VOLUME II · 2018. 10. 24. · Tab. 18 – Estratto della tabella n. 2 del d.m. 28 febbraio 2014,...

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CORTE DEI CONTI Sezione regionale di controllo per la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste Relazione al Consiglio regionale sul rendiconto generale della Regione Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste per l’esercizio finanziario 2013 VOLUME II Giugno 2014

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  • CORTE DEI CONTI

    Sezione regionale di controllo per la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste

    Relazione al Consiglio regionale sul rendiconto generale

    della Regione Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste

    per l’esercizio finanziario 2013

    VOLUME II

    Giugno 2014

  • CORTE DEI CONTI

    Sezione regionale di controllo per la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste

    Relazione al Consiglio regionale sul rendiconto generale

    della Regione Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste

    per l’esercizio finanziario 2013

    VOLUME II

    Giugno 2014

  • Hanno collaborato

    per l’attività istruttoria e l’elaborazione dei dati: Ilva Sonia Armand, Barbara Bante,

    Christian Isabel, Piera Luciani, Debora Marina Marra, Claudio Perratone, Francesca

    Poro Marchetti, Monica Soudaz;

    per le attività di supporto e di segreteria: Antonella Biagioni, Ester Mortara.

  • III

    INDICE GENERALE

    Pag.

    VOLUME II

    CAPITOLO IV – I RISULTATI DEL RENDICONTO

    1. Il quadro d’insieme. 2

    2. I nessi tra finanza regionale e finanza locale. 7

    3. Osservazioni conclusive. 27

    Parte prima – Le entrate 32

    4. I dati complessivi. 32

    5. Le entrate della gestione di competenza. 49

    Riquadro.

    Proventi della Regione da Casinò de la Vallée s.p.a. 57

    Parte seconda – Le spese: tipologie e andamenti, le serie storiche 69

    6. Analisi delle spese. Titoli e serie storiche: 2009-2013. 69

    7. Le funzioni-obiettivo: inquadramento generale. 78

    8. Le funzioni-obiettivo: analisi per aree omogenee e UPB. 86

    8.1. Funzione-obiettivo 1 – Funzionamento degli organi istituzionali. 86

    8.2. Funzione-obiettivo 2 – Personale. 93

    8.2.1. Analisi delle aree omogenee. 96

    8.3. Funzione-obiettivo 3 – Servizi generali. 103

    8.3.1. Considerazioni generali. 103

    8.3.2. Spese correnti. 105

    8.3.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. 108

    8.3.4. Spese di investimento. 115

    8.3.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. 117

    8.4. Funzione-obiettivo 4 – Finanza locale. 122

    8.4.1. Considerazioni generali. 122

    8.4.2. Spese correnti. 125

    8.4.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. 127

    8.4.4. Spese di investimento. 135

    8.4.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. 138

    8.5. Funzione-obiettivo 5 – Istruzione primaria e secondaria. 145

    8.5.1. Considerazioni generali. 145

    8.5.2. Spese correnti. 148

    8.5.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. 150

    8.5.4. Spese di investimento. 157

    8.5.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. 159

    8.6. Funzione-obiettivo 6 – Istruzione universitaria. 162

    8.6.1. Considerazioni generali. 162

    8.6.2. Spese correnti. 165

    8.6.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. 167

    8.6.4. Spese di investimento. 171

    8.6.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. 173

    8.7. Funzione-obiettivo 7 – Cultura e sport. 176

  • IV

    Pag.

    8.7.1. Considerazioni generali. 176

    8.7.2. Spese correnti. 179

    8.7.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. 180

    8.7.4. Spese di investimento. 189

    8.7.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. 191

    8.8. Funzione-obiettivo 8 – Politiche sociali. 196

    8.8.1. Considerazioni generali. 199

    8.8.2. Spese correnti. 201

    8.9. Funzione-obiettivo 9 – Sanità. 205

    8.9.1. Considerazioni generali. 209

    8.9.2. Spese correnti. 211

    8.9.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. 214

    8.9.4. Spese di investimento. 221

    8.10. Funzione-obiettivo 10 – Agricoltura. 224

    8.10.1. Considerazioni generali. 224

    8.10.2. Spese correnti. 227

    8.10.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. 228

    8.10.4. Spese di investimento. 232

    8.10.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. 234

    8.11. Funzione-obiettivo 11 – Sviluppo economico regionale. 239

    8.11.1. Considerazioni generali. 239

    8.11.2. Spese correnti. 242

    8.11.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. 245

    8.11.4. Spese di investimento. 261

    8.11.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. 264

    8.12. Funzione-obiettivo 12 – Edilizia residenziale pubblica. 282

    8.12.1. Considerazioni generali. 284

    8.12.2. Spese correnti. 286

    8.12.3. Spese di investimento. 286

    8.12.4. Spese di investimento – Analisi dell’area omogenea. 287

    8.13. Funzione-obiettivo 13 – Infrastrutture per mobilità e reti. 289

    8.13.1. Considerazioni generali. 289

    8.13.2. Spese correnti. 291

    8.13.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. 293

    8.13.4. Spese di investimento. 300

    8.13.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. 302

    Riquadro.

    Collegamento ferroviario Torino-Aosta. 306

    8.14. Funzione-obiettivo 14 – Governo del territorio. 310

    8.14.1. Considerazioni generali. 310

    8.14.2. Spese correnti. 313

    8.14.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. 315

    8.14.4. Spese di investimento. 325

    8.14.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. 327

    8.15. Funzione-obiettivo 15 – Oneri non ripartibili. 340

    8.15.1. Considerazioni generali. 340

    8.15.2. Spese correnti. 343

    8.15.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. 345

    8.15.4. Spese di investimento. 350

    8.15.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. 351

  • V

    Pag.

    8.15.6. Spese per rimborso di mutui e prestiti. 354

    8.15.7. Spese per rimborso di mutui e prestiti – Analisi dell’area

    omogenea. 355

    Parte terza – I residui 356

    9. I residui attivi. 356

    9.1. Le serie storiche. 358

    9.2. La formazione dei residui. 366

    9.3. Osservazioni. 373

    10. I residui passivi. 375

    10.1. Le serie storiche. 376

    10.2. La formazione dei residui. 383

    10.3. L’incidenza dei residui passivi di nuova formazione sugli

    impegni di spesa. 386

    10.4. I residui passivi suddivisi per funzione-obiettivo. 387

    Parte quarta – Il conto del patrimonio 406

    11. Considerazioni di sintesi. 406

    12. La situazione patrimoniale. 407

    Parte quinta – I nessi con le società partecipate 424

    13. Introduzione. 424

    14. Le partecipazioni regionali nel rendiconto generale della Regione. 428

    15. Le partecipazioni societarie regionali nel conto del patrimonio della

    Regione. 431

    16. Risultati d’esercizio e compensi per servizi resi alla Regione dalle

    principali società direttamente controllate. 433

    16.1. Finaosta s.p.a. 433

    16.2. Servizi previdenziali Valle d’Aosta s.p.a. 436

    16.3. Società di servizi Valle d’Aosta s.p.a. 436

    16.4. Inva s.p.a. 438

    16.5. Casinò de la Vallée s.p.a. 442

    17. Il fondo di dotazione della “gestione speciale” Finaosta s.p.a. 445

    18. I trasferimenti al fondo di dotazione della “gestione speciale”

    Finaosta s.p.a. 450

    19. Le partecipazioni indirette a valere sulla “gestione speciale” di

    Finaosta s.p.a. 451

    Appendice. 454

  • VI

    INDICE DELLE TABELLE E DELLE FIGURE

    VOLUME II

    CAPITOLO IV – I RISULTATI DEL RENDICONTO Fig. 1 – Avanzo di amministrazione accertato al 31 dicembre dell’anno. Fig. 2 – Avanzo di amministrazione accertato nell’anno e applicato nell’anno successivo. Tab. 1 – Formazione degli avanzi di amministrazione – Periodo 2009-2013.

    Tab. 2 – Composizione dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2013. Fig. 3 – Composizione dell’avanzo di amministrazione – Confronto 2012 e 2013. Tab. 3 – Risultati della gestione di competenza – Anni 2012-2013. Tab. 4 – Confronto saldo corrente del bilancio di previsione e del rendiconto – Anni 2012-2013. Fig. 4 – Confronto tra saldo corrente del bilancio di previsione e del rendiconto. Anni 2012-2013. Fig. 5 – Andamento dei trasferimenti agli enti locali – Periodo 2009-2014. Tab. 5 – Trasferimenti agli enti locali – Periodo 2009-2014. Fig. 6 – Andamento dei trasferimenti agli enti locali – Periodo 2009-2014. Tab. 6 – Rispetto del limite minimo dei trasferimenti senza vincolo di destinazione – Periodo

    2009-2014. Fig. 7 – Rispetto del limite minimo dei trasferimenti senza vincolo di destinazione – Periodo

    2009-2014. Tab. 7 – Rispetto del limite massimo dei trasferimenti con vincolo di destinazione – Periodo

    2009-2014. Fig. 8 – Rispetto del limite massimo dei trasferimenti con vincolo di destinazione – Periodo

    2009-2014. Tab. 8 – Trasferimenti agli enti locali senza vincolo di destinazione. Tab. 9 – Trasferimenti agli enti locali senza vincolo di destinazione. Rendiconto della Regione 2013. Tab. 10 – Riassegnazione in bilancio di residui passivi perenti. Tab. 11 – Trasferimenti agli enti locali con vincolo di destinazione. Tab. 12 – Trasferimenti agli enti locali con vincolo di destinazione. Rendiconto della Regione 2013. Tab. 13 – Riassegnazione in bilancio di residui passivi perenti. Tab. 14 – Trasferimenti agli enti locali per speciali programmi di investimento. Tab. 15 – Trasferimenti agli enti locali per speciali programmi di investimento. Rendiconto della

    Regione 2013. Tab. 16 – Definizione per l’anno 2013 degli obiettivi individuali di ciascun comune con popolazione

    superiore a 1.000 abitanti e di comparto degli enti locali. Tab. 17 – Estratto dell’allegato al d.m. 12 luglio 2013, n. 60196. Tab. 18 – Estratto della tabella n. 2 del d.m. 28 febbraio 2014, n. 17785. Tab. 19 – Gestione delle entrate – Periodo 2009-2013. Fig. 9 – Andamento delle entrate totali al netto delle contabilità speciali e partite di giro – Periodo 2009-2013. Fig. 10 – Le entrate totali al netto delle contabilità speciali e delle partite di giro – Periodo 2009-2013. Fig. 11 – Andamento delle previsioni definitive dei titoli di entrata. Fig. 12 – Esercizio 2013 – Accertamenti. Fig. 13 – Andamento dei titoli di entrata – Accertamenti. Tab. 20 – Capacità di accertamento per titoli di entrata – Periodo 2009-2013. Fig. 14 – Capacità di accertamento delle entrate nel periodo 2009-2013. Fig. 15 – Andamento delle riscossioni dei titoli di entrata. Tab. 21 – Velocità di riscossione dei titoli di entrata – Periodo 2009-2013. Fig. 16 – Velocità di riscossione delle entrate nel periodo 2009-2013. Fig. 17 – Titolo I – Andamento delle entrate – Periodo 2009-2013. Fig. 18 – Titolo II – Andamento delle entrate – Periodo 2009-2013. Fig. 19 – Titolo III – Andamento delle entrate – Periodo 2009-2013. Fig. 20 – Titolo IV – Andamento delle entrate – Periodo 2009-2013.

    Fig. 21 – Titolo V – Andamento delle entrate – Periodo 2009-2013. Fig. 22 – Titolo VI– Andamento delle entrate – Periodo 2009-2013. Tab. 22 – Totale delle entrate al netto delle contabilità speciali e delle partite di giro – Anni 2011-2013. Tab. 23 – Entrate del Titolo I – Anni 2011-2013. Tab. 24 – Tributi propri – Accertamenti. Fig. 23 – Tributi propri – Accertamenti dei tributi provinciali – Periodo 2009-2013. Tab. 25 – Tributi propri – Accertamenti. Fig. 24 – Tributi propri – Accertamenti dei principali tributi regionali – Periodo 2009-2013. Tab. 26 – Tributi propri – Accertamenti. Fig. 25 – Tributi propri – Accertamenti delle tasse di concessione – Periodo 2009-2013. Tab. 27 – Tributi propri (in senso tecnico) – Accertamenti. Tab. 28 – Entrate del Titolo II – Anni 2011-2013.

  • VII

    Tab. 29 – Entrate del Titolo III – Anni 2011-2013. Tab. 30 – Entrate del Titolo IV – Anni 2011-2013. Tab. 31 – Entrate del Titolo V – Anni 2011-2013. Fig. 26 – Gestione delle spese totali al netto delle partite di giro. Tab. 32 – Andamento previsionale e a consuntivo delle spese – Periodo 2009-2013. Fig. 27 – Capacità di impegno – Periodo 2009-2013. Fig. 28 – Velocità di pagamento – Periodo 2009-2013. Fig. 29 – Gestione delle spese di parte corrente – Titolo I. Fig. 30 – Gestione delle spese di investimento – Titolo II. Fig. 31 – Gestione delle spese per rimborso di mutui e prestiti – Titolo III. Fig. 32 – Gestione delle spese per partite di giro – Titolo IV. Fig. 33 – Suddivisione per funzione-obiettivo degli impegni di competenza dei titoli di spesa –Anno

    2013. Tab. 33 – Funzioni-obiettivo: previsioni finali, impegni di spesa e pagamenti – Anni 2011-2013. Tab. 34 – Funzioni-obiettivo: variazioni percentuali, capacità di impegno e velocità di pagamento – Anni

    2011-2013. Fig. 34 – Impegni di spesa per funzioni-obiettivo: Titolo I “Spese correnti” – Anni 2011-2013. Fig. 35 – Incidenza percentuale degli impegni per funzione-obiettivo – Spese correnti – Anno 2013. Fig. 36 – Impegni di spesa suddivisi per funzioni-obiettivo: Titolo II “Spese di investimento” – Anni

    2011-2013. Fig. 37 – Incidenza percentuale degli impegni per funzione-obiettivo – Spese di investimento – Anno

    2013. Tab. 35 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 38 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 36 – Funzione-obiettivo 1. Periodo 2011-2013. Tab. 37 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 39 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 38 – Funzione-obiettivo 2. Periodo 2011-2013. Tab. 39 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2011-2013. Fig. 40 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 40 – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 41 – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 42 – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 43 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013.

    Fig. 41 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 42 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 44 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2011-2013. Fig. 43 – Variazioni degli impegni di spesa totali 2011-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 45 – Titolo I – Funzione-obiettivo 3 “Servizi generali”. Fig. 44 – Variazioni degli impegni di spesa corrente 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 46 – Titolo I – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 47 – Titolo I – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 48 – Titolo I – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 49 – Titolo I – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 50 – Titolo II – Funzione-obiettivo 3 “Servizi generali”. Fig. 45 – Variazioni degli impegni di spesa di investimento 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 51 – Titolo II – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 52 – Titolo II – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 53 – Titolo II – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 54 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 46 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 47 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 55 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2011-2013. Fig. 48 – Variazioni degli impegni di spesa totali 2012-2013. Dettaglio per aree omogenee. Tab. 56 – Titolo I – Funzione-obiettivo 4 “Finanza locale”. Fig. 49 – Variazioni degli impegni di spesa corrente 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 57 – Titolo I – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 58 – Titolo I – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 59 – Titolo I – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 60 – Titolo II – Funzione-obiettivo 4 “Finanza locale”. Fig. 50 – Variazioni degli impegni di spesa di investimento 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 61 – Titolo II – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 62 – Titolo II – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 63 – Titolo II – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 64 – Titolo II – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 65 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 51 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 52 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 66 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2011-2013.

  • VIII

    Fig. 53 – Variazioni degli impegni di spesa totali 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 67 – Titolo I – Funzione-obiettivo 5 “Istruzione primaria e secondaria”. Fig. 54 – Variazioni degli impegni di spesa corrente 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 68 – Titolo I – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 69 – Titolo I – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 70 – Titolo I – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 71 – Titolo I – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 72 – Titolo I – Area omogenea 05. Periodo 2011-2013. Tab. 73 – Titolo II – Funzione-obiettivo 5 “Istruzione primaria e secondaria”. Fig. 55 – Variazioni degli impegni di spesa di investimento 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 74 – Titolo II – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 75 – Titolo II – Area omogenea 05. Periodo 2011-2013. Tab. 76 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 56 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 57 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 77 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2011-2013. Fig. 58 – Variazioni degli impegni di spesa totali 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 78 – Titolo I – Funzione-obiettivo 6 “Istruzione universitaria”. Fig. 59 – Variazioni degli impegni di spesa corrente 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 79 – Titolo I – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 80 – Titolo I – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 81 – Titolo I – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 82 – Titolo II – Funzione-obiettivo 6 “Istruzione universitaria”. Fig. 60 – Variazioni degli impegni di spesa di investimento 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 83 – Titolo II – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 84 – Titolo II – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 85 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 61 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 62 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 86 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2011-2013. Fig. 63 – Variazioni degli impegni di spesa totali 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 87 – Titolo I – Funzione-obiettivo 7 “Cultura e sport”. Fig. 64 – Variazioni degli impegni di spesa corrente 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 88 – Titolo I – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013.

    Tab. 89 – Titolo I – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 90 – Titolo I – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 91 – Titolo I – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 92 – Titolo I – Area omogenea 05. Periodo 2011-2013. Tab. 93 – Titolo II – Funzione-obiettivo 7 “Cultura e sport”. Fig. 65 – Variazioni degli impegni di spesa di investimento 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 94 – Titolo II – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 95 – Titolo II – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 96 – Titolo II – Area omogenea 05. Periodo 2011-2013. Tab. 97 – Elenco dei capitoli transitati dalla funzione-obiettivo 8 alla funzione-obiettivo 4. Tab. 98 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 66 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 67 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 99 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2011-2013. Tab. 100 – Titolo I – Funzione-obiettivo 8 “Politiche sociali”. Tab. 101 – Rendiconti Regione riclassificati – Anni 2011 e 2012. Tab. 102 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 68 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 69 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 103 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2011-2013. Fig. 70 – Variazioni degli impegni di spesa totali 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 104 – Titolo I – Funzione-obiettivo 9 “Sanità”. Fig. 71 – Variazioni degli impegni di spesa corrente 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 105 – Titolo I – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 106 – Mobilità sanitaria – Periodo 2009-2013. Fig. 72 – Mobilità sanitaria – Periodo 2009-2013. Tab. 107 – Titolo I – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 108 – Titolo I – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 109 – Titolo I – Area omogenea 05. Periodo 2011-2013. Tab. 110 – Titolo I – Area omogenea 07. Periodo 2011-2013. Tab. 111 – Titolo II – Funzione-obiettivo 9 “Sanità”. Tab. 112 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 73 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 74 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013.

  • IX

    Tab. 113 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2011-2013. Fig. 75 – Variazioni degli impegni di spesa totali 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 114 – Titolo I – Funzione-obiettivo 10 “Agricoltura”. Fig. 76 – Variazioni degli impegni di spesa corrente 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 115 – Titolo I – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 116 – Titolo I – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 117 – Titolo I – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 118 – Titolo II – Funzione-obiettivo 10 “Agricoltura”. Fig. 77 – Variazioni degli impegni di spesa di investimento 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 119 – Titolo II – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 120 – Titolo II – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 121 – Titolo II – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 122 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 78 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 79 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 123 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2011-2013. Fig. 80 – Variazioni degli impegni di spesa totali 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 124 – Titolo I – Funzione-obiettivo 11 “Sviluppo economico regionale”. Fig. 81 – Variazioni degli impegni di spesa corrente 2011-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 125 – Titolo I – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 126 – Titolo I – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 127 – Titolo I – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 128 – Titolo I – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 129 – Titolo I – Area omogenea 06. Periodo 2011-2013. Tab. 130 – Titolo I – Area omogenea 07. Periodo 2011-2013. Tab. 131 – Titolo I – Area omogenea 08. Periodo 2011-2013. Tab. 132 – Titolo I – Area omogenea 09. Periodo 2011-2013. Tab. 133 – Titolo II – Funzione-obiettivo 11 “Sviluppo economico regionale”. Fig. 82 – Variazioni degli impegni di spesa di investimento 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 134 – Titolo II – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 135 – Titolo II – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 136 – Titolo II – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 137 – Titolo II – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 138 – Titolo II – Area omogenea 05. Periodo 2011-2013.

    Tab. 139 – Titolo II – Area omogenea 06. Periodo 2011-2013. Tab. 140 – Titolo II – Area omogenea 07. Periodo 2011-2013. Tab. 141 – Titolo II – Area omogenea 08. Periodo 2011-2013. Tab. 142 – Titolo II – Area omogenea 09. Periodo 2011-2013. Tab. 143 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 83 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 84 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 144 – Titolo I – Funzione-obiettivo 12 “Edilizia residenziale pubblica”. Tab. 145 – Titolo II – Funzione-obiettivo 12 “Edilizia residenziale pubblica”. Tab. 146 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 85 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 86 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 147 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2011-2013. Fig. 87 – Variazioni degli impegni di spesa totali 2012-2013. Dettaglio per aree omogenee. Tab. 148 – Titolo I – Funzione-obiettivo 13 “Infrastrutture per mobilità e reti”. Fig. 88 – Variazioni degli impegni di spesa corrente 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 149 – Titolo I – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 150 – Titolo I – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 151 – Titolo I – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 152 – Titolo I – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 153 – Titolo I – Area omogenea 05. Periodo 2011-2013. Tab. 154 – Titolo II – Funzione-obiettivo 13 “Infrastrutture per mobilità e reti”. Fig. 89 – Variazioni degli impegni di spesa di investimento 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 155 – Titolo II – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 156 – Titolo II – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 157 – Titolo II – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 158 – Titolo II – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 159 – Titolo II – Area omogenea 05. Periodo 2011-2013. Tab. 160 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 90 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 91 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 161 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2011-2013. Fig. 92 – Variazioni degli impegni di spesa totali 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 162 – Titolo I – Funzione-obiettivo 14 “Governo del territorio”. Fig. 93 – Variazioni degli impegni di spesa corrente 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee.

  • X

    Tab. 163 – Titolo I – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 164 – Titolo I – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 165 – Titolo I – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 166 – Titolo I – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 167 – Titolo I – Area omogenea 05. Periodo 2011-2013. Tab. 168 – Titolo I – Area omogenea 06. Periodo 2011-2013. Tab. 169 – Titolo I – Area omogenea 07. Periodo 2011-2013. Tab. 170 – Titolo I – Area omogenea 08. Periodo 2011-2013. Tab. 171 – Titolo II – Funzione-obiettivo 14 “Governo del territorio”. Fig. 94 – Variazioni degli impegni di spesa di investimento 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 172 – Titolo II – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 173 – Titolo II – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 174 – Titolo II – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 175 – Titolo II – Area omogenea 04. Periodo 2011-2013. Tab. 176 – Titolo II – Area omogenea 05. Periodo 2011-2013. Tab. 177 – Titolo II – Area omogenea 06. Periodo 2011-2013. Tab. 178 – Titolo II – Area omogenea 07. Periodo 2011-2013. Tab. 179 – Titolo II – Area omogenea 08. Periodo 2011-2013. Tab. 180 – Impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 95 – Andamento degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Fig. 96 – Struttura degli impegni di spesa nel triennio 2011-2013. Tab. 181 – Variazioni degli impegni di spesa per aree omogenee – Periodo 2012-2013. Fig. 97 – Variazioni degli impegni di spesa totali 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 182 – Titolo I – Funzione-obiettivo 15 “Oneri non ripartibili”. Fig. 98 – Variazioni degli impegni di spesa corrente 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 183 – Titolo I – Area omogenea 01. Periodo 2011-2013. Tab. 184 – Titolo I – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 185 – Titolo II – Funzione-obiettivo 15 “Oneri non ripartibili”. Fig. 99 – Variazioni degli impegni di spesa di investimento 2012-2013 – Dettaglio per aree omogenee. Tab. 186 – Titolo II – Area omogenea 02. Periodo 2011-2013. Tab. 187 – Titolo II – Area omogenea 03. Periodo 2011-2013. Tab. 188 – Titolo III – Funzione-obiettivo 15 “Oneri non ripartibili”. Fig. 100 – Residui attivi – Periodo 2009-2013. Fig. 101 – Residui attivi (al netto delle contabilità speciali e delle partite di giro) – Periodo 2009-2013.

    Tab. 189 – Gestione dei residui attivi. Fig. 102 – Gestione dei residui attivi al netto delle contabilità speciali e delle partite di giro. Fig. 103 – Gestione dei residui attivi – Titolo I. Fig. 104 – Gestione dei residui attivi – Titolo II. Fig. 105 – Gestione dei residui attivi – Titolo III. Fig. 106 – Gestione dei residui attivi – Titolo IV. Fig. 107 – Gestione dei residui attivi – Titolo V. Fig. 108 – Gestione dei residui attivi – Titolo VI. Tab. 190 – Suddivisione tra residui pregressi e di nuova formazione nei titoli di entrata – Periodo 2011- 2013. Fig. 109 – Residui attivi al netto delle contabilità speciali e delle partite di giro. Fig. 110 – Residui attivi del Titolo I. Fig. 111 – Residui attivi del Titolo II. Fig. 112 – Residui attivi del Titolo III. Fig. 113 – Residui attivi del Titolo IV. Fig. 114 – Residui attivi del Titolo V. Tab. 191 – Suddivisione per titoli dei residui attivi antecedenti il 2009. Fig. 115 – Residui passivi – Periodo 2009-2013. Fig. 116 – Residui passivi (al netto delle contabilità speciale e delle partite di giro)– Periodo 2009-2013. Tab. 192 – Gestione dei residui passivi. Fig. 117 – Gestione dei residui passivi totali – Anni 2009-2013. Fig. 118 – Gestione dei residui passivi totali (al netto delle contabilità speciali e delle partite di giro) – Anni 2009-2013. Fig. 119 – Gestione dei residui passivi del Titolo I – Spese correnti – Anni 2009-2013. Fig. 120 – Gestione dei residui passivi del Titolo II – Spese di investimento – Anni 2009-2013. Fig. 121 – Gestione dei residui passivi del Titolo IV – Anni 2009-2013. Tab. 193 – Suddivisione tra residui pregressi e di nuova formazione nei primi tre titoli della spesa – Periodo 2011-2013. Fig. 122 – Suddivisione percentuale tra residui pregressi e di nuova formazione. Fig. 123 – Suddivisione percentuale tra residui pregressi e di nuova formazione – Titolo I. Fig. 124 – Suddivisione percentuale tra residui pregressi e di nuova formazione – Titolo II. Tab. 194 – Incidenza dei residui passivi. Tab. 195 – Residui passivi suddivisi per funzione-obiettivo – Periodo 2011-2013. Tab. 196 – Residui passivi della funzione-obiettivo 01. Tab. 197 – Residui passivi della funzione-obiettivo 02.

  • XI

    Tab. 198 – Residui passivi della funzione-obiettivo 03. Fig. 125 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 03 tra spese correnti e spese di investimento. Tab. 199 – Residui passivi della funzione-obiettivo 04. Fig. 126 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 04 tra spese correnti e spese di investimento. Tab. 200 – Residui passivi della funzione-obiettivo 05. Fig. 127 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 05 tra spese correnti e spese di investimento. Tab. 201 – Residui passivi della funzione-obiettivo 06. Fig. 128 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 06 tra spese correnti e spese di investimento. Tab. 202 – Residui passivi della funzione-obiettivo 07. Fig. 129 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 07 tra spese correnti e spese di investimento. Tab. 203 – Residui passivi della funzione-obiettivo 08. Fig. 130 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 08 tra spese correnti e spese di investimento. Tab. 204 – Residui passivi della funzione-obiettivo 09. Fig. 131 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 09 tra spese correnti e spese di investimento. Tab. 205 – Residui passivi della funzione-obiettivo 10. Fig. 132 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 10 tra spese correnti e spese di investimento. Tab. 206 – Residui passivi della funzione-obiettivo 11. Fig. 133 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 11 tra spese correnti e spese di investimento. Tab. 207 – Residui passivi della funzione-obiettivo 12. Fig. 134 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 12 tra spese correnti e spese di investimento. Tab. 208 – Residui passivi della funzione-obiettivo 13. Fig. 135 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 13 tra spese correnti e spese di investimento. Tab. 209 – Residui passivi della funzione-obiettivo 14.

    Fig. 136 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 14 tra spese correnti e spese di investimento. Tab. 210 – Residui passivi della funzione-obiettivo 15. Fig. 137 – Suddivisione dei residui passivi della funzione-obiettivo 15 tra spese correnti, spese di investimento e spese per rimborso di mutui e prestiti. Tab. 211 – Conto del patrimonio 2011-2013. Tab. 212 – Conto del patrimonio 2013. Categoria I – Variazioni relative ai beni immobili. Tab. 213 – Conto del patrimonio 2013. Categoria I – Variazioni relative ai beni immobili di interesse storico-artistico. Tab. 214 – Conto del patrimonio 2013. Categoria II – Variazioni relative ai beni mobili. Tab. 215 – Conto del patrimonio 2013. Categoria III – Variazioni relative ai crediti diversi. Tab. 216 – Esposizione debitoria della Regione nel periodo 2008-2013. Tab. 217 – Entrate da dividendi su azioni. Periodo 2010-2013. Fig. 138 – Entrate da dividendi su azioni. Periodo 2010-2013. Tab. 218 – Entrate da dividendi su azioni. Anno 2013. Tab. 219 – Estratto del Conto del patrimonio 2013, allegato al rendiconto generale della Regione. Tab. 220 – Risultati d’esercizio Finaosta s.p.a. – Anni 2011-2013. Tab. 221 – Somme corrisposte dalla Regione alla partecipata Finaosta s.p.a. – Anno 2013 (escluse le “Partite di giro”). Incidenza sulle funzioni-obiettivo. Fig. 139 – Somme corrisposte dalla Regione alla partecipata Finaosta s.p.a. – Anno 2013 (escluse le “Partite di giro”). Incidenza sulle funzioni-obiettivo. Tab. 222 – Risultati d’esercizio Servizi previdenziali Valle d’Aosta s.p.a. – Anni 2011-2013. Tab. 223 – Risultati d’esercizio Società di servizi Valle d’Aosta s.p.a. – Anni 2011-2013. Tab. 224 – Somme corrisposte dalla Regione alla partecipata Società di servizi Valle d’Aosta s.p.a. – Anno 2013. Incidenza sulle funzioni-obiettivo. Fig. 140 – Somme corrisposte dalla Regione alla partecipata Società di servizi Valle d’Aosta s.p.a. – Anno 2013. Incidenza sulle funzioni-obiettivo. Tab. 225 – Risultati d’esercizio Inva s.p.a. – Anni 2011-2013. Tab. 226 – Somme corrisposte dalla Regione alla partecipata Inva s.p.a. – Anno 2013. Incidenza sulle funzioni-obiettivo. Fig. 141 – Somme corrisposte dalla Regione alla partecipata Inva s.p.a. – Anno 2013. Incidenza sulle funzioni-obiettivo. Tab. 227 – Risultati d’esercizio Casinò de la Vallée s.p.a. – Anni 2011-2013. Tab. 228 – Somme corrisposte dalla Regione alla partecipata Casinò de la Vallée s.p.a. – Anno 2013 (escluse le “Partite di giro”). Incidenza sulle funzioni-obiettivo.

  • XII

    Fig. 142 – Somme corrisposte dalla Regione alla partecipata Casinò de la Vallée s.p.a. – Anno 2013 (escluse le “Partite di giro”). Incidenza sulle funzioni-obiettivo. Tab. 229 – Rendiconto del fondo di dotazione della “gestione speciale” di Finaosta s.p.a. Tab. 230 – Trasferimenti dalla Regione al fondo della “gestione speciale” presso Finaosta s.p.a. Tab. 231 – Trasferimenti dalla Regione al fondo della “gestione speciale” presso Finaosta s.p.a. – Anno 2013. Fig. 143 – Trasferimenti dalla Regione al fondo della “gestione speciale” presso Finaosta s.p.a. – Anno 2013. Tab. 232 – Variazioni delle partecipazioni indirette avvenute nel 2013.

  • 1

    CAPITOLO IV

    I RISULTATI DEL RENDICONTO

    Sommario: 1. Il quadro d’insieme. – 2. I nessi tra finanza regionale e finanza locale – 3. Osservazioni

    conclusive. – Parte prima. Le entrate. – 4. I dati complessivi. – 5. Le entrate della gestione di

    competenza. – Parte seconda. Le spese: tipologie e andamenti, le serie storiche. – 6. Analisi delle spese.

    Titoli e serie storiche: 2009-2013. – 7. Le funzioni-obiettivo: inquadramento generale. – 8. Le funzioni-

    obiettivo: analisi per aree omogenee e UPB. – 8.1. Funzione-obiettivo 1-Funzionamento degli organi

    istituzionali. – 8.2. Funzione-obiettivo 2-Personale. – 8.2.1. Analisi delle aree omogenee. – 8.3.

    Funzione-obiettivo 3-Servizi generali. – 8.3.1. Considerazioni generali. – 8.3.2. Spese correnti. – 8.3.3.

    Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. – 8.3.4. Spese di investimento. – 8.3.5. Spese di

    investimento – Analisi delle aree omogenee. – 8.4. Funzione-obiettivo 4-Finanza locale. – 8.4.1.

    Considerazioni generali. – 8.4.2. Spese correnti. – 8.4.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. –

    8.4.4. Spese di investimento. – 8.4.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. – 8.5.

    Funzione-obiettivo 5-Istruzione primaria e secondaria. – 8.5.1. Considerazioni generali. – 8.5.2. Spese

    correnti. – 8.5.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. – 8.5.4. Spese di investimento. – 8.5.5.

    Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. – 8.6. Funzione-obiettivo 6-Istruzione

    universitaria. – 8.6.1. Considerazioni generali. – 8.6.2. Spese correnti. – 8.6.3. Spese correnti – Analisi

    delle aree omogenee. – 8.6.4. Spese di investimento. – 8.6.5. Spese di investimento – Analisi delle aree

    omogenee. – 8.7. Funzione-obiettivo 7-Cultura e sport. – 8.7.1. Considerazioni generali. – 8.7.2. Spese

    correnti. – 8.7.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. – 8.7.4. Spese di investimento. – 8.7.5.

    Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. – 8.8. Funzione-obiettivo 8-Politiche sociali. –

    8.8.1. Considerazioni generali. – 8.8.2. Spese correnti. – 8.9. Funzione-obiettivo 9-Sanità. – 8.9.1.

    Considerazioni generali. – 8.9.2. Spese correnti. – 8.9.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. –

    8.9.4. Spese di investimento. – 8.10. Funzione-obiettivo 10-Agricoltura. – 8.10.1. Considerazioni

    generali. – 8.10.2. Spese correnti. – 8.10.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. – 8.10.4.

    Spese di investimento. – 8.10.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. – 8.11. Funzione-

    obiettivo 11-Sviluppo economico regionale. – 8.11.1. Considerazioni generali. – 8.11.2. Spese correnti. –

    8.11.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. – 8.11.4. Spese di investimento. – 8.11.5. Spese

    di investimento – Analisi delle aree omogenee. – 8.12. Funzione-obiettivo 12-Edilizia residenziale

    pubblica. – 8.12.1. Considerazioni generali. – 8.12.2. Spese correnti. – 8.12.3. Spese di investimento. –

    8.12.4. Spese di investimento – Analisi dell’area omogenea. – 8.13. Funzione-obiettivo 13-Infrastrutture

    per mobilità e reti. – 8.13.1. Considerazioni generali. – 8.13.2. Spese correnti. – 8.13.3. Spese correnti

    – Analisi delle aree omogenee. – 8.13.4. Spese di investimento. – 8.13.5. Spese di investimento –

    Analisi delle aree omogenee. – 8.14. Funzione-obiettivo 14-Governo del territorio. – 8.14.1.

    Considerazioni generali. – 8.14.2. Spese correnti. – 8.14.3. Spese correnti – Analisi delle aree

    omogenee. – 8.14.4. Spese di investimento. – 8.14.5. Spese di investimento – Analisi delle aree

    omogenee. – 8.15. Funzione-obiettivo 15-Oneri non ripartibili. – 8.15.1. Considerazioni generali. –

    8.15.2. Spese correnti. – 8.15.3. Spese correnti – Analisi delle aree omogenee. – 8.15.4. Spese di

    investimento. – 8.15.5. Spese di investimento – Analisi delle aree omogenee. – 8.15.6. Spese per

    rimborso di mutui e prestiti. – 8.15.7. Spese per rimborso di mutui e prestiti – Analisi dell’area

    omogenea. – Parte terza. I residui. – 9. I residui attivi. – 9.1. Le serie storiche. – 9.2. La formazione dei

    residui. – 9.3. Osservazioni. – 10. I residui passivi. – 10.1. Le serie storiche. – 10.2. La formazione dei

    residui. – 10.3. L’incidenza dei residui passivi di nuova formazione sugli impegni di spesa. – 10.4. I

    residui passivi suddivisi per funzione-obiettivo. – Parte quarta. Il conto del patrimonio. – 11.

    Considerazioni di sintesi. – 12. La situazione patrimoniale. – Parte quinta. I nessi con le società

    partecipate. – 13. Introduzione. – 14. Le partecipazioni regionali nel rendiconto generale della Regione.

    – 15. Le partecipazioni societarie regionali nel conto del patrimonio della Regione. – 16. Risultati

    d’esercizio e compensi per servizi resi alla Regione dalle principali società direttamente controllate. –

    16.1. Finaosta s.p.a. – 16.2. Servizi previdenziali Valle d’Aosta s.p.a. – 16.3. Società di servizi Valle

    d’Aosta s.p.a. – 16.4. Inva s.p.a. – 16.5. Casinò de la Vallée s.p.a. – 17. Il fondo di dotazione della

    “gestione speciale” Finaosta s.p.a. – 18. I trasferimenti al fondo di dotazione della “gestione speciale”

    Finaosta s.p.a. – 19. Le partecipazioni indirette a valere sulla “gestione speciale” di Finaosta s.p.a.

  • 2

    1. Il quadro d’insieme

    Il rendiconto in esame è relativo all’esercizio finanziario 2013 del bilancio di

    previsione triennale 2013-2015, che è stato approvato con l.r. 21 novembre 2012,

    n. 32, a seguito dell’approvazione della legge finanziaria regionale (l.r. 21

    novembre 2012, n. 31).

    In corso d’esercizio, il bilancio di previsione 2013 è stato oggetto di un

    provvedimento di assestamento, approvato con l.r. 8 aprile 2013, n. 8, che ha

    modificato talune disposizioni della legge finanziaria.

    Variazioni al bilancio sono state, altresì, apportate dalla l.r. 27 dicembre 2013, n.

    21 (“Adeguamento del bilancio di previsione per l'anno 2013 agli obiettivi

    complessivi di politica economica e di contenimento della spesa pubblica. Modifiche

    a disposizioni legislative”).

    L’avanzo di amministrazione1 con cui si è chiuso l’esercizio finanziario 2013 è

    pari a 59,3 milioni (inferiore del 29,6 per cento rispetto a quello dell’esercizio

    precedente, quando era stato pari a 84,3 milioni). Le figg. 1 e 2 (v. anche tab. 1)

    mostrano come l’avanzo di amministrazione torni a scendere, dopo il rialzo

    registrato nel 2012, attestandosi su un importo comunque lievemente superiore

    rispetto al valore del 2011, quando era stato pari a 58,7 milioni. La fig. 2 mette,

    inoltre, in evidenza la costante e quasi sempre totale applicazione dell’avanzo

    all’esercizio successivo.

    1 L’art. 63, c. 1, della l.r. n. 3 del 4 agosto 2009, di contabilità generale della Regione, dispone che il risultato contabile di amministrazione è determinato tenuto conto: a) delle giacenze o del deficit di cassa all'inizio dell'esercizio secondo il conto reso dal tesoriere regionale; b) delle entrate riscosse e versate, nonché delle spese pagate nel corso dell'esercizio; c) dell'ammontare complessivo dei residui attivi e dei residui passivi al termine dell'esercizio.

  • 3

    Fig. 1.

    Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconti Regione.

    Fig. 2.

    Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconti Regione.

    0,0

    50,0

    100,0

    150,0

    200,0

    250,0

    300,0

    2009 2010 2011 2012 2013

    Avanzo di amministrazione accertato al 31.12 dell'anno

    Avanzo diamministrazioneaccertato al 31.12dell'anno

    in m

    ilio

    ni

    0,0

    50,0

    100,0

    150,0

    200,0

    250,0

    300,0

    350,0

    400,0

    450,0

    2008 2009 2010 2011 2012 2013

    Avanzo di amministrazione accertato nell'anno e applicato nell'anno successivo

    Avanzo diamministrazioneaccertato nell'anno X

    Avanzo diamministrazioneapplicato nell'anno X+1

    in m

    ilio

    ni

  • 4

    Tab. 1 - Formazione degli avanzi di amministrazione - Periodo 2009-2013. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconti Regione. Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    La tab. 1 mostra come le riscossioni presentino un andamento decrescente tra il

    2009 e il 2011, un aumento nel 2012 e una riduzione nel 2013, quando sono

    ammontate a 1413,8 milioni, valore più basso di tutto il quinquennio.

    I pagamenti registrano un andamento decrescente nel quadriennio 2009-2011 e

    un lieve aumento nel 2013, quando si attestano a 1.500,9 milioni.

    Il fondo cassa presenta un andamento crescente fino al 2012, per poi diminuire a

    250 milioni a fine 2013 (-25,8 per cento rispetto al 2012).

    I residui attivi registrano una costante diminuzione nel quadriennio 2009-2012,

    mentre aumentano nel 2013, quando ammontano a 665,8 milioni.

    I residui passivi presentano un ininterrotto decremento a partire dal 2010: il loro

    ammontare al 31 dicembre 2013 è pari a 856,5 milioni.

    La tabella seguente evidenzia come l’avanzo di amministrazione del 2013 sia

    determinato dalle giacenze di cassa iniziali, analogamente, peraltro, a quanto

    avvenuto nel 2012. L’ammontare di tali giacenze (337 milioni) è, infatti, superiore

    alla sommatoria del saldo negativo della gestione di competenza (-49,5 milioni) e

    della gestione dei residui (-228,2 milioni), determinando così un avanzo pari a 59,3

    milioni.

    Fondo cassa al

    31.12 dell'anno X-1

    Riscossioni

    anno X

    Pagamenti

    anno X

    Fondo cassa al

    31.12 dell'anno XResidui attivi Residui passivi

    Avanzo di

    amministrazione

    accertato al

    31.12 dell'anno X

    a b c d = a + b - c e f g = d + e - f

    2009 106,5 1.813,9 1.703,2 217,2 960,0 900,6 276,7

    2010 217,2 1.635,4 1.639,5 213,2 914,6 999,5 128,2

    2011 213,2 1.591,9 1.573,0 232,1 762,3 935,7 58,7

    2012 232,1 1.602,1 1.497,1 337,0 629,8 882,6 84,3

    2013 337,0 1.413,8 1.500,9 250,0 665,8 856,5 59,3

  • 5

    Tab. 2 – Composizione dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2013. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconti Regione.

    L’avanzo di amministrazione accertato in sede di rendiconto 2013 non risulta

    interamente disponibile e allocabile discrezionalmente per nuove spese dell’esercizio

    successivo, ma vincolato per la sua parte maggiore. Infatti, 27,5 milioni dei 59,3

    milioni complessivi sono finalizzati alla reiscrizione di economie di spese derivanti

    dalle assegnazioni statali ed europee, con vincolo di destinazione, non impegnate2.

    Pertanto, l’avanzo di amministrazione “libero” del rendiconto 2013 ammonta a 31,8

    milioni, in diminuzione rispetto al 2012, quando ammontava a 54,2 milioni (v. fig.

    3).

    2 Occorre rammentare che la l.r. n. 30/2009 ha soppresso l’istituto della perenzione amministrativa, per cui è venuta meno la necessità di vincolare cautelativamente una quota dell’avanzo anche alla copertura dell’eventuale reiscrizione di residui perenti.

    Totale accertamenti di competenza (+) 1.468,9

    Totale impegni di competenza (-) 1.518,4

    (=) -49,5

    Totale residui attivi riaccertati (+) 610,8

    Totale residui passivi riaccertati (-) 839,0

    (=) -228,2

    (+) -49,5

    (+) -228,2

    (=) -277,7

    Fondo cassa al 1 gennaio 2013 (+) 337,0

    (=) 59,3

    GESTIONE DI COMPETENZA

    (A) Saldo della gestione di competenza

    (A) Saldo della gestione di competenza

    (B) Saldo della gestione dei residui

    Avanzo al 31 dicembre 2013

    RIEPILOGO

    Totale (A + B)

    GESTIONE DEI RESIDUI

    (B) Saldo della gestione dei residui

  • 6

    Fig. 3.

    Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconti Regione.

    La tab. 3 mostra come il saldo tra accertamenti e impegni di competenza

    peggiora tra 2012 e 2013 e solo l’applicazione di un avanzo di amministrazione di

    importo maggiore consente di migliorare il saldo finale, che passa da 23,3 milioni a

    34,7 milioni.

    Tab. 3 – Risultati della gestione di competenza – Anni 2012-2013. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconti Regione. Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    La tab. 4 e la fig. 4 mettono a confronto il saldo di parte corrente del bilancio di

    previsione e quello del rendiconto per gli anni 2012 e 2013.

    30,0 27,5

    54,2

    31,8

    0,0

    10,0

    20,0

    30,0

    40,0

    50,0

    60,0

    70,0

    80,0

    90,0

    2012 2013

    Avanzo libero

    Avanzo vincolato

    in m

    ilio

    ni

    Composizione dell'avanzo di amministrazione - Confronto 2012 e 2013

    Importo % sul totale Importo % sul totale

    Avanzo libero 54,2 64,3% 31,8 53,6%

    Avanzo vincolato 30,0 35,7% 27,5 46,4%

    Avanzo di amministrazione totale 84,3 100,0% 59,3 100,0%

    2012 2013

    2012 2013

    Totale entrate accertate (+) 1.473,9 1.468,9

    Totale spese impegnate (-) 1.509,3 1.518,4

    Saldo parziale (=) -35,4 -49,5

    Avanzo amministrazione

    dell'anno precedente applicato(+) 58,7 84,3

    Saldo finale di competenza (=) 23,3 34,7

  • 7

    Nel 2013 l’avanzo di parte corrente del bilancio di previsione (risultato della

    differenza tra entrate correnti – somma dei primi tre titoli – e totale delle spese

    correnti e delle spese per rimborso dei prestiti) presenta un aumento rispetto

    all’anno precedente, passando da 249,8 milioni del 2012 a 293,5 milioni (+17,5 per

    cento rispetto al 2012).

    L’avanzo di parte corrente del rendiconto (calcolato nel medesimo modo)

    registra, invece, nel 2013, una diminuzione (-26,5 per cento) rispetto al 2012,

    passando da 229,1 milioni del 2012 a 168,5 milioni del 2013.

    Tab. 4 – Confronto saldo corrente del bilancio di previsione e del rendiconto – Anni 2012-2013. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconti Regione. Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    Fig. 4. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconti Regione.

    2. I nessi tra finanza regionale e finanza locale

    La Regione Valle d’Aosta, con la l.r. n. 48/1995, aveva vincolato al finanziamento

    degli enti locali il 95 per cento dei 9/10 del gettito dell’Irpef derivante dal riparto

    fiscale, al fine di assicurare loro un’autonomia finanziaria fondata sulla certezza

    delle risorse trasferite.

    2012 2013Variazione

    2013-2012

    Variazione %

    2013-2012

    Saldo corrente del bilancio di previsione 249,8 293,5 43,7 17,48%

    Saldo corrente del rendiconto229,1 168,5 -60,6 -26,46%

    0,0

    50,0

    100,0

    150,0

    200,0

    250,0

    300,0

    350,0

    2012 2013

    Confronto tra saldo corrente del bilancio di previsione e del rendiconto Anni 2012-2013

    Saldo corrente delbilancio diprevisione

    Saldo corrente delrendiconto

    in m

    ilio

    ni

  • 8

    Tali risorse costituiscono, mediamente, circa un quinto del bilancio regionale: più

    precisamente, il 21 per cento delle compartecipazioni erariali accertate nel

    rendiconto 2013, il 18,9 per cento delle entrate tributarie complessivamente

    accertate e il 17,2 per cento del totale delle entrate accertate nel predetto esercizio,

    al netto delle partite di giro.

    Anche in termini di spesa regionale, i trasferimenti agli enti locali costituiscono –

    al netto del contributo della Regione allo Stato per il riequilibrio della finanza

    pubblica – poco meno di un quinto (esattamente il 18,7 per cento) del totale degli

    impegni complessivi risultanti dallo stesso rendiconto, sempre al netto delle partite

    di giro.

    Nel 2013 si registra, per il quarto esercizio consecutivo, l’avvenuta ripartizione e

    destinazione delle risorse della finanza locale in deroga alla l.r. n. 48/1995 e, per la

    prima volta, il loro assoggettamento ai limiti del patto di stabilità Stato-Regione.

    Continua, inoltre, il trasferimento della copertura finanziaria di taluni rilevanti

    servizi dalla finanza regionale a quella locale; trasferimento che, nel 2013, ha

    interessato in particolare il settore delle politiche sociali.

    Fig. 5 – Andamento dei trasferimenti agli enti locali – Periodo 2009-2014. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti.

    Nel periodo 2009-2014 il plafond destinato alla finanza locale ha raggiunto la

    massima consistenza nel 2012 (+4,7 per cento rispetto al 2011) ed ha registrato

    una netta inversione di tendenza nel 2013, con un calo del 5 per cento rispetto

    all’anno precedente. Nel 2014 i valori sono sostanzialmente simili a quelli del 2013,

  • 9

    stante una lieve flessione (-0,1 per cento), come evidenziato nella fig. 5 e nella tab.

    5.

    Tab. 5 – Trasferimenti agli enti locali – Periodo 2009-2014. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti. Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    La l.r. n. 48/1995 aveva previsto originariamente l’impiego del plafond

    disponibile nel modo seguente:

    a) trasferimenti senza vincolo settoriale di destinazione, in misura non inferiore

    al cinquanta per cento delle risorse complessive;

    b) interventi per programmi d’investimento;

    c) trasferimenti con vincolo settoriale di destinazione, in misura non superiore al

    trenta per cento del plafond complessivo.

    Le ultime cinque leggi finanziarie regionali3 – “in relazione agli impatti sulla

    finanza regionale e locale derivanti dalla partecipazione della Regione agli obiettivi

    complessivi di finanza pubblica, nonché a quelli di perequazione e di solidarietà e

    dell’esercizio dei diritti e dei doveri dagli stessi derivanti” – hanno introdotto

    deroghe alle misure dei trasferimenti di cui alle citate lettere a) e c), che hanno

    concorso a determinare, per ciascuna delle componenti di cui sopra, gli andamenti

    complessivi rappresentati nel grafico successivo (fig. 6).

    3 V.: l.r. 11 dicembre 2009, n. 47; l.r. 10 dicembre 2010, n. 40; l.r. 13 dicembre 2011, n. 30; l.r. 21 novembre 2012, n. 31 e, da ultimo, l.r. 13 dicembre 2013, n. 18.

    a)

    Finanziamento

    comuni(tributi

    soppressi)

    b)

    Finanziamento

    comuni

    c) Finanziamento

    comunità

    montane

    d)

    Finanziamento

    Comune di

    Aosta

    g)

    Fo.S.P.I.

    h)

    Interventi

    accesso

    credito enti

    locali

    L.R. 29/2008 2009 4,4 115,5 7,3 0,3 127,6 - 55,2 - 42,0 2,5 44,5 - 227,2 -

    L.R. 47/2009 2010 4,4 115,5 7,3 0,3 127,6 0,00% 56,1 1,68% 40,0 2,4 42,4 -4,59% 226,1 -0,49%

    L.R. 40/2010 2011 4,4 106,0 6,8 0,3 117,6 -7,84% 92,4 64,67% 24,0 2,4 26,4 -37,72% 236,4 4,54%

    L.R. 30/2011 2012 4,4 98,3 5,8 1,3 109,8 -6,56% 116,3 25,90% 19,0 2,4 21,4 -18,92% 247,6 4,74%

    L.R. 31/2012 2013 4,4 86,0 3,8 1,0 95,2 -13,36% 128,2 10,24% 9,0 2,4 11,4 -46,65% 234,8 -5,16%

    L.R. 18/2013 2014 4,4 86,0 3,0 1,0 96,4 1,31% 131,4 2,45% 4,4 2,4 6,8 -40,44% 234,6 -0,10%

    i)

    Totale

    (g+h)

    Variazioni

    rispetto

    all'anno

    precedente

    Totale

    (e+f+i)

    Variazioni

    rispetto

    all'anno

    precedente

    AnnoLegge

    regionale

    Trasferimenti senza vincolo di destinazione Interventi programma

    di investimentie)

    Totale

    (a+b+c+d)

    Variazioni

    rispetto

    all'anno

    precedente

    f)

    Trasferimenti

    con vincolo

    settoriale di

    destinazione

    Variazioni

    rispetto

    all'anno

    precedente

  • 10

    Fig. 6 – Andamento dei trasferimenti agli Enti locali – Periodo 2009-2014. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti.

    Nello specifico, gli importi dei trasferimenti senza vincolo settoriale di

    destinazione mostrano una riduzione da 127,6 milioni del 2009 e del 2010 a 95,2

    milioni del 2013 (pari a -13,4 per cento rispetto all’anno precedente), al contrario

    nel 2014 si attestano a 96,4 milioni, in aumento dell’ 1,3 per cento rispetto al 2013.

    Anche gli importi dedicati agli interventi per programmi d’investimento mostrano

    complessivamente un sensibile calo: da 44,5 milioni nel 2009 a 6,8 milioni nel 2014

    (pari a -40,4 per cento rispetto al 2013).

    In controtendenza, i trasferimenti con vincolo settoriale di destinazione

    presentano un considerevole incremento, passando da 55,2 milioni nel 2009 a

    131,4 milioni nel 2014.

    Analizzando separatamente le suddette deroghe, si osservano, relativamente ai

    trasferimenti senza vincolo, gli andamenti indicati nella tabella e nel grafico

    successivi (tab. 6 e fig. 7).

    Tab. 6 – Rispetto del limite minimo dei trasferimenti senza vincolo di destinazione – Periodo 2009-2014. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti. Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    0,0

    20,0

    40,0

    60,0

    80,0

    100,0

    120,0

    140,0

    2009 2010 2011 2012 2013 2014

    Milio

    ni di euro

    Andamento dei trasferimenti agli enti locali

    trasferimenti senza vincolo

    trasferimenti con vincolo

    investimenti

    AnnoPlafond

    disponibile Soglia 50%

    Trasferimenti

    disposti

    senza vincolo

    % del

    trasferimento

    2009 227,2 113,6 127,6 56,2%

    2010 226,1 113,1 127,6 56,4%

    2011 236,4 118,2 117,6 49,7%

    2012 247,6 123,8 109,8 44,3%

    2013 234,8 117,4 95,2 40,5%

    2014 234,6 117,3 96,4 41,1%

  • 11

    In particolare, si evidenzia il non raggiungimento del limite minimo del 50 per

    cento a partire dall’esercizio 2011: soglia pari a 118,2 milioni contro trasferimenti

    ammontanti a 117,6 milioni (-600 mila euro) nel 2011, soglia pari a 123,8 milioni

    contro un trasferimento di 109,8 milioni (-14 milioni) nel 2012, soglia pari a 117,4

    milioni contro un trasferimento di 95,2 milioni (-22,2 milioni) nel 2013.

    Fig. 7 – Rispetto del limite minimo dei trasferimenti senza vincolo di destinazione – Periodo 2009-2014.

    (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti.

    La tab. 7 e la fig. 8 rappresentano, nello stesso periodo, l’andamento dei

    trasferimenti con vincolo settoriale di destinazione.

    Tab. 7 – Rispetto del limite massimo dei trasferimenti con vincolo di destinazione – Periodo 2009-2014.

    (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti. Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    Si evidenzia il superamento del limite originario del 30 per cento a partire dal

    2011: soglia pari a 70,9 milioni contro trasferimenti ammontanti a 92,4 milioni

    (+21,5 milioni) nel 2011, soglia pari a 74,3 milioni contro un trasferimento di 116,3

    0

    20

    40

    60

    80

    100

    120

    140

    2009 2010 2011 2012 2013 2014

    mili

    oni d

    i eur

    o

    Anni

    Rispetto dei limiti dei trasferimenti

    limite min. trasferimenti senza vincolo ≥ 50%

    Trasferimenti disposti senzavincolo

    AnnoPlafond

    disponibile Soglia 30%

    Trasferimenti

    disposti con

    vincolo

    % del

    trasferimento

    2009 227,2 68,2 55,2 24,3%

    2010 226,1 67,8 56,1 24,8%

    2011 236,4 70,9 92,4 39,1%

    2012 247,6 74,3 116,3 47,0%

    2013 234,8 70,4 128,2 54,6%

    2014 234,6 70,4 131,4 56,0%

  • 12

    milioni (+42 milioni) nel 2012, soglia pari a 70,4 milioni contro un trasferimento di

    128,2 milioni (+57,8 milioni) nel 2013.

    Fig. 8 – Rispetto del limite massimo dei trasferimenti con vincolo di destinazione – Periodo 2009-2014.

    (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti. Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    Occorre rammentare che la l.r. n. 48/1995 (art. 2, c. 2) stabilisce che le risorse

    finanziarie sono attribuite agli enti locali per lo svolgimento delle funzioni loro

    spettanti ai sensi della l.r. n. 54/1998 e sono destinate allo svolgimento delle

    funzioni che non siano riservate dalla legge alla Regione. Tali risorse sono

    finalizzate, tra l’altro (art. 1, c. 2), ad accrescere l’autonomia e la funzionalità degli

    enti locali, a favorire la cooperazione e a garantire la perequazione delle risorse

    finanziarie tra i medesimi, a favorire il coordinamento degli interessi pubblici

    d’ambito locale.

    Inoltre, relativamente ai trasferimenti finanziari con vincolo settoriale di

    destinazione, la stessa legge (art. 25, c. 1) li definisce quali “strumenti di

    programmazione di carattere generale volti ad incentivare l'attività degli enti locali

    al raggiungimento di priorità settoriali definite dalla Regione d'intesa con il Consiglio

    permanente degli enti locali”. Detti strumenti, a seguito della modifica introdotta

    dalla l.r. n. 34/2005, sono caratterizzati, tra l’altro, dall’essere destinati

    esclusivamente alla generalità degli enti locali, essendo esclusa la loro destinazione

    ad un singolo ente.

    0,0

    20,0

    40,0

    60,0

    80,0

    100,0

    120,0

    140,0

    2009 2010 2011 2012 2013 2014

    milio

    ni di euro

    Anni

    Rspetto dei limiti dei trasferimenti

    Soglia 30%

    Trasferimenti disposti con vincolo

  • 13

    Infine, il terzo comma dello stesso art. 25 prevede che gli interventi settoriali e i

    relativi stanziamenti siano definiti annualmente in un apposito allegato della legge

    finanziaria regionale.

    La legge finanziaria regionale n. 31/2012 ha incrementato anche nel 2013, come

    già avvenuto l’anno precedente, la misura dei trasferimenti con vincolo settoriale di

    destinazione, a causa principalmente dello spostamento del Fondo regionale per le

    politiche sociali che, sino al 2012, è stato finanziato con fondi della finanza

    regionale.

    Si registrano interventi per quanto concerne la gestione del Centro Antiviolenza a

    sostegno di vittime di violenza di genere4 e il contributo per la Fondazione “Sistema

    Ollignan Onlus”5.

    Gli oggetti più rilevanti, essenzialmente confermati dall’esercizio precedente,

    sono i seguenti:

    spese di parte corrente:

    - servizi a favore delle persone anziane e inabili;

    - spese per convenzioni con organismi no profit;

    - servizi socio-educativi per la prima infanzia;

    - esercizio di funzioni in materia di assistenza;

    - servizi di trasporto pubblico di linea;

    - interventi per gestione di opere e funzionamento servizi per Aosta capitale

    dell’autonomia;

    - servizio di mensa per il personale insegnante regionale impegnato

    nell’assistenza degli alunni delle scuole dell'infanzia durante la refezione scolastica;

    spese di investimento:

    - servizi di edilizia residenziale pubblica;

    - servizio idrico integrato;

    - opere pubbliche destinate all’assistenza delle persone anziane e inabili;

    - attività di protezione civile;

    - attività di prevenzione eventi calamitosi;

    - interventi a favore degli enti locali per l’adeguamento e la realizzazione di

    opere di pubblica utilità;

    - interventi per la realizzazione di opere di protezione da colate di detrito;

    - finanziamento interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici;

    4 V. l.r. 25 febbraio 2013, n. 4, “Interventi di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere e misure

    di sostegno alle donne vittime di violenza di genere”, artt. 2, 6, 7, 8 e 9. 5 V. l.r. 20 dicembre 2010, n. 43, “Istituzione della Fondazione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste "Sistema Ollignan Onlus".

  • 14

    - partecipazione degli enti locali al fondo regionale per le politiche abitative;

    - interventi per lo sviluppo di Aosta capitale dell’autonomia.

    Occorre osservare che, in taluni casi, le leggi regionali sopra richiamate, e gli atti

    amministrativi conseguenti, hanno contemporaneamente introdotto ulteriori

    deroghe alla l.r. n. 48, determinando, in particolare, la gestione diretta dei

    finanziamenti da parte della Regione (per gli interventi di sostegno sociale di cui

    agli artt. 6, 7, 18 e 19 della l.r. n. 23/2010), ovvero a mezzo della gestione speciale

    di Finaosta s.p.a. (per la ricapitalizzazione delle società di impianti a fune).

    Lo spostamento di alcuni interventi, finanziati fino al 2011 con fondi di finanza

    regionale, negli interventi di finanza locale con vincolo settoriale di destinazione ha,

    in parte, attenuato l’impatto, sul bilancio 2013 della Regione, delle numerose

    manovre finanziarie nazionali finalizzate al riequilibrio della finanza pubblica.

    Come visto, infatti, le deroghe introdotte dalla legge finanziaria regionale alle

    originarie misure di ripartizione dei trasferimenti previste dalla l.r. n. 48/1995

    hanno determinato, nel 2013, maggiori trasferimenti “con vincolo di destinazione”

    per 57,8 milioni circa, oltre che minori trasferimenti “senza vincolo” per 22,2

    milioni.

    Concludendo la disamina finanziaria, si riportano di seguito i provvedimenti

    regionali, normativi e amministrativi, che hanno disposto i vari trasferimenti a

    favore della finanza locale per il 2013, in misura che la Sezione ha verificato

    corrispondere esattamente alle risultanze complessivamente indicate nel rendiconto

    della Regione relativo a tale esercizio.

    Trasferimenti senza vincolo di destinazione

    La l.r. 21 novembre 2012, n. 31, “Disposizioni per la formazione del bilancio

    annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste. Legge

    finanziaria per gli anni 2013/2015. Modificazioni di leggi regionali”, all’art. 8,

    comma 3, lett. a), ha previsto che, per l’anno 2013, i trasferimenti finanziari agli

    enti locali senza vincolo di destinazione siano pari a 95,2 milioni, dei quali (vedi art.

    4 della medesima): 4,4 milioni per il finanziamento dei comuni, ripartiti secondo il

    criterio di cui all’art. 6, c. 2-bis della l.r. 17 dicembre 1997, n. 416 (“Finanziamenti

    6 V. art. 6, comma 2-bis. “Alla ripartizione della maggior quota del tre per cento destinata per l'anno 1998 al finanziamento dei Comuni (cap. 20501 - parz.) dal comma 2, partecipano tutti i Comuni della Regione in modo direttamente proporzionale al minor gettito derivante a ciascun ente dalla soppressione dell'imposta comunale per l'esercizio di imprese e di arti e professioni (ICIAP) e delle tasse sulle concessioni comunali disposta rispettivamente dall'art. 36, comma 1, lett. c), e dall'art. 51, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 (Istituzione dell'imposta regionale sulle attività

  • 15

    di spesa nei diversi settori regionali di intervento e rideterminazione delle

    autorizzazioni di spesa di leggi regionali in vigore, assunti in coincidenza con

    l'approvazione del bilancio di previsione per l'anno finanziario 1998 (Legge

    finanziaria per gli anni 1998/2000)”; quasi 86 milioni sempre per il finanziamento

    dei comuni (dei quali 3,2 milioni destinati a spese di investimento); 3,8 milioni circa

    per il finanziamento delle comunità montane e, infine, 1 milione al Comune di Aosta

    quale ulteriore trasferimento finanziario senza vincolo settoriale di destinazione.

    In seguito, la l.r. 8 aprile 2013, n. 8, “Adeguamento del bilancio di previsione per

    il triennio 2012/2014 agli obiettivi complessivi di politica economica e di

    contenimento della spesa pubblica previsti dal d.l. 6 dicembre 2011, n. 201

    (Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici),

    convertito, con modificazioni, dalla l. 22 dicembre 2011, n. 214. Modificazioni di

    leggi regionali”, all’art. 8, comma 2, ha previsto ulteriori 200 mila euro da trasferire

    ai comuni al fine di garantire misure compensative per i mancati introiti derivanti

    dall'esenzione dal pagamento della tassa raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani

    e della tariffa per il servizio idrico dei nuclei familiari meno abbienti7.

    Invece, con la l.r. 27 dicembre 2013, n. 21, “Adeguamento del bilancio di

    previsione per l'anno 2013 agli obiettivi complessivi di politica economica e di

    contenimento della spesa pubblica. Modifiche a disposizioni legislative”, art. 2, c. 1,

    lett. a), sono stati destinati ulteriori 2 milioni, per il 2013, quali trasferimenti ai

    comuni, al fine di reintegrare il minor gettito relativo alla soppressione

    dell’addizionale comunale sull’accisa sull’energia elettrica8.

    Infine, con una variazione di bilancio adottata con deliberazione della Giunta

    regionale n. 2051 in data 13 dicembre 2013, (“Variazione al bilancio di previsione

    della Regione per il triennio 2013/2015 e conseguente modifica al bilancio di

    gestione e di cassa per l’iscrizione di somme rimborsate da enti locali per maggiori

    erogazioni della Regione”), sono stati stanziati ulteriori 28 mila euro agli enti locali.

    Nella tab. 8 sono riepilogati tutti gli stanziamenti previsti dalle suddette leggi e

    dalla deliberazione citata come trasferimenti agli enti locali senza vincolo di

    destinazione, i quali assommano complessivamente a 97,4 milioni circa.

    produttive, revisione degli scaglioni, delle aliquote e delle detrazioni dell'Irpef e istituzione di una addizionale regionale a tale imposta, nonché riordino della disciplina dei tributi locali)”. 7 V.: l.r. 13 dicembre 2011, n. 30, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (Legge finanziaria per gli anni 2012/2014). Modificazioni di leggi regionali”, art. 6, c. 2; l.r. 18 gennaio 2010, n. 2, “Proroga, per l'anno 2010, delle misure straordinarie ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese di cui alla legge regionale 23 gennaio 2009, n. 1, ed altri interventi”, art. 4, c. 2; l.r. 23 gennaio 2009, n. 1, “Misure regionali straordinarie ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese”. 8 V. l.r. 27 giugno 2012, n. 19, “Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2012, modifiche a disposizioni legislative e variazioni al bilancio di previsione per il triennio 2012/2014”, art. 6.

    http://www.consiglio.regione.vda.it/banche_dati/leggi_regolamenti/dettaglio_i.asp?tipo=L&numero_legge=1%2F09&versione=Vhttp://www.consiglio.regione.vda.it/banche_dati/leggi_regolamenti/dettaglio_i.asp?tipo=L&numero_legge=1%2F09&versione=V

  • 16

    Tab. 8 – Trasferimenti agli enti locali senza vincolo di destinazione. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti. Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    Confrontando tale cifra con gli importi iscritti nelle previsioni finali del rendiconto

    della Regione (tab. 9), si riscontra una piena corrispondenza delle somme.

    Tab. 9 – Trasferimenti agli enti locali senza vincolo di destinazione. Rendiconto della Regione 2013. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconti Regione.

    Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    Trasferimenti con vincolo di destinazione

    L’art. 8, comma 3, lett. c), della l.r. n. 31/20129 ha previsto che, per l’anno

    2013, i trasferimenti finanziari agli enti locali con vincolo di destinazione siano pari

    a 128,2 milioni, dei quali: 128 milioni circa sull’area omogenea 1.04.02, “Interventi

    di finanza locale con vincolo settoriale di destinazione”, e 168 mila euro sulle UPB

    seguenti: 1.15.1.10, “Oneri per interessi”, e 1.15.1.30, “Quote capitale per

    ammortamento mutui”.

    In seguito, l’art. 8, comma 5, lett. d), della l.r. n. 8/201310, ha destinato agli enti

    locali ulteriori 5,5 milioni.

    Invece, l’art. 2, comma 1, lett. c), della l.r. n. 21/201311 ha previsto la

    diminuzione degli importi disposti dalla sopracitata l.r. n. 31/2012 per un importo

    pari a 2,2 milioni circa.

    9 V. l.r. 21 novembre 2012, n. 31, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste. Legge finanziaria per gli anni 2013/2015. Modificazioni di leggi regionali”. 10 V. l.r. 8 aprile 2013, n. 8, “Adeguamento del bilancio di previsione per il triennio 2012/2014 agli obiettivi complessivi di politica economica e di contenimento della spesa pubblica previsti dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. Modificazioni di leggi regionali”. 11 V. l.r. 27 dicembre 2013, n. 21, “Adeguamento del bilancio di previsione per l'anno 2013 agli obiettivi complessivi di politica economica e di contenimento della spesa pubblica. Modifiche a disposizioni legislative”.

    Leggi regionali /

    Deliberazioni della GiuntaImporti

    L.r. 31/2012 95,2

    L.r. 8/2013 0,2

    L.r. 21/2013 2,0

    D.g.r. 2051/2013 0,03

    Totale 97,4

    Area

    omogeneaDenominazione Titolo di spesa

    Previsioni finali

    Rendiconto 2013

    Titolo I - Spese correnti 94,2

    Titolo II - Spese di investimento 3,2

    97,4

    Trasferimenti di finanza

    locale senza vincolo di

    destinazione

    1.04.01

    Totale trasferimenti senza vincolo di destinazione

  • 17

    Inoltre, al fine di riassegnare in bilancio somme eliminate a suo tempo dal conto

    dei residui passivi per perenzione amministrativa in quanto reclamate dai creditori,

    con quattordici provvedimenti dirigenziali12 (tab. 10) sono state effettuate delle

    variazioni in aumento per 1,2 milioni circa a fronte di una variazione negativa

    complessiva pari a 2,3 milioni, il cui saldo finale si attesta a -1,1 milioni circa.

    Tab. 10 – Riassegnazione in bilancio di residui passivi perenti.

    Fonte: elaborazione Corte dei conti.

    Come emerge dalla tabella 11, gli stanziamenti previsti dalle suddette leggi e dai

    vari provvedimenti dirigenziali come trasferimenti agli enti locali con vincolo di

    destinazione, ammontano nel complesso a 130,3 milioni.

    12 V. i seguenti provvedimenti dirigenziali: n. 313/2013, n. 323/2013, n. 902/2013, n. 903/2013, n. 1271/2013, n. 1532/2013, n. 2353/2013, n. 2493/2013, n. 2737/2013, n. 3108/2013, n. 3767/2013, n. 4628/2013, n. 4978/2013 e n. 4997/2013.

    in diminuzione in aumento

    n. 313/29.01.2013 - 20.134,40

    n. 323/29.01.2013 -507.759,96 -

    n. 902/6.03.2013 -466.224,34 -

    n. 903/6.03.2013 -122.505,21 122.505,21

    n. 1271/27.03.2013 - 47.976,57

    n. 1532/11.04.2013 -22.200,77 -

    n. 2353/31.05.2013 -86.835,35 86.835,35

    n. 2493/07.06.2013 -33.320,68 -

    n. 2737/25.06.2013 -2.959,50 -

    n. 3108/25.07.2013 -42.075,69 42.075,69

    n. 3767/12.09.2013 -634.133,60 -

    n. 4628/11.11.2013 -195.016,79 147.952,88

    n. 4978/28.11.2013 - 682.352,56

    n. 4997/29.11.2013 -214.369,94 108.254,16

    Totale -2.327.401,83 1.258.086,82

    Saldo finale

    Importo

    -1.069.315,01

    Provvedimenti dirigenziali di

    riassegnazione

  • 18

    Tab. 11 – Trasferimenti agli enti locali con vincolo di destinazione. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti. Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    Se si confronta tale importo con le previsioni finali del rendiconto della Regione

    (tab. 12), si riscontra una piena corrispondenza delle somme.

    Tab. 12 – Trasferimenti agli enti locali con vincolo di destinazione. Rendiconto della Regione 2013.

    (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconti Regione. Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    Trasferimenti per speciali programmi di investimenti

    L’art. 8, comma 3, lett. b), della l.r. n. 31/201213 ha previsto che, per l’anno

    2013, i trasferimenti finanziari agli enti locali per speciali programmi di

    investimento siano pari a 11,4 milioni, dei quali 9 milioni per il finanziamento del

    FoSPI (Fondo per speciali programmi di investimento) e 2,4 milioni per gli interventi

    previsti dalla l.r. 30 maggio 1994, n. 21, “Interventi regionali per favorire l’accesso

    al credito degli enti locali e degli enti ad essi strumentali dotati di personalità

    giuridica”.

    Inoltre, l’art. 2, comma 1, lett. b), della l.r. n. 21/201314 ha previsto un aumento

    degli importi disposti dalla sopracitata l.r. n. 31/2012 per un importo pari a 164

    mila euro circa.

    Infine, con otto provvedimenti dirigenziali15 (tab. 13), sono stati riassegnati in

    bilancio importi pari a 1,8 milioni, somme eliminate a suo tempo dal conto dei

    13 V. l.r. 21 novembre 2012, n. 31, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste. Legge finanziaria per gli anni 2013/2015. Modificazioni di leggi regionali”. 14 V. l.r. 27 dicembre 2013, n. 21, “Adeguamento del bilancio di previsione per l'anno 2013 agli obiettivi complessivi di politica economica e di contenimento della spesa pubblica. Modifiche a disposizioni legislative”.

    Leggi regionali /

    Provvedimenti dirigenzialiImporti

    L.r. 31/2012 128,0

    L.r. 8/2013 5,5

    L.r. 21/2013 -2,2

    Provvedimenti dirigenziali vari -1,1

    Totale 130,3

    Area

    omogeneaDenominazione Titolo di spesa

    Previsioni finali

    Rendiconto 2013

    Titolo I - Spese correnti 84,0

    Titolo II - Spese di investimento 46,3

    130,3

    Interventi di finanza locale

    con vincolo settoriale di

    destinazione1.04.02

    Totale trasferimenti con vincolo di destinazione

  • 19

    residui passivi per perenzione amministrativa e riscritte in quanto reclamate dagli

    enti locali creditori.

    Tab. 13 – Riassegnazione in bilancio di residui passivi perenti.

    Fonte: elaborazione Corte dei conti.

    Come emerge dalla tab. 14, gli stanziamenti previsti come trasferimenti agli enti

    locali per speciali programmi di investimento dalle suddette leggi e dai vari

    provvedimenti dirigenziali ammontano a 13,4 milioni.

    Tab. 14 – Trasferimenti agli enti locali per speciali programmi di investimento. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti. Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    Confrontando tale cifra con gli importi iscritti nelle previsioni finali del rendiconto

    della Regione (tab. 15), si riscontra una piena corrispondenza delle somme.

    Tab. 15 – Trasferimenti agli enti locali per speciali programmi di investimento. Rendiconto della Regione 2013. (in milioni)

    Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconti Regione. Eventuali mancate quadrature sono dovute all’arrotondamento delle cifre decimali.

    15 V. i seguenti provvedimenti dirigenziali: n. 323/2013, n. 902/2013, n. 1532/2013, n. 2493/2013, n. 2737/2013, n. 3767/2013, n. 4628/2013 e n. 4997/2013.

    n. 323/29.01.2013 507.759,96

    n. 902/6.03.2013 466.224,34

    n. 1532/11.04.2013 22.200,77

    n. 2493/07.06.2013 33.320,68

    n. 2737/25.06.2013 2.959,50

    n. 3767/12.09.2013 634.133,60

    n. 4628/11.11.2013 47.063,91

    n. 4997/29.11.2013 106.115,78

    Totale 1.819.778,54

    Provvedimenti dirigenziali di

    riassegnazioneImporto

    Leggi regionali /

    Provvedimenti dirigenzialiImporti

    L.r. 31/2012 11,4

    L.r. 21/2013 0,16

    Provvedimenti dirigenziali vari 1,8

    Totale 13,4

    Area

    omogeneaDenominazione Titolo di spesa

    Previsioni finali

    Rendiconto 2013

    1.04.03Speciali programmi di

    investimentoTitolo II - Spese di investimento 13,4

    13,4Totale trasferimenti per speciali programmi di investimento

  • 20

    Infine, e non per ordine di importanza, occorre considerare la correlazione tra

    finanza regionale e finanza locale determinata dalla disciplina del patto di stabilità

    interno. Già dal 2002 le Regioni a statuto speciale e le province autonome hanno

    potuto concertare con lo Stato la definizione di accordi contenenti gli obiettivi di

    patto anche per gli enti locali del loro territorio (nelle regioni a statuto ordinario il

    “patto regionalizzato” è stato introdotto solo con la legge di stabilità per il 201116).

    La Regione Valle d’Aosta ha definito per la prima volta il patto di stabilità interno

    con la l.r. 16 luglio 2002, n. 14, quale disciplina di principio finalizzata a coinvolgere

    responsabilmente gli enti locali, mediante la concertazione, nel raggiungimento

    degli obiettivi di miglioramento della finanza pubblica.

    Nel 2013 si interrompe il decennio in cui tale disciplina, sebbene resa vincolante,

    è rimasta sostanzialmente inalterata, sia negli obiettivi che nelle procedure, avendo

    quale fine principale il miglioramento del saldo finanziario, considerato con riguardo

    alla sua evoluzione nel tempo, indipendentemente dal suo valore positivo o

    negativo.

    Detta disciplina costituiva, peraltro, una sorta di “asimmetria” rispetto al patto

    definito annualmente tra Stato e Regione, che aveva assunto, da tempo, l’obiettivo

    del contenimento della spesa, prima in termini di “competenza mista” e, dal 2013,

    in termini di “saldo eurocompatibile”.

    Era prevedibile che tale asimmetria sarebbe stata superata già a seguito della

    definizione degli obiettivi del patto di stabilità per il 2013 contenuta nella l. 12

    novembre 2011, n. 183 (legge di stabilità 2012), come modificata dal d.l. n.

    95/201217, convertito dalla l. 7 agosto 2012, n. 135. Le relative disposizioni18 – che

    16 V. l. 13 dicembre 2010, n. 220, “Dispo