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28 Ciao, giovane e generoso Valentino... ROVIGO Varliero nuovo presidente provinciale Lendinara: quattro incontri un Progetto Salute LE SETTE SORELLE P romuovere tra i cittadini un modo di vivere sano, basato sul rispetto del proprio equilibrio psico- fisico. Con questo spirito, si è sviluppato il “Progetto salute: un progetto di vita”, promosso a Lendinara (Ro) dall’Avis comunale, dall’Assessorato alle politi- che sociali e da numerosi enti pubblici e associazioni di volontariato presenti sul territorio. Gli incontri sono iniziati il 31 marzo con un conve- gno, ospitato nella biblioteca comunale, incentrato sull’abuso di alcol. È seguito un altro appuntamento il 24 aprile, quando i medici dell’Unità territoriale di assistenza primaria di Lendinara hanno aperto le porte della loro struttura per presentare agli utenti i servizi offerti. In quell’occasione, lo staff ha fornito utili consigli su uno stile di vita sano, sui controlli da effettuare con regolarità e sulle regole da seguire per un’alimentazione corretta. Il 23 maggio si è, invece, svolta una giornata dedica- ta ai test alcolimetrici e alla tipizzazione del proprio gruppo sanguigno, per poi proseguire il 16 giugno con una conferenza sui rischi dovuti ad alcol, fumo ed obesità. Il progetto si concluderà venerdì 18 settembre con una serata finale che servirà a tracciare un bilancio dell’iniziativa, grazie anche ai questionari compilati dai partecipanti nel corso degli incontri. I l nuovo Consiglio direttivo dell’Avis provinciale di Rovigo ha in Massimo Varliero il suo nuovo presi- dente. 42 anni, di Castelguglielmo (di cui è stato pre- sidente), Varliero riceve il testimone dal presidente uscente Gianluca Braga, che ha affiancato in entram- bi i suoi due mandati in qualità di amministratore. Il suo nome e quello degli altri consiglieri che saranno impegnati per i prossimi quattro anni, sono stati scel- ti nel corso dell’assemblea provinciale polesana, svol- tasi al Censer. Con Varliero, che lavora alla Polizia stradale, sono stati eletti vice presidente vicario Maurizio Besola, vice presidente Mattia De Poli, segretario Bruno Pettini, amministratore Renato Russo, consiglieri in Esecutivo Massimiliano Antonioli e Marina Braga, mentre gli altri consiglieri sono Enrico Maria Crepaldi, Enrico Fregnan, Dionigio Gazzi, Andrea Mantoan, Francesca Stoppa e Caterina Zaramella. Collegio Revisori dei conti: Massimo Finotti, Irene Ranzani e Udino Veronese. Nel Consiglio regionale entrano come consiglieri Vinicio Ferrigato e Yuri Pavanello, mentre per l’Avis nazionale è stato scelto l’ex presidente provinciale, Gianluca Braga. V alentino Franzoso aveva 19 anni. Era donatore di sangue e due ore dopo aver effettuato la sua sesta donazione, ha trovato la morte, il 9 maggio, folgorato da una sca- rica elettrica mentre stava tagliando l’erba del proprio giardino. Ragazzo gioioso ed amante della vita, si dedicava con passione al volontariato e al sociale, agli scout, alla musica, al forum giovani, alla Pro loco, all’Avis e all’Aido. Il vuoto si è sentito subito nel paese di Costa di Rovigo, dove Valentino abitava, la sua vitalità è mancata subito a tutta la gente che lo conosceva. La sua gio- vane vita rubata ha scosso tutti e lasciato increduli. Rimane per tutti i giovani e per i volontari dell’Avis, un esempio di generosità, concretezza, vitalità e di disponibilità agli altri, perché il prossimo per Valentino era importante, era fondamentale. Rimangono esempi di altruismo quel suo ultimo gesto in vita, la donazione di sangue, e dopo la morte: Valentino ha, infatti, donato anche i tessuti. Grazie Valentino, da tutti noi, dai donatori. Adriana Melini Vecchiotti

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Ciao, giovane e generoso Valentino...

ROVIGO

Varliero nuovo presidente provinciale

Lendinara: quattro incontri un Progetto Salute

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Promuovere tra i cittadini un modo di vivere sano,basato sul rispetto del proprio equilibrio psico-

fisico. Con questo spirito, si è sviluppato il “Progettosalute: un progetto di vita”, promosso a Lendinara(Ro) dall’Avis comunale, dall’Assessorato alle politi-che sociali e da numerosi enti pubblici e associazionidi volontariato presenti sul territorio. Gli incontri sono iniziati il 31 marzo con un conve-gno, ospitato nella biblioteca comunale, incentratosull’abuso di alcol. È seguito un altro appuntamentoil 24 aprile, quando i medici dell’Unità territoriale diassistenza primaria di Lendinara hanno aperto leporte della loro struttura per presentare agli utenti i

servizi offerti. In quell’occasione, lo staff ha fornitoutili consigli su uno stile di vita sano, sui controlli daeffettuare con regolarità e sulle regole da seguire perun’alimentazione corretta. Il 23 maggio si è, invece, svolta una giornata dedica-ta ai test alcolimetrici e alla tipizzazione del propriogruppo sanguigno, per poi proseguire il 16 giugnocon una conferenza sui rischi dovuti ad alcol, fumoed obesità. Il progetto si concluderà venerdì 18 settembre conuna serata finale che servirà a tracciare un bilanciodell’iniziativa, grazie anche ai questionari compilatidai partecipanti nel corso degli incontri.

Il nuovo Consiglio direttivo dell’Avis provinciale diRovigo ha in Massimo Varliero il suo nuovo presi-

dente. 42 anni, di Castelguglielmo (di cui è stato pre-sidente), Varliero riceve il testimone dal presidenteuscente Gianluca Braga, che ha affiancato in entram-bi i suoi due mandati in qualità di amministratore. Ilsuo nome e quello degli altri consiglieri che sarannoimpegnati per i prossimi quattro anni, sono stati scel-ti nel corso dell’assemblea provinciale polesana, svol-tasi al Censer. Con Varliero, che lavora alla Poliziastradale, sono stati eletti vice presidente vicarioMaurizio Besola, vice presidente Mattia De Poli,segretario Bruno Pettini, amministratore RenatoRusso, consiglieri in Esecutivo MassimilianoAntonioli e Marina Braga, mentre gli altri consiglierisono Enrico Maria Crepaldi, Enrico Fregnan,Dionigio Gazzi, Andrea Mantoan, Francesca Stoppae Caterina Zaramella. Collegio Revisori dei conti:

Massimo Finotti, Irene Ranzani e Udino Veronese.Nel Consiglio regionale entrano come consiglieriVinicio Ferrigato e Yuri Pavanello, mentre per l’Avisnazionale è stato scelto l’ex presidente provinciale,Gianluca Braga.

Valentino Franzoso aveva 19 anni. Eradonatore di sangue e due ore dopo aver

effettuato la sua sesta donazione, ha trovatola morte, il 9 maggio, folgorato da una sca-rica elettrica mentre stava tagliando l’erbadel proprio giardino. Ragazzo gioioso edamante della vita, si dedicava con passione alvolontariato e al sociale, agli scout, allamusica, al forum giovani, alla Pro loco,all’Avis e all’Aido. Il vuoto si è sentito subitonel paese di Costa di Rovigo, dove Valentinoabitava, la sua vitalità è mancata subito a

tutta la gente che lo conosceva. La sua gio-vane vita rubata ha scosso tutti e lasciatoincreduli. Rimane per tutti i giovani e per ivolontari dell’Avis, un esempio di generosità,concretezza, vitalità e di disponibilità aglialtri, perché il prossimo per Valentino eraimportante, era fondamentale. Rimangonoesempi di altruismo quel suo ultimo gesto invita, la donazione di sangue, e dopo lamorte: Valentino ha, infatti, donato anchei tessuti. Grazie Valentino, da tutti noi, daidonatori. Adriana Melini Vecchiotti

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BELLUNO

A piedi sulla “Via Alpina” per 2600 kmLa traversata delle Alpi in cento giorni. A piedi.

Con la bandiera dell'Avis, consegnata loro uffi-cialmente dalla presidente dell'Abvs (Associazionebellunese volontari sangue) Gina Bortot. È la singo-lare impresa che i bellunesi Milena Dalla Piazza eValerio Sani, primi italiani, affronteranno a partire dalunedì 25 maggio. Lei ha 58 anni, sposata con duefigli, donatrice di sangue appassionata di montagna edi sport come lui, che di anni ne ha 63, un figlio, edè affetto da insufficienza renale cronica grave da alcu-ni anni. Un aspetto, quest'ultimo, che rende la tra-versata ancora più incredibile, tanto da farla diventa-re l'occasione di una vera e propria “ricerca medica”.Sani, infatti, sarà monitorato attraverso un cardiofre-quenzimetro e dei controlli periodici dall'Universitàdi Udine, che raccoglierà tutti i dati utili per studia-re la sua situazione fisica. Per l'atleta, infatti, contra-riamente a quanto avviene di solito a chi soffre dellastessa patologia, l'intenso sforzo fisico migliora il

quadro clinico e la qualità della vita. Un quadro cli-nico sicuramente anomalo, che è stato anche al cen-tro di un convegno internazionale di nefrologia e diuna tesi di specializzazione. Anche Milena è stata sot-toposta al Centro trasfusionale di Belluno a una seriedi esami che verranno ripetuti al rientro. La “cammi-nata” dei due amici partirà da Montecarlo con meta,dopo 2.600 chilometri e l'attraversamento di 6nazioni, la città di Trieste, lungo la “Via alpina”, connotevoli dislivelli. Con loro anche Iuk, il cane sibe-rian-husky che li ha accompagnati in tante avventu-re. Milena e Valerio, infatti, hanno un enorme baga-glio d'esperienza come 9 ultramaratone, 40 maratonee 17 mezze maratone, oltre ad una serie di gare adistanze intermedie. Con loro porteranno un mini-computer, un navigatore Gps e i cellulari, oltre alleintramontabili carte geografiche. I due "ultramarato-neti" hanno salutato la cittadinanza bellunese il 23maggio, nel pieno dell'Assemblea nazionale Avis cheha fatto loro idelmente un “in bocca al lupo”. La loroavventura si può seguire attraverso il sito www.avven-turalpina.com. Michela Rossato

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VERONA

Lorenzini: “crescere nella continuità”I nsieme abbiamo vissuto

una bella esperienza, che ciha consentito di conoscere per-sone meravigliose, del generosomondo dei volontari. Tantiamici, di cui abbiamo apprez-zato la capacità di consigliare,di stimolare e criticare, sempree solo per amore dell'Avis, conl'unico intento di migliorarnel'immagine, per assicurarecontinuità all'azione volonta-ria, socialmente insostituibile.Con queste parole Luigi Piva,presidente uscente dell'Avisprovinciale, concludeva larelazione programmatica alla51a assemblea provincialetenutasi a Verona lo scorso 21marzo. L'Avis nel veronese hai suoi punti di forza radicati nel territorio con ungrande patrimonio di valori, una stretta integrazionecon le istituzioni pubbliche e sanitarie e un'efficaceattività di promozione e di supporto alla donazionevolontaria. Il Consiglio provinciale neo eletto, di cuiho l'onere e l'onore di presiedere e che avrà il compi-to di guidare l'associazione nei prossimi quattro anni,riparte con questo patrimonio per guidare l'associa-zione verso nuovi orizzonti. Sintetizzando, per ilprossimo mandato, proporrei un abbinamento tracontinuità e innovazione. I due concetti possonosembrare antitetici, invece descrivono, in modo effi-cace, la doppia esigenza di assicurare continuità e diconsolidare i risultati conseguiti da una parte e di

innovare per garantire unpercorso evolutivo dell'as-sociazione al passo con itempi dall'altra. Nella lineadella tradizione resta, ovvia-mente, la missione dellanostra associazione: avvici-nare nuovi donatori, fide-lizzarli, assicurare un con-tributo all'autosufficienzanazionale, rafforzare il sen-timento e la consapevolezzadell'appartenenza a unadelle più grandi realtà asso-ciative e di volontariato delnostro Paese. Nella lineadell'innovazione, invece,s'inserisce con sempre mag-gior forza la sfida culturaledei nostri valori di solida-

rietà e di cittadinanza in un periodo che si prospettasempre più difficile e che può creare spinte opposte aquello che noi cerchiamo di fare da oltre 80 anni.Contando sulla collaborazione di tutti, riusciremoancora a essere all'altezza dell'importante tradizioneveronese, impegnandoci nel divulgare i valori di soli-darietà. Indispensabile e prioritario sarà il sostegno ditutti, dai più stretti collaboratori dell'esecutivo, atutti i componenti del Consiglio (foto sotto) rappre-sentativo di ogni realtà associativa della provincia.Determinante sarà anche l'impegno e la volontà diinteragire con tutte le nostre 68 sedi comunali, percontinuare il percorso di rinnovamento e di sviluppoassociativo già iniziato nel precedente mandato. Con

l'impegno di tutti, amici donatori e collabora-tori, continueremo ad assolvere il nostro impe-gno sociale assunto, quello di assicurare ladisponibilità di sangue per tutti gli ammalati.Dai lodevoli risultati raggiunti negli ultimianni, grazie all'impegno di tutte le Avis comu-nali, ripartiamo con slancio per incrementarele donazioni in primis e dare il nostro contri-buto all'organizzazione del Dipartimento tra-sfusionale provinciale. La nostra Avis provinciale dovrà essere semprefulcro d'idee e proposte, luogo di confrontoaperto e trasparente per tutte le Avis della pro-vincia. Buon lavoro e buone vacanze a tutti, enon dimentichiamoci di donare prima di par-tire per le ferie.

Piergiorgio Lorenzini, presidente Avis provinciale

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Promuovere la cultura della solidarietà fra i ragaz-zi, i giovani e le famiglie è il tema del progetto

che l'Avis di Terrossa, con il patrocinio del CentroServizi per il Volontariato di Verona, si pone comeobiettivo per il 2009. Il percorso è iniziato con il 1°concorso di poesia e disegno all'interno delle scuoleprimarie e secondarie di Roncà. “Solidarietà con etra…” è stato il titolo. Tra le trentanove poesie realiz-zate dalle scuole primarie e le undici poesie e il dise-gno dalle scuole secondarie, ne sono state scelte seiper ordine di scuola. Ecco la classifica finale dellascuola primaria del concorso di poesia AviScuola2008: vincitrice Zohar Meryeme, 5ª B, con “Ti aiu-terò”; secondo, Bentaybi Youssef, con “Uniti”, 5ª B;terzo Singh Gurniamat, con “Natale nella solida-rietà”, 5ª A; quarto Diakhate Mussou con “Ho vistola solidarietà”, 5ª B; quinta Casarotto Elisa con “Lasolidarietà”, 5ª A; sesto MarcazzanLorenzo con “Solidarietà” 5ª A. Laclassifica finale della scuola seconda-ria classe 2ª A: vincitrice, HubacechDhanya, con la poesia/disegno“Solidarietà”; seconda Dal CortivoAlice con “L'aiuto”; terzi BeschinAnthony e Spigato Michele, con“Un grande dono”; quarta MahrachSofia “Piccoli gesti”; quinti FrizzoFederico, Signorato Simone eTadiello Valentino con “La casafamiglia”; sesta Massimo Silvia con“Goccia di sangue”. Tutti i parteci-panti hanno ricevuto un premio dipartecipazione, ai primi tre unbuono per acquisto di materiale sco-

lastico. Emozionanti sono stati i momenti in cui glialunni-autori hanno personalmente recitato le poe-sie. Al termine delle premiazioni il presidente,Alessandro Viali, ha ringraziato per la collaborazionee consegnato alla Preside una targa quale attestato dipartecipazione al concorso della scuola di Roncà.Sentito ed apprezzato è stato l'intervento del sindacoLorella Mansoldo. È stato, inoltre, realizzato unlibretto con la raccolta di tutte le poesie del concorsoe consegnato a tutti i ragazzi e ai loro insegnanti.Il secondo evento si è svolto martedì 17 febbraio. Siè tenuta la conferenza sul tema “Il disagio giovanile:come prevenirlo?” a cui hanno partecipato oltre 250persone fra genitori, educatori, catechisti, insegnanti,e giovani. L'incontro è stato condotto dal prof. PietroLombardo, pedagogista e giornalista del “CentroStudi Evolution” di Verona.

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Con soddisfazione il Direttivo dell'Avis comunaledi Legnago ha avuto, tra i suoi soci, una dona-

trice di midollo osseo. Martina, 20 anni, ha compiu-to un grande atto d'amore, effettuando, a marzo, unadonazione di midollo osseo. Ma non è solo l’età acostituire un piccolo “record”, lo è anche la “velo-cità”. Martina era stata tipizzata e inserita nelRegistro Nazionale “Donazione di Midollo Osseo”(con sede presso il Laboratorio di istocompatibilitàdell'E.O. “Ospedali Galliera” di Genova) appena seimesi fa e i suoi dati genetici, registrati su archivioinformatico, hanno trovato immediata rispondenza

con un paziente in lista d'attesa. Martina, senza esi-tare, ha risposto alla chiamata procedendo alle ulte-riori analisi, sino al livello 4 e alla successiva donazio-ne. A nome di tutti i donatori di sangue, porgiamo aMartina le più vive congratulazioni per l'atto di gene-rosità compiuto. Un augurio di speranza lo rivolgia-mo anche a tutti i malati in lista di attesa e un invitoa tutti a farsi tipizzare per poter partecipare a questagrande gara di solidarietà. A tale scopo il CentroTrasfusionale di Legnago è a disposizione tutti i mar-tedì mattina dalle 9.00 alle 11.00.

Ennio Zanotto

VERONA

Roncà: a scuola vincono i “nuovi” italiani

Legnago: donazione di midollo “record”

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Il logo dell'Avis di Settimo sta girando le strade delnord Italia su una Porsche 911 Carrera, gareggian-

do nel Campionato HRC Auto storiche. La storiacomincia quando la passione per i rally contagia inostri amici Alberto Sanna, Diego Andreis e

Riccardo Andreis. Le prime corse concluse con alter-na fortuna, ma con grandi soddisfazioni personali, lehanno disputate con vetture a noleggio. Quattro annifa, Alberto acquista una vecchia Porsche del 1978 egrazie a un lavoro svolto nella sua officina di sera enei fine settimana, la restaura completamente, conricambi da competizione originali come richiede ilregolamento, mettendola in grado di gareggiare. Aquesto punto comincia l'avventura: Alberto eRiccardo si alternano alla guida con Diego navigato-re e il nuovo arrivo, Stefano Farina. L'auto, ammira-tissima durante la sagra di Settimo, ha il logo Avisben visibile. I rally per il campionato HRC a cuihanno partecipato e che si sono svolti in provincia diAsti, Piacenza, Verona e Vicenza li hanno visti con-quistare una vittoria nel piacentino, due terzi posti diclasse e, purtroppo, tre ritiri per guasti meccanici.Grande soddisfazione hanno avuto al Rally Due ValliHistoric di Verona dove, grazie al terzo posto,Riccardo e Diego hanno ricevuto il premio specialealla memoria di Salvatore Ronca, pilota veronese pre-maturamente scomparso. Prossimamente, nel tenta-tivo di aggiudicarsi il campionato, li vedremo gareg-giare nelle province di Bologna, Firenze, Livorno eAlessandria. La “sponsorizzazione” Avis è assoluta-mente gratuita, perciò il gesto è ancor più apprezza-bile. Luigi Andreis

Anche quest'anno nelCampionato mondiale super-

bike, l'Avis provinciale di Verona èpresente. Il 10 maggio a Monza, il21 giugno a Misano Adriatico e il27 settembre a Imola, l'Avis sarà“in pista” assieme al Team DFXcorse Ducati per promozionare ildono del sangue. Il team veronese,diretto da Daniele Carli, ha rag-giunto notevoli traguardi sportivied è considerato oggi una realtàsignificativa nel Campionato mon-diale superbike. L'impegno dellostaff e dei piloti, oltre che ben figu-rare nel campionato come giàdimostrato nelle prime gare, saràquello di portare ovunque il nomeAvis e i suoi valori di solidarietàcon il dono del sangue.

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Quando l’Avis viaggia in Porsche...

La solidarietà si (ri)mette in moto col DFX

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Il nuovo Consiglio dell’Avisprovinciale di Treviso, vede lariconferma di Gino Foffano (Mogliano) a presidente.In Esecutivo ci sono i vice presidenti Bruno Binotto(Crocetta del Montello) e Stefano Pontello (Postioma),l’amministratore Wanda Pradal (Falzè) e il segretarioWalter Tonon (Ponzano). Gli altri consiglieri elettisono: Giancarlo Battistella (Mareno), ElenaCappelletto (Treviso), Matteo Ces (Cavaso), Claudio

Chiara (Portobuffolè), LucianoDamelico (Roncade), Mauro

Favret (Codognè), Livio Guadagnini (Crespano),Silvano Marchesan (Altivole), Tiziano Marchesin(Pieve di Soligo), Giuseppe Minuzzo (Salgareda),Daniela Moro (Maserada), Aldo Piva (Paese), DaniloRiedi (Vittorio Veneto), Michele Rodighiero (Villorba),Bernardino Spaliviero (Castelfranco) e Paolo Targhetta(Castelfranco).

TREVISO

Rimettersi in cammino, insiemeL’ultima tornata delle recenti assemblee ha regi-

strato in tutta l’Avis il rinnovo delle cariche asso-ciative, costituendo un passaggio di consegne e unrinnovamento che portano sempre con sé gioie etimori, preoccupazioni ed entusiasmi. Nella Marcaabbiamo registrato un cambiamento superiore al20% dei Presidenti comunali e di circa il 40% deiConsiglieri provinciali. Non so dire se siano datiimportanti o significativi, perché è innegabile cheogni miglioramento abbisogna di forze nuove, maanche che il rinnovamento debba essere rappresenta-to dai progetti da realizzare e dagli obiettivi da rag-giungere. Il neoeletto Consiglio provinciale si è inse-diato il 14 aprile e da subito ha cercato di individua-re le priorità per il quadriennio 2009-2012.Sicuramente, la prima è quello di continuare a garan-tire l’autosufficienza di sangue ai nostri ospedali e distimolare la collocazione delle eventuali eccedenzepresso altre regioni deficitarie, in sinergia con le auto-rità sanitarie preposte e i loro uffici competenti. Ilsecondo obiettivo che ci siamo posti è quello di sup-portare e accompagnare, nel difficile e complessopercorso di accreditamento, i 58 punti di raccoltapresenti sul territorio provinciale, che forniscono unapprovvigionamento di oltre 13.000 sacche all’anno.Le necessità terapeutiche del sangue raccolto fanno sìche dobbiamo trovare la formula che consenta diaccorpare e mettere a norma ogni punto di raccolta,senza diminuire il numero delle sacche ottenute. Il percorso di autorizzazione, che da poco abbiamointrapreso anche con le recenti visite da parte degliispettori dell’Arss, non ci permette ripensamenti: lasicurezza del donatore rappresenta una garanzia perl’ammalato e noi, dirigenti associativi, siamo i primiresponsabili se e quando ciò non si verifica. Altroobiettivo è quello di incentivare la formazione el’informazione, elementi indispensabili per crearenelle coscienze delle persone la possibilità di sceglie-re, perché informati e coscienti. Inoltre, è indispensa-bile privilegiare l’inserimento di azioni formative nelmondo della scuola, come vera occasione per educa-

re alla cultura del dono. In merito alla comunicazio-ne e alle relazioni pubbliche, siamo concordi sul fattoche curare l’immagine associativa ha, oggigiorno,un’importanza fondamentale.L’aggiornamento del nostro sito e l’uso degli stru-menti come le “newsletter” e il “blocnotes” diventaindispensabile per dialogare con il mondo giovanile.Continuare il già positivo contatto con i maggioriquotidiani locali e le redazioni delle televisioni priva-te, deve essere una garanzia irrinunciabile anche peril futuro. Ancora: intendiamo dare forte attenzionealle “popolazioni migranti”. È nostro dovere di diri-genti associativi educare alla cultura del dono anchetutte quelle persone, provenienti da altre nazioni, chehanno deciso di vivere nei nostri Paesi, invitandoli adintraprendere un percorso di integrazione che sfocianche nello scegliere di donare il sangue. Un percor-so delicato e complesso, che richiede equilibrio edelicatezza nel proporlo. Questi i temi principali, masicuramente altri li svilupperemo nel corso deltempo. Siamo consapevoli che per realizzare tutto, c’èbisogno di molte risorse umane ed economiche. Perle prime, sicuramente siamo in grado di garantiretanta buona volontà, per le altre sappiamo sarà piùdifficile, ma cercheremo di metterci il nostro massi-mo impegno. Buon cammino Avis, ancora una volta,tutti insieme, cresceremo! Gino Foffano

Il nuovo Consiglio

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TREVISO

L’Avis comunale di Monastier ha festeggiato amarzo l’entrata nel gruppo dei nuovi giovani

donatori. A gennaio, infatti, era partito un progettodedicato agli “under 30” che ha registrato, dopo soli3 mesi, ben 25 nuovi iscritti. Il problema relativoall’invecchiamento dei donatori, non rimpiazzatidalle giovani leve, è sentito in tutto il territorionazionale e, soprattutto nei piccoli paesi come ilnostro, rischia di diventare irrefrenabile se nonaffrontato in modo adeguato. Campagne disensibilizzazione, gazebo, punti informativi,

volantinaggio e informazione stampata, sembranoessere poco efficaci. Da qui l’idea dell’Avis diMonastier che sembra aver trovato il mezzo giustoper arrivare ai giovani. È nato infatti un consiglioallargato che comprende, al fianco dei membri eletti,anche una decina di ragazzi intraprendenti evolenterosi, i Blood Brothers (fratelli di sangue), chehanno iniziato un’opera di sensibilizzazione moltopiù informale e proprio per questo più efficace. Ilconcetto fondamentale è l’interazione del gruppo didonatori nelle compagnie di giovani all’interno delpaese, nei locali, nei bar, nei centri ricreativi e nellepiazze. Il concetto di “andare a donare” è statosostituito dal concetto di “andiamo a donare”, che hapermesso in poco tempo un contagio quasiepidemico. Così, meno di 3 mesi dopo, il Consiglioha voluto ringraziare i 25 neo-donatori con unagiornata conviviale presso il chiostro dell’Abbazia diMonastier dove un piatto di pasta e qualche fetta disopressa sono state l’occasione giusta per fondereancor meglio questo gruppo che cresce, cresce,cresce… Il gruppo Blood Brothers ha, inoltre,organizzato un evento musicale che si terrà presso la“Piazza Lanceri di Milano” a Monastier sabato 27giugno. Dalle ore 19.30 spritz-time, seppioline fritteofferte dall’Avis e tre gruppi musicali che sialterneranno sul palco fino a concludere con iRadiofreccia. Dalle ore 22 birra e porchetta per tutti.Vi aspettiamo numerosi!

Dopo vent’anni trascorsi presso l’Avis provinciale diTreviso, ha deciso di terminare la sua attività

lavorativa la signora Gina Gobbo. Sono tanti i soci e idirigenti che hanno condiviso con lei gioie, preoccupa-zioni, progetti e fatiche, tutte rivolte a far crescerel’Avis e la sua missione associativa. Di lei ricorderemosicuramente l’inesauribile passione con cui ha svolto ilsuo lavoro, le competenze che si sono arricchite sempre

di più con il passare degli anni, la precisione a voltequasi ossessiva con cui si era educata a svolgere ognisua azione o compito lavorativo, la disponibilità senzaconfini e senza orari, domeniche comprese, la spiccatasensibilità verso le persone colpite da sofferenze fisiche o morali, la grande voglia di dare senza chiedere nullain cambio, a volte neanche un grazie. La sua spiccatapersonalità, accompagnata dalla competenza, hannofatto di Gina un importante punto di riferimento,non solo per le nostre Avis comunali e i loro soci, maanche per molte altre Avis al di fuori della provincia e della regione. Grazie, Gina, per aver contribuito afarci crescere come soci e come Associazione, per tenutriremo sempre un affettuoso ricordo e una profondagratitudine. Sicuramente anche tu, pur non essendouna donatrice, con la tua opera hai offerto un conside-revole contributo a tutte quelle persone che in questianni hanno avuto bisogno di noi. Con riconoscenza.

Tanti soci e dirigenti avisini

Monastier conquista i giovani, così!

Dopo vent’anni di Avis.... Grazie Gina!

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L’Avis provinciale di Treviso tende una manoall’Alir (Associazione per la lotta contro

l’insufficienza respiratopria), donando undefibrillatore. “Un dono magnifico - lo ha definito MarinaCavanna, presidente dell’associazione - molto utilevisto che i nostri soci sono persone che soffrono dipatologie respiratorie e a cui spesso proponiamo dellegite e molte altre attività. Ora, potendo contare su undefibrillatore, affronteremo ogni cosa con maggioreserenità”. Il prezioso strumento, è stato consegnatoalla dottoressa Cavanna dal presidente e dal direttoresanitario dell’Avis provinciale, Gino Foffano e il dott.Alessandro Spigariol, ed è stato dedicato a PaoloBrunato, un giovane ingegnere scomparso tre anni faa seguito di un’insufficienza cardio respiratoria.“Essendo un’associazione che ha come missione ilsostegno alla vita, l’Avis è lieta di fare questo dono adun’altra associazione che, come la nostra, sipreoccupa di migliorare la qualità della vita dellepersone”, ha detto Foffano. La sezione trevigianadell’Alir, che conta 450 iscritti, ha sede presso il“Bosco del Respiro” di Treviso, inaugurato nel 2005

nel quartiere di Santa Bona per offrire a tutti unambiente verde “ideale”, realizzato cioè con essenze icui pollini non provocano allergie respiratorie.

(Laura Tuveri)

A Gaiarine una “piazzetta di Vita”

Dalla provinciale un defibrillatore all’Alir

Èstata inugurata a Francenigo, domenica 19 apri-le, dall’Avis di Gaiarine in collaborazione con

l’amministrazione comunale, una piazzetta dedicataai donatori di sangue. Nella piazza è presente unafontana, realizzata in bronzo dallo scultore veroneseRiccardo Cassini. L’opera rappresenta il connubiotra acqua e terra che dà origine alla vita, così come ivolontari, donando il loro sangue, danno speranza evita a chi ne ha bisogno. Assieme alla popolazione,erano presenti alla cerimonia alcune Avis comunalilimitrofe, alcuni rappresentati dell’Amministrazionecomunale in doppia veste di amministratori e avisi-ni, Busetto, Luisotto e Poletto nonché il Sindaco,Loris Sonego, il parroco di Francenigo, don PietroSalvador e, in rappresentanza dell’Avis Provinciale, ilneo consigliere Paolo Chiara. Il Presidente dell’Avisdi Gaiarine, Luigino Celotto, nel ringraziare tutte lepersone vicine all’associazione ha evidenziato levarie iniziative svolte nel proprio Comune. Haricordato, quindi, l’intervento con il medico trasfu-sionista Sergio Leonardi presso la scuola media,volto a far capire l’importanza di un sano stile divita per poter donare il sangue, l’organizzazionedella Lucciolata per la “Via di Natale”, il settimo

torneo provinciale di calcio saponato e green volleypresso la struttura del “Club 3 Molini” aCampomolino, il punto informativo giovanile allaFesta della zucca, la vendita delle stelle di Natale perl’Ail (Associazione italiana leucemie) e la consegnadei pasti caldi per le persone meno abbienti delComune.

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M igliaia di persone hanno affollato il 17 maggioil Parco di San Giuliano di Mestre, dove il

Centro servizi per il Volontariato di Venezia haorganizzato la “Festa del Volontariato”. Grazie allacomplicità del clima estivo, molta gente ha trascorso lagiornata al parco e visitato i gazebo delle 50associazioni che hanno aderito all’iniziativa, tra cuinon poteva mancare l’Avis provinciale di Venezia.All’insegna dello slogan “Insieme per fare rete”, oltre200 volontari di diverse associazioni si sono impegnatinell’attività di informazione e sensibilizzazione dellacittadinanza, facendo conoscere le numerosesfaccettature del terzo settore. Tra i visitatori, anche ilPresidente della Provincia, Davide Zoggia e l’Assessorecomunale alle Politiche sociali, Sandro Simionato,convinti dai giovani avisini di Mestre a firmare la loropromessa di donazione. Se non danno loro il buonesempio… G. C.

Borsetto soddisfatto dei risultatiÈun bilancio sostanzialmente positivo quello trac-

ciato da Maurizio Borsetto, appena riconfermatoalla guida dell’Avis provinciale di Venezia, a proposi-to del quadriennio appena conclusosi. “I dati relativi a donazioni e donatori sono confor-tanti: abbiamo registrato aumenti rispettivamente del5% e del 2,8%, arrivando nel 2008 a 50.673 dona-zioni e 28.166 donatori. L’operato delle Comunali edella Provinciale è stato quindi, produttivo. Mipreme, in particolare, evidenziare i risultati raggiuntinei confronti dei giovani, innanzitutto con gli inter-venti nelle scuole. Grazie all’impegno della dott.ssaLaura Elia e del nutrito gruppo di operatori che è riu-scita a creare e accrescere con nuove forze ogni anno,siamo passati dai 2.860 ragazzi coinvolti del 2005 ai6.336 del 2008, entrando in 94 classi elementari,103 medie e 67 superiori, nonché nelle sediUniversitarie di Venezia. Un ringraziamento va ancheai volontari delle Comunali coinvolte per il loro sup-porto organizzativo”.Anche il Gruppo giovani provinciale in questi 4 anni ècresciuto, ci avrebbe mai sperato?“Quando nel 2005 ho proposto Marica quale delega-to giovani all’interno dell’Esecutivo, probabilmentealcuni pensavano sarebbe stato un fiasco. Il Gruppogiovani di allora era costituito solo da alcuni volonta-ri della Comunale di Mestre, oggi conta più di 75adesioni da oltre 10 Comunali. Forse sembranopochi, ma considerando il punto di partenza, è un

grosso risultato per il quale devo ringraziare Marica”.Sarà compito ora del suo successore all’interno del nuovoEsecutivo, arrivare ad avere nel Gruppo almeno un rap-presentante per ciascuna Avis comunale.“Largo ai giovani” è il caso di dire…“Certamente. Lo dimostra anche il fatto che inEsecutivo sono stati inseriti nuovi componenti,dando la possibilità ad alcuni giovani di portare unaventata di freschezza e proporre soluzioni innovativeper sensibilizzare sempre più persone alla donazionedi sangue”.Quali sono, dunque, gli obiettivi per il prossimo man-dato?“In primo luogo la definizione della Convenzionecon il Dipartimento: siamo in dirittura d’arrivo,siamo riusciti a trovare la convergenza su quasi tutti ipunti, spero di poter presto dar corso all’erogazionedei rimborsi delle donazioni. Poi continueremo sicu-ramente ad investire nelle attività nelle scuole: l’o-biettivo è quello di consolidare ciò che è stato fattofinora, ampliando gli interventi presso le sedi univer-sitarie. Inoltre, miriamo a diventare un punto di rife-rimento a livello regionale con il supporto dell’AvisVeneto, che ha preso come esempio il nostro proget-to per esportarlo nelle altre Province. In fondo, è pro-prio il lavoro di gruppo che ci dà la possibilità di esse-re sempre più un punto di riferimento nel sistemasanitario locale e nazionale”.

Giorgia Chiaro

Se assessore e presidente prometton di donare...

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Ogni anno l’Avis di San Donà organizza unincontro con gli studenti delle classi quinte

delle superiori, per far conoscere il dono del sangue el’associazione. Ed è presente nelle classi inferiori conincontri, concorsi ed iniziative sempre diverse, in col-laborazione con l’Avis provinciale e regionale. Graziealla disponibilità di dirigenti e professori, si incontra-no centinaia di giovani di 18-19 anni in gruppi di20/40 studenti, ai quali viene fatto vedere il cddell’Avis Veneto “Sangue, energia e vita”. Un medicotrasfusionista spiega il video e risponde alle numero-se domande dei ragazzi, e un dirigente dellaComunale spiega cos’è l’Avis e come funziona. Negliultimi anni qualche istituto, come il Centro di

Formazione Professionale “Don Bosco”, ha chiesto dipoter assistere, presso il Centro trasfusionale, all’ope-razione vera e propria del dono del sangue. I risulta-ti sono positivi e il numero dei giovanissimi che chie-dono di diventare donatori è notevolmente aumenta-to. Solo nel 2008, oltre il 35% dei nuovi donatoriaveva meno di 22 anni. O.C.

“Ciao, sono Danilo da Palermo, da mesi raccolgo tappidi plastica che poi consegno ad un amico, che li consegnaad un suo amico. Mi piacerebbe capire che fine fannoquesti tappi. Potete darmi una mano?” Quando nel2005 si è deciso di avviare la raccolta tappi, nessuno aConcordia avrebbe mai immaginato che i nostri confinisi sarebbero estesi tanto. Eppure, questo è il tenore delleemail cui siamo chiamati a rispondere con frequenzasempre maggiore. La solidarietà, intesa come dono, è dinorma un’azione positiva, ma sempre più prende i conno-tati di un rifiuto verso gli stili di vita sbagliati che laciviltà moderna ci propone. Con questa metafora in

mente, ci siamo presentati nelle scuole per ringraziare iragazzi per il loro contributo: nel 2008 sono state raccolteoltre 4,3 tonnellate di tappi, corrispondenti a quasi1.100 euro devoluti alla “Casa Via di Natale” di Aviano.Gli amici dell’hospice di Aviano ci hanno voluto dimo-strare la loro riconoscenza, omaggiandoci con una targacommemorativa, consegnataci in occasione della loroassemblea annuale. Ecco allora che anche un rifiuto puòtrasformarsi in un seme da cui far germogliare la solida-rietà. Grazie Danilo da Palermo e a tutti quelli che, nel-l’anonimato, donano con grande generosità.

Dario Piccolo

Dopo 54 anni di “dominio” maschile, l'Aviscomunale di Venezia ha il primo presidente

donna, Orietta Guerrasio, affiancata in Consiglio dadue sorelle, Emanuela e Margherita Luise. Il manda-to è partito subito con un programma di attivitàmolto intenso: nel mese di maggio il Gruppo sporti-vo della comunale ha allestito un punto informativoal Lido, lungo il Gran Viale, in occasione del passag-gio del Giro di'Italia, ospitando tra gli altri, il propriotestimonial “Super D'Este”, campione delle ultime 4Regate Storiche (nella foto a lato con i donatori dellaCaRiVe). Sono seguiti la Giornata dello Sportall'Auditorium del Lido, con esibizioni di varie pale-stre di judo, karate e non solo, la serata al TeatroGoldoni all'insegna di danza e musica jazz e l'incon-tro sulle tematiche del dono del sangue, presso laCaserma dei Carabinieri del Comando Provinciale di

Venezia, voluta dal Comandante Troiani. In pro-gramma per fine giugno inoltre il consueto raid cicli-stico da Venezia a Erto (Pn), che vedrà la partecipa-zione di vari gruppi di ciclisti delle Avis confinanti.

San Donà...va a scuola

Concordia: quando i “tappi” uniscono... l’Italia

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Comunale Venezia con tre donne al vertice

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Sul tema “La chiamata associativa” si è svolta il 14marzo la 40ª assemblea dell'Avis provinciale di

Vicenza. Per esigenze statutarie, si è dovuto convocarei delegati a due sezioni assembleari: nulla ditrascendentale, ma solo la necessità di modificare loStatuto per rientrare in alcuni parametri voluti dallaRegione Veneto. La relazione morale presentata dalConsiglio direttivo ai delegati e ai presidenti comunali,ha affrontato la situazione dipartimentale vicentina ela posizione associativa in merito, e ha tentato disviscerare il problema della chiamata associativa.Percependo che sarà necessario coordinare a livelloprovinciale l'afflusso dei donatori ai Centri trasfusionali,il problema in questo momento più evidente è ilpassaggio dal sistema in atto al nuovo. Per il rispettodella normativa sulla privacy, non si possono trasmetterei dati via email su sistemi non protetti e, di conseguenza,le Comunali che effettuavano le chiamate conprogrammi computerizzati si trovano in grossa difficoltà.Per il momento le Comunali ricevono i dati su cartaceoo tramite chiavetta usb, così aggiornano i loro dati epossono effettuare le chiamate. Siamo convinti chenon ci saranno grossi cambiamenti da fare, basteràapportare le modifiche necessarie per fare in modoche il sistema possa svilupparsi correttamente. In questianni abbiamo sempre soddisfatto le richieste di maggiorconsumo di sangue, e abbiamo sempre avuto uncostante aumento di donatori, con il cambio fra legenerazioni proficuo. In assemblea sono state presentatele situazioni in difficoltà, su tutte i Centri di raccoltadi Valdagno e di Malo per lo stato in cui vengonomantenuti. Non è la prima volta che insistiamosull'argomento, nella speranza che qualcosa si muova.I delegati sono stati messi al corrente che a breve sidovrebbe andare a firmare la nuova convenzione su unmodello precostituito, inviato alle regioni, dal Ministerodella Sanità, dopo la formulazione da parte dellaConferenza Stato Regioni e Provincie Autonome. Postea tema c'erano anche le attività che la provinciale ognianno pone in essere, collegate ai progetti che si vorràin futuro sviluppare (scuola, emigranti, Avas Argentina,Bolivia, formazione dirigenti). Due parole sono statedette anche sui rinnovi delle cariche associative, si èchiesto di lasciare più spazio ai giovani, invitando idirigenti di lungo corso ad affiancare i giovani, adoffrire loro la propria esperienza, ma lasciandoli lavorareautonomamente. Nelle conclusioni, ho augurato atutti un buon lavoro, ed essendo al termine delmandato, ho puntualizzato alcuni aspetti, che a miomodo di vedere, dovranno essere presi in considerazione

per migliorare ulteriormente lo sviluppo dellaprovinciale. Sono seguiti gli interventi delle comunalidi Asiago, Cornedo, Malo, Valdagno e del vicepresidente provinciale, Marco Gianesini. Nel suointervento, la dott.ssa Costanza Bottini, vice primariodell'Ulss 6, in merito al Dimt ha annunciato la firmada parte dei Direttori generali del protocollo per laformazione del dipartimento, la nomina per un annoa capo dipartimento del dott. Belloni e l'autorizzazioneper la creazione di un software per la chiamata deidonatori per le associazioni da parte dell'Ulss 6. Haquindi sottolineato l'importanza dei Centri trasfusionalie di raccolta periferici che consentono l'autosufficienzadipartimentale, puntualizzando l'insufficienza cronicadi Vicenza capoluogo che renderebbe impossibile,altrimenti, poter inviare a Padova e fuori regione ilquantitativo di sangue che il Crat Veneto annualmentechiede al dipartimento vicentino. Altro intervento dispicco è stato quello del presidente dell'Avis regionale,Alberto Argentoni, che ha affermato che le difficoltàvicentine sono le difficoltà venete, che la raccolta è pergran parte periferica e che i capoluoghi di provincia sonoperennemente insufficienti al proprio interno per igrossi consumi di sangue degli ospedali centrali. Ilpresidente regionale ha evidenziato lo sforzo che l'Avisregionale sta facendo per i progetti per le scuole,convinta che è nella scuola che l'Avis si gioca un ruoloda protagonista e il futuro stesso dell'associazione.Altro punto sottolineato dal Presidente e fortementecaldeggiato come compito per le Avis comunali, èquello di seguire per i primi anni i nuovi donatori, ditenere i contatti con loro, facendo in modo che sisentano parte di qualcosa di importante, parte vivadell'Avis. Enrico Iseppi, presidente Avis provinciale

La “chiamata” alla 40ª assemblea

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VICENZA

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Nasce nel 1972 per iniziativa dell'Avis diCamazzole (Padova), di Rds Ana Bassano e

della Fidas Bolzano Vicentino, il pellegrinaggio alsantuario della Madonna di Scaldaferro (Vicenza),che ogni 1° maggio raduna un numero sempre piùcospicuo di donatori e labari delle varieappartenenze. Anche quest'anno, con una cerimoniasemplice, ma molto toccante, si sono ritrovate leassociazioni di donatori di sangue del padovano e delvicentino in un momento di preghiera e diriflessione. Terminata la Santa Messa dedicata aidonatori presenti e a suffragio dei defunti, nel saloneantistante al santuario, le autorità presenti, ilpresidente di Camazzole, il presidente del Rds,Ermanno Bombieri, il neo presidente dell'Avisprovinciale di Padova, Roberto Sartori, il presidentedell'Avis provinciale di Vicenza, Enrico Iseppi, ilcapo gruppo della Fidas di Bolzano, il sindaco diPozzoleone, l'assessore al sociale di Carmignano,hanno rivolto il loro saluto ai presenti, con parole dielogio per l'opera che tutti i donatori compiono el'importante impegno, civile e morale che essi

esprimono con il loro comportamento suggerendomodelli e stile di vita, che si spera i giovani possanoseguire per dare un valore ulteriore alla loro vita.Dopo un brindisi ed un arrivederci si è conclusa lamanifestazione con l'impegno di ritrovarsi ilprossimo anno.

Il nome di Avis vola alto nel cielo. Con que-sto slogan il gruppo giovani dell'Avis

dell'Altopiano di Asiago lo scorso mese di gen-naio ha raggiunto quota 2.308 metri in localitàCima Portule ed ha spiegato la bandiera del-l'associazione. Un'esperienza entusiasmante,raccolta in un dvd dal titolo “L'Avis in vetta”che ripercorre le tappe della salita e raccogliemeravigliose riprese delle cime innevate, delpanorama che si scorge dalla cima, l'orizzontedi tutte le Alpi Orientali, dalle Dolomiti diBrenta alle Pale di San Martino. Per ammirarele immagini di questa impresa, scandite daisorrisi e dall'entusiasmo dei giovani donatori

mossi dalla voglia di portare lo spirito e i valori di Avis anche in vetta alle montagne,è possibile richiedere il dvd all'Avis dell'Altopiano di Asiago ai numeri:tel. 0424 604321 - fax 0424 604221, cell. 335 1358621 o via e-mail all'indirizzo:[email protected]. Nelle immagini alcune sequenze.

Avis Asiago sventola a 2300 metri

A Scaldaferrodonatori d’ogni bandiera

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Roberto Sartori, di Carmignanodi Brenta, è il nuovo presidente

dell’Avis provinciale di Padova. Per iprossimi quattro anni, guiderà l’asso-ciazione che per due mandati haavuto in Sergio Zambon il suo presi-dente. Per presentarsi ai donatori e ailettori di “Dono & Vita”, Sartori hainviato un suo intervento, che pub-blichiamo. “All’inizio del mandato associativo,ritengo sia opportuno riflettere evalutare con attenzione su alcunipunti qualificanti del nostro impegno, al fine di ope-rare in modo sinergico tra le varie strutture che com-pongono la numerosa e complessa struttura associati-va territoriale dell’Avis. Essenziale è la promozionedella cultura della solidarietà e la qualità del nostrosistema associativo. Nel nostro agire, si dovrà tenereconto, ad esempio, di un percorso indirizzato allapromozione della donazione periodica ed associata;alla valorizzazione, soprattutto tra i giovanissimi,della cultura della solidarietà, in collaborazione anchecon le strutture scolastiche; alla promozione di stili divita positivi, coinvolgendo i giovani, anche attraversole proposte del Servizio civile nazionale, e infine allaprogrammazione della “chiamata” in accordo con lestrutture trasfusionali. È indubbio che si debbaaffrontare un fabbisogno crescente di emocompo-nenti e l’impegno dell’Avis è quello di offrire rispostesempre più efficaci, non solo su un piano quantitati-vo, ma anche qualitativo. È importante operare conuna serie di iniziative, per qualificare la natura deidonatori, per supportare i meccanismi organizzativi ele strutture Avis preposte all’attività donazionale.Occorre migliorare le capacità organizzative (anchenelle Avis comunali) per raggiungere l’eccellenza nel-l’utilizzo delle migliori pratiche. La centralità dell’a-zione Avis è esprimere un volontariato responsabile,

organizzato e competente, e atti-vo nel rispetto dei valori.Riconoscersi in una missionecomune, condividendone gliobiettivi sociali, e perché no,anche le esperienze, diventa fon-damentale, così pure valorizzarele realtà locali, che spesso sono ingrado di “attrarre” maggiormentei singoli cittadini e le istituzioniterritoriali. Ribadire, con forza edeterminazione, che la culturadella solidarietà e del dono è

essenziale, anche per perseguire e raggiungere l’auto-sufficienza di sangue ed emocomponenti: l’indipen-denza, anche quella extraregionale, da realizzare,sempre e solo, nel rispetto della qualità e della sicu-rezza. In questo contesto, quindi, l’Avis potrà realiz-zare appieno la propria missione, perché in grado dipossedere una propria strategia, indirizzata a vivere ea diffondere l’enorme potenzialità di ideali e deldonare gratuitamente. Spetterà al nuovo Consigliovalutare con quali modalità, sostenere e rafforzareulteriormente gli ambiti operativi ritenuti strategiciper la crescita associativa (in parte già citati nellaprima parte della presente nota). Colgo l’occasioneper ringraziare tutti coloro che si sono impegnati perun rinnovamento del Consiglio Direttivo AvisProvinciale di Padova e auguro un buon lavoro alConsiglio eletto”.

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Dal nuovo presidente provinciale...

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Il nuovo Consiglio direttivo dell’Avis provinciale diPadova è composto da: Roberto Sartori (Carmignano diBrenta) presidente, Federico Aghi (Baone) vice pres.vicario, Gianfranco Boscaro (Candiana) vice presidente,Orietta Novello (Massanzago) segretaria, Luca Marcon(Campodoro), amministratore, Roberto Ferrari(Camposampiero) direttore sanitario, Ciano Giacomelli(Piove di Sacco) e Gianni Mamprin (Abano) compo-nenti Esecutivo amministrazione, Marco Menin(Arzergrande), componente Esecutivo Giovani, ItaloAlbertin (Casale di Scodosia), Aldo Frison (Piove diSacco), Taino Garbo (Montegrotto), Guido Gobbato(Cittadella), Venceslao Melato (Saletto), Sergio Miolo(Camposampiero), Jorge Oche (San Giorgio in Bosco),Daniele Olfeni (Anguillara), Gastone Pellegrini (BoaraPisani), Emiliano Peruzzo (Monselice), Mario Sgarbossa(Galliera) e Agnese Soligo (Camposampiero) consiglieri.Revisori dei conti: Graziano Fogo (Selvazzano) presiden-te, Renato Zogia (Este) e Nicoletta Ghiani (Padova).

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Le nuove cariche

Il 12 maggio Padova ha avuto l'onore di ospitare laquarta tappa del “Giro d'Italia” che anche que-

st'anno ha visto la partecipazione dell'auto dell'Avis.Dopo aver contattato il responsabile Paolo Speroni,grazie alla segnalazione proveniente dalla provinciale,si è organizzata per dare visibilità e accoglienza all'au-tovettura, allestendo un gazebo in zona Sacro Cuore,all'altezza del Km. 0 da dove, verso le 13,10 ha presoil via la tappa. La posizione favorevole e la presenzadei volontari, già attivi dalle prime ore del mattino,ci ha permesso di dare un'ampia visibilità a tutta lazona della partenza che brulicava di berrettini e pal-loncini Avis. Dato che l'autovettura dell'Avis non ha

potuto sostare di fronte al nostro gazebo a causa dellerigide esigenze organizzative, abbiamo raggiunto noivolontari l'auto e siamo riusciti a fare alcune foto chetestimoniano la collaborazione. Devo dire che anchese il tutto si è svolto a ritmi molto frenetici e il pas-saggio dei ciclisti è avvenuto nel giro di pochi minu-ti, al contrario dell'organizzazione che ci ha impegna-to per giorni, la possibilità che ci è stata concessa dipoter partecipare ad un evento così importante ci hareso ancor più orgogliosi di essere avisini semprepronti a divulgare la cultura della donazione.

Enrico Van de Castel, Marisa Cesaro Ghiani,

Giorgio Michelotto

L'Avis del Conselvano, in collaborazione conl'Avis regionale e grazie al fondo interassociativo

Avis-Fidas, ha organizzato venerdì 17 e sabato 18aprile, un corso di Primo soccorso che si è tenutoalla Sala Giusti dell'ospedale di Conselve. Il corso èstato per la nostra Avis un momento importante dipromozione nel territorio di valori legati alla curadella salute. In particolare, abbiamo rivolto l'invitoal corso alle più importanti associazioni sportive delConselvano, che hanno risposto molto positivamen-te permettendoci di avere fra i quindici partecipantial corso i rappresentanti di diversi sport fra cuibasket, judo e pallavolo. Crediamo fortemente nel-l'importanza di un forte legame con le associazionisportive del territorio e questo corso rappresenta unpasso importante nell'instaurarsi di un rapporto difutura collaborazione. Il corso si è articolato in dueparti: le prime quattro ore dedicate alle basi teorichedella rianimazione cardio-polmonare (BLS Basic lifesuppor) e dell'utilizzo del defibrillatore automatico

esterno, con esercitazioni pratiche su manichino; lealtre quattro ore dedicate ad una panoramica sullatraumatologia dello sport. Al termine del corso ipartecipanti hanno ricevuto un attestato di parteci-pazione. L'iniziativa è stata molto apprezzata daipartecipanti, così come la forte professionalità delpersonale docente: due infermiere professionali e unmedico di Pronto soccorso.

Passa il 100° Giro, Avis Padova c’è

Corso di primo soccorso nel Conselvano

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Non si può certo dire che manchino di iniziative il presidente e lavicepresidente dell'Avis comunale di Saonara, che hanno pensato

di “mettersi in gioco” attraverso due intense esperienze personali. Il pre-sidente, Alessandro Gardin, ha percorso con la sua bicicletta gli 800 kmdel “Camino di Santiago” che da Roncisvalle sui Pirenei porta a Santiagodi Compostela sulla Costa Atlantica della Spagna. Un'esperienza indi-menticabile, non tanto per l'intenso sforzo fisico, quanto piuttosto per ipaesaggi mozzafiato, i ricordi indelebili, le tante persone conosciute (trale quali Lino, Danilo, Ernesto, Ilaria e Mirko), naturalmente indossan-do la divisa ciclistica dell'Avis di Saonara. La vice, Elisabetta Collini, inCanada per lavoro, si è cimentata invece nei 42,195 chilometri della

“Maratona diToronto” che si èsnodata attraver-so gli altissimigrattacieli e l'in-cantevole lagoche circonda lacittà. Anche lei naturalmente indossando la stessadivisa, versione podistica. Non paga del risultato rag-giunto, Elisabetta ha replicato l'esperienza, parteci-pando all'ultima maratona di New York, sempred’Avis vestita. Orgogliosi entrambi di aver compiutopreziose esperienze dal punto di vista personale, certa-mente fieri di aver portato il nome dell'Avis per ilmondo ci hanno promesso che... non finisce qui!

Prima uscita, in veste ufficiale, del neo presidentedell’Avis provinciale di Padova, Roberto Sartori,

in occasione della 37ª Festa del donatore, che si èsvolta il 3 maggio a Fiumicello di Campodarsego. Altermine della sfilata dei labari, accompagnati dalleautorità e dalla banda musicale di Sant’Andrea, si ètenuta la S. Messa celebrata da don Renato, che nellasua omelia ha esaltato il dono del sangue come donodi vita, invitando i giovani ad avvicinarsi alla dona-zione. Prima delle numerosissime premiazioni ebenemerenze, gli interventi del riconfermato presi-dente della Comunale, Graziano Piran, che ha pre-sentato il nuovo Direttivo e ha dato il benvenuto ainumerosi alfieri presenti con i labari e a tutti i parte-cipanti. Il neo presidente Sartori, ha ringraziato laComunale per il suo impegno sociale, aggiungendoche il nuovo Consiglio provinciale sta lavorando ala-cremente per essere quanto prima a disposizione delleComunali con programmi e proposte innovativi,auspicando un maggior dialogo e coinvolgimento neiprogetti da parte di tutte le Avis di base e di tutti i

donatori della provincia di Padova. Il direttore sani-tario provinciale, dott. Roberto Ferrari, ha quindiribadito che il sangue umano è ancora indispensabi-le, nonostante i passi giganteschi fatti dalla ricerca inquesto campo. Paola Candiotto, sindaco diCampodarsego, ha invitato i suoi concittadini adonare, affermando che chi dona ha maggior rispet-to per la propria salute, perchè è consapevole che ilsuo sangue è destinato ad un ammalato. Ha inoltreelogiato il personale sanitario del CentroTrasfusionale di Camposampiero per la grande sensi-bilità verso i donatori e il dott. Ferrari per la suadisponibilità. Un’ovazione ha salutato il prof.Galzignato che da anni accompagna i suoi studentidiciottenni alla prima donazione. Sono seguiti gliinterventi del presidente della Banca del CreditoCooperativo, del Comandante della locale stazionedei Carabinieri e di altre autorità. Tra le numerosissi-me benemerenze, spiccano quelle ai 13 nuovi dona-tori che testimoniano l’impegno della Comunale nelfar crescere l’associazione. Dante Gardin

Avis Saonara dai Pirenei all’Ontario

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Prima uscita “ufficiale” del neo presidente Sartori