Università degli studi di Bergamo - prof. Paolo Aymon · 2011. 2. 24. · • Il secondo livello...

68
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Ingegneria Corso di Gestione dell’Informazione Aziendale prof. Paolo Aymon Information Management GIA-L02 prima parte prof. Paolo Aymon

Transcript of Università degli studi di Bergamo - prof. Paolo Aymon · 2011. 2. 24. · • Il secondo livello...

  • UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

    Facoltà di Ingegneria

    Corso di Gestione dell’Informazione Aziendaleprof. Paolo Aymon

    Information Management

    GIA-L02 prima parte

    prof. Paolo Aymon

  • Information Management

    UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

    Facoltà di Ingegneria

    Corso di Gestione dell’Informazione AziendaleCorso di Gestione dell’Informazione AziendaleCorso di Gestione dell’Informazione AziendaleCorso di Gestione dell’Informazione Aziendaleprof. Paolo Aymon

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 2

    INFORMATION MANAGEMENT(Information Management, SCM, CRM)

    prof. Paolo Aymon

  • Sommario della lezione

    • Competitività e Information Management

    – Organizzazione dei dati, – Integrazione dell’Informazione Aziendale, – Sistemi integrati nativi e gestione della base dati

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 3

  • Information Management – Competitività

    • I bisogni di informazioni sono simili per ogni impresa e organizzazioneanche se il dettaglio della loro natura può apparire molto diverso.

    • Le informazioni per loro natura sono classificabili in :

    • quantitative– esprimibili mediante numeri– informazioni amministrative

    » contabili

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 4

    » contabili» non monetarie

    • non quantitative– raccolte da osservazioni ed azioni (visual control, 5S)

    Fonte Sistemi di Controllo

  • Information Management – Competitività

    INFORMAZIONI

    INFORMAZIONI NON

    QUANTITATIVE

    INFORMAZIONI

    QUANTITATIVE

    INFORMAZIONI

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 5

    INFORMAZIONI

    CONTABILI

    INFORMAZIONI

    QUANTITATIVE NON

    MONETARIE

    BILANCIOCONTABILITA'

    DIREZIONALE

    INFORMAZIONI

    OPERATIVE

    INFORMAZIONI

    FISCALI

    Fonte Sistemi di Controllo

  • Information Management – Competitività

    • Le Informazioni Operative– Informazioni necessarie per le attività di un’organizzazione.– La principale fonte di dati elementari sui quali si basano la

    contabilità direzionale, il bilancio e la contabilità generale.

    • Le Informazioni di Bilancio– Informazioni utilizzate dal management e dagli azionisti sulla

    prestazione economico - finanziaria dell’impresa.

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 6

    • Le Informazioni di Contabilità Direzionale– Il management è interessato a disporre di sintesi che abbiano alla

    base informazioni analitiche, non a conoscere i singoli dettagli.– Il management si affida alla sintesi delle informazioni per le attività

    decisionali di programmazione (piano azioni e budget),implementazione e controllo (PDCA, MBO).

  • Information Management – Competitività

    FLUSSO INFORMATIVOFLUSSO INFORMATIVOFLUSSO INFORMATIVOFLUSSO INFORMATIVO

    • Ogni flusso reale (beni) e finanziario (capitali) tra attori economici(imprese) genera un flusso di informazioni inerenti ai passaggi di beni edi denaro.

    • Il vantaggio competitivo delle imprese dipende quindi dalla capacità dimettere in connessione le informazioni generate e di saperle elaborareper produrre nuove informazioni per finalità diverse.

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 7

    FLUSSO BENIFLUSSO BENIFLUSSO BENIFLUSSO BENI

    FLUSSO FINANZIARIOFLUSSO FINANZIARIOFLUSSO FINANZIARIOFLUSSO FINANZIARIO

    FLUSSO INFORMATIVOFLUSSO INFORMATIVOFLUSSO INFORMATIVOFLUSSO INFORMATIVO

    impresa impresa

    Fonte Management Information System

  • Information Management – Competitività

    • Dai Dati all’Informazione - Competenza verso la Competitività.– Ogni impresa è in grado di sviluppare una mole di dati ogni giorno.– Organizzare i dati e dare loro un valore (Business Intelligent e

    Information Management) per ottenere informazioni.– Maggiore è la capacità dell’impresa di sfruttare i dati e creare le

    informazioni applicandole, maggiore è la probabilità di successo nelmercato.

    • Cambia il modello di impresa:

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 8

    • Cambia il modello di impresa: Le imprese sono oggetto di un una forte pressione competitiva dovuta a:

    • Ciclo di vita del prodotto ridotto• Sviluppo veloce delle tecnologie e loro applicazioni• Clienti più esigenti• Sviluppo delle comunicazioni e scambio delle informazioni

    globale e veloce (tempi di risposta)• Trade off Reach e Richness (mailing list, struttura vendite,

    internet)

  • Information Management – Competitività

    • Senza conoscere gli obiettivi e come misurare i risultati il managementpotrebbe agire con azioni non in linea con le strategie (è necessariosviluppare la COMPETENZA)

    INTEGRAZIONE

    INTEGRAZIONE

    COMPETENZACOMPETENZA

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 9

    INTEGRAZIONE

    INTEGRAZIONE

    DATIDATI

    CONOSCENZACONOSCENZA

    INFORMAZIONEINFORMAZIONE

    DATIDATIDATIDATI

    INFORMAZIONEINFORMAZIONE

    DATIDATIDATIDATI

  • Information Management – Competitività

    • Il primo livello rappresenta la moltitudine di dati ancora tutti daorganizzare.

    • Il secondo livello rappresenta le informazioni derivanti dai datiaccorpati e organizzati. Le informazioni non sono quindi da intendersiun semplice archivio di dati ma dati organizzati e finalizzati ad unobiettivo (pianificazione, azione, gestione e controllo). Organizzare idati per ottenere le informazioni diventa uno strumento indispensabileverso la riduzione del lead time nel processo decisionale (DSS)

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 10

    verso la riduzione del lead time nel processo decisionale (DSS)

  • Information Management – Competitività

    • Il terzo livello rappresenta l’uso dell’informazione. Vale a dire ilprocesso di elaborazione interpretativa dell’informazione con lo scopodi applicare azioni atte a modificare i dati da cui essa ha origine permigliorare le performance del processo. Interpretare ed applicare inmodo operativo le informazioni (COME utilizzare le informazioni?)per attuare le azioni atte a migliorare e controllare i processi e renderel’impresa competitiva sul mercato.

    • Il quarto livello è la competenza che significa prendere coscienza delle

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 11

    • Il quarto livello è la competenza che significa prendere coscienza delleinformazioni (PERCHE’ servono determinate informazioni?) peracquisire competenza

  • Information Management – Competitività

    • La competitività dell’impresa si misura– da come ha organizzato i dati

    – dal livello di integrazione che essa è stata in grado di sviluppare

    – da quanto le informazioni generate siano a supporto delle decisioni

    – da come accresce il vantaggio competitivo con processi decisionali

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 12

    – da come accresce il vantaggio competitivo con processi decisionalipiù rapidi e riduzione dei costi con accesso alle informazioni ailivelli intermedi

    – da come sia in grado di passare da una realtà “burocratica” ad una“adhocratica”. Dove le persone sono fortemente responsabilizzateverso un risultato comune

  • Information Management – Competitività

    • Diventa fondamentale quindi definire le procedure di raccolta dei datied un efficace approccio di analisi per focalizzare gli obiettividell’impresa

    – Quali dati si sono raccolti fino ad ora

    – Quali dati si devono raccogliere

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 13

    – Quali decisioni vengono prese in funzione dei dati raccolti

    – Con quale frequenza si sono raccolti

    – Come devono essere raccolti e memorizzati

    – Come devono essere accorpati e presentati

  • Information Management – Sistema Informativo

    L’informazione è l’output del processo di elaborazione del dato,componente elementare, che deve essere organizzato e trasformato inoutput utile.

    • L’informazione è un insieme di dati organizzati per poter essereutilizzati dal processo decisionale aziendale e deve avere le seguenticaratteristiche:

    – Affidabile (contenuto) per soddisfare le esigenze e problemi

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 14

    – Affidabile (contenuto) per soddisfare le esigenze e problemispecifici nell’ambito dei sistemi di supporto alle decisioni (DSS)

    – Tempestiva (tempo) per consentire rapide decisioni e soluzioni alproblema

    – Disponibile (luogo) dove serve, dove cioè si devono prendere ledecisioni

    – Semplice (forma) nelle modalità del suo utilizzo

  • Information Management – Sistema Informativo

    • Il sistema informativo è lo strumento:– attraverso il quale si producono e si gestiscono i flussi necessari alle

    attività di tutte le unità organizzative dell’impresa

    – di raccolta ed organizzazione del dato, il collettore tra i processiaziendali interni (intra-aziendali) ed esterni (inter-aziendali)

    – di automazione dei processi

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 15

    – di controllo delle decisioni

    • Gli elementi che costituiscono il sistema informativo sono:– L’insieme dei dati significativi che descrivono l’impresa

    – Le procedure utilizzate per la raccolta e la distribuzione dei dati

    – Le risorse utilizzate (umane e tecnologiche)

  • Information Management – Sistema Informativo

    • Agli inizi degli anni 60 i sistemi EDP (Electronic Data Processingsystems) hanno avuto il loro sviluppo come strumenti a supporto delleapplicazioni di tipo contabile e amministrativo

    • Gli EDP si sono poi orientati anche verso le procedure operative e nonsolo verso quelle amministrative dando vita al Sistema Informativo perle attività operative (SIO). Dalle competenze amministrative i sistemiinformativi hanno allargato la propria competenza verso le procedureoperative aziendali creando il Sistema Informativo Operativo.

    • Infine dall’esigenza di pianificare, programmare e controllare le attività

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 16

    • Infine dall’esigenza di pianificare, programmare e controllare le attivitàaziendali sono nati i Sistemi Informativi Direzionali (SID).Pianificazione, programmazione e controllo delle attività aziendalihanno implicato la creazione di strumenti a supporto delle attivitàcreando il Sistema Informativo Direzionale.

    • Il Sistema Informativo Aziendale (SIA) è scomposto in due sottosistemi: Sistema Informativo Operativo (SIO) e Sistema InformativoDirezionale (SID)

  • Alta

    Direzione

    Attività

    Strategiche

    La funzione primaria del sistema informativo è supportare chi, nei propriambiti di competenza fa funzionare l’azienda o parte di essa attraverso lapropria attività.

    Information Management – Sistema Informativo

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 17

    Direzione

    Funzionale

    Personale Esecutivo

    AttivitàTattiche

    Attività Operative

  • Information Management – Sistema Informativo

    • I sottosistemi del sistema informativo aziendale (SIO, SID) possonoscomporsi in sotto sistemi funzionali e sotto sistemi di processo:

    – Funzioni (sottosistema commerciale, sottosistema produzione, etc.etc.)

    – Processi (sottosistema gestione ciclo attivo e sottosistema gestioneciclo passivo)

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 18

    • Il criterio di scomposizione Operativo e Direzionale ci aiuta acomprendere meglio le due macro classi dei prodotti applicativi:

    • ERP• Business Intelligence

  • Information Management – Sistema Informativo

    PER FUNZIONI

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 19

    PER PROCESSI

    PER FUNZIONI

  • Information Management – Sistema Informativo

    • Il Sistema Informativo Operativo è un sottosistema che ha comeobiettivo quello di rilevare ed integrare i dati dell’area operativaaziendale da cui sono generati:– all’interno dei processi operativi aziendali (processo di

    trasformazione del semilavorato)– fra differenti processi o sottoprocessi dello stesso sistema aziendale

    (vendite, acquisti, etc. etc.)– fra processi operativi appartenenti a sistemi diversi (clienti, fornitori,

    outsourcing)

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 20

    – fra processi operativi appartenenti a sistemi diversi (clienti, fornitori,outsourcing)

    • Il concetto “operativo” riferito al processo fa diretto riferimento allanatura delle attività che costituiscono il processo e che hanno comecaratteristica comune la standardizzazione

  • Information Management – Sistema Informativo

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 21

    Fonte Management Information System

  • Information Management – Sistema Informativo

    • Il SIO ha quindi la funzione di rilevazione dei dati, produzione delleinformazioni e della conoscenza e alimentazione di data base inrelazione all’area operativa dell’impresa.

    • Le informazioni di tipo operativo elaborate da un Sistema InformativoOperativo (SIO) sono:

    – Anagrafiche:– Descrivono la proprietà degli oggetti (macchinari, prodotti) e

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 22

    – Descrivono la proprietà degli oggetti (macchinari, prodotti) edei soggetti (clienti e fornitori)

    – Transazioni:– Contratti, trasformazioni, movimentazioni e certificazioni

    contabili– Pianificazione e Programmazione delle operazioni

    – Pianificazione e programmazione della produzione, pianoprincipale di produzione

  • Information Management – Sistema Informativo• Per comprendere la logica che sta alla base delle dinamiche del Sistema

    Informativo Operativo, si usa scomporlo in aree funzionali distinte perindividuare le sotto funzioni svolte da ciascuna area funzionale edindividuare così le applicazioni a supporto per ognuna di esse, quali:

    – marketing– logistica e di produzione– R&D e ingegneria di processo– amministrazione e controllo

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 23

    – amministrazione e controllo– risorse umane– funzioni finanziarie

  • Information Management – Sistema Informativo

    Applicativi distinti non interconnessi

    MRP(Material

    Resource Planning)

    MRPII(Manufactoring

    Resource Planning)

    ERP(Enterprise

    Resource Planning)

    SCM(Supply Chain Mng)

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 24

    40 anni di informatizzazione delle applicazioni operative nelle aziende manifatturiere

    CRM(Customer

    Relationship Mng)

    Fonte Management Information System

  • Information Management – Sistema Informativo

    • Il Sistema Informativo Direzionale supporta le attività di managementdell’azienda volte sia alla gestione che al controllo dei processi, basatesu strumenti quali il budget ed i report direzionali, sia a porre in essereinterventi correttivi sulle azioni per il raggiungimento dell’obiettivoattraverso strumenti decisionali di medio e lungo periodo.

    • Le informazioni su cui si basa il Sistema Informativo Direzionale sonogli Indicatori di processo (KPI) che misurano le prestazioni aziendali e iFattori critici di successo (CFS).

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 25

    Fattori critici di successo (CFS).

    • Il SID fa da contraltare al SIO e fornisce al management informazioni dilivello superiore (sintesi) filtrando le informazioni operative di I livelloche vengono gestite dal SIO.

  • Information Management – Sistema Informativo

    • Come per il SIO esiste la scomposizione funzionale così per il SID esistela scomposizione, legata alla finalità del sistema, vale a dire prospettivastrategica e gestionale.

    • L’output del SID è un reporting di natura contabile integrato da unreporting di natura extra-contabile.

    • Spesso i dati contabili si dimostrano insufficienti per monitorare tutte ledinamiche aziendali (natura consuntiva e preventiva del dato)

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 26

    dinamiche aziendali (natura consuntiva e preventiva del dato)

    • Il SIO interagisce con il SID poiché il SID elabora gli obiettivi ed il SIOfornisce il feedback sui risultati ottenuti nel raggiungimento degli stessi.

  • Information Management – Sistema Informativo

    Reporting contabili Reporting contabili ed extracontabili

    Supporto alle decisioni (DSS)

    Sistemi Esperti

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 27

    40 anni di informatizzazione delle applicazioni direzionali nelle aziende manifatturiere

    Fonte Management Information System

  • Information Management – Sistema Informativo

    SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 28

    REPORT

    CONTABILE

    REPORT

    DIREZIONALE

    BUSINESS

    DECISION SYSTEM

    Fonte Management Information System

  • Information Management – Sistema Informativo

    • Il sottosistema di Reporting del SID ha la finalità di informatizzare lafase gestionale del controllo e quella di alto livello dedicata al decisionsystem. Gli strumenti che costituiscono un supporto di questosottosistema sono definiti Management Information System (MIS)

    • Un qualunque sistema MIS deve poter interagire con il SIO. I sistemi diDataWarehousing e le tecnologie On Line Analytical Processing (OLAP)supportano questo scambio di flussi informativi.

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 29

    • Un reporting di tipo contabile ed extracontabile deve poter interagirecon il SIO (area amministrazione) per poter produrre informazioniquali; C/E, Finanziarie, Rendiconti Economici e Transazioni cheevidenzino punti critici dei processi

    Fonte Management Information System

  • Information Management – Sistema Informativo

    • Il sottosistema di supporto alle decisioni può essere suddiviso a suavolta in due sotto aree:

    – DSS Decision Support Systems– EIS Executive Information Systems

    • I DSS, hanno la finalità di supportare il management nel breve/medioperiodo nelle fasi decisionali in relazione ad eventi non deterministici edeterminabili a priori. Non esistono procedure standard ma modellianalitici. In generale raccoglie informazioni interne dal SIO e dal MIS ed

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 30

    analitici. In generale raccoglie informazioni interne dal SIO e dal MIS edesterne dal mercato (prezzi e competitors)

    • Gli EIS supportano il management nel medio/lungo periodo nelle fasidecisionali destrutturate caratterizzate da numerosi obiettivi spesso inconflitto. Raccoglie informazioni da SIO, MIS e DSS oltre che esterne dicarattere economico, legislativo e tecnologico

  • Information Management – Sistema Informativo Operativo

    • I Sistemi Informativi Operativi si sono evoluti passando da Sistemibasati su applicativi non interconnessi a Sistemi integrati.

    • Questa genesi ripercorre le metodologie in essere per la rivisitazione deiflussi dell’informazione all’interno di un’impresa.

    – Per funzioni– Per processi

    • Funzioni:

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 31

    • Funzioni:• si intendono le operazioni di gestione omogenee dal punto di

    vista economico e tecnico e l’insieme delle conoscenze necessarieper lo svolgimento delle attività del sistema impresa

    • la gestione per funzioni è il sistema di attività ed operazionirealizzate in azienda da unità organizzative predefinite

  • • Le aree funzionali sono distinte in:– Aree funzionali operazionali o operative

    » Caratteristiche (mkt; R&S; Prod.; Log.)» Integrative (Fin.; Org; HR)

    – Aree di informazione e controllo» Amministrazione» Pianificazione Strategica

    Information Management – Sistema Informativo Operativo

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 32

    » Pianificazione Strategica» Controllo di gestione» Sistema Informativi

    • I limiti di un approccio per funzioni :» Focus sulla specializzazione» Mancanza di un meccanismo di coordinamento» Debole apporto alla creazione del valore

  • Information Management – Sistema Informativo

    • Al concetto di funzione e di struttura per funzioni si affianca il concettodi processo e di gestione ed organizzazione per processi.

    • Processo:• si intende un insieme di attività che partendo da input definiti

    portano ad un output che è l’oggetto di scambio tra l’impresa edil mercato (valore per il cliente) (modello IPO)

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 33

    • per ogni insieme di processi vi sono i macro processi cherappresentano le linee operative fondamentali della filiera delleattività (produzione, logistica, vendita e sviluppo prodotto)

  • Information Management – Sistema Informativo

    • Al di sotto di ogni macro processo si identificano differentiaggregazioni (livelli) di attività:

    � Sub processo (commerciale � pubblicità e promozioni)

    �Segmento (pubblicità e promozione � pubblicità)

    �Macro attività (pubblicità � vari mass media)

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 34

    �Macro attività (pubblicità � vari mass media)

    �Operazioni elementare

    • In sintesi il processo è una summa di attività finalizzate ad un obiettivo(oggetto del valore). Per raggiungere l’obiettivo vanno gestiti gli input egarantite le risorse

  • FUNZIONI

    MKT/COM PROD R&D AMM e CdG PERSON. FINAZA

    •Promozioni e analisi di mercato •Previsione vendite•Acquisizione ordini

    •Programmazione della produzione•Approvvigionamento e ricevimento materia prima

    •Nuovi prodotti, nuovi processi•Innovazione e tecnologia

    •Costi operativi e contabilità industriale•Contabilità generale

    •Formazione•Progetti MBO•Politica di incentiva

    •Gestione delle fonti

    SOTTO FUNZIONI

    Information Management – Sistema Informativo Operativo

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 35

    one ordini cliente•Carico ed evasione ordini

    materia prima•Ordini interni e controllo avanzamento della produzione

    tecnologia incentivazione

    SOTTO FUNZIONI

    PROCESSI

  • Information Management – Sistema Informativo

    • Un’impresa può quindi essere rappresentata per processi prescindendodalla struttura adottata. La definizione e la mappatura aziendale perprocessi risulta essere più complessa influenzata dalle specificitàaziendali

    • Un’ impresa può migliorare le sue performance modificando la logicagestionale da una prospettiva funzionale ad una prospettiva perprocesso.

    » Ciclo attivo

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 36

    » Ciclo attivo» Ciclo passivo» Processo amministrazione» Processo progettazione» Processo di trasformazione» Processo delle vendite» …….

  • Information Management – Sistema Informativo

    • Le imprese si sono trovate ad operare in mercati sempre più competitivicaratterizzati dalla globalizzazione e dalla concorrenza (secondo nuovifattori più fondati sulla flessibilità e tempi di risposta del servizio che sufattori qualità / prezzo).

    • Tale scenario ha implicato per molte imprese un adeguamento delsistema di generazione e distribuzione delle informazioni conl’obiettivo di integrazione e gestione trasversale dei processi. (sistemiad integrazione di ciclo CRP, MRP, MRPII)

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 37

    ad integrazione di ciclo CRP, MRP, MRPII)

    • Dal punto di vista dell’offerta si è assistito negli anni all’evoluzione eaffermazione dei Sistemi Aperti Scalabili

    • Dal lato della domanda l’interesse è stato rivolto ai Sistemi Integratinativi (ERP)

  • • I sistemi aperti scalabili sono ambienti di elaborazione che utilizzanoprodotti tra loro funzionalmente integrabili e sostenuti da specifichestandard. Si intendono scalabili nel termine di modularità e crescentecapacità del sistema

    • I sistemi integrati nativi si traduco in soluzioni ERP (EnterpriseResource Planning) come soluzione ai problemi di integrazione dellapianificazione delle risorse aziendali. A differenza dei sistemi adintegrazione di ciclo, i sistemi ERP non richiedono aggregazioni

    Information Management – Sistema Informativo Operativo

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 38

    integrazione di ciclo, i sistemi ERP non richiedono aggregazionisuccessive poiché sono sistemi integrati nativi.

    • I sistemi ERP integrano tra loro le principali funzioni aziendali,dall’amministrazione, alla finanza, dalla produzione alle vendite, conl’obiettivo di pianificare, gestire e controllare tutte le risorse.

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    • I sistemi ERP permettono:– correlazione delle procedure operative (integrazione delle attività)– visibilità sui processi (comunicazione)– informazioni aggiornate (processi decisionali)

    • Le caratteristiche principali di un sistema ERP sono:– flessibilità– modularità (finance, controlling, sales, material mng, production

    planning)– personalizzazione in funzione dei processi aziendali

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 39

    – personalizzazione in funzione dei processi aziendali– integrazione (interfacciabilità)

    SAP - Business Management Software Solutions Applications and Services

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    • I SIO di tipo tradizionale sono stati costruiti con il principio dei sistemiinteroperativi a moduli (ad integrazione di ciclo). Ogni applicazione siappoggia su archivi propri e non integrati con conseguente ridondanzadei dati.

    SIO

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 40

    DATABASE

    AMM.

    DATABASE

    MAG.

    DATABASE

    COMM.

    DATABASE

    PROD.

    CONTABILITA' MAGAZZINO VENDITE PRODUZIONE

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    • Ai SIO di tipo evoluto ha contribuito la creazione di database di datiintegrati ai quali possono accedere più applicativi.

    • In ciascuna attività ogni risorsa accede ad un archivio condiviso egestito dal DBMS (DataBase Management System) che agisce comeinterfaccia fra i programmi applicativi e il data base.

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 41

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    • Il database ha la funzione di un “grande contenitore” di dati chenecessita di un supporto che organizzi il dato.

    • La parte organizzativa la svolgono i sistemi di gestione del database,DataBase Management System (DBMS)

    • I database così organizzati costituiscono un’unica base logica di dati acui accedono i diversi applicativi

    • Dal DBMS al RDBMS (Relational DBMS) gestione integrata dellerisorse e non solo database unificato (MRP � ERP)

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 42

    • I database sono quindi intesi come organizzazione integrata dei dati acui diversi applicativi possono accedere a seconda delle specificheesigenze in differenti modelli:

    – gerarchico

    – a rete

    – relazionale

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    • Il database gerarchico presenta i dati organizzati in una struttura adalbero. Per accedere ad un dato si parte dalla classificazione a cui essoappartiene, l’informazione viene suddivisa in segmenti (attraverso gliindirizzi). La ricerca del dato avviene top - down passando attraversosottocategorie di appartenenza

    • Il database di tipo gerarchico è utilizzato nei casi in cui i datipresentano legami stabili e riconosciuti

    VENDITE CLENTI

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 43

    NORD

    EUROPASUD EUROPA EST EUROPA EXTRA CEE

    ITALIA SPAGNA

    VENDITE

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    • Il database reticolare permette un accesso al dato sia top-down chebuttom–up. (logica padre/figli). Il modello reticolare incontra il suolimite quando le relazioni si complicano in relazioni molti a molti

    IMPIANTO 1 IMPIANTO 2 IMPIANTO 3

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 44

    • Tutti i limiti dei due modelli precedente vengono superati con ilmodello database relazionale. I dati sono organizzati in tabelle a duedimensioni (campi (dati elementari) e record (le occorrenze)). Adesempio tabelle fornitori/componenti oppure clienti/prodotti

    PRODOTTO A PRODOTTO B PRODOTTO C PRODOTTO D

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    • Nel modello relazionale l’organizzazione del dato è garantitadall’integrazione dei dati inseriti nelle tabelle correlandoli conrelazioni. Le tabelle del modello sono divisi in due tipologie

    • Tabella dei fatti: una per ogni oggetto di business in analisi(indicatore) contenente le informazioni numeriche che assumel’oggetto in funzione delle dimensioni scelte, ad esempio:oggetto di business � vendite; dimensione scelta � prodotto;la tabella dei fatti conterrà il valore, il prezzo e le quantità del

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 45

    la tabella dei fatti conterrà il valore, il prezzo e le quantità delprodotto venduto.

    • Tabella delle dimensioni: una per ogni dimensione d’analisidegli oggetti considerati. Le dimensioni sono le chiavi dilettura del fatto (esempio: dimensione tempo; dimensioneprodotto; dimensione unità organizzativa). Per ognidimensione vi sono gli elementi (esempio; giorno; prodotto,linea di prodotto; funzione)

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    • Le tabelle delle dimensioni infine includono una colonna i cuivalori identificano in modo univoco ogni riga della tabella �chiave primaria. Le chiavi primarie consentono di correlare i daticondivisi da più tabelle per generare un output che sia il risultatodell’interazione righe colonne di ogni tabella (esempio: tabella deifatti � spese; tabella delle dimensioni � codici CdC; chiaveprimaria � codice del CdC; correlazione tra le due tabelle è lachiave primaria CdC)

    • La colonna i cui valori si riferiscono alla chiave primaria di

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 46

    • La colonna i cui valori si riferiscono alla chiave primaria diun’altra tabella è detta chiave esterna (esempio: la tabella delledimensioni (codici CdC) contiene la colonna chiave primaria chemette in relazione la tabella delle dimensioni (CdC) con la tabelladei fatti (spese) per la quale la chiave primaria diventa chiaveesterna.

    • Ogni tabella dei fatti contiene un colonna di chiave esterna per lachiave primaria di tutte le tabelle dimensioni ad essa correlate. Lacombinazione di queste chiavi esterne definisce la chiavecomposta

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    • I Sistemi Informativi Integrati permetto di operare con un insieme didati quali input di molteplici processi aziendali e destinare gli outputa molteplici soggetti operativi in ottica di gestione unitaria edorganizzata del dato.

    • La gestione unitaria e correlata del dato consente di generareinformazioni utili a diversi soggetti operativi ed è presuppostoindispensabile per la costruzione di strutture dati flessibili.

    • Il passaggio dai metodi di gestione del dato di tipo tradizionale,caratterizzati da una duplicazione delle rilevazioni, ad un sistema

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 47

    caratterizzati da una duplicazione delle rilevazioni, ad un sistemaintegrato ha permesso di avere come risultato un sistema in grado diprodurre output standard e allo stesso tempo interrogazioni ed analisimirate e specifiche.

    • Tuttavia anche il modello relazione presenta alcuni limiti fra i qualiquello di gestire solo dati elementari e non documenti (datimemorizzati in modo semplice che richiedono metodologieapplicative di estrazione del dato)

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    • Questo limite è stato superato con le applicazioni che gestisconodocumenti (gestione database ad oggetti)

    • Lo stesso vale per i database relazionali che hanno inglobato daticomplessi passando dalla visione per dati alla visione per dati edocumenti

    � DataWarehousing o multidimensionali per applicazioni OLAP

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 48

    � DataWarehousing o multidimensionali per applicazioni OLAPche superano un altro limite dei DB tradizionali relazionali, vale adire quello di riferirsi alle transazioni operative (OLTP)

  • • Il concetto di DataWarehouse viene proposto per la prima voltada Barry Davlin e Paul Murphy nel 1988. Attraverso il loroarticolo pubblicato sull’IBM System Journal definiscono ildatawarehouse come “un singolo, completo e consistentedeposito di dati, ottenuti da diverse fonti e resi disponibili agliutenti in maniera da poter essere immediatamente fruibili”.

    • Caratteristiche dei dati contenuti all’interno di un DWH:

    Information Management – Sistema Informativo - ERP

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 49

    • Caratteristiche dei dati contenuti all’interno di un DWH:• Tematici per soggetto;• Integrati;• Temporali;• Permanenti.

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 50

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 51

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    • Ciclo attivo semplificato• Ricevimento ordini cliente• Invio ordine a magazzino • Analisi giacenze• Ordini interno di produzione del

    prodotto finito• Carico/Scarico del prodotto finito

    da magazzino e spedizione

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 52

    da magazzino e spedizione• Fatturazione• Incasso credito commerciale

  • Information Management – Sistema Informativo - ERP

    • Ciclo passivo semplificato• Invio ordine d’acquisto• Ricevimento materiale in magazzino• Carico a magazzino• Fattura d’acquisto• Pagamento debito verso fornitore

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 53

  • • IL SID ha il compito di supportare le attività svolte dal management nelmedio/lungo periodo producendo come output budget e reporting asupporto delle attività di controllo e gestione di tipo direzionale estrategico.

    • Le informazioni gestite dal SID sono dette indicatori in quanto misuredelle performance aziendali, derivati dalle mappature dei processi.

    Information Management – Sistema Informativo Direzionale

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 54

    • Scopo del SID è quello di sintetizzare le informazioni selezionandoleattraverso sistemi di indicatori bilanciati. Il reporting così strutturatoassume il ruolo sia di strumento di misura delle prestazioni che disupporto alle decisioni.

    • Il SID risulta essere di fatto costituito da un insieme di processi estrumenti definiti Business Intelligence

  • • Insieme processi e strumenti:– Reporting contabile ed extracontabile che presidiano

    l’organizzazione aziendale, i relativi processi e i centri diresponsabilità estendendo tale presidio a tutta la filiera (supplychain)

    – Management Accounting– Critical Success Factors (CSF)– Key Performance Indicator (KPI)

    Information Management – Sistema Informativo Direzionale

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 55

    – Key Performance Indicator (KPI)– Tableau de Bord– Balanced Scorecard (BSC)

    – DSS e EIS

  • • Il SID deve interfacciarsi con il SIO per raccogliere dati e informazioniseguendo due fasi

    – Trasformazione delle informazioni operative in informazionidirezionali � dal dato operativo al dato direzionale di sintesi

    – Elaborazione delle informazioni per generare gli output di sintesi(reporting)

    Information Management – Sistema Informativo Direzionale

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 56

    (reporting)

  • • Il SID è quindi strutturato a più livelli:

    – 0 dati delle transazioni

    – 1 estrazione dei dati e filtro di sintesi

    – 2 memorizzazione ed organizzazione dei dati

    Information Management – Sistema Informativo Direzionale

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 57

    – 3 analisi e presentazione delle informazioni

    – 4 accesso alle informazioni

  • Information Management – Sistema Informativo Direzionale

    DataWareHousing

    OLAP

    DSS / EIS

    controllo

    decisioni

    integrazione

    analisi

    presentazione

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 58

    Qualità VenditeLogisticaCicloattivo

    ProduzioneCiclopassivo

    CoCli CoIndCoFor CoAnCdGe

    dati

    informazioni

    transazioni

  • • Livello 0• Registrazione contabile• Movimento a magazzino• Inserimento ordine cliente

    • Livello 1• Estrazione del dato• Trasformazione del dato per la produzione delle informazioni

    Information Management – Sistema Informativo Direzionale

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 59

    • Trasformazione del dato per la produzione delle informazionidirezionali

    • Caricamento delle informazioni così trasformate

    • Livello 2• Memorizzazione ed organizzazione delle informazioni tramite

    DW e Data Mart (sottoinsieme di DW estratto per semplificarel’interrogazione)

  • • Livello 3• Front end (analisi ed elaborazione e presentazione)

    – Calcolo OLAP (analisi multidimensionali)– Presentazione

    Information Management – Sistema Informativo Direzionale

    Cubo di Reporting

    mese prodotto

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 60

    • Livello 4• Processi di accesso alle funzionalità del precedente livello 3 (web

    browser)

    mese prodotto

    centro di responsabilità

  • • Le tecnologie OLAP fanno parte degli strumenti che supportano iDW in fase di analisi ed interpretazione delle informazioni.

    • Tramite l’OLAP si è in grado di elaborare e strutturare i datisecondo diversi modelli per effettuare analisi mirate agli obiettividirezionali.

    • A differenza dei sistemi di interrogazione delle basi dati

    La MultidimensionalitàInformation Management – Sistema Informativo Direzionale

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 61

    • A differenza dei sistemi di interrogazione delle basi datitransazionali (On Line Transaction Processing OLTP) cheutilizzano elaborazioni pre-configurate mediante queries, i sistemiOLAP supportano il processo di accesso ai dati attraversoun’analisi interattiva e modificabile.

    • Gli OLTP trattano dati elementari, gli OLAP dati aggregati su piùdimensioni

  • • Nel 1998 Nigel Pendse per descrivere i sistemi OLAP e definirne leregole coniò il termine FASMI che è tuttora accettato e spesso citatonell’ambito di sistemi applicativi OLAP. Scomponendo l’acronimoFASMI, le caratteristiche principali che rendono un sistema adattoall’analisi interattiva dei dati sono le seguenti.

    • Fast;• Analytical;•

    Caratteristiche OLTP OLAP

    Funzionalità

    aziendaliOperative Decisionali

    OLAP Vs OLTPInformation Management – Sistema Informativo Direzionale

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 62

    •• Shared;• Multidimensional;• Informational.

    aziendaliOperative Decisionali

    Classi di utenza Utenti operativiTop e middle

    management

    Granularità dei dati Dati elementariDati elementari ed

    aggregati

    Storicità dei dati Dati attuali Dati attuali e storici

    Modalità di accessoInserimento, variazione,

    cancellazione, letturaLettura

  • • Dimensioni

    • La funzionalità chiave di ogni prodotto OLAP è l’abilità di definire uninsieme di dati in termini di dimensioni multiple. Le dimensioni,infatti, possono essere pensate come prospettive, entità, fattori ocomponenti di un determinato fenomeno reale. La possibilità divedere il fatto aziendale in un modello multidimensionale permetteall’utente di posizionarsi nella prospettiva più confacente alledecisioni che deve assumere.

    La MultidimensionalitàInformation Management – Sistema Informativo Direzionale

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 63

    • Dimensioni

    • Operatori di Aggregazione;

    • Misure;

    • Fatti;

  • • Ogni lato dell’ipercubo rappresenta una dimensione ed ogni cellarappresenta un fatto relativo a specifici valori delle dimensioniconsiderate.

    • Ogni dimensione ha al suo interno gli elementi che corrispondonoalle misure di analisi.

    La MultidimensionalitàInformation Management – Sistema Informativo Direzionale

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 64

  • Il termine Business Intelligence è statoconiato nel 1989 da Howared Dresner,un analista del Gartner Group, con ilquale ha identificato l’insieme deiconcetti, delle metodologie e la capacitàdi un’azienda di accedere e analizzarele informazioni al proprio interno,normalmente archiviate in grandidatabase.

    Information Management – Sistema Informativo Direzionale

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 65

    database.

    Gli obiettivi principali della Business Intelligence sono:

    • Velocizzare, minimizzando il tempo per raccogliere le informazioni rilevanti;

    • Automatizzare, personalizzando la raccolta dei dati secondo le esigenze dell’utenze;

    • Analizzare, attraverso tools in grado di effettuare confronti ed indicare possibilidecisioni;

    • Decidere, chiudendo il processo con azioni concrete.

  • Le caratteristiche essenziali di un efficiente sistema di reporting sono le seguenti:

    • Affidabilità;

    Il sistema di reporting è il punto di riferimento per la gestione di tutte lerichieste informative riferite sia ai dati finanziari che ai dati quantitativiveicolati all’interno dell’azienda verso il management, o all’esterno versoi clienti, i mercati di appartenenza, le banche, i mercati finanziari e gliorganismi di controllo. L’affidabilità dei sistemi di reporting è quindi diassoluta importanza per tutti gli stakeholder delle società.

    Information Management – Sistema Informativo Direzionale

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 66

    • Tempestività;

    • Chiarezza e Semplicità;

    • Articolazione;

    • Interazione.

  • La Balanced Scorecard di Norton e Kaplan è un documento dipianificazione e controllo ideato per fornire ai manager un sistema diriferimento completo che traduca gli obiettivi strategici dell’azienda in uninsieme coerente di misura delle performance.

    Information Management – Sistema Informativo Direzionale

    Università degli Studi di BergamoFacoltà di Ingegneria

    AA 2010 / 2011 GESTIONE DELL’INFORMAZIONE AZIENDALE GIA-L02pagina 67

  • UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

    Facoltà di Ingegneria

    Information Management

    GIA-L02 prima parte