Valutazione deirischi perlasicurezza elasalute...04. Vibrazioni 05. Illuminazione 06. Microclima 07....
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MI03T0103
WTD
ISTITUTO COMPRENSIVO'ADA NEGRI"
MAGMAGO
DAT PFiOX. M.
TIT. ci...2zS2iFASC-
Valutazione dei rischi per lasicurezza e lasalutedurante l'attività' lavorativa
(art. 17 commaI lett. aeart. 28 comma 3DLgs 81/08)
Scuola primai'ia G. LeopardiviaG. Leopardi
BIENATE
Istituto comprensivo Ada Negrivia don Milani 3
MAGNAGO
CS13044
Firmadigitale
Valutazione di: CoiitroUata da: Edizione del:
5 Dee 2013
Istituto comprensivo Ada Negri
Scuolaprìniarìa G.Leopardi
Organizzazione
Istitutocomprensivo Ada Negri
viadon Milani 3
20020 MAGNAGO
Edificio
Scuola primaria G. Leopardi
viaG. Leopardi
2002,0 BlENATE
MAGNAGO
BII-NATE
Incarichi del sistema di sicurezza
E)aiorc di lavoro
Responsabile del servizio diprevenzione e jwotezione
Rappresentante deilavoratori perlasicurezza.
Medicocoiii|M;tenic
Addetto Servizio di prevenzione e protezione
Addettoantincendioc emergenza
Addettoprimosoccorso
Consulente estemoper lasicurezza sui luoghi di lavoro
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MI
prof. Giorgio Ciecarelli
dr. Giancarlo .A Sartoris
WTD srl- largo Europa106-15057TORTONA (AL)
Dati azienda
Edizione del:
5 Dee 2013
MACNACO Contcnuto dcl documeiitoScuola primaria G. Leopardi BIENATE ^ j VallltazionC dcl TÌSCIiÌO
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1. Metodo di analisi
2. Schema dell'attivila'
3. Valutazione dei rischi e piano di sicurezza
4. Piano di emergenza
5. Progranunaper iJ miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza
Allegato T- Documentazione fabbricati
Allegato 2- Addetti - elenco e mansioni
Allegato 3-Sostanze pericolose utihzzate -Valutazione del rischio chimico
Allegato 4- Scheda di controllo estintori
Allegato 5- Scheda dicontrollo cassetta dipronto soccorso
Allegato 6- Scheda dicontrollo pacchetto dimedicazione
Allegato 7- Scheda controlli e manutenzione
Allegato 8- Scheda diconti'ollo luci diemergenza
Documentazione allegata
Edizione dcl:
5 Dee 2013
Isiituio comprcnsiTO Ada NegriScuolaprìmariaC. Leopardi
0 ]. Metodo usato nel
processodi valutazionedei riselli.
L'attività' dell'azienda
o organizzazione.
02. Metodo usato nel
processodi valutazionedeirisclii.
Lariorganizzazione delQusso.
03. Metodo usato nel
processodi valutazionedei rìschi. Il concetto di
rìschio ed il profilo dirìscliio.
04. Metodo usato nel
processodivalutazionedei rìschi. Il profilo dirìschio pericoloso.
05. Metodo usato nel
processo di valutazionedei risclii. 11livello di
perìcolo accettabile.
06. Metodo usato nel
processodi valutazionedeirisclii. La
valutazione del rischio
con il modello del
worst-case.
M1o5ioio3
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BIENATE 1 - 1Metodo di analisi
L'azienda ol'organizzazione considerala ha uno scopo da raggiungere. Viene perseguito attraverso delle attività'che simanifestano come unflusso, svolte dai membri dell'organizzazione (oanche dastakeholdcrs cstemi). Aseconda dei casi queste jwssono essere più' omeno legate orelativamente indipendenti. Le attivila' comportanodei livelli dirischio con eventi più'o meno prevedibili che possono verificarsi ecomportare un danno perle|)ersoiie eper le cose coinvolte. L'atialisi viene condotta prendendo come punto di riferimento il singolo edificioincui si.svolge l'attivila' dell'azienda/organizzazionc.
Ilflusso diattivila', viene riorganizzato in uno schema, in cui lesingole attivila' sono riorganizzate in gruppi esottogruppi. Icriteri della riorganizzazione sono: mantenere un minimo di legame logico fra le diverse attivila',considerajido il ruolo che svolgono nel processo produttivo. Inoltre sono raggruppate assieme leattivila' chepresentano unprofdo dirischio comune.
11 ri.schio viene definito come lavarianza di un fenomeno, o detto inmododiverso lasua incertezza. Al suoaumentare aumenta anche lo spettro dei fenomeni che possono accadere. Con.sideraudo le varie dimensioni chequesto può' assumere, equindi considerando l'insieme dei fenomeni |)0.ssibili in una data situazione abbiamo ilprofilo di rischio. Quindi il profilo di rischio sara' l'insieme di eventi diesi possono verificare in una datasituazione.
Occorre definire cosa sia un profilo diri.schio pericoloso. Un pericolo e' un evento che verificandosi produce undanno. Rischio epericolo non coincidono necessariamente. Una situazione altamente rischiosa (con un elevatoventaglio di eventi possibili) potrebbe non essere jiericolo.sa: gli eventi che possono verificar.si sono jiarecchi manes.suno diessi e' in gratlo di produrre un danno. All'ojiposto una situazione jxico rlschio.sa jxurebbe esserepericolosa. Gli eventi che i)os.sono verificarsi sono un ventaglio ristretto ma sono tutti pericolosi. Produrrano undanno più' omeno elevato. Considerando il profilo di rischio, che avra' un andamento diverso legato al livello dirischio saremo costretti ad adottare delle azioni quando una parte degli eventi possibili siano pericolosi: ingradodi produrre un danno. Verificandosi queste situazioni dovranno e.ssere adonate delle azioni che modifichino ilprofilo di rischio, rendendolo più' piatto erendendo non più' possibili gii eventi considerati pericolosi. Ilventaglio di eventi possibfli viene ristretto cgli eventi considerati pericolosi non rientrano più' nel novero diquelli possibili.
L'azione descritta può' portare ad una modifica del profdo di rischio che esclude eventi pericolosi. Le azioniprese rendono impossibile il verificarsi di eventi in grado di produrre danno. Questo e' Uprimo obiettivo di ogniazione disicurezza. Tuttavia innumerose situazioni questo obiettivo non e' raggiungibile osarchile raggiungibilesolo con azioni che crcerebliero uno .s(|UÌlibrio costi/licnefici. Qual'e' allora illivello di [lericolo accettabile? E' illivello che non creerà' dei danni permanenti, ma solo temporanei edi lieve entità' e non eliminabile .se non conazioni complc.s.se e particolarmente difficili daattuare.
Nella considerazione dell'insieme dieventi jxjssibili non e' necessario soffermarsi sull'insieme di eventi possibilima solo sul worst case, cioè' lasituazione che può'creare dmassimo livello dipericolo edidanno data lasituazione. Questo caso sant'esaminato per verificare se Ulivello di danno siaomeno accettabdc. Se la risposta e'positiva allora la situazione ha un profdo di riscliio soddisfacente enon richiede ulteriori azioni. Se la risposta e'negativa allora devono essere adottate delle azioni: queste azioni appiattiranno fl profdo di rischio eridurrano illivello dipericolo ed dconseguente danno iiotenziale.Qual'e' il worst case? E'Upeggior caso che si può' verificare data la situazione presente, considerando Uventaglio di situazioni possibile. Con un danno da worst case normale, occorre considerare dworst case come unacombinazione dieventi normali .senza considerare una particolare combinazione dieventi che[xitrebbe portareall'evento, anche considerando una combinazione dieventi del tutto particolaie.Questa po.ssil)ilita', legata aduna particolare combinazione di eventi, altamente improbabile deve es.serc considerata nel ca.so in cui le possibdiconseguenze (danno) siano particolarmente gravi. Quindi nel caso di danno potenziale particolaniienie gravedobbiamo considerare anche dworst case che può' derival edauna combinazione estiemaniente macchinosaeimprobabde di eventi.
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Isuiuto compremÌYo Ada NegriScuolaprìniarìaG.Leopardi
07. Metodo usato nel
processo di valutazionedei liscili. Lalogicadell'analisi.
08. Piano di
emergenza.
09. Allegato 1 -Documentazione
fabbricati.
- elenco e mansioni.
] 1. Allegato 3-Valntazione del rischio
chimico.
12. Allegato 3-Valutazione del liscliio
cliimico.
Determinazione
dell'indice di
esposizioneperviainalatoria.
13. Allegato 3 -Valutazione del rischio
chimico.
Dctermùiazioiie
dell'indice di
esposizioneper viacutanea.
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BIF.NATE 1 - 2Metodo di analisi
All'interno di ogni unita' in cui viene suddiviso il processo produttivo l'esposizione al rischio viene analizzata dalpunto di vista:-dell'ambiente in cui avviene l'attivita'
- delle macchine ed attrezzature - delle sostanze- dellejirocedure.Questi dilTerciui punti di vista vengono svilupjiati analizzando idiflcrenti fattori di pericolo:01. Elettricità'
02. Incendio/esplosione03. Rumore
04. Vibrazioni
05. Illuminazione
06. Microclima
07. Movimentazione manuale dei carichi08. Agenti chimici09. Agenti biologici10. Videoterminali
11. Radiazioni ionizzanti
12. Radiazioni non ionizzanti.
Il piano di emergenza segue iprincipi previsti dal DM 10/3/1998. Per ogni edilìcio vengono previsti icomportamenti da tenere in caso di emergenza, ecioè' in caso: - principio di incendio oincendio limitatoall'interno della struttura; - incendio esteso ocomunque non controllabile con mezzi diestinzione portatili; -sisma oaltri tipi di eventi che comixtrtino comunque la necessità di evacuare lastruttura.All'interno del piano sono indicati icheck-points all'interno della strutturaacui devono essere ricondotte lediverse azioni.
L'organizzazione basata sui check-points si basa: -sull'individuazione di una serie di locali opostazioniall'interno dell'edificio (check- poiuts); - in caso di emergenza, il personale presente all'interno di questi locali opostazioni deve compiere le azioni previste dal piano di emergenza.L'informazione aquesto personale viene data attraverso laformazione di base (incontri di formazione evideo) edattraverso della segnaletica posta suquesti locali/postazioni.
Viene indicata ladocumentazione relativa alla sicurezza degliedifici e degli impianti.
10.Allegato2-Addetti Elenco del personale che lavora ali 'interno del singolo edificio. Gli addetti vengono suddivisi per mansione evengono collegati ai diversi gruppi esottogruppi in cui e' riorganizzata l'attività'.Vengono identificati tutti gli agend chimici impiegati nell'attività'. Direttamente vengono ricavate le quaiidta' elemodalità' diutilizzo, mentre dalle schede disicurezzavengono desunte lecaratteristiche della sostanza.La valutazione e' condotta con ilmodello della Regione Toscana / Lombardia / Emilia Romagna.L'indice viene detcrminato attraverso il prodotto fra ilsub indice I (intensità' dcll'esjjosizione) per un sub indiced (distanza del lavoratore dalla sorgente diintensità' I).
Dvalore viene calcolato sulla base diuna matrice basata su: proprietà' chimico fisiche, quantità' inuso, tipologiad'uso, tipologia dicontrollo, tempo diesposizione.
Ilvalore vienecalcolato sulla basedi una matrice checonsidera:lachiusura del sistema incuiviene usata la.sostanza, se neviene fatto unuso controllato odispersivo;icontatti che possono verificarsi fra lasostanza ela cute degli operatori.
La tipologia di controllo viene poi messa in relazione con le quantità' utilizzate cpoi con dtempo di esposizione.
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Istituto comprensivo Ada Negri
Scuola prìniarìa C. Lcopanli
14. Allegato 3-Valutazione del rìschio
cliimico. Valutazione
del riscliio.
15. Allegato 3-Valutazione del rìschio
cliimico. Classi di
rìscliio.
16. Allegato 3-Valutazione del rischio
chimico. Indice di
gravita'.
17. Allato 3 -Valutazione del rìscliio
cliimico. Indice di
durata.
18. Allegato 3-Vahitazione del rìschio
cliimico. Indice di
esposizione.
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BIENATF. 1 - 3Metodo di analisi
SuUabase dei valori di rischio ottenuti attraverso le matrici il rischio viene classificato in:
- in ilevanie per la salute- intervallo di incertezza (e' una zonaintermedia incuiprima dellaclassificazione nelrischio irrilevante deveessere rivista l'assegnazione dei jmnteggi, rivedere lemisure diprevenzione e |)rotezione econsultare il medicocompetente)- rischio superiore al rischio irrilevante i)cr lasalute (devono essere applicati gli articoli 22.5,226,229 e230delDlgs81/08)- zona di rischio elevato
- zona di grave rischio (deve essere riconsiderato il percorso delle misure di prevenzione e proiezione ai fini di unaloro eventuale implementazione. Devono essere intensificali lasorveglianza sanitaria, lamisurazione degli agentichimici c laperiodicità' della manutenzione.
Sulla base diquesto indice sihanno leclassi dirischio:- 1-10Basso (non richiede misure .specifiche diprevenzione e protezione, siconsidera analogo alriscliiomoderalo)
- 11-2.5 Modesto (lemisure sonoop|)ortune amedio termine)- 26-50 (le misure sono opportune/necessarie a medio termine)- 51-75 (necessarie a breve termine)- 76-100 (lemism-e sonourgenti).
Parte dalla classificazione CEE c dalle frasi di rischio:
classe di gravità 1(entità del danno lieve: elTetti reversibili): •R22 (nocivo per inge.stione), • R36 (irritante pergli occhi), •R37 (irritante perle\ie respiratorie), •R38 (irritante per lapelle); •R66 (l'esposizione ripetuta puòprovocare secchezza e screpolatura della pelle);classe di gravità 2 (entità del danno moderata: effetti potenzialmente irreversibili: • R20 (nocivo per inalazione),• R21 (nocivo acontatto con lapelle), •R25 (tossico per ingestione), • R34 (provoca ustioni), • R35 (provocagl'avi ustioni), •R41 (rischio digravi lesioni oculari); • R65 (può causare danni polmonari seingerito);classe di gravità 3 (entità del danno media: effetti irreversibili) : • R23 (tossico per inalazione), •R24 (tossico acontatto con lapelle), • R28 (molto tossico i)er ingestione). •R43 (può provocare sensibilizzazione perconlattocon laix:lle), •R67 (l'iii'alazione dei vapori può provocare .sonnolenza evertigini);classe digravità 4 (entità del danno alta: effetti irreversibili gravi); •R26 (molto to.ssico i)cr inalazione), • R27(molto to.ssico acontatto conlai)elle), • R42(può jirovocare sensibilizzazione perinalazione),• R62 (possibile rischio di ridotta fertilità), •R63 (possibile rischio didanni ai bambini non ancora nati), •R64(possibile rischio peribambini allattati al seno), • R68 (po.ssibiliià di effetti irreversibili);cla.sse di gravità 5(entità del danno molto alta; effetU po.ssibilmente letali); •R!33 (pericolo di effetti cumulativi),•R39 (pericolo di effetti irreversibili molto gravi), •R4() (possibilità di effetti cancerogeni - prove insulficienti).• R47 (può provocare malformazioni congenite), • R48 (pericolo di danni gravi per lasalute incaso diesposizione prolungata), •R60 (può ridurre la fertilità;) • R61 (può danneggiare ibambini non ancora nati).Nel caso di presenza dipiù fidasi dirischio siutilizza ilfattore digravità con indice più elevato.
Sibasasul temporilevato o stimato1 occasionalmente < 10% orario lavorativo
2 fre(]uentementc 10-25% orario lavorativo3 abitualmente 26-50% orario lavorativo
4 .sempre 51-100% orario lavorativo.
Inassenza dialtridati si stimaun indice sulla base deikg/1 usatipersettimana peraddetto1>0,1<=1
2> 1 10
3>10 100
4>100 1000
.5> 1000.
Fermo restando che illimite diquesto fattore può essere almassimo pari a5 echeapplicando lecorrezioni sottoriportate può teoricamente risultare negadvo, è previsto che il valore di ponderazione non sia mai consideratoinferiore a 0,5.
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5 Dee 2013
Istituto comprcnsiTO Ada NegriSnida primariaC. Leopardi
19. Allegato 3-Valutazioiie del risolilo
cliimico. Probabilità'.
20. Allegati45678-Scliededi controllo.
21. Postazioni ai
videotermùiali.
22. Doaimentazione
allegata.
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BIFJ^ATR 1 -4Metodo di analisi
Laprobabilità stimala deve essere correna infunzione:- dello Slato fisico della sostanza -gas(+1 )- liquido, inrapporto alla:- temperatura di ebollizione >1.50 °C(0) - temperatura di ebollizione 50-150 "C(+0,5) - teniperaiura dielwllizione <50 "C(+1) - solido, in rapporto alla respirabilità: - non respirabile (granuli oscaglie) (0) -respirabile (+1 )-della tipologia di impianto (dalla definizione di "interventi manuali" sono esclusi gli interventi di manutenzioneordinaria estraordinaria) - aciclo chiuso esigillato (-3) -aciclo chiuso ma con carico escarico manuale (-2)-aciclo chiuso ma con [teriodici e limitati inter\'enti manuali (-2) - aciclo chiuso ma con carico/scarico manuali econ periodici elimitati interventi manuali (-1 )- processo con oiteratori elficacemenie remotJzzati (-1 )-manuale(0)- manuale incondizioni d'eserciziononadeguate (+1 )- del tipo di processo -senza apporto di energia termica (0) - con apporto di energia termica (+0,5) - senzaapporto di energia mcccamca (0) - con apporto di energia meccanica (+0,5)- dell'esistenza di Dispositivi diProtezione Tecnica-con piani dimanutenzione programmata (- 1) -strutturalmente idonea ma senza piani dimanutenzione programmata (-0,5)- della possibilità dieontano cutaneo (+0,5)Quando lavalutazione cosi condona porta ad una classe dirischio uguale osupcriore arischio "moderato", sideve procedere con lavalutazione del rischio misurato.
Nelle schede dicontrollo diestintori, cassette e pacchetti dimedicazione, delle o|)crazioni di manutenzione edelle luci di emergenza, vengono registrati icontrolli eseguiti dagli addetti sul funzionamento degli impianti edeidispositivi disicurezza.
Nell'allegato vengono indicate le caraneristiche delle varie postazioni ai videoterminali.
In questa parte dellavalutazione dei ri.schi viene indicata l'eventuale documentazione allegata. E' ladocumentazione particolare che approfondisce ed integra aspetti particolari del documento di valutazione deirischi e sostiene le conclusioni tirate al suo intemo.
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Istinito comprensTO Ada NegriScuola prìniaria C. Leopardi
Aree di lavoro
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BIENATE 2 - 1Schema dell' attivila'
041100100 Attivila' didattica nelle aule. Attività' scolastica nelle aule con lezioni frontali Personale, siudcniitenute dall'insegnante.Le lezioni sono tenute senza l'aiuto diattrezzature 0 con.semplici attrezzature t|ualitelevisore, registratori, i>ersonal computer.
041100 200 Attività' didattiche in laboratori. Attività' .scolastica nei lalwratori con l'uiilizzo
di attrezzature e .sostanze ancheda partedeiragazzi.
Personale, studenti
041100 200100 Attività' in laboratori di informatica. Attività' scolastica nei laboratori con l'utilizzodi atoezzaturec sostajize ancheda parte deiragazzi.
Inscgiiand, tecnici dilaboratorio, studenti
04 1100 300 Deposito. Locali nell'edificio adibitiadepositodimateriale.
Personale, smdenti
041200 100 Attività' in strutture esteme organizzate. Partecipazione delle classi adattivila' dispettacoli teatrali e cinematografici 0conferenze.
Leattivila' ospitanti hannounastrutturaorganizzativa fiinzionanie pergestirel'eincrecnza.
Personale, studenti
041200200 Attività' in strutture esterne. Attività' dispettacoli e di riunione instruttureesterne.
Lestrutture vengono concesse alla scuola cheprovvede direttamente allagestionedell'emergenza conlapropria organizzazione.
Personale, studenti
041200 300 Attività' inpiccole struttureesterne. L'attivila' comporta lapartecipazione digruppilimitati di ragazzi adattivila' esterne 0visiteorganizzate dapiccole snutture.
Personale, studenti
041300 100 Attività' collettive. Refettori. Pranzo all'interno dei refettori della scuola. Personale, studenti
041300200 Attività' collettive. Riunioni e spettacoliall'interno della scuola.
Attivila' checomjjortano lariunione di ungruppo superiore alle 40-50 persone all'internodeilocali della scuola perriunioni 0 spettacoli,anche conlapartecipazione dipersone esterne.
Personale, snidcnii
041400 100 Attività' disupporto e di pulizia. Attività' svolte dai collaboratori scolastici:
- supporlo all'attivila' scolastica deidocenti;- controllo degli spazi della scuola;- attività' di{lulizia dei locali scolastici.
Collaboratori scolastici
041400200 Attività' di servizio nel refettorio. Attività' di preparazione e diservizio dei pastiall'interno del refettorio.
Mizia deilocali e delle stoviglie al termine deipasti.
Collaboratori .scola.stici
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isiìtuio comprensivo Ada NegScuola iiriniarìaG. Lcopanli
041100100 Attivila' didattica nelle aule.
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B1ENATE
Ambienti di lavoro
Conformazione deiredificio In cui si svolge l'attlvIta' scolastica: aule, corridoi.
La scuola e' organizzata su tre livelli:- piano terra;- primo piano;- plano seminterrato.
Ambienti di lavoro
Conformazione dell'edificio in cui si svolge l'attività' scolastica: aule, corridoi. Piano terra.
Dall'ingressoprincipale della scuola si accede all'atrio. Difronte uno spazio aperto che si affacciasu una vetrata sulla palestra sottostante.Adestra dell'ingresso la guardiola, un'auletta un piccolo servizio e il locale bidelli. Ai due latidell'atrio le due scale interne.
Asinistra dell'atrio lungo ilcorridoio che costeggia l'atrio prima e la palestra poi, due aule,separate da uno spazio spogliatoio, un blocco di servizi e altre due aule separate da unospogliatoio.In fondo al corridoio il collegamento con il plano inferiore delle tribune della palestra.
Ambienti di lavoro
Conformazione dell'edificio in cui si svolge l'attlvita' scolastica: aule, corridoi. Primo piano.
Arrivando ai primo attraverso la scala interna sul lato SE: a sinistra un'aula, uno spogliatoio, unaseconda aula, un blocco di servizi e due aule intervallate da uno spazio spogliatoio.Adestra dell'ingresso dì piano un'aula, un blocco di servizi, l'aula di informatica e la seconda scalainterna.
Ambienti di lavoro
Conformazione dell'edificio in cui si svolge l'attivita' scolastica: aule, corridoi. Seminterrato
Arrivando al seminterrato dalla scala interna SEsi raggiunge un corridoio: a sinistra l'aula dipittura, un bagno e l'auletta video. In fondo il refettorio. Alla sinistra del refettorio, nella primaparte, illocale distribuzione cibo ed alle spalledi questo 1servizi del personale del refettorio.Sul lato sinistro del corridoio un locale tecnico e poi l'accesso al blocco di servizi e spogliatoi dellapalestra. Sientra su un corridoioa Lche ha a sinistra l'infermeria, in fondo di fronte i due blocchidi spogliatoi e sul lato opposto il magazzino.In fondo la palestra.
Attivila' didattica nelle aule.
3- 1Analisi dei rìschi e
piano di sicurezza
Personale, studenti
Personale, studenti
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Istituto comprensivo Ada Negri MACNACO n c\ AusIiSÌ dci TÌSCIiÌ CScuolaprìniarìa G. Lcopanli BIENATE ~
Ambienti rii lavoro
Conformazione deirediflclo in cui si svolge l'attività' scolastica: scale ed uscite.
L'uscita dalla scuola avviene:
- al piano terra attraverso le due uscite in corrispondenza dell'ingresso principale, l'uscita direttain fondo allo spazio aperto dell'atrio, a destra dell'ingresso principale. Una seconda uscita e' postain fondo al corridoio in cui si trovano le aule, alla sinistra dell'ingresso.- al primo piano attraverso la scala di sicurezza, in fondo al corridoio di fronte all'accesso di piano.- al seminterrato, attraverso le uscite dirette nell'aula video, le due uscite nel refettorio e le treuscite nella palestra. I due blocchidi spogliatoi hanno due uscite che raggiungono il piano dicampagna attraverso una scala esterna.Lescale rispettano i criteri del punto 4.1 del DM 26/8/1992:- hanno una larghezza minima di 120 cm;- sono rettilinee, non hanno restringimenti, hanno non meno di tre gradini e non più di quindici;-1 gradini sono a pianta rettangolare, hanno alzata e pedata costanti, (non superiore a 17 cm enon inferiore a 30 cm);* Al primo piano la scuola dispone di una scala di sicurezza esterna oltre alle due scale di normaleafflusso. Al piano seminterrato cisono più' uscite dirette, oltre a una scala di sicurezza esterna nelblocco degli spogliatoi, ed oltre la scala di normale accesso.(punto 5.2 del DM 26/8/1992). Lescale sono poste in punti ragionevolmente contrapposti.* La capacità di deflusso non è superiore a 60 per ogni piano, (punto 5.1 del DM 26/8/1992)
Levie di uscita sono di larghezza non inferiore a due moduli (120 cm). (punto 5.3 del DM26/8/1992)
La lunghezza delle vie di uscita non è superiore ai 60 metri (punto 5.4 del DM 26/8/1992).* La larghezza totale delle uscite di piano rispetta il rapporto fra ilmassimo affollamentoipotizzabile e la capacità di deflusso.(punto 5.5 del DM 26/8/1992)* Le aule rispettano i principi per cui:- esiste una porta ogni 50 persone presenti;- non vi sono aule con presenze superiore a 26 persone (ad eccezione dei locali in cui il dirigenteautorizza sotto la propria responsabilità' un affollamento maggiore).Nelle aree destinate a servizi c'e' un affollamento pari alle persone effettivamente presenti + 20%e nelle palestre di 0,4 persone/m*, (punto 5.0 del DM26/8/92).- Le Dorte che si aorono verso corridoi interni di deflusso sono realizzate in modo da non ridurre la
piano disicurezza
Attività' didattica nelle aule. Personale, studenti
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Isiituco comprensivo Ada Nee
ScuiiIhprìnmri-ii C. Leopardi
MAGNACO
RIENATE
Ambienti di lavoro
Caratteristiche degli spazi di lavoro: pavimenti, parapetti, infissi.
Pavimenti
I pavimenti sono regolari, senzairregolarità' che possano costituire inciampi.Ipavimenti non sono scivolosi. Qualora peresigenze igieniche sia necessario provvedere allavaggio dei pavimenti a scuola funzionante (con la presenza di personale e ragazzi) il pavimentobagnatovienesegnalato. Si cercacomunque di limitare queste operazioni allo strettoindispensabile ed operandosu porzioni limitate dipavimento per contenere il rischio,
Protezioni dei dislivelii
Iparapetti delle finestre delpiano nonterrenoe sulle scale interne rispettano i parametri dilegge].Non ci sono zone della scuola con dislivelli non protetti.
Gli infissi della scuola hannoapertura apertura normale all'interno, ed a vasistas: ilpersonale curache l'aperturaavvenga nei momenti incui i ragazzi sonoseduti ed incui il rischio diurto control'infisso e' particolarmente basso.
AmbietiLi di lavoro
Caratteristiche degli spazi di lavoro: arredamenti e rivestimenti.
Gli arredi consistono semplicemente intavoli, seggiole e armadi distribuiti sulla superfìcie diciascuna aula;sono adeguati sia per la lorotipologia che per la disposizione, e sono tali da nonpresentare un livello significativo di rischio.
* Per quanto riguarda gli arredi e irivestimenti la reazione al fuoco dei materiali rispetta ivincolidel punto 3.1 del DM 26/8/1992:a) negli atrii, nei corridoi,nei disimpegni, nelle scale,nelle rampe, nei passaggi ingenere, maxclasse 1 al 50% e restanti parti di classe 0.b) negli altri ambienti pavimentazioni diclasse 2 e gli altri rivestimentidi classe 1c) non visono materiali di rivestimento combustibili;d) i materiali suscettibili diprendere fuoco suentrambe lefacce (tendaggi, ecc.) sonodiclasse direazione al fuoco non superiore a 1.
Aoibienii di lavoro
Caratteristiche degli spazi di lavoro: edificio.
La scuola è ubicata in edificio indipendente per tale specifica destinazioneed isolatoda altri,(punto 2.1 DM 26/8/92).* L'accesso all'area rispetta i criteri del punto 2.2 del DM 26/8/1992 e cioè- larghezza minima: 3,50 m- altezza libera: 4 m
- raggio di volta: 13 m- pendenza: non superiore al 10%- resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8 sull'asse anteriore e 12 sull'asse posteriore passo 4m).* L'edificio ha un'altezza inferiore ai 12 metri(punto 2.3 DM 26/8/92)
Attività' didattica nelle aule.
WTD
Personale, studenti
Edizione del;
5 Dee 2013
Istiono comprensivo Ada NegScuolaprimaria G. Leopardi
Ambienti rli lavoro
MAGNACO
bienatf:
01. Elcirriciià
Impiantì elettrico di illuminazione e di alimentazione delle attrezzature.Impianto di allarme.
l'impianto elettrico della scuola appare ad un esame visivo a norma.
Esiste un interruttore generale, posto in posizionesegnalata, con un comando di sgancio adistanza posto all'esterno della scuola, alla base della scala di sicurezza.{punto 7.0 del DM 26/8/1992)
Esisteun impiantoelettrico di sicurezza che alimenta l'illuminazione di sicurezza, (punto 7.1 DM26/8/1992)
Non esistono impianti di condizionamento o per la produzione di aria compressa.
Ainbicniidi lavoro 02. Incendio/esplosione
Rischio di innesco e di propagazione di incendi.
L'edificio scolastico è classificato a medio rischio di incendio (secondo quanto previsto dal punto9.3 dell'allegato IX delDM 10/3/98 e dal punto67dell'elenco allegato al DPR 151/11). Categoria A(scuole finoa 150 persone); Categoria B(da 150 e sino a 300 persone) e asili nido;Categoria C(scuole oltre 300 persone)
Per quanto riguarda le caratteristiche strutturali antincendio:* La resistenza al fuoco delle strutture è pari a R60 dato che l'edificioè inferiore ai 24 metri dialtezza, (punto 3.0 del DM 26/8/1992)
L'edificio ha una altezza antincendio inferiore a 12 metri ed una superficie inferiore ai 6000 metrie pertanto non necessita dicompartimentazione. (Punto 4.0 del DM 26/8/1992).
Ambienti di lavoro 02. InccnfUo/c.splo.sione
Impianti antincendio.
La rete idranti è realizzata con una colonna montante in ogni scala dell'edificio e ad ogni piano èderivato un idrante. La tubazione flessibile consente di raggiungere col getto ogni punto dell'areaprotetta. Vi e' un attacco motopompa posto all'esterno della scuota,allasinistra dell'ingressoprincipale.
- Le tubazioni di alimentazione e quelle costituenti la rete sono protette dal gelo,da urti e dalfuoco.
- Lecolonne montanti possono correre, a giorno o incassate, nei vani scale oppure in appositialloggiamenti resistenti al fuoco REI 60.(punto 9.1 del DM 26/8/92)
I mezzi di estinzione all'interno della scuola sono:
- al piano terra, cinque estintori e quattro idranti;- al primo piano, due estintori e tre idranti;- al seminterrato, due estintori e due idranti.(punto 9.2 del DM 26/8/1992)
Attivila' didattica nelle aule.
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3- 4Analisi dei rischi e
piano fli sicurezza
Personale, studenti
Rdizione del:
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Isùmto coniprensiTO Ada Negri MAGNACO
Scuolaprimaria C. Leopardi BIENATE
Procedure 02. Inccndio/c.«;plosionc
Gestione dell'emergenza e misure preventive per limitare il carico di Incendio.
Lascuola ha un plano di emergenza secondo le indicazioni dell'art. 5 e dell'allegato Vili del DM10/3/98. Le prove di emergenza sono regolarmente effettuate ed il loro esito è registrato in unallegato di questo documento.Esiste il divieto di fumare all'interno dell'edificio.
Non sono depositati né vengono utilizzati recipienti contenenti gas compressi e/o liquefatti. Iliquidi infiammabili o facilmente combustibili e/o le sostanze che possono comunque emetterevapori o gas infiammabili, vengono tenuti in quantità strettamente necessarie per esigenzeigienico-sanitarie (in armadi metallici dotati di bacini di contenimento ed in quantità nonsuperiore a 20 It). Gli armadi metallici in cui sono stoccati questi liquidi sono chiusi a chiave.
Procedure
Controlli periodici.
02. Incendio/esplosione
Lascuola ha un registro dei controlli periodici ove sono annotati tutti gli interventi ed i controllirelativi all'efficienza degli impianti elettrici, dell'illuminazione di sicurezza, dei presidi antincendio,dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio specifico e dell'osservanza dellalimitazione dei carichi d'incendio nei vari ambienti dell'attività. Il registro viene aggiornato a curadegli addetti incaricati antincendio e pronto soccorso.
Ambienti di lavoro
Attività sportive.
Per le attività motorie e sportive viene utilizzata la palestra al piano seminterrato.
Attrezzaturc/rnacchine
All'interno della scuola non vengono usate attrezzature particolari ad eccezione di piccoleattrezzature (quali forbici e taglierine). Leattrezzature utilizzate dai ragazzi sono prive di partitaglienti e appuntite in modo da evitare rischi di tagli e ferite da punta.Durante il loro utilizzo gli insegnanti curano che non si creino delle situazioni pericolose.Le attrezzature normali sono utilizzate esclusivamente dal personale.
Nelleattività' motorie non vengono utilizzateattrezzature particolari e gli insegnanti curano chenon si creino situazioni con rischi particolari di cadute e di contusioni per i ragazzi.
Ajiibicnti di lavoro 03. Rumore
Non esistono all'interno delle aule fonti significative di rumore. Lasituazione ambientale e lapresenza di alunni non sono tali da creare un livello di rumore significativo.Nell'attività' non sono superati i livelli inferiori di azione data l'assenza di attrezzature o macchineche possano generare rumore.Le attività' collettive più' rumorose non sono comunque tali per la durata da rappresentare unaesposizione significativa al rumore.
Attività' didattica nelle aule.
MI0510103
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3- 5Analisi dei rischi e
piano di sicurezza
Personale, studenti
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5 Dee 2013
Istituto coniprcnsiTO Ada Negri MACNACO
ScuolaprìmarìaC. Lcopanli BIENATE
Ainbicnci dì lavoro 05. Illuminazione
I locali dispongono generalmente di una sufficiente illuminazione naturale, adeguata al tipo dilavoro svolto all'interno.
L'attività didattica si svolge prevalentemente digiorno con la possibilità disfruttareal megliol'illuminazione naturale.
L'illuminazione artificiale è realizzata attraverso lampade fluorescenti a soffitto, collocatecorrettamente e adeguate all'uso.
Ànibicnd di lavoro 06. Microclima
La situazione microclimatica è adeguata e tale da non creare rischi significativi per gli insegnantied i ragazzi.La disposizione dei locali e lesituazioni di lavoro non determinano situazioni di rischio diesposizione a correnti d'aria, sbalzi ditemperatura, eccessiva secchezza dell'aria o postazioni dilavoro situate in prossimità delle fonti dì calore.
Ambienti di lavoro 11. Radiazioni ionizzanti
Rischio di radiazioni ionizzanti provenienti da una sorgente naturale.
Il fattore di rischio di esposizione a sorgenti naturali di radiazioni, e' stato consideratosecondo itermini previsti dall'art. 10 bis del DLgs 230/95.L'attivita' svolta dalla scuola ed i fabbricati ove questa avviene non rientrano in nessuna dellecondizioni previste da tale norma. Infatti nonsiverificano i casi previsti daipunti a) e b)ditalearticolo.
Questi punticonsiderano le:a) attività' lavorative durante le quali i lavoratori e, eventualmente,persone delpubblico sonoesposti a prodotti didecadimento del radon o del torono a radiazionigamma o a ogni altra esposizione In particolari luoghi di lavoro quali tunnel, sottovie, catacombe,grotte e, comunque, in tutti i luoghi di lavoro sotterranei;b)attività' lavorative durante le quali i lavoratori e, eventualmente, persone del pubblico sonoespostia prodotti didecadimento delradono deltoron, o a radiazioni gamma o a ognialtraesposizione in luoghi di lavoro diversi da quelli dicui alla lettera a) inzonebenindividuate o concaratteristiche determinate;
Del resto non siverificano icasi previsti dai puntic)d) e) f) di tale articolo. Analogamente non visono all'interno dell'edificio scolastico localiche possano essere considerati sotterranei secondo ladefinizione data all'interno delle lineeguida per lamisurazione del radon dal Coordinamento delleregioni: locali o ambienticonalmenotre pareti interamente sotto ilpianodi campagna,indipendentemente dal fatto chesianoa contattoconilterreno o meno(punto 1.2dellelineeguida).
Attività' didattica nelle aule.
MIO.S1010.3
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3- 6Analisi dei rischi e
pianodi sicurezza
Personale, studenti
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Istituto comprensivo Ada Negri MACNACO o y AiI&IiSÌ CÌCÌ TÌSCIiÌ CScuolapriniarisG. Leopardi niENATE O -
Procedure 07. Movim. Manuale carichi
Il rischio di movimentazione manuale dei carichi non è significativo. La movimentazione manualedei carichi è del tutto episodica e non comporta comunque la movimentazione di carichiconsiderati pesanti dalla legge.Per le sporadiche attività' di soilevamento, di pesi comunque limitati, vengono adottate leprocedure corrette:1. il peso viene suddiviso ogni volta che questo sia possibile (caricando i contenitori (scatole,secchi) solo parzialmente). Allostesso modo ogni qualvolta sia possibile vengono utilizzati i carrelliin dotazione alla scuola per spingere il carico ed evitare la movimentazione maggiormentefaticosa.
2. nella movimentazione fra i piani viene usato l'ascensore, curando che il peso totale non eccedail limite di carico.
3. il carico viene mosso e/o sollevato da due o più' persone ogni volta che questo sia possibile. Lamovimentazione da più' persone avviene anche quando il peso sia limitato ma il carico non abbiauna presa semplice.
Sostanze 08. Agenti chimici
Esposizione a sostanze chimiche pericolose nella normale attività' didattica.
Nella attività' didattica non c'e' contatto con sostanze chimiche pericolose.Vengono usate piccole quantità' di colle e colori, anche da parte dei ragazzi. Queste sostanze nonsono pericolose o vengono usate sostanze atossiche, nella attività' didattica sotto la guida ed ilcontrollo degli insegnanti.Gliinsegnanti non utilizzano sostanze chimiche ad eccezione di piccole quantità' di disinfettantiper attività' di primo soccorso sui ragazzi.
Procedure
Rischio da stress.
Ciascun insegnante organizza le attività didattiche all'interno delle proprie ore in manieraautonoma sempre nel rispetto dei programmi ministeriali.Oltre all'attività didattica con i ragazzi vi sono attività collaterali quali riunioni, contatto con igenitori degli alunni e con gli altri stakeholders nella istituzione scolastica.Normalmente queste situazioni non producono un livello di stress particolarmente intenso, anchegrazie alla situazione sociale che non presenta criticità' particolari. Lasituazione è tale da poteressere confrontata con altre situazioni analoghe di lavoro a contatto con persone ed in attività diformazione.
Un aspetto particolare può essere rappresentato da alunni che, per situazioni di particolaredifficoltà o di handicap, possano creare problemi per eventuali atteggiamenti conflittuali.Queste situazioni sono affrontate con la preparazione professionale degli insegnanti, integrataanche con formazione specifica per gli insegnanti coinvolti in queste situazioni particolari.
Lascuoia ha adottato una policy per contrastare l'eventuale insorgenza di fenomeni di mobbing.Questa policy che informa gli aspetti organizzativi e' basata su una organizzazione aperta gestitacon criteri trasparenti ed il più' possibile condivisi. L'obiettivo e' anche impedire ilformarsi diposizioni di potere consolidato, anche se relativo, attraverso una rotazione degli incarichi.
Attività' didattica nelle aule. Personale, studenti
Edizione del:
WTD 5 Dee2013
Istiiuto comprensÌTO Ada Negri MAGNACO <5 q AiIHIiSÌ (ÌCÌ FÌSCIiÌ CScuola priniarìa C. Leopardi BIENATE ^ ~ ^
Procedure
Lavoro di donne in stato di gravidanza e nei primi sei mesi di vita del figlio (scuola primaria).
Il lavoro all'interno della scuola primaria non comporta lavori pericolosi, faticosi ed insalubri qualiquelli indicati nell'allegato A al D Igs 151/01:a) Non appare assolutamente significativa l'attività di movimentazione manuale dei carichi, inquanto la loro mansione non comporta alcun aspetto in cui sia presente la movimentazionemanuale.
B) non appare contemplato neppure il caso previsto dal punto G) dell'allegato A in quanto, con lasola eccezione delle insegnanti di educazione fisica, non è pensabile una attività che comporti unastazione in piedi per più della metà del tempo di lavoro. Per le insegnanti di educazione fisicaverranno variati i contenuti dell'attività in modo da non contemplare questo rischio.Non è invece prevista l'esposizione agli agenti o condizionidi lavoro quali quelle contenute negliallegati 8 e Cdella stessa disposizione, ad eccezione del virus della rosolia. Nel caso in cui lalavoratrice non risulti immunizzata da questo agente e quindi sufficientemente protetta dovràessere esclusa dalla mansione.
Per le insegnanti di educazione fisica si potrebbe anche avere ilverificarsi di quanto previsto dalpunto A.g) dell'allegato C:movimenti e posizionidi lavoro, spostamenti, sia all'interno siaall'esterno dello stabilimento, fatica mentale e fisica e altri disagi fisici connessi all'attività' svoltadalle lavoratrici. Anche in questo caso verranno previste delle modifiche delle mansioni e delleturnazioni al fine di evitare questo problema.
Procedure
Divieto di assunzione di sostanze alcoliche.
Lascuola rientra nelle attività' lavorative che comportando un elevato rischio di infortuni sullavoro e per la sicurezza, l'incolumità' o la salute dei terzi, comporta un divieto di assunzione e disomministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, (art. 15 L125/2001)
Nell'attività' della scuola le attività' lavorative che comportano un elevato rischio sono:attività' di insegnamento nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado (punto 6 allegatoI, provvedimento conferenza Stato/regioni del 16 marzo 2006).
All'interno della scuola non avviene alcuna somministrazione e non viene messa a disposizionealcuna sostanza alcolica.
Nei confronti del proprio personale la scuola ha effettuato una attività' di informazione di basedegli obblighi previsti dalla legge:- attività' lavorative a cui si applicano le disposizioni di legge;- contenuti del divieto di assunzione di sostanze alcoliche durante e prima dell'attività' lavorativa(con alcolemia uguale a zero);-finalità' della legge: proteggere la sicurezza, i'incolumità' e la salute di terzi, che potrebberoessere danneggiati dal comportamento di chi ha assunto alcool;- effetti dell'alcool e tempi di eliminazione di eventuali unita' alcoliche assunte.
piano di sicurezza
Attività' didattica nelle aule. Personale, studenti
MIOS1010.3 Edizione del:
WTD 5 Dee2013
Istituto comprensivo AdaNegri MACNACO O Q AnalÌSÌ (IcÌ IÌSCIiÌ 6c_...i : I-CI. i: mPNATF ~ JScuola primaria G. Leopardi BIENATE piOnO di SÌClll'eZZa
Procedure
Primo soccorso.
In baseallenormesulprontosoccorso aziendale, invigore dal3/2/2005 inseguito alla proroga, lascuolaviene classificata nelgruppo B: aziendeo unita' produttivecon tre o più' lavoratori che nonrientrino nel gruppo A.Sulla base di tale disposizione viene assicurata:ladisponibilità della cassetta dipronto soccorso e ditelefono perattivare rapidamente il sistemadi emergenza del Servizio Sanitario Nazionale.
Attività' didatticanelleaule. Personale, studenti
MI0510103 Edizione del:
5 Dee 2013
Istituto comprensi\x) Ada Negri MACNAGO
ScuoIhprìnmrìaC. Leoi>ardi BIENATE
041100200 Attività' didattiche in laboratori.
Ambienti di lavoro
Conformazione degli spazi per esercitazioni.
All'interno della scuola vi sono degli spazi per esercitazioni (laboratorio di informatica al primopiano, aula video e aula di pittura al piano seminterrato), ma l'attivita' condotta al loro interno, leattrezzature e le sostanze utilizzate non sono tali da determinare un profilo di rischio diverso dallealtre aule in cui si svolge l'attivita' didattica.
Attrezzature/macchine
Prevalentemente queste attività comportano l'utilizzodi semplici apparecchiature, qualicomputers, per periodi di tempo anche piuttosto limitati.Non sono utilizzati fornelletti a gas o attrezzi manuali.
Non sono comunque utilizzate macchine o altre attrezzature che possano comportare significativirischi di lesioni, intrappolamenti, schiacciamenti.
Sostanze 08. Agentichimici
Tutte le altre sostanze utilizzate nei laboratori di disegno come colori, tempere, ecc. sono di tipoatossico, espressamente creati per l'utilizzoanche da parte dei ragazzi e non comportano rischiper gli utilizzatori. Altre sostanze quali le vernicispray sono esclusivamente utilizzate dagliinsegnanti.
Attività' didattiche in laboratori.
MI05I010.3
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3- 10Analisi dei rischi e
piano di sicurezza
Personale, studenti
Personale, studenti
Edizione del:
5 Dee 2013
Istituio comprensiro Ada Negri MAGNAGO
Scuolaprìniarìa G. Leopardi BIENATE
04 1100 200 100 Attività' in laboratori di informatica.
Ambienti di lavoro
Conformazione degli spazi per esercitazioni. Laboratorio di informatica.
Il laboratorio di informatica e' situato al primo piano alla destra dell'accesso di piano attraverso lascala interna SE.
L'attivita' all'interno del laboratorio non crea un profilo di rischio diverso dalle altre aule in cui sisvolge l'attivita' didattica.
Attrezzature/macchine
Laboratorio di informatica.
01. Elettricità
L'impiantoelettrico e' stato predisposto con un numero di connessionisufficienti.Leconnessioni delle postazioniverranno sistemate, unendo i cavi con delle fascette ed eliminandole ciabatte volanti.
Attrezzature/macchine
Laboratorio di informatica.
10. Videoterminali
Utilizzo di personal computers recenti, dotati di monitora bassa emissione.La disposizione e l'orientamentodei monitorsall'internodei locali è adeguata. Sono collocati inmodo da permettere una buona visibilità e l'assenza di riflessi.L'utilizzo dei computers da parte degli alunni e degli insegnanti è comunque molto limitato neltempo e non consente in ogni mododi considerarequesti soggetti quali videoterminalisti; alcunepostazioni non rispondenti alle linee guida per ivideoterminali sono quindida ritenersi comunqueadeguate.Nel report allegato sono indicate le caratteristiche delle postazioni ai videoterminali.
Attività' in laboratori di informatica.
MlO.SIOIO.'ì
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3- 11Analisi dei rischi e
piano di sicurezza
Insegnanti, tecnici di laboratorio,studenti
Insegnanti, tecnicidi laboratorio,studenti
Edizione del;
5 Dee2013
Isrituio comprensivo Ada Negri MAGNACO
Scui>la prìniiirìa C. Leopardi BIENATE
Atirezzamrc/macchine 12. Radiazioni non ionizzanti
Nella situazione di lavoro della scuola e' stato valutato il fattore di esposizione ai rischi da campielettromagnetici, come previsto dal capo IV del DLgs 81/08. Questo fattore di rischio e'determinato dalla presenza di personal computers e dalla eventuale presenza di una limitata retevt/ireless.
I valori degli schermi dei computers, derivati dalla norma GEI 211-7 sono:intensità' di campo elettrico: IV/m;Induzione magnetica: 0,1 pT;Frequenza: 0,4 MHz.Eseguendoi calcoli si ottiene che ilvalore d'azione dell'intensità' del campo elettrico e' 610 voltesuperiore al valore dello schermo (ilvalore d'azione e' 610V/m)e che ilvalore d'azionedell'induzione magnetica e' nettamente superiore al valore delloschermo (il valored'azione e' 50pT).Quindi i valori sono nettamente al di sotto della soglia di azione e non e' necessario intraprenderealcuna azione.
Per quanto riguarda l'esistenza di una rete wireless Ivalori di campo elettrico emessi dalla reterisultano di modesta entità'. Valoripiù' elevati, ma comunque inferiori al livellodi attenzione,possonoessere rilevati in prossimità' dell'antenna trasmittente e incondizioni di downloadelevato. (Studio dell'Arpa dell'Emilia-Romagna).Aconclusioni analoghe arriva l'UK Health Protection Agency, dopo aver condotto uno studio sullereti Wi-Fi nelle scuole: le radiazioni dalle apparecchiature Wi-Fi non si ritiene che dovrebberosuperare le linee guida internazionalmente accettate, e comunque sono inferiori a quelle deitelefoni cellulari.
'These resuits are consistent with the HPA position that exposures to the radio waves from Wi-Fiequipment are not expected to exceed internationally-accepted guidelines and that they are lessthan from mobile phones. Further resuits will be published on the HPA website after they havebeen finalised'.
II paper della HPA e' stato presentato allasessione di Davos del meetingdell'EBEA e del BEMS il18giugno 2009.
Attività' in laboratori di inrorinatica.
Miosioio.-?
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3- 12Analisi dei rischi e
pianodi sicurezza
Insegnanti, tecnici di laboratorio,studenti
Edizione del:
5 Dee 2013
Istiniio coniprcnsiTO Ada Negri MACNACO
Scuolaprìmsuia G. Leopardi BIENATE
041100300 Deposito.
Ambienti di lavoro
Conformazione degli spazi per deposito.
Nella scuola non ci sono locali deposito ad eccezione di piccoli ripostigli e del locale in cui sonodepositati gli attrezzi della palestra.La loro superficie e' comunque molto limitata.(punto 6.2 del DM26/8/1992).
Procedure 02. Incendio/esplosione
Rischiodi innesco e di propagazione di incendi all'interno degli spazi per deposito.
All'interno degli spaziper deposito non vienesuperato il caricodi incendio di 30 kg/m'.
* I liquidi infiammabili sono contenuti inarmadimetallici con bacino dicontenimento in quantitànon superiore a 20 It. (punto 6.2 del DM26/8/92)
Deposito.
MIOStOIOS
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3- 13Analisi dei rischi e
piano di sicurezza
Personale, studciiii
Personale, studenti
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5 Dee2013
Istinico comprensivo Ada Negri MAGNAGO
Scuola primaria G. Leopardi BIENATE
041200 100 Attività' instrutture esterne organizzate.
Ajnbicnti di lavoro
L'attivita' scolastica si svolge in parte all'esterno dell'edificio scolastico.In parte all'interno distrutture che hannouna loroorganizzazione per lagestione dell'emergenza:teatri, cinema, sale di concerto.In questo caso una o più' classi partecipano a eventi esterni.Questa attività' non comporta rischi particolari per i ragazzi ed il personalead eccezionedellagestione dell'emergenza. Le strutturehanno un piano diemergenza e garantiscono attraverso lalorostruttura ed illoro personale lagestione di situazioni di emergenza che potrebbero verificarsi.Il personale della scuola si limita a localizzare le uscite diemergenza più'vicine ed a seguireleindicazioni del personale e dei soccorritori.Cura che ilgruppo della classe o delle classi non si disperda.In questo caso la struttura non viene qualificata preventivamente.Nel caso di utilizzo di mezzi di trasporto si applicano le stesse regole, ed il personale cura che Iragazzi rispettino le regole specifiche del mezzo utilizzato.Prima dell'inizio dell'attività' viene tenuto un breve briefing dal responsabile dell'attività' alpersonale coinvolto e da questi ai ragazzi.Vienetenuto a disposizioneun pacchetto di medicazioneo almeno alcuni presidi di primosoccorso.
Attività' instrutture esterne organizzate.
MI05I0I0.3
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3- 14Analisi dei rischi e
piano di sicurezza
Personale, studenti
Personale, studenti
Edizione del;
5 Dee 2013
IstitutoconiprensiTOAdaNegriMAGNACO
Scuola{mmarìaC.LeopardiBIENATF.
041200200Attività'instruttureesterne.
Ajnl)ientidilavoro
L'attivita'scolasticasisvolgeInparteall'esternodeiredificloscolastico.Inparteall'internodistrutturechevengonoutilizzatedallascuolaetemporaneamenteedirettamentegestite.Lastrutturavieneutilizzatadallascuolaperlagestionediproprieventi.L'attivita'noncomportarischiparticolariperiragazziedilpersonaleadeccezionediquelliperlagestionedell'emergenza.Inquestocasolascuolapredisponeunapropriasquadradiemergenzaedacquisiscedalproprietariodellastrutturailpianodiemergenza.Nelcasoincuiquestononesistanevienepredispostounoprovvisorio.IlpianovieneillustratoallasquadraconparticolareattenzionealleattrezzatureantincendioedalledirezionidiuscitaVienetenutoadisposizioneunpacchettodimedicazioneoalmenoalcunipresididiprimosoccorso.
Attività'instruttureesterne.
MI05IOI03
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3-15Analisideiriscliie
pianodisicurezza
Personale,studenti
Personale,studenti
Edizionedel:
5Dee2013
Istituto comprensÌTO Ada Negri MACNACO
ScuolaprìniHrìa C. Leopardi BIENATE
041200 300 Attività'in piccolestrutture esterne.
Ambienti di lavoro
L'attivita' scolastica si svolge In parte all'esterno dell'edifìcio scolastico.In parte all'Interno di piccole strutture per attività' diverse.Una o più' classi partecipano a eventi esterni e si possono presentare due tipi di rischi per IIpersonale ed i ragazzi. Lagestione dell'emergenza: questo rischio viene considerato ogni volta Incui personale e ragazzi sono all'Interno di una situazione confinata (all'Interno di un edificio oall'esterno ma all'Interno di una recinzione). In precedenza viene verificata la facilita' di uscitaconsiderando II numero di persone presenti, e l'esistenza di sufficienti presidi antincendioadeguati al carattere ed alle dimensioni dell'attività'.Inoltre viene considerato II rischio derivante dall'attivita' propria della struttura ed allapartecipazione di personale e ragazzi all'attlvIta'.La qualificazione preventiva della struttura e dell'attività' consente di considerare e di predisporremisure adeguate per fronteggiare gli eventuali rischi significativi.Viene tenuto a disposizione un pacchetto di medicazione o almeno alcuni presidi di primosoccorso.
Attività' in piccolestrutture esterne.
MI0510I03
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3- 16Analisi dei rischi e
pianodi sicurezza
Personale, studenti
Personale, studenti
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5 Dee2013
Istituto comprensivo Ada Negri MAGNACO
Scuola prìmaria C. Leopardi niENATE 3- 17Analisi dei risdii e
piano di sicurezza
041300 100 Attività' collettive. Refettori.
Ambienti di lavoro
Spazi per attività' collettive. Refettori.
Il refettorio e' al piano seminterrato, in fondo al corridoio di accessoPossiede I requisiti previsti dalla norma: e' dotato di due uscite dirette all'esterno apribili nel sensodel deflusso, con sistema a semplice spinta, che adduce in luogo sicuro [specificare], (punto 5.6del DM 26/8/1992)La capacità è di circa 100 persone e non viene adibito a manifestazioni non scolastiche.Ladensità' di affollamento e' di 0.68, e il dirigente scolastico ha redatto una dichiarazione nellaquale ha fissato il limite di affollamento del refettorio.](punto 6.4 del DM 26/8/1992).
L'esercizio delle attività collettive è caratterizzato da un rischio di incendio estremamente limitato
sia per la presenza di materiale infiammabile inquantità molto limitata o inesistente che perl'assenza di fonti di innesco.
Attività' collettive. Refettori.
MI051010.3
WTD
Personale, studenti
Personale, studenti
Edizione del:
5 Dee 2013
Isiiiuto comprensÌTO Ada Negri MACNACO
Scuolaprìmarìa C. Lco}ianli BIENATE
041300200 Attività' collettive. Riunioni espettacoli all'interno della scuola.
Ambienti di lavoro
Spazi per attività' collettive. Sale riunioni.
All'interno della scuola non ci sono sale riunione, anche se a questo scopo potrebbe essereutilizzato lo spazio aperto di fronte all'ingresso principale.Possiede i requisiti previsti dalla norma: il locale ha tre uscite dirette all'esterno di larghezza noninferiore a due moduli,apribìlenel senso del deflusso, con sistema a semplicespinta, cheadducono in luogo sicuro. Duedelle uscite sono in corrispondenza dell'ingressoprincipale, mentrela terza e' sul lato opposto, a destra dell'ingresso, (punto 5.6 del DM 26/8/1992)
La capacità è di circa120 persone e non viene adibito a manifestazioni nonscolastiche.(punto 6.4 del DM26/8/1992).
L'esercizio delle attività collettive è caratterizzato da un rischio di incendio estremamente limitatosia per la presenza di materialeinfiammabile in quantità molto limitata o inesistente che perl'assenza di fonti di innesco.
Attività' collettive. Riunioni espettacoli all'internodella scuola.
MI0510103
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3- 18Analisi dei rischi e
piano di sicurezza
Personale, studenti
Personale, studenti
Edizione del:
5 Dee 2013
IsdnitocomDrensht) Ada Negri MAGNACO o_ Alialisi dcì risclli eScuola primaria C. Leopardi BIENATE pionO di SiCUrCZZa
041400 100 Attività' di supporto edi pulizia. Collaboratori scolastici
Attrezzature/macchine
Attività' di servizio nelle scuole.
Leattività svolte dai collaboratori scolastici consistono essenzialmente nelle attività di puliziaordinarie e straordinarie.
Le attività di manutenzione sono estremamente limitate e si limitano soio a piccolissimi interventisostanzialmente manuali; leattività di manutenzione più significative sono invece svolte daglioperai comunali o da imprese esterne.Le attività di pulizia sono svolteper lo più manualmente dagli addetti.I rischidi scivolamento e di caduta sono tenuti sotto controllo principalmente attraverso l'utilizzodi adeguato abbigliamentoe di procedure di lavoroadeguate.
Attrezzaiure/macchinc
Uso di scale portatili.
Sono saltuariamente impiegate delle scale portatili per lavori da eseguire inaltezza. L'impiego ètuttavia molto episodico.L'utilizzo dellescale non costituisce lavoro in quota; le scalesono utilizzate ad una quota inferiorea 2 mt. (art. 107 D Lgs81/08).Durante l'utilizzo le scale sono utilizzate correttamente:
- appoggiate in piano e adeguatamente stabilizzate;- utilizzate sinoad una altezzache non provochi rischi di cadute per sbilanciamento e diribaltamento della scala.
Nonsono inoltre mai utilizzate in prossimitàdi dislivelli che non disponganodi adeguateprotezioni (scale, finestre, ecc.).Per ilresto non sono praticamenteutilizzate macchine: le attivitàdi pulizia sono effettuatesolamente con attrezzature manuali.
Attrczzacurc/macchine 01. Elettricità
Nei rari casi in cui siano utilizzate apparecchiature elettriche le singole attrezzature sono connessedirettamente all'impianto attraverso cavi a norma.Particolare cura è posta affinché Icavi non creino pericoli di elettrocuzione o anchesemplicemente di inciampo.
Sostanze 02. Incendio/esplosione
La situazione generale delle scuole è da classificare a medio rischio di incendio.Vi possonocomunque essere dei piccoli stoccaggi di materiale infiammabile.Da questo puntodivistaleazioni intraprese sonoquelle di provvedere ad unagradualesostituzione dei detergentiinfiammabili conaltri noninfiammabili e dicontenereal minimo laquantità di materiale stoccato.In tutti i locali scolastici è previsto il divieto di fumare durante l'intera giornata (anche quando glistudenti non sono presenti).
Attività' di supporto edi pulizia. Collaboratori scolastici
MI051010.3 Edizione (lei:
5 Dee2013
Istituto comprensivo Ada Negri MAGNACO ^-20 AnaLisì del riSChì 6Scuola primaria C. Leopardi BIENATE piaJlO diSiCUrCZZE
Attrezzature/macchine 03. Rumore
Nell'attività' dei collaboratori scolastici non avviene l'uso di attrezzature rumorose e mancanoquindi fonti di rumore.Dato il tipo di attività' e la sostanziale assenza di attrezzature non manuali nella attività', lavalutazione dell'esposizioneal rumore porta a ritenere che non siano superati i livelli inferioridiazione.
Procedure 07. Movim. Manuale carichi
Movimentazione manuale dei carichi.
Il rischio di movimentazione manuale dei carichi non è significativo. La movimentazione manualedei carichiè del tutto episodica e non comporta comunque la movimentazionedi carichiconsiderati pesanti dalla legge.Per le sporadiche attività' di sollevamento, di pesi comunque limitati, vengono adottate leprocedure corrette:1. il peso viene suddivìso ogni voltache questosia possibile (caricando icontenitori (scatole,secchi)solo parzialmente). Allo stesso modo ogniqualvoltasia possibile vengono utilizzati i carrelliin dotazione alla scuola per spingere ilcarico ed evitare la movimentazione maggiormentefaticosa.
2. nella movimentazionefra i piani viene usato l'ascensore curando che il peso totale non ecceda illimite di carico.
3. il carico viene mosso e/o sollevato da due o più' persone ogni volta che questo sia possibile. Lamovimentazione da più' persone avviene anche quando ilpeso sia limitatoma il cariconon abbiauna presa semplice.
Attività' disupporto edipulizia. CoUaboraicri scolastici
MIOSIOIO.") Edizionedel:
5 Dee 2013
IsiinitocomprensiTO Ada Negri MAGNAGO 0_ Ol AnalÌSÌ cIcÌ TÌScIiÌ €Scuola primaria G. Leopardi DI ENATE pÌ3I10 (1Ì SÌCU.rCZZ3
Procedure 08. Agentichimici
Ogni qualvolta venganoimpiegate sostanze pericolose (secondoquanto previstodal DLgs 52/97 -Attuazione della direttiva 92/32/CEEconcernente classificazione, imballaggio ed etichettaturadelle sostanze pericolose) sono:- acquisite dai produttori le schede di sicurezza;- presentate agiiutilizzatori le principali caratteristiche della sostanza, la sua pericolosità, laattenzioni particolari da attivare ed i comportamenti da evitare;- consegnate copie delle schede di sicurezza agli utilizzatori.Nelleoperazioni di pulizia possono esserci dei detergenti e sanificanti rientranti fra le sostanzepericolose.In conformità alle specifiche indicazioni previste dalla scheda di sicurezza verranno:- utilizzati i guanti di gomma in tutte le operazioni di pulizia che possano comportare ilcontattocon i detergenti. Incasi specifici possono essere utilizzati occhiali e mascherine antipolvere oindumenti di protezione.- in particolaresi adottano dellecautele nelleoperazioni di travasoo diversamento per evitare ilrischio di schizzi e di contatto con la cute ed in particolare con gli occhi.- le sostanze vengono conservate nei contenitori originali ed in caso di travasi inaltri contenitori,avviene in contenitori pulitisui quali e' stata incollatala copia dell'etichetta originale.Vengonoevitati contenitori privi di etichette o con etichette scritte a mano.- lostoccaggioavviene in locali chiusi a chiaveo in armadi chiusia chiave, in modo da evitare lapossibilità' di accesso a terzi ed in particolare ai ragazzi.- le sostanze infiammabili sono conservate in armadi metallici ed i contenitori sono tenutiall'internodi contenitori più'grandio bacinelle per contenere eventuali perdite. La quantità'stoccata non supera i 20 litri.E' in corso la valutazione del rischio chimico come previsto dalla legge. La condizione apparerientrare fra quelle incuidata la natura, le quantità' e le modalità'di uso dellesostanze vi sia soloun rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute dei lavoratori.
Procedure 09. Agenti biologici
Possono verificarsi contatti con fluidiorganici, sia nelle normali operazioni di puliziasia in caso dicontatti accidentali.
Inqueste situazioni vengonoadottate precauzioni particolari con l'usodiguantia perdere edeventualmente mascherine.
Procedure
Organizzazione del lavoroe definizione delle mansioni che assicurano unasufficiente varietà dicompiti.Date le caratteristiche dell'organizzazione del lavoronessun addetto è dedicato esclusivamenteadattività specifiche e ripetitive.Ilcontatto con il pubblico non è particolarmente significativo e comunque non comportanormalmente rischi di rapporto conflittuale.
Anivita' disupporrò c di pulizia. CoUaboracori scolastici
M1051010.3 Edizione del:
Isiituio comprcnsÌTO Ada Nceri MACNACO
Scuolaprìmurìa C. Leopardi BIENATE
Procedure
Lavorodi donne in stato di gravidanza e nei primisei mesi di vita del figlio (collaboratriciscolastiche).
Il lavoro delle collaboratrici scolastiche non comporta lavori pericolosi, faticosi ed insalubri qualiquelli indicati nell'allegato A al D Igs 151/01:a) Non appare assolutamente significativa l'attività di movimentazione manualedei carichi. Laparte pocosignificativa in cuiquesta attivitàsi potrebbe svolgere:quali spostamenti di arredi e diarchivi, dovrà essere esclusa per le lavoratrici nel periodo interessato.b) non appare contemplato neppure il caso previstodal punto G) dell'allegato Ain quanto non èpensabileuna attività che comportiunastazionein piediper più della metà del tempo di lavoro.c) durante questo periodo le lavoratrici eviterannol'impiego dellescale (peraltro il loro impiegoviene previsto solo in modo occasionale)Non è invece prevista l'esposizione agli agentio condizioni di lavoro quali quellecontenute negliallegati Be Cdella stessa disposizione, ad eccezione delvirus della rosolia. Nel casoincuilalavoratricenon risulti immunizzata da questo agente e quindi sufficientemente protetta dovràessere esclusa dalla mansione.
Potrebbe fare eccezione anche quanto previsto dal punto A.g) dell'allegato C:movimenti eposizioni di lavoro, spostamenti, sia all'interno sia all'esterno dellostabilimento, fatica mentale efisica e altridisagi fisici connessiall'attività' svoltadalle lavoratrici. Datala definizione dellemansioni appare poco significativo. Nel caso verrebbe comunque assicurata una turnazione esostituzione in queste mansioni da parte di altri addetti.L'uso degliagenti chimici, per quanto messo in evidenza dalla valutazione del rischio chimico nonapparefontedi rischi, con il loro correttousoe l'impiego dei ORI (grembiule e soprattutto guanti).
Attività' di supporto e di pulizia.
MI0.SIQ103
WTD
3- 22Analisi dei rischi e
pianodi sicurezza
Coiiaboratori scolastici
Edizione del:
5 Dee 2013
Istituio comprensivo Ada Negri MACNACO
Scuola prìniarìa C. Leopardi BIENATE
041400 200 Attività' di servizio nel refettorio.
Servizio dei pasti nei refettori.
Il servizio dei pasti, preparati aldifuori della scuola, vienefatto da personale esterno.
Attività' di servizio nel refettorio.
MI0510103
WTD
3- 23Analisi dei rischi e
pianodi sicurezza
Collaboratori scolastici
Collaboratori scolastici
Edizione del;
5 Dee2013
laimtocomprensiTOAdaNegriMACNAGO(-•«Pr0^^3ITIIHB.di ScuolaprìmarìaG.LcopanliBIENATE"mi^liorflUlCntO
MI0510103Edizionedel:
5Dee2013
Istitutoc'ompre^si '̂o AdaNe^
Scuoia primaria G. Leopardi
viaG. Lco[)ardi
20020 BIENATR
1)01 (ìollaiido statico scnmuralc
D02 Permesso abitabilità/agibilità comunale
1)03 Certificalo di prevenzione incendi
D04 Dichiarazione di conformità allaregolad'arte degliimpianti
DOS Documentazione relativa alla verifica [x:riodica della messa atcira cdi protezione dalle scariclic atmosferiche
D06 Collaudo Ascensori
D07 Collaudo Scale esterne
DOS Documentazione relarivaalla classiikazionc di reazione al fuocodi arredi, rivestimemi.
MI0510103 D
WTD
Edificio edocumentazione
Adizione del;
5 Dee 2013
IsrituiocomprensÌTOAdaNegriMACNACOAIl/»fr«im01,ScuolaprimariaG.Lco|ianliBIENATEAllCgaiOZ-1EleilCO6manSÌOnì
CognomeenomeMansione%
MI0510103Edizionedel:5Dee2013
Isiinitocomprensivo AdaNegri
Scuola primaria G. Leopardi
viaG. Leopardi
20020 BIENAIE
Data
I
Ali(u;-
\ i
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1 a
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(
; - i
Note
MACNACO
Note
Allegato 4- 1Scheda di controllo
estintori
I. estintore presente e segnalato con caneilol2. estintore visibile, utilizzabile, libero da ostacol j
%sicurezzacontro azionamenti accidentali inseriti4. contrassegni esposti e leggibilil
indicatore di pressione nel camiK) vei^6. assenza di anomalie visibilil
7- assenza didanni ai supporti ed alla maniglia di trasportol8. cancitino presente ecompilato da non più di 6mesìl
Istruzioniper lacompilazione
- inpresenzadinon conformila': incaso diprodotti mancanti segnare con Xlacasella corrispondente;- inviare copiadeliaschedacon nonconformità' in segreteria- situazione regolare: lasciare inbianco e archiviare lascheda; - iJ controUo deve essere effettuato unavolta almese.
MI0510103
WTD
Edizione del:
5 Dee2013
Istituto comprensivo Ada Negri
Scuola primaria G. Leopardi
viaG.Leopardi
20020 BIENATE
guantisterilimonouso (5)1visiera
soluz. iodopoyidgncaho%^jjysoluz. sodio clor. .9%- *^00 mi. (3)
compresse garza sterile 10x10 (10)compresse garza sterile 18x40
Data
MA
Mi
teli sterili monouso
pinzette sterili monouso^conf. rete elasdc^-|
A f ^( )
i
\ ? j
UK
Note
MACNACO
Scheda di controlloAllegato 5- 1 cassettapronto socc.
conf.cotone idrofilo(i)
conf. cerotti vaiic misure
rntnli di cerotto alto a.^i cm (a)lun paio di forbici!
lacci emostatici
faccio pronto uso^aj]cnrrhprri Tiìonouso per rifiuti (a)
termometro
anp.nress. artcnos
!r^^lrd':rr:^r.':inc«.diprodoai.a„ca„Uscg„.eco„MU^^
MI0510103
WTD
Edizione del:
5 Dee 2013
Istitutocomprensivo AdaNegri
Scuola primaria G. Leopardi
viaG. Leopardi
20020 BIENATE
fflianti sterili monouso (a)
soluz. iodoiHwld.ai io%- la.q mi
soluz. sodio clor. .tì% - ay>o mi.
compresse garza sterile loxio (3)
coiiiprcssc garza sterile 18x40 (i)
pinzene sterili monouso (1)
rotolo di benda orlala alta 10 cm,
Data
i'i: ì]
V1 \ PVIPlA
\r lì
e ;o
i;l
Note
MACNAGO
•
• • •
Scheda di controllo
pacchetto medicazione
••
conf. cotone idrofilo (1)
conf. cerotti varie misure (1)
rotoli di cerotto alto a.s cm (i)
un paio di forbici
lacci emostatici (i)|ghiaccio pronto uso (il
sacchetti monouso per rifiuti (j)|
istruzioni d^Lsol
Note
Istruzioni perlacompilazione- inpresenza di nonconformità': incasodiprodotti mancanti segnareconMlacasella corrispondente; ineasodi prodotti seaduti segnare conS;- inviare copiadellaschedacon nonconformità' insegreteria- situazione regolare: lasciare inbianco e archiviare lascheda; - ilcontrollo deve essereeffettuato unavolta almese.
MI0510103
WTD
Edizione dei:
5 Dee aoi3
isdtuio comprensivoAdaNegri MAGNAGO
Scuolaprimaria G. Leopardi
viaG. Leopardi
20020 BIENATE
Data
Firma
Data
Firma
Data
Firma
Data
Firma
Data
Firma
Data
Firma
Impianto Intervento
• Antincendio • EictuicMI IEstiiitori/idrantil | AUaniic
• Idrati!./riscald. • Altro
aianto InterventoAntincendio • Elenrica
I IEstintori/idranti] | Allarme
• ldraui./rLscald. • Altro
Impianto Intervento
I IAntincendio • ElettricojI IEstintori/idranti] | AllarmeI IIdraid./riscald. | |Altro
Impianto Intervento
I IAntincendio • ElettricaI I Esdntori/idraniil | AUanne
• Idraul./riscald. | |Altro
Bianio InterventoAntincendio • EletDicoj
I I Estintori/idranti] | Allarme
• Idrati!./ri-scald. • Altro
Impianto Intervento
• Antincendio • ElettricojI IEstintori/idranti] | Allarme
• Idraul./riscald. • Altro
Allegato 7 - 1
Effettuato da
Effettuato da
Effetmato da
Effettuato da
Effettuato da
Effettuato da
Scheda controlli e
manutenzioni
Note
Note
Note
Note
Note
Note
Istruzioni per lacompUazione
- il registro dovrà' essere compilato da ongi impresa od artigiano esterno (compreso il personale del comune) che effettui interventi su impianti all'internodella scuola
-gii artigiani eleimprese siimpegnano arispettare il protocollo di sicurezza fra ilcomune elascuolaoin alternativa apresentare un piano disicurezza- ilprotocollo e' disponibile perlaconsultazione pressa lasegreteria
MI0510103
WTD
Edizione del:
5 Dee2013
Isiituco comprensivo Ada Negri MAGNAGO•Allegato 8-1
Scheda controllo
luci di emergenza
Scuolaprimaria G. Leopardi
via G.Leopardi
20020 BIENATE
Daui
Data
Data
Data
Data
Data
Dma
Lucidi emergenzaI IGontrolio regolare: lutie le luci sono fiinzionantiI INon funzionano leluci cerchiate nella pianta allegata
LucidiemergenzaI IControllo regolare: tutte le luci sono funzionatitiI INon ilinzionano le luci cerchiate nella pianta allegata
LucidiemergenzaI IControllo regolare: tutte le luci sono funzionantiI INon funzionano leluci cerchiate nella pianta allegata
LucidiemergenzaI IControllo regolare: tutte le luci sono funzionantiI INon funzionano le luci cerchiate nella pianta allegata
LucidiemergenzaI IControllo regolare: tunc le luci sono funzionantiI INon funzionano le luci cerchiate nella piiuita allegala
Lucidi emergenzaI IControllo regolare: tutte le luci sono funzionanti
• Non funzionano le luci cerchiate nella pianta allegataLucidiemergenzaI IControllo regolare: tutte le luci sono funzionanti
I INon funzionano le luci cerchiate nella pianta allegata
Firma
Firma
Firma
Firma
Firma
Firma
Firma
Data Luci di emergenza EitniaI I Controllo regolare: tutte leluci sono funzionanti
I I Non funzionano le luci cerchiate nella piantaallegata
Data
Data
LucidiemergenzaI IControllo regolare: tutte le luci sono funzionantiI I Non funzionano le luci cerchiate nella pianta allegata
LucidiemergenzaI IConU-oUo regolare: tutte le luci sono funzionanti
• Non funzionano le luci cerchiate nella pianta allegata
Firma
Firma
Note
Note
Note
Note
Note
Note
Note
Note
Note
Note
Istruzioni per lacompilazione-sganciare 1' impianto dall' interruttore generale (verificando prima che nessuno stia utilizzano gli ascensori oattrezzature elettriche)della scuola
- verificare chetutte le lucidiemergenza si accendano- al termine ripristinare latensione, dopo aver verificato che nessuno sia in contatto con parti dell'impianto che entrerebbero intensione
MI0510103
WTD
Edizione del:
5 Deeaoi3
ktinito comprensivo Ada Negri MACNACO
Scuolapriniaria C. Leopardi BIKNATI- Allegato 9-1Postazioni di lavoro ai
videoterminali
Locale Monitor Monitor Tastiera Piano di Sedia Conn. Stampantipostazione/i altezza orient. appo/?. elettr. Gambe Laser Ink-jet Scanner Fax Note
Àuletta
Aula
2 X X
3 X X
4 X X
5 X
6 X X
7/8 X X
.9 X X
IO X X
n/i2 X X
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WTD
Eilizione del:
5 Dee 2013
IstiniiocomprensivoAdaNegriScuolaprininrìaG.Leopardi
MI0510103
WTD
MAGNAGO
BIl-NA'l'E-1Documentazione
allegata
Edizionedel:
5Dee12013
Istiiuto comprensivo Ada NetaiScuolaprimaria C. Leupanii
MAGNACO
BIENATE
Tutela della sicurezza e della
salute delle lavoramci madri
Lavoro didonne instato digravidanza enei primi sei mesi di vita del figlio (scuola primaria).
Una legge di qualche anno fa (il D Igs 151/01), si occupa della nitela dellasicurezza e dellasalutedellelavoratrici madri diu^anle lagravidanza e fino a settemesidi età' del figlio.La nitela si applica alle lavoratrici che hanno informato il datore di lavoro delproprio stato.Dato che il suo profilo di riscliio non comprende l'esposizione a radiazioniionizzanti questa comunicazione e' una facoltà' della lavoratrice, non unobbhgo.
Al datore di lavoro viene richie.sto di con.siderarc, nell'ambito della valutazionedel rischio per tutti i lavoratori, i particolari risclii |)cr la sicurezza e lasalutedelie lavoratrici madri, con un'attenzione a agenti fisici, chimici, biologiciprocessi o condizioni (inidcati nell'allegato C).Vieta inoltre diadibire adalcune particolari lavorazioni lestesse lavoratrici.I lavori |)ericolosi, faticosi e insalubri sono quelli ri|)ortati nell'allegato A, oltrequelli che possonocoiumporiarc l'esposizione a agenti e condizioni di lavoro(indicati nell'allegato B).
Riportiamo qui leconclusioni della valutazione delrischio per lamansione a cuilei saia' adibita.
Ilservizio diprevenzione e protezione haposto lamassima cura i)er evitare questifattori di rischio, ma laddove si verifica-ssero accidentalmente delle condizionisuscettibile di creare rischi in questo ambito vi chiediamo di non esitare acontattarci.
11 responsabile delservizio di prevenzione e proiezione e' a vostra disposizioneper chiarire ogni dubbio ([email protected] - [email protected] - [email protected]).
Se nell'immediatezza il contattonon fosse possibile vi eliiediaino di astenervi daquestilavori sinoa quando nonsia|}ossibile sciogliere i dubbi.
Per riccMila
n lavoro all'intemo della scuola primaria non comporta lavori pericolosi, faticosi edinsalubri quali quelli indicati nell'allegato Aal DIgs151/01:
a) Non appare assolutamente significativa l'attività dimovimentazione manuale dei carichi, in quanto laloro mansione non comporta alcunas|jeit.o in cui sia presente laniovimenrazione manuale.B) non appare contemplato neppure il caso previsto dal punto G) dell'allegato Ain quanto, con la.solaeccezione delle insegnanti dieducazionefisica, non c pensabile una attività che comporti una stazione inpiedi perpiù della metà del tempo dilavoro. Per leinsegnanti dieducazionefisica verranno variati i contenuti dell'attività inmodo danoncontemplare questo rischio.Non èinvece prevista l'esposizione agli agenti ocondizioni dilavoro quali quelle contenute negli allegati BeCdella stessa disposizione, adeccezione del virus della rosolia. Nel caso in cui lalavoratrice non risulti immunizzata daquesto agente equindi suflìcientementé protettadovrà essere esclusa dalla mansione.
Per leinsegnanti di educazione fisica sipotrebbe anche avere il verificarsi diquanto previsto dal punto A. g)dell'allegato C: movimenti eposizioni dilavoro, spostamenti, sia all'interno sia all'esterno dello stabilimento, fatica mentale e fisica e altri disagi fisici connessi all'attività'svoltadalle lavoratrici. Anche in questo caso verranno previste delle modifiche delle mansioni edelle turnazioni al fine dievitare questoproblema.
MI0510103 7
WTD
Fdìzionedel:
5 Dee 2013
Istituto comprcnsìTO Ada Negri
Sutola priiDMiia G. LcopsTtliMACNACO
DIENATE
Tuteladella sicurezza e dellasalute delle lavoranici madri
Lavoro di donne instato digravidanza e neiprimi sei mesi divitadelfiglio (collaboratrici scolastiche).
Una legge di qualche anno fa (il D Igs 151/01), si occupa della nuela della.sicurezza e dellaSedute dellelavoratrici madri durante lagravidanza e fino a .settemesidi età' del figlio.La aitela si applica alle lavoratrici che hanno informato il datoredi lavoro delproprio stato.Dato che il suo profilo di riscliìo non comprende l'esposizione a radiazioniionizzanti questa comunicazione e' una facoltà' della lavoratrice, non unobbligo.
Al datore di lavoro viene richiesto di considerare, nell'ambito della valutazionedel riscltio per tuni i lavoratori, i particolari rischi per la sicurezza e lasalutedelle lavoratrici madri, con un'anenzione a agenti fisici, chimici, biologiciprocessio condizioni (inidcaii nell'allegato C).Vietainoltrediadibire adalcune particolari lavorazioni lestesse lavoratrici.I lavori i)ericolosi, faticosi e insalubri sonoquelli riprtati nell'allegato A, oltre(|uelli che possono commportarc l'esposizione a agenti e condizioni di lavoro(indicati nell'allegato B).
Riportiamo qui le conclusioni della valutazione del rischio per la mansione a cuilei sara' adibita.
Ilservizio diprevenzione e protezione haposto lamassima curaperevitare questifattori di rischio, ma laddove si verificas.sero accidentalmente delle condizionisuscettìbile di creare rischi in questo ambito vi chiediamo di non esitare acontattarci.
Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e' a vostra disposizioneper chiarire ogni dubbio ([email protected] - [email protected] [email protected]).Se nell'immediatezza il contattonon fosse possibile vi cliiediamo di astenervi daquestilavori sinoa quando nonsia|)ossibile sciogliere i dubbi.
Per ricevuta
Dlavoro delle collaboraiTici scolastiche non comporta lavori pericolosi, faticosi edinsalubri quali quelli indicati nell'allegatoAalDigs151/01:
a)Non appare assolutamente significativa l'attivitàdimovimentazione manuale deicarichi. La parte poco significativa incuiquesta attività sipotrebbe svolgere: quali .spostamenti diarredie diarchivi, dovrà e.ssere esclusa per le lavoratrici nelperiodo interessato.b)nonappare contemplato neppure ilcaso previsto dal punto G) dell'allegato Àinquanto non è pensabile unaattività checomporti unastazioneinpiediper piùdella metàdel tempodilavoro.c) dimante questoperiodo lelavoratrici eviteranno l'impiego delle scale (peraltro illoro impiego viene previsto soloin modo occasionale)Non è invece prevista l'esposizione agli agenti ocondizioni dilavoro quali qtielle contenute ncg^i allegati BcCdella stessa disposizione, adeccezione delvirus della rosolia. Nel caso incuilalavoratrice non risulti immunizzata daquesto agente e quindi sufficientemente protettadovrà essere esclusa dalla mansione.
Potrebbe fare eccezione anche quanto previsto dal punto A g)dell'allegato C:movimenti e posizioni dilavoro, spostamenti, siaall'interno siaall'esterno dello stabilimento, fatica mentale e fisica e altridisagi fisici connessi all'attività' svolta dalle lavoratrici. Dataladefinizione deCemansioni appare poco significativo. Nel caso veiTcbbe comunque assicurata unaturnazione c sostituzione inqueste mansioni daparte dialtriaddetti.
L'uso degli agentichimici, perquanto messo inevidenza dalla valutazione delrischio chimico nonappare fonte di rischi, conillorocorrettousoe l'impiegodeiDPI (grembiule e soprattutto guanti).
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5 Dee2013