UN SEGNO DI DIO - sospirologron.it · fori dei chiodi, perché la morte di croce non è un semplice...

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Sito internet:http://www.sospirologron.it E-mail: [email protected] tel.0437-89168 cell. 3292533862 PARROCCHIA DEI SS. PIETRO E PAOLO PARROCCHIA DI S. STEFANO CALENDARIO DELLE ATTIVITA 3 -10 APRILE 2016 DOMENICA IN ALBIS 3 APRILE 2016 A noi giovò più l'incredulità di Tommaso che non la fede degli apostoli (Gregorio Magno). Tommaso ci è più utile degli altri. Perché ci mostra quale grande educatore fosse Gesù: aveva formato Tommaso alla libertà interiore, al coraggio di dissentire per seguire la propria coscienza. Erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per paura dei Giudei. Una comunità chiusa, impaurita, a porte sbarrate; Tommaso no, lui va e viene, è un coraggioso (aveva esortato i suoi compagni: andiamo anche noi a morire con lui!). Lì dentro si sentiva mancare l'aria. Abbiamo visto il Signore, qui, quando tu non c'eri, gli dicono. E lui: se non vedo con i miei occhi non vi credo. Tommaso è un prezioso compagno di viaggio, come tutti quelli, dentro e fuori della chiesa, che voglio- no vedere, vogliono toccare, con la serietà che merita la fede; tutti quelli che sono esigenti e radicali, e non si accontentano del sentito dire, ma vogliono una fede che si incida nel cuore e nella storia. Che bello se anche nella Chiesa fossimo educati con lo stile di Gesù, che formava più alla serietà e all'approfondimento, alla libertà e al coraggio, che non all'ubbidienza. P. Vannucci esortava: non pensa- te pensieri già pensati da altri. Per non fare spreco dello Spirito. Poi il momento centrale: l'incontro con il Risorto. Gesù invece di imporsi, si propone, si espone: Metti qui il tuo dito; tendi la tua mano e metti- la nel mio fianco. Gesù rispetta la sua fatica e i suoi dubbi; rispetta i tempi di ciascuno e la complessità del vivere. Non si scandalizza, si ripropone con le sue ferite aperte. La risurrezione non ha richiuso i fori dei chiodi, perché la morte di croce non è un semplice incidente da superare, è invece qualcosa che deve re-stare per l'eternità, gloria e vanto di Cristo, il punto più alto, la rivelazione massima dell'amore di Dio. Nel cuore del cielo sta, per sempre, carne d'uomo ferita. Nostro alfabeto d'amore. Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Ecco una beatitudine che sento finalmente mia, le altre le ho sempre sentite difficili, cose per pochi coraggiosi, per pochi affamati di immenso. Finalmente una beatitudine per tutti, per chi fa fatica, per chi cerca a tentoni, per chi non vede, per chi ricomincia. Beati voi... grazie a tutti quelli che credono senza necessità di segni, anche se hanno mille dubbi, come Tommaso. So- no quelli che se una volta potessero toccare Gesù da vicino - vedere il volto, toccare il volto - se una volta potranno vederlo, ma in noi, anch'essi diranno: Mio Signore e mio Dio! di P. Ermes Ronchi Un uomo, sussurrò: «Dio, parla, con me!». E un usignolo cominciò, a cantare, ma l'uomo non l'ascoltò... Allora, l'uomo ripeté: «Dio, parla, con me!». E si sentì l'eco, di un tuono, ma l'uomo fu incapace, di ascoltare... L’uomo si guardò, attorno, e disse: «Dio, fa', che ti veda!». E una stella brillò, nel cielo, ma l'uomo non la vide... L’uomo cominciò, a gridare: «Dio, mostrami un miracolo!». E nacque un bambino, ma l'uomo non sentì il battere, della vita... Allora, l'uomo cominciò, a piangere, e disperarsi: «Dio, toccami, e fammi sapere, che sei, qui, con me!". E la farfalla si posò, dolcemente, sulla sua spalla... L’uomo spaventò, la farfalla, con una mano, e, deluso, continuò, la sua strada, triste! Solo, e con il cuore, pieno, di paura! "Dove c'è, la vita, lì, c'è Dio...". Beati quelli che credono senza vedere ! UN SEGNO DI DIO...

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tel.0437-89168 cell. 3292533862

PARROCCHIA DEI SS. PIETRO E PAOLO

PARROCCHIA DI S. STEFANO

CALENDARIO DELLE ATTIVITA 3 -10 APRILE 2016

DOMENICA IN ALBIS

3 APRILE 2016

A noi giovò più l'incredulità di Tommaso che non la fede degli apostoli (Gregorio Magno). Tommaso ci

è più utile degli altri. Perché ci mostra quale grande educatore fosse Gesù: aveva formato Tommaso alla

libertà interiore, al coraggio di dissentire per seguire la propria coscienza.

Erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per paura dei Giudei.

Una comunità chiusa, impaurita, a porte sbarrate; Tommaso no, lui va e viene, è un coraggioso (aveva

esortato i suoi compagni: andiamo anche noi a morire con lui!). Lì dentro si sentiva mancare l'aria.

Abbiamo visto il Signore, qui, quando tu non c'eri, gli dicono. E lui: se non vedo con i miei occhi non

vi credo.

Tommaso è un prezioso compagno di viaggio, come tutti quelli, dentro e fuori della chiesa, che voglio-

no vedere, vogliono toccare, con la serietà che merita la fede; tutti quelli che sono esigenti e radicali, e

non si accontentano del sentito dire, ma vogliono una fede che si incida nel cuore e nella storia.

Che bello se anche nella Chiesa fossimo educati con lo stile di Gesù, che formava più alla serietà e

all'approfondimento, alla libertà e al coraggio, che non all'ubbidienza. P. Vannucci esortava: non pensa-

te pensieri già pensati da altri. Per non fare spreco dello Spirito. Poi il momento centrale: l'incontro con

il Risorto. Gesù invece di imporsi, si propone, si espone: Metti qui il tuo dito; tendi la tua mano e metti-

la nel mio fianco. Gesù rispetta la sua fatica e i suoi dubbi; rispetta i tempi di ciascuno e la complessità

del vivere. Non si scandalizza, si ripropone con le sue ferite aperte. La risurrezione non ha richiuso i

fori dei chiodi, perché la morte di croce non è un semplice incidente da superare, è invece qualcosa che

deve re­stare per l'eternità, gloria e vanto di Cristo, il punto

più alto, la rivelazione massima dell'amore di Dio. Nel

cuore del cielo sta, per sempre, carne d'uomo ferita. Nostro

alfabeto d'amore.

Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non

hanno visto e hanno creduto! Ecco una beatitudine che

sento finalmente mia, le altre le ho sempre sentite difficili,

cose per pochi coraggiosi, per pochi affamati di immenso.

Finalmente una beatitudine per tutti, per chi fa fatica, per

chi cerca a tentoni, per chi non vede, per chi ricomincia.

Beati voi... grazie a tutti quelli che credono senza necessità

di segni, anche se hanno mille dubbi, come Tommaso. So-

no quelli che se una volta potessero toccare Gesù da vicino

- vedere il volto, toccare il volto - se una volta potranno

vederlo, ma in noi, anch'essi diranno: Mio Signore e mio

Dio! di P. Ermes Ronchi

Un uomo, sussurrò: «Dio, parla, con me!».

E un usignolo cominciò, a cantare,

ma l'uomo non l'ascoltò...

Allora, l'uomo ripeté: «Dio, parla, con me!».

E si sentì l'eco, di un tuono,

ma l'uomo fu incapace, di ascoltare...

L’uomo si guardò, attorno, e disse:

«Dio, fa', che ti veda!».

E una stella brillò, nel cielo,

ma l'uomo non la vide...

L’uomo cominciò, a gridare:

«Dio, mostrami un miracolo!».

E nacque un bambino,

ma l'uomo non sentì il battere, della vita...

Allora, l'uomo cominciò, a piangere, e disperarsi:

«Dio, toccami, e fammi sapere,

che sei, qui, con me!".

E la farfalla si posò, dolcemente, sulla sua spalla...

L’uomo spaventò, la farfalla, con una mano,

e, deluso, continuò, la sua strada, triste!

Solo, e con il cuore, pieno, di paura!

"Dove c'è, la vita, lì, c'è Dio...".

Beati quelli che credono senza vedere !

UN SEGNO DI DIO. . .

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DOMENICA 3 APRILE DOMENICA IN ALBIS GRON Ore 8.00: PER LA COMUNITA’ PARROCCHIALE

SOSPIR. : Ore 10.00: -Ann. def. De Boni Remo ord. moglie

- Def. Cassol Giuseppe ord. moglie

GRON Ore 10.30: Ann. def. Venz Aldo e Lovat Emilia ord. figli

LUNEDI’ 4 APRILE SAN ZENON Ore 18.00

Defunti di Savaris Dina

MARTEDI’ 5 APRILE IN CASA Ore 10.00

Ann. def. De Dea Luigi ord. moglie

MERCOL. 6 APRILE SAN ROCCO Ore 18.00

Defunti di Manfroi Rosanna

GIOVEDI’ 7 APRILE SAN ROCCO Ore 18.00

Def. Maria e Carlo ord. Felicita

VENERDI’ 8 APRILE SAN ROCCO Ore 17.00

Ann. def. Dal Don Rosetta ord. figlia Lorena

SABATO 9 APRILE SOSPIROLO Ore 18.00

-Def. Beniamino Lise ord. fam.ri

- def. Moretti Marcella,Guerrino e Giovanni ord. fam.ri

DOMENICA 10 APRILE TERZA DOMENICA DI PASQUA

GRON Ore 8.00: PER LA COMUNITA’ PARROCCHIALE

SOSPIR. : Ore 10.00: - Garlet Antonio deceduto in Svizzera ord. fam.ri

GRON Ore 10.30: Def. Tegner Angelin ord. Amici

ORARI - INTENZIONI DELLE MESSE APPUNTAMENTI ED AVVISI PER LA SETTIMANA

NELLA PROSSIMA SETTIMANA LA BENEDIZIONE ALLE

FAMIGLIE NELLE LORO CASE, SARA’ PORTATA NELLA FRAZIO-

NE DI MARAS Ricordo che per chi non può essere presente, posso

ripassare in altro giorno o altro orario: basta mettersi d’accordo. Lo

scopo della visita è di incontrare le persone, di salutarci, pregare in-

sieme e incoraggiarci a vicenda. L’orario è dalle ore 9.00 alle 18.00.

RINGRAZIO DI CUORE LE FAMIGLIE CHE MI HANNO ACCOLTO

NELLA FRAZIONE DI SAN ZENON!

NOTE SULLA CONSACRAZIONE ED ENTRATA IN DIOCESI DEL

NUOVO VESCOVO

Domenica 10 APRILE: ore 16 nella cattedrale di Padova ci sarà l’Ordinazione

episcopale del neo-vescovo. Egli stesso ha scelto come prete assistente della

nostra diocesi il più giovane dei presbiteri: don Roberto De Nardin.

Domenica 24 APRILE: in mattinata, mons. Marangoni avrà un incontro con i

rappresentanti delle Istituzioni presso il Centro Giovanni XXIII. Questo per la-

sciare completamente al suo significato liturgico ed ecclesiale l’importante ce-

lebrazione del pomeriggio.

Alle ore 16, in Cattedrale, solenne inizio del ministero episcopa-

le. Introdurrà il rito il Patriarca di Venezia, in quanto Metropolita della Regio-

ne conciliare veneta. Dopo la consegna del pastorale da parte di mons. Giusep-

pe Andrich, seguirà la concelebrazione che, per richiesta del vescovo Renato,

non sarà ‘interrotta’ da nessun altro discorso o segno (Non ci sarà la cerimonia di accoglienza ai confini della diocesi vissuta in al-tre occasioni. Mons. Marangoni giungerà in Duomo a Belluno privatamente.)Giovedì 28 aprile, ore 9.30, al Centro Papa Luciani incontro di tutti i presbite-ri e i diaconi con il Vescovo.

Domenica 1 maggio, ore 18: S. Messa del Vescovo in Concattedrale a Feltre. Non sarà un secondo ingresso, ma la prima celebrazione nella Concattedrale e il primo incontro con la Città di Feltre.

Nella prima settimana Mons. Marangoni visiterà l’Ospedale S. Martino a Bellu-

no (il 26 aprile), la Casa circondariale di Belluno e la Casa “Padre Kolbe” dove si

trovano i nostri preti quiescenti. Il 2 maggio visiterà l’Ospedale S. Maria del

Prato a Feltre.

Esorto tutti i parrocchiani a pregare per il nuovo Vescovo: lo Spirito Santo del

Signore Risorto lo prepari come PASTORE PER MOLTI ANNI DI LAVORO IN

MEZZO A NOI!