Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio...
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Università degli Studi di Modena e Reggio EmiliaUniversità degli Studi di Modena e Reggio EmiliaClinica di Malattie dell’Apparato RespiratorioClinica di Malattie dell’Apparato Respiratorio
Direttore Prof. L. M. FabbriDirettore Prof. L. M. Fabbri
Seminari interni del primo trimestreSeminari interni del primo trimestre
Corso Integrato di Malattie dall’Apparato Respiratorio e Chirurgia Toracica
Anno Accademico 2004-2005
ASMA BRONCHIALE
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GGloballobalININitiative foritiative forAAsthma 2004sthma 2004
www.ginasthma.comwww.ginasthma.com
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Rapporto del Gruppo di Lavoro del GINARapporto del Gruppo di Lavoro del GINA
Categoria di evidenza Fonti di evidenza
A Studi clinici randomizzati Grande numero di dati
B Studi clinici randomizzati Piccolo numero di dati
C Studi non randomizzati Studi osservazionali
D Giudizio di un gruppo di esperti
Categoria di evidenza Fonti di evidenza
A Studi clinici randomizzati Grande numero di dati
B Studi clinici randomizzati Piccolo numero di dati
C Studi non randomizzati Studi osservazionali
D Giudizio di un gruppo di esperti
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• Definizione ed eziopatogenesi
• Epidemiologia e fattori di rischio
• Diagnosi
• Classificazione
• Trattamento
Asma bronchialeAsma bronchiale
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L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata da:
• Episodi ricorrenti di dispnea, respiro sibilante, tosse e senso di costrizione toracica
• Ostruzione bronchiale (di solito reversibile spontaneamente o dopo trattamento farmacologico)
• Iperreattività bronchiale
• Infiltrazione di cellule infiammatorie, rilascio di mediatori e rimodellamento strutturale delle vie aeree
Asma bronchiale: definizioneAsma bronchiale: definizione
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La gravità delle manifestazioni cliniche dell'asma é in genere correlata all’entità dell'ostruzione bronchiale, ma può essere percepita in modo diverso da diversi individui o nelle diverse fasi della malattia
Asma bronchiale: definizioneAsma bronchiale: definizione
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Meccanismi alla base della Meccanismi alla base della definizione di Asmadefinizione di Asma
Meccanismi alla base della Meccanismi alla base della definizione di Asmadefinizione di Asma
Fattori di rischioFattori di rischio(per lo sviluppo di asma)(per lo sviluppo di asma)
Fattori di rischioFattori di rischio(per lo sviluppo di asma)(per lo sviluppo di asma)
INFIAMMAZIONEINFIAMMAZIONEINFIAMMAZIONEINFIAMMAZIONE
IperreattivitàIperreattività
delle vie aereedelle vie aeree
IperreattivitàIperreattività
delle vie aereedelle vie aereeBroncostruzioneBroncostruzioneBroncostruzioneBroncostruzione
Fattori di rischioFattori di rischio (per le riacutizzazioni)(per le riacutizzazioni) Fattori di rischioFattori di rischio (per le riacutizzazioni)(per le riacutizzazioni)
SintomiSintomiSintomiSintomi
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Meccanismi cellulari coinvolti Meccanismi cellulari coinvolti nell’infiammazione delle vie aereenell’infiammazione delle vie aeree
Monocita + Batteri
Linfocita Thp
Linfocita Th1
Linfocita Th2
Linfocita
Mastocita + IgE + Allergene
IL - 4
IFNý
IFNý , IL - 12
IL -4
RUOLO CENTRALE DEL LINFOCITA T NELLA RUOLO CENTRALE DEL LINFOCITA T NELLA PATOGENESI DELL’ASMAPATOGENESI DELL’ASMA
Th0
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Differences between asthma and COPDDifferences between asthma and COPD
ASTHMAASTHMASensitizing agentSensitizing agent
COPDCOPDSmokingSmoking
Asthmatic airwayAsthmatic airwayinflammationinflammation
CD4+ T-lymphocytesCD4+ T-lymphocytes
EosinophilsEosinophils
COPD airway inflammationCOPD airway inflammationCD8+ T-lymphocytesCD8+ T-lymphocytes
MarcrophagesMarcrophages
NeutrophilsNeutrophils
Airflow limitationAirflow limitationCompletelyCompletelyreversiblereversible
CompletelyCompletelyirreversibleirreversibleAirflow limitationAirflow limitation
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AsthmaAsthmaA
B
C
B
D
COPDCOPD
Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med 2003;167 418-4242003;167 418-424
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Characteristics of patients with fixed Characteristics of patients with fixed airflow limitationairflow limitation
COPDCOPD ASTHMAASTHMA
NumberNumber
AgeAge
Males/FemalesMales/Females
NS/ExS/SNS/ExS/S
AtopyAtopy
2727
67 + 1.767 + 1.7
19/1019/10
2/23/42/23/4
3/293/29
1919
64 + 1.964 + 1.9
12/712/7
14/5/014/5/0
16/1916/19
FEVFEV11 56 + 356 + 3 56 + 256 + 2
ReversibilityReversibility 4.7 + 0.94.7 + 0.9 8.7 + 2.4*8.7 + 2.4* Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med 2003;167 418-4242003;167 418-424
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Fixed airflow limitation in Asthma and COPDFixed airflow limitation in Asthma and COPD
% p
red
icte
d%
pre
dic
ted
00
100100
200200
300300
400400
ml
ml
00
22
44
66
88
1010
1212
1414
********
FEVFEV11 changes after oral corticosteroids changes after oral corticosteroids
HistoryHistoryof Asthmaof Asthma
HistoryHistoryof smokingof smoking
HistoryHistoryof Asthmaof Asthma
HistoryHistoryof smokingof smoking
Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med 2003;167 418-4242003;167 418-424
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HistoryHistoryof Asthmaof Asthma
HistoryHistoryof smokingof smoking
Airway Responsiveness to methacholineAirway Responsiveness to methacholineM
eth
acho
lin
e P
CM
eth
acho
lin
e P
C2020
FE
V1
FE
V1
(mg/
ml)
(mg/
ml)
Fixed airflow limitation in Asthma and COPDFixed airflow limitation in Asthma and COPD
0,10,1
11
1010
Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med 2003;167 418-4242003;167 418-424
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LL
1,51,5
2,02,0
2,52,5
3,03,0
Residual VolumeResidual Volume
% pred% pred
100100
125125
150150 HistoryHistoryof Asthmaof Asthma
HistoryHistoryof smokingof smoking
HistoryHistoryof Asthmaof Asthma
HistoryHistoryof smokingof smoking
****
Fixed airflow limitation in Asthma and COPDFixed airflow limitation in Asthma and COPD
Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med 2003;167 418-4242003;167 418-424
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Fixed airflow limitation in Asthma and COPDFixed airflow limitation in Asthma and COPD
0,50,5
1,01,0
1,51,5
Carbon monoxide diffusion capacity (Kco)Carbon monoxide diffusion capacity (Kco) % predicted% predicted
3030
4040
5050
6060
7070
8080
9090
100100
110110
120120
HistoryHistoryof Aof Assthmathma
HistoryHistoryof smokingof smoking
HistoryHistoryof Asthmaof Asthma
HistoryHistoryof smokingof smoking
************ mmol minmmol min-1-1 l- l-11
Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med 2003;167 418-4242003;167 418-424
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HIGH RESOLUTION COMPUTERIZED TOMOGRAPHYHIGH RESOLUTION COMPUTERIZED TOMOGRAPHY
(HRCT) SCAN OF THE LUNGS IS DIFFERENT IN PATIENTS (HRCT) SCAN OF THE LUNGS IS DIFFERENT IN PATIENTS
WITH FIXED AIRFLOW LIMITATION DUE TO WITH FIXED AIRFLOW LIMITATION DUE TO
SMOKING OR TO ASTHMASMOKING OR TO ASTHMA
Patients with fixed airflow limitation due to asthmaPatients with fixed airflow limitation due to asthma
maintain distinct radiological and functional maintain distinct radiological and functional
characteristics from patients with a history of smoking, characteristics from patients with a history of smoking,
even when they develop fixed airflow limitation, even when they develop fixed airflow limitation,
suggesting that fixed airflow limitation suggesting that fixed airflow limitation
does not define a unique disease entity.does not define a unique disease entity.
Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med 2003;167 418-4242003;167 418-424
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INFLAMMATIONINFLAMMATION
Small airway diseaseSmall airway diseaseAirway inflammationAirway inflammationAirway remodelingAirway remodeling
Parenchymal destructionParenchymal destructionLoss of alveolar attachmentsLoss of alveolar attachments
Decrease of elastic recoilDecrease of elastic recoil
AIRFLOW LIMITATIONAIRFLOW LIMITATION
Pathogenesis of COPDPathogenesis of COPD
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SPUTUMSPUTUM % cells% cells
00
1010
2020
3030
4040
5050
6060
7070
8080
9090
100100
110110
120120
MacrophagesMacrophages EosinophilsEosinophils LymphocytesLymphocytesNeutrophilsNeutrophils
********
Fixed airflow limitation in asthma and COPDFixed airflow limitation in asthma and COPD
History ofHistory ofAsthmaAsthma
HistoryHistoryof smokingof smoking
Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med 2003;167 418-4242003;167 418-424
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Exh
aled
NO
Exh
aled
NO
(pp
b)
(pp
b)
00
1010
2020
3030
4040
5050
6060
HistoryHistoryof Asthmaof Asthma
HistoryHistoryof smokingof smoking
Exhaled Nitric OxideExhaled Nitric Oxide
******
Fixed airflow limitation in Asthma and COPDFixed airflow limitation in Asthma and COPD
Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med 2003;167 418-4242003;167 418-424
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0
4
8
12
16
20C
D4+
/ CD
8+
p < 0.05
History of History of Asthma Smoking
Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med 2003;167 418-4242003;167 418-424
![Page 21: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/21.jpg)
0
40
80
120
160
200E
osin
oph
ils
/ mm2
p < 0.01
History of History of Asthma Smoking
Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med Fabbri LM et al Am J Respir Crit Care Med 2003;167 418-4242003;167 418-424
![Page 22: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/22.jpg)
Differences between asthma and COPDDifferences between asthma and COPD
ASTHMAASTHMASensitizing agentSensitizing agent
COPDCOPDNoxious agentNoxious agent
Asthmatic airwayAsthmatic airwayinflammationinflammation
CD4+ T-lymphocytes, Th2CD4+ T-lymphocytes, Th2
EosinophilsEosinophils
COPD airway inflammationCOPD airway inflammationCD8+ T-lymphocytes, Tc1CD8+ T-lymphocytes, Tc1
MarcrophagesMarcrophages
NeutrophilsNeutrophils
CompletelyCompletelyreversiblereversible
CompletelyCompletelyirreversibleirreversibleAirflow limitationAirflow limitation
![Page 23: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/23.jpg)
W. Busse and R. Lemanske. Immunology of asthma NEJM 2001: 344:350W. Busse and R. Lemanske. Immunology of asthma NEJM 2001: 344:350
Th1 and Th2 balanceTh1 and Th2 balance
![Page 24: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/24.jpg)
Chemokines-cytokines expression in T cells infiltratingChemokines-cytokines expression in T cells infiltrating the central airways of asthmatics the central airways of asthmatics vsvs COPD patients COPD patients
CCR4CCR4//IL-4IL-4
CCR4CCR4//IL-4IL-4
CXCR3CXCR3//IFN-IFN-
CXCR3CXCR3//IFN-IFN-
ee
ee
eeee
LL
LL
LL
LLLL
AS
TH
MA
AS
TH
MA
CO
PD
CO
PD
CO
PD
CO
PD
AS
TH
MA
AS
TH
MA
Panina Bordignon, Papi A et al J Clin Invest 2001; 107:1357Panina Bordignon, Papi A et al J Clin Invest 2001; 107:1357
![Page 25: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/25.jpg)
0
100
200
300
400
500
COPD Smokers Non Smokers
CX
CR
3+ c
ells
/mm2
p = 0.02
Saetta et al, Am J Respir Crit Care Med 2002; 165: 1404-1409
![Page 26: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/26.jpg)
CXCR3CXCR3++ ar are Tc1 e Tc1 cellscells
DDouble stainingouble staining CXCR3/CD8CXCR3/CD8 and and
CXCR3/INFCXCR3/INF
CXCR3CXCR3++ cells co-express CD8 and INF cells co-express CD8 and INF
Saetta et al, Am J Respir Crit Care Med 2002; 165: 1404-1409Saetta et al, Am J Respir Crit Care Med 2002; 165: 1404-1409
![Page 27: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/27.jpg)
Pathogenesis of COPD
Modified from Barnes, 1998
Cigarette smokeor air pollutant
Alveolar macrophage
Neutrophil
Proteases
? CD8+ T-cell
Alveolar wall destruction
EMPHYSEMA
Mucus hypersecretion
CHRONIC BRONCHITIS
Inflammatory cytokines(IL-8, LTB4) CXCL-10CXCL-10
CXCR3CXCR3
![Page 28: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/28.jpg)
Smoking and airway inflammation in Smoking and airway inflammation in patients with mild asthmapatients with mild asthma
In addition to the eosinophilic airway In addition to the eosinophilic airway inflammation observed in patients with inflammation observed in patients with asthma, smoking induces neutrophilic asthma, smoking induces neutrophilic
airway inflammationairway inflammation
AA relationship is apparent between smoking relationship is apparent between smoking history, airway inflammation, and lung history, airway inflammation, and lung
function in smoking asthmaticsfunction in smoking asthmatics
Chalmers GW Chalmers GW et al.et al. Chest 2001; 120:1917Chest 2001; 120:1917
![Page 29: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/29.jpg)
Cigarette Smoking Impairs the Therapeutic Cigarette Smoking Impairs the Therapeutic Response to Oral Corticosteroids in Chronic Response to Oral Corticosteroids in Chronic
AsthmaAsthma
We concludeWe conclude that active smokingthat active smoking impairs the efficacy of short-termimpairs the efficacy of short-term oraloral
corticosteroid treatment in chronic corticosteroid treatment in chronic asthmaasthma
Chaudhuri R Chaudhuri R al. al. Am J Respir Cr Care Med (Dec 1)2003);168: 1308.Am J Respir Cr Care Med (Dec 1)2003);168: 1308.
![Page 30: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/30.jpg)
ASMAASMAAllergeniAllergeni
BPCOBPCOFumo di sigarettaFumo di sigaretta
Infiammazione bronchialeInfiammazione bronchialeLinfociti T CD4+Linfociti T CD4+
EosinofiliEosinofili
Infiammazione bronchialeInfiammazione bronchialeLinfociti T CD8+Linfociti T CD8+
Macrofagi, neutrofiliMacrofagi, neutrofili
RIDUZIONE DEL FLUSSO RIDUZIONE DEL FLUSSO AEREO ESPIRATORIOAEREO ESPIRATORIO
COMPLETAMENTECOMPLETAMENTEREVERSIBILEREVERSIBILE
NON COMPLETAMENTENON COMPLETAMENTEREVERSIBILEREVERSIBILE
![Page 31: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/31.jpg)
• Definizione ed eziopatogenesi
• Epidemiologia e fattori di rischio
• Diagnosi
• Classificazione
•Trattamento
Asma bronchialeAsma bronchiale
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Epidemiologia Epidemiologia dell’asmadell’asma
Negli ultimi 20 anni la prevalenza di asma è aumentata considerevolmente in molti paesi,
soprattutto nei bambini
![Page 33: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/33.jpg)
Variazione della prevalenza dei sintomi asmatici nel mondo
International Study of Asthma and Allergies in Children (ISAAC)
Differente prevalenza di asma-rinocongiuntivite ed eczema atopico nel mondo
500000 bambini tra 13-14 anni
155 centri, 56 nazioni
Lancet 1998;351:1225
Variazione della prevalenza dei sintomi asmatici nel mondo
International Study of Asthma and Allergies in Children (ISAAC)
Differente prevalenza di asma-rinocongiuntivite ed eczema atopico nel mondo
500000 bambini tra 13-14 anni
155 centri, 56 nazioni
Lancet 1998;351:1225
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Aumento della prevalenza di asma Aumento della prevalenza di asma in bambini/adolescenti in bambini/adolescenti
1966{
00 55 1010 1515 2020 2525 3030 3535
1992
1982
1989
1975
1992
1982
1994
1989
1992
1982
1992
1982
1991
1979
1989Finlandia(Haahtela et al)
Svezia(Aberg et al)
Giappone(Nakagomi et al)
Scozia(Rona et al)
UK(Omran et al)
USA(NHIS)
Nuova Zelanda(Shaw et al)
Australia(Peat et al)
Prevalenza (%)Prevalenza (%)
{
{{{{{{
![Page 35: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/35.jpg)
Fattori di rischio di asmaFattori di rischio di asma
Fattori individuali Predisposizione
genetica Atopia Iperresponsività delle
vie aeree Sesso Razza/etnia
Fattori ambientali Allergeni Infezioni delle vie respiratorie Inquinamento atmosferico Sensibilizzanti professionali Fumo di tabacco Fattori socio-economici Dimensioni del nucleo familiare Additivi alimentari e farmaci Obesità Infezioni parassitarie
![Page 36: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/36.jpg)
ASMA = MALATTIA GENETICA COMPLESSAASMA = MALATTIA GENETICA COMPLESSA
GENOTIPOGENOTIPO AMBIENTEAMBIENTEFENOTIPOFENOTIPO == ++
????
??
??????
IgE specificheIgE specifiche
IperreattivitàIperreattivitàbronchialebronchiale
SintomiSintomi
IgE totaliIgE totaliInquinantiInquinantiatmosfericiatmosferici
Sforzo fisicoSforzo fisico
InfezioniInfezioniAllergeniAllergeni
EosinofiliEosinofili
VEMSVEMS
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E’ stata dimostrata una correlazione tra i cromosomi 5q, 6p, 11q, 13q, 16q e 20p e l’asma-5q, 6p, 11q, 13q, 16q e 20p e l’asma-atopia.atopia.
Beghe B. Clin Exp Allergy. 2003 Beghe B. Clin Exp Allergy. 2003 Aug;33(8):1111-7.Aug;33(8):1111-7.
GeneticaGenetica
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Fattori in grado di indurre Fattori in grado di indurre riacutizzazioni asmaticheriacutizzazioni asmatiche
Infezioni delle vie respiratorie Allergeni Inquinanti atmosferici interni (fumo, ecc..)
ed esterni (urbani, industriali, ecc..) Esercizio fisico Fattori meteorologici Farmaci Alimenti
![Page 39: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/39.jpg)
Riacutizzazioni asmatiche e virus Riacutizzazioni asmatiche e virus respiratorirespiratori
• Le infezioni virali sono causa frequente di riacutizzazioni asmatiche
• I soggetti asmatici sono più suscettibili all’infezione da rinovirus
• E’ dimostrato un sinergismo tra infezioni virali ed esposizione ad allergeni nell’indurre le riacutizzazioni e nel determinare la gravità delle riacutizzazioni
Papi et al. FASEB J. 2002 Dec;16(14):1934-6. Epub 2002 Oct 04. Papi et al. FASEB J. 2002 Dec;16(14):1934-6. Epub 2002 Oct 04.
![Page 40: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/40.jpg)
Fattori di rischio che portano Fattori di rischio che portano all’insorgenza di asma: allergeniall’insorgenza di asma: allergeni
Allergeni domestici Sono quelli liberati da: acari animali a pelo (gatto, cane, coniglio ecc..) scarafaggi miceti
Allergeni degli ambienti esterniSono quelli liberati da: piante erbacee (graminacee, urticacee, composite, ecc..)
ed arboree (oleacee, betulacee, ecc..) miceti
Allergeni professionaliErwin EA et al.J Allergy Clin Immunol. 2005 Jan;115(1):74-9. Erwin EA et al.J Allergy Clin Immunol. 2005 Jan;115(1):74-9.
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• Definizione ed eziopatogenesi
• Epidemiologia e fattori di rischio
• Diagnosi
• Classificazione
• Trattamento
Asma bronchialeAsma bronchiale
![Page 42: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/42.jpg)
E’ Asma?E’ Asma?E’ Asma?E’ Asma?
Episodi ricorrenti di respiro sibilanteEpisodi ricorrenti di respiro sibilante Tosse notturnaTosse notturna Tosse o respiro sibilante in seguito a sforzo Tosse,respiro sibilante o senso di costrizione Tosse,respiro sibilante o senso di costrizione
toracica dopo esposizione ad allergeni o inquinanti toracica dopo esposizione ad allergeni o inquinanti aereiaerei
Le malattie da raffreddamento “vanno al petto” o Le malattie da raffreddamento “vanno al petto” o richiedono più di 10 giorni per la guarigionerichiedono più di 10 giorni per la guarigione
Episodi ricorrenti di respiro sibilanteEpisodi ricorrenti di respiro sibilante Tosse notturnaTosse notturna Tosse o respiro sibilante in seguito a sforzo Tosse,respiro sibilante o senso di costrizione Tosse,respiro sibilante o senso di costrizione
toracica dopo esposizione ad allergeni o inquinanti toracica dopo esposizione ad allergeni o inquinanti aereiaerei
Le malattie da raffreddamento “vanno al petto” o Le malattie da raffreddamento “vanno al petto” o richiedono più di 10 giorni per la guarigionerichiedono più di 10 giorni per la guarigione
![Page 43: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/43.jpg)
Diagnosi di asmaDiagnosi di asma
Anamnesi ed insieme dei sintomi
Esame obiettivo
Prove di funzionalità respiratoria Spirometria
Test di reversibilità
Test di provocazione bronchiale aspecifico
Indagini per identificare i fattori di rischio
Altre indagini
![Page 44: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/44.jpg)
AnamnesiAnamnesi
•Le è mai capitato di avere mancanza di fiato dopo uno sforzo intenso?• Le è mai capitato di svegliarsi per la presenza di respiro sibilante?• Le è mai capitato di svegliarsi per un attacco di tosse?• Le è mai capitato di avere un episodio di mancanza di respiro durante il giorno a riposo?
Esame obiettivoEsame obiettivo
•Negativo
•Sibili telespiratori
•Broncospasmo serrato
![Page 45: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/45.jpg)
Prove di Funzionalità RespiratorieProve di Funzionalità Respiratorie ( SPIROMETRIA ) ( SPIROMETRIA )
• Il sospetto diagnostico di asma impone la valutazione di VEMS,CVF,VEMS/CVF prima e dopo inalazione di broncodilatatore a breve durata d’azione ( Bye e coll. 1992; Li e O’ Connel,1996 )
• L’ostruzione è indicata da riduzione rispetto al valore di riferimento di :
• VEMS• VEMS/CVF
• La REVERSIBILITA’ è significativa se VEMS>12% e a 200ml dopo B2 agonista a breve durata d’ azione( ATS,1991 )
![Page 46: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/46.jpg)
Diagnosi di asma: Diagnosi di asma: Prove di funzionalità respiratoriaProve di funzionalità respiratoria
• Test di reversibilità (incremento > 12% rispetto al teorico e variazione > 200 ml**). Da considerare anche in soggetti con VEMS % pred nei limiti della norma, in particolare in età giovanile
•Test con metacolina o test da sforzo
*Rint: Airway resistance misurate con la interrupter technique **Criteri ERS 1993
![Page 47: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/47.jpg)
Una curva flusso-volume normale presenta un rapido picco di flusso espiratorio con un graduale declino a zero.
FEV1e FVC >80% del predetto
FEV1/FVC > 70% del predetto
CURVA FLUSSO - VOLUMECURVA FLUSSO - VOLUME
![Page 48: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/48.jpg)
Curva flusso-volume di tipo ostruttivoCurva flusso-volume di tipo ostruttivo
• Morfologia tipica della curva con concavità verso l’alto
• FEV1/FVC < 70% del predetto• FEV1 ( VEMS ):
•Lieve > 80%
•Moderata > 50% < 80%
•Severa > 30 < 50%
•Molto severa < 30%
![Page 49: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/49.jpg)
Curve Spirometriche (VEMS) Curve Spirometriche (VEMS) TipicheTipiche
Curve Spirometriche (VEMS) Curve Spirometriche (VEMS) TipicheTipiche
11Tempo (sec)Tempo (sec)22 33 44 55
VEMSVEMS
VolumeVolume
Soggetto NormaleSoggetto Normale
Soggetto asmatico (dopo broncodilatatore)Soggetto asmatico (dopo broncodilatatore)
Soggetto asmatico (prima del broncodilatatore)Soggetto asmatico (prima del broncodilatatore)
Nota: Ciascuna curva di VEMS rappresenta il valore più alto tra tre misurazioni consecutiveNota: Ciascuna curva di VEMS rappresenta il valore più alto tra tre misurazioni consecutive
![Page 50: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/50.jpg)
Prove di Funzionalità RespiratorieProve di Funzionalità Respiratorie ( SPIROMETRIA ) ( SPIROMETRIA )
• UN QUADRO OSTRUTTIVO REVERSIBILE E/O UN SINGOLO PARAMETRO CLINICO O FUNZIONALE E’ INSUFFICIENTE PER PORRE DIAGNOSI
• E’ NECESSARIO CHE SIANO PRESENTI SINTOMI DI ASMA ALL’ANAMNESI
• E CHE VENGANO ESCLUSE ALTRE DIAGNOSI
![Page 51: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/51.jpg)
Quando eseguirla?Quando eseguirla?
• al momento della prima valutazione
• dopo un periodo di trattamento per documentare il raggiungimento della “normalità” di funzione respiratoria
• almeno ogni anno per valutare la stabilità della funzione respiratoria
![Page 52: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/52.jpg)
DIAGNOSI DIFFERENZIALE DIAGNOSI DIFFERENZIALE NELL’ ASMANELL’ ASMA
Neonati e Bambini
• Malattie vie aeree superiori
• Ostruzione vie aeree centrali
• Ostruzione delle piccole vie
Adulti
• BPCO • Scompenso cardiaco• Ostruzione meccanica
delle vie aeree • Embolia polmonare• Disfunzione laringea
![Page 53: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/53.jpg)
INDAGINIINDAGINI SUPPLEMENTARISUPPLEMENTARI
• Variazioni circadiane del PEF (variabilità > 20%)
• Radiografia del torace• Test allergologici• Valutazione ORL• Presenza eventuale di reflusso
gastroesofageo
![Page 54: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/54.jpg)
Un indice semplice di variazione del Un indice semplice di variazione del PEFPEF
Un indice semplice di variazione del Un indice semplice di variazione del PEFPEF
PE
F (
L/m
in)
300
400
500
600
700
800
Days70 14
Lowest morning PEF (570)
Highest PEF (670)
Morning PEFEvening PEF
Minimum morning PEF ( % recent best): 570/670 = 85%(From Reddel, H.K. et al. 1995)
![Page 55: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/55.jpg)
Sintomi: tosse, sibili, dispnea,
intolleranza allo sforzo
Spirometria
Sindrome ostruttiva?
Test di reversibilità
Ostruzione reversibile?
Test di broncostimolazion
e
Iperreattività bronchiale?
Sospetto Sospetto clinico di clinico di
AsmaAsma
sìsì
nono
sìsì
sìsì
nonoTrattamento
ex adiuvantibus 4-6 settimane
nonoDiagnosi
alternative all’Asma
Diagnosi di Asma
no, no, dopo almeno 2 tentativi
Diagnosi alternative all’Asma
![Page 56: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/56.jpg)
Diagnosi di asmaDiagnosi di asma I Indagini per identificare i fattori di ndagini per identificare i fattori di
rischiorischio
• Valutazione anamnestica allergologica approfondita.
• Skin prick test come indagine di primo livello utilizzando estratti allergenici standardizzati.
• Il dosaggio delle IgE specifiche sieriche è un esame di secondo livello.
• Valutazione della presenza di rinite o rinosinusite.
• Valutazione della presenza di reflusso gastro-esofageo.
• Valutazione sulla presenza di intolleranza ad aspirina, conservanti alimentari e rischi professionali
![Page 57: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/57.jpg)
ALTRE INDAGINI PER LA DIAGNOSI E IL ALTRE INDAGINI PER LA DIAGNOSI E IL MONITORAGGIOMONITORAGGIO
Markers Commenti
Funzione polmonare
Spirometria completa
Diffusione polmonare
Differenza Asma-BPCO
Espettorato spontaneo o indotto
Eosinofili
Altre cellule inf.
Contributo alla diagnosi
Contributo alla caratterizzazione fenotipica
Contributo al monitoraggio
Aria esalata NO Contributo alla diagnosi
(specialmente nel bambino)
Contributo al monitoraggio
Sangue periferico Eosinofili Contributo alla diagnosi
Contributo al monitoraggio
Smith et al.Curr Opin Allergy Clin Immunol. 2005 Feb;5(1):49-56.Smith et al.Curr Opin Allergy Clin Immunol. 2005 Feb;5(1):49-56.Wenzel S. Clin Exp Allergy. 2003 Dec;33(12):1622-8.Wenzel S. Clin Exp Allergy. 2003 Dec;33(12):1622-8.
![Page 58: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/58.jpg)
• Definizione ed eziopatogenesi
• Epidemiologia e fattori di rischio
• Diagnosi
• Classificazione
• Trattamento
Asma bronchialeAsma bronchiale
![Page 59: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/59.jpg)
CLASSIFICAZIONE DI GRAVITA’Caratteristiche cliniche in assenza di terapia
Sintomi Sintomi notturni FEV1 o PEF
STEP 4
Grave Persistente
STEP 3
Moderato Persistente
STEP 2
Lieve Persistente
STEP 1
Intermittente
Continui
Attività fisica limitata
QuotidianiAttacchi che limitanoL’attività
> 1 volta/settimana ma < 1 volta / giorno
< 1 volta/settimana
Asintomatico e con normale PEF tra gli attacchi
Frequenti
1 volta
Alla settimana
> 2 volte al mese
2 volte al mese2 volte al mese
60% predetto
Variabilità > 30%
60 - 80% predetto
Variabilità > 30%
80% predetto
Variabilità 20 - 30%
80% predetto
Variabilita < 20%
La presenza di almeno uno dei criteri di gravità è sufficiente per classificare un paziente in un determinato livello di gravità
Classificazione di GravitàClassificazione di Gravità
![Page 60: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/60.jpg)
Classificazione di gravitàClassificazione di gravità
CLASSIFY SEVERITYClinical Features during Treatment
Symptoms
STEP 4SeverePersistent
ContinuousLimited physicalactivity
Frequent≤60% predictedVariability >30%
Nighttime Symptoms FEV 1 o PEF
STEP 3ModeratePersistent
Daily
Use 2-agonist dailyAttacks limit activity
>1 time week 60-80% predictedVariability >30%
STEP 2MildPersistent
≥1 time a weekbut <1 time a day >2times a months
≥80% predictedVariability 20-30%
STEP 1Intermittent
<1 time a week
Asymptomatic andnormal PEF betweenattacks
≤2 times a month≥80% predictedVariability <20%
One of the features of severity is sufficient to place a patient in that category
Inten
sity of treatm
ent
Inten
sity of treatm
ent
TreatmentTreatment
![Page 61: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/61.jpg)
• Definizione ed eziopatogenesi
• Epidemiologia e fattori di rischio
• Diagnosi
• Classificazione
•Trattamento
Asma bronchialeAsma bronchiale
![Page 62: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/62.jpg)
Programma in sei parti Programma in sei parti per il trattamento dell’asmaper il trattamento dell’asma
1. Educare il paziente alla Educare il paziente alla collaborazione al trattamento collaborazione al trattamento dell’asmadell’asma
2.2. Valutare e controllare il più possibile la gravità dell’asma Valutare e controllare il più possibile la gravità dell’asma tramite registrazione dei sintomi e misure della funzionalità tramite registrazione dei sintomi e misure della funzionalità respiratoriarespiratoria
3.3. Evitare l’esposizione a fattori scatenantiEvitare l’esposizione a fattori scatenanti
4.4. Elaborare piani di trattamento farmacologico per la gestione Elaborare piani di trattamento farmacologico per la gestione cronica nei bambini e negli adulti.cronica nei bambini e negli adulti.
5.5. Elaborare piani individuali per la gestione delle Elaborare piani individuali per la gestione delle riacutizzazioniriacutizzazioni
6.6. Fornire assistenza di follow-up regolareFornire assistenza di follow-up regolare
1. Educare il paziente alla Educare il paziente alla collaborazione al trattamento collaborazione al trattamento dell’asmadell’asma
2.2. Valutare e controllare il più possibile la gravità dell’asma Valutare e controllare il più possibile la gravità dell’asma tramite registrazione dei sintomi e misure della funzionalità tramite registrazione dei sintomi e misure della funzionalità respiratoriarespiratoria
3.3. Evitare l’esposizione a fattori scatenantiEvitare l’esposizione a fattori scatenanti
4.4. Elaborare piani di trattamento farmacologico per la gestione Elaborare piani di trattamento farmacologico per la gestione cronica nei bambini e negli adulti.cronica nei bambini e negli adulti.
5.5. Elaborare piani individuali per la gestione delle Elaborare piani individuali per la gestione delle riacutizzazioniriacutizzazioni
6.6. Fornire assistenza di follow-up regolareFornire assistenza di follow-up regolare
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Programma in sei parti per il trattamento dell’asmaProgramma in sei parti per il trattamento dell’asma
Parte 1:Obiettivi del trattamento a lungo Parte 1:Obiettivi del trattamento a lungo terminetermine
Raggiungere e mantenere il controllo dei sintomi Prevenire gli episodi asmatici e le riacutizzazioni Mantenere la funzionalità respiratoria il più
possibile a livelli normali Mantenere i normali livelli di attività, incluse le
attività fisiche Evitare gli effetti collaterali del trattamento
farmacologico dell’asma Prevenire lo sviluppo di una limitazione irreversibile
al flusso aereo Prevenire la mortalità per asma
Raggiungere e mantenere il controllo dei sintomi Prevenire gli episodi asmatici e le riacutizzazioni Mantenere la funzionalità respiratoria il più
possibile a livelli normali Mantenere i normali livelli di attività, incluse le
attività fisiche Evitare gli effetti collaterali del trattamento
farmacologico dell’asma Prevenire lo sviluppo di una limitazione irreversibile
al flusso aereo Prevenire la mortalità per asma
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Programma in sei parti per il Programma in sei parti per il trattamento dell’asma trattamento dell’asma
Il trattamento più efficace consiste nel prevenire l’infiammazione delle vie aeree eliminando i fattori causali
L’asma può essere controllata efficacemente nella maggior parte dei pazienti, anche se non può essere guarita
I fattori principali che contribuiscono alla mortalità e morbilità per asma sono la sottodiagnosi e il trattamento inadeguato
Il trattamento più efficace consiste nel prevenire l’infiammazione delle vie aeree eliminando i fattori causali
L’asma può essere controllata efficacemente nella maggior parte dei pazienti, anche se non può essere guarita
I fattori principali che contribuiscono alla mortalità e morbilità per asma sono la sottodiagnosi e il trattamento inadeguato
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Programma in sei parti per il trattamento dell’asmaParte 2: Valutazione e monitoraggio della
gravità dell’asma mediante segnalazione dei sintomi e misure della funzionalità respiratoria
Programma in sei parti per il trattamento dell’asmaParte 2: Valutazione e monitoraggio della
gravità dell’asma mediante segnalazione dei sintomi e misure della funzionalità respiratoria
Segnalazione dei sintomi Uso di farmaci sintomatici Sintomi notturni Limitazione alle attività
Spirometria per la valutazione iniziale. Picco di flusso espiratorio per le valutazioni seguenti: Valutazione della gravità Valutazione della risposta al trattamento
Monitoraggio domiciliare del PEF Importante per i pazienti con scarsa percezione dei sintomi Riportare in un diario le misurazioni quotidiane Valuta la gravità e predice i peggioramenti Guida l’uso di un sistema a zone per l’autogestione dell’asma
Emogasanalisi arteriosa per riacutizzazioni gravi
Segnalazione dei sintomi Uso di farmaci sintomatici Sintomi notturni Limitazione alle attività
Spirometria per la valutazione iniziale. Picco di flusso espiratorio per le valutazioni seguenti: Valutazione della gravità Valutazione della risposta al trattamento
Monitoraggio domiciliare del PEF Importante per i pazienti con scarsa percezione dei sintomi Riportare in un diario le misurazioni quotidiane Valuta la gravità e predice i peggioramenti Guida l’uso di un sistema a zone per l’autogestione dell’asma
Emogasanalisi arteriosa per riacutizzazioni gravi
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Time course of asthma control
No night symptoms
Days
% i
mp
rove
men
t
100No rescue2-agonistsamPEF
Exacerbations
YearsMonthsWeeks
Exercise/BHR
0
Woolcock, ERS 2000
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Programma in sei parti per il trattamento dell’asma
Parte 3: Evitare l’esposizione ai Parte 3: Evitare l’esposizione ai fattori di rischiofattori di rischio
Programma in sei parti per il trattamento dell’asma
Parte 3: Evitare l’esposizione ai Parte 3: Evitare l’esposizione ai fattori di rischiofattori di rischio
Ridurre l’esposizione agli allergeni degli ambienti interni
Evitare il fumo di tabacco Evitare le emissioni degli autoveicoli Identificare gli irritanti presenti sul luogo di
lavoro Analizzare il ruolo delle infezioni nello
sviluppo dell’asma, specialmente in bambini e lattanti
Ridurre l’esposizione agli allergeni degli ambienti interni
Evitare il fumo di tabacco Evitare le emissioni degli autoveicoli Identificare gli irritanti presenti sul luogo di
lavoro Analizzare il ruolo delle infezioni nello
sviluppo dell’asma, specialmente in bambini e lattanti
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Farmaci per il controllo dell’asma:
Glucocorticosteroidi inalatori
ß-agonisti a lunga durata d’azione
Antagonisti recettoriali dei leucotrieni
Glucocorticosteroidi orali
Metilxantine a lento rilascio
Cromoni
Programma in sei parti per il trattamento dell’asma
Parte 4: Trattamento Parte 4: Trattamento farmacologicofarmacologico
Programma in sei parti per il trattamento dell’asma
Parte 4: Trattamento Parte 4: Trattamento farmacologicofarmacologico
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Terapia FarmacologicaTerapia Farmacologica
Farmaci per il sollievo dei sintomi:
ß2-agonisti inalatori a rapida azione
Glucocorticosteroidi sistemici
Anticolinergici
Metilxantine ad azione rapida
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Farmaci antiasmatici Farmaci antiasmatici raccomandati raccomandati Step 1: AdultiStep 1: Adulti
Gravità Farmaci Farmaci quotidiani per il quotidiani per il controllocontrollo
Altre opzioniAltre opzioni
Step 1:Step 1:
IntermittenteIntermittente
• NessunoNessuno • NessunoNessuno
Farmaci per il sollievo dei sintomi: ß2- agonisti a rapida azione q.o, in uso occasionale.
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Farmaci antiasmatici Farmaci antiasmatici raccomandati raccomandati Step 2: AdultiStep 2: Adulti
GravitàGravità Farmaci quotidiani Farmaci quotidiani per il controlloper il controllo
Altre opzioni Altre opzioni (in ordine (in ordine di efficacia globale)di efficacia globale)
Step 2:
Lieve Persistente
•GlucocorticosteroiGlucocorticosteroidi inalatori (< 500 di inalatori (< 500 μg BDP o μg BDP o equivalenti), anche equivalenti), anche in singola dose in singola dose giornalieragiornaliera
• AntileucotrieniAntileucotrieni• CromoniCromoni
Farmaci per il sollievo dei sintomi: ß2- agonisti a rapida azione q.o, in uso occasionale.
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Farmaci antiasmatici Farmaci antiasmatici raccomandati raccomandati Step 3: AdultiStep 3: Adulti
GravitàGravità Farmaci quotidiani per il Farmaci quotidiani per il controllocontrollo
Altre opzioni Altre opzioni (in ordine di efficacia (in ordine di efficacia globale)globale)
Step 3:Step 3:
Moderato Moderato persistentepersistente
• Glucocorticosteroidi Glucocorticosteroidi inalatori (200 – 1000 inalatori (200 – 1000 μg μg BDP o equivalenti)BDP o equivalenti)
piùpiù ββ22- agonisti inalatori a - agonisti inalatori a
lunga durata d’azionelunga durata d’azione
• Glucocorticosteroidi inalatori (500 – Glucocorticosteroidi inalatori (500 – 1000 1000 μg BDP o equivalenti) μg BDP o equivalenti) più più antileucotrieniantileucotrieni, , oror
• Glucocorticosteroidi inalatori (500 – Glucocorticosteroidi inalatori (500 – 1000 1000 μg BDP o equivalenti) μg BDP o equivalenti) più più teofillina teofillina a lento rilascioa lento rilascio, , oo
• Glucocorticosteroidi inalatori a dosi più Glucocorticosteroidi inalatori a dosi più alte (> 1000 alte (> 1000 μg BDP o equivalenti)μg BDP o equivalenti)
Farmaci per il sollievo dei sintomi: ß2- agonisti a rapida azione q.o, in uso occasionale.
![Page 73: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/73.jpg)
• Treatment with montelukast 10 mg + budesonide 800 g
– Was comparable to doubling the budesonide doseto 1600 g
– Had a faster onset of action than doubling the budesonide dose to 1600 g
• Both treatments were well tolerated, with a significantly (P<0.05) lower incidence of respiratory adverse events with montelukast + budesonide 800 g compared with budesonide 1600 g
Clinical Observation of Montelukast as a Partner Agent for Complementary Therapy
Montelukast + Budesonide vs higher-dose budesonide
![Page 74: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/74.jpg)
• Bjermer L, Bisgaard H, Bousquet J, Fabbri LM, Greening A, Haahtela T, Holgate ST, Picado C, Leff JA.
• Montelukast or salmeterol combined with an inhaled steroid in adult asthma: design and rationale of a randomized, double-blind comparative study (the IMPACT Investigation of Montelukast as a Partner Agent for Complementary Therapy-trial).Respir Med. 2000 Jun;94(6):612-21. IMPACT
• L’aggiunta di montelukast in pazienti i cui sintomi non sono bene L’aggiunta di montelukast in pazienti i cui sintomi non sono bene tollerati dal fluticasone inalatorio, potrebbe fornire un controllo clinico tollerati dal fluticasone inalatorio, potrebbe fornire un controllo clinico equivalente al salmeteroloequivalente al salmeterolo
Investigation of Montelukast as a Partner Agent
for Complementary Therapy
![Page 75: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/75.jpg)
GOAL study:GOAL study:Aiming for TAiming for TOTALOTAL OR WELL C OR WELL CONTROLLED ONTROLLED
ASTHMAASTHMA
GOAL was designed to test prospectively whether sustained asthma control assessed using a composite measure derived from GINA / NIH
guidelines
““Undulating terrainUndulating terrain”” characterized by peaks and valleys characterized by peaks and valleysrequiring requiring flexible dosing of treatmentflexible dosing of treatment““Undulating terrainUndulating terrain”” characterized by peaks and valleys characterized by peaks and valleysrequiring requiring flexible dosing of treatmentflexible dosing of treatment
Flat Flat ““mountain topmountain top”” maintained maintained by regular treatmentby regular treatmentFlat Flat ““mountain topmountain top”” maintained maintained by regular treatmentby regular treatment
![Page 76: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/76.jpg)
Farmaci antiasmatici Farmaci antiasmatici raccomandatiraccomandatiStep 4: AdultiStep 4: Adulti
GravitàGravità Farmaci quotidiani per il controlloFarmaci quotidiani per il controllo Altre opzioniAltre opzioni
Step 4Step 4
Grave Grave persistentepersistente
• Glucocorticosteroidi inalatoriGlucocorticosteroidi inalatori
( > 1000 ( > 1000 μg BDP o equivalenti) μg BDP o equivalenti) più più ββ22- agonisti a lunga durata d’azione- agonisti a lunga durata d’azione
• più più uno o più dei seguenti, se uno o più dei seguenti, se necessario:necessario:
- Antileucotrieni- Antileucotrieni
- Teofillina a lento rilascio- Teofillina a lento rilascio
- Glucocorticosteroidi orali (solo - Glucocorticosteroidi orali (solo dopo aver ottimizzato tutto il resto)dopo aver ottimizzato tutto il resto)
• Valutare possibili Valutare possibili fattori aggravanti o fattori aggravanti o che possono rendere che possono rendere la malattia non la malattia non controllata (aderenza controllata (aderenza al trattamento, fattori al trattamento, fattori psico-sociali, psico-sociali, esposizione ad esposizione ad allergeni, RGE, rino-allergeni, RGE, rino-sinusite, sensibilità ad sinusite, sensibilità ad ASA, etcASA, etc))
Farmaci per il sollievo dei sintomi: ß2- agonisti a rapida azione q.o, in uso occasionale.
![Page 77: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/77.jpg)
Classificazione di Gravità dell’asma rispetto alla terapia di fondo in atto e
indicazioni per i successivi adattamenti
Livello attuale Livello attuale della terapia della terapia di fondo di fondo
STEP 4
CorticosteroiCorticosteroidi in.di in.
+ + ββ22-agonisti -agonisti lunga duratalunga durata
+ altri + altri farmacifarmaci
STEP 3
CorticosteroiCorticosteroidi in.di in.
+ + ββ22-agonisti -agonisti lunga duratalunga durata
STEP 2
CorticosteroiCorticosteroidi in.di in.
STEP 1
nessunanessuna
Livello attuale Livello attuale dei sintomi e dei sintomi e della funzionedella funzione
STEP 4Grave
Persistente
STEP 3Moderato
Persistente
STEP 2Lieve
Persistente
STEP 1Intermittent
e
Intermittente
Lieve persistente
Moderato persistente
Grave persistente
Lieve persistente
Moderato persistente
Grave persistente
Valutare step-down
Moderato persistente
Grave persistente
Grave persistente
Grave persistente
Grave persistente
Grave persistente
Grave persistente
Valutare step-up
Grave persistente
Grave persistente
Valutare step-up
Valutare step-up
![Page 78: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/78.jpg)
L’assenza di controllo della malattia a qualsiasi livello deve determinare un incremento della terapia di base, secondo le variazioni previste all’interno e tra le classi di gravità
L’ottenuto controllo dell’asma per lungo tempo (3 mesi) può permettere una riduzione del livello di terapia, secondo le variazioni previste all’interno e tra le classi di gravità (D)
Nei pazienti con asma lieve persistente e moderato, la terapia con corticosteroidi inalatori o con la combinazione fissa CSI+LABA può essere incrementata per brevi periodi sulla base dei sintomi e della funzione respiratoria, ottenendo una riduzione delle riacutizzazioni
gravi e permettendo di mantenere bassa la dose di corticosteroidi inalatori per uso regolare (B)
Step-up e step-downStep-up e step-down
![Page 79: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/79.jpg)
INDICAZIONI ALL’IMMUNO TERAPIA NELL’ASMAINDICAZIONI ALL’IMMUNO TERAPIA NELL’ASMA
L’ITS può essere indicata nei pazienti con asma allergica, da lieve a moderata, specialmente quando l’asma è associataa rinite, in accordo con le indicazioni già definite.
Lo scopo è quello di ridurre i sintomi ed il consumo di farmaci, nonché di interferire con la storia naturale della malattia.L’immunoterapia ed il trattamento farmacologico non sonomutuamente esclusivi. L’immunoterapia non deve essere somministrata a pazienti con asma severa persistente o non adeguatamente controllata dalla terapia.
![Page 80: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/80.jpg)
FUTURE TERAPIE DELL’ASMAFUTURE TERAPIE DELL’ASMA
nuovi corticosteroidi inalatorinuovi corticosteroidi inalatori• monosomministrazione giornaliera (mometasone)• attivazione “locale” (ciclesonide)
possibili minor effetti collaterali a lungo termine • anticorpi monoclonali umanizzati anti-IgEanticorpi monoclonali umanizzati anti-IgE
• efficaci nell’asma e nella rinite allergica• indicati nell’asma grave (riduzione delle riacutizzazioni
• inibitori della PD4 (roflumilast, cilomilast)inibitori della PD4 (roflumilast, cilomilast)• effetto broncodilatatore ed antinfiammatorio• efficaci come CSI a bassa dose• indicati in particolari fenotipi (ad es. nei pazienti senza eosinofilia)
![Page 81: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/81.jpg)
Pazienti a rischio di morte per asma o con asma”quasi-fatale”Asma grave:•Pregresso episodio di rischio di morte (ventilazione meccanica, acidosi respiratoria, ricovero in terapia intensiva)”.•Ricovero ospedaliero o visita in pronto soccorso per asma nel corso dell’anno precedente•Terapia con tre o più farmaci antiasmatici•Utilizzo eccessivo di ß2 agonisti•Difficoltà a mantenere il controllo dell’asma
Programma in sei parti per il trattamento dell’asma
Parte 5:Parte 5: Trattamento delle riacutizzazioni gravi dell’asma: necessità di ricovero
ospedaliero
![Page 82: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/82.jpg)
Trattamento delle riacutizzazioni Trattamento delle riacutizzazioni gravi dell’asma: necessità di ricovero gravi dell’asma: necessità di ricovero
ospedalieroospedaliero
Caratteristiche comportamentali e psicosociali dei pazienti a rischio:
1. Scarsa aderenza alla terapia2. Patologie psichiatriche3. Abuso di alcoolici o droghe4. Obesità5. Gravi problematiche sociali o familiari
![Page 83: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dellApparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Seminari interni del primo.](https://reader033.fdocuments.net/reader033/viewer/2022052821/5542eb58497959361e8c3a17/html5/thumbnails/83.jpg)
Invio in Ospedale
Valutazione inizialeAnamnesi, esame obiettivo (eloquio, FC, FR), PEF
Asma severo o a rischio di morte
Trattamento iniziale2 agonisti a breve durata d’azione (fino a 3 somministrazioni/30 min.)
Corticosteroidi sistemici
Risposta incompleta o scarsaRisposta buona
Terapia domiciliare(controllo a breve)
Trattamento a domicilioTrattamento a domicilio Asma AcutoAsma Acuto
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Trattamento in Pronto SoccorsoTrattamento in Pronto SoccorsoAsma AcutoAsma Acuto
Buona risposta
Osservazione per almeno 1 ora
Se stabile, dimissione con
consiglio di controllo
specialistico entro 20gg
Valutazione inizialeAnamnesi, esame obiettivo, EGA, PEF o VEMS
Trattamento inizialeBroncodilatatori ; cortisonici sistemici, O 2 se necessario
Risposta incompleta/cattiva
Consulenza specialistica pneumologica
Buona risposta
Dimissione
Cattiva risposta
Ricovero
Insufficienza respiratoria
Ricovero in Pneumologia -UTIR o
Unità di Terapia IntensivaValutazionefunzionale
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Università degli Studi di Modena e Reggio EmiliaUniversità degli Studi di Modena e Reggio EmiliaClinica di Malattie dell’Apparato RespiratorioClinica di Malattie dell’Apparato Respiratorio
Direttore Prof. L. M. FabbriDirettore Prof. L. M. Fabbri
Seminari interni del primo trimestreSeminari interni del primo trimestre
Corso Integrato di Malattie dall’Apparato Respiratorio e Chirurgia Toracica
Anno Accademico 2004-2005
ASMA BRONCHIALE
Dott.ssa Monica BortolottiDott.ssa Monica Bortolotti