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Vallutazione Rischio Chimico A Marzo 2013
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VALUTAZIONE DI RISCHIO CHIMICO
Accademia di Belle Arti Bologna
Via Belle Arti, 54 - 40126 - Bologna
Datore di Lavoro
Arch. Alessandro Fiumi
Allegato al Documento Valutazione dei Rischi
rif.normativo: titolo VIII capo III – D.Lgs. 81/08
ESPOSIZIONE PERSONALE
AL RISCHIO DA AGENTI CHIMICI
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Sommario 1. Premessa ..................................................................................................................................................... 3 2. Organizzazione aziendale ........................................................................................................................... 5 3. Metodologia ................................................................................................................................................. 6 4. Identificazione dei pericoli ........................................................................................................................ 14 5. Elenco prodotti utilizzati ........................................................................................................................... 15 6. Controllo tecnico strumentale dell’esposizione e valori limite di esposizione professionale ............ 40 7. Misure di prevenzione e protezione adottate .......................................................................................... 43 8. Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze (art. 226 D.Lgs 81/08) .............................................. 44 9. Valutazione del Rischio Chimico ............................................................................................................. 44 10. Conclusioni ................................................................................................................................................ 44
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1. Premessa
Il documento di Valutazione del Rischio chimico viene elaborato con lo scopo di individuare il livello di rischio per la salute
dei lavoratori, se esposti all’utilizzo di prodotti di natura chimica in ottemperanza al D. Lgs. 25/2002 ed al Titolo IX del
D.Lgs. 81/2008.
1.1. DEFINIZIONI
a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti,
utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti
intenzionalmente sono e siano immessi o no sul mercato;
b) agenti chimici pericolosi:
agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e
successive modificazioni, nonché gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze
pericolose di cui al predetto decreto. Sono escluse le sostanze pericolose solo per l’ambiente;
agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003, n. 65, e
successive modificazioni, nonché gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati
pericolosi di cui al predetto decreto. Sono esclusi i preparati pericolosi solo per l’ambiente;
agenti chimici che, pur non essendo classificabili come pericolosi, in base ai numeri 1) e 2), possono
comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche,
chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro, compresi gli agenti
chimici cui è stato assegnato un valore limite di esposizione professionale;
c) attività che comporta la presenza di agenti chimici: ogni attività lavorativa in cui sono utilizzati agenti chimici, o
se ne prevede l’utilizzo, in ogni tipo di procedimento, compresi la produzione, la manipolazione,
l’immagazzinamento, il trasporto o l’eliminazione e il trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa;
d) valore limite di esposizione professionale: se non diversamente specificato, il limite della concentrazione
media ponderata nel tempo di un agente chimico nell’aria all’interno della zona di respirazione di un lavoratore in
relazione ad un determinato periodo di riferimento; un primo elenco di tali valori è riportato nell’ ALLEGATO
XXXVIII del D.Lgs. 81/2008;
e) valore limite biologico: il limite della concentrazione del relativo agente, di un suo metabolita, o di un indicatore
di effetto, nell’appropriato mezzo biologico; un primo elenco di tali valori è riportato nell’ ALLEGATO XXXVIII del
D.Lgs. 81/2008;
f) sorveglianza sanitaria: la valutazione dello stato di salute del singolo lavoratore in funzione dell’esposizione ad
agenti chimici sul luogo di lavoro;
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g) pericolo: la proprietà intrinseca di un agente chimico di poter produrre effetti nocivi;
h) rischio: la probabilità che si raggiunga il potenziale nocivo nelle condizioni di utilizzazione o esposizione.
I prodotti pericolosi sono ascrivibili alle seguenti categorie di sostanze
Sono escluse dal campo di applicazione del D.Lgs. 25/2002 le sostanze e preparati che siano solo pericolosi per
l’ambiente.
Il presente documento viene messo a disposizione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e del Medico
Competente.
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2. Organizzazione aziendale Nella seguente tabella vengono le mansioni relative al personale dipendente, con specifiche in merito ad aree di lavoro, ed
attività.
N° Mansione Reparto Orari d’impiego
223 Docenti
reparto restauro materiali cartacei e membranacei e dipinti su tela e/o tavola; reparto restauro materiali lignei e del mobile; reparto scultura e plastica ornamentale; reparto pittura; reparto lito – calco – xilo – tipografia; reparto di tecniche dell’incisione. Aule didattiche
09h00 – 18h00
11 Addetti uffici amministrativi uffici
07h30 – 13h30 oppure 07h30 – 14h45 oppure 08h30 – 14h30
oppure 08h30 – 15h45
21 Personale coadiutore
reparto restauro materiali cartacei e membranacei e dipinti su tela e/o tavola; reparto restauro materiali lignei e del mobile; reparto scultura e plastica ornamentale; reparto pittura; reparto lito – calco – xilo – tipografia; reparto di tecniche dell’incisione. Aule didattiche
07h30 – 13h30 oppure 07h30 – 14h45 oppure 08h30 – 14h30
oppure 08h30 – 15h45
L’orario di lavoro giornaliero per tutti gli addetti dell’Accademia di Belle Arti è di massimo 9 ore al giorno per un massimo di
6 gg la settimana.
L’orario di lavoro è organizzato in turni (mattino – pomeriggio) per il solo personale coadiutore.
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3. Metodologia
3.1. ACQUISIZIONE DATI
Al fine di poter eseguire la valutazione sono state fornite dal Datore di Lavoro informazioni relative a:
ciclo produttivo;
nominativi interessati dall’attività;
durata delle fasi lavorative per lavoratore;
macchine e attrezzature utilizzate;
sostanze impiegate;
ambiente di utilizzo;
quantità di sostanza utilizzata.
3.2. IL METODO DI VALUTAZIONE
La Metodologia dell’analisi del rischio è stata elaborata basandosi sul modello MovaRisCh elaborato dalla
Regione Emilia - Romagna.
La valutazione del rischio chimico viene effettuata con lo scopo di individuare il livello di rischio cui sono sottoposti i
lavoratori dell’azienda in esame. Il metodo per giungere a definire un livello di rischio viene di seguito trattato.
Innanzitutto, il personale è stato suddiviso in gruppi omogenei per attività lavorativa, anche sulla base del Piano di
Valutazione dei Rischi già predisposto.
Ad ogni gruppo sono associati i prodotti utilizzati durante lo svolgimento della attività lavorativa e sono state esaminate le
relative schede di sicurezza. Quindi, per i prodotti in uso presso il sito produttivo che sono caratterizzati da pericolosità di
natura chimica (per inalazione, contatto, ingestione), viene determinato il relativo rischio, BASSO PER LA SICUREZZA ED
IRRILEVANTE PER LA SALUTE DEI LAVORATORI O NON MODERATO.
Per la definizione del livello di rischio cui sono soggetti gli addetti descritti nel par. 2,si procede all’applicazione del modello
di calcolo denominato “MovaRisCh”.
Segue una descrizione dell’algoritmo utilizzato dal software “MovaRisCh”.
3.3. METODO DI CALCOLO DELL’ALGORITMO
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Il rischio R per le valutazioni del rischio derivanti dall’esposizione ad agenti chimici pericolosi è il prodotto del pericolo P
per l’esposizione E.
R = P x E
Il pericolo P rappresenta l’indice di pericolosità intrinseca di una sostanza o di un preparato che nell’applicazione di questo
modello viene identificato con le frasi di rischio R che sono utilizzate nella classificazione secondo la Direttiva Europea 67/
548/CEE e successive modifiche.
Ad ogni frase R è assegnato un punteggio (score) tenendo conto dei criteri di classificazione delle sostanze e dei preparati
pericolosi, indicati nei Decreti Legislativi 52/97, 285/98 e nei Decreti Ministeriali 28/04/1997 e 14/06/2002. Il pericolo P
rappresenta quindi la potenziale pericolosità di una sostanza indipendentemente dai livelli a cui le persone sono esposte
(pericolosità intrinseca).
L’esposizione E rappresenta il livello di esposizione dei soggetti nella specifica attività lavorativa.
Il rischio R, determinato secondo questo modello, tiene conto dei parametri di cui al D.Lgs.81/2008:
• per il pericolo P sono tenuti in considerazione le proprietà pericolose e l’assegnazione di un valore limite professionale,
mediante il punteggio assegnato;
• per l’esposizione E si sono presi in considerazione: tipo, durata dell’esposizione, le modalità con cui avviene
l’esposizione, le quantità in uso, gli effetti delle misure preventive e protettive adottate.
Il rischio R, in questo modello, può essere calcolato separatamente per esposizioni inalatorie e per esposizioni cutanee:
Rinal = P x Einal
Rcute = P x Ecute
Nel caso in cui per un agente chimico pericoloso siano previste contemporaneamente entrambe le vie di assorbimento, il
rischio R cumulativo (Rcum) è ottenuto tramite il seguente calcolo:
Rcum = [R2inal + R2
cute] 1/2
Gli intervalli di variazione di R sono:
0,1 < Rinal < 100
1 < Rcute < 100
1 < Rcum < 141
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Si riporta una tabella dei criteri per la valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi:
Valori di
rischio R Classificazione
Ris
chio
irri
leva
nte
per
la s
alu
te
0,1 ≤ R < 15 Rischio irrilevante per la salute
1 ≤ R < 21 Intervallo di incertezza
E’ necessario, prima della classificazione in rischio irrilevante per la salute, rivedere con scrupolo l’assegnazione dei vari punteggi e rivedere le misure di prevenzione
adottate e consultare il medico competente
Ris
chio
su
per
iore
all’
irri
leva
nte
per
la s
alu
te
21 ≤ R < 40 Rischio superiore al rischio
chimico irrilevante per la salute. Applicare gli articoli 225, 226, 229 e
230 del D. Lgs 81/08
40 ≤ R < 80 Zona di rischio elevato.
R > 80 Zona di grave rischio.
Riconsiderare il percorso dell’identificazione delle misure di prevenzione e protezione ai fini di
una loro eventuale implementazione. Intensificare i
controlli quali la sorveglianza sanitaria, la misurazione degli
agenti chimici e la periodicità della manutenzione
3.4. ATTRIBUZIONE DEI COEFFICIENTI (SCORE) ALL’INDICE EINAL
I rischi intrinseci delle sostanze e dei preparati pericolosi sono segnalati in frasi tipo (Frasi R). L’indice di esposizione per
via inalatoria Einal viene determinato attraverso il prodotto di un Sub-indice I (Intensità dell’esposizione) per un Sub-indice d
(distanza del lavoratore dalla sorgente di intensità I): Einal = I x d
3.5. DETERMINAZIONE DEL SUB-INDICE I DELL’INTENSITÀ DI ESPOSIZIONE.
Il calcolo del Sub-indice I comporta l’uso delle seguenti 5 variabili.
3.5.1. PROPRIETÀ CHIMICO-FISICHE
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Vengono individuati quattro livelli, in ordine crescente relativamente alla possibilità della sostanza di rendersi
disponibile in aria, in funzione della volatilità del liquido e della ipotizzabile o conosciuta granulometria delle
polveri:
stato solido/nebbie (largo spettro granulometrico);
liquidi a bassa volatilità [bassa tensione di vapore];
liquidi ad alta e media volatilità [alta tensione di vapore] o polveri fini,
stato gassoso.
3.5.2. QUANTITÀ IN USO
Per quantità in uso si intende la quantità di agente chimico o del preparato effettivamente presente e destinato, con
qualunque modalità, all’uso nell’ambiente di lavoro su base giornaliera.
Vengono identificate 5 classi come di seguito distinte:
< 0,1 kg;
0,1 – 1 kg;
1 –10 kg;
10 – 100 kg;
> 100 kg;
Proprietà chimico fisiche
QUANTITA’ IN USO
< 0,1 kg 0,1 – 1 kg 1 –10 kg 10 – 100 kg > 100 kg
Solido/nebbia Bassa Bassa Bassa Medio/Bassa Medio/Bassa
Bassa volatilità Bassa Medio/Bassa Medio/alta Medio/alta Alta
Media/alta volatilità e Polveri fini
Bassa Medio/alta Medio/alta Alta Alta
Stato gassoso Medio/Bassa Medio/alta Alta Alta Alta
VALORE DELL’INDICATORE DI DISPONIBILITA’ (D)
Bassa D = 1
Medio/Bassa D = 2
Medio/Alta D = 3
Alta D = 4
3.5.3. TIPOLOGIA D’USO
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Vengono individuati quattro livelli, sempre in ordine crescente relativamente alla possibilità di dispersione in aria, della
tipologia d’uso della sostanza, che identificano la sorgente della esposizione.
Uso in sistema chiuso: la sostanza è usata e/o conservata in reattori o contenitori a tenuta stagna e trasferita da
un contenitore all’altro attraverso tubazioni stagne.
Questa categoria non può essere applicata a situazioni in cui, in una qualsiasi sezione del processo produttivo,
possano aversi rilasci nell’ambiente. In altre parole il sistema chiuso deve essere tale in tutte le sue parti.
Uso in inclusione in matrice: la sostanza viene incorporata in materiali o prodotti da cui è impedita o limitata la
dispersione nell’ambiente. Questa categoria include l’uso di materiali in “pellet”, la dispersione di solidi in acqua
con limitazione del rilascio di polveri e in genere l’inglobamento della sostanza in esame in matrici che tendano a
trattenerla.
Uso controllato e non dispersivo: questa categoria include le lavorazioni in cui sono coinvolti solo limitati gruppi
selezionati di lavoratori, adeguatamente esperti dello specifico processo, e in cui sono disponibili sistemi di
controllo adeguati a controllare e contenere l’esposizione.
Uso con dispersione significativa: questa categoria include lavorazioni ed attività che possono comportare
un’esposizione sostanzialmente incontrollata non solo degli addetti, ma anche di altri lavoratori ed eventualmente
della popolazione generale. Possono essere classificati in questa categoria processi come l’irrorazione di
pesticidi, l’uso di vernici ed altre analoghe attività.
TIPOLOGIA D’USO
Sistema chiuso Inclusione in
matrice Uso controllato Uso dispersivo
D1 Basso Basso Basso Medio
D2 Basso Medio Medio Alto
D3 Basso Medio Alto Alto
D4 Medio Alto Alto Alto
VALORE DELL’INDICATORE D’USO (U)
Basso U = 1
Medio U = 2
Alto U = 3
3.5.4. TIPOLOGIA DI CONTROLLO
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Vengono individuate, per grandi categorie, le misure che possono essere previste e predisposte per evitare che il
lavoratore sia esposto alla sostanza; l’ordine è decrescente per efficacia di controllo.
Contenimento completo: corrisponde ad una situazione a ciclo chiuso. Dovrebbe, almeno teoricamente, rendere
trascurabile l’esposizione, ove si escluda il caso di anomalie, incidenti, errori.
Ventilazione - aspirazione locale degli scarichi e delle emissioni (LEV): questo sistema rimuove il contaminante
alla sua sorgente di rilascio, impedendone la dispersione nelle aree con presenza umana, dove potrebbe essere
inalato.
Segregazione - separazione: il lavoratore è separato dalla sorgente di rilascio del contaminante da un appropriato
spazio di sicurezza, o vi sono adeguati intervalli di tempo fra la presenza del contaminante nell’ambiente e la
presenza del personale nella stessa area. Questa procedura si riferisce soprattutto all’adozione di metodi e
comportamenti appropriati, controllati in modo adeguato, piuttosto che ad una separazione fisica effettiva (come
nel caso del contenimento completo). Il fattore dominante diviene quindi il comportamento finalizzato alla
prevenzione dell’esposizione. L’adeguato controllo di questo comportamento è di primaria importanza.
Diluizione - ventilazione: questa può essere naturale o meccanica. Questo metodo è applicabile nei casi in cui
esso consenta di minimizzare l’esposizione e renderla trascurabile in rapporto alla pericolosità intrinseca del
fattore di rischio. Richiede generalmente un adeguato monitoraggio continuativo.
Manipolazione diretta (con sistemi di protezione individuale): in questo caso il lavoratore opera a diretto contatto
con il materiale pericoloso, adottando unicamente maschera, guanti o altre analoghe attrezzature. Si può
assumere che in queste condizioni le esposizioni possano essere anche relativamente elevate.
TIPOLOGIA DI CONTROLLO
Contenimento
completo Aspirazione localizzata
Segregazione/ Separazione
Ventilazione Generale
Manipolazione diretta
U1 Basso Basso Basso Medio Medio
U2 Basso Medio Medio Alto Alto
U3 Basso Medio Alto Alto Alto
VALORE DELL’INDICATORE DI COMPENSAZIONE (C)
Basso C = 1
Medio C = 2
Alto C = 3
3.5.5. TEMPO DI ESPOSIZIONE
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Vengono individuati cinque intervalli per definire il tempo di esposizione alla sostanza o al preparato:
inferiore a 15 minuti;
tra 15 minuti e le due ore;
tra le due ore e le quattro ore;
tra le quattro ore e le sei ore;
più di sei ore.
L’identificazione del tempo di esposizione deve essere effettuata su base giornaliera, indipendentemente dalla frequenza
d’uso dell’agente su basi temporali più ampie, quali la settimana, il mese o l’anno.
TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONE
< 15 minuti 15 minuti – 2 ore 2 ore – 4 ore 4 ore – 6 ore > 6 ore
C1 Bassa Bassa Medio/Bassa Medio/Bassa Medio/Alta
C2 Bassa Medio/Bassa Medio/Alta Medio/Alta Alta
C3 Medio/Bassa Medio/Alta Alta Alta Alta
VALORE DEL SUB INDICE DI INTENSITA’ (I)
Basso I = 1
Medio/Basso I = 2
Medio/Alto I = 3
Alto I = 4
3.6. IDENTIFICAZIONE DEL SUB-INDICE D DELLA DISTANZA DEGLI ESPOSTI DALLA SORGENTE
Il sub-indice d tiene conto della distanza fra una sorgente di intensità I e il lavoratore/i esposto/i: nel caso che questi siano
prossimi alla sorgente (< 1 metro) il sub-indice I rimane inalterato (d =1 ); via via che il lavoratore risulta lontano dalla
sorgente il sub-indice di intensità di esposizione I deve essere ridotto proporzionalmente fino ad arrivare ad un valore di
1/10 di I per distanze maggiori di 10 metri.
3.7. ATTRIBUZIONE DEI COEFFICIENTI (SCORE) ALL’INDICE ECUTE
Lo schema proposto considera esclusivamente il contatto diretto con solidi o liquidi, mentre l’esposizione cutanea per gas
e vapori viene considerata in generale bassa e soprattutto in relazione ai valori di esposizione per via inalatoria: in tale
contesto il modello considera esclusivamente la variabile “livelli di contatto cutaneo”.
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L’indice di esposizione per via cutanea Ecute viene determinato attraverso una semplice matrice che tiene conto di due
variabili:
I. Tipologia d’uso.
Vengono individuati quattro livelli, sempre in ordine crescente relativamente alla possibilità di dispersione in
aria, della tipologia d’uso della sostanza, che identificano la sorgente della esposizione.
Uso in sistema chiuso: la sostanza è usata e/o conservata in reattori o contenitori a tenuta stagna e
trasferita da un contenitore all’altro attraverso tubazioni stagne. Questa categoria non può essere
applicata a situazioni in cui, in una qualsiasi sezione del processo produttivo, possano aversi rilasci
nell’ambiente. In altre parole il sistema chiuso deve essere tale in tutte le sue parti.
Uso in inclusione in matrice: la sostanza viene incorporata in materiali o prodotti da cui è impedita o
limitata la dispersione nell’ambiente. Questa categoria include l’uso di materiali in “pellet”, la dispersione
di solidi in acqua con limitazione del rilascio di polveri e in genere l’inglobamento della sostanza in
esame in matrici che tendano a trattenerla.
Uso controllato e non dispersivo: questa categoria include le lavorazioni in cui sono coinvolti solo limitati
gruppi selezionati di lavoratori, adeguatamente esperti dello specifico processo, e in cui sono disponibili
sistemi di controllo adeguati a controllare e contenere l’esposizione.
Uso con dispersione significativa: questa categoria include lavorazioni ed attività che possono
comportare un’esposizione sostanzialmente incontrollata non solo degli addetti, ma anche di altri
lavoratori ed eventualmente della popolazione generale. Possono essere classificati in questa categoria
processi come l’irrorazione di pesticidi, l’uso di vernici ed altre analoghe attività.
II. I livelli di contatto cutaneo
sono individuati con una scala di quattro gradi in ordine crescente:
Nessun contatto.
Contatto accidentale; non più di un evento al giorno, dovuto a spruzzi o rilasci occasionali (come per
esempio nel caso della preparazione di una vernice).
Contatto discontinuo; da due a dieci eventi al giorno, dovuti alle caratteristiche proprie del processo.
Contatto esteso; il numero di eventi giornalieri è superiore a dieci.
In ogni scheda di valutazione sono poi riportati tutti i valori scelti per i parametri in ingresso alla valutazione stessa. Dopo
aver ottenuto i livelli di rischio per i diversi gruppi, si può concludere l’analisi con l’identificazione degli interventi già
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realizzati e da realizzare per l’ottenimento o il mantenimento di un rischio BASSO PER LA SICUREZZA ED IRRILEVANTE
PER LA SALUTE DEI LAVORATORI.
Si precisa che presso il sito produttivo sono in uso anche prodotti che, per la loro natura, non risultano classificati
pericolosi (per esempio pasta lavamani, saponi o detergenti); per tali motivi ad essi non si è provveduto ad applicare la
metodologia di calcolo per ottenere un livello di rischio ad essi associato.
Vi sono, peraltro, prodotti che, anche se non classificati pericolosi (per esempio alcuni olii emulsionabili), sono stati
comunque considerati nell’applicazione del metodo (vedi schede di rilevazione allegate).
Nessun contatto Contatto
accidentale Contatto
discontinuo Contatto esteso
Sistema chiuso Basso Basso Medio Alto
Inclusione in matrice Basso Medio Medio Alto
Uso controllato Basso Medio Alto Molto Alto
Uso dispersivo Basso Alto Alto Molto Alto
VALORE DA ASSEGNARE A ECUTE
Basso ECUTE = 1
Medio ECUTE = 3
Alto ECUTE = 7
Molto Alto ECUTE = 10
4. Identificazione dei pericoli Descrizione del ciclo lavorativo
L’ Accademia è sede primaria di alta formazione e specializzazione nel settore delle arti visive. In particolare, per quel che riguarda le attività interessate dall’utilizzo di sostanze chimiche che potrebbero dar luogo a rischi non irrilevanti individuiamo i seguenti reparti/laboratori:
reparto restauro materiali cartacei e membranacei e dipinti su tela e/o tavola;
reparto restauro materiali lignei e del mobile; reparto scultura e plastica ornamentale; reparto pittura reparto lito – calco – xilo – tipografia; reparto di tecniche dell’incisione
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Si riportano di seguito le mansioni o fasi di attività che prevedono l’utilizzo di sostanze chimiche.
reparto restauro materiali cartacei e membranacei e dipinti su tela e/o tavola
consolidamenti; foderatura con colla animale; foderatura con adesivi sintetici; pulitura chimico/fisica; disinfestazione legno; Stuccatura.
5. Elenco prodotti utilizzati
Per la corretta valutazione del rischio da agenti chimici si è proceduto con l’acquisizione di tutti i dati relativi ai prodotti chimici utilizzati in azienda e dei quantitativi utilizzati, dei rifiuti e sottoprodotti generati, delle condizioni operative di utilizzo, manipolazione, stoccaggio e trasferimento, delle mansioni che, facendo uso degli agenti chimici, possono essere esposte a rischio. Si è, inoltre, tenuto in considerazione che uno stesso agente può essere utilizzato in più aree/reparti e in condizioni d’esercizio diverse. Oltre ad un’elencazione sistematica degli agenti chimici si è evidenziata la loro classificazione di pericolosità, le relative frasi di pericolo e i consigli di prudenza che sono stati desunti dalle schede di sicurezza, nella loro versione più aggiornata, consegnata dal fornitore/produttore. A tale proposito si ricorda che le schede di sicurezza, devono essere compilate attualmente secondo i dettati del decreto ministeriale 7 settembre 2002 e Allegato II del REACH. Sono intese per frasi R alcune frasi convenzionali che descrivono i rischi per la salute umana, animale ed ambientale connessi alla manipolazione di sostanze chimiche. Sono frasi codificate dall'Unione Europea nella direttiva 88/379/CEE, sostituita dalla direttiva 1999/45/CEE (a sua volta modificata dalla direttiva 2001/60/CEE). Ad ogni frase è associato un codice univoco composto dalla lettera R seguita da un numero. Ad ogni codice corrispondono le diverse traduzioni della frase in ogni lingua ufficiale dell'Unione Europea. È previsto dalle attuali normative che ogni confezione di prodotto chimico rechi sulla propria etichetta le frasi R corrispondenti al prodotto chimico ivi contenuto. Sono invece definite frasi S alcune frasi convenzionali che descrivono i consigli di prudenza cui attenersi in caso di manipolazione di sostanze chimiche. Sono frasi codificate dall'Unione Europea nella direttiva 88/379/CEE. Ad ogni frase è associato un codice univoco composto dalla lettera S seguita da un numero. Ad ogni codice corrispondono le diverse traduzioni della frase in ogni lingua ufficiale dell'Unione Europea. È previsto dalle attuali normative che ogni confezione di prodotto chimico rechi sulla propria etichetta le frasi S corrispondenti al prodotto chimico ivi contenuto. L’elenco delle codifiche delle Frasi R ed S sono in un elenco allegato alla presente relazione. Tutte queste informazioni, che permettono di determinare i vari indici e, per ogni mansione, l’indicatore di rischio, sono riportate nelle tabelle seguenti:
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Reparto materiali cartacei e membranacei e dipinti su tela e/o tavola
NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO COMPOSIZIONE
QUANTITA’ UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
Trietanolammina 90%
Additivo per detergenti - Reparto laboratorio
di restauro Trietanolammina
90% 1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Emulsione Cerosa detergente - Reparto laboratorio
di restauro
Stearato d’ammonio 2 Kg
Protezione cute Cera d’api
Contrad 2000 detergente R22, R35 Reparto laboratorio
di restauro
Emulsione acquosa di tensioattivi
anionici e non ionici Idrossido di
potassio
1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Acqua Ossigenata Ossidante Riducente
R8, R34 Reparto laboratorio
di restauro Acqua Ossigenata 1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Acetato di Etile Solvente R11 Reparto laboratorio
di restauro Acetato di Etile 0,5 Kg
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Alcool Isopropilico Solvente R11, R36, R67 Reparto laboratorio
di restauro Alcool Isopropilico 1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
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NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO COMPOSIZIONE
QUANTITA’ UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
Plexisol P550 Resina acrilica in benzina
rettificata
R11, R38, R51/53, R65, R67 Reparto laboratorio
di restauro
nafta (petrolio), frazione leggera “hydrotreating” 3 Kg
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
R11, R38, R48/28, R51/53, R62, R65, R67
n-esano
Solva GEL Detergente
Sequestrante
Reparto laboratorio di restauro
2 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Distaccante Alcool Polivinilico 5%
Distaccante Reparto laboratorio
di restauro Polivinil alcool 1 litro
Protezione cute, occhi
Alcool Etilico Solvente R11 Reparto laboratorio
di restauro Alcool Etilico 2 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
BEVA Adesivo Reparto laboratorio
di restauro 2 Kg
Protezione cute, occhi
Etere di Petrolio Solvente R11, R38, R51/53, R65,
R67 Reparto laboratorio
di restauro
nafta (petrolio), frazione leggera “hydrotreating”
1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Alcool Benzilico Solvente/pulente R20/22 Reparto laboratorio
di restauro Alcool Benzilico 0,5 Kg
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Cloruro d’Ammonio 50%
Biocida R22, R36 Reparto laboratorio
di restauro Cloruro d’Ammonio 0,5 Kg
Protezione cute, occhi e
vie
Ditta Documento Revisione Data Pag.
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Valutazione Rischio Chimico A Marzo 2013 18
NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO COMPOSIZIONE
QUANTITA’ UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
respiratorie
Diluente Acquaragia
Solvente
R11, R20/22
Reparto laboratorio di restauro
1,2 dicloropropano
5 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
R11 2 – propanolo
R10, R51/53, R65 Nafta pesante idrosolforata
Benzalconio cloruro
Detergente /biocida R21/22, R34, R50 Reparto laboratorio
di restauro Benzalconio cloruro 1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Acetone Solvente R11, R36, R66, R67 Reparto laboratorio
di restauro Acetone 5 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Essenza di trementina
Solvente R10, R20/21, R36/38,
R43, R51/53, R65 Reparto laboratorio
di restauro Trementina, olio 5 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Diluente Nitro Solvente
R11, R20 Reparto laboratorio
di restauro
Toluene
2 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
R10, R37/38, R51/53, R65
Alcool isobutilico
Essenza di petrolio Solvente R10, R38, R51/53, R65 Reparto laboratorio
di restauro
Miscela complessa di idrocarburi – tagli
C9 – C16 2 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Vernice Spray 0,4 Kg
Reparto laboratorio
di restauro 2 litri
Protezione cute, occhi e
vie
Ditta Documento Revisione Data Pag.
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Valutazione Rischio Chimico A Marzo 2013 19
NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO COMPOSIZIONE
QUANTITA’ UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
respiratorie
Gommalacca Reparto laboratorio
di restauro 2 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Primal B 60A Resina Acrilica
(consolidante/legante)
Reparto laboratorio
di restauro
Polimeri Acrilici
1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
R34, R37 Ammoniaca soluzione
Lattice in emulsione
(in ammoniaca)
Reparto laboratorio di restauro
0,5 Kg
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Gomma siliconica Materiale per stampaggio Reparto laboratorio
di restauro 0,5 Kg
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Ditta Documento Revisione Data Pag.
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Valutazione Rischio Chimico A Marzo 2013 20
reparto restauro materiali lignei e del mobile
NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO COMPOSIZIONE
QUANTITA’ UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
Sverniciatore Remopai extraforte
Sverniciatore
R11, R23/24/25, R39/23/24/25
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Metanolo 15 Kg
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
R40 Diclorometano
Alcool Etilico Solvente R11
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Alcool Etilico 5 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Diluente Acquaragia
Solvente
R11, R20/22 Reparto
laboratorio di restauro materiali lignei e del mobile
1,2 dicloropropano
5 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
R11 2-propanolo
R10, R51/53, R65 Nafta (petr.) pesante
Essenza di trementina
Solvente R10, R20/21, R36/38,
R43, R51/53, R65
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Trementina, olio 8 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Acetone Solvente R11, R36, R66, R67
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Acetone 4 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Metiletilchetone Solvente R11, R36/37
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Metiletilchetone 1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Ditta Documento Revisione Data Pag.
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Valutazione Rischio Chimico A Marzo 2013 21
NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO COMPOSIZIONE
QUANTITA’ UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
Ammoniaca Solvente R10, R23, R34, R50
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Ammoniaca 2 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Dimetilsolfossido Solvente R 36/37/38
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Dimetilsolfossido 1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Butilacetato Solvente R11, R66
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Butilacetato 1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Acetato di Etile Solvente R11
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Acetato di Etile 1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Ligroina Solvente
R11, R36/38, R51, R53, R65, R67
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
nafta (petrolio), frazione leggera “hydrotreating” 1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
R11, R38, R48/20, R62, R51/53, R65, R67
n-esano
Diacetanolalcol Solvente R36
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Diacetanolalcol 1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Essenza di petrolio Solvente R10, R38, R51/53, R65 Reparto
laboratorio di restauro materiali
Miscela complessa di idrocarburi – tagli C9 –
C16 4 litri
Protezione cute, occhi e
vie
Ditta Documento Revisione Data Pag.
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Valutazione Rischio Chimico A Marzo 2013 22
NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO COMPOSIZIONE
QUANTITA’ UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
lignei e del mobile respiratorie
Diluente Nitro Solvente
R11, R20 Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Toluene
4 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
R10, R37/38, R41, R67 Alcol isobutilico
Acido Acetico Additivo per detergenti R10, R35
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Acido Acetico 1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Antitarlo Xylamon Antitarlo
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Permetrina
4 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Dibutilftalato
Ragia Minerale
Olio di lino cotto Medium
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
1 litro Protezione
cute
Cera Ambra Neutra Lucidante
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
1 Kg Protezione
cute
Cera Ambra Marrone
Lucidante
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
1 Kg Protezione
cute
Olio Paglierino Medium Reparto
laboratorio di restauro materiali
Alchilbenzoli pesanti 1 litro Protezione
cute
Ditta Documento Revisione Data Pag.
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NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO COMPOSIZIONE
QUANTITA’ UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
lignei e del mobile
Gommalacca Lucidante R11
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Gommalacca 1 litro Protezione
cute
Araldite SV 427 Resina Epossidica R36/38, R43, R51/53
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Bisfenolo A, Epicloridrina, resine
epossidiche
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie R36/38, R43, R51/53
Bisfenolo F, resine epossidiche
Resina Sprint P50 Resina Poliestere R10, R20, R36/38, R10,
R20/21, R38
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Stirene, Xilene, Glicole etilenico
1 Kg
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Resina Sprint Legno
Resina Poliestere R10, R20, R36/38, R10,
R20/21, R38
Reparto laboratorio di
restauro materiali lignei e del mobile
Stirene, Xilene, Glicole etilenico
1 Kg
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
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reparto scultura e plastica ornamentale
NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO
COMPOSIZIONE QUANTITA’
UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
Sigillante Siliconico Acetico
Sigillante
R14, R22, R34 Reparto scultura e plastica
ornamentale
Triacetossietilsilano 1 – 10%
3,1 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
R14, R22, R34 Triacetossimetilsilano 1
– 10%
Gomma Siliconica per colata 2020 +
cat 5%
Gomma siliconica per stampi
Reparto scultura
e plastica ornamentale
5 Kg Protezione cute, occhi
Resil Stuc Gomma Siliconica + cat 5%
Gomma siliconica per stampi
Reparto scultura
e plastica ornamentale
5 Kg Protezione cute, occhi
Vinavil Adesivo Reparto scultura
e plastica ornamentale
Copolimero acetovinilico in
dispersione acquosa
Protezione cute
Distaccante Alcool Polivinilico 5%
Distaccante Reparto scultura
e plastica ornamentale
Polivinil Alcool 250 Kg Protezione cute, occhi
Distaccante Gomma/Gomma
Distaccante Reparto scultura
e plastica ornamentale
0,75 Kg Protezione cute, occhi
Lattice in emulsione (in ammoniaca)
Reparto scultura
e plastica ornamentale
10 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Kriptonite Reparto scultura
e plastica ornamentale
30 Kg Protezione
cute, occhi e vie
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NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO
COMPOSIZIONE QUANTITA’
UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
respiratorie
Diluente Nitro Solvente
R11, R20 Reparto scultura e plastica
ornamentale
Toluene
1 litro
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
R10, R37/38, R41, R67 Alcol isobutilico
Pigmenti Inorganic Reparto scultura
e plastica ornamentale
3 Kg
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Gomma Lacca Reparto scultura
e plastica ornamentale
1 Kg Protezione
cute
Polevere di Grafite Additivo/Pigmento Reparto scultura
e plastica ornamentale
1 Kg
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Ossido di Ferro Pigmento Reparto scultura
e plastica ornamentale
Ossido di Ferro 1 Kg
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
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reparto pittura
NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO
COMPOSIZIONE QUANTITA’
UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
Vinavil Adesivo Reparto pittura Copolimero
acetovinilico in dispersione acquosa
Protezione
cute
Olio di lino Medium Reparto pittura Protezione
cute
Essenza di trementina
Solvente R10, R20/21, R36/38,
R43, R51/53, R65 Reparto pittura Trementina, olio
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Petrolio Bianco Solvente R10, R38, R51/53, R65 Reparto pittura Miscela complessa di
idrocarburi – tagli C9 – C16
10 litri Protezione
cute, occhi e vie respiratorie
Medium colori olio Legante R65, R66 Reparto pittura Distillato di petrolio
idrottrattato alla luce
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Fondo Gesso Acrilico
Fondo Reparto pittura Protezione
cute
Pomice Polvere per levigatura Reparto pittura 2 Kg Protezione
cute, occhi e vie respiratorie
Colle animali Adesivo Reparto pittura Protezione
cute, occhi e vie respiratorie
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reparto lito – calco – xilo – tipografia
NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO
COMPOSIZIONE QUANTITA’
UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
Acido nitrico concentrato
Mordente R8, R 35
Reparto lito - calco - xilo -
tipografia Acido Nitrico 45 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Acido cloridrico concentrato
Mordente R34, R37
Reparto lito - calco - xilo -
tipografia
Acido Cloridrico 15 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Cloruro Ferrico soluzione 40%
Mordente R34,
Reparto lito - calco - xilo -
tipografia
Cloruro Ferrico 1 Kg Protezione
cute
Catrammina Solvente
R10, R20/21, R38
Reparto lito - calco - xilo -
tipografia
Xilene
7 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
R11, R20 Toluene
R11, R20 Etilbenzene
Diluente Nitro Solvente
R11, R20 Reparto lito - calco - xilo -
tipografia
Toluene
15 litri Protezione
cute, occhi e vie
respiratorie
R10, R37/38, R41, R67 Alcol isobutilico
Nafta leggera Solvente R11, R38, R51/53, R65,
R67 Reparto lito -
Nafta (petr.) leggera idrodesolforata,
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Valutazione Rischio Chimico A Marzo 2013 28
NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO
COMPOSIZIONE QUANTITA’
UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
calco - xilo - tipografia
dearomatizzata
Eptano miscela di isomeri
Solvente R11, R38, R51/53, R65,
R67
Reparto lito - calco - xilo -
tipografia
Eptano
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Mordente Olandese Mordente
R34, R37 Reparto lito - calco - xilo -
tipografia
Acido Cloridrico
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
R9, R20/22 Clorato di Potassio
Sgrassante 3128 Sgrassante
R11, R38, R51/53, R65, R67 Reparto lito -
calco - xilo - tipografia
Eptano
20 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie R11, R20/22 Dicloropropano
Petrolio bianco Solvente R10, R38, R51/53, R65
Reparto lito - calco - xilo -
tipografia
Miscela complessa di idrocarburi – tagli C9 –
C16 10 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Solvente Vegetal FR Solvente R10, R38, R43, R50/53,
R65
Reparto lito - calco - xilo –
tipografia
Terpene d’Arancia 20 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
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reparto di tecniche dell’incisione
NOME DEL PRODOTTO UTILIZZATO
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
CLASSIFICAZIONE DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DELL’UTILIZZO
DEL PRODOTTO COMPOSIZIONE
QUANTITA’ UTILIZZATA/ANNO
DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE INDIVIDUALE
Petrolio bianco Solvente R10, R38, R51/53, R65
Reparto tecniche
dell’incisione
Miscela complessa di idrocarburi – tagli C9 –
C16 10 litri
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Vegeol Sgrassante
Reparto tecniche
dell’incisione
Protezione
cute, occhi e vie respiratorie
Acido nitrico concentrato
Mordente R8, R 35
Reparto tecniche
dell’incisione Acido Nitrico
Protezione cute, occhi e
vie respiratorie
Acido cloridrico concentrato
Mordente R34, R37
Reparto tecniche
dell’incisione
Acido Cloridrico 15 litri Protezione
cute, occhi e vie respiratorie
Colofonia Additivo R43
Reparto tecniche
dell’incisione
Colofonia Protezione cute
Cera Distaccante
Reparto tecniche
dell’incisione
Protezione cute
Si precisa che tutte le informazioni relativamente alla tipologia dei prodotti, alle quantità utilizzate ed all’uso connesso con i prodotti sono stati forniti dall’ Accademia delle Belle Arti in sede di sopralluogo. La valutazione del rischio chimico, mediante l’utilizzo del software movaRisCh verrà effettuata per le sostanze che risultano pericolose per l’uomo in quanto classificate dalle relative frasi di rischio
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Vallutazione Rischio Chimico A Marzo 2013
30
5.1 CRITERI SCELTI PER IL CALCOLO
Secondo quanto descritto nel paragrafo 3 di seguito si riportano tutti i dati necessari per la definizione di
R per le singole sostanze utilizzate nei vari reparti oggetto della valutazione. Inoltre si è ritenuto
opportuno dividere i lavoratori dipendenti in 2 gruppi omogenei e cioè:
gruppo omogeneo 1 - costituito dai DOCENTI;
gruppo omogeneo 2 – costituito dal PERSONALE COADIUTORE.
Pertanto per ogni reparto si sono ottenute n. 2 schede di rilevazione ciascuna relativa al gruppo
omogeneo di appartenenza. In allegato al documento vi sono le schede. Di seguito si esplicano
attraverso delle tabelle i calcoli effettuati per determinare il livello di rischio relativo a ciascun reparto e a
ciascun gruppo omogeneo.
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5.1.1. Calcolo livello di rischio per il reparto restauro materiali cartacei e dipinti su tela e/o tavola; gruppo omogeneo 1: docenti
sostanza
Esposizione per inalazione
Esposizione cutanea Matrice D=1 Matrice U=1
Matrice C=2
I=3
Volatilità medio-alta a
scopo cautelativo
per ogni sostanza
Uso controllato dal momento che il
reparto rientra nel caso di lavorazioni
in cui sono coinvolti solo limitati gruppi selezionati di
lavoratori adeguatamente
esperti dello specifico processo
e in cui sono disponibili sistemi
di controllo adeguati a contenere
l’esposizione
Come tipologie di controllo sono
state scelte l’aspirazione
localizzata e la manipolazione
diretta
Tempo di esposizione
per addetto 15 minuti – 2 ore
Trietanolammina 90%
Si considera un uso controllato ed un eventuale contatto acciddetale
Rcute = 3
Emulsione Cerosa
Contrad 2000
Acqua Ossigenata
Acetato di Etile
Alcool Isopropilico
Plexisol P550
Solva Gel
Distaccante Alcool Polivinilico 5%
Alcool Etilico
Beva
Etere di Petrolio
Alcool Benzilico
Le quantità utilizzata per
lavoratore nel reparto è
sempre inferiore al
0,1 Kg/giorno
Cloruro d’Ammonio 50%
Diluente Acquaragia
Benzalconio Cloruro
Acetone
Essenza di Trementina
Diluente Nitro
Essenza di Petrolio
Vernice spray 0,4 Kg
Gommalacca
Primal B60A
Lattice in emulsione (in ammoniaca)
Gomma siliconica
DISTANZA SEMPRE INFERIORE AL METRO DA SORGENTE A OPERATORE: d=1
5.1.2. Calcolo livello di rischio per il reparto restauro materiali cartacei e dipinti su tela e/o tavola; gruppo omogeneo 2: personale coadiutore
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sostanza
Esposizione per inalazione
Esposizione cutanea Matrice D=1 Matrice U=1
Matrice C=2
I=3
Volatilità medio-alta a
scopo cautelativo
per ogni sostanza
Uso controllato dal momento che il
reparto rientra nel caso di lavorazioni
in cui sono coinvolti solo limitati gruppi selezionati di
lavoratori adeguatamente
esperti dello specifico processo
e in cui sono disponibili sistemi
di controllo adeguati a contenere
l’esposizione
Come tipologie di controllo sono
state scelte l’aspirazione
localizzata e la manipolazione
diretta
Tempo di esposizione
per addetto 15 minuti – 2 ore
Trietanolammina 90%
Si considera nessun contatto Rcute = 1
Emulsione Cerosa
Contrad 2000
Acqua Ossigenata
Acetato di Etile
Alcool Isopropilico
Plexisol P550
Solva Gel
Distaccante Alcool Polivinilico 5%
Alcool Etilico
Beva
Etere di Petrolio
Alcool Benzilico
Le quantità utilizzata per
lavoratore nel reparto è
sempre inferiore al
0,1 Kg/giorno
Cloruro d’Ammonio 50%
Diluente Acquaragia
Benzalconio Cloruro
Acetone
Essenza di Trementina
Diluente Nitro
Essenza di Petrolio
Vernice spray 0,4 Kg
Gommalacca
Primal B60A
Lattice in emulsione (in ammoniaca)
Gomma siliconica
DISTANZA SEMPRE INFERIORE AL METRO DA SORGENTE A OPERATORE: d=1
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5.1.3. Calcolo livello di rischio per il reparto restauro materiali lignei e del mobile; gruppo omogeneo 1: docenti
sostanza
Esposizione per inalazione
Esposizione cutanea Matrice D=1 Matrice U=1
Matrice C=2
I=3
Volatilità medio-alta a
scopo cautelativo
per ogni sostanza
Uso controllato dal momento che il
reparto rientra nel caso di lavorazioni
in cui sono coinvolti solo limitati gruppi selezionati di
lavoratori adeguatamente
esperti dello specifico processo
e in cui sono disponibili sistemi
di controllo adeguati a contenere
l’esposizione
Come tipologie di controllo sono
state scelte l’aspirazione
localizzata e la manipolazione
diretta
Tempo di esposizione
per addetto 15 minuti – 2 ore
Sverniciatore Remopai Extraforte
(semifluido)
Si considera un uso controllato ed un eventuale contatto acciddetale
Rcute = 3
Metiletilchetone
Ammoniaca
Dimetilsolfossido
Butilacetato
Acetato di etile
Ligroina
Diacetanolalcool
Alcool Etilico
Diluente Acquaragia
Acetone
Essenza di trementina
Diluuente Nitro
Le quantità utilizzata per
lavoratore nel reparto è
sempre inferiore al
0,1 Kg/giorno
Essenza di petrolio
Acido Acetico
Gommalacca
Antitarlo Xylamon
Olio di lino cotto
Cera Ambra Neutra
Cera Ambra Marrone
Olio paglierino
Araldite SV 427
Resina Sprint P50
Resina Sprint Legno
Acetato di butile
DISTANZA SEMPRE INFERIORE AL METRO DA SORGENTE A OPERATORE: d=1
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5.1.4. Calcolo livello di rischio per il reparto restauro materiali lignei e del mobile; gruppo omogeneo 2: personale coadiutore
sostanza
Esposizione per inalazione
Esposizione cutanea Matrice D=1 Matrice U=1
Matrice C=2
I=3
Volatilità medio-alta a
scopo cautelativo
per ogni sostanza
Uso controllato dal momento che il
reparto rientra nel caso di lavorazioni
in cui sono coinvolti solo limitati gruppi selezionati di
lavoratori adeguatamente
esperti dello specifico processo
e in cui sono disponibili sistemi
di controllo adeguati a contenere
l’esposizione
Come tipologie di controllo sono
state scelte l’aspirazione
localizzata e la manipolazione
diretta
Tempo di esposizione
per addetto 15 minuti – 2 ore
Sverniciatore Remopai Extraforte
(semifluido)
Si considera nessun contatto Rcute = 1
Metiletilchetone
Ammoniaca
Dimetilsolfossido
Butilacetato
Acetato di etile
Ligroina
Diacetanolalcool
Alcool Etilico
Diluente Acquaragia
Acetone
Essenza di trementina
Diluuente Nitro
Le quantità utilizzata per
lavoratore nel reparto è
sempre inferiore al
0,1 Kg/giorno
Essenza di petrolio
Acido Acetico
Gommalacca
Antitarlo Xylamon
Olio di lino cotto
Cera Ambra Neutra
Cera Ambra Marrone
Olio paglierino
Araldite SV 427
Resina Sprint P50
Resina Sprint Legno
Acetato di butile
DISTANZA SEMPRE INFERIORE AL METRO DA SORGENTE A OPERATORE: d=1
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5.1.5. Calcolo livello di rischio per il reparto restauro e plastica ornamentale; gruppo omogeneo 1: docenti
sostanza
Esposizione per inalazione
Esposizione cutanea
Matrice D=1 Matrice U=1 Matrice
C=2 I=3
Volatilità medio-alta a
scopo cautelativo
per ogni sostanza Uso controllato dal
momento che il reparto rientra nel caso di lavorazioni
in cui sono coinvolti solo limitati gruppi selezionati di
lavoratori adeguatamente
esperti dello specifico processo
e in cui sono disponibili sistemi
di controllo adeguati a contenere
l’esposizione
Come tipologie di controllo sono
state scelte l’aspirazione
localizzata e la manipolazione
diretta
Tempo di esposizione
per addetto 15 minuti – 2 ore
Sigillante Siliconico Acetico
Le quantità utilizzata per
lavoratore nel reparto è
sempre inferiore al
0,1 Kg/giorno
Si considera un uso controllato ed un eventuale contatto acciddetale
Rcute = 3
Gomma Siliconica per colata 2020 +
cat 5%
Reasil Stuc Gomma Siliconica + cat 5%
Vinavil
Distaccante alcool polivinilico 5%
Distacccante Gomma/Gomma
Lattice in emulsione (in ammoniaca)
Diluuente Nitro
Pigmenti Inorganic
Gomma Lacca
Polvere di grafite
Ossido di Ferro
DISTANZA SEMPRE INFERIORE AL METRO DA SORGENTE A OPERATORE: d=1
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5.1.6. Calcolo livello di rischio per il reparto restauro e plastica ornamentale; gruppo omogeneo 2: personale coadiutore
sostanza
Esposizione per inalazione
Esposizione cutanea
Matrice D=1 Matrice U=1 Matrice
C=2 I=3
Volatilità medio-alta a
scopo cautelativo
per ogni sostanza Uso controllato dal
momento che il reparto rientra nel caso di lavorazioni
in cui sono coinvolti solo limitati gruppi selezionati di
lavoratori adeguatamente
esperti dello specifico processo
e in cui sono disponibili sistemi
di controllo adeguati a contenere
l’esposizione
Come tipologie di controllo sono
state scelte l’aspirazione
localizzata e la manipolazione
diretta
Tempo di esposizione
per addetto 15 minuti – 2 ore
Sigillante Siliconico Acetico
Le quantità utilizzata per
lavoratore nel reparto è
sempre inferiore al
0,1 Kg/giorno
Si considera nessun contatto Rcute = 1
Gomma Siliconica per colata 2020 +
cat 5%
Reasil Stuc Gomma Siliconica + cat 5%
Vinavil
Distaccante alcool polivinilico 5%
Distacccante Gomma/Gomma
Lattice in emulsione (in ammoniaca)
Diluuente Nitro
Pigmenti Inorganic
Gomma Lacca
Polvere di grafite
Ossido di Ferro
DISTANZA SEMPRE INFERIORE AL METRO DA SORGENTE A OPERATORE: d=1
Ditta Documento Revisione Data Pag.
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5.1.7. Calcolo livello di rischio per il reparto pittura. gruppo omogeneo 1: docenti
sostanza
Esposizione per inalazione
Esposizione cutanea
Matrice D=1 Matrice U=1 Matrice
C=2 I=3
Volatilità medio-alta a
scopo cautelativo
per ogni sostanza
Uso controllato dal momento che il
reparto rientra nel caso di lavorazioni
in cui sono coinvolti solo limitati gruppi selezionati di
lavoratori adeguatamente
esperti dello specifico processo
e in cui sono disponibili sistemi
di controllo adeguati a contenere
l’esposizione
Come tipologie di controllo sono
state scelte l’aspirazione
localizzata e la manipolazione
diretta
Tempo di esposizione
per addetto 15 minuti – 2 ore
Vinavil
Le quantità utilizzata per
lavoratore nel reparto è
sempre inferiore al
0,1 Kg/giorno
Si considera un uso controllato ed un eventuale contatto acciddetale
Rcute = 3
Olio di lino
Essenza di trementina
Petrolio bianco
Medium Colori Olio
Fondo Gesso Acrilico
Pomice
Colle animali
Acetato di butile
n-esano
Xileni
Altre SOV (come n-esano)
DISTANZA SEMPRE INFERIORE AL METRO DA SORGENTE A OPERATORE: d=1
5.1.8. Calcolo livello di rischio per il reparto pittura; gruppo omogeneo 2: personale coadiutore
sostanza
Esposizione per inalazione
Esposizione cutanea
Matrice D=1 Matrice U=1 Matrice
C=2 I=3
Volatilità medio-alta a
scopo cautelativo
per ogni sostanza
Uso controllato dal momento che il
reparto rientra nel caso di lavorazioni
in cui sono coinvolti solo limitati gruppi selezionati di
lavoratori adeguatamente
esperti dello specifico processo
e in cui sono disponibili sistemi
di controllo adeguati a contenere
l’esposizione
Come tipologie di controllo sono
state scelte l’aspirazione
localizzata e la manipolazione
diretta
Tempo di esposizione
per addetto 15 minuti – 2 ore
Vinavil
Le quantità utilizzata per
lavoratore nel reparto è
sempre inferiore al
0,1 Kg/giorno
Si considera nessun contatto Rcute = 1
Olio di lino
Essenza di trementina
Petrolio bianco
Medium Colori Olio
Fondo Gesso Acrilico
Pomice
Colle animali
Acetato di butile
n-esano
Xileni
Altre SOV (come n-esano)
DISTANZA SEMPRE INFERIORE AL METRO DA SORGENTE A OPERATORE: d=1
Ditta Documento Revisione Data Pag.
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5.1.9. Calcolo livello di rischio per il reparto lito - calco - xilo – tipografia; gruppo omogeneo 1: docenti
sostanza
Esposizione per inalazione
Esposizione cutanea Matrice D=1 Matrice U=1
Matrice C=2
I=3
Volatilità medio-alta a
scopo cautelativo
per ogni sostanza
Uso controllato dal momento che il
reparto rientra nel caso di lavorazioni
in cui sono coinvolti solo limitati gruppi selezionati di
lavoratori adeguatamente
esperti dello specifico processo
e in cui sono disponibili sistemi
di controllo adeguati a contenere
l’esposizione
Come tipologie di controllo sono
state scelte l’aspirazione
localizzata e la manipolazione
diretta
Tempo di esposizione
per addetto 15 minuti – 2 ore
Acido Nitrico Concentrato
Si considera un uso controllato ed un eventuale contatto acciddetale
Rcute = 3
Acido Cloridrico Concentrato
Cloruro Ferrico soluzione 40%
Petrolio bianco
Catrammina
Diluuente Nitro Le quantità
utilizzata per lavoratore
nel reparto è sempre
inferiore al 0,1
Kg/giorno
Nafta leggera
Eptano miscela di isomeri
Mordente Olandese
Sgrassante 3128
Solvente Vegetal FR
DISTANZA SEMPRE INFERIORE AL METRO DA SORGENTE A OPERATORE: d=1
5.1.10. Calcolo livello di rischio per il reparto lito - calco - xilo – tipografia; gruppo omogeneo 2: personale coadiutore
sostanza
Esposizione per inalazione
Esposizione cutanea Matrice D=1 Matrice U=1
Matrice C=2
I=3
Volatilità medio-alta a
scopo cautelativo
per ogni sostanza
Uso controllato dal momento che il
reparto rientra nel caso di lavorazioni
in cui sono coinvolti solo limitati gruppi selezionati di
lavoratori adeguatamente
esperti dello specifico processo
e in cui sono disponibili sistemi
di controllo adeguati a contenere
l’esposizione
Come tipologie di controllo sono
state scelte l’aspirazione
localizzata e la manipolazione
diretta
Tempo di esposizione
per addetto 15 minuti – 2 ore
Acido Nitrico Concentrato
Si considera nessun contatto Rcute = 1
Acido Cloridrico Concentrato
Cloruro Ferrico soluzione 40%
Petrolio bianco
Catrammina
Diluuente Nitro Le quantità
utilizzata per lavoratore
nel reparto è sempre
inferiore al 0,1
Kg/giorno
Nafta leggera
Eptano miscela di isomeri
Mordente Olandese
Sgrassante 3128
Solvente Vegetal FR
DISTANZA SEMPRE INFERIORE AL METRO DA SORGENTE A OPERATORE: d=1
Ditta Documento Revisione Data Pag.
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5.1.11. Calcolo livello di rischio per il reparto tecniche dell’incisione; gruppo omogeneo 1: docenti
sostanza
Esposizione per inalazione
Esposizione cutanea Matrice D=1 Matrice U=1
Matrice C=2
I=3
Volatilità medio-alta a
scopo cautelativo
per ogni sostanza
Uso controllato dal momento che il
reparto rientra nel caso di lavorazioni
in cui sono coinvolti solo limitati gruppi selezionati di
lavoratori adeguatamente
esperti dello specifico processo
e in cui sono disponibili sistemi
di controllo adeguati a contenere
l’esposizione
Come tipologie di controllo sono
state scelte l’aspirazione
localizzata e la manipolazione
diretta
Tempo di esposizione
per addetto 15 minuti – 2 ore
Petrolio bianco
Si considera un uso controllato ed un eventuale contatto acciddetale
Rcute = 3
Vegeol
Acido Nitrico Concentrato
Acido Cloridrico Concentrato
Colofonia
Cera Le quantità utilizzata per
lavoratore nel reparto è
sempre inferiore al
0,1 Kg/giorno
MetilEtilChetone
n-esano
Xileni
Altre SOV (come n-esano)
DISTANZA SEMPRE INFERIORE AL METRO DA SORGENTE A OPERATORE: d=1
5.1.12. Calcolo livello di rischio per il reparto tecniche dell’incisione; gruppo omogeneo 2: personale coadiutore
sostanza
Esposizione per inalazione
Esposizione cutanea Matrice D=1 Matrice U=1
Matrice C=2
I=3
Volatilità medio-alta a
scopo cautelativo
per ogni sostanza
Uso controllato dal momento che il
reparto rientra nel caso di lavorazioni
in cui sono coinvolti solo limitati gruppi selezionati di
lavoratori adeguatamente
esperti dello specifico processo
e in cui sono disponibili sistemi
di controllo adeguati a contenere
l’esposizione
Come tipologie di controllo sono
state scelte l’aspirazione
localizzata e la manipolazione
diretta
Tempo di esposizione
per addetto 15 minuti – 2 ore
Petrolio bianco
Si considera nessun contatto Rcute = 1
Vegeol
Acido Nitrico Concentrato
Acido Cloridrico Concentrato
Colofonia
Cera Le quantità utilizzata per
lavoratore nel reparto è
sempre inferiore al
0,1 Kg/giorno
MetilEtilChetone
n-esano
Xileni
Altre SOV (come n-esano)
DISTANZA SEMPRE INFERIORE AL METRO DA SORGENTE A OPERATORE: d=1
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6. Controllo tecnico strumentale dell’esposizione e valori limite di esposizione professionale
6.1 OGGETTO DEL MONITORAGGIO
A seguito della valutazione delle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati in azienda, al fine di una corretta valutazione dell’esposizione giornaliera, si è proceduto ad effettuare una campagna di campionamenti ed analisi in ambiente di lavoro dei seguenti agenti chimico/fisici.
Reparto restauro: campionamento personale e determinazione di sostanze organiche volatili. Reparto scultura e plastica Ornamentale: campionamento personale e determinazione di polveri inalabili. Reparto pittura: campionamento personale e determinazione di sostanze organiche volatili. Reparto Incisione: campionamento confinato e determinazione di polveri inalabili, sostanze organiche volatili e
acidi inorganici.
6.2 SCOPO DELL’INDAGINE
Valutare la presenza e la concentrazione di agenti nocivi chimici e fisici in ambiente di lavoro rispetto alle leggi vigenti ed agli standard internazionali adottati dalla American Conference of Governmental Industrial Hygienists (A.C.G.I.H.). Per quanto riguarda i valori limite di esposizione professionale da applicare, occorre riferirsi agli attuali allegati XXXVIII e XXXIX del D.Lgs. 81/08, che riportano un primo elenco di tali valori, che saranno tenuti aggiornati in funzione del progresso tecnico, dell'evoluzione normativa e delle specifiche comunitarie o internazionali e delle conoscenze nel settore degli agenti chimici pericolosi. Dato che tali allegati sono attualmente solo esemplificativi, occorre identificare gli agenti per cui esistono riferimenti di legge, mentre per gli altri agenti occorre riferirsi alle norme tecniche conosciute. L’A.C.G.I.H. (American Conference of Governmental Industrial Hygienists), pubblica annualmente svariati documenti in proposito ed in particolare il volume TLV’s and BEI’s in cui sono riportati i valori di diversi indicatori di pericolosità sulla giornata, sul breve periodo o sul brevissimo periodo di esposizione. L’A.C.G.I.H. è un’organizzazione che si occupa degli aspetti tecnici e amministrativi della salute e degli ambienti di lavoro e di vita. L’A.C.G.I.H. è un’associazione professionale, non un’agenzia governativa, e ha contribuito in modo sostanziale allo sviluppo della protezione della salute dei lavoratori. Tali limiti devono essere utilizzati come orientamento per la prevenzione dei rischi per la salute in quanto non costituiscono una linea di demarcazione netta fra concentrazione sicura e pericolosa. Pertanto, ai fini di tale valutazione, si fa riferimento ad un parametro rappresentato dal TLV "valore limite di soglia" che indica la concentrazione - misurata in mg/m3 o in parti per milione (ppm) - al di sotto della quale si ritiene che non sussistano rischi significativi per la salute dei lavoratori esposti. Il rispetto del limite di esposizione professionale preso come riferimento dall’A.I.D.I.I. (Associazione Italiana Degli Igienisti Industriali), secondo quanto fissato dall’ A.C.G.I.H., non significa avere adempiuto a quanto previsto in termini di tutela dai rischi per gli addetti, ma esclusivamente avere rispettato il minimo livello di tutela, fermo restando che dovrà essere adottato ogni altro provvedimento atto a ridurre l’esposizione al più basso livello ove tecnicamente possibile. Questi limiti devono pertanto essere utilizzati in igiene industriale come orientamenti o raccomandazioni per la prevenzione dei rischi per la salute, non possono essere impiegati per altri fini, e non costituiscono una linea di demarcazione netta fra la concentrazione sicura e pericolosa, né un indice relativo di tossicità.
6.3 DEFINIZIONI
A.C.G.I.H.: l’American Conference of Governmental Industrial Hygienists, è un’organizzazione che si occupa degli aspetti tecnici e amministrativi della salute e degli ambienti di lavoro e di vita. L’A.C.G.I.H. è un’associazione professionale, non un’agenzia governativa, e ha contribuito grandemente allo sviluppo della protezione della salute dei lavoratori.
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TLV - TWA: valore limite di soglia - media ponderata nel tempo; concentrazione media ponderata nel tempo, su una giornata lavorativa convenzionale di otto ore e su 40 ore lavorative settimanali, alla quale si ritiene che quasi tutti i lavoratori possono essere ripetutamente esposti, giorno dopo giorno, senza effetti negativi. L’unità di misura dei TLV - TWA è espressa in mg/m3 (milligrammi)/(metro cubo) riferiti alle condizioni di temperatura e pressione normali (25 °C e 760 torr). TLV – STEL: una concentrazione TWA di 15 minuti che non deve esser superata in qualsiasi momento della giornata lavorativa anche se il TWA sulle otto ore non supera il valore TLV-TWA. Non costituisce un limite di esposizione separato ed indipendente ma piuttosto integra il TLV-TWA di una sostanza. μg/m3: unità di misura di concentrazione espressa in microgrammi su metro cubo. mg/m3: unità di misura di concentrazione espressa in milligrammi su metro cubo. Cexp,g: concentrazione quotidiana personale sul periodo di riferimento di otto ore calcolata con la seguente formula:
Cexp,g= Ctc*Te/T0
dove: Cexp,g= esposizione giornaliera riferita ad otto ore Ctc= concentrazione di inquinanti sul tempo di campionamento Te= tempo di esposizione T0= otto ore RISCHIO MODERATO (ora IRRILEVANTE PER LA SALUTE): quando il Cexp,g è inferiore a 1/4 del valore limite TLV-TWA con ulteriori vincoli di variabilità e di non superamento neppure del limite STEL su un valore medio di almeno tre campionamenti eseguiti su turni distinti. Quando il Cexp,g è inferiore a 1/10 del valore limite TLV-TWA su un valore ottenuto da singolo campionamento. RISCHIO NON MODERATO (ora IRRILEVANTE PER LA SALUTE): quando il Cexp,g supera come valore 1/4 del valore limite TLV/TWA come valore medio di tre campionamenti e/o 1/10 del valore limite TLV/TWA per un campionamento in singolo.
6.4 PIANO E CONDIZIONI DI CAMPIONAMENTO
I campionamenti di tipo personale sono stati effettuati con pompa portatile alla cintura dell’operatore e con apposito campionatore posizionato all’altezza del volto. I rapporti di prova completi contenenti i risultati delle analisi effettuate sono allegati alla relazione.
Determinazione delle polveri atmosferiche La determinazione è stata effettuata secondo i metodi M.U. 2010:2006 , per la frazione respirabile ed M.U. 1998:2006 per la frazione inalabile, mediante determinazione gravimetrica della massa delle particelle raccolte mediante aspirazione di un volume di aria noto attraverso un substrato filtrante, dotato di selettori per le due diverse tipologie di polveri.
6.5 VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI E FISICI
Se la concentrazione dell’esposizione professionale supera il valore limite, la ragione del superamento deve essere identificata, devono essere attuati il prima possibile tutti i provvedimenti opportuni atti ad abbassare l’esposizione stessa e deve essere convalidata la valutazione dell’esposizione. Ricordiamo inoltre che la normativa tecnica, indicata anche come riferimento di legge (Allegato XLI del D.Lgs. 81/08), in particolare la norma UNI EN 689-1997, precisa che il livello di 1/10 del valore limite rappresenta la soglia per non eseguire
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misurazioni periodiche, ovvero per definire indirettamente il rischio "moderato", in quanto solo in questo caso non devono essere effettuate misurazione periodiche (art. 72-sexies).
6.5.1 Tabelle riassuntive dei campionamenti effettuati
Si riportano nelle pagine seguenti le tabelle riassuntive dei campionamenti effettuati nei rispettivi punti dell’accademia con indicato il calcolo dei rispettivi livelli di esposizione in base ai tempi di esposizione dell’operatore nell’arco della giornata indicati come “Cexp,g.”. In Allegato 2 alla presente relazione sono riportati i rapporti di prova relativi a ciascun campionamento. Reparto restauro Campionamento personale addetto laboratorio restauro legno
MANSIONE TEMPO DI
ESPOSIZIONE (ORE)
INQUINANTE CONCENTRAZIONE
(mg/m3) Cexp,g.
(mg/m3) TLV-TWA
addetto restauro legno
8
Acetato di Butile n-esano Xileni
Altre SOV (come n-esano)
0,02 0,02 0,03 0,04
0,02 0,02 0,03 0,04
590 STEL 885 176 434 STEL 651
/
Reparto restauro Campionamento personale addetto laboratorio restauro tele
MANSIONE TEMPO DI
ESPOSIZIONE (ORE)
INQUINANTE CONCENTRAZIONE
(mg/m3) Cexp,g.
(mg/m3) TLV-TWA
addetto restauro legno
8
Acetato di Butile n-esano Xileni
Altre SOV (come n-esano)
0,03 0,02 0,03 0,06
0,03 0,02 0,03 0,06
590 STEL 885 176 434 STEL 651
/
Reparto scultura e plastica ornamentale Campionamento personale addetto scultura
MANSIONE TEMPO DI
ESPOSIZIONE (ORE)
INQUINANTE CONCENTRAZIONE (mg/m3)
Cexp,g.
(mg/m3) TLV-TWA
addetto scultura 8
Particelle (insolubili) non diversamente classificate (PNOC), frazione inalabile
1,20 1,20 10
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Reparto Pittura Campionamento personale addetto pittura
MANSIONE TEMPO DI
ESPOSIZIONE (ORE)
INQUINANTE CONCENTRAZIONE
(mg/m3) Cexp,g.
(mg/m3) TLV-TWA
addetto reparto pittura
8
Acetato di Butile n-esano Xileni
Altre SOV (come n-esano)
0,02 0,02 0,02 0,03
0,02 0,02 0,02 0,03
590 STEL 885 176 434 STEL 651
/
Reparto Incisione Campionamento personale addetto al reparto incisione
MANSIONE TEMPO DI
ESPOSIZIONE (ORE)
INQUINANTE CONCENTRAZIONE
(mg/m3) Cexp,g.
(mg/m3) TLV-TWA
addetto reparto incisione
8
Acetato di Butile n-esano Xileni
Altre SOV (come n-esano)
Polveri frazione inalabile
Acido nitrico
0,02 0,02 0,03 0,04 N.R. N.R.
0,02 0,02 0,03 N.R. N.R.
590 STEL 885 176 434 STEL 651
/ 10 5,2 STEL 10,3
N.R.: quantità non rilevabile
7. Misure di prevenzione e protezione adottate 7.1 PIANO DI CONTENIMENTO DEI RISCHI
n. Intervento Priorità Note
1 Informare i lavoratori esposti sul rischio derivante
dall’esposizione alle sostanze chimiche e sui livelli di esposizione misurati
Alta
2 Dotare gli esposti di idonei DPI di concerto col medico competente eseguendo la consegna in modo formale
Alta
3 Ripetere tale valutazione ogni volta che vi siano variazioni di processo produttivo, cicli di lavoro, attrezzature e macchine
utilizzate Bassa
4 Rendere noti i risultati a medico competente, RLS, preposti,
RSPP alta
5 Effettuare visita di fine rapporto di lavoro dal medico
competente per i lavoratori esposti media
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7.2 PIANO GENERALE DI CONTENIMENTO DEI RISCHI
In base a quanto emerso da questa valutazione si indica quanto segue:
Misure generali
1. effettuare la formazione e informazione dei lavoratori sui temi trattati;
2. effettuare la valutazione del rischio chimico sui prodotti utilizzati ogni volta che vi sia una variazione / aggiunta
nelle attività.
Misure specifiche di Protezione e Prevenzione
1. attenersi strettamente a quanto riportato nelle schede di rischio chimico;
2. attenersi alle disposizioni aggiuntive indicate dal medico competente.
8. Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze (art. 226 D.Lgs 81/08) L’Accademia delle Belle Arti è dotata di un piano d’emergenza ai sensi del D.M. 10/03/98; inoltre ha effettuato e mantenuta sempre aggiornata la “Valutazione dei rischi” secondo il precedente D.Lgs. 626/94 e l’attuale vigente D.Lgs. 81/08. Per quanto attiene alle proprietà fisiche delle sostanze e dei preparati, con specifico riferimento all’infiammabilità, si rimanda alla valutazione del rischio di incendio, in ottemperanza al D.M. 10/3/98.
9. Valutazione del Rischio Chimico Sulla base delle considerazioni riportate nei precedenti capitoli, si ritiene che per quel che riguarda le mansioni e i reparti oggetto di valutazione, i lavoratori siano esposti ai seguenti livelli di rischio:
REPARTO LIVELLO DI RISCHIO restauro materiali cartacei e dipinti su tela e/o tavola IRRILEVANTE PER LA SALUTE
restauro materiali lignei e del mobile IRRILEVANTE PER LA SALUTE
restauro e plastica ornamentale NON IRRILEVANTE PER LA SALUTE
lito - calco - xilo - tipografia IRRILEVANTE PER LA SALUTE
tecniche dell’incisione IRRILEVANTE PER LA SALUTE
10. Conclusioni La valutazione ha evidenziato un livello di rischio non moderato, e pertanto NON IRRILEVANTE PER LA SALUTE, nelle seguenti zone di esposizione: Reparto Laboratorio scultura e plastica Ornamentale per l’esposizione a polveri inalabili. In Accademia sono già adottate le misure generali e specifiche di prevenzione e protezione di cui sopra. Inoltre è adottato un programma di sorveglianza sanitaria. Si segnala, tuttavia, che è assolutamente necessario richiedere ai fornitori di materie prime un aggiornamento delle SDS dell’anno in corso o almeno compilate secondo i dettami dell’Allegato II del Regolamento REACH.
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In tale valutazione si è preso in considerazione solamente il rischio chimico per la salute: per quanto riguarda il rischio chimico relativo alla sicurezza, si deve prestare attenzione alle sostanze che presentano rischio di incendio o esplosione, nel caso specifico i gas utilizzati nel processo di saldatura. Si rimanda pertanto alla consultazione delle medesime schede di sicurezza per l’utilizzo e manipolazione di tali sostanze.
TIMBRO E FIRMA MEDICO COMPETENTE
DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO Il Datore di lavoro dichiara di aver effettuato la valutazione dei rischi ed elaborato il presente documento con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori e con la collaborazione del Medico Competente.
FIRME PER RESPONSABILITA’ E PRESA VISIONE
LEGALE RAPPRESENTANTE
RESPONSABILE DEL SERVIZIO
PREVENZIONE E PROTEZIONE
RAPPRESENTANE DEI LAVORATORI PER LA
SICUREZZA DATORE DI LAVORO
BOLOGNA _____________________
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ALLEGATO 1: SCHEDE DI RILEVAZIONE
Allegato 1
SCHEDE DI RILEVAZIONE
ALLEGATO 2: VERBALI DI CAMPIONAMENTO
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Allegato 2
VERBALI DI CAMPIONAMENTO
ALLEGATO 3: ELENCO FRASI DI RISCHIO R E DI SICUREZZA S
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Allegato 3
ELENCO FRASI DI RISCHIO R E DI SICUREZZA S
Le frasi R R 1: Esplosivo a secco.
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R 2: Rischio d'esplosione per urto, attrito, presenza di fuoco o di altre fonti d'infiammazione. R 3: Grande rischio d'esplosione per urto, attrito, in presenza di fuoco o altre fonti d'infiammazione. R 4: Forma dei composti metallici esplosivi molto sensibili. R 5: Rischio d'esplosione in presenza di calore. R 6: Rischio d'esplosione a contatto o meno con l'aria. R 7: Può provocare incendio. R 8: Favorisce l'infiammazione di sostanze combustibili. R 9: Può esplodere componendosi con sostanze combustibili. R 10: Infiammabile R 11: Molto infiammabile. R 12: Estremamente infiammabile. R 13: Gas liquefatto estremamente infiammabile. R 14: Reagisce violentemente a contatto con l'acqua. R 15: A contatto con l'acqua sviluppa gas molto infiammabili. R 16: Può esplodere componendosi con sostanze comburenti. R 17: Infiammabile spontaneamente in presenza di aria. R 18: Con l'uso, formazione possibile di miscela vapore / aria infiammabile / esplosivi. R 19: Può formare perossidi esplosivi. R 20: Nocivo per inalazione. R 21: Nocivo a contatto con la pelle. R 22: Nocivo in caso di ingestione. R 23: Tossico per inalazione. R 24: Tossico a contatto con la pelle. R 25: Tossico in caso d'ingestione. R 26: Molto tossico per inalazione. R 27: Molto tossico a contatto con la pelle. R 28: Molto tossico in caso d'ingestione. R 29: A contatto con l'acqua sviluppa gas tossici. R 30: Può diventare molto infiammabile in esercizio. R 31: A contatto con un acido sviluppa gas tossico. R 33: Pericolo di effetti cumulati. R 34: Provoca ustioni. R 35: Provoca gravi ustioni. R 36: Irritante per gli occhi. R 37: Irritante per le vie respiratorie. R 38: Irritante per la pelle. R 39: Pericolo di effetti irreversibili molto gravi. R 40: Possibilità di effetti cancerogeni – prove insufficienti R 41: Rischio di lesioni oculari gravi. R 42: Può causare allergie per inalazione. R 43: Può causare allergie a contatto con la pelle. R 44: Rischio d'esplosione se riscaldato in ambiente chiuso. R 45: Può provocare il cancro. R 46: Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R 47: Può procurare malformazioni congenite. R 48: Rischio di effetti gravi per la salute in caso di esposizione prolungata. R 49: Può provocare il cancro per inalazione.
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Valutazione Rischio Chimico A Marzo 2013 50
R 50: Altamente tossico per gli organismi acquatici. R 51: Tossico per gli organismi acquatici. R 52: Nocivo per gli organismi acquatici. R 53: Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R 54: Tossico per la flora. R 55: Tossico per la fauna. R 56: Tossico per gli organismi del terreno. R 57: Tossico per le api. R 58: Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente. R 59: Pericoloso per lo strato di ozono. R 60: Può ridurre la fertilità. R 61: Può danneggiare i bambini non ancora nati. R 62: Possibile rischio di ridotta fertilità. R 63: Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati. R 64: Possibile rischio per i bambini allattati al seno. R 65: Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione. R 66: L'esposizione ai vapori può provocare secchezza e screpolature alla pelle. R 67: L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini. R 68: Possibilità di effetti irreversibili.
Combinazioni di frasi R 15/29 A contatto con l'acqua libera gas tossici e facilmente infiammabili. R 20/21 Nocivo per inalazione e contatto con la pelle. R 21/22 Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione. R 20/22 Nocivo per inalazione e ingestione. R 20/21/22 Nocivo per inalazione, ingestione e contatto con la pelle. R 23/24 Tossico per inalazione e contatto con la pelle. R 24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R 23/25 Tossico per inalazione e ingestione. R 23/24/25 Tossico per inalazione, ingestione e contatto con la pelle. R 26/27 Altamente tossico per inalazione e contatto con la pelle. R 27/28 Altamente tossico a contatto con la pelle e per ingestione. R 26/27/28 Altamente tossico per ingestione, inalazione e contatto con la pelle. R 36/37 Irritante per gli occhi e le vie respiratorie. R 37/38 Irritante perle vie respiratorie e la pelle. R 36/38 Irritante per gli occhi e la pelle. R 36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle. R 42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.
Le frasi S S 2: Conservare fuori portata dei minori. S 3: Conservare in luogo fresco.
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Valutazione Rischio Chimico A Marzo 2013 51
S 4: Conservare lontano da qualsiasi locale abitato. S 5: Conservare in ... (liquido adatto consigliato dal produttore). S 6: Conservare in ... (gas inerte consigliato dal produttore). S 7: Conservare il recipiente perfettamente chiuso. S 8: Conservare il recipiente protetto dall'umidita'. S 9: Conservare il recipiente in un luogo ben ventilato. S 12: Non chiudere ermeticamente il recipiente. S 13: Conservare lontano da prodotti alimentari e bevande, compresi quelli per animali. S 14: Conservare lontano da ... (sostanze incompatibili specificate dal produttore). S 15: Conservare lontano da fonti di calore. S 16: Conservare lontano da qualsiasi fonte d'infiammazione. Non fumare. S 17: Tenere lontano da sostanze combustibili. S 18: Manipolare e aprire il recipiente con precauzione. S 20: Non mangiare e bere durante l'utilizzazione. S 21: Non fumare durante l'utilizzazione. S 22: Non respirarne le polveri. S 23: Non respirarne i gas e i vapori, i fumi, gli aerosol (termini adatti specificati dal produttore). S 24: Evitare il contatto con la pelle. S 25: Evitare il contatto con gli occhi. S 26: In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare uno specialista. S 27: Togliere immediatamente qualsiasi indumento insudiciato o spruzzato. S 28: Dopo contatto con la pelle, lavarsi immediatamente e abbondantemente con ... (prodotto adeguato specificato dal produttore). S 29: Non gettare i residui nelle condotte fognarie. S 30: Non versare mai acqua in questo prodotto. S 33: Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche. S 34: Evitare movimento d'urto e di attrito. S 35: Non gettare il prodotto e il recipiente senza aver preso tutte le precauzioni indispensabili. S 36: Indossare un indumento di protezione adeguato. S 37: Indossare guanti adeguati. S 38: In caso di insufficiente ventilazione, far uso di un apparecchio respiratorio adeguato. S 39: Far uso di un apparecchio di protezione degli occhi e del viso. S 40: Per la pulizia del pavimento o di oggetti, insudiciati dal prodotto, utilizzare ... (prodotto specificato dal produttore). S 41: In caso d'incendio e/o di esplosione non respirare i fumi. S 42: In caso di irrigazione liquida o gassosa indossare un apparecchio respiratorio adeguato (indicazioni a cura del produttore). S 43: In caso d'incendio utilizzare ... (apparecchi estintori specificati dal produttore. Qualora il rischio aumenti in presenza di acqua aggiungere: "Non utilizzare mai acqua"). S 44: In caso di malore consultare un medico (recando possibilmente l'etichetta). S 45: In caso d'infortunio o di malore, consultare immediatamente un medico (recare possibilmente con sé l'etichetta). S 46: In caso d'ingestione consultare immediatamente un medico recando con se' l'imballlaggio o l'etichetta.
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Valutazione Rischio Chimico A Marzo 2013 52
S 47: Conservare a temperatura non superiore a ... °C (da specificare a cura del produttore). S 48: Mantenere in ambiente umido con ... (prodotto adeguato da specificare a cura del produttore). S 49: Conservare unicamente nel recipiente originale. S 50: Non mescolare con ... (da specificare a cura del produttore). S 51: Utilizzare unicamente in zone perfettamente ventilate. S 52: Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati. S 53: Evitare l'esposizione, procurarsi istruzioni particolari prima dell'utilizzazione. S 54: Procurarsi il consenso delle autorità di controllo dell'inquinamento prima di scaricare negli impiantidi trattamento delle acque di scarico. S 55: Utilizzare le migliori tecniche di trattamento disponibili prima di scaricare nelle fognature o nell'ambiente acquatico. S 56: Non scaricare nelle fognature o nell'ambiente; smaltire i residui in un punto di raccolta rifiuti autorizzato. S 57: Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale. S 58: Smaltire come rifiuto pericoloso. S 59: Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio. S 60: Questo materiale e/o il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. S 61: Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/schede informative in materia di sicurezza. S 62: In caso di ingestione non provocare il vomito: consultare immediatamente un medico. S 63: In caso di ingestione per inalazione, allontanare l'infortunato dalla zona contaminata e mantenerlo a riposo. S 64: In caso di ingestione, sciacquare la bocca con acqua (solamente se l'infortunato è cosciente).