VIDEO SULLA SICUREZZA ALIMENTARE - alescatta.it · Anno Scolastico 2014 - 15 SCIENZA UNDER 18 -...
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Istituto Statale d'Istruzione Superiore
Tecnico Tecnologico “G. Galilei” di Gorizia
Classi 2AEE, 2AIT e 2AMMAnno Scolastico 2014 - 15
SCIENZA UNDER 18 - EDIZIONE 2015
VIDEO SULLA SICUREZZA
ALIMENTARE
Con il Patrocinio di
European Food Safety Agency
Indice
Prefazione ...................................................................................................... 3
Video 1: cooperazione scientificasulla sicurezza alimentare ............................................................................... 4
Video 2: valori nutrizionali di riferimento ......................................................... 5
Video 3: rischi emergenti ................................................................................. 6
Video 4: virus di origine animale ...................................................................... 7
Video 5: la salmonella ...................................................................................... 8
Video 6: la listeria ............................................................................................. 9
Video 7: contaminanti chimici nel cibo ............................................................ 10
Video 8: livelli di sicurezza dellesostanze chimiche nel cibo ............................................................................... 11
Video 9: i pesticidi ............................................................................................. 12
Video 10: ispezione delle carni .......................................................................... 13
Video 11: resistenza agli antibiotici ................................................................... 14
Video 12: genotossicità ...................................................................................... 15
Video 13: OGM animali ....................................................................................... 16
Video 14: OGM vegetali ...................................................................................... 17
Video 15: che cosa sono gli enzimi? ................................................................... 18
Video 16: l'acrilamide .......................................................................................... 19
Video 17: il furano ............................................................................................... 20
Video 18: la salute delle api ................................................................................ 21
Video 19: il benessere degli animali .................................................................... 22
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Prefazionedi Alessandra S.
In occasione del festival scientifico Scienza Under 18, edizione 2015, che si svolge
a Monfalcone dal 7 al 9 maggio 2015, le classi 2AEE, 2AEE e 2AMM dell'ISIS "G.
Galilei" di Gorizia presentano, in questa pubblicazione, i testi di una serie di video
sulla sicurezza alimentare. I video saranno proiettati nel corso del festival e sono
stati girati sulla falsa riga di quelli prodotti dall'EFSA (European Food Safety
Agency) per la divulgazione della cultura della sicurezza alimentare. Partecipando
al progetto didattico online “Scienzattiva.eu”, organizzato dall'Università di Torino,
gli studenti sono venuti a conoscenza dell'esistenza del canale Youtube "Capire la
scienza", curato da EFSA, in cui vengono spiegati ai cittadini in modo molto
semplice e chiaro alcuni argomenti di carattere scientifico rigurdanti la sicurezza
alimentare. Gli studenti dell'ISIS "G. Galilei" hanno apprezzato il compito loro
assegnato di riprodurre in italiano i video di EFSA, questo perchè hanno potuto
migliorare alcune competenze: la capacità di espressione, la disinvoltura nella
comunicazione davanti ad una telecamera, la capacità di tradurre i testi
dall'inglese e le utili e importanti conoscenze sull'alimentazione che ogni cittadino
europeo dovrebbe avere. Siamo anche lieti di presentare questo progetto in
concomitanza con la giornata dedicata alla Festa per l'Europa, che si celebra il 9
maggio. Infine ci auguriamo che nell'anno di EXPO 2015, dedicato al tema
"Nutrire il pianeta. Energia per la vita", le giovani generazioni possano acquisire
anche attraverso la scuola il valore della sana, buona e sicura alimentazione.
Buona visione!
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Video 1: cooperazione scientifica sulla sicurezza alimentare
di Luca A. , Giacomo A. e Murilo L.
La cooperazione scientifica dell'EFSA ha come obbiettivo principale quello di
garantire ai 500 milioni di europei il consumo di alimenti sicuri. Per rendere ciò
possibile l'EFSA con i suoi partners europei, con le organizzazioni scientifiche e
con i singoli esperti, agisce attraverso gli stati membri europei. EFSA infatti lavora
a stretto contatto con le autorità nazionali responsabili della sicurezza alimentare
che si riuniscono in un foro consultivo per avvisare di eventuali comparse di nuovi
rischi alimentari, garantendo agli Europei un'alimentazione sicura. Per rendere
efficace questo sistema di lavoro, gli stati membri devono informare
tempestivamente di eventuali “punti di focolaio” e l'EFSA ha l'incarico di
condividere subito le informazioni ricevute e di utilizzare immediatamente tutti gli
strumenti in grado di risolvere gli eventuali pericoli. Inoltre la cooperazione con gli
stati membri permette di raccogliere dettagliate informazioni, consentendio agli
esperti dell'EFSA di capire la frequenza dei pericoli, a causa dei quali gli alimenti
possono essere contaminati. Un'altra importante collaborazione scientifica è
quella con le principali organizzazioni scientifiche con le quali l'EFSA stipula
contratti e garantisce finanziamenti che operano nell'interesse pubblico. Un ultimo
meccanismo che l'EFSA attua per potenziare la cooperazione scientifica a tutela
della salute dei cittadini è quello di cercare la collaborazione e il supporto di
specialisti ed esperti scientifici europei e mondiali in tema di alimentazione. Le
nuove conoscenze e informazioni ottenute dagli esperti vengono inserite in un'
enorme banca dati grazie alla quale la cooperazione diventa ancora più efficace.
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Video 2: valori nutrizionali di riferimento
di Riccardo C. , Jacopo G. e Matteo T.
Salve, sono Jacopo e oggi vi voglio parlare dei valori nutrizionali di riferimento. Come si
sa, alcuni alimenti fanno bene alla salute e aiutano a prevenire le malattie. Oggi gli
scienziati concordano sul fatto che una dieta sbagliata e la scarsa attività fisica possono
dar luogo ad una serie di patologie croniche come ad esempio l'obesità, le malattie
cardiovascolari e il diabete. L'uomo ha bisogno di diverse sostanze nutritive per rimanere
in piena salute. Una sostanza nutritiva è un componente del cibo, come per esempio le
proteine. Ogni sostanza nutritiva svolge determinate funzioni nell'organismo. I
macronutrienti, come ad esempio i carboidrati, devono essere assunti in quantità
abbondanti mentre per i micronutrienti, come le vitamine, sono necessarie quantità
ridotte. Il quantitativo di sostanze nutritive per avere una dieta equilibrata si chiama
“fabbisogno nutrizionale” e dipende dall'età, dal livello di attività fisica e dallo stato
fisiologico di una persona, ad esempio una gravidanza per le donne. Il vegetariani ad
esempio assumono meno ferro tramite la dieta, rispetto alle persone che mangiano
carne. Di tutte queste informazioni si tiene conto quando vengono stabiliti i valori dietetici
di riferimento (GDA = Guideline Daily Amounts). Essi esprimono i quantitativi di macro e
micro nutrienti che è necessario assumere per vivere una vita sana. Gli esperti in materia
di alimentazione dell'EFSA sono giunti alla conclusione che un apporto giornaliero di 25 g
di fibre alimentari negli adulti è sufficiente per avere una normale funzione intestinale.
Hanno inoltre stabilito che alcuni acidi grassi dovrebbero essere il più possibile limitati, al
fine di risurre il rischio di malattie cardiovascolari. Gli esperti dell'EFSA valutano il
rapporto tra l'assunzione di una sostanza nutritiva, lo stato nutrizionale dell'organismo
ela salute umana. Lo scopo è di individuare un indicatore adeguato per il fabbisogno
nutrizionale. Chi utilizzerà questi valori dietetici di riferimento e a quale scopo? Questi
possono essere usati dalla Commissione Europea o dagli stati membri dell'Unione
Europea per sincerarsi che le informazioni presenti sulle etichette dei prodotti alimentari
siano veritiere e comprensibili ai consumatori. Possono essere anche usati per la
pianificazione di una dieta o per predisporre delle linee guida, come ad esempio la
“piramide alimentare”, che possono aiutare i cittadini europei a mantenersi sani e in
forma.
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Video 3: rischi emergenti di Marco M. , Gabriele P. e Alessandro Z.
Salve a tutti, sono Gabriele. Oggi parleremo delle attività che l'EFSA sta svolgendo nel
campo dei rischi emergenti. Che cosa sono i rischi emergenti? Sono i pericoli che
potrebbero presentarsi in futuro nella filiera alimentare creando potenziali problemi per la
salute. Con il termine “pericoli” mi riferisco alle sostanze chimiche o a microrganismi
quali batteri e virus. Il nostro interesse è rivolto anche alle sostanze chimiche e i
microrganismi con cui abbiamo già familiarità ma per i quali sono disponibili nuove
informazioni. Un esempio di nuove informazioni potrebbe essere un cambiamento
dell’esposizione a tali pericoli specifici, che potrebbe essere causato dalla scoperta che il
pericolo in questione è presente in un diverso livello della catena alimentare. Si pensi, a
tale proposito, ai batteri che si trovano abitualmente nella carne e nei prodotti a base di
carne e che improvvisamente si rinvengono anche nella frutta e negli ortaggi freschi,
questo caso rientrerebbe nella definizione di rischio riemergente. EFSA si occupa di questi
aspetti a scopo di prevenzione e cerca di prevedere la comparsa di nuove criticità a livello
di sicurezza alimentare. Ciò viene attuato attraverso due diverse attività. La prima è il
monitoraggio delle informazioni, quindi, solitamente la letteratura scientifica, ma anche i
programmi di sorveglianza che sono già in corso in Europa. Una delle tipologie di
informazioni che interessa è costituita dai dati sugli scambi commerciali. In sostanza,
interessa capire quale tipo di beni alimentari è oggetto di scambio e in quali quantità. La
seconda attività è la consultazione di esperti. A tal fine EFSA può contare su due reti
specifiche. La prima rete è costituita da rappresentanti delle autorità per la sicurezza
alimentare di tutta l’Europa e della Commissione europea; la seconda, denominata “rete
delle parti interessate”, è costituita da rappresentanti dell’industria alimentare,
appartenenti all’intera filiera agroalimentare, dal “campo alla tavola”, comprese quindi
anche le associazioni di consumatori. Attraverso questi strumenti EFSA vuole individuare
nuovi aspetti critici per la sicurezza alimentare, in modo da essere preparati. E cosa
possiamo fare per essere preparati? In sostanza, il nostro obiettivo è migliorare la
comprensione di questi aspetti problematici, il che avviene attraverso l’avvio di nuovi
studi di ricerca o programmi specifici di monitoraggio per le criticità che sono state
individuate. L’obiettivo in ogni caso è la prevenzione. Tutte queste attività sono affidate
all’EFSA.
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Video 4: virus di originealimentare
di Omar F. e Lorenzo B.
Ciao a tutti, sono Lorenzo e vi parlerò dei virus a trasmissione alimentare, che
rappresentano la seconda causa di focolai nell'Unione Europea, dopo la Salmonella.
L'EFSA ha pubblicato un'analisi relativa alle conoscenze scientifiche più recenti su questi
virus, che fornisce consigli su eventuali misure per controllare e prevenirne la diffusione. I
virus sono sempre più considerati come un'importante causa di focolai. Nel 2009 i virus
hanno provocato il 19% di tutti i focolai sviluppati nell'Unione Europea, generando oltre
1000 focolai di malattia e colpendo più di 8700 cittadini. Il numero totale di focolai
causati da virus è in aumento dal 2007. Il cibo può fungere da veicolo di trasmissione agli
esseri umani di determinati virus che, in alcuni casi, sono altamente contagiosi e possono
determinare focolai diffusi. Il parere scientifico dell'EFSA ha preso in considerazione il
norovirus e il virus dell'epatite A nei prodotti freschi, nei cibi pronti e nei molluschi bivalvi
quali ostriche, cozze e cappesante, poichè tali alimenti sono classificati come pericoli
prioritari dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. E' stato anche valutato il virus
dell'epatite E, data la sua elevata resistenza nei suini in tutta Europa e la presenza di
prove della sua trasmissione attraverso gli alimenti, malgrado la scarsità di casi clinici
all'interno della UE. Attualmente la cottura accurata è l'unica misura efficace per
eliminare o inattivare il norovirus o il virus dell'epatite A. Anche la carne o il fegato
dovrebbero essere cotti completamente per garantire l'eliminazione di eventuali infezioni
da epatite E. Il parere di EFSA raccomanda di attuare misure atte a controllare la
diffusione di questi virus nell'Unione Europea e non solo. Le raccomandazioni relative alle
misure di riduzione includono l'introduzione di criteri microbiologici per il norovirus nei
molluschi bivalvi, a meno che i prodotti non rechino l'etichetta “da consumare previa
cottura” e l'ulteriore formazione dei venditori . Per prevenire le infezioni di epatite E gli
esperti raccomandano anche di dissuadere le persone con malattie epatiche o deficienze
immunitarie e le donne in stato di gravidanza dal consumare carne e fegato di maiale
poco cotto. Il parere scientifico dell'EFSA contribuisce da informare i gestori del rischio e
può fornire un contributo alle misure di gestione del rischio per il controllo delle infezioni
virali di origine alimentare nell'Unione Europea.
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Video 5: la salmonelladi Luca D. , Enrico F. e Alberto G.
Ciao, mi chiamo Enrico e sono uno studente dell' ISIS Galilei di Gorizia. Oggi voglio
parlarvi delle infezioni da Salmonella nell’uomo. La Salmonella è un agente batterico
responsabile di una malattia, detta salmonellosi, che colpisce più di 100.000 persone ogni
anno nell’Unione europea. I sintomi comuni sono febbre, diarrea e crampi addominali. La
Salmonella si rinviene comunemente negli intestini di un’ampia gamma di animali
domestici e selvatici, con la conseguenza che una varietà di alimenti può rappresentare
una fonte di infezione, primi fra tutti le uova e la carne di suini, polli e tacchini. La
Salmonella può trasmettersi dagli animali all’uomo attraverso il consumo di cibi
contaminati che non sono stati manipolati e cucinati correttamente. Per combattere la
Salmonella è necessario ridurre la presenza del batterio negli animali e nei prodotti
derivati, per rendere il cibo più sicuro per i consumatori. Per proteggere i consumatori, la
Commissione europea ha già adottato un approccio integrato alla sicurezza alimentare
che interessa l’intera filiera agroalimentare, dall’azienda agricola alla tavola, nell’ambito
della quale i responsabili delle decisioni collaborano con gli scienziati per contrastare la
diffusione del batterio. Inoltre, a livello europeo la presenza di Salmonella nell’uomo, negli
animali, negli alimenti e nei mangimi è monitorata con cadenza annuale. Le misure
comuni attuate a livello europeo hanno già permesso di ridurre il numero di casi di
salmonellosi nell’uomo di quasi il 50% negli ultimi cinque anni e si presume che questa
riduzione sia dovuta prevalentemente all’attuazione efficace dei programmi di controllo di
Salmonella negli allevamenti di pollame, in particolare delle galline ovaiole del genere
Gallus Gallus. Oltre alle misure di controllo attuate a livello europeo, si può fare qualcosa
per evitare e prevenire l'infezione da Salmonella cuocendo accuratamente uova e carne,
oltre che attenendosi a norme igieniche di base nella preparazione dei pasti. Per esempio,
lavarsi le mani e tenere gli alimenti crudi separati da quelli cotti.
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Video 6: la listeriadi Domenico M. , Simone N. e Omar V.
Ciao a tutti mi chiamo Simone, sono uno studente dell'ISIS Galilei di Gorizia e oggi
desidero parlarvi delle infezioni da Listeria nell'uomo. La Listeria è un batterio che si trova
nel terreno, nelle piante e nelle acque. Anche gli animali come bovini e pollame, possono
esserne portatori. La sua forma più diffusa può essere dannosa per l'uomo e per gli
animali e provocare un'infezione detta listeriosi. La Listeria è un microrganismo
resistente. Pur essendo una malattia relativamente rara, spesso la listeriosi è grave, e
comporta elevati tassi di ricovero ospedaliero e mortalità. Nel 2011 sono stati segnalati
circa 1500 casi di listeriosi, con un tasso di mortalità del 13% . Il consumo di cibo
contaminato è la principale via di trasmissione per l'uomo. La Listeria può essere
presente in molti alimenti, tra cui pesce affumicato, affettati e formaggi. Nelle persone
infette i sintomi variano da lievi sintomi influenzali, come nausea, vomito e diarrea, a
infezioni più gravi, come meningite e altre infezioni gravi. I gruppi più vulnerabili sono le
donne in gravidanza , gli anziani e i neonati oltre che le persone con un sistema
immunitario debole. La Commissione europea ha adottato un programma di monitoraggio
coordinato, teso a quantificare la presenza di Listeria negli alimenti e quindi a fornire dati
per valutare il rischio per la salute pubblica. Cosa si può fare per prevenirea la listeriosi?
Si dovrebbe conservare il cibo in maniera appropriata, evitare di conservare in frigorifero
prodotti scaduti, mantenere sempre bassa la temperatura del frigorifero, cuocere
accuratamente la carne, lavare frutta e verdura, lavarsi le mani spesso lavorando in
cucina, lavare coltelli e taglieri dopo aver manipolato cibi crudi.
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Video 7: contaminanti chimici nel cibo
di Fabio F. , Arianit G. e Kenan M.
Salve a tutti, mi chiamo Fabio e oggi vi parlerò della provenienza dei contaminanti chimici
presenti negli alimenti. Tutti gli alimenti e tutti gli esseri viventi sono composti da
sostanze chimiche. Le sostanze nutritive presenti negli alimenti comprendono carboidrati,
proteine, grassi, fibre ed altro. Questi alimenti però possono essere contaminati in
qualsiasi fase della produzione agroalimentare: allo stato naturale, nei metodi di coltura o
di allevamento oppure durante la lavorazione industriale, ma la contaminazione può
verificarsi anche a casa, nei bar o nei ristoranti durante la cottura, dove vengono serviti
gli alimenti. Ma cosa sono esattamente questi contaminanti? Sono delle sostanze con
proprietà tossicologiche indesiderate, che possono provocare effetti non graditi per la
nostra salute e di tutti gli esseri viventi, e si distinguono in due categorie: i contaminanti
naturali provenienti dalla natura e quelli artificiali provenienti dalle attività eseguite
dall'uomo. Quelli naturali provengono dalle piante, per esempio quelle verdi possono
produrre nitrati e dei funghi che generano a loro volta delle tossine come riportato in
questa mappa. Poi ci sono i contaminanti artificiali, prodotti dall'uomo come abbiamo
detto prima, e questi possono essere per esempio i pesticidi per la coltivazione dei
prodotti agroalimentari, ma non scordiamoci che anche i metalli sono presenti
nell'ambiente e anche negli inquinanti. Gli scienziati cercano di stabilire un equilibrio tra
la sicurezza e i benefici della salute dei consumatori.
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Video 8: livelli di sicurezza delle sostanze chimiche nel cibo
di Yuri R. e Michele Z.
Le sostanze chimiche presenti negli alimenti sono per lo più innocue e spesso nutrienti,
ma alcune possono essere nocive, se assunte in misura eccessiva. Prima che le sostanze
chimiche possano essere introdotte intenzionalmente negli alimenti e nei mangimi, gli
scienziati svolgono rigorose valutazioni del rischio per stabilire quali sostanze possono
essere usate in sicurezza e in quali quantità. Lo stesso avviene per i contaminanti chimici
nella filiera alimentare. E allora, qual è il quantitativo "sicuro"? Gli scienziati che valutano
la sicurezza delle sostanze chimiche cercano di stabilire i cosiddetti "valori guida basati
sulla salute" o "valori sicuri". Tali valori definiscono il quantitativo massimo di sostanza
chimica che possiamo consumare in sicurezza ogni giorno o per settimana, o per tutta la
vita. I livelli di sicurezza più comuni sono la DGA, la dose giornaliera ammissibile, e la
DGT, la dose giornaliera tollerabile. La DGA è usata per gli additivi e le altre sostanze
deliberatamente aggiunte agli alimenti. La DGT è impiegata per i contaminanti come gli
inquinanti industriali che possono essere accidentalmente presenti negli alimenti. Come
fanno gli scienziati a stabilire i valori di sicurezza? I valori di sicurezza si basano
sull’esame scientifico di tutti i dati tossicologici disponibili in quel momento su una
determinata sostanza chimica, compresi in genere i test a lungo termine sugli animali. Da
tale esame si individua un punto di riferimento per determinare l'effetto nocivo più grave
negli animali che è ritenuto pertinente anche per l'uomo. Questo valore di riferimento è,
solitamente, un "livello senza effetti avversi osservati", NOAEL in breve , vale a dire la più
alta concentrazione o quantità di sostanza che non causa un effetto avverso rilevabile
negli animali utilizzati nei test. Il livello sicuro viene quindi derivato applicando un fattore
di incertezza di 100: 10 per tener conto delle differenze tra gli esseri umani e gli animali,
e un altro 10 per tener conto delle differenze di sensibilità tra le persone, per esempio tra
adulti e bambini. Cosa succede se questi livelli di sicurezza vengono superati? Il
superamento occasionale di valori guida basati sulla salute, come la DGA e la DGT, non è
necessariamente motivo di preoccupazione in sé, poiché tali valori sono fissati in modo
da tener conto dell'esposizione a una sostanza lungo l'arco di vita. Una metafora utile è
quella dell'argine artificiale. Se l'acqua tracima occasionalmente, non è detto che
provochi danni alle abitazioni vicine. Tuttavia, se i livelli di sicurezza venissero superati
costantemente nel corso del tempo, i responsabili interverrebbero per proteggere i
consumatori.
Video 9: i pesticididi Andrea D. , Veljko J. e Asad Z.
Salve, i nostri nomi sono Andrea, Asad e Veljko e siamo studenti dell'ISIS Galilei di Gorizia.
Siamo qui per parlarvi dei pesticidi e di come possono finire nel cibo che consumiamo. I
pesticidi si usano per proteggere le colture da malattie e organismi nocivi. Sono
considerati importanti per proteggere le colture e garantire le nostre riserve alimentari.
Tutti i pesticidi contengono principi attivi, che sono i loro costituenti fondamentali e fanno
sì che siano efficaci. Può trattarsi di una sostanza chimica o di un microrganismo, come
un batterio o un virus. In alcuni casi le sostanze chimiche agiscono confondendo gli
insetti, in altri casi rendono le coltivazioni meno appetibili per i parassiti. In generale,
tuttavia, agiscono uccidendo gli insetti o i funghi dannosi e le erbe infestanti. I pesticidi
possono essere ampiamente diffusi nell’ambiente, dove possono provocare danni alle
piante e agli animali. In alcuni casi piccole quantità di pesticidi, dette “residui”, possono
persistere negli alimenti che arrivano sulle nostre tavole. Questi residui potrebbero essere
nocivi se presenti a livelli eccessivi. I motivi per cui residui di pesticidi possono essere
presenti negli alimenti sono diversi e numerosi. Per esempio, nelle coltivazioni trattate i
residui possono essere trasportati dal campo alla tavola. I residui possono trovarsi nelle
riserve d’acqua potabile o possono contaminare il suolo o i mangimi animali e, quindi,
arrivare per via indiretta nei nostri piatti. Un pesticida può essere immesso sul mercato
europeo soltanto se è stato scientificamente dimostrato che può essere usato in piena
sicurezza. Ciò significa che può essere impiegato senza avere effetti dannosi per l’uomo o
gli animali e che non provoca danni all’ambiente. È fondamentale che i residui di pesticidi
negli alimenti siano il più possibile limitati e che gli alimenti possano essere consumati in
sicurezza. Ciò è garantito dall’esistenza di livelli massimi consentiti di residui che sono
imposti per legge e monitorati. In Europa circa 67000 campioni di alimenti vengono
analizzati ogni anno per la ricerca di residui di pesticidi. L’Autorità europea per la
sicurezza alimentare collabora con gli scienziati di tutta Europa per valutare gli elementi
disponibili e fornire consulenza scientifica indipendente. In base a questa consulenza, la
Commissione europea decide se autorizzare o meno un principio attivo. Nel 1993, prima
dell’attuale processo di autorizzazione, erano disponibili sul mercato circa 1000 principi
attivi.
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Video 10: ispezione delle carni di Manuel C. e Francesco M.
Buongiorno, sono Francesco e oggi sono qui per parlarvi del processo di modernizzazione
dei metodi di ispezione delle carni. Innanzitutto è necessario assicurarsi che la carne sia
sicura per il consumo. I pericoli più significativi sono rappresentati dai patogeni di origine
alimentare, i contaminanti e i residui chimici. L'ispezione delle carni riveste inoltre un
ruolo essenziale per monitorare alcune malattie dei animali. Dal 2004 l'EFSA fornisce
consulenze scientifiche indipendente sui pericoli della salute riguardo alla produzione di
carne. I metodi tradizionali di controllo visivo sono ormai considerati antiquati. Nel 2010
l'UE ha chiesto all 'EFSA di aggiornare i metodi di ispezione con un approccio scientifico.
L'EFSA ha quindi individuato con precisione i pericoli chimici presenti nelle carni e li ha
classificati secondo il rischio che rappresentano per la salute pubblica. In base a questo
gli scienziati hanno apportato modifiche ai correnti metodi di ispezione e hanno abolito le
tecniche di incisione , ritenute romai inutili . L'obbiettivo di tutto questo lavoro è stato
quello di utilizzare sistemi più sicuri di controllo delle carni e di garantire che arrivino
sempre cibi sicuri sulle tavole . Grazie di avermi ascoltato, saluti a tutti.
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Video 11: resistenza agli antibiotici
di Luca G. e Alessio T.
Gli antimicrobici come gli antibiotici sono comunemente usati sia in medicina per il
trattamento di un ampio ventaglio di malattie infettive. Tuttavia alcuni microrganismi
responsabili dell’insorgenza di malattie hanno sviluppato una resistenza agli
antimicrobici. Se un microrganismo è resistente a un determinato antibiotico, il
trattamento non è più efficace. I batteri resistenti agli antibiotici rappresentano una
crescente minaccia per la salute, in tutto il mondo. L’uso eccessivo o l’abuso di antibiotici
in medicina è considerato responsabile della comparsa e della diffusione della resistenza
agli antimicrobici. Dopo aver trattato gli animali con antimicrobici, i batteri che vivono nel
loro apparato gastrointestinale possono sviluppare una resistenza a un determinato
antimicrobico e successivamente contaminare non solo gli alimenti ma anche l’ambiente.
Gli alimenti possono quindi essere un vettore per la trasmissione di batteri resistenti,
perché i batteri zoonotici vivono nell’apparato gastrointestinale degli animali e perciò
possono essere nuovamente trasmessi dagli animali all’uomo attraverso gli alimenti. Per
combattere la resistenza agli antimicrobici è necessario intervenire a più livelli, è
importante, per esempio, valutare i fattori che possono portare allo sviluppo della
resistenza e della diffusione di batteri resistenti negli alimenti e negli animali, è anche
importante limitare il trattamento con antimicrobici di animali e persone ai casi in cui è
veramente necessario, poiché gli antimicrobici sono strumenti terapeutici estremamente
preziosi, che devono essere impiegati con cautela. Nell’Unione europea i responsabili
delle politiche e gli scienziati stanno collaborando per combattere la resistenza agli
antimicrobici e proteggere i cittadini mediante un’apposita strategia per contrastare tali
minacce. L’Unione europea si attiva anche mediante la cooperazione internazionale per
contrastare la resistenza agli antimicrobici a livello mondiale. Oltre alle misure intraprese
nell’UE da parte delle autorità responsabili della regolamentazione del settore, anche tutti
noi possiamo contribuire a ridurre il rischio di resistenza agli antimicrobici attenendoci a
buone pratiche igieniche in cucina e in casa: per esempio, lavandoci accuratamente le
mani prima di cucinare.
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Video 12: genotossicitàdi Giorgio D. e Petar P.
Oggi vi parleremo di cosa si intende per genotossicità, in poche parole la genotossicità è
la capacità di un agente chimico di danneggiare il DNA. Dei danni al DNA possono
comportare mutazioni genetiche che si trasmettono nel tempo e fra le generazioni.
Queste mutazioni possono portare ad effetti collaterali gravi tra cui malattie ereditarie ed
il cancro. Le genotossine possono essere artificiali o naturali, alcuni esempi sono: il
benzene, usato per creare gomme per auto; i carbammati, usati nei pesticidi. Alcuni
esempi di tipo naturale sono: lo ptaquiloside, che si può trovare nelle felci; gli alcaloidi
pirrolizidinici, prodotti dall' erba. Ma cosa ha a che fare questo con la salute alimentare? Il
cibo può contenere molte sostanze chimiche per via di addittivi, aromatizzanti, pesticidi e
dei confezionamenti. Queste sostanze possono avere una varietà di proprietà
tossicologiche che possono avere effetti su umani e animali. Di solito non sono dannose a
meno che non siamo esposti per un lungo tempo e in modo ravvicinato. Gli scienziati ci
salvaguardano da questi effetti stabilendo livelli di sicurezza che informano sul loro uso
nel cibo. Siccome anche una singola molecola genotossica può dare inizio a dei danni a
lungo termine alla salute nessuna quantità può essere considerata sicura. Questo è il
motivo per cui queste sostanze non possono essere inserite nel cibo. Per esempio un
colororante del cibo chiamato rosso 2G (E128) è stato bandito in Europa perchè degli
scienziati hanno scoperto che nell' organismo veniva trasformato in una possibile
genotossina. Ma come fanno gli scienziati a sapere se una sostanza è genotossica?
Vengono fatti esperimenti speciali sulle sostanze usate nelle catene alimentari, di solito
gli esperimenti di laboratorio sono sufficienti, ma potrebbero essere richiesti altri
esperimenti soprattuttto se la sostanza è potenzialmente genotossica. Per le sostanze
usate in nuovi prodotti i risultati devono dimostrare inequivocabilmente che la sostanza
non è genotossica. I programmi di monitoraggio controllano la presenza nel cibo di
contaminanti atmosferici come le micotossine. Può capitare che gli scienziati chiedano di
rivalutare alcuni prodotti gia esistenti se nuove informazioni diventano disponibili.
Autorità come l' EFSA studiano questi test e monitorano i dati così da dare consigli
scientifici alla Commissione Europea e agli stati membri, questi ultimi usano questi
consigli per prendere le adeguate misure e proteggere i consumatori.
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Video 13: OGM animalidi Stella F. e Francesco F.
Salve, sono Stella e oggi vi parlerò degli organismi geneticamente modificati, gli OGM.
L’OGM è un organismo il cui materiale genetico è stato modificato in laboratorio in modo
da ottenere un nuovo organismo diverso da quello che si trova in natura. Adesso vi farò
un esempio di come gli scienziati possono creare un OGM: si prende una piccola parte del
filamento di DNA e si immette dentro il cromosoma del nostro animale. Così, in questo
modo, si crea un OGM. Al momento, nel mercato europeo, non ci sono prodotti derivati da
animali OGM. Ad esempio il salmone OGM cresce molto più velocemente del salmone non
OGM. Adesso si sta lavorando per renderlo immune alle malattie. Se la richiesta di
autorizzazione per questo prodotto venisse presentata all’ Unione Europea si farebbe un
confronto tra il prodotto OGM e il prodotto non OGM: è tossico? E’ molto più nutriente? Ma
soprattutto, è sicuro? L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) non è né a
favore né contraria all’OGM. L'EFSA ha il compito di fornire una valutazione scientifica del
rischio sulla sicurezza di tali prodotti.
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Video 14: OGM vegetalidi Gabriele B. , Michele G. e Michael M.
Ciao mi chiamo Gabriele, frequento l'ISIS Galilei a Gorizia, in seconda informatica. Oggi
voglio parlarvi del nostro lavoro riguardante gli organismi geneticamente modificati e dei
motivi per cui lo svolgiamo. Che cos'è un organismo geneticamente modificato? È un
organismo il cui materiale genetico è stato alterato o modificato in un modo che non si
verifica in natura. Ad esempio degli scienziati stanno lavorando su modificare il gene di
una pianta per farla vivevere in posti dove l'acqua è scarsa. Un altro esempio è di una
pianta che resiste agli insetti, e questo è l'esempio che utilizzerò oggi per spiegare alcune
cose. Potete vedere qui due disegni: abbiamo una pianta di mais non GM e una pianta di
mais geneticamente modificata. Qual è la differenza tra le due? Sulla pianta di mais non
GM ci sono degli insetti che si nutrono di questa pianta, delle sue foglie; mentre questa
pianta è priva di insetti perché è resistente e gli insetti non possono nutrirsi delle sue
foglie. Qual è quindi il lavoro che svolge l'EFSA? Il compito dell'EFSA è valutare se questa
pianta sia altrettanto sicura dell'altra. Come danno questa valutazione? Semplice,
ricorrendo a un approccio comparativo, per cui, sostanzialmente la pianta geneticamente
modificata viene confrontata con la sua controparte non GM. A tal fine l'EFSA si pone
tutta una serie di interrogativi. Per esempio, questa pianta è tossica per gli animali o per
l'uomo rispetto alla sua controparte non GM? Inoltre, ci si pone tutta una serie di
interrogativi per valutare se questa pianta possa essere dannosa per l'ambiente, se
coltivata. Dopo aver raccolto tutte queste informazioni scientifiche, l'EFSA redige un
documento detto "parere scientifico"; il parere scientifico viene successivamente
trasmesso ai responsabili delle politiche. Il documento contiene tutte le informazioni e la
valutazione della sicurezza della pianta geneticamente modificata. Si capisce quindi che
l'EFSA non è né favorevole né contraria agli OGM, poiché si limita a svolgere un'attività
puramente scientifica e il suo parere viene utilizzato dai responsabili delle politiche, che
sono i soggetti responsabili in ultima istanza del processo decisionale e possono
concedere o rifiutare l'autorizzazione all'introduzione di una pianta geneticamente
modificata sul mercato europeo. Vi ringraziamo per l'attenzione.
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Video 15: che cosa sono gli enzimi? di Luca D. , Oussama E. e Michele M.
Salve a tutti, sono Michele, della classe 2AEE dell’istituto ISIS Galilei di Gorizia. Oggi
vorrei parlarvi degli enzimi. Cosa sono gli enzimi? Sono particolari proteine che svolgono
la funzione di catalizzatori biologici. A che cosa servono questi catalizzatori? Servono a
fare in modo che le razioni chimiche che avvengono nel nostro corpo basilari per la
nostraSalve a tutti, sono Michele, della classe 2AEE dell’istituto ISIS Galilei di
Gorizia. Oggi vorrei parlarvi degli enzimi. Cosa sono gli enzimi? Sono particolari
proteine che svolgono la funzione di catalizzatori biologici. A che cosa servono
questi catalizzatori? Servono a fare in modo che le razioni chimiche che
avvengono nel nostro corpo basilari per la nostra esistenza, per esempio la
digestione, avvengono in maniera molto più rapida per esempio nel giro di una o
due ore come nel caso della digestione. Come agiscono? I catalizzatori biologici
prendono le molecole che noi ingeriamo, per esempio i grassi, e le spezzettano in
molecole più piccole. Per esempio, prendiamo un pezzo di pane e mangiamolo,
inizialmente sentiremo che sarà insapore, ma pian piano noteremo che avrà un
gusto più dolce. Perché avviene questo? Nella saliva sono contenuti i catalizzatori
biologici che prendono l’amido, contenuto nel pane, e lo spezzano in minuscoli
pezzetti, come lo zucchero, da cui deriva l sapore dolce. Gli enzimi vengono usati
anche per scopo alimentare per gli animali negli allevamenti oppure nella filiera
alimentare (pane, birra, formaggio). L’ente europeo che si occupa di controllare se
questi enzimi immessi sul mercato sono nocivi o meno è l’EFSA.
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Video 16: l'acrilamide di Adriano T.
Buon giorno, sono Adriano e vi parlerò della possibile presenza di acrilamide nei cibi.
L'acrilamide è una sostanza che può essere dannosa per la salute umana e si può formare
nei cibi amidacei durante la cottura (frittura, cottura al forno e alla griglia) ad alta
temperatura. Si forma a partire da alcuni zuccheri e da un aminoacido, entrambi presenti
naturalmente negli alimenti. La presenza di acrilammide è stata rilevata in prodotti quali
patatine, patate fritte a bastoncino, pane, biscotti e caffè. Nel 2012, alcuni stati europei
quali la Danimarca, la Francia, la Germania e la Svezia, hanno proposto all'Unione
Europea di tener conto delle prove scientifiche del fatto che l'acrilamide è una sostanza
cancerogena. Il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sui contaminanti nella catena
alimentare (gruppo CONTAM) sta conducendo una valutazione completa del rischio
derivante dall’acrilammide presente negli alimenti. E' stata effettuata una valutazione in
via provvisoria nel luglio 2014. Il gruppo ha eseguito una valutazione della tossicità
dell’acrilammide per gli esseri umani e ha fornito un aggiornamento della propria
precedente stima dell’esposizione dei consumatori tramite la dieta. L’EFSA si è consultata
pubblicamente sulla propria bozza di parere scientifico nella seconda metà del 2014. I
riscontri pervenuti tramite la consultazione pubblica saranno di ausilio agli esperti del
gruppo scientifico per la stesura conclusiva del parere, la cui pubblicazione è prevista per
la prima metà del 2015.
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Video 17: il furanodi David C.
Salve a tutti, sono David e vi parlerò di una sostanza chimica che può essere presente in
alcuni cibi, il furano. Si tratta di una sostanza priva di colore, con un basso peso
molecolare e altamente volatile. Si forma in seguito al riscaldamento degli alimenti e
contribuisce al gusto torrefatto di alcuni di essi. Il caffè, ed in particolare quello molto
tostato, rappresenta la prima ragione di esposizione alimentare al furano. Ci sono anche
altri alimenti che possono contenere furano, per la popolazione adulta, l’esposizione al
furano deriva dalla birra, zuppe pronte, salse e caffè. Nella popolazione di adolescenti,
invece, un ruolo importante, oltre ai succhi di frutta, viene svolto da prodotti a base di
cereali. Nei bambini al di sotto dei 2 anni, gli alimenti più critici sarebbero invece i cibi in
scatola per l’infanzia e le zuppe pronte. Il furano è una sostanza citotossica, che è
risultata cancerogena in studi effettuati su animali da laboratorio come ratti e topi mentre
negli esseri umani non effettua molti danni anche se passa facilmente attraverso le
membrane biologiche e viene assorbito rapidamente dai polmoni o dall’intestino, ma le
quantità che raggiungono i tessuti corporei restano limitate, a causa della elevata
capacità del fegato di eliminare questa sostanza attraverso il flusso sanguigno.
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Video 18: la salute delle apidi Andrea B. , Damiano E. e Davide M.
Salve, il mio nome è Davide, oggi vi parlerò delle api. Le api sono fondamentali per
l’ambiente, poiché favoriscono la biodiversità e gli ecosistemi svolgendo il ruolo
essenziale dell’impollinazione per numerose colture e piante selvatiche. Senza
l’impollinazione delle colture, la qualità e disponibilità dei nostri alimenti sarebbero
notevolmente pregiudicate. Le api contribuiscono anche direttamente alla ricchezza e al
benessere dell’uomo, con la produzione di miele e di altri prodotti per alimenti e mangimi
tra cui il polline, la cera, il propoli e la pappa reale. Alla luce dell’importante valore
ecologico ed economico delle api, è necessario monitorare e mantenere riserve di api
sane, non soltanto a livello locale o nazionale, ma anche a livello mondiale. Negli ultimi
anni gli apicoltori dell’Europa occidentale, dell’America del Nord e della Cina hanno
riferito un insolito impoverimento del numero di api e la perdita di colonie. Gli scienziati
americani hanno coniato il termine “sindrome dello spopolamento degli alveari” per
descrivere questo fenomeno, che è caratterizzato dalla scomparsa di api adulte da miele
negli alveari. Fino a oggi non è stata individuata un’unica causa della diminuzione del
numero di api. Tuttavia sono stati indicati svariati fattori, che agiscono in combinazione
fra loro o in maniera autonoma. Fra questi vi sono: virus e agenti infetti; gli effetti
dell’agricoltura intensiva e dell’uso di pesticidi; attacchi da parte di parassiti e specie
invasive; la coltivazione di piante geneticamente modificate; la cattiva alimentazione;
infine, i cambiamenti ambientali, come la perdita di habitat. L’EFSA svolge il compito
cruciale di valutare la sicurezza per l’ambiente di pesticidi e OGM che i produttori
intendono immettere sul mercato dell’UE. Tali valutazioni includono il possibile rischio per
gli “organismi non bersaglio” come le api. Oltre a queste attività, l’EFSA sta svolgendo
una revisionedi tutto il lavoro effettuato in relazione alle api.
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Video 19: il benesseredegli animalidi Nikolas D. e Denis F.
Oggi vi vogliamo parlare degli indicatori del benessere animale. Un esempio di come il
benessere degli animali possa interferire con la sicurezza alimentare è dato dalla
morsicatura della coda tra maiali. Sappiamo che questo è un indicatore di scarso
benessere, ma non è molto specifico, poiché sono molti e diversi i fattori che possono
scatenare questo comportamento, e quindi è difficile stabilire esattamente cosa ostacola
il benessere dei suini. Tuttavia, la morsicatura della coda può diventare un indicatore
efficace se utilizzato in combinazione con altri indicatori. Impiegati assieme, essi
consentono di effettuare una valutazione generale corretta del benessere dei maiali.
Queste attività dell' EFSA rappresenta un cambiamento rispetto il modo in cui scienziati e
responsabili delle politiche in Europa prendono in esame la valutazione del benessere
degli animali. Si tratta di un passo avanti visto che viene valutato il sistema che misura
l'ambiente in cui vivono gli animali, tra cui l'accesso all'acqua o ai cibi. Si spera che ciò
possa portare a una valutazione più efficace ed efficiente del benessere degli animali,
indipendentemente dal sistema di allevamento utilizzato. La consulenza dell'EFSA in
questo settore ha l'obiettivo di fare da supporto alle attività della Commissione Europea e
sarà costantemente fornita anche dopo il varo delle recenti normative UE sul benessere
degli animali.
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Appendice:articolo scritto dagli studenti per il
quotidiano “Il Piccolo”
Quest'anno la nostra classe ha partecipato ad un progetto on line chiamato “Scienza
Attiva” che ha avuto come tema la nutrizione ed si è collegato alla EXPO di Milano.
Ovviamente, a nostro parere, si tratta di unn argomento immenso e impossibile da
sviluppare in classe in modo esaustivo perchè implica una connessione di molti aspetti
scientifici, tecnologici e culturali. Tuttavia ci siamo resi conto che trattare i temi
dell'alimentazione, anche solo parzialmente, è molto importante, visto che nella nostra
società esistono molte persone, tra cui moltissimi adolescenti, che consumano cibo in
modo non equilibrato. Ci sono cibi che fanno molto bene e altri che invece fanno male
all'organismo e riteniamo che sia utile approfondire queste conoscenze per agire con
prevenzione sul nostro stato di salute. Mettere in pratica un corretto stile alimentare può
aiutarci ad evitare diverse malattie. Molti giovani hanno la consapevolezza di ciò ma
molti altri purtroppo non capiscono che la dipendenza da certi cibi industriali, come per
esempio i cibi confezionati ricchi di zuccheri e di grassi, può portare all'obesità e ad
un'alta probabilità di ammalarsi. Si tratta di comportamenti che hanno prima di tutto
un'origine sociale e culturale e proprio per questo è importante diffondere una corretta
conoscenza dell'importanza dell'alimentazione bilanciata. Il fenomeno del sovrappeso è
ormai molto frequente nei paesi industrializzati dove molti ragazzi vengono abituati fin da
piccoli a stili alimentari scorretti e alla sedentarietà e poi da adulti il cambiamento risulta
difficile, se non impossibile. Bisognerebbe invece sforzarsi di sostituire i cibi ricchi di
grassi, zuccheri e additivi chimici con altri cibi più sani e meno calorici. In classe abbiamo
imparato che la piramide alimentare è alla base di una sana alimentazione. Questa tiene
conto del bilancio giornaliero dei principi nutritivi introdotti, in base anche alle nostre
attività giornaliere. Alla base della piramide vi sono cereali e grassi di origine vegetale. Al
secondo piano vi sono frutta e verdura, al terzo piano abbiamo i legumi e la frutta secca,
al quarto troviamo cibi proteici come il pesce, il pollame e le uova. Infine, agli ultimi piani,
vi sono gli alimenti ricchi di calcio, come il latte ed i suoi derivati, e in punta le carni rosse
ed i cereali raffinati. E' stato anche molto interessante parlare in classe di metodi di
produzione alimentare, dato che l'aumento della popolazione globale comporta un
aumento della produzione industriale di alimenti, quindi è necessario dare rilievo a questi
fattori, anche per riuscire in futuro a risolvere i problemi cercando di proporre nuove idee
sulle coltivazioni e sulle tecniche di produzione alimentare, che dovranno diventare
sostenibili sia dal punto di vista del consumo di acqua e di energia, che dal punto di vista
ambientale. Parlando di questi argomenti, ci siamo resi conto che nel mondo le
problematiche relative alla nutrizione sono molte, non solo a causa della crescita
demografica, che porterà ad arrivare a 9 miliardi di persone sulla terra nel 2050, ma
anche perchè nella popolazione dei paesi industrializzati i soggetti in sovrappeso, obesi o
ammalati a causa delle diete sbilanciate sono in continuo aumento. Purtroppo la
distribuzione della produzione alimentare non è uniforme nel mondo, in alcune zone
molto povere della terra ci sono ancora moltissime persone che non hanno cibo a
sufficienza per soddisfare il proprio fabbisongo alimentare minimo e ciò porta a delle
terribili conseguenze. Visti gli enormi progressi della tecnologia, potremmo aver già
superato da un pezzo il problema della fame nel mondo, ma non è così. Il fatto è che oggi
ci sono troppe divergenze tra il mondo industrializzato ed i paesi in via di sviluppo: da un
lato gli immensi sprechi prodotti dalla parte più ricca della popolazione mondiale,
dall'altro la drammatica carenza di cibo per circa 800 milioni di persone. Ecco perchè
riteniamo che sia giusto anche dal punto di vista etico parlare di nutrizione a livello
mondiale. Ci auguriamo davvero che EXPO possa essere un evento fondamentale per la
diffusione della cultura del cibo e che posa proporre almeno dei punti di partenza per la
risoluzione di tutte le problematiche che lo riguardano.
FINE
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