Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Studi...
Transcript of Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Studi...
Università degli Studi di Cagliari
Facoltà di Studi Umanistici
Corso di Riallineamento di STORIA(Lettere, Beni Culturali)
a.a. 2013-2014
Antonello V. Greco
18 settembre 2013
Un’imprescindibile approccio
METODOLOGICO
attraverso celebri citazioni
sul “senso” e il significato dello studio della
Storia
RAPPORTO BIUNIVOCO
PASSATO PRESENTE
Ovvero:
una costante
CHIAVE INTERPRETATIVA
orientata sul PRESENTE
Precisazione d’obbligo: urge sempre
ricordare che:
1) LA STORIA NON È
“NEUTRA”2) LA STORIA LA SCRIVONO
SEMPRE I VINCITORI”
Approfondimenti sulla «invenzione» della
Storia e il rapporto tra
“storia” e “mito”:
«Alla ricerca della… RICERCA!»
Un significativo e celebre esempio di discendenza
genealogica:«Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco,
Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò… Davide generò Salomone… Dopo la
deportazione in Babilonia… Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è
nato Gesù chiamato Cristo. La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così
di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora quattordici; dalla
deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.» (MATTEO, 1, 1-17)
Dalla spiegazione mitica all’indagine storica.«L’invenzione» del termine che definisce la “Storia” si deve
agli antichi Greci: il termine istorìa significava in origine
“indagine”, “ricerca” e deriva dal verbo “vedere”: il termine
ìstor, infatti indicava il “testimone, saggio, esperto, colui
che sa”.
DOVE e QUANDO nasce questa “attenzione”?
Nel dinamico mondo ionico (Asia Minore,attuale costa turca
e isole greche)
della fine del VII secolo a.C.
Il “salto” culturale:
per i Greci dell’età arcaica l’epos (e il mito) era
pressoché “storia”, ovvero interpretazione del mondo:
il concetto di istorìa maturato in ambito ionico muta
la prospettiva.
Il “fondatore” della storia secondo il romano Cicerone
fu il greco Erodoto di Alicarnasso (V secolo a.C.),
ovvero, con le parole latine di Cicerone:
“Herodotus pater historiae”, “Erodoto (è) il padre
della storia”.
Erodoto distingueva il metodo di ricerca sui fatti e
sulla ricerca delle origini attraverso tre diversi tipi di
testimonianze, qui elencate nell’ordine dalla meno alla
più affidabile:
- akoé = racconto, risultato di “ho sentito (dire)”
- opsis = visione diretta, risultato di “ho visto
(personalmente)”
- gnome = giudizio, risultato di “ho ragionato (ed
elaborato)”.
Gli antichi Greci, orgogliosissimi del loro livello di civiltà,
erano in ogni caso perfettamente consapevoli
che la loro civiltà fosse molto più “giovane” della millenaria
civiltà egizia.
A questo proposito disponiamo della significativa
testimonianza dello storico greco Erodoto che nel V sec. a.C.
citava questo episodio:
il viaggiatore greco Ecateo intervistò in Egitto i sacerdoti
locali, confrontando i rispettivi alberi genealogici.
Mentre Ecateo riusciva a ricostruire “solo” 16
generazioni di suoi antenati, i sacerdoti egizi erano in
grado di risalire indietro nel tempo di ben 345generazioni!
Al termine della ricostruzione degli antenati,
generazione su generazione, entrava in scena il mitocon vicende legate agli dei: ricordiamo che il mito era
spesso uno strumento per interpretare realtà
sconosciute o difficilmente spiegabili
Nei loro viaggi esplorativi, commerciali e coloniali
lungo tutto il Mediterraneo i Greci ebbero modo,
ovviamente, di conoscere anche la Sardegna e di
circumnavigarla per intero:
si resero infatti conto
della sua forma e la denominarono
Ichnusa,che significava proprio “impronta”.
Gli antichi Greci in particolare rimasero colpiti da
quegli straordinari monumenti antichi che sono i
nostri nuraghi.
Siccome i Greci erano un po’ “presuntuosi” e si
ritenevano culturalmente superiori a tutti gli altri (va
ricordato che chiamavano “barbari” tutti quelli che
non erano Greci!) ragionavano in proposito più o
meno in questo modo:
“è impossibile che una popolazione barbara e incivile
abbia potuto realizzare da sola queste strutture!” e
pertanto “inventarono” questo mito:
il mitico architetto Dedalo, dopo aver costruito il
famoso Labirinto nell’isola di Creta (dove risiedeva il
mostruoso Minotauro)…
si stabilì in Sardegna e qui “insegnò” ai Sardi a
costruire queste torri di pietra: infatti i Greci
chiamavano i nuraghi “dedaleia”, cioè strutture di
Dedalo
“L’anno che abbiamo”(a) (Fonte: Scuola e formazione,
anno XVI, n. 7/8, lugl./ago. 2013, p. 28, “Intercultura. Un
calendario delle feste”.)
il 2013 del calendario cristiano…
“L’anno che abbiamo”(b)
il 5773/5774
del calendario ebraico…*
[= 3761 a.C.] (*5 settembre 5774 Capodanno –Nei giorni del Rosh Hashanah si festeggia la creazione del mondo)
“L’anno che abbiamo”(d)
il 1392
del calendario iraniano…
[= 622 d.C.,
c.d. “egira” spostamento o fuga di Maometto
da La Mecca a Medina]
Alcuni “storici” punti di partenza(c)
(21 aprile) 753 a.C.: (tradizionale data
della) fondazione di Roma
La “tradizionale”
scansione tripartita
della Storia:
Il modello è l’antico Egitto dei Faraoni:
“Antico” Regno
“Medio” Regno
“Nuovo” Regno
Di conseguenza:
Storia dell’Evo “Antico”
Storia dell’Evo “Medio” (=Medioevo)
Storia dell’Evo “Nuovo” (o Moderno)
Gli “snodi epocali”
della Storia:
476 d.C.:
fine dell’Impero Romano d’Occidente =fine dell’Evo “Antico”
= inizio dell’Evo “Medio”
Gli “snodi epocali”
della Storia:
(12 ottobre) 1492 d.C.:
scoperta dell’America
= fine dell’Evo “Medio”= inizio dell’Evo “Moderno”
(*Nuove proposte quali “snodi epocali”
differenti prospettive:)
1453 d.C.:
fine dell’Impero Romano d’Oriente
(i Turchi conquistano Costantinopoli)
(*Nuove proposte quali “snodi epocali”
differenti prospettive:)
1455 d.C.:
invenzione della stampa a caratteri mobili
(Johann Gutenberg a Magonza stampa la prima
Bibbia)
Gli “snodi epocali”
della Storia, una nuova, necessaria articolazione:
(14 luglio) 1789 d.C.:
Rivoluzione Francese
= fine dell’Età “Moderna”= inizio dell’Età
“Contemporanea”… in fieri…