VERIFICA ASS VAS - comune.anzanodipuglia.fg.it · Il processo di Verifica di Assoggettabilità alla...
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Protocollo: Verifica di assoggettabilità a vas
Data emissione: 2013
Committente: Comune di Anzano di Puglia
N° commessa: Verifica di assoggettabilità a vas
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Rapporto ambientale preliminare – PIANO COMUNALE DEI TRATTURI Pagina 2 di 14
INDICE
1. INTRODUZIONE ...................................................................................................................................... 4 1.1 SCOPO DEL DOCUMENTO ............................................................................................................... 4 1.2 RIFERIMENTI NORMATIVI ............................................................................................................... 4 1.3 PERCORSO METODOLOGICO ADOTTATO ....................................................................................... 4 1.3.1 Riferimenti metodologici .............................................................................................................. 4 1.3.2 Fasi operative del percoroso di valutazione individuato .............................................................. 4 1.4 STRUTTURA E CONTENUTI DEL DOCUMENTO ................................................................................ 5 1.5 FONTI UTILIZZATE ........................................................................................................................... 6
2. CARATTERISTICHE DEL PIANO ................................................................................................................ 6 2.1 LOCALIZZAZIONE TERRITORIALE DELL’AREA DI PIANO ................................................................... 6 2.2 IL PIANO COMUNALE DEI TRATTURI DI ANZANO DI PUGLIA - OBIETTIVI ....................................... 7
3. CARATTERISTICHE DEGLI EFFETTI DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE ........................... 8 3.1 FATTORI DI ATTENZIONE AMBIENTALE .......................................................................................... 8 3.1.1 Geomorfologia .............................................................................................................................. 8 3.1.2 Elementi del paesaggio e vegetazione ....................................................................................... 10 3.1.3 Ecosistemi ................................................................................................................................... 11 3.1.4 Clima acustico e qualità dell’aria ................................................................................................ 11 3.1.5 Inquinamento luminoso ............................................................................................................. 11 3.1.6 Accessibilità del’aria ................................................................................................................... 12 3.1.7 Recettori antropici sensibili ........................................................................................................ 12 3.1.8 Reti tecnologiche ........................................................................................................................ 12
4. VINCOLI, TUTELE E INDIRIZZI SPECIFICI ................................................................................................ 12 5. RAPPORTO DEL PIANO CON GLI ALTRI PIANI VIGENTI NELL’AREA ...................................................... 12
5.1 PROMOZIONE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE ............................................................................. 12 6. POTENZIALI EFFETTI ATTESI E SPECIFICHE RISPOSTE ASSOCIATE ........................................................ 13 7. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE ............................................................................................................ 14
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Premessa
Il presente rapporto costituisce elaborato ai fini della Verifica di Assoggettabilità a VAS del Piano Comunale
dei Tratturi di Anzano di Puglia, che attualmente è in fase di redazione/approvazione.
La VAS, Valutazione Ambientale Strategica, o più genericamente Valutazione Ambientale, prevista a livello
europeo (Direttiva 42/2001/CE), recepita a livello nazionale (Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 –
Testo Unico dell'Ambiente –, così come modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n.4 e dal D.Lgs. 29 giugno
2010, n.128) e regolamentata a livello regionale ( Circolare dell'Assessorato all'Ecologia n.1/2008), riguarda
i programmi e i piani sul territorio, ed “ha la finalità di assicurare che l'attività antropica sia compatibile con
le condizioni di uno sviluppo sostenibile, e quindi nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e
delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un'equa distribuzione dei vantaggi connessi all'attività
economica”.
Scopo della “Verifica di Assoggettabilità” è di valutare, preventivamente, se i piani possano avere effetti
significativi sull'ambiente e devono essere sottoposti alla fase di valutazione (VAS) secondo le disposizioni
del D.Lgs. 152/2006 considerato il diverso livello di sensibilità ambientale delle aree interessate.
Il D.Lgs 152/2006 e s.m.i. specifica all’art. 6 i piani da sottoporre a VAS (oggetto della disciplina), e all’art. 12
norma la verifica di assoggettabilità a VAS dei piani, individuando nell’autorità competente il soggetto che
esprime il provvedimento di verifica.
Nel caso in esame, coerentemente con la L.R. 29/03, l’Autorità Procedente e Proponente corrisponde al
Comune di Anzano di Puglia, mentre l’Autorità Competente rimane la Regione Puglia Assessorato
all’Ambiente-Ufficio VAS.
Il comune di Anzano di Puglia, così come prevede la L.R. 29/03 e la relativa circolare della Regione Puglia, ha
in fase di svolgimento le conferenze preliminari di servizio al fine di impostare la stesura del P.C.T. e
successivamente procedere all'approvazione del PCT come per legge.
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1. INTRODUZIONE
1.1 SCOPO DEL DOCUMENTO
Il presente rapporto ha lo scopo di fornire all’Autorità che deve esprimere il provvedimento di verifica, le
informazioni necessarie alla decisione se il piano necessita di valutazione ambientale.
Tali informazioni riguardano le caratteristiche del piano, le caratteristiche degli effetti attesi dalla sua
attuazione e delle aree potenzialmente coinvolte da essi.
1.2 RIFERIMENTI NORMATIVI
Riferimento per la stesura del presente rapporto preliminare sono le indicazioni contenute in:
• Direttiva 42 /2001/CE;
• D.Lgs. 152/2006 così come modificato ed integrato dal D.Lgs. 4/2008 e dal D.Lgs.128/2010 e
Allegati I e VI;
• D.Lgs. 152/2006 così come modificato ed integrato dal D.Lgs. 4/2008 e dal D.Lgs.128/2010 e
Allegati I e VI;
• Circolare della Regione Puglia – Assessorato all'Ecologia - n.1/2008
Per gli aspetti metodologici di analisi e valutazione, si è fatto riferimento alle principali linee guida in
materia di VAS emerse a livello regionale, nazionale ed internazionale.
1.3 PERCORSO METODOLOGICO ADOTTATO
1.3.1 Riferimenti metodologici
Il processo di Verifica di Assoggettabilità alla VAS del P.C.T. di Anzano di Puglia è effettuato in riferimento
all’art. 12 del D.Lgs. 152/2006 così come modificato ed integrato dal D.Lgs. 4/2008 e dal D.Lgs.128/2010.
1.3.2 Fasi operative del percoroso di valutazione individuato
In riferimento a quanto sopra indicato le fasi del processo sono:
• elaborazione del Documento di Sintesi (ovvero il presente Rapporto Ambientale Preliminare) del
P.C.T. di Anzano di Puglia, contenente una descrizione del Piano e le informazioni e i dati necessari
alla verifica degli impatti significativi sull’ambiente dell'attuazione del Piano, in riferimento ai criteri
dell’Allegato I al D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
• messa a disposizione del documento di sintesi e pubblicazione dello stesso su sito web comunale
(www.comune.Anzano di Puglia.fg.it);
• individuazione, in collaborazione con l’autorità competente, dei soggetti competenti in materia
ambientale;
• trasmissione a questi del Rapporto Ambientale Preliminare per acquisirne i rispettivi pareri che
devono pervenire all’autorità competente e procedente entro 30 gg.;
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• sulla base del Rapporto Ambientale Preliminare del P.C.T. e delle osservazioni e dei pareri
pervenuti, l’autorità competente, sentita l'autorità procedente, entro 90 gg., verifica se il Piano può
avere impatti significativi sull’ambiente ed emette il provvedimento di verifica di assoggettabilità
del Piano includendolo o escludendolo dalla procedura V.A.S., e se necessario ne definisce le
prescrizioni;
• pubblicazione del risultato della verifica di assoggettabilità, compreso le motivazioni e le eventuali
prescrizioni
1.4 STRUTTURA E CONTENUTI DEL DOCUMENTO
Il presente Rapporto Ambientale Preliminare è redatto in riferimento a quanto richiesto all’art. 121 del
decreto e comprende una descrizione del Piano e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti
significativi sull’ambiente attesi dall’attuazione dello stesso.
I contenuti sono sviluppati in riferimento ai criteri per la verifica di assoggettabilità dell’Allegato I al D.Lgs.
152/2006 e s.m.i., che sono riportati, sinteticamente, nel seguente prospetto:
Art.12 - (Verifica di assoggettabilità)
1. Nel caso di piani e programmi di cui all’articolo 6, comma 3 e 3-bis, l’autorità procedente trasmette all’autorità competente, su supporto
informatico ovvero, nei casi di particolare difficoltà di ordine tecnico, anche su supporto cartaceo, un rapporto preliminare comprendente una
descrizione del piano o programma e le informazioni e i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull’ambiente dell’attuazione del
piano o programma, facendo riferimento ai criteri dell’allegato I del presente decreto.
2. …. Omissis …..
Criteri Allegato I D. Lgs 152/2006 e s.m.i.
1. Caratteristiche del piano, tenendo conto in particolare, dei
seguenti elementi:
Contenuti nel Rapporto
in quale misura il piano stabilisce un quadro di riferimento per progetti
ed altre attività, o per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le
dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle
risorse
Il P.C.T. ha l’obiettivo di individuare e perimetrale tutte le aree tratturali
che interessano il territorio del comune di Anzano di Puglia e
classificarle secondo le tipologie previste dalla L.R. n.29/2003. Per tali
aree il piano costituisce un preciso quadro di riferimento per eventuali
progetti in quanto ne definisce i limiti ed i vincoli operativi.
in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o
programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati
Il P.C.T. si configura quale Piano Urbanistico Esecutivo (P.U.E.) ed in
quanto tale, ai sensi della vigente normativa urbanistica regionale,
assume valenza di variante allo strumento urbanistico generale (P.d.F.)
vigente nel comune di Anzano di Puglia; lo stesso apporta le necessarie
modifiche e variazioni al PUTT/P ai sensi degli articoli 5.06 e 5.07 delle
N.T.A..
la pertinenza del piano o del programma per l'integrazione delle
considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo
sviluppo sostenibile
E' evidente la pertinenza del PCT in quanto gli obiettivi riguardano la
conservazione dell’integrità dei tronchi armentizi (aree di pertinenza), il
recupero della loro percorribilità pubblica ed il miglioramento della
visitabilità e leggibilità del tracciato tratturale, il riuso compatibile dello
stesso.
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problemi ambientali pertinenti al piano o al programma Sulla base del quadro dello stato ambientale (con particolare
riferimento alle criticità ambientali e pressioni attuali) sono state
considerate le scelte di piano
la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa
comunitaria nel settore dell'ambiente (ad es. piani e programmi
connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque)
Esclusa.
2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere
interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti
elementi
probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti Le aree interessate dal Piano non sono soggette al alcun impatto
ambientale, in quanto esso si limita solo a perimetrale e tutelare tali
aree da possibili edificazioni, vincolandone l’uso del suolo e
consentendo solo determinate colture (ad esempio vietando la
realizzazione di serre, ecc.).
carattere cumulativo degli impatti
natura transfrontaliera degli impatti Esclusi.
rischi per la salute umana o per l'ambiente (ad es. in caso di incidenti); Esclusi.
entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e
popolazione potenzialmente interessate)
È stata individuata l’area di influenza del PCT
valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa:
- delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale,
- del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite
dell'utilizzo intensivo de l suolo
Nelle aree di pertinenza dei percorsi tratturali si applicano gli indirizzi di
tutela di cui al p.to 1.2 e 1.3 dell’art. 2.02 delle N.T.A. del PUTT/P,
equiparandoli ad ambiti di valore rilevante “B” e distinguibile “C”,
con l’intento di conservazione e valorizzazione dello stato di fatto
attuale ed il recupero delle situazioni compromesse attraverso
l’eliminazione dei detrattori
impatti su aree o paesaggi riconosciuti come
protetti a livello nazionale, comunitario o
internazionale
Esclusa la presenza di aree protette a livello sovraprovinciale
nell’area di influenza del PCT
1.5 FONTI UTILIZZATE
- Elaborati di PCT: Relazione tecnica illustrativa, Norme Tecniche di Attuazione e tavole grafiche.
2. CARATTERISTICHE DEL PIANO
2.1 LOCALIZZAZIONE TERRITORIALE DELL’AREA DI PIANO
L’area compresa nel Piano interessa l’area dell’originaria consistenza dell’unico Tratturo Armentizio
rappresentato dal Pescasseroli-Candela (n.7) nel territorio di Anzano di Puglia e relativa area annessa così
come indicato nell’allegato grafico Tav. 1P – Le Aree di Piano ed il regime di tutela.
L’area della superficie complessiva delle aree di pertinenza dei tratturi è di circa Ha 45,04, mentre quella
relativa alle aree annesse è di circa Ha 95,70, per un totale di circa Ha 140,74 su una superficie territoriale
di circa Ha 4.000,00.
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2.2 IL PIANO COMUNALE DEI TRATTURI DI ANZANO DI PUGLIA - OBIETTIVI
Il PCT disciplina le modalità di salvaguardia e di valorizzazione delle aree tratturali, nonché, per le aree prive
di interesse archeologico, di alienazione ai soggetti pubblici e privati.
In particolare il PCT individua e perimetra:
a) i tronchi armentizi che conservano l’originaria consistenza o che possono essere alla stessa
reintegrati, nonché la loro destinazione in ordine alle possibilità di fruizione turistico-culturale;
b) i tronchi armentizi idonei a soddisfare riconosciute esigenze di carattere pubblico, con particolare
riguardo a quella di strada ordinaria;
c) i tronchi armentizi che hanno subito permanenti alterazioni, anche di natura edilizia.
Con riferimento agli elementi strutturanti dei percorsi tratturali e della loro componente storico-culturale
ed al fine di tutelarne e valorizzarne la presenza sul territorio comunale, nonché verificarne la compatibilità
delle trasformazioni proposte sui suoli attraversati dagli stessi, il PCT si articola sulle seguenti elaborazioni:
- identificazione degli originari tracciati tratturali;
- identificazione dei tronchi tratturali secondo il disposto dell’art.2 della L.R. n.29 del 23/12/2003 ( area di
pertinenza) e delle loro fasce di rispetto (area annessa);
- modificazioni al PUTT/P (artt. 5.06 e 5.07 delle N.T.A.);
- inquadramento dei tronchi tratturali nell’ambito della zonizzazione del vigente P.R.G.;
- regolamentazione degli interventi e opere interessanti le aree disciplinate dal PCT;
- autorizzazioni;
- disposizioni finali.
Il Piano disciplina l’uso dei suoli interessati ed attraversati dai tronchi tratturali allo scopo di tutelarne
l’identità storica e culturale, rendere compatibile il loro uso sociale con processi ed azioni di valorizzazione
in quanto originari beni aventi la originaria valenza di strade destinate al passaggio del bestiame (L.
20/12/1908 n.746 e successive integrazioni) ed in quanto vestigia di passate civiltà.
Il PCT sotto l’aspetto normativo si configura come un Piano Urbanistico Esecutivo (PUE) ai sensi e per gli
effetti della vigente normativa regionale in materia urbanistica, anche in variante allo strumento
urbanistico generale vigente (PRG) ed apporta le necessarie modificazioni al PUTT/P, così come previste
dagli articoli 5.06 e 5.07 delle N.T.A. dello stesso, rilevando il livello di interazione con gli altri ambiti
territoriali distinti.
Il PCT si conforma al carattere diretto previsto per tale strumento dell’art. 2 della L.R. n. 29/2003, nonché
alle disposizioni di cui al D.Lgs n. 42/04 e s.m.i., all’art. 157 lettera “d” del medesimo D. Lgs in relazione al
riconoscimento delle zone di interesse archeologico a valenza paesistica, di cui all’art. 146 lettera “m”,
coerentemente anche alle note circolari n. 8373/94 e n. 2754/95 del Ministero dei Beni Ambientali, aventi
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ad oggetto la lettera “m” dell’art. 1 della legge n. 431/85.
Il P.C.T. esplica effetti di Variante al PIANO URBANISTICO TERRITORIALE TEMATICO/Paesaggio della Regione
Puglia (approvato con Delibera Regionale 15 dicembre 2000 n. 1748, pubblicata sul B.U.R.P. n. 6 del
11/01/2001) come piano di secondo livello apportando, motivatamente, le necessarie modifiche alle
direttive di tutela (art. 3.05 NTA), alle perimetrazioni ed al valore degli Ambiti Territoriali Distinti (titolo II),
alle perimetrazioni ed alle prescrizioni di base degli Ambiti Territoriali Estesi (titolo II), alle perimetrazioni ed
alle prescrizioni di base degli Ambiti Territoriali Distinti (titolo III) concernenti i Tratturi.
Il dispositivo di approvazione del piano esplicita le eventuali modificazioni ed ha gli effetti di approvazione
di “variante” al PdF del territorio comunale.
Il PCT interessa l’intero territorio comunale di ANZANO DI PUGLIA e NON APPORTA MODIFICAZIONI ALLA
TIPIZZAZIONE URBANISTICA DISPOSTA DAL VIGENTE P.d.F.
3. CARATTERISTICHE DEGLI EFFETTI DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE
Per definire un quadro interpretativo dello stato ambientale dell’area oggetto di Piano, sono stati
individuati nell’area di interesse i principali elementi di sensibilità, vulnerabilità e criticità ambientale di
diretto interesse per la scala di piano in esame.
3.1 FATTORI DI ATTENZIONE AMBIENTALE
3.1.1 Geomorfologia
Morfologicamente il territorio comunale di Anzano di Puglia si colloca nel Tavoliere di Puglia, ed in
particolare nella parte meridionale di questo. Tale elemento strutturante il territorio si suddivide in tre
settori contraddistinti da precise caratteristiche geologico-strutturali.
Procedendo da sud, delimitato dal fiume Ofanto, dal torrente Cervaro, dall’Appennino e dal golfo di
Manfredonia, si incontra il Tavoliere meridionale. Questo corrisponde ad un’area di basso strutturale
contenuto tra due importanti lineazioni tettoniche: Manfredonia – Sorrento e Foce Ofanto – Paestum.
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Carta geologica schematica della Provincia di Foggia (da Caldara e Pennetta 1992)
Legenda:
1. calcari mesozoici;
2. calcareniti eoceniche;
3. formazione appenniniche di varia età e natura;
4. calcareniti mioceniche;
5. terreni appartenenti al ciclo della Fossa Bradanica;
6. depositi marini terrazzati pleistocenici;
7. depositi alluvionali terrazzati del Pleistocene sup;
8. detriti di falda e depositi eluviali olocenici;
9. alluvioni, sedimenti lacustri e lagunari olocenici;
10. spiagge e dune costiere attuali.
Geologicamente il Tavoliere meridionale è direttamente a contatto con la catena appenninica, essendo da
questa separato da una profonda ed ampia valle fluviale allungata NW – SE. Questo non impedisce tuttavia
di osservare tra Ascoli Satriano e Serra Spavento i sedimenti corrispondenti alla chiusura del ciclo bradanico
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che costituisce una prima e più antica superficie terrazzata. Procedendo verso il mare questo tratto del
Tavoliere è contraddistinto da una serie di otto ripiani disposti a quote differenti e comprese tra 350,00 e
5,00 m. s.l.m.. Ogni ripiano è bordato da una scarpata che pur se di modesto dislivello può essere seguito
con continuità su fronti estesi. I terreni che costituiscono questa “piana” sono costituiti da ghiaie abbie ed
argille di origine alluvionale sovrapposti a sedimenti clastici in facies nefritica.
Altra caratteristica di questa porzione territoriale è data dal reticolo idrografico costituito da corsi d’acqua
generati sulla stessa piana e che scorrono secondo una direzione ortogonale alla linea di costa fino
all’altezza di Cerignola, dove subiscono una rotazione verso Nord legata con tutta probabilità a recenti fasi
di sollevamento differenziato. Si tratta di incisione povere d’acqua, poco approfondite, che hanno
esercitato una debole attività erosiva consentendo al paesaggio di conservare abbastanza integra la
successione dei terrazzi marini.
3.1.2 Elementi del paesaggio e vegetazione
Dal punto di vista delle caratteristiche paesaggistico e vegetazionale, il territorio della provincia di Foggia
può suddividersi in tre grandi aree estremamente differenti tra loro:
• Tavoliere di Foggia;
• Sub Appennino Dauno;
• Gargano.
Le zone boschive si rinvengono ampiamente sui rilievi garganici e subappenninici, mentre nella zona del
Tavoliere dove si colloca il territorio del comune di Anzano di Puglia oggi trionfa l’agricoltura che ha quasi
completamente sostituito la vegetazione spontanea. In passato era dominata dal pascolo (allora l’intero
Tavoliere era composto di terre demaniali dove si praticava il pascolo pagando una imposta, per cui vi era
l’assoluto divieto di coltivazione).
Il Sub Appennino Dauno presenta una serie di rilievi montuosi denominati “Monti della Daunia”. Esso gode
di un clima abbastanza omogeneo, grazie alla quasi uniforme esposizione a NE, i cui effetti sono influenzati
dalla vicina catena appenninica campana, dalla piana del Tavoliere e dal massiccio promontorio del
Gargano.
Grazie ai prolungati periodi di basse temperature invernali qui ritroviamo una vegetazione di tipo montano,
con prevalenza di caducifoglie arboree e assenza di sempreverdi mediterranee.
Più in quota e sui versanti del quadrante settentrionale ed occidentale, le componenti termofile
mediterranee sono costituite da latifoglie decidue con prevalenza di Quercus pubescens (roverella) e
Quercus cerris (Cerro) in stretta dipendenza del substrato pedologico. Ritroviamo quindi il Cerro in
corrispondenza di suoli scarsamente argillosi, mentre ove la frazione argillosa si fa dominante prosperano le
formazioni di roverella.
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Nel corso dei sopralluoghi effettuati, l’elemento maggiormente risaltante è l’elevata pressione antropica
ricadente nell’area comunale. I grandi appezzamenti di terra prevalentemente coltivati a cereali, vigneti e
ortaggi, si fondono con piccole e residuali aree più naturali (boscaglie residue e elementi puntiformi sul
ciglio delle strade, costituiti da Eucalipti Salici, Pini e Cipressi) a testimoniare la pratica operata nel passato
di disboscamenti, tagli per la messa a coltura e sovra pascolo.
Nei primi decenni del ‘900, fu operato il disboscamento di vaste aree naturaliformi, con il risultato di
alterare l’equilibrio ecologico. Successivamente si intervenne con rimboschimenti, di fatti non di rado si
ritrovano essenze arboree quali: conifere, come il pino d’Aleppo (pinus halepensis) e le cupressacee come il
cipresso comune (cupressus sempervirens).
La rete tratturale di Anzano di Puglia costituisce presenza paesaggistica significativa stante il ruolo
strutturale avuto in passato rispetto allo sviluppo dei centri urbani della provincia di Foggia; il Piano ha
finalità valorizzativi e di tutela di tale patrimonio viario.
L’andamento del percorso del tratturo è generalmente pianeggiante e attraversa essenzialmente terreni
con coltivazioni agricole di tipo seminativo e con la presenza di aree a pascolo.
3.1.3 Ecosistemi
Le aree interessate dal Piano sono costituite prevalentemente da territori agricoli, talvolta comprendenti la
pubblica viabilità, nel caso specifico del tratturo Pescasseroli-Candela questo lambisce l’area urbana.
La realizzazione/attuazione del Piano non muta l’assetto urbanistico/edilizio del comune di Anzano di Puglia
né interferisce e/o incide con l’assetto paesistico/paesaggistico ed ambientale complessivo del territorio
comunale.
La funzionalità e l’integrità ecologica e ambientale della porzione di territorio interessato non è
in alcun modo compromessa.
3.1.4 Clima acustico e qualità dell’aria
Lungo il percorso del tratturo interessante il territorio del comune di Anzano di Puglia non sono presenti
particolari fonti di rumori rilevanti.
Il tratturo si sovrappone spesso alla viabilità comunale oggetto di scarso traffico veicolare, per lo più locale
e caratterizzato da veicoli agricoli.
Il Piano non introduce elementi di aumento del carico veicolare su detta viabilità, al contrario, ne limita
quasi totalmente l’uso come nella parte intera al bosco.
In generale il Piano NON introduce elementi di incentivazione del regime acustico rilevabile sul territorio
comunale né tanto più lungo il percorso tratturale sul quale prevede, invece, la possibilità di piste equestri
e pedo-ciclabili.
3.1.5 Inquinamento luminoso
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Non sono presenti fonti di inquinamento luminoso né recettori sensibili al disturbo. Il comune non è dotato
di piano comunale in materia.
3.1.6 Accessibilità del’aria
Le aree del Piano sono facilmente accessibili, anche perché in gran parte costituiti dalla stessa pubblica
viabilità.
3.1.7 Recettori antropici sensibili
Nell’immediato intorno non ne sono segnalati.
3.1.8 Reti tecnologiche
Il Piano, per le sue caratteristiche strutturali ed applicative, non attiene né necessita di reti tecnologiche; al
contrario lungo il percorso tratturale, mira ad evitare l’incidenza paesaggistica di talune categorie di opere
sugli aspetti valorizzativi degli antichi percorsi.
D’altra parte le reti tecnologiche non sono necessarie all’attuazione del Piano trattandosi sì di un Piano
esecutivo, ma che mira prevalentemente alla tutela e alla valorizzazione di elementi storici esistenti,
attraverso norme ed indicazioni.
4. VINCOLI, TUTELE E INDIRIZZI SPECIFICI
Nell’intorno non sono presenti aree protette, i tratturo nel territorio di Anzano non attraversa alcun S.I.C. o
Z.P.S. e non hanno alcuna interferenza con il sistema Rete Natura 2000. Inoltre sulle aree non insistono
vincoli ambientali.
Giova comunque considerare che detto Piano opera con specifica finalità di tutela e valorizzazione del
patrimonio storico-paesaggistico locale interagendo con la ratio normativa del PUTT/P e con la zonizzazione
locale di PRG.
5. RAPPORTO DEL PIANO CON GLI ALTRI PIANI VIGENTI NELL’AREA
Il P.C.T. di Anzano di Puglia interagisce prevalentemente con il P.U.T.T./P. e con il P.R.G., esso essendo un
Piano Urbanistico Esecutivo (PUE), ha il potere di apportare delle modifiche a quest’ultimi Piani. In
particolare, secondo quanto previsto dagli articoli 5.06 e 5.07 delle NTA dello stesso, esso interagisce con il
P.U.T.T./P. ridefinendo gli Ambiti Territoriali Distinti (tratturo n.7 – Pescasseroli - Candela).
Per quanto riguarda il P.d.F. esso ne conferma le norme e amplifica se necessario i vincoli di tutela
paesaggistica e di conservazione sulle aree interessate.
Oltre a ciò puntualizza l’entità storico-sociale del tratturo e dei sistemi insediativi ad esso connesso,
divenendo anche strumento di valorizzazione e promozione dello stesso, riconoscendolo, valutandolo e
perimetrandolo, sino a proporne un progetto di recupero.
5.1 PROMOZIONE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE
Il P.C.T. è stato formulato in coerenza alle ultime direttive legislative in ambito di programmazione
Protocollo: Verifica di assoggettabilità a vas
Data emissione: 2013
Committente: Comune di Anzano di Puglia
N° commessa: Verifica di assoggettabilità a vas
File: Verifica di assoggettabilità a vas
Rapporto ambientale preliminare – PIANO COMUNALE DEI TRATTURI Pagina 13 di 14
ambientale, come espresso anche dall’art. 1 della Direttiva 2001/42/CE, “garantire un elevato livello di
protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto
dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile”.
Questa Direttiva rientra nel corposo insieme di leggi e norme elaborate a tutti i livelli per salvaguardare il
nostro patrimonio ambientale che purtroppo registra oggi un livello di degrado così alto da creare uno stato
di allarme.
Perciò il Piano mira alla riconoscibilità dei beni storici esistenti, alla divulgazione della loro storia e delle
tradizioni culturali ad essi connessi.
In questo modo si potranno preservare il tratturo, troppe volte danneggiato da un antropizzazione cieca, e
consegnarli alle nostre generazioni future.
Per maggiori dettagli si rimanda alla consultazione delle N.T.A. del Piano e degli elaborati grafici relativi.
6. POTENZIALI EFFETTI ATTESI E SPECIFICHE RISPOSTE ASSOCIATE
Le aree interessate dal Piano non sono soggette al alcun impatto ambientale, in quanto esso si limita solo a
perimetrale e tutelare tali aree da possibili edificazioni, vincolandone l’uso del suolo e consentendo solo
determinate colture.
Nel progetto l’unico elemento introdotto, in tali aree è l’indicazione di una pista pedo-ciclabile lungo la
viabilità esistente nel tratturo, atta a promuovere la loro riutilizzazione e conoscenza, (si rimanda alle tavole
di progetto del Piano per maggiori dettagli).
Il maggiore effetto atteso dal Piano concerne la tutela e valorizzazione culturale del tronco demaniale che
interessa il territorio comunale; il Piano opera nell’ottica di un fertile inserimento della rete storica dei
tratturi nei complessi processi di trasformazione del territorio operati dalle comunità locali, restituendo a
talune categorie di beni una funzione anche concreta nell’ambito di una nuova stagione pianificatoria e di
“governance” del territorio più aderente ad un principio di rilevanza dell’assetto “storico-culturale” del
territorio stesso.
Non prevedendo, il Piano, aumenti di carico antropico, né trasformazioni fisiche incidenti ovvero alteranti
l’assetto ambientale del territorio, ma al contrario, recuperando l’utilizzo pedonale, ciclabile ed equestre di
taluni tronchi tratturali, mira a innescare processi di enfatizzazione delle risorse storico-culturali presenti
sul territorio che NON richiedono processi di ulteriore “trasformazione in riduzione” delle componenti
ambientali.
Pertanto la maggiore risposta, attesa dal Piano è proprio quella di valorizzare il tratturo tra gli elementi di
pregio e alta considerazione paesaggistica ed ambientale nell’ambito delle peculiarità strutturali che
compongono l’assetto globale del territorio comunale, tutto ciò senza comportare la riduzione delle risorse
disponibili. Ove vi sia una ricaduta positiva sul settore turistico-culturale, essa non introduce forme
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Data emissione: 2013
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edificatorie e/o urbanizzazione finalizzate ad aumentare, con effetto di compressione, su specifiche aree i
carichi antropici soliti del turismo culturale.
Il Piano concerne il suolo dei tronchi tratturali, e loro aree annesse – ove individuate – che interessano il
territorio di Anzano di Puglia, senza comportare modificazioni alteranti ovvero riduttive della matrice
ambientale. Nella struttura normativa del Piano non sono previsti interventi attuativi che possano
interessare le varie categorie di risorse ambientale. NON risultando riscontrabili impatti di alcun tipo sulle
componenti ambientali, non si contemplano nel Piano misure di mitigazione.
7. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
In considerazione della materia applicativa e natura normativa del Piano, del suo assetto privo di previsioni
trasformative del territorio, prive di effetto riduttivo delle componenti ambientali e paesaggistiche si ritiene
che non ci si debba attendere impatti di alcun tipo sull’assetto ambientale comunale.
Per cui in considerazione:
- della natura ed entità del Piano;
- del fine per la quale è proposto;
- degli effetti potenziali attesi dall’attuazione dello stesso;
si ritiene che da esso non ci si debba attendere impatti maggiori rispetto alle previsioni degli attuali Piani
vigenti, anzi può essere visto come uno strumento di mitigazione dello stesso P.R.G.
Si ritiene inoltre, che sostanzialmente, l’area di influenza del Piano sia limitata a scala locale.
Foggia, Febbraio 2013 Il Tecnico Arch. Antonio Demaio