WordPress · di hosting più comune ed economico per chi avvia un sito web è quello “Shared”,...
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WordPress 2017/2018
Rebecca Franza
Relatrice: Prof.ssa Annalisa Di Paola
Corso: OPERATORE INFORMATICO ELETTRONICO
Rebecca Franza
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Indice
INTRODUZIONE ………………………………………………………………………………2
1. STRUTTURA E FUNZIONAMENTO DI WORDPRESS
1.1 WORDPRESS …………………………………………………………………….3
1.2 HOSTING ………………………………………………………………………….4
1.3 GESTIONE UTENTE ……………………………………………………………..5
1.4 COME INSTALLARLO …………………………………………………………9
1.5 TEMA …………………………………………………………………………...12
1.6 PLUGIN …………………………………………………………………………15
1.7 PANNELLO DI AMMINISTRAZIONE ……………………………………….17
2. PERSONALIZZAZIONE
2.1 GESTIONE DEI POST ………………………………………………………..19
2.2 GESTIONE DELLE PAGINE …………………………………………………23
2.3 LIBRERIA MEDIA ……………………………………………………………..25
2.4 MENU’ DI NAVIGAZIONE ……………………………………………………30
3. DALLA RICHIESTA DEL CLIENTE ALLO SVILUPPO
3.1 I VANTAGGI DI WORDPRESS ……………………………………………...33
3.2 I RUOLI ALL’INTERNO DI UN AGENZIA …………………………………..34
3.3 CASE HISTORY ……………………………………………………………….36
3.3.1 RICHIESTA CLIENTE
3.3.2 SVILUPPO
3.3.3 DIFFICOLTA’
CONCLUSIONE ……………………………………………………………………………...39
SITOGRAFIA …………………………………………………………………………………40
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Introduzione
La mia tesi tratterà principalmente di WordPress, una piattaforma online che permette la
creazione di siti web e blog personali. Durante lo stage svolto presso Girasole Media, ho
avuto l’occasione di creare dei siti web con questo strumento scoprendo un metodo di
sviluppo web più semplice rispetto ai codici come HTML, proprio per questo ho scelto di
approfondire l’argomento. Sarà strutturata in tre grandi capitoli. Inizialmente parlerò di
cos’è e com’è nata questa piattaforma, spiegherò come rendere visibile il proprio sito sul
web tramite un hosting e parlerò della gestione e della scelta di temi e plugin per poi
parlare delle utenze. Il secondo capitolo tratterà la personalizzazione del sito tramite
pagine e articoli, quindi come crearle e gestirle. Parlerò anche della libreria media e del
menù di navigazione. Il terzo capitolo spiegherà perché WordPress viene utilizzato nelle
Web Agency e quali sono le sue figure tecniche fondamentali. Infine ho inserito una case
history dove mostrerò come ho organizzato il lavoro durante i due mesi di stage, come ho
affrontato le difficoltà e le richieste del cliente, e mostrerò il risultato finale.
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CAPITOLO I
STRUTTURA E FUNZIONAMENTO DI WORDPRESS
1.1 WordPress
WordPress, conosciuto in tutto il mondo come piattaforma di blogging, è nato nel 2003
dall’idea comune di Matt Mullenweg e Mike Little. Dal 2003 Wordpress ha diverse versioni,
dalla 0.7 alla 4.9 rilasciata quest’anno. WordPress è nato come strumento di personal
publishing che permette la creazione di un unico blog ad installazione, ma è stata
successivamente sviluppata una piattaforma per multi-blogging, conosciuta come
WordPress Multi-User, che a partire dalla versione 3.0 è stata integrata a WordPress.
Svariate ricerche condotte riguardo alla popolarità di questo tipo di piattaforme hanno
mostrato che Wordpress si colloca al primo posto. Con il tempo WordPress ha allargato i
propri orizzonti anche al CMS, content management system, offrendo così agli utenti di
tutto il mondo la possibilità di creare siti web completi.
Sono numerosissimi i motivi di successodi WordPress, ma è sufficiente ricordare che è
una delle principali piattaforme interamente personalizzabile con widget e plugin, fornita di
una gestione multilingua e soprattutto che offre soluzioni di altissima qualità per la propria
privacy online, come la protezione dei contenuti tramite password ed il controllo dei
commenti.
Il continuo successo di WordPress è dovuto anche alla possibilità che offre ad utenti di
ogni età, genere ed etnia di realizzare uno spazio personale e interpersonale virtuale in cui
esprimere liberamente le proprie idee, tenendo conto del rispetto reciproco, tramite
strumenti di gestione facili da capire e soprattutto da utilizzare, anche per i newbie del
web.
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1.2 Hosting
Web hosting è servizio che permette di rendere il tuo sito e tutte le pagine che lo
compongono visibile sul web, contenente i file ed il database che compongono il tuo sito.
Questo servizio è offerto dai web host, aziende che mettono a disposizione i propri server
per l’utilizzo da parte di altre aziende ed individui che vogliono creare un sito web. I server
possono essere veri e propri computer oppure sistemi utilizzati per analizzare le richieste
da parte dei browser. Quando digiti un indirizzo URL nel tuo browser viene inviata una
richiesta al web server sul quale è ospitata la pagina web che vuoi visitare. Il web server
invia le informazioni relative alla pagina che vengono poi analizzate e visualizzate dal tuo
browser. Ogni computer del web ha un indirizzo IP che serve ad identificare il server su cui
è ospitato. Essendo composto da diversi numeri suddivisi in quattro gruppi, l’indirizzo IP è
complicato da ricordare, proprio per questo ogni pagina ha anche un URL che è facile da
leggere e da ricordare. Un URL ha al suo interno il dominio del sito ed il percorso della
pagina che si vuole visitare. Quando digitiamo un URL, il nostro browser comunica con un
DNS per sapere l’indirizzo IP associato al dominio da visitare. Esistono diversi tipi di
hosting, adatti alle esigenze dei vari siti in base alle dimensioni e ai volumi di traffico. Il tipo
di hosting più comune ed economico per chi avvia un sito web è quello “Shared”, in questo
caso il tuo sito è ospitato su un server condiviso con altri siti web. Questa è la soluzione
più adatta se devi aprire od ospitare un sito che non supera le 100.000 visite mensili.
Un’opzione più costosa, con maggiore flessibilità, è quella del dedicated hosting. In questo
caso il tuo sito non condivide il server con nessun altro, l’hosting garantisce performance
migliori ma richiede un lavoro di manutenzione da parte tua o da parte del team tecnico
fornito dal tuo hosting provider.
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1.3 Gestione Utente
La creazione di varie figure che possono interagire sul tuo sito online può essere
necessario ad esempio per ricevere assistenza diretta da parte del tuo sviluppatore
oppure per collaborare con dei guest blogger. Per ragioni di sicurezza è consigliato creare
utenti con i permessi di cui hanno bisogno.
Per creare utenti su WordPress basta accedere alla Bacheca, cliccare su Utenti e
visualizzare la schermata sugli user che ti permette di verificare il nome utente, il nome
proprio, l’indirizzo mail e il ruolo precedentemente assegnato.
Se si vuole creare degli utenti nuovi, basta cliccare su Aggiungi Nuovo.
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In questa sezione potrai inserire varie informazioni, la password per accedere al sito,
l’indirizzo mail, il nome utente, ecc.
Il campo a cui prestare maggiore attenzione è quello chiamato Ruolo. Qui potrai
selezionare tra 5 tipi di utenti: Amministratore, Editore, Autore, Collaboratore e
Sottoscrittore.
Selezionando l’opzione Invia al nuovo utente questa password tramite email, l’utente per
cui hai creato l’account riceverà le proprie credenziali di accesso via email.
Infine per completare l’operazione, clicca su Aggiungi Nuovo Utente.
Le informazioni d’accesso e i permessi saranno modificabili in qualsiasi momento, basterà
cliccare su Tutti gli utenti e su Modifica.
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1.3.1 Amministratore
L’amministratore ha completo accesso al sito e può fare qualunque modifica, aggiunta e
cancellazione egli desideri. Può lavorare su tutti i codici, creare utenti, caricare e
cancellare articoli, pagine e file media, installare e rimuovere plugin, cambiare tema, ecc.
1.3.2 Editor
L’editore può lavorare su tutti i contenuti del sito: tra questi, articoli, file media,
organizzazione di categorie e tag, ecc. Un editore può sia creare che cestinare articoli e
pagine.
1.3.3 Autore
Un autore può unicamente lavorare sugli articoli del blog. Può creare, modificare e
cestinare articoli sia in fase di bozza che pubblicati.
1.3.4 Collaboratore
Un collaboratore ha permessi piuttosto limitati, e questo è il ruolo perfetto per i guest
blogger. Infatti, questo tipo di utente può creare e modificare articoli (soltanto quelli scritti
da se stesso) ma non può pubblicarli. Questi dovranno, infatti, essere prima approvati
dall’amministratore.
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1.3.5 Sottoscrittore
Questa è la tipologia di utente con gli accessi più limitati. Non può infatti fare alcuna
modifica sul sito. Verrà semplicemente notificato quando vengono pubblicati i nuovi
articoli.
Le tipologie di utente descritte qui sopra sono quelle default previste da WordPress. Se hai
però esigenze specifiche (per esempio, se vuoi permettere ad un Autore di creare e
modificare pagine) puoi installare un plugin per assegnare permessi personalizzati ai vari
ruoli o anche ai singoli utenti.
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1.4 Come installare WordPress
Prima di installare il CMS è opportuno effettuare delle verifiche, per prima cosa è bene
assicurarsi di avere i permessi di scrittura
necessari sui file e sulle cartelle.
Di solito i permessi cambiano a seconda
della configurazione del server ma, come
regola generale, si può ritenere prudente non
andare oltre 755 per le directory e 644 per i
file, sebbene livelli più bassi siano possibili e,
per alcuni file, consigliati.
Durante l’esperienza stage svolta quest’anno
ho analizzato il file di configurazione wp-
config.php, per questo file i permessi
andranno impostati da 600 a 644.
E’ poi necessario avere l’accesso al database perchè durante l’installazione Wordpress
avrà bisogno del nome del database dove andranno archiviati i dati. Successivamente si
scarica l’ultima versione di WordPress in lingua inglese o in italiano, si decomprime il
pacchetto e lo si carica via FTP nella root del proprio sito web.
Se il pacchetto è stato installato nella root, WordPress reindirizzerà la richiesta su
http://miodominio.com/wp-admin/install.php
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Se WordPress dispone dei permessi di scrittura necessari sul file wp-config.php aprirà una
pagina in cui l’utente dovrà inserire i dati per accedere al database.
WordPress propone il prefisso wp_ per i nomi delle tabelle, ma lasciare il prefisso
predefinito potrebbe essere insicuro, si consiglia quindi di sostituire wp_ con prefisso di
propria scelta.
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Nella schermata successiva vanno impostati i dati di base del sito. La password sarà
proposta da WordPress ma potrà essere cambiata in fase di installazione.
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1.5 Tema
La Directory dei Temi è l’archivio ufficiale di
temi disponibili per il download. I temi della
Directory sono gratuiti, devono superare dei
test di compatibilità e sono sottoposti alla
valutazione degli utenti. L’amministratore di un
sito WordPress ha quindi accesso a
informazioni dettagliate che si rivelano
indispensabili nella scelta del tema da
installare.
Quando si sceglie un tema è fondamentale
conoscere l’esperienza degli utenti della
community che l’hanno già utilizzato, per cui assumono valore le informazioni relative al
numero di installazioni attive e le valutazioni, espresse in una scala da 1 a 5. Dalla
pagina del tema si accede, tra l’altro, al forum di supporto, dove ci si potrà rendere
conto del servizio di assistenza fornito dallo sviluppatore. Altre informazioni importanti
riguardano la frequenza di aggiornamento e il developmentlog, da cui si potranno
ottenere informazioni sullo sviluppo.
I temi di WordPress di trovano anche al di fuori della Directory ufficiale. Esistono, infatti,
diversi market dove gli sviluppatori distribuiscono le proprie produzioni, generalmente
con licenza commerciale. Tra questi market il più popolare èThemeForest di Envato.
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1.5.1 Installare un tema
Esistono due modalità principali di installazione, a seconda che il tema sia disponibile
nella Directory dei temi di WordPress, o sia stato acquistato in un market o sul sito di
uno sviluppatore. Nel primo caso, il tema potrà essere installato direttamente dal
pannello di amministrazione. Nel secondo caso il tema dovrà essere caricato nella
directory /wp-content/themes attraverso un client FTP o l’uploader di WordPress.
Dal menu “Aspetto → Temi” dell’admin si accede alla pagina di amministrazione dei
temi, dalla quale sarà possibile attivare temi, modificarne l’aspetto, aggiungerne di
nuovi. Dal tab “Aiuto” si accede inoltre ad una serie di schede contenenti informazioni
utili alla gestione dei temi.
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Il pulsante “Aggiungi Nuovo” della stessa pagina, indirizza l’utente amministratore alla
pagina di installazione. Qui vengono proposti i temi presenti nella Directory, organizzati in
base a diversi criteri (in evidenza, popolari, più recenti..), in modo da agevolarne la ricerca.
Oltre ai filtri predefiniti viene proposta una scheda che permette di filtrare i temi della
Directory in base alle funzionalità desiderate.
Se il tema non è disponibile nella Directory viene offerta la possibilità di utilizzare
l’uploader di WordPress per caricare il pacchetto compresso del tema nella directory /wp-
content/themes. Qualora non si disponga delle autorizzazioni necessarie al caricamento
tramite l’uploader, non rimarrà altra scelta che caricare il pacchetto decompresso
attraverso il proprio client FTP.
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1.6 Plugin
Un Plugin di WordPress è un componente che viene aggiunto a WordPress
per modificarne o estenderne le funzionalità.
Un plugin viene spesso chiamato modulo in altre applicazioni simili, ma la definizione
rimane nello specifico la medesima. Lo scopo di un plugin è infatti quello di permettere agli
utilizzatori di eseguire delle operazioni in modo diverso rispetto a quello previsto da
WordPress o di aggiungere nuove operazioni a quelle predefinite.
I plugin vengono attivati o disattivati nella sezione amministrativa di WordPress. Quando
un plugin viene attivato, WordPress include tutto il suo codice nel suo intero flusso di
esecuzione consentendo al plugin di operare sia nel frontend che nel backend del sito.
Al contrario, quando un plugin viene disattivato, WordPress lo rimuove dal suo flusso di
esecuzione e si comporta come se il plugin non esistesse, ossia il codice del plugin non
viene più eseguito.
WordPress non assegna privilegi di esecuzione inferiori ai plugin: ciò significa che un
plugin può di fatto apportare qualsiasi tipo di modifica a WordPress. Da qui sorge il
problema dei bug e delle vulnerabilità nei plugin: se un plugin ha un problema, anche
WordPress ha lo stesso problema.
Esiste una differenza di fondo tra i plugin a pagamento e quelli liberi e gratuiti presenti
nella repository ufficiale di WordPress, ossia il modo in cui i plugin vengono aggiornati.
I plugin scaricabili gratuitamente sono aggiornabili in automatico, quelli a pagamento
non sempre lo sono e quindi si è costretti ad installare la versione manuale.
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Installare un plugin manualmente è un’operazione molto semplice: è sufficiente
uploadare la catella del plugin con i suoi file (dopo averli decompressi) nella
directory /wp-content/plugins e quindi attivarlo nel backend di WordPress.
Come abbiamo appena sottolineato, l’aggiornamento di un plugin è un requisito
essenziale per gestire al meglio WordPress. Un plugin che non viene mai aggiornato
non solo può causare problemi con gli aggiornamenti delle versioni di WordPress, ma
rappresentare esso stesso un potenziale problema di sicurezza.
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1.7 Pannello di amministrazione
Il back-end di WordPress si compone di diverse aree ognuna con specifiche funzionalità.
La colonna di sinistra è il menu di amministrazione. Si tratta di un menu su due livelli
dove l’elemento di livello superiore raggruppa spesso pagine di amministrazione
omogenee. L’area centrale della pagina principale è definita Dashboard (Bacheca nella
versione italiana) e contiene una serie di widget, ossia aree che offrono accesso rapido
alle funzioni di utilizzo più comune.
Il primo gruppo di elementi del menu di amministrazione contiene le voci “Bacheca”,
“Articoli”, “Media”, “Pagine” e “Commenti”.
Da “Bacheca” si accede ad “Aggiornamenti”. Da qui è possibile gestire tutti gli
aggiornamenti dell’istallazione, dalla versione del CMS ai plugin e temi già istallati. Le
estensioni possono essere aggiornate una per volta, oppure
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selezionatecumulativamente; la prudenza consiglia di evitare gli aggiornamenti, di
effettuare un back-up prima di qualsiasi aggiornamento, di disattivare i plugin prima di
aggiornarli e riattivarli uno per volta dopo l’aggiornamento al fine di verificare
incompatibilità e conflitti.
“Articoli” dà accesso alle voci di menu per la creare e gestire i post. Da qui è possibile
accedere all’elenco degli articoli, accedere alla pagina di creazione e modifica, gestire
le categorie e le etichette (tag) dei contenuti.
La scheda “Media” permette di accedere all’amministrazione dei contenuti multimediali.
Da qui è possibile selezionare i file presenti sul proprio desktop con un semplice drag
&drop. È poi possibile assegnare dati ai file, come titolo, didascalia, testo alternativo e
descrizione. Nel caso delle immagini WordPress permette anche di effettuare alcune
modifiche di base, come la rotazione, il ritaglio e il ridimensionamento.
“Pagine” e “Commenti” completano il primo gruppo di elementi del menu di
amministrazione. La gestione di questi due tipi di contenuti avviene in modo pressoché
simile a quanto già illustrato per la gestione dei post.
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CAPITOLO II
PERSONALIZZAZIONE
2.1 Gestione dei post
In WordPress i post sono tutti gli elementi contenuti nel database, suddivisi nei seguenti
tipi:
Post
Pagine
Allegati
Revisioni
Elementi dei menù di navigazione
La visualizzazione dei post dipende dalla loro data di pubblicazione, e questo li
distingue dalle pagine statiche, la cui visualizzazione non dipende da alcun dato
temporale.
In WordPress il ruolo dell’utente determina le capacità di operare sui post. Di default
esistono cinque ruoli predefiniti:
Administrator
Editor
Author
Contributor
Subscriber
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2.1.1 Modifica dei post
Dal menu Posts (o Articoli) è possibile accedere alla pagina di creazione e modifica
dei post. Questa è costituita da box contenenti campi e controlli form che possono
essere visualizzati o nascosti dalla scheda Screen Options.
Oltre ai box del titolo, del contenuto e della pubblicazioni sono disponibili di default i
seguenti box:
Formati
Categorie
Tag
Immagine in evidenza
Riassunto (Excerpt)
Trackbacks
Customfield (o meta dati)
Discussione
Slug
Autore
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Nella colonna di destra è collocato il box di pubblicazione, un un box non rimovibile con i
controlli sullo stato dell’articolo, la visibilità e la data di pubblicazione.
Il box successivo permette di assegnare una o più categorie all’articolo. Oltre all’elenco
delle categorie viene fornito un campo per la creazione di nuove categorie, tassonomie
ordinate gerarchicamente.
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2.1.2 Gestione dei posts
La pagina di amministrazione dei post mostra una tabella in cui ogni riga corrisponde
ad un articolo. Gli articoli sono ordinati in base a data di pubblicazione, o di creazione,
se non pubblicati. Per modificare il contenuto dell’articolo o i dati associati si accede
alla pagina di modifica cliccando sul titolo dell’articolo o sul link Edit che compare
quando il cursore del mouse si trova sulla riga corrispondente.
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2.2 Gestione delle pagine
Se i post costituiscono i contenuti dinamici di WordPress, aggiunti alle pagine del blog in
ordine cronologico inverso, le pagine costituiscono i contenuti statici, ossia quei contenuti
permanenti che non si succedono cronologicamente nelle pagine del blog e nei vari tipi di
archivio. Sono quindi contenuti statici, non aggiornati di frequente.
Normalmente le pagine non sono automaticamente visibili nel front-end. L’utente, una
volta creata la pagina, dovrà inserire un link all’interno di un menu attivo, in modo che
questa sia accessibile per i visitatori.
2.2.1 La struttura delle pagine
Una differenza fondamentale delle pagine rispetto ai post è che le prime non possono
essere associate a categorie, tag o a formati particolari. Inoltre non hanno una
indicizzazione cronologica, quindi non entrano nel flusso degli archivi organizzati per data
di pubblicazione.
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2.2.2 La gerarchia tra le pagine
Organizzare gerarchicamente le pagine permette di strutturare in modo coerente i
contenuti statici del sito. Si supponga di avere una pagina “About me”, e le pagine “My
job”, “My hobbies”, “My friends”. La prima potrebbe essere impostata come genitore, le
altre come pagine figlio:
La gerarchia tra le pagine determina una specifica struttura dei contenuti statici e dei
relativi permalink.
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2.3 Libreria media
Ogni volta che un’immagine viene inserita in un post WordPress carica il file e lo associa
ad un un post di tipo attachment. I contenuti appartenenti a questo tipo di post vengono
archiviati nella tabella wp_posts e sono visualizzabili dal lato admin all’interno della
Libreria Media.
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La Libreria Media permette di visualizzare l’elenco dei file come lista o griglia, e propone
due filtri: per tipologia di file e per mese di caricamento. Risulta quindi agevole individuare
il file che si sta cercando anche quando l’archivio contiene centinaia di elementi.
Non allegati sono i file non ancora abbinati ad un articolo o ad una pagina. Selezionando
un’immagine WordPress apre la scheda “Dettagli allegato” che fornisce dati generali
dell’allegato e permette di inserire titolo, didascalia, testo alternativo e descrizione del file.
In particolare la scheda fornisce l’URL diretto al file, dato utile per inserire l’immagine nei
contenuti o dei widget nelle sidebar.
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Il tasto “Modifica immagine” collega alla pagina di modifica da cui è possibile modificare la
rotazione, il ridimensionamento ed il ritaglio.
L’aggiunta di file alla Libreria Media può avvenire tramite la pagina di modifica post, pagine
e post personalizzati, o attraverso l’uploader. La differenza tra le due modalità consiste
nella informazioni acquisibili: qualora si opti per il caricamento dalla pagina di modifica dei
post, WordPress chiede i dati necessari all’inserimento dell’immagine nel corpo
dell’articolo
Nel caso si provveda al caricamento dalla libreria l’utente sarà indirizzato direttamente alla
pagina dell’allegato. Inoltre, acquisendo i file dalla pagina di modifica dei post, questi
vengono automaticamente abbinati all’articolo, mentre risulteranno non abbinati nel caso
di caricamento dalla Libreria Media.
Ogni volta che si carica un’immagine nella libreria multimediale WordPress genera tre
diverse versioni dell’immagine stessa che si aggiungono all’originale. Nella pagina delle
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impostazioni dei media queste versioni vengono definite miniatura, media, grande.
Si è visto che, al momento dell’inserimento delle immagini negli articoli, WordPress
permette di selezionare una versione dell’immagine in modo che l’utente possa adattarla
al layout e alle dimensioni della pagina.
Le dimensioni in pixel delle immagini vengono stabilite dal tema istallato. Se si decide di
cambiare tema, le immagini potrebbero non essere più adatte al nuovo layout del sito. Il
nuovo tema determinerà i formati delle immagini a partire dal primo download successivo
alla sua attivazione, e non determinerà il ridimensionamento automatico delle immagini
caricate in precedenza.
Oltre alle singole immagini, è possibile inserire negli articoli gallerie composte da un
numero arbitrario di immagini.
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Una volta selezionate le immagini nella scheda “Crea Galleria”, l’utente viene reindirizzato
alla scheda successiva, “Modifica Galleria”, dove potrà impostare una serie di parametri di
visualizzazione delle immagini e della galleria stessa.
Una volta inserita la galleria all’interno del contenuto dell’articolo, l’editor visuale di
WordPress ne offrirà l’anteprima.
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2.4 Menù di navigazione
I menu di navigazione costituiscono una funzionalità core di WordPress a partire dalla
versione 3.0. Se il tema istallato supporta tale funzionalità, l’amministratore dispone di una
pagina di gestione dei menu, accessibile dal percorso “Aspetto → Menu” del pannello di
amministrazione. Da questa pagina si può modificare o sostituire il menu di navigazione
predefinito.
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2.4.1 L’amministrazione dei menu
Nella parte superiore della pagina di amministrazione dei menu sono disponibili due
schede: “Modifica menu” permette di selezionare uno dei menu esistenti o di crearne uno
nuovo. Il menu, una volta selezionato (o generato), può essere modificato nelle sezioni
sottostanti della pagina.
Si avranno quindi liste di collegamenti a pagine statiche, a singoli articoli, agli archivi
delle categorie, dei tag o dei formati di post.Il riquadro dei Link personalizzati permette
di inserire nei menu anche dei link esterni, o link in cui si inseriscono parametri di
ricerca personalizzati.
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La sezione centrale della pagina di amministrazione dei menu visualizza la struttura del
menu corrente.
Una volta inseriti all’interno del menu, gli elementi possono essere annidati e riordinati.
I menu di navigazione possono essere collocati in specifiche posizioni definite dal tema
corrente o all’interno di widget. Le posizioni sono elencate nella pagina di amministrazione
dei menu, cliccando sulla scheda “Gestioni posizioni”.
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CAPITOLO III
DALLA RICHIESTA DEL CLIENTE ALLO SVILUPPO
Durante l’esperienza stage svolta da Girasole Media, un azienda di comunicazione digitale
e sviluppo web che si occupa della creazione di siti web, di grafica e di web marketing, ho
utilizzato WordPress come piattaforma di sviluppo. Ho accompagnato ogni cliente passo
dopo passo, dalla prima richiesta alla consegna del progetto finito.
3.1 I vantaggi di WordPress
Per le Web Agency, WordPress è la soluzione migliore: la manutenzione del sito è
flessibile, i tempi di sviluppo sono brevi (aumentando così la dose di lavoro) ed i costi sono
contenuti e accessibili a tutti. Grazie alla vasta gamma di plugin e di temi, è possibile
personalizzare ed aumentare i contenuti presenti sul sito web. Per creare una pagina web
efficace bisogna curare tutto nei minimi dettagli, dai contenuti alla parte grafica. Il codice è
facilmente personalizzabile quindi basta avere delle competenze basi di HTML e CSS per
apportare modifiche in tempo reale.
Per i clienti WordPress è la soluzione migliore proprio perché gli ultimi aggiornamenti
l’hanno reso ancora più intuitivo e comprensibile per chi ha poche conoscenze
informatiche.
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3.2 I ruoli all’interno dell’agenzia
Prima di iniziare un progetto bisogna capire le esigenze del proprio cliente e confrontare le
idee per poter creare qualcosa di innovativo ed efficace sul web che mantenga però i gusti
di colui che ci ha affidato il lavoro. Per realizzare al meglio le idee del cliente serve una
“squadra” che lavori insieme accordandosi su metodi e tempistiche.
Le figure tecniche essenziali in una web agency sono cinque:
WEB DESIGNER
WEB DEVELOPER
WEB MASTER
GRAFICO E COPYWRITER
SEO SPECIALIST
3.2.1 Il Web Designer
Il web designer è colui che organizza lo sviluppo di un sito web e organizza il lavoro.
Un web designer struttura un sito web: gestisce l’idea, imposta una prima bozza grafica e
pianifica l’alberatura principale di navigazione.
3.2.2 Il Web Developer
Il web developer è colui che prepara i modelli di template seguendo le richieste del web
designer
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3.2.3 Il Web Master
Il web master si occupa delle revisioni, curando le informazioni e aggiornandole.
3.2.4 Grafico e Copywriter
Per quanto riguarda le immagini, spetta al grafico emozionare mentre il copywriter si
occupa delle pagine e degli articoli, cercando di attirare l’attenzione del lettore.
3.2.5 Il SEO Specialist
Il SEO Specialist fa in modo che i clienti trovino il sito facendo una ricerca online e di
portarlo nelle prime posizioni dei motori di ricerca.
I lavori svolti durante lo stage avevano tutti un tema predefinito che modificavo in base alle
esigenze del cliente e agli accordi presi quando stabilivamo come organizzare l’inizio dei
lavori. I lavori effettuati per Mario Furlan sono stati quelli più importanti, ho rivoluzionato i
siti inserendo gli stessi contenuti e modificando la grafica. Tra i progetti ricordo “City
Angels”, “Wilding Defense” e “Alfa Coaching”.
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3.3 Case History
Da Girasole Media ho lavorato con attenzione e serietà, ho riscoperto le mie passioni
mettendomi in gioco. Inizialmente inesperta, ho acquisito competenze tecniche e
professionali. Ho iniziato a sviluppare siti web imparando a seguire le richieste del cliente
e mantenendo sempre aggiornato il progetto. Uno dei tanti lavori che mi rende fiera del
mio percorso è la pagina web di City Angels, una associazione ONLUS a carattere laico,
multietnico e antirazzista.
3.3.1 Richiesta Cliente
Mario Furlan, il fondatore della associazione, voleva rimodernizzare il sito utilizzando un
template dinamico. Abbiamo concordato che i colori e i contenuti sarebbero stati gli stessi.
Ogni due settimane ci incontravamo per decidere come procedere.
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3.3.2 Sviluppo
Ho sviluppato un sito web scegliendo come tema Avada Child. Partendo dal menù di
navigazione, ho iniziato a creare le pagine principali da inserire all’interno.
Ho sviluppato prima la Home Page, inserendo: i banner, le immagini, i link che collegano
alle altre pagine e la press con gli articoli più recenti. Successivamente mi sono occupata
delle altre pagine, inserendo immagini, testo e video dove necessario.
Per creare i form di contatto e per inserire le recensioni trovate sulla pagina Facebook ho
utilizzato dei plugin aggiuntivi. Negli articoli che si trovano nella Press ho inserito: la parte
testuale con link diretto all’articolo e immagine relativa. Nella pagina Contatti ho inserito
tutti i recapiti ed un form di contatto.
Per il footer, ho utilizzato le informazioni inserite tra i Contatti più un piccolo menù di
collegamento alle pagine principali. Per ultima cosa ho modificato i colori, inserendo dove
necessario quelli definiti con il cliente.
Rebecca Franza
2017/2018
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3.3.3 Difficoltà
Inizialmente ho avuto difficoltà nell’approcciarmi con le richieste del cliente,
successivamente sono riuscita a lavorare modificando ciò che non piaceva e aggiornando
puntualmente gli articoli.
Rebecca Franza
2017/2018
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Conclusione
Ho approfondito l’argomento mostrando ancor di più quanto può risultare facile creare un
sito web senza avere competenze informatiche con l’utilizzo di WordPress.
Ultimamente si dice che questo strumento non vada utilizzato nelle Web Agency perché è
ritenuto troppo semplice da utilizzare e che bisognerebbe lavorare più con il codice di
programmazione visti i costi. Personalmente credo che la semplicità di WordPress aiuti le
aziende di comunicazione digitale e sviluppo web a lavorare contemporaneamente a più
progetti dando vita a siti web e blog innovativi. Dove non arrivi con il codice, puoi arrivarci
con WordPress risparmiando tempo e fatica.
Anche per i clienti WordPress potrebbe essere un ottimo strumento, l’utilizzo riuscirebbe a
chiunque grazie al suo aspetto intuitivo e comprensibile.
Come tanti, penso che i costi delle Web Agency siano troppi elevati rispetto al lavoro
effettuato. A parer mio, si dovrebbe far pagare meno un servizio come questo che richiede
veramente poche competenze e poco tempo rispetto ad una pagina web sviluppata con i
linguaggi tipici, tipo HTML e CSS.
Rebecca Franza
2017/2018
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Sitografia
www.kva.io
www.sos-wp.it
www.hostingvirtuale.com
www.html.it