENTIFICAZIONE
FORMULAZIONE
FINANZIAMENTO
REALIZZAZIONE
VALUTAZIONE
Cos’è il PCM• Il Ciclo di Progetto è l’insieme delle fasi di pianificazione
e realizzazione di un progetto o programma.• Ha come obiettivo la gestione delle varie azioni di
preparazione e messa in opera del progetto (o del programma) stesso.
• Il ciclo definisce le azioni chiave, le informazioni necessarie per la realizzazione dei vari livelli del progetto.
• Le fasi sono progressive: non è possibile iniziare una fase se non è completata quella precedente.
Problemi ---Obiettivi
Negatività Positività • Da causa effetto a mezzi – fini 1. Trasformare problemi in positività cioè in
situazioni: desiderabili e fattibili 2. Se necessario aggiungere nuovi obiettivi utili
per raggiungere obiettivi di livello più alto 3. Eliminare obiettivi non ritenuti necessari
Albero degli obiettivi
Trasformare la situazione negativa in situazione positiva
Scelta della Strategia
M aggiori guadagni nelle Aree rurali
Gestione effi cace ed effi ciente, sia organizzativa
che com m erciale
Aumento produzione Accesso al credito suffi ciente
M igliore gestione degli interventi degli O rgani
Pubblici
M igliore distribuzione
delle mansioni
Attività di m arketing
Esecuzione- studio di mercato e pianificazione
Form azione del personale
M oderne tecnologie acquisite
M anutenzione dei m acchinari
esistenti
R ispetto dei tem pi di
produzione
R iso lti problem i di trasporto
M igliore m anutenzione
dei m ezzi di trasporto
M aggiore accesso alle
m aterie prim e
Stabilizza-zione costo dei prodotti
Conoscenza di form e di credito
Form azione personale
I ndividuazione di agevolazione
creditizieNuove figure professionali
Form azione personale
M aggiore copertura del
serviziodi
m anutenzione
M igliore organizzazione
del servizio
Aumento reddito generato
M aggiore accesso dei beni
Sviluppo di adeguate politiche
di credito
M igliore accesso alla form azione
M igliore viabilità stradale
Aumento della P roduttività I nvestim enti privati in
aumento
M igliorate capacità degli organi pubblici
STRATEGI A SCARTATASTRATEGI A SCELTA
Scelta strategiaNella scelta della strategia è opportuno valutare tutte le analisi
fatte e alcuni criteri chiave come:
• Opportunità positive da SWOT • Sostenibilità risultati • Quale strategia impatta di più sui target group, specialmente fascie deboli• Ci sono impatti ambientali negativi che possono essere mitigati?• Contributi attesi alle politiche europee• Costi-benefici • Cosa contribuisce di più alla crescita delle capacità delle istituzioni• Impatto ambientale• Fattibilità tecnica
Quadro logico di intervento
LogicaDell’intervento
Indicatori OggettivamenteVerificabili
Risorse e Mezzi Di Verifica
Condizioni
ObiettiviGenerali
Quali sono gli Obiettivi Generaliche il progetto persegue?
Quali sono gli indicatori chiavelegati agli Obiettivi Generali ?
Quali sono le Fonti d’informazione di questi indicatori?
Obiettivospecifico
Quale Obiettivo Specificoil progetto dovrebbe raggiungere?
Quali indicatori qualitativie quantitativi mostrano come, e in quale misura, l’obiettivo specifico del Progettoviene raggiunto?
Quali fonti d’informazioniesistenti o che possono essere raccolte? Quali sono imetodi per ottenere queste informazioni?
Quali fattori e condizioni, fuori controllo diretto del progetto sononecessarie per raggiungere gli obiettivi? Quali sono i rischi da prendere in considerazione?
RisultatiAttesi
Quali sono i risultati concreti specifici previsti per l’Obiettivo Specifico?quali sono gli effetti e i benefici previsti dal progetto?quali sono i miglioramenti e icambiamenti prodotti dal progetto?
Quali indicatori permettonodi misurare come, e in che il progetto raggiunge i risultati e gli effetti previsti?
Quali sono le fonti d’informazione per questi indicatori?
Quali fattori e condizioni si devonorealizzare per ottenere i risultatiattesi nel limite del calendario?
Attività
Quali sono le attività chiave che devono essere messe in opera, e quale cronologiadevono rispettare per poterprodurre i risultati attesi ?
Mezzi :Quali mezzi sono richiestiper mettere in opera queste attività come ad esempio, personale, materiale, attrezzatura etc.?
Costi: Quali sono le pre-condizioni prima che il progetto abbia inizio? quali condizioni fuori controllo dal progetto si devono realizzare per la messa in opera delle attività previste?
OBIETTIVI GENERALI
• Obiettivi più ampi di quelli del progetto stesso. • Al raggiungimento di questo obiettivo probabilmente contribuiscono altri progetti ed attività
OBIETTIVO SPECIFICO
• Descrive i benefici che il progetto porterà ai beneficiari
o anche:
• Descrive i benefici che l’uso dei servizi forniti dal progetto porterà ai beneficiari
• Spiega perché i beneficiari hanno bisogno del progetto
RISULTATI ATTESI
• descrivono i servizi che i beneficiari riceveranno dal progetto
• spiegano cosa il progetto deve fornire
ATTIVITA’
• Ciò che deve essere fatto durante la realizzazione del progetto per raggiungere i risultati
Alcuni fattori per il successo del Progetto
Ma quali competenze sono necessarie per gestire e lavorare con i fondi europei?
Trasformare problemi territoriali in progetto solidi Capacità di fare rete e networking Management transnazionale Innovazione in ogni aspetto del proprio lavoro
Progetto “Europeo”
È una rete sociale ?
Passi per una Strategia Macroregionale
Riconoscimento Europeo
Definizione e scelta di una Strategia
Avvio di un ampio processo di Consultazione
Elaborazione di un Piano d’azione
Le 3 Strategie macro-regionali
Alcuni esempi di azioni all’interno delle strategie attive
• Riduzione inquinamento prodotto dalle imbarcazioni • Gestione comune della pesca• Database e mappatura inondazioni• Infrastrutture di rete e di calcolo comuni per i ricercatori
• Decisioni politiche sulla Navigabilità del Danubio• Maggiore allineamento dei fondi europei • Fondi di credito o «seed capital» per idee innovative
I tre no• Nessun finanziamento aggiuntivo
• Nessuna nuova organizzazione dedicata
• Nessuna nuova legislazione aggiuntiva
Ma, i tre no portano a:
Integrazione
Coordinamento
Sinergia
Obiettivo generale strategia EUSAIR
Promuovere il benessere economico e sociale della regione Adriatico-Ionica attraverso la crescita e la creazione di posti di lavoro, migliorando la sua attrattività, competitività e connettività, preservandone, al contempo, l’ambiente e garantendo ecosistemi marini e costieri in sani ed in equilibrio.
Pilastri Vs. Tematismi
La strategia non prevede dei veri e propri tematismi ma dei nuovi contenitori trasversali – Pilastri
LE REGIONI ITALIANE: PROPOSTEProcesso di Consultazione
Pilastro 1 (alcune idee) Condivisione/armonizzazione di indirizzi/regole/sistemi gestionali comuni per la tutela delle risorse ittiche con particolare riferimento a: a) fermo biologico; b)aree nursery; c) sistemi/attrezzi di pesca.
Progettazione/sperimentazione di processi innovativi in acquacoltura con particolare riferimento a: specie, tecniche di gestione e di allevamento, che consentano un aumento del livello occupazionale del comparto. Condivisione/armonizzazione di regole e indirizzi comuni alla regione adriatico ionica con riferimento ai sistemi di tracciabilità del prodotto ittico.Condivisione di pratiche innovative introdotte nell’industria cantieristica trasferibili alla costruzione e all’ammodernamento di navi da pesca. Rafforzamento dei legami tra il sistema della ricerca, sapere e le eccellenze ed il sistema delle imprese di pesca ed acquacoltura con particolare riferimento alle tematiche dei consumi energetici.
Flussi commerciali Italia altri paesi
Potenziamento e completamento delle infrastrutture di trasporto puntuali e lineari (stradali, ferroviarie, portuali, interportuali e aeroportuali) di connessione alle reti TEN-T, incluse quelle finalizzate a connettere le aree interne con dette reti.
Individuazione di un organismo di coordinamento della macro regione Adriatico Ionico nel settore dei trasporti;
Valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente e delle reti informatiche esistenti,
Creazione di un Hub della “Macro regione adriatico Ionica” a servizio dei traffici su tutti i quadranti di interesse dell’area nord sud est ed ovest;
Definizione di requisiti minimi della “port community system”;Gestione coordinata ed integrata delle infrastrutture e dei servizi;
Miglioramento e standardizzazione della gestione ambientale nelle aree portuali (es. gestione rifiuti, sistemi di elettrificazione delle banchine, impiego di carburanti ecocompatibili ecc.);
Cooperazione nell’infrastrutturazione energetica ai fini dell’approvvigionamento e della distribuzione, anche promuovendo l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili; nonché introduzione di sistemi intelligenti nella gestione dell’energia.
Pilastro 2 (alcune idee)
Reti ed Infrastrutture
Pilastro 3 (alcune idee)Promuovere il risparmio idrico e il controllo dei deflussi in regime di magra e di piena.
Riaffermare su scala di bacino adriatico-ionico la lotta alla eutrofizzazione aggredendo alla fonte i carichi di sostanze ad effetto eutrofizzante
Rafforzare, attraverso progetti di monitoraggio condivisi e dialoganti, la sorveglianza del fenomeno della eutrofizzazione attraverso piani di controllo promossi dalle Regioni.
Censire e definire la consistenza dei popolamenti di specie aliene presenti nelle aree costiere e, laddove presenti, lagunari e portuali
Sviluppare linee guida/strategie/piani per integrare insieme GIZC ed MSP come un unico strumento multisettoriale per una pianificazione e gestione delle aree costiere e marine coerente
Rafforzare una base comune e condivisa di conoscenze implementando piattaforme come il GIS Atlas Adriatico
Potenziare rete di monitoraggio (osservatori) per migliorare calibrazione dei modelli
Migliorare modellizzazione e quindi la previsione di fenomeni estremi e repentini e perseguire l' analisi di scenari combinati (mareggiata, acqua alta, surge, ecc.)
Inquinamento ed ambiente
Pilastro 4 (alcune idee)Branding dell’area Adriatico Ionica, che consolidi una immagine di destinazione sostenibile di qualità
Sostegno ed accompagnamento a processi di aggregazione e integrazione tra imprese (o di consolidamento), anche in forme avanzate di partnership pubblico private, progetti di sviluppo turistico pluriennali per aree di destinazione e tipologia di prodotto o di aree di attrazione di rilevanza strategica (distretti, …)
Azioni specifiche per la valorizzazione a fini turistici dei cluster di prodotto (es. ruralità, prodotti agroalimentari e della pesca, prodotti artigianali, ….)
Azioni specifiche per la valorizzazione di forma di turismo nautico e crocieristico, al fine di potenziare le tematiche incentrate su temi e caratteri identificativi della cultura adriatico ionica (incluse le minoranze etniche e culturali)
Azioni di supporto all’armonizzazione dei sistemi di certificazione ambientale e di qualità, di misurazione delle performance di gestione e di sostenibilità.
Definizione di un programma di promo-commecializzazione del prodotto turistico AI, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e social network
L’area Adriatico Ionica: 3 aspetti
Ritardo e scarsa attratività
Vitalità e alta presenza PMI
Diversità culturale e sociale
EUSAIR GROUP OF ITALIAN REGIONS (10 Regions)
MARCHE REGION Coordinator
EUROPEAN COMMISSIONNATIONAL CONTACT POINTS – COMMITTEE OF THE REGIONS –
ADRIATIC IONIAN INITIATIVE
Permanent Secretariat
SVIM - REGIONAL AGENCY Technical assistance
FORUM AND ADRIATIC NETWORKS
Universities –Cities -Regions - Chamber of
Commerce
ITALIAN REGIONAL SYSTEM FOR THE EUSAIR STRATEGY
Sinergia e alleanze
Azioni e progetti Strategici
Piano azione EUSAIR e
priorità Regioni
Condizionalità ex-ante fondi ESIF
Priorità altri fondi
Horizon ecc.
PUNTI DI DISCUSSIONE
• Risolvere problemi – far coincidere contesto territoriale locale e europeo/macroregionale
• Far Condividere Obiettivi • Problemi/Obiettivi locali farli coincidere con problemi europei/macroregioni
• Rete – Strumenti operativi• Fare massa critica e forza politica attraverso la dimensione macroregionale in Europa
• Rischio di avere contenitori chiusi in se stessi nel lungo periodo
• Macroregione può essere una costruzione rischiosa se non attuata
• Aspetto culturale centrale nella costruzione della macroregione
• Campi d’azione potenziali nella coop.territoriale: turismo religioso, puntare sulle connessioni storiche – Ambiente protezione della costa, sostenibilità del turismo -