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I n d i c e

7 Presentazione

9 Introduzione

11 Che cos’è «Un gioco di P.A.R.O.L.E.»

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7UN GIOCO DI P.A.R.O.L.E.

Presentazione

Non ricordiamo chi di noi abbia avuto l’idea di ripescare dalla memoria ilvecchio «Gioco dell’oca» e di utilizzarlo come strumento di lavoro con i bambini deiquali ci stavamo occupando. In quel periodo lavoravamo a un progetto di ricercaall’interno di una scuola primaria e seguivamo alcuni bambini con disturbospecifico di lettura che frequentavano la terza classe.

Ricordiamo che Cecilia ha disegnato il percorso, Antonia e Francescahanno cominciato a creare le carte con gli esercizi, da una scatola di giochi sonostati recuperati un dado e dei segnalini e abbiamo cominciato a proporlo aibambini.

Cercavamo il modo di rendere meno faticoso l’intervento riabilitativo e diottenere che facessero tanti esercizi senza sentirne il peso. Ci siamo accortepresto che l’idea funzionava: i bambini ci chiedevano con insistenza di giocare, sidivertivano, si aiutavano tra loro, imparavano a rispettare le regole di un’attivitàin comune. Questo ci ha stimolato a creare nuovi esercizi e a misurarli con leesigenze specifiche dei bambini, a sfruttare i loro suggerimenti per renderlo piùvicino ai loro desideri.

Alla fine dell’anno scolastico ci siamo rese conto di aver preparato unanotevole quantità di materiale: le carte erano diventate più di trecento, il tabellonedisegnato e colorato a mano era stato sostituito da uno stampato in colori vivaci,ma soprattutto l’entusiasmo dei bambini non si era affievolito… anzi, potevamousarlo come «premio» dopo una seduta nella quale avevano accettato di lavoraresenza troppe «contrattazioni».

Ci siamo chieste il motivo del successo del nostro gioco. Un gioco che non puòcerto competere con i colori, i suoni, le animazioni dei software didattici dei qualidisponevamo. Abbiamo capito che forse quello che rendeva tanto gradito il giocoai bambini era il fatto di giocare con noi e non con o peggio contro un computer.La nostra funzione di arbitri, ma soprattutto di tifosi, qualche volta di avversari dabattere, riproponeva ai bambini il piacere di giocare insieme agli adulti.

Ci siamo accorte anche che, pur nella difficoltà di gestire tante carte,avevamo la possibilità, di volta in volta, di scegliere gli esercizi, di proporre adognuno di loro il più adatto o quello che era in grado di affrontare e questo ciconsentiva di far giocare insieme bambini con problemi di lettura molto diversi.

Anche noi abbiamo imparato ad apprezzare la possibilità di scegliere cosafare piuttosto che accettare le proposte di un programma che seleziona gli esercizirispetto a un problema e non a un bambino.

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8 UN GIOCO DI P.A.R.O.L.E.

Ovviamente non intendiamo presentare questo gioco come alternativaall’uso del computer, né vogliamo proporre un ritorno al passato, quando illogopedista creava il materiale ritagliando e incollando figure.

Vi proponiamo di provare a utilizzare questo gioco che si è rivelato unostrumento utile da affiancare alle procedure riabilitative e vi invitiamo a recupera-re il piacere di «giocare con loro».

Anna, Antonia, Cecilia e Francesca

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9UN GIOCO DI P.A.R.O.L.E.

Introduzione

È oggi noto che un discreto numero di bambini presenta problemi specificie selettivi nel leggere; è, viceversa, meno chiaro quali possano essere le strade chepermettono di affrontare in modo efficace questo disturbo. È possibile far sì cheil bambino si eserciti il più possibile a leggere? Come sa bene chi ha trattato questotipo di problema, questo approccio, non privo di buon senso, si scontra con unadifficoltà apparentemente insuperabile. Oltre a non riuscire a leggere, questibambini «odiano» leggere. Se ci si pensa un attimo, non è tanto sorprendente.Nessuno di noi ama cimentarsi con le cose che sa fare poco bene o addirittura«male». A maggior ragione questo risulta vero per un comportamento, come lalettura, associato a obblighi scolastici e per il quale possiamo intuire che nelbambino si mescolano senso di colpa e frustrazione. Quindi, possiamo capireGianluca, un ragazzo sveglio e simpatico che frequenta la prima media, che, comeprima cosa, ci dice: «Mi faccia fare qualunque cosa, ma non leggere…».

Un gioco di P.A.R.O.L.E. nasce dall’esperienza di operatori che hannoimparato a tener conto delle difficoltà di questi bambini e hanno sviluppato unostrumento semplice, agile che affronta in modo diretto ed efficace il problema dimotivarli alla lettura. Il gioco, la sfida a partecipare a una gara (e soprattutto a«vincere»!) rappresentano motivi ben più convincenti per leggere che la letturaforzata di un testo di dubbio interesse; per giocare «in modo competitivo» il bambinoè così disposto a fare una serie di esercizi che poi altro non sono che compiti dilettura. È con rinnovata sorpresa che, nel Laboratorio di neuropsicologia dell’IRC-CS Fondazione Santa Lucia, si discute dell’ardore con cui bambini, altrimenti restiia leggere, si dedicano alla partecipazione a questo gioco e non vogliono interrom-pere una seduta di terapia, se non sono arrivati in fondo alla partita. D’altronde, lamotivazione al gioco e al successo non è certo confinata ai soli bambini ma pervadeun po’ tutti. Gli esempi sono tanti, si pensi a quanti non sono disposti a perdere néuna partita di pallone su una spiaggia né una tombola natalizia giocata con i figli.

È, dunque, importante coinvolgere i bambini in attività che siano di effettivointeresse per loro. Se lo facciamo, avremo la soddisfazione di vederli impegnatia leggere più di quanto avremmo mai pensato fosse possibile e, in qualche misura,senza che se ne rendano conto. Pochi giorni fa, al termine di un anno di lavoro,Gabriella, una bambina di 8 anni con disturbo specifico della lettura, ha commen-tato: «Che strano, un corso di recupero della lettura dove non si legge mai!».

Offrire ai bambini una terapia che implica un coinvolgimento positivo e chenon viene vissuta come un peso, è, a mio avviso, fondamentale per chiunque,

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insegnante, genitore o logopedista, interagisca con loro. La riabilitazione cogni-tiva non può essere vista come una pillola, una medicina che, nel migliore dei casi,risolve il problema senza il contributo del «malato». Perché la riabilitazione abbiaun senso è indispensabile la partecipazione attiva da parte del bambino, il suototale coinvolgimento. Idealmente, bambino e operatore dovrebbero avere unidentico e condiviso obiettivo di lavoro. Soprattutto nelle prime fasi questo èdifficile ed è decisivo creare delle situazioni di lavoro che portino lentamente ibambini ad avere più fiducia in se stessi, per poter poi guardare in faccia piùdirettamente le proprie difficoltà di lettura.

Se motivare un bambino in modo adeguato è un punto fondamentale perfargli accettare la situazione reale e la necessità di una terapia, non bisognatuttavia pensare che ciò sia sufficiente. Un punto fondante del gioco didattico-terapeutico proposto da Anna Judica e dalle sue collaboratrici è quello di fornireun supporto di esercizi che si è dimostrato efficace nel corso degli ultimi tre annidi lavoro. Questi esercizi hanno l’obiettivo sia di potenziare abilità metafonologi-che, sia di estendere le competenze di lettura a contesti e compiti il più possibilivariati (leggere e risolvere un indovinello, leggere liste di parole appartenenti allastessa categoria, riordinare brevi frasi, ecc.); nel far questo, le conoscenze lessicalidel bambino vengono stimolate con gradualità. Parole semplici e brevi frasivengono usate in contesti e compiti diversi, favorendo un consolidamento degliapprendimenti ed evitando che il bambino sia sommerso da informazioni diverseche assimilerebbe con difficoltà in uno schema di riferimento strutturato in mododidattico tradizionale. Ogni operatore è poi invitato a sviluppare ulteriori esercizisecondo la propria esperienza e sensibilità; ciò può accrescere e personalizzarel’uso di Un gioco di P.A.R.O.L.E. Mi sembra, comunque, importante sottoline-are che questo arricchimento deve avvenire sempre nell’ambito delle linee guidaindicate dalle autrici, in modo da garantire i migliori risultati.

Cecilia, Francesca e Antonia detengono, a tutt’oggi, un record invidiabile:quello di aver perso più partite a Un gioco di P.A.R.O.L.E. di chiunque altro. Staad altre insegnanti e terapiste cercare di superare questo record!

Pierluigi Zoccolotti

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11UN GIOCO DI P.A.R.O.L.E.

Che cos’è «Un gioco di P.A.R.O.L.E.»

«Un gioco di P.A.R.O.L.E.» contiene una serie di esercizi-gioco che permet-tono di proporre al bambino semplici compiti di lettura, di manipolazione delleparole o di potenziare alcune competenze metafonologiche di base per favorireil processo di apprendimento della lettura e della scrittura.

A chi è destinato

Il gioco può essere utilizzato:

• come gioco da tavolo per bambini di età compresa tra i quattro e gli otto anni,con la guida di un adulto o in modo autonomo;

• come sussidio didattico in età prescolare e nei primi anni della scuola pri-maria;

• come strumento riabilitativo nel caso di bambini con disturbi specifici dellalettura e della scrittura o con difficoltà di apprendimento.

Da che cosa è composto

Il gioco è composto da:

• un tabellone• una serie di carte verdi• una serie di carte rosse• una serie di carte rosse contrassegnate con il punto interrogativo.

La scatola non contiene il dado e i segnalini per i bambini cui ci si riferiscedi seguito nel testo.

Il tabellone

Il tabellone contiene un percorso suddiviso in 30 caselle: 6 verdi, 10 rossee 13 nelle quali si alternano tre simboli (il sole, la luna e una nuvoletta) checorrispondono a penalità o a ulteriori movimenti sul tabellone, indipendenti dallancio del dado.

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Stai fermo per un giro

Vai avanti di due caselle

Vai indietro di due caselle

Le due caselle a lato del tabellone consentono di posizionare le carteverdi e quelle rosse. Il percorso si conclude con la casella numero 30 delTraguardo.

Le carte verdi

Le carte verdi sono 24 e contengono i premi, ad esempio:

• avanzare di una o due caselle• lanciare di nuovo il dado• mangiare una caramella.

Le carte rosse

Le carte rosse sono suddivise in 18 giochi di parole, ciascuno dei qualicomprende venti esercizi, per un totale di 360 carte.

Per facilitarne l’utilizzazione, ogni gruppo di carte che contiene lo stesso tipodi esercizio è contrassegnato sul retro con il numero e il titolo dell’esercizio.

Le carte rosse con il punto interrogativo

Le carte rosse contrassegnate con il punto interrogativo sono 24 e permet-tono, a chi guida il gioco, di intervenire per integrare o variare gli eserciziadattandoli al livello di lettura o alle difficoltà del bambino.

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Come si gioca

Chi guida il gioco prepara 25/30 carte rosse scelte in base al tipo di esercizioche intende proporre e le dispone, dopo averle mescolate, nel box rosso a lato delpercorso. Si possono inserire nel mazzo anche alcune carte rosse con il puntointerrogativo per variare o adattare gli esercizi da proporre ai bambini. Il mazzodi carte verdi si dispone nel box verde.

Il gioco si svolge secondo le regole del tradizionale gioco dell’oca.Ogni bambino sceglie un segnalino e lo posiziona al Via, poi lancia il dado

e fa avanzare il suo segnalino di un numero di caselle corrispondente a quello checompare sulla faccia superiore del dado. Il segnalino può fermarsi su una casellarossa, su una casella verde o su un simbolo. Il bambino pesca la carta corrispon-dente al colore della casella o esegue i movimenti indicati dal simbolo. Se pescauna carta rossa risolve l’esercizio, eventualmente con l’aiuto dell’operatore o delgenitore, se pesca una carta verde vince un premio. Poi il turno passa al giocatoresuccessivo. Vince chi raggiunge la casella numero 30.

I giochi di parole contenuti nelle carte rosse

Il gioco è stato costruito con l’intento di proporre, in modo gradevole,semplici esercizi di lettura. Per questo motivo, le carte rosse contengono semprela richiesta di leggere e poi di risolvere un esercizio.

Naturalmente è possibile utilizzare il gioco in questa modalità solo se ibambini hanno già acquisito sufficienti abilità strumentali di lettura. Nel caso dibambini in età prescolare o con gravi difficoltà di decodifica, l’operatore leggeràla consegna e il bambino proverà a risolvere l’esercizio.

Le parole utilizzate per costruire gli esercizi sono di uso comune e vicineall’esperienza dei bambini (ad es. nomi di animali, colori, frutta, parti del corpo,ecc.). Inoltre, all’interno di ogni gruppo di esercizi, per incrementarne progressi-vamente la difficoltà, è stato seguito il criterio di includere parole di crescentelunghezza e complessità ortografica.

I primi undici giochi di parole si possono utilizzare prevalentemente conbambini che hanno ancora bisogno di familiarizzare con i suoni delle parole e diimparare a manipolarli (individuazione di parole in rima, lettura e segmentazionedi parole in sillabe o in fonemi, cambio di una lettera, ecc.). Questo gruppo digiochi può essere particolarmente indicato per potenziare abilità metafonologi-che in bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia e inbambini con problemi specifici della lettura.

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Gli esercizi contenuti nelle carte numero 12, 13, 14 e 15 propongono lalettura di liste di parole di diversa lunghezza appartenenti alla stessa categoriasemantica. Questo semplice compito di lettura è stato variato includendo, adesempio, la richiesta di individuare la parola che non appartiene alla categoria odi selezionare le parole appartenenti alla stessa categoria.

L’obiettivo di questo gruppo di esercizi è quello di facilitare o consolidarel’apprendimento della lettura e può essere utilizzato sia nelle prime fasi dellascolarizzazione sia con bambini che presentano difficoltà di decodifica tali darendere non ancora proponibile la lettura di un testo.

Infine le carte contrassegnate con i numeri 16, 17 e 18 propongono eserciziche guidano il bambino dalla lettura di singole parole alla lettura e al riordino dibrevi frasi.

Per facilitare la selezione e l’utilizzazione delle carte, per ogni gruppo diesercizi è stato riportato il tipo di compito richiesto al bambino, un esempio dicarta e, nei casi in cui si è ritenuto utile, l’elenco completo degli stimoli usati percostruire gli esercizi.

È importante che il bambino legga, non solo le parole o le frasi contenutenegli esercizi, ma anche le consegne. Dato che lo stesso gruppo di esercizi, ingenere, si utilizza più volte, il bambino potrebbe facilmente riconoscere le conse-gne ed evitare di leggerle. Per questo motivo le istruzioni sono state variateall’interno della stessa categoria di esercizi.

N. 1 – Parole in rima

Il bambino deve leggere ad alta voce due coppie di parole e individuare quellache è in rima.

Stimoli

Cane – mano/naso – vaso; diario – letto/monti – ponti; pera – sera/pane – rana;parole – cicala/colori – sapori; pittore –odore/fiori –␣ pantera; pulcino – camino/sapone – cantina; castagna – montagna/campana – campione; cartella – pagella/scatola – castello; primavera – castoro/figura – avventura; zanzara – lampone/delizia – liquirizia.

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In alcune carte invece dovrà individuare quale parola non è in rima con lealtre.

N. 2 – Gli indovinelli

Il bambino deve leggere a voce alta un indovinello e risolverlo.

Soluzioni

1. l’albero 2. il treno 3. il pallone 4. la strada 5. lo zaino 6. il cappello 7. l’ombrello 8. la luna 9. la cioccolata10. il banco

SoluzioniTopo, fuoco, cuoco, gioco; tasca, vasca,radio, mosca; porta, more, suore, cuore;gallina, regina, cucina, campana; matti-na, tazzina, bambina, pinguino; panino,postino, canzone, giardino; frittelle, cap-potto, sorelle, scodelle; cammello, cap-pello, scivolo, fratello; ombrello, coltello,biscotto, martello; biglie, bottiglie, con-chiglie, occhiali.

11. la tigre12. gli occhiali13. il biscotto14. il coltello15. i capelli16. la tartaruga17. il melone18. la pasta19. la Coca Cola20. le lettere

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N. 4 – Sillaba per sillaba

Il bambino legge in modo silente la parola e la segmenta in sillabe.

N. 3 – Le parole composte

L’esercizio consiste nella lettura ad alta voce di una parola composta enell’identificazione delle parole che la compongono.

Stimoli

Mano, puma, nave, toro, tigre, verde, ra-gno, canto, matita, melone, gelato, bana-na, colori, pilota, stagno, strega, cuscino,zanzara, lavagna, barista.

Stimoli

Arcobaleno, capoclasse, caposquadra,fermacarte, ferrovia, capostazione, asciu-gamani, portaombrelli, temperamatite,portapenne, salvagente, attaccapanni,portachiavi, autocarro, aspirapolvere,asciugacapelli, portafoglio, posacenere,cassaforte, schiaccianoci.

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N. 5 – Lettera per lettera

Il bambino legge in modo silente la parola e la segmenta in fonemi.

N. 6 – Da una parola all’altra (cambio della lettera iniziale)

L’esercizio propone la lettura di due parole e l’individuazione del grafema odel fonema iniziale che determina il passaggio da una parola all’altra.

Stimoli

Cara – gara; gelo – velo; pane – rane;pino – vino, lama – dama; maghi – laghi;gente – dente; rosso – fosso; fuoco – cuo-co; pasta – basta; ballo – gallo; costa –posta; timone – limone; tavola – favola;sapore – vapore; roccia – goccia; moglie– foglie; gattino – pattino; martello – car-tello; ginocchio – finocchio.

Stimoli

Riva, foca, dado, cubo, coro, bocca, ges-so, panda, talpa, porta, camera, sapone,giallo, sabbia, frutta, capelli, pollice, vali-gia, postino, forbici.

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18 UN GIOCO DI P.A.R.O.L.E.

N. 8 – Cambia la parola

Il bambino deve sostituire il grafema o il fonema iniziale della parola pertrovarne un’altra corrispondente alla definizione.

N. 7 – Da una parola all’altra (cambio della lettera intermedia)

Il bambino deve individuare il grafema o il fonema intermedio che determinail passaggio da una parola all’altra.

Stimoli

Porto – corto; sete – rete; sonno – tonno;sedia – media; cosa – rosa; riso – viso;corsa – borsa; balla – palla; sera – pera;donna – gonna; due – bue; lenti – denti;festa – testa; collo – pollo; coro – toro;matto – gatto; pane – cane; bagno – ra-gno; pigre – tigre; caso – vaso.

Stimoli

Vero – velo; viso – vino; sole – sale; coro– cono; molo – moto; vento – vendo; frate– frase; forma – forza; libro – litro; porto –posto; colore – calore; carino – cerino;centro – contro; studio – stadio; fianco –fiasco; cantina – cartina; balcone – ban-cone; carbone – cartone; canzone – cal-zone; struzzo – spruzzo.

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N. 10 – Parole concatenate

Il bambino legge ad alta voce la parola e, utilizzando solo le prime o le ultimedue lettere, individua un’altra parola che inizia con lo stesso gruppo di lettere.

N. 9 – Scegli la parola

Il bambino legge ad alta voce le istruzioni e deve completare la fraseeffettuando una scelta all’interno di una coppia di parole che si differenziano soloper il grafema iniziale.

StimoliGiraffa, castello, fiore, libro, barca, tam-buro, merlo, doccia, cometa, salto.

Stimoli

Volta – folta; dopo – topo; bolli – polli;panca – banca; cesto – gesto; gallo –callo; balla – palla; vetta – fetta; pere –bere; veste – feste; doccia – boccia; bue– due; puoi – buoi; gare – care; dono –tono; belle – pelle; voce – foce; vino – fino;bel – del; zeta – seta.

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N. 11 – Trova le parole

Questo esercizio prevede la lettura ad alta voce delle parole che contengonoo iniziano con un determinato grafema.

Stimoli

Pino, patata, pantera, violino, mare, ban-co, strega, chiesa, fango, cicala.

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N. 12 – Leggiamo le parole

Il bambino legge ad alta voce una lista di parole sapendo che appartengonotutte alla stessa categoria.

N. 13 – Trova l’intruso

Il bambino legge ad alta voce una lista di parole e individua la parola che nonappartiene alla categoria.

CategorieAlimenti, animali, colori, frutta, giochi, in-dumenti, mestieri, mezzi di trasporto,mobili, oggetti per la scuola, parti delcorpo, sport, strumenti musicali.

Categorie

Animali, colori, frutta, giochi, indumenti,mestieri, mezzi di trasporto, oggetti per lascuola, parti del corpo, sport, strumentimusicali.

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N. 15 – Contiamo le parole

Il bambino deve individuare quante volte è ripetuta una parola contenuta inuna lista di parole appartenenti alla stessa categoria.

N. 14 – Parole amiche

Dopo aver letto ad alta voce una lista di parole, il bambino deve individuaretutte quelle che appartengono alla stessa categoria.

CategorieAnimali, città, colori, frutta, giochi, indu-menti, mare, mestieri, mezzi di trasporto,oggetti per la scuola, parti del corpo,sport, strumenti musicali.

CategorieAnimali, città, colori, giochi, indumenti,mare, mestieri, mezzi di trasporto, ogget-ti per la scuola, ortaggi, parti del corpo,sport.

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N. 17 – Mettiamo ordine nella frase

Il bambino deve riordinare le parole per formare una frase di sensocompiuto.

N. 16 – Riordina la frase e indovina la parola

Attraverso il riordino guidato di una frase, il bambino ottiene la definizionedella parola da individuare.

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Le carte rosse contrassegnate con il punto interrogativo

L’uso di queste carte è riservato all’operatore o a chi guida il gioco econsente di integrare gli esercizi di metafonologia. Sulle carte sono stampatialcuni esempi di esercizi che l’operatore può utilizzare in aggiunta o in alternativaalle carte rosse. Si possono proporre, ad esempio:

• esercizi di individuazione della sillaba iniziale e finale delle parole con scelta tradue alternative (La parola «mare» inizia con «ma» o con «na»?; la parola «pipa»finisce con «ba» o con «pa»?);

• esercizi di individuazione del suono iniziale e finale delle parole (Con quale suonoinizia la parola «casa»; qual è l’ultimo suono che senti nella parola «gatto»?);

• esercizi di individuazione della parte residua di una parola dopo l’elisione delsuono iniziale (Dimmi cosa rimane se togli la «t» alla parola «tetto»);

• compiti di fusione di sillabe in parole (Indovina quale parola ottieni se mettiinsieme «ta.vo.lo») o di fonemi in parole (Adesso indovina alcune parole chepronuncerò una lettera per volta. Ascolta con attenzione: «s.o.l.e»);

• l’individuazione di un certo numero di parole che iniziano con un determinatosuono (Dimmi tre parole che iniziano con «t»).

Questi esercizi sono solo indicativi delle possibilità di ampliare il gioco congli esercizi che l’operatore riterrà utile proporre in relazione alle difficoltà o allivello di competenza raggiunto dai bambini.

N. 18 – Un clandestino a bordo

Il bambino legge ad alta voce una frase, individua ed elimina la parola in più.

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PAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMA

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PAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMA

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PAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMA

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PAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMA

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PAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMA

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PAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMAPAROLE IN RIMA

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Leggi le due coppiedi parole.

Dimmi qual è in rima!

castagna – montagna

campana – campione

Leggi le parolee poi dimmi qual è

la coppia che è in rima.

cartella – pagella

scatola – castello

Leggi le due coppiedi parole.

Dimmi qual è in rima!

primavera – castoro

figura – avventura

Leggi le due coppiedi parole.

Qual è quella in rima?

zanzara – lampone

delizia – liquirizia

Leggi le parolee poi dimmi quale nonfa rima con le altre.

topo, fuoco,cuoco, gioco

Leggi le parolee poi dimmi quale nonfa rima con le altre.

tasca, vasca,radio, mosca

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LE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTE

LE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTE

LE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTE

LE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTE

LE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTE

LE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLELE PAROLECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTECOMPOSTE

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La parola

TEMPERAMATITE

è formata dadue parole. Quali?

La parola

PORTAPENNE

è formata dadue parole. Quali?

La parola

SALVAGENTE

è formata dadue parole. Quali?

Questa parola è formatada due parole.Sai dirmi quali?

ATTACCAPANNI

Questa parola è formatada due parole.Sai dirmi quali?

PORTACHIAVI

Questa parola è formatada due parole.Sai dirmi quali?

AUTOCARRO