UNA DONNA PER POSTE VITAassicurazioni. Una storia di successo tutto al femminile, raccontata in...

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l GIUGNO 2010 80 MANAGER IN ROSA INTERVISTA CON MARIA BIANCA FARINA Una lunga carriera nell'ambito assicurativo, tanti traguardi importanti, riconoscimenti nazionali e internazionali: questa è Maria Bianca Farina un personaggio di grande valore nel panorama manageriale italiano legato al mondo delle assicurazioni. Una storia di successo tutto al femminile, raccontata in esclusiva per il mensile Progress UNA DONNA PER POSTE VITA DONNE DI SUCCESSO di Dario Campagna Le donne alla guida delle aziende sono una risorsa per il Paese, è innegabile. Non sempre però la situazione sociale e culturale è propizia e non tutte hanno il coraggio di fare il salto necessario per mettersi in gioco in modo così totale. Eppure la guida femminile, specie in tempi di crisi, può aiutare il Paese a ingranare la marcia della ripresa economica. In un panorama contrassegnato da fallimenti, crisi mondiale e gravi perdite pratica- mente in ogni settore produttivo, a tenere è pro- prio l'esperienza delle donne in azienda, l'impresa e il ruolo manageriale al femminile sempre più di primo piano, che registra un trend positivo, in una situazione generale di vasta negatività. Ne è un chiaro e limpido esempio, l'esperienza di Ma- ria Bianca Farina, Amministratore Delegato di Po- ste Vita, la compagnia assicurativa del Gruppo Po- ste Italiane. Nel 2008, con oltre 5.524 milioni di euro di raccolta complessiva, Poste Vita mantiene per il secondo anno consecutivo la leadership co- me prima compagnia assicurativa italiana vita per volumi di raccolta. Un successo “al femminile”, raccontato dalla viva voce della sua protagonista. Dottoressa Farina come è approdata in Poste Vita, e quali sono stati gli step più impor- tanti della Sua carriera che poi l’hanno portata sulla poltrona di amministratore delegato? La mia carriera si è svolta in maniera abba- stanza semplice, direi quasi naturale. Sono entrata giovanissima all’Ina, dove ho percorso tutti gli “step”, da capufficio fino a vicedirettore generale, e ovviamente lì ho maturato esperienze importanti e significative. Quando pensavo di avviarmi alla conclusione della mia attività lavorativa, sono sta- ta contattata dal vertice di Poste Italiane per gui- dare Poste Vita in qualità di direttore generale. Passavo dal più grande gruppo italiano, quello del- le Generali, che nel frattempo aveva acquisito Ina ed Assitalia, alla più piccola compagnia del merca- to. Ho avuto un solo week end per rifletterci e in- fine ho accettato questo incarico. Una sfida impegnativa, quindi... Sì, una sfida importante e impegnativa. Non conoscevo bene il mondo “Poste”, e, quando mi arrivò la proposta, avevo anche temuto di dover interagire con un contesto troppo burocratico come quello del- l’Amministrazione Pubblica. Invece l’impressione che ricevetti dal vertice fu eccellente e accettai l’incarico. Debbo dire che mai scelta è stata così premiante, po- sitiva, per una serie di aspetti: per la sfida, per aver- la vinta, per aver potuto gestire a tutto tondo una realtà che è poi diventata così grande. Qual era la situazione che ha trovato quando si è insediata in Poste Vita? In Poste Vita ho trovato una situazione tipica di uno start up. La compagnia era molto “leggera”, quasi inesistente nella struttura, e l’offerta di prodot- ti era quella tipica della bancassurance di allora: prodotti esclusivamente finanziari, per altro del ra- mo terzo di una volta, cioè con il rischio di default tutto a carico del cliente. Ho lavorato immediata- mente su due fronti: da una parte su quello dei pro- dotti, allargando immediatamente la gamma e spo- standomi sempre più su prodotti assicurativi, con prodotti d’investimento che incorporassero la garan- zia di Poste Vita, società detenuta al 100% da Po- steitaliane; in qualche modo credo che abbiamo SUCCESSI Nel 2009 Poste Vita, grazie anche alle scelte coraggiose di Maria Bianca Farina, ha raggiunto il ragguardevole traguardo di oltre 7 miliardi di fatturato; e anche i primi mesi del 2010 stanno riconfermando il successo delle scelte del management red. Poste Vita2:_mastro Progress 26-05-2010 13:13 Pagina 1

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GIUGNO 201080

MANAGER IN ROSA INTERVISTA CON MARIA BIANCA FARINA

Una lunga carriera nell'ambito assicurativo, tanti traguardi importanti, riconoscimenti nazionali e internazionali: questa è

Maria Bianca Farina un personaggio di grande valore nel panorama manageriale italiano legato al mondo delle

assicurazioni. Una storia di successo tutto al femminile, raccontata in esclusiva per il mensile Progress

UNA DONNA PER POSTE VITA

DONNE DI SUCCESSO

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Le donne alla guida delle aziende sono unarisorsa per il Paese, è innegabile. Non sempre peròla situazione sociale e culturale è propizia e nontutte hanno il coraggio di fare il salto necessarioper mettersi in gioco in modo così totale. Eppurela guida femminile, specie in tempi di crisi, puòaiutare il Paese a ingranare la marcia della ripresaeconomica. In un panorama contrassegnato dafallimenti, crisi mondiale e gravi perdite pratica-mente in ogni settore produttivo, a tenere è pro-prio l'esperienza delle donne in azienda, l'impresae il ruolo manageriale al femminile sempre più diprimo piano, che registra un trend positivo, inuna situazione generale di vasta negatività. Ne èun chiaro e limpido esempio, l'esperienza di Ma-ria Bianca Farina, Amministratore Delegato di Po-ste Vita, la compagnia assicurativa del Gruppo Po-ste Italiane. Nel 2008, con oltre 5.524 milioni dieuro di raccolta complessiva, Poste Vita mantieneper il secondo anno consecutivo la leadership co-me prima compagnia assicurativa italiana vita pervolumi di raccolta. Un successo “al femminile”,raccontato dalla viva voce della sua protagonista.

Dottoressa Farina come è approdata inPoste Vita, e quali sono stati gli step più impor-tanti della Sua carriera che poi l’hanno portatasulla poltrona di amministratore delegato?

La mia carriera si è svolta in maniera abba-stanza semplice, direi quasi naturale. Sono entratagiovanissima all’Ina, dove ho percorso tutti gli“step”, da capufficio fino a vicedirettore generale, e

ovviamente lì ho maturato esperienze importanti esignificative. Quando pensavo di avviarmi allaconclusione della mia attività lavorativa, sono sta-ta contattata dal vertice di Poste Italiane per gui-dare Poste Vita in qualità di direttore generale.Passavo dal più grande gruppo italiano, quello del-le Generali, che nel frattempo aveva acquisito Inaed Assitalia, alla più piccola compagnia del merca-to. Ho avuto un solo week end per rifletterci e in-fine ho accettato questo incarico.

Una sfida impegnativa, quindi...Sì, una sfida importante e impegnativa. Non

conoscevo bene il mondo “Poste”, e, quando mi arrivòla proposta, avevo anche temuto di dover interagirecon un contesto troppo burocratico come quello del-l’Amministrazione Pubblica. Invece l’impressione chericevetti dal vertice fu eccellente e accettai l’incarico.Debbo dire che mai scelta è stata così premiante, po-sitiva, per una serie di aspetti: per la sfida, per aver-la vinta, per aver potuto gestire a tutto tondo unarealtà che è poi diventata così grande.

Qual era la situazione che ha trovatoquando si è insediata in Poste Vita?

In Poste Vita ho trovato una situazione tipicadi uno start up. La compagnia era molto “leggera”,quasi inesistente nella struttura, e l’offerta di prodot-ti era quella tipica della bancassurance di allora:prodotti esclusivamente finanziari, per altro del ra-mo terzo di una volta, cioè con il rischio di defaulttutto a carico del cliente. Ho lavorato immediata-

mente su due fronti: da una parte su quello dei pro-dotti, allargando immediatamente la gamma e spo-standomi sempre più su prodotti assicurativi, conprodotti d’investimento che incorporassero la garan-zia di Poste Vita, società detenuta al 100% da Po-steitaliane; in qualche modo credo che abbiamo �

SUCCESSINel 2009 Poste Vita, grazie anche alle scelte coraggiose diMaria Bianca Farina, ha raggiunto il ragguardevoletraguardo di oltre 7 miliardi di fatturato; e anche i primimesi del 2010 stanno riconfermando il successo delle sceltedel management

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MANAGER IN ROSA INTERVISTA CON MARIA BIANCA FARINA

PROTAGONISTAMaria Bianca Farina Ad di Poste Vita e Poste Assicura

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precorso il mercato. Con la crisi, infatti, i clientihanno scoperto il valore della sicurezza piuttostoche quello della redditività a tutti i costi, tant’è chemolte altre compagnie si sono orientate verso i pro-dotti assicurativi tradizionali. Oggi abbiamo unagestione separata composta da titoli molto tranquil-li e quando è arrivata la crisi noi eravamo comun-que preparati ad affrontarla. Inoltre abbiamo co-minciato a pensare in termini più spiccatamenteassicurativi. Innanzitutto la previdenza. Anche senon percepito ancora appieno dai cittadini italia-ni, esiste il bisogno, soprattutto per i giovani, dicrearsi una previdenza integrativa. Abbiamo quin-di strutturato un prodotto che fosse giusto per loro.Un prodotto di accumulo che premiasse la capita-

lizzazione e che fosse accessibile, con premi moltobassi. Il nostro piano previdenziale si può infattianche sottoscrivere a partire da 50 euro al mese, edè adatto anche a coloro che, tra contratti a progettoo di formazione, non hanno un lavoro stabile. Ab-

biamo quindi dato un “prodotto accessibile” ai ra-gazzi, con la speranza che poi nel tempo, guada-gnando di più, possano investire cifre maggiori.

Quali sono i vostri programmi per il fu-turo?

Stiamo investendo molto sull’innovazione disistemi e processi. Sono convinta che se vogliamomantenere questa nostra economicità di prodottodobbiamo mirare all’efficienza interna, che si rag-giunge tramite questi strumenti. Abbiamo acquisitotanti nuovi clienti, ad oggi sono più di due milionie mezzo. L’attenzione all’inizio si è incentrata sul-l’offrire i prodotti migliori, quelli che rispondesserodi più ai bisogni della gente. In seguito abbiamoiniziato a costruire, parallelamente alla crescita deisistemi e delle risorse, un mondo che facilitasse la re-lazione con il cliente. Puntiamo all’eccellenza delrapporto assicurativo e per far questo abbiamo svi-luppato un sistema d’ascolto e relazione con il clien-te. Abbiamo attivato il sito, che sarà arricchito abrevissimo di funzionalità che consentiranno alcliente di consultare la propria posizione assicurati-va da sé, (un domani potrà vedere lo stato delle sueliquidazioni, sia per quanto riguarda il ”vita” che il“danni”), abbiamo attivato un call center per ri-chieste e suggerimenti. Terzo caposaldo del lavorosvolto in questi anni, la “partnership” con la granderete di vendita di Posteitaliane con cui siamo inestrema sintonia. Generalmente i prodotti che lan-ciamo sul mercato sono condivisi con loro a cui for-niamo poi ogni supporto possibile sia in termini diformazione sia di realizzazione di materiali ad hocper l’attività distributiva. Dal primo aprile siamopoi partiti con un’altra grande sfida perché abbiamolanciato una nuova compagnia - Poste Assicura -che si occuperà dei rami danni, ma non ancoral’auto, per il momento. Ampliando l’offerta puntia-mo a proporci nel tempo come il partner di riferi-mento assicurativo delle famiglie italiane.

Siamo già quasi a fine primo semestre2010 e c’è già un consuntivo ampiamente

consolidato dal punto di vista della positivitàdel 2009, che obbiettivi avete per l’anno incorso?

Nel 2009 abbiamo raggiunto un fatturato al-tissimo (oltre 7 miliardi) proprio perché abbiamo

precorso il mercato. Questa “ forte virata ”ovveropuntare su prodotti a maggior contenuto assicurati-vo a discapito di prodotti troppo sbilanciati su fi-nanza e investimenti è iniziata quando sono arri-vata in Poste Vita. E questo ci ha premiati Molticlienti hanno scoperto solo dopo la crisi, che “più

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MANAGER IN ROSA INTERVISTA CON MARIA BIANCA FARINA

PLURIPREMIATANel corso della sua carriera, Maria Bianca Farina ha ricevutoimportanti riconoscimenti, come il Premio Insurance Elitecome Assicuratore donna, il World Finance Global InsuranceAward 2009, Italy e il World Finance Life InsuranceCompany of the year 2008, Italy

“ ”NON CONDIVIDO L'IDEA CHE “VAI PERCHÉ SEI DONNA”.VAI PERCHÉ SEI BRAVA, PERCHÉ MERITI, PERCHÉ SAI FARE

� È la nuova compagnia danni delGruppo Poste Italiane. La sua gamma diprodotti si divide in due grandi linee, lalinea Protezione Persona e la lineaProtezione Beni. Con i prodotti dellaLinea protezione persona è possibileaffrontare con maggiore tranquillità lespese in caso di infortunio o ricovero permalattia e garantirsi il rimborso dellerate di mutuo o del prestito BancoPostain caso di perdita d'impiego, malattia,invalidità o premorienza. Con i prodottidella Linea protezione beni si è tutelatidai danni che possono minacciarel'integrità e il valore della propria casa odel condominio in cui si abita.

POSTE ASSICURA S.P.A.

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alto il rendimento più alto il rischio”. I primi mesidel 2010 comunque stanno andando molto bene:chiuderemo un primo semestre eccezionale. Non sia-mo sicuri che questo si ripeterà nel secondo semestre,ma tutto ci lascia pensare che dovremmo terminarel’anno con un più significativo rispetto al 2009. Inol-tre è nostra intenzione continuare a crescere e ad in-novare sul fronte prodotti e sistemi.

All’interno dell’istituto che Lei presiede,com’è la situazione femminile in Poste Vita e,secondo Lei, perché le donne in generale sonocosì rare nelle posizioni di vertice?

In Poste Vita di donne ce ne sono molte, dicia-mo un buon 50%. E ci sono anche diverse donnemanager di primo livello, almeno cinque su unaquindicina di persone. Presenza - quella femminile -che è destinata a crescere. La situazione è migliore inquesta azienda rispetto a molte altre. Consideri che,

nelle mie precedenti esperienze, ero l’unica donna aricoprire alti ruoli dirigenziali, mentre in Poste Vitaè ben diverso. Per quanto riguarda il resto del Paese,la situazione sta un po’ cambiando, ma non quantomeriterebbe. Donne al vertice che non siano le pro-prietarie stesse dell’azienda ce ne sono troppo poche.Sicuramente su questo fattore incide il carico di fami-glia che ancora grava sulle donne, la mancanza di

vere strutture di supporto e manca ancora, il giustosupporto familiare. Non solo quello fisico come l’asilonido, ma la convinzione soprattutto dei mariti che ladonna possa muoversi con la stessa facilità di un uo-mo, viaggiare, far tardi, insomma avere la stessa di-sponibilità verso il lavoro che ha piuttosto il mondomaschile. Eppure, a volte è delle donne la colpa dellescarsa capacità di promuovere e valorizzare il pro-prio lavoro. Dovrebbero lanciarsi, osare di più, rac-cogliere le sfide con la stessa grinta e determinazione

con cui affrontano le difficoltà quo-tidiane. Per quanto mi riguardanon ho vissuto pregiudizi e non ri-cordo mai un momento nel qualemi è stato preferito un uomo inquanto uomo. Per questo dico chespesso è anche un atteggiamento no-stro, un’ “auto-censura”. La presen-za delle donne in azienda è impor-tante, come nella famiglia, nella so-cietà; uomini e donne si completa-no, si arricchiscono a vicenda, sonoportatori di sensibilità diverse chemesse insieme diventano migliori.Anche perché una donna è più in-cline ai valori umani e a capire ledifficoltà, anche se poi deve necessa-riamente mantenere un ruolo diindirizzo, essere dura qualche volta;determinata sempre. L’uomo hauna visione più a 360 gradi, ladonna tende più a entrare sui det-tagli. Per questo, le cose fatte insie-me funzionano meglio.

Può essere una soluzionequindi, anche per quello che ri-guarda la Pubblica Ammini-

strazione, riservare delle “quote rosa” guidan-do un po’ dall’alto questa evoluzione?

All’inizio ero molto contraria, non mi piaceval’idea. Ho sempre pensato che devi farti valere perquello che sei, devi porti a prescindere. Ma visto chepoi le cose non si smuovono, forse è necessario un ur-to forte, e quest’urto potrebbe essere l'idea delle quoterosa. Ecco, lo vedrei come strumento per provocare,perché non condivido l’idea che “vai perché sei don-na”. Vai perché sei brava, perché meriti, perché sai fa-re. Però forse, per attivare questo cambiamento emettere le donne in prima linea...

Come si potrebbe riassumere la filosofiadi Poste Vita?

In Poste Vita c’è uno spirito di grande squadra,di voglia di fare, di crescere. Si lavora con grandeentusiasmo. È un’azienda innovativa, che pensa aipropri clienti, al servizio del cliente, è efficiente e so-pratutto...“rosa”!

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MANAGER IN ROSA INTERVISTA CON MARIA BIANCA FARINA

� Maria Bianca Farina dal gennaio 2007ha assunto il ruolo di AmministratoreDelegato di Poste Vita S.p.A. con deleghesulla gestione complessiva della società.E sempre nel 2007 ricopre la carica diAmministratore Delegato di PosteAssicura S.p.A. nata come società diservice assicurativo e diventataquest’anno una vera e propria compagniadanni. In passato, aveva ricoperto il ruolodi Direttore Generale nella compagnia diAssicurazione vita Poste Vita S.p.A.appartenente al Gruppo Poste Italiane,dopo aver lavorato per tantissimi annisempre nel ramo assicurativo, ai verticidel Gruppo INA, uno tra i principali gruppiassicurativi italiani. Nel corso della suacarriera ha ricevuto importantiriconoscimenti, come il Premio InsuranceElite come Assicuratore donna (il piùrecente, Aprile 2010), il Premio InsuranceElite come Top Manager dell'anno,nell'Ottobre del 2007, il World FinanceGlobal Insurance Award 2009, Italy e ilWorld Finance Life Insurance Company ofthe year 2008, Italy. Riconoscimenti chetestimoniano l'impegno costante delladottoressa Farina per far crescere unarealtà dinamica e vincente, quale è ilGruppo Assicurativo Postevita.

CHI È MARIA BIANCA FARINA?

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IN POSTE VITA CI SONO MOLTE DONNE. ALCUNE DI LOROSONO MANAGER DI PRIMO LIVELLO. CERTO LA NOSTRASITUAZIONE È MIGLIORE RISPETTO AD ALTRE REALTÀ...

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