«Vegliate, perché non sapete quando è il...

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Don Guanella ci esorta Gli apostoli, desiderosi di sapere la data del grande giorno del giudizio, si sentirono ri- spondere da Gesù Cristo: “Nessuno lo sa”. Tu ricordati che il giudizio verrà senz’altro, perché subito dopo la morte Gesù Cristo sarà presente a giudicarti. CONTATTI Casa Canonica: Tel. 049620213 Fax 049620437 Centro Parrocchiale: Tel. 049620677 E-mail: [email protected] Redazione: [email protected] LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura: Is 63,16b-17.19b; 64,2-7 Salmo: Sal 79 Seconda Lettura: 1Cor 1,3-9 Vangelo: Mc 13,33-37 ORARIO CELEBRAZIONI LITURGICHE Ss. Messe feriali: ore 8.30, 18.00; S. Messa pre-festiva: ore 18.30; Ss. Messe festive: ore 8.30, 10.00, 11.30, 18.30. S. Rosario: feriali ore 17.30, pre-festivo e festivo ore 18.00. Confessioni: tutti i giorni dalle 17.30 in poi; sabato dalle 17.00 in poi; domenica sempre disponibili, preferibilmente non durante le celebrazioni liturgiche. Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom (Ungheria) n° 1236 anno XXIX Orientamenti Pastorali 2014 - 2015 30 novembre 2014, I domenica di Avvento (anno B) Diocesi di Padova «Vegliate, perché non sapete quando è il momento » (Mc 13,33) Con la domenica odierna, prima di Avvento, inizia il nuovo anno liturgico ed inizia con l’in- vito a vegliare che Gesù rivolge a tutti noi. Ma cosa significa vegliare? Come va intesa questa esortazione di Gesù e come va tradotta nella nostra vita di ogni giorno? L’idea della veglia suggerisce uno stato di attenzione, ten- sione, attesa. A quale attenzione, tensione, attesa ci invita Gesù? Credo, innanzitutto, che l’invito del Signore sia verso una maggior coscienza critica, capace di valutare con oggettività le situazioni per poter- le affrontare, impegnandoci attivamente per il bene comune, e non subirle passivamente. “Rassegnarsi e non far nulla perché tanto non cambieremo il mondo” non è atteggiamento del cristiano, che mai deve rinunciare alla spe- ranza di un futuro migliore, anche se le incer- tezze della vita possono essere causa di crisi o ripensamenti. Vi leggo inoltre un richiamo a una riflessione sull’uso del tempo che, nella vita, ci è donato: tempo vissuto con impegno e responsabilità, o tempo che passa e ci invecchia? Tempo che ci arricchisce e ci accresce o tempo che ci ab- bruttisce? Tempo di scelte (anche radicali), nel quale far fruttificare i talenti, o tempo buttato? Infine, l’attesa suggerisce un tempo di preparazione, per essere pronti. Ma pronti a che cosa? Pronti alla novità di un Dio che torna ad incarnarsi nella storia, nella nostra storia, per dire il suo amore a ciascuno di noi. A noi, dunque, il compito di ascoltare la voce di Dio e renderci disponibili a intraprendere percorsi nuovi e non scontati per collaborare al Suo piano di salvezza. Buon Avvento a tutti Tiziano «Vegliate voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà… Fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.»

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Don Guanella ci esorta

Gli apostoli, desiderosi di sapere la data del grande giorno del giudizio, si sentirono ri-spondere da Gesù Cristo: “Nessuno lo sa”. Tu ricordati che il giudizio verrà senz’altro, perché subito dopo la morte Gesù Cristo sarà presente a giudicarti.

CONTATTI

Casa Canonica: Tel. 049620213 Fax 049620437

Centro Parrocchiale: Tel. 049620677

E-mail: [email protected]

Redazione: [email protected]

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura: Is 63,16b-17.19b; 64,2-7

Salmo: Sal 79

Seconda Lettura: 1Cor 1,3-9

Vangelo: Mc 13,33-37

ORARIO CELEBRAZIONI

LITURGICHE

Ss. Messe feriali: ore 8.30, 18.00;

S. Messa pre-festiva: ore 18.30;

Ss. Messe festive: ore 8.30, 10.00, 11.30, 18.30.

S. Rosario: feriali ore 17.30,

pre-festivo e festivo ore 18.00.

Confessioni: tutti i giorni dalle 17.30 in poi; sabato dalle 17.00 in

poi; domenica sempre disponibili, preferibilmente non durante le celebrazioni

liturgiche.

Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom (Ungheria)

n° 1236 anno XXIX

Orientamenti Pastorali 2014 - 2015

30 novembre 2014, I domenica di Avvento (anno B) Diocesi di Padova

«Vegliate, perché non sapete quando è il momento » (Mc 13,33)

Con la domenica odierna, prima di Avvento, inizia il nuovo anno liturgico ed inizia con l’in-vito a vegliare che Gesù rivolge a tutti noi. Ma cosa significa vegliare? Come va intesa questa esortazione di Gesù e come va tradotta nella nostra vita di ogni giorno? L’idea della veglia suggerisce uno stato di attenzione, ten-sione, attesa. A quale attenzione, tensione, attesa ci invita Gesù? Credo, innanzitutto, che l’invito del Signore sia verso una maggior coscienza critica, capace di valutare con oggettività le situazioni per poter-le affrontare, impegnandoci attivamente per il bene comune, e non subirle passivamente. “Rassegnarsi e non far nulla perché tanto non cambieremo il mondo” non è atteggiamento del cristiano, che mai deve rinunciare alla spe-ranza di un futuro migliore, anche se le incer-tezze della vita possono essere causa di crisi o ripensamenti. Vi leggo inoltre un richiamo a una riflessione sull’uso del tempo che, nella vita, ci è donato: tempo vissuto con impegno e responsabilità, o tempo che passa e ci invecchia? Tempo che ci arricchisce e ci accresce o tempo che ci ab-bruttisce? Tempo di scelte (anche radicali), nel quale far fruttificare i talenti, o tempo buttato? Infine, l’attesa suggerisce un tempo di preparazione, per essere pronti. Ma pronti a che cosa? Pronti alla novità di un Dio che torna ad incarnarsi nella storia, nella nostra storia, per dire il suo amore a ciascuno di noi. A noi, dunque, il compito di ascoltare la voce di Dio e renderci disponibili a intraprendere percorsi nuovi e non scontati per collaborare al Suo piano di salvezza. Buon Avvento a tutti

Tiziano

«Vegliate voi non sapete quando il padrone di casa

ritornerà… Fate in modo che, giungendo all’improvviso,

non vi trovi addormentati.»

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2 Il Foglio Parrocchiale 30 novembre 2014

Di dono in dono, fino al regalo più bello

che è Gesù! «Permesso, scusa, grazie. Se in una famiglia si dicono

queste tre parole, la famiglia va avanti.» Papa Francesco

Il tempo di Avvento, vissuto insieme alla famiglia, ha lo scopo di far comprendere l’importanza e la bellezza dell’attesa di qualcosa di grandioso che non è mai conosciuto abbastanza. Quest’anno, in preparazione al 50° anniversario della Scuola dell’Infanzia, ci lasce-remo guidare nelle tre settimane di Avvento dalle tre parole di Papa Francesco. Le parole «grazie», «permesso», «scusa», secondo l'insegnamento di papa Francesco, sono tre «perle» da recuperare e reinserire nella vita personale, familiare e sociale, per ritrovare significati e nuovi modi di essere con se stessi e con gli altri. Il percorso intende trasmettere al bambino e alla famiglia, giorno dopo giorno, passo dopo passo la bellezza, la gioia, la preziosità, la pace e il benessere che riceviamo quando pronunciamo le tre parole: con gli amici, i genitori, i fratelli, nonni e tutti gli altri. Attenzione: verranno consegnate ad ogni famiglia delle perle e un nastro colorato; insieme al proprio figlio/a ogni famiglia dovrà costruire una decorazione come indicato dal disegno sul modello ogni volta che il bambino vivrà una delle tre parole «grazie, permes-so, scusa». Questa decorazione dovrà essere riporta-ta a scuola lunedì 15 dicembre dove si costruirà insie-me “l’albero delle perle preziose”. Buon cammino di Avvento!

Augurio per un Avvento e un Natale

in tre B L’augurio più efficace per me e per noi tutti lo prendo in prestito da una riflessione molto stimolante del rettore di un seminario che, all’ultimo giorno dell’anno, fece venire i pastori di una parrocchia di montagna, chieden-do loro di raccontare cosa fa un pastore per le pecore. Terminato l’incontro concludeva così, rivolgendosi ai seminaristi presenti: “i miei genitori mi hanno fatto cristiano; il seminario mi ha fatto pastore; questi pastori mi hanno fatto uomo!”. Se si potesse, in questo avven-to, rovesciare la scaletta nella nostra vita, in famiglia, in parrocchia e ovunque, penso che le cose andrebbero meglio, per tutti! Penso allora che sia urgente rinnovare in noi tutti l’impegno serio per una formazione umana e spirituale, le due dimensioni più a rischio della nostra vita presente e del nostro futuro! Il celebre detto socra-tico “conosci te stesso” è fondamentale per arrivare a dominare e a donare se stessi; e per la nostra formazio-ne spirituale è indispensabile per tutti una forte e seria esperienza di conversione: se ognuno di noi non sa più dire e testimoniare di aver incontrato Gesù Cristo, di aver trovato in Lui il baricentro della propria vita, dove poggerà tutta la sua esistenza e testimonianza cristia-na? Se non abbiamo formato l’uomo e poi il cristiano, come potremo essere testimoni per gli altri? Esser fedeli al Vangelo di Gesù, non ci chiede di rinunciare a nessuna delle dimensioni della nostra esperienza uma-na … Tutta la storia di Israele e il Vangelo di Gesù rac-contano che non si può comprendere e vivere la Parola di Dio con il cuore di pietra: solo un cuore di carne, solo diventando veramente umani, possiamo comprendere il Vangelo, perché ciò che è autenticamente umano, è veramente evangelico! Per contemplare il Natale che stiamo per celebrare, il mistero di Dio che si fa uno di noi, veramente, pienamente umano, nei sentimenti, nel corpo, nelle necessità, nelle relazioni, è importante essere attenti e accoglienti in questo Avvento di frater-nità, che la Chiesa ci propone: soprattutto al bene che c’è tra noi come alle iniziative della Caritas e al bisogno di nuove leve per l’ascolto e l’organizzazione dei servizi; come ai nostri fratelli ammalati di Casa Breda, con cui poter condividere qualcosa del nostro Natale, magari semplicemente a costruire con loro il presepio, a porta-re il nostro sorriso, il nostro canto, la nostra presenza gioiosa; come al nostro centro parrocchiale, da rendere più vivo e accogliente, al nostro volontariato da rinno-vare e rimotivare in numero e qualità; come alle nostre liturgie domenicali e alla catechesi!!! La proposta e l’augurio che Gesù rivolge a tutti noi in questo Avvento e Natale è di vivere una vita in tre B cioè BUONA, BEL-LA e BEATA! Grazie e auguri di ogni bene nel Signore!

Don Daniele

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3 Il Foglio Parrocchiale 30 novembre 2014

L’avvento nella Bibbia

Durante l’Avvento le letture della Messa sottolineano anzitutto la lunga attesa del Salvatore, promesso da Dio: “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapien-za e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore” (Is. 11,1-2). Le letture richiamano anche il concepimento di Gesù nel grembo di Maria per opera dello Spirito Santo e l’attesa della sua nascita. La figura di Giovanni il Batti-sta occupa un posto rilevan-te nel messaggio dell’Avven-to: egli invita alla conversio-ne interiore, perché l’incon-tro col Redentore non trovi ostacolo in noi. Il Vangelo di Marco lo presenta come colui che “battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati” nell’attesa di colui che “vi battezzerà in Spirito San-to” (Mc 1, 4.8). Con il loro costante atteggia-mento di conversione, i fedeli sono fermento di miglioramento della società e di speranza per l’avvenire. Lo ha ricordato anche Papa Francesco in una sua omelia: “Una vita nuova permette di guardare alla realtà con occhi diversi, senza più esse-re distratti dalle cose che non contano e non possono durare a lungo.” (28 marzo 2014).

Rito dell’unzione per i catecumeni della diocesi

Venerdì 14 novembre alle ore 20.30 al battistero del duomo di Padova si è svolto un incontro di preghiera forte, significativo ed importante del cammino dei cate-cumeni adulti della nostra diocesi. Un folto gruppo multicolore (settanta) sono i nuovi aspiranti cristiani, che si preparano per ricevere i sacramenti dell’Iniziazio-ne Cristiana (Battesimo, Cresima ed Eucarestia). Tra questi è Roberto Laiti, un giovane della parrocchia che già conosciamo per la sua costante presenza e per il forte desiderio di seguire Gesù mediante la conoscenza della sua Parola. Nella suggestiva cornice del battistero affrescato da Giusto De’ Menabuoi, fra arte e storia cristiana, la Chiesa diocesana ha accolto i catecumeni con i rispettivi parro-ci, catechisti, parenti ed amici e per il nostro Consiglio Pastorale Parrocchiale il signor Silvio Marafon.

C’è stato un primo momento di preghiera con il canto delle litanie per invocare l’in-tercessione e l’aiuto della Chiesa celeste (angeli, apostoli, martiri e santi) nel cammi-no verso i sacramenti pasquali. Dopo i canti e le invocazioni del sacerdote, responsabile del servizio per il catecumenato, don Gia-nandrea Di Donna è seguita la liturgia della Parola (Mc 1, 14-28): Gesù passa, vede e chiama a seguirlo Simone e Andrea, Giaco-mo e Giovanni mentre svolgono il loro lavoro di pescatori, così come oggi chiama

ciascuno di noi nella nostra quotidianità. Poi Gesù nella sinagoga, nel giorno di sabato, libera l’indemoniato dai lacci del maligno mediante la potenza della sua santità. In un clima di profondo raccoglimento, sui catecumeni c’è stata l’imposi-zione della mano sul capo da parte dei sacerdoti presenti con l’invocazione a Dio perché doni sicurezza ai loro passi e accresca la loro fede. Il momento più toccante è stato l’unzione dei catecumeni con l’olio, su cui il sacerdo-te ha invocato la benedizione di Dio perché in esso sia presente il vigore della sua Gra-zia. Così i catecumeni, illuminati dalla sa-pienza, comprendano profondamente il Vangelo di Gesù, assumano con generosità gli impegni della vita cristiana e gustino “la gioia di rinascere in Cristo”. Subito dopo, in processione, con commovente devozione, ciascun catecumeno si è avvicinato al pre-sbitero che ha unto il petto, le mani, la fronte di ciascuno. Si avvertiva un’atmosfe-ra di profonda emozione, intensa gioia e partecipazione attenta da parte di tutti i presenti. L’unzione con l’olio dei catecumeni appositamente benedetto, farà si che la grazia dello Spirito Santo rafforzi i catecumeni e li prepari alla lotta con il diavolo che continuerà a tentarli per allontanarli da Dio e dalla fede. La preghiera e l’unzione, segno della Grazia di Cristo, li renderà capaci di sfuggire alle tentazio-ni e uscire vittoriosi nella fede. La mente, il cuore, le mani del catecumeno ora acquistano forza e vigore per una vita cristiana nella Chiesa, che è madre, nel cui grembo essa genera alla fede. È perciò la comunità parrocchiale tutta che è investita di questo compito genera-tore quale Chiesa locale. Infine si è pregato lo Spirito Santo così che essa, concor-de e ricca di amore fraterno, accolga Roberto con calore e affetto nell’ambito delle sue molteplici attività di preghiera, di formazione, di carità.

Anna Bitti, catechista-garante di Roberto

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4 Il Foglio Parrocchiale 30 novembre 2014

Grazie! Desideriamo ringraziare, per il prezioso contributo alla riuscita della castagnata 2014, i cuochi Marco e Maurizio per la cottura

dei marroni, il gruppo famiglie per la cioccolata e il vin brulé, i gruppi giovanissimi e i loro edu-catori per i giochi, Stella Marina per l’animazione dei bambini, Maria Rosa e il suo team di aiutanti per il mercatino, Oscar e Alberto per la raccolta della legna, e tutti gli altri volontari che hanno prestato il loro servizio e in qualsiasi modo aiutato la buona riuscita di que-sto allegro pomeriggio in comunità. Grazie! :)

Il Gruppo Giovani

Perché cambiano le letture

della Messa? Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione sulla liturgia, ha chiesto una presenza della Bibbia “più abbondante, più varia e meglio scelta” nelle celebrazioni (Sacrosanctum Concilium n. 35), auspicando che “in un determinato numero di anni, si legga al popolo la maggior parte della Scrittura” (n. 51). La riforma liturgica ha realizzato tutto ciò, inserendo nelle celebrazioni , senza contare i Salmi, circa 570 brani biblici (170 dell'Antico Testamento e 400 del Nuovo Testamento), rispetto ai 150 del Messale precedente. I testi biblici per la Messa sono raccolti in un libro chiamato Lezionario (dal latino lectio-nes, “letture”), che è diviso in cinque libri fondamentali: Lezionario domenicale e festivo, feriale, per le celebrazioni dei santi, per le Messe rituali, per le Messe di eventi particolari. Il lezionario festivo è organizzato secondo un ciclo di letture bibliche nell’arco di tre anni. Il ciclo di letture è identificato dalle lettere A, B, e C. L'anno A inizia con l'Avvento di quegli anni il cui numero è divisibile per 3 (es. 2001, 2004, 2007). Seguono l’anno B e C. • Anno A: la maggior parte dei testi evange-lici sono del Vangelo secondo Matteo • Anno B: la maggior parte dei testi evange-lici del Vangelo secondo Marco • Anno C: la maggior parte dei testi evange-lici del Vangelo secondo Luca Il Vangelo secondo Giovanni è sempre letto nel periodo pasquale e in altri periodi litur-gici incluso l'Avvento, Natale e Quaresima, là dove è appropriato. Il Lezionario feriale è organizzato su un ciclo di due anni: pari e dispari. Tutto ciò vale per il Rito romano. In quello ambrosiano, altro rito presente in Italia e in Svizzera con circa cinque milioni di fedeli, le letture sono organizzate secondo un ordine e una scelta diversi. Il Lezionario ambrosia-no, festivo e feriale, è diviso in tre libri, corrispondenti ai misteri dell'Incarnazione del Signore, della Pasqua e della Penteco-ste. La diversità delle tradizioni liturgiche è una vivente testimonianza della varietà e della ricchezza dell’unica fede presente nelle varie Chiese in tempi e in luoghi tra loro diversi e distanti.

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PARROCCHIA di SANTO STEFANO

FONDO di SOLIDARIETÀ

COME DI CONSUETO CON LA CHIUSURA DELL’ANNO SOCIALE DOMENICA 14 DICEMBRE 2014

IL FONDO DI SOLIDARIETÀ ORGANIZZA UN PRANZO COMUNITARIO APERTO A TUTTI.

MENÙ

ANTIPASTO MISTO Polentina con funghi, scaglie di grana e musetto

PRIMO Risotto ai funghi

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SECONDO Brasato al vino rosso Contorni di stagione

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COSTO € 15,00

Prenotarsi presso il centro parrocchiale

entro il 10 dicembre 2014

Auguri!

Giovedì 4 dicembre, ricorrendo il compleanno del nostro parroco don Daniele, la comunità parrocchiale porge i più sentiti auguri per un cammino di vita sereno e pieno di gioie con l’aiuto di nostro Signore Gesù.

5 Il Foglio Parrocchiale 30 novembre 2014

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6 Il Foglio Parrocchiale 30 novembre 2014

Intenzioni Ss. Messe

Ricorrenze e attività

LUN

1

8.30.

18.00: def. Cingano Silvio.

16.30: catechesi per la 3a,5a elementare e 1a media.

16.30: confessioni per i bambini di 4a elementare (Prima Comunio-ne) in cappellina.

21.00: incontro dei giovanissimi di 1a e 3a superiore.

21.00: incontro dei Catechisti a Brusegana con don Fabio, che aiu-terà a riflettere sul tema: “Formazione e Spiritualità del Catechi-sta”.

MAR

2

8.30.

18.00.

Beata Liduina Meneguzzi, religiosa

16.00: centro di ascolto Caritas parrocchiale.

18.00: Santa Messa votiva in onore di San Luigi Guanella nel cente-nario della sua Nascita al Cielo.

21.00: riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale.

MER

3

8.30.

18.00.

San Francesco Saverio

16.30: catechesi per la 2a,3a media.

16.30: riunione gruppo Caritas parrocchiale.

21.00: incontro dei giovanissimi di 5a superiore.

21.00: Corale Don Emilio Canosi (prove).

GIO

4

8.30.

18.00: def. fam. Sandonà.

16.30-18.00: Adorazione Eucaristica Vocazionale nel centenario della nascita al cielo di San Luigi Guanella. Sono invitati tutti a par-tecipare anche solo dedicando uno spazio di riflessione personale e preghiera davanti a Gesù Eucaristico. Diceva san Luigi Guanella: “Il Signore ti osserva, come un padre gode nel fissare il suo sguardo nel volto del suo figlio. Per intendersela giustamente con gli uomini bisogna anzitutto sapersi intendere col Signore che è Via, Verità e Vita”

18.00: redazione Fo.Par.

21.00: incontro dei gruppi giovanissimi di 2a,4a superiore.

21.00: Gruppo Teatro (prove).

VEN

5

8.30.

18.00: def. Olga ed Ettore Ventura; def. Romano e Giuseppe.

17.00-18.00: distribuzione viveri presso la Caritas parrocchiale.

21.00: incontro del Gruppo Liturgico. Sono invitati tutti i lettori del-la Parola di Dio nelle Ss. Messe.

SAB

6

8.30: def. Pietro e anime del Purgato-rio.

16.30: S. Messa in Casa Breda.

18.30: def. Mario e anime del Purga-torio; def. Trevisan Giancarlo; def. Ottilia e Giovanni Zanin.

DOM

7

8.30: def. Bilato Ada e Zugno Ferruc-cio.

10.00: S. Messa per la comunità par-rocchiale.

11.30: def. Furian Enzo e Giuseppe.

18.30: def. La Motta Mario; def. Gio-vanni e Cesarina.

2a domenica di Avvento

10.00: S. Messa animata dai catechisti e dai ragazzi. Sarà presente alcuni fedeli Nigeriani, guidati da Perpetua e Vincent (rappresentanti del C.P.P.), che proseguiranno il loro incontro, an-che dopo la Messa, con una preghiera guidata da loro e quindi in sala Don Vincenzo per la condivisione fraterna tutto il pomeriggio in centro parrocchiale. Dopo la S. Messa delle 10.00: Centro Parrocchiale Festivo (CPF) con colazione e giochi.