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Vita Olgiatese Quindicinale della Parrocchia di Olgiate Comasco Anno 74° - N. 13 - 2 Settembre 2018 - € 1.00 NUMERO SPECIALE DISTRIBUITO A TUTTE LE FAMIGLIE Ottant’anni fa (1938), proprio in que- sti giorni (dall’8 all’11 settembre) veniva cele- brato qui a Olgiate il IV Congresso Eucaristico Diocesano. Un avveni- mento che ha lasciato un notevole segno nella storia e nella vita reli- giosa della nostra par- rocchia. Fu preparato e gesti- to con grande cura da un apposito Comitato Parrocchiale, animato, in modo particolare, da don Ambrogio Fogliani. Nativo di Olgiate, era stato mandato come vicario all’inizio del 1937 soprattutto per aiutare il vecchio prevo- sto don Giovanni Celli- na, ormai gravemente malato, in vista di un avvenimento così importante. Don Cellina, in effetti, morì nel set- tembre di quello stesso anno e a novembre, com’era previsto, fu scelto proprio don Ambrogio per succeder- gli (rimarrà prevosto a Olgiate fino al 1946). Vita Olgiatese (dal 1928 aveva cambiato nome e si chiamava Bollettino parroc- chiale”: il regime fasci- sta, infatti, non ammet- teva nessun tipo di stampa libera, e anche il nostro glorioso giorna- le per poter sopravvive- re aveva dovuto ridursi a un semplice “bolletti- no”…), per l’occasione era diventato “l’organo ufficiale del Comitato Parrocchiale per il IV Congresso Eucaristico Diocesano” e nei numeri degli anni 1937-38 riporta con fedeltà tutte le iniziative programma- te per prepararsi ade- guatamente ai giorni del Congresso. Una miria- de: praticamente per due anni interi tutta la vita della parrocchia ha ruotato attorno a questo tema. Ecco, allora, la pre- senza assidua del vescovo mons. Alessan- dro Macchi. Quasi tutti i mesi, per un motivo o per l’altro, veniva ad Olgiate: è evidente che voleva seguire anche personalmente la prepa- razione di un avveni- mento che gli stava par- ticolarmente a cuore… Ecco, allora, la pub- blicazione di molteplici articoli sul tema dell’Eucaristia, affidati alle penne dei migliori teologi in circolazione. Ecco, allora, l’impe- gno a studiare come erano stati organizzati gli ultimi Congressi Eucaristici, quello nazio- nale di Tripoli (allora faceva parte dell’impe- ro…) e quello internazio- nale di Budapest. Ecco, allora, le nume- rose “Settimane di Coltura Eucaristica”; settimane in cui si orga- nizzavano qui in parroc- chia dei veri e propri corsi di otto lezioni cia- scuno sul tema dell’Eucaristia, tenute soprattutto da inse- gnanti del seminario di www.parrocchiaolgiatecomasco.it OTTANT’ANNI FA OTTANT’ANNI FA Como e di quello di Milano. Se ne svolsero ben quattro lungo i primi mesi del 1938: in gennaio (“Teologia Eucaristica”), in febbraio (“Teologia del Sacrifi- cio”), tra marzo e aprile (“La Liturgia Eucaristi- ca”), in maggio (“ la Pratica Eucaristica). Pensate: ben 32 lezioni, sempre molto frequen- tate… Ecco, allora, lungo tutta l’estate, una serie di Messe partecipatissi- me, con relative proces- sioni eucaristiche, cele- brate nelle varie frazioni della parrocchia. Ecco, allora, la prepa- razione meticolosa di suppellettili e ambienti necessari per lo svolgi- mento del Congresso: l’ostensorio costruito uti- lizzando anche l’oro offerto dalla gente (se ne raccolse più di un kg, quello che si era riusciti a nascondere e a salvare quando Mussolini l’aveva sequestrato “per la patria”…); la risistema- zione della chiesa di san Gerardo; la nuova illumi- nazione della chiesa par- rocchiale; i sei monu- mentali angeli portacan- dele in bronzo (portava- no 42 candele) per l’alta- re maggiore; il “Campo Eucaristico” per le cele- brazioni di massa allesti- to nella zona dove oggi c’è la palestra comunale e la scuola materna, su un terreno di ben 20.000 metri quadrati messo a disposizione gratuita- mente dal sig. Pio Roncoroni; ecc. Poi, finalmente, arri- va la data tanto attesa. Il giovedì 8 settembre fu dedicato all’apertura solenne del Congresso (per l’occasione, mandò una lettera anche papa Pio XI, controfirmata dal card. Pacelli che, dopo pochi mesi, diventerà papa Pio XII), il venerdì soprattutto al clero e ai bambini, il sabato alle donne e alle giovani, la domenica conclusiva, prima della solenne celebrazione di chiusu- ra, agli uomini e ai gio- vani. Messe, preghiere, processioni, lezioni… anche l’ordinazione sacerdotale e la prima Messa di padre Aldo Bollini. Quattro giornate piene, da mattina a sera. Come previsto, arri- varono a Olgiate migliaia di persone - preti, religiosi, laici - da tutta la diocesi che obbligarono a un note- vole sforzo organizzati- vo per l’accoglienza. Parteciparono anche dieci vescovi oltre a mons. Macchi. A questo riguardo va sottolineata la presenza di mons. Angelo Roncalli, il futuro papa Giovanni XXIII, oggi santo, che presie- dette la Messa solenne di apertura pronuncian- do una bellissima ome- lia e tenne varie lezioni soprattutto alle donne e alle ragazze nella chiesa di san Gerardo. Stando ai numerosi pareri raccolti e pubbli- cati meticolosamente da Vita Olgiatese - Bollettino parrocchia- le ”, quei giorni di Congresso furono un vero “trionfo”. * * * Sono passati ottan- t’anni. La società e la Chiesa sono cambiate radicalmente. Anche la nostra parrocchia fa fatica a riconoscersi in quella del 1938. Eppure credo che sia importan- te non perdere la memoria di un avveni- mento che tanto ha segnato la nostra storia sia religiosa che civile. Per questo, sui prossimi numeri di Vita Olgiatese daremo spazio a una ricostruzione storica più puntuale e precisa di quei giorni e poi, ai primi di dicembre, organizzeremo una mostra nei locali del “Medioevo”. Il tutto, nella pro- spettiva ben sintetizzata da un bellissimo raccon- to ebraico riportato da Martin Buber: A un rabbì il cui nonno era stato discepolo di Baalschem fu chiesto di raccontare una storia. “Una storia - disse egli - va raccontata in modo che sia essa stessa un aiuto”. E raccontò: “Mio nonno era storpio. Una volta gli chiesero di rac- contare una storia del suo maestro. Allora rac- contò come il Santo Baalschem solesse sal- tellare e danzare men- tre pregava. Mio nonno si alzò e raccontò, e il racconto lo trasportò tanto che ebbe bisogno di mostrare saltellando e danzando come faces- se il maestro. Da quel momento guarì. Così vanno raccontate le sto- rie” (da “I racconti dei Hassidim”). L’augurio è che il rac- conto della storia di quei lontani avvenimenti aiuti anche noi, forse un po’ fermi e storpi, a rialzarci e a riprendere a danzare. L’Eucaristia, d’altronde - ce l’ha detto Gesù stesso - è vita. E la vita è movi- mento e, in qualche modo, anche danza. don Marco Festa dei Canestri 8 e 9 settembre 2018 La busta allegata a questo giornale serve per il vostro contributo alla ristrutturazione dell’oratorio Consegnatela direttamente in chiesa oppure al Banco raccolta e offerta canestri Programma Sabato 8 settembre 17.30 Apertura Pesca di Beneficenza e Banco Vendita 18.00 S. Messa 19.00 Apertura Crotto 20.30 Spettacolo finale GREST e premiazioni Domenica 9 settembre S. Messe secondo l’orari festivo 8.00 Apertura Pesca di Beneficenza e Banco Vendita 12.00 Trippa d’asporto su prenotazione presso il bar dell’Oratorio o l’ufficio parrocchiale 15.00 Apertura Oratorio, stands per ragazzi, toro meccanico 19.00 Apertura Crotto 21.00 Rodeo Nessun incaricato passerà nelle case a ritirarla. Tutto il ricavato della Festa dei Canestri sarà utilizzato per la ristrutturazione dell’oratorio La Pesca di Beneficenza è allestita nella “Cappellina S. Pio X” in Oratorio. Il Banco Vendita nella Cappella feriale “S. Luigi Guanella” Tema western Domenica 16 settembre Domenica 16 settembre Festa degli Anniversari Festa degli Anniversari di Matrimonio di Matrimonio 1° - 10° - 25° - 40° - 50° ... Ore 11.00 Santa Messa solenne Segue rinfresco Segnalare la proria adesione in ufficio parrocchiale entro giovedì 13 settembre RIPRESA CATECHISMO INIZIAZIONE CRISTIANA DEI RAGAZZI Giovedì 27 e sabato 29 settembre Stessi orari e stessi ambienti Da ottobre saranno disponibili i moduli per iscrivere i bambini di prima elementare al PRIMO ANNO DI CATECHISMO che inizierà a fine novembre CORSO ANNUALE IN PREPARAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO (novembre ‘18 - luglio ‘19) Iscrizioni in ufficio parrocchiale da ottobre

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Vita OlgiateseQuindicinale della Parrocchia di Olgiate Comasco Anno 74° - N. 13 - 2 Settembre 2018 - € 1.00

NUMERO SPECIALE DISTRIBUITO A TUTTE LE FAMIGLIE

Ottant’anni fa(1938), proprio in que-sti giorni (dall’8 all’11settembre) veniva cele-brato qui a Olgiate il IVCongresso EucaristicoDiocesano. Un avveni-mento che ha lasciatoun notevole segno nellastoria e nella vita reli-giosa della nostra par-rocchia.

Fu preparato e gesti-to con grande cura daun apposito ComitatoParrocchiale, animato,in modo particolare, dadon Ambrogio Fogliani.Nativo di Olgiate, erastato mandato comevicario all’inizio del1937 soprattutto peraiutare il vecchio prevo-sto don Giovanni Celli-na, ormai gravementemalato, in vista di unavvenimento cosìimportante. Don Cellina,in effetti, morì nel set-tembre di quello stessoanno e a novembre,com’era previsto, fuscelto proprio donAmbrogio per succeder-gli (rimarrà prevosto aOlgiate fino al 1946).

Vita Olgiatese (dal1928 aveva cambiatonome e si chiamava“Bollettino parroc-chiale”: il regime fasci-sta, infatti, non ammet-teva nessun tipo distampa libera, e ancheil nostro glorioso giorna-le per poter sopravvive-re aveva dovuto ridursia un semplice “bolletti-no”…), per l’occasioneera diventato “l’organoufficiale del ComitatoParrocchiale per il IVCongresso EucaristicoDiocesano” e nei numeridegli anni 1937-38riporta con fedeltà tuttele iniziative programma-te per prepararsi ade-guatamente ai giorni delCongresso. Una miria-de: praticamente perdue anni interi tutta lavita della parrocchia haruotato attorno a questotema.

Ecco, allora, la pre-senza assidua delvescovo mons. Alessan-dro Macchi. Quasi tutti imesi, per un motivo oper l’altro, veniva adOlgiate: è evidente chevoleva seguire anchepersonalmente la prepa-razione di un avveni-mento che gli stava par-ticolarmente a cuore…

Ecco, allora, la pub-blicazione di moltepliciarticoli sul temadell’Eucaristia, affidatialle penne dei miglioriteologi in circolazione.

Ecco, allora, l’impe-gno a studiare comeerano stati organizzatigli ultimi CongressiEucaristici, quello nazio-nale di Tripoli (allorafaceva parte dell’impe-ro…) e quello internazio-nale di Budapest.

Ecco, allora, le nume-rose “Settimane diColtura Eucaristica”;settimane in cui si orga-nizzavano qui in parroc-chia dei veri e propricorsi di otto lezioni cia-scuno sul temadell’Eucaristia, tenutesoprattutto da inse-gnanti del seminario di

www.parrocchiaolgiatecomasco.it

OTTANT’ANNI FAOTTANT’ANNI FA

Como e di quello diMilano. Se ne svolseroben quattro lungo iprimi mesi del 1938: ingennaio (“TeologiaEucaristica”), in febbraio(“Teologia del Sacrifi-cio”), tra marzo e aprile(“La Liturgia Eucaristi-ca”), in maggio (“ laPratica Eucaristica).Pensate: ben 32 lezioni,sempre molto frequen-tate…

Ecco, allora, lungotutta l’estate, una seriedi Messe partecipatissi-me, con relative proces-sioni eucaristiche, cele-brate nelle varie frazionidella parrocchia.

Ecco, allora, la prepa-razione meticolosa disuppellettili e ambientinecessari per lo svolgi-mento del Congresso:l’ostensorio costruito uti-lizzando anche l’oroofferto dalla gente (se neraccolse più di un kg,quello che si era riuscitia nascondere e a salvarequando Mussolini l’avevasequestrato “per lapatria”…); la risistema-zione della chiesa di sanGerardo; la nuova illumi-nazione della chiesa par-rocchiale; i sei monu-mentali angeli portacan-dele in bronzo (portava-no 42 candele) per l’alta-re maggiore; il “CampoEucaristico” per le cele-brazioni di massa allesti-to nella zona dove oggic’è la palestra comunalee la scuola materna, suun terreno di ben 20.000metri quadrati messo adisposizione gratuita-mente dal sig. PioRoncoroni; ecc.

Poi, finalmente, arri-va la data tanto attesa.Il giovedì 8 settembrefu dedicato all’aperturasolenne del Congresso(per l’occasione, mandòuna lettera anche papaPio XI, controfirmata dalcard. Pacelli che, dopopochi mesi, diventeràpapa Pio XII), il venerdìsoprattutto al clero e aibambini, il sabato alledonne e alle giovani, ladomenica conclusiva,prima della solennecelebrazione di chiusu-ra, agli uomini e ai gio-vani. Messe, preghiere,processioni, lezioni…anche l’ordinazionesacerdotale e la primaMessa di padre AldoBollini. Quattro giornatepiene, da mattina asera.

Come previsto, arri-varono a Olgiatemigliaia di persone -

preti, religiosi, laici - datutta la diocesi cheobbligarono a un note-vole sforzo organizzati-vo per l’accoglienza.Parteciparono anchedieci vescovi oltre amons. Macchi. A questoriguardo va sottolineatala presenza di mons.Angelo Roncalli, il futuropapa Giovanni XXIII,oggi santo, che presie-dette la Messa solennedi apertura pronuncian-do una bellissima ome-lia e tenne varie lezionisoprattutto alle donne ealle ragazze nella chiesadi san Gerardo.

Stando ai numerosipareri raccolti e pubbli-cati meticolosamente da“Vita Olgiatese -Bollettino parrocchia-le”, quei giorni diCongresso furono unvero “trionfo”.

* * *Sono passati ottan-

t’anni. La società e laChiesa sono cambiateradicalmente. Anche lanostra parrocchia fafatica a riconoscersi inquella del 1938. Eppurecredo che sia importan-te non perdere la

memoria di un avveni-mento che tanto hasegnato la nostra storiasia religiosa che civile.Per questo, sui prossiminumeri di Vita Olgiatesedaremo spazio a unaricostruzione storica piùpuntuale e precisa diquei giorni e poi, aiprimi di dicembre,organizzeremo unamostra nei locali del“Medioevo”.

Il tutto, nella pro-spettiva ben sintetizzatada un bellissimo raccon-to ebraico riportato daMartin Buber: A unrabbì il cui nonno erastato discepolo diBaalschem fu chiesto diraccontare una storia.“Una storia - disse egli -va raccontata in modoche sia essa stessa unaiuto”. E raccontò: “Miononno era storpio. Unavolta gli chiesero di rac-contare una storia delsuo maestro. Allora rac-contò come il SantoBaalschem solesse sal-tellare e danzare men-tre pregava. Mio nonnosi alzò e raccontò, e ilracconto lo trasportòtanto che ebbe bisognodi mostrare saltellandoe danzando come faces-se il maestro. Da quelmomento guarì. Cosìvanno raccontate le sto-rie” (da “I racconti deiHassidim”).

L’augurio è che il rac-conto della storia di queilontani avvenimentiaiuti anche noi, forseun po’ fermi e storpi, arialzarci e a riprendere adanzare. L’Eucaristia,d’altronde - ce l’hadetto Gesù stesso - èvita. E la vita è movi-mento e, in qualchemodo, anche danza.

don Marco

Festa dei Canestri8 e 9 settembre 2018

La busta allegata a questo giornaleserve per il vostro contributo

alla ristrutturazione dell’oratorio

Consegnatela direttamente in chiesaoppure al Banco raccolta e offerta canestri

Programma

Sabato 8 settembre

17.30 Apertura Pesca di Beneficenza e Banco Vendita

18.00 S. Messa

19.00 Apertura Crotto

20.30 Spettacolo finale GREST e premiazioni

Domenica 9 settembre

S. Messe secondo l’orari festivo

8.00 Apertura Pesca di Beneficenza e Banco Vendita

12.00 Trippa d’asporto su prenotazionepresso il bar dell’Oratorio o l’ufficio parrocchiale

15.00 Apertura Oratorio, stands per ragazzi, toro meccanico

19.00 Apertura Crotto

21.00 Rodeo

Nessun incaricato passerà nellecase a ritirarla.

Tutto il ricavato della Festa deiCanestri sarà utilizzato per laristrutturazione dell’oratorio

La Pesca di Beneficenza è allestitanella “Cappellina S. Pio X” in Oratorio.

Il Banco Vendita nella Cappella feriale“S. Luigi Guanella”

Tema western

Domenica 16 settembreDomenica 16 settembreFesta degli AnniversariFesta degli Anniversari

di Matrimoniodi Matrimonio1° - 10° - 25° - 40° - 50° ...

Ore 11.00 Santa Messa solenne

Segue rinfresco

Segnalare la proria adesione in ufficio

parrocchiale entro giovedì 13 settembre

RIPRESA CATECHISMO INIZIAZIONE CRISTIANA

DEI RAGAZZIGiovedì 27 e sabato 29 settembre

Stessi orari e stessi ambienti

Da ottobre saranno disponibili i moduli

per iscrivere i bambini di prima elementare al

PRIMO ANNO DI CATECHISMOche inizierà a fine novembre

CORSO ANNUALE IN PREPARAZIONE

AL MATRIMONIO CRISTIANO(novembre ‘18 - luglio ‘19)Iscrizioni in ufficio parrocchiale da ottobre

2 Vita Olgiatese2 Settembre 2018

GUALDERA: CAMPO DI QUARTA E QUINTA ELEMENTAREGUALDERA: CAMPO DI QUARTA E QUINTA ELEMENTARE

CAMPO GIOVANI ASSISICAMPO GIOVANI ASSISI

HD, High Definition. Chi non vorrebbe una vitapensata ad "alta definizione", creata e vissuta almassimo delle sue potenzialità? Quanto riusciamoa mettere a fuoco il nostro quotidiano? Siamoattori protagonisti nel film della nostra vita? Lacasa di Gualdera, nella metafora cinematografica,è stata quest'estate il set di riferimento per iragazzi e le ragazze di terza media e prima supe-riore dove affrontare, accompagnati nel gioco enelle riflessioni da un buon numero di validi ani-matori, i diversi generi e le molte sfaccettatureche la vita e la personalità di ciascuno possonoavere. Nelle lunghe giornate di campo, tra ungioco e una camminata, una partita a carte e iturni organizzati, abbiamo approfondito il temadell'agire, che non si limita al semplice "fare" mache si impone di dare un'impronta chiara al nostrovivere. Questa è stata la falsariga del campo: tracommedia, thriller, avventura e horror ognuno èriuscito ad "inquadrarsi" nella sua posa migliore. Eda tanti singoli fotogrammi ne è nata una pellicolaben riuscita, con tante scene uniche e particolari:dalle classiche passeggiate - Avero, le sue boc-chette e il diluvio scampato all'ultimo dai piùtemerari - a qualche cortometraggio - i pomeriggial campetto di Fraciscio, le "incursioni" fotografi-che a Campodolcino o una buona cioccolata calda

A sentire il nomeAssisi, subito nellamente di ciascuno di noise ne forma la classicaimmagine da cartolina:una cittadina medioevaleadagiata sulle pendici delSubasio, il cui lungo pro-filo sulla collina - SantaChiara, il Duomo, il cen-tro ricco di torri e cam-panili e sulla sinistra lamole imponente delSacro Convento e dellaBasilica giottesca - ricor-da pezzo per pezzo epietra su pietra la vitadel suo cittadino più illu-stre, Francesco. Per ilcampo giovani (un belgruppo di ragazzi eragazze di quarta, quintasuperiore e primo annodi università) non è statocosì: la prospettiva e ilpanorama sono statidiversi, decisamente inlinea con il tema dellasettimana. Borgo SanFortunato, la strutturache ci ha accolto, offreinfatti non solo un luogoperfetto per la vitacomunitaria (fatta di riti-ro, svago, ottimo cibo econfronto reciproco incircolo perenne); dall'al-to della sua collina allespalle della città, ha con-tinuato a ricordarci conla sua vista sulla Rocca ilfilo conduttore che haunito le giornate delcampo: il combattimentoe la lotta spirituale. Iltema non è stato sempli-ce: giorno dopo giorno ciha imposto di scoprirciinteriormente e mostrar-ci a noi e agli altri cosìcome siamo, senzamaschere o giri di paro-le. Ma è stata un'occa-sione preziosa! Il ragio-nare insieme sui vizi checi rendono così tantoumani e "normali" pro-babilmente ha permessodi vivere questa settima-na con sincerità e spon-taneità da parte di cia-scuno di noi, sacerdoti ecatechisti al seguitocompresi. E questa èstata la ricchezza in più

Non era ancora terminata la scuola che un belgruppo di nostri ragazzi di quarta e quinta elemen-tare stava già preparando zaini e scarponi. Erano,per la precisione, trentacinque e per la maggiorparte di loro si trattava della prima esperienza lon-tano da casa e dai genitori. Il pullman li ha portatia Gualdera la mattina del 12 giugno, approfittandodelle fasce di apertura della statale 36 allora chiu-sa per la frana di Gallivaggio. Con l’aiuto di otto

Anche quest’anno i ragazzi di prima e secondamedia non hanno smentito la tradizione e si sonoiscritti a frotte: erano quarantasei e, sommandogli animatori, la batteria di cucina e don Marco, sisono registrate sessanta presenze. Insomma, lacasa di Gualdera, pur grande, era quasi piena.Fiducia premiata da lunghe giornate di sole e daserate dalla temperatura gradevole che hanno

GUALDERA: CAMPO DI PRIMA E SECONDA MEDIAGUALDERA: CAMPO DI PRIMA E SECONDA MEDIA

animatori, di due ragazzi più grandi, di quattro cuo-chi e di don Marco hanno potuto vivere nove giornibellissimi. Una grande famiglia di cinquanta persone,dove abbiamo imparato a stare insieme, a rispettarcie ad aiutarci vicendevolmente. Le giornate di sole(da questo punto di vista siamo stati veramente for-tunati…) ci hanno permesso varie gite in montagna:paesaggi incantevoli, fiori di ogni colore, acqua fre-sca di ruscelli e torrenti, neve su cui slittare, tintarel-

la assicurata…Da segnalare anche la giornata di domenica 17,

dedicata ai genitori. Ne sono saliti molti e lanostra cucina ha servito il pranzo - in casa, in cor-tile, nelle radure del vicino bosco - a circa 120persone. Quando il 21 giugno, pronti per scenderea Olgiate, ci si è salutati, qualche ragazzo ha chie-sto se poteva iscriversi già per il prossimo anno…

favorito le varie attività all’aperto programmate. Dasegnalare alcune gite di notevole impegno: le sei oredi cammino impiegate, tra andata e ritorno, per lavisita alle imponenti cascate della Val Febbraro; ilnotevole dislivello per raggiungere la Bocchetta diAvero, con bella vista sui colossi granitici (Badile eCengalo…) della Val Bregaglia; l’anello dell’Angeloga,con il suggestivo sentiero che la collega con la

Echi dall’estate

GUALDERA: CAMPO DI TERZA MEDIA - PRIMA SUPERIOREGUALDERA: CAMPO DI TERZA MEDIA - PRIMA SUPERIORE

Madonna di Motta. Massiccia la presenza di geni-tori domenica 24 giugno, serviti puntualmente dainostri bravi cuochi.

Una nota curiosa: di fronte ai trentacinquemaschi, erano presenti solo undici femmine.Perché? Comunque le ragazze si sono difese piùche bene…

di mattina presto all'Angeloga - ai colossal infiniti - lagrigliata sotto le cascate della val Febraro, per dirneuna - a qualche scena inedita - come roverino not-turno - le giornate si sono inseguite una dopo l'altra,scandite dalla vita comune in casa, dai momenti diriflessione, dalla messa quotidiana e dagli ottimipiatti preparati dai cuochi (Teresa, Giancarlo eFilippo), che come al solito hanno saputo viziarci adovere con specialità tipiche della migliore tradizionenostrana. Tutta la macchina di regia ha saputo dare i

suoi risultati: lo si è visto nell'entusiasmo deiragazzi, nel confrontarsi a vicenda, nel mettersi ingioco, nel clima generale della settimana. Negliultimi giorni, la cena di gala, l'adorazione notturnae la messa conclusiva (partecipata con grandeentusiasmo da tutti!) hanno saputo concludere emettere pienamente a fuoco il giusto finale diquesta bella avventura.

Giovanni

3 Vita Olgiatese2 Settembre 2018

GUALDERA: CAMPO DI QUARTA E QUINTA ELEMENTAREGUALDERA: CAMPO DI QUARTA E QUINTA ELEMENTARE

IN UNA PORZIONE DI CIELO IN TERRAIN UNA PORZIONE DI CIELO IN TERRACAMPO GIOVANI ASSISICAMPO GIOVANI ASSISI

Anche per il campo delle superiori dal 9 al 17luglio il tema delle riflessioni è stato: “HD vivi latua vita in alta definizione!”; ogni giorno abbiamoaffrontato un genere cinematografico diversoaffiancandolo a dei brani di vangelo che ci accom-pagnavano nella riflessione. Quest’anno il numerodei ragazzi era ristretto, per questo siamo riusciti afare esperienze diverse rispetto al solito campo,riuscendo a visitare Saint Moritz e spostarci alpasso dello Spluga salendo fino al bivacco Cecchiniinsieme a don Marco.

L’obiettivo di questo campo, visto il numero deiragazzi, era quello di passare alcuni giorni con unclima familiare creando relazioni più strette e riflet-tere insieme su quanto Gesù sia presente e perce-pibile nella nostra vita. Questi obiettivi mi sento didire che sono stati raggiunti abbastanza.L’esperienza che più ha fatto sentire il senso difamiglia è sicuramente stata la notte al rifugioChiavenna (partenza nel tardo pomeriggio, seratapassata a giocare a carte e ammirare le stelle perpoi, la mattina dopo, partire alla volta di Motta econcludere con un bel bagno al lago azzurro);perquanto riguarda la parte più spirituale sono statidei giorni in “crescendo”: la Messa quotidiana, l’e-same di coscienza serale e la preghiera insieme,piano piano ci hanno aiutato a rompere le difese el’adorazione eucaristica notturna dell’ultima sera hafatto uscire tutto quello che i ragazzi e noi animato-ri avevamo tenuto dentro nella prima parte delcampo.

A sentire il nomeAssisi, subito nellamente di ciascuno di noise ne forma la classicaimmagine da cartolina:una cittadina medioevaleadagiata sulle pendici delSubasio, il cui lungo pro-filo sulla collina - SantaChiara, il Duomo, il cen-tro ricco di torri e cam-panili e sulla sinistra lamole imponente delSacro Convento e dellaBasilica giottesca - ricor-da pezzo per pezzo epietra su pietra la vitadel suo cittadino più illu-stre, Francesco. Per ilcampo giovani (un belgruppo di ragazzi eragazze di quarta, quintasuperiore e primo annodi università) non è statocosì: la prospettiva e ilpanorama sono statidiversi, decisamente inlinea con il tema dellasettimana. Borgo SanFortunato, la strutturache ci ha accolto, offreinfatti non solo un luogoperfetto per la vitacomunitaria (fatta di riti-ro, svago, ottimo cibo econfronto reciproco incircolo perenne); dall'al-to della sua collina allespalle della città, ha con-tinuato a ricordarci conla sua vista sulla Rocca ilfilo conduttore che haunito le giornate delcampo: il combattimentoe la lotta spirituale. Iltema non è stato sempli-ce: giorno dopo giorno ciha imposto di scoprirciinteriormente e mostrar-ci a noi e agli altri cosìcome siamo, senzamaschere o giri di paro-le. Ma è stata un'occa-sione preziosa! Il ragio-nare insieme sui vizi checi rendono così tantoumani e "normali" pro-babilmente ha permessodi vivere questa settima-na con sincerità e spon-taneità da parte di cia-scuno di noi, sacerdoti ecatechisti al seguitocompresi. E questa èstata la ricchezza in più

Prima tappa Bolsena,alla Basilica di SantaCristina , dove avvenneil famoso miracolo euca-ristico; qui abbiamoavuto l’opportunità diconoscere, attraverso ilracconto di un frate, lavita tortuosa di questapiccola santa, di sostaredavanti all’altare doveavvenne il miracolo, inraccoglimento e preghie-ra personale e di visita-re le catacombe dove ilsuo corpo riposa.

Qualche goccia dipioggia ci ha accompa-gnato nel raggiungereOrvieto, che sorge su unarupe di tufo con il duomoche domina e, che abbia-mo potuto ammirarelungo il tragitto.

Con entusiasmo ecuriosità, il giornoseguente siamo saliti conla funicolare al centro diOrvieto. La guida che ciha accompagnato, haraccontato la storia diquesto borgo e cammi-nando tra le vie interne,siamo arrivati davanti alfamoso Duomo, capola-voro dell’architetturagotica italiana. Tra glioohh!.. che bello e gliaahh!.. che meraviglia,siamo entrati per la visi-ta dell’interno. Ascol-tando le parole dellaguida, ci siamo persi adammirare gli affreschi, levetrate, gli altari, il coro,le varie cappelle e inmodo particolare la cap-pella che custodisce ilcorporale del miracoloeucaristico di Bolsena.Dopo la spiegazioneanche della bellissimafacciata del duomo, alcu-ni di noi si sono recati avisitare il Pozzo di SanPatrizio mentre altrihanno preferito passeg-giare per il centro. Nelpomeriggio il nostro pel-legrinaggio è ripresoverso Cascia, che abbia-mo raggiunto attraversostrade tortuose, e tra isegni ancora tangibili delrecente terremoto, rag-

Echi dall’estate

GUALDERA: CAMPO DI SECONDA-TERZA SUPERIOREGUALDERA: CAMPO DI SECONDA-TERZA SUPERIORE

che è andata a sommarsial resto del campo: lavita comune (dalla cola-zione alla compieta), laMessa quotidiana, i giriper Assisi, il pellegrinag-gio a piedi allaPorziuncola per ilPerdono, Perugia,Spoleto, Foligno, SanDamiano e l'Eremo delleCarceri sono state tutteesperienze "insaporite"nel giusto modo dal con-tributo di ognuno di noi.L'apice del campo, l'ado-razione notturna all'a-perto e l'attesa dell'albanel silenzio delle collineumbre, non avrebberoavuto lo stesso gusto néla stessa profonditàsenza questo mettersi ingioco. Se poi parliamo disapore, non possiamonon dire di essere statientusiasti dei manicaretti(tanti, buoni, diversissi-

mi e inaspettati) concui i nostri cuochiAndrea, Antonella,Veronica e Lele e unautista/tuttofare/com-pagno di avventure cihanno sorpreso ognigiorno, distraendocinel frattempo con lacompagnia della "tripli-ce intesa" dei figli(Erica, Igor e Yuri:grazie!); E poco impor-ta delle peripezie delviaggio di ritorno -dove tra pullman rotti,autostrade impratica-bili e treni sovraffollatinon tarderanno anascere epiche leggen-de sull'argomento -:sono stati giorni veri epieni, di amicizia e fra-tellanza, di quelli cheriescono a segnarti afondo.

Giovanni

I rapporti personali sono cresciuti e si mantengo-no anche dopo il ritorno a casa e la speranza è quellache il rapporto personale di ognuno con Gesù siacresciuto anche solo un pochino o almeno che iragazzi inizino a farsi sempre più domande sulla fedee sul rapporto con Dio.

Daniele

giungiamo la Basilica diSanta Rita per partecipa-re alla santa messa. Ilgiorno seguente abbia-mo deciso di recarci aRoccaporena, piccolissi-mo borgo in cui è nata evissuto Rita. Ci siamoentusiasmati tutti dellabellezza di questo luogo:visitando la casa dove ècresciuta, la chiesa in cuisi è sposata, la casamaritale, trasformata orain una cappella, abbiamoavuto la sensazione divivere un momento par-ticolarmente intenso dispiritualità e raccogli-mento. Alcuni di noi poisono saliti, a piedi, alloscoglio (enorme sasso)dove Rita si recava apregare. Lungo l’ascesa,c’erano le stazioni dellavia crucis e dei cartellicon brevi frasi di vangeloe salmi. Ci ha colpito ilsilenzio e la sensazionedi pace che si respiravaman mano si saliva.Rag-giunta la cima conun po’ di fiatone, abbia-mo visto il sasso su cuiRita si inginocchiava apregare custodito in unapiccola chiesetta.

Arrivati poi ad Assisisiamo stati accolti da unforte temporale conpioggia battente che ciha costretti a rivedere ilprogramma previsto;abbiamo avuto comun-que modo di poter visita-re la Basilica di SanFrancesco e sostare in

una breve preghierasulla sua tomba.

Cosa dire di Assisi….ormai si conosce tutto.Non ci sono parole perdescrivere questo capo-lavoro, bisogna vederlo eviverlo. Oltre allaBasilica di San France-sco, molto bella è anchequella di Santa Chiaranella quale è custodito ilCrocifisso che, secondola tradizione, parlò aFrancesco e la Basilica diSanta Maria degli Angeli:qui forte emozione ci hacolti la sera, con la nava-ta al buio e la Porziun-cola illuminata. Ci sareb-be stato altro da potervisitare ma purtroppo èarrivata l’ora del rientro.

È stato descritto ilviaggio, i luoghi cheabbiamo visitato ma dipellegrinaggio cosa c’è?

L’ascolto di ciò chequesti Santi hannofatto della loro vita,persone che nonhanno avuto vergognadi vivere secondo ilVangelo, paura dilasciarsi alle spalle iloro affetti e le loro ric-chezze per mettersi adisposizione degli altri,credere e lottare per lapace, ci insegna cheanche noi possiamoaprire il nostro cuore aDio e farci trasportareda Lui. Non è facile,ma attraverso la pre-ghiera, arma che lapiccola Cristina, Rita,Francesco e Chiarahanno utilizzato, ognu-no di noi può nel suopiccolo essere daesempio con il suoc o m p o r t a m e n t o .Questo pellegrinaggiooltre alla bellezza arti-stica del paesaggio ,ha creato amicizia eunione nel gruppo deipartecipanti. Ci augu-riamo che la vicinanzae la preghiera fattainsieme in luoghi cosìprofondamente legatialla fede cristiana portigli stessi frutti nellanostra comunità.

Un arrivederci atutti e al prossimoviaggio.

Per così dire, “Giovani ACR”

4 Vita Olgiatese2 Settembre 2018

sot to i l campanile del f icoP. Bonetti Luca e FerrarioValeria

Bocchi Sofia di Simone eFrangi AlessiaP. Cimetti Gianfranco eBerlingeri Serena

Ferrera Riccardo di Angeloe Montana AlessandraP. Bonaventura MariaChiara

Zecchin Camilla diFrancesco e Rossini MonicaP. Zecchin Lorenzo eRossini Daniela

Gazzo Samuele di Stefanoe Pelegatta GaiaP. Naples Andrea e GazzoMaila

Di Leo Filippo di Antonio eCella VeronicaP. Catelli Luca e CellaArianna

Vitiello Dario di Alessandroe Pacini CristinaP. Bozzini Daniele e BozziniSilvia

Cassina Daniele di Luca eMoliterno CarmenP. Fogliaro Yuri eBulgheroni Margherita

D’Orsi Elvira di Mario eLerro LuanaP. Bonsignore Alberto eLerro Elvira

Scalabrini Matilde di Marcoe Mottini ValentinaP. Castelli Alessandro eCroci Federica

MatrimoniCerea Alessandro conCairoli Federica

Della Sale Luca conFalcone Sara

Sala Luca con VellaMiriam

Poponi Federico conScarfò Letizia

Sansalone Emanuele conRicco Anna

Maurici Christian conSantangelo Silvia

Baietti Mosè conBrumana Marzia

Per i bisogni della Chiesa

Offerta malati € 50 – OffertaBattesimi € 120 – FuneraleBollini Teresina € 200 –Matrimonio Cerea-Cairoli €300 – Malati € 195 –Battesimi € 150 –Benedizione ufficio € 100 –Per uso Casa giovane € 40– Offerta 50° professionereligiosa suor Antonella DeSiena € 100 – Cond. Montiper uso sala € 50 –Funerale di Luccini Renato€ 200 – Offerte S. MessaMadonna del Carmelo €268,93 – Matrimonio Sala-Vella € 100 – OfferteCoscritti del 1954 € 50 ( S.Messa il 29-9 alle ore 18 inChiesa Parrocchiale) –Offerte Battesimi € 170 –Cond. S. Andrea per usolocale € 50 – Rimborsospese per stage Musicanti €500 – Malati € 80.

Chiesa di Somaino

Offerta chiesa € 38 - OffertaOratorio uso salone € 70.

Chiesa di San Gerardo

Per esposizione reliquia€ 10+€ 50+€ 20 – OffertaCoscritti del 1958 € 53.

Per restauro organoNN € 50.

Dai registriparrocchiali

BattesimiMaistrello Cassandra diEros e Giacomella PaolaP. Di Serio Giovanni eZacharie Jacqueline

Peirolo Charlotte MarleneIvonne di Matteo e PicciottoEleonoraP. Peirolo Giuseppe e VigoRenata

Bocchi Tommaso diSimone e Frangi Alessia

MortiBarboni Lides di anni 93,Casa AnzianiBollini Teresina di anni 86,via don Lorenzo Milani, 60Pini Vincenzo di anni 58,via Perretta 23Luccini Renato di anni 81,via Carducci 10Bulgheroni Gerardo di anni78, via Rongio 28Diliberto Pietro di anni 75,via san Giorgio 80Vittori Ambrogina di anni85, via Segantini 2Guerrini Giovanni di anni75, via Repubblica 56Negretti Angela di anni 86,via Luraschi 29Cattoni Marina Carla dianni 89, via Liancourt 50Momo Giorgiana di anni97, via Casletto 30Parisotto Angela di anni83, via Colombo 12Dell’Omini Rosa di anni 99,via Lucini 8Guffanti Anna Maria di anni79, via Trieste 92

LA NOSTRA PARROCCHIA: NOTIZIE UTILILA NOSTRA PARROCCHIA: NOTIZIE UTILII PATRONI E LE CHIESE

La nostra Comunità è dedicata aisanti martiri Ippolito e Cassiano (chiesaparrocchiale). Una devozione plurise-colare è riservata a san Gerardo (omo-nima chiesa). La nuova chiesa di So-maino è dedicata alla Madonna, inmodo più preciso alla “Visitazione diMaria”.

Vita Olgiatese

Esce la seconda e la quartadomenica del mese

Autorizz. Tribunale Como n. 10/82.

Con approvazione ecclesiastica.

Direttore responsabile:

Vittore De Carli

Redazione:

Marco Folladori, Romeo Scinetti,

Francesco Orsi, Paolo Donegani, Rolando

Moschioni, Gabriella Roncoroni, Chiara

Spinelli.

Impaginazione grafica:

Francesco Novati, Tarcisio Noseda.

Abbonamento annuale:

ritiro a mano: € 20,00

spedizione postale: € 50,00

Stampa: Salin S.r.l. - Olgiate C.

Redazione e impaginazione:

Casa Parrocchiale

Via Vittorio Emanuele, 5

22077 Olgiate Comasco

Tel. e Fax 031 944 384

[email protected]

LA FORMAZIONE CRISTIANAPercorso annuale in preparazione al

matrimonio cristianoInizia con l’anno liturgico (quindi

verso fine novembre) e si protrae fino aluglio. È organizzato con un incontro almese, la domenica dalle 17 alle 22. C’èla Messa, la proposta del tema, l’ap-profondimento di coppia e di gruppo,la cena comune. Lo guida il parroco,coadiuvato da alcune coppie-guida. Inqualche incontro è prevista anche lapartecipazione e la testimonianza di al-tre figure significative. Si conclude il“percorso” con una due-giorni nella no-stra casa di montagna a Gualdera diCampodolcino (SO).

Preparazione al BattesimoI genitori che chiedono il Battesimo

per i loro figli sono invitati a uno o piùincontri di preparazione. Di solito è ilparroco o un suo collaboratore che favisita alle famiglie interessate. Vienesempre consegnato anche il catechismoper i bambini da 0 a 6 anni.

Itinerari di catechesi Ricevuto il sacramento del Battesi-

mo, le famiglie sono coinvolte nel per-corso 0-6 anni (post battesimo) con in-contri nei tempi forti per un approcciograduale alla vita di fede e inserimentonella vita comunitaria.

Con l’età scolare (6-11 anni) dei bam-bini ha inizio l’itinerario di IniziazioneCristiana (il tradizionale catechismo). Ilnuovo percorso diocesano si preoccupadi coinvolgere l’intera famiglia nella vitadella comunità cristiana con specifici ap-puntamenti formativi, di preghiera e diconfronto. Il catechista assume il ruolodi accompagnatore e mediatore di ognisingola attività (collegate tuttavia con leproposte dell’oratorio). Le tappe sonocaratterizzate dalle “consegne”: celebra-zioni comunitarie che conducono allacelebrazione dei Sacramenti (Conferma-zione ed Eucarestia) durante il quintoanno. I bambini, secondo il calendariostabilito, si incontrano il giovedì (pome-riggio) o il sabato (mattino o pomerig-gio). Dura 5 anni in due tempi: “Primoannuncio”, 2 anni (gruppi Betlemme eNazaret); “Discepolato”: 3 anni (gruppiCafarnao, Gerusalemme, Emmaus)

La formazione cristiana continua poicon la mistagogia per gli anni delle me-die, con gli incontri e le varie attivitàper gli adolescenti e i giovani e con lacatechesi per gli adulti.

Un discorso speciale merita l’Orato-rio, luogo privilegiato di formazioneumana e cristiana. Dedicato al santo deigiovani, san Giovanni Bosco, l’oratorioprima di essere una struttura è il luogodove l’aggregazione giovanile può tro-vare uno stile diverso per vivere appie-no la propria umanità, lo stile del Van-gelo.

I NOSTRI CONTATTIL’indirizzo: Parrocchia Santi Ippolito

e Cassiano, via Vittorio Emanuele 5,22077, Olgiate Comasco (CO)

Uffici parrocchiali (aperti tutte lemattine dalle 9,00 alle 11,30) e preti:tel. 031 944384 (per i cellulari dei pre-ti, vedi sopra)

E- mail della parrocchia: [email protected]

E-mail di Vita Olgiatese: [email protected]

Caritas: tel. 3883747633. Rispondeun operatore Caritas il lunedì dalle9,30 alle 11,30; il mercoledì dalle 15,00alle 17,00; il venerdì dalle 9,30 alle11,30.

IL CONSIGLIO PASTORALEPARROCCHIALE

La vita della comunità è guidata, convera corresponsabilità, dal Consiglio Pa-storale Parrocchiale. Oltre ai preti,membri di diritto, è costituito, attual-mente, da diciannove persone, in rap-presentanza di tutti i settori principalidella vita parrocchiale e viene regolar-mente convocato una volta al mese.Tutti i verbali vengono resi pubblici at-traverso “Vita Olgiatese”. L’attuale CPPè stato eletto l’ 11 marzo 2018 e rimarràin carica fino alla Pasqua del 2023.

Ecco i nomi: don Marco Folladori,parroco; don Romeo Scinetti, vicario;don Francesco Orsi, vicario; GabriellaRoncoroni, ordo virginum; MilenaAmati; Marina Bataloni; Marco Bianchi;Bruna Bottelli; Riccardo Gaffuri; ChiaraSpinelli; Giovanni Ballerini; Dario Bian-co; Ermanno Borghi; Marisa Ciapparelli;Roberto Colombo; Simone Greco; Chia-ra Livio; Laura Molteni; Emanuela Nitri;Monica Quercini; Renato Spina; LucianaTattarletti.

I PRETIIl vescovo ha mandato a nostro servi-

zio tre preti:Don Marco Folladori come parroco.

Tel. 339 8507386;Don Romeo Scinetti, come vicario.

Tel. 338 9934146;Don Francesco Orsi, come vicario.

Tel. 345 5006140.Abbiamo tra noi anche don Angelo

Ferrario, don Gianluigi Vercellini e donAntonio Panariello, preti ritirati dal mi-nistero che, però, ci danno ancora unprezioso aiuto.

LE CELEBRAZIONIMesse festive

Sabato ore 18,00 chiesa parrocchialeore 20,15 chiesa di Somaino

Domenica ore 7,30; 9,30; 11,00 e 17,00chiesa parrocchiale (nei mesi estivi leMesse delle 9,30 e delle 11,00 vengonosospese e sostituite da un’unica Messa al-le 10,30)

ore 9,00 san Gerardoore 9,30 Somainoore 10,45 cappella Casa Anziani

Messe ferialiOre 7,00; 8,30 e 18,15 in chiesa parroc-chiale (quest’ultima è sospesa nei mesiestivi e quando si celebrano i funerali)Ore 8,00 in san GerardoOre 16,30 del mercoledì nella cappelladella Casa Anziani

BattesimiSi celebrano in due domeniche al me-

se (di solito la prima e la terza), semprein chiesa parrocchiale alle ore 15,00. Lefamiglie interessate devono contattare ilparroco (don Marco) e fissare con luidegli incontri di preparazione.

MatrimoniSi possono celebrare in tutte e tre le

nostre chiese. Per tutto il lavoro di pre-parazione, sia giuridico (carte varie…)sia di fede (percorso per il matrimoniocristiano) si deve contattare il parroco.

Battesimi e Cresime di adultiPer queste richieste, è necessario con-

tattare il parroco che, di comune accor-do con gli interessati e con l’aiuto degliappositi uffici diocesani, predisporrà inecessari cammini di Catecumenato

ConfessioniIn chiesa parrocchiale ogni sabato

dalle ore 15,30 alle ore 18,00. Si può ri-chiedere ai preti la disponibilità perqualche confessione anche dopo le Mes-se feriali. In preparazione alle grandi fe-ste, si propongono, di volta in volta,orari più ricchi e dettagliati.

FuneraliGli orari si concordano di volta in

volta e sono poi pubblicizzati sulle ba-cheche delle chiese.

COME COMUNICHIAMOVita Olgiatese. È il nostro giornale

quindicinale, esce la seconda e la quar-ta domenica di ogni mese, si può ac-quistare (€ 1,00) nelle chiese della par-rocchia o in edicola. È stato fondatonell’ottobre del 1913, è sopravvissuto atutte le traversie del ‘900 e da 105 anniè testimone fedele della vita della no-stra comunità cristiana e di tutta la co-munità olgiatese.

Il sito internet parrocchiale. Si trovaa questo indirizzo: www.parrocchiaol-giatecomasco.it

Il foglio settimanale degli “Avvisi”. Èreperibile ogni domenica alle portedelle nostre chiese e riporta in mododettagliato, con luoghi e orari precisi,le proposte e le iniziative della settima-na.

“Il grillo parlante”. È il giornalettodell’Oratorio, scritto e diffuso dai ra-gazzi.

Locandine varie esposte, di volta involta, alle bacheche delle chiese e del-l’oratorio.

Il calendario parrocchiale. Viene dif-fuso per capodanno e riporta anche leprincipali iniziative in programma du-rante l’anno.