Un Salento vincente · Ci sono opere che lo testimoniano in tutto il mondo e ci sono ... ovvero il...

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In questa situazione politica e sociale così difficile, può succedere di tutto. Perché -si chiede la gente- non si può bloccare la spirale di violenza? Gli uomini politici hanno troppa fretta di parlare e di attaccare facilmente e spesso l’odio decanta come un veleno che poi inquina l’opinione pubblica. Si punta a ridurre l’avversario ad un bersaglio chiu- dendolo all’angolo e, se è possibile, metterlo ko o addirittura distruggerlo fisicamente. I toni esasperati dell’ag- gressività verbale, dei colpi bassi, delle espressioni minacciose hanno travalicato ogni confine. Una competizione leale, equilibrata tra gli opposti schieramenti politici è solo una chimera, poiché prende sempre più corpo la versione della politica come guerra ostile, come se l’Italia fosse sezionata in due, l’una contro l’altra, incapace di dialogare e confrontarsi civilmente. La sanguinosa aggressione subita dal presidente del Consiglio, Silvio Berlu- sconi, è proprio frutto di questa dege- nerazione rissosa e profondamente an- tidemocratica. Manifestiamo per questo solidarietà e piena condanna per il tragico episodio di domenica scorsa in piazza Duomo, a Milano. Oggi, purtroppo, non c’è più posto per profondere rispetto a personalità di valore, onorare chi guida le istituzioni, stimare gli uomini al di là della loro ideologia politica. Perché bisogna distruggerli, denigrarli, affossarli con la violenza aggressiva come se fossero bruti? Una politica che distorce la nostra visione di equilibrio, democrazia, dialogo, rispetto e di buona educazione. Noi diciamo basta a questo clima avvelenato. È giunta l’ora di una rinascita dello spirito, dei sani principi e dell’impegno. Occorre che ognuno di noi compia uno sforzo di stima reciproca verso gli uomini, le istituzioni e chi ci governa, attraverso un autocontrollo e senso di responsabilità. EDITORIALE di Giovanni Nuzzo Primo piano A Poggiardo il convegno Essere madre nel terzo millennio Alessandro Chizzini a pag. 7 Lecce Il campanile di piazza Duomo rivede la luce Giorgio De Matteis a pag. 8 Tricase Aprirà in gennaio la Casa di Betania Daniele Greco a pag. 14 Nardò “No” al ripetitore in piazza Giovanni XXIII Diciamo basta alla violenza Anno VIII n. 339 Settimanale d’informazione del Salento mercoledì 16 dicembre 2009 Lo sport in provincia di Lecce non è solo calcio, pallavolo, basket e pallamano. Lontano dalle discipline “di massa” esiste un piccolo esercito di campioni in erba e di atleti affermati che ormai da anni rende onore ad un Salento che conquista successi prestigiosi in Italia e all’estero Alessio Palumbo a pag. 18 Un Salento vincente

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In questa situazione politica e socialecosì difficile, può succedere di tutto.Perché -si chiede la gente- non si puòbloccare la spirale di violenza? Gliuomini politici hanno troppa fretta diparlare e di attaccare facilmente e spessol’odio decanta come un veleno che poiinquina l’opinione pubblica. Si punta aridurre l’avversario ad un bersaglio chiu-dendolo all’angolo e, se è possibile,metterlo ko o addirittura distruggerlofisicamente. I toni esasperati dell’ag-gressività verbale, dei colpi bassi, delleespressioni minacciose hanno travalicatoogni confine. Una competizione leale,equilibrata tra gli opposti schieramentipolitici è solo una chimera, poichéprende sempre più corpo la versionedella politica come guerra ostile, comese l’Italia fosse sezionata in due, l’unacontro l’altra, incapace di dialogare econfrontarsi civilmente.La sanguinosa aggressione subita dalpresidente del Consiglio, Silvio Berlu-sconi, è proprio frutto di questa dege-nerazione rissosa e profondamente an-tidemocratica. Manifestiamo per questosolidarietà e piena condanna per iltragico episodio di domenica scorsa inpiazza Duomo, a Milano. Oggi, purtroppo,non c’è più posto per profondere rispettoa personalità di valore, onorare chiguida le istituzioni, stimare gli uominial di là della loro ideologia politica.Perché bisogna distruggerli, denigrarli,affossarli con la violenza aggressivacome se fossero bruti? Una politica chedistorce la nostra visione di equilibrio,democrazia, dialogo, rispetto e di buonaeducazione. Noi diciamo basta a questoclima avvelenato. È giunta l’ora di unarinascita dello spirito, dei sani principie dell’impegno. Occorre che ognuno dinoi compia uno sforzo di stima reciprocaverso gli uomini, le istituzioni e chi cigoverna, attraverso un autocontrollo esenso di responsabilità.

EDITORIALE

di Giovanni Nuzzo

Primo piano

A Poggiardo ilconvegno Esseremadre nel terzomillennio

■ Alessandro Chizzini a pag. 7

Lecce

Il campanile di piazzaDuomo rivede la luce

■ Giorgio De Matteis a pag. 8

Tricase

Aprirà in gennaio la Casa di Betania

■ Daniele Greco a pag. 14

Nardò

“No” alripetitore in piazzaGiovanni XXIII

Diciamo basta alla violenza

Anno VIII n. 339 Settimanale d’informazione del Salento • mercoledì 16 dicembre 2009

Lo sport in provincia di Lecce non è solo calcio, pallavolo, basket e pallamano. Lontano dalle discipline “di massa” esiste un piccolo esercito di campioni in erba e di atleti affermati cheormai da anni rende onore ad un Salento che conquista successi prestigiosi in Italia e all’estero

■ Alessio Palumbo a pag. 18

Un Salento vincente

16/12/2009 3LETTERE E OPINIONI

“O Sapienza che esci dall’Altissimo etutto disponi con forza e dolcezza, vienia insegnarci la via della vita”.In questi giorni fervono i preparatividel Natale. Già le strade e i negozisono addobbati, anche se si avverte ilsenso della misura e della sobrietà, acausa della stretta economica in atto.La Chiesa e le comunità cristiane hannoun ritmo tutto particolare: il tempo diAvvento che attende la venuta definitivadel Signore si carica di un’atmosferamistica, legata alla Novena del Natale,caratterizzata dalle nove lampade del-l’attesa e dalle antifone maggiori (dal16 al 24 dicembre), che iniziano tuttecon l’invocativo “O…”. In questa Lu-cerna, amici di Belpaese, le riporto insuccessione: Sapienza, guida del popolo,germoglio di Iesse, chiave di Davide,astro che sorgi, re delle genti, Emma-nuele, Dio con noi. Sono delle invo-cazioni a colui che è già venuto mache deve ancora venire, ed è invocatocon questi appellativi singolari, ripresidalla tradizione ebraica. Chiamare il

Signore Gesù con questi appellativisignifica considerarlo l’unico Signoredella storia al quale facciamo riferimento,perché in ogni epoca c’è stato bisognodi chiamarlo per nome perché il nostroDio si è incarnato nella storia e vede,sente e sa quello che avviene in questopovero mondo. Persino il Capo delloStato più volte sta intervenendo perfrenare l’ondata di violenza non soloverbale ma anche fisica che sta segnandola cronaca di questi giorni in prossimitàdel Natale. La Novena del mattino hauna suggestione unica perché è ancorabuio e ci si alza prima dell’orario con-sueto, tirando giù dal letto i bambini ei giovani. Per le strade si ascoltanonenie pastorali classiche ed anche ilrepertorio della tradizione salentina.Possa questo clima natalizio farcicredere che l’incantesimo e la meravigliadi tanto tempo fa non sono morti esepolti ma sta a ciascuno di noi farlirinascere nei gesti concreti e quotidianidella semplicità di uno sguardo benevoloe di un sorriso sincero.

Gentile direttore,stimolato dalla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo contro icrocifissi nelle aule scolastiche, ho cercato di capire l’importanza per me, per lamia vita, del crocifisso, senza addentrarmi nelle pur valide interpretazioni chehanno colto nel rispetto delle tradizioni sociali e culturali, o dell’identità cristiana,la necessità di non toglierlo dalle aule. Guardando al crocifisso mi sono chiesto quanto vuota sarebbe la vita senza giustiriferimenti. Da grandi educatori, o da ottimi padri è più facile che si abbianograndi uomini, perché bisogna avere sempre dei riferimenti, dei testimoni credibiliche ci riportino all’origine e a ciò che veramente conta per noi e per la nostra vita.E Cristo rappresenta una presenza che c’è stata oltre duemila anni fa e che èancora viva se è vero come è vero che ci sono dei frutti copiosi che con un po’ piùattenzione tutti noi possiamo vedere.Ci sono opere che lo testimoniano in tutto il mondo e ci sono uomini cheguardando a Lui hanno offerto e continuano ad offrire con gratuità la propria vita.Poi, presi dagli affanni della nostra esistenza e dai nostri limiti dimentichiamoquell’origine, dimentichiamo quel riferimento ed ecco il segno, il crocifisso chece li ricorda. Potrebbe bastare solo questo per giustificare il mantenimento nelleaule scolastiche del crocifisso anche per chi non è credente.Ma se, dopo aver difeso le ragioni per cui il crocifisso va tenuto nelle scuole, con-tinuiamo a vivere prescindendo dalla presenza del Mistero avremmo potutoutilizzare meglio il nostro tempo.

Giorgio Toma - Matino

Lungo i binari della separazione

di Alessio Palumbo

C’è chi lo chiama federalismo, chi secessionismo, chiaddirittura discriminazione. Di certo è che, nonostante150 anni di storia unitaria, il nostro paese continua aconservare forti disparità tra Nord e Sud. Per decennialcune province meridionali sono state consideratedelle enclave quasi esotiche della nazione: per tutto ilperiodo unitario il meridione ha sofferto una sorta didistacco politico, sociale, culturale ed economicorispetto al resto d’Italia. Lo dimostrano il brigantaggio,l’emigrazione, le diverse vicende post-belliche, il man-cato sviluppo industriale ed economico degli ultimidecenni. Si tratta di una condizione vissuta anche da

altri stati, ma da questi superata in modi e, soprattutto,con mezzi diversi. Gli Usa e la Germania, ad esempio,hanno costruito la loro unità storica anche grazie alleferrovie: l’Italia, viceversa, sembra avere nelle ferrovieil simbolo più marcato delle sue differenze. L’episodiodella soppressione dell’Eurostar Lecce-Torino è l’ultima,ennesima, grave conferma. Il lettore forse potrà pensare che quanto detto soprasia solo un’esagerazione, una voluta esasperazionedella questione. In realtà, non è così. Basti pensare airitardi che hanno interessato l’istallazione delle lineeferroviarie elettriche nelle nostre regioni, oppure, perrimanere ai nostri giorni, lo scandalo dei treni notturni,i famigerati “Espressi”, che collegano Lecce e ReggioCalabria con le città del Nord. Chiunque abbiaviaggiato su questi treni troverà una conferma dicome, nonostante decenni di vita unitaria, nonostantelo sviluppo del nostro Paese, nonostante le politiche

di welfare condotte per anni, rimangano intatte fortidiscrepanze regionali. I ragazzi del Sud che vanno astudiare nel Settentrione o che tornano da questecittà, se non possono permettersi il costo di un Eurostaro di un treno ad alta velocità, sono costretti a viaggiarein scompartimenti vecchi di decenni, spesso sporchi,scomodi e rotti. Nell’era della globalizzazione, deiviaggi veloci, il Sud è dunque sempre più isolato dalpunto di vista geografico e sociale. La soppressionedi un treno, quindi, non è altro che l’ultima ed indi-scutibile conferma di ciò.Un paese incapace di superare queste contraddizioniinterne, non potrà mai dirsi veramente moderno. Solol’istituzione di un adeguato sistema di trasporti, adattoad unire agevolmente i punti estremi dello stivale, ga-rantirà a distanza di 150 anni una vera unificazione,capace di superare le distante geografiche e socialiche da sempre interessano la nostra nazione.

PENSIERI E PAROLE

LETTERELe lettere anonime o firmate con pseudonimi non saranno pubblicate

16/12/2009 4IN COPERTINA

Un terzo posto agli europei giovanili diPraga e quattro medaglie (una delle qualid’oro) nelle categorie juniores tra i campionatiitaliani “primaverili” di Riccione ed “estivi”di Roma. Il bottino del 18enne MicheleMalerba è di quelli importanti, in questo2009 che volge al termine. È di quelli chepossono rappresentare il volano che acceleraall’ennesima potenza una carriera ancoraalle prime battute ma che già sì è impreziositacon le vittorie che consegnano i riconosci-menti con il metallo più prezioso. Il giovanenuotatore Michele Malerba è originario diCollepasso, ed i meriti per avergli fattocompiere le prime bracciate in acqua sonotutte della Fimco Maglie e del tecnicoGiovani Gigante in particolare. È grazie aisuggerimenti ed alla passione di Gigantese Malerba è riuscito a migliorare l’innatasua qualità di campione ed a raccogliere ri-sultati di prestigio quali, da ultimo, il pas-saggio nella Larus di Roma, società campioned’Italia capace di vantare nella propria rosaanche un big del nuoto come FilippoMagnini. Malerba ricorderà il 2009 per ilbronzo conquistato a Praga nel luglio scorso,in occasione dei campionati Eurojuniores.Il nuotatore di Collepasso ha coperto i 200dorso in 2 minuti 00 secondi e 69 centesimi,limando ulteriormente il suo limite personaleche gli ha permesso di restare molto vicinoai due di testa che l’hanno preceduto sulpodio, ovvero il polacco Radoslaw Kawecki(primo con il tempo di 1’56’’65) e l’ungheresePeter Bernek (l’atleta secondo classificatonella finale che ha fermato il cronometro a

1’58’’98).Non da meno per Malerba sono i successiottenuti nelle manifestazioni nazionali. Apartire dai due bronzi (nei 50 e 100 dorsojunior) e dall’argento nei 200 dorso ai cam-pionati italiani “primaverili” di Riccione(dove Malerba ha ottenuto il pass per laconvocazione con la nazionale azzurra pergli europei nella Repubblica Ceca) e, so-prattutto, dall’oro vinto a Roma nella sessione“estiva” dei campionati nazionali giovanilinei 200 dorso.

Ora anche il Salento può nuotare nell’oro

Michele Malerba

Il primo posto sul po-dio di una manifes-tazione internazionaledella motonautica eraquello che ancoramancava al tricasinoSalvatore Chiuri. Unavittoria di prestigio,cioè, che potesse farentrare a pieno dirittoil driver salentino tra igrandi di questa spe-cialità. Ed il “vuoto” èstato colmato in oc-casione delle gare piùattese dell’intera annataagonistica nello sport dei bolidi dell’acqua:ovvero il campionato mondiale ed europeonella categoria O/350. Il sergente maggioreChiuri ha vinto le due importanti manifes-tazioni a distanza di appena sette giornil’una dall’altra. Il 31 agosto infatti il pilotatricasino è salito sul tetto del mondo adAuronzo di Cadore, nello splendido scenariodel lago dolomitico di Viverone; una settimanadopo, a Boretto Po, il driver tesserato per ilteam del C.S. Esercito sezione motonauticadi Piacenza, si è imposto invece nella man-ifestazione europea. Salvatore Chiuri ha quindi completato allagrande la sua escalation sul podio di man-ifestazioni importanti, dopo aver raccolto ilterzo posto nel mondiale dello scorso anno(tra l’altro nella stessa categoria che quest’an-no lo ha incoronato campione del mondo ed’Europa) e la piazza d’onore nell’europeo

di classe F250. Chiuri ad Auronzo diCadore ha sbaragliato la forte concorrenzaprecedendo sul traguardo nell’ordine Mas-similiano Cremona e Marco Bobbioni; aBoretto Po invece ha gestito la gara europeagiungendo quinto (senza forzare per megliocapitalizzare le vittorie ottenute nelle precedentitappe della competizione) alle spalle deifratelli Alessandro e Massimiliano Cremona,del terzo classificato Marco Bobbioni e delquarto di giornata, il ceco Jiri Krajincak. Acompletare il trittico delle vittorie importanti,sul conto di Chiuri bisogna registrare que-st’anno anche il successo ottenuto nel Cam-pionato italiano di motonautica nella classeO250. Per il driver salentino il 2009 è unanno indimenticabile. ma la nuova stagioneagonistica ormai alle porte spinge Chiuri ascrutare ancora l’orizzonte. In cerca di nuovisuccessi.

Sul tetto del mondo e d’Europasfrecciando sull’acqua

Salvatore Chiuri

C’è un Salento che suda, fatica evince lontano dai riflettori dellanotorietà concessi solo agli sport

d’elite. Lontano da quelle discipline dimassa, cioè, che in tivù o nelle pagine deiquotidiani specializzati vengono amplificatee trattate anche quando la “notizia” adesse riferita, di per sé, non può che inte-ressare, al massimo, il vicinato di casa diquesto o quell’altro protagonista.Il Salento che suda, fatica e vince, regalainvece all’intera provincia successi di pre-stigio, porta il vessillo della Terra d’Otrantooltre i confini nazionali. Ed addiritturasale sul tetto del mondo, come ha fatto ildriver tricasino Salvatore Chiuri, campioneiridato alla guida dei bolidi della moto-nautica, o d’Europa, leggasi il nome del-l’atleta di Galatone Daniele Greco, chequest’anno con un salto (triplo) ha piazzatoil giallo-rosso della provincia sul postopiù alto del podio ai campionati continentaliJuniores di atletica leggera. Chiuri e Greco rappresentano la punta diun iceberg che fa fatica ad emergere, mache intanto costruisce risultati di prestigioquali possono essere considerati i successidei gemelli di Leverano Paolo e MatteoIngrosso (in giro per il mondo per fa parparlare in dialetto salentino il circo delbeach volley) o l’exploit di un 2009 tutto

da ricordare per il nuotatore di CollepassoMichele Malerba, fresco acquisto di unasocietà prestigiosa del nuoto italiano qualeè la Larus di Roma, scudettato sodalizioche nell’elenco dei suoi tesserati leggeanche il numero matricola del pluricam-pione mondiale ed europeo Filippo Ma-gnini. Senza dimenticare, poi, le vittoriein serie di un altro triplista salentino doc,il racalino Leonardo Bruno, e quelle diun campione della neve (e della terra)come il bancario di Galatina Gianni Sa-bella, che dai suoi quattro husky siberianisi fa trascinare in slitta, con annessi taglivincenti, verso il traguardo di uno sportcome lo sleddog dalle nostri parti vistosolo in cartolina.Belpaese vuole evidenziare e sottolinearele gesta dei “magnifici sette” del Salento,di coloro che con le loro imprese hannoottenuto risultati di prestigio in questo2009 tutto da incorniciare. Ma SalvatoreChiuri, Daniele Greco, Paolo e MatteoIngrosso, Michele Malerba, Leonardo Bru-no e Gianni Sabella rappresentano ideal-mente tutti quegli sportivi ed atleti salentiniche senza aver mai tirato un calcio ad unpallone e senza aver mai avuto la gioia digridare “gol” seppur in un polveroso cam-petto di periferia, si costruiscono la gloriaanche se figli di uno sport minore.

a cura di Daniele Greco

E poi li chiamano “sport minori”Lo sport in provincia di Lecce non è solo calcio, pallavolo,basket e pallamano. Dietro queste discipline di massa si muoveun esercito di campioni in erba e di atleti affermati che ormai daanni porta in giro per il mondo il nome di un Salento che vince

16/12/2009 5IN COPERTINA

L’anno di grazia 2009 sarà ri-cordato a lungo da DanieleGreco. Il triplista di Galatonein forza alle Fiamme Oro haaperto l’anno solare con ilnuovo primato italiano per gliatleti Under 23, risultato tral’altro ottenuto all’esordio nellacategoria. L’atterraggio nellasabbia di Ancona 16,56 metridopo lo stacco segna la crescitadel campione salentino, e “la-cera” il suo precedente limitedi 16,41 centrato a Rabat nel-l’agosto del 2008. È solo laprima di una lunga serie diimprese che imprime il nomedi Daniele Greco nell’albo d’orodei record nazionali di cate-goria, avanti anche al big Fabrizio Donatoed al suo 16,37 vecchio ormai di dodicianni. Ma il “meglio” deve ancora venire.Nel silenzio del suo Salento, il triplista diGalatone si prepara ancora per la gloriasotto lo sguardo attento del suo “scopritore”Raimondo Orsini. Il recordman under 23del salto triplo timbra in marzo il suo esordioufficiale tra i big partecipando agli europeiassoluti indoor di Torino, ma paga però loscotto della “prima volta”. La rivincita per-sonale di Daniele Greco arriva quattro mesipiù tardi, dopo il “contentino” parziale delbronzo conquistato ai Giochi del Mediterraneodi Pescara saltando 16,64. Il ventenne atletadi Galatone vince infatti a Kaunas in Lituaniail titolo europeo Under 23 con la misura di

17,20 che oltre ad assicurare l’oro nellacompetizione continentale a livello nazionale“piazza” Greco al quinto posto nell’elencodelle migliori prestazioni di tutti i tempi. È il19 luglio, il trionfo.Il salto nella storia consente al neo campioneeuropeo anche un salto nel futuro, perchèper lui si aprono le porte del mondiale diatletica leggera che a cavallo del Ferragostohanno animato le giornate sportive di Berlino.Daniele Greco alla competizione iridata è trai più attesi, ma poco importa l’uscita discena già nei salti di qualificazione, con ladiciassettesima misura ed un “modesto” perlui 16,18 che spegne il piccolo-grande sognodi poter continuare a stupire. Ma la gloria,c’è da credere, è solo rimandata di poco.

Salto triplo nella storia per il nuovofenomeno dell’atletica italiana

Daniele Greco

Dietro Daniele Greco nuovi talenti crescono.E tra questi c’è Leonardo Bruno, 17enne diRacale che proprio con il triplista di Gala-tone si allena sotto lo sguardo attento diRaimondo Orsini. Bruno, già da tempo nelgiro delle selezioni azzurre giovanili di spe-cialità, ha aperto il 2009 confermandosi afebbraio ad Ancona campione italiano allievisaltando 14,51 metri. E la misura, in un solcolpo, gli è valsa non solo la quinta presta-zione all-time nel triplo a livello di Under 18ed il primato personale indoor, ma anche esoprattutto la possibilità di sperare in unapartecipazione ai campionati mondiali di ca-tegoria programmati in luglio a Bressanone.Il pass per la manifestazione iridata giungepuntualmente in maggio, ai campionati ita-liani di società allievi svoltisi a Bari. Leo-nardo Bruno fissa la misura personale neltriplo a 14,88 metri, e ritira quindi il ticketutile per provare a fare bella figura nella ma-nifestazione di Bressanone contro i pari-etàdi mezzo mondo (uscirà ad una passo daisalti finali con 14,60). “Il muro dei 15 metriè pronto a cadere”, sussurra e spera Rai-mondo Orsini. E l’evento, puntualmente, si verifica di lì apoco. La missione è compiuta nello scorsomese di ottobre, ai campionati tricolori nellacategoria allievi di Grosseto. LeonardoBruno non solo si lascia appendere al collola medaglia d’oro di campione d’Italia (laquarta di fila nelle categorie giovanili), ma“vola” letteralmente per 15,27 metri, but-tando giù quel limite invisibile che per unatleta della sua età rappresenta un’impresa

di assoluto livello. Tutto finito per il 2009?Macchè. Il titolo vinto a Grosseto vale al-l’atleta di Racale la convocazione in azzurroe quindi c’è ancora da onorare l’impegnodelle Gymnasiadi, i campionati del mondostudenteschi svoltisi dal 7 all’11 dicembrescorsi a Doha, nel Quatar. Leonardo Brunobagna l’esordio nella manifestazione iridataspesso diventata trampolino di lancio versol’atletica dei grandi piazzandosi saltandonella finale diretta 15,07 metri, misura chegli vale il quinto posto assoluto.

Il “pokerista” sul tavolo verde del salto triplo

Leonardo Bruno

Un settimo posto al WorldTour, tre vittorie di tappa con-secutive nel campionato ita-liano assoluto, la medaglia dibronzo ai Giochi del Mediter-raneo di Pescara ed alcunibuoni risultati nelle competi-zioni internazionali. È un annoda incorniciare per Paolo eMatteo Ingrosso i gemelli diLeverano campioni di beachvolley. A ciò va aggiunta anchela buona prestazione ai cam-pionati europei in Spagna ele tante emozioni vissute ingiro per il mondo, l’ultimadelle quali “consumata” sullasabbia cinese di Sanya, nellatappa conclusiva del WorldTour. L’ottimo risultato ottenuto nell’EstremoOriente ha consegnato a Paolo e Matteo In-grosso il settimo posto ed un ottimo bottinodi punti che serviranno per iniziare al megliola stagione internazionale del 2010. Mai nellaloro giovane carriera i gemelli della Promo-beach erano riusciti a raggiungere tale risultato,che peraltro è di rilievo assoluto per lanazionale italiana. Si tratta, infatti, del secondomiglior piazzamento del 2009 (dopo il 5°posto al World Tour di Roma ottenuto dallacoppia Nicolai-Varnier).In Cina i gemelli di Leverano partivano daltabellone di qualificazione ed hanno quindidovuto vincere la prima gara, ad eliminazionediretta (2-0 sugli statunitensi Morrison-Jack-son), per accedere al tabellone principale.

Poi, nel main draw, al primo turno ecco lavittoria contro i neozelandesi Lochead-Pitman(2-0), al secondo la sconfitta contro i fortifrancesi Ces-Ces (0-2), quindi la serie delletre vittorie consecutive (2-0 sui francesi Du-grip-Salvetti, 2-1 sugli statunitensi Lucena-Keenan, e 2-1 sui quotati tedeschi Urbatzka-Kaczmarek), che hanno condotto al settimoposto (l’ultima sconfitta è contro i russi Pro-kopiev-Bogatov per 0-2). Ma da ricordare èanche il bronzo che i due fratelli hanno con-quistato a Pescara nei Giochi del Mediterraneoorganizzati nell’estate scorsa dall’Italia, ed iltris di vittorie consecutive centrato nelleprime tre tappe del campionato nazionaleassoluto di beach volley, vinte a Pescara,nella “loro” San Cataldo e ad Ostia.

Un tuffo di successi nella sabbia d’orodel beach volley

Matteo e Paolo Ingrosso

Neve o terra non fa differenza,per Gianni Sabella. Lui e isuoi quattro cani siberianhusky Molly, Ciro, Casch eNevada quando c’è bisogno dicorrere e vincere lo fannosenza pensare a cosa com-pone la loro scia. Gianni Sa-bella, bancario di Galatina, èstato ribattezzato “la frecciadel Sud” ed è diventato uncampione internazionale inuna specialità come lo sled-dog che dalle nostre parti si“pratica” più in… televisioneo sulle riviste specializzate,piuttosto che a livello agoni-stico. Invece Sabella “contronatura” è riuscito ad emergeree a segnalarsi come uno dei più forti cam-pioni di questa specialità. Forte al punto davincere in novembre il titolo di campione ita-liano agli assoluti di Flazè di Piave nella ca-tegoria quattro cani su terra. L’impiegato dibanca di Galatina ha primeggiato nella duegiorni in Veneto, sbaragliando l’intera ed ag-guerrita concorrenza e chiudendo entrambele tappe al primo posto. Il tutto con il con-torno di un tempo cronometrico personale suiquattro chilometri di tutto rilievo, miglioratoben due volte per essere passato dai 9 minutie 6 secondi della gara di apertura al tempo di9 minuti e 3 secondi in quella di chiusura.La vittoria in Veneto fa il “pari” con il bronzoottenuto da Sabella e dai suoi quattro cani aicampionati italiani assoluti su neve di Campo

Felice (del febbraio 2009) e ripaga il cam-pione salentino delle “delusioni” di un 2008sfortunato e di un inizio 2009 da dimenticareper lo smarrimento di Frosty, uno dei cani delcampione galatinese. E come se non ba-stasse, sempre nelle prime settimane diquest’anno s’era messa di mezzo anche lasfortuna, visto che alla prima gara ufficialedell’anno tenutasi a Cutigliano, e valevole peril campionato italiano su terra, dopo soli 500dallo start un incidente tecnico (la rottura deifreni del carrello e la rottura della forcella),aveva costretto Sabella al ritiro, soluzione cheè poi costata la possibile qualificazione aicampionati europei su terra Fistec disputatinello scorso inverno a Bueriis, in provinciadi Udine.

La “freccia del Sud” che vince nello sleddog

Gianni Sabella

16/12/2009 7PRIMO PIANO

Sarà l’Istituto di Cul-ture Mediterraneedella Provincia di

Lecce a coordinare a li-vello regionale la rete ita-liana della Fondazione“Anna Lindh”, in vistadella partecipazione al Fo-rum 2010 previsto il pros-simo anno a Barcellona.Nella prima settimana didicembre si sono riuniti aNapoli i coordinatori re-gionali della Fondazioneche ha sede in Alessandria d’Egitto e costituita nel2002 dagli stati membri dell’Unione Europea, in attua-zione della “Dichiarazione di Barcellona” per la pro-mozione del dialogo tra i Paesi dell’area Euromediter-ranea. In rappresentanza della Puglia, nell’assembleadi insediamento dei coordinatori regionali tenuta nellacittà partenopea, c’era Maria Rosaria De Lumè (nellafoto a sinistra), presidente dell’Istituto di Culture Me-diterranee della Provincia di Lecce. Nel corso dellariunione è stata decisa la convocazione di riunioni re-gionali per informare tutti i membri della rete sulle ini-ziative che si intraprenderanno in vista dell’importantescadenza del 2010, ovvero il “Forum di Barcellona”. Ela “componente” pugliese della rete della Fondazionesi riunirà il prossimo 28 gennaio.La Fondazione Mediterraneo, capofila della Rete italianaincaricata di curare la pubblicazione di un volume perpromuovere e diffondere tutte le attività dei membridell’ “Anna Lindh Foundation”, si è impegnata, inoltre,a presentare la stessa Rete per mezzo di appositiincontri istituzionali a Presidente della Repubblica,Presidente del Senato, Presidente della Camera deiDeputati, Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro

degli Affari Esteri, Mini-stro per i Beni e le AttivitàCulturali, Ministro dellaGioventù, Ministro per lePari Opportunità, Ministrodell’Ambiente e della Tu-tela del Territorio e delMare ed al Ministro degliAffari Regionali. Questaopera di informazione-di-vulgazione ha l’obiettivodi motivare gli interlocu-tori istituzionali a produrreun disegno di legge na-

zionale attraverso cui “riservare risorse adeguate per ilfunzionamento della Rete Italiana della Fondazione”.La struttura è capillarmente diffusa su tutto il territorionazionale e riunisce ormai oltre 350 organizzazioni acarattere territoriale tra enti locali, università, Ong,centri di ricerca, associazioni e coordinamenti regio-nali.“L’individuazione dell’Istituto di Culture Mediterraneedella Provincia di Lecce quale coordinatore della reteregionale della Fondazione Anna Lindh -sottolineal’assessore alla Cultura e vice presidente della giuntaprovinciale di Palazzo dei Celestini, Simona Manca(nella foto a destra)- è un prestigioso riconoscimentoper l’attività internazionale e l’impegno a favore deldialogo e della cooperazione culturale dell’istituzioneprovinciale, che proprio nel 2010 compirà dieci annidi vita”. L’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia diLecce è un ente con autonoma personalità giuridica econ autonomia gestionale. È una delle strutture di piùalto profilo dell’Assessorato alla Cultura, anche se suafunzione precipua è quella di supportare l’attivitàculturale di ogni assessorato, operando trasversalmente.

Dopo aver incassato il consenso della Commissione Regionaleper l’occupazione, l’autorizzazione del Ministero del Lavoro,ed il via libera delle Province pugliesi, la regione Puglia èpronta a varare il progetto “Welfare to work” destinato apolitiche attive per il lavoro ed al sostegno al reddito di chi illavoro l’ha perso. L’Assessorato al lavoro retto da MicheleLosappio ha presentato agli uffici della Giunta una deliberacon un impegno di spesa di oltre 50 milioni di euro (ai qualise ne aggiungeranno altri 10 rivenienti dai fondi statali)destinati a favorire l’immissione sul mercato del lavoro deilavoratori oggetto di ammortizzatori sociali e di mobilità.“Con questo provvedimento -ha dichiarato l’assessore alLavoro, Michele Losappio- l’intervento della Regione verso idipendenti in difficoltà compie un ulteriore balzo sia per larilevanza dell’impegno finanziario che per le modalità in cuisi svilupperanno le misure a sostegno dei lavoratori dandomaggior forze alle politiche anticrisi avviate dalla GiuntaVendola. La Puglia avvia quindi una robusta terapia perfrenare l’emorragia della crisi. I lavoratori saranno sostenutinel reddito ed avranno integrazioni degli ammortizzatori.Centri ed Enti di formazione -conclude Losappio- potrannomisurare le proprie capacità fornendo la necessaria qualificazioneprofessionale; le imprese che intendono assumere avrannoincentivi ed aiuti (un bonus di 14mila euro per le assunzionia tempo indeterminato, ndr) ed i dipendenti che proverannola via dell’autoimpiego troveranno il necessario supportoeconomico (pari a 25mila euro, ndr). I nostri impegni sonostati dunque mantenuti”. Il progetto regionale “tutela” anche i disoccupati ultracinquantenniper i quali la Regione ha già operato con uno stralcioattraverso un avviso pubblico ed un finanziamento di 5milioni di euro.

Dalla Regione 40 milioni di europer gli ammortizzatori sociali

Sì è svolta davanti ad un foltissimopubblico di interessati, soprattuttodonne, la conferenza “Essere madre

nel terzo millennio, ovvero l’arte delprendersi cura”, tenutasi lo scorso 12dicembre presso il Palazzo delle Culturadi Poggiardo e organizzata dal Consorzioper i Servizi Sociali dell’Ambito diPoggiardo in collaborazione con la Pro-vincia di Lecce, Assessorato alle Poli-tiche Sociali, e il Comune di Poggiardo,che ha patrocinato la manifestazione.L’appuntamento è stato vissuto con isaluti e gli interventi del presidente delConsorzio per i Servizi Sociali GiuseppeColafati, il sindaco di Poggiardo SilvioAstore, il presidente della Provincia diLecce Antonio Gabellone e l’assessoreprovinciale alle Politiche Sociali Filo-mena D’Antini Solero. In sala, inoltre,altre importanti personalità come il con-sigliere provinciale e regionale AurelioGianfreda, alcuni rappresentanti deicomuni aderenti all’Ambito di Poggiardo

e l’ex presidente provinciale GiacintoUrso. Uno dei protagonisti della conferenzaè stato Elio Scarciglia, autore dellamostra video-fotografica “Donne”, i cuilavori campeggiavano sulle mura dellasala e sono stati anche rappresentatidal video Shakti, con la musica di PaolaPacciolla e la danza di Luisa Spagna, iquali si sono esibiti durante l’incontro.Il personaggio principale è stata peròSuor Enrica Rosanna, prima donnaad essere nominata Sottosegretario dellaCittà del Vaticano, nello specifico allaCongregazione per la Vita Consociatae la Società di Vita Apostolica. Sfog-giando un ricchissimo bagaglio culturalee una pungente ironia, suor Enrica Ro-sanna ha parlato della missione delladonna, soprattutto della mamma: quelladel prendersi cura, “il genio della donna”come l’ha definita l’ospite. Per descrivere“l’arte del prendersi cura” il Sottose-gretario al Vaticano ha preso in esame

tre figure emblematiche come “la matitadi Dio” Madre Teresa di Calcutta, Mar-gherita madre di San Giovanni Boscoed Edith Stein (Teresa Benedetta dallaCroce) e descritto le tre caratteristicheche possiedono le donne nel “prendersicura”: comunione e libertà, cioè cresceree accompagnare una vita mantenendoperò la libertà di entrambi; il senso dellimite, caratteristica insita nella donnae che per la sua natura la porta all’ac-cettazione dell’altro; dolore e gioia, lasofferenza che si prova durante il partoe la felicità per la nascita di un uomo. Suor Enrica Rosanna è consapevoleperò delle difficoltà che oggigiorno ladonna incontra nel compimento di questa

sua missione: “Nella società modernacaratterizzata da frammentazione, iso-lamento, paura, la solidarietà tra donneè molto importante. Fondamentale peròè farsi guidare dalla mano di Dio comediceva Madre Teresa di Calcutta. Dentrola sua grande storia, occorre costruirela nostra piccola storia e così, una mam-ma che dice ‘sì’ una volta diventatatale, deve costruire la sua maternità,cioè far scrivere la ‘matita’. Ognuno dinoi, però, ha delle doti e possibilità di-verse; queste devono essere interscam-biate, dando vita a quella reciprocitàche è tipica del senso del limite di unadonna”.

Alessandro Chizzini

La donna e l’arte del prendersi curaTanta gente, soprattutto donne, hanno riempito il Palazzodella Cultura di Poggiardo per assistere alla conferenza“Essere madre nel terzo millennio, ovvero l’arte del prendersicura”. Protagonisti l’artista Elio Scarciglia e soprattutto suorEnrica Rossana, sottosegretario alla Città del Vaticano

L’ente della Provincia, presieduto da Maria Rosaria De Lumè, organizzerà i lavori inpreparazione del Forum 2010 in programma il prossimo anno a Barcellona

L’istituto di Culture Mediterranee coordinatore della rete italiana della Fondazione “Anna Lindh”

16/12/2009 8LECCE

Ancora in fasce, come un neonato,preda delle attenzioni amorevolidegli addetti ai lavori. O se si

preferisce, ingessato e con le stampelle,come un vecchietto che si riprende daipostumi causati dagli acciacchi del tem-po. Comunque lo si veda, il campaniledel Duomo di Lecce, anche se ancoraimpacchettato nella gabbia di tubi diferro necessaria per i lavori di restauro,rimane un monumento storico senzaetà, pronto a vegliare sulla città ancheper i prossimi secoli a venire.La settimana scorsa, finalmente, dopoessere rimasto un intero anno sotto iferri del mestiere dei restauratori, ilcampanile è tornato a rivedere la lucedel cielo salentino. Sono state infattirimosse le impalcature che ne coprivanola guglia. Questo è stato il primo passodello smantellamento dei 35 chilometridi tubi che da più di due anni e mezzocoprono quello che è uno dei vanti arti-stici della città, nonché uno dei campanilipiù alti d’Europa.Adesso, ci vorranno ancora almeno unasessantina di giorni prima che gli operairiescano a restituire l’intera veduta delcampanile alla sua piazza Duomo e allosguardo ammirato di turisti e cittadini.Gli ingegneri hanno comunque promessola massima alacrità nei lavori, tantoche entro Natale si spera sarà resavisibile tutta la parte superiore.I lavori per il consolidamento staticodell’edificio e per il restauro della fac-ciata erano cominciati circa un anno fa,il 27 gennaio del 2009. Ma già peroltre cinquecento giorni il campanileera comunque rimasto coperto dalleimpalcature, indispensabili a metterein sicurezza l’edificio e permettere dirilevare tutti i danni presenti.Insomma, un totale di circa due anni emezzo, un’enormità di tempo per i lec-cesi, abituati da quasi quattro secolialla longilinea presenza di uno dei loromonumenti storici più importanti.La costruzione del campanile risaleinfatti al XVII secolo, realizzato dal-l’architetto Giuseppe Zimbalo su com-missione dell’allora vescovo cittadinoLuigi Pappacoda. Con i suoi quasi 70metri di altezza, esso è considerato unodei più alti d’Europa, tant’è che dallasua sommità è possibile ammirare, nei

giorni particolarmente limpidi, il mareAdriatico e addirittura le montagned’Albania.La torre campanaria ha forma quadrataed è costituita da cinque piani decrescentiverso l’alto, l’ultimo dei quali è sor-montato da una cupola ottagonale ma-iolicata sulla quale è posta una statuain ferro raffigurante Sant’Oronzo. Pro-prio quest’ultima parte è quella che daqualche giorno si può tornare ad am-mirare.Una sorta di regalo per i leccesi e per itanti turisti che in questi giorni affolle-ranno le vie del centro storico in occa-sione delle festività natalizie. Un regaloreso possibile dal rispetto dei tempi diconsegna, auspicato con successo proprioun anno fa, durante il via alla cantiera-bilità dei lavori, dall’ex presidente dellaprovincia Giovanni Pellegrino, che al-l’epoca aveva così commentato: “Daoggi questa impalcatura non rappresentapiù una gabbia ma solo una strutturaterapeutica che serve a restituire al cam-panile la sua piena efficienza. Siamocerti che per il Natale 2009 la città diLecce potrà ammirare di nuovo, in tuttoil suo splendore, l’opera architettonicache sintetizza al meglio i valori dellareligiosità salentina”.

Giorgio De Matteis

Corrispondenza che arriva in ritardo. O chenella peggiore delle ipotesi non arrivaproprio. È quanto sta accadendo da qualchetempo ai cittadini leccesi, probabilmente acausa della carenza di personale di PosteItaliane della sede di Lecce. I residenti piùcolpiti sono quelli del quartiere Leuca, cheda almeno una ventina di giorni ricevono laposta in ritardo o non la ricevono affatto.La questione è stata segnalata all’Aduc, cheha prontamente risposto per voce del re-sponsabile della sezione di Lecce AlessandroGallucci: “Al fatto già di per sé deprecabilesi aggiunge il danno economico che icittadini di questa zona della città stannosubendo. Molte delle lettere da consegnare,infatti, sono bollette per le utenze domesticheo per altri tipi di pagamenti che saranno ef-fettuati in ritardo con la conseguente appli-cazione di more e sanzioni”. A quanto pare,però, la società di Poste Italiane è bentutelata contro le responsabilità sui disaginella consegna della corrispondenza, poichéla normativa vigente non prevede alcunarisarcimento per i danni arrecati. Gallucci,oltre comunque a sollecitare Poste Italianeal ripristino del normale funzionamento del

servizio, suggerisce l’unica via possibileper riparare al torto subito: “Nei casi piùgravi, per i quali si è in possesso di elementiutili a dimostrare un comportamento illecitodel fornitore del servizio, è possibile pre-sentare un esposto all’Autorità Giudiziariaper interruzione di pubblico servizio”.

(G. D. M.)

La galleria d’arte con-temporanea “Tracce” inquesto scorcio di fineanno si tinge d’Oriente:sabato 12 dicembre, in-fatti, c’è stato il vernis-sage della mostra di pit-tura dedicata all’artistairachena Hadeel AzeezDhaher, nata a Baghdad.Il titolo della mostra,“Reflection and Retro-reflection”, sintetizzal’essenza del messaggioartistico delle opere dellaDhaher, incentrato suuna profonda riflessioneesistenziale della naturadell’uomo. Specchio e immagine speculare,riflessioni e retro-riflessioni, appunto, rap-presentano il tentativo di aprire uno squarciosulla coscienza umana, per arrivare a fornirerisposte sui significati esistenziali del “chisono io e perché sono qui”. I suoi quadrirappresentano un viaggio, anche attraversoforme artistiche di culture ed epoche diverse,

alla scoperta dell’inter-pretazione che l’uomoha attribuito nel corsodel tempo a questi in-terrogativi. Interrogativiben presenti nei pensieridi chi ha dovuto abban-donare le proprie radicie fuggire lontano dacasa, come è accadutoproprio all’artista, cheè stata costretta a la-sciare l’Iraq a causa dellaguerra del 2003, inter-rompendo gli studi ac-cademici. Dopo aver la-sciato il suo Paese, laDhaher ha trovato rifugio

e ospitalità in Italia, dove ha potuto continuarea dipingere affinando la sua tecnica pittoricae il suo stile.Per tutti coloro che fossero interessati, lamostra resterà aperta fino al prossimo 3gennaio nella sede della Galleria Tracce inCorte dei Romiti n. 8 (angolo via Palmieri).Info: tel. 0832.306059. (G. D. M.)

Il campanile rivede la luce

“Riflessioni” d’Oriente in mostra alla Galleria Tracce

Lettere in ritardo, Poste Italiane sotto accusa

Dopo quasi un anno di lavori stanno per essere tolte le impalcature dal campanile del Duomo

16/12/2009 11MAGLIE

L’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, U.I.L.D.M.informa che è stato realizzato, con il patrocinio delComune di Maglie e del Comune di Galatina, lo SportelloH - “Informa Handicap”. L’iniziativa rientra in un Progettofinanziato dal Ministero della Solidarietà Sociale ed èstata attivata, a Maglie presso l’Ufficio Relazioni con ilPubblico mentre nel Comune di Galatina è disponibilepresso il Servizio di Segretariato Sociale Professionale.Si tratta di uno sportello informativo attivato con l’intentodi garantire l’accesso alle informazioni riguardanti la le-gislazione, i servizi e i benefici che possono consentirealle persone con disabilità, di avere una consulenza per-sonalizzata sui temi dell’accertamento della invalidità edella protezione giuridica. È a disposizione dei cittadinicon disabilità, dei loro familiari, ma anche dei volontari,degli insegnanti, dei datori di lavoro, degli enti pubblicie privati, delle istituzioni e delle associazioni, deglioperatori sociali, delle aziende e degli operatori economicie culturali e a quanti incontrano la disabilità. Lo sportelloè aperto al pubblico il lunedì e giovedì dalle ore 15.30alle ore 18.30.

Aperto lo sportello H

Gianna Capobianco non èpiù nel Partito Democratico.Con una lettera inviata al

segretario nazionale, Pierluigi Ber-sani e ai responsabili degli organilocali, l’ex assessore provincialeha comunicato la decisione di usciredal soggetto politico che avevacontribuito a fondare pochi mesifa. Una scelta sicuramente soffertama che non è arrivata inaspettata,preceduta a fine settembre dall’ab-bandono del gruppo consiliare diriferimento e a luglio dalla volontàdi uscire dal direttivo cittadino cri-ticando “tecniche e criteri che unavolta si definivano, e non senzadisprezzo, democristiani”. Capo-bianco quindi chiude un ciclo po-litico, rassegnando le dimissioni e restituendo latessera di un partito “in cui ho creduto, per cui ho la-vorato nei momenti del varo, partecipando alle fasicostituenti, vivendo a pieno il congresso a Firenze.Non credevo di partecipare ad un sogno, ma di essereparte attiva di un progetto davvero democratico, diun cantiere in cui l’essere si poteva coniugare conl’agire, dove la rappresentanza politica fosse praticataperche vissuta come confronto reale con una base dielettori nota ogni giorno. Ogni giorno di più, invecequesto partito si allontana, si arrocca nella casa deglispecchi, ove la propria immagine riflessa è sempreperfetta, autoreferenziale: risponde coerentemente alogiche di equilibrio, al raziocinio lungimirante chechissà perché, fuori non è compreso. E tra unospecchio e l’altro le immagini creano una folla chenon c’è e non comprende la torre”. Gianna Capobianconon è tenera con i metodi utilizzati dal partito perscelgiere i propri rappresentanti: “Un congresso appenacelebrato ha già chiuso la porta al confronto, a livelloregionale si corre verso un impegno intempestivo di

congressi provinciali e comunalida celebrare in fretta, a liste difatto bloccate, quelle liste invocatecome originaria necessità e maipiù abbandonate; quelle stesse listebattezzate da una legge contestatache ci ha visto proseliti nella me-todologia. Un partito che ‘lascialiberi dirigenti e militanti, secondole proprie sensibilità’ come sostieneBersani dai microfoni di Raitre eperciò Bersani segretario Pd osservadall’alto il popolo in piazza, mentreBindi presidente Pd procede inquella stessa piazza. “Io non ci sono -dichiara con ama-rezza l’ex capogruppo del Pd-.Esco da questa scena. Torno tra lepersone normali, quelle che si con-

frontano ogni giorno, quelle che ricordano il lorovissuto e procedono in evoluzione coerente; quelleche non hanno bisogno di vivere nuove correnti a pièsospinto; quelle che se ieri hanno seguito convinte unprogetto, oggi continuano a parlare lo stesso linguaggio;quelle che hanno fatto propri i propri ideali e nonfanno compromessi. Quelle stesse persone che avevanocreduto davvero in un’Italia migliore attraverso quelpartito che, nel passaggio da Democratici di Sinistraa Partito Democratico, resta solo un partito. Qualel’alternativa? Dimissioni, necessarie perché nel co-siddetto confronto democratico interno, in cui sifinisce per contestarsi più di quanto si faccia con lamaggioranza al governo, io non mi trovo. A qualecorrente mi dovrei aggregare? Gli equilibrismi nonmi affascinano, torno a quella operosa società civile acui appartengo, a praticare l’unico stile di vita checonosco Ai tanti amici un breve saluto, certa che l’in-contro e il confronto non mancherà comunque, percheil Paese è in emergenza e la mia coscienza civile miimpedisce di ignorarlo”.

Capobianco lascia i democraticiL’ex segretario cittadino abbandona il Pd non riconoscendosi più nella linea del

partito : “Torno tra le persone normali, quelle che si confrontano ogni giorno e cheavevano creduto davvero in un’Italia migliore”

16/12/2009 14

TRICASE L’aperturaal pubblico è previstanel gennaio del 2010,ma del Centro Diurnoper Anziani Casa diBetania si parlerà lu-nedì 14 dicembre (apartire dalle ore 10)nel corso di una con-ferenza di presentazio-ne del servizio, pre-sente, tra le altre per-sonalità invitate, il pre-sidente della RegioneNichi Vendola. L’ini-ziativa è organizzatanella sala conferenze dell’ospedale tri-casino, su iniziativa della “Pia Fondazionedi culto e religione Cardinal Panico”che si occuperà della gestione della strut-tura ubicata proprio nelle vicinanze del-l’azienda ospedaliera. Il progetto di Casadi Betania rappresenta un modello in-novativo rivolto a persone anziane auto-sufficienti dove l’aspetto sociale del-l’accoglienza, intrattenimento e socia-lizzazione si integra con quelli tipicamentesanitari della prevenzione delle patolo-gie.“Le tipologie di strutture per anziani adoggi esistenti in Puglia, laddove sianodi tipo socio sanitario, ossia integrinoaspetti sociali e sanitari -spiega ElisabettaAchiardi, responsabile di progetto- sonosempre rivolte a soggetti non autosuffi-cienti, e comunque con patologie o in-validità conclamate per le quali sia anchenecessaria una risposta medica. Il Centro

Diurno Casa di Betania rappresenta inquesto senso un modello innovativo per-ché l’aspetto sanitario non è rivolto a“curare” una patologia bensì a prevenirnel’insorgenza ed a contenerne i fattori dirischio. Investire in prevenzione, dunque,è sicuramente un obiettivo che da annicaratterizza l’intero sistema sociosanitario.Non deve sorprendere quindi -concludeAchiardi- la prospettiva del Centro DiurnoCasa di Betania fondata sulla persona enon sulla malattia, sulla qualità dellavita piuttosto che sulla soluzione di pro-blematiche acute, sulla prevenzione ebenessere piuttosto che esclusivamentesulla riabilitazione e terapia”. Nel centro si realizzerà una stretta col-laborazione tra le diverse professionalitàcoinvolgendo gli operatori sanitari del-l’ospedale “Card. G. Panico”, del vo-lontariato, delle Università partner, delleistituzioni e degli enti locali. (D. G.)

POGGIARDO Grandissimosuccesso per l’inaugurazionedella mostra personale delpittore Giuseppe Afrune “Iltuo volto Signore io cerco”,tenutasi lo scorso 13 dicembrepresso il Palazzo della Culturadi Poggiardo. Si tratta di 36ritratti di Giovanni Paolo II,Padre Pio, Gesù Cristo e Ma-dre Teresa di Calcutta. Più di500 persone, tra amici ed estimatori dell’artista,persone comuni e personalità del mondopolitico, sono giunti, anche da fuori provincia,ad ammirare l’arte dell’artista. Hanno partecipatoil sindaco di Poggiardo Silvio Astore, l’assessorealla Cultura del Comune di Poggiardo LinaTarantino, il consigliere regionale Rocco

Palese, il consigliere regionaleAurelio Gianfreda, il vescovodi Otranto monsignor DonatoNegro, il vescovo di Ugen-to-Nardò monsignor Domeni-co Caliandro, oltre ovvia-mente all’artista. Ha aperto l’inaugurazione untoccante documento sonorocon la voce di Giovanni PaoloII che recitava il salmo 26 “il

tuo volto Signore io cerco” che dà il titolo allamostra. Dopo una toccante dedica da partedell’artista al padre scomparso, si è aperta lamostra divisa in tre sale distinte: sala “Il tuovolto Signore io cerco”, sala Giovanni paolo IIe sala Padre Pio e Madre Teresa di Calcutta.

Alessandro Chizzini

GIUGGIANELLO Come quasi ogni centrosalentino, anche Giuggianello sta predi-sponendo un suggestivo presepe artistico,quando siamo ormai entrati in pieno climanatalizio. La rappresentazione sarà allestitapresso l’ingresso della struttura “La Cutura”,lungo la S.P. Palmariggi-Giuggianello; sitratta di un’antica tenuta di campagnacostruita nel classico stile rurale di fine Ot-tocento e oggi un rinomato giardino botanicoche si estende per 35 ettari ed ospita unadelle più ricche raccolte di piante rare,grasse e tropicali. Il presepe verrà collocatosotto una vecchia tettoia, utilizzata un tempoper appendere il tabacco lasciato ad essiccare.L’allestimento presenterà un paesaggio ori-entale con un suggestivo cielo stellato esullo sfondo delle montagne strette delimitateda casette e villaggi. Da qui si estende un

deserto all’interno del quale trovano spaziogrotte e capanne costruite con delle canne.Particolari, infine, i personaggi del presepe,dei pupazzi realizzati con abiti interamentein stoffa. Una tipica e suggestiva rappre-sentazione che bene si inserisce tra arte etradizione, locale e nazionale. (A. C.)

La struttura rappresenta un modello innovativo rivolto a personeanziane autosufficienti dove l’aspetto sociale dell’accoglienza si

integra con quello sanitario della prevenzione

Aprirà in gennaio il centro diurnoper anziani di Casa di Betania

Grande successo per l’inaugurazione della mostra di Giuseppe Afrune

La tradizione artistica del presepe a Giuggianello

TRICASE POGGIARDO GIUGGIANELLO

16/12/2009 16

GALATINA Negozi aperti anche nel periodonatalizio. L’ha deciso il sub commissarioprefettizio Gaetano Tufariello che con un’or-dinanza resa pubblica nei giorni scorsi hadisposto quando le saracinesche potrannorestare alzate. Più possibilità di guadagnoper i commercianti per tutto il 2010. Giàdalla prima domenica di gennaio gli esercizicommerciali, per la vendita al dettaglio delComune, resteranno aperti per lo svolgi-mento dei saldi invernali. Decise anche leaperture del 6 gennaio, festa dell’Epifania,24 febbraio, domenica 28 marzo, lunedì 5aprile, 31 ottobre, 26 novembre e per tuttoil mese di dicembre ad eccezione dei giorni25 e 26. Una decisione che sicuramente ha reso fe-lice molti dei commercianti locali, sapendodi poter guadagnare qualche soldo in più.Un calendario studiato dal commissario neltentativo di rilanciare il settore del commer-cio al dettaglio e per cercare di ravvivare lavendita durante l’intero anno. Vi è anche loscopo di offrire ai cittadini un servizio piùcomodo, senza avere la necessità di spo-starsi fuori dalla città, andando ad acqui-stare dai centri commerciali di altreprovincie o comunque fuori dall’hinterlandgalatinese. “Tale decisione -spiegano daPalazzo Orsini- va incontro alle richiesteavanzate dagli operatori commerciali per lavendita al dettaglio. Richiesta sostenutaanche dalle associazioni di categoria e chepunta a rilanciare e promuovere le attivitàdel settore e per costituire un forte richiamoanche per i cittadini dei comuni limitrofi”. In particolare i negozi potranno restareaperti nei mesi di maggio e settembre tuttele domeniche e i giorni festivi, escluso il

primo maggio, il 2 giugno e il 24 aprile, inoccasione della festa della Madonna dellaLuce. Per tutto luglio e per tutto agosto lachiusura è stata fissata per le 24, e ancheper i giorni 28, 29, 30 giugno, per i festeg-giamenti in onore dei Santi Patroni dellacittà, 1 e 2 agosto a Collemeto, 28, 29, 30 aNoha. Chiusura obbligatoria, invece, per il1° gennaio, la domenica di Pasqua, il 25aprile e il primo maggio.

Paolo Antonio Franza

Tutti a fare shopping

CASARANO Il principale portale in-ternet di cronaca cittadina Tutto-casarano.it, per iniziativa del suo fon-datore Eugenio Memmi, ha avviato unacampagna per la salvaguardia di unaepigrafe (nella foto) situata all’internodi un’abitazione privata in via Tevere,incastonata nel muro di un cortile. La lapide è stata ritrovata da Enrico Va-lente su indicazioni fornite da Gino Pi-sanò, e si trova a poche centinaia dimetri da Casaranello, l’originario nucleoabitativo di Casarano. Compaiono i nomidi un bambino, tale Musicus prematura-mente scomparso, e quelli dei suoi ge-nitori: il padre Laevius era un ebreo; lamadre Cale era invece di origine greca.L’iscrizione è oltremodo importante dalpunto di vista storico perché testimoniache nella Caesaranum di età romana vi-veva una popolazione multietnica.“Vista l’importanza che questa epigrafeha per la nostra città, senza ombra didubbio patrimonio storico comune -scrive Eugenio Memmi nella pagina delsito che presenta l’iniziativa- sarebbebello che questo antico reperto trovasseuna nuova collocazione più consona alsuo valore e fosse fruibile da tutti. Mipermetto di suggerire al nostro sindacoe ai suoi collaboratori di incontrare lafamiglia che attualmente ha nella suaabitazione questo importante reperto,perché lo tesso possa diventare patrimoniodi tutti”.L’idea di Tuttocasarano.it ha già trovatonumerosi estimatori, tant’è che in po-chissimi giorni dal lancio dell’iniziativa,

alla petizione si è aggiunto un consistentegruppo di lettori-internauti. Tra questilo storico locale Stefano Cortese, il qualesull’epigrafe fornisce ulteriori informa-zioni. “Il povero Musico, morto all’etàdi 7 anni, fu affidato agli dei Mani daigenitori -scrive Cortese- ma si ignoral’originaria ubicazione dell’epigrafe, pro-babilmente nei paraggi. A personale av-viso, la presenza di persone straniere in-dica spesso il ruolo che detenevano dischiavi e quindi sembra verosimile lapresenza di una villa romana, come nelcaso vicino di Felline, nella cui villaproduttrice di anfore e mattoni, si suc-cessero alcuni schiavi greci come Dyo-nisius e Nicephorus”.

La lapide, che attualmente si trova in un cortile di proprietàprivata in via Tevere, testimonia come nella Caesaranum di età

romana viveva una popolazione multietnica

Il sub commissario prefettizio, Gaetano Tufariello,ha emanato un’ordinanza che regola le aperture,

per l’anno 2010, degli esercizi commerciali nei giornifestivi. Accolte le richieste dei commercianti

Tuttocasarano.it: “Restituiamol’epigrafe romana alla città”

CASARANO GALATINA

16/12/2009 18

GALLIPOLI Il pro-gramma predispostoper le festività di fineanno per conto del-l’amministrazione co-munale dall’assesso-rato alla cultura ed alturismo retto da Ga-briella Casavecchia,si arricchisce di unanuova iniziativa. Un“trenino natalizio” partecon il suo carico didivertimento e di al-legria con destinazioneil centro storico dellacittà. Si tratta di untour panoramico offertoa cittadini e turisti che sarà possibile effettuarenei pomeriggi di tutte le festività di questoperiodo. “Gestore” di questo particolareservizio di trasporto e l’agenzia di settore“Turismo d’autore.com”, la stessa che giànella passata estate aveva realizzato unasimile iniziativa riscuotendo un buon riscontroda parte dei vacanzieri e degli stessi galli-polini. Capotreno altrettanto particolare saràl’immancabile Babbo Natale, a disposizionedei viaggiatori per le foto e per ricevere lelettere dei bambini prima di ogni partenza“turistica”. “Si tratta di un ulteriore tassello -ha spiegatol’assessore Gabriella Casavecchia- che ab-biamo deciso di aggiungere ad un cartellonenatalizio che già consente da un lato di farrivivere i cardini della nostra tradizione,che ha nel centro storico la propria sedenaturale e dall’altro di soddisfare le aspettative

delle diverse fasce di pubblico, dai piùpiccoli ai più grandi. Questa iniziativa con-sente di favorire le visite nella nostra cittàvecchia e sono certa che riceverà apprezza-mento da parte dell’utenza”. Come si ricorderà, il cartellone nataliziopredisposto dall’amministrazione comunaleprevede la “Via dei Presepi”, con un percorsoche consentirà di ammirare nel centro storicovarie e sempre originali rappresentazionidella Natività; il concorso “Natale in vetrina”;la “Befana in Piazza”, programmata per il 6gennaio in piazza Giovanni XXIII; la “Tom-bolata vivente”, allestita in piazza Tellini il27 dicembre; il “Concerto di Natale” a curadella banda “Città di Gallipoli-S.Cecilia”,previsto a fine dicembre nella concattedraledi S. Agata e l’esecuzione della tradizionalenenia natalizia gallipolina della “Pastorale”a cura della “Filarmonica Città di Gallipoli”.

Arriva il “trenino natalizio” sui binari della città vecchia

NARDÒ Non si placano le protestedegli abitanti del quartiere Sant’Angelo.Nonostante i tentativi di mediazione daparte del sindaco e nonostante le pro-messe di riqualificazione per l’interoquartiere, i cittadini continuano ad op-porsi all’istallazione del ripetitore Wind.In base ai patti stipulati nei mesi scorsidall’amministrazione e dal gestore te-lefonico, un’antenna alta circa 33 metrisarebbe dovuta sorgere in piazza Gio-vanni XXIII. L’accordo, nelle intenzionidegli amministratori locali, avrebbe do-vuto garantire i fondi necessari al recu-pero dello stesso quartiere Sant’Angelo.Gli abitanti, tuttavia, già quest’estate sisono dichiarati di diverso avviso e lascorsa settimana, paventandosi una ri-presa dei lavori, si sono mobilitati permanifestare apertamente la loro con-trarietà al gigante telefonico. Allo stato attuale la situazione è distallo: nonostante un’incontro a PalazzoPersonè le posizioni sono rimaste im-mutate. I cittadini sono pronti a scenderein strada per bloccare gli operai, cosagià successa la scorsa settimana. AntonioVaglio e la sua giunta comunale, giàalle prese con numerosi casi scottanti(dalla questione Tributi Italia alle pole-miche politiche sui rapporti tra mafia eistituzioni neretine), stanno cercandodi trovare una soluzione adeguata,magari proponendo lo spostamento del-l’antenna in un’area del demanio scar-samente abitata; la stessa Wind hadeciso, per l’ennesima volta, di attenderepur di evitare spiacevoli inconvenienti.La pazienza del gestore, tuttavia, non

sarà eterna.Rimane, di fondo, la consapevolezzadi dover mantenere fede agli accordipresi. Le dichiarazioni dei rappresentantidel quartiere Sant’Angelo e del comitato“No Antenna”, con le relative minaccedi ricorso al Tar, non fanno tuttaviasperare in una rapida soluzione del con-tenzioso. Nei prossimi giorni si capiràse il quartiere sacrificherà piazza Gio-vanni XXIII, in cambio di una riquali-ficazione generale dell’area (come pro-messo dal primo cittadino) o se invecepreferirà proseguire sulla strada del-l’opposizione frontale, magari ricorrendoalla giustizia amministrativa regionale.

Alessio Palumbo

Dopo il rifiuto delle proposte del sindaco e della Wind, il quartiere Sant’Angelo minaccia il ricorso al Tar

Si arricchisce di una nuova iniziativa il programma perle festività di fine anno organizzato in riva allo Ionio: perturisti e cittadini ecco il tour panoramico nel borgo antico

“No” al ripetitore in piazza Giovanni XXIII

NARDÒ GALLIPOLI

sport

Il profetico GigiDe Canio (nellafoto a sinistra)

era stato chiaro nelledichiarazioni dellavigilia. Bisognavadiffidare dell’Ascolie della sua posizionein classifica perchèquella con i mar-chigiani sarebbe sta-ta una partita da nonprendere sottogamba. Detto, fatto. Ilmatch di sabato scorso al Via del Mareha rallentato un po’ la corsa di Giacomazzie compagni, i quali con lo zero a zeroincolore hanno sì fatto salvo il primatodella cadetteria, ma hanno visto nel con-tempo ridursi di altri due punti il lorodistacco dalle inseguitrici Ancona, Sas-suolo ed Empoli, tutte capaci di ottenereil massimo da un turno che pure riservavaloro compiti che sulla carta erano benpiù difficili rispetto a quello cui eranochiamati i giallo-rossi salentini. “L’Ascoli si è dimostrata una buonasquadra -afferma Marino Defendi (nellafoto a destra)-. Si sono presentati benechiudendo tutti gli spazi e noi abbiamofatto fatica nel giro palla. Alla fine sipuò dire che, per come si era messa lapartita, sia un punto guadagnato. Pensoche se una partita come quella di sabatoscorso ci fosse capitata ad inizio stagionel’avremmo persa, perché ci saremmo

fatti prendere dalla foga di strafare;siamo riusciti a gestirla al meglio e a te-nere il risultato fine alla fine. Venerdìprossimo -conclude Defendi- ci attendela difficile trasferta di Cesena; è un’ottimasquadra che sta disputando un campionatoeccellente. Sarà una gara dura sotto tuttii punti di vista”.Ritorna invece sul mezzo passo falsointerno contro l’Ascoli mister De Canio.“Loro hanno giocato come ce lo aspet-tavamo -dice il tecnico, tra l’altro espulsoproprio in occasione dell’incontro con ibianconeri-. Con dieci uomini dietro lalinea della palla, mentre noi siamo statilenti nell’impostazione del gioco, conpoco movimento. Abbiamo dato modoall’Ascoli di chiudersi e quindi abbiamofavorito le loro ripartenze veloci vistoche loro sono comunque dotati di gentemolto dinamica e rapida. Abbiamo fattoun tipo di gara che non avremmo dovutofare. Avremmo dovuto alzare di più il

ritmo davanti e portare di meno la palla”. A complicare ulteriormente le cose si èmessa anche l’espulsione di Vives, cheha costretto il Lecce in dieci per tutto ilsecondo tempo. “Un po’ di responsabilitàme la prendo io -aggiunge De Caniosull’episodio del rosso comminato alcentrocampista campano-. Dovevo faresubito il cambio in quanto avevo intuitoche l’arbitro aveva assunto questo at-teggiamento nei suoi confronti. Poi dopoho saputo da Vives che il direttore digara durante la partita gli avrebbe dettoche lui lo considerava già sotto la doc-cia…”.“Abbiamo affrontato una partita nonsemplice -sottolinea dal suo canto ilportiere Rosati-. Però oltre all’episodiodell’espulsione dobbiamo riconosceredi aver incontrato un’ottima squadra checi ha messo in difficoltà disputando unabuona gara. E paradossalmente abbiamosofferto di più nel primo tempo quandoeravamo in undici contro undici che nelsecondo tempo con l’uomo in meno.Noi abbiamo fatto fatica ad imporcimentre loro hanno avuto alcune occasioniper passare. Non è che abbiamo sbagliatol’approccio alla match, perchè di frontec’era un Ascoli motivato a far bene.Può succedere nell’arco di un campionatodi trovare una squadra che viene al Viadel Mare per metterci in difficoltà -con-clude il portiere giallo-rosso-. Certo c’èda dire che non è stato il Lecce dellepredenti uscite stagionali: quindi pren-diamoci questo punto e teniamocelostretto perchè alla fine si poteva ancheperdere”. (D. G.)

Lo 0-0 di sabato scorso ottenuto contro i marchigiani vale quantouna mezza vittoria, anche se rallenta la corsa al vertice del Lecce“braccato” dalle inseguitrici Ancona, Sassuolo ed Empoli

La settimana più difficile dei “galletti”di Beppe Giannini (nella foto) si èconclusa con la sconfitta di Crotone.Con un 4-1 che pesa sul gropponequanto e forse più delle vicende internedella società che hanno accompagnatola truppa giallorossa da una sconfitta(quella interna e sfortunata contro ilTorino) all’altra (quella in terra calabresein una domenica da dimenticare). Delresto che l’incontro con il Crotone nonsarebbe stato dei più facili lo si era giàintuito appena cinquanta secondi dopoil fischio d’avvio. Quando infatti il girodella lancetta dei minuti non avevaancora concluso il primo giro, i padronidi casa si sono ritrovati già in vantaggio,per via di un calcio di rigore che Gallioneha decretato su segnalazione del suoassistente. Per realizzare il gol del parila premiata ditta formata da Mancini(in veste di assist-man) e da Ginestra(in quella di goleador) ha dovuto provare“due” per vincere “uno”, dal momentoche il primo tentativo andato in rete èstata solo un’illusione ottica per l’annessaposizione di fuorigioco dell’attaccantesalentino-campano. Riesce tutto a me-raviglia invece ai calabresi. Ancora ingol con Beati, Legati e Morleo (surigore). Il penalty trasformato da DiGennaro sul finale è buono solo per lestatistiche. (D. G.)

Gallipoli, a Crotoneuna giornata da

dimenticare

Frenata giallorossa, ma il paricon l’Ascoli regala un punto d’oro

a cura di Pasquale Marzotta

Organizzata dall’Amatori Corigliano, si è svoltala scorsa domenica mattina edizione della HalfMarathon della Grecia Salentina, gara a carat-tere nazionale che sul percorso ricavato tra Zol-lino, Martano, Castrignano dei Greci,Melpignano e Corigliano d’Otranto ha impegnatooltre 1.100 atleti. In campo maschile la vittoriaè andata a Francesco Caliandro dell’A.S.Mi-

chele (1h, 09’ e 25”) il quale allo sprint ha stac-cato di appena sei secondo Gennaro Bovinodell’Atletica Giovinazzo; terzo posto per Tom-maso Parisi dell’A. Acquaviva. In campo femmi-nile la vittoria è andata ad Ilenia Maria Coluccidella A. Locorotondo (1h e 28'); seconda si èpiazzata Daniela Hajnal della Podistica Parabita,terza è giunta Silvana Iania della F.R. Molfetta.

Caliandro trionfa alla mezza maratona della Grecìa salentina

Il Salento scopre diavere una “stella”delle quattro ruote.

La 30enne ruffanese Do-natella Lato (nella foto)ha conquistato il titolodi campionessa femmi-nile di Coppa Italia Ral-ly 2009 in occasionedella 24esima edizionedel “Rally Proserpina”,disputato nei giorni scor-si in terra siciliana. Laneocampionessa d’Italiaha dimostrato di saperdegnamente rappresentare il territoriosalentino, anche lontano dalla propriaregione. Donatella Lato ha dato sfoggiodelle sue qualità con una gara condottasempre al comando, senza prestarsi anessun calcolo, proprio per dimostrarenon solo di essere più forte delle suecolleghe, ma anche di poter competerealla pari con i piloti maschietti. Edinfatti Donatella Lato, al volante dellasua “piccola” Peugeot 106, è riuscitaspesso a mettersi molti driver uominialle spalle, segno questo che il piedec’è, e si è visto abbondantemente. Per

il 2010 la pilota ruffa-nese ha intenzione di ri-presentarsi al via delCampionato, ancora unavolta alla guida dellasua 106, conciliando perquesto l’attività sportivacon il ruolo di mammadi due bambini (di 6 e 5anni).“Spero di potermi ripe-tere con successo anchenella prossima stagione-dichiara Donatella Lato-Attualmente faccio parte

della scuderia “Maverik Rally Team”di Cesena, ma mi piacerebbe in seguitorappresentare in tutto e per tutto il ter-ritorio salentino. Al mondo dei rallymi sono avvicinata da poco tempo eovviamente ho tanto da imparare; sperodi poter iscrivermi ad un corso di pilo-taggio per poter affinare ulteriormentela mia tecnica sperando così di poteravere la possibilità di mettermi ulte-riormente in mostra per approdare inun grosso team che mi possa dare inaffidamento un auto competitiva eduno staff al mio supporto”. (D. G.)

Si è rinnovato anche quest’anno l’appuntamento con l’assegnazioneda parte del Coni di Lecce delle “Stelle al Merito”, manifestazioneche abbina valori etici, integrazione sociale e risultati tecnici. Lacerimonia si è svolta nello scorso fine settimana nello scenariodella galleria del Palazzo Ducale di Cavallino. La serata dedicataalla consegna delle Stelle al Merito Sportivo, delle Medaglie alValore Atletico e delle Benemerenze provinciali si è aperta con ilsaluto di Riccardo Agabio, vicepresidente nazionale del Coni epresidente della Federazione Ginnastica d’Italia, cui ha fatto seguitoil saluto del presidente del Coni provinciale, Antonio Pascali.

Sono state cinque le Stelle al Merito assegnate quest’anno, tuttedi bronzo. I premi sono andati a Claudio Barriera, presidenteprovinciale della Federazione Cronometristi, a Rosalba Cazzato,presidente della “Asd 2001” affiliata al CIP (Comitato Paralimpico),a Roberto D’Agosta e ad Otello Sariconi, dirigenti di associazioneaffiliata alla Figc, e a Romano Antonio Lettere, dirigente di asso-ciazione affiliata alla Fijlkam. Tra gli altri riconoscimenti dellaserata, si segnalano le Medaglie al Valore Atletico ritirate daTommaso Marti, Alessio Metrangolo e Francesco Palma.

(D. G.)

La terza “potenza” del cal-cio salentino dopo Leccee Gallipoli, e vive un mo-

mento d’oro nonostante il pariinterno di domenica scorsa. LaVirtus Casarano di mister SalvoBianchetti nel torneo di serieD (girone H) non perde da dieciturni, periodo nel quale ha messoassieme tre pareggi e sette vittorie, successitutti ottenute consecutivamente dal 25ottobre al 6 dicembre scorsi. Il puntomesso in cascina dalla Virtus al Capozzanel confronto casalingo del diciassettesimoturno di andata contro il Francavilla Fon-tana dell’ex bomber rossoblù MimmoFrancioso mantiene comunque inalteratele speranze di rimonta in classifica di ca-pitan Calabro e compagni, anche perchèla vetta ora occupata dal Neapolis èdistante appena sette lunghezze, quasiun’inezia se si considera che alla sesta diandata (quando il Casarano fu sconfittoin casa dal Bitonto) la Virtus era relegatanelle ultime posizioni in classifica, inpiena zona retrocessione ed accusava undistacco siderale nei confronti dellegrandi del girone.Ed il momento “sì” del Casarano non si

registra solo sul conto della squadra.Mister Bianchetti lunedì scorso ha ricevutoa Vittoria l’ “Oscar del Calcio” per la sta-gione 2008/2009, un importantissimo ri-conoscimento che in Sicilia si assegnaogni anno agli allenatori e nella fattispecieattribuito al tecnico del Casarano per avervinto lo scorso anno trionfalmente con laVirtus il campionato di Eccellenza. ConBianchetti sono stati premiati anche MarcoGiampaolo per la serie A, Antonio Conteper la B, Maurizio Pellegrino per la C eGaetano Autieri per la serie D. L’attaccanteSimone D’Anna, invece, è stato convocatodal direttore tecnico della rappresentativadi serie D Roberto Polverelli per unostage di allenamento alla Borghesiana diRoma in vista del torneo internazionaledi Viareggio in programma nella cittadinatoscana nel febbraio del 2010. (D. G.)

Mister Salvo Bianchetti ha ricevuto l’Oscar del Calcio perla stagione 2008/2009 e l’attaccante Simone D’Anna è

stato convocato nella rappresentativa di serie D

L’unica driver femminile del Salento ha vinto il titolo alvolante di una Peugeot 106 nel corso della 24esimaedizione del “Rally Proserpina”, disputato in terra siciliana

Virtus Casarano, continua il momento “sì”

Donatella Lato campionessa di Coppa Italia Rally 2009

Assegnate dal Coni provinciale le “Stelle al Merito” sportivo 2009

spettacolo

Un originale appuntamento artistico caratterizzeràil periodo natalizio di Maglie: parliamo di “Troia- Elena e il peso dell’arte”, rassegna pittorico-

degustativa e installazione dinamico-umana. Sarà l’ArtCafè di Maglie a ospitare l’evento il prossimo 21dicembre a partire dalle ore 21. Protagonista della serata è Giulio Acquaviva (nellafoto), pittore dell’Avanguardia Mediterranea e autoredei dipinti messi in mostra. È lo stesso artista a spiegarela sua filosofia e illustrare la sua mostra: “L’arte è deivivi ed è negli scritti che si legge la storia dell’arte. El’arte nella sua ampiezza, nella sua vastità, nella suamonumentale astrazione, nella sua genesi misteriosa eaffascinante trae linfa dai nuovi artisti. Voglio dimostrarecome l’azione pittorica di un uomo è incessante, nonha strade intrecciate da percorrere, non fa tappe e nonha mete, ma persegue il suo cammino verso il comple-tamento. La presentazione di un dipinto solo per pocheore contesta la mostra e le sue principali e usuali carat-teristiche, cioè inaugurazione, durata e attesa. Infatti,all’interno di questa mostra il dipinto ha vita breve ed èal tempo stesso coperto e in movimento. È sorretto dauna donna quasi volesse confondere e sono quindipochi gli attimi a disposizione dell’osservatore per fo-tografare il ricordo. Questa sua natura intrinseca portaad individuare nelle capitali d’Europa i luoghi piùidonei alla sua presentazione. L’opera vera, però, è im-mergersi in realtà diverse e quotidiane, ma pensate allastregua di ogni grande o piccola città per promuovereallo stesso modo, se non addirittura meglio, gli approccicon la pittura, in quali non cercano nessuna collocazionegeografica, non ne hanno bisogno. Troia segue Atlantidee Sparta, insediate a Maglie, Otranto e Cursi, insommaall’interno della Terra d’Otranto, nel bacino del Medi-terraneo”. “Troia” vivrà comunque anche di altri momenti artisticie degustativi. Si comincerà con Orlando D’Urso checol suo estro di abile oratore animerà degli scritti intro-spettivi d’avviamento e non solo. Durante la manife-stazione poi il birraio Raffaele Longo condurrà la de-gustazione delle birre artigianali salentine B94. Lamostra “Troia” di Giulio Acquaviva rappresenta un’evo-

luzione pittorica dell’artista che verrà presentata dalprofessor Nicola Cesari, critico d’arte e docente inpensione di Storia dell’Arte presso il Liceo “Capece”di Maglie. “Sono convinto che la pittura di Acquaviva-spiega Cesari- sia la sintesi tra una esperienza delpassato e la presenza attuale ed è proprio in questa pre-senza attuale che si riscontra un avanzamento nellaricerca che è molto rigorosa e che si rifà all’arte co-struttivista, una delle principali correnti artistiche no-vecentesche. La sua più grande conquista è la rielabo-razione in maniera del tutto personale di una concezioneartistica che ha avuto larga diffusione in un certoperiodo storico. Con questa mostra, Acquaviva raggiungedei traguardi che preludono a conquiste future di certomaggior spessore”. (A. C.)

Una profonda e originale mostra pittorica caratterizzeràla serata del 21 dicembre dell’Art Cafè di Maglie, tra orazioni poetiche e degustazioni

Il Mediterraneo nell’artedi Giulio Acquaviva

Dopo aver ospitato Kledi Kadiu lo scorso giugno, lascuola di ballo magliese Dimensione Danza sarà la sededi uno stage di danza classica tenuto da Leon Cino (nellafoto), ballerino vincitore nel 2003 della trasmissione te-levisiva Amici e diplomato all’Opera di Tirana e alla Scaladi Milano. L’iniziativa, voluta e organizzata dalla direttricedella scuola Lina Chiriatti, si svolgerà i prossimi 19 e20 dicembre e sarà rivolta ai ragazzi a partire dai 9 anni.“Frequentare stage come questo -spiega la Chiriatti- rap-presenta un accrescimento per i ragazzi che vogliono stu-diare danza. È molto importante parteciparvi proprioperché ha un elevato valore costruttivo e si tratta di un’oc-casione da non perdere viste le difficoltà che si riscon-trano nel meridione nell’organizzare eventi simili conprofessionisti di primo piano”. Leon terrà nei due giorni di stage lezioni di danza classicadi vari livelli, con l’augurio della direttrice che la parteci-pazione sia ampia considerando l’importanza dell’eventoper chi ama la danza. (A. C.)

Leon fa visita ai giovaniballerini di Dimensione Danza

Il bisogno di una corretta mo-dalità di smaltimento di rifiutispeciali, tossici e nocivi carat-terizza ormai tutti i Paesi indu-strializzati, soprattutto nel pas-saggio tra la diffusione di nuovimateriali non nocivi e lʼaccanto-namento di quelli antecedenti,altamente inquinanti comelʼamianto. Per lʼimplementazionedi questi processi occorrerebberivolgersi a enti specializzati ea operatori con esperienza nelsettore, in cui riporre la propriafiducia. Unʼazienda che racchiu-de in se tutte queste indispen-sabili caratteristiche è la EcoSud Ambiente Srl, azienda cheopera a Maglie e che vanta unaesperienza più che ventennale.

La società nasce nel 1990, dal-lʼesigenza di un folto gruppo diimprenditori di smaltire i rifiutiderivanti dai processi produttividelle proprie aziende. Promotore,la società C.S.A. Srl già espertain consulenza ambientale. Lʼam-ministratore dellʼazienda, il sig.Rosario Merico, ci fa sapereche “insieme alla raccolta deirifiuti industriali, siamo specia-lizzati anche nel ritiro e nel tra-sporto dei ROT (Rifiuti Ospeda-lieri Trattati), e curiamo oltre2mila clienti. Ormai da anni,considerate le esigenze di mer-cato, ci occupiamo anche dellebonifiche di amianto, settore alquale, avendo acquisito altacompetenza e professionalità,

ci siamo dedicati e ancora cu-riamo in modo particolare”.La società è in grado di risolveretutti i problemi legati allʼamianto,sia di tipo compatto che friabile,ed effettua su richiesta interventidi posa in opera di nuove co-perture fornendo inoltre tuttalʼassistenza necessaria per lepratiche Asl ed analisi chimichepreviste. Inoltre, attua interventidi incapsulamento, confinamentoe rimozione di qualsiasi manu-fatto in cemento e amianto e aipubblici enti offre anche un ser-vizio di sorveglianza ambientalesu tutto il territorio locale. Lasocietà è iscritta allʼAlbo Nazio-nale Gestione Rifiuti e anni didedizione al lavoro e professio-

nalità le hanno consentito diraggiungere un alto grado dicompetenza e professionalitàche caratterizza tutto il perso-nale. Ad avvalorare ciò il pos-sesso, di questi ultimi, dei re-quisiti previsti dalle normativevigenti in materia, preparati eformati per tali tipologie di inter-vento per riuscire ad affrontarepossibili rischi di carattere am-bientale. Convenzionata con nu-merosi Comuni delle provinciedi Lecce e Brindisi, la Eco SudAmbiente Srl è a Maglie in viaG. Matteotti n. 34.

Info: tel. 0836.427612, fax 0836.452203,

email: [email protected].

Eco Sud Ambiente: l’ambiente, la nostra qualità