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Parlamento europeo2019-2024

Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare

2020/2273(INI)

23.2.2021

EMENDAMENTI1 - 1215Progetto di relazioneCésar Luena(PE662.048v01-00)

Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 - Riportare la natura nella nostra vita(2020/2273(INI))

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IT Unita nella diversità IT

AM_Com_NonLegReport

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IT

Emendamento 1Fulvio Martusciello, Salvatore De Meo, Antonio TajaniProposta di risoluzioneVisto 1 bis (nuovo)

Proposta di risoluzione Emendamento

- vista la risoluzione del Parlamento europeo dell'8 ottobre 2020 sulla strategia forestale europea - Il cammino da seguire1 bis,

_________________1 bis Testi approvati, P9_TA(2020)0257

Or. it

Emendamento 2Jessica PolfjärdProposta di risoluzioneVisto 1 bis (nuovo)


– vista la sua risoluzione dell'8 ottobre 2020 sulla nuova strategia forestale dell'UE1 bis,

_________________1 bis Testi approvati, P9_TA(2020)0257.

Or. en

Emendamento 3Nils Torvalds, Billy Kelleher, Irena Joveva, Andreas Glück, Ulrike Müller, Asger ChristensenProposta di risoluzioneVisto 3 bis (nuovo)


– vista la sua risoluzione dell'8 ottobre 2020 sulla nuova strategia forestale dell'UE1 bis,


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IT

Or. en

Emendamento 4Teuvo HakkarainenProposta di risoluzioneVisto 13 bis (nuovo)


– vista la sua risoluzione dell'8 ottobre 2020 sulla strategia forestale europea – Il cammino da seguire1 bis,


Or. fi

Emendamento 5Alexander Bernhuber, Petri Sarvamaa, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneVisto 17 ter (nuovo)


– vista la sua risoluzione sulla strategia forestale europea – Il cammino da seguire1 bis,


Or. en

Emendamento 6Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneVisto 2


— vista la comunicazione della Commissione dell'11 dicembre 2019 sul Green Deal europeo (COM(2019)0640),

soppresso

Or. fr

Emendamento 7

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IT

Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneVisto 2


– vista la comunicazione della Commissione dell'11 dicembre 2019 sul Green Deal europeo (COM(2019)0640),

– viste la comunicazione della Commissione dell'11 dicembre 2019 sul Green Deal europeo (COM(2019)0640) e la sua risoluzione del 15 gennaio 2020 sul medesimo argomento1 bis,


Or. en

Emendamento 8Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneVisto 2 bis (nuovo)


– vista la direttiva 2008/56/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino (direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino)1 bis,

_________________1 bis GU L 164 del 25.6.2008, pagg. 19-40.

Or. en

Emendamento 9Jessica PolfjärdProposta di risoluzioneVisto 2 bis (nuovo)


– vista la relazione di Forest Europe del 17 dicembre 2020 sullo stato delle

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IT

foreste in Europa,

Or. en

Emendamento 10María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneVisto 10 bis (nuovo)


– vista la relazione di Forest Europe del 17 dicembre 2020 sullo stato delle foreste in Europa,

Or. en

Emendamento 11Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneVisto 2 ter (nuovo)


– viste le relazioni speciali dell'IPCC sul riscaldamento globale di 1,5 °C e sull'oceano e la criosfera in un clima in evoluzione,

Or. en

Emendamento 12Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneVisto 2 quater (nuovo)


– vista la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare,

Or. en

Emendamento 13Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-

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IT

Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneVisto 3 bis (nuovo)


– vista la relazione della Commissione del 15 ottobre 2020 dal titolo "Lo stato della natura nell'Unione europea – Relazione sullo stato e sulle tendenze delle specie e dei tipi di habitat protetti dalle direttive Uccelli e Habitat nel periodo 2013-2018" (COM(2020)0635),

Or. en

Emendamento 14Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzioneVisto 3 bis (nuovo)


– vista la relazione del 19 ottobre 2020 dell'Agenzia europea dell'ambiente, dal titolo "State of nature in the EU – Results from reporting under the nature directives 2013-2018" (Lo stato della natura nell'Unione europea – Risultati delle relazioni a norma delle direttive sulla natura nel periodo 2013-2018),

Or. en

Emendamento 15Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneVisto 4 bis (nuovo)


- vista la relazione dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) del 27 ottobre 2020 dal titolo "The Mediterranean: Mare Plasticum" ("Il Mediterraneo: mare plasticum"),

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IT

Or. fr

Emendamento 16Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneVisto 4 bis (nuovo)


– vista la relazione dell'ottobre 2020 dell'Agenzia europea dell'ambiente, dal titolo "State of nature in the EU – Results from reporting under the nature directives 2013-2018" (Lo stato della natura nell'Unione europea – Risultati delle relazioni a norma delle direttive sulla natura nel periodo 2013-2018),

Or. en

Emendamento 17Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneVisto 5 bis (nuovo)


– viste la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) e la convenzione sulla conservazione delle specie migratrici della fauna selvatica (CMS),

Or. en

Emendamento 18Linea Søgaard-Lidell, Asger ChristensenProposta di risoluzioneVisto 6 bis (nuovo)


– vista la sua risoluzione del 15 novembre 2017 su un piano d'azione per la natura, i cittadini e l'economia1 bis,

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IT


Or. en

Emendamento 19Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey SlabakovProposta di risoluzioneVisto 13 bis (nuovo)



_________________1 bis Testi approvati, P8_TA(2017)0441 (2017/2819(RSP)).

Or. en

Emendamento 20Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneVisto 17 bis (nuovo)




Or. en

Emendamento 21Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneVisto 13 bis (nuovo)


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IT

– viste le relazioni speciali della Corte dei conti europea dal titolo "Uso sostenibile dei prodotti fitosanitari: limitati progressi nella misurazione e nella riduzione dei rischi" (05/2020), "Biodiversità nei terreni agricoli: il contributo della PAC non ne ha arrestato il declino" (13/2020), "La protezione degli impollinatori selvatici nell'UE: le iniziative della Commissione non hanno dato i frutti sperati" (15/2020) e "Ambiente marino: la protezione esercitata dall'UE è estesa ma non va in profondità" (26/2020),

Or. en

Emendamento 22Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneVisto 7 bis (nuovo)


– vista la relazione speciale n. 26/2020 della Corte dei conti europea, del 26 novembre 2020, dal titolo "Ambiente marino: la protezione esercitata dall'UE è estesa ma non va in profondità",

Or. en

Emendamento 23Ville NiinistöProposta di risoluzioneVisto 8 bis (nuovo)


– vista la relazione speciale della Corte dei conti europea, del 26 novembre 2020, dal titolo "Ambiente marino: la protezione esercitata dall'UE è estesa ma non va in profondità",

Or. en

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IT

Emendamento 24María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneVisto 11 bis (nuovo)


– vista la relazione speciale della Corte dei conti europea dal titolo "Ambiente marino: la protezione esercitata dall'UE è estesa ma non va in profondità", pubblicata il 26 novembre 2020,

Or. en

Emendamento 25Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneVisto 7 ter (nuovo)


– vista la relazione speciale n. 15/2020 della Corte dei conti europea, del 9 luglio 2020, dal titolo "La protezione degli impollinatori selvatici nell'UE: le iniziative della Commissione non hanno dato i frutti sperati",

Or. en

Emendamento 26Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneVisto 7 quater (nuovo)


– vista la relazione speciale n. 13/2020 della Corte dei conti europea, del 5 giugno 2020, dal titolo "Biodiversità nei terreni agricoli: il contributo della

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IT

PAC non ne ha arrestato il declino",

Or. en

Emendamento 27Delara BurkhardtProposta di risoluzioneVisto 11 bis (nuovo)


– vista la relazione speciale n. 13/2020 della Corte dei conti europea dal titolo "Biodiversità nei terreni agricoli: il contributo della PAC non ne ha arrestato il declino",

Or. en

Emendamento 28Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzioneVisto 8 bis (nuovo)


– vista la relazione della direzione generale delle Politiche interne dell'Unione del dicembre 2020 dal titolo "The link between biodiversity loss and the increasing spread of zoonotic diseases" (Il legame tra la perdita di biodiversità e la crescente diffusione delle zoonosi),

Or. en

Emendamento 29Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert Lins, Petri SarvamaaProposta di risoluzioneVisto 8 bis (nuovo)


– vista la comunicazione della Commissione dell'11 ottobre 2018 dal titolo "Una bioeconomia sostenibile per l'Europa: rafforzare il collegamento tra economia, società e ambiente"

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IT

(COM(2018)0673),

Or. en



- vista la relazione dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) del 23 novembre 2020 dal titolo "Air quality in Europe - 2020 report" ("Qualità dell'aria in Europa - Relazione 2020"),

Or. fr



– vista la relazione dell'Agenzia europea dell'ambiente del 19 ottobre 2020 sullo stato della natura nell'UE,

Or. en

Emendamento 32Ville NiinistöProposta di risoluzioneVisto 8 ter (nuovo)


– vista la relazione dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) del 19 ottobre 2020 sullo stato della natura nell'UE,

Or. en

Emendamento 33

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IT

Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneVisto 8 ter (nuovo)


– visto il documento informativo dell'Agenzia europea dell'ambiente del 13 gennaio 2021 dal titolo "Growth without economic growth" (Crescita senza crescita economica),

Or. en

Emendamento 34Ville NiinistöProposta di risoluzioneVisto 8 quater (nuovo)


– vista la comunicazione della Commissione del 26 febbraio 2016 sul piano d'azione dell'Unione europea contro il traffico illegale di specie selvatiche (COM(2016)087),

Or. en

Emendamento 35María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneVisto 11 quinquies (nuovo)



Or. en

Emendamento 36

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IT

Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneVisto 13 bis (nuovo)



Or. en

Emendamento 37Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneVisto 10


– visto il rapporto sulla biodiversità e la pandemia risultante dal seminario dell'IPBES del 29 ottobre 2020,

soppresso

Or. en

Emendamento 38Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneVisto 10 bis (nuovo)


– viste le relazioni dell'IPCC, in particolare la relazione speciale sull'oceano e la criosfera in un clima in evoluzione (SROCC), la relazione speciale sui cambiamenti climatici e il suolo (SRCCL) e la relazione speciale sul riscaldamento globale di 1,5 °C (SR15),

Or. en

Emendamento 39Ville NiinistöProposta di risoluzione

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IT

Visto 10 bis (nuovo)


– visto l'esito del gruppo di esperti tecnici ad hoc della convenzione sulla diversità biologica (CBD) sulla forzatura genetica mirata (gene drive) e sui pesci viventi modificati,

Or. en

Emendamento 40Nils Torvalds, Billy Kelleher, Irena Joveva, Andreas Glück, Ulrike Müller, Asger ChristensenProposta di risoluzioneVisto 10 bis (nuovo)


– vista la relazione della Commissione del 2 ottobre 2015 sulla revisione intermedia della strategia dell'UE sulla biodiversità fino al 2020 (COM(2015)0478),

Or. en

Emendamento 41Anja Hazekamp, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneVisto 11 bis (nuovo)


– viste la sua risoluzione del 6 luglio 2016 sulla decisione del Giappone di riprendere la caccia alla balena durante la stagione 2015-20161 bis e la sua risoluzione del 12 settembre 2017 sulla caccia alla balena in Norvegia1 ter,

_________________1 bis Testi approvati, P8_TA(2016)0313.1 ter Testi approvati, P8_TA(2017)0328.

Or. en

Emendamento 42

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IT

María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneVisto 11 ter (nuovo)


– vista la relazione di valutazione dell'Agenzia europea dell'ambiente del 6 ottobre 2020 dal titolo "Management effectiveness in the EU's Natura 2000 network of protected areas" (Efficienza di gestione nella rete Natura 2000 delle zone protette dell'UE),

Or. en

Emendamento 43Delara BurkhardtProposta di risoluzioneVisto 11 ter (nuovo)


– vista la sua risoluzione del 22 ottobre 2020 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti un quadro giuridico UE per fermare e invertire la deforestazione globale imputabile all'UE1 bis,


Or. en

Emendamento 44María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneVisto 11 quater (nuovo)


– vista la relazione Science for policy del Centro comune di ricerca (JRC), dal titolo "Mapping and

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IT

Assessment of Ecosystems and their Services: An EU ecosystem assessment" (Mappatura e valutazione degli ecosistemi e dei loro servizi: una valutazione degli ecosistemi dell'UE), pubblicata il 13 ottobre 2020,

Or. en

Emendamento 45Anna Zalewska, Ryszard Antoni Legutko, Jadwiga Wiśniewska, Grzegorz TobiszowskiProposta di risoluzioneVisto 12


– vista la sua risoluzione del 28 novembre 2019 sull'emergenza climatica e ambientale2,

soppresso

_________________2 Testi approvati, P9_TA(2019)0078.

Or. en

Emendamento 46Alexander Bernhuber, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneVisto 12


– vista la sua risoluzione del 28 novembre 2019 sull'emergenza climatica e ambientale2,

soppresso


Or. en

Emendamento 47Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Lídia Pereira, Martin HojsíkProposta di risoluzioneVisto 12 bis (nuovo)


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IT

– vista la comunicazione dal titolo "Intensificare l'azione dell'UE per proteggere e ripristinare le foreste del pianeta"1 bis,

_________________1 bis COM(2019)0352 final.

Or. en

Emendamento 48Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneVisto 12 bis (nuovo)


– vista la sua risoluzione del 10 luglio 2020 sulla strategia in materia di sostanze chimiche per la sostenibilità1 bis,


Or. en

Emendamento 49Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Lídia Pereira, Martin HojsíkProposta di risoluzioneVisto 12 ter (nuovo)


– vista la sua risoluzione del 16 settembre 2020 sul ruolo dell'UE nella protezione e nel ripristino delle foreste del pianeta1 bis,


Or. en

Emendamento 50Stanislav Polčák

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IT

Proposta di risoluzioneVisto 13 bis (nuovo)


– viste la decisione n. 1386/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, su un programma generale di azione dell'Unione in materia di ambiente fino al 2020 "Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta" e la proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un nuovo programma generale di azione dell'Unione per l'ambiente fino al 2030,

Or. cs



- vista la convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa (convenzione di Berna),

Or. fr



– vista la sua risoluzione del 17 settembre 2020 sull'Anno europeo delle città più verdi 20221 bis,


Or. en

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IT

Emendamento 53Stanislav PolčákProposta di risoluzioneVisto 14 bis (nuovo)


– visto il titolo XX del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

Or. cs



– vista la dichiarazione del Presidente del Parlamento europeo del 12 settembre 2020 in occasione della riunione degli oratori dei paesi del G7 sui cambiamenti climatici,

Or. en

Emendamento 55Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneVisto 17 bis (nuovo)


– viste la Convenzione sulla protezione dell'ambiente marino e del litorale del Mediterraneo (Convenzione di Barcellona), la Convenzione sulla protezione del Mar Nero contro l'inquinamento (convenzione di Bucarest), la Convenzione sulla protezione dell'ambiente marino della zona del Mar Baltico (Convenzione di Helsinki) e la Convenzione per la protezione dell'ambiente marino dell'Atlantico nordorientale (convenzione OSPAR),

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IT

Or. en



– vista l'edizione 2020 della relazione dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) sullo stato della pesca e dell'acquacoltura a livello mondiale (SOFIA 2020),

Or. en

Emendamento 57Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneVisto 17 ter (nuovo)


– vista la decisione della Mediatrice europea nel caso 640/2019/FP sulla trasparenza del processo decisionale del Consiglio dell'UE che ha portato all'adozione dei regolamenti annuali che fissano i contingenti di pesca (totali ammissibili di catture),

Or. en

Emendamento 58Anna Zalewska, Ryszard Antoni Legutko, Jadwiga Wiśniewska, Grzegorz TobiszowskiProposta di risoluzioneConsiderando A


A. considerando che il Parlamento europeo ha dichiarato un'emergenza climatica e ambientale e approvato un'ambiziosa relazione sulla legge sul clima; che la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici costituiscono uguali minacce alla vita del nostro

soppresso

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IT

pianeta;

Or. en

Emendamento 59Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneConsiderando A


A. considerando che il Parlamento europeo ha dichiarato un'emergenza climatica e ambientale e approvato un'ambiziosa relazione sulla legge sul clima; che la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici costituiscono uguali minacce alla vita del nostro pianeta;

A. considerando che il Parlamento europeo ha dichiarato un'emergenza climatica e ambientale e si è impegnato ad adottare senza indugio le misure concrete necessarie per combattere e arginare tale minaccia prima che sia troppo tardi; che il Parlamento ha approvato una relazione sulla legge sul clima più ambiziosa rispetto alla proposta della Commissione; che la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici costituiscono uguali minacce alla vita del nostro pianeta e rappresentano crisi intrinsecamente collegate;

Or. en

Emendamento 60Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneConsiderando A



A. considerando che il Parlamento europeo ha approvato un'ambiziosa relazione sulla legge sul clima;

Or. en

Emendamento 61

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María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneConsiderando A



A. considerando che il Parlamento europeo ha dichiarato un'emergenza climatica e ambientale e approvato un'ambiziosa relazione sulla legge sul clima; che la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici si rafforzano a vicenda, costituendo uguali minacce alla vita del nostro pianeta, e in quanto tali dovrebbero essere affrontanti insieme senza indugio;

Or. en

Emendamento 62Sirpa PietikäinenProposta di risoluzioneConsiderando A



A. considerando che il Parlamento europeo ha dichiarato un'emergenza climatica e ambientale e approvato un'ambiziosa relazione sulla legge sul clima; che la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici costituiscono uguali minacce alla vita del nostro pianeta; che la perdita di biodiversità è la crisi più grave e acuta cui siamo confrontati;

Or. en

Emendamento 63Ville NiinistöProposta di risoluzioneConsiderando A


A. considerando che il Parlamento europeo ha dichiarato un'emergenza

A. considerando che il Parlamento europeo ha dichiarato un'emergenza

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climatica e ambientale e approvato un'ambiziosa relazione sulla legge sul clima; che la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici costituiscono uguali minacce alla vita del nostro pianeta;

climatica e ambientale e approvato un'ambiziosa relazione sulla legge sul clima; che la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici costituiscono uguali minacce fortemente interconnesse alla vita del nostro pianeta;

Or. en

Emendamento 64Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneConsiderando A



A. considerando che il Parlamento europeo ha dichiarato un'emergenza climatica e ambientale e approvato un'ambiziosa relazione sulla legge sul clima; che la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici sono correlati e costituiscono uguali minacce alla vita del nostro pianeta;

Or. fr

Emendamento 65María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneConsiderando A bis (nuovo)


A bis. considerando che la Corte dei conti europea ha messo in luce gravi carenze nelle politiche dell'Unione connesse alla protezione o al ripristino della biodiversità, tra cui, ma non solo, misure inadeguate volte a proteggere o ripristinare la biodiversità, mancanza di attuazione e di finanziamenti e indicatori non appropriati per misurare i progressi compiuti; che le future politiche dell'Unione dovrebbero porre rimedio e far fronte a dette carenze;

Or. en

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IT

Emendamento 66Anja Hazekamp, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneConsiderando A bis (nuovo)


A bis. considerando che le specie vegetali e animali presentano un valore intrinseco e dovrebbero essere conservate semplicemente perché esistono, dal momento che sono frutto di una lunga storia di evoluzione continua mediante processi ecologici e hanno il diritto di essere mantenute; che la biodiversità e la conservazione delle specie, delle risorse genetiche e degli ecosistemi sono importanti per il mantenimento dei processi ecologici naturali;

Or. en

Emendamento 67Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneConsiderando A bis (nuovo)


A bis. considerando che nel corso del vertice One Planet nel 2021 la Presidente della Commissione europea ha delineato una visione dettagliata per la protezione delle foreste e il ruolo di primo piano dell'UE nel mondo in merito alla lotta contro la deforestazione mondiale; che è ora necessario agire in tal senso;

Or. en

Emendamento 68María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneConsiderando A bis (nuovo)


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IT

A bis. considerando che le popolazioni indigene e le comunità locali svolgono un ruolo essenziale nel preservare la biodiversità del pianeta e che gli obiettivi globali in materia di biodiversità non possono essere conseguiti senza il riconoscimento dei loro diritti;

Or. en

Emendamento 69Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneConsiderando A bis (nuovo)


A bis. considerando che gli esseri umani sono parte della natura e non distinti da essa;

Or. en

Emendamento 70Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneConsiderando A ter (nuovo)


A ter. considerando che il pianeta è in grado di resistere alle pressioni entro determinate soglie; che la logica della crescita economica infinita non rispetta i limiti del pianeta e che la crescita sostenibile pone il medesimo problema; che il futuro pianificato di crescita economica rappresenta soltanto maggiori pressioni per il pianeta, che non è in grado di sostenerle;

Or. en

Emendamento 71María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Asger Christensen, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique Ries

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IT

Proposta di risoluzioneConsiderando A ter (nuovo)


A ter. considerando che i principali ecosistemi forniscono numerosi servizi essenziali per l'alimentazione e l'agricoltura, tra cui l'approvvigionamento di acqua dolce, la protezione dai pericoli e la fornitura di habitat per specie quali pesci e impollinatori, che sono in forte calo;

Or. en

Emendamento 72Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneConsiderando A ter (nuovo)


A ter. considerando che l'estinzione delle specie è un fenomeno definitivo, che minaccia l'esistenza di ecosistemi e di servizi ecosistemici e costituisce una minaccia per il benessere e la sopravvivenza degli uomini, e dovrebbe essere evitata con tutti i mezzi a disposizione;

Or. en

Emendamento 73María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneConsiderando A quater (nuovo)


A quater. considerando che la biodiversità è essenziale per la sicurezza alimentare, il benessere dell'umanità e lo sviluppo a livello mondiale; che la pandemia di COVID-19 ha messo in luce

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IT

ambiti dei sistemi agroalimentari ove sono presenti disuguaglianze, nonché la necessità di adattare e migliorare in maniera sostenibile la produzione dei piccoli proprietari, assicurare che i mezzi di sussistenza delle popolazioni rurali siano più resilienti, trasformare i sistemi agroalimentari e riorientare l'agricoltura verso la sostenibilità climatica;

Or. en

Emendamento 74Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneConsiderando B


B. considerando che la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il futuro accordo internazionale da sottoscrivere nel quadro della convenzione sulla diversità biologica mirano a istituire il quadro europeo e globale in materia di biodiversità fino al 2030;

B. considerando che la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il futuro accordo internazionale da sottoscrivere nel quadro della convenzione sulla diversità biologica mirano a istituire il quadro europeo e globale in materia di biodiversità fino al 2030; che l'UE deve cogliere tali occasioni per integrare gli insegnamenti tratti dalla pandemia di SARS-CoV-2 nelle sue politiche e nei suoi obiettivi, al fine di ripristinare e mantenere ambienti sani ed ecosistemi funzionanti;

Or. en

Emendamento 75Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneConsiderando B


B. considerando che la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il futuro accordo internazionale da sottoscrivere nel quadro della convenzione

B. considerando che la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il futuro accordo internazionale da sottoscrivere nel quadro della convenzione

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sulla diversità biologica mirano a istituire il quadro europeo e globale in materia di biodiversità fino al 2030;

sulla diversità biologica mirano a istituire il quadro europeo e globale in materia di biodiversità fino al 2030; che il 2021 rappresenta un anno decisivo per la biodiversità e la COP15 deve costituire un momento dell'accordo di Parigi dedicato alla biodiversità;

Or. en

Emendamento 76Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneConsiderando B bis (nuovo)


B bis. considerando che l'agricoltura assicura 9,6 milioni di posti di lavoro in Europa, che secondo le stime Natura 2000 sostiene 52 000 posti di lavoro diretti e indiretti nella gestione della conservazione e che 3,1 milioni (un quarto) dei posti di lavoro nel settore del turismo hanno legami con le zone protette1 bis;

_________________1 bis IEEP (2017). Natura 2000 and Jobs Scoping Study. Sintesi.

Or. en

Emendamento 77María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneConsiderando B bis (nuovo)


B bis. considerando che, secondo le constatazioni delle relazioni della Corte dei conti europea e dell'AEA del 2020, si rileva l'assenza di una rete di zone marine protette efficace, ben gestita e ben connessa, da cui deriva una protezione

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IT

limitata della biodiversità marina;

Or. en

Emendamento 78Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-LenoirProposta di risoluzioneConsiderando B bis (nuovo)


B bis. considerando che attualmente circa l'80 % della biodiversità dell'UE vive nelle regioni ultraperiferiche (RUP) e nei paesi e territori d'oltremare (PTOM) dell'Unione;

Or. en

Emendamento 79María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneConsiderando B ter (nuovo)


B ter. considerando che, secondo la relazione del JRC del 2020, le specie esotiche invasive (IAS) sono ora presenti in tutti gli ecosistemi e stanno minacciando, in particolare, gli ecosistemi urbani e i pascoli;

Or. en

Emendamento 80Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneConsiderando B ter (nuovo)


B ter. considerando che occorre garantire la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare e la

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IT

produzione dell'energia rinnovabile nella definizione di nuovi obiettivi in merito alla strategia sulla biodiversità;

Or. en

Emendamento 81Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneConsiderando B quater (nuovo)


B quater. considerando che l'Europa presenta un maggior numero di zone protette rispetto a qualsiasi altra regione del mondo e che gli ultimi decenni hanno registrato un grande aumento sia del numero di zone protette che della superficie totale che ha ricevuto lo status di protezione1 bis;

_________________1 bis Agenzia europea dell'ambiente (2012). Protected Areas in Europe – an Overview (Zone protette in Europa – una visione d'insieme).

Or. en

Emendamento 82Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneConsiderando C


C. considerando che, stando agli elementi disponibili, non è ancora troppo tardi per arrestare e invertire le attuali tendenze che riguardano il declino della biodiversità4;

C. considerando che, stando agli elementi disponibili, non è ancora troppo tardi per arrestare e invertire le attuali tendenze che riguardano il declino della biodiversità4; che la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 offre l'opportunità di integrare gli insegnamenti tratti dalla pandemia di SARS-CoV-2 passando da un modello "reattivo" a un modello "proattivo" e di

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precauzione, avviando un cambiamento decisivo delle politiche dell'UE che ponga fine allo sfruttamento delle specie selvatiche per il commercio nazionale e internazionale;

_________________ _________________4 Global Biodiversity Outlook 5. 4 Global Biodiversity Outlook 5.

Or. en

Emendamento 83Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneConsiderando C



C. considerando che, stando agli elementi disponibili, non è ancora troppo tardi per arrestare e invertire le attuali tendenze che riguardano il declino della biodiversità, purché siano attuate modifiche e innovazioni molto rilevanti in tempi brevi, coinvolgendo nel contempo un'ampia gamma di attori a tutti i livelli e in tutti i settori della società4;


Or. en

Emendamento 84Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneConsiderando C



C. considerando che, stando agli elementi disponibili, non è ancora troppo tardi per arrestare e invertire le attuali tendenze che riguardano il declino della biodiversità4; che ciò richiede un'azione risoluta che integri la biodiversità in tutti i

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settori economici;


Or. en

Emendamento 85Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzioneConsiderando C



C. considerando che, stando agli elementi disponibili, compiendo sforzi considerevoli è ancora possibile arrestare e invertire le attuali tendenze che riguardano il declino della biodiversità4;


Or. en

Emendamento 86María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che lo spiacevole ritardo di un anno della conferenza delle parti dell'UNFCCC e della CBD del 2020 causato dalla pandemia di SARS-CoV-2 offre un'opportunità unica per passare da un modello reattivo a un modello proattivo e di precauzione e, in ultima analisi, apportare il cambiamento radicale necessario; che nuovi progressi scientifici dovrebbero ispirare e rafforzare i legami tra le agende internazionali e la loro attuazione nazionale;

Or. en

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IT

Emendamento 87Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert LinsProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 è una delle iniziative chiave del Green Deal europeo, il cui obiettivo è rendere l'economia dell'UE sostenibile e climaticamente neutra entro il 2050, tutelare, conservare e utilizzare in maniera sostenibile la biodiversità, migliorare la salute dei cittadini e garantire la sostenibilità, la circolarità e l'inclusività della nostra economia;

Or. en

Emendamento 88Ville NiinistöProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che la recente pandemia di SARS-CoV-2 ha drammaticamente dimostrato che il crescente sfruttamento degli animali per l'agricoltura intensiva nonché il commercio nazionale e internazionale non solo sottopongono la biodiversità a pressioni insostenibili, ma comportano anche maggiori rischi per la salute e il benessere degli uomini e degli animali;

Or. en

Emendamento 89Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


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IT

C bis. considerando che il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sull'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori1 bis, che conferma la sua ferma posizione in merito all'importanza della protezione degli impollinatori, in particolare nel contesto del rischio e dell'esposizione alle sostanze chimiche e del cambiamento radicale delle pratiche agricole;


Or. en

Emendamento 90Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin Hojsík, Ville NiinistöProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che l'attuale rete di zone giuridicamente protette, comprese quelle sottoposte a protezione rigorosa, non è abbastanza ampia da salvaguardare la biodiversità e che secondo gli esperti rendere zone protette il 30 % delle superfici terrestri e dei mari è il minimo indispensabile;

Or. en

Emendamento 91Inese VaidereProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che la biodiversità è fondamentale sia per il pianeta che per le persone visto che ci fornisce aria e acqua pulite, cibo e medicinali; che, secondo la Commissione, solo il 23 % delle specie e il 16 % degli habitat a norma delle direttive sulla tutela della natura dell'UE

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IT

presentano una condizione di sostenibilità;

Or. en

Emendamento 92Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che le foreste ospitano oltre il 75 % della biodiversità terrestre del mondo; che il Parlamento ha formulato raccomandazioni alla Commissione concernenti un quadro giuridico UE per fermare e invertire la deforestazione globale imputabile all'UE e il degrado forestale e degli ecosistemi1 bis;


Or. en

Emendamento 93Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che l'IUCN ha dichiarato che solo nell'ultimo decennio si sono estinte 160 specie e che nessun livello di ripristino sarà in grado di far ritornare le specie estinte; che anche l'IPBES stima che a livello mondiale 1 milione di specie sia a rischio di estinzione;

Or. en

Emendamento 94

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IT

Stanislav PolčákProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che gli attuali cambiamenti climatici non hanno precedenti nella storia umana in termini di ritmo e intensità e che il ritmo dei cambiamenti climatici costituisce una delle principali minacce per la biodiversità;

Or. cs

Emendamento 95Teuvo HakkarainenProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che l'utilizzo delle foreste e della silvicoltura rientra nelle competenze degli Stati membri e che l'UE non deve istituire un quadro amministrativo transnazionale di orientamento sulle questioni di competenza degli Stati membri;

Or. fi

Emendamento 96Fulvio Martusciello, Salvatore De Meo, Antonio TajaniProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che la strategia dell'UE del Green New Deal vuole garantire condizioni di vita dignitose agli agricoltori, ai pescatori e alle loro famiglie;

Or. it

Emendamento 97

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IT

Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che la crescente internazionalizzazione delle economie mediante processi delocalizzati di produzione e consumo esercita molteplici impatti sulla natura a livello mondiale e al di là del territorio dell'UE;

Or. en

Emendamento 98Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che gli scambi internazionali promossi dagli accordi di libero scambio ratificati dalla Commissione hanno ripercussioni sulla biodiversità e sugli ecosistemi;

Or. fr

Emendamento 99Pietro FiocchiProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che la strategia dell'UE del Green New Deal vuole garantire condizioni di vita dignitose agli agricoltori, ai pescatori e alle loro famiglie;

Or. it

Emendamento 100Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzione

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IT

Considerando C bis (nuovo)


C bis. considerando che l'economia blu, di cui si prevede un'espansione doppia entro il 2030, rappresenta una reale opportunità per lo sviluppo sostenibile delle attività marittime e costiere;

Or. en

Emendamento 101Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez Ramos, Nicolae Ştefănuță, Martin HojsíkProposta di risoluzioneConsiderando C bis (nuovo)


C bis. considerando che il 70 % delle malattie e delle pandemie emergenti ha origine animale1 bis;

_________________1 bis https://ipbes.net/sites/default/files/2020-12/IPBES%20Workshop%20on%20Biodiversity%20and%20Pandemics%20Report_0.pdf

Or. en

Emendamento 102Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che l'oceano è uno e che il suo buono stato ecologico è essenziale per garantirne la resilienza e la continua fornitura di servizi ecosistemici quali l'assorbimento di CO2 e la produzione di ossigeno; che la relazione speciale dell'IPCC in materia di oceani e criosfera nell'era dei cambiamenti

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IT

climatici precisa che i meccanismi climatici dipendono dalla salute degli ecosistemi oceanici e marini attualmente colpiti dal riscaldamento globale, dall'inquinamento, dallo sfruttamento eccessivo della biodiversità marina, dall'acidificazione, dalla disossigenazione e dall'erosione costiera; che l'IPCC ricorda che gli oceani fanno parte della soluzione per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e adattarsi ai medesimi e sottolinea la necessità di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e l'inquinamento degli ecosistemi, nonché di migliorare i pozzi naturali di assorbimento del carbonio;

Or. en

Emendamento 103Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert LinsProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e la strategia "Dal produttore al consumatore", unitamente ad altre politiche come la futura politica agricola comune, la politica comune della pesca e la politica di coesione, nei rispettivi quadri giuridici, nonché il piano d'azione per l'economia circolare plasmeranno il cambiamento per proteggere la natura e conservare gli habitat e le specie;

Or. en

Emendamento 104Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


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IT

C ter. considerando che il documento di orientamento dell'EFSA relativo alle api non è stato ancora adottato e che la sua revisione non è stata completata con successo; che è, inoltre, in corso il processo di elaborazione del documento di orientamento su biocidi e gli impollinatori dell'ECHA; che le farfalle, le falene e i sirfidi continuerebbero a non essere protetti dal regime di approvazione dei pesticidi, anche qualora gli orientamenti dell'EFSA del 2013 sulle api venissero applicati integralmente;

Or. en

Emendamento 105Pietro FiocchiProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che la strategia dell'UE del Green New Deal vuole garantire condizioni di vita dignitose agli agricoltori, agli allevatori, ai pescatori, ai cacciatori e alle loro famiglie e considerando quanto disposto dal regolamento (CE) n. 853/2004 in relazione ai produttori primari di cibo;

Or. it

Emendamento 106Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che il segretariato della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica ha vivamente incoraggiato l'azione locale e subnazionale per la biodiversità, basandosi sul presupposto che la pianificazione decentrata funga da sostegno efficace per la realizzazione di

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IT

strategie globali sulla biodiversità;

Or. en

Emendamento 107María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che l'Unione europea fa tuttora fronte a grandi carenze attuative per gestire in maniera efficace la rete Natura 2000; che anche gli impatti dei cambiamenti climatici attuali e futuri dovrebbero essere inseriti negli orientamenti sulla gestione di Natura 2000;

Or. en

Emendamento 108Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che, oltre alla conservazione e al ripristino della natura, l'azione in merito alle cause della perdita di biodiversità, in particolare nei settori della destinazione di uso del suolo, e la trasformazione dei sistemi alimentari sono essenziali per un'efficace strategia sulla biodiversità post-20201 bis;

_________________1 bis Leclère, D., Obersteiner, M., Barrett, M. et al. Bending the curve of terrestrial biodiversity needs an integrated strategy (La flessione della curva della biodiversità terrestre necessita di una strategia integrata). Nature 585, 551–556(2020). https://doi.org/10.1038/s41586-020-2705-y

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IT

Or. en

Emendamento 109Ville Niinistö, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che le nuove sfide per la protezione della biodiversità potrebbero derivare dal rilascio di organismi geneticamente modificati che possano persistere e propagarsi all'interno di popolazioni di specie selvatiche;

Or. en

Emendamento 110Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che la convenzione di Aarhus costituisce uno strumento efficace per l'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale;

Or. fr

Emendamento 111Stanislav PolčákProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che la biodiversità apporta un contributo fondamentalmente positivo alla salute umana, dal momento che fino all'80 % dei medicinali utilizzati dagli uomini è di originale naturale;

Or. cs

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IT

Emendamento 112Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che le foreste rappresentano il 43 % della superficie dell'UE e contengono l'80 % della sua biodiversità terrestre;

Or. en

Emendamento 113Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneConsiderando C ter (nuovo)


C ter. considerando che la natura si sta deteriorando a un ritmo e su una scala senza precedenti nella storia umana;

Or. en

Emendamento 114Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneConsiderando C quater (nuovo)


C quater. considerando che le attività forestali costituiscono la seconda maggiore categoria di pressione segnalata per le specie, che interessa in particolare artropodi, mammiferi e piante non vascolari; che, secondo quanto segnalato, molte specie dipendenti dalle foreste risentono della rimozione di alberi morti, morenti e vecchi (compreso l'esbosco di recupero), della gestione forestale che riduce le foreste primarie e del taglio

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IT

raso;

Or. en

Emendamento 115Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert LinsProposta di risoluzioneConsiderando C quater (nuovo)


C quater. considerando che la corretta attuazione della strategia richiede una cooperazione efficace a livello dell'UE e degli Stati membri, comprese la società civile, le autorità pubbliche e le imprese, in particolare i portatori di interessi su cui le misure previste dalla strategia hanno particolari ripercussioni, segnatamente nei settori dell'agricoltura, della pesca, della silvicoltura e delle attività estrattive;

Or. en

Emendamento 116Ville Niinistö, Eleonora Evi, Francisco GuerreiroProposta di risoluzioneConsiderando C quater (nuovo)


C quater. considerando che l'inquinamento luminoso altera i livelli di illuminazione notturna naturale per gli uomini, gli animali e le piante, incidendo quindi negativamente sulla biodiversità, ad esempio sbilanciando l'attività migratoria, notturna e riproduttiva degli animali, conducendo altresì alla perdita degli insetti e degli impollinatori, che sono inevitabilmente attratti verso la luce artificiale;

Or. en

Emendamento 117María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae

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IT

Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneConsiderando C quater (nuovo)


C quater. considerando che, secondo la relazione di valutazione globale dell'IPBES per il 2019, il commercio illegale e legale e l'utilizzo delle specie selvatiche contribuiscono in maniera significativa al declino della biodiversità e che la distruzione degli habitat naturali e lo sfruttamento delle specie selvatiche sono connessi all'insorgenza e alla diffusione di malattie infettive;

Or. en

Emendamento 118Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneConsiderando C quater (nuovo)


C quater. considerando che il suolo è una risorsa condivisa e che la sua biodiversità è sottoposta a una crescente pressione; che il monitoraggio a livello dell'UE della biodiversità del suolo e le relative tendenze in termini di varietà e volume dovrebbero integrare la periodica indagine LUCAS dei parametri fisicochimici nel lungo termine;

Or. en

Emendamento 119Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneConsiderando C quater (nuovo)


C quater. considerando che il buono stato ecologico del nostro ambiente è

AM\1225089IT.docx 47/570 PE680.715v02-00

IT

essenziale per la lotta ai cambiamenti climatici; che gli oceani e le foreste costituiscono i due principali ecosistemi che svolgono un ruolo fondamentale nella mitigazione dei cambiamenti climatici e nell'adattamento agli stessi;

Or. en

Emendamento 120Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneConsiderando C quater (nuovo)


C quater. considerando che, secondo le stime dell'IPBES, si prevede che entro il 2050 il 90 % dei terreni sarà notevolmente alterato e che il 75 % di essi ha già subito tali considerevoli alterazioni; che l'85 % delle zone umide è già stato perso;

Or. en

Emendamento 121Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneConsiderando C quater (nuovo)


C quater. considerando che la densificazione implica generalmente il rischio di isolare gli abitanti delle città dalla natura e di esporli a molteplici effetti nocivi (inquinamento atmosferico, rumore, ecc.);

Or. fr

Emendamento 122Stanislav PolčákProposta di risoluzioneConsiderando C quater (nuovo)

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IT


C quater. considerando che circa il 75 % delle colture alimentari nel mondo dipende dagli insetti impollinatori e che il numero degli impollinatori è drasticamente diminuito negli ultimi decenni;

Or. cs

Emendamento 123Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneConsiderando C quater (nuovo)


C quater. considerando che è necessario includere azioni di gestione proattiva per consentire la ricostituzione delle specie selvatiche di fauna e flora nei vari habitat;

Or. en

Emendamento 124Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert LinsProposta di risoluzioneConsiderando C quinquies (nuovo)


C quinquies. considerando che la conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità e degli ecosistemi hanno potenziali vantaggi economici diretti e indiretti per la maggior parte dei settori dell'economia; che tutte le imprese dipendono, direttamente o indirettamente, dalle risorse del capitale naturale e dai servizi ecosistemici, anche attraverso le loro catene di approvvigionamento; che il miglioramento della politica in materia di biodiversità attraverso misure efficaci può rafforzare la competitività dell'economia e dell'industria e offrire nuove opportunità occupazionali ed economiche, ad esempio

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nei settori della tecnologia ambientale, della bioeconomia, del turismo e delle attività ricreative, nonché della conservazione della natura e della fornitura di servizi ecosistemici;

Or. en

Emendamento 125Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneConsiderando C quinquies (nuovo)


C quinquies. considerando che, secondo l'IPBES, l'inquinamento è una delle cinque cause della perdita di biodiversità; che si stima che esistano informazioni attendibili in merito a circa 500 sostanze chimiche e che ad aprile 2019 l'ECHA ha valutato come sufficientemente regolamentate 450 sostanze; che per altre 10 000 sostanze la caratterizzazione dei rischi è considerata discreta, mentre per circa 20 000 sostanze le informazioni disponibili sono limitate; che per la maggior parte delle sostanze, ossia circa 70 000 di esse, sono disponibili pochissime informazioni in merito a rischi o esposizioni; che è necessario colmare senza indugio considerevoli lacune in termini di conoscenze concernenti tutti gli impatti delle sostanze chimiche sulla biodiversità e sull'ambiente;

Or. en

Emendamento 126María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneConsiderando C quinquies (nuovo)


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C quinquies. considerando che i cambiamenti climatici incidono sulla biodiversità in quanto le variabili climatiche determinano ampiamente le zone di distribuzione geografica delle specie; che in aree in cui il clima non è più adatto alcune specie cambiano la loro distribuzione geografica e altre si estinguono a livello locale, a seconda delle loro capacità di diffusione; che la fenologia e la fisiologia delle specie, le strutture della comunità e le funzioni ecosistemiche aggravano inoltre il problema della gestione e della conservazione della biodiversità;

Or. en

Emendamento 127Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneConsiderando C quinquies (nuovo)


C quinquies. considerando che la perdita di biodiversità associata alla trasformazione dei paesaggi può determinare un aumento del rischio di malattie emergenti in alcuni casi, ove le specie che ben si adattano ai paesaggi dominati dall'uomo sono altresì in grado di ospitare agenti patogeni che costituiscono un rischio elevato di trasmissione zoonotica;

Or. en

Emendamento 128Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneConsiderando C quinquies (nuovo)


C quinquies. considerando che le regioni ultraperiferiche e i paesi e territori

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d'oltremare rappresentano punti critici per la biodiversità e ospitano l'80 % della biodiversità marina dell'UE e che le loro economie si basano per lo più sulla pesca e sul turismo;

Or. en

Emendamento 129Stanislav PolčákProposta di risoluzioneConsiderando C quinquies (nuovo)


C quinquies. considerando che la biodiversità è parte integrante del patrimonio culturale mondiale e che spesso rappresenta un simbolo e un elemento di grande valore;

Or. cs

Emendamento 130Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneConsiderando C quinquies (nuovo)


C quinquies. considerando che di tutti i mammiferi presenti sulla Terra il 60 % è costituito da bestiame e solo il 4 % è selvatico1 bis;

_________________1 bis Atti dell'Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti d'America, 21 maggio, 2018.

Or. en

Emendamento 131Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneConsiderando C sexies (nuovo)

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IT


C sexies. considerando che la conservazione della biodiversità e la conservazione degli insetti sono strettamente connesse; che il quadro e le azioni dell'attuale iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori necessitano di essere rafforzati e integrati efficacemente in tutte le politiche settoriali dell'UE; che il monitoraggio, la ricerca e altre attività connesse alla protezione degli insetti sono frammentati, spesso inadeguati, sottofinanziati o inesistenti a livello nazionale; che risulta vantaggioso stimolare le attività congiunte intraprese dai cittadini, dai comuni, dagli agricoltori, dalle associazioni, dalle imprese, dagli istituti di istruzione, da altri attori della società e dalle autorità per impegnarsi a favore della conservazione e del ripristino della natura;

Or. en

Emendamento 132María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneConsiderando C sexies (nuovo)


C sexies. considerando che le soluzioni ispirate alla natura possono fornire un forte legame strategico tra le tre convenzioni di Rio in materia di biodiversità, cambiamenti climatici e desertificazione, offrendo un'opportunità alle presidenze e ai segretariati di tutti e tre gli accordi di collaborare per realizzare collegamenti più stretti verso il 2021, l'Anno per la natura, al fine di affrontare i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità in maniera integrata e coerente;

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IT

Or. en

Emendamento 133Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneConsiderando C sexies (nuovo)


C sexies. considerando che il ripristino ecologico, essenziale per la conservazione, l'adattamento ai cambiamenti climatici e la fornitura di servizi ecosistemici, dovrebbe integrare le considerazioni di carattere sanitario per evitare un potenziale aumento del rischio di malattie derivante dai maggiori contatti tra esseri umani, bestiame e fauna selvatica;

Or. en

Emendamento 134Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneConsiderando C sexies (nuovo)


C sexies. considerando che i punti critici marini quali le barriere coralline, le mangrovie e le praterie oceaniche sono fortemente degradati e minacciati dai cambiamenti climatici e dall'inquinamento;

Or. en

Emendamento 135Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneConsiderando C sexies (nuovo)


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IT

C sexies. considerando che il 70 % degli uccelli è costituito da polli di allevamento o altro pollame, con un livello preoccupante di diversità genetica, e che solo il 30 % è selvatico;

Or. en

Emendamento 136Stanislav PolčákProposta di risoluzioneConsiderando C sexies (nuovo)


C sexies. considerando che la biodiversità è importante per la sicurezza alimentare, l'economia mondiale e la vita tradizionale delle comunità locali e delle popolazioni indigene;

Or. cs

Emendamento 137Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneConsiderando C septies (nuovo)


C septies. considerando che gli ecosistemi resilienti sono ricchi di specie; che Natura 2000 contribuisce alla conservazione delle specie, ma molte altre specie minacciate restano al di fuori di tale rete; che l'estensione delle zone protette è tesa a salvaguardare la biodiversità, contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi e generare notevoli rendimenti degli investimenti e opportunità di lavoro;

Or. en

Emendamento 138Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björk

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IT

a nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneConsiderando C septies (nuovo)


C septies. considerando che la perdita di biodiversità è strettamente associata alle attività economiche e alla crescita economica, come evidenziato dall'AEA; che non vi sono prove della dissociazione delle risorse in forma assoluta a livello nazionale, internazionale o dell'economia né del tipo di dissociazione necessaria per la sostenibilità ecologica;

Or. en

Emendamento 139Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneConsiderando C octies (nuovo)


C octies. considerando che le attuali tendenze negative in termini di biodiversità e di ecosistemi ostacoleranno i progressi non solo verso i traguardi degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) che sono esplicitamente correlati ad essi, ma anche verso i traguardi degli OSS in materia di povertà, fame, salute, acqua, città, clima, oceani e terra; che la mancanza di progressi in tali settori colpirà più gravemente le comunità più povere del mondo, comprese le popolazioni indigene; che, pertanto, la perdita e il degrado della biodiversità devono essere considerati non solo come problemi ambientali, ma anche di sviluppo e di natura economica, sociale e morale;

Or. en

Emendamento 140

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IT

Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneTitolo 1


Stato attuale della biodiversità Stato attuale della biodiversità e degli ecosistemi

Or. fr

Emendamento 141Marco Dreosto, Silvia Sardone, Lucia Vuolo, Simona Baldassarre, Danilo Oscar Lancini, Vincenzo Sofo, Annalisa Tardino, Luisa Regimenti, Gianantonio Da ReProposta di risoluzioneParagrafo 1


1. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il suo livello di ambizione;

1. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il suo livello di ambizione; riconosce tuttavia la necessità di definire degli obiettivi bilanciati in ciascuno degli Stati membri considerando la molteplicità delle tipologie di pratiche agricole e di gestioni selvicolturali e gli sforzi finora fatti nel rispetto dei principi della sostenibilità economica, ambientale e sociale;

Or. it

Emendamento 142Pietro FiocchiProposta di risoluzioneParagrafo 1



1. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il suo livello di ambizione; riconosce tuttavia la necessità di definire degli obiettivi bilanciati in ciascuno degli Stati membri considerando la molteplicità delle tipologie di pratiche agricole e digestioni selvicolturali e gli sforzi finora fatti nel rispetto dei principi della

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IT

sostenibilità economica, ambientale e sociale;

Or. it

Emendamento 143Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Agnès Evren, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 1



1. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il suo livello di ambizione; riconosce, tuttavia, la necessità di un approccio realistico ed equilibrato nell'attuazione della strategia in cui sono riconosciute tutte e tre le dimensioni (società, ambiente ed economia) della sostenibilità;

Or. en

Emendamento 144Ulrike Müller, Nils Torvalds, Linea Søgaard-Lidell, Andreas Glück, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 1



1. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il suo livello di ambizione; sottolinea il forte legame con il Green Deal europeo, compresa la strategia "Dal produttore al consumatore", e la necessità di raggiungere la coerenza e un solido equilibrio tra i diversi obiettivi strategici ad alto livello;

Or. en

Emendamento 145Petros KokkalisProposta di risoluzioneParagrafo 1

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IT



1. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il suo livello di ambizione, al fine di conseguire un'ulteriore tutela della natura, il ripristino degli ecosistemi degradati e il contrasto degli effetti negativi dell'agricoltura intensiva;

Or. en

Emendamento 146Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 1



1. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e l'ambizione di invertire la perdita di biodiversità assicurando che entro il 2050 tutti gli ecosistemi del mondo siano conservati, resilienti e adeguatamente protetti;

Or. en

Emendamento 147Norbert Lins, Christine Schneider, Ulrike Müller, Christian Doleschal, Stefan Berger, Marlene Mortler, Jens Gieseke, Alexander Bernhuber, Hildegard BenteleProposta di risoluzioneParagrafo 1



1. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il suo livello di ambizione; ricorda che dovrebbe esistere un approccio coerente alla strategia "Dal produttore al consumatore" e alla nuova strategia forestale dell'Unione europea;

Or. en

Emendamento 148

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IT

Anna Zalewska, Ryszard Antoni Legutko, Jadwiga Wiśniewska, Grzegorz TobiszowskiProposta di risoluzioneParagrafo 1



1. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il suo livello di ambizione; sottolinea che tale strategia deve basarsi sui fatti e poggiare su una solida base scientifica e che i suoi obiettivi devono essere realistici;

Or. en

Emendamento 149Anja Hazekamp, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneParagrafo 1



1. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030, ma avverte che il suo livello di ambizione è insufficiente per far fronte alle attuali minacce e per preservare e ripristinare la biodiversità;

Or. en

Emendamento 150Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneParagrafo 1



1. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030, ma avverte che il suo livello di ambizione è insufficiente per superare le attuali minacce e per preservare e ripristinare appieno la biodiversità;

Or. en

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IT

Emendamento 151Nils Torvalds, Billy Kelleher, Irena Joveva, Linea Søgaard-Lidell, Andreas Glück, Ulrike Müller, Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 1



1. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il suo livello di ambizione per quanto riguarda i principi di sussidiarietà e di proporzionalità;

Or. en

Emendamento 152Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert Lins, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 1 bis (nuovo)


1 bis. accoglie con favore i risultati conseguiti nel corso degli ultimi 25 anni; sottolinea che l'UE ha creato la più grande rete coordinata di zone protette nel mondo; ricorda che Natura 2000 si estende in tutti gli Stati membri e attualmente copre oltre il 18 % della superficie dell'UE e oltre il 6 % dei suoi territori marini; sottolinea che il processo biogeografico di Natura 2000 incoraggia la cooperazione e assicura che le misure di protezione possano essere adeguate per rispondere alle specifiche esigenze regionali;

Or. en

Emendamento 153Norbert Lins, Christine Schneider, Ulrike Müller, Christian Doleschal, Stefan Berger, Marlene Mortler, Alexander Bernhuber, Jens GiesekeProposta di risoluzioneParagrafo 1 bis (nuovo)


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1 bis. invita la Commissione, prima di proporre eventuali obiettivi, a effettuare una valutazione d'impatto globale basata su dati concreti di tutte le strategie, che associ gli impatti individuali e cumulativi sulla sostenibilità sociale ed economica dell'agricoltura nell'UE, sul ricambio generazionale, sulla sicurezza alimentare e sui prezzi, nonché i potenziali rischi di uno spostamento all'estero della perdita di biodiversità sostituendo la produzione agricola locale con le importazioni;

Or. en

Emendamento 154Fulvio Martusciello, Salvatore De Meo, Antonio TajaniProposta di risoluzioneParagrafo 1 bis (nuovo)


1 bis. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il suo livello di ambizione; riconosce tuttavia la necessità di definire degli obiettivi in ciascuno degli Stati membri considerando la molteplicità delle tipologie di pratiche agricole e di gestioni selvicolturali e gli sforzi finora fatti nel rispetto dei principi della sostenibilità economica, ambientale e sociale;

Or. it

Emendamento 155Jessica PolfjärdProposta di risoluzioneParagrafo 1 bis (nuovo)


1 bis. accoglie con favore la nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e il suo livello di ambizione; sottolinea, tuttavia, che tale strategia deve rispettare i principi di sussidiarietà e di proporzionalità e mantenere un equilibrio tra tutte e tre le dimensioni della

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sostenibilità; chiede una valutazione d'impatto approfondita di qualsiasi proposta legislativa della Commissione e un approccio molto attento a eventuali nuovi strumenti giuridicamente vincolanti;

Or. en

Emendamento 156Francesca Donato, Marco DreostoProposta di risoluzioneParagrafo 1 bis (nuovo)


1 bis. invita la Commissione a svolgere valutazioni d'impatto olistiche e cumulative dell'attuazione delle misure e degli obiettivi della strategia sulla sostenibilità sociale ed economica dell'agricoltura e della silvicoltura all'interno e all'esterno dell'UE, sulla sicurezza alimentare e sui prezzi;

Or. it

Emendamento 157Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneParagrafo 1 bis (nuovo)


1 bis. esprime rammarico per il fatto che si tratta della terza strategia o piano d'azione in materia di biodiversità che prevede come obiettivo principale quello di arrestare la perdita di biodiversità in Europa; sottolinea l'importanza del fatto che tale strategia sulla biodiversità realizzi appieno il suo obiettivo principale;

Or. en

Emendamento 158Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-

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IT

Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 1 bis (nuovo)


1 bis. osserva che dalla valutazione effettuata nella relazione sullo stato della natura nell'Unione europea emerge che l'UE non è ancora riuscita ad arginare il declino dei tipi di habitat e specie protetti che rappresentano un motivo di preoccupazione per l'UE in termini di conservazione;

Or. en

Emendamento 159Jessica PolfjärdProposta di risoluzioneParagrafo 1 ter (nuovo)


1 ter. prende atto del fatto che già esiste una rete considerevole di zone protette all'interno dell'Unione; si compiace che l'Unione sia un leader mondiale per quanto concerne la tutela dell'ambiente;

Or. en

Emendamento 160Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert Lins, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 1 ter (nuovo)


1 ter. rileva che numerosi habitat e aree protetti sono emersi solo attraverso l'utilizzo umano; sottolinea che per la conservazione di tali aree e habitat protetti è essenziale un'ulteriore gestione;

Or. en

Emendamento 161

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Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert Lins, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 1 quater (nuovo)


1 quater. invita la Commissione a fornire valutazioni d'impatto approfondite dell'attuazione delle misure e degli obiettivi della strategia sulla sostenibilità sociale ed economica dell'agricoltura e della silvicoltura nell'UE e al di fuori di essa, sulla sicurezza alimentare e sui prezzi;

Or. en

Emendamento 162Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 1 quinquies (nuovo)


1 quinquies. invita la Commissione a valutare regolarmente sulla base di dati concreti l'attuazione della strategia, al fine di adeguare le misure e gli obiettivi a un approccio più moderato o ambizioso; sottolinea l'importanza di adeguate misure connesse agli obiettivi che tengano conto della domanda attiva del mercato; invita la Commissione a presentare revisioni intermedie per tutte le proposte legislative corrispondenti alla strategia;

Or. en

Emendamento 163Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert Lins, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 1 sexies (nuovo)


1 sexies. sottolinea che la biodiversità è altresì essenziale per

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salvaguardare la sicurezza alimentare nell'UE; mette in luce il ruolo importante del settore agricolo europeo per la produzione di alimenti sani, sicuri e a prezzi accessibili;

Or. en



2. ricorda le conclusioni del rapporto dell'IPBES del 2019, secondo cui la natura si sta deteriorando a un tasso che non ha precedenti nella storia umana, mentre un milione di specie sono a rischio di estinzione; lamenta fortemente che l'Unione non abbia conseguito appieno né gli obiettivi della strategia sulla biodiversità per il 2020 né gli obiettivi globali di Aichi in materia di biodiversità;

2. ricorda le conclusioni del rapporto dell'IPBES del 2019, secondo cui la natura si sta deteriorando a un tasso che non ha precedenti nella storia umana, mentre un milione di specie sono a rischio di estinzione; lamenta fortemente che l'Unione non abbia conseguito appieno né gli obiettivi della strategia sulla biodiversità per il 2020 né gli obiettivi globali di Aichi in materia di biodiversità; esorta la Commissione e gli Stati membri a impegnarsi a favore di misure immediate, sostanziali e supplementari sulla conservazione e sul ripristino della biodiversità al fine di conseguire tutti gli obiettivi;

Or. en

Emendamento 165Agnès EvrenProposta di risoluzioneParagrafo 2


2. ricorda le conclusioni del rapporto dell'IPBES del 2019, secondo cui la natura si sta deteriorando a un tasso che non ha precedenti nella storia umana, mentre un milione di specie sono a rischio di estinzione; lamenta fortemente che l'Unione non abbia conseguito appieno né gli obiettivi della strategia sulla

2. ricorda le conclusioni del rapporto dell'IPBES del 2019, secondo cui la natura si sta deteriorando a un tasso che non ha precedenti nella storia umana, mentre un milione di specie sono a rischio di estinzione; lamenta fortemente che l'Unione non abbia conseguito appieno né gli obiettivi della strategia sulla

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biodiversità per il 2020 né gli obiettivi globali di Aichi in materia di biodiversità;

biodiversità per il 2020 né gli obiettivi globali di Aichi in materia di biodiversità; ritiene che in futuro occorrerà monitorare meglio l'attuazione degli obiettivi, sia europei che mondiali;

Or. fr




2. ricorda le conclusioni del rapporto dell'IPBES del 2019, secondo cui la natura si sta deteriorando a un tasso che non ha precedenti nella storia umana, mentre un milione di specie, su un totale stimato di 8,1 milioni, sono a rischio di estinzione; lamenta fortemente che l'Unione non abbia conseguito appieno né gli obiettivi della strategia sulla biodiversità per il 2020 né gli obiettivi globali di Aichi in materia di biodiversità;

Or. en

Emendamento 167Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzioneParagrafo 2



2. ricorda le conclusioni del rapporto dell'IPBES del 2019, secondo cui la natura si sta deteriorando a livello globale a un tasso che non ha precedenti nella storia umana, mentre un milione di specie sono a rischio di estinzione; lamenta fortemente che l'Unione non abbia conseguito appieno né gli obiettivi della strategia sulla biodiversità per il 2020 fissati nel 2010 né gli obiettivi globali di Aichi in materia di

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biodiversità;

Or. en

Emendamento 168Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey SlabakovProposta di risoluzioneParagrafo 2



2. ricorda le conclusioni del rapporto dell'IPBES del 2019, secondo cui la natura si sta deteriorando, mentre un milione di specie sono a rischio di estinzione; lamenta fortemente che l'Unione non abbia conseguito appieno né gli obiettivi della strategia sulla biodiversità per il 2020 né gli obiettivi globali di Aichi in materia di biodiversità;

Or. en

Emendamento 169Alexander Bernhuber, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 2



2. ricorda le conclusioni del rapporto dell'IPBES del 2019, secondo cui la natura si sta deteriorando a un tasso che non ha precedenti nella storia umana, mentre un milione di specie sono a rischio di estinzione; indica che in Europa i cambiamenti climatici costituiscono la principale causa della perdita di biodiversità1 bis;

_________________1 bis Dullinger, I., Gattringer, A., Wessely, J., Moser, D., Plutzar, C., Willner, W., Egger, C., Gaube, V., Haberl, H., Mayer, A., Bohner, A., Gilli, C., Pascher, K. Essl,

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F. & Dullinger, S. 2020: A socio-ecological model for predicting impacts of land-use and climate change on regional plant diversity. Global Change Biology (Un modello socioecologico per prevedere gli impatti dell'uso del suolo e dei cambiamenti climatici sulla diversità vegetale regionale. Biologia dei cambiamenti globali).

Or. en




2. ricorda le conclusioni del rapporto dell'IPBES del 2019, secondo cui la natura si sta deteriorando a un tasso che non ha precedenti nella storia umana, mentre numerose specie sono a rischio di estinzione; lamenta fortemente che l'Unione non abbia conseguito appieno né gli obiettivi della strategia sulla biodiversità per il 2020 né gli obiettivi globali di Aichi in materia di biodiversità;

Or. it



2 bis. prende atto dei risultati considerevoli conseguiti dalla gestione sostenibile delle foreste dagli anni '90 nell'aumentare del 9 % la superficie coperta dalle foreste in Europa e. parallelamente, rafforzare del 50 % lo stoccaggio del carbonio nelle foreste europee, mantenendo nel contempo le popolazioni di uccelli comuni (Stato delle foreste in Europa 2020); sottolinea

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l'importanza della gestione sostenibile a lungo termine e dell'uso delle torbiere e delle foreste, nonché della protezione; ritiene che la gestione sostenibile delle foreste sia un modo efficace per mantenere e rafforzare la biodiversità, la vitalità delle foreste e l'adattamento a condizioni mutevoli, nonché per prevenire i danni, ad esempio gli organismi nocivi, le specie esotiche e le malattie, anche nelle aree protette;

Or. en



2 bis. riconosce gli sforzi compiuti fino ad ora dagli Stati membri dell'UE e da diversi settori e parti interessate, in particolare nel settore agricolo e forestale; sottolinea il fatto che la gestione sostenibile ed efficace dei processi naturali è della massima importanza per il mantenimento della biodiversità, in particolare occorrerebbe aumentare gli sforzi di collegamento tra diverse aree urbane, agricole e protette che supportano la biodiversità in relazione all'impatto negativo del cambiamento climatico; riconosce che l'UE dispone già della più vasta rete coordinata di aree protette al mondo;

Or. it

Emendamento 173Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin Hojsík, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 2 bis (nuovo)


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2 bis. sottolinea lo stato scadente delle foreste europee; sottolinea che in alcune regioni biogeografiche soltanto il 5 % degli habitat forestali di cui all'allegato I si trova in uno stato di conservazione soddisfacente1 bis; sottolinea che la strategia sulla biodiversità prescrive agli Stati membri di evitare il deterioramento delle tendenze e dello stato di conservazione di tutti gli habitat e le specie protetti; prende atto dei livelli significativi di ulteriore deterioramento degli ecosistemi forestali in stato di conservazione insoddisfacente nella maggior parte delle regioni biogeografiche1 ter;

_________________1 bis La regione biogeografica boreale con il 4,84 % e quella atlantica con il 4,94 % in stato soddisfacente, conformemente ai dati (2019) riferiti a norma dell'articolo 17 della direttiva Habitat per il periodo 2013-2018.1 ter Dati (2019) riferiti a norma dell'articolo 17 della direttiva Habitat per il periodo 2013-2018.

Or. en

Emendamento 174Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 2 bis (nuovo)


2 bis. prende atto della relazione del 2020 della piattaforma intergovernativa di politica scientifica per la biodiversità e i servizi ecosistemici ("Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services", IPBES), che afferma che le attività umane all'origine dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità fomentano altresì il rischio di pandemia tramite i loro effetti sul nostro ambiente, che il rischio di

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pandemia può essere notevolmente ridotto limitando le attività umane che favoriscono la perdita di biodiversità e che il costo stimato della riduzione dei rischi di pandemie è 100 volte inferiore rispetto al costo della risposta ad esse1 bis;

_________________1 bis https://ipbes.net/sites/default/files/2020-12/IPBES%20Pandemics%20Report%20Media%20Release.pdf

Or. en



2 bis. riconosce gli sforzi compiuti finora dagli Stati membri dell'UE e dai diversi settori e parti interessate, in particolare nel settore agricolo e forestale; sottolinea che una gestione sostenibile ed efficace dei processi naturali è della massima importanza per il mantenimento della biodiversità, in particolare in relazione all'impatto negativo dei cambiamenti climatici; riconosce che l'UE dispone già della più grande rete coordinata di aeree protette al mondo;

Or. it

Emendamento 176Pietro FiocchiProposta di risoluzioneParagrafo 2 bis (nuovo)


2 bis. riconosce gli sforzi compiuti finora dagli Stati membri dell'UE e dai diversi settori e parti interessate, in particolare nel settore agricolo e forestale; sottolinea che una gestione sostenibile ed efficace

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dei processi naturali è della massima importanza per il mantenimento della biodiversità, in particolare in relazione all'impatto negativo dei cambiamenti climatici; riconosce che l'UE dispone già della più grande rete coordinata di aree protette al mondo;

Or. it

Emendamento 177Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 2 bis (nuovo)


2 bis. deplora che gli Stati membri dell'UE non abbiano conseguito l'obiettivo per il 2020 di un buono stato ecologico per le acque marine, come specificato nella direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino; ricorda che tale direttiva svolgerà un ruolo fondamentale nell'attuazione degli obiettivi della strategia sulla biodiversità;

Or. en

Emendamento 178Petros KokkalisProposta di risoluzioneParagrafo 2 bis (nuovo)


2 bis. sottolinea la forte interconnessione tra la perdita di biodiversità, i cambiamenti climatici e la pandemia di COVID-19; evidenzia gli stretti legami tra la salute delle persone, degli animali e del pianeta, nel contesto dell'aumento dei contatti tra esseri umani, bestiame e fauna selvatica e del degrado degli ecosistemi;

Or. en

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Emendamento 179Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneParagrafo 2 bis (nuovo)


2 bis. ricorda che, secondo gli ultimi dati, sul pianeta si contano 1 525 ecoregioni, divise in tre categorie: ecoregioni terrestri, ecoregioni d'acqua dolce ed ecoregioni costiere e marine; sottolinea che ciascuna ecoregione ospita una varietà di ecosistemi e habitat naturali;

Or. fr

Emendamento 180Nils Torvalds, Billy Kelleher, Irena Joveva, Andreas Glück, Ulrike Müller, Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 2 bis (nuovo)


2 bis. prende atto dell'importanza della gestione sostenibile delle foreste quale modo efficace per mantenere e rafforzare la biodiversità e la vitalità delle foreste e per prevenire gli organismi nocivi e le malattie anche nelle aree protette;

Or. en

Emendamento 181Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Agnès Evren, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 2 bis (nuovo)


2 bis. sottolinea la necessità di una strategia sulla biodiversità ben equilibrata che tenga conto degli aspetti ambientali, economici e sanitari;

Or. en

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Emendamento 182Nils Torvalds, Billy Kelleher, Irena Joveva, Linea Søgaard-Lidell, Andreas Glück, Ulrike MüllerProposta di risoluzioneParagrafo 2 ter (nuovo)


2 ter. mette in luce l'importanza di tenere conto delle diverse aree biogeografiche e prende atto delle differenze nel calcolo della perdita di biodiversità; ricorda che solo un punto critico per la biodiversità (il bacino del Mediterraneo) è situato in Europa e chiede di dare priorità alle azioni in tale punto;

Or. en

Emendamento 183Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneParagrafo 2 ter (nuovo)


2 ter. sottolinea che gli ecosistemi non solo rendono possibile la vita degli organismi che si sviluppano al loro interno ma forniscono anche servizi di cui beneficiano gli esseri umani; ricorda che tali servizi rappresenterebbero l'equivalente di 33 000 miliardi di dollari statunitensi l'anno (1,8 volte il prodotto nazionale lordo mondiale);

Or. fr

Emendamento 184Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 2 ter (nuovo)


2 ter. lamenta che l'Unione non abbia conseguito appieno né gli obiettivi della

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strategia sulla biodiversità per il 2020 né gli obiettivi globali di Aichi in materia di biodiversità, sebbene siano stati compiuti buoni progressi nella tutela e nell'utilizzo sostenibile della biodiversità nelle aree sia marine che terrestri1 bis;

_________________1 bis https://ec.europa.eu/fisheries/press/sustainable-fisheries-commission-takes-stock-progress-implementation-eus-common-fisheries_en

Or. en

Emendamento 185Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin Hojsík, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 2 ter (nuovo)


2 ter. prende atto con preoccupazione delle notevoli perdite rilevate di specie e habitat forestali; ricorda che in Europa cinque specie arboree forestali si sono estinte in natura, 42 sono a rischio critico e 107 sono a rischio;

Or. en



2 ter. sottolinea il ruolo dei cambiamenti climatici quale principale causa della perdita di biodiversità;

Or. en

Emendamento 187Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa PietikäinenProposta di risoluzione

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Paragrafo 2 quater (nuovo)


2 quater. sottolinea che i cambiamenti dell'uso del suolo e i modelli di produzione e consumo costituiscono una delle principali cause della perdita di biodiversità; osserva che l'obiettivo di destinare il 10 % delle superfici agricole a elementi non produttivi rappresenta una sfida e che il suo conseguimento è improbabile senza cambiamenti radicali della PAC; prende atto dell'assenza di elementi caratteristici del paesaggio lineari1 bis, dell'assenza totale di pascoli estensivi1 ter e di un brusco calo dell'agricoltura a basso apporto di fattori di produzione1 quater in alcune superfici agricole dell'UE e rileva con preoccupazione i rari casi di cambiamenti positivi statisticamente pertinenti nell'ultimo decennio;

_________________1 bis Raccomandazione SWD della Commissione per il piano strategico della PAC per la Slovacchia.1 ter Raccomandazione SWD della Commissione per il piano strategico della PAC per i Paesi Bassi.1 quater Dimezzata dal 2010 al 2017, raccomandazione SWD della Commissione per il piano strategico della PAC per la Romania.

Or. en

Emendamento 188Alexander Bernhuber, Petri Sarvamaa, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 2 quater (nuovo)


2 quater. riconosce gli sforzi profusi finora dagli Stati membri dell'UE e da

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diversi settori e portatori di interessi, in particolare nell'agricoltura e nella silvicoltura; sottolinea che una gestione sostenibile ed efficace dei processi naturali è della massima importanza per il mantenimento della biodiversità, in particolare in relazione all'impatto negativo dei cambiamenti climatici; riconosce che l'UE già dispone della più grande rete coordinata di zone protette nel mondo;

Or. en

Emendamento 189Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Agnès Evren, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 2 quinquies (nuovo)


2 quinquies. prende atto dei risultati considerevoli conseguiti dalla gestione sostenibile delle foreste dagli anni '90 nell'aumentare del 9 % la superficie coperta dalle foreste in Europa e, parallelamente, rafforzare del 50 % lo stoccaggio del carbonio nelle foreste europee, mantenendo nel contempo le popolazioni di uccelli comuni1 bis; sottolinea l'importanza della gestione sostenibile a lungo termine e dell'uso delle torbiere e delle foreste, nonché della protezione; ritiene che la gestione sostenibile delle foreste sia un modo efficace per mantenere e rafforzare la biodiversità, la vitalità delle foreste e l'adattamento a condizioni mutevoli, nonché per prevenire i danni, ad esempio gli organismi nocivi, le specie esotiche e le malattie, anche nelle aree protette;

_________________1 bis Stato delle foreste in Europa 2020.

Or. en

Emendamento 190

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Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 2 quinquies (nuovo)


2 quinquies. manifesta preoccupazione per lo stato degli ecosistemi e delle specie di acqua dolce; osserva che, a livello mondiale, tra il 1970 e il 2016 i pesci migratori di acqua dolce sono diminuiti in media del 76 %, mentre i cali in Europa sono stati i più consistenti, con un livello pari al 93 %1 bis;

_________________1 bis Deinet, S., Scott-Gatty, K., Rotton, H., Twardek, W. M., Marconi, V., McRae, L., Baumgartner, L. J., Brink, K., Claussen, J. E., Cooke, S. J., Darwall, W., Eriksson, B. K., Garcia de Leaniz, C., Hogan, Z., Royte, J., Silva, L. G. M., Thieme, M. L., Tickner, D., Waldman, J., Wanningen, H., Weyl, O. L. F., Berkhuysen, A. (2020) The Living Planet Index (LPI) for migratory freshwater fish - Technical Report (L'indice di un pianeta vivente per i pesci migratori di acqua dolce – relazione tecnica). World Fish Migration Foundation, Paesi Bassi.

Or. en

Emendamento 191Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 2 sexies (nuovo)


2 sexies. osserva che il disboscamento è un fattore che rappresenta una minaccia per il maggior numero di specie in alcuni Stati membri dell'UE1 bis poiché causa la perdita degli habitat, delle strutture e dei substrati di cui esse necessitano, tramite la conversione di antiche superfici boschive

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in aree industriali;

_________________1 bis In Svezia, dati del Centro svedese di informazioni sulle specie.

Or. en

Emendamento 192Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und HohensteinProposta di risoluzioneParagrafo 2 septies (nuovo)


2 septies. osserva che il taglio raso su vasta scala rappresenta una pratica forestale legittimamente applicata in vari Stati membri, anche in aree protette in alcuni casi; sottolinea che tale pratica incide negativamente sulla rete simbiotica interdipendente degli alberi con i funghi; sottolinea che, secondo i dati scientifici, la probabilità di ripristinare tale rete dopo il taglio raso è quasi inesistente; ribadisce che il taglio raso non simula le perturbazioni naturali mediante gli incendi poiché, a differenza di un sito sottoposto a taglio raso, un sito colpito da un incendio è caratterizzato da una quantità molto alta di legno morto, da una serie di alberi vivi e da terreni disponibili per la colonizzazione delle specie; chiede di porre un divieto di taglio raso nella gestione delle foreste in tutta l'UE;

Or. en

Emendamento 193Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 3


3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti

3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti

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radicali; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari;

radicali; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari; sottolinea che occorrono misure politiche coraggiose per trasformare la relazione tra esseri umani e natura, il che è necessario al fine di sfuggire alla reale prospettiva di un costante aumento del numero di pandemie; esorta gli Stati membri e la Commissione ad adottare e attuare senza indugio le opzioni strategiche e le raccomandazioni previste dalla relazione dell'IPBES del 2020 sulla perdita di biodiversità e sulla pandemia; osserva che una delle raccomandazioni consiste nella costituzione di un consiglio intergovernativo ad alto livello sulla prevenzione delle pandemie che agevoli la cooperazione tra i governi e che crei equilibrio tra le tre convenzioni di Rio;

Or. en

Emendamento 194María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 3


3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti radicali; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari;

3. sottolinea che la pandemia di COVID-19 ha messo in luce l'importanza di riconoscere in maniera olistica i nessi tra la salute umana, la salute animale e la biodiversità attraverso il principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti radicali; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari; invita inoltre la Commissione a presentare, in collaborazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, una strategia europea contro le pandemie, comprese quelle di origine zoonotica; ritiene che tale strategia debba mettere in atto la preparazione alle pandemie e la

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prevenzione delle stesse, affrontare ulteriormente le cause della perdita di biodiversità, assicurare la resilienza a lungo termine e contribuire in ultima analisi agli obiettivi generali della strategia sulla biodiversità per il 2030;

Or. en




3. sottolinea che l'attuale pandemia di COVID-19 ha messo in luce ancora una volta l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono urgentemente necessari cambiamenti profondi e radicali al fine di prevenire le pandemie future; sottolinea, a tale riguardo, le conclusioni della relazione dell'IPBES del 2020 in materia di biodiversità e pandemie, in cui si afferma che le attività che contribuiscono alla biodiversità e alle crisi climatiche stanno altresì aumentando il rischio di pandemia; chiede pertanto che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti radicali necessari, prestando particolare attenzione ai sistemi alimentari e al commercio di alimenti;

Or. en

Emendamento 196Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 3


3. sottolinea che la pandemia ha 3. sottolinea che la pandemia ha

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messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti radicali; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari;

messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti radicali nello stile di vita dell'intera società; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari; sottolinea il modo in cui la pandemia ha altresì messo in luce l'importanza di un sistema alimentare resiliente per assicurare che i cittadini europei abbiano accesso a prodotti sicuri, a prezzi accessibili e di alta qualità anche in presenza di condizioni difficili e che ciò non dovrebbe essere dato per scontato;

Or. en

Emendamento 197Catherine Chabaud, Pascal Canfin, Véronique Trillet-LenoirProposta di risoluzioneParagrafo 3



3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health", che mira ad affrontare insieme i fattori sia umani che ambientali in un quadro di gestione del rischio sanitario, nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti radicali per creare un'efficace strategia di gestione del rischio volta a limitare la minaccia di tali episodi di infezioni che possano verificarsi in futuro; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari;

Or. en

Emendamento 198Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 3


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3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti radicali; sottolinea che il rispetto del quadro "One Welfare" rafforzerebbe ulteriormente la salute e il benessere nel mondo; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari;

Or. en




3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti radicali; sottolinea che il rispetto del quadro "One Welfare" rafforzerebbe ulteriormente la salute e il benessere nel mondo; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari;

Or. en

Emendamento 200Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 3



3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti radicali; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione, anche in materia di azione

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esterna e cooperazione allo sviluppo, ai cambiamenti necessari;

Or. fr




3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti radicali; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione a un approccio olistico e sistematico alla politica alimentare dell'UE e ai cambiamenti necessari;

Or. en

Emendamento 202Jessica PolfjärdProposta di risoluzioneParagrafo 3



3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti radicali in tutta la società; sottolinea la necessità di allineare le iniziative dell'Unione in materia di biodiversità ad altre politiche climatiche e ambientali;

Or. en

Emendamento 203Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 3


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3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che è necessario apportare cambiamenti radicali; chiede che si allineino con urgenza le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari;

Or. en




3. sottolinea l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari in linea con il principio di proporzionalità;

Or. en




3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari profondi cambiamenti; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari;

Or. it

Emendamento 206

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Fulvio Martusciello, Salvatore De Meo, Antonio TajaniProposta di risoluzioneParagrafo 3



3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti; chiede che si ripensi con urgenza a come allineare le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari;

Or. it

Emendamento 207Lídia PereiraProposta di risoluzioneParagrafo 3



3. sottolinea che la pandemia ha messo in luce l'importanza del principio "One Health" nell'elaborazione delle politiche e che sono necessari cambiamenti radicali; chiede che si allineino con urgenza le attuali politiche dell'Unione ai cambiamenti necessari;

Or. en

Emendamento 208Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Martin Hojsík, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 3 bis (nuovo)


3 bis. prende atto dell'improvviso aumento del valore medio dell'intensità del raccolto negli anni 2016-2018 rispetto alla media degli anni 2004-2015 (43 %) e 2011-2015 (49 %); sottolinea che l'aumento dei tassi di perturbazioni naturali causate dalle tempeste o dagli incendi è stato escluso dall'analisi e che il brusco aumento osservato è riconducibile

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al cambiamento della gestione1 bis; osserva che tale aumento della superficie coltivata sta minacciando gli ecosistemi, che hanno avuto principalmente funzioni diverse dalla produzione di legno, comprese le superfici non coltivate per secoli; manifesta serie preoccupazioni per tale costante perdita di valori naturali insostituibili e del patrimonio bioculturale;

_________________1 bis Ceccherini, G., Duveiller, G., Grassi, G. et al. Abrupt increase in harvested forest area over Europe after 2015 (Brusco aumento della superficie forestale coltivata in Europa dopo il 2015). Nature 583, 72–77 (2020). https://doi.org/10.1038/s41586-020-2438-y

Or. en

Emendamento 209Delara BurkhardtProposta di risoluzioneParagrafo 3 bis (nuovo)


3 bis. osserva che ecosistemi sani sono fondamentali per l'esistenza e il benessere delle persone e che il diritto all'alimentazione, alla salute e alla sicurezza sono diritti umani che non possono essere forniti senza di essi; sottolinea che il mancato accesso a servizi ecosistemici essenziali, come l'acqua pulita, i prodotti alimentari, i prodotti forestali, il controllo delle inondazioni e le risorse naturali, può causare o aggravare la povertà e che la parità di accesso ai servizi forniti da ecosistemi sani deve essere un elemento importante per eliminare le disuguaglianze in Europa;

Or. en

Emendamento 210Alessandra Moretti

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Proposta di risoluzioneParagrafo 3 bis (nuovo)


3 bis. invita la Commissione, a causa dei potenziali impatti economici, sociali e ambientali significativi, a effettuare valutazioni d'impatto olistiche e cumulative dell'attuazione delle misure e degli obiettivi della strategia sulla sostenibilità sociale ed economica dell'agricoltura e della silvicoltura all'interno e all'esterno dell'UE, della sicurezza alimentare e dei prezzi.

Or. it



3 bis. ricorda che la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi è fondamentale per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile; chiede alla Commissione e agli Stati membri di realizzare l'efficace integrazione della natura e della biodiversità in tutti i settori con gli obiettivi in materia di biodiversità, al fine di trasformare il modello economico orientandolo verso maggiore sostenibilità e pone l'accento su quanto ciò sia necessario;

Or. en

Emendamento 212Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert Lins, Petri Sarvamaa, Hildegard Bentele, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 3 bis (nuovo)


3 bis. sottolinea l'importanza di

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ecosistemi forestali sani e resilienti, comprese la flora e la fauna, al fine di mantenere e migliorare l'erogazione dei diversi servizi ecosistemici offerti dalle foreste, come biodiversità, aria pulita, acqua pulita, capacità di ritenzione idrica, terreni sani e legno e materie prime diverse dal legno;

Or. en

Emendamento 213Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 3 bis (nuovo)


3 bis. sottolinea che tutto il PIL si basa, in ultima analisi, sulla natura e sulle risorse naturali e considera molto spiacevole che la Commissione ritenga necessario fornire una giustificazione economica per la biodiversità al fine di tutelarla; ritiene sostanzialmente che il valore della natura non si limiti al suo valore d'uso o di scambio per le persone;

Or. en

Emendamento 214Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 3 bis (nuovo)


3 bis. ritiene che, al fine di preservare tutta la biodiversità forestale e fornire microhabitat essenziali da cui dipendono varie specie, comprese quelle protette, sia fondamentale proteggere rigorosamente una parte delle superfici forestali da qualsiasi forma di intervento umano attivo;

Or. en

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Emendamento 215María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Asger Christensen, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 3 bis (nuovo)


3 bis. osserva che solo un obiettivo della strategia sulla biodiversità per il 2020 non è stato conseguito (tutelare il 10 % delle aree marine e il 17 % delle aree terrestri) e sottolinea pertanto che, per essere realizzati, tutti gli obiettivi della strategia sulla biodiversità per il 2030 dovrebbero essere chiaramente definiti e misurabili;

Or. en



3 bis. ritiene che il capitalismo ignori e, in ultima analisi, distrugga i sistemi ecologici e che le relazioni tra la natura e la società nell'ambito del capitalismo portino all'autodistruzione; è estremamente critico nei confronti dei regimi di valutazione economico-ambientale e ritiene che l'UE non debba sostenere le pratiche contabili del capitale naturale;

Or. en



3 bis. ricorda che l'ultima edizione della lista rossa mondiale dell'Unione

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internazionale per la conservazione della natura (versione 2020.3) classifica come a rischio 35 765 delle 128 918 specie analizzate;

Or. fr

Emendamento 218Lídia PereiraProposta di risoluzioneParagrafo 3 bis (nuovo)


3 bis. riconosce che ambienti diversi (terra, mare e aria) fanno fronte a sfide diverse; ritiene che sia opportuno tenere conto di approcci dettagliati a seconda del settore;

Or. en



3 bis. mette in luce il legame tra la perdita di biodiversità e la salute umana e sottolinea che il nuovo coronavirus trae origine dall'ingerenza nella natura;

Or. en

Emendamento 220Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 3 bis (nuovo)


3 bis. invita la Commissione a effettuare una valutazione d'impatto su ogni singolo obiettivo fissato nella strategia sulla

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biodiversità, al fine di assicurare che tutte le misure stabilite aumentino di per sé la biodiversità;

Or. en



3 bis. raccomanda che sia condotta un'indagine scientifica approfondita a livello dell'UE per valutare l'efficacia e l'applicazione della legislazione dell'Unione nella lotta contro il traffico illegale di specie selvatiche e delle misure adottate per contrastarlo; chiede un approccio e una cooperazione di ampia portata a livello internazionale sulla prevenzione delle pandemie e un'applicazione rafforzata delle normative su tutti gli aspetti del commercio illegale di specie selvatiche;

Or. en

Emendamento 222Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert Lins, Petri Sarvamaa, Hildegard Bentele, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 3 ter (nuovo)


3 ter. sottolinea che non sarà possibile conseguire gli obiettivi dell'UE in materia di ambiente, clima e biodiversità senza foreste multifunzionali, sane e gestite in modo sostenibile, applicando una prospettiva a lungo termine, e industrie solide basate sulle foreste;

Or. en

Emendamento 223

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IT

Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneParagrafo 3 ter (nuovo)


3 ter. ricorda che il 20 % circa delle barriere coralline del mondo è scomparso e un altro 20 % si è deteriorato negli ultimi decenni del XX secolo e che nello stesso periodo è andato perduto circa il 35 % della superficie delle mangrovie;

Or. fr

Emendamento 224Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 3 ter (nuovo)


3 ter. sottolinea che esiste un legame diretto tra la perdita di biodiversità, la deforestazione, la distruzione degli habitat e il rischio di malattie o pandemie zoonotiche;

Or. en

Emendamento 225Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneParagrafo 3 ter (nuovo)


3 ter. ricorda che i contributi della natura alle persone stanno peggiorando a livello mondiale;

Or. en

Emendamento 226Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Agnès Evren, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors Montserrat

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IT

Proposta di risoluzioneParagrafo 3 ter (nuovo)


3 ter. invita la Commissione a effettuare valutazioni d'impatto olistiche e cumulative dell'attuazione delle misure e degli obiettivi della strategia sulla sostenibilità sociale ed economica dell'agricoltura e della silvicoltura nell'UE e al di fuori di essa, nonché sulla sicurezza alimentare e sui prezzi;

Or. en

Emendamento 227Alexander BernhuberProposta di risoluzioneParagrafo 3 quater (nuovo)


3 quater. ricorda il principio "One Health", che riflette il fatto che la salute delle persone, degli animali e dell'ambiente sono interconnesse e che le malattie possono essere trasmesse dalle persone agli animali e viceversa; sottolinea, pertanto, che le malattie devono essere affrontate sia nell'uomo che negli animali, tenendo anche in particolare considerazione la catena alimentare e l'ambiente, nonché il commercio illegale di specie selvatiche, che possono essere un'altra fonte di microrganismi resistenti; sottolinea l'importante ruolo della Commissione nel coordinare e sostenere l'approccio "One Health" per ciò che riguarda la salute umana, la salute animale e l'ambiente nell'UE;

Or. en

Emendamento 228Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della Sinistra

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IT

Proposta di risoluzioneParagrafo 3 quater (nuovo)


3 quater. sottolinea che la biodiversità e la natura non dovrebbero essere considerate semplicemente "capitale naturale" o solo in relazione al loro uso o valore per le persone, ma dovrebbero invece essere riconosciute come patrimonio comune di valore incalcolabile per tutti sul pianeta; chiede un approccio alla biodiversità e alla natura che le tuteli e ripristini anche per il loro valore intrinseco in sé e di per sé; respinge qualsiasi tentativo di monetizzare la natura o calcolarne il valore; ritiene che tale tentativo sia solo dannoso per la natura;

Or. en

Emendamento 229Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 3 quater (nuovo)


3 quater. sottolinea che la conservazione delle aree protette e le misure volte a ridurre lo sfruttamento insostenibile delle regioni ad alta biodiversità ridurranno l'interfaccia dei contatti tra esseri umani, bestiame e fauna selvatica e contribuiranno a prevenire la propagazione di nuovi agenti patogeni;

Or. en

Emendamento 230Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert Lins, Petri Sarvamaa, Hildegard Bentele, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 3 quater (nuovo)

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IT


3 quater. pone l'accento sulla necessità di sviluppare un approccio coerente per riunire la tutela della biodiversità e la protezione del clima in un settore forestale e una bioeconomia fiorenti;

Or. en

Emendamento 231Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneTitolo 2


Protezione e ripristino Protezione e ripristino contro le minacce che gravano su tutti gli ecosistemi

Or. fr

Emendamento 232Fulvio Martusciello, Salvatore De Meo, Antonio TajaniProposta di risoluzioneTitolo 2


Protezione e ripristino Protezione ripristino e gestione sostenibile

Or. it

Emendamento 233Alexander Bernhuber, Christine Schneider, Marlene Mortler, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 4


4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati

4. prende atto degli obiettivi di proteggere al massimo il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione; ritiene che tali obiettivi debbano essere fissati a livello dell'Unione e conseguiti tramite un approccio dal basso verso l'alto attraverso le designazioni degli Stati membri tenendo conto nel contempo delle diverse

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IT

membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

caratteristiche di ciascuno Stato membro quali le dimensioni, la percentuale di aree naturali e la gestione sostenibile delle foreste nonché le circostanze nazionali e locali, gli approcci volontari e le definizioni riconosciute a livello internazionale per assicurare la coerenza dei dati raccolti; prende atto dell'obiettivo di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e altri ecosistemi ricchi di carbonio e terreni agricoli estensivi, sebbene i riferimenti alle aree sottoposte a protezione rigorosa e alle foreste primarie richiedano ulteriori chiarimenti in merito alle loro definizioni; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere attuati a livello degli Stati membri secondo criteri scientifici e che interessano specifici siti nonché tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità e clima; sostiene con forza tali obiettivi affinché rientrino in un quadro internazionale chiaro per garantire parità di condizioni; sottolinea la necessità di ulteriore sostegno finanziario ai proprietari terrieri delle aree protette; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione e fornendo un'adeguata compensazione ai portatori di interessi;

Or. en

Emendamento 234Ulrike Müller, Nils Torvalds, Jan Huitema, Linea Søgaard-Lidell, Andreas Glück, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 4


4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali

4. prende atto degli obiettivi proposti di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie basate su definizioni riconosciute

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IT

obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

a livello internazionale; sottolinea che, prima di proporre una legislazione pertinente, gli obiettivi dovrebbero essere basati su una valutazione olistica dell'efficacia delle attuali aree protette e dovrebbero essere attuati a livello dell'Unione secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione e di gestione; insiste affinché tali attività che sono compatibili con gli obiettivi di protezione o contribuiscono anche positivamente alla tutela della biodiversità debbano rimanere ammissibili in zone sottoposte a protezione rigorosa; osserva con preoccupazione che la Commissione considera le attività estrattive come la pesca, la caccia o la silvicoltura incompatibili con la protezione rigorosa, secondo quanto espresso in un progetto di nota tecnica sui criteri e sugli orientamenti per la designazione delle zone protette; condivide il paragrafo 10 delle conclusioni del Consiglio del 16 ottobre 2020 sulla biodiversità che rileva che nell'ambito del livello di protezione più rigoroso potrebbero essere consentite alcune attività umane conformi agli obiettivi di conservazione della zona protetta;

Or. en



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste

4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere efficacemente almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione, anche attraverso riserve di ricostituzione di stock ittici, come previsto dalla politica

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IT

primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

comune della pesca, che includono una gamma sufficientemente diversificata di habitat ed ecosistemi quali foreste, zone umide, torbiere, pascoli ed ecosistemi costieri, e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % delle aree marine e terrestri dell'Unione, comprese tutte le restanti foreste primarie e antiche, e altri ecosistemi ricchi di carbonio quali le praterie oceaniche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri a livello nazionale secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità e dovrebbero creare una rete ecologicamente coerente e rappresentativa di aree protette; sottolinea che, conformemente alle norme internazionali stabilite dall'IUCN, tutte le attività industriali ed estrattive (comprese, tra l'altro, l'estrazione mineraria, le tecniche di pesca industriale e di pesca distruttiva, l'estrazione di petrolio e di gas) e lo sviluppo delle infrastrutture dovrebbero essere vietati nelle aree protette; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, attraverso l'attuazione di chiari ed efficaci piani di conservazione;

Or. en



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e

4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese tutte le restanti foreste primarie e antiche, le praterie oceaniche e altri ecosistemi ricchi

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IT

dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

di carbonio, ivi compresi quelli costieri e marini; invita la Commissione a presentare una definizione di protezione rigorosa, orientata dalla definizione dell'IUCN di zone protette, e a far sì che tale definizione vieti le attività industriali ed estrattive nelle zone protette; sottolinea che la rete delle aree protette deve essere ecologicamente coerente e rappresentare tutta la biodiversità nelle aree terrestri e marine dell'Unione europea; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri a livello nazionale, senza alcuna condivisione degli sforzi nell'attuazione e in maniera tempestiva, secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorre garantire anche la qualità di dette zone, attraverso l'attuazione di chiari ed efficaci piani di conservazione e di gestione totalmente finanziati; chiede di fissare obiettivi più ambiziosi per il medio e lungo termine, assicurando che sia protetto il 50 % delle aree marine e terrestri;

Or. en



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette,

4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche e gli ecosistemi ricchi di carbonio, ivi compresi quelli costieri e marini; sottolinea che, conformemente alle norme internazionali, tutte le attività industriali ed estrattive dovrebbero essere vietate nelle aree protette; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e

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IT

occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; chiede di fissare obiettivi più ambiziosi per il medio e lungo termine al fine di assicurare che sia protetto almeno il 50 % delle aree marine e terrestri e che le aree non protette siano gestite in modo ecologico; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, collegando sul piano ecologico le aree protette e mettendo in atto chiari piani di conservazione;

Or. en



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

4. sostiene con forza gli obiettivi di implementazione delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione più rigorosa le aree riconosciute dagli Stati membri come più fragili e più minacciate, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere basati su dati scientificamente rilevabili, proporzionati, equilibrati e attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze specifiche in materia di biodiversità secondo il principio di sussidiarietà e tenendo conto anche delle diverse attività economiche sostenibili e compatibili con le aree protette già esistenti; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione, di corretta gestione che coniughi in maniera intelligente gli obiettivi di conservazione con la fruizione sostenibile e la promozione dei vantaggi ambientali e economici ad

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IT

essa collegati;

Or. it

Emendamento 239Norbert Lins, Christine Schneider, Ulrike Müller, Christian Doleschal, Stefan Berger, Marlene Mortler, Jens Gieseke, Alexander BernhuberProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. prende atto degli obiettivi proposti di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che le pratiche agricole e forestali sostenibili non sono in contrasto con gli obiettivi di protezione rigorosa; sottolinea che, prima di proporre eventuali obiettivi, dovrebbe essere condotta una valutazione d'impatto e gli obiettivi dovrebbero basarsi su dati scientifici e tenere conto anche di aspetti come la sicurezza alimentare, il ricambio generazionale e l'accesso ai terreni per i giovani agricoltori nonché dei vantaggi della gestione sostenibile per la biodiversità e il sequestro del carbonio; sottolinea che il 10 % non dovrebbe indicare una gestione del non intervento poiché è in contraddizione con la biodiversità e che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

Or. en

Emendamento 240Alessandra MorettiProposta di risoluzioneParagrafo 4


4. sostiene con forza gli obiettivi di 4. sostiene con forza gli obiettivi di

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IT

proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione; sottolinea che la protezione e il ripristino delle aree rurali e la protezione delle specie animali selvatiche devono essere coerenti con lo sviluppo economico territoriale, prevedendo politiche di gestione sostenibile ispirate al contenimento e al monitoraggio attento della diffusione di fauna selvatica nelle aree interessate;

Or. it

Emendamento 241Radan KanevProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese, in via prioritaria, le restanti foreste primarie e antiche e altri ecosistemi con un elevato potenziale di stoccaggio del carbonio; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati da ciascuno Stato membro secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità, dovrebbero creare una rete di aree protette e dovrebbero essere in linea con la definizione dell'IUCN delle aree protette; sottolinea che, oltre ad aumentare

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IT

il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, attraverso un monitoraggio efficace e una gestione adattativa nonché l'attuazione di chiari piani di conservazione;

Or. en

Emendamento 242Pernille WeissProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità dopo aver concordato definizioni di concetti centrali come "sottoposto a protezione" e "sottoposto a protezione rigorosa" in consultazione con i portatori di interessi e gli Stati membri; sottolinea l'importanza di misure e obiettivi di conservazione che interessino specifiche località quale base per la gestione futura; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

Or. en

Emendamento 243Hermann TertschProposta di risoluzioneParagrafo 4


4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree


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IT

marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti, accompagnati da incentivi e misure volontarie e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione che consentano di associare la tutela della biodiversità all'esercizio di attività produttive positive per l'ambiente come l'agricoltura, l'allevamento e la silvicoltura;

Or. es

Emendamento 244Maria ArenaProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche, le praterie oceaniche e altri ecosistemi ricchi di carbonio; sottolinea che, conformemente alle norme internazionali dell'IUCN, tutte le attività industriali dannose per l'ambiente dovrebbero essere vietate nelle aree protette; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di

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IT

conservazione;

Or. en

Emendamento 245Nils Torvalds, Irena Joveva, Andreas Glück, Ulrike MüllerProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree; sottolinea che gli obiettivi dovrebbero essere attuati dagli Stati membri, tenendo conto delle circostanze nazionali e delle definizioni riconosciute a livello internazionale delle foreste secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione; ritiene che le misure già adottate negli Stati membri debbano essere pienamente riconosciute nell'attuazione della strategia sulla biodiversità; sottolinea la necessità di rispettare e sostenere i diritti dei proprietari terrieri;

Or. en

Emendamento 246Fulvio Martusciello, Salvatore De Meo, Antonio TajaniProposta di risoluzioneParagrafo 4


4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali

4. prende atto degli obiettivi di proteggere il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi

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IT

obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

dovrebbero essere basati su dati scientifici, proporzionati e calibrati ed attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze locali in materia di biodiversità secondo il principio di sussidiarietà e tenendo conto anche dei diversi tipi di agricoltura che caratterizzano anche le aeree protette; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione che consentano la prosecuzione delle attività economiche;

Or. it




4. prende atto degli obiettivi di proteggere il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere basati su dati scientifici, proporzionati e calibrati ed attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze locali in materia di biodiversità secondo il principio di sussidiarietà e tenendo conto anche dei diversi tipi di agricoltura che caratterizzano anche le aree protette; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione che consentano la prosecuzione delle attività economiche;

Or. it

Emendamento 248Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert Lins, Marlene

PE680.715v02-00 108/570 AM\1225089IT.docx

IT

MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità e delle circostanze nazionali e locali, degli approcci volontari e delle definizioni riconosciute a livello internazionale per assicurare la coerenza dei dati raccolti; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione; chiede una compensazione adeguata in caso di gestione;

Or. en

Emendamento 249Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneParagrafo 4


4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di

4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche e propone che gli Stati membri attuino impegni per conseguire tali obiettivi secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione rispettando la volontà degli

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IT

conservazione; Stati membri dell'UE, poiché solo essi saranno in grado di adottare misure realistiche e adeguate per proteggere la natura e la biodiversità sul loro territorio nazionale;

Or. fr

Emendamento 250Jytte Guteland, Günther SidlProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione; sottolinea la necessità di obiettivi ambiziosi e meccanismi adeguati di monitoraggio e valutazione; sottolinea inoltre l'importanza della connettività tra le aree protette;

Or. en



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste

4. prende atto degli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree; sottolinea che tali

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IT

primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

obiettivi devono essere preceduti dall'introduzione di definizioni e criteri chiari e devono essere attuati secondo criteri scientifici;

Or. en

Emendamento 252Francesca Donato, Marco DreostoProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. prende atto dell'obiettivo di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione; sottolinea che la valutazione di impatto debba valutare gli effetti dell'incremento delle aree protette, comprese le perdite; sottolinea che questo obiettivo dovrebbe essere attuato dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità, aspetti socioeconomici e rispetto dei diritti di proprietà dei terreni agricoli e forestali; sottolinea che oltre ad aumentare le aree protette, dovrebbe essere garantita la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione e di gestione, assieme ad adeguate compensazioni per gli impatti subiti dalle parti interessate;

Or. it



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IT


4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche ed altri ecosistemi ricchi di carbonio; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e specifici per ogni sito e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità a livello regionale e locale e delle esigenze climatiche; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione distinti per sito;

Or. it

Emendamento 254Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione; evidenzia che le foreste primarie sono insostituibili e che la loro perdita non può essere compensata da nessun nuovo approccio basato sulle foreste;

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Or. en

Emendamento 255Delara BurkhardtProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese tutte le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, attraverso l'attuazione di chiari piani di conservazione, una gestione adeguata, il monitoraggio, i controlli e l'applicazione giuridica della legislazione pertinente;

Or. en

Emendamento 256María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 4


4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di

4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri, in collaborazione con le autorità locali e regionali, secondo l'approccio di

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biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

tutto il governo e criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità e la gestione efficace di dette zone, mettendo in atto e monitorando chiari piani di conservazione;

Or. en

Emendamento 257Linea Søgaard-Lidell, Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree che sono le più vulnerabili ai cambiamenti climatici, incentrandosi su ecosistemi ricchi di carbonio, quali le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto degli obiettivi in materia di biodiversità e clima per ciascuna zona; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, l'obiettivo della protezione dovrebbe essere ben definito e realistico, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

Or. en

Emendamento 258Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 4




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marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione, nonché la gestione adeguata di tali zone grazie a migliori risorse umane e finanziarie;

Or. en

Emendamento 259Esther de Lange, Jan HuitemaProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene l'obiettivo a livello dell'UE di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e naturali dell'Unione, sulla base di una valutazione d'impatto favorevole che esamini anche la necessità di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere conformi a criteri scientifici che tengano conto delle esigenze in materia di biodiversità nonché degli aspetti culturali e socioeconomici; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

Or. en

Emendamento 260Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey SlabakovProposta di risoluzione

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Paragrafo 4



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, privilegiando le foreste primarie e antiche, e altri ecosistemi ricchi di carbonio; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e che interessano specifici siti nonché tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione che interessino specifici siti;

Or. en

Emendamento 261Inese VaidereProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione, al fine di arrestare l'estinzione di specie di animali, uccelli e piante;

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IT

Or. en

Emendamento 262Christian DoleschalProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. ribadisce il sostegno agli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che una valutazione d'impatto approfondita dovrebbe aver luogo prima che tali obiettivi siano attuati dagli Stati membri in base a criteri scientifici, a esigenze in materia di biodiversità e ad aspetti legati alla sicurezza alimentare; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione prevedibili;

Or. en



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di

4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero e la dimensione delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la rappresentatività, la buona gestione e la

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conservazione; qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

Or. fr

Emendamento 264Teuvo HakkarainenProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche, se possibile dal punto di vista ecologico, sociale ed economico; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

Or. fi



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad

4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero essere vincolanti e dovrebbero essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad

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aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, introducendo chiari piani di conservazione, con una sorveglianza e un monitoraggio efficaci;

Or. en

Emendamento 266Jytte GutelandProposta di risoluzioneParagrafo 4



4. sostiene con forza gli obiettivi di proteggere almeno il 30 % delle aree marine e terrestri dell'Unione e di sottoporre a protezione rigorosa almeno il 10 % di dette aree, comprese le foreste primarie e antiche; sottolinea che tali obiettivi dovrebbero pienamente rispecchiare le circostanze nazionali e locali ed essere attuati dagli Stati membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

Or. en





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membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

membri secondo criteri scientifici e tenendo conto delle esigenze in materia di biodiversità; sottolinea che, oltre ad aumentare il numero delle zone protette, occorrerebbe garantire anche la qualità e la connettività di dette zone, mettendo in atto chiari piani di conservazione;

Or. en



4 bis. sottolinea che la maggior parte della biodiversità terrestre risiede nelle aree boschive e che lo stato di conservazione degli habitat e delle specie forestali che rientrano nell'ambito di applicazione della legislazione dell'UE a tutela della natura non dimostra segnali significativi di miglioramento; sottolinea che l'80 % delle foreste nell'UE sottoposte a protezione si trova in uno stato di conservazione insoddisfacente o cattivo; riconosce che la protezione di parte delle foreste non arresterà da sola il declino della biodiversità forestale, che pertanto è necessario altresì spostarsi verso pratiche di gestione più inclusive in termini di biodiversità nelle foreste gestite, ad esempio proforestazione o aumento della diversità delle specie arboree, e che occorre eliminare gradualmente pratiche come il taglio raso; chiede un monitoraggio periodico del reale impatto della silvicoltura sugli habitat e sulle specie forestali in tutta Europa; invita la Commissione europea a proporre una definizione di gestione forestale sostenibile e inclusiva in termini di biodiversità per tutelare e ripristinare la biodiversità nelle foreste gestite;

Or. en

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Emendamento 269Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Martin Hojsík, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. sottolinea che un'alta percentuale (54 %) di foreste primarie classificate non è attualmente sottoposta a protezione rigorosa e che la raccolta di legname o l'esbosco di recupero possono compromettere la natura intatta di tali foreste; ricorda che in molte zone di montagna, ad esempio in Romania e in Slovacchia o in diversi paesi dei Balcani, ampi appezzamenti di foreste primarie sono attualmente in fase di disboscamento1 bis; ritiene estremamente urgente garantire una protezione rigorosa delle restanti foreste primarie e antiche e invita la Commissione e gli Stati membri ad armonizzare i dati esistenti e a colmare le lacune relative all'ubicazione di tali foreste, nonché a creare una banca dati di tutti i potenziali siti che rispettano la qualità di foreste antiche e primarie retroattivamente nell'anno 2020 con una moratoria temporanea sul disboscamento di tutti i rispettivi siti per impedirne la distruzione intenzionale e per garantire giuridicamente senza indugio lo status di non intervento di quelli confermati;

_________________1 bis Sabatini FM, Burrascano S, Keeton WS, et al. Where are Europe's last primary forests? (Dove sono le ultime foreste primarie dell'Europa?) Divers Distrib. 2018;24:1426–1439. https://doi.org/10.1111/ddi.12778

Or. en


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4 bis. sottolinea che per la corretta conservazione delle aree protette, ivi comprese quelle rigorosamente protette, è opportuno promuovere il processo decisionale a livello di sito, unitamente agli Stati membri, tenendo conto delle caratteristiche regionali all'interno dell'UE e degli obblighi internazionali derivanti dal quadro globale per la biodiversità post-2020 da concordare nella prossima 15a conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica;

Or. en

Emendamento 271Ulrike Müller, Nils Torvalds, Jan Huitema, Linea Søgaard-Lidell, Andreas Glück, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. sottolinea che un'efficace attuazione della strategia dipende dalla sua accettazione nelle comunità rurali che spesso dipendono sul piano economico e sociale dall'uso dei terreni e delle foreste; sottolinea, a tale riguardo, la necessità di tenere conto degli aspetti economici e sociali, unitamente ai pilastri ambientali della sostenibilità in modo equilibrato e a includere i portatori di interessi locali nella procedura di designazione delle aree protette;

Or. en

Emendamento 272Marco Dreosto, Silvia Sardone, Lucia Vuolo, Simona Baldassarre, Danilo Oscar Lancini, Vincenzo Sofo, Annalisa Tardino, Luisa Regimenti, Gianantonio Da ReProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


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IT

4 bis. sottolinea che, per il successo della conservazione delle aree protette, comprese le aree rigorosamente protette, deve essere promosso il processo decisionale a livello di sito, basato sulle esigenze del medesimo, tenendo conto delle caratteristiche regionali, socioeconomiche e culturali proprie dei territori ricadenti all'interno dell'UE, allo scopo di promuovere la conservazione basata sulla comunità;

Or. it

Emendamento 273Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. sottolinea l'importanza della produzione ittica e della pesca sostenibili per la conservazione degli habitat naturali per molte specie a rischio; riconosce i compiti di gestione assolti e i servizi ecosistemici realizzati tramite tali attività; riconosce che tali habitat possono essere mantenuti solo mediante una coltivazione attiva e prossima alla natura;

Or. en



4 bis. sottolinea che la protezione e il ripristino delle aree rurali e la protezione delle specie animali selvatiche devono essere coerenti con lo sviluppo economico territoriale, prevedendo politiche di gestione sostenibile ispirate al contenimento e al monitoraggio attento

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IT

della diffusione di fauna selvatica nelle aree interessate;

Or. it

Emendamento 275Linea Søgaard-Lidell, Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. sottolinea che tale rete di aree protette dovrebbe basarsi sulla rete Natura 2000 e potrebbe essere integrata dalla designazione delle zone supplementari da parte degli Stati membri, laddove debbano essere riconosciute categorie nazionali esistenti di aree protette e altre misure efficaci di conservazione basate sul territorio (OECM, quali definite dalla CBD);

Or. en

Emendamento 276Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey Slabakov, Ryszard Antoni Legutko, Jadwiga Wiśniewska, Rob RookenProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. sottolinea che i criteri e le definizioni per le aree rigorosamente protette dovrebbero riconoscere che ciascuno Stato membro presenta diverse caratteristiche locali e regionali e che il processo decisionale dovrebbe essere conforme agli obiettivi di conservazione specifici per ciascun sito di ogni area protetta;

Or. en

Emendamento 277Jytte Guteland, Günther SidlProposta di risoluzione

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IT

Paragrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. esorta la Commissione a esaminare le minacce che il commercio legale di specie selvatiche rappresenta per la biodiversità e la salute e il benessere degli uomini e degli animali, nel quadro della valutazione del piano d'azione dell'Unione europea contro il traffico illegale di specie selvatiche e delle relative iniziative pianificate;

Or. en

Emendamento 278María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. si compiace dei processi partecipativi in corso tesi a definire, mappare e monitorare le foreste primarie e antiche, con l'obiettivo di garantirne la preservazione; ritiene che tali sforzi e l'attuazione della strategia debbano tenere conto delle condizioni nazionali;

Or. en

Emendamento 279Ondřej Knotek, Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. sottolinea che è necessario stabilire una chiara definizione di protezione rigorosa d'intesa con la Commissione e gli Stati membri lasciando a questi ultimi una sufficiente flessibilità per tenere conto delle specificità delle loro condizioni naturali e delle legislazioni

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nazionali;

Or. en

Emendamento 280Agnès EvrenProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. ricorda che l'Unione europea dispone già della più grande rete coordinata di aree protette del mondo; chiede che sia effettuata una valutazione approfondita dell'efficacia delle zone protette terrestri esistenti prima di allargarne il perimetro;

Or. fr



4 bis. invita la Commissione e gli Stati membri a rafforzare la rete delle zone marine protette tramite una gestione rafforzata, una pianificazione spaziale più forte, le valutazioni e l'applicazione al fine di aumentare la coerenza ecologica e la connettività delle zone marine protette;

Or. en

Emendamento 282Teuvo HakkarainenProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. sottolinea che, invece degli obiettivi relativi alle zone, gli Stati membri dovrebbero stabilire e monitorare il

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IT

rispetto di criteri qualitativi nelle zone protette, in modo che i risultati finali siano quanto più possibile positivi da un punto di vista qualitativo, vale a dire in termini di biodiversità;

Or. fi



4 bis. riconosce l'impatto positivo della gestione sostenibile delle foreste sulla biodiversità forestale europea; osserva che la protezione e la produzione forestali non sono in contraddizione, ma sono piuttosto obiettivi complementari e possono essere associati;

Or. en

Emendamento 284Tudor CiuhodaruProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. ritiene che sia necessario organizzare una campagna di sensibilizzazione a livello europeo sulla tutela della biodiversità e sull'estensione delle zone protette, rivolta a diverse fasce d'età e ai giovani in particolare;

Or. ro



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4 bis. sottolinea la necessità che la strategia rispetti il principio di sussidiarietà nonché riconosca le competenze dell'UE in materia di protezione dell'ambiente, comprese le foreste;

Or. en



4 bis. accoglie con favore l'attenzione prestata alla creazione di corridoi ecologici che impediscano l'isolamento genetico, consentano la migrazione delle specie e preservino e rafforzino l'integrità degli ecosistemi;

Or. en



4 bis. sottolinea l'importanza dei progetti transfrontalieri europei in materia di biodiversità, come il progetto REDVERT (rete verde e blu dell'eurocittà basca);

Or. fr

Emendamento 288Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert Lins, Hildegard Bentele, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


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IT

4 bis. sottolinea l'importanza di ecosistemi forestali sani e resilienti che svolgono molteplici funzioni, come anche della protezione delle foreste primarie rimanenti;

Or. en

Emendamento 289Tilly MetzProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. insiste affinché la caccia debba essere vietata in aree marine e terrestri protette;

Or. en

Emendamento 290Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. ritiene inoltre che il 10 % dei terreni debba essere messo a riposo per le riserve naturali e la gestione del non intervento;

Or. en

Emendamento 291Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 4 bis (nuovo)


4 bis. esprime la propria preoccupazione per una possibile definizione comune a livello dell'UE di foreste antiche;

Or. en

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IT



4 bis. chiede di adottare misure specifiche per far fronte alla perdita di biodiversità al di fuori delle aree naturali protette;

Or. en

Emendamento 293Ville Niinistö, Michal WiezikProposta di risoluzioneParagrafo 4 ter (nuovo)


4 ter. sottolinea che, ai fini del ripristino delle foreste, la proforestazione (che consente alle foreste naturali di invecchiare e di estendersi e che rinaturalizza le piantagioni forestali), come riconosciuto dal Parlamento europeo nella relazione sul ruolo dell'UE nella protezione e nel ripristino delle foreste del pianeta, è il modo più rapido di ripristinare la biodiversità, la resilienza, l'integrità e la stabilità degli ecosistemi e gli stock di carbonio di lunga durata nelle foreste; sottolinea che la riforestazione può svolgere un ruolo, ma deve incentrarsi sulla ricostituzione delle foreste naturali; evidenzia che l'afforestazione (piantagioni forestali in biomi non forestali) dovrebbe essere contemplata solo se necessaria per migliorare la connettività ecologica tra le aree protette e per migliorare la resilienza a livello di paesaggio, promuovendo nel contempo l'impianto di specie native miste rispetto alle piantagioni monocolturali; sottolinea che, per incentivare il ripristino delle foreste, occorre sviluppare nuovi meccanismi di pagamento per i servizi ecosistemici, che possano contribuire ad

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IT

apportare valore aggiunto alla protezione della conservazione della natura;

Or. en

Emendamento 294Francesca Donato, Marco DreostoProposta di risoluzioneParagrafo 4 ter (nuovo)


4 ter. sottolinea che è importante che la strategia UE e la strategia globale per la biodiversità abbiano lo stesso livello di ambizione, soprattutto per quanto riguarda il livello di protezione; sottolinea che la bozza zero aggiornata del quadro globale sulla biodiversità post-2020, che tiene conto dei risultati della seconda riunione del gruppo di lavoro aperto sul quadro globale per la biodiversità post-2020, non include il riferimento a una tutela rigorosa; invita pertanto la Commissione a garantire che qualsiasi obiettivo di protezione del suolo sia sufficientemente flessibile da consentirne l'attuazione per tenere conto delle condizioni e delle opportunità precise di ciascun paese e dei diritti dei proprietari di terreni e foreste, con una protezione rigorosa come opzione volontaria per i proprietari di terreni e foreste;

Or. it

Emendamento 295Pernille WeissProposta di risoluzioneParagrafo 4 ter (nuovo)


4 ter. deplora il contenuto del progetto di nota tecnica sui criteri e sugli orientamenti per la designazione delle zone protette della Commissione; deplora che le attività di pesca e di caccia non siano compatibili con gli obiettivi della

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strategia dell'UE sulla biodiversità; ritiene che la raccomandazione per gli Stati membri di escludere le attività di caccia e di pesca sia un atto sproporzionato e debba essere rivisto; invita la Commissione, unitamente agli Stati membri, a rivedere le sue raccomandazioni per i criteri per l'individuazione delle zone sottoposte a protezione rigorosa;

Or. en

Emendamento 296Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin Hojsík, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 4 ter (nuovo)


4 ter. sottolinea che gli sforzi di ripristino dovrebbero sostenere per quanto possibile la rigenerazione naturale; sottolinea che per gli ecosistemi forestali ciò significa rispettare gli stadi serali precoci, ivi compresi quelli prodotti dalle calamità naturali poiché, unitamente agli stadi serali avanzati, sono caratterizzati dai più alti livelli di biodiversità, il che è correlato a una quantità elevata di legno morto come habitat e substrato essenziali per varie specie specialiste;

Or. en

Emendamento 297Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey SlabakovProposta di risoluzioneParagrafo 4 ter (nuovo)


4 ter. sottolinea che per una corretta conservazione delle aree protette, ivi comprese quelle rigorosamente protette, è opportuno promuovere il processo

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IT

decisionale a livello di sito per assicurare che si possa incentivare la conservazione delle comunità, tenendo conto nel contempo degli obblighi internazionali derivanti dal quadro globale per la biodiversità post-2020 in occasione della prossima 15a conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica;

Or. en

Emendamento 298Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 4 ter (nuovo)


4 ter. ricorda la risoluzione del Parlamento europeo del 15 novembre 2017 su un piano d'azione per la natura, i cittadini e l'economia e ribadisce il suo invito alla Commissione a dare piena attuazione alla direttiva Habitat mettendo a punto una procedura di valutazione affinché in determinate regioni sia possibile modificare lo status di protezione delle specie non appena raggiunto l'auspicato stato di conservazione;

Or. en

Emendamento 299Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 4 ter (nuovo)


4 ter. sottolinea che il territorio dell'Antartico ospita un ecosistema di flora e fauna estremamente ricco di specie selvatiche, che sono attualmente soggette a molte pressioni cumulative quali l'inquinamento marino, i cambiamenti climatici e l'aumento delle temperature degli oceani; invita pertanto a istituire

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zone marine protette nell'Oceano (Antartico) meridionale;

Or. en

Emendamento 300Jytte Guteland, Günther SidlProposta di risoluzioneParagrafo 4 ter (nuovo)


4 ter. invita la Commissione ad affrontare le minacce per la biodiversità rappresentate dal commercio legale di specie selvatiche tramite l'adozione di una nuova legislazione preventiva volta a migliorare la regolamentazione di tale commercio secondo rigorosi criteri di precauzione, incentrati sul principio del "non nuocere";

Or. en

Emendamento 301María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Asger Christensen, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 4 ter (nuovo)


4 ter. invita la Commissione ad aggiornare gli orientamenti in materia di gestione adattativa nella rete Natura 2000, che comprendono l'esame dei potenziali impatti regionali dei cambiamenti climatici sulle specie e sugli ecosistemi e l'elaborazione di azioni di gestione che tengano conto di tali impatti;

Or. en

Emendamento 302Linea Søgaard-Lidell, Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 4 ter (nuovo)

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4 ter. sottolinea che il livello più rigoroso di protezione può consentire determinate attività umane compatibili con gli obiettivi di conservazione e di gestione dell'area protetta, ad esempio il turismo fotografico, il birdwatching, la caccia sostenibile e la pesca ricreativa;

Or. en



4 ter. ricorda l'importanza, sull'intero territorio europeo, delle varie reti di corridoi ecologici con una componente verde (aree naturali, copertura vegetale permanente) e blu (corsi d'acqua, canali, zone umide);

Or. fr

Emendamento 304Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert Lins, Petri Sarvamaa, Hildegard Bentele, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 4 ter (nuovo)


4 ter. sottolinea che la promozione della gestione sostenibile delle foreste nell'UE ha avuto un impatto positivo sulle foreste e sulle condizioni delle foreste nonché sui mezzi di sussistenza nelle zone rurali e sulla biodiversità delle foreste nell'UE;

Or. en

Emendamento 305Ulrike Müller, Nils Torvalds, Linea Søgaard-Lidell, Andreas Glück, Martin Hojsík, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzione

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Paragrafo 4 ter (nuovo)


4 ter. sottolinea che, qualora le misure di conservazione limitino l'uso di terreni di proprietà privata o incidano negativamente sul relativo valore, è opportuno concedere un adeguato indennizzo al proprietario;

Or. en



4 ter. sottolinea che eventuali future iniziative devono rispettare i principi giuridici fondamentali quali i diritti di proprietà di terreni e foreste;

Or. en



4 ter. sottolinea la necessità dei paesi e dei territori d'oltremare di prevedere norme analoghe o equivalenti;

Or. en

Emendamento 308Ville Niinistö, Jutta PaulusProposta di risoluzioneParagrafo 4 quater (nuovo)


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IT

4 quater. sottolinea che, secondo gli ultimi dati del periodo di riferimento 2013-2018 della direttiva Habitat, solo il 10,71 % delle torbiere alte e delle torbiere basse e delle paludi basse dell'UE è in buono stato, mentre il resto si trova in uno stato cattivo (51,79 %) o insoddisfacente (35,71 %); evidenzia che l'UE è la seconda fonte principale di emissioni di gas a effetto serra prodotte dalle torbiere drenate a livello mondiale, corrispondenti a circa il 5 % del totale annuo delle emissioni di gas a effetto serra ufficiali dell'UE; sottolinea l'urgente necessità di eliminare gradualmente l'uso della torba nell'orticoltura (coltivazione di ortaggi, selezione vegetale, uso professionale e non) e nella combustione per la produzione di energia o riscaldamento; chiede quanto prima un divieto a livello dell'UE di estrazione della torba, tranne per determinati utilizzi limitati, ad esempio per fini medici o scientifici; ritiene che il ripristino delle torbiere sia un approccio efficace in termini di costi al ripristino della biodiversità nonché alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi e sottolinea l'importanza delle soluzioni basate sugli ecosistemi; chiede una strategia europea sulle zone umide e sulle torbiere che debba fungere da base per un processo di elaborazione delle politiche e una gestione coerenti delle torbiere e delle zone umide;

Or. en

Emendamento 309Pernille WeissProposta di risoluzioneParagrafo 4 quater (nuovo)


4 quater. sostiene vivamente le "zone rigorosamente protette" che, in maniera controllata, consentono attività quali la pesca, la caccia e il turismo; è del parere che gli esseri umani e la natura siano

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inseparabili e debbano essere considerati alleati nel preservare la fauna e la flora al fine di realizzare gli obiettivi della strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030; sottolinea che in particolare l'accesso delle famiglie alla natura è il fondamento stesso per insegnare ai bambini la natura e l'importanza della biodiversità; ricorda alla Commissione che le attività relative alla natura nelle foreste e nelle aree costiere sono elementi centrali del nostro patrimonio culturale comune e quindi del nostro "stile di vita europeo";

Or. en

Emendamento 310Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Agnès Evren, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 4 quater (nuovo)


4 quater. osserva che nel 2014 le zone urbane rappresentavano il 22,5 % della superficie totale dell'UE, di cui le città costituivano il 4 %1 bis e le zone suburbane e le cittadine il 13 %, coprendo complessivamente un sesto della superficie, e che si prevede una crescita di tali zone; chiede di applicare una quota proporzionale di almeno un sesto delle aree protette nelle zone urbane, dal momento che ciò è fondamentale non solo per contribuire agli obiettivi di protezione generale, ma anche per migliorare la qualità dell'aria, per offrire possibilità di attività ricreative e per aumentare il benessere complessivo;

_________________1 bis OCSE: https://stats.oecd.org/Index.aspx?DataSetCode=BUILT_UP ed Eurostat: https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Territorial_typologie

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s_manual_-_degree_of_urbanisation

Or. en

Emendamento 311Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneParagrafo 4 quater (nuovo)


4 quater. sottolinea che, al fine di conseguire l'obiettivo di arrestare e invertire la perdita di biodiversità in Europa, anche il restante 70 % dell'area marina e terrestre dell'Unione non protetta dovrà contribuire mediante una gestione ecologica; ricorda che il ripristino della natura e degli ecosistemi nelle aree protette non può ovviare alla distruzione e al degrado continui degli ecosistemi in altre aree; chiede la piena integrazione del principio del "non nuocere" e del principio di precauzione in tutte le politiche dell'UE;

Or. en

Emendamento 312Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey SlabakovProposta di risoluzioneParagrafo 4 quater (nuovo)


4 quater. ricorda la sua risoluzione del 15 novembre 2017 su un piano d'azione per la natura, i cittadini e l'economia1 bis e ribadisce il suo invito alla Commissione a mettere a punto una procedura di valutazione affinché in determinate regioni sia possibile modificare lo status di protezione delle specie non appena raggiunto l'auspicato stato di conservazione;

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Or. en

Emendamento 313Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 4 quater (nuovo)


4 quater. sottolinea il ruolo importante dell'UE nella Convenzione sulla protezione del Danubio; sottolinea il valore della regione dei Carpazi in termini di biodiversità e osserva che l'adesione dell'UE alla Convenzione dei Carpazi sarebbe pertinente per sostenere lo sviluppo strategico e la pianificazione della regione che racchiude valori naturali insostituibili nell'Europa continentale;

Or. en

Emendamento 314Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert Lins, Petri Sarvamaa, Hildegard Bentele, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 4 quater (nuovo)


4 quater. riconosce che gli investimenti pubblici e privati a lungo termine in una gestione sostenibile e rafforzata delle foreste, che presti pari attenzione ai benefici sociali, ambientali ed economici delle foreste, possono contribuire a garantire la resilienza e la capacità di adattamento delle foreste, oltre a realizzare la transizione verso una bioeconomia circolare e la promozione della biodiversità;

Or. en

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Emendamento 315María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 4 quater (nuovo)


4 quater. sottolinea che, secondo la relazione dell'AEA, le norme vigenti in materia di efficienza di gestione non sono sufficientemente note e intese tra gli operatori; invita pertanto la Commissione e gli Stati membri a sviluppare capacità più mirate e a migliorare gli orientamenti dell'UE sull'efficienza di gestione;

Or. en

Emendamento 316Francesca Donato, Marco DreostoProposta di risoluzioneParagrafo 4 quater (nuovo)


4 quater. sottolinea che è necessario fare chiarezza sulle definizioni dei diversi elementi della strategia in consultazione con gli Stati membri e le parti interessate, in particolare nei settori dell'agricoltura, della pesca e della silvicoltura;

Or. it

Emendamento 317Jessica PolfjärdProposta di risoluzioneParagrafo 4 quater (nuovo)


4 quater. sottolinea che molti Stati membri hanno una lunga storia di attività umane sostenibili nelle aree protette; è del parere che ciò debba trovare riscontro nei nuovi obiettivi per le aree protette designate;

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IT

Or. en

Emendamento 318Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 4 quater (nuovo)


4 quater. accoglie con favore i progetti nazionali e transnazionali di ripristino delle foreste primarie e invita la Commissione a sostenere tali progetti;

Or. en

Emendamento 319Pernille WeissProposta di risoluzioneParagrafo 4 quinquies (nuovo)


4 quinquies. deplora fortemente che il progetto di nota tecnica sui criteri e sugli orientamenti per la designazione delle zone protette della Commissione definisca le attività di pesca e di caccia come "attività estrattive" analogamente alle attività minerarie; ritiene che non sia possibile paragonare le attività minerarie alle attività di pesca e di caccia;

Or. en

Emendamento 320Michal WiezikProposta di risoluzioneParagrafo 4 quinquies (nuovo)


4 quinquies. sottolinea il ruolo fondamentale delle aree protette funzionali nel mantenere, tutelare e ripristinare la biodiversità, in particolare nelle zone di non intervento, e nella promozione della gestione tradizionale

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eccessiva dei prati e pascoli arborati;

Or. en

Emendamento 321Jessica PolfjärdProposta di risoluzioneParagrafo 4 quinquies (nuovo)


4 quinquies. prende atto con preoccupazione dell'attuale orientamento dei processi in seno alla Commissione per definire le aree rigorosamente protette; si oppone, in particolare, al progetto di proposta volto a definire le attività di pesca e di caccia quali "attività estrattive";

Or. en

Emendamento 322Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Agnès Evren, Marlene Mortler, Christine Schneider, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 4 quinquies (nuovo)


4 quinquies. invita la Commissione a fissare obiettivi per la possibilità di utilizzare la rinaturalizzazione nelle zone urbane;

Or. en

Emendamento 323Pernille WeissProposta di risoluzioneParagrafo 4 sexies (nuovo)


4 sexies. sottolinea che la consapevolezza dei valori di una natura diversificata, l'accesso alle attività ricreative e l'uso della natura sono presupposti importanti per il sostegno e

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l'assistenza del pubblico alla promozione e al successo della strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030; ritiene che sia opportuno sostenere attività ricreative come l'allenamento, l'escursionismo, l'osservazione della fauna, la raccolta sostenibile di prodotti alimentari e la pesca e la caccia ricreative sostenibili, anche nelle future aree rigorosamente protette, in maniera controllata, nell'ambito dell'attuazione della strategia;

Or. en

Emendamento 324Jessica PolfjärdProposta di risoluzioneParagrafo 4 sexies (nuovo)


4 sexies. è del parere che attività ricreative quali l'escursionismo e la pesca e la caccia ricreative sostenibili siano compatibili con la tutela e la conservazione dell'ambiente, anche nelle aree rigorosamente protette; sottolinea che l'accesso e l'interesse del pubblico alla natura dell'Europa sono una parte importante di una corretta attuazione degli obiettivi dell'Unione in materia di ambiente e biodiversità;

Or. en

Emendamento 325Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 4 sexies (nuovo)


4 sexies. invita la Commissione e gli Stati membri a chiarire e armonizzare le definizioni e la terminologia, i concetti e le statistiche in uso (ad esempio foreste intatte) e ad assicurare la coerenza delle

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politiche e delle misure adottate;

Or. en

Emendamento 326Alexander Bernhuber, Christine Schneider, Marlene Mortler, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 4 septies (nuovo)


4 septies. sottolinea l'importanza che le strategie dell'UE e mondiali sulla biodiversità abbiano lo stesso livello di ambizione, in particolare per quanto concerne il livello di protezione; sottolinea che il progetto preliminare aggiornato del quadro mondiale per la biodiversità post 2020, che tiene conto degli esiti della seconda riunione del gruppo di lavoro aperto sul quadro globale post-2020 in materia di biodiversità, non comprende un riferimento alla protezione rigorosa; invita pertanto la Commissione ad assicurare che qualsiasi obiettivo di protezione dei terreni sia abbastanza flessibile da far sì che l'attuazione tenga conto delle condizioni e delle opportunità precise di ogni paese e dei diritti dei proprietari di terreni e foreste, ove la protezione rigorosa rappresenti un'opzione volontaria per i proprietari di terreni e foreste;

Or. en

Emendamento 327Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 4 octies (nuovo)


4 octies. sottolinea l'importanza delle torbiere, che rappresentano la più grande riserva di carbonio (fossile) sulla Terra, sebbene occupino solo il 3 % della superficie; chiede la protezione delle

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specie e motivazioni climatiche secondo cui la protezione degli habitat delle torbiere e delle zone umide debba ricevere una priorità particolarmente elevata;

Or. en

Emendamento 328Ville Niinistö, Michal WiezikProposta di risoluzioneParagrafo 5


5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

5. accoglie con grande favore l'impegno per una proposta legislativa relativa a obiettivi di ripristino giuridicamente vincolanti che dovrebbero essere aggiuntivi rispetto alla vigente legislazione dell'UE, con obiettivi che siano efficaci e rapidamente applicabili tramite l'adozione di una normativa europea in materia di ripristino; ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo giuridicamente vincolante di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, nonché un obiettivo distinto di ripristino delle foreste volto ad aumentare e ripristinare la connettività tra blocchi di foreste più antiche e in fase di invecchiamento e a integrare l'azione per il clima e la biodiversità, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e a soluzioni basate sugli ecosistemi per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento agli stessi; invita la Commissione a esaminare il ruolo potenziale della rinaturalizzazione e sottolinea che, dopo il ripristino degli habitat a una natura resiliente e di alta qualità, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

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Or. en




5. accoglie con favore l'imminente proposta relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terrestri e marine, che dovrebbe essere attuato dagli Stati membri coerentemente in ogni parte dei loro territori e che dovrebbe essere basato su valutazioni d'impatto approfondite e convincenti; ritiene che, oltre a un obiettivo generale di ripristino, dovrebbero essere prese in considerazione opportunità specifiche per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi; sottolinea la necessità di dare la priorità agli incentivi positivi e al processo partecipativo volontario dal basso al fine di aumentare l'accettazione, la motivazione e l'impegno per la protezione e il ripristino della biodiversità, e chiede pertanto un approccio molto attento nei confronti di eventuali nuovi strumenti giuridicamente vincolanti;

Or. it



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5. accoglie con grande favore l'imminente proposta legislativa relativa a un piano di ripristino della natura giuridicamente vincolante, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare su vasta scala almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, avviandoli verso un chiaro percorso di ripristino entro il 2030 attraverso obiettivi applicabili ed efficaci, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; sottolinea che una nuova legislazione in materia di ripristino della natura deve essere supplementare e aggiuntiva rispetto alla vigente legislazione dell'UE, segnatamente le direttive Uccelli e Habitat dell'UE, la direttiva quadro Acque e la direttiva quadro Strategia marina; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi all'interno di ciascuno Stato membro, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e a soluzioni ispirate alla natura per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. en



5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli

5. accoglie con favore l'imminente proposta relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare a livello dell'UE gli ecosistemi degradati, tenendo conto nel contempo delle diverse caratteristiche di ciascuno Stato membro,

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Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

quali la sua dimensione e la percentuale del suo territorio contenente aree naturali, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, si possano prendere in considerazione altre opportunità specifiche di ripristino degli ecosistemi ricchi di carbonio, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea la necessità di dare priorità a incentivi positivi e a un processo partecipativo volontario dal basso verso l'alto, al fine di aumentare l'accettazione, la motivazione e l'impegno a favore della tutela e del ripristino della biodiversità e chiede pertanto un approccio attento verso qualsiasi nuovo strumento giuridicamente vincolante;

Or. en

Emendamento 332Nils Torvalds, Andreas GlückProposta di risoluzioneParagrafo 5


5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere

5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, che dovrebbe essere perseguito da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio;

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consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. en

Emendamento 333Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert Lins, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 5



5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi; ritiene fermamente che l'innovazione sia una parte fondamentale della soluzione volta ad affrontare il declino della biodiversità; chiede un idoneo contesto normativo e incentivi per agevolare l'accesso al mercato e l'adozione di tecnologie innovative;

Or. en

Emendamento 334Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 5


5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano

5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano

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dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio, all'interno delle aree già protette e al loro esterno; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi per prevenire e ridurre l'impatto delle calamità naturali; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi; ritiene che occorra valutare regolarmente i progressi compiuti al riguardo a livello sia degli Stati membri che dell'UE;

Or. en




5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi ricchi di carbonio, nonché obiettivi in materia di biodiversità tenendo conto delle transizioni già consolidate negli ecosistemi, dovute ad esempio ai cambiamenti climatici e agli effetti antropogenici; sottolinea che riconoscere

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gli impatti dei cambiamenti climatici è fondamentale per fissare gli obiettivi volti ad assicurare traguardi adeguati e realistici in materia di biodiversità nel lungo termine e garantire che non vi sia un ulteriore degrado degli ecosistemi;

Or. en




5. accoglie con favore l'imminente proposta relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, che dovrà basarsi su valutazioni scientifiche; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. it



5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della

5. accoglie con favore l'imminente proposta relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, che dovrà basarsi su valutazioni scientifiche; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale,

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superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

occorrerebbe fissare anche obiettivi per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. it




5. accoglie con favore l'imminente proposta relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, che dovrà basarsi su valutazioni scientifiche; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. it

Emendamento 339Ulrike Müller, Nils Torvalds, Jan Huitema, Linea Søgaard-Lidell, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 5

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IT



5. prende atto dell'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura di fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito a livello dell'Unione; ritiene che occorrerebbe fare particolare riferimento alle duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. en




5. accoglie con grande favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento all'attuazione di soluzioni ispirate alla natura per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento agli stessi, anche ripristinando gli habitat che possano catturare e stoccare carbonio e ripristinando gli ecosistemi costieri per

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IT

ridurre l'impatto delle calamità naturali; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. en

Emendamento 341Tudor CiuhodaruProposta di risoluzioneParagrafo 5



5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio e mediante la cooperazione transnazionale laddove le aree protette si estendano nei territori di vari paesi; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. ro



5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e

5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e

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IT

ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio, in linea con obiettivi di conservazione che interessano specifici siti; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento alle foreste antiche e ad altri ecosistemi ricchi di carbonio per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. en

Emendamento 343Anna Zalewska, Ryszard Antoni Legutko, Jadwiga Wiśniewska, Grzegorz TobiszowskiProposta di risoluzioneParagrafo 5



5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e prende atto del suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio tenendo conto dei diversi sistemi di proprietà e usi del suolo; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, si possano prendere in considerazione anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

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IT

Or. en

Emendamento 344Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa PietikäinenProposta di risoluzioneParagrafo 5



5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi per prevenire e ridurre l'impatto delle calamità naturali; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. en



5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con

5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con

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particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi tramite il ricorso a soluzioni ispirate alla natura; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. en




5. accoglie con grande favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e a soluzioni ispirate alla natura per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. en

Emendamento 347César LuenaProposta di risoluzioneParagrafo 5


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IT


5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio sulla base delle esigenze di biodiversità; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. en




5. assume una posizione neutra rispetto all'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo generale di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, tenendo conto dei tre pilastri della sostenibilità, delle particolari condizioni degli Stati membri e della loro competenza sovrana in materia di politica forestale; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli

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IT

ecosistemi;

Or. fi




5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento alla promozione dei processi naturali per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. en



5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, occorrerebbe fissare anche

5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, e ribadisce il suo invito a fissare l'obiettivo giuridicamente vincolante di ripristinare almeno il 30 % della superficie terreste e dei mari dell'UE, che dovrebbe essere perseguito con coerenza da tutti gli Stati membri su tutto il loro territorio; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino

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obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

generale, occorrerebbe fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. en




5. accoglie con favore l'imminente proposta legislativa relativa al piano dell'UE di ripristino della natura, previa valutazione d'impatto che conduca a uno stato di conservazione favorevole o almeno a una tendenza positiva del 30 % per le specie e gli habitat naturali; ritiene che, oltre a un obiettivo di ripristino generale, si possano fissare anche obiettivi specifici per gli ecosistemi, con particolare riferimento agli ecosistemi per le duplici finalità di ripristino della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi; sottolinea che, dopo il ripristino, non dovrebbe essere consentito il degrado degli ecosistemi;

Or. en



5 bis. sottolinea che secondo uno studio pubblicato su Global Change Biology,

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IT

nell'Europa occidentale 1 200 infrastrutture "verdi" sono costruite in zone sensibili o protette e che pertanto tali infrastrutture hanno un impatto diretto sulla fauna, sulla flora e su tutti gli ecosistemi protetti; sottolinea che, oltre a fermare l'installazione di un numero esponenziale di infrastrutture, come le turbine eoliche, in zone sensibili o protette, occorre arrestare la corsa sfrenata alle infrastrutture con impianti simili che incidono direttamente o indirettamente su tali zone creando squilibri irreversibili; ogni nuovo impianto deve essere oggetto di uno studio d'impatto che valuti i danni arrecati all'area sensibile o protetta fin dalla sua installazione, tenendo conto di tutto il suo ciclo di vita, dal progetto preliminare allo smantellamento a fine ciclo e al riadeguamento dell'area interessata alle norme ambientali;

Or. fr

Emendamento 353Michal Wiezik, Radan Kanev, Sirpa PietikäinenProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. accoglie con favore l'obiettivo di ristabilire lo scorrimento libero di 25 000 km di fiumi eliminando le barriere e ripristinando le pianure alluvionali; sottolinea che il lavoro e la pianificazione dovrebbero essere coordinati a livello di bacino fluviale per un effetto moltiplicatore e più elevato possibile e per evitare punti morti; osserva che, sebbene sul Danubio, che costituisce il fiume più lungo d'Europa, vi sia una disponibilità a ristrutturare sia un tratto intorno alle Porte di Ferro sia le barriere in Austria, la Slovacchia non ha finora mostrato alcuna indicazione di eliminare la barriera creata dalla centrale idroelettrica di Gabčíkovo; sottolinea che, in assenza di

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IT

azioni, l'effetto del ripristino sarà limitato e qualsiasi azione da parte dell'Austria, ad esempio per quanto riguarda gli storioni, risulterebbe inutile;

Or. en



5 bis. osserva che, come indicato nella relazione dal titolo "Lo stato della natura nell'Unione europea – Relazione sullo stato e sulle tendenze delle specie e dei tipi di habitat protetti dalle direttive Uccelli e Habitat nel periodo 2013-2018", nonostante le misure degli Stati membri, lo stato di conservazione e le relative tendenze non sono migliorati nel corso del periodo di riferimento; sottolinea che, anzi, per molte specie e tipi di habitat, compresi quelli per cui la designazione Natura 2000 rappresenta un meccanismo fondamentale di conservazione, sono ulteriormente peggiorati; rileva che alcuni Stati membri non hanno adottato le misure di conservazione necessarie, o almeno nella misura richiesta, e in alcuni casi non le hanno neppure individuate adeguatamente;

Or. en



5 bis. sottolinea che il carbonio blu, che rappresenta il carbonio stoccato negli ecosistemi marini e costieri quali le

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mangrovie, le paludi salmastre e le praterie oceaniche, offre un'ampia gamma di vantaggi in termini di mitigazione e adattamento; evidenzia che, quando degradati o distrutti, tali ecosistemi emettono nell'atmosfera e nell'oceano il carbonio che hanno stoccato per secoli e diventano fonti di emissioni di gas a effetto serra; chiede pertanto di rafforzare la protezione e il ripristino di tali ecosistemi;

Or. en



5 bis. invita la Commissione a inserire nella proposta legislativa sul ripristino della natura un quadro di definizione degli obiettivi intermedi di ripristino della natura verso il ripristino entro il 2030 a livello di Stato membro; ritiene che tale quadro debba comprendere un meccanismo che obblighi la Commissione e gli Stati membri a presentare piani per l'intensificazione delle azioni qualora la valutazione mostri che l'attuale traiettoria sia insufficiente perché l'UE consegua i suoi obiettivi;

Or. en

Emendamento 357Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. accoglie con favore il prossimo piano d'azione per conservare le risorse

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della pesca e proteggere gli ecosistemi marini; considera necessario adottare misure per limitare l'uso degli attrezzi da pesca più dannosi per la biodiversità, anche restrizioni della pesca con reti a strascico nelle zone costiere, per eliminare gradualmente e con rapidità tutte le sovvenzioni dannose per la pesca e per intensificare la lotta contro le fonti marine dell'inquinamento da plastica, ivi comprese le misure di mitigazione;

Or. en

Emendamento 358Róża Thun und Hohenstein, Łukasz Kohut, Sirpa Pietikäinen, Francisco GuerreiroProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. prende atto delle conclusioni del controllo dell'adeguatezza delle direttive Uccelli e Habitat, pubblicate dalla Commissione nel 2017; fa riferimento, tuttavia, ai recenti studi di scienziati e di esperti da cui emerge che nel corso degli ultimi 25 anni gli uccelli hanno subito un declino significativo e non mostrano alcun segno di ripresa; invita la Commissione, alla luce di quanto detto, ad aggiornare e ampliare gli allegati delle direttive senza indebito ritardo;

Or. en

Emendamento 359Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. ritiene che il nuovo strumento legislativo per il ripristino della natura debba essere aggiuntivo e complementare alla vigente legislazione dell'UE incentrata sul ripristino e debba

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riguardare, almeno, il ripristino degli ecosistemi, tra cui le foreste, le torbiere, le pianure alluvionali, i fiumi a scorrimento libero, le zone umide, i pascoli ricchi di biodiversità, le zone costiere e gli ecosistemi marini quali le praterie oceaniche o le barriere biogeniche;

Or. en



5 bis. sottolinea l'importanza della coerenza tra la politica di tutela e salvaguardia delle aree protette con le altre politiche comunitarie segnatamente le politiche economiche; chiede quindi un approccio graduale con indicatori di risultato coerenti e realistici e misure che privilegino l'adozione di incentivi all'orientamento delle imprese in luogo di una logica meramente prescrittiva e penalizzante;

Or. it

Emendamento 361Stanislav PolčákProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. osserva altresì che esistono rischi per la biodiversità derivanti dall'aumento della frammentazione degli habitat e sottolinea la necessità di creare corridoi ecologici che evitino l'isolamento genetico, consentano la migrazione delle specie e promuovano ecosistemi sani; chiede, in tale contesto, la costruzione di infrastrutture verdi e blu e la cooperazione transfrontaliera tra gli Stati

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IT

membri;

Or. cs

Emendamento 362César LuenaProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. sottolinea con forza l'importanza di integrare appieno gli obiettivi di ripristino della natura in altre politiche e strategie correlate, ivi comprese quelle in materia di foreste, suoli e cambiamenti climatici; sostiene altresì l'inclusione dell'obiettivo di ripristinare 25 000 km di fiumi a scorrimento libero nell'ambito del piano di ripristino;

Or. en

Emendamento 363Sirpa PietikäinenProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. sottolinea la necessità di un piano generale per la protezione della biodiversità e della salute degli ecosistemi a tutti i livelli, globale e locale, il che implica l'abbandono di un terzo di tutte le aree verdi a livello locale, regionale e dell'UE allo stato naturale, per integrare la rete Natura 2000;

Or. en

Emendamento 364Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez Ramos, Nicolae Ştefănuță, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


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5 bis. invita la Commissione a offrire sostegno nel quadro della politica agricola comune per modificare le pratiche agricole, in particolare per la riumidificazione delle torbiere e il ripristino dei prati ad alta diversità, e per evitare di intervenire contro i suoi obiettivi di ripristino;

Or. en

Emendamento 365Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert Lins, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. evidenzia che, per quanto riguarda il conseguimento degli obiettivi a livello di UE menzionati nella strategia nelle aree terrestri e marine, occorre tener conto delle condizioni nazionali specifiche nonché delle misure già in vigore nei singoli Stati membri;

Or. en



5 bis. sottolinea che gli ecosistemi del Mediterraneo e insulari sono i più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità; esorta la Commissione a dare priorità alle azioni e alle raccomandazioni per la tutela della natura in tali zone;

Or. en

Emendamento 367Ville Niinistö, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzione

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IT



5 bis. esprime preoccupazione per il fatto che gli organismi geneticamente modificati potrebbero, per diversi motivi, essere rilasciati nell'ambiente e continuare a persistere e propagarsi all'interno di specie selvatiche senza un sufficiente controllo spazio-temporale;

Or. en

Emendamento 368Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. invita gli Stati membri a salvaguardare la diversità genetica delle specie selvatiche tramite le misure di conservazione in situ ed ex situ e ad applicarle in maniera integrata, sulla base dell'approccio a piano unificato;

Or. en



5 bis. sostiene vivamente le azioni e gli impegni proposti nel quadro del piano dell'UE di ripristino della natura ed esorta gli Stati membri a procedere alla relativa attuazione completa e tempestiva;

Or. en

Emendamento 370

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IT

Andreas GlückProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. mette in luce il potenziale della "natura temporanea" per ulteriori vantaggi in termini di biodiversità; invita la Commissione a valutare le sue potenzialità e possibilità per promuoverne l'applicazione;

Or. en

Emendamento 371Inese VaidereProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. sottolinea l'importanza di profondere sforzi a livello nazionale per proteggere e ripristinare gli ecosistemi di acqua dolce e lo scorrimento naturale dei fiumi;

Or. en



5 bis. accoglie con favore gli impegni assunti per evitare il deterioramento delle tendenze e dello stato di conservazione di tutti gli habitat e le specie protetti entro il 2030 e per assicurare che a livello degli Stati membri almeno il 30 % delle specie e degli habitat il cui attuale stato di conservazione non è soddisfacente lo diventi o mostri una netta tendenza positiva; invita gli Stati membri ad adottare piani nazionali di ripristino che

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IT

offrano misure e attività di sostegno volte a realizzare il ripristino ambientale a livello sia nazionale che dell'UE; considera essenziale prevedere chiari obiettivi misurabili e con scadenze ben precise, pubblicare i piani e le relative valutazioni a tempo debito e assicurare il loro rafforzamento con altre politiche settoriali, la loro pianificazione e gli strumenti finanziari;

Or. en

Emendamento 373Ville Niinistö, Jutta PaulusProposta di risoluzioneParagrafo 5 ter (nuovo)


5 ter. ritiene che, sebbene le torbiere possano stoccare una quantità doppia di carbonio rispetto a tutte le foreste del mondo, coprendo solo il 3 % della superficie mondiale pur trattenendo circa il 30 % del carbonio del suolo, e ospitino una fragile biodiversità che non può esistere altrove, le torbiere danneggiate costituiscano un'importante fonte di emissioni di gas a effetto serra; chiede pertanto di introdurre senza indugio obiettivi giuridicamente vincolanti per il ripristino delle torbiere basse, delle torbiere alte e delle zone umide nell'UE, come previsto dalla strategia dell'UE sulla biodiversità, attuata a livello di Stato membro; sottolinea che le zone umide sono ecosistemi essenziali che offrono molti servizi per le persone, il pianeta e il clima, ivi compreso il loro ruolo vitale come pozzo naturale di assorbimento del carbonio;

Or. en

Emendamento 374Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzione

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5 ter. ritiene che esistono importanti carenze in tutti gli Stati membri dell'UE e a tutti i livelli della catena di applicazione delle normative che impediscono al diritto penale ambientale di essere efficace, ad esempio la mancata attribuzione di un ordine di priorità ai reati ambientali, l'assenza di risorse umane e finanziarie per le autorità di contrasto e un basso livello di sanzioni imposte nella pratica; chiede di trattare i reati contro la fauna e le foreste come reati gravi, all'interno dell'UE attraverso la revisione della direttiva sulla tutela penale dell'ambiente e attraverso programmi di assistenza allo sviluppo, e in linea con gli obiettivi e le definizioni della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (UNTOC);

Or. en

Emendamento 375María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Asger Christensen, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 5 ter (nuovo)


5 ter. sottolinea l'importanza di una cooperazione e una governance delle zone protette che coinvolgano i proprietari terrieri, i pescatori, gli utenti e i portatori di interessi locali nella corretta attuazione della strategia a tutti i livelli; ritiene che gli Stati membri debbano valutare attentamente le misure di compensazione, qualora siano compromessi il reddito finanziario e i diritti di proprietà, a seguito della designazione di nuove zone protette;

Or. en

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5 ter. ricorda che l'inquinamento luminoso è oggi in aumento nell'Unione europea; sottolinea che per il 60 % degli europei la Via Lattea non è più visibile, né in estate né in inverno;

Or. fr

Emendamento 377Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert Lins, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 5 ter (nuovo)


5 ter. sottolinea che gli obiettivi di protezione e le misure associate dovrebbero tenere conto delle precise condizioni e opportunità di ciascun paese;

Or. en

Emendamento 378Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Pascal Canfin, Véronique Trillet-LenoirProposta di risoluzioneParagrafo 5 ter (nuovo)


5 ter. sottolinea l'importante ruolo svolto dalle balene nel sequestro del carbonio e ne chiede una protezione rafforzata;

Or. en

Emendamento 379Martin Hojsík, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 5 ter (nuovo)

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5 ter. ritiene che l'obiettivo di aumentare del 30 % la conservazione debba essere fissato a livello nazionale per tutte le specie e tutti gli habitat indicati all'articolo 17 della direttiva Habitat; invita la Commissione a fissare una chiara base di riferimento, ad assicurare una comunicazione armonizzata e regolare e a eliminare le carenze nell'attuale metodologia per le stime delle tendenze;

Or. en

Emendamento 380Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 5 quater (nuovo)


5 quater. sottolinea la necessità di cooperazione con tutti gli utenti in tutte le fasi e di un'adeguata compensazione per le restrizioni nelle zone protette e rigorosamente protette;

Or. en

Emendamento 381Martin Hojsík, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 5 quater (nuovo)


5 quater. invita la Commissione e gli Stati membri ad astenersi dalle attività di sostegno, che comportano pressioni considerevoli sugli ecosistemi, ivi comprese pressioni idromorfologiche sulle acque, o alterano in maniera significativa le foreste, nelle aree protette e a rischio maggiore di arrecare danno all'ambiente e alle zone ricche di biodiversità;

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IT

Or. en

Emendamento 382Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneParagrafo 5 quater (nuovo)


5 quater. ricorda che la luce artificiale aumenta ogni anno del 2 % circa su scala mondiale;

Or. fr

Emendamento 383Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneParagrafo 5 quinquies (nuovo)


5 quinquies. ricorda che l'inquinamento luminoso ha un impatto diretto sulla biodiversità terrestre, aerea e marina, in particolare sulle popolazioni di insetti, come dimostrato dallo studio "Light pollution is a driver of insect declines" ("L'inquinamento luminoso contribuisce al declino degli insetti");

Or. fr

Emendamento 384Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 5 quinquies (nuovo)


5 quinquies. sottolinea che la rete delle zone protette gestite correttamente dovrebbe basarsi sulla rete Natura 2000 ed essere integrata dalla designazione di nuove zone protette da parte degli Stati membri sulla base di requisiti giuridicamente vincolanti; sottolinea che la verifica degli obiettivi è possibile solo se si possono confrontare i dati di base;

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Or. en

Emendamento 385Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 5 quinquies (nuovo)


5 quinquies. lamenta fortemente la diminuzione allarmante degli impollinatori, che sono un indicatore chiave della salute dell'ambiente e forniscono servizi ecosistemici essenziali; invita la Commissione e gli Stati membri a rispondere senza ulteriori ritardi a tutte le richieste espresse nella sua risoluzione del 18 dicembre 2019 sull'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori; chiede di rivedere senza indugio l'iniziativa e a elaborare una nuova strategia dell'UE per la protezione degli impollinatori con risorse sufficienti destinate a tal fine; ritiene che la nuova strategia intersettoriale debba comprendere un nuovo quadro di monitoraggio degli impollinatori a livello dell'UE con solidi regimi attuati a livello degli Stati membri, tappe intermedie, chiari obiettivi con scadenze ben precise, indicatori e traguardi, ivi compreso un nuovo obiettivo giuridico di ripristino degli impollinatori1 bis e lo sviluppo delle capacità necessarie;

_________________1 bis In conformità dell'impegno assunto nell'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori: azione 5C https://ec.europa.eu/environment/nature/conservation/species/pollinators/documents/EU_pollinators_initiative.pdf

Or. en

Emendamento 386Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille WeissProposta di risoluzione

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Paragrafo 5 sexies (nuovo)


5 sexies. chiede di elaborare definizioni e criteri per la designazione delle "zone protette" nonché delle "zone rigorosamente protette"; sottolinea, a tale riguardo, che nelle zone protette potrebbero essere realizzate l'agricoltura e la silvicoltura sostenibili e nelle zone con un livello di protezione più rigoroso potrebbero essere consentite alcune attività umane, che sono essenziali per mantenere i paesaggi culturali e conformi agli obiettivi di conservazione della zona protetta;

Or. en

Emendamento 387Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneParagrafo 5 sexies (nuovo)


5 sexies. esprime preoccupazione per il fatto che la Commissione non ha in programma di proporre agli Stati membri il riconoscimento di un diritto all'oscurità o la creazione di una rete di riserve di cielo scuro o di un piano d'azione europeo sull'inquinamento luminoso;

Or. fr

Emendamento 388Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneParagrafo 5 septies (nuovo)


5 septies. esprime preoccupazione per l'uso inappropriato dell'illuminazione che può avere effetti negativi sulle specie protette, anche nelle zone protette dalla rete Natura 2000;

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IT

Or. fr

Emendamento 389Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert Lins, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 5 septies (nuovo)


5 septies. sottolinea il successo della direttiva Habitat e della direttiva Uccelli quali strumenti efficaci per la conservazione della biodiversità; sottolinea la necessità di maggiore flessibilità nelle misure di protezione per tutelare efficacemente gli esseri umani e il bestiame se i predatori rappresentano un pericolo o se gli uccelli causano significative alterazioni e per consentire di modificare lo stato di conservazione;

Or. en

Emendamento 390Anja Hazekamp, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneParagrafo 5 bis (nuovo)


5 bis. ricorda che l'uccisione illegale degli uccelli, in particolare di quelli delle specie migratorie nel Mediterraneo e dei rapaci in alcuni Stati membri, continua a destare preoccupazione; sottolinea la necessità di un piano coordinato a livello europeo, basato su dati scientifici, per migliorare la protezione delle specie di uccelli migratori che attraversano più Stati membri;

Or. en


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6. sottolinea che le azioni previste dalla strategia sulla biodiversità devono contrastare adeguatamente tutte le cinque principali cause dirette dei cambiamenti in natura: cambiamenti dell'uso del suolo e del mare; sfruttamento diretto degli organismi; cambiamenti climatici; inquinamento; e specie esotiche invasive;

6. sottolinea che le azioni previste dalla strategia sulla biodiversità devono contrastare adeguatamente tutte le cinque principali cause dirette dei cambiamenti in natura: cambiamenti dell'uso del suolo e del mare; sfruttamento diretto degli organismi; cambiamenti climatici; inquinamento; specie invasive sia esotiche che alloctone, o introdotte, o naturalizzate o comunque non-native; rileva che è fondamentale per la salvaguardia e il ripristino della biodiversità autoctona garantire l'equilibrio delle specie animali, in particolare di quelle oggi in esubero per effetto della rigorosa protezione goduta nei decenni trascorsi che ha portato a un'ottima riproduzione e all'incremento esponenziale degli individui, ma che oggi pone problemi di danni al patrimonio ittico, alle coltivazioni, di danni per gli allevamenti e problemi di sicurezza anche nella mobilità delle persone; sottolinea inoltre come le specie invasive costituiscano un pericolo e un detrimento per le specie autoctone spesso meno resilienti e più fragili; rileva che il corretto controllo delle specie faunistiche in esubero possa avvalersi dell'attività venatoria etica e sostenibile da esercitarsi anche all'interno delle aree protette, quale utile strumento di regolazione e di riequilibrio per contrastare anche il fenomeno della competizione o del sopravvento di una specie nei confronti di un'altra, in particolare delle specie aliene invasive nei confronti di quelle autoctone;

Or. it



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6. sottolinea che le azioni previste dalla strategia sulla biodiversità devono contrastare adeguatamente tutte le cinque principali cause dirette dei cambiamenti in natura: cambiamenti dell'uso del suolo e del mare; sfruttamento diretto degli organismi; cambiamenti climatici; inquinamento; specie invasive, sia esotiche che alloctone, o introdotte, o naturalizzate o comunque non-native; rileva che è fondamentale per la salvaguardia e il ripristino della biodiversità autoctona garantire l'equilibrio delle specie animali, in particolare di quelle oggi in esubero per effetto della rigorosa protezione goduta nei decenni trascorsi che ha portato a un'ottima riproduzione e all'incremento esponenziale degli individui, ma che oggi pone problemi di danni al patrimonio ittico, alle coltivazioni, di danni per gli allevamenti e problemi di sicurezza anche nella mobilità delle persone; sottolinea inoltre come le specie invasive costituiscano un pericolo e un detrimento per le specie autoctone spesso meno resilienti e più fragili;

Or. it




6. sottolinea che le azioni previste dalla strategia sulla biodiversità devono contrastare adeguatamente tutte le cinque principali cause dirette dei cambiamenti in natura: cambiamenti dell'uso del suolo e del mare; sfruttamento diretto degli organismi; cambiamenti climatici; inquinamento; e specie esotiche invasive; sottolinea che questi sono stati valutati a livello globale con differenze tra le regioni e che il cambiamento climatico sta già

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influenzando la natura dal livello degli ecosistemi e della base genetica delle specie che li compongono, con i suoi impatti che dovrebbero aumentare nei prossimi decenni, in alcuni casi superando l'impatto del cambio di uso dei terreni e del mare e altri fattori e agendo tempestivamente in queste aree in modo prioritario;

Or. it




6. sottolinea che le azioni previste dalla strategia sulla biodiversità devono contrastare adeguatamente tutte le cinque principali cause dirette dei cambiamenti in natura: cambiamenti dell'uso del suolo e del mare; sfruttamento diretto degli organismi; cambiamenti climatici; inquinamento; e specie esotiche invasive. chiede che sia garantito l'equilibrio tra le specie selvatiche e quelle domestiche, affinché siano garantite condizioni di vita dignitose agli agricoltori, ai pescatori e alle loro famiglie e non vi siano danni economici per le loro imprese salvaguardando la biodiversità di cui l'uomo e le sue attività fanno parte;

Or. it



6. sottolinea che le azioni previste dalla strategia sulla biodiversità devono contrastare adeguatamente tutte le cinque principali cause dirette dei cambiamenti in

6. sottolinea che le azioni previste dalla strategia sulla biodiversità devono contrastare adeguatamente tutte le cinque principali cause dirette dei cambiamenti in

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natura: cambiamenti dell'uso del suolo e del mare; sfruttamento diretto degli organismi; cambiamenti climatici; inquinamento; e specie esotiche invasive;

natura: cambiamenti dell'uso del suolo e del mare; sfruttamento diretto degli organismi; cambiamenti climatici; inquinamento; e specie esotiche invasive. chiede che sia garantito l'equilibrio tra le specie selvatiche e quelle domestiche, affinché siano garantite condizioni di vita dignitose agli agricoltori, ai pescatori e alle loro famiglie e non vi siano danni economici per le loro imprese salvaguardando la biodiversità di cui l'uomo e le sue attività fanno parte;

Or. it

Emendamento 396Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 6



6. sottolinea che le azioni previste dalla strategia sulla biodiversità devono contrastare adeguatamente tutte le cinque principali cause dirette dei cambiamenti in natura nell'Unione europea: cambiamenti climatici e specie esotiche invasive; inquinamento; cambiamenti dell'uso del suolo e del mare e sfruttamento diretto degli organismi; osserva che le cinque cause derivano da una combinazione degli attuali modelli di produzione e consumo, della dinamica delle popolazioni, del commercio, delle innovazioni tecnologiche e dei modelli di governance1 bis;

_________________1 bis IPBES (2020), relazione di valutazione globale sulla biodiversità e i servizi ecosistemici.

Or. en

Emendamento 397Anja Hazekamp, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzione

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Paragrafo 6



6. sottolinea che le azioni previste dalla strategia sulla biodiversità devono contrastare adeguatamente tutte le cinque principali cause dirette dei cambiamenti in natura: cambiamenti dell'uso del suolo e del mare; sfruttamento diretto degli organismi; cambiamenti climatici; inquinamento; e specie esotiche invasive; riconosce gli effetti negativi dell'allevamento industriale sulla biodiversità, sull'ambiente, sul clima, sul benessere degli animali e sulla salute umana;

Or. en




6. sottolinea che le azioni previste dalla strategia sulla biodiversità devono contrastare adeguatamente tutte le cinque principali cause dirette dei cambiamenti nella nostra relazione con la natura: cambiamenti dell'uso del suolo e del mare; sfruttamento diretto degli organismi; cambiamenti climatici; inquinamento; e specie esotiche invasive;

Or. en



6. sottolinea che le azioni previste 6. sottolinea che le azioni previste

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dalla strategia sulla biodiversità devono contrastare adeguatamente tutte le cinque principali cause dirette dei cambiamenti in natura: cambiamenti dell'uso del suolo e del mare; sfruttamento diretto degli organismi; cambiamenti climatici; inquinamento; e specie esotiche invasive;

dalla strategia sulla biodiversità devono contrastare adeguatamente tutte le cinque principali cause dirette della perdita di biodiversità e dei cambiamenti degli ecosistemi: cambiamenti dell'uso del suolo e del mare; sfruttamento diretto degli organismi; cambiamenti climatici; inquinamento; e specie esotiche invasive;

Or. en

Emendamento 400João FerreiraProposta di risoluzioneParagrafo 6 bis (nuovo)


6 bis. ricorda che le principali cause del degrado ambientale che conducono a una perdita di biodiversità comprendono la distruzione e la frammentazione degli habitat, i cambiamenti climatici e l'introduzione di specie esotiche invasive, che costituiscono parte integrante del modello economico dominante e delle sue politiche sottostanti radicate nella concentrazione della produzione per motivi di profitto a ogni costo; osserva che la crisi ambientale non è una crisi della natura, ma una crisi della società che si aggrava ogniqualvolta altre crisi peggiorano o aumentano e che le politiche fondamentali non possono continuare a utilizzare in modo incondizionato le risorse naturali e aumentare la produzione per far fronte alle perdite economiche e finanziarie; rileva che le incoerenze nell'ambito delle politiche comuni dell'UE, che promuovono modelli di produzione intensiva orientata alle esportazioni, la deregolamentazione e il libero scambio, nonché l'indebolimento della produzione e del consumo locali, mantenendo inalterati i propri fondamenti e il proprio orientamento del mercato, compromettono qualsiasi pretesa di proteggere la biodiversità, il che

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suggerisce che la questione non riguarda la crescita economica, ma il suo obiettivo sottostante;

Or. pt

Emendamento 401Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 6 bis (nuovo)


6 bis. sottolinea che le attività economiche che incidono o sfruttano direttamente gli ecosistemi e la loro biodiversità dovrebbero integrare tutte le possibili tutele per mitigare l'impatto negativo su tali ecosistemi; osserva che sia il valore della biodiversità perduta che il valore del carbonio rilasciato dagli ecosistemi portano a scelte e considerazioni positive anche nei casi in cui siano persi valori naturali significativi; sottolinea che, in particolare, lo sfruttamento degli ecosistemi forestali, sia per i prodotti che per l'uso di bioenergia, dovrebbe basarsi su indicatori misurabili e su solidi criteri di sostenibilità; sottolinea che attualmente ciò non avviene e che nella pratica qualsiasi gestione e utilizzo sono semplicemente dichiarati e trattati come sostenibili senza che tale diritto sia stato guadagnato in modo credibile;

Or. en

Emendamento 402Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 6 bis (nuovo)


6 bis. invita gli Stati membri ad affrontare le cause dirette nei loro piani strategici della PAC e chiede alla

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Commissione di valutarli sulla base dell'obiettivo quantificato pertinente della strategia sulla biodiversità, in base al voto espresso dal Parlamento europeo il 23 ottobre 2020; invita inoltre la Commissione, previa approvazione dei piani strategici nazionali, a effettuare una valutazione indipendente del loro impatto aggregato previsto; ritiene che, nel caso in cui tale analisi riveli uno sforzo congiunto insufficiente in relazione all'ambizione del Green Deal europeo, la Commissione debba adottare una misura adeguata, ad esempio una richiesta rivolta agli Stati membri di modificare i loro piani strategici della PAC o la presentazione degli emendamenti al regolamento sui piani strategici della PAC, in conformità del voto espresso dal Parlamento europeo il 23 ottobre 2020;

Or. en



6 bis. osserva che il disboscamento illegale è una delle cause della perdita di biodiversità nell'UE; sottolinea la necessità che l'UE si adoperi maggiormente per porre fine alle pratiche di disboscamento illegale; esorta la Commissione a intraprendere un'azione urgente tramite un attento monitoraggio delle misure adottate dagli Stati membri e l'applicazione delle normative dell'UE vigenti; invita la Commissione a portare avanti rapidamente le procedure d'infrazione qualora si verifichino violazioni, nonché a dare seguito ai casi di disboscamento illegale tramite organismi quali la Procura europea (EPPO) o l'Ufficio europeo per la lotta

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antifrode (OLAF);

Or. en

Emendamento 404Ulrike Müller, Nils Torvalds, Jan Huitema, Andreas Glück, Martin Hojsík, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 6 bis (nuovo)


6 bis. sottolinea l'importanza di adottare un approccio di responsabilità condivisa che includa tutti i settori pertinenti per la lotta alle principali cause antropogeniche dirette e tenga debitamente conto di tutte le attività pertinenti come la notevole crescita dell'impermeabilizzazione del suolo nelle zone urbane; sottolinea che concentrarsi solo sull'agricoltura e sulla silvicoltura non consentirebbe di affrontare le cause in maniera adeguata; sottolinea l'importanza di tenere conto delle circostanze locali specifiche e di includere tutti i portatori di interesse locali nei processi decisionali;

Or. en



6 bis. ritiene che l'agricoltura animale costituisca una delle principali cause del cambiamento della destinazione dei terreni a livello mondiale, che comporta direttamente una perdita di biodiversità e cambiamenti climatici, e che gli attuali modelli europei di consumo non siano pertanto sostenibili; sottolinea la necessità dell'ulteriore sviluppo all'interno dell'UE della produzione di colture proteiche e di fonti alternative di proteine per i mangimi e gli alimenti al fine di affrontare tali

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sfide;

Or. en

Emendamento 406Christophe HansenProposta di risoluzioneParagrafo 6 bis (nuovo)


6 bis. accoglie con favore il fatto che il mandato del Parlamento europeo sulla futura politica agricola comune (PAC) renda la protezione e il rafforzamento della biodiversità una pietra miliare sancendo il miglioramento dei principi di biodiversità nei suoi criteri di condizionalità e sostenendo pratiche agricole che contribuiscano alla protezione della biodiversità nei regimi ecologici e nei piani nazionali per il clima;

Or. en



6 bis. sottolinea la necessità del coinvolgimento attivo di tutti gli attori pertinenti a livello europeo, nazionale, regionale e locale in modo che possano intraprendere azioni concrete per attuare efficacemente la strategia sulla biodiversità per il 2030 e per implementare eventuali carenze attuative delle direttive Habitat e Uccelli;

Or. it

Emendamento 408Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzione

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6 bis. sottolinea che i trattati di libero scambio hanno un impatto diretto sul degrado degli ecosistemi europei e mondiali, a causa, da un lato, dell'aumento dell'impronta di carbonio e, dall'altro, dello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali dei paesi più poveri, che danneggia gravemente la biodiversità;

Or. fr



6 bis. ribadisce che la politica agricola comune dovrebbe essere pienamente in linea con gli obiettivi più ambiziosi dell'Unione in materia di clima e biodiversità e dovrebbe tenere conto dell'obiettivo di ridurre l'impronta ambientale globale dell'Unione, anche riducendo l'uso non sostenibile dei terreni e mettendo fine all'accaparramento dei terreni nei paesi terzi;

Or. en



6 bis. sottolinea che, affinché la strategia sulla biodiversità per il 2030 abbia successo, è di fondamentale importanza affrontare anche le cause indirette alla base di quelle dirette, in particolare la

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produzione e i modelli di consumo non sostenibili all'origine;

Or. en

Emendamento 411Hermann TertschProposta di risoluzioneParagrafo 6 bis (nuovo)


6 bis. ricorda che una delle principali minacce per la biodiversità è costituita dal graduale abbandono dell'attività agricola e zootecnica, dovuto alla pressione urbanistica, all'esodo rurale e alla scarsa redditività;

Or. es

Emendamento 412Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzioneParagrafo 6 bis (nuovo)


6 bis. sottolinea che la strategia sulla biodiversità deve adottare una prospettiva globale e tenere conto della responsabilità esterna dell'Unione e della dimensione extraterritoriale della perdita di biodiversità;

Or. en

Emendamento 413Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Lídia PereiraProposta di risoluzioneParagrafo 6 ter (nuovo)


6 ter. sottolinea che è essenziale applicare opportunamente la legittimità della produzione basata sullo sfruttamento degli ecosistemi, sanzionare

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in maniera adeguata e dissuasiva le pratiche illegali e stabilire la responsabilità, ivi compresa, se applicabile, la responsabilità penale; sottolinea il recente caso della maggiore sanzione mai comminata per gli operatori forestali per il comportamento da cartello1 bis, con la finalità di ridurre in maniera artificiale il prezzo del legno delle foreste rumene; osserva che il costo reale dei valori persi potrebbe essere di centinaia di milioni di euro l'anno a causa dell'attività illegale;

_________________1 bis Sanzione di 25 milioni di EUR secondo quanto riferito, ad esempio https://newsbeezer.com/romaniaeng/fines-of-25-million-euros-for-the-wood-industry-schweighofer-kronospan-and-egger-eggers-reaction/?fbclid=IwAR2ifUkF5WEaBvEeFbFvuq16RWHOdsFUg1MDMHdxUCgePXrTdqTa4czOPP0

Or. en



6 ter. ricorda che solo una politica che difende il localismo consente la preservazione dell'ambiente grazie a una modesta impronta ecologica legata al trasporto di persone e merci;

Or. fr

Emendamento 415Anja Hazekamp, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneParagrafo 6 ter (nuovo)


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6 ter. invita la Commissione a intensificare gli sforzi volti a promuovere diete basate sui vegetali sane e sostenibili tra i cittadini dell'UE;

Or. en

Emendamento 416Anja Hazekamp, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneParagrafo 6 quater (nuovo)


6 quater. sottolinea che una politica agricola comune che non sia in linea con gli obiettivi in materia di clima e biodiversità, il Green Deal europeo e la strategia "Dal produttore al consumatore", nonché con gli obiettivi di sviluppo sostenibile è inaccettabile; esorta i colegislatori a rivedere la loro posizione su tale fascicolo essenziale e ad allineare i fondi, le politiche e la legislazione ai traguardi, agli obiettivi e alle ambizioni necessari per garantire una politica alimentare sostenibile;

Or. en

Emendamento 417Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneTitolo 4


Cambiamenti dell'uso del suolo e del mare Cambiamenti dell'uso del suolo, del sottosuolo e del mare

Or. fr

Emendamento 418Christophe HansenProposta di risoluzioneTitolo 4 bis (nuovo)


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accoglie con favore il fatto che il mandato del Parlamento europeo sulla futura politica agricola comune (PAC) renda la protezione e il rafforzamento della biodiversità una pietra miliare sancendo il miglioramento dei principi di biodiversità nei suoi criteri di condizionalità e sostenendo pratiche agricole che contribuiscano alla protezione della biodiversità nei regimi ecologici e nei piani nazionali per il clima;

Or. en



7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa uno specifico obiettivo di decontaminazione;

7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; riconosce il ruolo chiave che l'agricoltura già svolge nel sequestro del carbonio nei suoli; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa uno specifico obiettivo di decontaminazione; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa che includa risorse finanziarie adeguate per compensare gli agricoltori dei maggiori costi o perdite di reddito che sostengono nel perseguire l'obiettivo di decontaminazione e per una maggior ambizione relativa al sequestro del carbonio e l'utilizzo di prodotti biodegradabili nel suolo;

Or. it

Emendamento 420Ulrike Müller, Nils Torvalds, Jan Huitema, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 7

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7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave ed è fondamentale per conseguire gli obiettivi in materia di clima e biodiversità nel quadro del Green Deal europeo; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a esaminare l'utilità di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo per quanto concerne la prevedibilità, la proporzionalità, i costi, l'onere amministrativo e la sussidiarietà e a informare il Parlamento europeo e il Consiglio; sottolinea la necessità di dare priorità a incentivi positivi e a un processo partecipativo volontario dal basso verso l'alto, al fine di aumentare l'accettazione, la motivazione e l'impegno a favore della tutela della biodiversità;

Or. en




7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo e per l'integrazione della tutela del suolo in tutte le politiche dell'UE pertinenti; sottolinea che tale quadro comune dovrebbe includere uno specifico obiettivo di decontaminazione, affrontare l'inquinamento diffuso provocato da tutte le fonti, ivi comprese le

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microplastiche, e sostenere la ricerca per colmare le lacune in termini di conoscenze che persistono in merito al potenziale effettivo della biodiversità del suolo nell'affrontare i problemi dell'inquinamento del suolo;

Or. en




7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa specifici obiettivi di decontaminazione per tutti i contaminanti pertinenti, ivi comprese le PFAS; sottolinea che le procedure di autorizzazione, a livello sia dell'UE che degli Stati membri, dovrebbero tenere pienamente conto dell'accumulo di contaminanti e inquinanti nel suolo; deplora l'impatto negativo dell'allevamento intensivo sull'inquinamento del suolo e dell'acqua;

Or. en

Emendamento 423Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 7


7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il

7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il

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maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa uno specifico obiettivo di decontaminazione;

maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che esamini le minacce per il suolo e altre importanti minacce, ivi compresa la perdita di biodiversità del suolo, fissi obiettivi, indicatori, valori-obiettivo misurabili e scadenze, al fine di preservare le funzioni del suolo e affrontare tutte le principali minacce per il suolo, e stabilisca un obbligo giuridico di agire e adottare precauzioni per prevenire o ridurre al minimo gli effetti negativi;

Or. en

Emendamento 424Pascal CanfinProposta di risoluzioneParagrafo 7



7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa uno specifico obiettivo di decontaminazione; invita la Commissione a rivedere la direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (IED) e la direttiva 2006/21/CE relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive al fine di tenere meglio conto del degrado del suolo generato dalle attività industriali ed estrattive;

Or. en

Emendamento 425César Luena

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Proposta di risoluzioneParagrafo 7



7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; riconosce che la legislazione prevede disposizioni in materia di agricoltura, industria e acqua che contribuiscono in maniera indiretta alla sua tutela, ma ritiene che ciò abbia comportato una governance del suolo altamente frammentata nell'UE; invita pertanto la Commissione a presentare una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa uno specifico obiettivo di decontaminazione;

Or. en

Emendamento 426Stanislav PolčákProposta di risoluzioneParagrafo 7



7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo quale risorsa naturale di base e insostituibile e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione per tutelarlo; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa specifici obiettivi di protezione del suolo dal degrado in termini di qualità e occupazione per finalità che non prevedono la vegetazione e di ripristino del suolo contaminato o altrimenti degradato;

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IT

Or. cs




7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo, l'impermeabilizzazione del suolo e il declino della superficie agricola europea e invita pertanto la Commissione a istituire un quadro comune per la tutela, la conservazione e il ripristino della qualità del suolo; ricorda la necessità di prevedere indicatori specifici e un sistema di misurazione comparabile a livello dell'UE; sottolinea che la fertilità e la struttura del suolo sono fondamentali per promuovere norme di elevata qualità nel settore agro-alimentare europeo;

Or. en




7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; riconosce il ruolo positivo che l'agricoltura e la silvicoltura possono svolgere attraverso le buone pratiche nella gestione e salvaguardia della biodiversità; invita la Commissione a presentare una proposta per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo basato su dati scientifici e valutazioni di impatto economico

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IT

ambientale e sociale;

Or. it




7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; riconosce il ruolo positivo che l'agricoltura e la silvicoltura possono svolgere attraverso le buone pratiche nella gestione e salvaguardia della biodiversità; invita la Commissione a presentare una proposta per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo basato su dati scientifici e valutazioni di impatto economico ambientale e sociale;

Or. it




7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; riconosce il ruolo positivo che l'agricoltura e la silvicoltura possono svolgere attraverso le buone pratiche nella gestione e salvaguardia della biodiversità; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che

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IT

includa uno specifico obiettivo di decontaminazione;

Or. it

Emendamento 431Andreas GlückProposta di risoluzioneParagrafo 7



7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a esaminare l'utilità e l'adeguatezza di presentare, previa valutazione d'impatto, una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune basato sui rischi per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa specifici requisiti di decontaminazione nel caso di negligenza su vasta scala sulla base del principio "chi inquina paga";

Or. en




7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; chiede una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa uno specifico obiettivo di decontaminazione; riconosce che le diverse iniziative dell'Unione in materia di suolo devono essere orientate dal principio di sussidiarietà e attribuire un

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IT

ruolo preponderante alle autorità locali;

Or. es




7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa nonché orientamenti chiari e pratici per gli Stati membri per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa uno specifico obiettivo di decontaminazione; ricorda in tale contesto che il suolo rientra nelle competenze degli Stati membri;

Or. en




7. sottolinea che la perdita del patrimonio edilizio dell'Europa1 bis, che fornisce un rifugio importante per molte specie, ha contribuito a una perdita di biodiversità; invita la Commissione a prendere in considerazione tale fattore fondamentale in altre politiche settoriali; sottolinea che la biodiversità del suolo è un indicatore chiave dei processi ecologici; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo; invita la Commissione a proporre uno specifico obiettivo di decontaminazione;

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IT

_________________1 bis In passato, le abitazioni e gli edifici antichi con attici tradizionali, le chiese antiche e le stalle per mucche e altri animali hanno offerto un rifugio a piccoli animali e uccelli.

Or. en

Emendamento 435Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 7



7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado e la maggiore impermeabilizzazione del suolo; invita la Commissione a presentare una proposta per la creazione di una nuova strategia per il suolo per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo;

Or. en




7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a presentare una proposta per una nuova strategia dei suoli, per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo da attuare in modo coerente con le altre politiche;

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IT

Or. it

Emendamento 437Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 7



7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa uno specifico obiettivo di decontaminazione, anche nei confronti dell'inquinamento da microplastiche;

Or. en




7. sottolinea che la biodiversità del suolo e del sottosuolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e del sottosuolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per la creazione di un quadro comune per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa uno specifico obiettivo di decontaminazione;

Or. fr

Emendamento 439Norbert Lins, Christine Schneider, Christian Doleschal, Stefan Berger, Marlene Mortler, Jens Gieseke, Alexander Bernhuber

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IT




7. sottolinea che la biodiversità del suolo è alla base di processi ecologici chiave; constata con preoccupazione il maggior degrado del suolo e l'assenza di una specifica legislazione dell'Unione; invita la Commissione a preparare orientamenti per gli Stati membri per la tutela e l'utilizzo sostenibile del suolo che includa uno specifico obiettivo di decontaminazione; ricorda che il suolo rappresenta una competenza nazionale e rientra nella sussidiarietà;

Or. en



7 bis. sottolinea che sia l'agricoltura animale intensiva che l'acquacoltura intensiva incidono in maniera sproporzionata sulle esigenze di utilizzo del suolo e sulla biodiversità terrestre a causa del loro utilizzo inefficiente dei mangimi; osserva che l'acquacoltura intensiva ha ulteriori effetti sulla biodiversità marina a causa del suo utilizzo dei mangimi, tra cui farine e oli di pesce, e dell'inquinamento che provoca; invita la Commissione a elaborare una strategia per ridurre in maniera sostanziale il consumo di prodotti animali, ivi compresi carne, prodotti lattiero-caseari e pesce;

Or. en

Emendamento 441Delara BurkhardtProposta di risoluzione

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IT



7 bis. osserva con grande preoccupazione che da molti anni in Europa si osserva un sensibile declino del numero e della varietà di specie che vivono nei terreni agricoli1 bis; incoraggia gli Stati membri a considerare la riforma della politica agricola comune quale norma minima e ad attuare gli obiettivi della strategia sulla biodiversità per il 2030 e della strategia "Dal produttore al consumatore" tramite i loro piani strategici nazionali della PAC;

_________________1 bis https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/SR20_13/SR_Biodiversity_on_farmland_IT.pdf

Or. en

Emendamento 442Ville Niinistö, Michal WiezikProposta di risoluzioneParagrafo 7 bis (nuovo)


7 bis. sottolinea che la biodiversità del suolo svolge un ruolo importante nel fornire servizi ecosistemici essenziali e nel mitigare i cambiamenti climatici poiché costituisce anche un elemento importante dei pozzi terrestri di assorbimento del carbonio, considerando ad esempio che nelle foreste boreali il 50-70 % del carbonio è stoccato nei suoli1 bis; sottolinea pertanto che dovrebbero essere attuati metodi di raccolta forestale e di agricoltura che siano meno invasivi nei suoli;

_________________1 bis Relazione IPBES 2019.

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IT

Or. en

Emendamento 443Manuela RipaProposta di risoluzioneParagrafo 7 bis (nuovo)


7 bis. invita la Commissione a elaborare un quadro comune a livello dell'UE per la protezione del suolo che comprenda definizioni comuni sulle funzioni del suolo e sui criteri per un buono stato, obiettivi, indicatori, traguardi misurabili e calendari ambiziosi (sulla base di valutazioni d'impatto adeguate), indicatori armonizzati per monitorare la qualità del suolo e relazioni, assicurando l'integrazione con gli strumenti politici pertinenti;

Or. en

Emendamento 444Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin Hojsík, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 7 bis (nuovo)


7 bis. ricorda che il continuo declino della biodiversità ha avuto conseguenze negative per l'erogazione di molti servizi ecosistemici negli ultimi decenni e che il continuo declino dei servizi di regolazione può avere conseguenze dannose per la qualità della vita; sottolinea che questi cali si sono verificati in parte a causa delle pratiche agricole e forestali intensive1 bis;

_________________1 bis IPBES (2018): Summary for policymakers of the regional assessment report on biodiversity and ecosystem services for Europe and Central Asia of the Intergovernmental Science-Policy

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IT

Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (Sintesi per i responsabili politici del rapporto di valutazione regionale sulla biodiversità e i servizi ecosistemici per l'Europa e l'Asia centrale della Piattaforma intergovernativa di politica scientifica per la biodiversità e i servizi ecosistemici).

Or. en



7 bis. invita gli Stati membri a basarsi sulle raccomandazioni della Commissione1 bis che agevolano il conseguimento della conformità dei piani strategici nazionali agli obiettivi della strategia sulla biodiversità per il 2030; ritiene che i piani debbano prevedere adeguate risorse finanziarie destinate al ripristino dell'ambiente dell'area paesaggistica agricola e rurale;

_________________1 bis Documenti di lavoro dei servizi della Commissione: https://ec.europa.eu/info/publications/staff-working-document-com-2020-846-recommendations-member-states-regards-their-strategic-plan-cap_en

Or. en



7 bis. ricorda che l'inquinamento e lo sfruttamento dell'acqua costituiscono

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IT

un'importante minaccia per la biodiversità globale; osserva che i fiumi, le zone umide nonché gli ecosistemi marini e costieri svolgono un ruolo fondamentale nella regolamentazione delle acque e del clima in quanto fungono da importanti pozzi di assorbimento del carbonio; accoglie con favore l'impegno della Commissione di ristabilire lo scorrimento libero di 25 000 km di fiumi nell'UE e nelle pianure alluvionali;

Or. en



7 bis. ricorda che l'emergere di nuove attività marittime e lo sviluppo dell'economia blu impongono all'Unione europea di promuovere un cambiamento di paradigma nella pianificazione dello spazio marittimo tenendo conto della dimensione spaziale delle attività marittime e costiere unitamente alla biodiversità; incoraggia una pianificazione urbana e costiera innovativa basata in particolare sullo sviluppo di infrastrutture con impatti positivi, quali le energie rinnovabili in mare con barriere artificiali e altre innovazioni che promuovono l'effetto barriera e l'effetto riserva, contribuendo al ripristino degli ecosistemi;

Or. en



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IT

7 ter. ricorda l'urgente necessità di rafforzare la visione marittima nelle nuove strategie dell'Unione europea, in particolare nel seguito del Green Deal europeo, nella strategia sulla biodiversità e nella strategia "Dal produttore al consumatore";

Or. en



7 bis. sottolinea che i risultati del monitoraggio eseguito dal programma CORINE (coordinamento delle informazioni sull'ambiente) rivelano che dal 2000 la copertura del suolo in Europa è rimasta relativamente stabile, con circa il 25 % di terreni arabili e colture permanenti, il 17 % di pascoli e il 34 % di foreste;

Or. fr



7 ter. ricorda che, in primo luogo, le città e le infrastrutture in cemento continuano a espandersi e che sebbene le superfici artificiali coprano meno del 5 % del territorio complessivo dell'AEA, una parte considerevole (di poco inferiore alla superficie della Slovenia) è stata cementata o asfaltata tra il 2000 e il 2018;

Or. fr

AM\1225089IT.docx 209/570 PE680.715v02-00

IT



7 quater. ricorda che se il tasso di crescita delle superfici artificiali è rallentato, passando da 1 086 km² all'anno tra il 2000 e il 2006 a 711 km² all'anno tra il 2012 e il 2018, le maggiori perdite si sono registrate nei terreni agricoli, principalmente a causa dell'espansione urbana e dell'arretramento dell'agricoltura, mentre la superficie boschiva totale è rimasta stabile; osserva che l'area dei terreni coltivabili, dei pascoli e delle praterie naturali andati perduti era quasi equivalente all'aumento delle superfici artificiali;

Or. fr

Emendamento 452Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine GrisetProposta di risoluzioneParagrafo 7 quinquies (nuovo)


7 quinquies. ricorda che, poiché le città europee sono state costruite per la maggior parte su terreni fertili, e ne sono circondate, le aree che sono occupate e ricoperte da superfici artificiali sono in genere terreni agricoli produttivi e che, nonostante tutto, la perdita di terreni agricoli sembra aver registrato un forte rallentamento, quasi arrestandosi nel periodo 2012-2018;

Or. fr


PE680.715v02-00 210/570 AM\1225089IT.docx

IT


7 sexies. ricorda che in Europa le aree urbane si sviluppano non di rado a scapito di terreni agricoli fertili; sottolinea che le superfici di cemento e asfalto impermeabilizzano il suolo impedendogli di svolgere le sue funzioni, ad esempio immagazzinare l'acqua, produrre alimenti e biomassa, regolare il clima, proteggere da sostanze chimiche dannose e offrire habitat;

Or. fr



7 bis. sottolinea la necessità di considerare la pianificazione urbana e territoriale uno strumento fondamentale per la conservazione della natura, poiché è in grado di definire misure di connettività ecologica e del paesaggio e integrare efficacemente le infrastrutture verdi;

Or. en



7 bis. ricorda che nel 2018 nell'UE i rifiuti dei terreni rappresentavano oltre 520 milioni di tonnellate; suggerisce pertanto di fissare un obiettivo di recupero dei materiali per i terreni scavati al fine di ripristinare i suoli degradati;

Or. en

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IT

Emendamento 456Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 7 ter (nuovo)


7 ter. sottolinea che i cambiamenti dell'uso del suolo, l'espansione e l'intensificazione dell'agricoltura e il commercio e il consumo insostenibili della fauna selvatica sono le principali cause della perdita di biodiversità e aumentano i contatti tra la fauna selvatica, gli animali da allevamento, gli agenti patogeni e le persone, che creano le condizioni per l'insorgere di malattie infettive;

Or. en

Emendamento 457Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 7 ter (nuovo)


7 ter. sottolinea che un uso sostenibile del suolo deve basarsi su un monitoraggio globale della qualità del suolo; suggerisce, di conseguenza, la diagnosi e il monitoraggio obbligatori dei suoli per garantire un utilizzo sicuro, sostenibile e circolare dei suoli europei;

Or. en

Emendamento 458Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzioneParagrafo 7 ter (nuovo)


7 ter. è consapevole delle difficoltà in merito all'uso del mare attraverso la pianificazione dello spazio marittimo, in particolare per definire zone marine

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IT

protette al di là delle acque giurisdizionali degli Stati membri; invita gli Stati membri ad attuare appieno la direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo;

Or. en

Emendamento 459Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 7 quater (nuovo)


7 quater. osserva che il sistema alimentare e agricolo dell'UE determina la perdita di biodiversità e il collasso degli ecosistemi a livello mondiale attraverso un cambiamento diretto e indiretto dell'uso del suolo, in particolare attraverso la soia importata e utilizzata per l'alimentazione degli animali e l'olio di palma utilizzato per i biocombustibili e gli alimenti, che causano entrambi una massiccia deforestazione tropicale e subtropicale e la conversione degli habitat;

Or. en



8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; invita pertanto la Commissione a presentare una strategia dell'UE sulla lotta alla desertificazione e al degrado del suolo;

soppresso

Or. it

Emendamento 461

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César LuenaProposta di risoluzioneParagrafo 8



8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo1 bis entro il 2030 nel quadro della Convenzione delle Nazioni Unite contro la desertificazione (UNCCD), ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto come concluso dalla relazione speciale della Corte dei conti europea1 ter; deplora che, nonostante la minaccia che la desertificazione rappresenta per la biodiversità, la fertilità del suolo, la resilienza naturale del terreno, la produzione alimentare o la qualità dell'acqua e sebbene tredici Stati membri abbiano dichiarato, nel quadro dell'UNCCD, di essere colpiti dalla desertificazione, la Commissione non l'abbia affrontata in maniera efficace ed efficiente; invita pertanto la Commissione a presentare una strategia dell'UE sulla lotta alla desertificazione e al degrado del suolo;

_________________1 bis La neutralità in termini di degrado del suolo è stata definita dalle parti firmatarie della Convenzione come uno stato in cui la quantità e la qualità delle risorse territoriali, necessarie a sostenere funzioni e servizi ecosistemici e a rafforzare la sicurezza alimentare, rimangono stabili o aumentano entro determinate scale temporali e territoriali ed ecosistemi.1 ter Relazione speciale n. 33/2018 della Corte dei conti europea dal titolo "Combattere la desertificazione nell'UE: di fronte a una minaccia crescente occorre rafforzare le misure". https://www.eca.europa.eu/it/Pages/DocItem.aspx?did=48393

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IT

Or. en




8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; invita pertanto la Commissione a presentare una strategia dell'UE sulla lotta alla desertificazione e al degrado del suolo, rafforzando il più possibile le azioni di prevenzione e di monitoraggio delle aree più esposte a fenomeni di degrado del suolo, come quelle interessate dall'abbandono, dal dissesto idrogeologico o dall'erosione delle coste;

Or. it

Emendamento 463Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert Lins, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 8



8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; considera la silvicoltura la manifestazione di un'infrastruttura verde che fornisce servizi ecosistemici indispensabili per le persone, la natura e l'economia e offre i presupposti per un'economia verde e regionale intelligente; invita pertanto la Commissione a presentare una strategia dell'UE sulla lotta alla desertificazione e al degrado del suolo;

Or. en

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IT




8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; sottolinea l'importanza, ai fini della conservazione dei suoli, della multifunzionalità dell’agricoltura ed invita la Commissione ad incentivare tali pratiche; invita la Commissione a presentare una strategia dell'UE sulla lotta alla desertificazione e al degrado del suolo;

Or. it




8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; invita pertanto la Commissione a presentare senza indugio un'ambiziosa strategia dell'UE sulla lotta alla desertificazione e al degrado del suolo che sia pienamente compatibile con la strategia in materia di adattamento;

Or. en



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IT


8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; invita pertanto la Commissione a includere gli aspetti connessi alla desertificazione e al degrado del suolo nello sviluppo normativo della strategia sulla biodiversità;

Or. es




8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; invita pertanto la Commissione a presentare una strategia dell'UE sulla lotta alla desertificazione e al degrado del suolo e all'abbandono dei suoli agricoli;

Or. it




8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; invita pertanto la Commissione a presentare una strategia dell'UE sulla lotta alla desertificazione e al degrado del suolo e all'abbandono dei suoli agricoli;

Or. it

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IT




8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; invita pertanto la Commissione a intensificare la sua ambizione e a presentare una strategia dell'UE sulla lotta alla desertificazione e al degrado del suolo;

Or. en




8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; invita pertanto la Commissione a presentare quanto prima una strategia dell'UE sulla lotta alla desertificazione e al degrado del suolo;

Or. ro



8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; invita pertanto la Commissione

8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030; invita altresì la Commissione a presentare una strategia dell'UE sulla lotta alla

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IT

a presentare una strategia dell'UE sulla lotta alla desertificazione e al degrado del suolo;

desertificazione e al degrado del suolo;

Or. en




8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; invita pertanto la Commissione a presentare una strategia completa agli Stati membri sulla lotta alla desertificazione e al degrado del suolo;

Or. fr

Emendamento 473Alexandr Vondra, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Andrey SlabakovProposta di risoluzioneParagrafo 8



8. ricorda che l'UE si è impegnata a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030, ma che è improbabile che tale obiettivo venga raggiunto; invita pertanto la Commissione a presentare una strategia dell'UE per frenare la desertificazione e il degrado del suolo;

Or. en

Emendamento 474Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 8 bis (nuovo)


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IT

8 bis. sottolinea che sia l'agricoltura animale intensiva che l'acquacoltura intensiva incidono in maniera sproporzionata sulle esigenze di utilizzo del suolo e sulla rispettiva biodiversità, anche attraverso gli apporti esterni di mangimi; invita la Commissione e gli Stati membri a realizzare il cambiamento anche attraverso il FEAGA, il FEASR e il FEAMP;

Or. en



8 bis. sensibilizza in merito alla futura esplorazione economica delle zone costiere e degli oceani e alla conseguente necessità di anticipare una normativa europea adeguata che fissi norme e standard a favore della tutela della biodiversità riducendo gli effetti negativi che le eventuali attività economiche possano provocare sugli habitat marini;

Or. en



8 bis. invita la Commissione ad affrontare il degrado, l'eutrofizzazione e l'acidificazione degli oceani, presentando un piano d'azione ambizioso per proteggere gli ecosistemi marini e conservare le risorse della pesca;

Or. en

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IT

Emendamento 477Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 8 bis (nuovo)


8 bis. osserva che nell'Unione l'urbanizzazione e le attività ricreative costituiscono il 13 % di tutte le pressioni segnalate sulla natura in generale e il 48 % di tutte le pressioni marine1 bis;

_________________1 bis Agenzia europea dell'ambiente (2020). Lo stato della natura nell'Unione europea.

Or. en

Emendamento 478Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 8 ter (nuovo)


8 ter. invita gli Stati membri a incoraggiare una maggiore agricoltura di conservazione, ove possibile, che riduca al minimo le pratiche di gestione del suolo, tramite l'utilizzo di tecnologie innovative quali le perforazioni senza aratro, al fine di contribuire a ripristinare e creare la materia organica del suolo, l'umidità del suolo e lo stoccaggio del carbonio negli strati superficiali del suolo e prevenire, nel complesso, l'erosione del suolo;

Or. en



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IT

9. invita la Commissione a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana, soluzioni ispirate alla natura e infrastrutture verdi, nonché a sviluppare una rete transeuropea delle infrastrutture verdi (TEN-G) collegata alla rete naturalistica transeuropea (TEN-N);

9. invita la Commissione a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana, soluzioni ispirate alla natura e infrastrutture verdi, nonché a sviluppare una rete transeuropea delle infrastrutture verdi (TEN-G) collegata alla rete naturalistica transeuropea (TEN-N); invita in particolare la Commissione a condividere l'amministrazione di queste aree TEN-G e TEN-N con le comunità locali e gli operatori della silvicoltura, dell'agricoltura, della ricerca e ogni altra parte interessata, creando delle strutture organizzative di gestione intermedie in modo da incentivare approcci condivisi per adottare soluzioni efficaci, partecipative, trasparenti e coerenti nel lungo termine che affrontino la perdita di biodiversità concretamente;

Or. it

Emendamento 480Agnès Evren, Alexander BernhuberProposta di risoluzioneParagrafo 9



9. invita la Commissione a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana, soluzioni ispirate alla natura, infrastrutture verdi e lotta contro l'occupazione dei terreni, nonché a sviluppare una rete transeuropea delle infrastrutture verdi (TEN-G) collegata alla rete naturalistica transeuropea (TEN-N); sottolinea la necessità di integrare sistematicamente le soluzioni ispirate alla natura e la tutela della biodiversità nella pianificazione e nell'architettura urbane; sostiene l'istituzione da parte della Commissione di una piattaforma dell'UE per l'inverdimento urbano;

Or. fr

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IT




9. invita la Commissione a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana, soluzioni ispirate alla natura e infrastrutture verdi, ivi comprese norme vincolanti su un numero minimo di metri quadrati di spazi naturali verdi per abitante facilmente accessibili, ad esempio una norma verde urbana di almeno 9 m2 pro capite e un accesso agli spazi verdi di almeno 1 ettaro entro 300 metri dalla propria abitazione per tutti gli abitanti delle zone urbane, nonché a sviluppare una rete transeuropea delle infrastrutture verdi (TEN-G) collegata alla rete naturalistica transeuropea (TEN-N);

Or. en

Emendamento 482Sirpa PietikäinenProposta di risoluzioneParagrafo 9



9. invita la Commissione a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana, soluzioni ispirate alla natura e infrastrutture verdi, nonché a sviluppare una rete transeuropea delle infrastrutture verdi (TEN-G) collegata alla rete naturalistica transeuropea (TEN-N); sottolinea che le infrastrutture verdi forniscono servizi ecosistemici che sostengono la biodiversità, ad esempio aumentando la quantità di corridoi ecologici nell'ambiente urbano;

Or. en

Emendamento 483Silvia Modig, Nikolaj Villumsen

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IT




9. invita la Commissione a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana, soluzioni ispirate alla natura e infrastrutture verdi, nonché a sviluppare una rete transeuropea delle infrastrutture verdi (TEN-G) collegata alla rete naturalistica transeuropea (TEN-N); esorta la Commissione a ridurre in maniera considerevole le disuguaglianze in termini di accesso alle zone verdi urbane all'interno delle città;

Or. en

Emendamento 484Nils Torvalds, Billy Kelleher, Ulrike MüllerProposta di risoluzioneParagrafo 9



9. invita gli Stati membri a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana, soluzioni ispirate alla natura e infrastrutture verdi;

Or. en



9. invita la Commissione a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana, soluzioni ispirate alla natura e infrastrutture verdi, nonché a

9. invita la Commissione a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana, soluzioni ispirate alla natura, il rafforzamento dei corridoi

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IT

sviluppare una rete transeuropea delle infrastrutture verdi (TEN-G) collegata alla rete naturalistica transeuropea (TEN-N);

ecologici terrestri e marini e infrastrutture verdi, nonché a sviluppare una rete transeuropea delle infrastrutture verdi (TEN-G) collegata alla rete naturalistica transeuropea (TEN-N);

Or. en




9. invita la Commissione a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana corrispondenti agli obiettivi di riduzione indicati nella strategia, soluzioni ispirate alla natura e infrastrutture verdi, nonché a sviluppare una rete transeuropea delle infrastrutture verdi (TEN-G) collegata alla rete naturalistica transeuropea (TEN-N);

Or. en




9. invita la Commissione a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana e tempi brevi per l'attuazione di tali soluzioni ispirate alla natura e infrastrutture verdi, nonché a sviluppare una rete transeuropea delle infrastrutture verdi (TEN-G) collegata alla rete naturalistica transeuropea (TEN-N);

Or. ro


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IT



9. invita la Commissione a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana e suburbana, soluzioni ispirate alla natura e infrastrutture verdi, nonché a sviluppare una rete transeuropea delle infrastrutture verdi (TEN-G) collegata alla rete naturalistica transeuropea (TEN-N);

Or. fr




9. invita la Commissione a fissare obiettivi specifici ambiziosi in materia di biodiversità urbana, soluzioni ispirate alla natura e infrastrutture verdi, nonché a includere le infrastrutture verdi nella rete naturalistica transeuropea (TEN-N);

Or. en




9. invita la Commissione a fissare obiettivi realistici in materia di biodiversità urbana, soluzioni ispirate alla natura e infrastrutture verdi, nonché a sviluppare una rete transeuropea delle infrastrutture verdi (TEN-G) collegata alla rete naturalistica transeuropea (TEN-N);

Or. en

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IT



9 bis. invita la Commissione a sviluppare processi di riqualificazione ambientale mediante il ripristino di aree naturali di zone edificate, incentivando così la rimozione da parte di provati ed enti pubblici di immobili ed infrastrutture inutilizzate, vetuste o fatiscenti; osserva che tale processo favorirebbe anche il miglioramento del territorio dal punto di vista paesaggistico, consentendo inoltre di sollevare cittadini ed enti dagli eventuali oneri fiscali legati al mantenimento di tali proprietà;

Or. it



9 bis. accoglie le ambizioni enunciate nella direttiva quadro sulle acque e nella direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino e ne chiede la piena e rapida attuazione; ricorda, a tale riguardo, che l'obiettivo per il 2020 di conseguire un buono stato ecologico (BSE) per i mari europei non è stato conseguito; sottolinea che si suppone che i piani di gestione dei bacini idrografici conseguano gli obiettivi della direttiva quadro sulle acque entro il 2027;

Or. en

Emendamento 493Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos

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IT



9 bis. incoraggia lo sviluppo di soluzioni ispirate alla natura e di infrastrutture verdi nelle città costiere, che si trovano generalmente nei pressi delle zone umide, per preservare la biodiversità e gli ecosistemi costieri e rafforzare lo sviluppo sostenibile dell'economia, del turismo e dei paesaggi costieri, che contribuisce anche a migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici in queste zone vulnerabili, particolarmente colpite dall'innalzamento dei livelli dei mari;

Or. en



9 bis. ricorda che l'innovazione e le nuove tecnologie sono strumenti indispensabili per consentire agli agricoltori di adattare le loro pratiche alle nuove richieste di migliorare la biodiversità nell'UE; sottolinea che il quadro legislativo deve incoraggiare e incentivare l'adozione di nuove pratiche innovatrici e la digitalizzazione dell'agricoltura;

Or. es

Emendamento 495Dolors Montserrat, Alexander BernhuberProposta di risoluzioneParagrafo 9 bis (nuovo)


9 bis. sottolinea l'importanza delle aree verdi urbane e delle infrastrutture verdi

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IT

per il benessere fisico e mentale della popolazione, in particolare dei gruppi più vulnerabili quali i minori e gli anziani, e per la formazione adeguata delle generazioni future in merito a stili di vita sani;

Or. en

Emendamento 496Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert Lins, Hildegard BenteleProposta di risoluzioneParagrafo 9 bis (nuovo)


9 bis. sottolinea l'importanza di integrare sistematicamente infrastrutture verdi e soluzioni ispirate alla natura nella pianificazione urbana, anche negli spazi pubblici, nelle infrastrutture pubbliche e nella progettazione degli edifici e dei loro dintorni per ridurre l'impermeabilizzazione del suolo;

Or. en



9 bis. sottolinea l'importanza di migliorare il concetto di "natura in città"; ricorda che la natura è un mezzo che permette di attenuare tutte le pressioni legate alla città, siano esse dannose per l'uomo o per l'ambiente;

Or. fr

Emendamento 498Cyrus EngererProposta di risoluzioneParagrafo 9 bis (nuovo)

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IT


9 bis. esorta la Commissione ad assicurare che la sensibilità delle specie e degli habitat a diverse pressioni umane in tutte le zone marine sia tenuta in considerazione nei piani nazionali per lo spazio marittimo;

Or. en

Emendamento 499Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille WeissProposta di risoluzioneParagrafo 9 ter (nuovo)


9 ter. sottolinea l'importanza di mantenere e ripristinare elementi paesaggistici ad alta biodiversità, terreni agricoli estensivi, nonché vigneti in pendenza e terrazzati nei paesaggi agricoli dato il loro valore in termini di biodiversità, impollinatori e controllo biologico naturale degli organismi nocivi; invita gli Stati membri a mettere a punto, nell'ambito dei loro piani strategici della politica agricola comune, le misure necessarie per promuovere le zone e gli elementi non produttivi, i terreni agricoli estensivi, nonché i vigneti in pendenza e terrazzati; sottolinea che i terreni agricoli a gestione estensiva e la coltivazione di vigneti su pendenze o terrazze con muretti a secco devono essere presi in considerazione come paesaggio ad alta diversità, poiché tali habitat unici possono essere conservati solo se vengono coltivati;

Or. en



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IT

9 ter. accoglie con favore l'impegno della Commissione di ristabilire lo scorrimento libero di 25 000 km di fiumi nell'UE eliminando principalmente le barriere obsolete e ripristinando le pianure alluvionali e le zone umide; ritiene che le dighe obsolete debbano essere eliminate per aumentare lo scorrimento naturale dei fiumi e che invece non debbano essere consentite nuove centrali idroelettriche nelle aree protette; sottolinea che, laddove siano già costruite barriere, occorre rafforzare gli obblighi per i proprietari di tali impianti al fine di consentire ai pesci migratori di attraversare tali barriere;

Or. en

Emendamento 501Hermann TertschProposta di risoluzioneParagrafo 9 ter (nuovo)


9 ter. riconosce che i pascoli estensivi, indipendentemente dalla destinazione del bestiame erbivoro, sono un ecosistema molto prezioso e altamente minacciato che richiede una protezione e gestione adeguate a livello europeo per salvaguardare la biodiversità;

Or. es



9 ter. ricorda che per riportare la natura nella nostra vita è necessario che l'ambiente sia posto alla base dei numerosi progetti europei e non

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IT

viceversa;

Or. fr

Emendamento 503Ulrike Müller, Nils Torvalds, Jan Huitema, Andreas Glück, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 10


10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

10. prende atto degli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità; riconosce i benefici dell'agricoltura biologica per la biodiversità sottolineando, nel contempo, la necessità di prendere in considerazione i compromessi in merito ai diversi aspetti della sostenibilità; chiede pertanto di sfruttare i punti di forza dei diversi modelli agricoli e di migliorare tali modelli ulteriormente in relazione alle loro debolezze; sottolinea che un approccio basato su una zona bersaglio minaccia la redditività dell'agricoltura biologica e pertanto potrebbe aumentare la dipendenza dalle sovvenzioni, che sarebbe in contrasto con l'obiettivo della strategia "Dal produttore al consumatore" di rendere l'agricoltura sostenibile un modello commerciale redditizio per gli agricoltori europei e chiede, di contro, una diffusione orientata al mercato dell'agricoltura biologica; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno sufficiente e opportunità di formazione pedagogica nell'ambito della gestione dei rischi e servizi di consulenza offerti dalle autorità nazionali nella transizione verso pratiche agroecologiche e sostenibili;

Or. en

Emendamento 504Pietro Fiocchi

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IT




10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche per rispondere alle richieste del mercato, oltre che agli obiettivi di cui alla presente strategia, ampliando l'offerta di biologico locale e riducendo i volumi delle importazioni; invita la Commissione ad intraprendere le azioni necessarie a sostegno della domanda di prodotti biologici, per mantenere l'equilibrio di mercato a fronte dell'inevitabile aumento dell'offerta; auspica che il piano d'azione e la nuova regolamentazione dell'UE si integrino con le strategie europee e contribuiscano a definire un chiaro orizzonte per l'agricoltura biologica del futuro;

Or. it

Emendamento 505Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 10


10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura


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IT

biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

biologica, obiettivo che deve andare di pari passo con gli sviluppi del mercato, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità o a terreni agricoli a gestione estensiva (ad esempio aree destinate a frutteti, prati e pascoli alpini e praterie umide), obiettivo che dovrebbe essere valutato cumulativamente prima di essere incluso nella legislazione dell'Unione europea, in particolare alla luce dei potenziali compromessi per la disponibilità e i prezzi dei terreni, il che può comportare una produzione più intensiva; ritiene essenziale fornire agli agricoltori attivi maggiore sostegno o conoscenze e formazione, tecnologia e innovazione nonché certezza giuridica nella transizione verso pratiche più agroecologiche, oltre a una remunerazione adeguata dei loro prodotti sul mercato fabbricati nel rispetto della biodiversità;

Or. en

Emendamento 506Esther de Lange, Jan Huitema, Rob RookenProposta di risoluzioneParagrafo 10



10. prende atto degli obiettivi proposti per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, sottolineando nel contempo la maggiore superficie necessaria per la produzione biologica, nonché il costo più elevato per l'agricoltore, obiettivo che non si traduce spesso in un prezzo migliore; invita pertanto la Commissione a includere altri metodi di agricoltura circolare e sostenibile nel suo obiettivo per il 2030; sostiene l'ambizione di destinare tramite un approccio volontario almeno il 10 % delle superfici agricole a livello dell'UE ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità; ritiene essenziale fornire

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IT

agli agricoltori sostegno finanziario e di altro tipo e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche; sottolinea l'importanza di proseguire l'innovazione tecnologica e biologica a vantaggio della biodiversità e di consentire agli agricoltori di mantenere i loro livelli di produzione;

Or. en




10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel medio e lungo termine in ciascuno Stato membro, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola in maniera tempestiva, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche, allontanandosi da monocolture, dall'agricoltura dipendente da fattori di produzione fossili e chimici esterni e dall'allevamento intensivo e procedendo verso pratiche zootecniche sostenibili e a più elevato benessere che possano ridurre drasticamente l'eccessiva dipendenza dai trattamenti antimicrobici e contribuire a ripristinare la biodiversità anziché ridurla;

Or. en

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IT




10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel medio e lungo termine in ciascuno Stato membro, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche, allontanandosi da monocolture, dall'agricoltura dipendente da fattori di produzione fossili e chimici esterni e dall'allevamento intensivo e procedendo verso pratiche zootecniche sostenibili e a più elevato benessere che possano ridurre drasticamente l'eccessiva dipendenza dai trattamenti antimicrobici e contribuire a ripristinare la biodiversità anziché ridurla;

Or. en



10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad


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IT

elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea e attuati dai piani strategici della PAC che dovrebbero fissare gli obiettivi vincolanti intermedi e per il 2027 a tale riguardo; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche, se del caso anche in sinergia con un migliore benessere degli animali, nonché fornire alle imprese innovatrici e agli agricoltori che gestiscono zone ad alto valore naturalistico sostegno alla consegna dei beni pubblici;

Or. en

Emendamento 510Norbert Lins, Christine Schneider, Christian Doleschal, Stefan Berger, Marlene Mortler, Jens Gieseke, Alexander BernhuberProposta di risoluzioneParagrafo 10



10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di introdurre un corridoio di obiettivi orientati al mercato per i terreni agricoli adibiti all'agricoltura biologica dopo una valutazione d'impatto globale e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere valutati cumulativamente prima di essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea, in particolare alla luce dei potenziali compromessi per la sicurezza alimentare e la disponibilità e i prezzi dei terreni, il che può comportare una produzione più intensiva; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno, opportunità di formazione, innovazione

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IT

nonché adeguato sostegno finanziario e certezza giuridica nella transizione verso pratiche agroecologiche;

Or. en

Emendamento 511Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 10



10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; deplora con forza che il testo del regolamento sui piani strategici della PAC del Parlamento fissi un obiettivo minimo obbligatorio di appena il 5 % dei seminativi, non il 10 % della superficie agricola, a livello di azienda agricola, da destinare a elementi o aree non produttive; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

Or. en

Emendamento 512Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez Ramos, Nicolae Ştefănuță, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 10




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IT

biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, purché l'autosufficienza e la stabilità alimentari dell'UE non siano compromesse e le importazioni di alimenti da paesi terzi non siano aumentate, le quali saranno ridotte nell'UE grazie all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

Or. en

Emendamento 513Ondřej KnotekProposta di risoluzioneParagrafo 10



10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, purché l'autosufficienza e la stabilità alimentari dell'UE non siano compromesse e le importazioni di alimenti da paesi terzi non siano aumentate, le quali saranno ridotte nell'UE grazie all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

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IT

Or. en

Emendamento 514Roberta MetsolaProposta di risoluzioneParagrafo 10



10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, osservando nel contempo che le realtà geografiche di alcuni Stati membri ne rendono difficile il conseguimento a causa della loro dimensione e della vicinanza delle superfici agricole ai contaminanti al di fuori del controllo degli agricoltori, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

Or. en



10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di

10. prende atto della crescente domanda di prodotti agricoli biologici ed esprime il proprio sostegno per l'ambizione di aiutare gli agricoltori e i produttori europei a soddisfare tale domanda; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche più sostenibili;

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IT

azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

Or. en




10. prende atto degli obiettivi per il 2030 di adibire il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, tenendo conto dei progressi già compiuti dagli Stati membri e anche dei reali sbocchi di mercato dei prodotti biologici, e di lasciare almeno il 10 % delle superfici agricole europee ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità considerando anche quanto già previsto dai regolamenti sulla PAC; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche più sostenibili e chiede al tempo stesso che tali obiettivi non compromettano gli obiettivi strategici in materia di politica agricola comune, sicurezza alimentare europea e salvaguardia del tasso di approvvigionamento dei paesi membri;

Or. it



10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare

10. prende atto degli obiettivi per il 2030 di adibire il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, tenendo conto dei progressi già compiuti dagli Stati membri

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IT

la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

ed anche dei reali sbocchi di mercato dei prodotti biologici, e di lasciare il 10 % delle superfici agricole europee ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità considerando anche quanto già previsto dai regolamenti sulla PAC; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche più sostenibili e chiede al tempo stesso che tali obiettivi non compromettano gli obiettivi strategici in materia di politica agricola comune, sicurezza alimentare europea e salvaguardia del tasso di approvvigionamento dei paesi membri;

Or. it




10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno, segnatamente finanziario, e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche sostenibili; ritiene che gli agricoltori debbano ottenere dal mercato una remunerazione appropriata per i prodotti provenienti da produzioni sostenibili;

Or. fr


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10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea e basati su dati scientifici affidabili e valutazioni d'impatto globali, che tengano conto degli impatti economici unitamente agli impatti sulla sicurezza alimentare; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

Or. en



10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella

10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di sostenere lo sviluppo delle coltivazioni biologiche in linea con l'andamento del mercato e di destinare, su base volontaria, il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno finanziario e di altro tipo, nonché opportunità di formazione nella transizione verso pratiche più sostenibili e un'adeguata valorizzazione per i prodotti

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transizione verso pratiche agroecologiche; ottenuti in questo modo; sottolinea inoltre che dovrebbe essere consentita una messa in campo di tutte le tecniche di produzione disponibili al fine di garantire un'offerta sufficiente alle richieste di mercato;

Or. it




10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine se lo stesso obbligo è fissato per le importazioni dell'UE, affinché gli agricoltori europei non siano svantaggiati, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

Or. fi





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IT

elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agricole sostenibili che contribuiscano alla conservazione degli elementi paesaggistici, alla continuità ecologica e alla biodiversità locale;

Or. en

Emendamento 523Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 10



10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, purché orientata al mercato, e di destinare, attraverso l'approccio volontario, almeno il 10 % delle superfici agricole a livello dell'UE ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, ad elementi caratteristici della produzione a beneficio della biodiversità e a pratiche di gestione; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno finanziario e di altro tipo e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche più sostenibili e sottolinea che un'adeguata remunerazione del mercato sarà fissata per tale modalità di produzione;

Or. en

Emendamento 524Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine GrisetProposta di risoluzioneParagrafo 10


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IT


10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica e di proporre agli Stati membri di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

Or. fr

Emendamento 525Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 10



10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica introducendo un corridoio mirato con cui esaminare l'effettiva domanda del mercato; sottolinea che tutti gli obiettivi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno continuo e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

Or. en



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IT


10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale, alla luce dei potenziali impatti socioeconomici, fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

Or. en




10. esprime la necessità di prevedere gli obiettivi di ridurre le zone adibite all'agricoltura altamente intensiva/industriale e di ridurre in maniera considerevole l'uso dei terreni agricoli per finalità diverse dalla produzione di alimenti e mangimi e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene che gli Stati membri debbano considerare la possibilità di offrire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

Or. en

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IT




10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli in ciascuno Stato membro all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

Or. en




10. esprime il proprio sostegno per gli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 30 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica, obiettivo che dovrebbe aumentare e diventare la norma nel lungo termine, e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche agroecologiche;

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IT

Or. en




10. prende atto degli obiettivi per il 2030 di adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica e di destinare almeno il 10 % delle superfici agricole ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità, obiettivo che dovrebbe essere attuato a livello di azienda agricola, sottolineando inoltre che entrambi dovrebbero essere inclusi nella legislazione dell'Unione europea; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche più sostenibili a tutela della biodiversità;

Or. es




10. prende atto degli obiettivi per il 2030 e sostiene l'incremento di superfici agricole destinate a produzioni biologiche o ad altre pratiche agroecologiche che siano in linea con gli sviluppi del mercato, e di destinare, attraverso l'approccio volontario, delle superfici agricole a livello dell'UE ad elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità; ritiene essenziale fornire agli agricoltori sostegno economico e ulteriori supporti, e opportunità di formazione nella transizione verso pratiche più sostenibili stabilendo anche compensi adeguati per i prodotti coltivati in tal modo;

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IT

Or. it

Emendamento 532Ville Niinistö, Eleonora EviProposta di risoluzioneParagrafo 10 bis (nuovo)


10 bis. ricorda che produzione zootecnica è una delle principali cause dirette della perdita di biodiversità; sottolinea che gli attuali livelli di consumo di carne e di prodotti lattiero-caseari devono essere notevolmente ridotti entro il 2030, al fine di invertire l'attuale tendenza al declino della biodiversità nonché di ridurre le emissioni di gas a effetto serra; invita la Commissione europea a introdurre obiettivi dell'UE in merito alla riduzione del consumo di carne e di prodotti lattiero-caseari, che dovrebbero rispecchiare l'urgente necessità di limitare la produzione zootecnica entro la capacità portante dell'UE, rispettando nel contempo norme rigorose in materia di benessere degli animali, basate sui pascoli e sulle colture foraggere locali, ed eliminando nel contempo le importazioni di mangimi che causano la deforestazione; invita, nel contempo, la Commissione e gli Stati membri a intensificare gli sforzi volti a promuovere diete basate sui vegetali sane e sostenibili tra i cittadini dell'UE;

Or. en

Emendamento 533Jutta PaulusProposta di risoluzioneParagrafo 10 bis (nuovo)


10 bis. evidenzia l'importanza della paludicoltura quale forma di uso produttivo del suolo delle zone umide e delle torbiere che arresti il degrado e il

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IT

cedimento e riduca al minimo le emissioni; chiede di applicare su vasta scala la paludicoltura in torbiere basse e torbiere alte idonee che sono attualmente utilizzate in modo non sostenibile e di associare incentivi e sostegno per i proprietari terrieri quando riumidificano le torbiere agricole drenate; sottolinea che anche le strategie di conservazione come la rinaturalizzazione possono svolgere un ruolo cruciale nel ripristinare le specie chiave e riparare gli ecosistemi danneggiati; invita la Commissione a fornire sufficienti finanziamenti per l'uso sostenibile delle torbiere e delle zone umide;

Or. en

Emendamento 534Eleonora EviProposta di risoluzioneParagrafo 10 bis (nuovo)


10 bis. sostiene l'invito della Commissione di ristabilire lo scorrimento libero di 25 000 km di fiumi nell'UE eliminando principalmente le barriere obsolete e ripristinando le pianure alluvionali e le zone umide; ritiene che l'energia idroelettrica possa incidere gravemente sugli ecosistemi di acqua dolce, ad esempio con la migrazione dei pesci e la perdita di habitat; chiede pertanto di porre fine alle sovvenzioni dell'UE alle nuove centrali idroelettriche, nonché all'esclusione di nuovi impianti dall'elenco delle energie rinnovabili ammissibili agli aiuti di Stato e infine di vietare le centrali idroelettriche nelle aree protette;

Or. en


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IT



10 bis. osserva che gli Stati membri contribuiranno in maniera diversa agli obiettivi biologici a livello dell'Unione a seconda del livello di sviluppo del loro settore biologico e chiede pertanto la definizione di obiettivi nazionali; sottolinea che tali obiettivi non saranno conseguiti senza un forte sostegno finanziario, solidi programmi di formazione e servizi di consulenza; invita gli Stati membri a definire di conseguenza i loro piani strategici della PAC e la Commissione a garantire che tali piani strategici siano adeguati per l'assolvimento del compito;

Or. en



10 bis. invita la Commissione a esaminare con urgenza l'impatto dei pesticidi naturali abitualmente utilizzati nell'agricoltura biologica, ad esempio il rame e lo zolfo, al fine di garantire la coerenza tra i nuovi obiettivi di produzione biologica e gli indicatori di sostenibilità proposti sia nella strategia "Dal produttore al consumatore" sia nella strategia sulla biodiversità per il 2030;

Or. es



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IT

10 bis. chiede di riconoscere il ruolo delle pratiche e dei sistemi agricoli sostenibili nella tutela degli elementi caratteristici del paesaggio, nella garanzia della continuità ecologica e nella conservazione della biodiversità e di creare meccanismi per l'ulteriore sviluppo di tali sistemi e pratiche; sottolinea la necessità di incentivare l'adozione di pratiche agricole sostenibili, ma senza ricompensare i sistemi più dannosi per la biodiversità, il paesaggio e la continuità ecologica;

Or. pt



10 bis. ritiene che l'agricoltura dell'UE debba essere razionalizzata verso una reale transizione ecologica e climatica in linea con gli obiettivi della strategia "Dal produttore al consumatore" e della strategia sulla biodiversità per il 2030 per le quali i nuovi piani strategici della PAC costituiscono l'unica opportunità; esorta la Commissione e gli Stati membri a mobilitare sia le risorse che gli attori verso tali priorità in maniera efficace e coerente;

Or. en



10 bis. sottolinea che l'assorbimento

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efficiente dei nutrienti da parte delle piante riduce contemporaneamente le perdite nell'ambiente e sostiene l'obiettivo di ridurre la perdita di nutrienti; chiede di promuovere l'ottimizzazione del nutrimento delle piante rafforzando l'efficienza dell'uso dei nutrienti; è pertanto favorevole all'approccio dell'agricoltura di precisione e intelligente, ai servizi di consulenza sul nutrimento delle piante e al sostegno alla gestione;

Or. en



10 bis. sottolinea che l'agricoltura è una delle principali cause della perdita di biodiversità; ribadisce, a seguito della sua risoluzione del 15 gennaio 2020 sul Green Deal europeo, che la politica agricola comune (PAC) dovrebbe essere pienamente in linea con gli obiettivi più ambiziosi dell'Unione in materia di clima e biodiversità nonché con la strategia sulla biodiversità e la strategia "Dal produttore al consumatore";

Or. en



10 bis. invita la Commissione a proporre misure per aiutare gli Stati membri ad affrontare il problema della coesistenza dell'allevamento del bestiame con grandi

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carnivori; ricorda la necessità di formulare chiari orientamenti per attuare misure conformi alla direttiva Habitat 92/43/UE e per affrontare il problema dell'ibridazione dei lupi;

Or. en

Emendamento 542Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 10 bis (nuovo)


10 bis. sottolinea che molti Stati membri già seguono il maggior numero possibile di pratiche ecologiche; sottolinea che occorre tenere conto del fatto che non tutti gli agricoltori hanno la possibilità di passare all'agricoltura biologica; indica che anche l'agricoltura convenzionale può contribuire all'aumento della biodiversità;

Or. en



10 bis. chiede di fermare la costruzione dei parchi eolici che hanno effetti negativi sugli ecosistemi marini e terrestri; sottolinea che tali infrastrutture hanno un impatto duraturo su alcune specie e presentano sempre problemi a livello di riciclaggio e sostituzione;

Or. fr

Emendamento 544Roberta MetsolaProposta di risoluzioneParagrafo 10 bis (nuovo)

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IT


10 bis. sottolinea che gli agricoltori hanno un ruolo fondamentale nel successo di tale strategia in quanto custodi del nostro patrimonio ambientale e culturale comune e che tale strategia dovrebbe essere allineata alle misure, agli obiettivi e ai traguardi della strategia "Dal produttore al consumatore";

Or. en

Emendamento 545Ulrike Müller, Nils Torvalds, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 10 bis (nuovo)


10 bis. invita la Commissione e gli Stati membri a tenere conto delle misure volontarie nonché della pressione sulla disponibilità dei terreni agricoli nell'attuazione delle misure in merito agli elementi caratteristici del paesaggio ad alta diversità;

Or. en



10 bis. sottolinea che l'obiettivo di raggiungere un 25 % della produzione biologica nel 2030 è lodevole e ambizioso sebbene rifiuti l'idea che possa diventare un obbligo giuridico senza tener conto dell'evoluzione del mercato e della sua domanda;

Or. es

Emendamento 547

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João FerreiraProposta di risoluzioneParagrafo 10 ter (nuovo)


10 ter. deplora l'utilizzo di concetti e definizioni semplicistiche di silvicoltura, che definiscono le foreste semplicemente come percentuale di terreni con copertura arborea, il che comporta l'adozione di concetti ugualmente semplicistici di deforestazione e di riforestazione, con la conseguente classificazione, ad esempio, di vaste monocolture come riforestazione; avverte che le foreste non possono essere considerate soltanto come serbatoi di carbonio; chiede di adottare una definizione di foresta che comprenda la diversità biologica, sociale e culturale rappresentata dalle foreste reali, dove gli ecosistemi, gli habitat e le comunità locali vengono tutelati;

Or. pt



10 ter. sottolinea il ruolo che gli appalti pubblici possono svolgere nel contribuire alla transizione verso maggiori pratiche di agricoltura ecologica in Europa e chiede di introdurre un obiettivo minimo obbligatorio in materia di sostenibilità nel quadro legislativo dell'UE in materia di appalti pubblici in modo da assicurare che almeno il 30 % dei contratti per i servizi alimentari e di ristorazione sia aggiudicato in conformità del regolamento (UE) 2018/8481 bis;

_________________1 bis Regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio, del

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IT

30 maggio 2018, relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio (GU L 150 del 14.6.2018, pag. 1).

Or. en

Emendamento 549Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert Lins, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 10 ter (nuovo)


10 ter. sottolinea la necessità di presentare alternative idonee qualora siano poste in essere restrizioni per garantire che gli agricoltori abbiano accesso a un adeguato ventaglio di soluzioni di protezione delle loro colture e piante sicure, efficaci e a prezzi accessibili, nonché alle ultime conoscenze, alla tecnologia e ai migliori servizi di consulenza;

Or. en

Emendamento 550Roberta MetsolaProposta di risoluzioneParagrafo 10 ter (nuovo)


10 ter. sottolinea l'importanza della biodiversità nel garantire l'adeguatezza nutrizionale; ritiene che gli agricoltori debbano essere sostenuti per promuovere diete sostenibili, ponendo l'accento su varietà di piante e razze di animali ricche dal punto di vista nutrizionale, che siano più adatte all'ambiente locale e contribuiscano alla biodiversità locale;

Or. en

Emendamento 551

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IT

Hermann TertschProposta di risoluzioneParagrafo 10 ter (nuovo)


10 ter. è favorevole allo sviluppo delle nuove tecniche di editing del genoma affinché gli agricoltori dispongano di maggiori e migliori strumenti per adeguare le loro pratiche agli obblighi derivanti dalla strategia sulla biodiversità per il 2030; invita la Commissione ad apportare le opportune modifiche al quadro giuridico vigente affinché non rappresenti un freno all'innovazione nella selezione vegetale; sottolinea che l'eliminazione dei pesticidi chimici potrà essere realizzata solo con l' accesso da parte degli agricoltori ad alternative efficaci per la lotta contro i nuovi organismi nocivi e le nuove malattie che affliggono l'agricoltura mediterranea;

Or. es

Emendamento 552Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 10 quinquies (nuovo)


10 quinquies. osserva che la coltivazione di colture geneticamente modificate è incompatibile con l'agricoltura biologica e compromette quindi l'obiettivo di aumentare la quantità di terreni destinati alla produzione biologica nell'UE, in particolare alla luce del problema dell'impollinazione indiretta con colture non geneticamente modificate;

Or. en


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IT


10 quater. osserva che le colture geneticamente modificate riducono la diversità genetica e che le caratteristiche geneticamente modificate più comuni della tolleranza agli erbicidi e della produzione di proteine Bt hanno effetti negativi sulla biodiversità; sottolinea che le colture tolleranti agli erbicidi determinano un aumento dell'utilizzo di erbicidi "complementari"1 bis; osserva che la prima coltura geneticamente modificata disponibile in commercio è stata resa tollerante agli erbicidi;

_________________1 bis Cfr. ad esempio Bonny, S., "Genetically Modified Herbicide-Tolerant Crops, Weeds, and Herbicides: Overview and Impact" (Colture tolleranti agli erbicidi geneticamente modificate, piante infestanti ed erbicidi: visione d'insieme e impatto), Environmental Management, gennaio 2016, 57(1), pagg. 31-48, https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26296738, Benbrook, C.M., "Impacts of genetically engineered crops on pesticide use in the U.S. - the first sixteen years" (Effetti delle colture geneticamente modificate sull'uso dei pesticidi negli Stati Uniti – i primi sedici anni), Environmental Sciences Europe 24, 24 (2012), https://enveurope.springeropen.com/articles/10.1186/2190-4715-24-24 and Schütte, G., Eckerstorfer, M., Rastelli, V. et al., "Herbicide resistance and biodiversity: agronomic and environmental aspects of genetically modified herbicide-resistant plants" (Resistenza agli erbicidi e biodiversità: aspetti agronomici e ambientali delle piante resistenti agli erbicidi geneticamente modificate), Environmental Sciences Europe 29, 5 (2017), https://link.springer.com/article/10.1186/s12302-016-0100-y e

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IT

https://www.researchgate.net/publication/292944439_Trends_in_glyphosate_herbicide_use_in_the_United_States_and_globally.

Or. en

Emendamento 554Hermann TertschProposta di risoluzioneParagrafo 10 quater (nuovo)


10 quater. sottolinea che l'attività di caccia ben gestita è uno strumento di grande valore per la conservazione della biodiversità; osserva che le popolazioni di specie classificate come "selvaggina", se catturate in maniera sostenibile, possono essere conservate in modo permanente con grandi benefici per gli ecosistemi naturali;

Or. es



11. sottolinea che tutte le attività di pesca devono essere in linea con i livelli di rendimento massimo sostenibile, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali e l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili;

11. sottolinea che tutte le attività di pesca devono essere in linea con i livelli di rendimento massimo sostenibile, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali e l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili; invita la Commissione e gli Stati membri a prendere provvedimenti per sviluppare e attuare metodi di cattura, sbarco e macellazione meno aggressivi per i pesci, al fine di ridurre lo stress e migliorare la qualità del pesce; osserva che la crescita delle popolazioni ittiche dovrebbe avere l'obiettivo di aumentare la biodiversità e non di aumentare il consumo umano di pesce; sottolinea che la cattura di pesce

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IT

per nutrire i pesci carnivori di allevamento costituisce una delle cause della perdita di biodiversità marina nonché un'importante questione relativa al benessere degli animali ed è pertanto una pratica cui si dovrebbe porre fine;

Or. en




11. sottolinea che tutte le attività di pesca devono essere in linea con i livelli di rendimento massimo sostenibile, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali e l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili; auspica una gestione strategica che includa da un lato una forte opera di sensibilizzazione degli operatori per creare i presupposti di una nuova cultura di gestione dei rifiuti sia in mare che nei porti, e dall'altro lo sviluppo di progetti che siano in grado di incentivare la raccolta di rifiuti marittimi da parte degli operatori del comparto ittico, attraverso il riconoscimento del ruolo strategico che questi già svolgono e possono ulteriormente svolgere nella pulizia dei mari;

Or. it



11. sottolinea che tutte le attività di pesca devono essere in linea con i livelli di rendimento massimo sostenibile, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali e l'eliminazione delle catture

11. deplora che l'impegno dell'UE a rispettare appieno il rendimento massimo sostenibile (MSY) entro il 2020, che ha costituito un obiettivo fondamentale della politica comune della pesca, non sia stato

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accessorie di specie sensibili; onorato; sottolinea che tutte le attività di pesca devono essere in linea con i livelli di MSY, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali e l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili; invita la Commissione e gli Stati membri a impegnarsi a favore della ricostituzione completa degli habitat marini e degli stock ittici al di sotto dell'MSY utilizzando un approccio basato sugli ecosistemi alla gestione della pesca entro il 2030;

Or. en




11. sottolinea che tutte le attività di pesca devono essere in linea con i livelli di rendimento massimo sostenibile, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali e l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili; raccomanda di raccogliere costantemente i dati in modo da valutare meglio i criteri di sostenibilità ed evitare che siano istituite zone di pesca ove si sia accertata l'esistenza di ecosistemi marini vulnerabili;

Or. en




11. sottolinea che tutte le popolazioni ittiche dovrebbero essere ripristinate a livelli che possano produrre un rendimento massimo sostenibile, mostrino una distribuzione della popolazione per età e dimensione indicativa di uno stock

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in buone condizioni e siano gestiti in linea con un approccio basato sugli ecosistemi, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali, l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili e la minimizzazione dei danni agli habitat dei fondali;

Or. en

Emendamento 560Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneParagrafo 11



11. sottolinea che è opportuno attuare una gestione ecosistemica, ricostituendo e mantenendo tutte le popolazioni ittiche al di sopra dei livelli di biomassa in grado di produrre il rendimento massimo sostenibile (MSY), con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali, l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili e la minimizzazione dei danni ai fondali marini e agli ecosistemi bentonici;

Or. en




11. sottolinea che tutte le attività di pesca devono essere in linea con i livelli di rendimento massimo sostenibile e che è opportuno rafforzare il sostegno ai paesi partner a favore di una pesca sostenibile, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali, non dichiarate e non regolamentate e l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili;

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IT

Or. fr




11. sottolinea che tutte le attività di pesca devono essere in linea con i livelli di rendimento massimo sostenibile o con i livelli di rendimento economico massimo sostenibile, se del caso, in particolare nel Mar Mediterraneo, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali e l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili;

Or. en




11. sottolinea che tutte le attività di pesca devono essere in linea con i livelli di rendimento massimo sostenibile, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali e l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili, comprese, se del caso, pesanti sanzioni per coloro che violano i divieti pertinenti;

Or. ro



11. sottolinea che tutte le attività di pesca devono essere in linea con i livelli di rendimento massimo sostenibile, con una

11. sottolinea che nessuna attività di pesca può superare il livello fissato dall'applicazione coerente del principio di

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tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali e l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili;

precauzione, ma dovrebbe rimanere al di sotto di tale livello, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali e l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili;

Or. cs

Emendamento 565Michal Wiezik, Radan Kanev, Sirpa PietikäinenProposta di risoluzioneParagrafo 11



11. sottolinea che tutte le attività di pesca devono essere in linea con i livelli di rendimento massimo sostenibile, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali e l'eliminazione delle catture accessorie di specie sensibili nonché la cattura di pesce per nutrire i pesci carnivori di allevamento;

Or. en

Emendamento 566Alexander Bernhuber, Christine Schneider, Marlene Mortler, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 11



11. sottolinea che tutte le attività di pesca commerciale devono essere in linea con i livelli di rendimento massimo sostenibile, con una tolleranza zero per le pratiche di pesca illegali e le catture accessorie di specie sensibili che dovrebbero essere evitate e ridotte per quanto possibile;

Or. en


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IT


11 bis. ricorda che l'UE si è impegnata a ricostituire appieno la vita marina; invita la Commissione ad arrestare il degrado degli oceani e a rafforzare la resilienza e la biodiversità degli oceani, presentando un piano d'azione ambizioso per conservare le risorse della pesca e proteggere gli ecosistemi marini entro il 2021; esprime particolare preoccupazione in merito allo stato di conservazione dei pesci migratori, di cui molte specie sono minacciate di estinzione; sottolinea pertanto che occorre profondere maggiori sforzi nella loro protezione e nel ripristino dei loro numeri a livelli sani e sostenibili;

Or. en

Emendamento 568Michal Wiezik, Radan Kanev, Sirpa Pietikäinen, Lídia PereiraProposta di risoluzioneParagrafo 11 bis (nuovo)


11 bis. sottolinea che qualsiasi aumento della produzione acquicola dovrebbe basarsi su una produzione estensiva a basso livello trofico come le alghe, i bivalvi e i sistemi di pesci da stagno che offrono servizi ecosistemici, hanno minori emissioni di carbonio e possono ridurre la pressione sulle risorse terrestri e marine e sulla biodiversità, nonché si allontanano dai pesci di allevamento intensivo che dipendono da un uso inefficiente delle risorse marine e terrestri e producono maggiori emissioni di carbonio;

Or. en

Emendamento 569Maria ArenaProposta di risoluzioneParagrafo 11 bis (nuovo)


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IT

11 bis. invita inoltre la Commissione e gli Stati membri ad assicurare una piena ed efficace attuazione del regolamento (UE) 2016/23361 bis alle zone vicine per proteggere gli ecosistemi marini vulnerabili, ivi comprese le montagne sottomarine, laddove siano notoriamente o probabilmente presenti nelle acque profonde;

_________________1 bis GU L 354 del 23.12.2016, pag. 1.

Or. en



11 ter. invita inoltre la Commissione e gli Stati membri ad assicurare una piena ed efficace attuazione del regolamento (UE) 2016/23361 bis alle zone vicine per proteggere gli ecosistemi marini vulnerabili, ivi comprese le montagne sottomarine, laddove siano notoriamente o probabilmente presenti nelle acque profonde;

_________________1 bis GU L 354 del 23.12.2016, pag. 1.

Or. en

Emendamento 571Sirpa PietikäinenProposta di risoluzioneParagrafo 11 ter (nuovo)


11 ter. invita inoltre la Commissione e gli Stati membri ad assicurare una piena ed efficace attuazione del regolamento (UE)

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IT

2016/2336 alle zone vicine per proteggere gli ecosistemi marini vulnerabili, ivi comprese le montagne sottomarine, laddove siano notoriamente o probabilmente presenti nelle acque profonde;

Or. en

Emendamento 572Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 11 bis (nuovo)


11 bis. sottolinea che il conseguimento di un obiettivo di protezione mediante una cifra di conservazione (percentuale) ha minore importanza rispetto alla qualità delle zone di protezione istituite, che coprono realmente un'area con un valore ecologico;

Or. en



11 bis. sottolinea che alcuni punti critici per la biodiversità nell'Unione europea si trovano in uno stato di criticità, ad esempio l'area del Mediterraneo, e che è opportuno intensificare gli sforzi di conservazione e ripristino, segnatamente a livello regionale;

Or. en


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IT


11 bis. chiede che il Consiglio dell'Unione europea renda pubblici in maniera proattiva tutti i documenti connessi all'adozione dei regolamenti sui totali ammissibili di catture (TAC), in linea con la raccomandazione della Mediatrice europea nel caso 640/2019/FP;

Or. en



11 bis. invita la Commissione a richiedere valutazioni di impatto sugli ecosistemi di tutte le attività di pesca, anche in merito alla capacità dell'ecosistema marino di mitigare i cambiamenti climatici e di adattarsi agli stessi;

Or. en



11 bis. invita la Commissione a richiedere valutazioni di impatto sugli ecosistemi di tutte le attività di pesca, anche integrando l'adattamento ai cambiamenti climatici e la mitigazione degli stessi;

Or. en

Emendamento 577Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzione

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IT



11 bis. sottolinea l'importanza del ruolo degli Stati membri nel controllo delle rispettive zone economiche esclusive e riafferma la sovranità degli Stati membri nelle acque di loro giurisdizione;

Or. fr



11 bis. ribadisce la sua richiesta di una piena attuazione della PCP al fine di ricostituire e mantenere le popolazioni ittiche al di sopra dei livelli di biomassa in grado di produrre il rendimento massimo sostenibile (MSY);

Or. en



11 ter. chiede un piano d'azione per la pesca che sostenga le popolazioni ittiche produttive e resilienti, includendo cuscinetti precauzionali per i cambiamenti climatici nel fissare i limiti di pesca, valutazioni d'impatto ambientale delle attività di pesca che includano considerazioni quali gli effetti sulla rete trofica, sulle specie non bersaglio e associate, sulle specie protette, sulle perturbazioni fisiche e sulla capacità dell'ecosistema di mitigare i cambiamenti climatici o di adattarsi agli stessi, maggiori misure per ridurre al minimo le

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IT

catture accidentali non bersaglio, un insieme chiaro e trasparente di criteri ambientali e sociali per l'assegnazione dei contingenti di pesca per massimizzare i benefici per l'ambiente e le comunità costiere e un netto miglioramento del controllo delle attività di pesca, compresa una transizione verso sistemi di monitoraggio elettronico a distanza obbligatori per tutte le flotte;

Or. en



11 ter. ricorda che l'UE si è impegnata a ricostituire appieno la vita marina; invita la Commissione ad arrestare il degrado degli oceani e a contrastare l'eutrofizzazione e l'acidificazione degli oceani, presentando un piano d'azione ambizioso per conservare le risorse della pesca e proteggere gli ecosistemi marini entro il 2021;

Or. en



11 ter. sottolinea l'importanza di proseguire e rafforzare la lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), nonché i controlli e le sanzioni contro le pratiche criminali ad essa associate, che con la loro attività intrinsecamente inquinante e illegale

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IT

contribuiscono al degrado dell'ambiente marino;

Or. en

Emendamento 582Maria ArenaProposta di risoluzioneParagrafo 11 ter (nuovo)


11 ter. invita la Commissione a richiedere valutazioni di impatto sugli ecosistemi basate su dati scientifici di tutte le attività di pesca, anche integrando l'adattamento ai cambiamenti climatici e la mitigazione degli stessi nonché le interazioni tra le prede e i predatori;

Or. en



11 ter. invita la Commissione a proporre misure legislative per definire e vietare i super pescherecci da traino affinché non intraprendano alcuna attività connessa alla pesca nelle acque dell'UE;

Or. en



11 quater. sottolinea che, come individuato dalla relazione di valutazione globale dell'IPBES per il 20191 bis e dal rapporto sulla biodiversità e la pandemia risultante dal seminario dell'IPBES per il

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IT

20201 ter, il commercio legale e illegale e l'utilizzo delle specie selvatiche contribuiscono in maniera significativa al declino della biodiversità e che la distruzione degli habitat naturali e lo sfruttamento delle specie selvatiche sono connessi all'insorgenza e alla diffusione di malattie infettive; invita la Commissione, al fine di contribuire a ridurre il rischio dell'insorgenza futura di malattie e zoonosi, ad adottare una legislazione preventiva per regolamentare in maniera rigorosa il commercio legale di specie selvatiche;

_________________1 bis IPBES (2019): relazione di valutazione globale sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici della piattaforma intergovernativa di politica scientifica per la biodiversità e i servizi ecosistemici.1 ter IPBES (2020) Rapporto sulla biodiversità e la pandemia risultante dal seminario della piattaforma intergovernativa per la biodiversità e i servizi ecosistemici.

Or. en

Emendamento 585Sirpa PietikäinenProposta di risoluzioneParagrafo 11 quater (nuovo)


11 quater. ricorda la necessità di un approccio olistico alla conservazione delle specie migratorie; esorta la Commissione a presentare un piano d'azione ambizioso per conservare le risorse della pesca e proteggere gli ecosistemi marini entro il 2021 che assicuri la conservazione di specie migratorie altamente sensibili dalla cattura accidentale della pesca;

Or. en

PE680.715v02-00 274/570 AM\1225089IT.docx

IT

Emendamento 586Maria ArenaProposta di risoluzioneParagrafo 11 quater (nuovo)


11 quater. ricorda l'impegno dell'UE a sostenere e promuovere la ricostituzione della vita marina; invita la Commissione a porre fine al degrado degli oceani presentando un piano d'azione europeo ambizioso entro il 2021 con l'obiettivo di conservare le risorse della pesca e salvaguardare i vari ecosistemi marini nell'Unione;

Or. en



11 quater. chiede una strategia per la riduzione dell'uso delle farine e degli oli di pesce prodotti dal pesce selvatico catturato a tal fine;

Or. en

Emendamento 588Anja Hazekamp, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneParagrafo 11 quinquies (nuovo)


11 quinquies. prende atto dell'importanza fondamentale delle popolazioni di balene per gli ecosistemi marini e sottolinea il ruolo essenziale di tali cetacei nel sequestro del carbonio e nella mitigazione dei cambiamenti climatici; invita gli Stati membri dell'UE a esortare la Commissione baleniera internazionale (IWC) ad affrontare formalmente le

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IT

attività di caccia alle balene a fini commerciali della Norvegia, che riducono le popolazioni di balene; deplora il ritiro del Giappone dall'IWC e invita la Commissione, il SEAE e gli Stati membri a esortare il Giappone a porre fine alle sue attività di caccia alle balene;

Or. en



11 quinquies. invita la Commissione ad adottare una legislazione supplementare che vieti l'importazione, il trasbordo, l'acquisto e la vendita di specie selvatiche prelevate, trasformate, trasportate o vendute in violazione delle normative del paese di raccolta/origine;

Or. en

Emendamento 590Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 11 sexies (nuovo)


11 sexies. sottolinea che la criminalità informatica connessa alle specie selvatiche rappresenta un'enorme minaccia per la biodiversità, poiché non esiste una legislazione adeguata per contrastarla; rileva che la crescita del commercio online e la sua accessibilità hanno consentito ai criminali informatici di ottenere l'accesso a un ampio mercato internazionale; invita la Commissione ad avvalersi dell'imminente revisione della direttiva sul commercio elettronico in modo da inserire tale questione nelle sue disposizioni e dare priorità alla lotta ai reati online contro le specie selvatiche

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IT

quale parte fondamentale della strategia sulla biodiversità e dell'elaborazione del piano d'azione post-2020 contro il traffico illegale di specie selvatiche;

Or. en

Emendamento 591Anja Hazekamp, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneParagrafo 11 septies (nuovo)


11 septies. ricorda il suo fermo sostegno al mantenimento della moratoria globale della caccia alle balene a fini commerciali e un divieto del commercio internazionale di prodotti ricavati dalle balene; esorta la Norvegia e il Giappone a porre fine alle loro operazioni di caccia alle balene;

Or. en

Emendamento 592Anja Hazekamp, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneParagrafo 11 sexies (nuovo)


11 sexies. invita le Isole Fær Øer a interrompere la loro controversa caccia annuale alle balene pilota, nota anche come Grindadràp; invita la Commissione europea e gli Stati membri a sollevare e tenere costantemente aperta con le Isole Fær Øer tale questione, allo scopo di abolire tale pratica;

Or. en

Emendamento 593Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 11 septies (nuovo)


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IT

11 septies. sottolinea che la caccia da trofeo contribuisce allo sfruttamento delle risorse naturali esercitando una pressione insostenibile sulle specie a rischio, senza apportare alcuna fonte significativa di reddito alle popolazioni delle zone rurali o contribuire in maniera considerevole alla conservazione delle specie selvatiche; invita la Commissione a eliminare tale inutile minaccia per la biodiversità vietando l'importazione dei trofei di caccia e sostenendo la fornitura di fonti alternative di finanziamento per la conservazione onde sostituire i flussi di proventi esistenti che fanno affidamento alla caccia da trofeo, porre l'accento sul valore della biodiversità e sui servizi ecosistemici forniti e incoraggiare e premiare gli investimenti da realizzare nella natura e i benefici che possono essere conseguiti dalle comunità locali attraverso il loro uso non consumistico ed ecologicamente sostenibile;

Or. en

Emendamento 594Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 11 octies (nuovo)


11 octies. sottolinea che la cattura di pesce per nutrire i pesci carnivori di allevamento costituisce una delle cause della perdita di biodiversità marina nonché un'importante questione relativa al benessere degli animali ed è pertanto una pratica cui si dovrebbe porre fine; sottolinea che occorre porre attenzione senza indugio alla sofferenza del pesce selvatico in fase di cattura e di macellazione;

Or. en

PE680.715v02-00 278/570 AM\1225089IT.docx

IT

Emendamento 595Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 11 nonies (nuovo)


11 nonies. osserva che la produzione di pellicce, che comporta il confinamento di migliaia di animali non addomesticati di un genotipo analogo in stretta vicinanza reciproca in condizioni di stress cronico può compromettere in maniera significativa il benessere degli animali e aumenta la loro sensibilità alle malattie infettive, come si è verificato con la COVID-19 nel visone; esorta la Commissione e gli Stati membri a riconoscere i rischi posti alla salute pubblica e alla biodiversità dal mantenimento dell'allevamento di animali da pelliccia, che rappresenta un settore non essenziale; chiede agli Stati membri, laddove la pratica sia tuttora legale, di adottare misure legislative per vietare la produzione di pellicce e alla Commissione di vietare il trasporto, l'importazione e l'esportazione del visone vivo nell'UE;

Or. en

Emendamento 596Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 11 decies (nuovo)


11 decies. invita la Commissione, al fine di contribuire a ridurre il rischio dell'insorgenza futura di malattie e zoonosi, ad adottare una legislazione preventiva per regolamentare in maniera rigorosa il commercio legale di specie selvatiche;

Or. en

Emendamento 597

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IT

Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 11 undecies (nuovo)


11 undecies. esorta la Commissione a rivedere la direttiva sulla tutela penale dell'ambiente e ad affrontare le disparità nella sua applicazione da parte degli Stati membri; chiede l'inclusione in tale normativa dei reati ambientali, come la pesca INN e la caccia illegale; sottolinea la necessità di riconoscere i reati contro le specie selvatiche come grave attività criminale che dovrebbe essere pesantemente sanzionata, soprattutto nel contesto della criminalità organizzata (transnazionale);

Or. en

Emendamento 598Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 11 duodecies (nuovo)


11 duodecies. sottolinea che, quando hanno successo, le zone marine protette (ZMP) offrono notevoli vantaggi socioeconomici, in particolare per le comunità costiere, la pesca e il settore del turismo, e possono svolgere funzioni ambientali essenziali per la riproduzione e la resilienza degli stock ittici (fornendo zone di riproduzione e di popolamento);

Or. en

Emendamento 599Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 11 terdecies (nuovo)


11 terdecies. invita la Commissione,

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IT

nella sua attuazione di un approccio ecosistemico alla gestione della pesca, a continuare a sostenere i piani volti a migliorare la selettività e la sopravvivenza di specie non bersaglio, a ridurre l'impatto della pesca sugli ecosistemi marini e a tenere conto dei risultati degli studi che dimostrano l'impatto negativo che determinate pratiche hanno sugli stock, sulla biodiversità degli oceani e sugli ambienti marini, limitandone o vietandone fortemente l'uso;

Or. en

Emendamento 600Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 11 quaterdecies (nuovo)


11 quaterdecies. prende atto con preoccupazione delle conclusioni dell'Agenzia europea dell'ambiente secondo cui nelle acque costiere europee continuano ampie perturbazioni fisiche dei fondali marini, in particolare a seguito della pesca con reti a strascico;

Or. en



12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità a obiettivi specifici in materia di conservazione e ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare nelle zone marine protette e la pesca con reti a strascico estesa nelle zone marine

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IT

protette designate per gli habitat dei fondali sensibili; insiste inoltre affinché gli obiettivi in materia di biodiversità per le zone marine protette si basino sulle migliori informazioni scientifiche disponibili, in modo che gli obiettivi siano raggiungibili e tengano conto degli effetti dei cambiamenti climatici in quanto è possibile un cambiamento della distribuzione delle specie, ossia è fondamentale salvaguardare una gestione flessibile per garantire risposte adeguate agli effetti dei cambiamenti climatici al fine di assicurare che gli obiettivi in materia di biodiversità siano conseguiti in un mondo in cambiamento;

Or. en

Emendamento 602Ulrike Müller, Nils Torvalds, Linea Søgaard-Lidell, Andreas Glück, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 12



12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; riconosce, tuttavia, che le pratiche agricole e forestali e altre forme di attività umana non contraddicono di per sé gli obiettivi di conservazione delle aree protette e gli elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità dei terreni agricoli e possono essere persino vantaggiose per il loro conseguimento; sottolinea, a tale riguardo, che l'uso produttivo deve rimanere un'opzione, tenendo conto delle condizioni locali specifiche; invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. en

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IT




12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione a evitare tutte le attività umane distruttive nelle zone marine protette, ivi compresi la pesca con reti a strascico o lo sfruttamento del petrolio e del gas; invita la Commissione ad adottare misure volte a ridurre al minimo l'impatto dello sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare nelle zone protette, segnatamente tenendo conto della dimensione di conservazione e ripristino dalla fase di definizione dei progetti e durante le fasi che incidono maggiormente sugli ecosistemi marini, ad esempio l'installazione dei progetti;

Or. en




12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e a vietare la pesca con reti a strascico in tutte le zone marine protette europee; invita la Commissione a tenere conto dei risultati degli studi da cui emergono gli impatti negativi delle tecniche di pesca quali gli attrezzi di

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IT

fondo o i dispositivi di concentrazione del pesce (FAD) vietandone l'utilizzo;

Or. en




12. invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. it




12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente, ma che in tutti i casi si dovrebbe tenere conto delle esigenze economiche, sociali e culturali di cui all'articolo 2, paragrafo 3, della direttiva Habitat nonché delle particolarità regionali e locali; invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare al di fuori dell'ambito di applicazione della legislazione vigente e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. en


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IT




12. riconosce l'opportunità di consentire nelle aree protette lo sviluppo di attività economiche sostenibili, e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. it




12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente, che dovrebbero riguardare anche la silvicoltura sostenibile, e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; insiste, tuttavia, affinché il turismo, la caccia e qualsiasi altro uso ricreativo delle foreste siano consentiti anche nelle zone rigorosamente protette; invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. fi



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IT


12. riconosce l'opportunità di consentire nelle aeree protette lo sviluppo di attività economiche sostenibili, e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. it




12. invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. en




12. ribadisce inoltre che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione a vietare tutte le attività umane distruttive nelle zone marine protette, tra cui determinati utilizzi delle tecniche di pesca quali gli attrezzi di fondo e i dispositivi di concentrazione del

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IT

pesce (FAD) nonché lo sfruttamento del petrolio e del gas;

Or. en




12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente, istituendo aree sottoposte a protezione elevata volte a ripristinare gli habitat e gli stock ittici, e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. ro

Emendamento 613Christophe HansenProposta di risoluzioneParagrafo 12



12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione ad assicurare che lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare si basi su valutazioni rigorose degli impatti sulla biodiversità e sugli ecosistemi e a evitare la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. en

Emendamento 614

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IT

Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneParagrafo 12



12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e a vietare la pesca con attrezzi di fondo e altre attività industriali e distruttive nelle zone marine protette;

Or. en




12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente, sulla base delle specifiche esigenze locali, e che le attività realizzate in dette aree non dovrebbero mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione ad attuare politiche volte a prevenire lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. en



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IT


12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente; invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. en




12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione a eliminare gradualmente e a vietare in ultima analisi lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. en

Emendamento 618Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 12



12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione a evitare la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

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IT

Or. en

Emendamento 619Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 12



12. invita la Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, a presentare criteri e orientamenti per la pianificazione adeguata della gestione delle aree protette designate; invita la Commissione a evitare la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. en




12. ribadisce che, per quanto riguarda le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione a limitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

Or. es



12. ribadisce che, per quanto riguarda 12. ribadisce che, per quanto riguarda

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IT

le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e la pesca con reti a strascico nelle zone marine protette;

le aree protette, occorre dare priorità alla conservazione e al ripristino dell'ambiente e che nessuna attività realizzata in dette aree dovrebbe mettere a rischio tale obiettivo; invita la Commissione a evitare lo sviluppo futuro delle energie rinnovabili in mare e la pesca non selettiva nelle zone marine protette;

Or. en



12 bis. accoglie con favore la strategia dell'UE per le energie rinnovabili offshore ed esorta la Commissione a garantire il rispetto del principio di precauzione; sottolinea che le future energie rinnovabili offshore dovranno rispettare appieno la biodiversità, in particolare gli obiettivi stabiliti nella direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino, nella direttiva Habitat e nella direttiva Uccelli, e tenere conto degli effetti cumulativi; invita inoltre la Commissione ad adottare una strategia comune coerente per la graduale eliminazione delle attuali attività di perforazione di petrolio e gas offshore entro il 2035;

Or. en

Emendamento 623Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 12 bis (nuovo)


12 bis. ricorda che le foreste ospitano l'80 % della biodiversità terrestre mondiale e che la deforestazione, in particolare delle foreste tropicali,

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IT

continua a un ritmo catastrofico; sottolinea che le pratiche agricole non sostenibili sono una causa importante della deforestazione e del degrado degli ecosistemi nel mondo; sottolinea che lo sviluppo dell'agroecologia svolgerà un ruolo fondamentale nella preservazione della biodiversità e invita l'UE e gli Stati membri a promuoverlo a livello mondiale;

Or. fr



12 bis. ricorda che, secondo l'Agenzia europea dell'ambiente, nelle acque costiere europee si verificano ampie perturbazioni fisiche dei fondali marini, in particolare a seguito della pesca con reti a strascico; prende atto delle restrizioni esistenti sulla pesca a strascico in atto nelle acque costiere del Mar Mediterraneo a norma del regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio; invita la Commissione a estendere tali restrizioni spaziali in tutte le acque costiere dell'Unione, al fine di proteggere gli habitat sensibili e sostenere la pesca artigianale a basso impatto;

Or. en



12 bis. evidenzia che il mantenimento e lo sviluppo di aree aperte adibite a prato stabile e prato pascolo deve essere perseguito quale obiettivo prioritario per

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IT

la tutela delle specie a rischio di uccelli selvatici ed impollinatori, prioritariamente legate a questo tipo di ambiente, anche tramite il disboscamento di aree degradate costituite da essenze di scarsa valenza ambientale;

Or. it

Emendamento 626Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 12 bis (nuovo)


12 bis. sottolinea il grande potenziale che l'economia blu può altresì apportare alla conservazione e al ripristino delle risorse marine, soprattutto a vantaggio delle comunità che vivono nelle zone marine protette e nelle loro vicinanze, e il ruolo di primo piano che l'Europa può svolgere nel mondo in tale settore, in conformità dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;

Or. en



12 bis. prende atto con preoccupazione delle conclusioni dell'Agenzia europea dell'ambiente secondo cui nelle acque costiere europee continuano ampie perturbazioni fisiche dei fondali marini, in particolare a seguito della pesca con reti a strascico; invita la Commissione a limitare la pesca con reti a strascico in prossimità della costa e nelle zone costiere per proteggere la parte più produttiva dei nostri mari;

Or. en

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IT



12 bis. conviene sul fatto che la pesca a strascico sia una delle tecniche più dannose per la biodiversità marina e invita la Commissione a includere misure per eliminare gradualmente questo tipo di pesca nell'ambito del piano d'azione che proporrà nel 2021 per la conservazione delle risorse alieutiche e la protezione degli ecosistemi marini;

Or. cs



12 bis. chiede uno studio approfondito delle zone protette in tutta Europa, poiché per predisporre eventuali nuove zone protette serve una valutazione scientifica recente dell'efficacia e dell'applicazione delle zone protette terrestri esistenti;

Or. fr



12 bis. sottolinea che le definizioni e i criteri per l'uso sostenibile delle foreste e per il loro ripristino devono essere stabiliti rispettando, nel contempo, il processo Forest Europe e devono essere resi giuridicamente vincolanti solo laddove un'azione volontaria non apporti alcun

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IT

risultato;

Or. fi



12 bis. evidenzia l'impatto del mantenimento delle zone umide sia in aeree interne che costiere attraverso l'acquacoltura estensiva in acqua dolce e salmastra come elemento per incrementare la biodiversità;

Or. it



12 bis. evidenzia l'impatto del mantenimento delle zone umide sia in aree interne che costiere attraverso l'acquacoltura estensiva in acqua dolce e salmastra come elemento per incrementare la biodiversità;

Or. it



12 bis. incoraggia la Commissione a intensificare la collaborazione in particolare per gli ecosistemi marini e la designazione dei corridoi ecologici

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IT

marini;

Or. en

Emendamento 634Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 12 ter (nuovo)


12 ter. ricorda che 1,6 miliardi di persone dipendono direttamente dalle foreste per il loro sostentamento e che la lotta contro la deforestazione nei paesi partner è un nodo importante e contribuisce al conseguimento di diversi obiettivi di sviluppo sostenibile; invita la Commissione e gli Stati membri a rafforzare e coordinare i loro sforzi di sostegno ai paesi partner attraverso partenariati dedicati alla gestione sostenibile delle foreste che riconoscano il ruolo essenziale delle comunità locali e ne promuovano la partecipazione ai processi decisionali;

Or. fr



13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

soppresso

Or. fr

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IT

Emendamento 636Ulrike Müller, Nils Torvalds, Andreas Glück, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 13



13. sottolinea la necessità di coerenza tra la strategia forestale dell'Unione europea, la legge sul clima e la strategia sulla biodiversità, conformemente alla competenza degli Stati membri in materia di silvicoltura; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale; osserva con grande preoccupazione che le foreste sono sempre più soggette a pressioni generate da eventi quali gli incendi boschivi, le infestazioni di scolitidi, le ondate di calore e la siccità estrema; sottolinea che tali eventi minacciano le foreste non gestite in maniera più grave e devono essere tenuti in considerazione unitamente alle condizioni locali nel fissare obiettivi di protezione, bilanciando attentamente i requisiti di resistenza e di resilienza delle foreste con gli obiettivi di protezione della biodiversità; sottolinea l'importante ruolo della gestione sostenibile delle foreste nel far fronte alle suddette minacce nonché nell'aumentare il sequestro del carbonio nelle foreste, la biodiversità e altri servizi ecosistemici;

Or. en

Emendamento 637Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modiga nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneParagrafo 13


13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere


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IT

pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

finalizzata principalmente alla protezione e al ripristino dell'ecosistema forestale, essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità e avere un chiaro obiettivo di aumentare i pozzi naturali dell'UE; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale; esorta la Commissione e gli Stati membri a tenere pienamente conto dell'impatto sulla deforestazione causato dall'aumento nell'uso dei biocarburanti e della minaccia posta sia per la biodiversità che per il clima; invita pertanto la Commissione a riformare radicalmente le politiche dell'UE in materia di bioenergia, segnatamente rivedendo la direttiva sulle energie rinnovabili, e a escludere i biocarburanti dal sostegno;

Or. en




13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale; sottolinea la necessità di riconsiderare e rivedere in maniera critica le norme dell'UE per l'uso della biomassa forestale per la produzione di energia nel quadro della direttiva sulle energie rinnovabili per allinearla agli obiettivi della strategia dell'UE sulla

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IT

biodiversità per il 2030 e all'obiettivo dell'UE di diventare climaticamente neutra al più tardi entro il 2050;

Or. en




13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere basata sulla strategia sulla biodiversità; afferma con forza che, unitamente a una protezione rigorosa, le pratiche di gestione sostenibile dovrebbero altresì essere riconosciute come soluzione adeguata per la gestione di zone con un valore o un potenziale molto elevato di biodiversità e, in particolare, di quelle più vulnerabili ai cambiamenti climatici; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifiche disposizioni per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali nonché la gestione sostenibile, e osserva che tali disposizioni dovrebbero essere inserite anche nella strategia forestale;

Or. en

Emendamento 640Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin Hojsík, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 13


13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi

13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità, fissando come obiettivo centrale la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e dovrebbe aumentare i pozzi

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IT

forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

naturali dell'UE, proteggendo, conservando e rafforzando nel contempo la biodiversità; chiede l'inclusione di specifici obiettivi vincolanti per il ripristino e la successiva protezione degli ecosistemi forestali nell'ambito dello strumento legislativo per i nuovi obiettivi di ripristino giuridicamente vincolanti, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

Or. en




13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere coerente con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità;

Or. it

Emendamento 642Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert Lins, Petri Sarvamaa, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 13


13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali

13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere un fattore autonomo, olistico e coerente per le politiche relative alle foreste, ivi comprese la legge sul clima e la strategia sulla biodiversità; esorta la Commissione ad affrontare le misure specifiche delle foreste del Green Deal europeo nel

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IT

obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

comitato permanente forestale con un solido mandato conferitogli dalla strategia forestale dell'Unione europea; ribadisce che gli Stati membri continuano a decidere, come evidenziato nei pareri del Consiglio e del Parlamento sulla strategia forestale dell'UE, in merito alle politiche relative alla silvicoltura e alle foreste;

Or. en




13. riconosce che, in conformità della sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 19991 bis, le misure dell'UE sulla protezione delle foreste si fondano sulla base giuridica ambientale (attualmente l'articolo 192 TFUE); sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

_________________1 bis https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:61997CJ0164&from=HR

Or. en



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IT


13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi calibrati per la gestione sostenibile, il mantenimento delle foreste in uno stato di salute e di resilienza adeguato, nonché la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale fermi restando i principi di sussidiarietà dei singoli Stati membri;

Or. it




13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale; prende atto del graduale aumento della superficie forestale nell'Unione europea, in contrasto rispetto alla situazione di crescente deforestazione in diverse zone dell'Africa, dell'Asia e dell'America latina;

Or. es



PE680.715v02-00 302/570 AM\1225089IT.docx

IT


13. pone l'accento sui forti legami tra la strategia forestale e la strategia sulla biodiversità; sottolinea che la deforestazione è una delle cause principali della perdita di biodiversità; sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

Or. en




13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; sottolinea la necessità che la strategia forestale riconosca le competenze dell'UE in materia di protezione dell'ambiente, comprese le foreste; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

Or. en

Emendamento 648Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzione

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IT

Paragrafo 13



13. sottolinea l'importanza della strategia forestale dell'Unione europea quale strategia olistica in materia di foreste, che dovrebbe essere pienamente in linea e coerente con gli obiettivi della legge sul clima e della strategia sulla biodiversità, ivi compresi specifici obiettivi per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali del piano di ripristino della natura, e osserva che tali obiettivi dovrebbero tenere conto della situazione specifica negli Stati membri, in consultazione con le autorità nazionali;

Or. en




13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, associati a tempi brevi per la loro attuazione, e l'inserimento di tali obiettivi anche nella strategia forestale;

Or. ro

Emendamento 650Jytte GutelandProposta di risoluzioneParagrafo 13




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IT

pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, che riflettano appieno nel contempo le circostanze nazionali e locali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

Or. en




13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere autonoma; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella nuova strategia forestale;

Or. en



13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi

13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la legge sul clima e con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi

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IT

dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

Or. en




13. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi di indirizzo per la protezione e il ripristino degli ecosistemi forestali, e osserva che tali obiettivi dovrebbero essere inseriti anche nella strategia forestale;

Or. it



13 bis. sottolinea che la futura strategia forestale dell'UE dovrebbe essere utilizzata come quadro politico principale per coordinare tutte le politiche relative alla silvicoltura, compresi gli aspetti relativi alla biodiversità con la gestione forestale sostenibile (SFM) al centro, tenendo in debito conto i ruoli prevalenti delle politiche e delle leggi forestali degli Stati membri e del principio di sussidiarietà; sottolinea l'importante ruolo del comitato permanente per la silvicoltura e del gruppo di dialogo civile sulla silvicoltura e il sughero, quali fora principali per lo scambio di informazioni e la fornitura di pareri, consigli e

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IT

competenze alla Commissione sulle varie politiche e iniziative relative alle foreste e al settore forestale; sottolinea la necessità di tenere conto della diversità e delle diverse caratteristiche delle foreste europee nella loro dimensione ecologica, economica e sociale;

Or. it



13 bis. pone l'accento sull'approccio equilibrato nell'ambito della strategia forestale dell'Unione europea post-2020; sottolinea l'importanza delle foreste multifunzionali e della silvicoltura quale esempio di un'infrastruttura verde che fornisce servizi ecosistemici indispensabili (ad esempio legno di materiale rinnovabile, biodiversità, protezione del suolo e dell'acqua, gestione dei rischi naturali e funzioni sociali come le attività ricreative) per le persone, l'ambiente e l'economia e offre i presupposti per un'economia verde e regionale intelligente; osserva che le foreste possono realizzare il loro pieno potenziale per il clima e l'ambiente solo quando sono gestite in maniera sostenibile; sottolinea pertanto che la silvicoltura e la caccia prossime alla natura sono compatibili con il 10 % delle zone rigorosamente protette;

Or. en

Emendamento 656Norbert Lins, Christine Schneider, Christian Doleschal, Stefan Berger, Marlene Mortler, Jens Gieseke, Alexander BernhuberProposta di risoluzioneParagrafo 13 bis (nuovo)


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IT

13 bis. sottolinea l'importanza della gestione sostenibile delle foreste per la salute e la longevità degli ecosistemi forestali e la conservazione del ruolo multifunzionale delle foreste; evidenzia il potenziale dell'agroforestazione per migliorare e promuovere i servizi ecosistemici e la biodiversità dei terreni agricoli e per il sequestro del carbonio, aumentando al contempo la produttività delle aziende agricole; osserva che le foreste possono realizzare il loro pieno potenziale per il clima e l'ambiente solo quando sono gestite in maniera sostenibile; sottolinea pertanto la necessità di escludere la silvicoltura dal 10 % delle zone rigorosamente protette;

Or. en

Emendamento 657Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 13 bis (nuovo)


13 bis. prende atto delle misure amministrative proposte nella strategia sulla biodiversità, in particolare l'estensione delle zone forestali sottoposte a protezione e protezione rigorosa, e dell'assenza di definizioni chiare e di valutazioni d'impatto dettagliate; sottolinea che è necessario il pieno coinvolgimento degli Stati membri e dei portatori di interessi e che le condizioni nazionali dovrebbero essere tenute in considerazione nell'elaborazione di definizioni chiave importanti per l'attuazione della strategia; sottolinea che è opportuno prestare maggiore attenzione all'attuazione della vigente legislazione nazionale e dell'UE;

Or. en

Emendamento 658Jessica Polfjärd

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IT



13 bis. sottolinea che la nuova strategia forestale dell'Unione europea deve essere un fattore autonomo, olistico e coerente per le politiche relative alle foreste, ivi comprese la legge sul clima e la strategia sulla biodiversità; esorta la Commissione ad affrontare le misure specifiche delle foreste del Green Deal europeo nel comitato permanente forestale con un solido mandato conferitogli dalla strategia forestale dell'Unione europea; ribadisce che gli Stati membri continuano a decidere, come evidenziato nei pareri del Consiglio e del Parlamento sulla strategia forestale dell'UE, in merito alle politiche relative alla silvicoltura e alle foreste;

Or. en

Emendamento 659Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 13 bis (nuovo)


13 bis. sottolinea che l'indicatore della percentuale di gestione sostenibile delle foreste nei paesi dell'UE dovrebbe basarsi su dati solidi e non può basarsi sull'autocertificazione da parte dell'industria delle proprie pratiche; chiede che un comitato di esperti istituito a tal fine elabori indicatori nuovi e adattati che fungano da base per una definizione di gestione sostenibile delle foreste e di silvicoltura prossima alla natura e siano utilizzati ai fini dell'attuazione delle politiche e dei programmi del QFP e dei fondi per la ripresa;

Or. en

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IT

Emendamento 660Silvia Modig, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneParagrafo 13 bis (nuovo)


13 bis. esorta la Commissione a rivedere la direttiva sulle energie rinnovabili; sottolinea che i criteri di sostenibilità rivisti della direttiva sulle energie rinnovabili devono essere basati su dati scientifici e allineati all'accordo di Parigi, alla legge sul clima e alla strategia sulla biodiversità; insiste affinché sia almeno ridotto al minimo l'uso, nella produzione di energia, di alberi interi e colture alimentari e foraggere;

Or. en



13 bis. sottolinea che la crescente tendenza a considerare le foreste da una prospettiva prevalentemente economica e a limitarne il valore al legno che producono, ignorando nel contempo i benefici ambientali e sociali fondamentali che offrono, costituisce un grave ostacolo al conseguimento degli obiettivi di protezione e garanzia della biodiversità;

Or. pt

Emendamento 662Ulrike Müller, Nils Torvalds, Linea Søgaard-Lidell, Andreas Glück, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 13 bis (nuovo)


13 bis. sottolinea il contributo importante delle foreste multifunzionali e del settore

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IT

forestale nel conseguimento della neutralità climatica entro il 2050, fornendo alternative rinnovabili alle risorse e ai materiali di origine fossile, compresi i materiali da costruzione che fungono da stoccaggio di carbonio a lungo termine;

Or. en

Emendamento 663Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 13 ter (nuovo)


13 ter. ribadisce che Forest Europe conferma1 bis che gli indicatori paneuropei per la gestione sostenibile delle foreste non possono valutare il tasso quantificato di perdita di biodiversità forestale e propone di sviluppare indicatori nuovi o adattati;

_________________1 bis Forest Europe, 2015: Goals for European Forests (obiettivi per le foreste europee), disponibile all'indirizzo: https://foresteurope.org/wp-content/uploads/2016/11/MID_TERM_EvaluatG2020T_2015.pdf

Or. en

Emendamento 664Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 13 quater (nuovo)


13 quater. sottolinea che un aumento del raccolto e, di conseguenza, un aumento della superficie coltivata ostacolano sia gli obiettivi in materia di clima e biodiversità sia le popolazioni indigene europee1 bis; ritiene che nell'UE

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IT

debba aver luogo solo un uso circolare e a cascata delle risorse forestali e di altre risorse della biomassa che non comprometta l'azione per il clima e azioni di protezione e ripristino scientificamente fondate;

_________________1 bis https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12674-Forests-new-EU-strategy/F1300504

Or. en

Emendamento 665Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Martin Hojsík, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 13 quinquies (nuovo)


13 quinquies. ribadisce il suo invito1 bis a riconoscere le competenze, la responsabilità e i fondi disponibili dell'UE nel settore della protezione delle foreste e ribadisce che il successo della nostra azione esterna e della risposta dei nostri partner per proteggere le loro foreste dipende dal livello di efficacia e di ambizione che mettiamo in campo in relazione al nostro patrimonio naturale; invita pertanto la Commissione europea ad assumere ed esercitare pienamente le sue competenze nei settori della protezione delle foreste e dell'utilizzo prudente e razionale delle risorse forestali e, congiuntamente, la Commissione e gli Stati membri a garantire le norme più rigorose in materia di protezione ambientale e una maggiore coerenza tra i compiti di protezione e di ripristino delle foreste, tanto all'interno dell'UE quanto nella sua azione esterna;

_________________1 bis Risoluzione del Parlamento europeo del 16 settembre 2020 sul ruolo dell'UE nella protezione e nel ripristino delle

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IT

foreste del pianeta (2019/2156(INI)).

Or. en



14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sulla proforestazione, sulla riforestazione sostenibile e sull'inverdimento delle aree urbane; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento;

14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sulla proforestazione, sulla riforestazione sostenibile e sull'inverdimento delle aree urbane; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento; sottolinea che l'obiettivo dei 3 miliardi di alberi non deve diventare motivo di sostituzione delle foreste esistenti antiche e ricche di biodiversità con nuove piantagioni forestali povere di specie, poiché ciò sarebbe controproducente per l'obiettivo generale; ritiene che le zone urbane e periurbane, compresi gli ex terreni industriali e ripristinati, nonché i terreni agricoli, in particolare i terreni agroforestali, siano particolarmente adatti a tal fine, creando corridoi e collegando zone che rivestono un grande interesse sul piano della protezione della natura;

Or. en

Emendamento 667Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 14


14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sulla proforestazione, sulla riforestazione sostenibile e

14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sull'imboschimento sostenibile, sull'attuazione

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sull'inverdimento delle aree urbane; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento;

dell'agroforestazione, sulla riforestazione adattata al clima e sull'inverdimento delle aree urbane, riconoscendo le competenze giuridiche degli Stati membri in merito all'attuazione nel settore della silvicoltura nonché della pianificazione urbana e spaziale; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento;

Or. en

Emendamento 668María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 14



14. accoglie con favore l'impegno di piantare almeno 3 miliardi di alberi supplementari in Europa; sottolinea, tuttavia, che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero privilegiare la connettività ed essere basate sulla proforestazione, sulla riforestazione sostenibile e sull'inverdimento delle aree urbane; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento, nonché seguano gli orientamenti scientifici più recenti;

Or. en



14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero

14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero

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essere basate sulla proforestazione, sulla riforestazione sostenibile e sull'inverdimento delle aree urbane; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento;

essere basate sulla forestazione sostenibile, sulla riforestazione adattata al clima e sull'inverdimento delle aree urbane; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento garantendo inoltre le necessarie connessioni biologiche tra le diverse aree dei territori (urbane, rurali e protette);

Or. it




14. è favorevole allo sviluppo sostenibile delle foreste dell'UE, anche attraverso un imboschimento pianificato in maniera approfondita; sottolinea, tuttavia, che anche altri approcci quali la proforestazione, la riforestazione sostenibile e l'inverdimento delle aree urbane possono svolgere un ruolo importante; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento;

Or. en

Emendamento 671Christine Schneider, Christian Doleschal, Jessica Polfjärd, Pernille Weiss, Norbert Lins, Petri Sarvamaa, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 14


14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sulla proforestazione, sulla riforestazione sostenibile e sull'inverdimento delle aree urbane; invita

14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sulla multifunzionalità delle foreste, sulla riforestazione sostenibile e sull'inverdimento delle aree urbane; invita

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la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento;

la Commissione a garantire che tali iniziative siano compatibili con gli obiettivi economici, sociali ed ecologici, ivi compresi i cambiamenti climatici e gli obiettivi in materia di biodiversità connessi alle foreste dell'Europa, e ne favoriscano anche il conseguimento;

Or. en




14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sulla multifunzionalità delle foreste, sulla riforestazione sostenibile e sull'inverdimento delle aree urbane; invita la Commissione a garantire che tali iniziative siano compatibili con gli obiettivi economici, sociali ed ecologici connessi alle foreste dell'Europa e ne favoriscano anche il conseguimento;

Or. en




14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione devono essere basate su chiari principi ecologici, sulla proforestazione, sulla riforestazione sostenibile e sull'inverdimento delle aree urbane, assicurando nel contempo che alcune zone forestali rimangano intatte; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma

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IT

che ne favoriscano anche il conseguimento;

Or. en




14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sulla proforestazione, sulla riforestazione sostenibile, sulle misure volte a invertire il degrado degli ecosistemi e sull'inverdimento delle aree urbane; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento;

Or. en

Emendamento 675Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Lídia Pereira, Martin Hojsík, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 14



14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate su chiari principi ecologici, sulla proforestazione, sulla riforestazione sostenibile, sull'inverdimento delle aree urbane e sull'agroforestazione; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento;

Or. en

Emendamento 676Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika Bruna

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IT




14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sulla proforestazione, sulla riforestazione sostenibile, sulla promozione dell'agrosilvicoltura e sull'inverdimento delle aree urbane; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento;

Or. fr




14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sulla proforestazione, sulla silvicoltura vicina alla natura, sulla riforestazione sostenibile e sull'inverdimento delle aree urbane; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento;

Or. en



14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sulla proforestazione, sulla riforestazione sostenibile e

14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sulla gestione forestale attiva e sostenibile, sulla riforestazione e

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IT



Or. it




14. sottolinea che le attività di rimboschimento dell'Unione dovrebbero essere basate sui principi della nuova strategia forestale europea; invita la Commissione a garantire che tali iniziative non solo siano compatibili con gli obiettivi in materia di biodiversità ma che ne favoriscano anche il conseguimento;

Or. es



14 bis. sottolinea che la biodiversità può essere rafforzata in sintonia con l'aspetto commerciale, ricorda che le foreste europee (gestite in un quadro attento agli aspetti finanziari) svolgono un ruolo importante nel mantenimento e nel miglioramento della biodiversità, grazie alle maggiori conoscenze dei professionisti del settore; chiede la rivalutazione della professione di guardia campestre, che è essenziale per la gestione delle foreste europee;

Or. fr

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IT



14 bis. chiede che, dopo la messa a dimora, venga garantita una corretta e continua manutenzione per l'inverdimento delle aeree urbane che deve essere eseguito con materiale vegetale adatto alle caratteristiche pedoclimatiche, morfologiche e paesaggistiche del territorio e che ne garantisca il mantenimento;

Or. it



14 bis. sottolinea che il programma dei piani di inverdimento urbano per le città con almeno 20 000 abitanti dovrebbe essere rivisto e ampliato per includere le città e le aree densamente urbanizzate con meno di 20 000 abitanti, al fine di includere più zone urbane all'interno dell'Unione;

Or. en



14 ter. sottolinea che la tutela della biodiversità dovrebbe essere attuata in collaborazione con gli attori del territorio, affinché possa conferire valore aggiunto al valore finale dei prodotti (migliore

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IT

qualità del legno, valorizzazione commerciale delle esportazioni);

Or. fr



14 ter. sottolinea che progetti come la proforestazione, l'inverdimento, la riforestazione e l'architettura paesaggistica dovrebbero dare priorità alla flora indigena, al fine di creare o espandere zone di popolamento di piante indigene più adatte agli ecosistemi locali;

Or. en

Emendamento 685Roberta MetsolaProposta di risoluzioneParagrafo 14 quater (nuovo)


14 quater. sottolinea che gli sforzi di inverdimento non dovrebbero incentrarsi semplicemente sull'abbellimento di uno spazio specifico, ma dovrebbero piuttosto avvalersi della flora indigena, massimizzare la quantità di flora utilizzata nonché promuovere la crescita di fiori selvatici che sono di grande importanza per gli impollinatori;

Or. en



14 quater. ricorda che gli Stati

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IT

membri devono muovere verso una gestione sostenibile delle foreste, enfatizzando l'importanza del ruolo di queste ultime nello stoccaggio del carbonio;

Or. fr



14 quinquies. chiede che il sostegno alle iniziative di riforestazione e imboschimento sia incentrato su approcci integrati nei territori nazionali e transfrontalieri, tenendo conto delle condizioni socioeconomiche locali;

Or. fr



14 sexies. sottolinea che le piantagioni gestite in modo antropico possono essere preziose in termini di biodiversità, in particolare nei siti ubicati al di fuori delle foreste; sottolinea che il lavoro umano consente in alcuni casi di migliorare l'indice di biodiversità potenziale e può influenzare positivamente il ciclo di rigenerazione del suolo e del sottosuolo;

Or. fr


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IT


15. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione;

soppresso

Or. it

Emendamento 690Manuela RipaProposta di risoluzioneParagrafo 15



15. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione e catene commerciali che non abbiano alcun impatto sui terreni; suggerisce, visto il legame tra la deforestazione e l'emergere di (nuovi) agenti patogeni, di compiere un grande sforzo per mantenere intatta la copertura forestale nei paesi tropicali e propone che la politica commerciale debba consentire strumenti giuridicamente vincolanti per affrontare l'impatto dell'UE quale consumatore di beni e materiali che incidono sulle foreste in tutto il mondo;

Or. en

Emendamento 691Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez Ramos, Nicolae Ştefănuță, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 15

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IT



15. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione; è del parere che il nuovo quadro giuridico dell'UE debba prevenire l'ingresso nel mercato unico dell'UE di merci che hanno contribuito alla deforestazione come descritto nella risoluzione del 22 ottobre 2020 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti un quadro giuridico UE per fermare e invertire la deforestazione globale imputabile all'UE;

Or. en




15. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione; auspica che le future politiche esaltino il ruolo strategico delle foreste e delle filiere ad esse collegate e che vengano raddoppiati gli sforzi per promuovere la ricerca e l'innovazione in questi settori;

Or. it



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IT


15. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione; auspica che le future politiche esaltino il ruolo strategico delle foreste e delle filiere ad esse collegate e che vengano raddoppiati gli sforzi per promuovere la ricerca e l'innovazione in questi settori;

Or. it

Emendamento 694Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modiga nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneParagrafo 15



15. sottolinea che misure volontarie e meccanismi basati sul mercato, ad esempio l'etichettatura e le "tavole rotonde", sono sfortunatamente insufficienti per arrestare la deforestazione; invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE per arrestare la deforestazione basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione;

Or. en



15. invita la Commissione a presentare 15. invita la Commissione a presentare

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IT

senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione;

senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione; invita la Commissione a estendere rapidamente il quadro giuridico annunciato ad altri materiali e prodotti associati alla perdita di biodiversità;

Or. en




15. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili che non presentino rischi di deforestazione, degrado delle foreste, conversione e degrado degli ecosistemi e violazioni dei diritti umani;

Or. en

Emendamento 697Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 15



15. ribadisce il suo invito alla Commissione a presentare una proposta, previa valutazione d'impatto, relativa a un'azione a favore del ripristino delle foreste a livello mondiale e alla presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione, assicurando nel contempo la competitività delle imprese con sede nell'UE, in

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IT

particolare delle PMI;

Or. en




15. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza per le grandi imprese, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili, tenendo conto delle condizioni eterogenee negli Stati membri;

Or. en




15. invita la Commissione a considerare la possibilità di una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione, sulla base di una valutazione d'impatto approfondita che tenga conto delle diverse opzioni;

Or. en

Emendamento 700Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin Hojsík, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 15


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IT


15. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di degrado degli ecosistemi e di deforestazione;

Or. en




15. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione e di degrado degli ecosistemi;

Or. en




15. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione;

Or. it

Emendamento 703Nils Torvalds, Billy Kelleher, Linea Søgaard-Lidell, Andreas Glück, Ulrike Müller,

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IT

Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 15



15. invita la Commissione a presentare, previa valutazione d'impatto, una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione;

Or. en

Emendamento 704Ondřej Knotek, Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 15



15. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione, che dovrebbero applicarsi anche ai paesi terzi;

Or. en




15. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza, che garantisca la presenza di catene del valore sostenibili e che non presentino rischi di deforestazione;

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IT

Or. en



15 bis. sottolinea la necessità di ridurre il contatto tra la fauna selvatica e il bestiame, nonché tra la fauna selvatica e le persone; ritiene che sia opportuno considerare un divieto di commercio degli animali selvatici e restrizioni al commercio di animali quali gli animali da compagnia, di pellicce e di medicinali, nonché una lista positiva di specie consentite, per contrastare gli effetti della mancanza di controlli sanitari e delle regolamentazioni internazionali limitate; ritiene inoltre che, per ridurre la diffusione di malattie zoonotiche attraverso il commercio e per preservare le specie selvatiche negli ecosistemi globali, l'UE necessiti di maggiori e migliori controlli alle frontiere; è del parere che la criminalità transnazionale legata al traffico di specie selvatiche debba essere affrontata nell'ambito degli sforzi multilaterali contro la criminalità organizzata transnazionale;

Or. en

Emendamento 707Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 15 bis (nuovo)


15 bis. invita la Commissione ad analizzare e valutare se l'introduzione di un "prezzo sulla natura", che tenga conto del contributo della natura alla crescita economica, consentirebbe di limitare e razionalizzare lo sfruttamento e l'impatto

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IT

sulle specie e sugli ecosistemi e pertanto contribuirebbe a fermare la perdita biodiversità;

Or. en

Emendamento 708Alexander Bernhuber, Dolors Montserrat, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 15 bis (nuovo)


15 bis. deplora, in tale contesto, le decisioni adottate dai paesi terzi contrarie agli obiettivi dell'UE in materia di biodiversità per il 2030, come la decisione brasiliana del 2019 di consentire la coltivazione della canna da zucchero nella regione amazzonica; chiede sanzioni nel caso in cui siano adottate tali decisioni;

Or. en



15 bis. invita la Commissione a presentare senza indugio una proposta relativa a un quadro giuridico dell'UE basato su obblighi vincolanti relativi al dovere di diligenza in merito al commercio di specie selvatiche (a norma della Convenzione CITES), tenendo conto degli effetti sulla perdita di biodiversità nei paesi terzi;

Or. en


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IT


15 bis. chiede di vietare la sostanza attiva glifosato a causa dei suoi gravi effetti sulla salute delle persone, degli animali e del suolo e sugli ecosistemi;

Or. en

Emendamento 711Manuela RipaProposta di risoluzioneParagrafo 15 ter (nuovo)


15 ter. accoglie con favore l'impegno della strategia sulla biodiversità di rivedere entro il 2021 il piano d'azione dell'UE contro il traffico illegale di specie selvatiche per intensificare gli sforzi volti a combattere le specie selvatiche illegali sia all'interno dell'UE che a livello mondiale; invita la Commissione ad assicurare che il piano d'azione dell'UE post-2020 contro il traffico illegale di specie selvatiche sia pienamente integrato nella strategia sulla biodiversità per il 2030, riceva finanziamenti adeguati e includa basi di riferimento e indicatori misurabili affinché i progressi possano essere valutati e gli obiettivi raggiunti entro un determinato periodo di tempo;

Or. en



15 ter. ricorda che la biodiversità è minacciata dai cambiamenti climatici tramite calamità naturali e perturbazioni meteorologiche estreme, inclusi cicloni, tempeste, siccità, erosione, ondate di

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IT

calore e incendi, nonché innalzamento del livello del mare, aumento della temperatura della superficie del mare, inondazioni delle zone costiere e aumento dell'acidificazione degli oceani, e che le regioni costiere e le isole sono particolarmente colpite;

Or. en

Emendamento 713María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 16


16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE;

16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri e marine subirà una significativa riduzione in uno scenario di riscaldamento globale caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C e che tale aumento della temperatura sarà molto probabilmente superato con l'attuale tendenza; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE quale misura complementare per ridurre le emissioni di gas a effetto serra; sottolinea che gli assorbimenti di carbonio da parte dei pozzi naturali dovrebbero essere complementari e aggiuntivi all'attribuzione di un ordine di priorità alle rapide riduzioni delle emissioni dirette di gas a effetto serra, anche nell'attuazione dell'obiettivo dell'UE per il 2030 in materia di clima;

Or. en

Emendamento 714Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig,

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IT

Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneParagrafo 16



16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C, in particolare poiché le attuali tendenze in termini di emissioni, a livello sia globale che dell'UE, indicano che tale aumento della temperatura sarà molto probabilmente superato; ribadisce pertanto la necessità di aumentare ulteriormente in maniera significativa l'ambizione dell'UE a tale riguardo, dando priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE; sottolinea che gli assorbimenti di carbonio da parte dei pozzi non dovrebbero essere conteggiati, bensì essere aggiuntivi, rispetto all'obiettivo di riduzione del 55 % delle emissioni;

Or. en

Emendamento 715Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 16


16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del

16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni rispettose dell'ambiente e ispirate alla natura negli

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IT

clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE;

obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE, assicurando nel contempo di utilizzare il pieno potenziale delle risorse biogeniche al fine di conseguire l'eliminazione graduale dei combustibili fossili il più rapidamente possibile per raggiungere l'obiettivo dell'accordo di Parigi;

Or. en

Emendamento 716Ulrike Müller, Nils Torvalds, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 16



16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione e la gestione sostenibile dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE, assicurando nel contempo che il pieno potenziale delle risorse biogeniche sia utilizzato al fine di conseguire l'eliminazione graduale dei combustibili fossili nell'ottica di raggiungere l'obiettivo dell'accordo di Parigi;

Or. en



16. esprime preoccupazione per il fatto 16. esprime preoccupazione per il fatto

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IT

che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE;

che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE garantendo al contempo di utilizzare appieno il potenziale delle risorse biogeniche per ottenere l'eliminazione graduale dei combustibili fossili al fine di raggiungere l'obiettivo dell'accordo di Parigi;

Or. it




16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; ribadisce, in tale contesto, che i cambiamenti climatici hanno ora raggiunto il loro picco degli ultimi due millenni in termini di ritmo e intensità; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE;

Or. cs


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IT



16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare i pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE e garantire al contempo di utilizzare l'eliminazione graduale dei combustibili fossili al fine di conseguire l'obiettivo dell'accordo di Parigi;

Or. it




16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE al fine di moltiplicare i co-benefici tra tutela della biodiversità e lotta ai cambiamenti climatici;

Or. fr


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IT



16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE; invita la Commissione a presentare una proposta relativa a un obiettivo vincolante dell'UE per i pozzi naturali di assorbimento del carbonio;

Or. en




16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alla gestione sostenibile di tutte le risorse negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di mantenere e rafforzare i pozzi di assorbimento del carbonio nell'UE in linea con gli obiettivi e le pratiche sostenute nella prossima politica agricola comune;

Or. en


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IT



16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE, anche tenendone conto nella definizione dell'obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2030;

Or. en




16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE, anche mediante la revisione del quadro strategico che rappresenta un'indebita pressione sui medesimi;

Or. en


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IT



16. sottolinea la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE, in linea con il principio di proporzionalità;

Or. en




16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura e alla conoscenza degli attori del territorio negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE;

Or. fr

Emendamento 727Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 16


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IT


16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri e marine subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali terrestri e marini di assorbimento del carbonio nell'UE;

Or. en




16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una riduzione qualora non sia adottata alcuna misura per arrestare i cambiamenti climatici; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alla gestione sostenibile delle risorse naturali negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di mantenere e rafforzare i pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE;

Or. en



16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra

16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie sia terrestri che marine subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della

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IT

1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE;

temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE;

Or. en

Emendamento 730Cyrus EngererProposta di risoluzioneParagrafo 16



16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri e marine subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE;

Or. en



16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni ispirate alla natura negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi

16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di dare priorità alle soluzioni basate sugli ecosistemi negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare la protezione dei pozzi

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naturali di assorbimento del carbonio nell'UE;

naturali di assorbimento del carbonio nell'UE;

Or. en

Emendamento 732Nils Torvalds, Billy Kelleher, Linea Søgaard-Lidell, Andreas Glück, Ulrike Müller, Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 16



16. esprime preoccupazione per il fatto che la maggior parte delle gamme di specie terrestri subirà una significativa riduzione in uno scenario caratterizzato da un aumento della temperatura compreso tra 1,5 e 2 °C; sottolinea pertanto la necessità di gestire in maniera sostenibile le nostre risorse naturali negli obiettivi di mitigazione del clima e nelle strategie di adattamento, nonché di rafforzare i pozzi naturali di assorbimento del carbonio nell'UE;

Or. en



16 bis. invita la Commissione a valutare l'entità dei cambiamenti previsti sulla biodiversità effettuando un'analisi di sensibilità delle risposte delle distribuzioni geografiche delle specie ai cambiamenti climatici e a sostenere gli Stati membri affinché inseriscano adeguatamente tali valutazioni nelle politiche nazionali; sottolinea che i cambiamenti previsti in termini di abbondanza e distribuzione (ad esempio una potenziale migrazione verso nord) dovrebbero quindi essere trattati

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anche nelle future relazioni a norma delle direttive sulla tutela della natura e presi in considerazione nel contesto della nuova strategia sulla biodiversità per il 2030;

Or. en



16 bis. ricorda che la protezione degli oceani svolge un ruolo indispensabile nell'arrestare e nell'invertire la perdita di biodiversità, non solo per quanto riguarda l'habitat oceanico stesso, ma anche per il notevole impatto degli oceani sulla salute degli ecosistemi di tutto il pianeta; sottolinea inoltre il ruolo essenziale svolto da ecosistemi oceanici sani nel mitigare i cambiamenti climatici; chiede pertanto il ripristino degli ecosistemi marini che forniscono pozzi naturali e la loro inclusione in zone marine protette gestite in modo efficace;

Or. en



16 bis. invita gli Stati membri ad adottare azioni efficaci per l'adattamento ai cambiamenti climatici al fine di prevenire e combattere gli incendi boschivi e compensare i loro effetti negativi sull'economia rurale, sulla biodiversità e sulla fornitura di servizi ecosistemici; sottolinea la necessità di sviluppare una gestione degli incendi fondata su dati

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scientifici per far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici sulle foreste e riconosce la capacità dell'agroforestazione di aumentare la produttività della biomassa, ridurre i costi di conservazione delle foreste e prevenire gli incendi boschivi;

Or. en



16 bis. chiede che la nuova strategia dell'UE in materia di adattamento ai cambiamenti climatici, interconnessa con la riduzione e la gestione del rischio di catastrofi, promuova il ruolo essenziale delle soluzioni basate sugli ecosistemi che favoriscono la biodiversità, nonché delle iniziative che riducono la vulnerabilità e le minacce globali per la popolazione umana, i mezzi di sussistenza e il benessere degli animali, nonché l'ambiente, in particolare nei paesi a basso reddito;

Or. en



16 bis. ricorda l'impegno dell'UE a conseguire gli obiettivi dell'accordo di Parigi; invita la Commissione a porre fine alle sovvenzioni a favore dei combustibili fossili, comprese le sovvenzioni ai pescherecci, che sono in contrasto con gli obiettivi climatici dell'UE, falsano la concorrenza e mantengono la pesca eccessiva e la sovracapacità della flotta

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peschereccia;

Or. en

Emendamento 738Cyrus EngererProposta di risoluzioneParagrafo 16 bis (nuovo)


16 bis. sottolinea l'importanza di conservare il "carbonio blu" e gli habitat oceanici ricchi di carbonio per il loro ruolo nel sequestro dell'anidride carbonica e l'importanza di migliorare l'adattamento attraverso la protezione della costa dall'erosione e di rafforzare la resilienza della vita marina e della pesca ai cambiamenti climatici;

Or. en



16 bis. sottolinea il ruolo essenziale della bioeconomia nel far fronte ai cambiamenti climatici in modo sostenibile sul piano economico e sociale;

Or. fi

Emendamento 740Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 16 bis (nuovo)


16 bis. invita a istituire un gruppo intergovernativo sul cambiamento degli oceani;

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IT

Or. en

Emendamento 741Cyrus EngererProposta di risoluzioneParagrafo 16 ter (nuovo)


16 ter. ricorda che il decennio ONU delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile inizia nel 2021 e invita la Commissione ad assumere un ruolo di primo piano investendo in nuove ricerche scientifiche che quantifichino il valore delle popolazioni ittiche e della vita marina nel ciclo del carbonio degli oceani fino al 2030;

Or. en

Emendamento 742Maria ArenaProposta di risoluzioneParagrafo 16 ter (nuovo)


16 ter. sottolinea la necessità di mantenere e migliorare l'integrità degli habitat oceanici ricchi di carbonio (coralli, montagne sottomarine, praterie oceaniche e distese paludose) per migliorare lo stoccaggio del carbonio, la protezione costiera, il riparo per la vita marina e la resilienza delle specie marine e della pesca ai cambiamenti climatici;

Or. en

Emendamento 743Cyrus EngererProposta di risoluzioneParagrafo 16 quater (nuovo)


16 quater. invita la Commissione a riconoscere il ripristino e il mantenimento

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della pesca sostenibile quale azione per il clima;

Or. en

Emendamento 744María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Asger Christensen, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Nils Torvalds, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 17


17. invita la Commissione a mettere a punto un piano d'azione dell'UE a lungo termine sul clima e la biodiversità che migliori la coerenza e le interconnessioni per le azioni future, e che integri gli impegni assunti nel quadro globale per la biodiversità post-2020 e dell'accordo di Parigi;

17. invita la Commissione a presentare un piano d'azione dell'UE a lungo termine sul clima e la biodiversità che assicuri la coerenza e le interconnessioni per le azioni future, e che integri formalmente gli impegni assunti nel quadro globale per la biodiversità post-2020 e dei contributi determinati a livello nazionale dell'accordo di Parigi; sottolinea l'importanza di creare quanto prima una struttura di coordinamento formale, nonché un migliore coordinamento della comunicazione, del monitoraggio, della valutazione e della revisione dei piani in materia di clima e di biodiversità in futuro;

Or. en




17. invita la Commissione a mettere a punto un piano d'azione dell'UE a lungo termine sul clima e la biodiversità che migliori la coerenza e le interconnessioni per le azioni future, e che integri gli impegni assunti nel quadro globale per la biodiversità post-2020 e dell'accordo di Parigi, anche trasformando l'allevamento in modo da assicurare che le densità di

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animali rientrino nella capacità portante del terreno;

Or. en




17. invita la Commissione a mettere a punto, quanto prima, un piano d'azione dell'UE a lungo termine sul clima e la biodiversità che preveda un processo a tappe chiaramente definito, che migliori la coerenza e le interconnessioni per le azioni future, e che integri gli impegni assunti nel quadro globale per la biodiversità post-2020 e dell'accordo di Parigi;

Or. ro




17. invita la Commissione a mettere a punto un piano d'azione dell'UE a lungo termine sul clima e la biodiversità che migliori la coerenza e le interconnessioni per le azioni future, e che integri gli impegni assunti nel quadro globale per la biodiversità post-2020 e dell'accordo di Parigi e degli obiettivi di sviluppo sostenibile;

Or. fr


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17. invita la Commissione a mettere a punto un piano d'azione dell'UE a lungo termine sul clima e la biodiversità che migliori la coerenza, le interconnessioni e i modelli aziendali sostenibili per le azioni future, e che integri gli impegni assunti nel quadro globale per la biodiversità post-2020 e dell'accordo di Parigi;

Or. en




17. invita la Commissione a mettere a punto un piano d'azione dell'UE a lungo termine sul clima e la biodiversità che migliori la coerenza e le interconnessioni per le azioni future; sottolinea l'importanza di un coordinamento con gli Stati membri;

Or. fr

Emendamento 750Linea Søgaard-LidellProposta di risoluzioneParagrafo 17



17. invita la Commissione a mettere a punto un piano d'azione dell'UE a lungo termine sugli obiettivi in materia di clima e biodiversità che migliori la coerenza e le interconnessioni per le azioni future, e che integri gli impegni assunti nel quadro globale per la biodiversità post-2020 e dell'accordo di Parigi;

Or. en

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17. invita la Commissione a mettere a punto un piano d'azione dell'UE a lungo termine sulla biodiversità, ivi compreso il suolo, che migliori la coerenza e le interconnessioni per le azioni future, e che integri gli impegni assunti nel quadro globale per la biodiversità post-2020 e dell'accordo di Parigi;

Or. en

Emendamento 752Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 17



17. ritiene che il Green Deal europeo debba costituire il quadro per migliorare la coerenza e le interconnessioni per le azioni future, e integrare gli impegni assunti nel quadro globale per la biodiversità post-2020 e dell'accordo di Parigi;

Or. en

Emendamento 753Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa PietikäinenProposta di risoluzioneParagrafo 17 bis (nuovo)


17 bis. sottolinea che la nuova strategia dell'Unione europea in materia di adattamento ai cambiamenti climatici deve essere pienamente in linea con la

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strategia sulla biodiversità e la preparazione alle calamità naturali tramite il meccanismo di protezione civile; chiede l'inclusione, nello strumento legislativo per i nuovi obiettivi di ripristino giuridicamente vincolanti, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi con il potenziale più elevato di cattura e stoccaggio del carbonio e di ripristino della biodiversità e di prevenzione e riduzione dell'impatto delle calamità naturali; chiede di integrare nella strategia sulla biodiversità il ruolo importante delle soluzioni ispirate alla natura nel promuovere la biodiversità e delle azioni volte a ridurre la vulnerabilità della popolazione, delle attività economiche, del benessere degli animali e delle specie selvatiche derivante dalle calamità naturali;

Or. en



17 bis. sottolinea che la nuova strategia di adattamento ai cambiamenti climatici dell'Unione europea deve essere pienamente in linea con la strategia sulla biodiversità; chiede l'inclusione, nel piano di ripristino della natura, di specifici obiettivi vincolanti per la protezione e il ripristino degli ecosistemi con il più elevato potenziale di cattura e stoccaggio del carbonio; sottolinea il ruolo importante delle soluzioni ispirate alla natura nel promuovere la biodiversità e delle azioni volte a ridurre la vulnerabilità della popolazione, delle attività economiche, del benessere degli animali e le specie selvatiche derivanti dalle capacità naturali;

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Or. en

Emendamento 755Alexander Bernhuber, Petri Sarvamaa, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 17 bis (nuovo)


17 bis. ritiene che le foreste gestite in modo sostenibile e i prodotti a base di legno che ne derivano siano essenziali per conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e gli obiettivi del Green Deal europeo e per far fronte ai cambiamenti climatici, rafforzando gli stock di carbonio nelle foreste e nei prodotti di legno e agevolando la sostituzione dei materiali; sottolinea che, per garantire la coerenza, tali benefici dovrebbero essere riconosciuti orizzontalmente nelle politiche forestali dell'UE, comprese quelle sulla biodiversità;

Or. en



17 bis. invita la Commissione, in collaborazione con l'IUCN e l'AEA, a presentare orientamenti, definizioni e principi rigorosi di attuazione e strumenti di ottimizzazione per definire chiaramente le soluzioni ispirate alla natura come inclusive in termini di biodiversità e orientare le decisioni in merito a dove attuare le soluzioni ispirate alla natura per massimizzare la connettività della natura, i benefici e le sinergie tra la conservazione della biodiversità e la

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mitigazione dei cambiamenti climatici nonché l'adattamento agli stessi;

Or. en



17 bis. riconosce il contributo positivo delle aree protette gestite in modo sostenibile, in particolare negli ecosistemi marini, all'adattamento ai cambiamenti climatici tramite il rafforzamento della resilienza degli ecosistemi; esorta gli Stati membri a rafforzare il ruolo e ad aumentare il numero delle reti di aree protette nelle strategie nazionali in materia di adattamento ai cambiamenti climatici;

Or. en



17 bis. invita la Commissione a sfruttare immediatamente le possibilità di mitigazione dei cambiamenti climatici e di adattamento agli stessi offerte dal ripristino delle foreste, delle zone umide, delle torbiere, dei pascoli e degli ecosistemi costieri e a integrare la conservazione della natura in tutte le politiche e i programmi pertinenti dell'UE;

Or. en

Emendamento 759Nils Torvalds, Billy Kelleher, Irena Joveva, Andreas Glück, Ulrike Müller, Asger Christensen

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17 bis. sottolinea che gli effetti di sostituzione dei prodotti a base di legno dovrebbero essere riconosciuti come importanti nel conseguimento degli obiettivi del Green Deal e nell'aumento degli stock di carbonio nelle foreste; sottolinea che la gestione sostenibile delle foreste può favorire la disponibilità di legno a lungo termine e migliorare la biodiversità;

Or. en



17 bis. sottolinea la situazione precaria della salute del suolo nella regione del Mediterraneo a causa della desertificazione, dell'aumento delle temperature e della conseguente erosione del suolo nonché della perdita di microrganismi e di specie vegetali che contribuiscono alla salute del suolo, il che porta inoltre alla perdita di biodiversità;

Or. en



17 ter. sottolinea la necessità di un sistema volto a identificare i suoli degradati e contaminati da ripristinare, a definire le condizioni per il loro stato ecologico sano e a introdurre obiettivi di

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ripristino e parametri per il monitoraggio della salute del suolo, riconoscendo altresì nel contempo il ruolo che il compostaggio può svolgere per raggiungere tale obiettivo, in particolare il compost prodotto su vasta scala che consegue obiettivi di economia circolare in qualità di prodotto del riciclaggio dei rifiuti alimentari;

Or. en

Emendamento 762María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 17 ter (nuovo)


17 ter. sottolinea che il quadro globale per la biodiversità post-2020 dovrebbe impegnare le parti a integrare le soluzioni ispirate alla natura che proteggono e ripristinano la biodiversità e l'integrità degli ecosistemi sia nelle strategie e nei piani d'azione nazionali sulla biodiversità che nei contributi determinati a livello nazionale in modo da rispettare l'accordo di Parigi;

Or. en

Emendamento 763Petros KokkalisProposta di risoluzioneParagrafo 17 ter (nuovo)


17 ter. sottolinea che l'adattamento basato sugli ecosistemi, che coinvolge la conservazione, la gestione sostenibile e il ripristino degli ecosistemi, può aiutare le persone ad adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici;

Or. en

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Emendamento 764María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 17 quater (nuovo)


17 quater. sottolinea che, nonostante il crescente consenso in seno all'UNFCCC, alla CBD e ad altre COP pertinenti in merito alla necessità di un'azione integrata a livello nazionale e locale per affrontare insieme sia la crisi della biodiversità che quella del clima, le soluzioni ispirate alla natura sono tuttora assenti in molti impegni nazionali in materia di clima e strategie nazionali; ritiene che una piattaforma multilaterale sulle soluzioni ispirate alla natura possa contribuire a rafforzare le sinergie tra le convenzioni internazionali multilaterali sulla biodiversità e sui cambiamenti climatici e consentire il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite;

Or. en

Emendamento 765María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneTitolo 6 bis (nuovo)


Soluzioni ispirate alla natura

Or. en

Emendamento 766Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneTitolo 7 bis (nuovo)

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Inverdire le zone urbane e periurbane

Or. en

Emendamento 767Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey SlabakovProposta di risoluzioneTitolo 7 bis (nuovo)


Attribuzione di un ordine di priorità alla conservazione delle specie

Or. en

Emendamento 768Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Agnès Evren, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 18


18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

18. prende atto degli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici e di ridurre la perdita di nutrienti fino al 50 %, il che comporterà la riduzione dell'uso di fertilizzanti fino al 20 % entro il 2030; sottolinea che tali obiettivi di riduzione devono essere accompagnati da un aumento della ricerca e dello sviluppo di prodotti fitosanitari e fertilizzanti alternativi nonché metodi e tecnologie di applicazione qualora l'UE intenda realmente avere un ruolo di primo piano in termini di agricoltura sostenibile e rispettosa dell'ambiente; invita la Commissione a effettuare una valutazione d'impatto e gli Stati membri a offrire agli agricoltori un insieme di alternative per la protezione delle piante e la fertilizzazione al fine di garantire la sicurezza dell'approvvigionamento con alimenti di

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alta qualità e prodotti nel rispetto della biodiversità; invita i colegislatori a tenere debitamente conto di tali obiettivi nelle prossime iniziative legislative; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

Or. en




18. invita la Commissione a proporre una legislazione con un impegno vincolante a livello dell'UE per ridurre drasticamente l'utilizzo di pesticidi sintetici del 50 % entro il 2025 e dell'80 % entro il 2030, con contributi nazionali vincolanti, in vista di una loro graduale eliminazione entro il 2035; invita la Commissione a fissare basi di riferimento ambiziose per tali obiettivi e ad assegnare ai singoli Stati membri i loro equi contributi agli obiettivi a livello dell'Unione, ove l'obiettivo per il 2030 di ciascuno Stato membro rappresenta il punto finale di una tendenza di riduzione lineare che definisce riduzioni annuali per il periodo 2021-2030; plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030; insiste affinché entrambi gli obiettivi siano resi giuridicamente vincolanti e aumentati nel lungo termine; deplora che il divieto di tutti gli utilizzi esterni di tre neonicotinoidi (imidacloprid, clotianidin e tiametoxam) sia sistematicamente compromesso dalla deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009;

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Or. en

Emendamento 770Norbert Lins, Christine Schneider, Ulrike Müller, Christian Doleschal, Stefan Berger, Marlene Mortler, Jens Gieseke, Alexander BernhuberProposta di risoluzioneParagrafo 18



18. prende atto degli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030; ricorda che, prima che qualsiasi obiettivo sia reso vincolante, dovrebbe essere effettuata una valutazione d'impatto globale su tutti gli aspetti, tra cui la sicurezza alimentare, la sostenibilità sociale ed economica dell'agricoltura nell'UE, il ricambio generazionale, la sicurezza alimentare e i prezzi dei prodotti alimentari, la disponibilità dei terreni agricoli e i relativi prezzi, nonché i potenziali rischi di uno spostamento all'estero della perdita di biodiversità sostituendo la produzione agricola locale con le importazioni; aggiunge che tutti gli obiettivi dovrebbero essere orientati al mercato; propone di dotarsi di corridoi di obiettivi per tenere conto delle circostanze nazionali e delle diverse basi di riferimento e rimanere flessibili per le sfide impreviste come le crisi o le situazioni meteorologiche estreme; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita;

Or. en


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18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre l'uso dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti e la perdita di nutrienti entro il 2030; riconosce che tali obiettivi potrebbero avere un impatto negativo significativo sulla sostenibilità economica del settore, sul reddito degli agricoltori e sulla sicurezza alimentare e dovrebbero pertanto essere oggetto di una valutazione d'impatto prima di fissare una riduzione mirata; ritiene che gli agricoltori debbano essere messi nelle condizioni di utilizzare meno prodotti, o di ottimizzarne l'uso, grazie ad un maggiore sviluppo sia in termini di investimenti che di conoscenza negli ambiti di ricerca, innovazione e strumenti e tecniche di agricoltura di precisione; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita in modo da soddisfare le esigenze effettive degli operatori agricoli in materia di patogeni più rischiosi;

Or. it

Emendamento 772Alexandr Vondra, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Ryszard Antoni Legutko, Jadwiga Wiśniewska, Rob RookenProposta di risoluzioneParagrafo 18



18. riconosce gli obiettivi della Commissione a livello dell'UE di ridurre, entro il 2030, l'uso dei pesticidi e dei fertilizzanti al fine di ridurre non solo la perdita di nutrienti, ma anche la contaminazione delle acque e del suolo, ad esempio con nitrati che, tra l'altro, causa la diffusione di alghe nei fiumi, nei laghi, negli stagni ecc. compromettendo quindi in modo grave la biodiversità; ritiene che ciò dovrebbe essere realizzato mediante obiettivi vincolanti e

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proporzionati, adatti alle pratiche dei singoli Stati membri; è del parere che i nitrati presenti nel suolo siano meglio fissati dalle colture intercalari (ad esempio dopo la raccolta del frumento, viene seminata la senape); mette pertanto in guardia contro il totale abbandono dei terreni agricoli (messa a riposo) a causa dell'aumento del rischio di infiltrazione di nitrati nelle acque e nel suolo; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

Or. en

Emendamento 773Ulrike Müller, Nils Torvalds, Jan Huitema, Andreas Glück, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 18



18. prende atto degli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi chimici e i rischi che ne derivano, di ridurre di almeno il 50 % la perdita di nutrienti, con una conseguente riduzione dell'uso di fertilizzanti di almeno il 20 %, entro il 2030; invita la Commissione a effettuare una valutazione d'impatto globale di tutti gli obiettivi quantitativi e della loro influenza reciproca presentata nella strategia sulla biodiversità e nella strategia "Dal produttore al consumatore" prima di proporre una legislazione pertinente; ritiene che, sebbene sia opportuno evitare in generale la regolamentazione mediante deroga, l'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 rimanga uno strumento importante per assicurare che gli agricoltori abbiano accesso a efficaci mezzi fitosanitari; sottolinea, tuttavia, che essa deve essere invocata solo se soggetta al controllo della

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Commissione e se rigorosamente conforme all'articolo 1, paragrafi 3 e 4, del regolamento;

Or. en

Emendamento 774Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille WeissProposta di risoluzioneParagrafo 18



18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici e di dimezzare la perdita di nutrienti derivanti da tutte le fonti di nutrienti quali i fertilizzanti minerali e organici entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali; sottolinea che le zone urbane e la società civile, le autorità pubbliche e le imprese sono parimenti interessate dagli obiettivi di riduzione; ricorda che tali obiettivi possono essere conseguiti solo assicurando misure di sostegno a livello di azienda agricola, ad esempio servizi di consulenza nutrizionale a livello aziendale, e soluzioni agricole innovative come l'agricoltura di precisione, entrambe in linea con la futura politica agricola comune;

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18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei

18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre l'uso dei pesticidi

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pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti; ritiene che la riduzione deve essere quantificata in seguito ad una valutazione cumulativa dell'impatto economico, mettendo gli agricoltori nelle condizioni di utilizzare meno prodotti, o di ottimizzarne l'uso, grazie a un maggior sviluppo sia in termini di investimenti che di conoscenza negli ambiti di ricerca, innovazione e strumenti e tecniche di agricoltura di precisione; auspica che venga fatta chiarezza sul sempre più ampio mondo delle nuove tecniche di selezione varietale (NBTs), per regolamentarne ambiti di applicazione e prospettive e fornire quindi la necessaria base normativa per il loro sviluppo sul campo;

Or. it




18. prende atto dell'intenzione della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che potrebbero condurre a una riduzione del 20 % dell'uso di fertilizzanti provenienti da fonti biologiche e minerali; chiede di effettuare uno studio d'impatto dettagliato prima della presentazione di qualsiasi proposta legislativa, che consenta di valutare, in base a dati ed elementi scientifici sufficienti, l'impatto della suddetta riduzione sulla protezione della biodiversità, sulla sicurezza alimentare e sulla delocalizzazione di determinate attività economiche al di fuori dell'UE; ritiene che la deroga prevista all'articolo

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53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

Or. es




18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali; invita la Commissione a: rendere i dati relativi ai rischi legati alla regolamentazione più trasparenti e accessibili; rafforzare la ricerca e l'istruzione nelle alternative ai pesticidi; interrompere tutte le esportazioni di prodotti di difesa delle colture vietati nell'UE e sostenere la rivalutazione delle registrazioni di pesticidi nei paesi in via di sviluppo in linea con il codice di condotta della FAO/dell'OMS;

Or. en

Emendamento 778Esther de Lange, Jan Huitema, Rob RookenProposta di risoluzioneParagrafo 18




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pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, il che può comportare una riduzione dell'uso di fertilizzanti del 20 %, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti a condizione che la loro efficacia sia stabilita tramite valutazioni d'impatto; sostiene l'attuazione di una legislazione pertinente, ad esempio nuove tecniche di allevamento, una politica di autorizzazione efficiente per i prodotti a basso rischio e il riconoscimento dei biostimolanti a tutela dell'approvvigionamento alimentare dell'UE; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita;

Or. en




18. prende atto degli obiettivi della Commissione di ridurre di almeno il 50 % l'uso dei pesticidi chimici, l'uso di fertilizzanti e la perdita di nutrienti entro il 2030; riconosce che tali obiettivi potrebbero avere un notevole impatto negativo sulla sostenibilità del settore, sul reddito degli agricoltori e sulla sicurezza alimentare e dovrebbero pertanto essere soggetti a una valutazione d'impatto prima della definizione di qualsiasi riduzione mirata; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita in modo da rispondere alle esigenze effettive degli operatori agricoli di far fronte agli agenti patogeni più rischiosi;

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IT

Or. en

Emendamento 780Martin Hojsík, Irena Joveva, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 18



18. plaude vivamente agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti; auspica che tali impegni fondamentali a livello dell'UE siano tradotti in specifici valori nazionali vincolanti, che rispecchino quanto prima diversi punti di partenza degli Stati membri; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

Or. en



18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e

18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi giuridicamente vincolanti; ritiene che sia opportuno fissare obiettivi di riduzione intermedi che dovrebbero essere associati a un

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che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

meccanismo che imponga la presentazione di maggiori misure qualora gli obiettivi intermedi non siano conseguiti; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

Or. en

Emendamento 782Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 18



18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti; invita la Commissione a rivedere il regolamento (CE) n. 396/2005 concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari per integrare i rischi per la salute animale e ambientali quali criteri della legislazione; ritiene che tale approccio sia un modo per assicurare un trattamento equo degli agricoltori dell'UE che si adoperano per proteggere la biodiversità nonché per garantire loro parità di condizioni;

Or. en

Emendamento 783María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Asger Christensen, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 18


18. plaude agli obiettivi della 18. plaude agli obiettivi della

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IT

Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti e avere un esplicito collegamento con la strategia in materia di sostanze chimiche per la sostenibilità; sottolinea, a tale riguardo, il legame tra la strategia sulla biodiversità, la strategia "Dal produttore al consumatore" e la strategia in materia di sostanze chimiche; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

Or. en




18. prende atto degli obiettivi della Commissione di ridurre l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere definiti sulla base di valutazioni di impatto e dati scientifici per poter essere attuati tenuto conto anche di quanto previsto dalla PAC; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni agronomiche e valutato sulla base di motivi sanitari e ambientali;

Or. it


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IT



18. prende atto degli obiettivi della Commissione di ridurre l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere definiti sulla base di valutazioni di impatto e dati scientifici per poter essere attuati tenuto conto anche di quanto previsto dalla PAC; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni agronomiche e valutato sulla base di motivi sanitari e ambientali;

Or. it




18. prende atto degli obiettivi della Commissione di ridurre fino al 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti e di limitare la perdita di nutrienti entro il 2030, considerando la tutela del potenziale produttivo delle aziende agricole europee;

Or. it

Emendamento 787Ondřej Knotek, Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 18


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IT


18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030 tenendo conto delle differenze tra gli Stati membri, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti, anche in relazione alle importazioni verso l'UE; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

Or. en




18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti in ciascuno Stato membro; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

Or. en



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IT


18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

Or. fr




18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per gravi ragioni sanitarie o ambientali;

Or. cs



18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di

18. prende atto degli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di

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IT

nutrienti entro il 2030, obiettivi che dovrebbero essere resi vincolanti; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

nutrienti entro il 2030; ritiene che le proposte relative alle restrizioni e alle riduzioni dovrebbero basarsi su valutazioni dei rischi globali e olistiche anziché su obiettivi arbitrari;

Or. en

Emendamento 792Nils Torvalds, Billy Kelleher, Andreas GlückProposta di risoluzioneParagrafo 18



18. plaude agli obiettivi della Commissione di ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi e dei pesticidi chimici, di ridurre l'uso di fertilizzanti di almeno il 20 % e di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030; ritiene che la deroga prevista all'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009 dovrebbe essere chiarita e che debba essere invocata solo per ragioni sanitarie e ambientali;

Or. en

Emendamento 793Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Agnès Evren, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 18 bis – comma 1 (nuovo)


invita la Commissione a istituire un piano per compensare la perdita di reddito degli agricoltori, che può derivare dagli obiettivi fissati in materia di biodiversità e dal declino interconnesso della produzione;

Or. en

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IT



18 bis. sottolinea la necessità di trovare soluzioni alternative, ai fini del raggiungimento degli obiettivi, per garantire che gli agricoltori abbiano accesso a una serie di strumenti adeguati, sicuri, efficaci ed economici, nonché la possibilità di accedere alle più recenti conoscenze, tecnologie e migliori servizi di consulenza; invita, in particolare, la Commissione a incentivare e promuovere le soluzioni alternative all'uso dei pesticidi e dei fertilizzanti, assicurando investimenti adeguati nella ricerca e nello sviluppo; invita inoltre la Commissione a rivedere la legislazione per consentire modifiche tempestive nell'autorizzazione dei prodotti alternativi, per agevolarne l'immissione sul mercato in tempi rapidi;

Or. it

Emendamento 795Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 18 bis (nuovo)


18 bis. plaude alla decisione di rivedere la direttiva sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi e gli obiettivi di riduzione per i pesticidi e la perdita di nutrienti; sottolinea l'importanza di approcci olistici e circolari, quali le pratiche agroecologiche; insiste sul fatto che ciascuno Stato membro dovrebbe stabilire misure rigorose volte a ridurre la necessità di pesticidi e fertilizzanti, accompagnate da un sostegno ben definito che garantisca la responsabilità a tutti i livelli di contribuire a raggiungere detti obiettivi; ribadisce il suo invito a

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IT

tradurre in legislazione gli obiettivi di cui sopra e invita la Commissione a chiarire come intende gestire il contributo dei singoli Stati membri agli obiettivi dell'Unione, e a specificare le basi di riferimento per tali obiettivi;

Or. en

Emendamento 796Martin Hojsík, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneTitolo 7 bis (nuovo)


esprime la sua preoccupazione per l'onere delle sostanze chimiche di sintesi nell'aria, nell'acqua e nel suolo sull'ambiente e per il fatto che, secondo l'AEA, è improbabile che tale onere diminuisca a causa dell'aumento previsto della produzione chimica, delle emissioni continue di sostanze chimiche persistenti e pericolose, compresi gli interferenti endocrini, i ritardanti di fiamma o le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), e dei loro effetti combinati; sottolinea pertanto l'urgente necessità di ridurre le pressioni provenienti da tutte le fonti di inquinamento, tra l'altro mediante la riduzione dell'uso di sostanze chimiche pericolose, misure più rigorose di gestione dei rischi e la transizione verso l'obiettivo "inquinamento zero", nonché l'uso di sostanze chimiche sostenibili e sicure fin dalla progettazione;

Or. en



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IT

18 bis. accoglie con favore l'inclusione delle zone urbane e periurbane; sottolinea che il semplice sviluppo di piani di inverdimento urbano per le città è troppo poco ambizioso rispetto agli obiettivi chiaramente formulati per il settore agricolo; invita la Commissione a formulare obiettivi ambiziosi e vincolanti per le zone urbane, come la riduzione della falciatura degli spazi verdi urbani nonché il divieto di potare le siepi e gli alberi nella stagione della riproduzione e della nidificazione degli uccelli, una percentuale minima di tetti verdi sui nuovi edifici e la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari e di fertilizzanti nelle aree che non sono utilizzate per la produzione alimentare ecc.;

Or. en

Emendamento 798Ulrike Müller, Nils Torvalds, Jan Huitema, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 18 bis (nuovo)


18 bis. sottolinea che, al fine di conseguire notevoli riduzioni dell'uso e del rischio dei pesticidi, non solo devono diventare disponibili alternative più sicure per garantire la disponibilità di strumenti fitosanitari funzionanti e occorre favorire un uso più efficiente mediante strumenti come l'agricoltura digitale e di precisione, ma sono necessarie anche varietà più resistenti che richiedono un minor numero di fattori di produzione per assicurare la stabilità delle rese; sottolinea l'importanza di nuove tecniche innovative di allevamento per la realizzazione di tali varietà e invita la Commissione a proporre un quadro normativo a tale riguardo;

Or. en

Emendamento 799

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IT

Marco Dreosto, Silvia Sardone, Lucia Vuolo, Simona Baldassarre, Danilo Oscar Lancini, Vincenzo Sofo, Annalisa Tardino, Luisa Regimenti, Gianantonio Da ReProposta di risoluzioneParagrafo 18 bis (nuovo)


18 bis. ritiene che la riduzione dei prodotti chimici fitosanitari debba essere accompagnata da un quadro chiaro che consenta lo sviluppo e l'uso di tecnologie innovative, tra cui le biotecnologie, purché sicure per i consumatori e l'ambiente e purché accessibili agli agricoltori su larga scala; auspica che venga fatta chiarezza sul sempre più ampio mondo delle nuove tecnologie di selezione varietale (NBTs), per regolamentarne ambiti di applicazione e prospettive e fornire quindi la necessaria base normativa per il loro sviluppo sul campo;

Or. it

Emendamento 800Norbert Lins, Christine Schneider, Ulrike Müller, Christian Doleschal, Stefan Berger, Marlene Mortler, Jens Gieseke, Alexander BernhuberProposta di risoluzioneParagrafo 18 bis (nuovo)


18 bis. sottolinea che la difesa integrata è possibile solo quando gli agricoltori dispongono di risorse adeguate e sufficienti; sottolinea pertanto la necessità di proporre un principio di innovazione e di sostituzione per la difesa integrata, vale a dire che, prima di rimuovere una sostanza/prodotto dal mercato, la Commissione deve essere sicura che siano disponibili alternative adeguate per garantire che gli agricoltori abbiano accesso a un adeguato ventaglio di soluzioni sicure, efficaci e a prezzi accessibili, nonché alle ultime conoscenze, alla tecnologia e ai migliori servizi di consulenza;

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IT

Or. en



18 bis. si compiace del fatto che la Commissione si sia impegnata a far sì che i piani strategici nazionali per l'agricoltura riflettano, sin dall'inizio, un maggiore livello di ambizione per ridurre in modo significativo l'uso di pesticidi chimici e il rischio che rappresentano, così come l'utilizzo di fertilizzanti e antibiotici; rammenta la necessità di passare a sistemi agroecologici ad elevata biodiversità mediante soluzioni basate sugli ecosistemi, quali la difesa integrata, la rotazione delle colture con le leguminose e altre pratiche agricole biologiche;

Or. en



18 bis. sottolinea che, al fine di conseguire l'obiettivo di dimezzare la perdita di nutrienti entro il 2030, i piani strategici della PAC, e in particolare i regimi ecologici, dovrebbero proporre soluzioni per ottimizzare l'efficienza nell'uso dei nutrienti; sottolinea che l'agricoltura di precisione e i servizi di consulenza specializzati sono fondamentali per un uso equilibrato dei fertilizzanti;

Or. es

Emendamento 803

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Fulvio Martusciello, Salvatore De Meo, Antonio TajaniProposta di risoluzioneParagrafo 18 bis (nuovo)


18 bis. chiede di poter sostituire i fitofarmaci e le sostanze chimiche secondo tempistiche che dipendono dalla presenza di strumenti alternativi per la protezione delle piante e degli animali; sottolinea che tali strumenti devono essere disponibili e la loro eliminazione deve prevedere in ogni caso la sostituzione con strumenti di analoga efficacia e rapporto costi/benefici;

Or. it



18 bis. chiede di poter sostituire i fitofarmaci e le sostanze chimiche secondo tempistiche che dipendono dalla presenza di strumenti alternativi per la protezione delle piante e degli animali; sottolinea che tali strumenti devono essere disponibili e la loro eliminazione deve prevedere in ogni caso la sostituzione con strumenti di analoga efficacia e rapporto costi/benefici;

Or. it



18 bis. esprime preoccupazione per il fatto

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che l'80 % delle acque reflue urbane riversate in bacini marittimi come il Mar Mediterraneo non è trattato, determinando effetti negativi sulla biodiversità marina e sulla salute umana; invita la Commissione a garantire il rispetto della direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino e della direttiva quadro sulle acque;

Or. en

Emendamento 806Pascal CanfinProposta di risoluzioneParagrafo 18 bis (nuovo)


18 bis. si oppone all'ulteriore autorizzazione della sostanza attiva glifosato dopo il 31 dicembre 2022; invita tutti gli Stati membri a svolgere i lavori preparatori pertinenti per fornire a tutti gli agricoltori valide soluzioni alternative dopo il divieto del glifosato;

Or. en



18 bis. deplora che la valutazione degli effetti delle sostanze chimiche sull'ambiente e sulla biodiversità tenda a essere sottostimata e sottovalutata nell'analisi socioeconomica durante il processo di autorizzazione a norma del regolamento REACH; è preoccupato per il persistere dell'utilizzo e dell'autorizzazione di sostanze chimiche pericolose con effetti negativi sull'ambiente o nei casi in cui mancano dati di sicurezza sugli endpoint

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IT

ambientali; invita la Commissione, nel suo ruolo di gestore del rischio, a tenere maggiormente conto degli effetti delle sostanze chimiche, compresi i loro effetti cronici e a lungo termine, sull'ambiente e sulla biodiversità;

Or. en



18 ter. osserva che circa l'80 % dei rifiuti marini è di origine terrestre e che 150 milioni di tonnellate di plastica si sono accumulati nei nostri oceani, mentre ogni anno se ne aggiungono 4,6-12,7 milioni di tonnellate; invita la Commissione a garantire una rapida attuazione di tutte le 35 azioni del nuovo piano d'azione per l'economia circolare, che costituisce uno dei principali blocchi del Green Deal europeo, per affrontare tale problema; ricorda che l'UE si è impegnata a guidare gli sforzi per raggiungere un accordo globale sulla plastica che deve affrontare l'intero ciclo di vita della plastica e rappresentare un cambiamento fondamentale per l'economia della plastica;

Or. en

Emendamento 809Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 18 ter (nuovo)


18 ter. invita la Commissione a includere nella sua revisione delle misure di

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attuazione dell'autorizzazione all'immissione sul mercato dei pesticidi disposizioni per rispettare l'obiettivo di riduzione dei pesticidi a livello dell'UE stabilito dalla strategia sulla biodiversità, in particolare includendo disposizioni ambientali nei criteri di concessione dell'accesso al mercato di un pesticida nel regolamento (CE) n. 1107/2009; ritiene che, quando l'EFSA conclude che esiste un rischio elevato per l'ambiente, non debba essere rilasciata una decisione di approvazione a norma di detto regolamento;

Or. en

Emendamento 810Ulrike Müller, Nils Torvalds, Jan Huitema, Andreas Glück, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 18 ter (nuovo)


18 ter. accoglie con favore la proposta della Commissione di ridurre la perdita di nutrienti; sottolinea che una strategia volta a ridurre la perdita di nutrienti dovrebbe concentrarsi principalmente sulla possibilità per gli agricoltori di aumentare l'efficienza della gestione dei nutrienti e sottolinea l'importanza delle tecnologie e delle soluzioni innovative a tale riguardo; chiede inoltre che la strategia prenda in considerazione l'impatto climatico e ambientale dei diversi fertilizzanti;

Or. en

Emendamento 811Norbert Lins, Christine Schneider, Ulrike Müller, Christian Doleschal, Stefan Berger, Marlene Mortler, Jens Gieseke, Alexander BernhuberProposta di risoluzioneParagrafo 18 ter (nuovo)


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18 ter. sottolinea che qualsiasi riduzione di prodotti fitosanitari chimici deve essere accompagnata da un principio di innovazione che consenta la ricerca, lo sviluppo e l'impiego di nuove tecniche innovative, tra cui l'agricoltura di precisione e le nuove tecniche di allevamento; invita la Commissione a pubblicare lo studio sul potenziale delle nuove tecniche genomiche che dovrebbe fungere da base per un quadro normativo adeguato;

Or. en



18 ter. esprime preoccupazione per il fatto che l'80 % delle acque reflue urbane riversate in bacini marittimi come il Mar Mediterraneo non è trattato, determinando effetti negativi sulla biodiversità marina e sulla salute umana; invita la Commissione a garantire il rispetto della direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino e della direttiva quadro sulle acque;

Or. en

Emendamento 813Marco Dreosto, Silvia Sardone, Lucia Vuolo, Simona Baldassarre, Danilo Oscar Lancini, Vincenzo Sofo, Annalisa Tardino, Luisa Regimenti, Gianantonio Da ReProposta di risoluzioneParagrafo 18 ter (nuovo)


18 ter. attende con interesse lo studio della Commissione sul potenziale delle nuove tecniche genomiche che dovrebbe finalmente portare ad un quadro legislativo adeguato basato su competenze

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e prove scientifiche all'avanguardia;

Or. it

Emendamento 814Fulvio Martusciello, Salvatore De Meo, Antonio TajaniProposta di risoluzioneParagrafo 18 ter (nuovo)


18 ter. concorda, sulla necessità di mantenere il reddito degli agricoltori attraverso l'uso di strumenti adeguati e metodi sicuri per la protezione dei raccolti da organismi nocivi e malattie cosi come previsto dalla strategia "Dal produttore al consumatore";

Or. it

Emendamento 815Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Agnès Evren, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 18 ter (nuovo)


18 ter. sottolinea che gli agricoltori europei svolgono un ruolo fondamentale nella tutela della natura e apportano contributi importanti alla biodiversità;

Or. en



18 quater. osserva che circa l'80 % dei rifiuti marini è di origine terrestre e che 150 milioni di tonnellate di plastica si sono accumulati nei nostri oceani, mentre ogni anno se ne aggiungono 4,6-12,7 milioni di tonnellate; invita la

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IT

Commissione a garantire una rapida attuazione di tutte le 35 azioni del nuovo piano d'azione per l'economia circolare, che costituisce uno dei principali blocchi del Green Deal europeo, per affrontare tale problema;

Or. en

Emendamento 817Pascal CanfinProposta di risoluzioneParagrafo 18 quater (nuovo)


18 quater. accoglie con favore gli obiettivi della strategia sulla biodiversità di ridurre di almeno il 20 % la perdita di fertilizzanti entro il 2030 nell'UE; invita la Commissione ad adoperarsi maggiormente per trovare soluzioni aggiuntive per ridurre l'uso di fertilizzanti minerali azotati, in particolare adoperandosi per la sua tassazione o almeno promuovendo un coordinamento degli sforzi in materia di tassazione tra gli Stati membri;

Or. en

Emendamento 818Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 18 quater (nuovo)


18 quater. è convinto che la strategia sulla biodiversità debba procedere d'intesa con gli agricoltori per aumentare ulteriormente i contributi alla biodiversità sulla base di un sostegno specifico per gli agricoltori a titolo del QFP;

Or. en

Emendamento 819

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Fulvio Martusciello, Salvatore De Meo, Antonio TajaniProposta di risoluzioneParagrafo 18 quater (nuovo)


18 quater. chiede, per una totale armonizzazione delle norme, che le autorizzazioni per l'approvazione dei fitofarmaci siano portate a livello unionale;

Or. it



18 quinquies. osserva che l'aumento dell'uso dei pesticidi e della dipendenza dai medesimi comporta un costo elevato per gli agricoltori, sia per l'elevato costo di produzione sia per la perdita delle rese in seguito all'impoverimento del suolo e alla riduzione della sua qualità; osserva che l'approccio tradizionale dei pesticidi chimici è lacunoso poiché è inevitabile, dal punto di vista biologico, che le specie nocive sviluppino con rapidità la resistenza alla sostanza attiva, determinando una corsa alle armi chimiche in cui gli agricoltori e la biodiversità risentono dei maggiori effetti negativi; osserva che la resistenza è in aumento, rendendo l'uso dei pesticidi ancora meno efficace nel corso degli ultimi decenni a causa dell'applicazione sistematica e ripetuta di una quantità eccessiva di prodotto, su superfici troppo grandi; rileva che, per contribuire a evitare crolli della biodiversità e la resistenza agli organismi nocivi, è opportuno seguire una gerarchia di azioni, in linea con gli otto principi della difesa integrata di cui allegato III della direttiva 2009/128/CE sull'utilizzo

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IT

sostenibile dei pesticidi, in cui i pesticidi chimici sono utilizzati solo in ultima istanza dopo l'attuazione di una serie alternativa di pratiche;

Or. en

Emendamento 821Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Agnès Evren, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 18 quinquies (nuovo)


18 quinquies. sottolinea che la strategia sulla biodiversità dovrebbe tenere pienamente conto dell'imminente accordo sui piani strategici della PAC ed evitare ulteriori oneri giuridici e incertezze per gli agricoltori dopo l'accordo sulla nuova PAC;

Or. en

Emendamento 822Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 18 sexies (nuovo)


18 sexies. osserva che gli approcci all'agricoltura a elevata biodiversità e ad alta diversità genetica come l'agroecologia rappresentano un modo efficace di ridurre il rischio di perdita del raccolto o di attacco degli organismi nocivi, poiché i cloni e i fenotipi simili sono ugualmente sensibili ai medesimi shock e alle stesse pressioni, quali gli organismi nocivi e le malattie, in particolare nei paesaggi uniformi e monocolturali; osserva che la redditività dei sistemi agroecologici può essere migliore rispetto a quella dei sistemi convenzionali e che essi possono essere parimenti, se non maggiormente, produttivi1 bis; sottolinea che la sicurezza

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IT

alimentare a lungo termine non può essere assicurata senza la conservazione e il ripristino di suoli ed ecosistemi sani, fertili e resilienti;

_________________1 bis Cfr., ad esempio, meta-studio di J.D. van der Ploeg et al, 2019. "The economic potential of agroecology: Empirical evidence from Europe" (Il potenziale economico dell'agroecologia: dati empirici dell'Europa), Journal of Rural Studies, https://doi.org/10.1016/j.jrurstud.2019.09.003

Or. en

Emendamento 823Alexander Bernhuber, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 18 sexies (nuovo)


18 sexies. sottolinea con forza che le autorizzazioni di emergenza dei pesticidi devono essere ulteriormente consentite al fine di garantire la sicurezza dell'approvvigionamento all'interno dell'UE;

Or. en

Emendamento 824Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 18 septies (nuovo)


18 septies. invita, a tale riguardo, la Commissione e gli Stati membri a garantire norme di prodotto e di produzione analoghe e controlli efficaci dei prodotti agricoli importati dai paesi terzi, al fine di assicurare parità di condizioni per la produzione alimentare

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IT

europea e un livello elevato di protezione e sottolinea che l'approvvigionamento con prodotti alimentari di alta qualità da parte degli agricoltori dell'UE deve essere un obiettivo generale;

Or. en

Emendamento 825Alexander Bernhuber, Agnès Evren, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 18 octies (nuovo)


18 octies. sottolinea la diminuzione della biodiversità a causa dell'inquinamento luminoso; invita la Commissione a definire una strategia contro tale forma di inquinamento;

Or. en

Emendamento 826Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 18 nonies (nuovo)


18 nonies. invita la Commissione a istituire un piano dell'UE sull'impianto di alberi utili nelle città e nelle zone urbane; propone che ogni secondo nuovo albero piantato dovrebbe svolgere un ruolo utile (ad esempio alberi da frutto), il che può inoltre contribuire ad aumentare la biodiversità nelle città;

Or. en

Emendamento 827Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Agnès Evren, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 18 decies (nuovo)

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IT


18 decies. invita la Commissione a includere il prato pubblico e gli spazi verdi pubblici nelle città e nelle zone urbane analogamente agli obiettivi proposti per le aree rigorosamente protette, al fine di contribuire ad aumentare la biodiversità e la protezione degli impollinatori in dette zone;

Or. en

Emendamento 828Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 18 undecies (nuovo)


18 undecies. invita la Commissione a preparare un piano d'azione sull'impermeabilizzazione del suolo dei parcheggi all'intero di città e zone urbane;

Or. en



19. lamenta fortemente la diminuzione degli impollinatori, che sono un indicatore chiave della salute dell'ambiente; ribadisce la posizione espressa nella sua risoluzione del 18 dicembre 2019 sull'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori5 e sollecita una revisione urgente dell'iniziativa;

soppresso


Or. it

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IT

Emendamento 830Martin Hojsík, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 19



soppresso


Or. en

Emendamento 831Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez Ramos, Martin Hojsík, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 19



19. lamenta fortemente la diminuzione degli impollinatori, che sono un indicatore chiave della salute dell'ambiente; ribadisce la posizione espressa nella sua risoluzione del 18 dicembre 2019 sull'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori5 e sollecita una revisione urgente dell'iniziativa; ricorda la sua obiezione del 23 ottobre 2019 per quanto riguarda la valutazione dell'impatto dei prodotti fitosanitari sulle api da miele5 bis e invita la Commissione e l'EFSA ad assicurare che la revisione del documento di orientamento relativo alle api non riduca l'ambizione del precedente documento di orientamento relativo alle api; osserva che l'EFSA sta elaborando il proprio sistema di modellizzazione, ApisRAM, che sembra essere maggiormente in linea con la

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IT

biologia delle api da miele rispetto a BeeHAVE e meno aperto al conflitto di interessi; insiste affinché il documento di orientamento relativo alle api del 2013 debba essere reso operativo per le api selvatiche;

_________________ _________________5 Testi approvati, P9_TA(2019)0104. 5 Testi approvati, P9_TA(2019)0104.

Or. en

Emendamento 832Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 19



19. sottolinea l'importanza di mantenere e ripristinare elementi paesaggistici ad alta biodiversità nei paesaggi agricoli, dato il loro valore in termini di biodiversità e impollinatori; lamenta fortemente la diminuzione degli impollinatori, che sono un indicatore chiave della salute dell'ambiente; ribadisce la posizione espressa nella sua risoluzione del 18 dicembre 2019 sull'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori5 e sollecita una revisione urgente dell'iniziativa; sottolinea il ruolo importante degli apicoltori considerando che il livello più elevato di impollinazione è fornito dalle api mellifere ed è pertanto di fondamentale importanza il loro sostegno finanziario;


Or. en



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IT


19. lamenta fortemente la diminuzione degli impollinatori, che sono un indicatore chiave della salute dell'ambiente; ribadisce la posizione espressa nella sua risoluzione del 18 dicembre 2019 sull'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori5 e sollecita una revisione urgente dell'iniziativa; invita la Commissione a riesaminare i piani di azione nazionali rivisti adottati nel quadro della direttiva 2009/128/CE e a intraprendere tutte le misure possibili per assicurare che gli Stati membri si impegnino adeguatamente a perseguire gli obiettivi di riduzione dell'uso dei pesticidi e ad effettuare il monitoraggio necessario;


Or. en




19. è estremamente preoccupato per la diminuzione degli impollinatori, che sono un indicatore chiave della salute dell'ambiente, e sottolinea che tale diminuzione non solo indica una perdita di biodiversità, ma rappresenta anche una minaccia per la sicurezza alimentare; ribadisce la posizione espressa nella sua risoluzione del 18 dicembre 2019 sull'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori5 e sollecita una revisione urgente dell'iniziativa;


Or. cs

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IT




19. lamenta fortemente la diminuzione degli impollinatori, che sono un indicatore chiave della salute dell'ambiente; ribadisce la posizione espressa nella sua risoluzione del 18 dicembre 2019 sull'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori5 e sollecita una revisione urgente dell'iniziativa che sia avallata da dati scientifici;


Or. es

Emendamento 836Alexander Bernhuber, Christine Schneider, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 19



19. lamenta fortemente la diminuzione degli impollinatori, che sono un indicatore chiave della salute dell'ambiente; ribadisce la posizione espressa nella sua risoluzione del 18 dicembre 2019 sull'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori5;


Or. en

Emendamento 837Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa CarriónProposta di risoluzioneParagrafo 19

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IT



19. lamenta la diminuzione degli impollinatori, che possono fungere da uno dei molteplici indicatori della salute dell'ambiente; ribadisce la posizione espressa nella sua risoluzione del 18 dicembre 2019 sull'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori5 e sollecita una revisione dell'iniziativa;


Or. en

Emendamento 838Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 19 – comma 1 (nuovo)


invita la Commissione e gli Stati membri ad assicurare che la revisione degli orientamenti dell'EFSA sulle api, e i futuri atti di esecuzione, non comportino un livello di protezione per le api inferiore a quanto previsto negli orientamenti dell'EFSA sulle api del 2013;

Or. en



19 bis. invita la Commissione a presentare una nuova proposta per favorire gli habitat degli impollinatori coniugando i servizi ecosistemici resi dagli operatori settoriali interessati e i benefici derivanti, attraverso un'adeguata consulenza agli operatori agricoli che permetta, a fronte di una equa compensazione, l'impianto di specie

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IT

vegetali idonee a migliorare la salute degli impollinatori e la diversificazione delle colture sulle superfici agricole volta a migliorare il servizio di impollinazione e preservare la biodiversità;

Or. it



19 bis. ribadisce la sua opposizione a una revisione del documento di orientamento relativo alla valutazione dei rischi per le api che riduce l'ambizione del documento di orientamento del 2013 in base al quale i tre pesticidi neonicotinoidi sono stati vietati nell'UE; invita gli Stati membri ad approvare una metodologia di valutazione del rischio che garantisca il livello più elevato possibile di protezione degli impollinatori, compresa un'ampia gamma di impollinatori selvatici;

Or. en



19 bis. ricorda che in una relazione speciale sulla protezione degli impollinatori selvatici nell'UE la Corte dei conti europea ha indicato che le iniziative della Commissione non hanno prodotto risultati; sottolinea l'importanza di un'azione coordinata degli Stati membri su questo tema, che è cruciale per il futuro della biodiversità e degli ecosistemi;

Or. fr

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IT

Emendamento 842Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 19 bis (nuovo)


19 bis. ricorda la sua risoluzione del 16 gennaio 2019 sulla procedura di autorizzazione dei pesticidi nell'Unione1 bis

e auspica che la Commissione e gli Stati membri rispondano a tutte le sue richieste senza inutili ritardi al fine di ridurre i rischi delle sostanze attive per la biodiversità e l'ambiente;


Or. en



19 bis. lamenta fortemente che il documento di orientamento sulle api dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) relativo alla valutazione dei rischi dei prodotti fitosanitari per le api non sia stato formalmente adottato dai governi degli Stati membri nel comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (SCoPAFF);

Or. en



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IT

19 ter. esprime serie preoccupazioni per il fatto che, nell'ambito dell'attuale revisione del documento di orientamento del 2013 relativo alle api da parte dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, in un seminario del 30 giugno 2020 e nuovamente in una riunione del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi del 16/17 luglio 2020, la maggior parte degli Stati membri ha scelto di sostenere l'approccio 2 per la protezione degli impollinatori, che si basa sul modello BEEHAVE, utilizza un metodo lacunoso di calcolo delle dimensioni delle colonie di fondo naturali, ignora le api solitarie e affronta solo brevemente i bombi;

Or. en

Emendamento 845Martin Hojsík, Irena Joveva, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 19 ter (nuovo)


19 ter. invita gli Stati membri e la Commissione a garantire che la protezione delle api, Apis mellifera, Bombus spp. e api solitarie, nell'ambito del processo di revisione del documento di orientamento relativo alle api non scenda al di sotto del livello di protezione previsto dal documento di orientamento dell'EFSA del 2013 e che affronti la tossicità e la tossicità cronica nonché la tossicità delle larve e di altre specie; chiede di aumentare la trasparenza del processo di revisione;

Or. en


PE680.715v02-00 398/570 AM\1225089IT.docx

IT


19 ter. ricorda che una relazione di valutazione mondiale sugli insetti pubblicata nel 2019 ha confermato che il numero di insetti in generale mostra una tendenza negativa; ricorda che tra le specie più colpite figurano in particolare le farfalle e le api; sottolinea che il 35 % delle nostre risorse alimentari dipende dagli insetti, per l'80 % dalle api;

Or. fr



20. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che gli obiettivi della strategia sulla biodiversità siano pienamente riflessi nel futuro piano d'azione per l'inquinamento zero, che dovrebbe contenere disposizioni anche per la lotta all'inquinamento acustico e luminoso;

20. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che gli obiettivi della strategia sulla biodiversità siano pienamente riflessi nel futuro piano d'azione per l'inquinamento zero, che dovrebbe contenere disposizioni anche per la lotta all'inquinamento acustico e luminoso, ivi compreso il rumore sottomarino causato dai trasporti marittimi e da altre attività marittime, e promuovere l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per ridurre tali inquinanti e l'inquinamento luminoso; sottolinea, di contro, la necessità che la strategia sulla biodiversità comprenda apposite misure volte a ridurre l'inquinamento con un impatto diretto sulla salute e sulla perdita di biodiversità, ad esempio plastica e microplastica, rumore, luce, estrazione mineraria in alto mare e inquinamento chimico;

Or. en


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IT



20. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che gli obiettivi della strategia sulla biodiversità siano pienamente riflessi nel prossimo piano d'azione per l'inquinamento zero, che dovrebbe contenere disposizioni anche per affrontare rapidamente il rumore sottomarino causato dai trasporti marittimi e da altre attività marittime, promuovendo l'utilizzo delle "migliori tecnologie disponibili e delle migliori pratiche ambientali" per ridurre le emissioni acustiche; sottolinea la necessità che la strategia sulla biodiversità comprenda apposite misure volte a ridurre le sostanze chimiche della plastica che entrano nella filiera alimentare e minacciano la salute pubblica;

Or. en

Emendamento 849Ville Niinistö, Eleonora Evi, Francisco GuerreiroProposta di risoluzioneParagrafo 20



20. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che gli obiettivi della strategia sulla biodiversità siano pienamente riflessi nel futuro piano d'azione per l'inquinamento zero, che dovrebbe contenere disposizioni anche per la lotta all'inquinamento acustico e luminoso e fissare un obiettivo di riduzione per il 2030 ambizioso e vincolante sull'uso della luce artificiale notturna all'esterno visto l'impatto negativo dell'inquinamento luminoso sulla biodiversità; invita inoltre la Commissione a proporre orientamenti sulle modalità di riduzione da parte degli Stati membri della luce artificiale notturna;

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IT

Or. en




20. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che gli obiettivi della strategia sulla biodiversità siano pienamente riflessi nel futuro piano d'azione per l'inquinamento zero, che dovrebbe contenere disposizioni anche per la lotta all'inquinamento acustico e luminoso, ivi compreso il rumore sottomarino causato dagli impianti di energia rinnovabile, dai trasporti marittimi e da altre attività marittime, e rendere obbligatorio l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per ridurre tali inquinanti;

Or. en

Emendamento 851Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 20



20. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che gli obiettivi della strategia sulla biodiversità siano pienamente riflessi nel futuro piano d'azione per l'inquinamento zero, che dovrebbe contenere disposizioni anche per la lotta all'inquinamento acustico, compreso quello sottomarino, e luminoso;

Or. en

Emendamento 852Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey SlabakovProposta di risoluzione

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IT

Paragrafo 20



20. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che gli obiettivi della strategia sulla biodiversità siano pienamente riflessi nel futuro piano d'azione per l'inquinamento zero, che dovrebbe contenere disposizioni anche per la lotta all'inquinamento acustico nell'ambiente marino e all'inquinamento luminoso;

Or. en




20. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che gli obiettivi della strategia sulla biodiversità siano pienamente riflessi nel futuro piano d'azione per l'inquinamento zero, che dovrebbe contenere disposizioni anche per la lotta all'inquinamento acustico, compreso quello sottomarino, e luminoso;

Or. en

Emendamento 854Christophe HansenProposta di risoluzioneParagrafo 20


20. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che gli obiettivi della strategia sulla biodiversità siano pienamente riflessi nel futuro piano d'azione per l'inquinamento zero, che dovrebbe contenere disposizioni anche per

20. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che gli obiettivi della strategia sulla biodiversità siano pienamente riflessi nel futuro piano d'azione per l'inquinamento zero;

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IT

la lotta all'inquinamento acustico e luminoso;

Or. en



20 bis. sottolinea che la perdita degli ecosistemi e i cambiamenti climatici possono determinare la diffusione di specie esotiche invasive e di agenti patogeni in nuove località che rappresentano una minaccia per la biodiversità e gli ecosistemi locali, nonché per la salute umana; ricorda che la perdita di habitat costringe molte specie a spostarsi verso aree popolate dagli uomini, fornendo pertanto un'opportunità per gli agenti patogeni di passare dagli animali alle persone; ricorda che tale migrazione aumenta il rischio di pandemie come l'attuale crisi della COVID-19;

Or. en

Emendamento 856Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine GrisetProposta di risoluzioneParagrafo 20 bis (nuovo)


20 bis. deplora l'iniziativa di vietare i motori a combustione nel 2035; ricorda che, secondo l'Associazione dei costruttori europei di automobili (ACEA), nel 2019 meno dell'1 % degli automobilisti europei utilizzava veicoli elettrici o ibridi; ricorda che i motori elettrici sono fonte di inquinamento a causa dell'estrazione di metalli rari, del necessario consumo di acqua e della dispersione di particelle inquinanti in prossimità dei punti di

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IT

estrazione;

Or. fr



20 bis. chiede alla Commissione di incentivare lo sviluppo dell'agricoltura di precisione e di tutti gli strumenti tecnologici come il 5G che possano aiutare gli agricoltori nella loro transizione verso un modello più sostenibile; invita la Commissione a modificare la legislazione vigente al fine di sfruttare il pieno potenziale dei droni nell'irrorazione aerea dei prodotti fitosanitari;

Or. es



20 bis. evidenzia che l'inquinamento diffuso, come le acque reflue trattate o non trattate, o l'acqua che scorre dall'ambiente urbano o agricolo, ad esempio lo scarico di azoto e fosforo, minaccia l'ambiente marino con l'eutrofizzazione a causa dell'alta concentrazione di nutrienti, che contaminano ampiamente le piante marine e la fauna selvatica, determinando la proliferazione di "zone morte";

Or. en

Emendamento 859Dolors Montserrat

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IT



20 bis. invita la Commissione a promuovere l'aggiornamento degli studi sull'esposizione ai campi elettromagnetici generati dalle infrastrutture dell'energia e delle telecomunicazioni, in linea con gli ultimi sviluppi tecnologici, e a lavorare con i portatori di interessi per migliorare la qualità e la disponibilità delle prove scientifiche pertinenti nei settori della biodiversità;

Or. en



20 bis. richiama l'attenzione sull'importante tematica dell'inquinamento marittimo, in particolare l'accumulo di micro e nano plastiche nel punto finale dei flussi oceanici che altera gli ecosistemi e interrompe le filiere alimentari; esorta pertanto la Commissione a intervenire per evitare qualsiasi ulteriore perdita di biodiversità dovuta all'inquinamento da plastica;

Or. en

Emendamento 861Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey SlabakovProposta di risoluzioneParagrafo 20 ter (nuovo)


20 ter. osserva che la corretta attuazione delle direttive sulla tutela della natura

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IT

non è solo di competenza degli Stati membri, ma anche della Commissione, anche per quanto riguarda la necessità di una procedura di valutazione affinché in determinate regioni sia possibile modificare lo status di protezione delle specie non appena raggiunto l'auspicato stato di conservazione; riconosce che la flessibilità degli approcci di attuazione, che tenga conto delle specifiche circostanze nazionali, contribuisce alla riduzione e all'eliminazione progressiva dei conflitti e dei problemi inutili tra la protezione della natura e le attività socioeconomiche, senza compromettere gli obiettivi e i requisiti di conservazione stabiliti nelle direttive sulla tutela della natura;

Or. en



20 ter. sottolinea la necessità di aumentare la conoscenza in merito all'inquinamento da nano e microplastiche e ai suoi effetti sull'ambiente; rileva che questa mancanza di conoscenza è dannosa per l'elaborazione delle politiche e che sono necessarie più ricerche per comprendere tale fenomeno e sviluppare misure ambiziose;

Or. en

Emendamento 863Christophe HansenProposta di risoluzioneTitolo 8


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Specie esotiche invasive (IAS) Specie esotiche invasive (IAS) e diffusione degli agenti patogeni

Or. en

Emendamento 864Alexander Bernhuber, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneTitolo 8 bis (nuovo)


Attribuzione di un ordine di priorità alla conservazione delle specie

Or. en

Emendamento 865Ville NiinistöProposta di risoluzioneTitolo 8 bis (nuovo)


Attività mineraria in mare profondo

Or. en



21. lamenta che la lista dell'Unione rappresenti meno del 6 % delle IAS presenti in Europa; invita la Commissione a garantire un'adeguata disciplina delle IAS che incidono sulle specie a rischio di estinzione presenti sulla lista dell'UE e a rafforzare le misure di prevenzione introducendo valutazioni del rischio obbligatorie antecedenti alla prima importazione di specie esotiche, nonché adottando liste bianche entro e non oltre il 2030;

21. lamenta che la lista dell'Unione rappresenti meno del 6 % delle IAS presenti in Europa; sottolinea che il commercio degli animali da compagnia esotici costituisce uno dei principali vettori di introduzione delle IAS, oltre a porre seri rischi per la conservazione delle specie, la salute e il benessere degli animali e la salute delle persone tramite l'introduzione e la diffusione potenziali delle zoonosi; invita la Commissione a garantire che le IAS che incidono sulle specie a rischio di estinzione siano incluse

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nella lista delle specie di rilevanza unionale e a rafforzare le misure di prevenzione adottando senza indugio liste bianche/positive a livello dell'UE delle specie consentite per l'importazione, l'allevamento, la riproduzione e il commercio come animali da compagnia sulla base di una valutazione scientifica dei rischi;

Or. en




21. lamenta che la lista dell'Unione rappresenti meno del 6 % delle IAS presenti in Europa; invita la Commissione a intensificare l'azione e a garantire un'adeguata disciplina delle IAS che incidono sulle specie a rischio di estinzione presenti sulla lista dell'UE e a rafforzare le misure di prevenzione introducendo valutazioni del rischio obbligatorie antecedenti alla prima importazione di specie esotiche, nonché adottando liste bianche entro e non oltre il 2030; esorta la Commissione a rivedere senza indugio le procedure di inserimento nelle liste, unitamente ai piani di prevenzione, controllo o eliminazione per quelle che incidono sulle specie a rischio critico determinate dal mondo scientifico;

Or. en



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IT


21. lamenta che la lista dell'Unione rappresenti meno del 6 % delle IAS presenti in Europa; invita la Commissione a garantire un'adeguata disciplina delle IAS che incidono sulla biodiversità nell'UE e, in particolare, sulle specie a rischio di estinzione e a rafforzare le misure di prevenzione introducendo valutazioni del rischio obbligatorie antecedenti alla prima importazione di specie esotiche, nonché introducendo entro e non oltre il 2030 un sistema di liste bianche che siano più adeguate per quanto riguarda l'eliminazione dell'introduzione e dell'insediamento di specie esotiche nell'ambiente dell'UE e che rispecchino il principio di precauzione;

Or. cs




21. lamenta che la lista dell'Unione rappresenti meno del 6 % delle IAS presenti in Europa; invita la Commissione a garantire un'adeguata disciplina delle IAS che incidono sulle specie a rischio di estinzione presenti sulla lista dell'UE e a rafforzare le misure di prevenzione introducendo valutazioni del rischio obbligatorie antecedenti alla prima importazione di specie esotiche, nonché adottando liste bianche entro e non oltre il 2030; invita a definire specifiche misure di gestione del rischio a livello dell'UE in modo da ottenere un pacchetto comune di strumenti per controllare efficacemente le minacce recentemente identificate;

Or. en

Emendamento 870Roberta Metsola

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21. lamenta che la lista dell'Unione rappresenti meno del 6 % delle IAS presenti in Europa; invita la Commissione a garantire un'adeguata disciplina delle IAS che incidono sulle specie a rischio di estinzione presenti sulla lista dell'UE e a rafforzare le misure di prevenzione introducendo valutazioni del rischio obbligatorie antecedenti alla prima importazione di specie esotiche, nonché adottando liste bianche entro e non oltre il 2030, assicurando altresì nel contempo che le liste bianche adottate di specie esotiche rispettino le diverse realtà ecologiche dell'Unione;

Or. en




21. lamenta che la lista dell'Unione rappresenti meno del 6 % delle IAS presenti in Europa; invita la Commissione a garantire un'adeguata disciplina delle IAS che incidono sulle specie a rischio di estinzione presenti sulla lista dell'UE e a rafforzare le misure di prevenzione introducendo valutazioni del rischio obbligatorie antecedenti alla prima importazione di specie esotiche, nonché adottando prontamente liste bianche/positive di specie consentite per l'importazione, l'allevamento, la riproduzione e il commercio come animali da compagnia;

Or. en

Emendamento 872

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IT

Francesca Donato, Marco DreostoProposta di risoluzioneParagrafo 21



21. lamenta che la lista dell'Unione rappresenti meno del 6 % delle IAS presenti in Europa; invita la Commissione a garantire un'adeguata disciplina delle IAS che incidono sulle specie a rischio di estinzione presenti sulla lista dell'UE e a rafforzare le misure di prevenzione introducendo valutazioni del rischio obbligatorie antecedenti alla prima importazione di specie esotiche, nonché adottando liste bianche entro e non oltre il 2030 che siano valide in tutti gli Stati membri e inderogabili;

Or. it




21. lamenta che la lista dell'Unione rappresenti meno del 6 % delle IAS presenti in Europa; invita la Commissione a garantire un'adeguata disciplina delle IAS che incidono sulle specie a rischio di estinzione presenti sulla lista dell'UE e a rafforzare le misure di prevenzione introducendo valutazioni del rischio obbligatorie antecedenti alla prima importazione di specie esotiche, nonché adottando liste bianche o positive quanto prima ed entro e non oltre il 2030;

Or. en

Emendamento 874Marco Dreosto, Silvia Sardone, Lucia Vuolo, Simona Baldassarre, Danilo Oscar Lancini, Vincenzo Sofo, Annalisa Tardino, Luisa Regimenti, Gianantonio Da ReProposta di risoluzione

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IT

Paragrafo 21



21. invita la Commissione a garantire un'adeguata disciplina delle IAS che incidono sulle specie a rischio di estinzione presenti sulla lista dell'UE, tenendo debitamente conto dei costi di attuazione per gli Stati membri e degli aspetti socioeconomici legati allo sfruttamento delle IAS utilizzate a scopo di reddito, nonché a rafforzare le misure di prevenzione nell'ambito delle importazioni;

Or. it



21 bis. è del parere che sia urgentemente necessario prevenire l'introduzione, tramite il commercio internazionale, di nuovi organismi nocivi e malattie e dei rispettivi vettori, ad esempio il nematode del pino in Portogallo e i casi di Xylella fastidiosa negli oliveti in vari Stati membri; chiede che i piani volti a combattere le specie invasive siano dotati di risorse umane, tecniche e finanziarie sufficienti; chiede inoltre di proporre nuovi strumenti finanziari aggiuntivi che possano aiutare le aree interessate a combattere le specie invasive, in particolare le specie persistenti o le nuove specie esotiche; ritiene che sia essenziale preservare le risorse genetiche endemiche e selezionare e promuovere elementi del patrimonio genetico tuttora esistenti in ciascuno Stato membro;

Or. pt

PE680.715v02-00 412/570 AM\1225089IT.docx

IT



21 bis. ricorda che il commercio di specie selvatiche ha conseguenze drammatiche per la nostra biodiversità e la nostra salute, come lo sviluppo di specie invasive e il potenziale rischio di trasmissione di zoonosi; chiede alla Commissione di rafforzare le sue misure per combattere il traffico illecito di specie selvatiche; invita la Commissione a valutare la necessità di rendere uniforme la regolamentazione sul commercio di specie selvatiche all'interno dell'UE e a considerare la possibilità di creare un elenco positivo di specie autorizzate;

Or. fr



21 bis. evidenzia che l'ulteriore chiarimento e attuazione di tali obiettivi richiede un processo partecipativo tra la Commissione e gli Stati membri, compreso lo sviluppo di un'interpretazione comune delle definizioni e dei criteri per la designazione di nuove zone protette o rigorosamente protette; ritiene inoltre che una valutazione d'impatto debba essere sempre una condizione preliminare e che la valutazione debba includere anche gli effetti di perdita stimati, causati in particolare dalla rilocalizzazione in altri paesi che dispongono probabilmente di minori norme sulla biodiversità;

Or. en

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IT

Emendamento 878Ville Niinistö, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneParagrafo 21 bis (nuovo)


21 bis. è preoccupato per la prospettiva di popolazioni selvatiche geneticamente modificate ai fini della conservazione della natura; evidenzia il cambiamento di paradigma fondamentale e le sfide giuridiche che ciò comporterebbe per la conservazione della natura; mette in guardia contro i suoi effetti irreversibili e il grande potenziale di causare danni ambientali; osserva che gli organismi modificati con gene drive potrebbero diventare di per sé specie invasive; sottolinea che la tecnologia della forzatura genetica mirata (gene drive) non è pertanto uno strumento appropriato per eliminare la fauna e la flora invasive;

Or. en



21 bis. sottolinea la necessità di tutele e salvaguardie per le razze e le varietà vegetali locali, poiché tali razze e varietà si adattano meglio all'ecosistema locale e contribuiscono maggiormente ai regimi alimentari locali; ritiene che sia opportuno adottare misure per incoraggiare gli agricoltori e i portatori di interessi coinvolti nella gestione dei terreni a utilizzare un'ampia varietà di razze locali, investire nel ripristino delle razze locali in declino e, ove necessario, reintrodurre le specie un tempo presenti, ma perdute nel corso del tempo;

Or. en

PE680.715v02-00 414/570 AM\1225089IT.docx

IT



21 bis. sottolinea che gli investimenti a favore delle attività di ripristino e della prevenzione del degrado del suolo superano di gran lunga i costi; ritiene che la tassonomia dell'UE possa essere uno strumento utile in futuro per incrementare gli investimenti pubblici e privati al fine di attuare la strategia sulla biodiversità e il piano di ripristino della natura dell'UE o monitorare le spese rispettose della biodiversità nelle finanze pubbliche dell'UE; invita pertanto la Commissione a evitare qualsiasi ritardo nella sua adozione;

Or. en



21 bis. sottolinea che l'introduzione di specie esotiche invasive (IAS) è altresì legata ad altri fattori di stress come i rifiuti marini che possono essere un vettore per le specie esotiche invasive in quanto possono fornire una superficie su cui possono attaccarsi molte specie e molti organismi o batteri, che possono alterare l'equilibrio degli ecosistemi marini o la dispersione di specie esotiche invasive attraverso le acque di zavorra delle attività di trasporto marittimo;

Or. en

Emendamento 882

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IT

Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 21 bis (nuovo)


21 bis. osserva che la corretta attuazione delle direttive sulla tutela della natura non è solo di competenza degli Stati membri, ma anche della Commissione, in cui rientra in particolare anche la necessità di una procedura di valutazione, a norma della direttiva Habitat, affinché in determinate regioni sia possibile modificare lo status di protezione delle specie non appena raggiunto l'auspicato stato di conservazione;

Or. en



21 bis. ricorda che le specie esotiche invasive sono riconosciute come la terza causa della perdita di biodiversità a livello globale; sottolinea che, secondo le ultime stime della lista rossa dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), esse costituiscono una minaccia per quasi un terzo delle specie terrestri a rischio e sono coinvolte nella metà dei casi di estinzione conosciuti;

Or. fr

Emendamento 884Norbert Lins, Christine Schneider, Ulrike Müller, Christian Doleschal, Stefan Berger, Marlene Mortler, Jens Gieseke, Alexander BernhuberProposta di risoluzioneParagrafo 21 bis (nuovo)


PE680.715v02-00 416/570 AM\1225089IT.docx

IT

21 bis. sottolinea il successo della direttiva Habitat quale strumento efficace per la conservazione della biodiversità; sottolinea la necessità di maggiore flessibilità nelle misure di protezione per tutelare efficacemente gli esseri umani e il bestiame se i predatori rappresentano un pericolo e per modificare lo stato di conservazione;

Or. en

Emendamento 885Jytte Guteland, Günther SidlProposta di risoluzioneParagrafo 21 bis (nuovo)


21 bis. ricorda che il commercio degli animali da compagnia esotici costituisce non solo uno dei principali vettori di introduzione delle IAS, ma anche un importante fattore di rischio per l'insorgenza di malattie infettive e l'introduzione delle malattie animali e rappresenta una minaccia per la conservazione delle specie e il benessere degli animali;

Or. en



21 bis. deplora che solo una specie marina è stata inserita nella lista delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale1 bis; invita la Commissione ad affrontare tale presenza sproporzionatamente bassa delle specie esotiche invasive marine per assicurare un allineamento adeguato al regolamento (UE) n. 1143/20141 ter;

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IT

_________________1 bis EASIN. "Prioritizing marine invasive alien species in the EU through Horizon Scanning" (Dare priorità alle specie esotiche invasive marine nell'UE tramite l'esame delle prospettive). https://onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1002/aqc.32671 ter GU L 317 del 4.11.2014, pagg. 35-55.

Or. en



21 bis. invita la Commissione a fornire la piena facoltà di azione agli attori interessati al fine di agire pienamente e concretamente nella lotta alle specie alloctone invasive, da praticarsi in maniera prioritaria in termini di mezzi e di tempo;

Or. it



21 bis. ribadisce che è opportuno tenere debitamente conto, al momento di adottare o aggiornare la lista di rilevanza unionale, del costo di attuazione per gli Stati membri, del costo dell'assenza di azione, dell'efficacia in termini di costi e degli aspetti socioeconomici;

Or. en

Emendamento 889

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IT

Nikolaj Villumsen, Manuel Bompard, Mick Wallace, Anja Hazekamp, Silvia Modig, Malin Björka nome del gruppo della SinistraProposta di risoluzioneParagrafo 21 bis (nuovo)


21 bis. invita la Commissione ad affrontare la presenza sproporzionatamente bassa delle specie esotiche invasive marine nella lista delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale per assicurare un allineamento adeguato al regolamento (UE) n. 1143/2014;

Or. en

Emendamento 890Andreas Glück, Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 21 bis (nuovo)


21 bis. insiste sul ruolo importante che una caccia ben regolamentata svolge nel proteggere sane foreste, praterie, altri spazi naturali e rispettive specie locali;

Or. en



21 ter. sottolinea che molte piante esotiche invasive possono causare problemi di salute pubblica; ricorda che alcune hanno un polline particolarmente allergenico, come nel caso dell'ambrosia con foglie di artemisia (Ambrosia artemisiifolia), alla quale sarebbe sensibile il 10 % della popolazione francese, mentre altre producono una

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IT

linfa che a contatto con la pelle può causare ustioni, come nel caso del panace di Mantegazza (Heracleum mantegazzianum);

Or. fr

Emendamento 892Marco Dreosto, Silvia Sardone, Lucia Vuolo, Simona Baldassarre, Danilo Oscar Lancini, Vincenzo Sofo, Annalisa Tardino, Luisa Regimenti, Gianantonio Da ReProposta di risoluzioneParagrafo 21 ter (nuovo)


21 ter. invita la Commissione a fornire urgenti disposizioni di intervento agli Stati membri in materia di controllo delle specie generaliste predatrici, il cui stato di conservazione sia favorevole o in incremento, la cui cospicua presenza in molti ambienti, al pari delle IAS, sta mettendo a rischio le popolazioni di specie prioritarie, come molte specie di uccelli nidificanti al suolo in zone aperte, umide e coltivate;

Or. it

Emendamento 893Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 21 ter (nuovo)


21 ter. esprime preoccupazione per il fatto che le specie esotiche invasive rappresentano già una grave minaccia per la sicurezza alimentare, l'ambiente e i mezzi di sussistenza, danneggiando in maniera irreversibile le aree protette, compresa la biodiversità che ospitano, e che tale situazione è aggravata dai cambiamenti climatici; riconosce che i prodotti fitosanitari svolgono un ruolo essenziale fornendo una risposta rapida per difendere le aree dalle specie esotiche

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IT

invasive esistenti e recentemente introdotte;

Or. en



21 ter. esprime preoccupazione per il fatto che specie altamente invasive, come il visone americano, che ha tra l'altro sostituito i mammiferi nativi e influenzato il successo riproduttivo degli uccelli nativi che nidificano al suolo e dei polli domestici, non siano ancora state elencate come IAS di rilevanza unionale, nonostante rappresentino una grave minaccia per la biodiversità autoctona;

Or. en

Emendamento 895Pietro FiocchiProposta di risoluzioneParagrafo 21 ter (nuovo)


21 ter. sottolinea che l'attuale quadro legislativo nell'ambito del regolamento sulle specie esotiche invasive prevede un approccio globale e flessibile attraverso una serie di strumenti per far fronte alle specie esotiche invasive, compresi i permessi, l'autorizzazione e una cooperazione regionale rafforzata;

Or. en

Emendamento 896Jytte Guteland, Günther SidlProposta di risoluzioneParagrafo 21 ter (nuovo)


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IT

21 ter. osserva che l'attuazione e l'applicazione adeguate della legislazione ambientale dell'UE sono fondamentali per affrontare la perdita di biodiversità; esorta la Commissione a ricorrere maggiormente alle azioni legali qualora gli Stati membri non rispettino i loro obblighi a norma del diritto dell'UE;

Or. en

Emendamento 897Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 21 ter (nuovo)


21 ter. sottolinea la necessità di una cooperazione aperta e trasparente con i proprietari e altri utilizzatori dei terreni; mette in luce un'adeguata compensazione per le restrizioni alla gestione e le perdite di reddito derivanti dall'attuazione di politiche di rilevanza unionale;

Or. en



21 quater. chiede alla Commissione di garantire che la spesa per le specie esotiche invasive e i programmi dell'UE tengano adeguatamente conto di questi impatti sulla biodiversità delle regioni ultraperiferiche (RUP);

Or. fr


PE680.715v02-00 422/570 AM\1225089IT.docx

IT

Paragrafo 21 quinquies (nuovo)


21 quinquies. invita la Commissione e gli Stati membri a stabilire un divieto nelle acque dell'UE e a promuovere una moratoria internazionale sull'estrazione mineraria nei fondali marini, anche presso l'Autorità internazionale dei fondi marini; li invita inoltre a non sovvenzionare più le licenze di esplorazione e sfruttamento minerario nelle zone situate oltre i limiti della giurisdizione nazionale, a cessare i finanziamenti per lo sviluppo della tecnologia mineraria dei fondi marini e ad aumentare, di contro, i finanziamenti per la ricerca sugli ecosistemi delle profondità marine e sulla biodiversità; invita inoltre la Commissione e gli Stati membri a non stipulare contratti di sfruttamento o nuovi contratti di esplorazione a meno che e fino a quando non vi sia una comprensione globale dei rischi ambientali, sociali ed economici e finché l'attività mineraria in mare profondo non possa essere gestita per evitare la perdita di biodiversità marina e il degrado degli ecosistemi marini; insiste altresì affinché sia ottenuto il consenso libero, previo e informato delle comunità potenzialmente interessate; ritiene inoltre che sia opportuno intraprendere la riforma della struttura e del funzionamento dell'Autorità internazionale dei fondi marini al fine di assicurare la realizzazione di un processo decisionale trasparente e responsabile sotto il profilo ambientale; ribadisce la necessità di una transizione verso un'economia circolare basata sulla riduzione al minimo, sul riutilizzo e sul riciclaggio di minerali e metalli;

Or. en

Emendamento 900Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin

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IT

HojsíkProposta di risoluzioneTitolo 9


Finanziamento, integrazione e quadro di governance

Finanziamento, integrazione e quadro di governance e coerenza generale delle politiche

Or. en

Emendamento 901Stanislav PolčákProposta di risoluzioneTitolo 9


Finanziamento, integrazione e quadro di governance

Finanziamento, integrazione e quadro di governance e di responsabilità

Or. cs



22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel

22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, anche nella sua azione esterna e nello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI), sulla base della tassonomia dell'UE; chiede l'effettiva applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" alla biodiversità in tutti i programmi e le spese dell'UE; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a

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IT

quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021; ricorda che, come convenuto dai colegislatori, il dispositivo per la ripresa e la resilienza dovrebbe contribuire a integrare l'azione in materia di biodiversità nelle politiche dell'Unione; osserva pertanto che gli Stati membri dovrebbero essere incoraggiati a includere le azioni in materia di biodiversità nei piani per la ripresa e la resilienza;

Or. en



22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, ivi compresa la politica agricola comune (PAC), sulla base di una solida tassonomia dell'UE e del principio del "non nuocere"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare almeno i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ribadisce la sua richiesta di dedicare almeno il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021; sottolinea che le spese a favore della biodiversità devono essere monitorate utilizzando una metodologia

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IT

più rigorosa, trasparente e completa rispetto all'attuale sistema di indicatori di Rio dell'OCSE, che si basa sul principio della prudenza, in modo che le spese che hanno un impatto negativo sulla biodiversità siano conteggiate negativamente rispetto allo stanziamento totale;

Or. en




22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base del principio "non arrecare un danno significativo", e a cooperare strettamente con i colegislatori nell'elaborazione della metodologia di monitoraggio; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N vista l'esistenza del programma LIFE dedicato alla natura e alla biodiversità; accoglie con favore l'accordo volto a integrare la spesa per gli obiettivi in materia di biodiversità del 7,5 % a partire dal 2024 e del 10 % a partire dal 2026; chiede di dedicare una quota significativa di tale finanziamento a sostegno degli agricoltori nel conseguimento degli obiettivi in materia di biodiversità; invita la Commissione a sviluppare una "giustificazione economica per la biodiversità" in modo che la conservazione attiva della biodiversità effettuata dagli agricoltori o dai

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IT

proprietari terrieri sarà finanziata anche da fondi privati;

Or. en

Emendamento 905Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Lídia Pereira, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 22



22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo" a sostegno degli obiettivi della strategia sulla biodiversità; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021; ricorda che la spesa dell'Unione relativa alla biodiversità dovrebbe essere monitorata in conformità di una metodologia efficace, trasparente e globale che deve essere delineata dalla Commissione, in collaborazione con il Parlamento europeo e il Consiglio;

Or. en



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IT


22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021; insiste affinché i progressi compiuti verso il conseguimento di tale obiettivo del QFP debbano essere monitorati in conformità di una metodologia che sia efficace, trasparente e globale e debba essere delineata dalla Commissione, in collaborazione con il Parlamento europeo e il Consiglio;

Or. en



22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte

22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare almeno i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le

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IT

relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021; invita la Commissione e gli Stati membri a garantire un aumento della tendenza annuale della spesa per la biodiversità al fine di rispettare gli impegni dei colegislatori nell'ambito del QFP e della strategia sulla biodiversità;

Or. en




22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa che includa adeguate risorse finanziarie per compensare gli agricoltori dei maggiori costi e/o perdite di reddito sostenute in seguito all'adozione di nuove pratiche volte a perseguire l'obiettivo della strategia sulla biodiversità;

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IT

Or. it




22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare le risorse necessarie per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di riservare una quota della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa che includa adeguate risorse finanziarie per compensare gli agricoltori dei maggiori costi e/o perdite di reddito sostenute in seguito all'adozione di nuove pratiche volte a perseguire l'obiettivo della strategia sulla biodiversità;

Or. it



22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la

22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; insiste affinché la

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IT

Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

tassonomia dell'UE riconosca che l'uso dei cereali, dell'olio di palma e dei semi e della soia per i mangimi non sia sostenibile; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

Or. en




22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo", e a fornire una chiara indicazione su come allineare gli investimenti agli obiettivi dell'accordo di Parigi e del Green Deal europeo; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

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IT

Or. en




22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021; invita la Commissione ad adoperarsi ulteriormente per mobilitare gli investimenti privati per la tutela della biodiversità;

Or. en



22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per

22. invita la Commissione a incoraggiare l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare le risorse necessarie per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la

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IT

la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di riservare una quota della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021 creando un'apposita linea di budget e senza in ogni caso compromettere le dotazioni finanziarie dedicate alle altre politiche e segnatamente a tutti gli strumenti della politica agricola comune;

Or. it




22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare le risorse necessarie per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di riservare una quota della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021 creando una apposita linea di budget e senza in ogni caso compromettere le dotazioni finanziarie dedicate alle altre politiche e segnatamente a tutti gli strumenti della politica agricola comune;

Or. it

Emendamento 915Francesca Donato, Marco DreostoProposta di risoluzione

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IT

Paragrafo 22



22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

Or. it



22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel

22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; sottolinea l'importanza della ricerca per l'innovazione e di un quadro tecnologicamente neutro; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N;

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IT

quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

Or. en




22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, compresa la politica agricola comune, sulla base della tassonomia dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

Or. en



22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia

22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base della tassonomia

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IT

dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

dell'UE e del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno, se necessario, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

Or. en

Emendamento 919Ulrike Müller, Nils Torvalds, Andreas Glück, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 22



22. invita la Commissione a garantire l'integrazione efficace della biodiversità e la sua verifica in tutti i programmi e le spese dell'UE, sulla base del principio "non arrecare un danno significativo"; invita la Commissione a fornire una valutazione globale di come si potrebbero mobilitare i 20 miliardi di EUR all'anno necessari per la natura, a presentare le pertinenti proposte relative al bilancio annuale dell'Unione e a valutare la necessità di uno strumento di finanziamento dedicato per la rete TEN-N; ritiene che occorrerebbe adoperarsi per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

Or. en

Emendamento 920João FerreiraProposta di risoluzione

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IT



22 bis. sottolinea che il rafforzamento del programma Life+, introducendo dotazioni finanziarie specifiche per la biodiversità e la gestione della rete Natura 2000, dovrebbe garantire un'equa distribuzione dei finanziamenti tra gli Stati membri; sottolinea che il sostegno alla valutazione della salute ecologica e vegetale delle foreste, compresi il relativo ripristino e la riforestazione con specie native, in particolare nei paesi maggiormente colpiti dagli incendi, è di fondamentale importanza per preservare gli ecosistemi e garantire la biodiversità;

Or. pt



22 bis. accoglie con favore il recente accordo sul quadro finanziario pluriennale volto a stabilire un nuovo obiettivo annuale sulla biodiversità del 7,5 % nel QFP dal 2024, nell'ottica del conseguimento del 10 % nel 2026 e nel 2027; sottolinea, tuttavia, che occorrerebbe adoperarsi per quanto possibile per conseguire l'obiettivo di dedicare il 10 % della spesa annuale alla biodiversità nel quadro finanziario pluriennale (QFP) quanto prima a partire dal 2021;

Or. en


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IT



22 bis. invita la Commissione, ai fini della realizzazione delle valutazioni d'impatto delle nuove politiche, iniziative e legislazioni, a integrare l'unico strumento attualmente utilizzato per valutare gli aspetti ambientali che si concentra sui cambiamenti climatici con strumenti che esaminino gli impatti relativi alla biodiversità, all'uso delle risorse e all'inquinamento;

Or. en



22 bis. sottolinea che i portatori di interessi locali dotati delle competenze necessarie e pertinenti dovrebbero essere coinvolti nel processo decisionale in merito a come e dove vengono spesi i fondi dell'UE per garantire che gli obiettivi di tale strategia siano raggiunti con la massima efficacia e che l'acquis ambientale dell'UE non venga violato;

Or. en



22 bis. sottolinea la necessità di sviluppare, promuovere e porre in essere regimi di compensazione correttamente concepiti per i proprietari di terreni forestali, in particolare negli ecosistemi

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IT

forestali ricchi di biodiversità per l'applicazione di un regime del non intervento;

Or. en



22 bis. deplora che alcuni Stati membri non assegnino fondi dei piani per la ripresa alla biodiversità e alle soluzioni ispirate alla natura;

Or. en

Emendamento 926João FerreiraProposta di risoluzioneParagrafo 22 ter (nuovo)


22 ter. sostiene che l'Unione dovrebbe assumersi maggiore responsabilità per la protezione della rete Natura 2000, segnatamente in termini di finanziamenti; prende atto delle difficoltà cui fanno fronte diversi Stati membri nelle unità di gestione incluse nella rete Natura 2000, a causa dell'assenza di uno strumento finanziario specifico destinato a tale livello di gestione che sostenga l'integrazione della biodiversità nelle politiche settoriali;

Or. pt



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IT

22 ter. invita la Commissione a rafforzare le azioni di applicazione assicurando quanto prima l'assegnazione di risorse finanziarie e umane supplementari per dare priorità all'attuazione e all'applicazione, dando sistematicamente seguito alle procedure d'infrazione e istituendo, entro il 2022, una banca dati pubblica che tenga traccia delle misure adottate in risposta alle infrazioni ambientali e alle sentenze di pronuncia pregiudiziale;

Or. en



23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente al fine di eliminarli gradualmente al più tardi entro il 2030; ribadisce il suo invito a riorientare i sistemi fiscali verso un maggiore uso della tassazione ambientale;

soppresso

Or. it




23. deplora profondamente l'incapacità di rispettare l'impegno assunto nel quadro degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS 14.6) di eliminare gradualmente i sussidi dannosi per la pesca entro il 2020; invita la Commissione e gli Stati membri a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente o il benessere degli animali,

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IT

ivi compresi i sussidi relativi alla pesca e alla produzione agricola animale, al fine di eliminarli gradualmente e in modo completo quanto prima e al più tardi entro il 2025, ivi compresi in particolare i finanziamenti dell'UE per la promozione dei prodotti animali; ribadisce il suo invito a riorientare gli incentivi finanziari pubblici e privati (ivi compresi i sistemi fiscali) verso investimenti positivi per la biodiversità e un maggiore uso della tassazione ambientale;

Or. en

Emendamento 930Ville Niinistö, Jutta PaulusProposta di risoluzioneParagrafo 23



23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente al fine di eliminarli gradualmente al più tardi entro il 2025; ribadisce il suo invito e la necessità di riorientare verso la conservazione eventuali sussidi dannosi per la pesca che conducano a una sovracapacità e a una pesca eccessiva; chiede di eliminare gradualmente i sussidi agricoli dannosi nonché eventuali finanziamenti o sussidi per l'uso insostenibile delle zone umide e delle torbiere (ad esempio per l'agricoltura, l'orticoltura, la silvicoltura o l'uso per la combustione); ribadisce il suo invito a riorientare i sistemi fiscali verso un maggiore uso della tassazione ambientale;

Or. en


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IT



23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente o il benessere degli animali nonché un piano per eliminarli gradualmente al più tardi entro il 2025, ivi compresi i sussidi per la pesca che conducano a una sovracapacità e a una pesca eccessiva nonché i sussidi agricoli che conducano a una produzione animale intensiva; ribadisce il suo invito a riorientare i flussi finanziari sia pubblici che privati, compresi i sistemi fiscali, verso investimenti benefici per la biodiversità e il clima e un maggiore uso della tassazione ambientale;

Or. en




23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente al fine di eliminarli gradualmente al più tardi entro il 2030; ribadisce il suo invito a riorientare i sistemi fiscali verso un maggiore uso della tassazione ambientale in modo da non impattare negativamente la circolazione e gli approvvigionamenti di derrate alimentari; invita altresì la Commissione a valutare forme di compensazione a causa delle eventuali perdite economiche subite;

Or. it

Emendamento 933María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzione

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IT

Paragrafo 23



23. invita la Commissione e gli Stati membri a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente al fine di eliminarli gradualmente al più tardi entro il 2030; ribadisce il suo invito a riorientare i sistemi fiscali verso un maggiore uso della tassazione ambientale; chiede alla Commissione di fornire chiari orientamenti e incentivi volti a mobilitare i finanziamenti privati per la biodiversità e incoraggiare l'abbandono delle attività dannose da parte delle imprese;

Or. en




23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente o il benessere degli animali, ivi compresi i sussidi relativi alla produzione agricola animale, al fine di eliminarli gradualmente al più tardi entro il 2030; ribadisce il suo invito a riorientare gli incentivi finanziari pubblici e privati, ivi compresi i sistemi fiscali, verso investimenti positivi per la biodiversità e un maggiore uso della tassazione ambientale;

Or. en



23. invita la Commissione a fornire una 23. invita la Commissione a fornire una

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IT

valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente al fine di eliminarli gradualmente al più tardi entro il 2030; ribadisce il suo invito a riorientare i sistemi fiscali verso un maggiore uso della tassazione ambientale;

valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente al fine di eliminarli gradualmente al più tardi entro il 2030 e ad assicurare la coerenza tra tutti i fondi e i programmi dell'UE affinché nessuna spesa all'interno del bilancio dell'UE possa contribuire alla perdita di biodiversità; ribadisce il suo invito a riorientare i sistemi fiscali verso un maggiore uso della tassazione ambientale;

Or. en




23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente al fine di eliminarli gradualmente;

Or. fr




23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi connessi all'ambiente al fine di eliminare quelli che non conseguono il loro obiettivo;

Or. es

Emendamento 938Fulvio Martusciello, Salvatore De Meo, Antonio Tajani

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IT




23. invita la Commissione a fornire una valutazione dei diversi sussidi dannosi per l'ambiente al fine di eliminarli gradualmente, laddove possibile, secondo tempistiche da definire sulla base dei risultati scientifici e delle alternative europee disponibili nei diversi settori di impiego; sottolinea che la valutazione deve fare salve le politiche unionali;

Or. it




23. invita la Commissione a fornire una valutazione dei diversi sussidi dannosi per l'ambiente al fine di eliminarli gradualmente, laddove possibile, secondo tempistiche da definire sulla base dei risultati scientifici e delle alternative europee disponibili nei diversi settori di impiego; sottolinea che la valutazione deve fare salve le politiche unionali;

Or. it

Emendamento 940Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey Slabakov, Ryszard Antoni Legutko, Jadwiga Wiśniewska, Rob RookenProposta di risoluzioneParagrafo 23


23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente al fine di eliminarli gradualmente al più tardi entro il 2030;

23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente al fine di eliminarli gradualmente al più tardi entro il 2030;

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IT

ribadisce il suo invito a riorientare i sistemi fiscali verso un maggiore uso della tassazione ambientale;

ribadisce il suo invito a riorientare i sistemi fiscali verso un maggiore uso della tassazione ambientale; mette in guardia contro un aumento dell'onere fiscale a carico degli Stati membri e dei cittadini dell'UE;

Or. en




23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente, ivi compresi quelli che causano danni al di là delle frontiere dell'Unione, al fine di eliminarli gradualmente al più tardi entro il 2030; ribadisce il suo invito a riorientare i sistemi fiscali verso un maggiore uso della tassazione ambientale;

Or. en




23. invita la Commissione a fornire una valutazione dei sussidi controproducenti per la politica ambientale dell'UE; ribadisce il suo invito ad attuare riforme fiscali a sostegno della transizione verso un'economia sostenibile;

Or. en

Emendamento 943Martin Hojsík, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine Chabaud

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IT




23. invita la Commissione a valutare quali sussidi siano dannosi per l'ambiente con un approccio coerente e intersettoriale al fine di eliminarli gradualmente quanto prima e al più tardi entro il 2030;

Or. en




23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente, che tenga in considerazione la sostenibilità sociale ed economica delle attività produttive; ribadisce il suo invito a riorientare i sistemi fiscali verso un maggiore uso della tassazione ambientale;

Or. it




23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente; ribadisce il suo invito a riorientare i sistemi fiscali verso un maggiore uso della tassazione ambientale;

Or. en

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IT




23. invita la Commissione a fornire una valutazione di tutti i sussidi dannosi per l'ambiente; ribadisce il suo invito verso misure sostenibili incentivate a livello finanziario in linea con la futura politica agricola comune;

Or. en




(Non concerne la versione italiana)

Or. cs





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IT

Or. en





Or. en



23 bis. sottolinea che i piani strategici della PAC dovrebbero integrare l'uso del suolo rispettoso della biodiversità e porre l'accento sugli approcci agroecologici, compresa l'agroforestazione; osserva che le misure della PAC basate sul territorio non possono da sole, senza eliminare gradualmente i sussidi dannosi, arrestare la perdita di biodiversità, poiché anche a causa del quadro istituito sono state osservate tendenze negative relative alla popolazione persino in aree che hanno ricevuto pagamenti agro-climatico-ambientali, sebbene la tendenza fosse meno negativa1 bis;

_________________1 bis In Slovacchia l'indice dell'avifauna in habitat agricolo è diminuito del 17 %, mentre nelle aree in cui è stata attuata la misura agro-climatico-ambientale del programma di sviluppo rurale la diminuzione osservata è stata del 4 %.

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IT

Or. en

Emendamento 951Martin Hojsík, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 23 bis (nuovo)


23 bis. ribadisce la sua richiesta di riorientare i sistemi fiscali verso un maggiore utilizzo delle entrate ambientali, compresi i prelievi sull'uso di pesticidi e fertilizzanti sintetici o/e l'autorizzazione da utilizzare per il monitoraggio indipendente a livello dell'UE e per misure a sostegno della biodiversità nei terreni agricoli; invita la Commissione a valutare la possibilità di introdurre tali prelievi;

Or. en

Emendamento 952Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez Ramos, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 23 bis (nuovo)


23 bis. sottolinea la necessità di garantire la coerenza tra i finanziamenti in materia di clima e di biodiversità; accoglie con favore l'impegno che la coalizione per la convergenza dei finanziamenti per il clima e la biodiversità ha assunto l'11 gennaio 2021 in occasione del vertice One Planet di Parigi ad aumentare la loro percentuale di spesa per il clima a vantaggio della protezione della biodiversità;

Or. en


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IT


23 bis. sottolinea il pericolo di massicci investimenti nel contesto del Green Deal europeo a scapito della biodiversità e ribadisce che l'obiettivo positivo di azzeramento delle emissioni non giustifica tutti i mezzi, soprattutto il sostegno pubblico a progetti che arrechino danni agli animali selvatici e minaccino la protezione del suolo;

Or. en



23 bis. chiede di adottare misure specifiche per far fronte agli impatti integrati sulla biodiversità delle relazioni commerciali dell'UE; invita la Commissione a elaborare una relazione dettagliata al riguardo;

Or. en



23 bis. sottolinea la necessità di porre fine alle sovvenzioni a favore dei combustibili e ad altre sovvenzioni dirette e indirette che peggiorano le emissioni di CO2, che sono in contrasto con la nostra transizione energetica e che mantengono la pesca eccessiva e la sovracapacità della flotta peschereccia;

Or. en

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IT



23 bis. esorta la Commissione e gli Stati membri a conseguire gli obiettivi della strategia sulla biodiversità nel modo più efficace e meno oneroso per gli operatori economici;

Or. en



23 bis. invita la Commissione ad assicurare che le entrate generate dal meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere finanzino azioni volte a proteggere la biodiversità e il ripristino degli ecosistemi;

Or. en



23 bis. chiede di assicurare che le attività economiche siano dirette a preservare la biodiversità e gli ecosistemi e non a degradarli;

Or. en

Emendamento 959Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez

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IT

Ramos, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 23 ter (nuovo)


23 ter. invita la Commissione a fornire un quadro ambizioso e lungimirante che integri misure legislative e incentivi finanziari per il settore pubblico e privato al fine di sostenere azioni a favore della biodiversità nell'ambito della prossima strategia rinnovata in materia di finanza sostenibile; sottolinea che il quadro dovrebbe agevolare sia la diffusione in Europa delle catene di approvvigionamento senza perdita di biodiversità sia il finanziamento del ripristino degli ecosistemi;

Or. en

Emendamento 960Sirpa PietikäinenProposta di risoluzioneParagrafo 23 ter (nuovo)


23 ter. invita la Commissione ad adattare la sua legislazione in materia di clima nella sua revisione per completare il nesso tra il clima e la biodiversità indirizzando le compensazioni di carbonio alla conservazione di aree particolarmente sensibili, ad esempio le foreste primarie e antiche, o al ripristino;

Or. en

Emendamento 961Petros KokkalisProposta di risoluzioneParagrafo 23 ter (nuovo)


23 ter. invita la Commissione a esaminare l'introduzione di swap di debito per la

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IT

natura come mezzo per ridurre il debito nazionale degli Stati membri e conservare la biodiversità;

Or. en



24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

soppresso

Or. fr

Emendamento 963Alexandr Vondra, Pietro Fiocchi, Hermann Tertsch, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey Slabakov, Ryszard Antoni Legutko, Jadwiga Wiśniewska, Rob RookenProposta di risoluzioneParagrafo 24


24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta

soppresso

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IT

legislativa a tal fine nel 2022;

Or. en




24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022; chiede, a tale riguardo, l'istituzione di un gruppo europeo indipendente sulla biodiversità, costituito da scienziati selezionati sulla base della loro esperienza, il cui obiettivo consiste nel monitorare su base annua i progressi compiuti per invertire il declino della biodiversità e il ripristino della natura;

Or. en



24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi

24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti;

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IT

per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

Or. it




24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità, analogo alla legge sul clima, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

Or. it



24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal

24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità, analogo alla legge sul clima, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

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IT

fine nel 2022;

Or. it




24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022; sottolinea che l'aumento della capacità umana e finanziaria a livello locale, degli Stati membri e dell'UE sarà fondamentale per un quadro di governance efficace, unitamente a maggiore chiarezza in merito a specifici impegni settoriali e all'integrazione nei risultati conseguiti in relazione agli obiettivi internazionali;

Or. en



24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di

24. si compiace della creazione di un quadro globale di governance della biodiversità, basato su un senso di coresponsabilità e identificazione infuso in tutti i soggetti interessati, per mappare

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IT

obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

gli obblighi e gli impegni e stabilire una tabella di marcia che ne guidi l'attuazione, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; sottolinea la necessità di effettuare una valutazione d'impatto approfondita dei progressi compiuti e dell'adeguatezza di tale quadro di governance nel 2023 prima di considerare ulteriori aggiornamenti e la necessità di un approccio rafforzato;

Or. en




24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante, una legge sulla biodiversità analoga alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti e affronti la protezione e il ripristino al di là delle zone protette; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

Or. en



24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un

24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti che comprenda il

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IT

percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

reale raggiungimento degli obiettivi in tempi più lunghi legati ai cicli naturali e non a obiettivi vincolanti decisi attraverso scelte antropiche e strumenti legislativi;

Or. it




24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti, ad esempio l'impronta ecologica; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

Or. en



24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un

24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante sotto forma di regolamento, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che

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IT

meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

Or. en




24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

Or. en




24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità giuridicamente vincolante, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi vincolanti, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine entro il 2022;

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IT

Or. cs




24. sottolinea la necessità di un nuovo quadro di governance della biodiversità, analogo alla legge sul clima, in grado di definire il percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi realistici, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

Or. en

Emendamento 977Ulrike Müller, Nils Torvalds, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 24



24. sottolinea la necessità di un quadro di governance della biodiversità, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

Or. en

Emendamento 978Norbert Lins, Christine Schneider, Ulrike Müller, Christian Doleschal, Stefan Berger, Marlene Mortler, Alexander Bernhuber, Jens Gieseke

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IT




24. sottolinea la necessità di un nuovo quadro di governance della biodiversità, analogo alla legge sul clima, in grado di tracciare un percorso verso il 2050 con una serie di obiettivi, compresi gli obiettivi per il 2030 e gli impegni assunti in seno alla COP15, e che introduca un meccanismo di monitoraggio con indicatori intelligenti; invita la Commissione a presentare una proposta legislativa a tal fine nel 2022;

Or. en

Emendamento 979Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 24 bis (nuovo)


24 bis. chiede coerenza tra i vari settori strategici; osserva che, sebbene la strategia sulla biodiversità riconosca correttamente la necessità di ridurre al minimo l'uso, nella produzione di energia, di alberi interi e colture alimentari e foraggere, il progetto di atto delegato relativo al regolamento sulla tassonomia considera tale uso di materia prima come attività avente un impatto positivo considerevole sul clima e sull'ambiente, in linea con i lacunosi criteri di sostenibilità della RED II; considera preoccupante tale incoerenza con gli obiettivi in materia di biodiversità e clima e chiede senza indugio una revisione della direttiva sulle energie rinnovabili e degli allegati e modifiche del progetto di atto delegato relativo al regolamento sulla tassonomia e ai suoi allegati;

Or. en

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IT

Emendamento 980María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Asger Christensen, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 24 bis (nuovo)


24 bis. deplora che l'assenza di un meccanismo di monitoraggio e riesame per la strategia sulla biodiversità fino al 2020 abbia ostacolato i progressi verso gli obiettivi stabiliti; ritiene che, a causa della natura transfrontaliera e intersettoriale della biodiversità, vi sia l'urgente necessità di integrare tutti gli strumenti di monitoraggio esistenti a livello dell'UE in un unico meccanismo globale di monitoraggio e riesame per la strategia sulla biodiversità per il 2030, compresa la biodiversità terrestre e marina;

Or. en

Emendamento 981Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez Ramos, Nicolae Ştefănuță, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 24 bis (nuovo)


24 bis. accoglie con grande favore l'esito della consultazione sulla strategia rinnovata in materia di finanza sostenibile, in cui la stragrande maggioranza dei portatori di interessi ha ritenuto che l'agenda finanziaria dell'UE dovesse riflettere meglio la perdita di biodiversità, in particolare elaborando norme di comunicazione dell'UE, istituendo metodologie per le pratiche contabili del capitale naturale, sviluppando metriche e metodologie chiare o migliorando il dovere di diligenza sui progetti infrastrutturali;

Or. en

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IT



24 bis. sottolinea l'importanza di un approccio realistico, integrato e trasversale ai cambiamenti climatici, che garantisca una diversificazione degli strumenti impiegati per raggiungere gli obiettivi di riduzione ed eviti una dipendenza esclusiva dagli strumenti basati sul mercato;

Or. pt



24 ter. osserva che la strategia sulla biodiversità non chiede un'azione da parte dei cittadini e non considera la creazione di un patto per la biodiversità analogo al patto per il clima; sottolinea, tuttavia, che le sinergie con le azioni e gli obiettivi in materia di biodiversità possono e dovrebbero essere messe in luce nelle attività degli ambasciatori del clima, nonché negli eventi e nell'azione di promozione nel quadro del patto per il clima;

Or. en

Emendamento 984Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez Ramos, Nicolae Ştefănuță, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 24 ter (nuovo)


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IT

24 ter. invita la Commissione a esaminare anche le opportunità che gli investimenti al dettaglio possano offrire per sostenere il finanziamento delle azioni per la biodiversità, consentendo a tutti i cittadini di partecipare al finanziamento della transizione ecologica;

Or. en



24 ter. evidenzia la necessità di promuovere e adottare alternative allo scambio di quote di emissione, sostituendo un approccio basato sul mercato con un approccio normativo più equo ed efficace;

Or. pt



24 bis. è fermamente convinto che il valore della natura non possa essere misurato ed esorta la Commissione a non tentare di quantificare il valore della natura, poiché ciò porterà solo alla sua monetizzazione e alla sua dipendenza da un'analisi costi-benefici;

Or. en



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IT

24 ter. sostiene la Commissione nell'adozione di un approccio basato sul ciclo di vita per misurare l'impronta ambientale dei prodotti e delle organizzazioni sull'ambiente;

Or. en

Emendamento 988Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 24 quater (nuovo)


24 quater. ritiene che l'iniziativa proposta di pratiche contabili del capitale naturale a livello internazionale sia estremamente dannosa per la protezione della biodiversità; invita la Commissione ad abbandonare immediatamente tali piani;

Or. en

Emendamento 989Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez Ramos, Nicolae Ştefănuță, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 24 quater (nuovo)


24 quater. sottolinea che è essenziale che l'imminente riesame della direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario integri i requisiti riguardanti sia il clima che la biodiversità;

Or. en

Emendamento 990Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 24 quinquies (nuovo)


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IT

24 quinquies. esorta gli Stati membri a non autorizzare nuove operazioni di fratturazione idraulica nell'UE e ad arrestare tutte le operazioni esistenti, in base ai principi della precauzione e dell'azione preventiva e tenuto conto dei rischi e degli impatti negativi sul clima, sull'ambiente e sulla biodiversità connessi alla fratturazione idraulica per l'estrazione di idrocarburi non convenzionali;

Or. en

Emendamento 991Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez Ramos, Nicolae Ştefănuță, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 24 quinquies (nuovo)


24 quinquies. invita la Commissione a mettere a punto un nuovo indicatore che valuti le carenze di investimenti rispettosi della biodiversità a livello dell'UE e che sia pubblicato su base annua; sottolinea che tale indicatore apporterebbe chiarezza e consentirebbe di riorientare gli investimenti verso azioni legate alla biodiversità;

Or. en

Emendamento 992Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez Ramos, Nicolae Ştefănuță, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 24 sexies (nuovo)


24 sexies. ricorda l'impegno della Commissione europea a finanziare la parte verde, comprese le azioni a favore della biodiversità, del piano per la ripresa e la resilienza attraverso l'emissione di obbligazioni verdi; sottolinea che in questo modo l'UE diventerà il leader

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IT

mondiale delle obbligazioni verdi;

Or. en

Emendamento 993Anna ZalewskaProposta di risoluzioneParagrafo 25


25. ricorda che l'articolo 37 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea riflette il principio di garantire la tutela dell'ambiente nella legislazione dell'Unione; ritiene che il diritto a un ambiente sano dovrebbe essere sancito dalla Carta dell'UE e che l'Unione dovrebbe promuovere un diritto analogo anche a livello internazionale;

soppresso

Or. en




25. ricorda che l'articolo 37 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea riflette il principio di garantire la tutela dell'ambiente nella legislazione dell'Unione; ritiene che il diritto a un ambiente sano dovrebbe essere sancito dalla Carta dell'UE;

Or. fr

Emendamento 995Ulrike Müller, Nils Torvalds, Linea Søgaard-Lidell, Andreas Glück, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 25


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IT


25. ricorda che l'articolo 37 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea riflette il principio di garantire la tutela dell'ambiente nella legislazione dell'Unione; ritiene che il diritto a un ambiente sano dovrebbe essere sancito dalla Carta dell'UE e che l'Unione dovrebbe promuovere un diritto analogo anche a livello internazionale; ricorda che occorre rispettare i diritti di proprietà;

Or. en



25 bis. insiste sul fatto che gli obiettivi fissati dall'Unione europea in termini di protezione della biodiversità dovrebbero trovare riscontro nella sua azione esterna con i paesi terzi ed essere pienamente integrati nelle strategie e negli accordi di partenariato, ad esempio l'accordo in materia di pesca in cui l'Unione europea può aiutare i paesi terzi a sviluppare la loro capacità di arrestare la perdita di biodiversità, che può essere particolarmente a rischio in tali zone;

Or. en

Emendamento 997Ville Niinistö, Nikolaj VillumsenProposta di risoluzioneParagrafo 25 bis (nuovo)


25 bis. invita la Commissione a confermare che nessun rilascio di organismi geneticamente modificati che possano persistere e propagarsi

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IT

all'interno di popolazioni di specie selvatiche è consentito nell'UE, in linea con il principio di precauzione e la legislazione sugli OGM, poiché non esistono metodi sufficientemente efficaci per controllarli nel tempo o nello spazio o per recuperarli dall'ambiente una volta rilasciati;

Or. en



25 bis. deplora l'idea del principio "chi usa paga" e mette in risalto il modo in cui tali imposte sui consumi colpiscono in modo sproporzionato i lavoratori a basso e medio reddito, fornendo un diritto di sovrasfruttamento a coloro che possono permetterselo;

Or. en



25 bis. invita la Commissione e gli Stati membri ad assicurare che le riserve e i centri di recupero delle specie selvatiche ricevano un sostegno finanziario adeguato; sottolinea che tali strutture svolgono un ruolo essenziale all'interno dell'UE nel sostenere gli obblighi degli Stati membri nella lotta contro il traffico illegale di specie selvatiche e nel garantire il benessere degli animali selvatici confiscati;

Or. en

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IT



25 bis. ritiene che la ricerca nei laboratori pubblici, nei centri di ricerca e nelle università nei settori dell'ambiente, della salute pubblica e della sicurezza alimentare dovrebbe essere promossa e stimolata attraverso la garanzia di fondi, risorse e conoscenze scientifiche indipendenti per la promozione della protezione e del ripristino degli ecosistemi e della loro biodiversità;

Or. pt



25 bis. invita la Commissione a elaborare una strategia di sostegno alle catene del valore locali quale elemento chiave per il conseguimento degli obiettivi proposti; sottolinea che l'agricoltura su piccola scala richiede un sostegno aggiuntivo per la realizzazione degli obiettivi proposti;

Or. en



25 bis. invita la Commissione a intensificare e allineare tutte le politiche dell'UE alla strategia sulla biodiversità per il 2030 e ad applicare il principio della

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IT

coerenza delle politiche per la conservazione della natura;

Or. en



25 ter. ribadisce la sua preoccupazione per il fatto che il personale della direzione generale dell'Ambiente sia stato soggetto a notevoli riduzioni negli ultimi anni e che il suo livello di risorse umane rappresenti solo l'1,3 % di tutto il personale della Commissione; ritiene che un livello sufficiente di personale qualificato sia una condizione preliminare per il successo dell'attuazione e dell'applicazione delle politiche dell'Unione, tra cui il Green Deal europeo, la strategia sulla biodiversità per il 2030 e i suoi obiettivi;

Or. en



25 bis. riconosce che i cambiamenti senza precedenti nella regione artica e i suoi ecosistemi unici determinati dai cambiamenti climatici richiedono maggiori ricerche in merito alla biodiversità nell'Artico;

Or. en

Emendamento 1005Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzione

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IT



25 ter. invita la Commissione a incoraggiare gli Stati membri ad aggiornare, allineare e adottare le proprie strategie sulla biodiversità nel quadro della strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e a fare affidamento al ruolo dei governi subnazionali, delle città e di altre autorità locali per affrontare efficacemente la perdita di biodiversità a tutti i livelli, secondo quanto suggerito dal segretariato della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica;

Or. en



25 ter. ritiene che trasferire l'onere fiscale dal lavoro all'inquinamento conceda un privilegio ai più ricchi nella società e colpisca in modo sproporzionato i lavoratori e le persone a basso e medio reddito ancorati in sistemi che non possono essere modificati attraverso la scelta dei consumatori;

Or. en



25 quater. sottolinea quanto sia discriminatorio il principio "chi usa paga", ad esempio il diritto all'acqua; ritiene che l'acqua in quanto risorsa possa essere efficacemente protetta e

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IT

utilizzata in maniera sostenibile, non tassando le persone per il suo utilizzo, ma affrontando le perdite, modernizzando gli apparecchi e le politiche di redistribuzione per l'uguaglianza socioeconomica e facendo fronte ai sistemi alimentari, in particolare la carne e i prodotti lattiero-caseari, tra molte altre azioni politiche; ritiene che tale principio "chi usa paga" serva solo a sancire ulteriormente il neoliberismo nell'UE;

Or. en

Emendamento 1008Antoni Comín i OliveresProposta di risoluzioneParagrafo 25 quater (nuovo)


25 quater. esorta la Commissione a esaminare la dimensione extraterritoriale della perdita di biodiversità, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, e a valutare sul piano scientifico l'impatto complessivo dell'UE sulla biodiversità globale;

Or. en



25 quinquies. invita la Commissione ad adottare misure in merito agli appalti privati sostenibili;

Or. en

Emendamento 1010Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert Lins, Marlene MortlerProposta di risoluzioneTitolo 10

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IT


Ricerca e istruzione Ricerca, istruzione e innovazione

Or. en

Emendamento 1011Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneTitolo 10


Ricerca e istruzione Ricerca, innovazione e istruzione

Or. en



26. invita la Commissione a rafforzare la biodiversità nei programmi dell'Unione dedicati ai giovani, ad esempio il servizio volontario europeo, e a lanciare un programma Erasmus Verde incentrato sul ripristino e la conservazione; ribadisce il suo invito a identificare una missione e finanziamenti specifici per la biodiversità nei futuri programmi di ricerca;

26. invita la Commissione a rafforzare la biodiversità nei programmi dell'Unione dedicati ai giovani, ad esempio il servizio volontario europeo, e a lanciare un programma Erasmus Verde incentrato sul ripristino e la conservazione; ribadisce il suo invito a identificare una missione e finanziamenti specifici per la biodiversità nei futuri programmi di ricerca; sottolinea l'importanza di disporre di risorse adeguate e di avviare rapidamente un sistema terrestre di gemelli digitali per la biodiversità, che utilizzi appieno i big data di Copernicus e l'intelligenza artificiale, ad esempio Destination Earth e il programma LIFEPLAN che trae benefici dal sistema, per migliorare la conoscenza, la comprensione, la capacità di previsione e il seguito da dare all'attuazione degli obiettivi in materia di biodiversità;

Or. en

Emendamento 1013

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IT

Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 26



26. invita la Commissione a rafforzare la biodiversità nei programmi dell'Unione dedicati ai giovani, ad esempio il servizio volontario europeo, e a lanciare un programma incentrato sullo scambio di conoscenze e professionisti nel settore del ripristino e della conservazione; ribadisce il suo invito a considerare l'istituzione di una missione specifica per la ricerca in materia di biodiversità e di futuri programmi di ricerca volti a contribuire al conseguimento dell'obiettivo generale in materia di biodiversità del QFP; sottolinea l'importanza di mostrare alla società gli sforzi aggiuntivi richiesti nei metodi di produzione rispettosi della biodiversità e la conseguente necessità di finanziamenti (privati e/o pubblici) supplementari;

Or. en

Emendamento 1014Ulrike Müller, Nils Torvalds, Linea Søgaard-Lidell, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 26



26. invita la Commissione a rafforzare la biodiversità nei programmi dell'Unione dedicati ai giovani, ad esempio il servizio volontario europeo, e a lanciare un programma Erasmus Verde incentrato sul ripristino e la conservazione; sottolinea il ruolo fondamentale svolto dalla ricerca e dall'istruzione al fine di analizzare a livello empirico la perdita di biodiversità; sottolinea la necessità di un notevole aumento dei finanziamenti della ricerca pubblica, in particolare in merito allo sviluppo degli indicatori di ricerca per quantificare le misure in materia di

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IT

biodiversità; ribadisce il suo invito a identificare una missione e finanziamenti specifici per la biodiversità nei futuri programmi di ricerca;

Or. en




26. invita la Commissione a rafforzare la biodiversità nei futuri programmi di ricerca;

Or. en




26. invita la Commissione a rafforzare la biodiversità nei programmi dell'Unione dedicati ai giovani, ad esempio il servizio volontario europeo, e a lanciare un programma Erasmus Verde incentrato sul ripristino e la conservazione; ribadisce il suo invito a identificare una missione e finanziamenti specifici per la biodiversità nei futuri programmi di ricerca; sottolinea che le zone protette europee devono avere anche una vocazione e una dimensione educativa al fine di migliorare la preservazione della biodiversità sensibilizzando la popolazione;

Or. fr

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IT




26. invita la Commissione a rafforzare la conservazione della biodiversità nel contesto della convenzione sulla diversità biologica (CBD) nei programmi dell'Unione dedicati ai giovani, ad esempio il servizio volontario europeo, e a lanciare un programma Erasmus Verde incentrato sul ripristino e la conservazione; ribadisce il suo invito a identificare una missione e finanziamenti specifici per la biodiversità nei futuri programmi di ricerca;

Or. en




26. invita la Commissione a rafforzare la biodiversità nei programmi dell'Unione dedicati ai giovani, ad esempio il servizio volontario europeo, e a lanciare un programma Erasmus Verde incentrato sul ripristino e la conservazione con l'obiettivo di aumentare l'impegno fra i giovani mediante tali programmi; ribadisce il suo invito a identificare una missione e finanziamenti specifici per la biodiversità nei futuri programmi di ricerca;

Or. ro



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IT


26. invita la Commissione a rafforzare la biodiversità nei programmi dell'Unione dedicati ai giovani, ad esempio il servizio volontario europeo, e a concentrare gli sforzi del programma LIFE+ sullo scambio di buone pratiche in materia di ripristino e conservazione della biodiversità; ribadisce il suo invito a identificare una missione e finanziamenti specifici per la biodiversità nei futuri programmi di ricerca;

Or. es

Emendamento 1020Anna ZalewskaProposta di risoluzioneParagrafo 26



26. invita la Commissione a rafforzare la biodiversità nei programmi dell'Unione dedicati ai giovani, ad esempio il servizio volontario europeo; ribadisce il suo invito a identificare una missione e finanziamenti specifici per la biodiversità nei futuri programmi di ricerca;

Or. en



26. invita la Commissione a rafforzare la biodiversità nei programmi dell'Unione dedicati ai giovani, ad esempio il servizio volontario europeo, e a lanciare un programma Erasmus Verde incentrato sul ripristino e la conservazione; ribadisce il suo invito a identificare una missione e

26. invita la Commissione a rafforzare la biodiversità nei programmi dell'Unione dedicati ai giovani, ad esempio il servizio volontario europeo, e a lanciare un programma Erasmus Verde incentrato sul ripristino e la conservazione all'interno dell'UE e nei paesi terzi; ribadisce il suo

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IT

finanziamenti specifici per la biodiversità nei futuri programmi di ricerca;

invito a identificare una missione e finanziamenti specifici per la biodiversità nei futuri programmi di ricerca;

Or. fr




26. invita la Commissione a rafforzare la biodiversità e i dati scientifici nei programmi dell'Unione dedicati ai giovani, ad esempio il servizio volontario europeo, e a lanciare un programma Erasmus Verde incentrato sul ripristino e la conservazione; ribadisce il suo invito a identificare una missione e finanziamenti specifici per la biodiversità nei futuri programmi di ricerca;

Or. es



26 bis. sottolinea che l'integrazione della biodiversità deve essere accompagnata da una raccolta di dati; osserva con preoccupazione che la ricerca di base, compresa la tassonomia, che è cruciale a tale scopo, accusa una notevole carenza di risorse e non beneficia di finanziamenti per le strategie e la ricerca, oltre a non essere presa in considerazione nella strategia sulla biodiversità; chiede che nel quadro di Orizzonte Europa siano assegnate risorse adeguate ai progetti di ricerca di base e alla costruzione di capacità, anche per l'utilizzo a tal fine degli assi dedicati all'assistenza tecnica di

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IT

altri fondi dell'UE e lo sviluppo di regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune che integrino la raccolta di dati;

Or. en

Emendamento 1024Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Pascal Canfin, Véronique Trillet-LenoirProposta di risoluzioneParagrafo 26 bis (nuovo)


26 bis. ricorda che più dell'80 % degli oceani non è stato esplorato e che la conoscenza scientifica è essenziale per comprendere il modo in cui tutelare e ripristinare la biodiversità; esorta in tal senso la Commissione a svolgere un ruolo importante nel decennio ONU delle scienze oceaniche, a intensificare gli sforzi per la ricerca oceanica e a sostenere la digitalizzazione e l'uso dell'intelligenza artificiale al fine di migliorare la nostra comprensione dei mari e degli oceani e del nostro impatto sui medesimi, nonché a sostenere e finanziare nuove spedizioni oceaniche e incoraggiare le scienze partecipative con tutti i portatori di interessi del settore marino;

Or. en

Emendamento 1025Ulrike Müller, Nils Torvalds, Andreas Glück, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 26 bis (nuovo)


26 bis. sottolinea l'importanza di un suolo sano per la biodiversità, la gestione sostenibile delle foreste, la conversione delle foreste e i servizi ecosistemici agricoli e prende atto dei divari esistenti in termini di conoscenze e di dati nel settore; invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere ulteriori ricerche sui servizi ecosistemici del suolo e ad

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IT

adeguare i pertinenti programmi di finanziamento esistenti al fine di agevolare tali progetti di ricerca;

Or. en



26 bis. chiede di intensificare la ricerca sugli impatti sociali ed economici delle politiche di conservazione della biodiversità, al fine di elaborare politiche che sostengano le comunità rurali e costiere di agricoltori, allevatori, pescatori e artigiani che vivono nelle aree protette e nelle zone circostanti, garantirne la sopravvivenza e assicurare un nuovo sviluppo radicale sostenibile in funzione del ripristino della biodiversità;

Or. en

Emendamento 1027Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 26 bis (nuovo)


26 bis. invita la Commissione ad agevolare l'innovazione agricola e l'accesso a tali tecnologie per gli agricoltori europei nel conseguimento di un'ulteriore protezione della biodiversità, incentivando le tecnologie, ivi compresi i biopesticidi e gli strumenti digitali, con un quadro normativo proporzionato e basato su dati concreti che possa sostenere la necessità di monitoraggio e il processo decisionale;

Or. en

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IT



26 bis. riconosce l'importanza di proseguire la ricerca per comprendere le dinamiche tra diversi ecosistemi e prevedere gli effetti che i cambiamenti climatici possono provocare; chiede la costituzione di un polo europeo specializzato dell'innovazione digitale, a disposizione dei ricercatori europei, incentrato sulla ricerca in materia di biodiversità e sull'analisi dei big data;

Or. en



26 bis. sottolinea che gli Stati membri dovrebbero consentire agli agricoltori di ricevere sostegno finanziario, formazione, tecnologia, innovazione e sviluppo di nuovi modelli aziendali nell'adozione e nel conseguimento dei benefici ambientali e della biodiversità, considerando nel contempo l'importanza di bilanciare le misure volontarie e l'azione normativa;

Or. en



26 bis. ricorda la convenzione sulla conservazione delle specie migratrici della

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IT

fauna selvatica, la convenzione di Bonn, e gli impegni europei ivi assunti; invita gli organismi competenti a promuovere la cooperazione internazionale garantendo la protezione delle rotte migratorie animali;

Or. en



26 bis. invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere lo sviluppo delle capacità e la cooperazione tra autorità, cittadini, scienziati, professionisti e altri portatori di interessi in generale; ritiene che rivesta particolare importanza investire nel rafforzamento e nell'ampliamento dell'insieme delle conoscenze tassonomiche negli Stati membri;

Or. en

Emendamento 1032Norbert Lins, Christine Schneider, Ulrike Müller, Christian Doleschal, Stefan Berger, Marlene Mortler, Alexander Bernhuber, Jens GiesekeProposta di risoluzioneParagrafo 26 bis (nuovo)


26 bis. sottolinea che gli Stati membri dovrebbero consentire agli agricoltori di ricevere sostegno finanziario, formazione, tecnologia e innovazione nell'adozione e nel conseguimento dei benefici ambientali e della biodiversità, considerando nel contempo l'importanza di bilanciare le misure volontarie e l'azione normativa;

Or. en

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IT

Emendamento 1033María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal CanfinProposta di risoluzioneParagrafo 26 bis (nuovo)


26 bis. sottolinea che è urgentemente necessario migliorare la ricerca per comprendere i punti di non ritorno della biodiversità e il modo in cui il declino della biodiversità possa incidere sui servizi essenziali, ad esempio sull'approvvigionamento alimentare;

Or. en



26 bis. raccomanda all'UE di unirsi all'invito globale del "decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi" (2021-2031) per aumentare in modo massiccio la protezione e la rivitalizzazione degli ecosistemi in tutto il mondo;

Or. en



26 bis. invita la Commissione e gli Stati membri a rendere una priorità assoluta del programma Orizzonte Europa l'agricoltura priva di pesticidi e

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l'agroforestazione sostenibile;

Or. en



26 bis. accoglie con favore la proposta di un nuovo centro di conoscenze sulla biodiversità; ritiene che possa essere uno strumento efficace nel monitoraggio e nell'attuazione della strategia;

Or. en



26 bis. invita gli Stati membri a migliorare i loro programmi scolastici, prestando maggiore attenzione all'istruzione in merito al valore della diversità biologica e alla sua protezione;

Or. en



26 bis. invita gli Stati membri a intensificare i vari moduli scientifici sulla biodiversità;

Or. fr

Emendamento 1039Ville Niinistö

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IT

Proposta di risoluzioneParagrafo 26 ter (nuovo)


26 ter. sottolinea la necessità di una comprensione più approfondita della composizione della biodiversità europea e dei suoi effetti sul funzionamento degli ecosistemi, al fine di migliorare la definizione e la previsione degli impatti dannosi della perdita di biodiversità; sottolinea che anche nel caso di taxa ben noti, ad esempio, la percentuale di specie minacciate è difficile da stimare con precisione; chiede di aumentare la capacità della ricerca in materia di biodiversità per approfondire la comprensione della biodiversità, compresa la ricerca sulle interazioni biotiche, la resilienza degli ecosistemi e la ripresa dalle perturbazioni; osserva che la ricerca in materia di biodiversità dovrebbe essere ampiamente inclusa in diversi programmi di finanziamento dell'UE e degli Stati membri, consentendo sia la ricerca di base che quella applicata, e che il finanziamento a lungo termine e globale è essenziale per sostenere e ispirare le azioni di conservazione e ripristino;

Or. en

Emendamento 1040María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Nils Torvalds, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 26 ter (nuovo)


26 ter. sottolinea l'importanza di colmare le lacune critiche in termini di conoscenze e di migliorare la nostra comprensione delle regioni biogeografiche; sottolinea la necessità di migliorare la conoscenza dei principali comportamenti a rischio, del

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commercio illegale e non regolamentato e del commercio legale e regolamentato di specie selvatiche quale fattore che contribuisce al rischio di malattie, nonché di migliorare la comprensione della relazione tra il degrado e il ripristino degli ecosistemi, la struttura del paesaggio e il rischio di insorgenza di malattie; esorta a migliorare l'esame delle prospettive per identificare le minacce e le sfide emergenti e le risposte strategiche alle stesse;

Or. en

Emendamento 1041Christine Schneider, Christian Doleschal, Pernille Weiss, Norbert Lins, Hildegard Bentele, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 26 ter (nuovo)


26 ter. invita la Commissione a consentire e sostenere, in particolare, le piccole e medie imprese (PMI) per contribuire agli obiettivi della strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030; riconosce che le PMI costituiscono una fonte preziosa che contribuisce al conseguimento di una biodiversità sostenibile orientata dalle innovazioni verdi e digitali;

Or. en

Emendamento 1042Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Lídia Pereira, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 26 ter (nuovo)


26 ter. evidenzia che i risultati dei progetti dell'UE possono rappresentare una risorsa preziosa per la politica generale e l'azione di pianificazione; sottolinea il potenziale della ricerca cofinanziata dall'UE e dei progetti LIFE per il

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monitoraggio delle specie e degli ecosistemi, anche per i rigorosi obiettivi di protezione e di ripristino;

Or. en

Emendamento 1043Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 26 ter (nuovo)


26 ter. incoraggia la creazione di zone marine protette didattiche per aumentare la collaborazione e la partecipazione di tutti i portatori di interessi e migliorare la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini in merito a come proteggere la biodiversità marina;

Or. en

Emendamento 1044Lídia PereiraProposta di risoluzioneParagrafo 26 ter (nuovo)


26 ter. riconosce la burocrazia onerosa percepita dagli scienziati a capo dei programmi e chiede una migliore ottimizzazione della spesa con un maggiore coordinamento tra progetti e centri di innovazione;

Or. en



26 ter. accoglie con favore il nuovo osservatorio dell'UE sul suolo; ritiene che

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la raccolta dei dati, l'accessibilità delle informazioni e la sensibilizzazione del pubblico in merito alla salute dei suoli sia essenziale per il loro uso sostenibile;

Or. en



26 ter. invita gli Stati membri a sostenere le pratiche innovative in materia di biodiversità e ambiente attraverso le nuove tecnologie (intelligenza artificiale);

Or. fr

Emendamento 1047Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 26 quater (nuovo)


26 quater. invita la Commissione a rafforzare il quadro di monitoraggio nell'ambito della PAC, anche attraverso un uso più ampio dei regimi di incentivazione basati sui risultati con un monitoraggio integrato al loro interno e chiede di considerare l'attuazione di tali regimi anche come misure silvoambientali;

Or. en

Emendamento 1048Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 26 quater (nuovo)


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26 quater. incoraggia la ricerca in merito allo scioglimento dei ghiacciai e del permafrost, provocato dai cambiamenti climatici, al fine di analizzare ulteriormente ed evitare i potenziali problemi relativi al rilascio di virus intrappolati nel ghiaccio;

Or. en



26 quater. ritiene che l'educazione ambientale debba essere parte integrante dell'istruzione di tutti; invita gli Stati membri a integrare l'educazione ambientale in modo completo nelle loro pratiche e nei loro programmi scolastici;

Or. en

Emendamento 1050María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal CanfinProposta di risoluzioneTitolo 11


Azioni internazionali e governance degli oceani

Quadro globale post-2020 in materia di biodiversità, azioni internazionali e governance degli oceani

Or. en

Emendamento 1051Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneTitolo 11


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IT

Azioni internazionali e governance degli oceani

Azioni internazionali, commercio e governance degli oceani

Or. en



27. ricorda la posizione espressa nella sua risoluzione del 16 gennaio 2020 sulla 15ª riunione della conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica (COP15)6 e la necessità di un accordo vincolante per il periodo successivo al 2020, simile all'accordo di Parigi, per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030;

soppresso


Or. fr



27. ricorda la posizione espressa nella sua risoluzione del 16 gennaio 2020 sulla 15a riunione della conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica (COP15)6 e la necessità di un accordo vincolante per il periodo successivo al 2020, simile all'accordo di Parigi, per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030;

27. ricorda la posizione espressa nella sua risoluzione del 16 gennaio 2020 sulla 15a riunione della conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica (COP15)6 e la necessità di un accordo vincolante per il periodo successivo al 2020, simile all'accordo di Parigi, per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030; ritiene che il 2021 rappresenti un momento decisivo per la biodiversità a livello mondiale e che sia una responsabilità morale dell'UE assicurare l'esito più ambizioso possibile

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IT

per la COP15; sottolinea che l'UE deve premere per un accordo globale ambizioso e vincolante sul quadro post-2020 in materia di biodiversità, con obiettivi chiari e traguardi vincolanti per le zone protette in tutta l'UE e nel mondo;


Or. en




27. insiste sulla necessità di un'azione multilaterale forte e concertata per fermare la crisi della biodiversità; sottolinea l'importanza di rispettare gli impegni internazionali, in particolare quelli relativi alla convenzione sulla diversità biologica (CBD) e alla convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES); ricorda la posizione espressa nella sua risoluzione del 16 gennaio 2020 sulla 15ª riunione della conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica (COP15)6 e la necessità di un accordo vincolante per il periodo successivo al 2020, simile all'accordo di Parigi, per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030;


Or. fr


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IT



27. ricorda la posizione espressa nella sua risoluzione del 16 gennaio 2020 sulla 15a riunione della conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica (COP15)6 e la necessità di un accordo vincolante per il periodo successivo al 2020, simile all'accordo di Parigi, per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030; ribadisce il suo invito affinché l'UE solleciti un livello elevato di ambizione durante i negoziati, ivi compresi obiettivi globali giuridicamente vincolanti in materia di ripristino e protezione di almeno il 30 % entro il 2030, al fine di rispecchiare internamente il livello di ambizione dell'UE;


Or. en




27. ricorda la posizione espressa nella sua risoluzione del 16 gennaio 2020 sulla 15a riunione della conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica (COP15)6 e la necessità di un accordo vincolante per il periodo successivo al 2020, con obiettivi intelligenti e un solido quadro di attuazione, simile all'accordo di Parigi, per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030; sottolinea la necessità di un meccanismo di riesame trasparente, armonizzato, indipendente e basato su dati scientifici relativo ai progressi compiuti dalle parti nel conseguimento degli obiettivi;

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IT


Or. en




27. ricorda la posizione espressa nella sua risoluzione del 16 gennaio 2020 sulla 15ª riunione della conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica (COP15)6 e la necessità di un accordo vincolante per il periodo successivo al 2020, simile all'accordo di Parigi, per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030; ribadisce la sua richiesta affinché questo accordo contenga obiettivi con calendari dettagliati, indicatori di prestazione e meccanismi di valutazione;


Or. fr

Emendamento 1058Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 27



27. ricorda la posizione espressa nella sua risoluzione del 16 gennaio 2020 sulla 15a riunione della conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica (COP15)6 e la necessità di un accordo vincolante per il periodo successivo al 2020, simile all'accordo di Parigi, per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030; accoglie con favore l'impegno da parte della coalizione

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di ambizione elevata per la natura e le persone a sostenere l'obiettivo globale di tutelare il 30 % della superficie terreste e dei mari a livello mondiale;


Or. en




27. ricorda la posizione espressa nella sua risoluzione del 16 gennaio 2020 sulla 15a riunione della conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica (COP15)6 e la necessità di un accordo multilaterale per il periodo successivo al 2020, simile all'accordo di Parigi, per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030;


Or. en



27 bis. ricorda che è necessario ridurre senza indugio l'impronta ambientale della produzione e del consumo da parte dell'Europa al fine di rientrare nei limiti del pianeta entro il 2030, dal momento che sarebbero necessari 2,8 pianeti se tutti gli abitanti della Terra avessero il tenore di vita di un cittadino medio dell'UE;

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IT

ritiene pertanto che l'UE e i suoi Stati membri abbiano una responsabilità particolare di perseguire politiche con obiettivi immediati, a medio termine e a lungo termine per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, difendere gli habitat, arrestare e invertire la perdita di biodiversità, nonché trasformare di conseguenza la propria politica estera e commerciale e assistere i paesi in via di sviluppo nell'attuazione di programmi per la protezione della biodiversità; sottolinea, a tale riguardo, la necessità di assicurare che ulteriori sforzi futuri volti ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità nelle zone marine e terrestri dell'UE non trasferiscano le pressioni ad altre parti del mondo;

Or. en



27 bis. ricorda che la riduzione dell'impronta mondiale dell'Unione deve essere uno dei capisaldi della strategia dell'UE in materia di biodiversità; sottolinea, a tale riguardo, l'impatto che l'importazione di taluni prodotti nell'UE ha sulla deforestazione e sulla perdita di biodiversità in paesi terzi e invita la Commissione a valutare la necessità di adottare misure per limitare l'immissione sul mercato europeo di prodotti associati alla deforestazione; sottolinea la necessità di migliorare l'etichettatura ecologica e la certificazione anti-deforestazione;

Or. fr


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27 bis. mette in guardia dal rischio di delocalizzazione di determinati settori produttivi verso paesi che, come la Cina, dispongono di una legislazione più permissiva rispetto a quella europea in materia di biodiversità, nonostante la decisione della Commissione di convertirli in partner commerciali prioritari; chiede alla Commissione di assicurare una politica commerciale coerente con gli obiettivi enunciati nel suo Green Deal e di non privilegiare le importazioni di prodotti che non rispettano le norme europee;

Or. es



27 bis. invita la Commissione a promuovere un modello di governance ambizioso nei negoziati internazionali delle Nazioni Unite sulla biodiversità marina e sulle risorse genetiche marine al di fuori delle giurisdizioni nazionali; chiede di riconoscere l'oceano quale bene comune globale, in vista di un nuovo approccio nel preambolo che dia priorità alle responsabilità individuali e collettive rispetto ai principi tradizionali di libertà e diritti sovrani, di cui al diritto del mare, e che garantisca quindi la protezione degli oceani;

Or. en


PE680.715v02-00 498/570 AM\1225089IT.docx

IT


27 bis. deplora il terribile stato degli stock ittici in tutto il mondo; accoglie con favore il fatto che la strategia sulla biodiversità impegni l'UE ad applicare la tolleranza zero nei confronti della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e a combattere la pesca eccessiva; invita inoltre l'UE ad affrontare le pratiche di pesca dannose; sostiene la richiesta di un accordo globale che vieti le sovvenzioni dannose alla pesca e chiede pertanto di rivedere adeguatamente le politiche della pesca dell'UE; tiene conto dell'impatto ambientale degli accordi di partenariato nel settore della pesca (APP) dell'UE;

Or. en



27 bis. sottolinea l'importanza del sostegno dell'UE a lungo termine per i più importanti ecosistemi, punti critici per la biodiversità e aree protette in Africa; accoglie con favore la nuova iniziativa "NaturAfrica" e il suo potenziale a vantaggio della conservazione, della ripresa economica, della sicurezza e delle popolazioni locali; chiede di elaborare iniziative analoghe per altre regioni, estendendo nel contempo le aree chiave della biodiversità per contribuire ad aumentare la resilienza dei paesi in via di sviluppo ai cambiamenti climatici;

Or. en

Emendamento 1066

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IT

Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 27 bis (nuovo)


27 bis. prende atto dell'incapacità dei membri dell'Organizzazione mondiale del commercio di concludere i negoziati in atto sulle sovvenzioni alla pesca entro la fine del 2020; invita l'Unione a svolgere un ruolo più importante per concludere un accordo su tali negoziati, mostrando nel contempo una maggiore ambizione verso una rapida eliminazione graduale delle sovvenzioni dannose alla pesca, in linea con l'obiettivo di sviluppo sostenibile n. 14;

Or. en



27 bis. invita la Commissione a continuare a incoraggiare e sostenere le iniziative internazionali intese a ripristinare la biodiversità e i terreni degradati in tutto il mondo, ad esempio il progetto della grande muraglia verde portato avanti dall'Unione africana, che ha restituito alle popolazioni dell'area subsahariana, dal Senegal all'Etiopia, una grande estensione di terreni recuperati da coltivare ripristinando, nel contempo, la biodiversità;

Or. en

Emendamento 1068Alexander Bernhuber, Petri Sarvamaa, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Agnès Evren, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 27 bis (nuovo)

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IT


27 bis. sostiene i negoziati globali che promuovono parità di condizioni a livello mondiale per la bioeconomia sostenibile dell'UE e contribuiscono a evitare gli effetti di perdita verso regioni con una regolamentazione ambientale meno rigorosa, promuovendo quindi l'occupazione nell'UE, nonché la competitività, la resilienza e l'autonomia strategica delle industrie europee;

Or. en

Emendamento 1069Christine Schneider, Christian Doleschal, Norbert Lins, Petri Sarvamaa, Hildegard Bentele, Marlene MortlerProposta di risoluzioneParagrafo 27 bis (nuovo)


27 bis. sostiene i negoziati globali che promuovono parità di condizioni a livello mondiale per la bioeconomia sostenibile dell'UE e contribuiscono a evitare gli effetti di perdita verso regioni con una regolamentazione ambientale meno rigorosa, promuovendo quindi l'occupazione nell'UE, nonché la competitività, la resilienza e l'autonomia strategica delle industrie europee;

Or. en

Emendamento 1070Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 27 bis (nuovo)


27 bis. chiede nuovamente alla Commissione di prevedere l'applicabilità del capitolo sul commercio e sullo sviluppo sostenibile dei nostri accordi di libero scambio; è del parere che ciò debba

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IT

avvenire attraverso l'inclusione di disposizioni sanzionatorie proporzionate e progressive nei capitoli sul commercio e sullo sviluppo sostenibile;

Or. en



27 bis. ritiene che la deregolamentazione del commercio mondiale abbia un effetto significativo in termini di aumento del consumo energetico e delle emissioni di gas a effetto serra e che sia necessario e urgente studiare e valutare adeguatamente tale situazione;

Or. pt



27 bis. accoglie con favore il lancio della coalizione di ambizione elevata per la natura e le persone in occasione del vertice One Planet dell'11 gennaio 2021 e l'impegno, assunto da 50 Stati, di proteggere il 30 % delle terre e dei mari entro il 2030;

Or. fr



27 bis. sottolinea che è necessario dare

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IT

concretezza all'obiettivo della strategia "Dal produttore al consumatore" di mettere la sostenibilità anche ambientale e sociale al centro della futura politica commerciale dell'UE e di ogni accordo commerciale bilaterale;

Or. it



27 bis. incoraggia l'UE e gli Stati membri a promuovere il riconoscimento dell'ecocidio quale crimine internazionale ai sensi dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI);

Or. en

Emendamento 1075Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 27 ter (nuovo)


27 ter. sottolinea che a livello mondiale il deficit di finanziamento a favore della biodiversità ammonta a 711 miliardi di dollari l'anno fino al 2030; invita l'UE e gli Stati membri a destinare risorse finanziarie adeguate alla tutela della biodiversità su scala mondiale e a incoraggiare il resto della comunità internazionale a fare altrettanto, onde consentire l'adozione e l'attuazione di un quadro post-2020 ambizioso e in grado di arrestare la crisi della biodiversità; sottolinea, a tal proposito, la necessità di sostenere i paesi più poveri nell'attuazione di detto quadro e l'importanza della partecipazione del settore privato alla tutela e al ripristino degli ecosistemi;

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IT

Or. fr

Emendamento 1076Frédérique Ries, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 27 ter (nuovo)


27 ter. accoglie con favore l'impegno della Commissione a dare un giro di vite al commercio illecito di specie selvatiche; ritiene che la strategia sulla biodiversità non riconosca inoltre il commercio legale di specie selvatiche quale causa della perdita di biodiversità; esorta la Commissione ad affrontare l'impatto del commercio legale e illegale di specie selvatiche nel complesso sulla biodiversità e sulla salute globale, a promuovere e assistere i paesi terzi nel limitare seriamente o porre fine al commercio e alla vendita di specie selvatiche per il consumo umano, tenendo conto nel contempo della legittima considerazione della caccia di sussistenza da parte delle popolazioni indigene e delle comunità locali per il consumo domestico; invita l'Unione a promuovere tale idea in tutte le sedi internazionali pertinenti;

Or. en

Emendamento 1077Agnès Evren, Alexander BernhuberProposta di risoluzioneParagrafo 27 ter (nuovo)


27 ter. sostiene l'obiettivo della Commissione di valutare l'impatto degli accordi commerciali sulla biodiversità dandovi seguito con le misure necessarie per rafforzare le disposizioni in materia di biodiversità contenute negli accordi esistenti e in quelli nuovi; invita la Commissione a includere capitoli

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IT

vincolanti e applicabili in materia di sviluppo sostenibile e tutela della biodiversità in tutti i futuri accordi commerciali;

Or. fr



27 ter. sottolinea la necessità di rivedere la politica marittima integrata dell'UE al fine di istituire un quadro strategico che integri tutte le normative sull'ambiente marino e incoraggia, in tal senso, a sostenere un approccio strategico per le tematiche che si sovrappongono tra la biodiversità marina, la politica climatica e la politica comune della pesca;

Or. en

Emendamento 1079María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 27 ter (nuovo)


27 ter. invita l'UE a rafforzare il suo dialogo interparlamentare e a fungere da pioniere mondiale nella conservazione della biodiversità cooperando con i paesi a basso reddito; sottolinea l'importanza di un maggiore sostegno dell'UE nei confronti della COP15 per conservare, proteggere e ripristinare la biodiversità in tutto il mondo;

Or. en

Emendamento 1080

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IT

Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 27 ter (nuovo)


27 ter. sottolinea che l'estrazione mineraria in alto mare arreca sempre gravi danni all'ambiente; ritiene che i minerali marini nei fondali internazionali non dovrebbero essere sfruttati a meno che non siano di importanza fondamentale; invita l'UE a sostenere tale approccio in seno all'Autorità internazionale dei fondi marini;

Or. en

Emendamento 1081Pascal CanfinProposta di risoluzioneParagrafo 27 ter (nuovo)


27 ter. sottolinea che l'accordo UE-Mercosur non può essere ratificato nella sua forma attuale poiché non garantisce, tra l'altro, la protezione della biodiversità, in particolare in Amazzonia;

Or. en

Emendamento 1082Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 27 quater (nuovo)


27 quater. sottolinea l'impatto del traffico illegale di carne selvatica nell'UE sulla biodiversità dei paesi di origine della carne e dell'UE attraverso la potenziale importazione di agenti patogeni; sottolinea la mancanza di conoscenza per quanto riguarda l'entità e le rotte di tale traffico; invita la Commissione a sfruttare

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IT

appieno il potenziale del progetto pilota dal titolo "International Wild Meat Trafficking: developing new tools and policies to halt this underreported crime in the EU" (Traffico internazionale di carne selvatica: sviluppare nuovi strumenti e politiche per arrestare tale reato non dichiarato nell'UE) adottato dal Parlamento per porvi rimedio e migliorare la lotta contro tale traffico;

Or. en

Emendamento 1083María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Nils Torvalds, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 27 quater (nuovo)


27 quater. sottolinea i forti legami tra la perdita di biodiversità e l'aumento dell'insorgenza delle pandemie; invita l'UE a promuovere durante la prossima COP15 l'istituzione di un consiglio scientifico sovranazionale per identificare le opzioni strategiche e monitorare e prevenire le cause profonde delle pandemie derivanti dal degrado ambientale e dalla perdita di biodiversità; chiede alle parti di impegnarsi a ridurre ed eliminare il commercio di specie selvatiche per le malattie ad alto rischio;

Or. en

Emendamento 1084Catherine Chabaud, Frédérique Ries, Martin Hojsík, Pascal Canfin, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez RamosProposta di risoluzioneParagrafo 27 quater (nuovo)


27 quater. invita la Commissione ad attuare e monitorare le raccomandazioni formulate dalla missione Starfish 2030:

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IT

far rivivere i nostri oceani e le nostre acque;

Or. en

Emendamento 1085Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 27 quater (nuovo)


27 quater. ricorda che il continente africano ospita una biodiversità unica e invita i nostri due continenti a unire gli sforzi nel quadro del nuovo partenariato Africa-Unione europea per preservare la biodiversità africana e affrontare le minacce che gravano su di essa, in particolare la deforestazione, la desertificazione, il bracconaggio, il traffico e il commercio di specie selvatiche; sottolinea inoltre l'importanza del sostegno europeo all'iniziativa della grande muraglia verde nel Sahel e alle soluzioni ispirate alla natura;

Or. fr

Emendamento 1086Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 27 quinquies (nuovo)


27 quinquies. accoglie con favore l'annuncio del lancio dell'iniziativa NaturAfrica volta a proteggere la vita selvatica e gli ecosistemi; chiede di assicurare il pieno coinvolgimento delle comunità locali nella protezione della flora e della fauna e di porre l'accento sull'istruzione per sensibilizzare i più giovani alla conservazione di questo patrimonio unico;

Or. fr

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IT

Emendamento 1087Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 27 quinquies (nuovo)


27 quinquies. esorta la Commissione e gli Stati membri a continuare a collaborare con la comunità internazionale per riconoscere il contributo delle popolazioni indigene e delle comunità locali nella protezione della biodiversità, garantire i loro diritti e sostenere la loro partecipazione ai processi decisionali;

Or. en

Emendamento 1088María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 27 quinquies (nuovo)


27 quinquies. sostiene fermamente l'integrazione dei diritti umani nel quadro globale post-2020 in materia di biodiversità;

Or. en

Emendamento 1089María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Asger Christensen, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 27 sexies (nuovo)


27 sexies. accoglie con favore l'impegno della strategia sulla biodiversità di rivedere entro il 2021 il piano d'azione dell'UE contro il traffico illegale di specie selvatiche per intensificare gli sforzi volti

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a combattere il commercio illegale di specie selvatiche sia all'interno dell'UE che a livello mondiale; invita la Commissione ad assicurare che il piano d'azione dell'UE post-2020 contro il traffico illegale di specie selvatiche sia pienamente integrato nella strategia sulla biodiversità per il 2030, riceva finanziamenti adeguati e includa basi di riferimento e indicatori misurabili affinché i progressi possano essere valutati e gli obiettivi raggiunti entro un determinato periodo di tempo;

Or. en

Emendamento 1090Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 27 sexies (nuovo)


27 sexies. ricorda che il traffico di specie selvatiche è una delle cause della perdita di biodiversità, che esso minaccia la sopravvivenza di numerose specie, alimenta la criminalità organizzata e la violenza e favorisce la trasmissione di virus agli esseri umani; sottolinea che l'Unione europea continua a essere un mercato di destinazione e di transito per i prodotti derivanti da questo tipo di traffico, altamente redditizio e non sufficientemente sanzionato;

Or. fr

Emendamento 1091Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 27 sexies (nuovo)


27 sexies. accoglie con favore l'impegno della Commissione a garantire la piena attuazione delle disposizioni in

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materia di biodiversità in tutti gli accordi di libero scambio dell'UE; invita la Commissione a utilizzare tutti gli strumenti disponibili a tal fine, ivi comprese sanzioni in caso di non conformità;

Or. en

Emendamento 1092Chrysoula ZacharopoulouProposta di risoluzioneParagrafo 27 septies (nuovo)


27 septies. accoglie con favore l'annuncio della revisione del piano d'azione dell'Unione europea contro il traffico illegale di specie selvatiche; chiede che il piano sia integrato nella strategia sulla biodiversità per il 2030 e che sia dotato di risorse finanziarie sufficienti; invita inoltre la Commissione e gli Stati membri a rafforzare in modo significativo l'assistenza ai paesi partner nella lotta contro queste reti criminali e nella messa in sicurezza delle zone protette;

Or. fr

Emendamento 1093Frédérique Ries, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 27 septies (nuovo)


27 septies. sottolinea che i reati ambientali costituiscono una minaccia per la pace e la sicurezza e spesso convergono con altri reati gravi come la corruzione, la criminalità informatica e i reati finanziari; invita pertanto l'UE ad adottare una nuova legislazione analoga al "Lacey Act" degli Stati Uniti che vieti il commercio di specie selvatiche, di pesci e

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IT

di piante che sono stati illegalmente prelevati, posseduti, trasportati o venduti in violazione di eventuali normative estere;

Or. en

Emendamento 1094Frédérique Ries, María Soraya Rodríguez Ramos, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 27 octies (nuovo)


27 octies. ritiene che il nuovo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI) a partire dal 2021 possa fungere da importante motore del cambiamento per il ripristino e la conservazione della biodiversità a livello mondiale; chiede pertanto che almeno il 10 % della spesa annua a titolo del nuovo NDICI sia dedicato al ripristino e alla conservazione della biodiversità e sia uno strumento fondamentale di attuazione del nuovo obiettivo di spesa per la biodiversità del quadro finanziario pluriennale;

Or. en

Emendamento 1095María Soraya Rodríguez Ramos, Chrysoula Zacharopoulou, Catherine Chabaud, Susana Solís Pérez, Martin Hojsík, Billy Kelleher, Asger Christensen, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Pascal Canfin, Frédérique RiesProposta di risoluzioneParagrafo 28


28. ribadisce il suo invito a introdurre un divieto totale di commercio di avorio greggio e lavorato da e verso l'Unione europea nonché al suo interno, che comprenda anche l'avorio "pre-convenzione" e i corni di rinoceronte, e chiede che siano introdotte restrizioni analoghe per altre specie a rischio quali le

28. invita tutte le parti della CBD a incrementare e rafforzare l'azione e il monitoraggio nei confronti del traffico legale e illegale di specie selvatiche e a promuovere l'elaborazione di obiettivi specifici, misurabili e quantificabili a tal fine; ribadisce il suo invito a introdurre un divieto totale di commercio di avorio

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tigri; greggio e lavorato da e verso l'Unione europea nonché al suo interno, che comprenda anche l'avorio "pre-convenzione" e i corni di rinoceronte, e chiede che siano introdotte restrizioni analoghe per altre specie a rischio quali le tigri;

Or. en



28. ribadisce il suo invito a introdurre un divieto totale di commercio di avorio greggio e lavorato da e verso l'Unione europea nonché al suo interno, che comprenda anche l'avorio "pre-convenzione" e i corni di rinoceronte, e chiede che siano introdotte restrizioni analoghe per altre specie a rischio quali le tigri;

28. ribadisce il suo invito a introdurre un divieto totale di commercio di avorio greggio e lavorato da e verso l'Unione europea nonché al suo interno, che comprenda anche l'avorio "pre-convenzione" e i corni di rinoceronte, e chiede che siano introdotte restrizioni analoghe per altre specie a rischio quali le tigri; chiede misure per aumentare la protezione di tali animali collaborando con le istituzioni internazionali e i paesi pertinenti al fine di prevenire l'uccisione di animali per ricavarne avorio;

Or. ro




28. invita la Commissione a guidare gli sforzi volti a proteggere la biodiversità in maniera efficace in tutte le sedi internazionali pertinenti; ribadisce il suo invito, in tale contesto, a introdurre un divieto totale di commercio di avorio greggio e lavorato da e verso l'Unione europea nonché al suo interno, che comprenda anche l'avorio "pre-

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convenzione" e i corni di rinoceronte, e chiede che siano introdotte restrizioni analoghe per altre specie a rischio quali le tigri;

Or. cs




28. ribadisce il suo invito a ridurre il commercio e il consumo di specie selvatiche e a proteggere tali specie e gli ecosistemi fondamentali a livello mondiale, ivi compreso un divieto totale di commercio di avorio greggio e lavorato da e verso l'Unione europea nonché al suo interno, che comprenda anche l'avorio "pre-convenzione" e i corni di rinoceronte, e chiede che siano introdotte restrizioni analoghe per altre specie a rischio quali le tigri;

Or. en




28. ribadisce il suo invito a introdurre un divieto totale di commercio di avorio greggio e lavorato da e verso l'Unione europea nonché al suo interno, che comprenda anche l'avorio "pre-convenzione"; chiede di attuare tale divieto senza ulteriori indugi nel 2021 e chiede che siano introdotte restrizioni analoghe per altre specie a rischio quali le tigri e i rinoceronti;

Or. en

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IT

Emendamento 1100Alexander Bernhuber, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 28



28. ribadisce il suo invito a introdurre un divieto a livello europeo di commercio di avorio da e verso l'Unione europea nonché al suo interno, che comprenda anche l'avorio "pre-convenzione" e i corni di rinoceronte;

Or. en



28 bis. invita la Commissione a garantire che tutti i nuovi e futuri accordi commerciali e di investimento siano pienamente compatibili con gli impegni dell'UE in materia di biodiversità nonché con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, includano capitoli vincolanti e applicabili sul commercio e sullo sviluppo sostenibile, ivi comprese salvaguardie per impedire che siano attuati in modo tale da comportare la perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi; invita inoltre la Commissione a valutare la misura in cui gli accordi commerciali e di investimento esistenti contribuiscano direttamente o indirettamente alla perdita di biodiversità e al degrado degli ecosistemi naturali e a proporre misure volte ad affrontare tali impatti negativi laddove identificati, in particolare includendo disposizioni vincolanti, applicabili e sanzionabili per

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la protezione degli ecosistemi naturali negli accordi commerciali esistenti che non includono ancora tali disposizioni; sottolinea la necessità di adeguare tutti gli accordi commerciali nuovi e futuri alle esigenze delle pandemie e invita la Commissione a fare altrettanto; invita la Commissione a effettuare inoltre una valutazione pandemica completa di tutti gli accordi commerciali e di investimento esistenti;

Or. en



28 bis. riconosce l'effetto negativo del commercio di specie selvatiche, sia legale che illegale, sulla biodiversità e sulla salute e sul benessere delle persone e degli animali; chiede inoltre l'introduzione di misure per porre fine all'inutile commercio di specie a rischio e delle loro parti; ritiene che sia opportuno prendere in considerazione una nuova proposta legislativa basata sul principio di precauzione e incentrata sul principio del "non nuocere"; sottolinea inoltre che la Commissione dovrebbe valutare mezzi legislativi che consentano di garantire il divieto di importazione, trasbordo, acquisto e vendita di specie selvatiche prelevate, trasformate, trasportate o vendute in violazione delle normative del paese di origine;

Or. en


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IT


28 bis. sottolinea il potenziale di utilizzo della "diplomazia del Green Deal" per conseguire una migliore protezione della biodiversità e dell'ambiente al di fuori dell'Europa; invita la Commissione e gli Stati membri a integrare efficacemente la protezione dell'ambiente e della biodiversità in tutte le azioni esterne; insiste sul fatto che il coordinamento e la cooperazione transfrontalieri siano fondamentali per la protezione e la gestione congiunta degli ecosistemi transfrontalieri e per la designazione di corridoi ecologici; insiste inoltre sulla necessità di rafforzare i programmi di cooperazione con i paesi terzi per la conservazione della loro biodiversità autoctona, in particolare con i paesi in via di sviluppo;

Or. en

Emendamento 1104Jytte Guteland, Günther SidlProposta di risoluzioneParagrafo 28 bis (nuovo)


28 bis. esorta la Commissione a rivedere la direttiva sulla tutela penale dell'ambiente e ad affrontare le disparità nella sua applicazione da parte degli Stati membri; chiede l'inclusione in tale normativa dei reati ambientali, come la pesca INN e la caccia illegale; sottolinea la necessità di riconoscere i reati contro le specie selvatiche come grave attività criminale che dovrebbe essere pesantemente sanzionata, soprattutto nel contesto della criminalità organizzata (transnazionale);

Or. en

Emendamento 1105Pascal Canfin, Catherine Chabaud, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Martin

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IT

HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 28 bis (nuovo)


28 bis. sostiene fermamente il lavoro intrapreso dalla task force sulla comunicazione di informazioni finanziarie relative alla natura e invita la Commissione a tenerne pienamente conto nella prossima strategia rinnovata in materia di finanza sostenibile; accoglie con favore il sostegno politico di Francia, Canada e Regno Unito a tale iniziativa;

Or. en



28 bis. ricorda che nonostante il commercio internazionale di avorio sia vietato, il bracconaggio di elefanti e il traffico illecito di avorio hanno raggiunto livelli senza precedenti; rileva che ogni anno il numero di elefanti africani vittime della caccia di frodo è compreso tra 20 000 e 30 000; sottolinea che nel 2015 sono state sequestrate più di 40 tonnellate di avorio;

Or. fr



28 bis. invita la Commissione e l'Unione a insistere per l'adozione di un ambizioso

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IT

trattato globale sugli oceani per proteggere la biodiversità marina nelle zone al di fuori della giurisdizione nazionale in tutto il mondo nella prossima sessione della conferenza intergovernativa sulla biodiversità al di fuori della giurisdizione nazionale;

Or. en



28 bis. sottolinea che una migliore valutazione dell'impatto della biodiversità sugli accordi commerciali sarà inutile a meno che le disposizioni sulla biodiversità non siano sostanzialmente rafforzate; invita la Commissione a mostrare la volontà di rivedere in maniera ambiziosa le disposizioni sulla biodiversità in tutti gli accordi commerciali;

Or. en

Emendamento 1109Andreas GlückProposta di risoluzioneParagrafo 28 bis (nuovo)


28 bis. ritiene che la richiesta di pesanti restrizioni o divieti al commercio e alle vendite legali internazionali di specie selvatiche nei paesi terzi rischi di trasformarli in pratiche difficilmente governabili; chiede quindi un corridoio legale ristretto per evitare di scivolare nella criminalità;

Or. en

Emendamento 1110Anja Hazekamp, Nikolaj Villumsen

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IT



28 bis. invita la Commissione e gli Stati membri ad assistere la comunità mondiale nel porre fine al commercio e alla vendita di animali selvatici (compresi i mercati di animali vivi e di carne di animali selvatici);

Or. en



28 ter. prende atto con preoccupazione della diffusione di agenti patogeni zoonotici dagli animali alle persone e tra le specie e riconosce che i mercati e il commercio delle specie selvatiche contribuiscono in maniera significativa a tale diffusione; deplora le lacune nell'attuazione dei regolamenti dell'UE relativi al commercio di specie selvatiche poiché essi non riguardano tutte le specie critiche e non forniscono la medesima protezione agli animali allevati in cattività; esorta la Commissione ad affrontare congiuntamente il commercio legale e il commercio illegale nella strategia sulla biodiversità per il 2030 e nella prossima revisione del piano d'azione dell'Unione europea contro il traffico illegale di specie selvatiche;

Or. en


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IT


28 ter. ribadisce il suo invito a introdurre un divieto totale di commercio di avorio greggio e lavorato da e verso l'Unione europea nonché al suo interno, che comprenda anche l'avorio "pre-convenzione" e i corni di rinoceronte, e chiede che siano introdotte restrizioni analoghe per tutte le altre specie a rischio quali le tigri e per la totalità delle specie figuranti nella convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES);

Or. fr



28 ter. sottolinea che il commercio e l'allevamento di animali selvatici aumentano i rischi per la salute pubblica, associando fattori fondamentali per l'insorgenza delle zoonosi; invita la Commissione e gli Stati membri dell'UE a sostenere un divieto globale dei mercati di specie selvatiche e dell'uso di tali specie nella medicina tradizionale; esorta la Commissione a presentare proposte giuridiche per vietare l'importazione, il commercio, la detenzione e il consumo di specie selvatiche nell'UE, al fine di ridurre il rischio di una nuova insorgenza di zoonosi;

Or. en



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IT

28 ter. accoglie con favore l'impegno ad aumentare i flussi finanziari verso i paesi in via di sviluppo destinati alla biodiversità; ritiene che la sovranità degli Stati in via di sviluppo debba essere rispettata e che tale sostegno finanziario non debba essere utilizzato a fini geopolitici o economici o quale forma di neocolonialismo;

Or. en



28 quater. avverte che il commercio e il traffico di specie selvatiche provoca la sofferenza di animali che sono totalmente inadatti come animali da compagnia e mette fortemente a rischio la salute degli animali e delle persone e la biodiversità; invita la Commissione a proporre una lista positiva che indichi quali specie animali sono adatte e sicure per essere tenute come animali da compagnia, al fine di regolamentare efficacemente il commercio di animali da compagnia esotici nell'UE e di garantire che non vengano tenuti come animali da compagnia gli animali che possano aumentare il rischio di focolai di epidemie;

Or. en



28 quater. osserva che da una

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IT

relazione dell'IUCN emerge che ogni anno sono scaricate nel Mar Mediterraneo circa 229 000 tonnellate di rifiuti di plastica, pari a oltre 500 container al giorno;

Or. fr



28 quater. sostiene l'approccio "One Health" ed esorta la Commissione e gli Stati membri a sostenerlo in tutte le sedi internazionali;

Or. en



28 quinquies. rileva che per le microplastiche primarie – ossia quelle che si mescolano alle acque degli oceani sotto forma di piccole particelle e non sotto forma di materiali degradati, come quelli dei rifiuti di grandi dimensioni – lo scarico di plastica nel Mediterraneo è stimato a 13 000 tonnellate/anno;

Or. fr



28 sexies. rileva che, in uno scenario immutato, l'inquinamento nel Mar

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IT

Mediterraneo dovrebbe aumentare a 500 000 tonnellate l'anno entro il 2040;

Or. fr



29. constata che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su almeno 267 specie; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030;

29. constata che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su almeno 267 specie; deplora il fatto che, secondo la strategia europea per la plastica nell'economia circolare del 16 gennaio 2018, i 150 milioni di tonnellate di plastica che si sono accumulate negli oceani potrebbero raddoppiare entro il 2030, mettendo in pericolo più di 660 specie e contribuendo a indebolire la resilienza degli ecosistemi marini ai cambiamenti climatici; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030; sottolinea il caso specifico delle microplastiche che mettono particolarmente in pericolo la biodiversità marina e invita la Commissione ad affrontare meglio il problema e a sviluppare sinergie tra la sua strategia sulla biodiversità e il nuovo piano d'azione per l'economia circolare;

Or. fr



29. constata che l'inquinamento 29. constata che l'inquinamento

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IT

dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su almeno 267 specie; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030;

dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su almeno 267 specie; sottolinea che, in superficie, la massa cumulativa dei rifiuti galleggianti rappresenta solo l'1 % della plastica che finisce nell'oceano; rileva che, secondo le ultime ricerche scientifiche, il livello di inquinamento da materie plastiche nell'oceano è stato ampiamente sottovalutato e vi sono ancora oggi grandi lacune nelle conoscenze oceanografiche e che un'attività di ricerca sulla dispersione dei rifiuti marini nell'oceano è fondamentale per comprendere meglio l'estensione dell'inquinamento marino e il suo impatto sulla biodiversità marina; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030;

Or. en




29. constata che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su almeno 267 specie; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030; invita la Commissione a valutare la possibilità di un coinvolgimento delle comunità di pescatori locali ampiamente diffusa negli Stati membri nel recupero e nel contrasto alla dispersione di plastica nei mari per raggiungere questo obiettivo, a fronte di un equo compenso fornito agli operatori;

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Or. it

Emendamento 1123Linea Søgaard-Lidell, Ulrike Müller, Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 29



29. constata che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su almeno 267 specie; osserva che l'Unione si è già adoperata per affrontare la questione dei rifiuti di plastica negli oceani tramite misure quali la direttiva sulla plastica monouso e la direttiva relativa agli impianti portuali di raccolta; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030; incoraggia l'Unione ad aumentare e migliorare il riciclaggio e il riutilizzo dei rifiuti di plastica;

Or. en




29. constata che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su almeno 267 specie; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030; chiede alla Commissione di effettuare uno studio di impatto dettagliato degli effetti delle microplastiche e della loro disintegrazione sulla salute umana e animale;

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Or. es

Emendamento 1125Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 29



29. constata che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su almeno 267 specie; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030, che tratti l'intera economia della plastica, ivi compreso un massimale sulla nuova produzione della plastica;

Or. en




29. sottolinea che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni dirette su centinaia di migliaia di animali marini ogni anno; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale e obiettivi vincolanti per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030;

Or. en


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29. constata con profonda preoccupazione che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su tutta la vita marina e costiera, e in particolare su 267 specie; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030;

Or. en

Emendamento 1128Frédérique Ries, Catherine Chabaud, Chrysoula Zacharopoulou, Martin Hojsík, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae ŞtefănuțăProposta di risoluzioneParagrafo 29



29. constata con grande allarme che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni dirette su almeno 267 specie; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale che preveda obiettivi vincolanti verso l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030;

Or. en



29. constata che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su almeno 267 specie; invita l'Unione ad assumere un

29. constata che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su almeno 267 specie; invita l'Unione ad assumere un

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IT

ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030;

ruolo guida, insieme agli Stati membri sovrani, nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030;

Or. fr

Emendamento 1130Roberta MetsolaProposta di risoluzioneParagrafo 29



29. constata che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su almeno 267 specie e sulla salute umana; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030;

Or. en




29. constata che l'inquinamento dell'ambiente marino dovuto alla plastica è aumentato di dieci volte rispetto ai livelli del 1980 e ha ripercussioni su almeno 267 specie e sulla salute umana; invita l'Unione ad assumere un ruolo guida nei negoziati relativi a un accordo internazionale per l'eliminazione della plastica dagli oceani entro il 2030;

Or. en

Emendamento 1132Alessandra MorettiProposta di risoluzioneParagrafo 29 bis (nuovo)

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29 bis. sottolinea la necessità di dare concretezza all'obiettivo della strategia "Dal produttore al consumatore" di mettere la sostenibilità ambientale e sociale al centro della futura politica commerciale dell'UE e di ogni accordo commerciale bilaterale; sottolinea l'importanza di includere il rispetto della biodiversità negli accordi commerciali per fermare la deforestazione globale ed impedire il sovrasfruttamento delle risorse ittiche e marine; esorta i paesi in via di sviluppo a promuovere la biodiversità e l'allineamento alle norme europee in materia di sostenibilità così come fermare lo sfruttamento dei lavoratori; chiede alla Commissione che i prodotti importati rispettino gli stessi standard chiesti dalla tutela della biodiversità ai produttori europei;

Or. it



29 bis. sottolinea che si ritiene che le acque profonde abbiano la più alta biodiversità sulla Terra e che esse forniscano servizi ambientali critici, compreso il sequestro del carbonio a lungo termine; sottolinea che il principio di precauzione deve applicarsi al settore emergente dell'estrazione mineraria nei fondali marini e che, visti gli ammonimenti del mondo scientifico relativi a danni ambientali significativi e potenzialmente irreversibili coinvolti, è preoccupato per l'intenzione della Commissione di finanziare ulteriormente la ricerca sulle tecnologie di estrazione mineraria nei fondali marini; invita la

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Commissione e gli Stati membri a vietare l'estrazione mineraria nei fondali marini, anche in seno all'Autorità internazionale dei fondi marini, e a investire invece in una transizione verso un'economia circolare basata sulla riduzione al minimo, sul riutilizzo e sul riciclaggio di minerali e metalli;

Or. en



29 bis. sottolinea che il mare profondo ospita la maggiore diversità di specie ed ecosistemi sulla Terra e che gli scienziati hanno avvertito che l'estrazione mineraria nei fondali marini rischia di provocare un'inevitabile e permanente perdita di biodiversità; invita la Commissione e gli Stati membri a istituire una moratoria nelle acque dell'UE, anche nelle piattaforme continentali nazionali, a promuovere l'adozione di una moratoria internazionale sull'attività mineraria nei fondali marini, anche attraverso l'Autorità internazionale dei fondi marini, e a cessare i finanziamenti per lo sviluppo della tecnologia mineraria dei fondi marini fino a quando l'attività mineraria in mare profondo non possa essere gestita per evitare il degrado e la perdita di biodiversità marina;

Or. en

Emendamento 1135Martin Hojsík, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Michal Wiezik, Véronique Trillet-Lenoir, Nicolae Ştefănuță, Catherine ChabaudProposta di risoluzioneParagrafo 29 bis (nuovo)


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29 bis. esprime la sua preoccupazione per i crescenti danni causati dalla criminalità ambientale e dal coinvolgimento di gruppi organizzati in essa; ritiene che la lotta contro la criminalità ambientale debba essere rafforzata, negli Stati membri e oltre i loro confini; incoraggia la cooperazione tra la Commissione, in particolare le DG JUST, HOME ed ENV, e gli Stati membri; sottolinea che occorre intensificare gli sforzi e la collaborazione, anche attraverso lo sviluppo di capacità adeguate a livello nazionale e regionale; invita inoltre gli Stati membri a riconoscere i reati contro l'ambiente e le specie selvatiche come gravi attività criminali e ad applicare sanzioni con un forte effetto deterrente;

Or. en



29 bis. ricorda la sua risoluzione del 16 gennaio 2018 sulla governance internazionale degli oceani1 bis; invita la Commissione e gli Stati membri a istituire una moratoria sull'estrazione mineraria nei fondali marini nelle acque dell'UE e a chiedere all'Autorità internazionale dei fondi marini di istituire una moratoria sull'estrazione mineraria nei fondali marini per tutte le sue parti, per riformare la struttura e il funzionamento di detta autorità; invita la Commissione a cessare i finanziamenti per lo sviluppo della tecnologia mineraria dei fondi marini, conformemente alla necessità di una transizione verso un'economia circolare basata sulla riduzione al minimo, sul riutilizzo e sul riciclaggio di minerali e metalli; invita la Commissione a

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finanziare invece la ricerca a favore degli ecosistemi nei fondali marini e della biodiversità;


Or. en



29 bis. ritiene che l'UE abbia una responsabilità storica di promuovere l'ambizione nelle sedi internazionali, dandone prova attraverso i propri impegni e la sua assistenza agli altri, in particolare ai piccoli Stati insulari in via di sviluppo e ai paesi meno sviluppati; ritiene che l'UE debba riconoscere le proprie responsabilità ambientali e adoperarsi in merito offrendo un esempio credibile e ambizioso; sottolinea che la migliore forma di diplomazia ambientale consiste nel dimostrare leadership e solidarietà a livello mondiale, ivi compresa la leadership in materia di biodiversità attraverso la convenzione sulla diversità biologica;

Or. en



29 bis. sottolinea l'importanza di includere il rispetto della biodiversità negli accordi commerciali per fermare la deforestazione globale ed impedire il sovrasfruttamento delle risorse ittiche e

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marine; esorta i paesi in via di sviluppo a promuovere la biodiversità e l'allineamento alle norme europee in materia di sostenibilità, così come fermare lo sfruttamento dei lavoratori; chiede alla Commissione che i prodotti importati rispettino gli stessi standard chiesti dalla tutela della biodiversità ai produttori europei;

Or. it



29 bis. sottolinea l'importanza di includere il rispetto della biodiversità negli accordi commerciali per fermare la deforestazione globale ed impedire il sovrasfruttamento delle risorse ittiche e marine; esorta i paesi in via di sviluppo a promuovere la biodiversità e l'allineamento alle norme europee in materia di sostenibilità così come fermare lo sfruttamento dei lavoratori; chiede alla Commissione che i prodotti importati rispettino gli stessi standard chiesti dalla tutela della biodiversità ai produttori europei;

Or. it



29 bis. sottolinea l'importanza di includere il rispetto della biodiversità negli accordi per fermare la deforestazione globale ed impedire il sovrasfruttamento delle risorse ittiche e marine; esorta i paesi in via di sviluppo a

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promuovere la biodiversità e l'allineamento alle norme europee in materia di sostenibilità cosi come fermare lo sfruttamento dei lavoratori; chiede alla Commissione che i prodotti importati rispettino gli stessi standard chiesti dalla tutela della biodiversità ai produttori europei;

Or. it



29 bis. ribadisce la sua richiesta che la Commissione presenti nel 2021 una solida proposta relativa a un quadro giuridico UE per fermare e invertire la deforestazione globale imputabile all'UE, assicurando che i modelli di mercato e di consumo dell'Unione non influiscano negativamente sulle foreste, sugli ecosistemi naturali e sulla biodiversità, nonché sui diritti delle popolazioni indigene e delle comunità locali;

Or. en



29 bis. sottolinea che è stato deciso di non effettuare il riesame della direttiva Habitat; invita la Commissione e gli Stati membri a preservare in ogni momento la direttiva Habitat e ad attuarla appieno, prendendo come punto di partenza la protezione degli habitat degli animali selvatici, il ripristino delle specie protette e

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la tutela del benessere degli animali;

Or. en



29 bis. invita la Commissione e gli Stati membri a unire gli sforzi per raggiungere un accordo sulla diversità biologica marina al di fuori delle giurisdizioni nazionali; ricorda che l'istituzione di zone marine protette in zone al di fuori delle giurisdizioni nazionali deve essere sostenuta da valutazioni d'impatto socioeconomico ed ecologico basate sui migliori pareri scientifici disponibili;

Or. en



29 bis. pone l'accento sull'interdipendenza globale degli ecosistemi e mette in guardia, a tale riguardo, contro il rischio di pressioni a carico degli ecosistemi in altre parti del mondo quale effetto collaterale di future politiche dell'UE; invita la Commissione a utilizzare misure diplomatiche, economiche e giuridiche per mitigare tale rischio;

Or. cs


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29 bis. esorta la Commissione a dare priorità alle azioni volte ad arrestare e invertire il declino della biodiversità e delle specie negli accordi commerciali internazionali e bilaterali e nel dialogo diplomatico, nonché nei programmi internazionali di aiuti allo sviluppo dell'Unione europea;

Or. en

Emendamento 1146Alexander Bernhuber, Christine Schneider, Marlene Mortler, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 29 bis (nuovo)


29 bis. sottolinea che tutti gli accordi commerciali internazionali devono soddisfare i requisiti stabiliti dalla strategia;

Or. en



29 bis. accoglie con favore l'iniziativa africana sulla "grande muraglia verde" e invita la Commissione a sostenere tale progetto;

Or. en



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29 ter. sottolinea l'impatto ambientale in larga misura ignorato che gli Stati membri dell'UE hanno attraverso le loro operazioni militari e il loro commercio di armi e sottolinea come ciò contribuisca in maniera considerevole al degrado ambientale in tutto il mondo; chiede che la Commissione valuti l'impatto ambientale della PESCO e dei militari degli Stati membri; ritiene che la smilitarizzazione debba rientrare nel Green Deal europeo;

Or. en



29 quater. ritiene che l'UE debba difendere il principio di equità nei suoi rapporti multilaterali e assicurarsi di agire in buona fede con Stati meno potenti;

Or. en



29 quinquies. sottolinea che i territori dei 370 milioni di indigeni del mondo coprono il 24 % delle terre a livello mondiale e contengono l'80 % della biodiversità del pianeta; ritiene che le conoscenze indigene e locali siano fondamentali per proteggere efficacemente la biodiversità e che le voci indigene debbano sempre essere ascoltate nelle sedi nazionali e internazionali in materia di biodiversità;

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Or. en

Emendamento 1151Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 29 sexies (nuovo)


29 sexies. ritiene che i meccanismi del mercato internazionale del carbonio nel quadro dell'accordo di Parigi debbano essere concepiti in modo da garantire che non arrechino danni alle comunità locali e alla loro biodiversità; invita l'UE e gli Stati membri a sostenere solide tutele sociali e ambientali basate sui diritti, fra cui il consenso libero, preventivo e informato e il principio del "non nuocere", nonché meccanismi di reclamo gestiti da un organismo indipendente e da organi di controllo privi di conflitti di interessi, per tutti i meccanismi del mercato internazionale del carbonio, e a garantire in particolare che tutti i meccanismi di cui all'articolo 6 rispettino e tutelino pienamente i diritti delle comunità locali; ribadisce il suo sostegno all'istituzione di una quota di introiti per fornire sostegno finanziario alle popolazioni più vulnerabili agli effetti negativi dei cambiamenti climatici;

Or. en

Emendamento 1152Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 29 septies (nuovo)


29 septies. ricorda il principio del "non nuocere" nel quadro del Green Deal europeo ed esorta la Commissione a garantire rapidamente la piena coerenza degli accordi commerciali e di investimento presenti e futuri e degli altri regolamenti internazionali con gli

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obiettivi internazionali in materia di clima e ambiente, in particolare l'accordo di Parigi e l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;

Or. en

Emendamento 1153Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 29 octies (nuovo)


29 octies. ribadisce il suo sostegno a favore della cessazione dell'esportazione dei rifiuti dell'UE, della promozione dell'economia circolare a livello mondiale e dell'introduzione di un divieto mondiale sulla plastica monouso;

Or. en

Emendamento 1154Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 29 nonies (nuovo)


29 nonies. sottolinea che il conseguimento degli obiettivi climatici dell'UE non dovrebbe mai avvenire a spese della biodiversità; ritiene che la politica in materia di bioenergia debba rispondere a severi criteri sociali e ambientali per prevenire l'accaparramento di terreni e la deforestazione; invita, in quest'ottica, l'Unione e gli Stati membri a condurre l'iniziativa, in occasione della prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite, per il riconoscimento globale del diritto a un ambiente sano;

Or. en

Emendamento 1155Mick Wallace, Clare Daly

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Proposta di risoluzioneParagrafo 29 decies (nuovo)


29 decies. sottolinea che i cambiamenti climatici e il degrado ambientale interagiscono sempre di più con le cause degli spostamenti delle persone, dal momento che le popolazioni sono sfollate forzatamente dalle loro case a causa degli effetti dei cambiamenti climatici, del degrado ambientale e delle calamità; sottolinea che, a causa dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità, tali crisi si moltiplicheranno nei decenni futuri, a meno che non si intervenga attualmente in modo rapido ed efficace; sottolinea che l'UE deve essere preparata agli spostamenti indotti dal clima e a quelli dovuti al degrado ambientale e alle calamità e riconosce la necessità di adottare misure adeguate per tutelare i diritti umani delle popolazioni colpite;

Or. en

Emendamento 1156Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 29 undecies (nuovo)


29 undecies. prende atto del documento tecnico V dell'IPCC sui cambiamenti climatici e sulla biodiversità dell'aprile 2002; esorta l'UE e gli Stati membri a chiedere una relazione speciale dell'IPCC sulla biodiversità e sui cambiamenti climatici;

Or. en

Emendamento 1157Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 29 duodecies (nuovo)

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29 duodecies. appoggia la posizione espressa nella relazione di valutazione globale sulla biodiversità e i servizi ecosistemici della piattaforma intergovernativa di politica scientifica per la biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES), secondo cui le esportazioni dei raccolti, la deforestazione e altri trasferimenti di risorse dai paesi in via di sviluppo hanno contribuito al degrado della natura, mentre i paesi importatori sviluppati e in via di sviluppo in rapida crescita spesso riducono il livello di degrado della natura a livello nazionale; invita l'UE, nell'ambito della dimensione esterna della strategia sulla biodiversità, ad accordare particolare attenzione ai paesi in via di sviluppo e alle loro popolazioni, dal momento che si tratta di territori caratterizzati da un'elevata biodiversità;

Or. en

Emendamento 1158Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 29 terdecies (nuovo)


29 terdecies. ricorda che le popolazioni indigene sono agenti attivi della conservazione ambientale; ricorda che la relazione speciale dell'IPCC sui cambiamenti climatici e il suolo riconosce che le popolazioni indigene e le comunità locali svolgono un ruolo fondamentale nella gestione e nella salvaguardia delle terre e delle foreste del mondo e nella prevenzione dei cambiamenti climatici, e che il rafforzamento dei loro diritti è una soluzione fondamentale nel contesto della crisi climatica; ricorda inoltre la dichiarazione contenuta nella relazione di valutazione globale dell'IPBES, secondo

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cui in generale la natura si sta deteriorando meno rapidamente nelle terre delle popolazioni indigene che nelle altre terre; sottolinea l'interdipendenza della natura, dell'economia e della società e, in particolare, gli effetti diretti della perdita di biodiversità sulle comunità indigene e la grave minaccia esistenziale cui molte di esse fanno fronte;

Or. en

Emendamento 1159Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneTitolo 12


Attuazione e applicazione della legislazione

Attuazione, applicazione e rifusione della legislazione pertinente

Or. en

Emendamento 1160Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 29 quaterdecies (nuovo)


29 quaterdecies. chiede un maggiore sostegno internazionale per i diritti collettivi delle popolazioni indigene sul suolo, i territori e le risorse, il che contribuirebbe a limitare il riscaldamento globale e la perdita di biodiversità, dal momento che i territori dei 370 milioni di indigeni del mondo coprono il 24 % delle terre a livello mondiale e contengono l'80 % della biodiversità del pianeta; ritiene che ciò contribuirà a combattere il degrado degli ecosistemi, garantendo mezzi di sussistenza indigeni e contribuendo a una maggiore equità in tali sforzi; esorta tutti gli Stati membri a ratificare senza indugio la convenzione relativa alle popolazioni indigene e tribali

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(convenzione n. 169 dell'OIL) del 1989;

Or. en

Emendamento 1161Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 29 quindecies (nuovo)


29 quindecies. esprime profonda preoccupazione per la situazione sempre più pericolosa dei difensori dei diritti ambientali, specialmente nei paesi in via di sviluppo, e per la cultura dell'impunità, in particolare in relazione ai reati e alle minacce nei confronti delle persone più emarginate e vulnerabili; condanna qualsiasi tentativo di deregolamentazione delle tutele ambientali e dei diritti umani nel contesto della pandemia di COVID-19 e di altre crisi; esprime inoltre profonda preoccupazione per la situazione degli attivisti e degli informatori ambientali in tutto il mondo; ricorda che tutti dovrebbero avere accesso all'esercizio dei diritti umani, alla tutela ambientale e allo sviluppo sostenibile e che nessuno deve essere penalizzato, perseguito o soggetto a misure vessatorie perché protegge l'ambiente; invita la Commissione a sostenere gli attivisti ambientali in tutto il mondo;

Or. en

Emendamento 1162Mick Wallace, Clare DalyProposta di risoluzioneParagrafo 29 sexdecies (nuovo)


29 sexdecies. sottolinea che le bioplastiche rappresentano una minaccia per la fauna selvatica marina pari a quella della plastica convenzionale e ritiene pertanto che occorra una riduzione

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della produzione e dell'uso della plastica;

Or. en



29 ter. ribadisce che gli Stati membri devono garantire che le zone Natura 2000 non subiscano deterioramenti e attuare misure di conservazione al fine di mantenere o ripristinare uno stato di conservazione soddisfacente per le specie e gli habitat protetti; chiede la piena attuazione delle direttive sulla tutela della natura onde garantire che le azioni di conservazione intraprese siano in linea con i più recenti progressi tecnici e scientifici; chiede un'azione rapida e decisiva della Commissione per assicurare la piena attuazione da parte degli Stati membri, anche mediante il maggiore utilizzo delle procedure d'infrazione;

Or. en



30. sollecita gli Stati membri a rispettare pienamente gli obblighi sanciti dalla legislazione vigente dell'UE a tutela della natura, e invita la Commissione ad avviare senza indugio procedure d'infrazione per porre rimedio a tutti i casi di non conformità e stanziare risorse sufficienti per ovviare ai ritardi attuali;

30. sollecita gli Stati membri a rispettare pienamente gli obblighi sanciti dalla legislazione vigente dell'UE a tutela della natura, e invita la Commissione ad avviare in modo più rapido, efficace e trasparente procedure d'infrazione, anche attraverso il seguito da dare regolarmente ai casi, per porre rimedio a tutti i casi di non conformità e stanziare risorse sufficienti per ovviare ai ritardi attuali;

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sottolinea che l'applicazione strategica può essere realizzata anche tramite un processo rafforzato di riesame dell'attuazione delle politiche ambientali, con impegni più vincolanti e con scadenze ben precise;

Or. en

Emendamento 1165Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Sirpa Pietikäinen, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 30



30. sollecita gli Stati membri a rispettare pienamente gli obblighi sanciti dalla legislazione vigente dell'UE a tutela della natura, e invita la Commissione a onorare l'impegno assunto sulla tolleranza zero per la non conformità nella tutela della natura, ad avviare senza indugio procedure d'infrazione e a utilizzare la sua prerogativa per chiedere una decisione che ordini misure intermedie e imponga la conformità tramite l'imposizione di sanzioni e pagamenti di penalità nella tutela della natura; chiede di porre rimedio a tutti i casi di non conformità e stanziare risorse sufficienti per ovviare ai ritardi attuali;

Or. en



30. sollecita gli Stati membri a rispettare pienamente gli obblighi sanciti dalla legislazione vigente dell'UE a tutela della natura, e invita la Commissione ad avviare senza indugio procedure d'infrazione per porre rimedio a tutti i casi

30. sottolinea l'importanza delle valutazioni d'impatto di eventuali azioni giuridicamente vincolanti suggerite nella strategia, ivi compresa una valutazione della proporzionalità in relazione ai mezzi e agli obiettivi e ai costi; sollecita gli Stati

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di non conformità e stanziare risorse sufficienti per ovviare ai ritardi attuali;

membri a rispettare pienamente gli obblighi sanciti dalla legislazione vigente dell'UE a tutela della natura, e invita la Commissione ad avviare senza indugio procedure d'infrazione per porre rimedio a tutti i casi di non conformità e stanziare risorse sufficienti per ovviare ai ritardi attuali;

Or. en




30. sollecita gli Stati membri a rispettare pienamente gli obblighi sanciti dalla legislazione vigente dell'UE a tutela della natura, e invita la Commissione ad avviare senza indugio procedure d'infrazione per porre rimedio a tutti i casi di non conformità a perseguire in maniera tempestiva ed efficiente l'uccisione, il prelievo e il commercio illegali di specie selvatiche protette europee e stanziare risorse sufficienti per ovviare ai ritardi attuali;

Or. en




30. propone agli Stati membri di rispettare pienamente gli obblighi sanciti dalla legislazione vigente dell'UE a tutela della natura e di stanziare risorse sufficienti per ovviare ai ritardi attuali;

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Or. fr

Emendamento 1169Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 30



30. sollecita gli Stati membri a rispettare pienamente gli obblighi sanciti dalla legislazione vigente dell'UE a tutela della natura, e invita la Commissione ad avviare senza indugio procedure d'infrazione per porre rimedio ai casi prioritari di non conformità, in particolare che incidono sulla conservazione degli habitat, e stanziare risorse sufficienti per ovviare ai ritardi attuali;

Or. en




30. sollecita gli Stati membri a rispettare pienamente gli obblighi sanciti dalla legislazione vigente dell'UE a tutela della natura, e invita la Commissione ad avviare senza indugio procedure d'infrazione per porre rimedio ai casi prioritari di non conformità, in particolare che incidono sugli habitat, e stanziare risorse sufficienti per ovviare ai ritardi attuali;

Or. en


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IT



30. sollecita gli Stati membri ad attuare e a rispettare pienamente gli obblighi sanciti dalla legislazione vigente dell'UE a tutela della natura e dell'ambiente marino, e invita la Commissione ad avviare sistematicamente procedure d'infrazione per porre rimedio a tutti i casi di non conformità e stanziare risorse sufficienti per ovviare ai ritardi attuali;

Or. en




30. sollecita gli Stati membri a rispettare pienamente gli obblighi sanciti dalla legislazione vigente dell'UE a tutela della natura, e invita la Commissione ad avviare senza indugio procedure d'infrazione per porre rimedio a tutti i casi di non conformità e stanziare risorse sufficienti per ovviare ai ritardi attuali dell'applicazione;

Or. en



30 bis. esprime la sua preoccupazione per l'espressione "soluzioni ispirate alla natura" a causa della sua ampiezza e ambiguità; chiede di elaborare una definizione chiara a livello dell'UE e/o della convenzione delle Nazioni Unite

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sulla diversità biologica, integrata da un elenco di esclusione delle tecniche e delle "soluzioni" che non rientrano in tale definizione; ritiene che tale elenco di esclusione debba includere, tra l'altro, la geoingegneria, l'ingegneria genetica, compresa la tecnologia della forzatura genetica mirata (gene drive), nonché la compensazione della biodiversità; sottolinea che un'interpretazione eccessivamente ampia del termine è dannosa per gli sforzi di conservazione, uso sostenibile e condivisione dei benefici della biodiversità biologica (i tre pilastri della CBD); esprime inoltre preoccupazione per il fatto che il termine "ispirate alla natura" sia utilizzato per associare gli ecosistemi naturali quali le foreste, il suolo, le praterie, gli estuari e le mangrovie ad esempio alle piantagioni di alberi in monocoltura, che non forniscono benefici in termini di mitigazione, adattamento o altre funzioni ecosistemiche; è favorevole ad approcci "basati sugli ecosistemi" definiti a norma della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica, che offrono una strategia più olistica per la gestione integrata di terreni, acqua e risorse viventi che promuove in maniera equa la conservazione e l'uso sostenibile;

Or. en



30 bis. sottolinea l'importanza di attuare e applicare una normativa ambientale a tutela della biodiversità e di applicare la responsabilità in caso di violazioni o danni all'ambiente; invita la Commissione a rivedere la direttiva sulla responsabilità ambientale (2004/35/CE) e la direttiva sulla tutela penale

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dell'ambiente (2008/99/CE) in modo da apportare un contributo efficace agli obiettivi di cui alla strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030;

Or. cs

Emendamento 1175Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey SlabakovProposta di risoluzioneParagrafo 30 bis (nuovo)


30 bis. sottolinea che la corretta attuazione delle direttive sulla tutela della natura non è solo di competenza degli Stati membri, ma anche della Commissione europea, in cui rientra anche la necessità di una procedura di valutazione affinché in determinate regioni sia possibile modificare lo status di protezione delle specie non appena raggiunto l'auspicato stato di conservazione, conformemente all'articolo 19 della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;

Or. en

Emendamento 1176Linea Søgaard-Lidell, Ulrike Müller, Asger ChristensenProposta di risoluzioneParagrafo 30 bis (nuovo)


30 bis. mette in luce che la protezione e la conservazione della biodiversità comporteranno approcci e soluzioni diversificati e non uniformi negli Stati membri; sottolinea che ogni Stato membro presenta circostanze e usi del suolo diversi che influenzeranno le sue possibilità di azione; chiede alla

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Commissione di non creare un modello valido per tutti, ma di consentire invece a ciascuno Stato membro di individuare il modo in cui poter conseguire gli obiettivi di gestione e conservazione della biodiversità a livello dell'UE;

Or. en



30 bis. invita la Commissione a valutare sulla base di dati concreti l'attuazione delle misure e degli obiettivi della strategia - in particolare per quanto concerne gli impatti individuali e cumulativi sulla sostenibilità sociale ed economica dell'agricoltura nell'UE, sulla sicurezza alimentare e sui prezzi, sulla disponibilità dei terreni agricoli e sui relativi prezzi -, nonché i potenziali rischi di uno spostamento all'estero della perdita di biodiversità sostituendo la produzione agricola locale con le importazioni;

Or. en



30 bis. sottolinea che le lungaggini procedurali e i dialoghi protratti con gli Stati membri costituiscono un problema nel settore delle violazioni ambientali a causa del rischio di un danno irreversibile all'ambiente; sottolinea che, in caso di urgenza, la Commissione può abbreviare il periodo concesso per rispondere alla

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lettera di messa in mora e al parere motivato1 bis; sostiene tali decisioni e azioni della Commissione;

_________________1 bis Nella procedura d'infrazione di cui all'articolo 258 TFUE nei confronti della Romania per violazioni sistematiche della normativa ambientale dell'UE in relazione alle attività forestali, per entrambe le risposte alla Romania è stato concesso un mese anziché dei due mesi standard per rispondere.

Or. en



30 bis. sottolinea la necessità di perseguire efficacemente gli obiettivi della strategia a vari livelli, tenendo conto dei compromessi tra i loro impatti in modo da evitare situazioni in cui l'applicazione di un determinato strumento orientato da un obiettivo abbia un impatto generale più negativo che positivo;

Or. pt



30 bis. invita la Commissione e gli Stati membri ad adottare misure adeguate per affrontare i conflitti socioeconomici legati alla coesistenza con i grandi carnivori, ad esempio misure di prevenzione e di compensazione, che diano priorità alla loro protezione;

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Or. en

Emendamento 1181Radan KanevProposta di risoluzioneParagrafo 30 bis (nuovo)


30 bis. ritiene che gli organi di gestione specializzati e i piani di gestione dei siti, elaborati e monitorati attraverso una gestione adattativa, siano fondamentali per la gestione efficace e una governance equa della rete Natura 2000;

Or. en



30 bis. sottolinea la necessità di una mappatura completa delle aree ricche di carbonio e risorse naturali, degli effetti della gestione, dello stato degli habitat e di altri fattori al fine di informare i responsabili del processo decisionale sulle priorità di ripristino;

Or. en



30 bis. invita la Commissione a rivedere l'attuazione di tale strategia dopo tre anni al fine di poter assicurare che il suo obiettivo principale per il 2030 sarà raggiunto;

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Or. en



30 bis. sottolinea l'importanza di una cooperazione tra gli Stati membri al fine di potenziarne la ricerca sulle innovazioni per contrastare l'inquinamento esistente;

Or. fr



30 bis. invita gli Stati membri e le autorità regionali e locali ad accelerare l'attuazione e l'applicazione;

Or. en



30 ter. rileva con preoccupazione che la relazione della Commissione sull'attuazione della direttiva sulla responsabilità ambientale del 2016 ha concluso che, dal 2007, undici Stati membri non segnalano alcun caso di danno ambientale in relazione alla suddetta direttiva e ha affermato che ciò è avvenuto "forse perché affrontano i casi esclusivamente nell'ambito del sistema

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nazionale"; esorta pertanto la Commissione ad assumersi la responsabilità dell'attuazione efficace e chiede che la direttiva sulla responsabilità ambientale sia trasformata in regolamento1 bis; chiede di valutare se la direttiva sulla tutela penale dell'ambiente sia più efficace come regolamento nella realizzazione della propria finalità;

_________________1 bis Conformemente all'emendamento di compromesso relativo al parere della commissione ENVI sulla responsabilità delle imprese per i danni ambientali.

Or. en

Emendamento 1187Alexander Bernhuber, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina Tóth, Dolors MontserratProposta di risoluzioneParagrafo 30 ter (nuovo)


30 ter. sottolinea che la corretta attuazione della legislazione a tutela della natura non è solo di competenza degli Stati membri, ma anche della Commissione, in cui rientra anche la necessità di una procedura di valutazione affinché in determinate regioni sia possibile modificare lo status di protezione delle specie non appena raggiunto l'auspicato stato di conservazione, conformemente all'articolo 19 della direttiva 92/43/CEE del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;

Or. en

Emendamento 1188Nicolae Ştefănuță, María Soraya Rodríguez Ramos, Frédérique Ries, Véronique Trillet-Lenoir, Catherine Chabaud, Martin HojsíkProposta di risoluzioneParagrafo 30 ter (nuovo)

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IT


30 ter. invita gli Stati membri a migliorare la qualità e la completezza dei loro sistemi di monitoraggio al fine di poter trarre conclusioni definitive in merito all'efficacia della rete Natura 2000; osserva che, per una valutazione soddisfacente dell'efficacia delle misure connesse a Natura 2000, l'attività di monitoraggio dovrebbe comportare la raccolta di una maggiore quantità di dati sulle aree all'interno e all'esterno della rete e sulla qualità della gestione della conservazione;

Or. en

Emendamento 1189César LuenaProposta di risoluzioneParagrafo 30 ter (nuovo)


30 ter. esorta la Commissione a rivedere la direttiva sulla tutela penale dell'ambiente e ad affrontare le disparità nella sua applicazione da parte degli Stati membri; chiede l'inclusione dei reati ambientali, come la pesca INN e la caccia illegale, e il riconoscimento dei reati contro le specie selvatiche come grave attività criminale che dovrebbe essere adeguatamente sanzionata, soprattutto nel contesto della criminalità organizzata;

Or. en



30 ter. ritiene che il sistema di scambio di quote di emissione dell'UE per i gas a

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IT

effetto serra abbia fallito, rivelandosi inefficace nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni; sottolinea che la creazione di un numero maggiore di mercati del carbonio compromette e pregiudica l'adozione di altre norme ambientali;

Or. pt



30 ter. ribadisce il suo invito alla Commissione, vista l'assenza di progressi verso il raggiungimento degli obiettivi 2020 per la biodiversità, a presentare al Parlamento relazioni biennali in cui il Consiglio e la Commissione illustrino lo stato di avanzamento, i motivi del mancato raggiungimento degli obiettivi e la strategia futura per garantire una futura osservanza;

Or. en

Emendamento 1192Radan KanevProposta di risoluzioneParagrafo 30 ter (nuovo)


30 ter. sottolinea che gli strumenti e le norme globali per la valutazione dell'efficacia della gestione delle aree protette (PAMEE) applicati correttamente in tutto il mondo potrebbero contribuire in maniera sostanziale a valutare e migliorare l'efficacia della gestione della rete Natura 2000;

Or. en

Emendamento 1193

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IT

Aurelia Beigneux, Joëlle Mélin, Catherine Griset, Annika BrunaProposta di risoluzioneParagrafo 30 ter (nuovo)


30 ter. invita gli Stati membri ad adottare misure adeguate per prevenire l'inquinamento futuro integrando sin d'ora l'intelligenza artificiale, che permetterà di ridurre alcuni impatti sugli esseri umani e sugli ecosistemi europei;

Or. fr

Emendamento 1194Radan KanevProposta di risoluzioneParagrafo 30 quater (nuovo)


30 quater. sottolinea che la norma dell'IUCN relativa all'elenco verde delle zone protette e conservate (GLPCA) fornisce un percorso attestato a livello globale per migliorare, valutare e riconoscere la gestione efficace delle zone protette; riconosce che nel prossimo periodo di programmazione tutte le zone protette, compresi i siti Natura 2000, la cui gestione e le cui attività sono finanziate dai contribuenti europei, possono migliorare in maniera significativa la loro efficacia, trasparenza e responsabilità attraverso l'adesione a una norma riconosciuta a livello globale, ad esempio la GLPCA dell'IUCN;

Or. en

Emendamento 1195Radan KanevProposta di risoluzioneParagrafo 30 quinquies (nuovo)


30 quinquies. sottolinea l'importanza di

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IT

un'attuazione e un'applicazione armonizzate della legislazione dell'UE in tutti gli Stati membri per fornire un quadro normativo stabile e trasparente per le operazioni commerciali all'interno delle diverse giurisdizioni nazionali;

Or. en



31. sottolinea che la corretta attuazione della strategia dipenderà dal coinvolgimento di tutti gli attori e i settori; invita la Commissione a creare una piattaforma dei portatori di interessi al fine di organizzare dibattiti e garantire una transizione inclusiva, equa e giusta;

31. sottolinea che la corretta attuazione della strategia dipenderà dal coinvolgimento di tutti gli attori e i settori; invita la Commissione a creare una piattaforma dei portatori di interessi al fine di organizzare dibattiti e garantire una transizione inclusiva, equa e giusta e ad assicurare che le piattaforme esistenti, i gruppi di esperti e altri organismi analoghi su tutte le questioni connesse alla biodiversità e alle cause della sua perdita garantiscano una rappresentanza equa e inclusiva dei vari portatori di interessi; osserva che le popolazioni indigene dell'Europa non sono rappresentate in alcun gruppo di esperti o sottogruppo pertinente1 bis; chiede un cambiamento immediato dello status quo ove applicabile;

_________________1 bis Dalla risposta della popolazione Sámi alla consultazione sulla tabella di marcia per la strategia forestale dell'UE. Il Consiglio Sámi sostiene un ampio processo di consultazione, ma sottolinea la necessità e l'obbligo a norma del diritto internazionale di includere anche la popolazione indigena, la popolazione Sámi, in tale processo. Non siamo attualmente rappresentati in alcun gruppo di esperti o altro sottogruppo pertinente, disponibile all'indirizzo:

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IT

https://ec.europa.eu/info/law/betterregulation/ have-yoursay/ initiatives/12674-EU-Forest-Strategy- ?fbclid=IwAR0YS1Ah55gNy6OtxINd0iec JD7l6bV9QqXGfQ1AlB1XMEChT5t0zjCf saE.

Or. en




31. sottolinea che la corretta attuazione della strategia dipenderà dal coinvolgimento di tutti gli attori e i settori direttamente interessati e richiederà un'accettazione locale e regionale; invita la Commissione a creare una piattaforma dei portatori di interessi al fine di organizzare dibattiti e garantire una transizione inclusiva, equa e giusta; sottolinea l'importanza di valutazioni d'impatto approfondite e globali della strategia generale e di qualsiasi azione legislativa connessa alla strategia; sottolinea la necessità di evitare oneri amministrativi inutili nell'attuazione della strategia;

Or. en



31. sottolinea che la corretta attuazione della strategia dipenderà dal coinvolgimento di tutti gli attori e i settori; invita la Commissione a creare una piattaforma dei portatori di interessi al fine di organizzare dibattiti e garantire una

31. sottolinea che la corretta attuazione della strategia dipenderà dal coinvolgimento di tutti gli attori e i settori, specialmente quelli più impattati; invita la Commissione a creare una piattaforma dei portatori di interessi al fine di organizzare

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IT

transizione inclusiva, equa e giusta; dibattiti e garantire una transizione inclusiva, equa e giusta; sottolinea l'importanza di valutazioni d'impatto complete e approfondite della strategia generale e di qualsiasi azione legislativa connessa alla strategia; sottolinea la necessità di evitare inutili oneri amministrativi nell'attuazione della strategia;

Or. it




31. sottolinea che la corretta attuazione della strategia dipenderà dal coinvolgimento di tutti gli attori e i settori, enfatizzando l'importanza del rispetto della gestione locale della biodiversità come già avviene per le zone HABITAT e Natura 2000; invita la Commissione a creare una piattaforma dei portatori di interessi al fine di organizzare dibattiti e garantire una transizione inclusiva nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile, equa e giusta;

Or. it

Emendamento 1200Ulrike Müller, Nils Torvalds, Andreas Glück, Asger Christensen, Norbert LinsProposta di risoluzioneParagrafo 31



31. sottolinea che la corretta attuazione della strategia dipenderà dal coinvolgimento di tutti gli attori e i settori; invita la Commissione a creare una piattaforma dei portatori di interessi al fine di organizzare dibattiti e garantire una transizione inclusiva, equa e giusta; sottolinea l'importanza di valutazioni

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IT

d'impatto approfondite e globali della strategia generale e di qualsiasi azione legislativa connessa alla strategia;

Or. en




31. sottolinea che la corretta attuazione della strategia dipenderà dal coinvolgimento di tutti gli attori e i settori; invita la Commissione a creare una piattaforma dei portatori di interessi, comprensiva anche di pescatori, agricoltori, cacciatori, allevatori, silvicoltori e proprietari terrieri, al fine di organizzare dibattiti e garantire una transizione inclusiva, equa e giusta;

Or. it




31. sottolinea che la corretta attuazione della strategia dipenderà dal coinvolgimento di tutti gli attori e i settori e da un approccio di "tutte le amministrazioni pubbliche" che comprenda le autorità regionali e locali; invita la Commissione a creare una piattaforma dei portatori di interessi al fine di organizzare dibattiti e garantire una transizione inclusiva, equa e giusta;

Or. en

Emendamento 1203Alexandr Vondra, Hermann Tertsch, Pietro Fiocchi, Anna Zalewska, Margarita de la Pisa Carrión, Andrey Slabakov, Ryszard Antoni Legutko, Jadwiga Wiśniewska, Rob

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IT

RookenProposta di risoluzioneParagrafo 31



31. sottolinea che la corretta attuazione della strategia dipenderà dal coinvolgimento di tutti gli attori e i settori direttamente interessati e richiederà un'accettazione locale e regionale; invita la Commissione a creare una piattaforma dei portatori di interessi al fine di organizzare dibattiti e garantire una transizione inclusiva, equa e giusta;

Or. en




31. sottolinea che la corretta attuazione della strategia dipenderà dal coinvolgimento di tutti gli attori e i settori; invita la Commissione a creare una piattaforma dei portatori di interessi al fine di organizzare dibattiti;

Or. fr




31. sottolinea che la corretta attuazione della strategia dipenderà dal coinvolgimento diretto di tutti gli attori e i settori; invita inoltre la Commissione a creare una piattaforma dei portatori di interessi al fine di organizzare dibattiti e garantire una transizione inclusiva, equa e

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IT

giusta;

Or. en




(Non concerne la versione italiana)

Or. cs



31 bis. osserva che il quadro per la conservazione della natura potrebbe creare potenzialmente, in caso di scarsa attuazione, un ambiente ostile per gli attivisti e i conservazionisti mettendo in pericolo direttamente o indirettamente le loro vite; esprime forti preoccupazioni, unitamente alla Commissione, per il fatto che la libertà di espressione è stata minacciata dalle associazioni o dalle federazioni che reprimono gli attivisti, le ONG e i giornalisti che militano per la protezione delle foreste nell'UE1 bis; sottolinea che ciò ha recentemente comportato atti omicidi nell'UE ed è pertanto estremamente grave nonché richiede una comunicazione coerente di tutte le direzioni generali della Commissione e i rappresentanti dei cittadini a sostegno della corretta attuazione della legislazione a tutela della

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IT

natura;

_________________1 bis Risposta della Commissione a una lettera dei deputati al Parlamento europeo, rif. Ares(2020)6589550.

Or. en

Emendamento 1208Alexander Bernhuber, Jessica Polfjärd, Christophe Hansen, Marlene Mortler, Christine Schneider, Edina TóthProposta di risoluzioneParagrafo 31 bis (nuovo)


31 bis. invita la Commissione a garantire l'attuazione rapida ed efficace della recente revisione della direttiva sulle energie rinnovabili e a continuare a valutare l'uso della biomassa per i biocarburanti nell'ambito della prossima revisione; sottolinea che l'utilizzo del legno, in particolare del legno danneggiato, per la bioenergia dovrebbe determinare un aumento delle dimensioni e della sostenibilità delle foreste dell'UE e mondiali in considerazione dell'aumento della domanda di energia da fonti rinnovabili;

Or. en



31 bis. ritiene che la piattaforma dei portatori di interessi debba essere esaustiva, includere la prospettiva di genere e svilupparsi oltre il livello della semplice consultazione, fino alla partecipazione attiva e rappresentativa delle comunità e dei portatori di interessi nel processo decisionale, al fine di

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IT

ispirare la titolarità delle decisioni, dei piani e delle iniziative e l'impegno nelle azioni;

Or. en



31 bis. invita la Commissione ad aumentare la frequenza del monitoraggio dell'applicazione della legislazione dell'UE sulla biodiversità a livello nazionale, chiedendo agli Stati membri di trasmettere relazioni annuali di attuazione che siano presentate in Parlamento;

Or. en



31 bis. sottolinea le sue maggiori aspettative connesse alla qualità delle valutazioni d'impatto e invita la Commissione ad analizzare il costo sia dell'azione che dell'assenza di azione in termini di impatto immediato e a lungo termine sull'ambiente e sulla salute umana;

Or. en



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IT

31 bis. sottolinea l'importanza del ruolo svolto dai centri di riabilitazione della fauna selvatica e insiste affinché dispongano delle risorse e dei mezzi necessari per svolgere le loro attività e garantire il benessere degli animali;

Or. fr



31 bis. sottolinea la necessità di creare incentivi per tutti gli attori e settori al fine di promuovere un'agenda radicale sulla biodiversità;

Or. en

Emendamento 1214Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und Hohenstein, Martin Hojsík, Ville NiinistöProposta di risoluzioneParagrafo 31 ter (nuovo)


31 ter. invita e incoraggia la Commissione, in fase di revisione della direttiva sulle energie rinnovabili, ad aprire articoli e allegati sulle questioni relative alla sostenibilità e ai criteri di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per i biocarburanti, i bioliquidi e i combustibili da biomassa, in linea con la strategia dell'UE sulla biodiversità e il Green Deal; ritiene che vi sia una preoccupazione giustificata per il fatto che le sovvenzioni derivanti dal legno in tronchi utilizzato a fini energetici rientrino nei piani aziendali di alcuni membri dell'industria bioenergetica, che ciò debba essere rivisto e che tale energia

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IT

debba essere completamente esclusa senza indugio dai regimi di sostegno e dagli obiettivi in materia di energie rinnovabili; osserva che l'uso energetico dei residui con un tempo di recupero delle emissioni di CO2 pertinente per gli obiettivi climatici dell'UE non sarà influenzato da tale cambiamento;

Or. en

Emendamento 1215Michal Wiezik, Radan Kanev, Róża Thun und HohensteinProposta di risoluzioneParagrafo 31 quater (nuovo)


31 quater. ricorda che gli obiettivi per le energie rinnovabili fissati dall'UE hanno determinato un aumento del consumo della biomassa legnosa1 bis; denuncia una politica che ha consentito di rendere le foreste degli Stati membri1 ter, anche nelle zone protette, una fabbrica per i pellet di legno e che concede sovvenzioni a fonti energetiche con emissioni di CO2 per unità di energia generata più elevate rispetto al carbone e al minore utilizzo del legno nella cascata di utilizzo del legno;

_________________1 bis JRC (2018): "Biomass production, supply, uses and flows in the European Union" (Produzione, fornitura, utilizzi e flussi di biomassa nell'Unione europea).1 ter La Lettonia e l'Estonia sono i principali esportatori dell'UE di pellet di legno derivante dal legno raccolto, anche nelle zone protette, relazione Hidden inside a Wood Pellet (2020) (Nascosto in un pellet di legno): https://media.voog.com/0000/0037/1265/files/Biomass_report_ENG%20_2020.pdf, come riferito anche ad esempio dal Guardian https://www.theguardian.com/world/2021/

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jan/14/carbon-neutrality-is-a-fairy-tale-how-the-race-for-renewables-is-burning-europes-forests?fbclid=IwAR3aSO-uiYHuJLgs-FzcSYkYCtlTLE9GrFZc2--QYvmZz2SGcGuikZKMZfo

Or. en

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· Web viewviste le relazioni speciali della Corte dei conti europea dal titolo "Uso sostenibile...

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