Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER...
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Università degli Studi di Perugia
Facoltà di IngegneriaCORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL
TERRITORIO
TESI DI LAUREA“Piani Energetici e Ambientali Comunali:
definizione dei criteri per la scelta degli interventi”
LAUREANDO: Antonio RandazzoLAUREANDO: Antonio Randazzo
RELATORE: Prof. Francesco AsdrubaliRELATORE: Prof. Francesco Asdrubali
Anno Accademico 2001-2002Anno Accademico 2001-2002
La pianificazione energetica
Fornisce criteri ed indirizzi per affrontareFornisce criteri ed indirizzi per affrontare I problemi dell'approvvigionamento energetico e dell'uso I problemi dell'approvvigionamento energetico e dell'uso
razionale dell'energiarazionale dell'energia Le questioni legate ad uno sviluppo sostenibileLe questioni legate ad uno sviluppo sostenibile Le interrelazioni con l’ambienteLe interrelazioni con l’ambiente Le interrelazione con gli aspetti economici e socialiLe interrelazione con gli aspetti economici e sociali
Il ruolo degli enti locali
Conferenza di Rio de Janeiro su Ambiente e Conferenza di Rio de Janeiro su Ambiente e Sviluppo (1992) Sviluppo (1992) Agenda 21 LocaleAgenda 21 Locale
Quinto programma di azione ambientale Quinto programma di azione ambientale dell’Unione Europeadell’Unione Europea
I processi energetici interessano l’ambiente e il territorio I processi energetici interessano l’ambiente e il territorio coinvolgendo anche il livello localecoinvolgendo anche il livello locale
Il ruolo degli enti locali nella pianificazione energetica e Il ruolo degli enti locali nella pianificazione energetica e ambientale è stato riconosciuto a livello internazionale:ambientale è stato riconosciuto a livello internazionale:
Conferenza di Rio de Janeiro su Ambiente e Sviluppo (1992)
Agenda 21 Locale““Ogni autorità locale deve dialogare con i propri Ogni autorità locale deve dialogare con i propri cittadini, le organizzazioni locali e le imprese private e cittadini, le organizzazioni locali e le imprese private e adottare infine un’Agenda 21 Locale” (cap. 28)adottare infine un’Agenda 21 Locale” (cap. 28)
Le autorità locali sono riconosciute come le più vicine:Le autorità locali sono riconosciute come le più vicine: Ai problemiAi problemi Alla popolazioneAlla popolazione Alle possibili soluzioniAlle possibili soluzioni
Carta di AalborgCampagna Europea Città Sostenibili
(1994) Ha contribuito a promuovere un network Ha contribuito a promuovere un network
crescente di città coinvolte in Agenda 21Lcrescente di città coinvolte in Agenda 21L
Agenda 21 Comune di Perugia
Il Comune di Perugia ha avviato il Programma Agenda 21 e ha Il Comune di Perugia ha avviato il Programma Agenda 21 e ha aderito alla Carta di Aalborg e al Coordinamento Agende 21 aderito alla Carta di Aalborg e al Coordinamento Agende 21 Locali italianeLocali italiane
Nel giugno 2000 il consiglio Comunale ha approvato la Nel giugno 2000 il consiglio Comunale ha approvato la sottoscrizione all'impegno per la realizzazione dell'Agenda 21 sottoscrizione all'impegno per la realizzazione dell'Agenda 21 locale locale
Nel marzo del 2001 si è svolto il convegno di "Apertura Forum".Nel marzo del 2001 si è svolto il convegno di "Apertura Forum". I lavori sono iniziati nel gennaio del 2002 e registrano l'adesione I lavori sono iniziati nel gennaio del 2002 e registrano l'adesione
e la partecipazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale – e la partecipazione del Dipartimento di Ingegneria Industriale – Sezione di Fisica TecnicaSezione di Fisica Tecnica al Forum e ai Gruppi Tematici al Forum e ai Gruppi Tematici
Recentemente è stato prodotto il Patto Istitutivo del Forum Recentemente è stato prodotto il Patto Istitutivo del Forum CivicoCivico
Legge 10/91
l’art. 5, comma 5 della Legge afferma che l’art. 5, comma 5 della Legge afferma che “I Piani “I Piani Regolatori Generali (PRG) dei comuni con popolazione superiore a Regolatori Generali (PRG) dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti devono prevedere uno specifico piano a livello 50.000 abitanti devono prevedere uno specifico piano a livello comunale relativo all’uso delle fonti rinnovabili di energia”comunale relativo all’uso delle fonti rinnovabili di energia”
La legge stabilisce cosa debba intendersi per fonte La legge stabilisce cosa debba intendersi per fonte rinnovabile di energia o assimilata nell’art.1 comma 3:rinnovabile di energia o assimilata nell’art.1 comma 3: “…Sono “…Sono considerate altresì fonti di energia assimilate alle fonti rinnovabili di considerate altresì fonti di energia assimilate alle fonti rinnovabili di energia: la cogenerazione,… il calore recuperabile nei fumi di energia: la cogenerazione,… il calore recuperabile nei fumi di scarico e da impianti termici, da impianti elettrici e da processi scarico e da impianti termici, da impianti elettrici e da processi industriali, nonché le altre forme di energia recuperabile in processi, industriali, nonché le altre forme di energia recuperabile in processi, in impianti e in prodotti ivi compresi i risparmi di energia conseguibili in impianti e in prodotti ivi compresi i risparmi di energia conseguibili nella climatizzazione e nell’illuminazione degli edifici con interventi nella climatizzazione e nell’illuminazione degli edifici con interventi sull’involucro edilizio e sugli impianti”sull’involucro edilizio e sugli impianti”
Relazioni energia-ambiente
Nelle attività di pianificazione energetica non si può non tenere Nelle attività di pianificazione energetica non si può non tenere conto anche dei risvolti di carattere ambientale correlati con tutti i conto anche dei risvolti di carattere ambientale correlati con tutti i processi di trasformazione energetica. I risvolti ambientali processi di trasformazione energetica. I risvolti ambientali interessano:interessano:
le emissioni inquinanti in atmosfera e nei corsi d’acquale emissioni inquinanti in atmosfera e nei corsi d’acqua le emissioni acustichele emissioni acustiche l’inquinamento elettromagneticol’inquinamento elettromagnetico gli impatti visivigli impatti visivi la modifica dell’habitat floro-faunisticola modifica dell’habitat floro-faunistico lo smaltimento dei rifiutilo smaltimento dei rifiuti
Il Governo ha previsto che (entro il 31 dicembre 1999) devono essere Il Governo ha previsto che (entro il 31 dicembre 1999) devono essere inseriti nei piani energetici regionali e comunali, previsti dall’art.5 della inseriti nei piani energetici regionali e comunali, previsti dall’art.5 della legge n.10/91, anche bilanci e scenari di emissioni climalteranti che legge n.10/91, anche bilanci e scenari di emissioni climalteranti che riflettano concreti impegni per la loro riduzione.riflettano concreti impegni per la loro riduzione.
Il Piano Energetico e Ambientale del Comune di Perugia
Il Comune di Perugia, nel dicembre 2000, ha affidato al Il Comune di Perugia, nel dicembre 2000, ha affidato al Dipartimento di Ingegneria Industriale la redazione del Piano Dipartimento di Ingegneria Industriale la redazione del Piano Energetico e Ambientale Comunale.Energetico e Ambientale Comunale.
Il percorso è stato suddiviso in tre fasi:Il percorso è stato suddiviso in tre fasi: La prima fase è costituita dalla redazione del La prima fase è costituita dalla redazione del Piano Operativo di Piano Operativo di
Dettaglio, Dettaglio, contenente le indicazioni per la realizzazione delle contenente le indicazioni per la realizzazione delle successive due fasi. successive due fasi.
La seconda fase è costituita dal La seconda fase è costituita dal Piano PreliminarePiano Preliminare. In questa . In questa fase viene effettuata una ricognizione dei dati disponibili e sulla fase viene effettuata una ricognizione dei dati disponibili e sulla base di questi sono fornite indicazioni relative alla situazione base di questi sono fornite indicazioni relative alla situazione energetica ed ambientale del territorio comunale.energetica ed ambientale del territorio comunale.
L’ultima fase consiste nella redazione del L’ultima fase consiste nella redazione del Piano DefinitivoPiano Definitivo. .
Scopo
Individuazione dei possibili interventi per Individuazione dei possibili interventi per attuare una corretta ed efficace attuare una corretta ed efficace pianificazione energetica e ambientalepianificazione energetica e ambientale
Valutazione degli interventi individuatiValutazione degli interventi individuati
Informazioni di partenza
Esame della legislazione vigenteEsame della legislazione vigente Studio di esperienze significativeStudio di esperienze significative Piano PreliminarePiano Preliminare
Piano Preliminare
Profilo dell’area di studio dal punto di vistaProfilo dell’area di studio dal punto di vista •fisicofisico•socio-economicosocio-economico•climatologicoclimatologico
Analisi dello stato ambientale nalisi dello stato ambientale •acquaacqua•ariaaria•rumorerumore•campi elettromagneticicampi elettromagnetici•suolosuolo
Analisi dei consumi energetici comunaliAnalisi dei consumi energetici comunali •per settoriper settori•per fontiper fonti•per usi finaliper usi finali
Valutazione delle emissioni in atmosferaValutazione delle emissioni in atmosfera
Stima dei consumi energetici e delle emissioniStima dei consumi energetici e delle emissioni
Valutazione del potenziale energetico rinnovabileValutazione del potenziale energetico rinnovabile
•totalitotali•per settoriper settori
•breve termine: anno 2005breve termine: anno 2005•medio termine: anno 2010medio termine: anno 2010
Consumi energetici
Andamento dei consumi totali di Andamento dei consumi totali di energia per settori nel Comune di energia per settori nel Comune di Perugia e media percentuale nel Perugia e media percentuale nel periodo 1995-1999periodo 1995-1999
2%
11%
47%
29%
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
1995 1996 1997 1998 1999 Media
tep
Agricoltura Industria Terziario Trasporti Residenziale
Consumi energetici
Andamento dei consumi totali di Andamento dei consumi totali di energia per fonti nel Comune di energia per fonti nel Comune di Perugia e media percentuale del Perugia e media percentuale del periodo 1995-1999periodo 1995-1999
31%
14%
54%
1%0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
1995 1996 1997 1998 1999 Media
tep
Metano En.Elettrica Deriv.Petrolio Legna
Elenco indicatori energetici Consumi energetici unitariConsumi energetici unitari
Consumi energetici finali pro-capite (tep/ab)Consumi energetici finali pro-capite (tep/ab) Consumi elettrici finali pro-capite (tep/ab)Consumi elettrici finali pro-capite (tep/ab) Consumi energetici finali per kmq (tep/kmq)Consumi energetici finali per kmq (tep/kmq) Consumo energetico per abitazione occupata (tep/abitazione)Consumo energetico per abitazione occupata (tep/abitazione) Consumo elettrico per abitazione occupata (tep/abitazione)Consumo elettrico per abitazione occupata (tep/abitazione) Consumo energetico per mConsumo energetico per m22 di abitazione occupata (tep/m di abitazione occupata (tep/m22)) Consumo elettrico per mConsumo elettrico per m22 di abitazione occupata (tep/m di abitazione occupata (tep/m22)) Consumo unitario di benzina per auto equivalente (tep/veicolo)Consumo unitario di benzina per auto equivalente (tep/veicolo) Consumo unitario di gasolio per auto equivalente (tep/veicolo)Consumo unitario di gasolio per auto equivalente (tep/veicolo) Consumo energetico per addetto nell'industria (tep/addetto)Consumo energetico per addetto nell'industria (tep/addetto) Consumo elettrico per addetto nell'industria (tep/addetto)Consumo elettrico per addetto nell'industria (tep/addetto) Consumo energetico per addetto nel terziario (tep/addetto)Consumo energetico per addetto nel terziario (tep/addetto) Consumo elettrico per addetto nel terziario (tep/addetto)Consumo elettrico per addetto nel terziario (tep/addetto)
Intensità energeticheIntensità energetiche Intensità energetica finale del PIL (tep/£ 1990)Intensità energetica finale del PIL (tep/£ 1990) Intensità elettrica del PIL (tep/£ 1990)Intensità elettrica del PIL (tep/£ 1990) Intensità energetica del residenziale rispetto ai consumi privati delle famiglie (tep/£ 1990)Intensità energetica del residenziale rispetto ai consumi privati delle famiglie (tep/£ 1990) Intensità elettrica del residenziale rispetto ai consumi privati delle famiglie (tep/£ 1990)Intensità elettrica del residenziale rispetto ai consumi privati delle famiglie (tep/£ 1990) Intensità energetica dell'Industria rispetto al Valore Aggiunto (tep/£ 1990)Intensità energetica dell'Industria rispetto al Valore Aggiunto (tep/£ 1990) Intensità elettrica dell'Industria rispetto al Valore Aggiunto (tep/£ 1990)Intensità elettrica dell'Industria rispetto al Valore Aggiunto (tep/£ 1990) Intensità energetica del terziario rispetto al Valore Aggiunto (tep/£ 1990)Intensità energetica del terziario rispetto al Valore Aggiunto (tep/£ 1990) Intensità elettrica del terziario rispetto al Valore Aggiunto (tep/£ 1990)Intensità elettrica del terziario rispetto al Valore Aggiunto (tep/£ 1990)
Intensità energetica ed elettrica
Andamento dell'intensità energetica Andamento dell'intensità energetica finale del PIL e dell'intensità finale del PIL e dell'intensità elettrica del PIL nel periodo 1995-elettrica del PIL nel periodo 1995-19991999
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
1995 1996 1997 1998 1999 anno
tep/miliardi £ 1990
Int energetica PIL Int elettrica PIL
Consumi pro-capite
Consumi energetici ed elettrici per Consumi energetici ed elettrici per abitante nel Comune di Perugiaabitante nel Comune di Perugia
1,7
1,75
1,8
1,85
1,9
1,95
2
1995 1996 1997 1998 1999 anno
tep/ab
2900
2950
3000
3050
3100
3150
3200
3250
3300
3350
kWh/ab
Cons.Energ. Pro-capite Cons.Elettr. Pro-capite
Emissioni CO2
Emissioni totali, associate all’uso Emissioni totali, associate all’uso finale di energia nel territorio finale di energia nel territorio comunalecomunale
100000
200000
300000
400000
500000
600000
700000
800000
1996 1997 1998 1999
Emissioni (ton di CO2 equivalente)
Residenziale
Trasporti
Terziario
Industria e artigianato
Smaltimento RU
TOTALE
Quadro complessivo dell’area di studio territorio con una discreta qualità ambientaleterritorio con una discreta qualità ambientale alcune situazioni di criticità soprattutto per quanto alcune situazioni di criticità soprattutto per quanto
riguarda qualità dell’aria e rumore riguarda qualità dell’aria e rumore territorio con consumi pro-capite bassi e settori più territorio con consumi pro-capite bassi e settori più
energivori di altrienergivori di altri crescita dei consumi elettrici e di metano nel crescita dei consumi elettrici e di metano nel
residenzialeresidenziale elevati consumi specifici elettrici nel terziarioelevati consumi specifici elettrici nel terziario notevoli consumi di gasolio nel settore dei trasportinotevoli consumi di gasolio nel settore dei trasporti
Scenari futuri - consumi
Andamento dei consumi totali di Andamento dei consumi totali di energia al 2010 nel Comune di energia al 2010 nel Comune di PerugiaPerugia
250000
270000
290000
310000
330000
350000
370000
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
tep
Scenari futuri
Andamento e ripartizione Andamento e ripartizione percentuale per settori nel Comune percentuale per settori nel Comune di Perugia: valori attuali e previsti di Perugia: valori attuali e previsti per i 2005 e il 2010per i 2005 e il 2010
<1%1%1%
12%12%11% 10%10%11%
48%47%
46%
30%30%30%
0
20000
40000
60000
80000
100000
120000
140000
160000
180000
1999 2005 2010
tep
Agricoltura Industria Terziario Trasporti Residenziale
1%1%1%
51%52%
53%
34%33%
32%
14%14%14%
0
20000
40000
60000
80000
100000
120000
140000
160000
180000
200000
1999 2005 2010
tep
Legna Der.Petrolio Metano En.elettrica
Scenari futuri
Andamento e ripartizione Andamento e ripartizione percentuale per fonti dei consumi percentuale per fonti dei consumi totali di energia nel Comune di totali di energia nel Comune di Perugia: valori attuali e valori Perugia: valori attuali e valori previsti per il 2005 e il 2010previsti per il 2005 e il 2010
Scenari futuri - emissioni
Emissioni in atmosfera nel Comune di Perugia al 2005 e 2010, per settori e totali, in tonnellate di CO2 equivalente
Settore 1999 2005 2010
Residenziale 173.164 188.062 194.678
Trasporti 438.270 488.429 504.998
Terziario 38.611 39.170 39.347
Industria e Artigianato + Agricoltura
59.295 67.252 69.756
Smaltimento rifiuti 49.659 60.209 72.294
TOTALE 758.999 843.122 881.073
Valutazione del potenziale energetico rinnovabile Potenziale Energetico (MWh/anno)Potenziale Energetico (MWh/anno) Eolico Eolico 80000 80000 Solare Termico Solare Termico 40000 40000 Fotovoltaico Fotovoltaico 13001300 Idroelettrico Idroelettrico 62506250 Cogenerazione Cogenerazione 38000 38000 Biomasse Biomasse 41200 41200 Rifiuti Solidi Urbani Rifiuti Solidi Urbani 13140 13140 TOTALE TOTALE 219890219890
Le schede di intervento
Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e assimilate;Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e assimilate; Interventi nel settore dei trasporti;Interventi nel settore dei trasporti; Risparmio energetico;Risparmio energetico; Aspetti amministrativo-gestionali;Aspetti amministrativo-gestionali; Interventi di risparmio energetico del Comune di Perugia e Interventi di risparmio energetico del Comune di Perugia e
delle società di servizi collegate.delle società di servizi collegate.
La fase di redazione delle schede tecniche si è sviluppata La fase di redazione delle schede tecniche si è sviluppata attraverso l’individuazione di numerosi temi, suddivisi in attraverso l’individuazione di numerosi temi, suddivisi in cinque diversi gruppi riguardanti i seguenti settori:cinque diversi gruppi riguardanti i seguenti settori:
Elenco schedeSCHEDE SETTORE FONTI RINNOVABILI
A1) Energia eolicaA1) Energia eolica A2) Energia solare termicaA2) Energia solare termica A3) Energia solare fotovoltaicaA3) Energia solare fotovoltaica A4) Energia idroelettricaA4) Energia idroelettrica A5) CogenerazioneA5) Cogenerazione A6) Energia dalle biomasseA6) Energia dalle biomasse A7) Energia da RSU (Rifiuti solidi urbani)A7) Energia da RSU (Rifiuti solidi urbani)
Elenco schede SCHEDE SETTORE TRASPORTI B1) Interventi infrastrutturali, gestionali e amministrativiB1) Interventi infrastrutturali, gestionali e amministrativi
B1.a) Pianificazione del trafficoB1.a) Pianificazione del traffico B1.b) Infrastrutture di trasporto B1.b) Infrastrutture di trasporto B1.c) Sistemi per la gestione del traffico urbano: SITU B1.c) Sistemi per la gestione del traffico urbano: SITU B1.d) Interventi di limitazione del trafficoB1.d) Interventi di limitazione del traffico B1.e) Incentivi per la trasformazione del parco automobilisticoB1.e) Incentivi per la trasformazione del parco automobilistico B1.f) mobility managementB1.f) mobility management
B2) Mobilità alternativaB2) Mobilità alternativa B2.a) MinimetròB2.a) Minimetrò B2.b) FF.SS e F.C.U.B2.b) FF.SS e F.C.U. B2.c) Ascensori e scale mobiliB2.c) Ascensori e scale mobili
B3) Impiego di combustibili alternativiB3) Impiego di combustibili alternativi B3.a) BiodieselB3.a) Biodiesel B3.b) BioetanoloB3.b) Bioetanolo B3.c) MetanoB3.c) Metano B3.d) Gasolio biancoB3.d) Gasolio bianco
B4) Sistemi di trazione alternativiB4) Sistemi di trazione alternativi B4.a) Motori elettriciB4.a) Motori elettrici B4.b) Motori ibridiB4.b) Motori ibridi B4.c) Celle a combustibileB4.c) Celle a combustibile B4.d) Motori ad aria compressaB4.d) Motori ad aria compressa
B5) Mobilità condivisaB5) Mobilità condivisa B5.a) Car sharingB5.a) Car sharing B5.b) Car poolingB5.b) Car pooling B5.c) altri interventi (road pricing, taxi collettivi, orari differenziati della città, ecc.)B5.c) altri interventi (road pricing, taxi collettivi, orari differenziati della città, ecc.)
Elenco schede SCHEDE SETTORE RISPARMIO ENERGETICO
C1) Certificazione energetica e ambientaleC1) Certificazione energetica e ambientale C1.a) Certificazione energetica degli edificiC1.a) Certificazione energetica degli edifici C1.b) Certificazione ambientale di siti produttivi (EMAS)C1.b) Certificazione ambientale di siti produttivi (EMAS)
C2) Edilizia bioclimaticaC2) Edilizia bioclimatica C2.a) BioarchitetturaC2.a) Bioarchitettura C2.b) Tetti verdi C2.b) Tetti verdi
C3) Sistemi di captazione e sfruttamento delle fonti rinnovabiliC3) Sistemi di captazione e sfruttamento delle fonti rinnovabili C3.a) solare termicoC3.a) solare termico C3.b) solare fotovoltaicoC3.b) solare fotovoltaico C3.c) sistemi passivi C3.c) sistemi passivi
C4) Interventi sull’involucroC4) Interventi sull’involucro C4.a) Isolamento termico: materiali trasparentiC4.a) Isolamento termico: materiali trasparenti C4.b) Isolamento termico: materiali opachiC4.b) Isolamento termico: materiali opachi
C5) Impiego di tecnologie ad alta efficienzaC5) Impiego di tecnologie ad alta efficienza C5.a) illuminazioneC5.a) illuminazione C5.b) caldaieC5.b) caldaie C5.c) pompe di caloreC5.c) pompe di calore C5.d) apparecchiature (elettrodomestici, macchine per ufficio)C5.d) apparecchiature (elettrodomestici, macchine per ufficio)
Elenco schede SETTORE ASPETTI AMMINISTRATIVO-GESTIONALI
D1) Regolamento edilizioD1) Regolamento edilizio D2) Agenzia Comunale Per l’EnergiaD2) Agenzia Comunale Per l’Energia D3) Telelavoro, teleserviziD3) Telelavoro, teleservizi D4) Pianificazione urbanistica e territorialeD4) Pianificazione urbanistica e territoriale D5) Agenda 21 localeD5) Agenda 21 locale D6) Normative in materia di energia e ambienteD6) Normative in materia di energia e ambiente D7) Forestazione UrbanaD7) Forestazione Urbana
Elenco schedeINTERVENTI DI RISPARMIO ENERGETICO DEL COMUNE DI PERUGIA E DELLE SOCIETA’ DI SERVIZI COLLEGATE
E1) Illuminazione pubblica E1) Illuminazione pubblica E2) Altri interventi di risparmio energeticoE2) Altri interventi di risparmio energetico E3) Interventi delle società di serviziE3) Interventi delle società di servizi
Struttura schede
STATO DELL’ARTESTATO DELL’ARTE PROSPETTIVE DI SVILUPPOPROSPETTIVE DI SVILUPPO RISVOLTI ENERGETICI, AMBIENTALI E RISVOLTI ENERGETICI, AMBIENTALI E
SOCIO-ECONOMICISOCIO-ECONOMICI ATTUABILITA’ NEL TERRITORIO ATTUABILITA’ NEL TERRITORIO
COMUNALECOMUNALE NOTENOTE
Esempio di scheda tecnica
Esempio di scheda tecnica
STATO DELL’ARTE
Viene descritta la situazione attuale in merito Viene descritta la situazione attuale in merito al settore analizzato. Sono analizzati gli al settore analizzato. Sono analizzati gli attuali sistemi, le moderne tecnologie attuali sistemi, le moderne tecnologie utilizzate, i diversi macchinari presenti sul utilizzate, i diversi macchinari presenti sul mercato e le loro prestazioni. mercato e le loro prestazioni.
Sono elencati i riferimenti normativi attuali più Sono elencati i riferimenti normativi attuali più importanti e gli eventuali incentivi e limitazioni importanti e gli eventuali incentivi e limitazioni presenti.presenti.
PROSPETTIVE DI SVILUPPO
Si analizzano le previsioni di sviluppo ed i Si analizzano le previsioni di sviluppo ed i possibili scenari futuri nel breve, medio e possibili scenari futuri nel breve, medio e lungo termine tenendo conto anche degli lungo termine tenendo conto anche degli obiettivi di sviluppo del mercato e delle obiettivi di sviluppo del mercato e delle incentivazioni e dei vincoli esistenti.incentivazioni e dei vincoli esistenti.
RISVOLTI ENERGETICI, AMBIENTALI E SOCIO-ECONOMICI Sono riportati i possibili risvolti in termini di risparmio Sono riportati i possibili risvolti in termini di risparmio
energetico. Si analizzano le differenze in termini di energetico. Si analizzano le differenze in termini di consumi di energia (elettrica, termica, meccanica) dei consumi di energia (elettrica, termica, meccanica) dei sistemi tradizionali e innovativi.sistemi tradizionali e innovativi.
Vengono considerati i vantaggi che si possono Vengono considerati i vantaggi che si possono riscontrare dal punto di vista ambientale oppure i riscontrare dal punto di vista ambientale oppure i possibili impatti negativi.possibili impatti negativi.
Sono analizzati i risvolti economici.Sono analizzati i risvolti economici. Vengono analizzati i risvolti sociali che l’intervento Vengono analizzati i risvolti sociali che l’intervento
può apportare (vivibilità, occupazione)può apportare (vivibilità, occupazione)
RISVOLTI ENERGETICI, AMBIENTALI E SOCIO-ECONOMICI
Aspetto energetico (kWh risparmiati – Aspetto energetico (kWh risparmiati – consumati)consumati)
Aspetto ambientale (emissioni di COAspetto ambientale (emissioni di CO2 2
evitate – prodotte)evitate – prodotte) Aspetto economico (investimento Aspetto economico (investimento
iniziale, tempo di ritorno)iniziale, tempo di ritorno)
Aspetti più significativi
ATTUABILITA’ NEL TERRITORIO COMUNALE
Si analizza lo stato, in ambito comunale, delle Si analizza lo stato, in ambito comunale, delle tecnologie o dei sistemi presi in tecnologie o dei sistemi presi in considerazione e si esaminano eventuali considerazione e si esaminano eventuali iniziative o esperienze effettuate con i relativi iniziative o esperienze effettuate con i relativi risvolti energetici e ambientali.risvolti energetici e ambientali.
In questa sezione si individuano le In questa sezione si individuano le potenzialità e la possibilità di sviluppo in potenzialità e la possibilità di sviluppo in ambito locale.ambito locale.
NOTE
Si citano le fonti bibliografiche e le schede Si citano le fonti bibliografiche e le schede tecniche collegate alle quali si rimanda per tecniche collegate alle quali si rimanda per ulteriori approfondimenti e si riportano le date ulteriori approfondimenti e si riportano le date degli aggiornamenti effettuati.degli aggiornamenti effettuati.
Risultati generali
Alcuni interventi possono portare a quote elevate di Alcuni interventi possono portare a quote elevate di risparmio energetico.risparmio energetico.
Molti interventi forniscono vantaggi in termini di minori Molti interventi forniscono vantaggi in termini di minori emissioni inquinanti, ma alcuni di questi prevedono al emissioni inquinanti, ma alcuni di questi prevedono al contempo altri impatti negativicontempo altri impatti negativi..
Alcuni interventi, dal punto di vista economico, risultano Alcuni interventi, dal punto di vista economico, risultano convenienti anche in assenza di agevolazioni, altri invece convenienti anche in assenza di agevolazioni, altri invece richiedono un tempo di ritorno molto lungo se non richiedono un tempo di ritorno molto lungo se non addirittura superiore alla durata utile del sistema.addirittura superiore alla durata utile del sistema.
Alcuni interventi non risultano proponibili per il territorio Alcuni interventi non risultano proponibili per il territorio comunale a causa della non raggiunta maturità tecnica o comunale a causa della non raggiunta maturità tecnica o commerciale.commerciale.
Alcuni interventi esaminati possono presentare sviluppi positivi e Alcuni interventi esaminati possono presentare sviluppi positivi e più o meno adattabili all’interno del territorio comunalepiù o meno adattabili all’interno del territorio comunale
Matrice – scopo
riassumere le caratteristiche di ogni riassumere le caratteristiche di ogni interventointervento
possibilità di valutare le singole azioni possibilità di valutare le singole azioni sotto diversi aspettisotto diversi aspetti
consente di generare una graduatoria consente di generare una graduatoria delle possibili decisionidelle possibili decisioni
Elenco indicatori
INDICATORE A INDICATORE A - ATTUABILITA’ NEL TERRITORIO COMUNALE, ASPETTO TEMPORALE- ATTUABILITA’ NEL TERRITORIO COMUNALE, ASPETTO TEMPORALE
INDICATORE B INDICATORE B - ATTUABILITA’ NEL TERRITORIO COMUNALE, ASPETTO TERRITORIALE- ATTUABILITA’ NEL TERRITORIO COMUNALE, ASPETTO TERRITORIALE
INDICATORE C INDICATORE C - PROSPETTIVE DI SVILUPPO, TECNOLOGIA- PROSPETTIVE DI SVILUPPO, TECNOLOGIA
INDICATORE D INDICATORE D - PROSPETTIVE DI SVILUPPO, INCENTIVI E FINANZIAMENTI- PROSPETTIVE DI SVILUPPO, INCENTIVI E FINANZIAMENTI
INDICATORE E INDICATORE E - ASPETTI ENERGETICO-AMBIENTALI, BENEFICI AMBIENTALI- ASPETTI ENERGETICO-AMBIENTALI, BENEFICI AMBIENTALI
INDICATORE F INDICATORE F - ASPETTI ENERGETICO-AMBIENTALI, IMPATTO AMBIENTALE- ASPETTI ENERGETICO-AMBIENTALI, IMPATTO AMBIENTALE
INDICATORE G INDICATORE G - OCCUPAZIONE- OCCUPAZIONE
INDICATORE H INDICATORE H - MONITORABILITÀ- MONITORABILITÀ
INDICATORE I INDICATORE I - COSTI, INVESTIMENTO INIZIALE- COSTI, INVESTIMENTO INIZIALE
INDICATORE L INDICATORE L - COSTI, TEMPO DI RITORNO- COSTI, TEMPO DI RITORNO
Descrizione indicatori
Individuano aspetti qualitativi e quantitativiIndividuano aspetti qualitativi e quantitativi Grandezze confrontabiliGrandezze confrontabili I valori assumono un massimo di 5 in I valori assumono un massimo di 5 in
corrispondenza del miglior risultato, ed un corrispondenza del miglior risultato, ed un minimo di 1 per la situazione peggioreminimo di 1 per la situazione peggiore
Esempio classi di un indicatore
INDICATORE INDICATORE CC - PROSPETTIVE DI SVILUPPO, TECNOLOGIA - PROSPETTIVE DI SVILUPPO, TECNOLOGIA
5 = rapida evoluzione tecnica e forte espansione di applicazioni reali5 = rapida evoluzione tecnica e forte espansione di applicazioni reali
4 = tecnologia matura e forte espansione di applicazioni reali4 = tecnologia matura e forte espansione di applicazioni reali
3 = rapida evoluzione tecnica, con limitate applicazioni reali3 = rapida evoluzione tecnica, con limitate applicazioni reali
2 = tecnologia matura, con limitate applicazioni reali2 = tecnologia matura, con limitate applicazioni reali
1 = tecnologia obsoleta1 = tecnologia obsoleta
Esempio classi di un indicatore
INDICATORE INDICATORE EE - ASPETTI ENERGETICO-AMBIENTALI, BENEFICI AMBIENTALI - ASPETTI ENERGETICO-AMBIENTALI, BENEFICI AMBIENTALI
gruppi A e Cgruppi A e C
5= CO5= CO22 risparmiata > 500 g/KWh risparmiata > 500 g/KWh (forte contributo in termini di benefici ambientali)(forte contributo in termini di benefici ambientali)
4= CO4= CO22 risparmiata compresa fra 300 e 500 g/KWh risparmiata compresa fra 300 e 500 g/KWh
3= CO3= CO22 risparmiata compresa fra 100 e 300 g/KWh risparmiata compresa fra 100 e 300 g/KWh
2= CO2= CO22 risparmiata compresa fra 0 e 100 g/KWh risparmiata compresa fra 0 e 100 g/KWh
1= peggioramento in termini di emissioni di CO1= peggioramento in termini di emissioni di CO22 (peggioramento in termini di benefici ambientali)(peggioramento in termini di benefici ambientali)
Gruppo BGruppo B
5= CO5= CO22 risparmiata > 50 g/Km passeggero risparmiata > 50 g/Km passeggero (forte contributo in termini di benefici ambientali)(forte contributo in termini di benefici ambientali)
4= CO4= CO22 risparmiata compresa fra 30 e 50 g/Km passeggero risparmiata compresa fra 30 e 50 g/Km passeggero
3= CO3= CO22 risparmiata compresa fra 10 e 30 g/Km passeggero risparmiata compresa fra 10 e 30 g/Km passeggero
2= CO2= CO22 risparmiata compresa fra 0 e 10 g/Km passeggero risparmiata compresa fra 0 e 10 g/Km passeggero
1= peggioramento in termini di emissioni di CO1= peggioramento in termini di emissioni di CO22 (peggioramento in termini di benefici ambientali)(peggioramento in termini di benefici ambientali)
Risultati – votazioni
schedaschedaIndicatore AIndicatore A Indicatore BIndicatore B …… Voto finaleVoto finale
X1)X1)
X2)X2)
X3)X3)
……
Risultati – graduatoria per gruppiGruppo A Sviluppo di fonti energetiche rinnovabiliA2 Energia solare termica 4,00A3 Energia solare fotovoltaica 3,90A1 Energia eolica 3,60A5 Cogenerazione 3,50A7 Energia da RSU (Rifiuti Solidi Urbani) 3,50A4 Energia idroelettrica 3,40A6 Energia dalla biomasse 3,40
Gruppo B Settore trasportiB1e Incentivi per la trasformazione del parco automobilistico 4,67B3a Biodiesel 4,40B5a Car sharing 4,20B1c Sistemi per la gestione del traffico urbano: SITU 4,11B3c Metano 4,10B3d Gasolio bianco 3,80B5b Car pooling 3,80B1a Pianificazione del traffico 3,57B1f Mobility management 3,56B2c Ascensori e scale mobili 3,44B2a Minimetrò 3,30B3b Bioetanolo 3,30B1b Infrastrutture di trasporto 3,25B1d Interventi di limitazione del traffico 3,00B5c Altri interventi (road pricing, taxi collettivi, orari differenziati della città, ecc.)2,86B4a Motori elettrici 2,80B2b Ferrovie (FF.SS. e FCU) 2,44B4b Motori ibridi 2,40B4c Celle a combustibile 2,40B4d Motori ad aria compressa 2,40
Risultati – graduatoria per gruppiGruppo C Risparmio energeticoC1a Certificazione energetica degli edifici 4,44C1b Certificazione ambientale di siti produttivi (EMAS) 4,25C4b Isolamento termico: materiali opachi 4,10C3a Solare termico 4,00C5d Apparecchiature (elettrodomestici, macchine per ufficio) 4,00C4a Isolamento termico: materiali trasparenti 4,00C3b Solare fotovoltaico 3,90C5a Illuminazione 3,80C5c Pompe di calore 3,80C2a Bioarchitettura 3,75C3c Sistemi passivi 3,56C5b Caldaie 3,40C2b Tetti verdi 3,10
Gruppo D Aspetti amministrativo-gestionaliD1 Regolamento edilizio 4,00D5 Agenda 21 locale 3,63D3 Telelavoro, teleservizi 3,60D2 Agenzia Comunale Per l'Energia 3,50D6 Normative in materia di energia e ambiente 3,38D4 Pianificazione urbanistica e teritoriale 3,25D7 Forestazione urbana 3,13
Gruppo E Interventi del Comune e delle società di servizi collegateE1 Illuminazione pubblica 3,80E2 Altri interventi di risparmio energetico NAE3 Interventi delle società di servizi NA
La distribuzione dei voti finali
0
1
2
3
4
5
Voti finaliSchede Gruppo B
andamento non concentrato emergono alcuni interventi come relativamente
vantaggiosi o penalizzati
Individuazione interventi Gruppo A
la fonte prioritaria risulta essere l’energia solare, sia la fonte prioritaria risulta essere l’energia solare, sia termica che fotovoltaica termica che fotovoltaica (buona (buona attuabilità nel territorio comunale, prospettive di sviluppo, significativi aspetti attuabilità nel territorio comunale, prospettive di sviluppo, significativi aspetti ambientali e risvolti occupazionaliambientali e risvolti occupazionali))
risultano penalizzate l’energia idroelettrica e l’energia risultano penalizzate l’energia idroelettrica e l’energia da biomasseda biomasse(limitazione di incentivi e finanziamenti e elevati investimenti iniziali)(limitazione di incentivi e finanziamenti e elevati investimenti iniziali)
Individuazione interventi Gruppo B
appaiono promettenti alcuni interventi relativi alla appaiono promettenti alcuni interventi relativi alla sostituzione di combustibili tradizionali con combustibili sostituzione di combustibili tradizionali con combustibili alternativi: alternativi: biodiesel, metano e gasolio biancobiodiesel, metano e gasolio bianco
presenta notevoli vantaggi la mobilità condivisa presenta notevoli vantaggi la mobilità condivisa (investimenti contenuti)(investimenti contenuti)
il minimetrò risulta in parte penalizzato il minimetrò risulta in parte penalizzato (elevato investimento iniziale e per la quantità di CO(elevato investimento iniziale e per la quantità di CO22 emessa per i consumi elettrici ma, a emessa per i consumi elettrici ma, a
livello locale, contribuisce alla riduzione dell’inquinamento atmosferico)livello locale, contribuisce alla riduzione dell’inquinamento atmosferico)
Risultano ultimi in graduatoria i motori elettrici ed ibridi, Risultano ultimi in graduatoria i motori elettrici ed ibridi, ad aria compressa, e celle a combustibile ad aria compressa, e celle a combustibile (non raggiunta maturità tecnica e commerciale)(non raggiunta maturità tecnica e commerciale)
Individuazione interventi Gruppo C
si individuano come interventi promettenti la si individuano come interventi promettenti la certificazione energetica degli edifici e la certificazione certificazione energetica degli edifici e la certificazione
ambientale dei siti produttiviambientale dei siti produttivi ((attuabilità nel territorio comunale, elevati risvolti occupazionali, significativi attuabilità nel territorio comunale, elevati risvolti occupazionali, significativi incentivi e finanziamentiincentivi e finanziamenti))
un secondo gruppo di interventi vantaggiosi un secondo gruppo di interventi vantaggiosi comprende gli interventi sull’involucro e l’impiego di comprende gli interventi sull’involucro e l’impiego di apparecchiature ad alta efficienzaapparecchiature ad alta efficienza
ultime posizioni sono occupate dagli interventi di ultime posizioni sono occupate dagli interventi di edilizia bioclimatica edilizia bioclimatica (assenza di incentivi e finanziamenti, impossibilità di monitorare gli effetti)(assenza di incentivi e finanziamenti, impossibilità di monitorare gli effetti)
Individuazione interventi Gruppo D ed E
gli interventi più promettenti risultano la gli interventi più promettenti risultano la redazione di redazione di un nuovo Regolamento Edilizioun nuovo Regolamento Edilizio
l’incentivazione del telelavoro e dei teleservizil’incentivazione del telelavoro e dei teleservizi risultano avere risvolti positivi anche gli interventi risultano avere risvolti positivi anche gli interventi
relativi all’illuminazione pubblicarelativi all’illuminazione pubblica
Scenari prospettabili
Tre scenari di riferimento:Tre scenari di riferimento: proiezione delle emissioni al 2010 senza alcun interventoproiezione delle emissioni al 2010 senza alcun intervento stabilizzazione delle emissioni al 2010 ai livelli dell’anno 1999stabilizzazione delle emissioni al 2010 ai livelli dell’anno 1999 emissioni al 2010 in rispetto del Protocollo di Kyoto nelle stesse emissioni al 2010 in rispetto del Protocollo di Kyoto nelle stesse
proporzioni previste a livello nazionale (-6,5%)proporzioni previste a livello nazionale (-6,5%)
Emissioni al 1990 Emissioni
all’anno 1999 Emissioni al 2010 senza interventi
Emissioni al 2010 in rispetto
dell’obiettivo di Kyoto
0,5 (Mt /anno) 0,76 (Mt /anno) 0,88 (Mt /anno) 0,47 (Mt /anno)
L’effettivo dimensionamento degli interventi dovrà essere effettuato in base L’effettivo dimensionamento degli interventi dovrà essere effettuato in base agli obiettivi, in termini energetico-ambientali, che si vogliono raggiungere.agli obiettivi, in termini energetico-ambientali, che si vogliono raggiungere.
Gli interventi esaminati sono stati valutati in termini diGli interventi esaminati sono stati valutati in termini di• prospettiveprospettive• potenzialitàpotenzialità
Conclusioni
Piano PreliminarePiano Preliminare Schede tecnicheSchede tecniche MatriceMatrice GraduatorieGraduatorie Valutazione risultatiValutazione risultati Scenari obiettivoScenari obiettivo
La scelta finale degli interventi spetterà La scelta finale degli interventi spetterà all’Amministrazione Comunale che, all’Amministrazione Comunale che, valutato il lavoro effettuato e, in valutato il lavoro effettuato e, in particolare, i risvolti positivi che sono particolare, i risvolti positivi che sono risultati per taluni interventi, e assunto risultati per taluni interventi, e assunto uno scenario energetico ed ambientale uno scenario energetico ed ambientale futuro di riferimento da perseguire, futuro di riferimento da perseguire, attuerà le politiche più opportune per attuerà le politiche più opportune per una concreta ed efficace pianificazione una concreta ed efficace pianificazione e gestione energetica ed ambientale nel e gestione energetica ed ambientale nel territorio comunale.territorio comunale.