Viva fellini

2
Amarcor è il ritratto carnevalesco della Rimini dei primi anni ‘30 col fascismo trionfante, l’apparizione notturna del transatlantico Rex, il passaggio delle Mille Miglia, la visita allo zio matto e la bella Gradisca. Vent’anni dopo I vitelloni F. Fellini torna in Romagna con un film della memoria e della nostalgia. La parte fuori dal tempo è più felice di quella storica. Umorismo, buffoneria, divertimento, finezze, melanconia in poche parole un “circo” della ritualità sociale tra i ricordi di gioventù del regista che nella sua mente assumono forme caricaturali. 28/08 - Amarcord Il Progetto Daedalus col patrocino del comune di San Pietro a Maida PRESENTA Rassegna cinematografica dedicata al grande maestro del cinema italiano Palazzo della cultura ore 21:00

description

Rassegna cinematografica dedicata al grande maestro del cinema italiano

Transcript of Viva fellini

Page 1: Viva fellini

Amarcor è il ritratto carnevalesco della Rimini dei primi anni ‘30 col fascismo trionfante, l’apparizione notturna del transatlantico Rex, il passaggio delle Mille Miglia, la visita allo zio matto e la bella Gradisca. Vent’anni dopo I vitelloni F. Fellini torna in Romagna con un film della memoria e della nostalgia. La parte fuori dal tempo è più felice di quella storica. Umorismo, buffoneria, divertimento, finezze, melanconia in poche parole un “circo” della ritualità sociale tra i ricordi di gioventù del regista che nella sua mente assumono forme caricaturali.

28/08 - Amarcord

Il Progetto Daedalus col patrocino del comune di San Pietro a Maida

PRESENTA

Rassegna cinematografica dedicata al grande maestro del cinema italiano

Palazzo della cultura ore 21:00

Page 2: Viva fellini

19/08 - Che stranochiamarsi Federico

In una Roma rifigurata attraverso le pagine dei rotocalchi, la frenesia del divismo e il razionalismo dell’urbanizzazione, Fellini fa muovere in lungo e in largo il personaggio di Marcello Rubini, giornalista bello e amato quanto invisibile e inetto. Mastroianni crea la figura di un viveur tragico e insoddisfatto: un intellettuale meschino che vive nella mondanità e sulle spalle di essa, tanto frustrato dall’imbastardimento delle proprie aspirazioni letterarie quanto indolentemente appagato dall’incapacità a opporvi resistenza. Un affresco delle varie realtà socio-economiche della Roma di quegli anni.

21/08 - La dolce vita 26/08 - 8 e mezzo

Firmato da Ettore Scola, una tra le figure più incisive del cinema italiano.In occasione del ventennale della morte di Federico Fellini, Ettore Scola ci racconta il suo incontro col grande maestro del cinema, in una sorta di album di immagini e di memorie. Un ritratto che nelle intenzioni del suo autore vuole essere gioioso come lo era il regista riminese. Sul filo dei ricordi, Che strano chiamarsi Federico - Scola racconta Fellini regala un’originalissima e personale lettura di Fellini. Un film che rifugge i toni nostalgici, per privilegiare il tono ironico e lieve di un “grande Pinocchio” che non è mai divenuto un “bambino perbene”.

Un film sulla confusione e sul disordine della vita. Uno dei massimi contributi a quel rinnovamento dei modi espressivi e alla rottura della drammaturgia tradizionale che ebbero luogo nel cinema a cavallo tra gli anni ‘50 e i ‘60, rinnovamento che Fellini aveva già cominciato con La dolce vita. Personaggi memorabili e sequenze d’antologia. Il suo vero contenuto è la fitta trama dei rapporti di Guido (Mastroianni, qui più che mai alter ego di Fellini) con la moglie e l’amante, con l’ambiente di lavoro e gli estranei, con i guru della Chiesa e della Critica, col passato e l’avvenire, con sé stesso. Il tentativo di un autoritratto in forma fantastica.