via Tucidide, 5 Dirigente Scolastico: prof.ssa Giuseppa Garrasi 2017... · 2018-04-12 · La crisi...
-
Upload
hoangthuan -
Category
Documents
-
view
215 -
download
0
Transcript of via Tucidide, 5 Dirigente Scolastico: prof.ssa Giuseppa Garrasi 2017... · 2018-04-12 · La crisi...
1
via Tucidide, 5
Dirigente Scolastico: prof.ssa Giuseppa Garrasi
Realizzazione a cura delle inss. Rita Marino – Ippolita Sitera
2
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2017 - 2018
“L’istruzione è lo strumento più potente che puoi usare per cambiare il mondo”
Nelson Mandela
3
I NOSTRI INDIRIZZI
Plesso centrale:
via Tucidide, 5 - 96100 Siracusa
recapiti telefonici 0931/38083 - 37234 - Fax 0931/38083
Plesso distaccato:
via Torino - 96100 Siracusa
recapito telefonico 0931/449110
Codice meccanografico: SRIC81100X
Codice fiscale: 93039350892
Sito internet: www. 14comprensivosr.it
Indirizzo e-mail: [email protected]
Posta elettronica certificata: [email protected]
4
INDICE
PREMESSA pag.6
UNA SCUOLA A COLORI pag.8
STAFF DIRIGENZIALE pag.9
PROCESSI E SERVIZI pag.10
IL NOSTRO POF pag.12
FINALITÀ DELLA SCUOLA pag.13
LA NOSTRA IDENTITÀ: STRUTTURA E ORGANIGRAMMA pag.14
GESTIONE AMMINISTRATIVA- GESTIONE DEMOCRATICA pag. 15
ANALISI SOCIO-ECONOMICA DELL’UTENZA SCOLASTICA pag.17
UN PO’ DI STORIA pag.18
RAPPORTI CON IL TERRITORIO pag.19
ACCORDI DI AMBITO E DI RETE pag.20
I NOSTRI SERVIZI pag.22
ORARIO DELLE LEZIONI E FUNZIONAMENTO pag.23
TEMPO SCUOLA pag.24
CARATTERISTICHE STRUTTURALI E LOGISTICHE DELL’EDIFICIO pag.26
L’OFFERTA FORMATIVA pag.28
IL CURRICOLO DI SCUOLA - COMPETENZE CHIAVE pag. 30
STRATEGIE DI FORMAZIONE pag. 31
PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI – ATA – ORGANICO DELL’AUTONOMIA pag. 32
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI pag. 33
PROCESSI CHIAVE pag. 35
5
VERIFICA – VALUTAZIONE – AUTOVALUTAZIONE pag. 36
CRITERI DI VALUTAZIONE E COMPORTAMENTI DEGLI ALUNNI pag. 38
PIANO DI MIGLIORAMENTO pag. 49
OFFERTA FORMATIVA COMPLEMENTARE: progetti-percorsi laboratoriali; progetto accoglienza; viaggi e visite d’istruzione pag. 51
PROGETTUALITA’ DI LABORATORIO pag. 54
VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE pag. 55
AZIONI CONTINUITA’/ORIENTAMENTO pag. 55
RECUPERO E POTENZIAMENTO pag. 59
GARANZIE DI SICUREZZA pag. 62
RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA pag. 63
REGOLAMENTO D’ISTITUTO pag. 64
SANZIONI PREVISTE pag. 65
PATTO FORMATIVO: scuola – famiglia – studente pag. 66
ORARI UFFICI – CALENDARIO SCOLASTICO pag. 71
ALLEGATI pag. 72
6
PREMESSA
In questi ultimi anni la società ha subito numerosi e repentini cambiamenti che condizionano, non sempre positivamente, le istituzioni e la vita delle stesse persone. La grave crisi economica, in particolare, sta segnando la società intera, causando una diffusa povertà specialmente nel Meridione d’Italia, la perdita di posti di lavoro e la grave difficoltà nelle giovani generazioni a sperare nel futuro. E’ una povertà che opprime pesantemente i più deboli e le stesse istituzioni scolastiche. Le recenti indagini evidenziano, infatti, lo stretto rapporto che esiste tra povertà economica e povertà educativa. Numerose sono le situazioni di svantaggio e di disagio dei bambini e degli adolescenti, nonché delle stesse famiglie e delle singole persone. In gran parte dei giovani si va radicando l’idea che il percorso scolastico serva solamente a garantire un’attività lavorativa, dimenticando che la scuola è soprattutto luogo dell’educazione e della formazione in senso lato, uno degli ambienti privilegiati ove si apprende a vivere. L’instabilità politica non facilita la fiducia nelle istituzioni, favorendo disorientamento e allontanamento dall’impegno sociale. La prevalenza nella società dell’idea di una “morale autonoma”, a misura di ciascuno, corrode la dimensione etica dell’esistere e del rapportarsi con gli altri e con il mondo. L’esaltazione della tecnologia talora favorisce la disattenzione verso un’antropologia volta allo sviluppo integrale della persona. Una prevalente attenzione alle procedure suscita ansia, appesantendo il cammino delle istituzioni a discapito della qualità. Da più parti si evidenziano l’importanza della scuola e l’urgenza di un adeguato rinnovamento e di una sua presenza attiva e responsabile nella società, in particolare nel contesto ove ogni istituzione è inserita. La crisi antropologica, valoriale ed economica odierna, però, la coinvolge e la condiziona: minori risorse, situazioni sociali e problematiche educative complesse, formazione dei professionisti di scuola non sempre continua e adeguata. Tra tante “ombre” qualche segno di speranza c’è: lo stile di Papa Francesco che invita a
“non farsi rubare la speranza”, ad essere cittadini attivi, a cercare la semplicità e
l’autenticità, ad “andare verso le periferie del mondo” per testimoniare accoglienza,
solidarietà e impegno specialmente nei confronti di chi ha maggiormente bisogno.
Noi, in quanto educatori, siamo chiamati a saper leggere la realtà, a individuare i segni di
speranza, a progettare percorsi idonei a valorizzare adeguatamente le risorse e
rispondere alle numerose sfide che il quotidiano ci presenta. Il nostro lavoro quotidiano
richiede, perciò, un approccio sereno e positivo alle persone, alle istituzioni, alla realtà,
agli eventi; elevate sensibilità umana e competenza professionale; capacità di
testimoniare lungimiranza, impegno, coerenza, giustizia, carità, creatività ed
imprenditorialità, saggezza e sapienza, nonché speranza nel futuro che viene, maturando
7
l’arte del discernimento e di orientarsi, riorientarsi, orientare e riorientare per i complessi
sentieri del mondo.
La scuola realizza esperienze di insegnamento/apprendimento, valorizza il rapporto interpersonale e intergenerazionale, promuove l'acquisizione dei saperi e concorre al futuro del Paese, favorendo la maturazione di ciascuno, in cui l’identità personale, il senso di appartenenza e la competenza culturale e professionale si esprimono in un agire responsabile, attento alla realtà e ai valori. La scuola persegue tali finalità a sostegno dell'azione educativa della famiglia e in collaborazione con le istituzioni e le realtà culturali, sociali ed ecclesiali, ponendosi come opportunità di partecipazione, democrazia e cittadinanza. La scuola, nell’adempiere alla sua funzione, è luogo di elaborazione pedagogica orientata a sviluppare significativi processi di innovazione, affinché sia volano della crescita culturale, morale, sociale ed economica del Paese. Il cammino delle Indicazioni nazionali può costituire una preziosa opportunità per le scuole al fine di mettere in atto percorsi formativi e riflessivi che qualifichino dirigenti ed insegnanti e migliorino la qualità dell’insegnamento-apprendimento con l’obiettivo di garantire, fin dall’infanzia, a tutti gli alunni, specialmente ai più svantaggiati, piena realizzazione e piena possibilità di inserirsi attivamente e responsabilmente nella vita sociale. Deve, altresì, essere rafforzato il rapporto scuola-famiglia mediante iniziative di formazione e di confronto che favoriscano il dialogo e l’interazione progettuale, nel rispetto delle specifiche competenze e responsabilità. Bisogna continuare nell’impegno di accrescere e migliorare le buone pratiche di vita scolastica e, insieme, contrastare in maniera incisiva la dispersione scolastica e ad ogni forma di analfabetismo.
8
Nel contesto attuale, particolarmente frammentato, multi-identitario e conflittuale, fare
la pace mediante l’educazione è diventato quanto mai necessario e urgente.
Così come è necessario e sempre più urgente attuare quel profondo cambiamento
culturale che solo, è in grado di trasformare il sogno della pace in realtà.
Lo sfondo integratore della nostra scuola è proprio questo spirito di pace, di accoglienza,
di inclusione, di collaborazione con le famiglie e di apertura verso tutte le culture ed etnie.
Tutti insieme siamo la Comunità Educante, che non può sussistere se viene a mancare
anche solo una delle sue parti.
Non ci sarebbe impegno se non ci fosse voglia di scoprire prima e di approfondire poi le
proprie conoscenze; allo stesso modo non si può pensare di conoscere senza costruire
delle relazioni durature.
9
Referenti per la valutazione e autovalutazione d’Istituto: prof. V. Berlotti – ins. T. Di Pasquale – L. Piazza.
Referente per le attività di continuità e orientamento scuola secondaria di 1° grado prof.ssa Lucia Piazza
AREA 2: SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
Produzione, materiali didattici e coordinamento per l’acquisto. Coordinamento e utilizzo delle
nuove tecnologie e dei laboratori:
prof.ssa C. Ferrarini - prof.ssa R. Bongiovanni
DIRIGENTE SCOLASTICO: prof.ssa Giuseppa Garrasi
STAFF DIRIGENZIALE
SERVIZI DI BASE
AREA 1: GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Gestione e revisione POF: ins. R. Marino – ins. I. Sitera
AREA 3: SOSTEGNO AL LAVORO DEGLI STUDENTI
Coordinamento e gestione (monitoraggio e valutazione delle attività di continuità e
orientamento scuola primaria). Integrazione, recupero e sostegno:
ins. V. Cultrera – ins. M. Sanzaro
AREA 4: PROGETTAZIONE E ORIENTAMENTO
Rapporti con il territorio (amministrazioni o altri enti): coordinamento e gestione visite
istruzione: prof.ssa G. Fortuna – prof. G. Papa
ANIMATORE DIGITALE Prof.ssa R. Bongiovanni
TEAM PNSD Inss.: V. Cultrera - T. Di Pasquale - S. Di Stefano
10
Il nostro Istituto si pone l'obiettivo di confermare e potenziare una linea didattica/educativa condivisa, che contempli un’idea di Scuola centrata sui bisogni dell'allievo, sulla sua formazione quale futuro cittadino, tenendo in considerazione anche le esigenze formative del personale della scuola (docente e ATA), delle famiglie degli allievi e del territorio in generale. Questo richiede una formazione continua del personale, percorsi didattici che rispondano agli stili di apprendimento degli alunni, disponibilità di strumentazioni digitali e non, per praticare una didattica innovativa a maggiore garanzia del successo formativo degli alunni. Per il raggiungimento del miglioramento dei risultati scolastici degli alunni e l'acquisizione da parte degli stessi delle competenze chiave saranno attivate:
progettazione aggiornata e adeguata alle esigenze formative degli alunni
attraverso una didattica per competenze e relativa valutazione sulla base della
definizione di criteri omogenei e condivisi;
percorso formativo dei docenti che contempli l’utilizzo di linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, artistico e il ricorso a supporti cartacei,
informatici, multimediali) e del personale ATA, con particolare riferimento al PNSD;
implementazione di strumenti digitali e di aule laboratoriali
disciplinari/interdisciplinari in tutti i plessi.
PROCESSI E SERVIZI
11
Azioni di continuità
Attività di sostegno, integrazione, inclusione.
Coordinamento progetti curriculari Coordinamento programmazione curriculare
Organizzazione e gestione stage Erasmus+
Laboratorio musico strumentale Progetto musico - corale Junior band Teatro Inda Progetti PON – POR – FESR
Accoglienza, mensa, biblioteca
Piani e progetti personalizzati
Progetto Inclusione
LIM - Tablet - Registro elettronico Didattica digitalizzata
Certificazione Cambrige - ECDL
ORIENTAMENTO IN
USCITA
GESTIONE E
CONTINUITA’
DIFFUSIONE E
INNOVAZIONE
PNSD
ATTIVITA’FORMATIVA
STUDENTI CON
HANDICAP
ORGANIZZAZIONE,
EROGAZIONE, SERVIZI
FORMATIVI
INTEGRATIVI
QUALIFICAZIONE E
GESTIONE
CERTIFICAZIONI
INDIVIDUAZIONE,
PREVENZIONE, RECUPERO
DISPERSIONE
12
IL NOSTRO P.O.F IL nostro Istituto, partendo dall’analisi dei bisogni, dalle aspettative e potenzialità del contesto socio-economico-culturale di appartenenza ESPLICITA la propria intenzionalità progettuale, le proposte culturali, le scelte educative e formative, le modalità organizzative, attraverso il P.O.F.
Il P.O.F. assume le caratteristiche di documento di identità della scuola, in quanto contiene tutto ciò che essa vuole realizzare, utilizzando l'insieme delle risorse umane, professionali, territoriali, tecnologiche ed economiche a disposizione, valorizzandole al massimo per creare rapporti interni costruttivi e capaci di interagire con la realtà esterna. Quattro sono le linee guida che ispirano il percorso formativo e che riguardano l’intero
istituto in tutte le attività:
Il Pof essendo il documento di identità della scuola, nel corso dell’anno scolastico potrà
essere soggetto ad aggiornamenti.
LINEE GUIDA
CENTRALITÀ DELLA
PERSONA
SCUOLA COME COMUNITÀ
DEMOCRATICA
SCUOLA COME LUOGO DI
EDUCAZIONE
SCUOLA IN RELAZIONE CON
LA REALTÀ ESTERNA
13
FINALITA’ DELLA SCUOLA
L’impegno dell’Istituto è quello di educare persone libere da pregiudizi, forniti di
specifiche e aggiornate competenze professionali, capaci di operare come cittadini
responsabili e solidali.
• alla costruzione di identità personali libere econsapevoli;
• alla cittadinanza e alla relazione interpersonale,fondate e vissute nel rispetto dell'accoglienza,dell'appartenenza e della solidarietà.
CONCORRERE
FORMARE
• un sapere organico e critico basato sulla conoscenza,sulla capacità di interpretazione e sull'usoconsapevole di molteplici linguaggi;
• l'autonomia personale e il senso di responsabilitàverso sè e verso gli altri.
PROMUOVERE
POTENZIARE
• rispetto, accoglienza e integrazione;
• pari oppotunità di crescita culturale, a misura deibisogni, delle potenzialità e dei ritmi diapprendimento degli alunni;
• libertà d'insegnamento nel rispetto dell'autonomapersonalità dell'alunno;
• l'aggiornamento del personale fondato sullaconoscenza costante delle teorie psico-pedagogichee metodologico-didattiche;
• la gestione partecipata della scuola all'nterno degliorgani collegiali, per promuoverela corresponsabilitànei processi educativi di tutta la comunità scolastica.
ASSICURARE
14
La nostra scuola denominata 14° Istituto Comprensivo “Karol
Wojtyla” dall’anno 2006/2007 è una comunità educante all’interno
della quale tutte le componenti docenti, genitori ed allievi,
progettano insieme percorsi di crescita e affianca la famiglia
nell’opera educativa delle nuove generazioni.
Struttura e organigramma dell’Istituto
s
SEZIONE
SCUOLA SECONDARIA 1°
GRADO
SEZIONE
SCUOLA PRIMARIA
L’Istituto è costituito
da
SEZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
La nostra
identità
15
Il Capo d'Istituto e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
svolgono i seguenti compiti fondamentali:
gestione del bilancio e della contabilità;
gestione del personale docente, del personale ATA e degli alunni;
gestione del patrimonio scolastico;
organizzazione, prevenzione, informazione e formazione ai fini della
sicurezza;
gestione dei progetti e delle attività collegate ai programmi degli
Organi Collegiali;
rapporti con l'utenza e con la realtà esterna alla scuola.
La gestione
amministrativa, contabile
e didattica è attuata
attraverso i seguenti uffici:
UFFICIO DELLA DIRIGENZA:
Dirigente: prof.ssa G. Garrasi
Vice preside: prof. E. Berlotti
Responsabile scuola primaria:
Mariella Basso
UFFICIO DEI SERVIZI GENERALI E
AMMINISTRATIVI
DSGA: dott. G. Dalmazio
Didattica: sig.ra S. Aloschi
Protocollo: sig. F. Di Luciano
Personale: sig.ra C. Vernuccio
Responsabile sito web e gestione patrimoniale:
sig.ra S. Aloschi
Co.Co.Co.: sig.ra G.Trigilio - sig.ra C.Ullo - sig.ra
C. Patricola
16
I CONSIGLI D'INTERCLASSE
della scuola primaria, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e
valutare la vita didattica delle varie classi.
I CONSIGLI DI CLASSE
della scuola secondaria di primo grado, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare,
controllare e valutare la vita didattica delle varie classi.
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
cui spetta il compito di gestire la vita amministrativa dell’Istituto in stretta relazione con
la progettazione didattica.
IL COLLEGIO DOCENTI
cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare la vita didattica dell’Istituto in tutte le
sue componenti.
LA GESTIONE DEMOCRATICADELL’ISTITUTO E LA PARTECIPAZIONE
DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA SONO ATTUATE
ATTRAVERSO I SEGUENTI ORGANISMI
17
Analisi socio –economica dell’utenza scolastica
Il XIV Istituto Comprensivo è inserito nel quartiere Akradina nella zona nord della città di Siracusa, in un quartiere commerciale molto popoloso, operoso e dinamico, fornito di strutture di vario genere. Il territorio in cui opera, una zona socialmente eterogenea, risulta provvisto di tutti i necessari uffici, (poste, banche, servizi socio-sanitari, consiglio di quartiere), diverse scuole statali e non, agenzie ricreative (un cinema, qualche palestra privata) ed esercizi commerciali ed artigianali. Sono da citare, quali ambienti educativi e culturali e fruibili facilmente dalla nostra utenza, il parco naturalistico “Balza Akradina”, la “Chiesa dei Cappuccini”, il “museo regionale archeologico Paolo Orsi” ed il “Santuario della Madonna delle Lacrime”. La popolazione scolastica del XIV Istituto Comprensivo è composta da alunni appartenenti a ceti diversi, rappresentativi della realtà sociale e provenienti da tutte le zone della città, attratti dalla struttura della scuola, dalla sua ubicazione e dalla professionalità del corpo docente. Prevale un ceto medio-alto fondamentalmente ben motivato, in ordine alla famiglia ed al lavoro, che cura l’educazione dei figli e collabora con la scuola in maniera proficua e positiva al dialogo educativo. Molti degli alunni, infatti, si mostrano già ben stimolati dalle famiglie stesse e svolgono varie attività extrascolastiche, principalmente sport, corsi di lingua e multimedialità. Il rapporto scuola-famiglia è improntato sulla fiducia e sulla collaborazione, i docenti hanno costantemente presenti gli elementi necessari per accogliere il bambino, interpretandone la complessità dell’esperienza, per trasformarla in elemento base del progetto educativo. Nell’ottica dell’autonomia sono attivati rapporti con Enti locali e con diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. Inoltre viene particolarmente valorizzato il raccordo con le altre Istituzioni scolastiche del quartiere sia in verticale che in orizzontale. Il Piano dell’Offerta Formativa, per gli alunni diversamente abili, Bes e DSA, caratterizza un percorso che rende significativa la presenza dell’alunno stesso nell’ambito scolastico, sia per fini personali che della comunità. La scuola materna e alcune classi della Scuola Primaria sono ubicate in v. Torino appartenente al quartiere S. Lucia.
18
Un po’ di storia
La scuola “Tucidide” nata intorno agli anni '60, ha subito nel tempo varie modifiche a seguito di aggregazioni o appartenenza ad altri circoli, in seguito al dimensionamento scolastico, all’aggregazione del Centro territoriale per adulti, ad esigenze di carattere logistico.
Dall’a. s. 2000 è XIV Istituto Comprensivo.
Dall’ a. s. 2002/2003 era costituito così:
Sez. Scuola materna (v. Fillioley,1)
Sez. Scuola elementare (classi prime v. Fillioley)
Sez. scuola elementare (v. Tucidide,5)
Sez. scuola media (v. Tucidide, 5)
Centro Territoriale Permanente per l’educazione degli adulti (v. Tucidide).
Dall’a.s. 2005/2006:
Sez. Scuola dell’Infanzia: plesso v. Torino
Sez. Scuola Primaria classi prime e seconde: plesso v. Torino
Sez. Scuola Primaria: plesso v. Tucidide
Sez. Scuola Secondaria 1° grado: plesso v. Tucidide
Centro Territoriale Permanente per l’educazione degli adulti (v. Tucidide).
Dall’a.s. 2006/2007 al 2014/2015:
Sez. Scuola dell’Infanzia: plesso v. Torino
Sez. Scuola Primaria classi prime, seconde e terze: plesso v. Torino
Sez. Scuola Primaria: plesso v. Tucidide
Sez. Scuola Secondaria 1° grado: plesso v. Tucidide
Sez. Centro Territoriale Permanente per l’educazione degli adulti (v. Tucidide).
Dall’a.s. 2015/2016 al 2017/2018:
Sez. Scuola dell’Infanzia: plesso v. Torino
Sez. Scuola Primaria classi prime, seconde e terze: plesso v. Torino
Sez. Scuola Primaria: classi quarte e quinte plesso v. Tucidide
Sez. Scuola Secondaria 1° grado: plesso v. Tucidide
19
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Le Amministrazioni Comunali
Le Amministrazioni Comunali collaborano allo svolgimento del servizio scolastico attraverso il Piano del Diritto allo Studio. Sostengono le attività didattiche programmate, contribuendo all'organizzazione e all'onere economico delle seguenti attività: - servizio mensa per la scuola dell’infanzia; - sostegno all'integrazione degli alunni diversamente abili, organizzando con la scuola la loro assistenza attraverso gli Assistenti alla Comunicazione (ASACOM); - sostegno all'integrazione di alunni con particolari situazioni di disagio e/o con difficoltà di inserimento e di apprendimento; - funzionamento degli edifici e dell'ufficio di segreteria; - determinati progetti programmati dal Collegio Docenti e che prevedono l'intervento di esperti; - servizio di trasporto per alcune uscite scolastiche collegate all'attuazione di progetti specifici.
L'Azienda Sanitaria Locale (ASL)
l'ASL si impegna a: - formulare diagnosi cliniche di disagio/svantaggio; - organizzare incontri periodici di valutazione del processo di integrazione scolastica degli alunni con problemi di disagio e di svantaggio; - controllo del servizio mensa dal punto di vista alimentare e igienico-sanitario; - intervenire in alcune classi dal punto di vista dell'igiene orale, dell'educazione alimentare e dell’educazione all’affettività, fornendo anche materiale di approfondimento; - intervenire terapeuticamente per gli alunni diversamente abili; - dare appoggio alle famiglie in particolari condizioni di difficoltà; - appoggiare gli alunni tramite le figure dei "mediatori culturali"; - rilasciare i certificati di vaccinazione degli alunni; - rilasciare le certificazioni di idoneità per l'uso dei locali scolastici.
Gli altri Enti La Scuola intrattiene rapporti con altre agenzie del territorio e particolarmente con i seguenti enti: - associazioni di volontariato; - associazione di educazione ambientale e tutela del patrimonio; - associazioni sportive; - associazioni culturali; - la Biblioteca Comunale.
20
ACCORDI DI AMBITO E ACCORDI DI RETE
L’Istituto, inserito nell’Ambito Territoriale n° 25, ha stipulato Accordi con:
Comune di Siracusa
Provincia di Siracusa
Istituto Tecnico Superiore “A. Rizza”
I.T.G. “F. Juvara”
I.T.I. “Fermi”
Ente di Formazione Professionale IAL
Assessorato Regionale BB.CC.AA.
Istituto Nautico di Siracusa
INDA (Istituto Nazionale Dramma Antico)
Azienda Sanitaria Provinciale ASP
Corpo di Polizia Municipale
Protezione Civile
Liceo Scientifico Classico “Corbino”
Biblioteca Comunale
Assessorato alle Politiche Scolastiche: “Città Educativa”
Scuole e Istituti Comprensivi del Territorio.
Rete per il PNSD ( Ist.Fermi - I’ist. Dolci di Priolo - Alberghiero Raeli di Noto)
Rete F.A.R.O.
21
Inoltre sono stati stipulati Accordi di Rete di scopo con:
Comune di Floridia
Ordine degli avvocati
Associazione Stella Maris
Centro di Accoglienza per extracomunitari
UNICEF
AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici)
ARCIRAGAZZI
Circolo Canottieri ORTIGIA
AICA (Associazione Italiana per l’informatica e il calcolo distribuito)
Accademia delle “Musae”
Agenzia nazionale Etwinning – INDIRE
Rete: Graziella Campagna. Accordo tra sei istituti comprensivi del territorio.
Il nostro Istituto e L’Associazione di Cultura Musicale “Karol Wojtyla” hanno stipulato un Protocollo di intesa ( 22/07/2010, Prot. N. 3361/C24) per:
favorire attività finalizzate alla conoscenza della musica, nei diversi livelli di apprendimento rivolte a tutte le fasce d’età.
Favorire iniziative culturali, volte allo studio di uno strumento musicale, nonché alla formazione di gruppi strumentali, fornendo ai destinatari la possibilità di crescere in un mondo fortemente segnato dalla presenza musicale, intesa come veicolo di comunicazione, per una maggiore capacità di lettura attiva e critica della realtà e un ulteriore possibilità di conoscenza, espressione e coscienza razionale ed emotiva di sé.
Assumere e favorire iniziative di insegnamento, promuovendo corsi strumentali rivolte a tutte le fasce di età, atte all’inserimento sociale dei flussi provenienti da diverse realtà del territorio.
22
I NOSTRI SERVIZI
Servizio
psico
pedagogico
Progetti
europei
P.O.N.
P.O.R.
FESR
Patentino
Accoglienza
Patente
europea
ECDL
Laboratorio
teatrale
Laboratorio
strumentale
Scuola a
indirizzo
musicale
23
Orario delle lezioni e il funzionamento
Scuola dell'infanzia
La scuola dell'infanzia è formata da 4 sezioni.
Le sezioni funzionano a tempo normale dalle 8,00 alle ore 16,00. Le docenti si alternano tra turni antimeridiani e turni pomeridiani così articolati: 1° turno ore 8,00 - 13,00 - 2° turno ore 11,00 - 16,00 La contemporaneità è di 2 ore dalle ore 11,00 alle ore 13,00.
Scuola Primaria
La scuola primaria è formata da 20 classi così articolate:
n° 4 classi di prima, n° 2 classi di seconda, n° 4 classi di terza nel plesso di v. Torino, con una organizzazione di 27 h settimanali.
Nel plesso di v. Tucidide: n° 4 classi quarte, n°5 classi quinte con una organizzazione di 30 h settimanali.
Scuola secondaria di 1° grado
La Scuola Secondaria di 1° grado comprende 18 classi: 5 prime, 7 seconde e 6 terze tutte
nel plesso di v. Tucidide.
Le attività si svolgono dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 14.00
24
La scuola svolge attività ad indirizzo musicale, in orario pomeridiano a partire dalle ore 15,00. Sono attivi i corsi relativi ai seguenti strumenti: pianoforte, corno, oboe, violino. Gli alunni svolgono attività individuale di 1 ora a settimana. Si è formato, tra gli alunni che seguono i corsi musicali, un’orchestra che si riunisce in orario pomeriggio.
TEMPO SCUOLA
SUDDIVISIONE DELLE ORE PER LE SINGOLE DISCIPLINE PER UN TOTALE DI 33 SETTIMANE
NELL’ANNO SCOLASTICO.
SCUOLA PRIMARIA
Classi prime ore 27 settimanali Classi seconde ore 27 settimanali
Italiano 8h Matematica 7h Inglese 1h Storia 2h Geografia 2h Scienze 2h Religione 2h Arte 1h Suono1h Motoria1h
Italiano 7 h Matematica 7h Inglese 2h Storia 2h Geografia 2h Scienze 2h Religione 2h Arte 1h Suono1h Motoria1h
Classi terze ore 27 settimanali Classi quarte / quinte ore 30 settimanali
Italiano 7h Matematica 5h Inglese 3h Storia 2h Geografia 2h Scienze 2h Religione 2h Arte 1h Suono 1h Motoria 2h
Italiano 7 h Matematica 6h Inglese 3h Storia 3h Geografia 2h Scienze 2h Religione 2h Arte 2h Suono 1h Motoria 2h
25
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Italiano – Storia- Geografia
Approfondimento
9 h. settimanali
1 h. settimanale
Matematica - Scienze 6 h. settimanali
Musica 2 h. settimanali
Inglese 3 h. settimanali
Tecnica 2 h. settimanali
Francese 2 h. settimanali
Arte 2 h. settimanali
Educazione Fisica 2 h. settimanali
Religione 1 h. settimanale
26
CARATTERISTICHE STRUTTURALI E LOGISTICHE DELL’EDIFICIO
PLESSO V. TUCIDIDE
Il plesso scolastico del XIV Istituto Comprensivo di Via TUCIDIDE n°5 Siracusa, ospita n° 9 classi della
Scuola Primaria; n° 18 classi della Scuola Secondaria di I Grado.
L’edificio è strutturato su: PIANO TERRA - PIANO SUPERIORE
La fascia oraria di presenza va:
per la Scuola Primaria, classi quarte e quinte: dalle ore 08,05 alle ore 14,05 dal lunedì al venerdì;
per le classi della Scuola Secondaria di I° grado: dalle ore 8,00 alle ore 14.00 dal lunedì al venerdì.
Le lezioni individuali di strumento musicale si svolgono dal lunedì al venerdì nelle aule del corridoio B,
piano terra, dalle ore 15,30 alle ore 19,00.
Il gruppo strumentale si riunisce il giovedì dalle ore 17,30 alle 19,00 circa, nel corridoio B, piano terra.
La programmazione didattica dei docenti di scuola primaria avrà luogo, con cadenza settimanale, il lunedì
dalle ore 16,00 alle ore 18,00.
Nel plesso sono presenti n° 9 collaboratori scolastici.
PIANO TERRA (Scuola primaria)
Orario antimeridiano
Corridoio di sinistra “A” n° 6 aule.
Dirigente Scolastico; Dirigente Amministrativo + 1 personale di segreteria; personale di segreteria n° 3
unità; n 3 unità personale Ata.
Aula n. 1 sala docenti.
Corridoio di destra “B” n° 5 aule.
Aula n. 10 laboratorio informatica;
Aula n. 15 laboratorio musicale.
27
PIANO SUPERIORE (Secondaria di primo grado)
Orario antimeridiano
Corridoio di sinistra “A1” n° 8 aule.
Corridoio di destra “B1” n° 7 aule.
Plesso v. Torino
Il plesso scolastico di via TORINO, ospita n°11 aule della Scuola Primaria e n°4 sezioni della Scuola
dell’infanzia.
L’edificio si sviluppa al piano terra.
La fascia oraria di presenza, per la Scuola Primaria, va dalle ore 8,10 alle ore 13,40 dal lunedì al giovedì,
mentre il venerdì dalle ore 8,10 alle ore 13,10.
Per la Scuola dell’infanzia, dalle ore 8,00 alle ore 16,00 dal lunedì al venerdì.
Sono presenti n 4 collaboratori e n.1 personale Ata.
L'Istituto è dotato:
Aula di attività di laboratorio multimediale
La Lavagna Interattiva Multimediale (L.I.M) in tutte le aule scolastiche.
Aula di attività di laboratorio di scienze
Aula di attività di laboratorio musicale
Inoltre l’Istituto è stato arricchito e integrato di nuovi elementi:
Strumentazione tecnico-scientifica Videoteca Biblioteca Attrezzatura per l'attività all'aria aperta (campeggio, orienteering, etc.) Materiale didattico differenziato Materiale per attività sportiva Tablet
La scuola usufruisce altresì di strutture comunali per la promozione dell'avviamento all'attività
sportiva, quali la Cittadella dello Sport, Palazzetto dello sport e la palestra del Centro Sportivo
Siracusano.
28
L’OFFERTA FORMATIVA
La nostra offerta formativa si propone, di promuovere lo “sviluppo della persona” in
ogni suo aspetto per divenire “buon cittadino del mondo”.
Le finalità della scuola sono definite a partire dal soggetto che apprende con l’originalità del suo percorso individuale e con l’unicità della rete di relazioni che lo legano alla famiglia e agli ambiti sociali, il tutto alla luce del principio ispiratore della “centralità della persona”. La definizione e la realizzazione delle nostre strategie educative e didattiche tengono conto della singolarità e complessità di ogni soggetto educando. La nostra didattica vuole essere una didattica che punta sulla “motivazione” secondo le esigenze, i bisogni, le peculiarità degli alunni che frequentano la nostra scuola, ma anche secondo le prescrizioni delle “Indicazioni per il curricolo” del settembre 2007. In una scuola che è “luogo di comunità” di relazioni, di ricerca e di didattica, il filo conduttore di ogni intervento va necessariamente individuato nel concetto chiave di “cittadinanza”, intesa come il compito della scuola di sviluppare nei ragazzi, non solo il mero senso di appartenenza alla società in quanto vivono in essa, ma anche, e soprattutto, l’imprescindibile senso di appartenenza ad una società multiculturale che formi cittadini italiani, cittadini europei e del mondo. OBIETTIVI FORMATIVI COMUNI AI TRE ORDINI DI SCUOLA
Orientare e dare senso alla varietà delle esperienze. Promuovere lo sviluppo di identità consapevoli ed aperte. Valorizzare la specificità di ogni persona. Realizzare percorsi formativi adeguati. Attenzionare gli svantaggi. Garantire pari opportunità di apprendimento e di cittadinanza a tutti. Cooperare con la famiglia e con le altre formazioni sociali. Promuovere lo “star bene a scuola” creando un clima favorevole al dialogo, alla
discussione, alla partecipazione, alla collaborazione, per attivare il processo di apprendimento.
Promuovere la conoscenza e l'uso consapevole degli aspetti comunicativi dei linguaggi verbali, di quelli non verbali e tecnologici.
Promuovere l'apprendimento delle conoscenze disciplinari e lo sviluppo di capacità, di abilità e di competenze.
Sviluppare l'autonomia, il senso di responsabilità, la capacità critica, il metodo di studio e di lavoro.
29
Promuovere l'autostima, in un rapporto di comprensione e di incoraggiamento, ai fini della presa di coscienza delle proprie potenzialità.
Formare persone salde sul piano cognitivo e culturale, capaci di affrontare l’incertezza e il cambiamento, di orientarsi e riorientarsi.
Educare all’interculturalità.
Nella scuola dell’Infanzia attraverso questi obiettivi si possono raggiungere le
competenze finali:
o Capacità di stare con gli altri, di comprendere, di condividere, di aiutare,
cooperare per il bene comune;
o Conoscenza del corpo;
o Uso corretto e consapevole dei linguaggi corporei, sonori, iconici e visuali;
o Capacità di esprimersi e comunicare;
o Capacità di raggruppare, ordinare, contare e misura,
o Capacità di localizzare e disporre in relazione attraverso collegamenti logici.
Nella scuola Primaria gli obiettivi possono essere declinati come segue:
o acquisizione dei mezzi fondamentali della comunicazione; o avvio verso la padronanza di concetti, di abilità e di competenze essenziali alla
comprensione della realtà; o possesso degli strumenti di base utili per operare nelle diverse discipline; o capacità d'uso degli strumenti di base acquisiti per affrontare situazioni e risolvere
problemi; o conoscenza e potenziamento di interessi e capacità in relazione alle singole
attitudini.
Nella Scuola Secondaria di Primo Grado gli obiettivi possono essere ampliati attraverso le seguenti attività:
o completamento del processo di acquisizione delle abilità di base avviato nella scuola primaria;
o sviluppo di interessi e di abilità progressivamente più complesse; o uso del ragionamento basato sull' analisi e sulla sintesi per giungere a valutazioni
ponderate; o avvio alla presa di coscienza di dover effettuare "scelte" in sintonia con competenze
e aspirazioni. o potenziamento delle capacità critiche.
30
IL CURRICOLO DI SCUOLA Nell’organizzare il curricolo sono stati presi in considerazione e valorizzate alcune
dimensioni:
1) La centralità della persona come paradigma di fondo, da tradurre in strategie operative e funzionali;
2) L’attenzione specifica sui saperi di base che l’alunno deve sviluppare per accedere con successo al mondo della conoscenza, quindi la dimensione cognitiva;
3) La conquista di nuovi alfabeti emotivi, necessari per le relazioni con gli altri, per fronteggiare ostacoli e frustrazioni, per il superamento di situazioni conflittuali, ovvero la dimensione socio-affettiva.
4) La condivisione dell’idea di scuola di tutti gli operatori scolastici e delle famiglie; 5) La scuola come luogo accogliente, che riconosce i bambini nelle loro diversità e li fa
crescere aiutandoli a diventare autonomi e responsabili del proprio apprendimento. 6) Insegnamento disciplinare non frammentato capace di cogliere le interconnessioni
tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza (vedi allegati).
COMPETENZE CHIAVE
La finalità generale del nostro Istituto è lo sviluppo armonico e integrale della persona, da realizzare all’interno dei principi della Costituzione e della tradizione culturale europea. Essa trova i fondamenti normativi negli articoli della Costituzione e nel Quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’unione Europea con le raccomandazioni dell’8 dicembre 2006.
Comunicazione nella madrelingua.
Comunicazione nelle lingue straniere.
Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia.
Competenza digitale.
Imparare a imparare.
Competenze sociali e civiche.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Consapevolezza ed espressione culturale.
31
STRATEGIE DI FORMAZIONE
Percorso di formazione prevede:
Traguardi di sviluppo
Maturità dell’identità
Conquista dell’autonomia
Sviluppo di competenze
Strategie d’intervento:
1. Valorizzare gli spazi e le risorse. 2. Realizzare percorsi laboratoriali anche attraverso l’uso della didattica digitale. 3. Sviluppare il “pensiero computazionale”. 4. Strutturare una didattica di apprendimento attivo attraverso la metodologia della
“flipped classroom”. 5. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere. 6. Operare attraverso il “cooperative learning”. 7. Favorire l’esplorazione e la scoperta. 8. Attuare interventi adeguati nei confronti della diversità. 9. Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni. 10. Offrire occasioni e approfondimenti dei saperi e dei linguaggi culturali di base. 11. Favorire l’acquisizione di strumenti di pensiero necessari per apprendere a
selezionare le informazioni. 12. Favorire l’autonomia di pensiero orientando la propria didattica alla costruzione
dei saperi a partire da concreti bisogni formativi. 13. Promuovere incontri per iniziative comuni. 14. Realizzare attività come arricchimento dell’Offerta Formativa. 15. Garantire il successo scolastico a tutti gli alunni con particolare attenzione alle
varie forme di diversità, disabilità, svantaggio. 16. Strutturare percorsi formativi con l’individuazione di indicatori comuni ai tre
ordini di scuola. 17. Individuare strategie di raccordo metodologico. 18. Individuare sistemi comuni di verifica e valutazione.
Obiettivi e contenuti specifici di ogni disciplina sono illustrate nelle programmazioni didattiche annuali elaborate dai docenti.
32
PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI
Sono state programmate delle attività di formazione rivolte ai docenti, da sviluppare nel
corso dell’anno scolastico:
Sicurezza
Disabilità e TIC
Inclusione scolastica: “La dimensione sistemica nel processo di
apprendimento/insegnamento”
Formazione CLIL
Gestione della classe e problematiche relazionali
Percorso formativo PNSD
PIANO DI FORMAZIONE ATA
Sono state programmate delle attività di formazione rivolte al personale ATA, da
sviluppare nel corso dell’anno scolastico:
Utilizzo sito internet
Dematerializzazione
ORGANICO DELL’AUTONOMIA
Al fine del raggiungimento degli obiettivi di qualificazione del servizio scolastico previsto
dalla L. 107/2015 comma 7 e 85, il nostro Istituto Comprensivo è stato dotato dal
seguente organico dell’autonomia:
N° 3 docenti su posto comune per la scuola Primaria.
N° 1 docente per la dispersione nella scuola Primaria.
N° 1 docente per la scuola Secondaria di primo grado.
10 ore per potenziamento per la scuola Secondaria di primo grado.
33
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’integrazione degli alunni diversamente abili e/o in difficoltà è un processo continuo, complesso che richiede competenze, risorse e lavoro di coordinamento con i servizi pubblici, con le famiglie, con i docenti in una logica di interscambio di esperienze e di ricerca-azione. È luogo di educazione, socializzazione, convivenza, dove si incontrano soggetti con esigenze e richieste molteplici. Nel nostro Istituto frequentano 20 alunni diversamente abili, di cui 1 nella scuola dell’Infanzia, 9 nella scuola Primaria e 10 nella Scuola Secondaria di primo grado. Le problematiche sono varie e ogni individuo è diverso dall’altro nel vissuto, nelle potenzialità e nei limiti, nelle motivazioni, nello stile cognitivo e nelle competenze. Per questo motivo, l’obiettivo che ci siamo prefissi è garantire a ciascuno alunno in situazione di difficoltà, tenendo conto degli articoli 3 e 34 della Costituzione Italiana, l’individualizzazione degli insegnamenti, per realizzare l’effettiva integrazione di ognuno nella propria classe e nella comunità scolastica, per favorire l’apprendimento, lo sviluppo globale della personalità e l’autonomia. Tutto questo attraverso processi formativi di: accoglienza, sostegno, rimotivazione, autostima, prevenzione dell’insuccesso attraverso la valorizzazione delle potenzialità e il graduale superamento degli ostacoli. Particolare attenzione viene rivolta agli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali. In tale contesto importanza rilevante assume la collaborazione tra scuola e famiglia per creare una alleanza terapeutica. Per ogni alunno la nostra scuola effettua:
colloqui con la famiglia, con specialisti e referenti, con insegnanti del precedente grado di scuola per raccogliere tutte le informazioni possibili;
attività di osservazione per una conoscenza accurata della situazione di partenza;
incontri di lettura e discussione dei documenti conoscitivi e progettuali redatti dagli operatori USL (Certificazione, Diagnosi funzionale, PEI);
Protocolli D’Intesa (vedi allegati).
Finalità Ridurre, quanto più possibile, i condizionamenti dell’handicap e del disagio e migliorare considerevolmente il livello di autonomia, di socializzazione e di sviluppo della persona Il percorso prevede obiettivi relativi non soltanto all’area dell’autonomia personale di
base ma anche all’area affettivo-relazionale e socio-personale.
34
AREA DELLE AUTONOMIE DI BASE
Obiettivi Generali
conoscenza del contesto scolastico e sviluppo delle capacità adattive;
abilità di igiene personale.
AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE
Obiettivi Generali
Acquisire un’immagine positiva del sé
Saper controllare la propria emotività
Acquisire maggiore autonomia
Rispettare le principali regole del contesto sociale
Gli obiettivi sopra elencati sono specifici per le fasce di età dai 3 ai 13 anni e sono
propedeutici al raggiungimento degli obiettivi dell’autonomia socio-personale.
35
Elaborazione Profilo Dinamico Funzionale e PEI
Interventi educativi individualizzati
Didattica integrata
Piani di interazione tra gli alunni
PROCESSI CHIAVE
Monitoraggio per valutare il livello del benessere
all’interno della scuola
Attività collettive
Percorsi formativi di continuità tra i tre ordini
Stesura Protocollo d’Accoglienza
Incontri tra docenti, operatori USL, famiglie,
Dirigente
PROCESSI
CHIAVE
36
VERIFICA - VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE
All’interno dell’equipe pedagogica, in sede di interclasse/Intersezione- Consiglio di
Classe, di Collegio Docenti e attraverso modalità che coinvolgono gli alunni, le famiglie e
le Istituzioni si procede alla valutazione della azione educativa e progettuale
dell’Istituto.
Elementi oggetto dell’azione di verifica/valutazione sono:
La ricaduta sui processi di apprendimento La modifica sul piano degli comportamenti La qualità dell’organizzazione Il soddisfacimento dei bisogni rilevati, delle aspettative delle famiglie e degli
alunni. Efficienza del servizio scolastico. Acquisizione delle competenze e delle esperienze fatte. Visibilità e credibilità nel territorio.
Valutazione dei risultati raggiunti dagli alunni.
Ha il compito di rilevare nell’alunno il grado di acquisizione delle competenze richieste
nel percorso didattico programmato e di verificare la validità del processo di
insegnamento-apprendimento.
La Valutazione in ingresso si effettua per determinare i livelli di partenza degli alunni e i
bisogni formativi e cognitivi; a questo scopo sono utilizzate prove trasversali comuni e
prove disciplinari.
La valutazione formativa (in itinere e finale) si concretizza attraverso l’osservazione del
lavoro individuale e/o di gruppo, elaborati liberi e guidati, momenti di discussione, prove
strutturate e/o semistrutturate, controllo e correzione dei compiti, ricerche individuali
e/o di gruppo, interrogazioni orali. Si valuta il processo di maturazione caratterizzato
dall’acquisizione di conoscenze, capacità e competenze, tenendo conto del livello di
partenza, del livello raggiunto, delle abilità individuali, la partecipazione, l’impegno
responsabile evidenziato durante il lavoro. La valutazione, inoltre, tiene conto della
autovalutazione.
37
Per la rilevazione degli obiettivi formativi raggiunti, per definire i livelli di apprendimento,
i livelli comportamentali nonché le competenze acquisite dagli alunni si adotta il
Documento di Valutazione intermedia (1° quadrimestre), finale (2° quadrimestre).
Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della
documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri
deliberati dai competenti organi collegiali.
La valutazione viene espressa con voti in decimi in tutte le discipline.
Con la CM n.10 del 23 gennaio 2009 – Valutazione degli apprendimenti e del
comportamento, in applicazione della Legge n. 169 del 30 ottobre 2008 (D.L. 137/2008)
si sottolineano i criteri essenziali per una valutazione di qualità:
a) la finalità formativa; b) la validità, l’attendibilità, l’accuratezza, la trasparenza e l’equità; c) la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio; d) la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti; e) il rigore metodologico nelle procedure; f) la valenza informativa
Questi criteri sono di riferimento per:
- la valutazione in itinere;
- la valutazione periodica e finale;
- gli interventi di rilevazione esterna degli apprendimenti da parte dell’Invalsi.
Tale sistema di valutazione del processo formativo serve a far conoscere:
all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati;
ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento;
alla famiglia per certificare i livelli di apprendimento e di comportamento; per promuovere e valorizzare le risorse di ciascun alunno; per avviare percorsi di qualità, affinché ciascuno possa realizzarsi pienamente in
funzione di abilità/capacità.
38
Criteri di Valutazione del Comportamento e degli Apprendimenti degli Alunni Approvazione Del Collegio Docenti Plenario nell’adunanza del 3 Dicembre 2013
Il Collegio Docenti del XIV Istituto Comprensivo “K. Wojtyla” Siracusa, nell’esercizio dell’autonomia didattica di cui all’art. 4, c. 4 del D.P.R. 8 marzo 1999, n° 275 da esecuzione a quanto previsto dall’art. 1, c. 5 del DPR 22 giugno 2009, n° 122, secondo cui “Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa”, adottando i seguenti criteri per la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, per l’Esame di Stato conclusivo del I ciclo d’istruzione. 1. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Per una valutazione formativa si tiene conto specificamente almeno dei seguenti indicatori: 1. Grado di osservanza delle regole di disciplina previste dalla regolamentazione approvata dal Consiglio d’Istituto; 2. Presenza di eventuali sanzioni disciplinari che abbiano comportato sospensione dalle lezioni (scuola primaria e secondaria di primo grado), allontanamento dalla scuola (per i soli studenti della scuola secondaria) o comunque frequenza di richiami di altro tipo; 3. Assiduità nella frequenza delle attività didattiche, laboratoriali e di recupero; 4.Relazionalità con compagni e con adulti (docenti, Dirigente Scolastico, collaboratori scolastici, esperti esterni, educatori, tirocinanti); 5. Rispetto delle attrezzature, degli ambienti, del patrimonio strumentale dell’Istituto e del materiale didattico proprio ed altrui; 6. Rispetto delle norme igieniche nell’utilizzo dei locali e dei servizi; 7. Atteggiamento cooperativo nei riguardi delle attività proposte; 8. Puntualità e rispetto dei tempi e degli impegni scolastici. 2. MISURAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI L’accertamento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze di alunni e dei processi di apprendimento individuali potrà essere effettuato attraverso una molteplicità di strumenti di misurazione. Solo a titolo esemplificativo si citano:
prove strutturate o semi-strutturate (quesiti a risposta multipla, quesiti aperti con risposta univoca, items a completamento, a corrispondenza, vero e falso ecc…);
prove aperte (temi o domande con risposta non univoca…); questionari; prove grafiche; prove pratiche, specie con riferimento a Tecnologia, Musica, Arte ed immagine,
Scienze motorie e sportive;
39
relazioni individuali o di gruppo;
approfondimenti su particolari contenuti disciplinari individuali o di gruppo con o senza resoconto scritto e/o orale;
interrogazioni; interventi spontanei.
I criteri per la valutazione delle singole prove sono determinati dai singoli docenti o dai Consigli di classe/Team dei docenti. Anche l’attribuzione di punteggi e relativa corrispondenza di giudizi sono rimessi all’autonomia dei singoli docenti e/o del competente organo collegiale. 3. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione formativa e sommativa degli apprendimenti si fonderà principalmente sui seguenti indicatori: 1. esiti delle prove di verifica somministrate e delle prove grafiche e pratiche effettuate, oltre che delle interrogazioni;
2. progresso rispetto alla situazione di partenza;
3. processi di apprendimento attivati;
4. continuità dell’impegno profuso nello studio individuale e nell’approfondimento di particolari tematiche;
5. motivazione, interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo ed alle attività didattiche;
6. autonomia nell’esecuzione delle consegne;
7. autonomia nella gestione dei materiali;
8. grado di attenzione e concentrazione mantenuto nel corso delle attività didattiche;
9. pertinenza degli interventi spontanei ed efficacia di quelli guidati o richiesti;
10. eventuali ostacoli all’apprendimento che scaturiscono dalla condizione personale di alunni e studenti;
11. eventuali disabilità;
12. problematiche tipiche dell’età infantile o pre adolescenziale.
4. SCALA DI VALUTAZIONE E SCHEDA QUADRIMESTRALE DI VALUTAZIONE
La valutazione del comportamento degli alunni di scuola primaria è espressa in forma di giudizio sintetico articolato negli indicatori ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, in corrispondenza dei quali vi sono livelli di riferimento individuati dalla seguente Tabella, strettamente aderente ai criteri di valutazione del comportamento di cui al punto 1.
40
LIVELLO DI RIFERIMENTO
VOTAZIONE CORRISPONDENTE
1. L'alunno conosce e rispetta le regole della
convivenza democratica.
2. Non ha mai avuto richiami disciplinari.
3. Frequenta con regolarità le lezioni.
4. Si rapporta con compagni e adulti
correttamente aiutando in modo costruttivo i
compagni in difficoltà.
5/6. Ha ordine e cura del materiale proprio ed
altrui; rispetta sempre l'ambiente scolastico.
7. Partecipa attivamente a tutte le attività
proposte apportando il proprio contributo.
8. Porta a termine i lavori assegnati in modo
pertinente e preciso rispettando i tempi.
OTTIMO
1. L'alunno conosce e rispetta le regole della
convivenza democratica.
2. Non ha mai avuto richiami disciplinari.
3. Frequenta con regolarità le lezioni.
4. Si rapporta con i compagni ed adulti
correttamente, aiutando in modo spontaneo chi
è in difficoltà.
5/6. Ha cura del materiale proprio ed altrui e
rispetta l'ambiente.
7. Partecipa attivamente a tutte le attività
proposte.
8. Porta a termine i lavori assegnati nel rispetto
dei tempi.
DISTINTO
1. L'alunno, in genere, conosce e rispetta le
regole della convivenza democratica.
2. Non ha mai avuto richiami disciplinari ma
talvolta sono state necessarie annotazioni sul
diario.
3. Frequenta regolarmente le lezioni.
4. Si rapporta con i compagni e adulti in modo
corretto.
5/6. Ha cura discontinua del materiale proprio
ed altrui; rispetta quasi sempre l'ambiente
scolastico.
7. Partecipa positivamente alle diverse attività
proposte.
8. Di norma porta a termine i lavori assegnati
rispettando quasi sempre i tempi di esecuzione.
BUONO
41
1. L'alunno conosce le regole della
convivenza democratica ma non sempre le
rispetta.
2. Riceve talvolta richiami disciplinari e/o
annotazioni sul diario.
3. Frequenta regolarmente le lezioni.
4. Si rapporta con i compagni e adulti in
modo non sempre corretto.
5/6. Ha una modesta cura del materiale
proprio ed altrui; spesso non rispetta
l'ambiente scolastico.
7. Partecipa in modo abbastanza pertinente
alle attività proposte.
8. E' sufficientemente puntuale nel portare
a termine i lavori anche se talvolta non
rispetta i tempi di esecuzione.
DISCRETO
DISCRETO
1. L'alunno ha una conoscenza superficiale
delle regole di convivenza democratica e
non le rispetta.
2. Riceve spesso richiami disciplinari e
annotazioni sul diario.
3. Frequenta regolarmente le lezioni.
4. Si rapporta con i compagni e adulti in
modo poco corretto.
5/6. Ha una scarsa cura del materiale
proprio ed altrui; è poco rispettoso
dell'ambiente
scolastico.
7. Partecipa alle attività proposte ma in
modo poco pertinente.
8. Spesso non porta a termine i lavori
assegnati.
SUFFICIENTE
Per l’attribuzione del voto di comportamento è necessaria la deliberazione a maggioranza del Team docente: trattandosi dell’espressione della volontà di un Collegio amministrativo, non necessariamente il comportamento dell’alunno/a è fedelmente rispecchiato da tutti i parametri recepiti nei descrittori corrispondenti a ciascun giudizio. La valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti di scuola secondaria è espressa mediante voto riportato nel quadro relativo alle discipline secondo la scala di valutazione introdotta dall’art. 2, c. 2 del D.L. 1° settembre 2008, n° 137, convertito con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n° 169: attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. E’ adottata la seguente Tabella per la valutazione del comportamento degli studenti di scuola secondaria, strettamente aderente ai criteri di valutazione del comportamento di cui al punto 1.
42
LIVELLO DI RIFERIMENTO
VOTAZIONE CORRISPONDENTE
1. Lo studente rispetta tutte le regole previste
dal Regolamento interno.
2. Non ha mai ricevuto sanzioni disciplinari.
3. Frequenta con massima assiduità tutte le
attività didattiche.
4. Si rapporta con compagni e adulti in modo
corretto, aiutando spontaneamente i
compagni in difficoltà.
5/6. Rispetta la dotazione strumentale della
scuola, il materiale scolastico proprio ed
altrui e osserva responsabilmente le norme
nell’utilizzo di locali e servizi.
7. Assume un atteggiamento propositivo e
collabora con docenti e compagni in modo
efficace.
8. E’ puntuale e preciso nell’esecuzione delle
consegne e nel rispetto dei tempi della vita
scolastica.
10/10
1. Lo studente rispetta le regole previste dal
Regolamento interno.
2. Non ha mai ricevuto sanzioni disciplinari.
3. Frequenta con massima assiduità tutte le
attività didattiche.
4. Si rapporta con compagni e adulti in modo
corretto, prestando aiuto se richiesto.
5/6. Rispetta la dotazione strumentale della
scuola, il materiale scolastico proprio ed altrui e
osserva sempre le norme nell’utilizzo di locali e
servizi.
7. Assume un atteggiamento cooperativo nei
riguardi delle diverse attività proposte. 8. E’ puntuale nell’esecuzione delle consegne e nel rispetto dei tempi della vita scolastica.
9/10
1. Lo studente in genere rispetta le regole
previste dal Regolamento interno.
2. Non ha mai ricevuto sanzioni disciplinari
oltre eventuali annotazioni sul registro o sul
libretto personale.
3. Frequenta con regolarità le attività
didattiche.
4. Si rapporta con compagni e adulti in modo
generalmente corretto.
5/6. Rispetta la dotazione strumentale della
8/10
8/10
43
scuola, il materiale scolastico proprio ed altrui e
osserva le norme nell’utilizzo di locali e servizi.
7. Assume un atteggiamento abbastanza
cooperativo nei riguardi delle diverse attività
proposte. 8. E’ di norma puntuale nell’esecuzione delle consegne e nel rispetto dei tempi della vita scolastica.
1. Lo studente rispetta in modo alterno le regole previste dal Regolamento interno. 2. Non ha mai ricevuto sanzioni disciplinari oltre eventuali annotazioni sul registro o sul libretto personale. 3. Frequenta con sufficiente regolarità le attività didattiche. 4. Si rapporta con compagni e adulti in modo non sempre corretto. 5/6. Rispetta di massima la dotazione strumentale della scuola ed il materiale scolastico proprio ed altrui, osservando le norme nell’utilizzo di locali e servizi. 7. Assume un atteggiamento modestamente cooperativo nei riguardi delle diverse attività proposte. 8. E’ sufficientemente puntuale nell’esecuzione delle consegne e nel rispetto dei tempi della vita scolastica.
7/10
1. Lo studente rispetta poco le regole previste dal Regolamento interno. 2. Ha ricevuto da sanzioni disciplinari non gravi. 3. Frequenta in modo discontinuo le attività didattiche. 4. Si rapporta con compagni e adulti in modo poco corretto. 5/6. Non sempre rispetta la dotazione strumentale della scuola, il materiale scolastico proprio ed altrui e talvolta non osserva le norme nell’utilizzo di locali e servizi. 7. Assume talora un atteggiamento non cooperativo nei riguardi delle diverse attività proposte. 8. Spesso non è puntuale nell’esecuzione delle consegne e nel rispetto dei tempi della vita scolastica. 1. Lo studente di norma non rispetta le regole previste dal Regolamento interno. 2. Ha ricevuto più di una volta sanzioni disciplinari, comportanti almeno in un’occasione la sospensione dalle lezioni o l’allontanamento per un periodo complessivo non inferiore a 5 giorni. 3. Frequenta in modo estremamente discontinuo le attività didattiche.
6/10
5/10
44
4. Si rapporta con compagni e adulti di norma in modo non corretto. 5/6. Dimostra scarso rispetto per la dotazione strumentale della scuola, per il materiale scolastico proprio ed altrui e talvolta non osserva le norme sull’utilizzo di locali e servizi. 7. Assume un atteggiamento di norma oppositivo nei riguardi delle attività proposte. 8. Non è puntuale nell’esecuzione delle consegne e nel rispetto dei tempi della vita scolastica.
Lo studente volontariamente compie azioni od omissioni tali da comportare danni fisici o psicologici a compagni od adulti, o atti di vandalismo di rilevante entità, e dopo l’esecuzione delle sanzioni disciplinari irrogate, non dimostra idonee forme di ravvedimento.
4/10
Per l’attribuzione del voto di comportamento è necessaria la deliberazione a maggioranza del Consiglio di classe: trattandosi dell’espressione della volontà di un Collegio amministrativo, non necessariamente il comportamento della studentessa o dello studente è fedelmente rispecchiato da tutti i parametri recepiti nei descrittori corrispondenti a ciascun voto decimale La valutazione di tutte le discipline del curricolo è espressa secondo la scala di valutazione decimale introdotta mediante l’art. 3 del D.L. 1° settembre 2008, n° 137, convertito con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n° 169. E’ adottata con le relative clausole interpretative vincolanti- la seguente Tabella recante i criteri per la determinazione dei livelli raggiunti. Si precisa, a scanso di equivoci nei riguardi dell’utenza, che tale strumento non ha valore assoluto in quanto l’attribuzione del voto quadrimestrale non è dato dalla media aritmetica degli esiti delle prove di verifica, ma dalla valutazione complessiva di tutti i parametri puntualmente enunciati nel paragrafo n° 3 del presente testo. Lo scostamento dalla media aritmetica dei voti delle prove di accertamento della preparazione individuale è pertanto pienamente motivata -già in virtù dei presenti criteri- nelle operazioni di attribuzione del voto quadrimestrale e finale di ciascuna disciplina del curricolo scolastico.
5.CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI LIVELLI RAGGIUNTI
La presente Tabella potrà essere applicata solo ed esclusivamente alle prove di accertamento della
preparazione somministrate per iscritto e per le quali risulti possibile la misurazione dei risultati in
termini di risposte esatte.
PUNTEGGIO
ALUNNO
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
VOTAZIONE CORRISPONDENTE
100% DI RISPOSTE
ESATTE
LO STUDENTE HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI CON
UN ALTO LIVELLO DI PADRONANZA, ANCHE CON
RIGUARDO ALLA RIELABORAZIONE PERSONALE
10/10
DA 91% A 99% DI
RISPOSTE ESATTE
LO STUDENTE HA RAGGIUNTO CON PADRONANZA
TUTTI GLI OBIETTIVI PREFISSATI E SA OPERARE
EFFICACI COLLEGAMENTI
9/10
DA 81% A 90% DI
RISPOSTE ESATTE
LO STUDENTE HA CONSEGUITO CON SICUREZZA
TUTTI GLI OBIETTIVI PREVENTIVATI 8/10
DA 71% A 80% DI
RISPOSTE ESATTE
LO STUDENTE HA CONSEGUITO GLI OBIETTIVI, MA
IN MANIERA POCO APPROFONDITA 7/10
45
DA 61% A 70% DI
RISPOSTE ESATTE
LO STUDENTE HA CONSEGUITO GLI OBIETTIVI IN
GRADO MINIMO- 6/10
DA 51% A 60% DI
RISPOSTE ESATTE
LO STUDENTE DIMOSTRA DI POSSEDERE UNA
PREPARAZIONE LACUNOSA 5/10
DA 41% A 50% DI
RISPOSTE ESATTE
SI REGISTRANO GRAVI LACUNE NELLA
PREPARAZIONE DELLO STUDENTE 4/10
DA 11% A 40% DI
RISPOSTE ESATTE
L’APPRENDIMENTO HA AVUTO LUOGO IN MODO
EPISODICO E NON SI REGISTRANO ACQUISIZIONI
DEGNE DI RILIEVO
3/10
2/10
1/10
AL DI SOTTO DEL 10%
DI RISPOSTE ESATTE
NON VI SONO ELEMENTI PER CLASSIFICARE LA
PREPARAZIONE DELLO STUDENTE INCLASSIFICABILE
Si precisa che la corrispondenza tra percentuali e voti è indicata nella presente Tabella in modo standard, ma ciascun docente, nell’espressione della libertà di insegnamento e di valutazione dei risultati dell’apprendimento, a seconda del livello di difficoltà della prova somministrata possiede piena autonomia nel far corrispondere alla sufficienza – 6/10 – non già il 60% ma il 70% delle risposte esatte in caso di una prova semplice oppure il 50% nel caso di una prova che considera più complessa. Tutte le decisioni in materia sono rimesse alla discrezionalità del singolo insegnante e la presente Tabella ha valore vincolante solo per la corrispondenza tra voti e livello di raggiungimento degli obiettivi. La valutazione è personalizzata con riguardo a ciascuna studentessa e ciascuno studente. Il docente ha come riferimento non obiettivi standardizzati ma il percorso definito nel piano personalizzato. L’individuazione per singole studentesse e singoli studenti di obiettivi minimi e di percorsi alternativi rispetto a quello seguito dalla classe è un’operazione discrezionale di competenza esclusiva del Consiglio di classe e del team docente ed anche del singolo docente. La valutazione degli alunni certificati ai sensi della legge 4 febbraio 1992, n° 104 è totalmente personalizzata ed è compiuta in base alla normativa specifica ed ai criteri individuati dai singoli Consigli di classe o dal Team docente su proposta dell’insegnante/ degli insegnanti di sostegno che lavorano con gli alunni e studenti interessati. La valutazione degli alunni e degli studenti portatori di un disturbo specifico di apprendimento è realizzata secondo quando previsto dall’art. 5 della legge 8 ottobre 2010, n° 170 recante “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” e dal DM 12 luglio 2011. La dispensa dalle prestazioni scritte in lingua straniera nel corso dell’anno scolastico e in sede di Esame di Stato è disciplinata in forma tassativa e inderogabile dall’art. 6 del DM 12 luglio 2011. Per quanto riguarda la valutazione degli studenti stranieri si applica l’art. 1, c. 9 del DPR 22 giugno 2009, n° 122 secondo cui “I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione ai sensi dell'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.” La formulazione del giudizio sul livello globale di maturazione raggiunto ha luogo in sede di scrutinio quadrimestrale e finale in tutte le classi sia delle scuole primarie sia delle scuole secondarie di I grado, in modo da salvaguardare al massimo grado l’aspetto formativo della valutazione che, con l’espressione di soli voti decimali, potrebbe apparire compromesso.
I parametri di riferimento da sottoporre a giudizio sono i seguenti:
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
impegno impegno
motivazione motivazione
interesse interesse
46
partecipazione partecipazione
autonomia e metodo di lavoro autonomia e metodo di lavoro
socializzazione socializzazione
gestione del materiale ////
Nella scuola secondaria di I grado le prove di accertamento della preparazione degli studenti seguono i seguenti parametri vincolanti riferiti al limite minimo per ciascun quadrimestre: a) tutte le discipline con un monte ore annuale di 66 ore (tecnologia, musica, arte e immagine, educazione fisica) devono avere almeno tre valutazioni; b) seconde lingue comunitarie: due valutazioni per lo scritto e due per le prove orali; c) matematica: almeno quattro valutazioni nelle prove scritte; d) inglese: tre valutazioni per le prove scritte e almeno una per l’orale; e) Italiano: cinque valutazioni per le prove scritte e almeno due di prova orale. f) I. religione Cattolica: 2 verifiche scritte.
INTEGRAZIONE DELIBERATA DAL COLLEGIO DOCENTI PLENARIO DELL’A.S. 2013/14. Con riguardo alla frequenza delle attività didattiche facoltative, l’Istituto rilascia un attestato di partecipazione alle sole studentesse e ai soli studenti che abbiano effettivamente partecipato almeno al 70% delle attività stesse. Il giudizio relativo alla Religione cattolica, insegnamento del quale chi intende avvalersi è tenuto ad esprimere apposita opzione, viene espresso in una “speciale nota” opportunamente distinta dalle discipline che costituiscono la quota nazionale obbligatoria del curricolo scolastico, come previsto dall’art. 309, c. 4 del D. Lgs. 16 aprile 1994, n° 297 secondo il quale “Per l'insegnamento della religione cattolica, in luogo di voti e di esami, viene redatta a cura del docente e comunicata alla famiglia, per gli alunni che di esso si sono avvalsi, una speciale nota, da consegnare unitamente alla scheda o alla pagella scolastica, riguardante l'interesse con il quale l'alunno segue l'insegnamento e il profitto che ne ritrae “. Similmente avviene per la valutazione dell’attività alternativa eventualmente prescelta in luogo della Religione cattolica. Il giudizio sintetico è approvato dal Consiglio di classe o dal Team docente e si esprime sulla base della scala di valutazione in vigore sino al 31.08.2008 per tutte le discipline del curricolo scolastico (ottimo, distinto, buono, sufficiente, non sufficiente). Le eventuali schede supplementari e la nota relativa alla Religione cattolica vengono consegnate alle famiglie di alunni e studenti contestualmente alla consegna della scheda quadrimestrale di valutazione.
MISURE DA ADOTTARSI PER IL CONSEGUIMENTO DEL SUCCESSO FORMATIVO E MODALITA’ DI COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA.
A) Alunni e studenti che presentino difficoltà nei processi di apprendimento hanno diritto ad attività di recupero, al fine di conseguire il successo formativo. Tali attività sono programmate dai singoli docenti o dagli organi collegiali competenti nel quadro delle ordinarie attività di programmazione settimanale (scuola primaria) o dei consigli di classe (scuola secondaria di primo grado). I docenti riportano rispettivamente nelle agende o nei registri personali le attività di recupero effettuate con i singoli, eventualmente anche inseriti in gruppi di alunni costituiti per livello ecc… Le attività di recupero in ogni caso sono predisposte nei limiti delle risorse umane e finanziarie di cui dispone l’Istituto. Delle attività intraprese in favore dei singoli, i docenti riferiscono ai rispettivi genitori in occasione dei ricevimenti individuali periodici. Eventualmente possono essere attivati gli sportelli didattici: singoli docenti che si dichiarino disponibili possono effettuare al di fuori dell’orario di lezione attività di recupero individualizzato o per gruppi ristretti di alunni, con retribuzione a carico del Fondo dell’Istituzione Scolastica in forma di attività aggiuntive d’insegnamento, previo accordo in sede di
47
contrattazione integrativa d’Istituto. Si evidenzia che l’attivazione di tali modalità “straordinarie” di recupero è soggetta alle disponibilità personali e strumentali. B) Nelle scuole secondarie di primo grado possono essere predisposte schede individuali di valutazione infraquadrimestrali, recanti informazioni sui processi di apprendimento e/o su ulteriori aspetti attinenti alla crescita educativa. Tali schede, approvate dai Consigli di classe, possono essere diversificate fra classi non parallele della stessa scuola e fra sedi, in relazione alle scelte discrezionali dei singoli Consigli adottanti. Esse sono consegnate alle famiglie degli studenti, eventualmente anche in occasione dei due ricevimenti generali che si tengono –di massima- nei mesi di dicembre ed aprile. C) Ove con riferimento ad un alunno o studente si riscontri una situazione di profitto con voti inferiori a 6/10 in una o più discipline o anche di solo comportamento inadeguato, il Team docente od il Consiglio di classe in occasione delle riunioni periodiche possono deliberare che il Dirigente Scolastico trasmetta alla famiglia dell’interessato una lettera con la quale si mette al corrente della situazione di profitto non sufficiente e si invitano i genitori ad adottare opportune iniziative. Di norma tali lettere vengono approvate nella scuola secondaria di I grado durante le adunanze dei Consigli di classe. Nelle scuole primarie tale adempimento è realizzato nei mesi di ottobre/novembre e marzo/aprile in modo da garantire l’informazione scritta alle famiglie due volte l’anno oltre le scadenze quadrimestrali. Tali decisioni vengono assunte in sede di Team docente negli incontri di programmazione didattica che recano apposito verbale, ove sarà formalizzata l’iniziativa assunta. D) Nelle scuole secondarie di I grado, su richiesta del Consiglio di classe, espressa anche per mezzo del Coordinatore quando se ne ravvisi la necessità nel corso dell’arco temporale intercorrente fra due adunanze consiliari, il Dirigente Scolastico può trasmettere una lettera di convocazione agli esercenti la potestà genitoriale su una studentessa o di uno studente che faccia registrare una situazione di persistente non sufficiente rendimento in più discipline, e/o per il quale si assista ad una situazione personale di pregiudizio, desunta da comportamenti soggettivi o dedotta da informazioni fornite al personale docente e ritenute meritevoli di accertamento nel quadro dei compiti di tutela facenti capo all’Istituto e segnatamente al Dirigente Scolastico/Legale Rappresentante. Una copia della convocazione va restituita debitamente sottoscritta dai genitori al Coordinatore del Consiglio di classe competente, al fine di superare eventuali tentativi di occultamento o di falsificazione delle firme. L’incontro è presieduto dal Dirigente Scolastico (o dal collaboratore appositamente delegato) ed ha luogo con la presenza del Coordinatore del Consiglio di classe e possibilmente anche di altri docenti. Dopo aver illustrato la situazione della studentessa o dello studente, il Dirigente Scolastico, informati i genitori presenti su quali misure debbano essere attivate per ottenere un miglioramento e sentite le loro eventuali osservazioni, invita la studentessa/lo studente interessata/o a prendere parte al colloquio e illustra in modo chiaro e inequivocabile al discente e ai genitori le conseguenze del mancato cambiamento atteso nell’impegno e/o nelle condotte mantenute sino a quel momento. Dell’incontro si redige sommario verbale che va accluso al fascicolo dell’alunno e di cui copia va tenuta agli atti d’Istituto. Il Dirigente Scolastico può sempre liberamente convocare gli esercenti la potestà parentale per questioni attinenti la tutela del minore, anche in forma riservata con verbalizzazione da depositare agli atti riservati d’Istituto.
Nelle scuole primarie tali convocazioni hanno carattere eccezionale e devono essere sempre presiedute dal Dirigente Scolastico o da un suo collaboratore espressamente
STANDARD DI PRESTAZIONE 1 Standard deliberati dal Collegio Docenti di sezione scuola secondaria di I grado e primaria. Sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria di I grado: a) i tempi massimi di correzione degli elaborati scritti sono corrispondenti a 15 giorni, salvo motivate eccezioni (come malattia del docente, passaggio tra titolare e supplente sul medesimo posto ecc…);
48
b) il numero massimo di prove alle quali uno studente può essere sottoposto in un solo giorno di lezione è determinato in una prova scritta e una prova orale. Solo per motivazioni eccezionali si possono effettuare due compiti scritti in un giorno, rimanendo improcedibile in tal caso qualsiasi interrogazione.
ORGANO SCRUTINANTE L’organo scrutinante delibera in composizione di “collegio perfetto”: si stabilisce pertanto che le sostituzioni dei docenti eventualmente assenti od impediti a partecipare allo scrutinio avrà luogo tenendo conto del principio di competenza nell’ambito disciplinare di riferimento e dell’esigenza di immediata reperibilità. Per la scuola primaria potrà essere investito nell’ordine: 1. un docente di altro team docente del medesimo plesso non impegnato in concomitante scrutinio;
2. un docente di altro plesso dell’Istituto non impegnato in concomitante attività di scrutinio. Per la scuola secondaria di primo grado potrà essere investito nell’ordine: 1. un docente della medesima sede titolare sulla medesima classe di concorso dell’assente ma assegnato ad altra classe;
2. i docenti che coprono tutte le classi di una sede e/o in servizio a completamento su più sedi potranno essere sostituiti da qualunque docente dell’Istituto munito di abilitazione nella classe di concorso di titolarità. Con riferimento alla scuola secondaria, ove i suesposti criteri non abbiano condotto all’individuazione di alcun docente in tempo ragionevole, il Dirigente Scolastico procede allo scorrimento delle graduatorie d’Istituto per il reclutamento di personale supplente. Per la sostituzione di docenti assenti agli scrutini ed agli esami di licenza o ai soli esami di licenza, l’individuazione di docenti sostituti avverrà prioritariamente mediante la verifica delle disponibilità dei docenti dei tre settori in servizio nell’Istituto forniti dei prescritti requisiti e solo in caso di mancata individuazione attraverso lo scorrimento delle graduatorie dei supplenti.
STUDENTI PORTATORI DI DSA Per studentesse e studenti colpiti da dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia, o da una pluralità di tali disturbi, si attua quanto previsto dall’art. 10 del Regolamento promulgato mediante DPR 22 giugno 2009, n° 122 e dall’art. 5, c. 4 della legge 8 ottobre 2010, n. 170 recante << Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico >> (GU n. 244 del 18-10-2010 ) secondo cui <<Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari >>. In particolare per i suddetti studenti potranno essere concesse tempistiche di esecuzione delle prove scritte differenziate, a seconda delle effettive difficoltà incontrate nei compiti di apprendimento, e dovranno essere adottati opportuni strumenti compensativi e misure dispensative. Gli studenti e le studentesse possono essere dispensati dalle prove scritte solo ed esclusivamente nelle modalità e forme contemplate dall’art. 6 del DM 12 luglio 2011. Sono necessari inderogabilmente i seguenti requisiti: 1) prescrizione della competente Autorità sanitaria;
2) richiesta dei genitori;
3) deliberazione adottata in itinere dal Consiglio di classe;
4) recepimento della delibera consiliare da parte della Commissione esaminatrice in sede di Preliminare. Per tali studenti il colloquio pluridisciplinare avrà una durata più lunga, in quanto l’accertamento della preparazione nelle due lingue comunitarie studiate avrà luogo solo in quella sede.
49
PIANO DI MIGLIORAMENTO (PdM)
Il Piano di Miglioramento è un programma di pianificazione e sviluppo di azioni che prende le mosse dalle priorità indicate dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) d’Istituto elaborato nel corso dell’a.s. 2014 - 2015 e continuamente aggiornato. Il PdM si caratterizza per l’approccio dinamico, in quanto si basa sul coinvolgimento di tutta la comunità scolastica e fa leva su due ambiti: didattico e organizzativo gestionale che si avvalgono degli spazi previsti dall’autonomia.
Come anticipato, il Piano di Miglioramento prende avvio dalle priorità e dai traguardi espressi dalla Scuola nel RAV.
In esso sono stati considerati i punti di forza/debolezza, in relazione al traguardo da raggiungere.
Pia
no
di m
iglio
ram
en
to
Esiti degli studenti
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Descrizione della priorità
1)Disparità dei risultati nelle prove di Italiano e Matematica. Ridurre la disparità dei risultat allineandosi alle percentuali della media nazionale.
2) Varianza dei risultati tra le classi.
Descrizione del traguardo
Ridurre l'alta percentuale di variabilità dei risultati tra le classi.
50
MOTIVAZIONE
Dall’autovalutazione d’istituto è emerso che il risultato delle prove standardizzate rappresenta un punto di debolezza e, quindi, ridurre la disparità dei risultati allineandosi alle percentuali della media nazionale rappresenta una meta verso cui la scuola deve tendere nella sua azione di miglioramento. Confrontando i dati Invalsi della scuola con quelli delle scuole con background socioeconomico e culturale simile, si evince che, nelle classi seconde della scuola primaria e nelle classi terze della scuola secondaria di primo grado, per quanto riguarda l’Italiano, la differenza in negativo è di circa il 10%, mentre in Matematica è rispettivamente del 12% e del 3%. Per quanto riguarda le classi quinte, il divario dei risultati, significativamente superiore, è del 6% per l’Italiano e di circa l’8% per la Matematica. Anche la varianza tra classi in Italiano e in Matematica segue l’andamento di cui sopra, anche se ci sono casi di singole classi che si discostano in positivo. Nelle prove INVALSI si è registrata un’alta percentuale di cheating che ha penalizzato i risultati raggiunti dalla scuola. Tali risultati non rispecchiano in pieno il positivo rendimento scolastico degli alunni
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione.
DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO (max 150 caratteri spazi
inclusi)
Progettare nei dipartimenti percorsi didattici centrati su compiti autentici che coinvolgano italiano e matematica. Elaborare una rubrica valutativa unitaria per migliorare la qualità della didattica che assicuri un controllo efficace dei livelli di apprendimento.
La nostra scuola si propone di raggiungere le priorità stabilite attraverso quattro fasi. PLAN: ridurre del 20% gli esiti non sufficienti in italiano e matematica, ridurre l'alta percentuale di variabilità dei risultati tra le classi-DO: progettare attività didattiche coerenti con il curricolo, attraverso percorsi didattici centrati su compiti autentici che coinvolgano italiano e matematica; perfezionare il metodo di valutazione comune a livello disciplinare, sia in itinere, che finale e usare in modo sistematico i risultati della valutazione degli studenti per riorientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati nell'ambito dei dipartimenti. Intervenire sui criteri di formazione delle classi rendendoli applicabili e richiedere in tempo utile il profilo scolastico degli alunni provenienti da altri istituti affinché possano essere inseriti rispettando quanto stabilito dal collegio docenti. CHECK: costruire rubriche valutative deliberate in sede di Collegio Docenti e condivise con l'utilizzo di focus-group con gli utenti per migliorare la qualità dell'apprendimento, monitorare le azioni, misurare il processo di apprendimento e gli esiti, introducendo nuovi correttivi. ACT: portare a regime le nuove pratiche che abbiano avuto effetti positivi ed estenderle ad altre discipline; rivedere le pratiche con esiti non soddisfacenti.
51
OFFERTA FORMATIVA COMPLEMENTARE
PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANCHE ATTRAVERSO LA STIPULA DI PATTI FORMATIVI CON L’UTENZA
Si sviluppano all’interno del curricolo per potenziare i seguenti ambiti educativi:
EDUCAZIONE ALLA LETTURA promuovere il piacere di leggere e far scoprire mondi nuovi:
“Progetto Lettura”; “Progetto teatro”; “Drammatizzazione”; “TG Baby”; “Biblioteca
scolastica”.
EDUCAZIONE ALLA SALUTE Attivare comportamenti adeguati a uno stile di vita sano;
attivare comportamenti di prevenzione: “La salute dei denti”; “Igiene alimentare”;
“Prevenire l’obesità”.
EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE Sensibilizzare gli alunni al rispetto e alla tutela
dell’ambiente: “Io e l’ambiente”, “Conoscere il territorio”; “Ricicliamo”; “Per un ambiente
migliore e un futuro sostenibile”; “Giornata dell’ambiente”; “Progetto SERR”.
EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETA’ Conoscere realtà diverse e sviluppare sentimenti verso
chi ha bisogno: “Iniziative AIRC”; “Adozione a distanza”; “Associazione Putino iniziativa
raccolta fondi pro talassemia”; UNICEF; Associazione AISM; Associazione “GLI AMICI DEL
MADAGASCAR”; iniziativa “Telethon”.
EDUCAZIONE AL BENE COMUNE Sviluppare sentimenti di solidarietà, di collaborazione,
di rispetto: “L’uomo e l’ambiente”; “Conoscere e interagire con il territorio”.
EDUCAZIONE AD UNA SANA ATTIVITA’ FISICA Favorire un corretto sviluppo fisiologico,
motorio, emotivo, cognitivo e socio-relazionale della persona: “Progetto motorio”;
“Gioco-sport”; “Giochi della gioventù”; “I valori scendono in campo”; “Minibasket”;
“Pallavolo”; “Nuoto”; “Sport di classe”; progetto triennale per la scuola dell’Infanzia
“Bimbinsegnantincampo…competenti si diventa!”.
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Promuovere comportamenti e valori per formare
buoni cittadini: “La convivenza in famiglia, a scuola, con gli altri”, “Le proprie emozioni e
le relazioni con gli altri”; “Comportamenti e abitudini corretti”; “Vivere in sicurezza
l’ambiente della strada: educazione e legalità stradale”; “Corso di educazione stradale”;
“Marcia dei Diritti dei bambini”.
52
EDUCAZIONE ALLA MULTICULTURALITA’ Sviluppare il senso di appartenenza ad una
società multiculturale -: “Io..tu..gli altri”; “Culture diverse”; “Le religioni nel mondo”;
progetto “UNESCO”.
EDUCAZIONE AL BENE CULTURALE Conoscere il proprio patrimonio storico-culturale:
“Conosci il tuo museo”.
EDUCAZIONE ALL’ESPRESSIONE ARTISTICA MUSICALE E TEATRALE Sviluppare la
creatività, la fantasia, l’espressività e le proprie attitudini: “Laboratorio musico-corale”,
“Musico-strumentale”; “La Junior Band”; “Teatro Inda”; “Concorsi musicali”; “Concorsi
grafici-espressivi”.
EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA sviluppare la formazione culturale e civile dei nostri alunni
“Progetto Scuola sicura”; “Sicurezza degli spazi vissuti e comportamenti corretti.
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ Orientare verso la formazione di una coscienza morale:
“Progetto Icaro (Polizia di Stato)”; “Un casco vale una vita Carabinieri ed ERG”; “Il giorno
della memoria per non dimenticare”; “Randagismo (ASP SR)”; “Festa della Repubblica
(Prefettura di Siracusa)”.
EDUCAZIONE AD UNA SANA ED EQUILIBRATA ALIMENTAZIONE Sviluppare
comportamenti e abitudini corretti per una sana ed equilibrata alimentazione: “Mangiare
bene”; “Io e il cibo”.
EDUCAZIONE ALLA LINGUA INGLESE E ALLE TECNOLOGIE Acquisire competenze
linguistiche, conoscere aspetti della società dei Paesi anglofoni.
EDUCAZIONE ALLA LOGICA INTUIZIONE E CREATIVITÀ utilizzare i giochi matematici come
esercizio mentale per sviluppare sofisticate modalità di pensiero: “Giochi matematici”.
PROGETTI LEGALITA’ DI RETE: “Mediterraneo: miraggio di salvezza tra onde di speranze
e luoghi di criminalità” con il IV Istituto C. G. Verga e il VI Istituto Comprensivo. N.
Martoglio, il IV Istituto C. D. Costa di Augusta e il IV Istituto C. S. Quasimodo di Floridia,
13° Istituto C. “Archimede” in attesa di approvazione.
PROGETTI ACCOGLIENZA: “Tutti insieme per volare sempre più in alto!” “Ci sono anch’io”
PROGETTO: “Consegna diplomi di fine anno”.
PROGETTO: “Continuità…al Wojtyla”.
53
ERASMUS+ : “SCRITTURA CREATIVA” in lingua madre. Il progetto ha l’obiettivo di
sviluppare le competenze di scrittura in lingua inglese ed è rivolto agli alunni delle classi
quinte della scuola primaria e agli alunni della scuola secondaria di primo grado.
ERASMUS “EREDITÀ E CULTURA ROMANA NELLA CULTURA DI OGGI” progetto
interdisciplinare. Ha lo scopo di sviluppare unità CLIL e software per costruire in forma
multimediale una città romana.
“PATENTE ECDL” acquisire le competenze necessarie per usare le tecnologie e navigare
sicuri in web: “Patente ECDL”.
PROGETTO SOLIDARIETA’ a scuola di solidarietà riconoscere i valori universali dell’amore,
dell’amicizia, della pace e della solidarietà, al di là di ogni cultura o confessione religiosa
“Le bancarelle della solidarietà”.
PATTO FORMATIVO (in orario extracurriculare): strumenti musicali a scelta. Lingue
straniere (con esperti di madre lingua): inglese, francese, tedesco, spagnolo.
PROGETTO DI RECUPERO DELLA LINGUA FRANCESE (in orario extracurriculare)
migliorare le competenze linguistiche della lingua francese.
PROGETTO TERRITORIALE (Osservatore d’Aria dispersione scolastica) con la
collaborazione dell’O.P.T. (Osservatore Psico – pedagogico Territoriale) prof.ssa Maria
Patrizia Magnano.
PROGETTI in collaborazione con CITTA’ EDUCATIVA: Ecoscuola, Protezione Civile, Nati
per leggere, Proagon, L’albero di Natale, Conosciamoci, Un percorso nel verde, Di orto in
orto, Legalità “A scuola di corto”, Coro di musica per tutti, Siracusa Ability.
Tutti i progetti, iniziative e percorsi sono collegati alla programmazione annuale delle
classi, finalizzati ad approfondire le conoscenze superando le singole discipline
secondo un principio di trasversalità.
54
PROGETTUALITA’ DI LABORATORIO
PROGETTO PNSD “Atelier creativi e laboratori per le competenze chiave”
PROGETTO PON “A scuola…oltre la scuola” (progetti di inclusione sociale e lotta al disagio
nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree
a rischio e in quelle periferiche):
“Vieni a giocare con me”
“Comunicare con lo sport”
“Volare…tra le note”
“Teatrando…si impara”
“Laboratorio di matematica”
“La bottega delle parole”.
55
VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE
Esse sono regolamentate dall'apposita normativa emanata dagli organi centrali di legislazione. Le uscite hanno come finalità un arricchimento delle esperienze didattiche condotte in classe e una migliore e reciproca conoscenza tra compagni ed insegnanti. I criteri per il loro svolgimento possono essere riassunti come segue:
- vanno programmate a inizio d'anno dai vari consigli di classe; - le proposte dei consigli di classe confluiscono nel piano annuale deliberato dal Collegio Docenti; - il piano annuale, con gli eventuali aggravi di spesa, va deliberato dal Consiglio d'Istituto; - l'intero progetto va inserito nel programma annuale. Per la Scuola Secondaria di Primo Grado viene deciso: massimo di 6 giorni per tutte le classi. L'organizzazione di dette attività viene affidata alle funzioni strumentali.
AZIONI DI CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
CONTINUITA'
SCUOLA DELL’INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA
La continuità tra i vari ordini di scuola avverrà mediante incontri tra insegnanti e visite
nelle classi, cosicché i bambini saranno “accompagnati” verso il nuovo ambiente
scolastico. Gli aspetti da prendere in considerazione, nello svolgimento delle suddette
attività, sono:
• Esperienze comuni ai tre ordini di scuola
La collaborazione fra i docenti, di cui si è detto, porterà all'attuazione di iniziative comuni,
in occasione di festività, nonché di attività extra-curriculari (ludiche, musicali, di
drammatizzazione, etc.).
Approccio di carattere ludico - cognitivo, da parte dei docenti della scuola primaria,
verso gli alunni delle classi terminali della scuola dell’infanzia.
56
Approccio di carattere cognitivo - metodologico, da parte dei docenti della scuola
secondaria di primo grado, verso gli alunni delle classi terminali della scuola
primaria.
L'alunno deve acquisire piena conoscenza di sé e assumere una responsabilità personale
fin dai primi giorni del primo anno della scuola secondaria di I grado (Accoglienza).
Compito dei docenti è accompagnare i ragazzi, durante il triennio, in questa delicata fase
al fine di operare una scelta consapevole. Tali attività sono state condotte attraverso:
conversazioni guidate volte a favorire la conoscenza di sé, somministrazione di test
standardizzati al fine di stimolare la motivazione e l’interesse per lo studio, rafforzamento
dello specifico nelle singole discipline, visite guidate. Sentite le esigenze degli alunni e
delle famiglie, in accordo con i referenti delle scuole superiori, gli alunni divisi in gruppi
partecipano ad attività di mini-stage per conoscere come lavorano i docenti in classe e
nei laboratori. L'istituto organizza alcuni eventi di orientamento dove vengono invitate
tutte le scuole superiori che illustrano il piano dell'offerta formativa. Gli alunni vengono
invitati a visitare le scuole a cui vorrebbero iscriversi e vengono informati delle giornate
in cui sono aperte. L'istituto riesce a monitorare i risultati raggiunti dagli alunni che nei
passaggi di grado rimangono all'interno della scuola. Per seguire gli alunni e i loro esiti
anche nella scuola secondaria di secondo grado, è stato preparato un questionario che
verrà consegnato alle referenti delle scuole superiori, a partire dal prossimo anno
scolastico, al fine di confrontare i risultati raggiunti da ogni singolo alunno e preparare le
rispettive statistiche. Nella maggior parte dei casi, le famiglie e gli alunni seguono i
consigli dei docenti nella scelta della scuola per il ciclo successivo. L'istituto riserva
un'attenzione particolare all'orientamento degli alunni H e BES, creando un primo
contatto tra le insegnanti di sostegno del ciclo attuale e di quello successivo. L'insegnante
57
di sostegno accompagna l'alunno presso la scuola superiore scelta e ne segue
l'inserimento nell'anno scolastico successivo.
ORIENTAMENTO
L’alunno, che completa il ciclo della scuola secondaria di primo grado, affronta il momento
in cui deve occuparsi del suo orientamento scolastico. Dovrà prendere una decisione
importante per quanto riguarda i futuri apprendimenti, ma prima di tutto dovrà acquisire
consapevolezza e conoscenza di sé e assumere una responsabilità personale. Nella
delicata fase evolutiva, si tratta di scelte non facili che devono essere fatte con
l’accompagnamento di educatori, genitori e insegnanti, nel rispetto delle specificità
dell’alunno. E’ infatti un momento in cui si completa un percorso formativo dal quale
emergono intelligenze, competenze, abilità, interessi e attitudini che caratterizzano ogni
singolo soggetto.
La registrazione delle osservazioni, ed il confronto dei vari comportamenti scolastici ed
extrascolastici, costituisce la premessa indispensabile per affrontare la fase di
orientamento che riguarda l’individuazione della scelta ottimale. Ne consegue che
l’attività di Orientamento non può essere intesa solo come un intervento di informazione
sulle offerte formative presenti sul territorio, ma come il momento ultimo di un percorso
educativo che ha posto al centro della sua azione la crescita delle conoscenze e la
formazione della persona. Compito dei docenti, è quello di formulare il “consiglio
orientativo”, risultato del parere collegiale del Consiglio di classe, di cui l’alunno e la
famiglia sono chiamati a prendere conoscenza e a confrontarsi. In aggiunta, dovere non
meno importante della scuola, è anche quello di fornire le dovute informazioni sull’offerta
formativa delle scuole secondarie di secondo grado, e aiutare gli alunni nella scelta dei vari
percorsi. A tale scopo, in collaborazione con i coordinatori e i referenti per l’orientamento
delle scuole secondarie di secondo grado, si progetteranno e organizzeranno i seguenti
momenti, interventi e trasferimenti di informazioni, utili per il completamento del
percorso sopra esposto.
58
Per gli alunni:
• Incontri condotti dai referenti della Funzione strumentale per l’Orientamento, volti ad
illustrare percorsi e materie di indirizzo dei piani di studio del futuro ciclo scolastico;
•Interventi in classe di ex alunni della scuola media, per presentare la loro esperienza alla
scuola superiore;
•Presentazione delle varie scuole superiori, da parte dei rispettivi dirigenti o loro delegati,
presso le loro sedi e/o presso il nostro Istituto, nel corso di appositi incontri mattutini e/o
pomeridiani. Ogni istituto mostrerà filmati inerenti la scuola e le sue attività, consegnerà
brochure illustranti il P.O.F. della propria scuola, e utilizzerà materiale di laboratorio
dimostrativo delle attività curriculari svolte;
•Diffusione del calendario delle giornate di “scuola aperta” offerte dai diversi Istituti: gli
alunni saranno informati delle aperture pomeridiane e domenicali delle varie scuole
secondarie di II grado, per l’eventuale visita con i genitori.
Per i genitori:
• Segnalazione alle famiglie, di dibattiti o incontri aventi per tema l’orientamento
scolastico;
• Invito a partecipare, assieme ai propri figli, agli incontri pomeridiani e/o domenicali delle
varie scuole secondarie.
Attività della Funzione strumentale per l’Orientamento:
• Somministrazione di un questionario di orientamento
Dopo aver fornito agli alunni le informazioni riguardanti le offerte formative delle scuole
secondarie di secondo grado presenti nel territorio, sarà predisposto un questionario
rivolto agli alunni delle classi terze, per la raccolta delle preferenze e delle valutazioni di
ciascuno di essi, sui differenti aspetti inerenti l’orientamento scolastico. In particolare il
questionario sarà articolato in due sezioni: la prima riguardante il ciclo di studi in via di
conclusione, e la seconda relativa al nuovo ciclo di studi da intraprendere.
59
Gli alunni, oltre a segnalare le motivazioni che influenzano la scelta, dovranno indicare
la/le preferenze, le informazioni possedute sulla scuola preferita da frequentare, ed infine
sarà richiesta l'opinione dei genitori. Tutto questo per mettere il discente nella condizione
di prendere coscienza di se e delle sue risorse per elaborare un progetto reale di studio e
di lavoro. I risultati del questionario, raccolti sia per singola classe sia in modo complessivo,
saranno riportati su apposite tabelle.
• Consulenza
Nei casi di particolari dubbi o indecisioni da parte di alunni o delle famiglie, sarà fornita
una specifica consulenza. In particolare, le funzioni strumentali collaboreranno con gli
insegnanti di sostegno e le famiglie, per facilitare i contatti con le realtà scolastiche più
adatte alla situazione didattica degli alunni diversamente abili.
RECUPERO / POTENZIAMENTO
Nell’ambito delle finalità educative, la nostra scuola si attiene alle indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di I° grado. I docenti, partendo dai concreti bisogni formativi degli alunni, si prefiggono di far sì che tutti gli allievi, indistintamente, raggiungano non solo competenze adeguate nei vari ambiti disciplinari ma anche una maturazione globale della persona. E’ sembrato opportuno tenere in considerazione la mappa delle “finalità” inserita nel P.O.F. relativo all’anno scolastico in corso, per attenzionare il percorso formativo di tutti gli alunni indipendentemente dalla loro provenienza. Nella realizzazione di tale percorso la scuola pone in essere interventi individualizzati, mirati al recupero di coloro che presentano difficoltà di vario tipo e al potenziamento di allievi che evidenziano apprezzabili capacità.
60
ASPETTO DIDATTICO
Individuazione e superamento Delle carenze relative ad ogni forma i comunicazione orale escritta
ASPETTO SOCIO-CULTURALE
Individuazione e superamento delle carenze relative ad ogni
forma di comunicazione orale e scritta
STRUMENTI: Letture di vario tipo,
individuazione delle parole-chiave,
domande stimolo e test.
Occasione di dialogo e di
conversazione finalizzata
Momenti di confronto e di
riflessione
Lavori di gruppo per favorire la
cooperazione
RECUPERO
61
ASPETTO DIDATTICO
Valori
ASPETTO SOCIO-CULTURALE
POTENZIAMENTO
Ricerca attiva per ampliare ed
approfondire le conoscenze;
percorso laboratoriale
Esercizi di comprensione
approfondita;
compiti di realtà.
Valorizzazione delle attitudini
settoriali
Partecipazione consapevole
sia individuale che
collaborativa alle varie
esperienze formative
Atteggiamento interattivo per la
maturazione individuale e di
gruppo
62
GARANZIE DI SICUREZZA
Al fine di garantire la sicurezza degli alunni e del personale all'interno e all'esterno della
scuola, vengono effettuati i seguenti provvedimenti di interesse generale:
- assicurazione
La scuola stipula una polizza assicurativa, che riguarda sia gli infortuni che la
responsabilità civile, scegliendo, tra le proposte delle varie società assicuratrici, quella più
vantaggiosa.
Essa deve coprire gran parte dei rischi connessi ai diversi momenti dell'attività didattica,
compresi i viaggi e le visite d'istruzione. Tale assicurazione è facoltativa;
- evacuazione
La scuola ha elaborato un piano di evacuazione veloce dai vari edifici, in caso si dovessero
verificare incidenti (crolli, incendi, allagamenti, terremoti), che rendano necessario un
esodo improvviso dai locali scolastici.
Gli alunni vengono addestrati allo scopo, anche tramite prove programmate di
esercitazione pratica (almeno due l’anno).
La scuola provvede anche a informare e a formare tutto il personale sui problemi della
sicurezza, tramite corsi informativi e/o distribuzione di opuscoli formativi;
- vigilanza
La vigilanza, sia sugli alunni, sia sulle strutture, viene effettuata da tutto il personale della
scuola in ogni momento dell'attività didattica.
63
RAPPORTI SCUOLA- FAMIGLIA
I rapporti tra docenti e genitori avvengono all'interno degli organismi scolastici, nei
colloqui individuali e nelle assemblee di classe programmate nel corso dell'anno.
Il momento dell'informazione costituisce uno degli elementi importanti della vita della
scuola.
L'informazione sulla situazione scolastica dei singoli alunni avviene attraverso la
comunicazione dei risultati delle verifiche scritte e per mezzo dei colloqui individuali,
durante i quali vengono fornite informazioni più dettagliate e si attua uno scambio di
opinioni sui metodi di intervento educativi da utilizzare con gli alunni.
Nel caso qualche genitore fosse impossibilitato a partecipare ai colloqui individuali, i
docenti si rendono disponibili a ricercare spazi idonei per colloquiare con detti genitori,
purché concordati preventivamente.
Altre informazioni possono trovare spazio: nelle assemblee di classe pomeridiane (due o
tre all'anno); durante la consegna del documento di valutazione; nei colloqui individuali
orientativi (classi terze secondarie di 1° grado); nelle riunioni dei consigli di classe e di
interclasse.
Per le situazioni didattico-disciplinari problematiche, le famiglie vengono
opportunamente avvertite.
Gli esiti degli scrutini finali sono pubblicati a mezzo affissione all’albo della scuola.
64
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Gli alunni hanno l’obbligo di:
1. Frequentare assiduamente le lezioni, partecipare con diligenza, alle attività
culturali, ricreative e sportive promosse dalla scuola;
2. Rispettare l’orario di ingresso;
3. Entrare a scuola e in classe ordinatamente al suono della campana, prendere
posto e posizionare sul banco il materiale occorrente;
4. Uscire ordinatamente al termine delle lezioni, accompagnati dai docenti;
5. (Sec.1°) Giustificare le assenze usando il libretto personale. Se l’assenza supera i
5 gg. Si deve allegare il certificato medico;
6. Non danneggiare mobili e porte; non sporcare le pareti dei locali scolastici con
scritte o figure di qualsiasi genere;
7. Recarsi ai servizi non prima delle ore 10.00 e non dopo le ore 12.00 (salvo
assoluta necessità);
8. Rimanere in classe ed al proprio posto durante il cambio dell’ora;
9. Non schiamazzare nei corridoi durante la ricreazione o in altre occasioni;
10. Mantenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti dei
compagni, degli alunni più piccoli, del personale scolastico e degli insegnanti;
11. Mantenere un comportamento corretto e silenzioso durante gli spostamenti
necessari sia all’interno sia all’esterno della scuola;
12. Per l’anno scolastico 2016/2017, così come concordato durante la riunione del
Consiglio d’Istituto in data 06/09/2016, si vieta di portare i cellulari in classe.
Qualora ciò dovesse accadere, questi dovranno essere consegnati ai docenti della
prima ora che provvederanno a consegnarli, in una scatola, presso la presidenza
per essere riconsegnati agli alunni all’uscita, ossia alla fine delle lezioni. Si
informa, inoltre, che nel caso in cui gli alunni verranno sorpresi ad usare il
65
cellulare all’interno dell’Istituto, questi verranno requisiti e portati in presidenza
dove saranno custoditi fino al termine dell’anno scolastico, per poi essere
restituiti ai genitori.
La scuola è esonerata da ogni responsabilità di eventuali smarrimenti.
L’uso del cellulare è consentito SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per gli alunni che
presentano gravi problemi di salute certificati, quest’ultimi lo potranno lasciare nel
cassetto della cattedra, acceso.
In ogni caso la scuola non si assume nessuna responsabilità per smarrimenti, furti o
danni.
E’ consentito l’uso del telefono fisso scolastico per comprovati motivi e dietro
autorizzazione dell’insegnante.
SANZIONI PREVISTE
Tenuto conto del ruolo formativo della sanzione che mira a creare un clima di fiducia tra scuola e
allievi, il Collegio dei Docenti, restio all’allontanamento seppur breve dell’allievo che con il suo
comportamento ha creato danno alla scuola o offesa alle persone, sancisce che ad ogni azione in
contrasto con i principi di naturale convivenza civile, vada attribuito un tempo di permanenza
aggiuntiva nei locali della scuola, utile a risanare il danno materiale arrecato o speso in attività di
pubblica utilità.
Nel caso di danno agli arredi scolastici o ai beni personali del personale della scuola verrà richiesto
un risarcimento ai genitori.
Ciascun consiglio di classe adotterà i provvedimenti disciplinari assegnando tempi e mansioni.
Le attività degli allievi verranno monitorate da un docente all’uopo individuato.
Inoltre a causa di reiterate infrazioni, il Consiglio di classe può decidere l’esclusione dalle gite
scolastiche o visite guidate d’istruzione e dalle attività che comportino, comunque, l’uscita dai locali
scolastici.
66
PATTO FORMATIVO
SCUOLA- FAMIGLIA- STUDENTE
Approvato dal Consiglio d’Istituto e Collegio Docenti
La scuola è una comunità educante nella quale convivono più soggetti, uniti da un
obiettivo comune: quello di educare, cioè di far crescere in maniera equilibrata ed
armonica i giovani che fanno parte di questa comunità, di svilupparne le capacità,
favorirne la maturazione e la formazione umana e orientarli alle future scelte scolastiche.
I soggetti protagonisti della comunità sono:
• gli studenti, centro del motivo vero dell’esistenza di una scuola,
• le famiglie, titolari della responsabilità dell’intero progetto di crescita del giovane,
• la scuola stessa, intesa come organizzazione e come corpo docente, che deve costruire
un suo progetto ed una sua proposta educativa da condividere con gli altri soggetti.
Ogni società, ogni organizzazione, ogni gruppo sociale, per poter svilupparsi e
raggiungere gli scopi per cui nasce, deve avere sue regole, suoi principi, suoi obiettivi e
metodi condivisi, deve avere, in sostanza, un suo “contratto sociale”.
In ogni società ognuno ha un suo ruolo, deve svolgere funzioni precise, ha precisi diritti e
doveri. Se questi ruoli, questi principi e questi doveri vengono rispettati, la società riesce
a raggiungere meglio gli obiettivi che si è proposta.
Per il buon funzionamento della scuola e la migliore riuscita del comune progetto
educativo, proponiamo alle componenti fondamentali della nostra comunità un “patto di
corresponsabilità”, cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti che ciascuno
di noi si impegna a rispettare per consentire a tutti di dare il meglio.
Il Patto evidenzia l’ineludibile ruolo della responsabilità educativa dei genitori, sancito
anche dalla legislazione (D.P.R. 235 del 25/11/07 art.3) che riconosce il ruolo non
secondario dei genitori nel processo di crescita culturale e sociale degli alunni; in modo
particolare nei casi in cui i figli si rendano responsabili di danni a persone o cose o ledano
la dignità ed il rispetto delle persone.
67
La responsabilità del genitore (art. 2048 primo comma codice civile) e quella del docente
(art. 2048 secondo comma codice civile) per il fatto commesso da un minore affidato alla
sua vigilanza, non sono infatti tra loro alternative poiché l’affidamento del minore alla
custodia di terzi, se solleva il genitore dalla presunzione di culpa in vigilando non lo solleva
da quella di culpa in educando.
E’ opportuno sottolineare che in presenza di gravi episodi di violenza, di bullismo o di
vandalismo e per eventuali danni causati dall’alunno a persone o cose durante la
permanenza a scuola, il genitore, in sede di giudizio civile, potrà essere ritenuto
direttamente responsabile dell’accaduto, anche a prescindere dalla sottoscrizione del
Patto educativo di corresponsabilità, ove venga dimostrato che non abbia messo in atto
tutti gli interventi educativi necessari a prevenire comportamenti illeciti. Tale
responsabilità, riconducibile come già detto ad una colpa in educando, potrà concorrere
con le responsabilità che possono configurarsi anche a carico del personale scolastico
per colpa in vigilando, ma soprattutto per omessa vigilanza.
Questo patto va letto e volontariamente sottoscritto, dalla scuola attraverso il Dirigente
Scolastico (o il suo Delegato), e dalla famiglia, per gli aspetti che la riguardano. Inoltre
l’assunzione di questo impegno ha validità per l’intero periodo di permanenza dell’alunno
nell’istituzione scolastica.
IL PATTO DELLA SCUOLA
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
• Tutelare la sicurezza dello studente attraverso un’adeguata sorveglianza in tutte le fasi
della giornata scolastica.
• Controllare la frequenza alle lezioni per prevenire disagi o problemi, portando
all’attenzione della famiglia eventuali comportamenti insoliti.
• Contattare la famiglia in caso di problemi relativi a frequenza, puntualità, profitto,
comportamento, in modo da poter intervenire insieme all’insorgere di difficoltà.
• Prevenire e controllare fenomeni di bullismo, vandalismo, tentativi di diffusione di
sostanze stupefacenti, in collaborazione con le famiglie e le istituzioni territoriali.
• Tenere informata con regolarità la famiglia sulla situazione scolastica dello studente,
allo scopo di favorire la collaborazione e per affrontare e risolvere insieme eventuali
problemi.
68
• Offrire la possibilità allo studente in difficoltà di personalizzare il proprio curricolo, con
interventi di supporto/appoggio, prove differenziate, ecc.
• Garantire la qualità dell’insegnamento attraverso l’aggiornamento del personale e delle
dotazioni.
• Esporre alle famiglie e agli studenti con chiarezza gli obiettivi didattici e le modalità di
valutazione.
• Favorire l’uniformità della qualità dell’insegnamento e delle modalità di valutazione.
• Creare un clima collaborativo ed accogliente nel quale lo studente possa lavorare con
serenità.
• Promuovere lo sviluppo personale dello studente attraverso l’offerta di opportunità
extracurricolari.
• Sostenere lo studente in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno anche
individuale.
• Favorire l’inserimento dello studente nella scuola, attraverso un apposito Progetto
Accoglienza.
• Sostenere lo studente lungo il suo percorso scolastico con attività di orientamento per
la scelta della Scuola superiore.
• Porre attenzione ai problemi di carattere personale e psicologico dello studente,
attraverso il “Servizio ascolto” e l’offerta di colloqui personali e riservati con uno
psicologo.
• Offrire opportunità di approfondimento, favorendo il benessere nella scuola e lo
sviluppo di nuove capacità.
• Raccogliere e dare risposta ai pareri ed ai suggerimenti delle famiglie e degli studenti.
• Dare effettivo seguito alle segnalazioni di disservizio di famiglie, studenti, personale
della scuola.
69
IL PATTO DEI GENITORI
La famiglia si impegna a:
• Collaborare con la scuola nel far rispettare allo studente i suoi impegni.
• Sostenere lo studente nel suo lavoro a scuola e a casa.
• Assicurare la frequenza regolare e la puntualità dello studente alle lezioni.
• Informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica
dello studente.
• Cercare di partecipare ai momenti di incontro e confronto con la scuola (consigli di
classe, riunioni, ecc).
• Giustificare sempre le assenze ed i ritardi dello studente utilizzando l’apposito libretto.
• Firmare per presa visione le comunicazioni e le verifiche scritte consegnate allo
studente.
• Segnalare alla scuola attraverso gli appositi moduli gli eventuali disservizi o reclami.
• Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero nelle
classi o nella scuola.
• Esprimere il proprio parere sulla scuola e gli eventuali suggerimenti anche attraverso la
compilazione dei questionari di soddisfazione che verranno consegnati a fine anno.
IL PATTO DELLO STUDENTE
Lo studente si impegna a:
• Rispettare le persone che lavorano e che frequentano la scuola, senza discriminazione
alcuna.
• Rispettare il Regolamento D’Istituto.
• Frequentare la scuola regolarmente e con puntualità.
• Portare a scuola tutto il materiale necessario alle lezioni.
70
• Tenere un comportamento corretto ed adeguato all’ambiente.
• Eseguire i lavori assegnati a casa e consegnarli con puntualità.
• Collaborare con la scuola per mantenere l’ambiente pulito ed ordinato.
• Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero nelle
classi o nella scuola.
• Aiutare i compagni in difficoltà.
• Segnalare alla scuola, attraverso gli appositi moduli, gli eventuali disservizi o reclami.
• Esprimere il proprio parere sulla scuola e gli eventuali suggerimenti, anche attraverso
la compilazione dei questionari di soddisfazione che verranno consegnati a fine anno.
71
ORARI UFFICI
ORARIO DI RICEVIMENTO DELL'UFFICIO DI SEGRETERIA
Lunedì, mercoledi e venerdi dalle ore 9,00 alle ore 12,00
Lunedì e giovedi dalle ore 16,00 alle ore 18,00
ORARIO DI RICEVIMENTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Tutti i giorni per appuntamento dalle 10.30 alle 13.30
CALENDARIO SCOLASTICO
Il calendario scolastico avrà il seguente svolgimento:
Inizio delle lezioni: 14 settembre 2017
Termine delle lezioni: 9 giugno 2018
Termine delle attività della scuola materna: 30 giugno 2018
Fine primo quadrimestre: 31 gennaio 2018
Esami di Licenza Media: giugno 2018
FESTIVITA’ E SOSPENSIONE DALLE LEZIONI
Tutte le domeniche
1 novembre 2017 festa di tutti i Santi
2 novembre 2017
8 dicembre 2017 Immacolata Concezione
13 dicembre 2017 festa del Santo Patrono
Festività natalizie dal 22 /12/2016 al 06 /01/2017
Vacanze pasquali dal 29/03 al 3/04/2018 25 aprile 2018 Anniversario della liberazione 1 maggio 2018 festa del lavoro 15 maggio 2018 festa della Regione Siciliana 2 giugno 2018 festa della Repubblica.
Esso é predisposto annualmente, con ordinanza, dal Ministero, su scala nazionale, promulgato dal Sovrintendente Regionale e adeguato dal Consiglio d'Istituto alle esigenze specifiche dell'istituto e del c.a. scolastico, nel rispetto del criterio fondamentale di non meno di 200 giorni effettivi di lezione.
72
Atto di Indirizzo.
Curricolo verticale educazione artistico – espressivo.
Curricolo verticale matematica – tecnologico.
Curricolo verticale umanistico.
Protocolli: alunni con disabilità; alunni con DSA e BES; piano didattico Individualizzato; alunni stranieri.
Scheda monitoraggio Bes.
Modelli PDP alunni DSA.
Griglie valutazione (modelli).
Autorizzazione al trattamento e alla diffusione di dati personali.
Piano annuale attività.
Piano di evacuazione: plesso v. Tucidide, plesso v. Torino.
Piano di lavoro funzione strumentale POF.
Progetti d’Istituto.
Progetto Continuità (volantino).
Azioni di orientamento.
Questionario d’indagine conoscitiva sull’utenza scolastica.
Questionario monitoraggio genitori.
Scheda monitoraggio sulla formazione tecnologica dei docenti.
Scheda monitoraggio progetti d’Istituto.
Regolamento d’Istituto.
Regolamento Viaggi d’istruzione.
Valutazione e rischi si rimanda al Link nel sito Web della scuola.
Volantino POF