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Ventilazione a fabbisogno variabile (demand-led) ed Efficienza Energetica White Paper Versione 1.0 Franklin Linder 04/12/2013

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Ventilazione a fabbisogno variabile (demand-led) ed Efficienza Energetica

White Paper Versione 1.0

Franklin Linder

04/12/2013

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Riassunto

Attualmente la gestione tecnica degli edifici (riscaldamento, raffrescamento e ventilazione) conta per il 40% del consumo energetico primario globale ed è causa di circa un quarto delle emissioni mondiali di CO2. Ottimizzare l’efficienza energetica degli edifici è fondamentale per combattere questa minaccia ambientale. In edifici dotati di sistemi di ventilazione meccanica, una delle modalità chiave per raggiungere questo obiettivo è il sistema di ventilazione a fabbisogno variabile .

Ventilazione a fabbisogno variabile significa che il sistema di building automation regola e riduce al minimo l’immissione di aria esterna in ba se all’effettivo fabbisogno con lo scopo di ottimizzare la qualità dell’aria ambiente e l’efficienza energetica. La qualità dell’aria viene normalmente stimata in base al contenuto di CO2, di norma misurato mediante sensori di CO2 a infrarossi.

La ventilazione a fabbisogno variabile risparmia energia riducendone al minimo la quantità necessaria per il funzionamento dei ventilatori e per il trattamento dell’aria di rinnovo immessa (riscaldamento, raffrescamento, umidificazione, deumidificazione, etc.).

A seconda del tipo di installazione (con o senza recupero di calore, con o senza serranda di miscela, con riscaldamento/condizionamento locale o ad aria primaria) esistono diverse interconnessioni e strategie di controllo con numerose opzioni di risparmio energetico.

Questo white paper descrive in modo accessibile a tutti i principi, la tecnologia e gli effetti prodotti da questo tipo di ventilazione. Descrive sia ambienti ventilati singolarmente che ambienti singoli a regolazione VAV con un sistema d i trattamento aria centralizzato , riportando dati e cifre.

Per SAUTER, l’efficienza energetica (in sintesi il più elevato comfort per l’utente con il minor dispendio di energia) è prioritaria. Tutti i nostri prodotti e le nostre soluzioni sono progettati con questo obiettivo ben chiaro in mente.

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Regulation to control room

air quality

Existing regulation /

control system

Temperatura

Umidità

Intervento man.

Presenza

Autorizzazione

Introduzione / informazioni generali:

Le conseguenze negative che il cambiamento climatico ha sul nostro pianeta sono sempre più evidenti e inconfutabili. Un utilizzo energetico più consapevole e la riduzione delle emissioni sono ormai una delle sfide più urgenti e importanti che l’umanità debba affrontare.

Attualmente la gestione tecnica degli edifici (riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, illuminazione, etc.) conta per circa il 40% del consumo energetico primario globale! È causa di circa un quarto di tutte le emissioni mondiali di CO2 (arrivando addirittura al 40% in Svizzera e Germania)! L’ottimizzazione dell’efficienza energetica negli e difici è fondamentale per combattere questa minaccia ambientale.

In edifici dotati di sistemi meccanici di ventilazione, la tecnologia della ventilazione a fabbisogno variabile, insieme ad altre tecnologie chiave come l’automazione integrata degli ambienti e i pannelli radianti a scambio termico, è il modo più efficace per ottenere questo obiettivo. Un’altra ragione per cui l’importanza della ventilazione a fabbisogno va crescendo è che gli edifici sono ormai sempre più coibentati (risultato dei progressi nell’isolamento termico).

Con ventilazione a fabbisogno variabile (demand-led) si intende regolazione costante della quantità di aria di mandata in base all’effet tiva esigenza, il che, in altre parole significa che l’aria viene sempre e solo immessa e condizionata (riscaldamento, raffrescamento, umidificazione e deumidificazione) nell’esatta quantità necessaria ad ottenere un comfort ambiente adeguato e piacevole. Lo scopo è quello di ottimizzare il sistema di ventilazione per quanto riguarda sia il comfort dell’utente che l’efficienza energet ica.

Sensore di qualità dell’aria

Richiesta di aria esterna

Schedule

comandi di attuazione e interruttori specifici di sistema

Principio della ventilazione a fabbisogno variabile (VDMA 24773)

La ventilazione a fabbisogno permette di risparmiare energia in due modi: innanzitutto sui ventilatori, ambito in cui il risparmio è davvero notevole, considerando che l’energia necessaria ad azionare i ventilatori (e che può dunque essere risparmiata) triplica in proporzione alla quantità di aria spostata. In secondo luogo, risparmia energia sul trattamento dell’aria esterna: minor quantità di aria esterna immessa significa minor energia necessaria per riscaldarla, raffrescarla, umidificarla e deumidificarla.

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Potenziale risparmio energetico derivante dalla ventilazione a fabbisogno variabile confrontata con la ventilazione temporizzata.

Il sensore di qualità dell’aria è di cruciale importanza nella ventilazione a fabbisogno. Esso quantifica la qualità dell’aria ambiente e fornisce la variabile di regolazione. Per ottenere buoni risultati è fondamentale utilizzare la giusta tipologia di sensore, che deve essere preciso, stabile nel tempo e ben posizionato all’interno dell’ambiente. Normalmente vengono utilizzati sensori di CO 2. La quantità di CO2 nell’aria aumenta proporzionalmente al numero di persone presenti all’interno dell’ambiente e al tempo che vi trascorrono, e questo permette un’ottima misurazione della qualità dell’aria. Per ambienti ad elevato tasso di particelle (come ad esempio quelli in cui vi sono forti odori o persone che fumano), vengono utilizzati anche sensori a miscela di gas (sensori VOC).

Grazie alla ventilazione a fabbisogno che si basa sul contenuto di CO2 o di VOC nell’aria ambiente, è possibile ottenere il punteggio più elevato raggiungibile per la categoria di riferimento sia nella classificazione degli edifici come da EN 15232 che nella certificazione dell’edificio come da sistema eu.bac .

SAUTER non offre solo competenza a tutto tondo e molti anni di esperienza, ma produce anche tutti i componenti di regolazione necessari per un sistema di ventilazione a fabbisogno variabile: sensori, attuatori (valvole, servomotori), regolatori e stazioni di automazione, oltre che adeguati strumenti di ingegnerizzazione e database.

Fedeli al nostro motto “per un ambiente sostenibile ”, i nostri prodotti e le nostre soluzioni sono progettati per migliorare l’efficienza energetica.

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Gli elementi della ventilazione a fabbisogno variab ile E il loro impatto sull’efficienza energetica

Utenti /microclima Gli utenti di un ambiente rivestono notevole importanza per la ventilazione a fabbisogno variabile. Non solo ne sono i beneficiari, ma di norma ne costituiscono anche il principale fattore di regolazione. L’interscambio di aria è per lo più proporzionale al numero di persone presenti in un ambiente e al tempo che esse vi trascorrono (oltre all’intensità della loro attività fisica).

Il comfort degli utenti, ovvero la qualità del microclima, unitamente al risparmio energetico costituisce il metro principale della ventilazione a fabbisogno variabile .

Nella formula per l’efficienza energetica riportata di seguito, la qualità dell’aria ambiente viene divisa per l’energia utilizzata per ottenerla:

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I fattori di building management decisivi per il comfort dell’utente e dunque per la sua produttività sono le condizioni di luce, la temperatura e la qualità dell’aria, l’umidità e le correnti d’aria (fattore di raffrescamento, vedi di seguito), la temperatura delle superf ici e i l l ivello di inquinamento acustico. L’intensità della ventilazione non determina solo la qualità dell’aria, ma anche le correnti d’aria, il rumore che ne deriva e, a seconda della tipologia di sistema, la temperatura e l’umidità.

Una bassa qualità dell’aria (eccessivi livelli di CO2, odori, etc.) genera stanchezza, mancanza di concentrazione, cali di attenzione, errori, insoddisfazione, arrivando persino a causare assenze per malattia, con conseguente perdita di ore di lavoro, di profitti e aumento dei costi. Una ventilazione a fabbisogno variabile assicura sempre una buona qualità dell’aria.

La ventilazione genera sempre un flusso d’aria influenzando così il fattore di raffrescamento (la temperatura percepita) . Il flusso di aria sulla pelle aumenta l’evaporazione, con il risultato che l’ambiente sembra più freddo e per compensare è così necessario aumentare la temperatura. Questo significa che una ventilazione eccessiva può influenzare negativamente l’efficienza energetica in tre modi: richiedendo maggior energia per la gestione dei ventilatori, maggior energia destinata al condizionamento, e maggior energia destinata all’aumento di temperatura necessario per compensare il fattore di raffrescamento. (Questo per quanto riguarda la modalità riscaldamento. In fase di raffrescamento, invece, può risultare utile aumentare la circolazione dell’aria oltre il livello normalmente necessario ad ottenerne un’adeguata qualità. Questo, infatti, aumenta il fattore di raffrescamento ed è così possibile innalzare la temperatura, risparmiando sul raffrescamento. In modalità raffrescamento è possibile ottenere una temperatura ambiente piacevole a maggior efficienza energetica e a basso costo aumentando il ricircolo dell’aria invece che abbassando la temperatura ambiente.)

Uno degli aspetti utili della ventilazione a fabbisogno è la tolleranza nei confronti dell’intervento da parte dell’utente . Se l’utente apre una finestra per avere più aria fresca, i sensori se ne accorgono immediatamente, riducendo di conseguenza la ventilazione meccanica. Anche in questo caso la ventilazione a fabbisogno si assicura che il consumo energetico venga ridotto al minimo.

Facts & figures:

• Un ambiente di lavoro ideale (illuminazione, temperatura e qualità dell’aria) può aumentare la produttività e la soddisfazione del 15%. È quanto emerge da studi internazionali, come quello condotto dal BOSTI (Buffalo Organization for Social and Technological Innovation) fin dalla fine degli anni ’60.

• La proporzione dei costi per uno stabile adibito ad uffici commerciali è approssimativamente 1 ÷ 10 ÷ 100. 1 rappresenta i costi energetici, 10 l’affitto (costo complessivo dello spazio) e 100 r a p pr e s e n t a i s a l a r i d i c h i vi opera. Una proporzione che mostra chiaramente quanto sia importante in termini economici ottimizzare il comfort ambiente e, contemporaneamente, la soddisfazione e la produttività degli utenti dell’edificio. Un cambiamento anche solo dell’1% nella produttività equivale in termini di costo all’intero consumo energetico dell’edificio.

Sensori

Il sensore di qualità dell’aria è un elemento cardine della ventilazione a fabbisogno. Per ottenere buoni risultati è essenziale utilizzare il sensore giusto, che deve essere preciso, stabile nel tempo e posizionato in modo corretto all’interno dell’ambiente.

Di norma, per misurare la qualità dell’aria, vengono utilizzati sensori di CO2. La concentrazione di CO2 è considerata uno degli indicatori più importanti della qualità dell’aria. Fornisce un ottimo metro per definire il numero di persone presenti nell’ambiente oltre all’effettiva qualità.

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L’aumento della concentrazione di CO2 deriva dal processo di respirazione delle persone all’interno dell’ambiente che inspirano ossigeno (O2) ed espirano anidride carbonica (CO2). L’anidride carbonica è un gas invisibile, inodore, chimicamente inattivo ed è componente naturale dell’atmosfera. La sua concentrazione viene espressa in percentuale per volume o in ppm (parti per milione). In elevata concentrazione la CO2 causa sintomi come ridotta produttività , problemi di concentrazione e stanchezza , oltre ad avere effetti negativi sulla salute .

La maggior parte dei sensori nei sistemi di building management utilizza il metodo della spettroscopia a infrarossi , un sistema di misurazione costituito da una fonte luminosa, il percorso di misurazione, un filtro ottico e un ricevitore. Il filtro seleziona la luce su una specifica lunghezza d’onda che viene assorbita dalla CO2. In questo modo il segnale che viene ricevuto varia a seconda della concentrazione di CO2 nell’aria.

Comunque, è difficile raggiungere la precisione necessaria e una stabilità di lunga durata con sensori di CO 2 a raggio singolo. Sporcizia, polvere e invecchiamento della fonte luminosa provocano scarti e un graduale scostamento. Il sensore deve essere ricalibrato regolarmente mediante una procedura standard che, a sua volta, richiede una ventilazione intensa dell’ambiente non occupato, comportando così un maggior utilizzo di energia e costi più elevati, per non parlare del fatto che in alcuni ambienti, come ad esempio negli ospedali, è addirittura impossibile attuare la procedura.

Con i sensori di CO2 a doppio raggio , la ricalibrazione ad alto fabbisogno energetico non è necessaria. Essi utilizzano un doppio canale di misurazione, il primo con un filtro per la misurazione di CO2 e il secondo con un filtro per uno spettro di riferimento. Grazie alle misurazioni di riferimento, essi sono in grado di compensare automaticamente le mutevoli condizioni di misurazione e deterioramento della fonte luminosa. La precisione e la stabilità dei sensori di CO2 a doppio raggio li rendono perfetti per qualsiasi applicazione e qualsiasi tipo di edificio. Apparecchiature di qualità particolarmente elevata possiedono anche una funzione di compensazione della temperatura e una calibrazione preimpostata distribuita per tutta la gamma di misurazione della temperatura.

Funzionamento di un sensore di CO2 a doppio raggio Il range standard dei sensori di CO2 varia da 0 a 2000 ppm. In un ambiente la concentrazione non dovrebbe superare le 1500 ppm. La soglia massima raccomandata è di 1000 ppm. La concentrazione dell’aria di rinnovo sia aggira intorno alle 350 ppm. La MWC (maximum workplace concentration – concentrazione massima sul posto di lavoro – al di sopra della quale diventa dannosa per la salute) è 5000 ppm.

260 ppm Aria esterna in epoca pre-industriale, prima del 1850 350 ppm Aria esterna pulita oggi, tendenza all’aumento 700 ppm Aria esterna in città, raccomandata per ambienti occupati

1000 ppm Valore di Pettenkofer massimo 1400 ppm Aria in case poco areate, soglia per gli uffici 3500 ppm Valore massimo in una classe dopo un’ora di lezione 4300 ppm Valore Massimo in una camera da letto, 2 persone

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5000 ppm Concentrazione massima sul posto di lavoro (valore MWC) 7000 ppm Concentrazione massima in un cinema dopo un film

20000 ppm Valore massimo per un breve periodo 40000 ppm Aria espirata

Concentrazioni di C02 (0.035 vol % corrisponde a 350 ppm)

Per ambienti ad alto tasso di particelle come ristoranti o bagni, vengono utilizzati anche sensori a miscela di gas che misurano la concentrazione di VOC nell’aria (VOC significa composti organici volatili). Essi possono provenire da cucine, fumo di tabacco o possono essere rilasciate da arredi e decori come tappeti o da prodotti per la pulizia.

Non esiste un’unità di misurazione ufficiale per la concentrazione di VOC. Il range di misurazione dei sensori normalmente copre una concentrazione di particelle da 0 a 1000 ppm.

I trasmettitori di qualità dell’aria possono essere da canale (con sensore ad asta da inserire nel canale dell’aria di ripresa), a parete o a incasso per l’installazione diretta nell’ambiente.

Sensori di CO2 SAUTER. Sensore da canale / sensore di temperatura ambiente

Per l’utilizzo all’interno dei sistemi di building automation, i trasmettitori sono spesso utilizzati in combinazione ad un sensore di temperatura inserito nella stessa custodia. Tuttavia questa tipologia di sonda (sensori combinati) riporta misurazioni di temperatura falsate dal calore emesso dalla fonte luminosa per il sensore di CO2, il che significa che sensori di temperatura individuali sono più accurati.

Il luogo in cui vengono installati è molto importante. Un trasmettitore da canale installato nel condotto dell’aria di ripresa fornisce misurazioni precisissime. Misura automaticamente il valor medio dell’ambiente, ma funziona solo se viene costantemente garantito un ricircolo d’aria minimo. Durante l’installazione bisogna assicurarsi che venga ben isolato per evitare lo scambio di gas tra l’aria di ripresa e l’aria esterna.

Il trasmettitore ambiente deve essere installato con un posizionamento tipico per la CO2, di norma da 1,5 a 2 m da terra. Nel posizionarlo è necessario assicurarsi che il trasmettitore sia investito da un buon flusso di aria ambiente. A causa dell’alta concentrazione di CO2

nell’aria espirata, è necessario venga installato ad almeno 1 m di distanza da dove si trovano gli utenti.

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Facts & figures:

• Vedi anche la tavola di cui sopra.

• 78% N2, 21% O2, 0.035% CO2 (78% nitrogeno, 21% ossigeno, 0.035% anidride carbonica) sono i normali componenti dell’aria esterna. Se aumenta la concentrazione di CO2 , quella di O2 si riduce proporzionalmente.

• Il 5% (50,000 ppm) di CO2 è una concentrazione tossica per l’uomo, l’8% (80,000 ppm) porta alla morte in 30-60 minuti.

• Una persona esala circa 15 litri di CO2 all’ora, ovvero 0.015 m3/h

• L’esperienza ha dimostrato che la concentrazione di CO2 all’interno di una classe non ventilata può superare la soglia di 1000 ppm in 10 minuti.

• Concentrazioni di CO2 superiori a 1000 ppm creano problemi di produttività: stanchezza, mancanza di concentrazione, maggior possibilità di compiere errori o persino di malattia con la conseguente perdita di interi giorni.

• La precisione di sensore necessaria secondo la VDI 6038 è: CO2: ±50 ppm, temperatura: ±0.5 K, umidità: ±3.5% rH,

In SAUTER:

• Tutti i trasmettitori di CO2 SAUTER per la qualità dell’aria ambiente sono a doppio raggio con compensazione di temperatura e una calibrazione lineare predefinita a 12 punti distribuita su tutto il range di misurazione.

• Sul trasmettitore EGQ222 di SAUTER per la qualità dell’aria, il sensore di temperatura ambiente è montato separatamente per una misurazione accurata della temperatura:

Trasmettitore SAUTER EGQ222 per la qualità dell’aria con sensore di temperatura ambiente

Ventilazione, aria di mandata, aria di ripresa

La ventilazione a fabbisogno regola la quantità di aria di rinnovo, di aria di mandata e di aria di ripresa. Maggiore è la concentrazione di CO2 (o VOC) nell’ambiente, maggiore è la richiesta di aria di rinnovo da parte del regolatore. Se l’installazione è dotata di serrande di miscela, il regolatore per prima cosa le apre per aumentare la quantità di aria esterna immessa. Il segnale dei ventilatori non viene aumentato finché le valvole non sono totalmente aperte.

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Se la ventilazione a fabbisogno dipende da una programmazione oraria o dalla rilevazione di presen za, ulteriori risparmi possono essere ottenuti spegnendo totalmente la ventilazione quando l’ambiente non è occupato.

I vapori provenienti da materiali di costruzione o arredi potrebbero far sì che sia sempre necessario immettere una minima quantità di aria esterna per evitare odori sgradevoli (aria stantia).

Per la stessa ragione, potrebbe essere necessario aerare brevemente (ventilazione intensa) prima dell’arrivo degli utenti.

Facts & figures

• È possibile ottenere un risparmio del 20-30% utilizzando la ventilazione a fabbisogno in uffici open space con una presenza media del 40% degli utenti (VDMA 24773). Al costo energetico di circa 1€/metro quadrato al mese (OSCAR 2010), il risparmio annuo per un ufficio di circa 15,000 m2 si attesta tra i 36,000 € e i 54,000€!

• È possibile ottenere un risparmio del 3%-5% in uffici openspace con una presenza media del 90% degli utenti (VDMA 24773)

• È possibile ottenere un risparmio del 20%–50% in aule conferenze, università e scuole. (VDMA 24773)

• È possibile ottenere un risparmio del 20%–60% in foyer, atri e zone check-in degli aeroporti (VDMA 24773)

• È possibile ottenere un risparmio del 40%–70% in spazi espositivi e strutture per sport indoor. (VDMA 24773)

• È possibile ottenere un risparmio del 30%–60% in auditorium, sale conferenze, teatri e cinema (VDMA 24773)

• È possibile ottenere un risparmio del 30%–70% in ristoranti e mense (VDMA 24773) In SAUTER:

• Nelle soluzioni di automazione degli ambienti delle biblioteche del software SAUTER CASE, le diverse tipologie di ambiente sono predefinite insieme alle loro funzioni specifiche, comprese le soglie dei valori prescritti, le programmazioni orarie e le funzioni di presenza.

Ventilatori

Nei sistemi di ventilazione semplici (ad es.: senza serrande di miscela), le ventole per l’aria di mandata e di ripresa rappresentano le unità di regolazione della ventilazione a fabbisogno. Esse vengono utilizzate dal regolatore per calibrare il ricambio d’aria. (Per creare un equilibrio tra aria di mandata e di ripresa, ovvero per evitare si crei pressione negativa o positiva all’interno dell’ambiente, esse non vengono attivate direttamente, bensì impostandone i volumi. Basandosi su questo e sui sensori di pressione positiva e negativa nei condotti dell’aria di mandata e ripresa, ogni ventilatore è dotato di un inverter che ne gestisce il volume di conseguenza).

Se il sistema è dotato di serrande di miscela , il regolatore di qualità dell’aria per prima cosa utilizza queste serrande per regolare la portata di aria esterna in base all’effettivo fabbisogno. Solo quando queste saranno totalmente aperte, esso regolerà il flusso dell’aria di mandata e di ripresa aumentando la velocità dei ventilatori.

Oggi vengono utilizzati solo ventilatori a modulazione continua (mediante inverter). In passato venivano anche utilizzate ventilatori a gradini. (L’aria di mandata e quella di ripresa venivano bilanciate durante la fase di messa in servizio, andando ad agire sulla trasmissione dei motori dei ventilatori)

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Proprio come la resistenza dell’aria triplica in proporzione alla sua velocità, la potenza meccanico/elettrica di azionamento dei ventilatori triplica in proporzione alla quantità di aria in circolo. In altre parole, se il volume di aria da far circolare potesse essere ridotto dalla ventilazione a fabbisogno, la quantità di energia risparmiata sui ventilatori triplicherebbe! (Ad esempio, se la quantità di aria venisse dimezzata, sarebbe necessario solo un ottavo dell’energia.)

Facts & figures:

• È possibile ottenere un risparmio del 49% sull’energia per il funzionamento dei ventilatori riducendo del 20% l’aria in circolo grazie all’utilizzo della ventilazione a fabbisogno.

In SAUTER:

• Il software di progettazione SAUTER CASE Suite con le sue biblioteche contenenti numerose soluzioni predefinite facilita una progettazione agile, efficiente e di alta qualità per situazioni complesse.

Condizionamento dell’aria

A seconda dei requisiti e della progettazione del sistema, il sistema di condizionamento può comprendere filtri, batterie di riscaldamento e/o raffrescamento, umidificatori e deumidificatori.

Dato che l’aria esterna viene sempre preriscaldata o raffrescata fino alla temperatura dell’aria di mandata (dispendioso anche nei sistemi di riscaldamento e raffrescamento in loco, vedi sezione H), il volume di aria esterna immessa ha sempre una effetto proporzionale sull’energia necessaria per il riscaldamento e il condizionamento. Questo significa che (oltre a risparmiare energia sui ventilatori) qualsiasi riduzione dell’aria esterna immessa ottenuta grazie alla ventilazione a fabbisogno si traduce in corrispondenti risparmi energetici su riscaldamento e raffrescamento.

Nei sistemi in cui l’ambiente è riscaldato e raffrescato unicamente mediante condizionamento dell’aria (senza apparecchiature di riscaldamento e raffrescamento in loco) e senza serrande di miscela, il range di tolleranza per la temperatura ambiente (ed eventualmente dell’umidità) assume vitale importanza.

Sistema senza riscaldamento/condizionamento in loco e senza serrande di miscela (diagramma semplificato)

In questo caso, la quantità di aria esterna immessa non è determinata esclusivamente dal regolatore di qualità dell’aria ambiente. La necessità di riscaldamento (o raffrescamento) può condurre anche ad un aumento dell’aria esterna. Ne consegue che la quantità di aria viene definita in base alle priorità dettate dalle necessità di qualità dell’aria e dalle necessità di riscaldamento (raffrescamento), a seconda di quale delle due sia la più urgente nel dato momento.

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Più stretto è il range di tolleranza sulla temperatura ambiente (ad es.: 22°C - 24°C), più è frequente l’immissione di aria esterna determinata dalla necessità di rimanere entro tale range. Al contrario: più ampio il range di tolleranza impostato, maggiore è il margine di manovra della ventilazione a fabbisogno (regolazione in base alla qualità dell’aria) nel ridurre il flusso di aria, aumentando così i potenziali risparmi energetici. Nel caso estremo in cui il range di tolleranza sulla temperatura fosse zero, mantenerlo richiederebbe una priorità del 100% azzerando di fatto la possibilità per la ventilazione a fabbisogno di produrre risparmi energetici. (Questo vale anche per il range di tolleranza dell’umidità ambiente). In SAUTER:

• Con l’aiuto del sistema EMS di (Energy Management System), queste condizioni complesse e queste interrelazioni possono essere registrate durante il funzionamento, rappresentate in modo chiaro, analizzate e quindi ottimizzate. Lo scopo è di massimizzare l’efficienza energetica oltre al comfort dell’utente.

Serrande di miscela

Il grande vantaggio dei sistemi di ventilazione in cui è possibile variare la percentuale di aria esterna mediante serrande di miscela è che la portata di aria esterna è separata rispetto al mantenimento della temperatura ambiente. Una maggior necessità di riscaldamento o raffrescamento non significa automaticamente che sia necessario aumentare la portata di aria esterna. L’aria di ripresa può essere riutilizzata mediante serrande di ricircolo . Questo permette di risparmiare una notevole quantità di energia, il che spiega perché l’aria di ricircolo o le serrande di miscela vengano spesso classificate come sistemi di recupero del calore.

Sistema a ricircolo d’aria / a serrande d’aria esterna (diagramma semplificato)

Dato che i sistemi di regolazione della qualità dell’aria ambiente e del riscaldamento (raffrescamento o umidificazione) sono completamente indipendenti l’uno dall’altro, il range di tolleranza della temperatura , non ha lo stesso effetto nocivo sul risparmio energetico ottenuto mediante ventilazione a fabbisogno descritto poco fa nella sezione sul condizionamento dell’aria. (sezione E).

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Recupero del calore Sistemi per il recupero del calore (diagramma semplificato)

Un sistema per il recupero del calore (HRec) trae energia termica dall’aria di ripresa per aggiungerla a quella di mandata. Sono sistemi che adottano recuperatori di calore a piastre (che collegano termicamente l’aria di ritorno all’aria di mandata mediante piastre metalliche) o recuperatori di calore rotativi / dotati di ruota termica (un materiale in grado di assorbire calore ruota in modo alternato attraverso i condotti dell’aria di ripresa e mandata).

Scambiatore rotativo di calore (diagramma)

Il recupero di calore non cambia nulla rispetto a ciò che abbiamo detto poco fa sulla ventilazione a fabbisogno . Influenza però il risparmio energetico che è possibile ottenere sul condizionamento termico dell’aria, poiché il sistema di recupero calore è in grado di recuperare gran parte dell’energia destinata a riscaldamento o a raffrescamento che altrimenti andrebbe persa con l’aria di ripresa.

Lo stesso vale per quanto detto nella sezione E sul condizionamento riguardo al range di tolleranza della temperatura in presenza di un sistema di recupero calore. L’unica differenza è che si tratta di effetti ridotti.

Facts & figures:

• È possibile ottenere un efficienza dell’ 80% mediante ruota termica (coefficiente di recupero calore)

• È possibile ottenere un efficienza del 60% mediante scambiatore di calore a piastra (coefficiente di recupero calore)

Ventilazione a Fabbisogno Variabile ed Efficienza Ene rgetica

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Riscaldamento e condizionamento in loco

In questo caso, l’ambiente non è riscaldato o condizionato mediante aria di mandata, ma attraverso apparecchiature installate all’interno dell’ambiente, come: radiatori, pannelli radianti, travi fredde o calde e fan coil .

Come per l’aria di ricircolo e le serrande di miscela, il grosso vantaggio deriva dalla separazione dell’aria esterna immessa dal mantenimento della temperatura ambiente. Inoltre, in questo caso, non è necessaria aria di ricircolo per il riscaldamento o il raffrescamento, il che si traduce in notevoli risparmi energetici sul funzionamento dei ventilatori (energia per il funzionamento = volume dell’aria3!).

Anche in questo caso, i potenziali risparmi energetici ottenibili mediante ventilazione a fabbisogno non presentano gli svantaggi relativi al range di tolleranza della temperatura descritti poco fa nella sezione E sul condizionamento dell’aria.

Comunque, per ragioni di comfort, è inoltre necessario condizionare l’aria fornita dai ventilatori. L’aria risulta particolarmente fastidiosa se più fredda rispetto alla temperatura ambiente.

Una forma speciale di riscaldamento/raffrescamento in loco è la soluzione che prevede ventilconvettori con serrande d’aria esterna . Ne esistono diverse versioni: solo riscaldamento, riscaldamento/raffrescamento, con ventilatori a una velocità, a più velocità o modulanti, con o senza recupero calore. La serranda d’aria esterna è sempre una serranda di miscela. Per quanto riguarda la ventilazione a fabbisogno, i ventilconvettori con serrande d’aria esterna sono assimilabili ad un sistema di ventilazione in loco con serrande di miscela, e tutte le informazioni su questo tipo di istallazione hanno la medesima valenza.

Requisiti energetici di tipologie diverse di sistem a

cy on erature range

1 ) Requisiti energetici ridotti grazie al pre-riscaldamento dell’aria esterna mediante HRec 2 ) Effetto ridotto grazie al pre-riscaldamento dell’aria esterna mediante HRec

3 ) Effetto ridotto: solo ventilazione, aria esterna non necessaria per il riscaldamento / raffrescamento

Effetto della tipologia di sistema sul potenziale risparmio grazie alla ventilazione a fabbisogno

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Tipologia di sistema

Requisiti di riscald./condiz. In base al range di tolleranza della temperatura

Ventilatori Aria esterna

Senza recupero calore, senza serrande di miscela

Sì Sì Sì

Con recupero calore Sì Ridotto 1 Ridotto

Con serrande di miscela

Sì No Ridotto

riscaldamento/condizionamento in loco

No No No

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Ambienti singoli con sistemi VAV (a portata variabi le):

Ambienti con sistemi VAV e sistema di ventilazione centralizzato

Ambienti singoli a regolazione VAV

In edifici a sistema di ventilazione centralizzato e regolatori VAV per singoli ambienti, la ventilazione a fabbisogno viene implementata in ogni singolo ambiente mediante cassette VAV (volume d’aria variabile). Proprio come già descritto precedentemente per gli ambienti con sistemi di ventilazione individuale, in ogni ambiente, l’interscambio d’aria e la CO 2 (ed eventualmente la temperatura) sono regolati in base alle effettive necessità e ridotte al minimo. Perché ciò avvenga il regolatore VAV riceve dal regolatore ambiente un valore prescritto per il volume di aria esterna e attiva la serranda della cassetta VAV in base alla portata misurata.

I dati sul risparmio energetico ottenuto grazie alla ventilazione a fabbisogno sono gli stessi dei sistemi descritti in precedenza, ma il risparmio totale corrisponde alla somma del risparmio ottenuto per ciascun ambiente. All’interno del sistema centralizzato di trattamento dell’aria, la pressione del canale viene mantenuta costante di modo che non sia necessario trattare altra aria.

In SAUTER:

• Regolatore compatto SAUTER ASV115 VAV per la ventilazione a fabbisogno per qualsiasi applicazione (ad es.: uffici, sale conferenza, camere d’albergo)

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Regolatore compatto Sauter ASV115 VAV

• Una delle caratteristiche sorprendenti del sensore di pressione differenziale ECP100 utilizzato all’interno del regolatore compatto SAUTER ASV115 VAV è la sua elevatissima risoluzione, la massima stabilità del punto zero e l’opzione integrata di regolazione del range di misurazione. Queste caratteristiche uniche rendono possibile individuare con precisione anche la minima differenza di pressione di 1 Pa. Questo estende il limite minimo del range di regolazione del sistema di ventilazione a fabbisogno, dando origine a risparmi energetici significativi e ad una relativa riduzione dei costi di gestione.

Ulteriore risparmio energetico con i componenti SAUTER

Riduzione al minimo della pressione nel canale

L’efficienza energetica può essere ulteriormente migliorata in edifici a regolazione VAV per ambiente singolo e con sistema di ventilazione centralizzato, variando la pressione di canale. La pressione di canale viene ridotta al minimo allineandola ad una curva predefinita in base al flusso volumetrico momentaneo. Maggiore il flusso volumetrico, maggiore il valore prescritto della pressione di canale.

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I regolatori VAV presenti in ogni ambiente livellano automaticamente la pressione variabile di canale poiché regolano il flusso volumetrico sul valore prescritto dato dal regolatore ambiente.

Lo scopo è di minimizzare la pressione di canale così che il regolatore ambiente VAV che necessita della maggior quantità di aria apra al massimo le sue serrante.

Il risparmio energetico deriva dalla riduzione della necessità energetica per i ventilatori del sistema centralizzato di trattamento dell’aria, esse infatti non hanno più la necessità di aumentare la pressione di canale oltre quanto necessario.

Grazie al flusso volumetrico a fabbisogno, a livello del sistema centralizzato di trattamento dell’aria, è possibile raggiungere il punteggio massimo nella categoria di riferimento sia nella classificazione degli edifici come da EN 15232 che nella classificazione degli edifici come da sistema eu.bac .

In SAUTER:

• Con il regolatore compatto ASV115 VAV (firmware V2.10), SAUTER offre uno strumento in grado di gestire sia la regolazione VAV per singoli ambienti che la regolazione della pressione di canale.

• SAUTER CASE VAV offre applicazioni già pronte per ingegnerizzare la regolazione della pressione di canale mediante ASV115.

• Grazie al sistema EMS (Energy Management System) di SAUTER, è possibile analizzare e ottimizzare senza interrompere il funzionamento le interazioni complesse e l’interdipendenza tra i regolatori VAV per singolo ambiente e il sistema centralizzato di trattamento dell’aria.

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Conclusioni

Ovviamente, il modo in cui un edificio è stato effettivamente costruito (isolamento, capacità di accumulo calore, coibentazione della struttura dell’edificio, ombreggiamento etc.) offre la base per ottimizzare il comfort, massimizzando l’efficienza energetica. Altrettanto importanti sono i servizi all’edificio (ventilazione, riscaldamento, condizionamento e sistemi di recupero calore, etc.).

Se messi in servizio in modo attento, completo ed esperto, i sistemi di building automation , in particolare la regolazione a fabbisogno del sistema di ventilazione qui descritto, assicura un utilizzo ottimale ed efficiente dal punto di vista energetico di queste risorse fondamentali.

Tutti i tre aspetti – la costruzione fisica, i servizi all’edificio e il sistema di building automation – hanno un ruolo importante nel massimizzare l’efficienza energetica. Il risultato più elevato raggiungibile dipende dall’effetto complessivo e dall’interazione ottimale di tutti le misure possibili. In particolare nella ristrutturazione di edifici esistenti, gli investimenti in building automation sono, da un punto di vista economico , le misure più efficienti. Il rapporto tra miglioramento dell’efficienza energetica ottenibile e capitale investito è decisamente migliore rispetto a quello che coinvolge un qualsiasi altro intervento (come ad esempio l’isolamento dell’armatura dell’edificio o le migliorie dei sistemi esistenti.)

SAUTER fornisce sempre il sistema di building automation corretto per ciascun tipo di edificio, che esso sia di grandi o piccole dimensioni, nuovo o già esistente. Contattateci per maggiori dettagli!

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Indice:

calibrazione a 12 punti ............................................ 9

Portata effettiva ..................................................... 17

Condizionamento............................................ 11, 14

Serrande di miscela............................. 10, 11, 12, 15

Trasmettitori di qualità dell’aria........................... 4, 6

Quantità dell’aria ................................................... 10

Aerazione ............................................................. 10

Coibentazione degli edifici ...................................... 3

Classificazione degli edifici................................ 4, 19

Concentrazione di C02 ........................................... 8

Sistema di trattamento dell’aria centralizzato... 17, 19

Travi fredde........................................................... 15

Cambiamento climatico ........................................... 3

Posizionamento di riferimento CO2 .......................... 9 Sensore di CO2 ........................................... 4, 6, 7, 8 Componenti dell’aria ............................................... 9

Rapporto costo beneficio ........................................ 6

Ventilazione a fabbisogno, scopo e definiz. …….. .. 3

Trasmissione ........................................................ 11

Pressione di canale......................................... 17, 19

Minimizzazione della pressione di canale ............. 19

Valore prescritto della pressione di canale ........... 19

Sensore di canale ................................................... 8

EN 15232 ......................................................... 4, 19

Energia .......................3, 5, 11, 12, 14, 15, 17, 18, 19

Formula dell’efficienza energetica .......................... 5

Responsabilità ambientale ...................................... 3

Sistema eu.bac ................................................ 4, 19

Ventilconvettori ..................................................... 15

Ventilconvettori con serrande di aria esterna ........ 15

Ventilatori..................................................... 3, 10, 19

Recupero calore ....................................... 12, 14, 20

Efficienza del recupero calore (- coefficiente) ....... 14

Travi calde/fredde ................................................. 15

Qualità dell’aria ambiente ....................................... 4

Ventilazione intensiva ........................................... 10

Tecnologie chiave................................................... 3

Riscaldamento/raffrescamento in loco .................. 15

Portata d’aria esterna minima ............................... 10

Sensori a miscela di gas ..................................... 4, 8

Rilevazione di presenza ........................................ 10

Energia per il funzionamento............................. 3, 11

Trattamento dell’aria esterna .................................. 3

Ambiente ricco di particelle ..................................... 4

Scambiatore di calore a piastra ............................ 14

Pressione ambiente positiva/negativa ................... 11

Risparmi potenziali in uffici open space, aule universitarie, etc .............................................. 10

Portata in base alla richiesta/pressione ................ 19

Consumo di energia primaria, percentuale utilizzata negli edifici ......................................................... 3

Produttività .................................................................. 9

Produttività sul lavoro .............................................. 6

Radiatori ............................................................... 15

Microclima .............................................................. 5

Regolatori ambiente .............................................. 17

Sensori di temperatura ambiente ............................ 9

Range di tolleranza della temperatura ambiente …………………………………11, 13, 14, 15

Utenti………......................................................... 5, 6

Sensore di temperatura .......................................... 8

Scambiatore rotativo di calore ............................... 14

Soddisfazione sul lavoro ............................................ 6

Regolatore compatto SAUTER ASV115 VAV ...... 18

SAUTER CASE Suite ........................................... 11

SAUTER CASE VAV ............................................ 19

SAUTER EGQ222 .................................................. 9

SAUTER EMS ................................................ 12, 19

Raffinato sensore di pressione differenziale ECP100 SAUTER…............................................................. 18

Biblioteche SAUTER.. ........................................... 11

Accuratezza del sensore ........................................ 9

Localizzazione del sensore ................................ 8, 9

Sistema di regolazione VAV per ambienti

singoli………………………………….. ............. 17, 19

Riassunto .................................................................... 2

Aria di mandata ....................................................... 11, 14

Ventilatori di aria di ripresa e di mandata ............. 10

Ambienti sostenibili ................................................. 4

Tabella di confronto dei requisiti energetici ........... 15

Compensazione della temperatura ......................... 9

Isolamento termico ................................................. 3

Programmazione oraria ........................................ 10

Riscaldamento a pavimento .................................. 15

Pressione di condotta a regolazione variabile ....... 19

Cassette VAV ...................................................... 17

Regolatori VAV ……......................................... 17, 19

Sistemi di regolazione VAV .................................. 17

Ventilazione ............................................................... 10

Sensore VOC........................................................ 4, 8

Portata .................................................................. 19

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L’autore

Franklin Linder, El. Ing. FH è Technical Editor presso la sede principale SAUTER di Basilea. Possiede 20 anni di esperienza nello sviluppo, nella promozione e nell’applicazione di sistemi di building automation.

L’azienda In quanto leader nella fornitura di soluzioni tecnologiche di building automation per i green building, SAUTER offre condizioni piacevoli e senso di benessere in ambienti sostenibili. SAUTER sviluppa, produce e vende soluzioni complete e offre una gamma globale di servizi per assicurare che gli edifici funzionino secondo un utilizzo energetico ottimale. I nostri prodotti, le nostre soluzioni e i nostri servizi assicurano un’elevata efficienza energetica nel corso dell’intero ciclo di vita di un edificio, dalla pianificazione e costruzione fino al loro funzionamento, all’interno di uffici ed edifici amministrativi, centri di ricerca ed educativi, ospedali, edifici industriali e laboratori, aeroporti, strutture per il tempo libero, hotel e data centre. Grazie ad oltre un secolo di esperienza e alla conservazione del know-how tecnologico, SAUTER è un comprovato specialista nell’integrazione di sistemi, con un nome che trasmette un senso di innovazione continua e qualità svizzera. Pluripremiato per il miglior sistema di automazione e per il miglior servizio energetico, oltre che con l’ottenimento di certificazioni eu.bac e BTL, SAUTER offre all’utente e agli operatori una panoramica sui flussi energetici e sui consumi, permettendo loro di mappare il miglioramento dei loro costi.

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