Vivi Libero

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Il sistema di potere diffuso nella nostra società, accomunato alla scarsa ricchezza, condiziona inevitabilmente i nostri comportamenti e le nostre decisioni. In Basilicata vivere liberamente le proprie scelte e le proprie idee è una conquista ancora lontana. FACCIAMOLO INSIEME. Auguro a voi e ai vostri cari un sereno Natale e un felice anno nuovo.

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rendiconto attività gianni rosa consigliere regionale della basilicata dicembre 2010

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Il sistema di potere diffuso nella nostra società, accomunato alla scarsa ricchezza, condiziona inevitabilmente i nostri comportamenti e le nostre decisioni.

In Basilicata vivere liberamente le proprie scelte e le proprie idee è una conquista ancora lontana.

FACCIAMOLO INSIEME.

Auguro a voi e ai vostri cari un sereno Natale e un feliceanno nuovo.

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SETTE MESI DA RICORDARE

Cari amici,colgo l’occasione delle festività di Natale per farvi i miei migliori auguri e

per illustrarvi l’attività svolta in Consiglio Regionale in questi primi sette mesi di legislatura. Un modo per ringraziarvi della stima e della fiducia. Nelle pagine di questo numero speciale troverete per argomenti monotematici, i settori su cui sono maggiormente intervenuto. Una specie di guida per conoscere meglio l’impegno sostenuto da chi ha avuto il mandato dai cittadini di rappresentarli nelle istituzioni regionali. Ben 16 pagine da sfogliare e leggere con attenzione per stimolare la partecipazione dei cittadini alla vita politica con suggerimenti e consigli. Non conterrà solo quello che è stato fatto finora, ma sotto l’albero di Natale troverete un bel pacco da scartocciare con tanti progetti in cantiere.Non promesse, ma azioni che avvieremo sul territorio per essere sempre più presenti e ascoltare la voce dei cittadini. Tra i progetti, l’officina delle idee, un laboratorio per contribuire ad apportare idee alla crescita della società, ma anche di confronto.Sono fermamente convinto che una buona opposizione nasce da un lavoro di un gruppo che non è solo quello degli eletti, ma anche di simpatizzanti e militanti. Un buon lavoro politico fatto come gruppo consiliare è anchelo specchio dello stato di salute dello stesso partito.Per chi volesse seguire passo dopo passo il lavoro svolto può consultare

il mio sito www.giannirosapdl.it dove trovare comunicati stampa, interrogazioni e mozioni, scaricare documenti, leggere la rassegna stampa, ma anche news ed eventi. Il sito istituzionale, oltre le sezioni di presentazione delle attività istituzionali e dei documenti, presenta anche quella del contatto e del suggerimento.I cittadini possono inviare proposte ed idee, segnalare disservizi e problematiche.Questo sito vuole essere una vetrina sull’attività del Consiglio Regionale affinchéchiunque possa conoscere ed avere informazioni sulle vicende politiche edamministrative della nostra Basilicata.E’ un’agorà virtuale di dialogo e interazione con chiunque desideri dimezzare la distanza tra il “Palazzo” e la “Piazza” per migliorare la società dove viviamo e che lasceremo alle nuove generazioni. Per cambiare c’è bisogno del vostro contributo, facciamolo assieme con libertà, entusiasmo e generosità.La mia elezione è stata il risultato di un lungo lavoro durato anni, svolto quotidianamente da quando iniziai la mia attività politica nel lontano 1995, che mi portò prima ad essere consigliere comunale ad Avigliano, poi l’esperienza in Provincia come rappresentante di Alleanza Nazionale e successivamente il lavoro di segretario provinciale di An, fino alla nascita del nostro Pdl dove rivesto il ruolo di vice coordinatore regionale vicario, ma devo soprattutto la mia elezione al lavoro svolto dai miei tanti amici, dirigenti e simpatizzanti che hanno creduto in me, che mi hanno sostenuto e mi hanno permesso di essere, oggi, un rappresentante istituzionale nel massimo Ente Locale.La forza del nostro partito è nei militanti,nella presenza radicata del Pdl in ognipaese, anche il più piccolo. La mia elezioneè solo il punto di partenza. Voglio evitare

la solitudine del rappresentante istituzionale che una volta arrivato può isolarsi in un mondo dorato e quella dei dirigenti e dei simpatizzanti del territorio che possono sentirsi lontani dai propri eletti nelle istituzioni. Il sito è uno dei mezzi per poter avere una dialettica, per mantenere contatti, per trovare spunti e avere proposte e suggerimenti da chiunque, sia esso simpatizzante o militante del Pdl, sia esso un elettore di centrosinistra.Vorrei che diventasse un luogo di confronto per tutti i cittadini lucani, senza magliette ed appartenenze nel solco della “Buona Politica”. Inoltre, per essere aggiornati quotidianamente potrete, iscrivendovi direttamente, ricevere la newsletter. Per chi ama ascoltare la radio, può seguirmi su Latte e Miele, con spot sulle maggiori questioni (ore 10.10, 11.10, 12.40, 13.40, 15.50,17.50, ascoltabile anche tramite web collegandosi al sito http://www.lattemiele.eu/home). Mi trovi anche su Facebook dove riporto nelle note tutta la mia attività.Ritengo che la forza vera del nostro partito si trovi nell’enorme ricchezza dei nostri sostenitori, nell’interesse dei nostri simpatizzanti, nella presenza in tutto il territorio di circoli. Delle tante donne, uomini, giovani che credono in una Basilicata migliore, che desiderano una Basilicata vivibile, che vogliono una Basilicata dove merito e professionalità siano viatico al mondo produttivo.

Buone feste.

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AUGURI DAL PDL

di Maurizio GASPARRICapogruppo Pdl Senato

Colgo l’occasione delle festività natalizie per fare gli auguri a tutti i lucani. Fare chiarezza su quello che sta accadendo nel

mondo politico è impresa non semplice. Si fa un gran parlare del cosiddetto Terzo polo. E qualcuno lo saluta quasi fosse una panacea per i mali del Paese. Non credo sia così.Uno perché, facendo riferimento alla storia politica d’Italia, si è trattato di tentativi fallimentari e mai realtà di governo. Una formazione del genere poi oggi avrebbe un problema di leadership interna immediata. Fini, Casini, Rutelli e forse anche Montezemolo sarebbero destinati a rivendicare la propria azione e la propria forza prima ancora di farlo nascere questo polo. Tuttavia,

Da lucano, un agurio per le festività natalizie a tutti i concittadini. Un messaggio particolare, però, voglio

rivolgerlo soprattutto ai giovani. Senza ricerca non c’è futuro: è questa una via d’uscita dalla crisi economica e i giovani sono la speranza di una ripresa. Bisognerà essere capaci di produrre quella nuova conoscenza che permetterà di mettere a punto nuove tecnologie in grado di risolvere i problemi di sostenibilità e competitività di cui soffriamo. E’ indispensabile procedere con la riorganizzazione della ricerca pubblica per ridurre la dispersione delle risorse, la frammentazione delle attività, la mancanza di coordinamento e di massa critica. La riforma dell’Università e degli Enti Pubblici di ricerca intrapresa da questo Governo va in questa direzione perché stimola la riorganizzazione di tutti gli attori pubblici offrendo l’occasione per ridefinire il proprio ruolo, il loro modo di operare nel grande mercato mondiale della conoscenza, concentrando le attività su poche azioni a forte valore aggiunto. In pratica si sta passando da un concetto di laboratorio di ricerca tradizionale, rappresentato da una concentrazione di strumentazione e persone in un

vi è un’altra ragione ben più seria. Ci sarà, infatti, un motivo se il popolo alle scorse elezioni politiche ha votato convintamente per l’abolizione di partitini o formazioni amorfe. I cittadini hanno chiesto stabilità e si sono dimostrati più che favorevoli a forme di semplificazione, gradendo un sistema bipolare che avvicina l’Italia alle grandi democrazie europee. E’ passata nelle intenzione degli elettori il convincimento che esiste un centro-destra ed un centro-sinistra. Nessuna via di mezzo. E poi c’è la questione dei valori, dei temi, delle idee e dei progetti. Ci sono argomenti che non possono essere sottoposti a giochini ed ambiguità. E che impongono coerenza e lealtà. Quando Berlusconi chiamò le formazioni politiche moderate, riformiste e liberali a stringersi attorno ad un unico progetto, il Popolo della Libertà, chi apparteneva alla destra moderna fece subito i conti con le idee ed i valori che questo progetto faceva suoi.

Per poi avere la certezza che si trattava delle nostre idee: la vita, la famiglia, il senso dello Stato, la dignità dell’uomo. Su questo abbiamo fondato il Pdl. Come una bussola, questi principi ci hanno guidati in tutta la nostra attività parlamentare. Il futuro politico non è ben delineato, ma proprio per questo, la coerenza deve essere linea guida per tutti in un ancoraggio ai valori e alle tesi della destra. Una destra che non è clericale, ma che vede coincidere le sue posizioni con quelle del pensiero cattolico. Dobbiamo ancorare il nostro progetto, quello del Pdl, all’ala moderata, al mondo cattolico ed all’impegno di nuove generazioni di cattolici in politica. Questo è uno scenario possibile, concreto e reale. Quello più coerente con la nostra appartenenza alla grande famiglia del Ppe.

solo luogo, ad un concetto di laboratorio virtuale, più moderno e flessibile, basato su una rete mondiale di avanzati centri di ricerca. La competitività del futuro si gioca già oggi nel terreno della conoscenza. Per assicurare uno sviluppo sostenibile con continuità ad un territorio la ricetta migliore è quella della conoscenza che sappia trasformarsi in innovazione. Si sta pensando ad alcune “Isole della conoscenza” per dare nuove opportunità di sviluppo, soprattutto nel Mezzogiorno. La nostra Basilicata, la vicina Puglia, la Campania, la stessa Calabria sono già una grande macro area interregionale, con il miglior capitale umano del Paese, le migliori giovani intelligenze, che troppo spesso sono costrette a lasciare la propria terra e a emigrare lontano verso centri di ricerca, laboratori produttivi ad alta innovazione, apparati burocratici dove trasferiscono conoscenza, professionalità, onestà.

Guido VICECONTE,Coordinatore Regionale

Un’occasione per fare gli auguri, ma anche per fare una riflessione più approfondita di fine anno sull’attività della Giunta Regionale in questi

primi mesi di legislatura. Un’azione di governo definibile “senz’anima e senza un progetto”.

Dai provvedimenti di emergenza adottati nel settore economico non si evince un vero progetto di sviluppo e di occupazione giovanile stabile in Basilicata, ma continuano politiche assistenziali per i giovani che conducono alla precarietà e alla fuga dei cervelli.La riforma del sistema sanitario annunciata non interviene sugli sprechi e la lottizzazione partitica asfissiante, migliorando e potenziando i servizi. Non c’è stata nessuna proposta politica della Giunta De Filippo a partire dalla tanta pubblicizzata azione di taglio alle spese inutili e agli sprechi. Nessun intervento concreto sugli enti e società a partecipazione regionale, ancora veri carrozzoni.Il PdL in Regione continuerà la sua azione di opposizione rigorosa e di proposta, sostenuto da tanti dirigenti e iscritti che credono in un grande progetto alternativo al vecchio e consumato centro-sinistra. La Basilicata ha bisogno delle donne e degli uomini del Popolo della Libertà per rialzarsi.Tanti Auguri.

Mariano PICI,Vice Coordinatore Provinciale Vicario

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Sono soddisfatto del successo della manifestazione Pdl in Festa 2010 che ha riscosso una grande partecipazione di

pubblico, un’affluenza di simpatizzanti, iscritti, cittadini di ogni opinione politica che hanno seguito i dibattiti, segnale di una maturità civica e politica che purtroppo poi è carente in molti eletti o politicanti. L’ottimo risultato di Pdl 2010 è da ascrivere a tutti gli iscritti e militanti di Avigliano, che con dedizione e sacrificio e sempre con duro lavoro dietro le quinte hanno permesso tutto questo. Ed è doveroso ed etico che a loro vada il primo plauso e ringraziamento.

Avigliano - Pdl in festa 2010

Un grazie particolare a Maurizio Gasparri, Presidente del Gruppo Pdl al Senato che è stato presente in Basilicata nonostante la situazione politica nazionale estremamente fibrillante e delicata. La sua visita testimonia che il Pdl nazionale e le istituzioni sono sempre vicine al popolo lucano. Pdl in festa ha segnalato la partecipazione corale di tutta la nostra classe dirigente a partire dal Coordinatore Regionale Guido Viceconte, ai parlamentari Taddei, Moles e Latronico, ai consiglieri regionali Pagliuca, Pici, Venezia, Sarra, Castelluccio e Napoli, ma anche di tutti i dirigenti che sono venuti dalla provincia, spesso da paesi distanti, che con la loro presenza hanno dato spessore politico,

ma soprattutto umano ad una kermesse che appartiene a tutto il Popolo della Libertà. Una buona manifestazione politica porta sempre crescita alla vita democratica. Sono stato entusiasta della partecipazione di tanti giovani al concorso letterario “Senza droga è possibile” rivolto agli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado della Provincia di Potenza. Una trentina i lavori inviati, segno di un’attenzione a un fenomeno sempre più diffuso tra i giovani.

Avigliano - Pdl in festa 2010

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AGRICOLTURA

Arbea, Apa, ritardo dei pagamenti del Psr: sono solo alcuni delle questioni di cui più volte mi sono occupato.

Trasparenza è il minimo comune denominatore. Diversi i comunicati e le interrogazioni dove viene denunciata la cattiva gestione dell’Arbea che, invece di assolvere alla sua funzione di ente pagatore per i contributi europei all’agricoltura, è stata gestita come una filiera partitica, da lottizzare nelle figure apicali e da utilizzare per la creazione del consenso politico. Anche la commissione di vigilanza, istituita dalla vecchia Giunta De Filippo e, formata da dirigenti pubblici, espresse un giudizio negativo sull’operato dell’Agenzia consigliando una rivisitazione dell’intera strategia e del modello organizzativo con criteri e metodi di approccio moderni, professionali e squisitamente manageriali. A ciò si è aggiunta la decisione dell’Unione Europea che nei fatti, non riconosce ormai da quattro anni, l’operato dell’Arbea, sentenziando il mancato riconoscimento della funzione di organismo pagatore per una cifra che si aggira intorno ai 320-330 milioni di euro. Il 12 maggio scorso il Ministero delle Politiche Agricole ha revocato all’Arbea la funzione di ente pagatore. Il Presidente De Filippo e il suo esecutivo, che ancora non hanno dato risposta all’interrogazione presentata, si devono assumere la responsabilità del loro ruolo istituzionale, affrontando questa loro debacle amministrativa e politica (300 milioni di euro non riconosciuti dall’Ue e 5 milioni che ogni anno la Regione versa per pagare gli stipendi alla struttura). Hanno cercato di tenere lontana la questione dal dibattito istituzionale e politico, celandola agli occhi dell’opinione pubblica, senza mai dare delle spiegazioni ai cittadini lucani. Di qui la proposta di legge, firmata con i consiglieri Pdl, di sopprimere l’ente, trasferendo i dipendenti all’Alsia e bloccando lo spreco di risorse pubbliche. Incomprensibile, dopo la cessazione (16 ottobre) di tutte le attività anche sul portale Sian (Sistema Informativo Agricolo

Nazionale) di continuare a far sopravvivere un ente dall’allegra gestione, pagando un modesto stipendio di 180 mila euro annui al neo direttore generale Andrea Freschi. Ultimo scandalo sull’ente sub-regionale è stata la decisione della Commissione Europea di escludere dal finanziamento comunitario l’ARBEA per un importo di 85.753.894 euro. Lo scorso 6 dicembre, in una conferenza stampa, abbiamo chiesto una convocazione di un Consiglio Regionale Straordinario su quest’ultima notizia. Nella motivazione del provvedimento si legge che “il riconoscimento dell’Organismo Pagatore Arbea non ha soddisfatto le norme comunitarie per gli anni finanziari 2007, 2008 e 2009, per entrambi i fondi FEAGA e FEASR, ovvero, sia per la Domanda Unica che per il PSR”. Con questa “multa” si pone sempre con maggior urgenza una discussione attorno all’Arbea, avviando finalmente in Consiglio la discussione sulla governance agricola in Basilicata.

BOX1Psr 2007-2013: un ritardo senza giustificazioniAll’assessore Mazzocco ho posto diversi interrogativi sui notevoli ritardi del Psr 2007-2013, ma la risposta è stata uno scaricabarile di responsabilità e di un non perfetto funzionamento del portale Sian. La paralisi del settore agricolo-zootecnico è dovuta in gran parte alla pessima programmazione e successiva applicazione del Por 2000-2006 carente totalmente di coerenza strategica. Ho chiesto quando verranno finanziate le varie misure (la 112 “Insediamento dei giovani agricoltori” - chiusura presentazione domande 29.01.2010; Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” – chiusura presentazione domande 29.01.2010; Misura 132 “Partecipazione degli agricoltori a sistemi di qualità alimentare” – chiusura presentazione domande 15.11.2009; Misura 311 “Diversificazione in attività non agricole”. Azione C “Investimenti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia da fonti rinnovabili” - chiusura presentazione domande 15.12.2009. L’assessore ci chiarisca poi a chi sono imputabili le difficoltà che si sono riscontrate sulle Misure 211 “Indennità Compensativa degli svantaggi naturali a favore degli agricoltori delle zone montane “,

sulla 214 “Pagamenti agroambientali” e sulla 125 - Azione 1° B e 4 EE.LL “Infrastrutture connesse allo sviluppo ed all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura“). Ritardi si registrano anche sui P.I.F., i famosi Progetti Integrati di Filiera  (scaduti il 30 aprile 2010) e sulla Misura 123 Azione A “Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli” e Misura 123 Azione B “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali”. Quanti “anni”bisognerà ancora aspettare per i Piani di Sviluppo Locale (PSL) visto che il bando in questione si è chiuso il 14 gennaio 2009?L’unica risposta dopo mesi e mesi dalla chiusura delle azioni di sostegno è che “non si è in grado di stimare i tempi di valutazione”. Questa affermazione rende ancora più nebuloso e preoccupante il futuro del settore agricolo lucano ed evidenzia contemporaneamente la debolezza di questo Governo regionale.

BOX2L’Apa e i suoi misteriCon un’interrogazione a risposta scritta (presentata il 2 luglio e ancora inattesa) ho chiesto all’assessore Mazzocco e al Presidente della Regione, Vito De Filippo chiarimenti sulla gestione dell’associazione provinciale allevatori (Apa) che, per conto della Regione Basilicata, svolge attività finalizzate al consolidamento del patrimonio zootecnico e di assistenza tecnica. Nell’interrogazione sono stati chiesti documenti come i bilanci e la rendicontazione annuale, ma anche documenti per verificare i programmi biennali di assistenza tecnica e esecutivi annuali. Nonostante i solleciti, ancora oggi, non si è ottenuta alcuna risposta. Cosa vogliono nascondere? Sarebbe auspicabile, oltre che opportuno, una verifica sull’effettiva utilità e spesa di denaro pubblico per Arbea, Alsia, Agrobios e Apa e gli altri enti sub-enti agricoli contemplati nella legge regionale 11/2006 “Riforma e riordino degli enti e degli organismi subregionali” naturalmente ancora oggi inapplicata.

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AMBIENTE

Tante domande per l’ambiente. Sono contenute nell’nterrogazione sul sistema di smaltimento dei rifiuti. Con la delibera n. 1326

del 10 agosto 2010 la Giunta Regionale ha deciso di affidare al Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell’Ambiente (DIFA) dell’Unibas, la redazione di uno studio finalizzato all’analisi Tecnico-Ambientale del Sistema integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani della Regione Basilicata. Tale decisione è stata assunta a seguito della “Presa d’atto che il sistema integrato dei rifiuti solidi urbani in Basilicata allo stato attuale risulta essere in affanno per l’inadeguatezza impiantistica e soprattutto per la scarsa implementazione dei sistemi di raccolta differenziata”. Ciò dimostra il fallimento della politica del centrosinistra nella gestione dei rifiuti. Queste affermazioni sono lo specchio di un metodo di gestire a vista, senza prospettive e senza visioni strategiche.Con la delibera si impegnano 40.000 euro in favore del Difa. Un’analisi che doveva già essere pronta da anni, o meglio un sistema della gestione dei rifiuti che dal 2006 doveva essere operativo, tanto da non far ritrovare enti locali e cittadini nell’incertezza. C’è da chiedersi che fine abbia fatto il piano rifiuti approvato nel 2002 con le relative previsioni che annunciavano un’entrata a regime del nuovo sistema già dal 2006. Come mai l’impiantistica prevista dal piano non è stata mai realizzata? Come mai la Regione non ha mai finanziato con adeguate risorse tutto ciò? Di chi è la colpa se non c’è stata la “scarsa implementazione dei sistemi di raccolta differenziata”? Come mai sino ad oggi non si sono mai adottati i dovuti provvedimenti rispetto ad un problema così importante e soprattutto quanto costa in termini economici in più ai cittadini questo stato di disagio causato dai ritardi evidenziati.

BOX1Ecocentro AviglianoLo scorso 6 agosto il Consiglio Comunale di Avigliano ha approvato il regolamento del centro di raccolta rifiuti comunale (ecocentri) con i soli voti della maggioranza. Due i siti individuati ubicati negli autoparchi comunali: uno presso quello del centro urbano di Avigliano, l’altro, invece, nella frazione Piano del Conte di Avigliano. Il Gruppo del Pdl di Avigliano sia nelle Commissioni che in Consiglio ha votato contro questa scelta. Nel caso specifico di Piano del Conte, frazione popolosa e zona ad alta concentrazione di imprese agricole e agroalimentari, l’autoparco comunale è situato nel centro del borgo, addirittura a ridosso di case abitate. Ho depositato così un’interrogazione all’attenzione del Presidente De Filippo chiedendo principalmente se siano stati fatti sopralluoghi e analisi dagli enti preposti e se le strutture (autoparchi) sono in possesso di tutti i requisiti previsti dalle leggi in materia per poter ospitare gli ecocentri.Un centro raccolta di rifiuti è compatibile con un borgo abitato ad alta vocazione turistica e produttiva? Per la Giunta Summa l’ecocentro fa parte della valorizzazione turistica? È diventato uno sport o un passatempo parlare di valorizzazione, promozione di turismo e delle aree a vocazione turistica. Tra queste vi è anche Piano del Conte dove vi sarebbe il progetto di ripristinare l’antico lago pleistocenico, proprio il Lacus Pensilis dell’era Sveva Normanna che ha dato nome al feudo, borgo e al maniero. Una decisione in contraddizione con i loro presunti programmi e le promesse elettorali. Per adesso ai cittadini di Piano del Conte regalano l’ecocentro, ma in campagna elettorale avevano promesso la ristrutturazione della chiesa di San Filippo Neri. E per il lago? Attenderemo la prossima amministrazione, ma non sappiamo di quale anno o secolo.

BOX2Le altre emergenze ambientaliDall’emergenza rifiuti alla vigilanza attenta sul lago del Pertusillo dove quest’estate un’anomala macchia ha preoccupato le comunità dell’area e non solo. Si trattava dell’alga cosiddetta cornuta. Ho chiesto delucidazioni alla Giunta Regionale su quale sia stata la causa scatenante della presenza di quest’alga e cosa intendeva fare.

La comunicazione del tenente della Polizia Provinciale Giuseppe Di Bello al Ministro dell’Ambiente e per conoscenza alle istituzioni locali preposte alla tutela ambientale, riguardante i ritrovamenti, dopo un sopraluogo presso l’ex LiquiChimica Meridionale nella zona industriale di Tito scalo, di alcuni contenitori con lacerazioni e lesioni, con dentro fanghi industriali di diversa provenienza, depositati tra vasche di deposito di fosfogessi, mette in allerta tutte le istituzioni. La rottura dei contenitori, come ha evidenziato il funzionario, poteva portare alla dispersione del rifiuto pericoloso nel sottosuolo. Per questo, ho chiesto al Presidente De Filippo e all’assessore all’Ambiente, Agatino Mancusi se siano stati presi dei provvedimenti ed effettuate analisi nel sottosuolo e delle falde. Inoltre, è necessario sapere in che stato è la situazione ambientale dell’intera area industraile di Tito scalo. La Basilicata, come ha denunciato il rapporto Legambiente sta diventando una terra di reati ambientali e di piccole e grandi ecomafie. Non possiamo pemettere che si avveleni questo patrimonio ambientale.

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Concorsi pubblici, work experience e precari alla Regione Basilicata. Tre questioni strettamente

connesse tra loro, non soltanto per il filo rosso che li lega alla Regione Basilicata, ma sopratutto perchè evidenziano il nervo scoperto del “mercato del lavoro lucano”, dove il pubblico, per la debolezza del sistema produttivo, diventa il maggior datore di lavoro per le figure professionali con alta scolarizzazione e “assume” le figure con più alta “raccomandazione”. Un sistema che è un insieme di sprechi di danaro pubblico, di furbate per assumere chi è protetto, di assoluta noncuranza verso quei giovani disoccupati che i titoli li hanno per davvero. L’art. 97 della nostra Costituzione sancisce che si accede agli impieghi pubblici tramite concorsi, quei famosi concorsi che dopo anni sono finalmente apparsi anche in Regione Basilicata, salvo poi essere rimandati e rinviati perchè la velocissima burocrazia ha avuto difficoltà a mandare avanti i procedimenti, compresa l’individuazione della società per fare le preselezioni. Risultato: sono quasi due anni che oltre 30mila candidati aspettano invano il diritto a partecipare ad un concorso. Intanto, si rinnovano i contratti per gli esterni perchè la Regione Basilicata è un “ente fondato sul lavoro degli scelti” che oggi sono chiamati “precari”. Si preferisce rimandare un pubblico concorso, però, non evitare gli sprechi di contratti atipici, di long list, di consulenze esterne costose, ma pilotate nelle scelte e nei conferimenti per gli amici degli amici, contigui politici o cognomi conosciuti. È l’esempio del contratto rinnovato a 96 collaboratori, ossia a “Super Prescelti”. Strana regione questa dove si protegge chi non ha superato prove concorsuali, si lascia nell’indifferenza

chi deve partecipare ad un concorso. La nostra azione politica come Pdl ha solo ed esclusivamente il fine di tutelare tutti quei giovani, quei cittadini che richiedono esclusivamente parità di condizioni per accedere alla pubblica amministrazione. Chiediamo Trasparenza e Meritocrazia. Basta questo e sarebbe un “Miracolo” in terra lucana.

BOX1Il concorso al San CarloUn esempio come tanti. Bandito dall’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza un pubblico concorso per un posto di Ingegnere Dirigente per la gestione Tecnico Patrimoniale. Abbiamo presentato un’interrogazione chiedendo contestualmente anche la sospensione del concorso in quanto viene richiesto uno specifico diploma di laurea, in ingegneria civile, escludendo senza alcuna motivazione logica tutti gli altri indirizzi in ingegneria, come se un ingegnere gestionale o nucleare o meccanico non possa partecipare ad un pubblico bando. In aggiunta, viene richiesta anche l’iscrizione all’albo come se un giovane laureato che non abbia avuto la possibilità di aprirsi uno studio o di lavorare, sia non idoneo a partecipare, un criterio antidemocratico e offensivo perché sancisce che chi sia inoccupato non ha gli stessi diritti di chi già lavora. Inoltre è stata richiesta un’anzianità di servizio nel ruolo professionale di almeno 5 anni senza soluzione di continuità o in alternativa la richiesta congiunta di 3 anni di attività nel ruolo, valutazione del tavolo tecnico e di una specializzazione universitaria nella sanità.

BOX2Il concorso alla CM LagonegreseVivere in uno Stato di Diritto significa rispettare le leggi, le norme ed i

regolamenti che un popolo si dà: è questo il principio che permette di convivere civilmente in uno Stato ed in una comunità.Questo rispetto della legge sembra essere un optional nella “Repubblica Autonoma della Basilicata” dove si può calpestare ogni minima regola dell’ordinamento a proprio capriccio o convenienza con l’assurdo poi, di ignorare proprio le leggi regionali salvo sentirsi dire dagli esponenti della maggioranza dei “Soviet Lucani” che sono i fautori della trasparenza amministrativa e i difensori della legalità.È notorio che con la Legge 11 del 2008 sono nate le cosiddette Comunità Locali che, secondo l’intenzione del Legislatore regionale, prenderanno il posto ed assumeranno le funzioni delle “Comunità Montane”, che di fatto, sono commissariate. E’ interessante leggere il comma 5 dell’articolo 66 di questa legge: “Nelle more del processo di costituzione delle Comunità Locali, è fatto divieto di procedere ad assunzioni o contratti di lavoro a qualsiasi titolo”. Dunque divieto di assumere risorse umane e di indire bandi di concorso. Invece, lo scorso 7 maggio la Comunità Montana del Lagonegrese ha pubblicato un bando per un’unità lavorativa con la curiosa richiesta di perito capotecnico meccanico, con relativo diploma di scuola superiore specifico. Non credo che la C.M. di Lagonegro abbia industrie, opifici, partecipazioni in qualche azienda meccanica o altro. Il solito concorso pilotato, calibrato ad personam?Con un’interrogazione presentata a De Filippo ho chiesto la sospensione del concorso decisamente poco trasparente per la richiesta dei titoli per la partecipazione e un’interpretazione autentica della norma citata.

CONCORSI7

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Meno feste e più occupazione. E’ questo l’appello rivolto al Presidente della

Giunta Regionale, Vito De Filippo, interessato più a elargire fondi per iniziative che passano sotto il nome generico di “culturali”, invece di pensare ai tanti giovani costretti a fare le valigie. Premesso che la cultura è uno dei fattori che contribuisce alla qualità della vita, basta leggere la delibera n. 817 del 26 maggio 2010 per capire come funzionano le cose a viale Verrastro. Vengono finanziate non specificate attività teatrali e culturali all’associazione “Valli del Teatro” per la modica cifra di 175 mila euro per il 2010. Tutto ciò rientra nel programma operativo Val D’agri.La verità è che si spendono soldi per spesso futili attività culturali, senza ricadute economiche sul territorio e che spesso arricchiscono solo chi organizza. In Basilicata esistono migliaia di associazioni, club, gruppi che hanno il nobile scopo di voler promuovere l’immagine e la conoscenza del nostro territorio, delle sue peculiarità, del suo patrimonio artistico e culturale. Ogni anno, come è facile immaginare, la richiesta di finanziamenti per le più svariate iniziative è enorme, possiamo definirla anche “non quantificabile”. Migliaia di richieste che spesso superano anche la fantasia.Ho scelto tre delibere come esempi, ponendo alcuni interrogativi alla Giunta Regionale: la n. 1186/2010 che stanzia 100 mila euro per il “Lucaniafolkfestival” al Comune e alla Pro Loco di Satriano di Lucania, la n. 1327/2010 con 15.000 euro per spese di allestimento per il Pollino Music Festival, ben 10.000 euro per l’allestimento del “progetto di promozione ambientale” al comune di Chiaromonte e 10.000 euro per l’allestimento e la promozione de “la Basilicata verde a Berlino” a favore dell’associazione Identità Lucana e la delibera 1372/2010 che dà ben 50mila euro all’emittente Telenorba per una singola puntata a Matera della trasmissione “Battiti Live”. Quali sono i criteri e i parametri di

selezione? Ultimamente sono di moda attività di Marketing Territoriale, dai convegni alle relazioni. Abbiamo chiesto al governo regionale se esista una cabina di regia che valuti complessivamente tutte le richieste di finanziamento che abbiano come fine “vendere il territorio”, se esiste uno specifico studio di marketing territoriale o di comunicazione integrata riguardante la Basilicata per individuare quale tipologia di iniziative o territori siano da privilegiare o sostenere nella promozione e pubblicità. E se ci siano statistiche, studi, dati qualitativi e/quantitativi che diano riscontro del feed-back ossia del controllo dell’efficacia della promozione territoriale come impatto e conoscenza della Basilicata e come percezione della sua immagine. Personalmente siamo scettici che tutto questo esista, ma speriamo di sbagliarci nel credere che sia lasciato tutto all’improvvisazione o alla valutazione estemporanea nei migliori dei casi, oppure alla scelta fatta attraverso “parametri culturali” come la vicinanza, la filiera o l’appartenenza a questa o a quella consorteria politica. Attendiamo un “feed back” alla nostra interrogazione consiliare

BOX1Riforma per il Parco archeologico chiese rupestriTaglio dei costi inutili di rappresentanza e potenziamento della struttura come centro di educazione ambientale. Sono questi i principi contenuti nell’interrogazione presentata a De Filippo sulla riforma del Parco delle Chiese Rupestri, ente finanziato principalmente con risorse regionali, ma come da classica prassi lucana, spesi male. Basta leggere il rendiconto per l’esercizio finanziario 2009: la Regione ha trasferito 400 mila euro. Peccato che nel leggere le voci in dettaglio si nota che le risorse sono impiegate per il 75% per finanziare spese non funzionali alla mission del Parco. Ben 140 mila euro per il funzionamento degli organi istituzionali (amministratori e sindaci), 22 mila per spese dell’attività amministrativa, 131 mila per spese del personale, mentre solo 15 mila sono utilizzati per promozione e marketing territoriali e 94 mila per la

gestione e il funzionamento (di cui 34 mila per il risanamento ambientale e 60 mila per la gestione del Cea).

BOX2Un bando per scegliere il consulente della film commissionBen venga la “Film Commission Basilicata”, anche se in ritardo rispetto ad altre regioni, compresa la limitrofa Puglia. Ben venga una fondazione che riesca ad attrarre set e produzioni cinematografiche negli scenari naturali della Lucania che videro già l’opera di maestri cineasti italiani come Pier Paolo Pasolini col suo capolavoro “Il Vangelo Secondo Matteo”, le vicende dei “Basilischi” della Wertmüller, che ha attratto anche una star hollywoodiana come Mel Gibson con la sua “Passione di Cristo” o al recente successo lucano di “Basilicata coast to coast” del lauriota Rocco Papaleo.Bisogna evitare di creare l’ennesimo carrozzone pubblico o di dare l’ennesima consulenza a peso d’oro come ora sembra nelle intenzioni del Governo De Filippo. Non si comprende la logica di investire nella promozione della nostra Regione come location cinematografica servendosi di una consulenza part time di solo otto giorni al mese per 500 euro al giorno. Non è chiaro cosa realmente si voglia fare oppure ci sono altre ragioni per questa scelta che gradiremo conoscere senza giri di parole oppure bizantinismi filosofici.Resto convinto che la professionalità vada ben retribuita, che le competenze vadano ricompensate con il giusto emolumento, ma al contempo ci debba essere anche il lavoro e la produttività continua e continuativa nel tempo, per svolgere con efficacia un’attività di promozione, pubbliche relazioni e marketing territoriale. Non credo che bastino otto giorni al mese per fare tutto ciò. Credo inoltre sia necessario che l’individuazione dell’esperto debba avvenire con un bando pubblico che stabilisca parametri e criteri per la scelta e che dovrà occuparsene a tempo pieno.

CULTURA8

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Un progetto per la Basilicata. É stato l’appello del senatore a vita Emilio Colombo durante il trentennale del terremoto.

Un appello che ci fa riflettere. La classe dirigente di allora aveva una visione programmatica, ma questa? Naviga a vista. E’ quanto emerso anche dalla relazione dell’assessore alle Attività produttive, Erminio Restaino presentata in Consiglio Regionale per la discussione. Premetto che il Consiglio non è stato mai coinvolto in alcun dibattito sul Documento Unitario di Programmazione, nonostante le asserzioni della Giunta contenute nella delibera n. 1105 del 13 luglio. Inoltre, con questa delibera, l’esecutivo ha costituito la Cabina Unitaria della Programmazione Regionale per la redazione del DUP i cui lavori non sono mai iniziati. Restaino più che presentarci una seria pianificazione delle politiche industriali legata all’idea di sviluppo per la Regione e la programmazione delle attività, ci ha presentato un documento classificabile come vademecum, in cui ha evidenziato per sommi capi una breve rappresentazione dello stato economico e del sistema imprenditoriale per passare al solito accenno sulla crisi economica mondiale e le conseguenze che comporta, per chiudere poi con l’elenco della normativa regionale e delle iniziative in itinere e quelle che si vorrebbero mettere in atto. Nel vademecum manca l’elemento essenziale: quale visione e quale prospettiva di sviluppo per la Basilicata. Il sistema industriale ha bisogno di una rete infrastrutturale moderna,

di un terziario pubblico e privato che dà servizi avanzati. Ha bisogno anche di quella economia non materiale che è la conoscenza, il sapere, la creatività. Ben vengano le autostrade informatiche e l’innovazione tecnologica in una Regione dove la banda larga per tutti è un miraggio.Tutto ciò però non emerge. Di contro emergono i tanti fallimenti dei processi di reindustrializzazione dei siti dismessi, dove vertenze antiche come la Standartela, non vedono soluzione. Per non parlare della task force occupazione che si è trasformata nell’ennesimo carrozzone per creare poltrone utili a mantenere gli equilibri tra i partiti o gratificare qualche funzionario.È alla base di una buona politica economica scegliere come allocare le risorse che sono sempre limitate.Inoltre, non ha fatto alcun cenno alla politica energetica. È mancato persino un tentativo di coordinamento tra le politiche nei settori agrari, ambientali, della formazione e dell’incentivazione all’occupazione e agli investimenti nelle infrastrutture e nei nodi di comunicazione e trasporti, quasi siano compartimenti stagni, indipendenti l’uno dall’altro. Coordinamento indispensabile, in quanto non si può parlare di politica industriale e al contempo non parlare di politica per l’incentivo all’occupazione. Questo vademecum manca di idee e prospettive. Manca di un’Anima. Un’analisi corretta non può prescindere dai risultati ottenuti con le passate gestioni, ci voleva qualche numero per conoscere l’entità degli investimenti fatti e i risultati ottenuti. Si dovrebbero analizzare gli errori per evitare azioni, bandi, politiche che non hanno sortito in passato alcuna positività. Bisogna creare la competitività e l’attrattività del territorio. Le imprese investono dove hanno maggiore convenienza: infrastrutture, servizi, qualità della vita, tutela legale, qualità dei servizi pubblici e privati, efficienza e velocità della

pubblica amministrazione, qualità e disponibilità delle risorse umane. Bisogna puntare sulle piccole e medie imprese, definendo un piano di rilancio complessivo delle aree industriali. Creazione di infrastrutture mancanti, detassazione decennale dall’Ici e della tassa sui rifiuti per le nuove iniziative che si localizzano nelle strutture già esistenti, riduzione del costo dell’energia.Diamo corso al credito d’imposta alle imprese con una priorità per le piccole e medie imprese, sia per gli investimenti sia per l’occupazione. C’è la necessità, inoltre, di attuare uno snellimento dei bandi e maggiore operatività delle procedure, di creare una maggiore trasparenza nei meccanismi di aggiudicazione. Mi riferisco in particolare modo agli affidamenti diretti, ai cottimi fiduciari ed alle licitazioni private. Bisogna intervenire nel sistema dei ribassi che di certo non aiuta l’impresa ma neanche la qualità delle opere da realizzare. Bisogna estendere il fondo di garanzia al consolidamento delle passività in essere presso gli istituti di credito ed attuare un conto interessi per gli investimenti legati all’innovazione tecnologica.La politica dei bandi posta in essere in questi anni in molti casi ha creato solo il mero ricambio di macchinari. Così, gli imprenditori hanno investito limitandosi solo ad ammodernare l’impiantistica. In concreto, il ricambio non ha prodotto ricchezza, occupazione, maggiore qualità dei prodotti e innovazione degli stessi. Bisogna finanziare l’innovazione tecnologica che non deve significare maggiore quantità di prodotto, ma nuovi prodotti innovativi.

INDUSTRIA9

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L’occupazione si crea responsabilizzando il mondo imprenditoriale e professionale in un progetto complessivo

di sviluppo del territorio che crei le premesse per l’esistenza dell’impresa. Per questo ho presentato con il collega Mariano Pici un’interrogazione con la quale abbiamo chiesto la sospensione del bando delle work experience, pessimo ammortizzatore sociale e non reale aiuto per l’inserimento all’occupazione. Nessun sviluppo economico si potrà avere senza efficaci politiche del lavoro. Il bando è stato pubblicato senza una discussione o una presentazione in Consiglio. Lo troviamo alquanto vago e a tratti ambiguo in molti punti. Abbiamo chiesto la sospensione, ritenendo che, per prima cosa, bisogna procedere ad un’analisi dei risultati raggiunti con la passata edizione.Così come è stato formulato, basta leggere attentamente i criteri di selezione, per comprendere come sia stata creata una nuova corsia preferenziale per amici e parenti. Il tutto è demandato alla saggezza dei selezionatori, scelti dalla politica, chiamati ad esprimersi sui progetti che saranno valutati rispetto alle locuzioni lessicali quali “poco, abbastanza, perfettamente” oppure “scarso, buono,

ottimo”. Inoltre, abbiamo chiesto la revoca di “un ponte per l’occupazione – percorso di accompagnamento professionalizzante”. Dinanzi ad una situazione occupazionale giovanile drammatica (38% secondo i dati Eurostat), la Regione pone in campo due iniziative che, se analizzate compiutamente, dimostrano come, ancora una volta, l’obiettivo più che ai giovani è finalizzato al sostentamento del sistema formazione nel suo complesso. La richiesta di ritiro della iniziative è maggiormente giustificata da un’attenta analisi dei provvedimenti. Dei 47.000 euro per “Un ponte per l’occupazione” relativi al costo per ogni singolo partecipante, solo 12.000 vengono riconosciuti ai ragazzi attraverso un voucher di partecipazione, un’indennità, vale a dire, di 500 euro per 24 mesi. Mentre gli altri 35.000 euro verranno assorbiti dalla fitta rete di enti e agenzie per la formazione professionale facenti capo alla Provincia di Potenza e di Matera e, non solo quelle. A questo si aggiunge il fatto che il secondo percorso che dovrebbe prevedere la possibilità di attivare l’inserimento al lavoro, decantato dal Presidente De Filippo, mediante l’erogazione ai partecipanti di incentivi all’occupazione in azienda e autoimprenditorialità, è più che altro una dichiarazione di intenti, non essendone stato specificato l’importo, se non attraverso un comunicato stampa del 19 ottobre che parla molto aleatoriamente di una previsione di 10.000 euro.

BOX1La proposta del Pdl per un’occupazione realeUn patto sociale per reali aiuti all’impresa, lo abbiamo proposto al Consiglio Regionale attraverso la predisposizione di un unico provvedimento diretto all’aiuto all’occupazione che ponga l’impresa, il professionista ed il lavoratore al centro del sistema e quali unici interlocutori, utilizzando le stesse risorse rivenienti dai provvedimenti di cui abbiamo chiesto la revoca (work expirience e un ponte per l’occupazione.Il provvedimento deve promuovere le assunzioni a tempo indeterminato di giovani lucani dai 18 ai 35 anni disoccupati o inoccupati, con un vincolo di almeno tre anni presso il mondo professionale e delle piccole e medie imprese operanti nella Regione Basilicata, a fronte di un contributo economico da erogare direttamente al datore di lavoro che copra il 50% della retribuzione erogata per i primi tre anni. Inoltre, devono essere previste clausole di salvaguardia della finalità che si intende raggiungere ovvero l’aiuto all’occupazione.

OCCUPAZIONEUN PONTE PER LA DISOCCUPAZIONENO A PROVVEDIMENTI ASSISTENZIALI

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Petrolio: Operazione Verità. Come gruppo Pdl abbiamo presentato un pacchetto di interrogazioni riguardanti i vari aspetti e criticità nel settore degli idrocarburi in Lucania. Ben nove interrogazioni riguardanti la gestione del petrolio in Basilicata nel tentativo di conoscere la verità su quello che è stato in questi dieci anni di estrazioni. Tutti interrogativi che non hanno mai avuto una risposta chiara, univoca, trasparente.Le interrogazioni riguardano tematiche come i protocolli di intesa con le società petrolifere, i benefici finanziari, le ricadute economiche, il monitoraggio ambientale, l’occupazione nelle aree interessate dalla coltivazione, i cambiamenti della struttura sociale ed economica.L’abbiamo voluta chiamare provocatoriamente “Petrolio: operazione verità” perché il settore in Basilicata ha troppe zone di ombra partendo da come sono utilizzate le royalties da Regione e Comuni e con quali benefici, dal valore economico assoluto e relativo delle stesse, dai motivi perchè i protocolli di intesa siano praticamente disattesi”.L’obiettivo è di portare a conoscenza della pubblica opinione, attraverso l’attività istituzionale, il fenomeno “Petrolio” nelle sue varie letture e angolazioni.Ci siamo accorti che le sacche di opacità nelle informazioni e nella gestione dell’attività sono enormi. Il 18 novembre 1998 la Regione Basilicata sottoscriveva i primi accordi con la società petrolifera Eni Spa per lo sfruttamneto dei suoi grandi giacimenti di oro nero. Seguì poi l’accordo quadro tra Regione Basilicata e la Total, Shell, Esso del 2004. La Basilicata divenne il Texas italiano: il più grande giacimento petrolifero d’Europa su terraferma.

BOX1Buoni benzinaIl Governo regionale non riesce ad accettare che il Governo Berlusconi riesce a portare benefici ai cittadini lucani in maniera diretta come il buono benzina.Questa è la politica del fare: con questo Governo nazionale le royalty sono aumentate dal 7 al 10%, mentre nei vari governi Prodi, D’Alema, Amato nulla si fece per la Basilicata ed i lucani. Il buono benzina è una manovra economica che per il solo anno 2009 vale 33 milioni di euro, destinata ad aumentare nel concreto. Il benefit per i residenti arriva da una scelta nazionale che evita le intermediazioni delle burocrazie locali e sradica alla base la “pressione” di chi è stato sempre capace di far diventare i “diritti” delle concessioni.Il Presidente De Filippo, invece di irritarsi, deve spiegarci come sono stati utilizzati i miliardi di euro che ha gestito in questi ultimi cinque anni. Deve dirci quali benefici hanno avuto i Lucani dalla sua politica ed amministrazione, dovrebbe semmai con statistiche e dati economici parlarci dell’andamento dell’economia, dello sviluppo, della qualità della vita in Basilicata.

BOX2Mozione sviluppo sostenibile. Gli sprechi di De Filippo “coperti” dalle royaltiesSoldi trasferiti annualmente dall’Eni alla Regione per finanziare progetti destinati allo “Sviluppo sostenibile” (2.065.827,60 di euro) e la “Gestione del sistema di monitoraggio ambientale” (3.098.741,39 di euro) e utilizzati, invece, per interventi di forestazione gestiti dalle Comunità Montane. Abbiamo presentato una mozione sui piani di attuazione dei due progetti previsti nel protocollo di intenti approvato nel 1998 tra Regione Basilicata ed Eni spa. Con la mozione si richiede espressamente di non modificare la destinazione delle risorse spettanti per l’anno 2011, così come accaduto negli anni 2009 e 2010 e contestualmente impegnare la Giunta Regionale a presentare, entro 30 giorni in Consiglio Regionale, i progetti

attuativi per il medesimo anno. Con le delibere 1023 e 1525 del 2009 e la 1638 e 1674 del 2010, le risorse annue trasferite dall’Eni per finanziare i progetti vengono stornate per finanziare i progetti relativi alla “Compensazione ambientale”.La decisione assunta dalla Giunta trova le sue ragioni nell’esaurimento delle risorse versate dall’Eni fino al 2008 per finanziare i progetti di “Compensazione ambientale”. L’accordo del 1998 prevedeva un versamento annuale di 11 miliardi di vecchie lire per dieci anni.Caso strano, esaurite nel 2008 queste risorse, vengono sbloccate nel 2009 con degli appositi protocolli integrativi in quanto erano soggette a delle condizioni sospensive (Comitato Paritetico Regione Basilicata - Eni/Shell del 27/02/2009 e 30/09/2010), quelle destinate allo Sviluppo sostenibile ed alla Gestione del sistema di monitoraggio ambientale. Però, le risorse così liberate, vengono immediatamente stornate in favore del finanziamento dei programmi di “forestazione”.E’ emblematico che la Regione Basilicata non abbia un progetto strategico di politica ambientale. Infatti, invece, di provvedere con altre risorse di bilancio a finanziare il piano di forestazione, si arriva addirittura a variare il protocollo di intesa sottoscritto con l’Eni. Il Presidente De Filippo preferisce congelare e non programmare su questioni strategiche per l’ambiente e investire su ipotesi di sviluppo della green ecology. Un ennesimo caso di spreco di danaro pubblico da parte del Governo De Filippo che, in assenza di qualunque progetto politico per la Basilicata, continua ad operare con atti estemporanei mostrando l’incapacità di affrontare problematiche di ampio respiro che abbiano la capacità di incidere positivamente sul futuro dei Lucani e della Lucania.Meno mane che la scusa per il 2011 già è pronta: il Governo Berlusconi taglia, noi (poverini) saremo costretti ad utilizzare le risorse del petrolio per la spesa corrente.

PETROLIO12

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Tempi lunghi per la sanità. Con un’interrogazione consiliare cofirmata con i colleghi del Pdl Mariano Pici e Mario Venezia ho chiesto i tempi di attesa per esami medici e visite specialistiche in strutture pubbliche e private. L’iniziativa istituzionale nasce a seguito di un controllo fatto su quattro strutture, prese a campione: il San Carlo, il poliambulatorio “Madre Teresa” di via del Gallitello, l’Azienda Sanitaria di Matera e il Poliambulatorio Sanitas di Potenza per le convenzionate private. Il controllo comparato ha rilevato una disparità temporale di tempi di attesa per lo stesso esame. La differenza che si riscontra nei tempi di attesa (vedi riquadro sottostante) trova cause anche in altri fattori, quali l’organizzazione dei servizi, la quantità temporale dedicata alle analisi e visite, il personale medico e para medico a disposizione. È nell’interesse della Regione Basilicata migliorare il sistema sanitario nei fatti? Iniziamo a velocizzare e rendere fruibile i servizi, aumentando le ore dedicate alle visite ed agli esami, avendo la forza di far capire alle varie corporazioni, ai difensori di privilegi professionali che al centro del Sistema sanitario vi è il cittadino e la Salute, non i dirigenti, il personale medico o amministrativo, i dipendenti.

BOX1 La contraddizione: tagli ai servizi e finanziamenti ai convegniPeriodo di tagli nella sanità lucana, specie per i servizi ai cittadini o nei confronti di personale precario a cui non viene confermato il lavoro. Però, quando si tratta di convegni, giornate di studio, seminari, pubblicazioni di atti per le aziende sanitarie e ospedaliere o enti pubblici e privati, la lima del governo regionale non arriva. Si stanziano gli stessi soldi degli anni scorsi. Sicuramente i 150 mila euro stanziati dalla delibera di Giunta n. 940 dell’8 giugno a supporto delle attività sopra enunciate non costituisce una somma tale da mandare in deficit la sanità lucana.

BOX2 Un regalo ai medici di famiglia?500 mila euro all’anno per cinque anni per uno studio sui rischi di malattie connesse all’estrazione del petrolio. Uno studio “puntuale” che arriva però, con almeno 10 anni di ritardo. Una mozione per impegnare la Giunta Regionale a sospendere il progetto denominato “Salute e ambiente sperimentazione della rete assistenziale della medicina generale in collaborazione con la federazione italiana medici di famiglia sezione di Potenza” che consiste nella sorveglianza sanitaria delle popolazioni residenti nelle zone di estrazioni petrolifere (31 i comuni interessati per 62 mila abitanti assistiti da 62 medici di medicina generale). Un progetto di ricerca doppione, sovrapponibile a quelli di altri enti (Arpab) e uffici regionali (ufficio politiche della prevenzione-osservatorio epidemiologico) preposti alla raccolta di dati sullo stato di salute dei cittadini di quelle aree. Tra le voci, quasi un milione di euro per il compenso ai medici per 5 anni, oltre a quelle per la centrale d’ascolto e segreteria amministrativa (90 mila euro), per il comitato scientifico (120 mila) e quelle del laboratorio (360 mila) e per l’area tecnologica e informatica (320 mila). Una tecnologia che costa: licenze dei software informatici e la formazione (124 in aggiunta ai 113 mila). Un regalo ai medici di base, pochi mesi prima della campagna elettorale?

ESAMI S. CARLO POL. GALLITELLO ATTESA ASM POL. SANITASECO ADDOME 98 giorni 79 giorni 43 giorni 7 giorniTAC ADDOME CON MEZZO DI CONTRASTO 36 giorni 42 giorni 92 giorni 14 giorniTAC TORACE 36 giorni 42 giorni 92 giorni 3 giorniRM TORACE 98 giorni 120 giorni 40 giorni Non eseguonoRM CON MEZZO DI CONTRASTO 40 giorni 154 giorni 85 giorni A pagamentoECO DOPPLER TSA 98 giorni 90 giorni 264 giorni 6 giorni

TOMOSCINTIGRAFIA MIOCARDICA(PET) DI PERFUSIONE 399 giorni - 85 giorni 15 giorniPROVA DA SFORZO CARDIORESPIRATORIA 40 giorni 6 giorni 114 giorni A pagamento

VISITE SPECIALISTICHEREUMATOLOGIA 169 giorni - 40 giorni Non eseguonoVISITA CARDIOLOGICA 85 giorni 76 giorni 132 giorni A pagamentoVISITA OTORINOLARINGOIATRICA 33 giorni 2 giorni 97 giorni A pagamentoVISITA ORTOPEDICA O TRAUMATOLOGICA 64 giorni 40 giorni 254 giorni A pagamentoVISITA NEUROCHIRURGICA 149 giorni - - Non eseguono

SANITÀ13

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Tagli? Solo slogan. Si tratta solo di dichiarazioni ad effetto sulla razionalizzazione della spesa pubblica, facendo passare la

potatura di qualche fogliolina come lo sradicamento dell’albero del malcostume e dello sperpero. Una strategia che si è subito evidenziata ad inizio legislatura, quando tramite l’annuncio satellitare del portavoce di De Filippo si comunicava al mondo intero che gli assessori avrebbero comperato i quotidiani a loro spese per un risparmio di 23 mila euro. Oppure quelle notizie che nell’immaginario collettivo potrebbero far pensare ad un cambio di rotta, come la riduzione del 10% votata da tutto il Consiglio Regionale

Dalle questioni più regionali a quelle più locali e, in modo specifico alla mia comunità. Ho accolto con

favore la decisione della Regione Basilicata a stanziare 15 mila euro per sistemare la strada che collega Avigliano al piccolo borgo di Pisciobellico danneggiata a causa di piccoli smottamenti. Sulla questione sono intervenuto personalmente con un’interrogazione presentata al Presidente De Filippo. Un ringraziamento all’assessore alle Infrastrutture Rosa Gentile che è intervenuta in modo rapido sulla situazione di disagio. Quando le questioni stanno a cuore, non esistono divisioni. Al Sindaco Vito

dell’indennità di carica. Un atto giusto e simbolico.In realtà, la moda del risparmio che solo oggi contagia tutti, ha scatenato una gara a chi è più bravo, ma oserei sottolineare soprattutto a parole e non nei fatti. Basta pensare che la maggioranza con l’assestamento approvato a fine luglio ha ridotto di solo 7 milioni di euro le spese previste dal bilancio regionale 2010 contro la modica cifra di circa 4 miliardi di entrate. Vige il principio della contraddizione: l’Esecutivo regionale se con una mano dice di tagliare gli sperperi con l’altra spende nel più assoluto silenzio. Esempio? L’acquisto di sei nuove auto blu per la modica cifra di 231.480 euro da dare in dotazione ai componenti della Giunta. Quindi se da un lato si rinuncia ai giornali gratis, dall’altro

non ci si priva a viaggiare in comode poltrone e in macchine lucenti. Cosa dire, altro che lotta agli sprechi. In viale Verrastro farebbero bene a cominciare a risparmiare anche sulle parole, visto che non trovano nei fatti alcuna concretezza. Bastava un minimo di fantasia nelle soluzioni di acquisto e nelle scelte del modello per risparmiare diverse decine di migliaia di euro. Esempio concreto: bastava comprare una Fiat croma che costa 25mila euro, risparmiandone ben 78mila e assicurandosi la stessa efficienza e sicurezza. Inoltre, sarebbe stato un piccolo gesto, visto i tempi di crisi, una simbolica riduzione del compenso previsto per la carica di Portavoce che percepisce 70 mila euro.

SPRECHIPAROLE, PAROLE, PAROLE...

AVIGLIANOLA MIA CITTÀ

Summa ho dichiarato espressamente, con una lettera pubblica, il mio impegno a collaborare se questo si traduce in più benessere e servizi utili alla collettività lasciando da parte steccati ideologici e appartenenze. Lo dimostra la collaborazione sulla vicenda Apof-il. È una sede con laboratori specializzati nell’artigianato artistico e che ha il vantaggio di un know how che arriva da secoli di tradizioni delle arti e delle maestranze aviglianesi. C’è da dire, però, che questa situazione che si è creata è frutto di una mancata politica nel settore formativo che ha prediletto le filiera alla qualità, i corsifici invece che sostenere una formazione ancorata alle realtà produttive. Bisogna pensare a una formazione che tenga conto delle esigenze del mercato e non assecondare gli appetiti

dei formatori di professione. Altra questione di cui mi sono occupato, la mancata presentazione, da parte dell’amministrazione Summa, del regolamento urbanistico che sta penalizzando le aziende, tra cui quelle agricole che avendo partecipato alle varie misure del Psr 2007-2013 hanno legittimamente previsto interventi di miglioramento delle proprie attività. Inoltre sono intervenuto personalmente sulla proposta di realizzare due ecocentri di cui uno in località Piano del Conte (vedi pagina ambiente). Continuerà il mio interessamento sulle questioni che riguardano Avigliano e come vice coordinatore del Pdl di Basilicata per tutti i 131 borghi lucani.

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Riforma Gelmini, diritto allo studio, master: sono solo alcune delle tematiche che riguardano il pianeta scuola.

La riforma Gelmini è una riforma che punta a razionalizzare ed ottimizzare le risorse e a migliorare la formazione dei giovani. Per anni la scuola è stata il magazzino dei disoccupati. Mancano gli studenti e bisogna tagliare gli insegnanti. Ho sollecitato il Presidente De Filippo ad attivarsi per creare le possibilità di ampliare l’offerta didattica dell’Università degli studi della Basilicata, nel modo specifico alla facoltà di economia offrendo

Strani modi di promuovere la Basilicata. Esempio? La “singolare” azione di comunicazione istituzionale

attuata dal Presidente De Filippo lo scorso 13 agosto a Rimini. Quattro ragazze universitarie, in divisa bianca addobbata con logo della Regione Basilicata hanno distribuito ai villeggianti 150 mila opuscoli che decantavano le lodi sull’utilizzo delle risorse pubbliche fatte in questi anni di amministrazione rossa. Tutti noi, anche chi come me riveste il ruolo di consigliere regionale, è venuto a conoscenza dell’iniziativa attraverso la stampa. Francamente sono rimasto colpito in modo negativo da questa iniziativa denominata “Siamo Meridionali, non Straccioni” che mi è

la possibilità agli studenti di completare la loro formazione in Regione, mentre ora sono costretti a rivolgersi ad altri atenei, con aggravio di spese di viaggio, vitto, alloggio e via di seguito.La nostra regione è diventata la terra della formazione per le società di formazione, si inventano master privati improbabili per la realtà economica lucana e consentitemelo anche di dubbia qualità. A mio parere il principale canale di Cultura, di Formazione, di Specializzazione e Ricerca è costituito sempre dagli Atenei, il resto ben venga, ma che sia qualità. Sono dieci mesi, dal 17 febbraio, che gli uffici dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio di Matera sono chiusi per mancanza

apparsa più che realmente utile solamente goliardica, che rivela una sindrome da comunicazione paesana che ha coinvolto il nome di una Regione e non un singolo politico. Tutto nasce per un’ipotetica offesa lanciata dal Ministro Tremonti verso le Regioni del Sud che evidenziava l’incapacità dei politici di sapere spendere bene le risorse disponibili. L’iniziativa estiva della Giunta Regionale di Basilicata ha purtroppo confermato le ragioni del Ministro dell’Economia: oltre al pessimo gusto, abbiamo assistito all’ennesimo sperpero di risorse finanziarie in opuscoli, gadget, onorario per le studentesse lucane che hanno partecipato alla divulgazione, più varie ed eventuali. Probabilmente il tutto si giustifica dalla circostanza che De Filippo tenta di costruirsi una visibilità nazionale nella speranza di qualche salto nell’agone italiano. Altra promozione, la partecipazione della

di personale. Presso l’Ardsu il personale è solo ed esclusivamente dipendente della Regione Basilicata. È un paradosso che un Ente con circa 900 dipendenti e una pletora imprecisata di precari, co.co.co, super consulenti ed esperti vari, da 10 mesi non sostituisce i due dipendenti in forza all’Ardsu di Matera e sancisce, di fatto, la chiusura degli uffici e dei servizi, oltre la classificazione tra universitari di serie A, iscritti al polo potentino e quelli di serie B iscritti al polo materano.L’Ardsu, quindi indirettamente la Regione, continua a pagare 16.000 euro annui di fitto per dei locali che sono chiusi.

Regione Basilicata con un’imbarcazione chiamata “Basilicata” alla regata “Giro d’Italia a vela”, l’evento ideato dal velista Cino Ricci.Ben venga qualunque iniziativa che possa far affluire turisti in Lucania, ma credo che il mondo nautico sia un segmento di elites nel variegato mondo del turismo e non credo che questa sia la soluzione ideale per attrarre visitatori.Davvero basta solo aver gareggiato in una delle tante regate che si fanno in Italia, per portare migliaia di turisti ad apprezzare le bellezze della nostra Lucania? In un’interrogazione ho chiesto quale sia l’ammontare dettagliato della spesa dell’operazione barca “Basilicata”, costi diretti da parte di Regione e ApT ed indiretti grazie ai contributi delle compagnie petrolifere.

SCUOLAUNA RIFORMA EFFICIENTE ED EFFICACE

TURISMOUNA PROMOZIONE DA SPIAGGIAA “GONFIE VELE” IL TURISMO LUCANO

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PROSPETTIVETANTI BUONI PROPOSITI SOTTO L’ALBEROASPETTANDO IL 2011Trecentossessantacinque giorni di...azione politica, militanza e organizzazione. Non è un banale messaggio d’auguri che si invia la notte della vigilia di Capodanno a amici e parenti. E’ il buono proposito per un 2011 che guarda alla ripresa economica e che vuole essere da stimolo ai tanti giovani, ai precari, ai disoccupati e alle famiglie lucane. Sono questi i pilastri portanti per costruire un partito forte e ramificato sul territorio. Un partito che ascolta la voce dei cittadini, che ne porta le istanze nelle aule consiliari, che cerca di trovare soluzioni e risposte, che guarda in avanti con l’obiettivo di dare speranza ai tanti militanti e simpatizzanti per un futuro migliore. Un’impresa titanica, ma la passione e la voglia di fare non mancano agli uomini e alle donne del Pdl che, non si sottrarranno a questa grande prova di responsabilità per il bene comune. Con il vostro aiuto, sono convinto che possiamo pensare a un progetto reale per la Basilicata, a uno sviluppo sostenibile e essere competitivi sul mercato. Non sarà facile scardinare un sistema consolidato, di filiere partitiche ed economiche. Non sarà semplice tagliare i fili con il passato, ma come forza politica dell’opposizione

abbiamo il sacrosanto dovere di vigilare sugli atti amministrativi e proporre idee per costruire una società con pari opportunità dove meritocrazia e trasparenza non siano parole desuete. Vogliamo essere il partito del fare, cominciando dalle piccole azioni. Immagino il partito come un grande mosaico dove le tessere sono le professionalità, le competenze, i valori che s’incastrano e condividono principi e idee per inaugurare una nuova stagione. E’ l’ora di un terremoto culturale, di una scossa che risvegli le coscienze assopite, dell’attivismo di chi per troppo tempo è rimasto lontano dai luoghi della politica delegando a terzi. E’ l’ora di tornare a coinvolgere i cittadini, a renderli partecipi della vita collettiva perché in tanti possiamo dire no a una fase di stagnazione e di sonnolenza. È l’ora di riavere fiducia nelle istituzioni, di cambiare la rotta rossa impressa dai governi del centro sinistra. È l’ora di una svolta perché saremo noi a costruire le condizioni della società del domani. Abbiamo una grande responsabilità per le generazioni future e verso noi stessi. Io continuerò la mia azione politica e istituzionale con altrettanto impegno e costanza come ho fatto finora. Il patto con gli elettori, gli impegni presi per chi ha creduto in noi, nell’alternativa a un Governo senz’anima, devono essere rispettati. Bisogna pensare a una società moderna, dinamica,

del terzo millennio, immaginando servizi qualificati nei vari settori: dall’agricoltura, alle attività produttive, alla sanità. Non si può pensare di avere tutto e dappertutto. Efficienza e razionalizzazione sono i principi da tener presente anche in una riforma del sistema sanitario. Bisogna avere centri specialistici facilmente raggiungibili con una rete di velocità che permetta tutto ciò in poco tempo, evitando duplicazioni e sprechi di risorse. Non ci può essere mediocrità perché al centro di tutto c’è il malato con i suoi diritti e le sue esigenze. Per l’agricoltura si deve lavorare per una riforma della governance. Gli enti sub regionali devono avere ruoli da supporto al settore e non essere più carrozzoni a sostegno della politica e dei voti in campagna elettorale. Per attrarre sviluppo bisogna essere competitivi attrezzandosi con infrastrutture e strumentazioni innovative. Bisogna crederci e continuare a percorrere la strada del fare. E’ l’unica alternativa possibile alla sonnolenza e all’assuefazione del centro sinistra.

Buon 2011Gianni ROSA

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2010 2015 [email protected]

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