VOLONTARIATO LIBERO

PERIODICO ANIMALISTA NUMERO 01

SommarioSommarioSommarioSommario

- Una difficile prefazioneUna difficile prefazioneUna difficile prefazioneUna difficile prefazione.... Pag.Pag.Pag.Pag.1111

- La Gattoterapia La Gattoterapia La Gattoterapia La Gattoterapia . . . . Pag.3Pag.3Pag.3Pag.3

- RipRipRipRipudiati udiati udiati udiati ---- AmAmAmAmati . ati . ati . ati . Pag.5Pag.5Pag.5Pag.5

- Le splendide BaleneLe splendide BaleneLe splendide BaleneLe splendide Balene . . . . Pag.Pag.Pag.Pag.6666

- Le foie grasLe foie grasLe foie grasLe foie gras. . . . Pag.7Pag.7Pag.7Pag.7

- La storia dLa storia dLa storia dLa storia di Sabry e Grey. i Sabry e Grey. i Sabry e Grey. i Sabry e Grey. Pag.9Pag.9Pag.9Pag.9

- Uova si ma con coscienza . Uova si ma con coscienza . Uova si ma con coscienza . Uova si ma con coscienza . Pag.10Pag.10Pag.10Pag.10

- Madame Magò. Madame Magò. Madame Magò. Madame Magò. Pag.12Pag.12Pag.12Pag.12

- Chef Anselmò. Chef Anselmò. Chef Anselmò. Chef Anselmò. Pag.1Pag.1Pag.1Pag.15555

- FreddieFreddieFreddieFreddie.... Pag.1Pag.1Pag.1Pag.17777

- EttoreEttoreEttoreEttore.... Pag.1Pag.1Pag.1Pag.18888

Volontariato libero è prodotto da Volontariato libero è prodotto da Volontariato libero è prodotto da Volontariato libero è prodotto da Una Zampa per lUna Zampa per lUna Zampa per lUna Zampa per la Va Va Va Vitaitaitaita

Proteggere gli animali contro la crudeltà degli uomini,

dar loro da mangiare se hanno fame, da bere se

hanno sete, correre in loro aiuto se estenuati da

fatica o malattia, questa è la più bella virtù del forte

verso il debole.

Giuseppe Garibaldi

CCCContattiontattiontattiontatti

Cercateci su Facebook – Una Zampa Per La Vita https://www.facebook.com/unazampa.perlavita.7

Sito Internet

www.unazampaperlavita.com

Per ricevere il giornalino via mail

unazampaperlavita@live.it

DonazioniDonazioniDonazioniDonazioni

Bonifico Bancario intestato a:

UNA ZAMPA PER LA VITA – Banco Azzoaglio

IBAN: IT40V0342546480000000001169

Paypal

unazampaperlavita@gmail.com

(opzione familiari/amici)

Aprile Aprile Aprile Aprile 2014 2014 2014 2014 ---- NNNNumero 1umero 1umero 1umero 1

UNA DIFFICILE PREFAZIONE

Da millenni noi esseri umani sfruttiamo sistematicamente gli animali, tormentandoli in ogni modo,

coinvolgendoli in tutte le nostre losche situazioni belliche, uccidendoli nei mattatoi, nei boschi, nei mari,

costringendoli a lavorare per noi come schiavi, e oggi sperimentando su di loro ogni tecnica chirurgica, ogni

medicinale, ogni veleno, ogni cosmetico, ogni prodotto chimico, rubando loro non solo la libertà, ma anche

il loro unico bene … la vita!

E se per ipotesi gli animali facessero a noi quello che noi facciamo a loro?

Se fin della nostra nascita gli animali avessero il potere di privare noi e i nostri bambini della libertà e della

luce del sole e ci allevassero in gabbie e in capannoni lager per tutta la nostra vita per poi ucciderci nel

modo più crudele sezionando ogni parte del nostro corpo e mangiassero i nostri arti, il nostro cuore, il

nostro fegato, il nostro cervello, i nostri polmoni, i nostri intestini, la nostra lingua e scaricassero il nostro

sangue nelle fogne come succede nei mattatoi?

Se le donne venissero ingravidate con mezzi rudimentali e meccanici, come succede per le mucche, per farle partorire continuamente e dopo il parto gli animali, ghiotti del latte delle nostre donne, sottraessero i bambini alle loro madri, li rinchiudessero in gabbie alimentandoli con pastoni innaturali e dopo pochi mesi li uccidessero per mangiare le loro tenere carni, e le donne disperate e rese folli dal dolore quando non più in grado di procreare e produrre latte venissero soppresse per diventare il loro pasto? E immaginiamo che tale specie sia talmente stupida e avida della nostra carne da trascurare gli effetti devastanti sulla loro salute? E immaginiamo che gli animali usassero torturarci per mero divertimento; oppure che usassero sperimentare, su centinaia di milioni di esseri umani, ogni loro strumento, ogni loro veleno, ci aprissero il torace per studiare su di noi le loro malattie e prelevassero i nostri organi interni per trapiantarli nei loro corpi? E immaginiamo ancora che il loro divertimento preferito fosse quello di entrare nel nostro ambiente, nelle nostre case, ad uccidere noi e i nostri piccoli (come succede con la caccia),immaginiamo se usassero mettersi addosso la nostra pelle, ritenuta pregiata a seconda del colore bianca, nera, rossa, gialla, ci allevassero in condizioni disumane e ci spellassero spesso ancora vivi e lasciassero marcire i nostri corpi?

Immaginiamo pure , come succede per la pesca, che gli animali avessero la possibilità di catturare un gran numero di umani e che li facessero morire spasimanti, agonizzanti senza aria o devastati dai loro artigli, come succede con la pesca e con gli arpioni? E immaginiamo ancora che fossero gli animali ad aver reso questo pianeta invivibile, la causa della distruzione delle foreste, dell’inquinamento dell’aria, della terra, dei mari, dei fiumi, dei laghi e che avessero portato questo pianeta sull’orlo della catastrofe ecologica? E immaginiamo che tale progenie usasse da sempre massacrare i suoi stessi simili in assurde battaglie fratricidi. Ora, se esistesse una simile specie, capace di una così spietata freddezza, cieca e sorda al nostro dolore e alle nostre suppliche, non saremmo forse concordi nel ritenere questi animali dei mostri sanguinari, come la specie più perniciosa del pianeta? Non spereremmo forse che il cielo provvedesse a farla sparire per sempre dalla faccia della terra?

1

I “piccoli” umani che accompagnano la loro infanzia attorniati da animali di pezza, con il vivido desiderio di

“possedere” un cucciolo sono obbligati alle insane abitudini , alimentari e non, che accompagnano la

quotidianità,nessuno si sofferma a pensare cosa contiene effettivamente il piatto che abbiamo davanti!

Immaginiamo la faccia che farebbero i nostri figli se gli raccontassimo quello che succede veramente a Peppa pig , alla mucca Clarabella,al topino di Ratatouille,a Nemo … Una Zampa per la Vita nasce per proteggere,nel suo piccolo,animali in difficoltà,un’altra voce “fuori coro” che si unisce alle altre: sapete,non bisogna per forza essere grandiosi … vittoria sarebbe se la “gentaglia” la smettesse di uccidere barbaramente i cuccioli nati dalla mancata sterilizzazione. Evitare il lancio nel fiume o il fracassamento dei corpicini inermi di cuccioli dentro un sacco,canili che si impegnassero a far adottare e non a lucrare,situazioni di animali denutriti ,animali investiti da gente senza coscienza, fiere con animali ammassati … certo briciole ma sarebbe già una grandissima vittoria! Cari volontari grazie per aver realizzato un “piccolo” sogno … Grazie a Giovanna e Stefano appostati per giorni per catture con annesse corse dal veterinario per far sterilizzare,grazie a Massimo che ormai riesce a moltiplicarsi dalle tante cose che segue,Amalia sempre tartassata ma sempre presente,Beatrice l’entusiasmo fatto a donna,Michela e Corradino sempre pronti ad aiutare dove c’è bisogno, a Francesco che tiene alto l’onore in Torino, chi da distante ci aiuta con le raccolte fondi,con le adozioni, con la raccolta cibo,grazie ad Angela e ai bellissimi loghi creati per l’associazione,a Piergiorgio che ha creato un sito favoloso in pochissimo tempo,Mara del centro servizi che ci ha aiutati non poco con la parte burocratica,grazie a Fulvia e Giancarlo da subito al nostro fianco, a tutte le creatrici che ci aiutano su Facebook ,e infine per ultima ma non intesa come tale, il nostro collante, grazie Erika per tutto quello che fai e per la passione che ci metti ( il mio topino bianchetto personale)e … a tutti i tesserati e alle persone che stanno credendo in noi! Sicuramente avrò dimenticato qualcuno ma,siete molti e io solo una. Grazie di vero cuore. Iniziamo questa avventura ! E immaginiamo di Vincerla!!!!

Donatella P.

2

LA GATTOTERAPIA

I gatti pensano? Moltissimo,sognano, fanno progetti, ricordano,se ne stanno immobili per ore ma in realtà

non dormono e sono attenti a tutto quello che succede. Certo, il gatto è un animale complicato.

Gli scienziati li hanno studiati a lungo e hanno scoperto cose straordinarie, soprattutto sulla loro

intelligenza. E poi essere amico di un gatto vuol dire tenere conto di moltissimi aspetti: la loro curiosità, la

delicatezza, l’istinto, la loro indipendenza,sono permalosi, schizzinosi e riservati e detestano i rumori forti.

Insomma ci sono almeno mille cose da conoscere, anzi 1001 cose da sapere.

Avevano ragione gli antichi egizi che ritenevano il gatto dotato di poteri magici, dai più banali come

vedere al buio o lanciarsi da grandi altezze senza farsi male (cade sempre in piedi) al potere di prevedere la

pioggia. Si dice che durante le operazioni di pulizia se si passa le zampine sopra le orecchie, la pioggia è in

arrivo. Al superpotere delle fusa,più sono irregolari più danno piacere all’animale. Ma la novità è che

pare facciano bene anche a noi,sono benefiche per la nostra salute,quando accarezziamo il micio e lui

emette sonoramente le fusa ci stiamo sottoponendo a una seduta terapeutica, degna del migliore

fisioterapista. Le fusa infatti avrebbero un forte potere curativo e sarebbero in grado per esempio di

portare giovamento alle persone che soffrono di dolori reumatici. Recenti studi hanno dimostrato che con

le fusa il micio emette delle microonde con un campo di frequenza che varia tra 1,5 e 6 gigahertz,si tratta

della stessa banda di frequenza delle microonde che vengono usate nelle terapie contro l’artrite.

Insomma tenere il gatto sulle ginocchia davanti alla tv è ottimo soprattutto per le persone anziane.

Che il gatto sia un valido rimedio contro l’ansia, lo stress e la depressione si sa, ma che la sua sola presenza

sia più efficace di un sonnifero questa è davvero una novità, lo conferma uno studio durato cinque anni, i

gatti migliorano la salute psicofisica dei loro proprietari. Chi ha un gatto lo sa bene quanto sia più facile

addormentarsi accanto al proprio micio arrotolato su se stesso; e ancora,giocare con un micio risulta

estremamente efficace per la cura delle cefalee nei bambini e negli adolescenti, i gatti, come i cani, sono in

grado inoltre di riconoscere i sintomi di una crisi epilettica ore prima che questa avvenga.

Cosa può insegnarci il nostro amico a quattro zampe? Ecco i benefici della Gattoterapia.

� Imparare a dipendere da qualcuno senza rinunciare alla propria indipendenza. Il gatto è uno

spirito libero che tuttavia sceglie di coabitare con noi umani, e quando interagisce con noi ci comunica una

gioia intensa e ci fa sentire privilegiati. È un modo di instaurare relazioni sociali e affettive calorose e

sentite, ma che preserva il proprio spazio individuale.

� Non si saprà mai tutto di chi si ama. Mantenendo quel giusto distacco e quella indipendenza che lo

contraddistinguono, il gatto conserva anche quell’alone di mistero che da sempre più gusto all’amore,a

qualsiasi forma d’amore.

3

� Esplorare, osservare e adattarsi. È nota la predisposizione dei gatti alle esplorazioni sistematiche e

metodiche: osservatelo durante queste operazioni, perché possono suggerirvi di fare altrettanto. Per

esempio, l’animale mette l’armadio in disordine? Forse vuole suggerirvi di fare quel cambio di stagione che

continuate a rimandare!

� Curare il proprio ambiente è salutare. Il gatto vive bene solo nell’ordine e nel pulito, e i benefici

che ne trae sono visibili. Inoltre ci insegna ad apprezzare, della nostra casa, i luoghi pieni di atmosfera.

� Saper godere dei momenti di piacere. Il gatto ci insegna a difendere i nostri spazi di piacere: il peso

caldo del suo corpo, il lieve ronfare, i pigri stiramenti … Piccoli gesti che accompagnano ed esaltano i nostri

momenti di relax domestico.

� Non affrettarsi: è stressante. Avete notato che quando avete un gatto in grembo e fate per alzarvi

il gatto cerca di resistere? Oltre a contagiarvi con il ritmo del suo quieto respiro, infatti, il felino è lì per

ricordarvi la necessità del riposo.

� Capire quando è il caso di farsi da parte. È il caso della nascita di un bebé in una casa abitata da un

gatto: se il lettone è stato finora di dominio della bestiola e ora ospita il neonato, il gatto se ne terrà ben

lontano, avendo capito che adesso quel posto non è più suo. Una lezione cara per noi umani.

� Capire che le emozioni sono più preziose delle cose, e che le sole cose preziose sono quelle capaci

di dare emozioni. È seccante trovare il proprio maglione preferito pieno di peli, ma l’abitudine del gatto di

dormire sulle nostre cose personali non è casuale, in quanto i luoghi che sceglie sono quelli che noi amiamo

di più, quindi occupando questi luoghi con il suo corpo rivolge alle nostre cose, e quindi, per trasposizione,

a noi, delle manifestazioni d’affetto, delle coccole.

� Mangiare bene e provvedere alle necessità con un pizzico di piacere. Riuscire ad amalgamare

necessità e piacere a tavola è un principio che dobbiamo imparare ad applicare sia alla dieta del nostro

micio (che non va viziato né avvilito), sia alle nostre abitudini alimentari.

� Comprendere lo stato d’animo di chi ci sta accanto. Il gatto è un esperto comunicatore: ci parla

con il miagolio, gli occhi, il muso, la coda. Osservandolo sviluppiamo più attenzione alla gestualità e

all’espressività del corpo, un toccasana in un mondo in cui la comunicazione sociale è ormai affidata a

computer e cellulari.

4

RIPUDIATI - AMATI

Ripudiati. La sola fortuna di chi abbandona gli animali è che loro non possono parlare. A loro manca la parola, ma se potessero parlare avrebbero molto da dire. Migliaia, ogni anno, gli animali abbandonati: il problema è più evidente nei mesi estivi, quando il cane o il gatto sembrano un problema irrisolvibile, un problema che addirittura sembra mettere in forse le vacanze dei padroni. E così dopo la convivenza, dopo i bei momenti passati insieme,

dopo averli nutriti e fatti sentire a casa, migliaia di animali vengono lasciati per strada senza nessun rimorso. E se loro - gli animali - non possono parlare, gli uomini giudicano e la legge condanna: l'abbandono è un reato …

Amati:sempre più famiglie italiane hanno, tra i loro membri, perché tali spesso vengono considerati, degli animali domestici. La compagnia e l’affetto che un cane o un gatto, ma non solo, sanno dare sono innegabili, ma oltre ai costi non indifferenti, tra cibo, cure mediche, etc … la presenza di Fido e Micio nelle nostre case porta spesso anche a delle rinunce. Ad esempio, quand’è il momento di partire per le vacanze, il nostro piccolo amico peloso potrebbe essere visto come un “problema”. In realtà, basta informarsi un po’, magari attraverso internet, per capire subito che non è affatto così.Negli ultimi anni le cose sono molto cambiate e, anche per arginare l’odioso fenomeno degli abbandoni di animali, in particolare nel periodo estivo, sono state messe in atto una serie di iniziative di sensibilizzazione e molte strutture sono oggi ben felici, anche per ragioni commerciali, di aprire le loro porte anche ad ospiti a quattro zampe. Se avete in programma una vacanza, e vorreste portare il vostro amico più fedele assieme a voi, il primo passo da fare è, come peraltro probabilmente fareste in ogni caso, effettuare una ricerca su internet. Ma anziché effettuare una ricerca generica del tipo: hotel, oppure hotel a Napoli hotel a Taormina, etc … il nostro consiglio è di effettuare una ricerca del tipo: Hotel, B&B, ristoranti, agriturismo, campeggi, spiagge, etc … più animali domestici, ad esempio “hotel che accetta cani + città/località”.Altra possibilità è di partire direttamente da uno dei tanti portali che raccolgono strutture ricettive specializzate nell’accoglienza degli animali o che, comunque, li accettano. Esistono molti siti specializzati proprio nella ricerca di hotel, spiagge, ed altre strutture ricettive che accettano animali domestici. Vi basterà effettuare una ricerca in base alla località che volete visitare e al tipo di struttura in cui vorrete alloggiare. Vi ricordiamo infine di leggere con grande attenzione tutti i materiali informativi ed i limiti indicati dalle strutture, come ad esempio sul numero di animali o la loro dimensione. Grazie ad una crescente sensibilità da parte delle istituzioni e, soprattutto da parte delle famiglie e di albergatori e ristoratori, portare in vacanza con noi i nostri animali non è più un grande problema, basta informarsi prima di partire e, grazie alla rete, accedere alle informazioni che ci servono non è mai stato così facile e veloce. Per le vacanze estive...non abbandonate gli animali! Gandhi scrisse che la civiltà di un popolo si vede da

come tratta i suoi animali. Ma noi non possiamo far altro che vergognarci....

5

LE SPLENDIDE BALENE

Le balene, splendidi mammiferi che popolano i mari del nostro pianeta, purtroppo fanno parte degli esemplari a rischio d’estinzione.Il pericolo principale che le balene devono fronteggiare è la spietata caccia diffusa soprattutto in Giappone, Norvegia e Islanda, da cui sono minacciate per ricavarne oli, carne, grasso, ambra grigia (sostanza prodotta dalle balene per proteggere il proprio intestino dai becchi delle seppie che inghiotte, utilizzata per produrre profumi) e fanoni (lamine presenti nella bocca delle balene al posto dei denti, utilizzate in passato per fruste per i carretti, aste per i parasoli e parti dei corsetti). Oggi questo materiale è stato sostituito quasi del tutto dalla plastica ma, purtroppo, in molti Paesi del mondo, se ne fa ancora largo uso.Numerose leggi e moratorie vietano la caccia alle balene ma, nonostante ciò, sono tantissime le navi che illegalmente continuano questa crudele attività. Purtroppo il Giappone è contrario all’abolizione della caccia alle balene, perché è un’attività molto redditizia per questo Paese. Qui ancora oggi la carne di balena e l’ambra grigia vengono pagati a peso d’oro (in Australia sono stati trovati da dei pescatori 15 kg di ambra grigia per un valore di oltre 240.000 euro) e il grasso di questo animale è una risorsa importante nel commercio anche se può essere sostituita da altri materiali. Il Giappone, oltre a non voler abolire la caccia alle balene, è anche contrario al fatto che questi animali possano vivere per lunghi periodi in luoghi protetti: i cosiddetti “santuari delle balene” (aree marine dove questi animali sono protetti e tutelati). I giapponesi hanno elaborato una strategia: convincere gli altri Paesi a votare a favore della caccia, in modo da creare un blocco a livello internazionale che imponga una revisione alle leggi baleniere e renda legale la caccia a questi mammiferi. Ci sono anche altre cause che minacciano l’estinzione di questi mammiferi marini: i cambiamenti climatici, l’inquinamento chimico e quello acustico, l’aumento del traffico in mare e l’eccessiva pesca industriale, che sottrae alle balene degli alimenti e le espone al rischio delle catture accidentali (alcuni pescatori scelgono dei pesci come “bersaglio”, ma se vengono catturati anche altri animali vengono per la maggior parte delle volte lasciati in mare morenti). I tentativi degli animalisti per aiutare questi animali sono numerosissimi: Greenpeace, un’associazione ambientalista, per esempio, si è appostato lungo le coste giapponesi per intercettare e fermare le navi baleniere e si è anche inoltrato in mare aperto sempre per la stessa causa. Purtroppo fermare la caccia delle balene è un compito arduo, ma l’estinzione di questi animali provocherebbe un grande squilibrio ambientale, è quindi oggi più che mai necessario lottare per la salvaguardia di questi splendidi mammiferi.

6

LE FOIE GRAS

Il foie gras, che letteralmente significa fegato grasso, non è altro che un prodotto ottenuto da oche o anatre fatte ingrassare tramite alimentazione forzata altresì detta gavage. Il cibo viene sparato nell'esofago dell'animale attraverso un tubo metallico lungo circa 30 cm riempito di mais bollito e salato (circa 400/500 grammi). Le ingestioni forzate - due volte al giorno per le oche e fino a quattro volte al giorno per le anatre - stimolano una crescita abnorme del fegato di questi animali con un conseguente aumento di grassi nelle cellule epatiche;l’alimentazione forzata provoca negli animali sottoposti a tale trattamento una vera e propria patologia, chiamata steatosi epatica ossia un eccessivo accumulo di grasso nelle cellule epatiche.

Ogni volta che l'operatore procede inserendo ed estraendo il tubo, le pareti dell'esofago e della gola vengono inevitabilmente danneggiate, provocando delle profonde ferite all'animale che si trasformano in breve tempo in gravi infezioni. Inoltre, quando l'oca o l'anatra deve essere sottoposta al trattamento, impaurita, cerca di divincolarsi, con il pericolo di fratturarsi il collo o di perforarsi l'esofago; ciò accade spesso e per l'animale non c'è più alcuna speranza.Il foie gras non è altro che un prodotto ottenuto da oche o anatre fatte ingrassare tramite alimentazione forzata.

l fegato per essere 'pronto' deve raggiungere un peso ideale che oscilla tra i 500 e i 600 grammi e raggiunto tale peso, l'animale può essere macellato,anche questa pratica verrà eseguita senza alcun riguardo per l'animale. Esso verrà stordito con delle scariche elettriche, pugnalato e la sua morte avverrà per dissanguamento poiché il suo corpo verrà appeso ad un gancio.

Per far sì che le piume siano facilmente asportabili al momento della macellazione, gli animali vengono immersi nelle vasche con acqua rovente dalla temperatura che oscilla tra i 45 gradi e i 65 gradi. Il fegato viene rimosso per farne il paté mentre le carni dell'animale e le piume destinati ad altro uso.

Le anatre e le oche libere in natura potrebbero vivere anche 15 anni, quelle utilizzate nella produzione del foie gras muoiono al massimo a 4 mesi di età.

Come se non bastasse, anche gli operai contribuiscono ad infliggere sofferenza alle povere oche e anatre, maltrattandole durante le varie manipolazioni.

Vi voglio riportare alcuni pensieri tratti dal diario dell'investigatore dell’animal equality che si può leggere per intero nel sito Foie

Gras dedicato alla campagna per l’abolizione di questo barbaro trattamento.

“Il lavoratore si muoveva nel capannone con una macchina piena di grani di mais cotto, che man mano tirava fuori con l’aiuto di un mestolo di metallo. In questo modo metteva il cibo nella parte superiore dell’imbuto che introduceva negli animali. Potemmo, così,

7

comprendere da vicino com’era impressionante il momento dell’ingrassamento. Abbiamo visto come il mais spariva dall’imbuto con la stessa velocità con cui invece la dimensione dello stomaco dell’animale aumentava.

Si poteva notare perfettamente la forma del tubo che scendeva lungo l’esofago delle anatre, mentre esse aprivano i loro occhi in una forma molto espressiva. Alcune giravano la testa all’arrivo dell’operaio, cercando di allontanarsi dal tubo quando si avvicinava a loro. Vari animali avevano delle leggere convulsioni mentre venivano ingozzati. Molti di loro erano estenuati ed avviliti dopo l’estrazione del tubo” [...] - e ancora - “Il processo di uccisione era molto meccanizzato: semplicemente entravano animali vivi e uscivano oggetti inermi, uno dopo l’altro, uno dopo l’altro… Documentammo come alcune anatre passavano vari secondi, a volte persino qualche minuto, scalpitando senza sosta, dimenandosi dentro i coni dopo essere state sgozzate.

Oltre a quanto era impressionante vedere il processo, la lotta delle anatre per la sopravvivenza era qualcosa che poteva anche essere udito. Il suono provocato dai colpi effettuati con le loro zampe contro il metallo era sconvolgente. La sua intensità si riduceva, poco a poco, cominciando come un grande strepito e terminando con un lieve tintinnio, man mano che la loro vita si spegneva. Fui testimone di qualcosa che mi rimase ben impresso negli occhi: i grani di mais non smettevano di uscire dagli stomaci delle anatre nel momento in cui venivano uccise. Erano letteralmente sature dell’alimento che erano state obbligate ad ingoiare. La scena era abbastanza spiacevole, e il mais si mescolava con il sangue delle anatre, e schizzava sulle pareti e sul pavimento formando uno strano miscuglio” […]. L'investigazione di Animal Equality non è fine a se stessa, non nasce solo per dimostrare l'ennesima scioccante verità dei soprusi perpetrati verso gli animali, ma ha lo scopo di coinvolgere attivamente tutti coloro che vengono a conoscenza di questa pratica aberrante. Bisogna imporre il divieto di produzione, fornitura e vendita di tale prodotto nell'Unione Europea.

8

LA STORIA DI SABRY E GREY

Questa è la storia di un grande amore iniziato quattro anni fa,lei si chiama Sabrina, ha solo un mese e mezzo quando arriva al Gattile ed è già molto speciale. Sabry è stata investita e non può camminare, ma questo è solo un dettaglio. Sabry è vivace, tenace, caparbia, testarda, indomabile. E poi c'è Grey, molto più grande di lei,Grey che ha scelto il Gattile come casa,Grey che al Gattile c'è quasi morto e poi è tornato, tornato per aspettare lei. Grey, enorme, burbero, scontroso, arrogante, attacca briga,Grey che comanda su tutto e tutti, ma non su Sabry, Sabry non si lascia comandare da nessuno.

Tra Sabry e Grey è subito amore a prima vista. Lui fa il sostenuto e lei non perde occasione per bacchettarlo, come una vecchia coppia di coniugi al centro vacanze per anziani. Lei sfreccia avanti ed indietro con il suo carrellino e lui lì, vigile, non la perde di vista un attimo. Due anni di idillio e poi Sabry si ammala. Cistite emorragica, e un pomeriggio d'estate di due anni fa se la porta via.

Due anni… un tempo lunghissimo senza il proprio grande amore,si aspettano per due anni, lei “dall'altra parte” della staccionata, lui da “questa”. Lei sempre presente, lui sempre malinconico. Ieri pomeriggio lei è tornata,Grey stava male da una settimana. Non mangiava, non reagiva alle cure,aspettava, aspettava e basta. E lei è arrivata. Come un treno in corsa di cui non ti aspetti l'arrivo … un boato. Un vuoto dell'anima, un buco nel cuore. Sabry è tornata e se l'è portato via, via con se,era suo, non abbiamo potuto farci nulla.

Ed ecco che ora ricomincia il loro grande amore. Sabry carrellina e Grey il gigante di nuovo insieme,così lontani, così vicini a noi. Buona nuova vita amori, buona nuova vita a voi!

Gattile di Imola

9

UOVA SI … MA CON COSCIENZA

Sento improvvisamente il bisogno di fare il punto sulle uova per questi motivi:

1) scommetto che molti non sanno che le tipologie di uova in vendita sono quattro, distinte a

seconda di come vengono allevate le galline.

2) scommetto che a molti neanche interessa saperlo (e questo è peggio).

3) ultimamente sento sbandierare a destra e a manca la dicitura “uova di galline allevate a terra”.

Concentriamoci sulla parola “terra”. Cosa vi fa venire in mente? A me prato, terra nuda, zolle di

terra… cose così. Bene, peccato che nel linguaggio delle etichette, la dicitura “uova di galline

allevate a terra” significhi in realtà “allevate in capannoni con luci sempre accese e una densità di

7/9 galline a metro quadro”. Potrà essere meglio che confinate dietro le sbarre come Hannibal the

Cannibal, ma di certo non è una gran vita.

Ben vengano le iniziative di chi (come ad esempio Coop) rifiuta di vendere col proprio marchio le

uova di galline allevate in gabbia, però la dicitura “a terra” andrebbe quanto meno rivista perché

ingannevole.

Ma vediamo come si legge il codice di un uovo. Guardate l’immagine lì sopra, il codice più

importante è il primo, cioè quello sulla tipologia di allevamento. Come diceva Guzzanti,

“Sapevatelo!”. D’ora in poi, tutti liberissimi di scegliere le uova da galline carcerate, l’importante è

esserne consapevoli.

10

In genere quando rompo le scatole con questo genere di discorsi mi si replica “eh ma se tutti gli

allevamenti di galline fossero all’aperto non ci sarebbero abbastanza uova per tutti”. Balle. A parte

constatare che gli alimenti marciscono ogni giorno a tonnellate, basterebbe “semplicemente”

smetterla con la pretesa di vedere sempre pieni gli scaffali. Le uova son finite perché le galline

allevate all’aperto sono stitiche! Amen: per un giorno si farà a meno di uova.

11

MADAME MAGO’

Tra il reale e l’immaginario

Correva l’anno ’13 A.C.

Maga Magò si era proclamata sovrana indiscussa della terra di mezzo popolata per lo più da dolci creature

bisognose di protezione.

Maga Magò riusciva a tenere bene la facciata di brava sovrana, portando a se molti adepti. Però ,si sa ,la

vera natura umana celata in profondità prevarica sempre.

Alcuni di loro iniziarono a subodorare qualcosa, fecero domande alla sovrana, la quale posseduta dallo

scettro del comando si rifiutava di dare spiegazioni.

Gli adepti tenuti gelosamente distanti, scappando nei sottoboschi, iniziarono a confrontarsi, scoprendo che

la sovrana non era contenta dell’operato di alcuno di loro.

Aramis grande visir del web ,e delle scartoffie, cercò di far capire a Maga Magò che c’era del marcio nella

terra di mezzo, ma nulla accadde.

La cosa che fece scattare l’ira funesta di Aramis fu la sparizione massiccia dei felini. Apparentemente, il

fidato braccio sinistro di Maga Magò “Vermilinguo” , aveva ricollocato i felini in un habitat più sicuro, ma

Aramis quando andò a cercarli non trovò altro che vuoto e desolazione.

Il nostro impavido eroe aveva bisogno di aiuto così decise di parlare della sparizione dei felini al braccio

destro di Maga Magò: messer Athos.

Athos ascoltò Aramis e più ascoltava più capiva di essere stato per tutto quel tempo preda di un

incantesimo ,non poteva credere a quello che le sue orecchie udivano.

Aramis era conosciuto per la sua lealtà, due degli abitanti della terra del Toro vollero seguirlo senza

indugio, così si unirono a lui “Gimli” il nano e “Galandriel “ sacerdote della medicina.

Subito dopo Aramis e Athos chiesero udienza allo scriba di corte, grande amico di Maga Magò.

Astius lo scriba non volle credere alla malafede di Maga Magò ,fece di tutto per riscattarne il nome, finchè

anch’egli capì. Il dolore di Astius fu tremendo, tanti anni di amicizia profonda con la sovrana erano stati

solo illusione.

Passava il tempo e molti adepti della sovrana sapevano chi in realtà si celasse sotto quelle vesti, ma

impauriti e svogliati non vollero fare nulla per spodestarla.

Stremati e incuranti delle conseguenze Astius, Athos, Aramis, Gimli e Galandriel fuggirono dalla terra di

mezzo e del Toro promettendo a loro stessi che avrebbero fatto qualcosa per aiutare le creature della

foresta.

12

Così crearono il loro regno, molte persone che sapevano ciò che era Maga Magò si unirono a loro, anche la

protettrice della casa di accoglienza.

Molte furono le riunioni per capire con chi schierarsi, ma ben presto scoprirono che dietro tutta quella

protezione verso i più deboli si celava lucro, falsità e invidia.

Senza l’aiuto di nessuno Astius, Athos e Aramis presero in carico tutto il nuovo regno, fu inaspettato e

quasi travolgente il seguito che in pochi mesi ebbero. La loro bontà era reale e la gente lo aveva capito.

Maga Magò nera dalla rabbia fece di tutto per farli cadere, bloccò il passaggio del cibo proclamandosi

l’unica sovrana con diritti e nessun dovere.

Portò a se i regnanti corrotti come lei, creò delle milizie apposite per diffondere il terrore, la protettrice

della casa di accoglienza,suo malgrado, fu la prima a conoscerli.

Athos pensò ad un obbiettivo ardito, portare a se gli abitanti della terra dei canidi, ma anche li Maga Magò

intervenì annunciando nella pubblica piazza il predominio della stessa.

Gli abitanti della terra dei canidi furono dimenticati in buie celle senza possibilità di trovare una nuova

famiglia sicura ,così che gli aguzzini di guardia ,d’accordo con la malvagia sovrana , potessero lucrare sul

loro dolore.

La milizia girava per i villaggi, come pifferai magici cercavano di incantare gli abitanti ,il loro proclamo era:

Maga Magò quasi santa!

Ella faceva sempre più terrorismo, ormai lo scettro del comando aveva invasato la sua mente.

I rivoltosi, come li chiamava lei ,erano feccia e dovevano perire assolutamente.

La tenacia ,la lealtà e l’unione per un unico obbiettivo, diede ai nostri eroi successi, e le creature della terra

di mezzo salvate e protette. Investirono molti dobloni per le creature, finchè un tam tam massiccio arrivò e

insieme a lui molti aiuti.

Avevano fatto la giusta scelta e anche se Maga Magò continua a regnare, loro poterono combatterla

vedendola per quella che in realtà è!

Ancora oggi Maga Magò se sente che qualcuno aiuta Athos e compagni nella raccolta del cibo ,fa in modo

di minacciarli con subdole leggi di supremazia, ma la gente si è stufata e urla il diritto di scegliere chi

aiutare! La terra di mezzo è destinata a divenire sempre più desolata ma l’importante sono le creature

indifese, adesso sanno chi chiamare nel bisogno e sanno di poter contare sui nostri impavidi eroi.

(Liberamente ispirato da: La spada nella roccia,Il signore degli anelli,I tre moschettieri … volevo inserire anche il capitano Kirk per far sparire Maga

Magò con il teletrasporto ,ma alla fine più che una favola sarebbe stato un sogno).

MORALE: La morale di questa articolata e buffa storia è la seguente: ogni persona che liberamente aiuta ogni essere vivente in difficoltà che sia umano ,animale, giovane, vecchio, dovrebbe collaborare e non creare una supremazia se no che volontariato è? Tanto vale chiamarla mafia non credete? Meditate gente meditate.

Donatella

13

CHEF ANSELMO’

Leggo su un articolo Ansa da Shangai che i cinesi si stupiscono del

ribrezzo europeo per la carne di cavallo nei ravioli o negli hamburger.

Secondo l’articolo, su molti blog i cinesi ci bollano come pessimi

imprenditori e ancor peggiori cultori della buona cucina, perché la carne

di cavallo è, a loro dire, più buona e più pregiata. In pratica, irridono, vi lamentate di mangiare

una carne migliore di quella di bovino ad un prezzo più basso. A ben guardare i cinesi non hanno

torto, perché il cavallo no e la mucca sì? Senza tirare fuori la storia abusata della carne di cane, il

punto è sempre lo stesso, o non si mangia carne, oppure non si dovrebbe fare distinzione tra il

maestoso cavallo e la goffa mucca. E certo, noi europei ci scandalizziamo perché al fondo della

questione c’è una frode, però dovremmo smetterla di fare gli ipocriti e rammentare una volta per

tutte che mettere in bocca una pappetta indistinguibile ci serve a non riflettere su quello con cui è

fatta. Proprio per questo ho chiesto aiuto a un grande chef Vegetariano, lui è messer Anselmò,ci

insegnerà a mangiare sano e nel rispetto degli esseri viventi …

LASAGNA ASPARAGI E MOZZARELLA DI BUFALA

Ingredienti per 4 persone: 250 gr. di lasagne fresche 200 gr. di asparagi 500 gr. di mozzarella di bufala 80 gr. di parmigiano o grana olio extra vergine di oliva sale e pepe 1 scalogno piccolo Acqua di cottura degli asparagi Preparazione : Iniziamo facendo bollire gli asparagi. A cottura ultimata, circa 20 minuti, mettete le punte da parte, tagliate i gambi a pezzetti e fateli soffriggere in una casseruola con lo scalogno tritato , un pochino di olio , sale e pepe. Passate gli asparagi ,metà della mozzarella di bufala e tre cucchiai di acqua di cottura degli stessi nel mixer ,otterrete una crema bella fluida. Fate un primo strato di crema sul fondo della teglia, mettete il primo foglio di pasta, qualche cucchiaio di crema di asparagi, qualche fiocchetto di mozzarella e una spolverata di parmigiano grattugiato. Continuare così fino ad esaurimento degli ingredienti. Nei quattro lati della teglia inserite un cucchiaio per parte di acqua di cottura degli asparagi. Infornare le lasagne in forno già caldo a 180° per 30 - 35 minuti.

14

Tempo fa hanno chiesto a Francesco di scrivere la storia di Freddie, il nostro primogenito peloso, voglio riproporla insieme alla storia di Ettore scritta da Erika … Freddie corsi a prenderlo a Mondovì quasi tre anni fa,mi accompagnò una caro amico,il lungagnone della storia. … Caro Beppe spero che tu stia giocando con Kellie e Charlie e da gran amante degli animali che eri ti immagino giocare con i pelosi volati sul ponte proprio come te! Sarai sempre nel mio cuore. D.

FREDDIE “Ho FAME! Ho tanta FAME!!!!!!!! Siamo tre piccoli cucciolotti, io,mia sorella e mio fratello. Abbiamo perso la mamma, acqua e cibo scarseggiano, per ripararci poi abbiamo dovuto lottare con degli strani esseri che vanno in giro a due zampe … ce la siamo cavata fino ad oggi ma siamo allo stremo … hei … che fa mia sorella? Perché accetta cibo da quella bipede? Io non ci vado …. e se lei si avvicina, quattro artigliate e un paio di morsi non glieli leva nessuno … perchè è vero che sono piccolo ma sono forte e non mi vendo certo per un tozzo di pane IO … ma,un momento … che cosa è questo buon odore? Magari un’occhiatina la do … e BOOM … ecco, mi hanno fregato … sono chiuso in una gabbia … lo sapevo che di ‘sti bipedi non mi potevo fidare...però il cibo è ottimo …. Siamo di nuovo insieme,al riparo e seppure resto guardingo la bipede che ci viene a trovare portandoci cibo tutti i giorni non è malaccio …. certo,pensava fossi grigio di colore,invece sono rosso e bianco …. sarà che ha problemi seri di vista o perché ero talmente sporco che il mio colore non si vedeva?BOH! Comunque,qui se magna e se beve,la compagnia non è spiacevole e la bipede gioca con me …. Ma,non so,mi manca qualcosa … intanto mi godo queste leccornie poi ci rifletto e … O Cavolo!!!!!!!!!! E ‘sti due bipedi che vogliono? Ehi spilungone abbassa le mani ….. ma chi ti conosce!!!!! Ah si? Mi prendi? E allora beccati questi artigli …. Uffa, che palle!!!!!! Un’altra gabbia ….La bipede che guida il carro metallico mi parla … mi racconta di casa sua,di dove vivrò … che vorrà dire casa? Non so … Intanto lo spilungone si lecca la mano …..i miei artigli hanno colpito duro,così impara a prendersi tutta questa confidenza ….Ehi,mi liberano … che grande ‘sto posto …..e chi sarà mai quest’altro bipede magro e più smunto di me che mi guarda come avesse visto un capolavoro d’arte? Certo sono bello,attraente, affascinante e soprattutto modesto,ma questi nuovi bipedi mi fissano in estatica contemplazione … non sembrano cattivi ma nel dubbio cerco un posto dove nascondermi … prima mangio però … poi scappo. Mi chiamano Freddie …..il bipede magro italianizza con Alfredo,si decidessero …..sono giorni che mangio,scappo e mi nascondo …..ma ahimè mi trovano sempre ed è tutto un susseguirsi di moine e smancerie …..a dire il vero non è spiacevole (specie il cibo) ma fosse per loro dovrei stare tutto il giorno attaccato a loro due tipo colla …..che barba!.Ehi ragazzi,ho tanto da fare IO …..devo esplorare,saltare,mangiare … correre,giocare,mangiare … usare la lettiera,lavarmi e mangiare (l’ho già detto?) ,mica posso stare tutto il giorno a fare fusa IO … e poi,ragazzi , state sempre a guardarmi a parlarmi ad accarezzarmi,un po’ di pace please!!!!!!!!!! I giorni passano,è piacevole stare qui,forse comincio a capire cosa significa CASA ….. Sono un po’ strani questi due che considero come papà e mamma ormai (non avevo scelta me lo hanno ripetuto talmente tante volte che alla fine ci ho creduto)…..alcuni discorsi li capisco, altri meno,per esempio: si può stare a discutere dei miei bisogni per ore? E non solo quando sono fisicamente presenti tutti e due … nooooooo; anche per telefono questi due parlano dei prodotti nella mia lettiera … Io ci provo a dirgli che l’argomento è imbarazzante,ma loro niente,vanno avanti a parlare e controllare i miei bisogni,che strana razza sono i bipedi. Sono ufficialmente STRESSATO!!!!!!!!!!! Mi trovo nuovamente nel “trasportino” (parola più bella per dire GABBIA UFFA!) Si torna per l’ennesima volta dalla veterinaria …(Dottoressa, sei una donna simpatica e competente non dico no,ma preferirei vederti solo alle feste se possibile o meglio ancora … sentiamoci per telefono e stop!) Niente di personale, e se pensate che sia ingrato verso chi mi cura, vorrei vedere voi fare la trafila “trasportino”,visita,iniezione,esami vari,ecc … Io pensavo che questa cosa riferita ai miei bisogni fosse tutt’al più una eccentricità dei miei genitori,tollerabile visto che sono umani quindi imperfetti,compensata dal fatto che mi amano e

15

manifestano concretamente il loro sentimento (le manifestazioni tramite leccornie da mangiare sono le mie preferite). Invece è diventato un’ affare di Stato … Consulti telefonici con esperti, ricerche su internet,lettura di libri e dulcis in fundo MESSAGIO TRAMITE FACEBOOK CHE DESCRIVE TUTTI I TIPI DI POPO’ DEL GATTO. Si avete letto bene … la mia vita in famiglia sta girando attorno a questo … Strano dite voi? Allora provate a chiedere ai miei genitori un parere su questo argomento, discerneranno per ore dopo tutta l’esperienza che hanno fatto grazie a me. Ma la cosa più assurda sapete qual’ è? E’ che dopo essermi beccato una puntura,una ecografia (spiacevole il freddo al pancino vi assicuro) una visita,due viaggi in gabb … pardon, “trasportino”,arrivo finalmente a casa agognando solo la mia branda,cibo e riposo e invece che ti sento? I miei genitori che parlando tra loro ( di me ovviamente ) sono preoccupati del fatto che io non sia vispo e giocherellone; -Mamma e papà,provate voi a farvi bucare il collo( e non parliamo del fatto di DOVE misurano la temperatura a noi mici, un termometro ascellare lo vogliamo inventare?) e poi vediamo se avete voglia di saltare allegramente per casa. Ahimè,me misero e tapino …. oggi ho sentito la parola più brutta del mondo: DIETA!!!!!!!!!!!! Non solo mi sono beccato tutte ‘ste cure, non solo i miei genitori si sono trasformati in Poliziotti della Scientifica cui non sfugge nessun prodotto della mia letteria,non solo ormai la mia migliore amica al di fuori di casa è la veterinaria (dottoressa,che ti sei innamorata di me? Non sei il mio tipo!), ma a tempo INDEFINITO devo dire addio a tutte le leccornie cui ero abituato … Sigh! Ma come, io ho lavorato tanto per il buon cibo … Tutte le volte che mio papà o la mia mamma arrivavano a casa io mi prodigavo in accoglienze spettacolari, fusa, bacini,carezze,strusciate varie,salti … tutto il repertorio;così loro erano felici e io rimediavo cibo e prelibatezze varie,tutti contenti insomma... Invece da quando quella parolaccia è stata pronunciata dalla veterinaria ( Dottoressa,ma farti un pacchetto di affaracci tuoi no? Tanto non ci esco con te fattene una ragione!)mi tocca mangiare minestrina e basta. Ho provato ad arruffianarmi mio papà sfoderando il mio miglior sguardo toccante,ho provato a circuire la mamma con fusa e strusciamenti talmente perfetti che meriterei l’Oscar … ma niente,nisba,nada e pretendono pure che mi piaccia quella volgare minestra Intestinal (termine gentile per dire robaccia). Bei tempi quelli in cui potevo abbuffarmi a quattro palmenti senza preoccupazioni, tornerà tutto come prima solamente se i miei genitori SARANNO SODDISFATTI DALLA CONSISTENZA DELLA MIA POPO’!!!!!!!!!NO COMMENT!!!!!!!!!!! Ehi fratelli felini,vi do un consiglio: TAROCCATE i vostri bisogni altrimenti in men che non si dica vi troverete a mangiare robaccia senza sapore vita natural durante. “PARLIAMONE DOTTORESSA!” Io comprendo che al mio charme è impossibile resistere … capisco che i miei genitori si sono messi in testa di “combinare” un matrimonio tra me e te …”giustifico” il fatto che per colpa tua il mio cibo è equivalente per quantità e sapore a quello dei gulag siberiani (è PER IL MIO BENE …)ma non ti sembra un po’ eccessivo il volermi “sterilizzare” per averti rifiutata? E diciamocelo: punture e medicine “per il mio bene”,dieta ferrea “per il mio bene”,vaccini “per il mio bene”, sterilizzazione “per il mio bene”... E se mi volevi male? Non oso pensarci … Concentrati sul bene di qualcun altro da ora in poi … Un'altra brutta “botta” sta per arrivare … e BOOM … secondo i miei e le mie Zie avrei bisogno di compagnia! Ci rendiamo conto! Ricapitolando: zan zan le ballotte,e per giunta un intruso!!!!!!!!Nella mia vita precedente devo essere stato molto ma molto cattivo!!!!! Carissime Zie e Zii ma voi non siete quelli che mi amano,mi pensano, si interessano a me e bla,bla,bla … qualcuna è pure venuta a trovarmi …. ma anche voi, che modo contorto è quello che avete per manifestarmi il vostro affetto? Da che mondo e mondo le zie VIZIANO i nipoti con regali e leccornie …. invece voi che fate? Convincete i Miei a prendere una “sorellina”… O me misero e tapino … avevo una casa,due genitori,giocattoli,troni,cibo,tutto a mia disposizione … appena miagolavo o mia mamma o mio papà si catapultavano a velocità della luce pronti ad esaudire ogni mio desiderio e un fratello (umano per carità) con cui dividevo la MIA stanza … stavo benissimo!. Quindi vi domando: che ve ne fregava a voi se mi godevo i vantaggi del “figlio unico e prediletto?” Così,un bel giorno ,mentre pensavo comodamente ai fatti miei (come convincere papà e mamma a restituirmi le leccornie) vedo entrare in casa MIA i Miei ,armati di gabb … pardon , trasportino,con dentro una micia! Primo pensiero:” o mio Dio! Vuoi vedere che mi vogliono sostituire?”ESCLUSO! Nel dubbio con un colpo di genio ho dormito la stessa notte con mio papà dando fondo al mio miglior repertorio di coccole e fusa. Al mattino era talmente contento che è uscito a fare compere portandomi dei premietti gustosi (si è

16

addirittura dimenticato della mia presunta dieta. (Alla faccia tua Dottoressa!)Secondo pensiero: “vuoi

vedere che mi tocca dividere con QUESTA QUI i miei genitori?” E qui mi è toccato fare un lavoro di “ alta diplomazia” (graffi ,soffi e pugni). Ho spiegato a Susanna così si chiama la “sorellina” che papà è mio al 100% ma che le cedevo il 75% delle quote di MIA proprietà di mamma ( lo so sono troppo buono e infatti Susy se l’è presa tutta mamma!) Terzo pensiero: “territorio,giocattoli e trono a MIA disposizione,li devo dividere equamente? anche

no!.”E qui la “mediazione” è stata molto più combattuta ( ai graffi, soffi e pugni ho aggiunto agguati in piena regola), c’è voluto più tempo perché la “sorellina” si è rivelata tosta non si è fatta intimorire dal mio maestoso aspetto feroce (mena pure lei al bisogno)comunque abbiamo raggiunto un compromesso degno della diplomazia “ONU”, ognuno ha i suoi spazi personali e parti della casa in comune (che in ogni caso dovevo già dividere con i Miei,quindi uno più uno meno …) Quarto pensiero: “ va bene tutto,ma il MIO CIBO NO!”Già è poco basta a mala pena per farmi sopravvivere (dottoressa spero di rivederti solo in diapositiva) quindi di dividere non mi passava nemmeno per l’anticamera del cervello. STATO DI GUERRA! Ho presidiato giorno e notte la dispensa come un soldato in trincea, ero disposto a usare corpi contundenti se necessario .Deciso a difendere il MIO cibo fino ad estreme conseguenze ma … Susanna non si è impressionata anzi,mi ha fatto capire (a schiaffoni) che per il buon cibo era agguerrita come e più di me. Insomma mi aspettavo lotta dura senza quartiere e invece tutto è andato benissimo. Si,perché con il pretesto di dover nutrire bene lei, i mie hanno aumentato la quantità e migliorato la qualità del cibo (niente più robaccia ID ) per altro, parentesi, anche la questione trono ( per chi non lo avesse capito il “Trono “ è la cuccetta che si mette sul termosifone)si è risolta benissimo,mi è arrivato ,pardon ci è arrivato un tiragraffi alto due metri e 80 che botta di cul.. fortuna. Ultimo pensiero: sorgeranno dibattiti più accaniti sui prodotti della lettiera? Non è che i Miei si fissano di più ora che hanno “ termini di paragone” tra i miei prodotti e quelli di Susanna? All’inizio me la sono vista brutta, i bisogni di Susy per papà e mamma erano soddisfacenti ( basta poco per fare contenti voi bipedi una popò ben fatta e andate sereni) i miei bisogni ovviamente no!.Quindi che fare per non rischiare di tornare a minestrina e frutta cotta?Altro colpo di genio (lo so,sono un essere superiore e modesto) le ho permesso di usare la MIA lettiera,così tra zampate e “sgattate” post uso ,mischio i miei prodotti ai suoi,confondo il tutto e il gioco è fatto. Pare funzioni (alla facciazza delle tue diete dottoressa!) ma devo sempre stare attento perché i Miei sul campo “bisogni” sono diventati veri professionisti basta una mia distrazione e il loro occhio vigile mi piomba addosso come un falco … .E arriviamo al dunque … oggi abito in una casa (piccola e affollata ma non è la strada), sono amato e protetto ( a proposito,non usate per me il termine “gatto comune” ,i miei si irritano e si trasformano nell’incredibile HULK ) ,sono curato (fin troppo tal volta) e nutrito (cosa più importante). Vivo con due genitori un pò stalker (sempre a fare foto,carezze,coccole) che mi considerano a tutti gli effetti FIGLIO (loro umani e io Micio? Dettagli INSIGNIFICANTI, l’amore travalica le specie)ho una sorella con cui passo tutto il mio tempo e a cui voglio bene ( mi duole ammetterlo ma avevate ragione zie e zii …) e ho un fratello umano con cui ogni tanto gioco. Credo che la vita di tutti i componenti della MIA famiglia sia cambiata in meglio (ovvio è bastato il mio arrivo!) e spero tanto che tutti i miei fratelli e sorelle che sono e che verranno purtroppo abbandonati, trovino presto quello che ho trovato io … adottiamoci reciprocamente voi noi e noi voi … e viviamo la vita INSIEME seguendo la stessa strada. Grazie a Zia Erika che tanto a cuore ha preso la mia salute,avevi ragione tu che sarei guarito perfettamente,certo ancora oggi non si sa cosa io abbia avuto ma … infine grazie a tutti/e quanti si prodigano ogni giorno per far si che noi mici troviamo un Porto sicuro. Susanna ce l’ ha con me perché a suo dire non l’ho descritta bene e per ritorsione mi ha rubato la ciotola del cibo (permalosa!).Ma scusa Susy,perché caspita non la scrivi tu la tua storia devo sempre fare tutto io in questa famiglia?Passo e chiudo e … provate a indovinare? CORRO A MANGIARE!

Freddie

Da questo racconto sono passati quasi due anni oggi il nostro Alfredino pesa 7,5 kg ,gode di ottima salute e ha acquisito un terzo fratello,e noi un terzo figlio.

17

ETTORE

Quando si tiene troppo ad una “cosa” spesso ci mancano le parole per descrivere l’emozione del momento,allora vaghi su internet per cercare l’ispirazione giusta,quella parola che possa aiutarti ad acchiappare un filo sconnesso di pensieri. Se non trovi il capo di quel filo, si forma una matassa di emozioni e pensieri che non riesci a districare. Ci tenevo a non essere banale, prolissa e ripetitiva,ma purtroppo,mi vengono in mente le solite parole: umiltà,rispetto,amore. Shakespeare scrisse:vuoi essere simile alla natura degli dei?Sii misericordioso con gli animali:la dolce misericordia è il vero segno della nobiltà. Ed infatti di nobiltà si parla:Bruna,Erika e Rosy, non potrei definirle in maniera diversa. Proviamo a prendere una “ vecchia” espressione come "animo nobile", si può ancora usare? Se un animale viene maltrattato e ferito brutalmente, non può da solo capire che, quella stessa persona in quanto essere umano non è come chi, “magari”, lo sta curando salvando,aiutando … La diffidenza, la paura, solitamente prendono il sopravvento come l’istinto di sopravvivenza,solo un animo nobile riesce in questa difficile impresa. La storia di Ettore ne è esempio,io ho conosciuto questo magnifico felino e l’amore che sa dare è un qualcosa di inspiegabile,almeno per me. Non so ,e non credo di essere un “eletta” credo solo che gli umani che stanno con lui lo abbiano curato non solo fisicamente ma soprattutto nell’animo.

ETTORE

Aprile 2011. Un sabato pomeriggio come tanti altri, non una bella giornata, anzi un pò freddina, uggiosa e con un cielo grigio…praticamente autunno!

Arriviamo a casa di mia mamma dopo aver firmato contro la vivisezione (era una delle domeniche in cui si raccoglievano le firme) quando noto, immediatamente, un micio bianco e rosso che si avvicina al cortile. Ho subito pensato che andasse a cercare la pappa, i mici della zona sanno bene che da noi si trova sempre pappa buona e acqua fresca, ma qualcosa non va….. Man mano che si avvicina lo vedo meglio e….mio Dio, ma come hanno ridotto questa povera creatura?! Magro, ferito, sporco e impaurito all’inverosimile. Blocco tutti, io, il mio ragazzo, mia mamma e mia zia, per non spaventarlo e non farlo scappare. Provo ad avvicinarmi: niente. Appena provo ad avere un contatto, si gira e torna indietro, ma

non corre…non ce la fa in quelle condizioni… Cosa fare? Ho pensato: “lasciamogli il tempo di tranquillizzarsi, la pappa e una cuccetta in cui possa ripararsi. Quando avrà capito che non vogliamo fargli del male, si lascerà avvicinare di certo….” E così è stato: ha passato la notte sotto casa, nel riparo messo a sua disposizione, e la mattina pian pianino siamo riusciti a farlo entrare. Non vi dico quanto dolore abbiamo provato quando lo abbiamo visto bene: denutrito, tutto spelacchiato e quello che è peggio con dei grossi buchi infetti sulla schiena e crosticine di sangue già coagulato. Ha mangiato un pochino, e poi dormito tutto il giorno. Toccarlo per disinfettarlo o pulirlo era impensabile. Abbiamo preferito aspettare il parere del nostro veterinario di fiducia. Il giorno dopo, lunedì, lo abbiamo subito portato dal dottore: non ci poteva credere. Con delle ferite del genere, ci ha subito detto, non sapeva come facesse ad essere ancora vivo. Ma lui ERA vivo, e voleva vivere ancora. Subito antibiotico, disinfettanti per la ferita e creme apposite da dare a casa, oltre ovviamente a svariate pasticche, integratori ecc.. Aveva perfino un infezione in bocca, qualche dente era già caduto, ma riusciva comunque a mangiare per fortuna. Ci ha subito detto, giusto per “prepararci”, di non contar troppo su una sua guarigione: era messo male e non si sapeva per certo quanto era stato debilitato dall’infezione. Lo riportiamo a casa, lui bravo bravo nel suo trasportino, neanche un lamento per tutto il viaggio. Tornato nella sua “nuova casa” subito si è infilato nella cuccetta che si è scelto: una scatola!!! Passarono molti giorni

18

prima che Ettore, così ho deciso di chiamarlo (perché ha “il musetto da Ettore!!!”) riprendesse più o meno una normale vita da gatto. Per lui perfino la sua pulizia personale giornaliera era troppo….troppe forze servivano, troppa fatica. E cercare di pulirlo noi era impensabile: aveva dolori ovunque, si riusciva solo ad accarezzarlo sulla testolina e lui ti guardava con quegli occhioni grandi… Mai una volta che si sia lamentato delle medicazioni, né di tutte le pasticche che doveva ingurgitare: nulla. Ogni visita dal veterinario era una conquista: migliorava di volta in volta. Poi il miracolo: dopo più di un mese, Ettore riprende a gironzolare, si alza, inizia la

toelettatura personale, cerca il contatto con noi…e inizia a mangiare con gusto! Da qui parte, in qualche modo, la sua rinascita. Piano piano, giorno per giorno, Ettore continua a migliorare. Prende peso, si lascia aiutare per ripulirsi bene e diventa un gattone super lindo, alla faccia di chi lo aveva ridotto, mesi prima, quasi in fin di vita….eh si perché il veterinario è certo: un oggetto gli aveva bucato la schiena, probabilmente un rastrello. Certo, sai che fastidio da un gatto che gironzola magari vicino ad un orto o a casa?! Dopo circa 5 mesi, Ettore stava bene e, d’accordo con il veterinario, si è deciso per la castrazione, il vaccino, i test ecc….tutta la prassi insomma! Di tutto ci potevamo aspettare, ma non la sentenza: Ettore è FIV+. Dopo tutto il dolore, dopo tutto il male che gli ha fatto l’uomo, anche la malattia… Ma per noi non è cambiato nulla, e per lui nemmeno: è il nostro Ettore e starà con noi finchè avrà vita! Un gatto FIV ha il DIRITTO di avere una vita normale esattamente come tutti gli altri: ed Ettore ce l’ha! La malattia fortunatamente non è ancora in fase avanzata: a parte qualche crosticina sulla testolina (si gratta sempre!) non ha problemi di nessun genere al momento….un buon regime alimentare aiuta, e lui ha sempre le sue crocche preferite!!! Ora è diventato un bel gattone, mangia tantissimo e dorme anche tanto….non dev’essere giovanissimo!!! Ogni volta che lo guardiamo, non ci sembra nemmeno quel gatto spaventato che è venuto a chiederci aiuto più di due anni fa… Per noi, ora, è solo il nostro caro Ettore, anzi come lo chiamo io, Ettorino…

Erika e Famiglia

19