*us13238 Maledetta questa guerra sono delle rovina famiglie
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Liceo Statale “M. Gioia”Classico – Scientifico – Linguistico
Piacenza
In collaborazione con
Archivio di Stato di PiacenzaConcorso “Articolo 9 della Costituzione”
Laboratorio di ricerca storica e scrittura creativa Maledetta questa guerra
sono delle rovina famiglieCittadinanza attiva per valorizzare il patrimonio
culturale della memoria storica a cento anni dalla Prima guerra mondiale.
Classe I scientifico A Anno scolastico 2013-2014
PIACENZA LICEO MELCHIORRE GIOIA
PIACENZA PALAZZO FARNESEARCHIVIO di STATO
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
• Laboratorio di ricerca storica e scrittura creativa
• Lettura e analisi di lettere di soldati della Grande Guerra conservate nell’Archivio di Stato di Piacenza (ASPc), scritte da esponenti di diverse classi sociali (contadini, borghesi, giovani universitari ecc.) per la conoscenza diretta della guerra, non mediata dalla propaganda.
• Microstoria ricostruita attraverso la decodifica delle fonti consultate e rapportata alla macrostoria come fondamento per la scrittura creativa.
• Noi studenti ci siamo immedesimati nei soldati al fronte che tenevano un diario per fissare sulla carta la loro esperienza di guerra o che scrivevano a casa per fornire e ricevere notizie, per tranquillizzare ed essere tranquillizzati...
• Abbiamo assunto il punto di vista di un soldato semplice, di un aspirante ufficiale, di un pilota, oppure quello della moglie, del padre, di un amico…
• Abbiamo utilizzato registri linguistici diversi, medio alti, o vicini al parlato e sgrammaticati, in base alla provenienza sociale e alla formazione culturale dei soldati.
• Abbiamo scritto le nostre lettere “dal fronte” liberando la nostra creatività sulla base delle suggestioni e degli stimoli ricevuti dalle lettere autentiche analizzate, da letture di approfondimento, da film o filmati visti
• Abbiamo cercato di armonizzare il più possibile il vero storico all’immaginazione
Fase 1: CONTESTUALIZZAZIONE
• Lezione frontale sulla Grande Guerra per focalizzare aspetti, temi, luoghi e parole chiave (Caporetto, propaganda, trincea, guerra di logoramento, foglio matricolare…..)
• Collocazione degli avvenimenti sulla linea del tempo dal 1914 (assassinio dell’arciduca Ferdinando al 4 novembre 1918)
• La geografia della guerra
Mappa del Vecchio Continente nel 1920: • rosso: i nuovi stati nati• blu: nazioni perdenti• arancione: Paesi vincitori• verde: stati neutrali • Rosa: URSS.
Il fronte Italiano a doppia S• linea rossa: fronte prima di Caporetto• linea marrone: fronte dopo Caporetto• linea verde durante
l’armistizio,• linea tratteggiata: confine
nel 1919.
Fase 2: SELEZIONE dei DOCUMENTI•Selezione delle lettere da analizzare di Luigi
Cantù, di sua moglie Giuseppa Basili e di Pietro detto Pierino Castagna, dei suoi amici e dei suoi famigliari (Archivio di Stato di Piacenza).
•Le lettere di Luigi Cantù sono state l’esempio della scrittura dei contadini e degli analfabeti, mentre quelle di Pietro Castagna delle classi colte e istruite.
•Assegnazione dei documenti ai vari gruppi per la decodifica.
Luigi Cantù
• Luigi nacque il 30 maggio 1877 a Carpaneto (Piacenza).
• Si sposò con Giuseppa Basili il 19 novembre del 1903.
• Ebbe 4 figli: Emma, Alberto, Alberto e Cesare.
• Di professione era bergamino (mungitore) e abitava a Casa Galini presso Fiorenzuola D’Arda.
• Fu chiamato alle armi il 22 maggio 1915.
• Fu trasferito dopo qualche mese all’ospedale da campo 031 dove svolse l’intero servizio militare fino al 5 dicembre del 1918.
Pietro Castagna, detto Pierino
• Pietro nacque il 28 novembre 1896.
• Figlio di funzionario statale non si arruolò volontariamente come i suoi compagni di università, ma si iscrisse all’Accademia Militare di Modena.
• Il suo reggimento fu destinato a Valona in Albania.
• Il 18 giugno il suo reggimento fu spostato sull’altipiano di Asiago.
• Pierino fu ferito e venne ricoverato all’ospedale da campo di Mason Vicentino .
• Il 13 luglio 1916 Pierino morì nell’ospedale di Vicenza.
FASE 3: DECODIFICA DEI DOCUMENTI
• Fotografia dei documenti originali
• Trascrizione dei medesimi rispettando la sintassi e gli errori grammaticali
• Schedatura attraverso indicatori d’analisi
MODELLO della SCHEDA• Emittente• Destinatario• Data e luogo• Contesto storico generale (eventuali riferimenti a
precisi fatti, momenti della guerra)• Contesto specifico (in addestramento, in
movimento, in trincea, in operazioni militari precisate...)• Sintesi del contenuto • Profilo sociale dell’emittente• Profilo culturale dell’emittente• Registro ed altri aspetti linguistici (sintassi
paratattica/ipotattica, sgrammaticature, utilizzo di figure retoriche…)
• Funzione comunicativa prevalente (referenziale, espressiva, persuasiva…)
• Proposta di titolo al documento
TRASCRIZIONE DELLA LETTERA
Cartolina postale italiana in franchigiacorrispondenza del R. Esercito
verificato per censura ospedale 031
I miei cordali saluti Al Basilli Giuseppae bacci tutti in Fiorenzuola darda
famillia saluti Palasiena
fralelli nonno Casa Galini
parenti cun Prov. di Piacenza
nieti padroniamici companini saluti lasposa che scrivein sieme colsuo marito
27 Febraio 1917Carissima mollie
rispondo la tua cara le-ttera che ho ricevutocontanto piacere e a
more nel sentirelo stato di tua salute
che ti trovi in perfettasalute coi nostri caribambini tanto ti poso
di guararti del mio statodi mia salute che stobene e non mi fa bi
sogno niente o tanto piaciere che sia venuto in licen il marito di quella
sposa che sta vecino a noiche poseranno dei bei giorin compagnia e presto spe
ro di venire anchionon mi restadi augurarti
SCHEDATURA DELLA LETTERA
Emittente: Luigi CantùDestinatario: Basilli Giuseppa (sua moglie)Data e luogo: 27 Febbraio 1917, Ospedale 031
Contesto storico generale: non presenti riferimentiContesto specifico: Luigi Cantù in servizio all’ospedale 031
Sintesi del contenuto: Cantù ringrazia la moglie della sua lettera e scrive in famiglia stiano tutti bene. Inoltre informa la moglie del suo buono stato di salute. Scrive anche di essere contento che il marito della sposa (probabilmente il fittabile) sia in licenza , infine scrive che di non vedere l'ora di tornare a casa.
Profilo sociale dell'emittente: Luigi Cantù evidenzia la sua bassa origine sociale (di professione faceva il bergamino, mungitore).
Profilo culturale : Cantù è analfabeta. Probabilmente per scrivere le lettere si faceva aiutare da un commilitone. Dalla lettera si capisce che la moglie, anche lei analfabeta, si faceva scrivere le lettere dalla mogli del fittabile, anch’essa appena alfabetizzata (“la sposa”).
Registro ed altri aspetti linguistici: il registro è informale-confidenziale, prevale la paratassi e l'uso ripetitivo della congiunzione “che”. Ci sono molte sgrammaticature e frequenti ripetizioni e non c'è l'uso di punteggiatura.
Funzione comunicativa prevalente: questa lettera ha funzione referenziale ed espressiva
Proposta di titolo al documento:
Lontano da casa
Fase 4: RIFLESSIONE COMUNE E APPROFONDIMENTI
• Esposizione in classe dei lavori di gruppo.
• Riflessione comune sulle varie tipologie di lettere, l’ambiente sociale, il registro linguistico, i contenuti significativi e l’ideologia dell’emittente rispetto alla guerra.
• Lettura di altre lettere, anche in inglese, come approfondimento.
LETTURE DI APPROFONDIMENTO
• Poesia The Soldier di R. BROOKE• Poesia Dulce et Decorum di W. OWEN• Un anno sull’Altipiano di E. LUSSU• Una storia (grafic novel) di JIPI• Chissà quando finirà questa guerra di A.
FRATTOLA e M. MASSARI• Ragazzi piacentini alla guerra del ’15 –’18
- Cata-logo didattico, a cura di A. RIVA• Scritture di guerra di R. BOLNER, G.
PEDERZOLLI e F. LAICH, Museo Storico Italiano della guerra in Trento, Rovereto.
• G.FRATTOLA, Sarai contento che io gridi viva la guerra e anche tu lo griderai con me, tesi di laurea, a.acc.2011-2012, Università di Pavia
Fase 5: LA GUERRA
ATTRAVERSO LE IMMAGINI• RICERCA E ANALISI DI FONTI
ICONOGRAFICHE IN RETE
I MANIFESTI.
LE FOTOGRAFIE
LE CARTOLINE
I GIORNALI
FASE 6: LE TRACCE DELLA GUERRA SUL TERRITORIO
• Ricerca di luoghi, monumenti, epigrafi, targhe
• Nella citta e nella provincia di Piacenza
PIACENZAPalazzo Gotico, Lapide ai caduti della Grande Guerra
La casa del mutilato (1938), progetto architetto Soressi. Concepita come sacrario commemorativo. Al piano terra avevano sede gli ambulatori e i locali per la distribuzione dei farmaci, al primo piano hanno tuttora sede gli uffici dell’Associazione Mutilati.
BORGONOVO VAL TIDONEMonumento ai caduti, Piazza della Rocca
Borgonovo Val Tidone, cimitero, lapidi di caduti della Grande Guerra
ROTTOFRENOMonumenti ai caduti
Rottofreno, cimitero, lapidi ai caduti della Grande Guerra
PIANELLO VAL TIDONEMonumenti ai caduti della Grande Guerra davanti al Municipio
SANTIMENTOCimitero, Viale della Memoria
AGAZZANO
Monumento ai caduti della Grande Guerra
SAN GIORGIOMonumento ai caduti della Grande Guerra
CARPANETO
Monumento ai caduti della Grande Guerra
Fase 7: LA SCRITTURA CREATIVA
Sulla base delle fasi precedenti progetto e ri-scrittura delle lettere
Fase 8: LE NOSTRE LETTERE O DIARI DI GUERRA
Nelle nostre lettere le informazioni della storia, delle vite e delle lettere ‘vere’ dei soldati sono state riscritte e reinterpretate attraverso la nostra creatività, ma sempre nel rispetto della verosimiglianza storica
di Jacopo Pozzi e Michele Mochi
Amore mio tornerò
Amore caro, stai tranquilla che sta guerra non è più tanto lunga anche se stare lontano da te
rende ogni istante più lungo e mi spezza il cuore. Non ho bisogno di niente se non di te e di un tuo bacio. L'operazione si prospetta difficile, ma io so che ce la farò e per questo prego Dio di salvarmi
da questa carneficina.
Sono sicuro che ritornerò da te per riabbracciarti un'altra volta e dirti che ti amo. Anche se non ci
sarò più, il mio amore per te continuerà a esistere come la mia anima continuerà a proteggerti come
le spine proteggono la rosa.
di Tommaso Cattivelli e Tommaso Checchini
UNA VITTORIA CON DISPIACERE
Tutti festeggiano per la vittoria del Piave e io anche con dolore gioisco. Anche gli ufficiali gioiscono ma loro non s'accorgono di persone morte o
malate che stanno male.
Con felicità t’informo che non devi preoccuparti e la felicità supera il
dolore.
Dio ci benedica tutti noi.
di Carolina Perotti, Alexandru Marciuc e Chiara Tinaburri
Una guerra rovina famiglie
E chissà se anche i miei ed i tuoi futuri figli potranno godere di quei bei momenti, da quello che si dice in giro doveva essere una cosa temporanea, fulminea, mentre
questa “bufera” sta durando più del previsto . Adesso che sta arrivando il Natale ogni momento che passa lo perdo nei pensieri sui miei cari bambini, mi
chiedo ogni minuto che passa cosa piacerebbe loro, quali desideri vorrebbero veder realizzati, certe volte, lontano
dagli spari, dai rimbombi che sembrano tuoni che vogliono spaccare la terra, provo a cercare una cosa
buona in tutto questo, ma è difficile trovarla. Ti saluto con tanto cuore in gola e con la voglia di scappare da questo inferno e ritornare nel nostro purgatorio, confrontato a questo possiamo anche
aggiungere nel nostro paradiso.
Il piombo nemico non lascia scampo a
nessuno
di Tommaso Tassi, Tiffany Testa e Sara Boeri
Sono al fuoco da più di due mesi. Ho perso la cognizione del tempo. Non ricordo più nemmeno il giorno in cui vi ho
lasciato. Fin dall’ alba si sentono suoni acuti, rimbombanti, forti, che sogno anche la notte.
Quanto vorrei poter essere adesso vicino ai miei genitori come quando ero bambino, ma questo è solo un sogno, un
desiderio irrealizzabile, perché questa notte, “la grande notte”, sarà quella decisiva: dovrò guidare i miei verso la
morte in prima linea, contro quel temuto “piombo nemico” che non lascia scampo a nessuno…
Se potessi consolare i miei cari direi loro di non pensare a me perché io non penso a niente: mangio e bevo e la mia vita
l’ho messa in mano a Dio e lui deciderà, ci penserà.
Di Matija Acamovic e Francesco Mingon
DIARIO DAL FRONTE NEMICO
Il fuoco nemico è fittissimo, l'artiglieria austriaca decima i miei compagni e ogni fuggitivo viene catturato e fucilato
dal plotone di esecuzione.
Le mitragliatrici austriache iniziano a sparare, il rumore della fucileria e del bombardamento è infernale, corriamo all'impazzata verso la nostra morte, i proiettili fischiano a
qualche centimetro dalla nostra testa, una scheggia di granata mi ammacca l'elmetto ma non mi ferisce.
Non si creda agli atti di coraggio dei soldati, non si dia retta ai giornali, sono tutte menzogne. Qui non si
combatte né con orgoglio né con ardore; qui si va al macello perché si teme la fucilazione.
Ci vuole ben altro per piegare un animo duro come
il mio
Di Lucia Mantovani e Margherita Moroni
Sarò pure un semplice soldato di trincea, ma senza i soldati come me, la guerra sarebbe persa; infatti gli ufficiali stanno
nelle retrovie, siamo noi che corriamo agguerriti verso i nemici!
Il più vecchio, Piero, trentadue anni, cinque figli, ha già la barba bianca come la neve, ma combatte con la stessa
tenacia di dieci soldati stranieri messi insieme.
L'unica cosa che mi ha turbato è che non possiamo camminare a testa alta da veri eroi, ma dobbiamo stare
chinati, perché i cecchini nemici sono sempre in agguato, pronti a farci saltare il cranio con una pallottola.
L'altro giorno ho ritrovato il mio compagno di università ed anche lui, come me, desidera cacciare i nemici, come i gatti
cacciano i luridi ratti.
Tra la morte la speranza vive
Di Gaia Serafini, Alice Balzarelli e Ilenia Belfanti
Vi penso continuamente, siete il mio unico desiderio, ciò per cui combatto, tornare da voi è il mio solo obiettivo e nonostante tutta la morte e la distruzione che porta questa maledetta
guerra, io sto bene e presto vi riabbraccerò, ne sono certo….
Non potrò mai cancellare dalla mia mente l'immagine dei suoi occhi, pieni di speranza nella vita, spegnersi e rigirarsi. La sua
voce, quel grido di aiuto di una maschera antigas che nessuno ha fatto in tempo a lanciargli per colpa di quella confusione di
terrore. Il gas ha vinto ancora, si è portato via mio padre, ma il ricordo nessuno me lo toglierà.
Porto la maschera sempre con me, la chiamo salvavita. Per me questa salva voi, perché voi siete la mia vita, il mio ossigeno.
La voglia di vivere arde in me e se Dio vorrà vincerà la morte.
Primavera
di Isabella Mastroianni e Simone Corsi
Vedere la natura che si risveglia mi fa tornare in mente quando tu stavi ancora germogliando nel mio ventre, quando stavo aspettando che tu nascessi. Quell’attesa era piena di pensieri
belli, ma anche di paura, e così è come mi sento ora, perché ho tanta speranza di
rivederti, ma ho anche tanta paura di perderti . Però in primavera c’è tanta speranza e per questo sono convinta che tu tornerai presto
Solo grazie a lui
di Alessandra Pellati e Greta Araldi
Si chiama Mario Tinelli, si è sacrificato al posto mio, gli sarò grato a vita, solo al pensiero di perderti sarei morto, senza
bisogno di essere ucciso.
Spero che tu mi amerai ancora quando tornerò da questo inferno e questo pensiero
mi aiuta perché la guerra distrugge le famiglie e non permetterò che distrugga anche la
nostra
….Le giornate al fronte trascorrono in un’ attesa snervante senza sapere se tu ucciderai
il nemico o il nemico ucciderà te.
Torno a casa sano e salvo
di Riccardo Botti e Tommaso Zanelli
I tuoi figli stanno bene e chiedono sempre di te.
Io provo a dirgli che tu stai bene ma non so se loro ci credono perché non sono
stupidi e vedono che io che sono preoccupata.
Cerca di non fare il coraggioso ma cerca di pensare a tutti noi che vogliamo
rivedere te, non fare l'eroe pensa a me e ai tuoi figli
Diario di Alessandro Baggio
Di Caterina Cattadori e Wen Lan Ye
Questa crudele guerra mi sta logorando sia fisicamente che emotivamente.
Era l'attimo in cui la mia vita rischiava di arrivare al capolinea, era il ricordo del terrore che riempiva il volto dei miei compagni mentre venivano colpiti dalle armi nemiche, insieme al ricordo del proiettile che mi ha
trafitto la spalla.
Mi guardo intorno e vedo ovunque il dolore e la sofferenza lasciata da questa crudele guerra, che ci
tiene prigionieri da due anni in questa terra lontana da casa.
Ormai vedo solo umani ma non l'umanità, per noi ogni giorno potrebbe essere l'ultimo, siamo come pedine su
una scacchiera, ogni mossa è rischiosa.
La paura mi sta consumando, mi sta distruggendo.
La vita e la morte sono come il giorno e la notte, si alternano, un giorno vivi e l'altro rischi di morire
Uno specchio nella terra di nessuno
Di Leonardo Aurora,
Lorenzo Morchia,
Emanuele Chiapparoli
Sorvolando “la terra di nessuno” ho notato che le condizioni dei due lati erano molto simili. Entrambe le
trincee erano come dei lunghi corridoi scoperti, alti poco più di un metro, per cui i soldati dovevano camminare
accovacciati. Mi sono stupito tanto di vedere i nostri nemici compiere le stesse azioni quotidiane che anche noi
compiamo, non so il perché ma questo fatto mi ha colpito molto.
Forse mi ero stupito così tanto perché immaginavo i nostri nemici diversi, me li avevano descritti come gli impiccatori
del Popolo Italiano, come se fossero dei mostri.Nei loro sporchi e stanchi volti vedo la loro desolazione e paura . Sento le loro preghiere che giungono in alto nei cieli. Mi è sembrato come se ci fosse stato uno specchio
nella “terra di nessuno” e io ci stavo volando sopra.Così come le agguerrite api muoiono dopo aver punto una volta soltanto, allo stesso modo le illusioni dei nostri ideali
muoiono in noi.
La guerra uccide gli uomini
ma non i loro sentimenti
Di Virginia Campitiello, Oumaima El Haroui
Quello che Dio mi ha prescritto sarà, volendolo o non volendolo.
Per l‘Italia ogni figlio è pronto a morire!
Tornerò cara Anna, vedrai! Tornerò vittorioso, il caro Giovanni verrà dal tuo rispettosissimo padre, fiero di aver combatutto e di essere
sopravvisuto.
Tu mi hai chiesto di raccontarti com’è la vita qui, ma non credo ci sia molto da raccontare e se
aggiungessi altre notizie potrebbero non arrivarti mai.
Rimangono lacrime versate, cuori infranti, felicità momentanea, tristezza, rabbia.
Cara Anna, qui le persone provano tutto sulla propria pelle.
Fase 9: Prove di lettura a Palazzo Farnese
Lo specchio della terra di nessuno
Diario di Alessandro Baggio
Tra la morte e la speranza vive
Una vittoria con dispiacere Solo grazie a lui
Torna a casa sano e salvo Primavera
Fase 10: LETTURE NELLA CASERMA DEL 2° REGGIMENTO GENIO PONTIERI DI PIACENZA
Tra la morte la speranza vive
Una vittoria con dispiacere
Torna a casa sano e salvo
Primavera
LETTURE ALLA CASA DEL MUTILATOAssociazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra
- Sezione Piacenza
I PROTAGONISTII Scientifico A anno scolastico 2013 - 2014
Acamovic MatijaAraldi Greta
Aurora LeonardoBalzarelli AliceBelfanti Ilenia
Boeri SaraBotti Riccardo
Campitiello VirginiaCattadori CaterinaCattivelli TommasoChecchini Tommaso
Chiapparoli EmanueleCorsi Simone
El Haroui OumaimaMantovani Lucia
Marciuc AlexandruMastroianni IsabellaMingon Francesco
Mochi MicheleMorchia Lorenzo
Moroni MargheritaPellati AlessandraPerotti Carolina
Pozzi JacopoSerafini Gaia
Tassi Tommaso Samuele
Testa TiffanyTinaburri Chiara
Ye Wen LanZanelli Tommaso
ECCOCI…
• Docente referente del progetto: professoressa Veneziani Manuela (italiano)
• Archivista: dottoressa Anna Riva (Archivio di Stato di Piacenza)
• Altri docenti: professoressa Mariella Marzani (inglese)
• Coordinamento Ppt: alunno Lorenzo Morchia
RINGRAZIAMO PER LA COLLABORAZIONE:
• Il dirigente scolastico prof. Maurizio Sartini• Il prof. Franco Marzaroli e l’orchestra del
Liceo Gioia• Il dott. Vincenzo Latronico dell’Archivio di
Stato di Piacenza• Il comandante colonnello Rocco Capuano,
il colonnello Massimo Moreni, l’intero 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza
• Il signor Angelmario Rebecchi presidente dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra - Sezione Piacenza
• Lo studente Enea Colombi (III sc D) riprese audio-video)
• E. LUSSU, Un anno sull’Altipiano
• JIPI, Una storia
• R. BROOKE, The Soldier• W. OWEN, Dulce et Decorum• A. FRATTOLA e M. MASSARI, Chissà quando finirà questa
guerra
• Ragazzi piacentini alla guerra del ’15 –’18 - Cata-logo didattico, a cura di A. RIVA
• G. FRATTOLA, Sarai contento che io gridi viva la guerra e anche tu lo griderai con me, tesi di laurea Università di Pavia
• R. BOLNER, G. PEDERZOLLI e F. LAICH, Scritture di guerra, Museo Storico Italiano della guerra in Trento, Rovereto
• MARIO ISNENGHI, Operai e contadini nella Grande Guerra• GIOVANNA PROCACCI, Soldati e prigionieri italiani nella prima
guerra mondiale• MARIO ISNENGHI, Le guerre degli italiani• LEO SPITZER, Lettere di prigionieri di guerra italiani (1915-1918)
BIBLIOGRAFIA
SITOGRAFIAhttp://www.treccani.it/enciclopedia/prima-guerra-mondiale
Documentario La grande guerra di Piero Angela
La prima guerra mondiale combattuta con armi moderne
http://www.youtube.it/watch?v=UqObd3Zvyc0
www.cimeetrincee.it
www.primaguerramondiale.it
www.cadutigrandeguerra.it
www.monumentigrandeguerra.it
www.cadutigrandeguerra.it
www.monumentigrandeguerra.it