Ulisse N.ro3 2010

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Stampato con il contributo del Politecnico di Bari - Fondi exLege 390/91 SALDI DI FINE STAGIONE AL POLITECNICO DI BARI, IN ARRIVO NUOVE MORE PUNITIVE LA CALDA ESTATE DEL POLIBA Tra protesta e tasse (pag. 2) ANGOLO MATRICOLE Chi ben comincia è a metà dell’opera (pag. 5) LO SFREGIO Storie di ordinaria pub- blica amministrazione (pag. 8) POLIBA CORSE Come vivere al meglio l’Università (pag. 10) COMITATO PARI OPPORTUNITÀ Nuovo anno e tanti buoni propositi (pag. 11) C alda quest’anno l’estate al Po- litecnico, anzi direi torrida. In primis la mancanza di aria condiziona- ta durante il periodo di lezione, assur- do che il nuovo impianto terminato lo scorso Settembre sia stato messo in funzione solo alla fine del mese di Giu- gno a lezioni ultimate; nel momento in cui scrivo (Agosto) l’impianto su nelle aule è accesso a palla senza che nes- suno possa usufruirne (complimenti all’Amministrazione per l’ottima gestio- ne della struttura). Con queste temperature ogni medico consiglierebbe di far molta attenzione, i colpi di calore in molti casi possono dare alla testa ma nel vero senso della parola!! Ovviamente non mi stò riferen- do allo sciopero dei ricercatori (sciope- ro causato dei recenti provvedimenti amministrativi del Governo Italiano e pienamente condivisibile) ma a tutto quello che ne è seguito. Quasi un mese di pieno caos, durante il quale, oltre ad assistere ad esami che saltavano, i “più” hanno dato sfogo alla propria fantasia: una Facoltà che ha applicato il noto Principio del Libero Arbitrio e un Rettore che ha pescato dal proprio cilindro un regolamento che potrebbe in un certo modo sanare un buco non causato dai suoi studenti. Abbiamo assistito ad un corpo di ricer- catori poco compatto e poco coerente (c’è chi, tra loro, ha fatto esami sotto- banco durante lo sciopero promettendo di verbalizzarli alla fine dello stesso se non a Settembre); abbiamo assistito ad una Facoltà poco lineare continua a pag. 4 BOOOOOOOOM DEI PVEZZI SIGNOVI... SOVRATASSA PER STUDENTI FUORICORSO SOLO PER QUEST’ANNO TUTTO AL 50% !! Allinterno info & ScAdenze di Umberto Rinaldi

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Ulisse N.ro 3 2010

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Stampato con il contributo del Politecnico di Bari - Fondi exLege 390/91

SALDI DI FINE STAGIONE AL POLITECNICO DI BARI,IN ARRIVO NUOVE MORE PUNITIVE

LA CALDA ESTATE DEL POLIBA

Tra protesta e tasse

(pag. 2)

ANGOLOMATRICOLE

Chi ben comincia è a metà dell’opera

(pag. 5)

LO SFREGIO

Storie di ordinaria pub-blica amministrazione

(pag. 8)

POLIBA CORSE

Come vivere al meglio l’Università

(pag. 10)

COMITATO PARI OPPORTUNITÀ

Nuovo anno e tanti buoni propositi

(pag. 11)

In questo numero...

...e altro ancora!!

Calda quest’anno l’estate al Po-litecnico, anzi direi torrida. In

primis la mancanza di aria condiziona-ta durante il periodo di lezione, assur-do che il nuovo impianto terminato lo scorso Settembre sia stato messo in funzione solo alla fine del mese di Giu-gno a lezioni ultimate; nel momento in cui scrivo (Agosto) l’impianto su nelle aule è accesso a palla senza che nes-suno possa usufruirne (complimenti all’Amministrazione per l’ottima gestio-ne della struttura).

Con queste temperature ogni medico consiglierebbe di far molta attenzione, i colpi di calore in molti casi possono dare alla testa ma nel vero senso della parola!! Ovviamente non mi stò riferen-do allo sciopero dei ricercatori (sciope-ro causato dei recenti provvedimenti amministrativi del Governo Italiano e pienamente condivisibile) ma a tutto quello che ne è seguito. Quasi un mese di pieno caos, durante il quale, oltre ad assistere ad esami che saltavano, i “più” hanno dato sfogo alla propria

fantasia: una Facoltà che ha applicato il noto Principio del Libero Arbitrio e un Rettore che ha pescato dal proprio cilindro un regolamento che potrebbe in un certo modo sanare un buco non causato dai suoi studenti.Abbiamo assistito ad un corpo di ricer-catori poco compatto e poco coerente (c’è chi, tra loro, ha fatto esami sotto-banco durante lo sciopero promettendo di verbalizzarli alla fine dello stesso se non a Settembre); abbiamo assistito ad una Facoltà poco lineare continua a pag. 4

BOOOOOOOOM DEI PVEZZI SIGNOVI...SOVRATASSA PER STUDENTI FUORICORSOSOLO PER QUEST’ANNO TUTTO AL 50% !!

All’interno

info &ScAdenze

di Umberto Rinaldi

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2 Anno dodicesimo - Numerotre - Settembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.Aup.itdi Donato Baranelli, Nicolò Bartolomeo, Francesco d’Amico

LUGLIO IL BENE CHE TI VOGLIO, LALLALA LALALA’«Un’estate così non l’avremo mai più!!»

CronaCa

Il 15 giugno in una Assemblea di Ate-

neo convocata ap-positamente, i ricer-catori comunicano a tutta la comunità studentesca, al Ret-tore, ed al corpo do-centi l’intenzione di chiedere al Senato Accademico la sospensione dell’intera attività didattica (esami di Luglio com-presi) in primis in segno di protesta con-tro l’approvazione in Parlamento della Finanziaria, colpevole di penalizzare fortemente la loro figura professionale sia in termini economici sia di prospet-tive di carriera futura, ed in secundis contro il DDL Gelmini, che penalizza con pesanti tagli il sistema universita-rio pubblico e mina la sopravvivenza di molti corsi del nostro Politecnico. In quell’occasione si chiedeva UNITA’ tra tutte le componenti dell’ateneo (stu-denti e docenti) nell’intraprendere una tale protesta e nel dichiarare lo stato di agitazione del nostro Ateneo.Le modalità di protesta da loro avanza-te, e su cui da subito si sono mostrati in-transigenti, non ci hanno mai convinto. Sospendere l’attività didattica, bloccare gli esami di profitto di Luglio, crea disagi esclusivamente a noi studenti, e a nos-tro avviso non hanno un grande impat-to né sui media né sul Governo stesso. Tuttavia nessuno può contestare che anche questo Governo sia cieco verso il mondo dell’università pubblica, che da troppo tempo è chiamata a “tirare a campare” piuttosto che a svilupparsi ed a migliorarsi nei servizi e nella qualità dell’offerta didattica. Nessuno può fin-gere che la didattica del nostro Politec-nico non si basi molto sul contributo dei Ricercatori, che spesso tengono più corsi, anche senza retribuzione, e che con il loro sostegno permettono

di far quadrare il nu-mero necessario di “garanti” per mante-nere aperti i diversi Corsi di Laurea. Nes-suno poteva dunque restare sordo al grido di denuncia e allarme che hanno lanciato. Quindi pur se il Sena-

to Accademico del 25 Giugno, condi-videndo le ragioni della protesta, ha respinto la richiesta della sospensione della didattica, nell’acceso Consiglio di Facoltà del 2 Luglio, i ricercatori sono riusciti a trovare l’appoggio dell’intero corpo docenti, ordinari ed associati. Per completare l’UNITA’ necessitava il solo voto dei rappresentanti degli stu-denti, inutile ai fini della decisone fi-nale, ma importante come segnale di compattezza dell’intera Facoltà. Com-battuti, dunque, abbiamo espresso il nostro appoggio allo stato di agitazio-ne, chiedendo però alcune assicurazio-ni circa la sospensione degli esami di profitto (fino al 15 Luglio), come l’attua-zione di forme di tutela per quegli stu-denti che avrebbero avuto problemi nella consegna della domanda di borsa A.Di.S.U., sedute di laurea straordina-rie, calendarizzazio-ne degli esami e ri-spetto del numero di appelli annuali. RICHIESTE TUTTE PUNTUALMENTE DISATTESE!

Seppur l’agitazione poggiasse su basi solide, il modo falli-mentare con cui si è consumata è or-mai storia vecchia: basti pensare che a sole due ore dalla delibera della sospensione, in alcune aule continua-vano a svolgersi regolamenti appelli d’esame mentre in altre docenti comu-

nicavano agli studenti che l’appello previsto sarebbe stato rimandato dopo il 15. Babele era meno caotica!Ci siamo ritrovati in uno stato di confu-sione totale, costretti ad inseguire il do-cente “Tizio” per capire quali fossero le sue intenzioni o ad invidiare il nostro collega “fortunato” che aveva il docente “Caio” il quale, in barba ad una delibe-ra di Facoltà, continuava a sostenere i propri esami, per non parlare poi dei Di-partimenti vuoti, segno di una vacanza per troppi iniziata con largo anticipo. E questa Unità allora? Utopia. E questo clima di agitazione? Una chimera.Il peso di quel voto favorevole in CdF è diventato ben presto per noi rap-presentanti un fardello pesante, e col passare del tempo è stato sempre più difficile convincere gli studenti, or-mai delusi, sulla bontà della protesta. I primi 15 giorni di Luglio sono passati nel silenzio più totale, e la determina-zione dei promotori dell’agitazione si è spenta presto. Nessun presidio, nes-sun corteo, nessuna assemblea. Dopo numerose critiche che noi rappresen-tanti abbiamo mosso verso questo stato di inerzia, sul finire qualcosa si è mosso, e con la nostra collaborazione sono spuntati alcuni manifesti, piccoli

advertisements per visitatori e passanti, e una pubblica rac-colta di prenotazione esami sulle scale del teatro Piccinni. Il bilancio della con-testazione è decisa-mente negativo per

noi studenti. I ricercatori non hanno ot-tenuto nulla, a parte qualche titoletto di giornale, soprattutto a causa della loro scarsa coesione e della pochezza delle loro azioni, ma non hanno neanche subito alcun danneggiamento. Noi stu-denti, invece, in nome della coesione

Lo scorso Anno Accademico è stato forse uno dei più tor-mentati, perché sono stati tanti i grattacapi che hanno

occupato i tavoli delle discussioni dei vari consigli e che han-no tenuto noi studenti sulle spine.Siamo passati dalla poca chiarezza di Ottobre, circa il pas-saggio ai nuovi corsi 270 e la conversione degli esami soste-nuti con il previgente ordinamento 509, al temuto numero chiuso per i corsi del prossimo anno, dal difficile adegua-mento alla Nota Ministeriale 160 dei nuovi corsi triennali e

magistrali, all’introduzione obbligatoria della valutazione in ingresso ai corsi magistrali (anche per i laureati triennali del nostro stesso ateneo), e, nel mezzo, la chiusura su Foggia del Corso di Ing. Meccanica. Se qualcuno si augurava un fi-nale di stagione tranquillo, dopo tutte queste turbe autunna-li e primaverili, si è ritrovato in un clima “caldo” e ricco di sgradevoli sorprese, a causa della Protesta dei Ricercatori e dell’approvazione del Nuovo Regolamento Tasse, in vigore dal nuovo Anno Accademico.

L’UNIONE FA LA FORZA.. MA DI CHI?

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3Anno dodicesimo - Numerotre - Settembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.Aup.it

Un celebre proverbio recita: “L’Unione fa la forza”. La potenza

del messaggio che tale frase trasmette è notevole, ma bisogna maneggiarla con cura. Ci sono storie d’amore in cui solo grazie all’unione dei due innamo-rati si riescono a costruire splendide famiglie, nonostante i mille problemi economici, e non, che si possono in-contrare. Ci sono storie di avventura in cui solo grazie all’unione delle singole capacità i protagonisti riescono a porta-re a casa la propria pelle, sani e salvi. Ci sono storie di imprese sportive in cui solo grazie all’unione dei sacrifici e de-gli sforzi dei singoli atleti è possibile raggiungere la vittoria finale.Ci sono storie, però, in cui l’unione è funzionale ad una sola componente, che ne sfrutta la forza per raggiungere i propri obiettivi, per poi dimenticarsi troppo in fretta della parte con cui ha lottato fino ad un minuto prima, calpe-standola se necessario. Questa è la storia nuovamente ripetuta al nostro Politecnico.A circa 20 giorni di distanza dal Con-siglio di Facoltà che ha sancito la pseu-do-agitazione del Politecnico di Bari una nuova votazione mette a dura pro-va l’Unione tra Ricercatori e Studenti. Questa volta sono in gioco i soldi nostri e delle nostre famiglie. Non si parla di stipendi, di prospettive di carriera o di concorsi pubblici, ma dell’aumento delle tasse per noi studenti e della rimodu-lazione dell’intero sistema di tassazio-ne. Ci aspettavamo che fossero ora i ricercatori ad appoggiarci, sostenendo il nostro motivato voto contrario, ma le cose non sono andate così! La modi-fica del regolamento tasse non è un ful-mine a ciel sereno perché, come detto, in questi mesi il cielo sul Politecnico è sempre stato buio e tempestoso ma di certo sempre di fulmine si tratta! Il Ret-tore nel giro di pochissime settimane

infatti porta in approvazione in Con-siglio d’Amministrazione il nuovo re-golamento tasse che entrerà in vigore a partire dal prossimo Settembre. Tanto l’iter quanto i contenuti ci lasciano però del tutto sbigottiti. “Più tasse per tutti”, sembra questo il motto della nuova am-ministrazione e la delusione è enorme visto che lo stesso Rettore aveva ga-rantito in campagna elettorale che non avrebbe sfiorato le tasse degli studenti, l’ennesima promessa che viene meno nel giro di pochi mesi. La nostra de-lusione però è ancor più grande se si analizza molto velocemente come si è arrivati alla delibera di CdA. Alziamo il sipario dunque su questo simpaticissi-mo teatro dell’assurdo di cui vorremmo riscrivere l’epilogo.

ATTO PRIMO: la sera del 21 GIUGNO giunge ai Consiglieri degli Studenti di AUP, per mano del Presidente del CdS, la proposta del Rettore di modifica del Regolamento tasse da discutere nella seduta prevista per il 22 Giugno. Pic-cola riflessione: il Presidente del CdS

(rappresentante della lista Studenti Democratici) era in possesso del docu-mento da almeno una settimana ma aveva ritenuto opportuno consegnarlo a noi solo 24 ore prima della seduta. Inizia il lavoro contro il tempo per or-ganizzarsi!

ATTO SECONDO: in data 22 GIUGNO i rappresentanti di AUP inviano al Ret-tore e al CdS un documento di ferma opposizione alla proposta ricevuta (consultabile al seguente link http://www.aup.it/download/2010/NoAumen-toTasse.pdf). Durante il CdS il Presi-dente, mettendo in secondo piano la gravità del documento da discutere e la relativa urgenza, rimprovera i Con-siglieri di AUP (scriventi compresi) per aver diffuso tramite internet al mag-gior numero di studenti la proposta d’aumento tasse. Il CdS si chiude con un nulla di fatto e l’unica decisione è la convocazione della commissione “Contributi Studenteschi e Diritto allo Studio” per analizzare al meglio la questione.

verso una protesta contro la finanzia-ria (che tocca molto i ricercatori e quasi per nulla noi), forte solo nelle chiacchiere e nelle intenzioni, ab-biamo perso metà se-duta di esami di Luglio (con tutti gli annessi handicap nella pre-

sentazione delle domande per le borse di studio) e subìto indesiderate discri-minazioni di tratta-mento. Abbiamo fatto un grosso sa-crificio, per lottare accanto alla classe dei ricercatori, rico-noscenti per il lavo-

ro didattico che svolgono nella nostra Facoltà.Non ci siamo tirati indietro nel cercare un confronto o nuove linee di azione per alimentare la protesta e ci dispiace che le speranze di un cambio di rotta della politica nazionale siano state di-sattese. Attendiamo ora di vedere cosa ci aspetta questo Settembre e questo nuovo Anno Accademico.

E COME SE NON BASTASSEUN NUOVO NEMICO IN VISTA SUL FRONTE OCCIDENTALE

«Il Nuovo Regolamento Tasse: un’altra farsa va in scena presso il Teatro dell’assurdo del Poliba»

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ATTO TERZO: in data 30 GIUGNO si riunisce la commissione “Con-tributi Studenteschi e Diritto allo Stu-dio” e redige un documento che, rac-cogliendo parte delle indicazioni già presentate dai Consiglieri di AUP, analizza le criticità della proposta del Rettore.

ATTO QUARTO: in data 9 LUGLIO è convocato il CdS. La proposta della commissione passa all’unanimità con piccole ma significative modi-fiche. Il documento finale viene dun-que inviato al Consiglio d’Ammini-strazione dove pervengono anche le segnalazioni delle singole associa-zioni.

ATTO QUINTO: in data 23 LUGLIO è convocato il CdA che approva il Nuovo Regolamento Tasse ignoran-do tutte le indicazioni pervenute dal-le rappresentanze studentesche e addolcendo l’amara pillola con un piccolo sconto temporaneo: - Nell’A.A. 2010/11 gli studenti iscritti al secondo anno fuori corso paghe-ranno il 50% in più di T1 e T2 contro la proposta mora del 100% che en-trerà in vigore dal successivo A.A. in poi; - Raddoppio di T1 e T2 per gli stu-denti che non verbalizzano almeno un esame per anno accademico, ris-petto alla precedente soglia propo-sta di 5 CFU.

Ma cos’altro prevede questo nuo-vo regolamento e perché è così negativo? Anzitutto il nuovo Re-golamento prevede l’introduzione del calcolo del reddito attraverso il modulo ISEEU, cosa buona ma mol-to poco pubblicizzata e che darà grandi difficoltà di compilazione del-la modulistica on-line. È introdotta la figura di studente Part-Time (di cui però viene specificato ben poco) ed aumentano le fasce di reddito (da 8 a 10). In particolare le fasce di reddi-to 8, 9 e 10 dovrannno effettuare il pagamento della T2 in unica solu-zione: l’aggravio economico benché su fasce di reddito “elevate” risulta comunque eccessivo, si consiglia (se venissero mantenute tali importi) una dilazione in due pagamenti.È prevista la tassazione massima ove “la documentazione risulta in-completa o spedita dopo la scaden-za dei termini”: la precedente appli-cazione di una mora pari al 10% in tale evenienza ci sembrava un prov-vedimento sufficiente a limitare tale

comportamento.È prevista la consegna cartacea del-la documentazione di iscrizione con relativi allegati di certificazione de-gli avvenuti pagamenti delle tasse pregresse pena la non accettazione della domanda: riteniamo che si deb-ba prevedere alla meccanizzazione del sistema di immatricolazione/is-crizione (firma elettronica, consegna online, …) ad oggi totalmente inac-cettabile.Vi è una estrema penalizzazione per gli studenti Fuori Corso ed Inattivi che avranno come PUNIZIONE au-mento del 100% della T1+T2. In par-ticolare la condizione di “studente fuori corso” risulta eccessivamente sanzionata se paragonata alla con-dizione media della popolazione stu-dentesca e in netta contrapposizione con le tabelle di merito previste al-l’Art.2. Infatti la media di 40 CFU an-nui per usufruire dell’esonero parzia-le prevede la durata di una laurea di primo livello calcolabile in 5 anni, di una quinquennale in 8 anni e di una di secondo livello 4 anni, quindi im-plicitamente il demerito di fuori corso per 2 anni per un ciclo completo.Inoltre l’aggravio di tassazione che colpisce pesantemente tutte le fasce di reddito, risulta ancora più gravoso per le fasce di reddito più basse in e-vidente contrasto con l’evidente dif-ficoltà nel mantenere la condizione di studente “in corso”.

Tutti gli introiti (non ben definiti) saranno svincolati da qualsiasi capi-tolo di spesa divenendo spendibili per qualsivoglia necessità, ovvero NESSUN MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI!

Come è possibile allora che la pro-posta sia passata? Il CdA è formato da 12 componenti di cui 2 RAPPRE-SENTANTI DEGLI STUDENTI e un rappresentante dei Ricercatori. Sia-mo stati sconfitti perché in Consiglio di Amministrazione la rappresentan-za degli studenti è stata debole (la mancanza di uno dei due consi-gliere ha fortemente penalizzato l’opposizione) e sola (nessuno degli altri rappresentanti dei docenti, ricer-catori, tecnici ha cercato di ascoltare e capire le nostre posizioni!). Perché l’Amministrazione ha applicato una logica poco aperta al dialogo e di so-luzione estrema dettata dalla neces-sità di coprire un “buco di bilancio” di svariati milioni di euro! ORA E’ TEM-PO DI MOBILITARCI!!

4 Anno dodicesimo - Numerotre - Settembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.Aup.itnel rispetto delle proprie deci-

sioni: prima si vota all’unanimità per la so-spensione dell’attività didattica, poi dopo qualche ora si fà un passo indietro ammet-tendo che quella decisione serviva solo ad appoggiare la posizione di tanti professori (ordinari e associati) che avrebbero aderi-to alla protesta. Un tale comportamento non ha fatto altro che creare tra gli studenti un clima di confusione e di sfiducia verso i rappresentanti, verso i docenti e verso i ricercatori, non ha fatto altro che creare di-scriminazione tra gli studenti con docenti che continuavano a fare esami e tanti al-tri no. Abbiamo assistito, ancora, ad un aumento inaspettato e ingiustificato delle tasse, o meglio più che aumento parlerei di introduzione di nuove more paliative... i ve-ri saldi del Politecnico. Caro Magnifico noi studenti La ringraziamo con tutto il cuore, così come noi siamo stati comprensivi du-rante lo sciopero anche le nostre famiglie lo saranno quando arriverà il conto da pagare, ricordandoLe una delle sue tante promesse elettorali: le tasche degli stu-denti non saranno toccate!! Alla faccia di tutte le riunioni preelettorali da lei organiz-zate con la rappresentanza è stata scelta la strada più breve, senza invece pensare per un attimo di tagliare i vari sprechi. È deludente che la voce della rappresentan-za sia rimasta inascoltata di fronte ad un argomento così importante, così come è deludente che i fondi che deriveranno da quelle more non saranno vincolati e per-tanto non serviranno certo per migliorare i servizi a noi studenti. Deludente che il re-golamento sia stato approvato con il voto favorevole del rappresentante dei ricerca-tori in CdA (dopo il sostegno ricevuto): ca-ro ricercatore le voglio ricordare (ma lei lo sà benissimo) che il nuovo regolamento prevede anche una sovratassa (il 100% di T1+T2) per chi consegna la documenta-zione in ritardo... non siamo solo noi che con la nostra abitudine tutta italiana ce ne ricordiamo all’ultimo momento se non dopo la scadenza, ma è anche colpa di un’Amministrazione che con le sue poche unità allo sportello non riesce a smaltire le migliaia di studenti presenti.Mi rivolgo a chi ha ancora un po’ di buon senso (merce rara dalle nostre parti): si possono chiamare gli studenti a raccolta chiedendo il loro appoggio e, allo stesso tempo, essere contro gli studenti? Non si dovrebbe, forse, se il caldo non avesse dato alla testa, ma purtroppo questa volta è successo!! Questa volta, però, saremo noi a chiamare a raccolta gli studenti e tutti insieme, di fronte l’approvazione di un re-golamento a dir poco vergognoso, conti-nueremo a dire “NO!” a questo aumento ingiustificato e indiscriminato della contri-buzione studentesca.

continua da pag. 1

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5Anno dodicesimo - Numerotre - Settembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

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Scegliere la Facoltà sbagliata, non essere all’altezza, fallire, non tro-

vare un metodo di studio. Queste sono solo alcune delle paure più diffuse tra le matricole che si apprestano a iniziare gli studi universitari. Che sono ben di-versi dalle scuole superiori, dove tutto era strutturato con precise scadenze, tra interrogazioni e compiti in classe. Lo scopo di questo articolo, cara matri-cola, è proprio quello di darti utili consi-gli che, siamo sicuri, potranno confor-tarti un po’ dato che, chi scrive, dalla tua situazione ci è già passato e alcune paure, comuni un po’ a tutti, le ha già affrontate.

Innanzi tutto il primo consiglio che ti possiamo dare è quello di ini-ziare a socializzare. Fre-quentando il più possibile gli ambienti universitari e stando in mezzo ai coeta-nei durante le lezioni e nei momenti di pausa tra un corso e l’altro, sarà im-possibile rimanere iso-lati. Instaurare nuovi rapporti nella fase iniziale sarà fonda-mentale lungo tutto il tuo cammino univer-sitario.All’università, come ben saprai, non ci sono più interroga-zioni e compiti in classe, la parola d’ordine sarà autoge-stirsi. Ma pretendere di avere tutto sot-to controllo è sbagliato: bisogna andare per gradi, confrontarsi con gli altri stu-denti e trovare i propri ritmi e il proprio modo di studiare. Non ti spaventare e non ti abbattere, dunque, se qualche esame non va come avresti voluto: ca-pita e capiterà a tutti di non superare qualche prova, ma è necessario non demordere ed affrontare ancora più de-terminati (e magari preparati) il prossi-mo appello.Importante è cercare di conoscere il più possibile i tuoi professori. In che modo? Ad esempio interagendo con loro per chiarire eventuali dubbi, non solo sulla lezione in sé, ma anche sul funziona-mento e sull’organizzazione della vita universitaria; non avere timore di chie-dere e non avere timore di farlo a lezio-ne, dato che spesso i tuoi dubbi sono

anche quelli di altri. Fondamentale è arrivare al ricevimento (orario nel quale il professore riceve per chiarire even-tuali dubbi) con quesiti il più possibile precisi, in modo da rendere più efficace l’aiuto che si riceve. Spesso, infatti, il tempo a disposizione per ciascuno stu-dente è limitato, mentre in tal modo potrai ottimizzare i risultati. Ricordati, infine, di considerare il “Prof” come una persona come tutte le altre, pur man-tenendo nei suoi confronti un adeguato rispetto ed educazione, evitando di far-ti prendere dall’ansia o dal panico di fronte a lui, ponendoti, invece, in una

posizione di apertura.Tenerti costantemente ag-

giornato su ciò che ac-cade intorno a te è estremamente impor-tante. Capiterà che gli orari di una qualche lezione/esercitazione vengano improvvisa-mente modificati: per essere sempre aggior-nato tieni d’occhio le bacheche dei vari Di-partimenti nei quali ci sono gli uffici dei tuoi professori, le home-page delle loro pagine

internet e quando ne avrai bisogno, sappi che ci sono delle asso-ciazioni studentesche, come ad esempio Azio-

ne Universitaria Politecnico (A.U.P. per gli amici), che avendo le loro sedi all’in-terno del Politecnico, sono sempre a tua disposizione, per ogni necessità; quest’ultima è anche online con il sito www.aup.it, fonte di informazioni ag-giornate 24 ore su 24.Anche essere a conoscenza di come il tuo Anno Accademico è distribuito è molto importante. Saper organizzare, o come direbbe un Ingegnere, ottimizza-re i tempi, è fondamentale. Sapere sin dall’inizio che spesso, le ultime due set-timane di Novembre e che l’ultima set-timana di Aprile e la prima di Maggio sono dedicate agli esoneri, che tutto il mese di Febbraio, Luglio e Settembre sono dedicati agli esami potrebbe farti arrivare a queste date non imprepara-to. Altro consiglio che ci sentiamo di darti, è quello di studiare, studiare e studiare.

Ricordati sempre che quella di Inge-gneria è una delle Facoltà più difficili e senza tanta buona volontà e tanto, tantissimo studio, ti potresti trovare sin dall’inizio in gran difficoltà. Frequenta le lezioni, dunque, in modo intelligente: capitalizza la lezione, prendendo ap-punti e cogliendo le chiavi interpreta-tive che spesso non troverai sui libri e, durante quest’ultima, evita le posizioni di retroguardia: sedendosi in fondo alle grandi aule si rischia di non leggere la grafia dei prof e di non sentire bene la lezione. Ma evita anche di restare in disparte a farsi i fatti propri chiacchie-rando con i compagni o giocando con il cellulare: è una perdita di tempo che oltre ad infastidire il docente ricadrà i-nevitabilmente su te stesso.

A proposito dello studio... ricordati che coloro che versano la tassa all’A.Di.S.U. Puglia (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario) possono, tra-mite compilazione di domande scritte ed attestazione di versamento, ottene-re gratuitamente e per un tempo de-terminato, i libri di testo di cui hanno bisogno per prepararsi agli esami. Tro-verai, inoltre, una vasta gamma di libri utili nella biblioteca centrale (vi è possi-bilità di usufruire di prestito giornaliero dei libri in cosultazione o di prestito per il weekend. Informazioni e dettagli sul sito: http://www.biblio.poliba.it) e nelle biblioteche dei Dipartimenti.Il Poliba mette a disposizione degli stu-denti iscritti anche una rete wireless ad accesso gratuito con identificazione personale tramite le credenziali di ac-cesso al portale ESSE3, rete dal nome ASTREO.

Preparati dunque a vedere il Politecni-co come la tua “seconda casa” perché vi trascorrerai molte ore della giornata e perché userai e vivrai spesso nei vari ambienti che questo ti metterà a dispo-sizione. Non danneggiare o sporcare gli oggetti e gli spazi creati per te, cerca di mantenere questo luogo “bello e vivi-bile” al fine di essere invogliato e fiero di vivere le tue (tante) ore quotidiane al Politecnico.Non ci resta quindi che darti un grande in bocca al lupo, matricola! E ricorda-ti, Azione Universitaria Politecnico, è sempre con te, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno!

di Alessandro Fraccica, Gianluca Coccioli

CHI BEN COMINCIA È A METÀ DELL’OPERA«Qualche consiglio da chi il primo anno l’ha terminato da poco»

L’AngoLo deLLA MAtricoLA

CONSIGLIO N° 1RICORDA CHE PUOI

ASPETTARTI DI TUTTO DAL POLITECNICO

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6 Anno dodicesimo - Numerotre - Settembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

www.Aup.it

Abbiamo preparato una breve gui-da per le matricole con le prime

infomazioni (dal test d’ingresso all’im-matricolazione) per potersi muovere al-l’interno di questa jungla universitaria.

Se non supero i test? Per i corsi trien-nali di Ingegneria la non sufficienza del test d’orientamento comporterà l’attribuzione di obblighi formativi ag-giuntivi, il recupero degli stessi sarà limitato alle conoscenze di Ma-tematica ed Inglese.Come sano il debito formati-vo? Il debito formativo viene sanato attraverso prove fina-lizzate al recupero degli ob-blighi formativi in Matemati-ca ed Inglese che dovranno essere svolte entro il 15 Di-cembre. Vi consigliamo di colmare i de-biti entro Dicembre perchè non sarà possibile sostenere altri esami fino al recupero completo degli obblighi formativi in Matematica. Saranno, comunque, previste nel corso dell’A.A. ulteriori prove di recupero. I corsi di re-

cupero cominceranno a partire dal 13 Settembre 2010.Se volessi riprovare il test a numero programmato il prossimo anno mi riconoscono gli esami? E se decido di cambiare corso? Il riconoscimento di una carriera pregressa è discrezione della Commissione pratiche studenti del CUC di riferimento. La risposta non è univoca ed ogni singolo caso va trattato in maniera differente. Prima di consegnare la tua domanda di trasfe-rimento e riconoscimento esami con-

tattaci! Ricorda che la domanda va inoltrata con l’iscrizione al

nuovo Anno Accademi-co!E se non faccio il test d’ingresso? A chi non avrà sostenuto il test

sa-ranno riconosciuti entrambi i debiti formativi. I debiti saranno colmati solo dopo il superamento delle prove di re-cupero.Come ci si immatricola? La procedu-ra di immatricolazione si effettua, al pari di quella di iscrizione ai test, tra-

mite sito internet del Politecnico di Bari, selezionando Didattica quindi Carriera studenti, ed effettuando dal menù laterale la scelta Im-matricolazioni.Ricorda che AUP, come ogni anno, mette a disposizio-ne le sue postazioni internet e studenti più anziani per affiancarti nella proce-dura di immatricolazione!Dove trovo altro materiale informati-vo sul mio Corso di Laurea? Anche quest’anno, AUP ha preparato guide specifiche per il tuo Corso di Laurea in formato cartaceo e su supporto di-gitale. Inoltre l’esperienza dei rappre-sentanti e degli studenti di AUP è a tua disposizione!

Contattaci tramite sito internet www.aup.it, su MSN [email protected], con email [email protected], oppure vieni a trovarci nella sede della nostra associazione presso il Politecnico di Bari.

Iscrizioni & Immatricolazioni A.A. 2010/11: Le domande di immatricolazi-one ai Corsi di Laurea ex D.M. 270/04 delle Facoltà di Ingegneria potranno essere presentate dal 15 Settembre al 15 Ottobre; le domande di immatri-colazione ai Corsi di Laurea Magistrale ex D.M. 270/04 delle Facoltà di Inge-gneria potranno essere presentate dal 15 Settembre al 30 Novembre; le do-mande di iscrizione agli anni successivi alle Facoltà di Ingegneria e Architettura potranno essere presentate dal 1 Otto-bre al 30 Novembre. Per le scadenze su riportate non saranno consentite proroghe.Le immatricolazioni dei corsi a numero programmato seguono la tempistica di pubblicazione online delle graduatorie.Secondo il nuovo regolamento tasse da quest’anno è prevista l’introduzione della certificazione ISEEU (per la di-chiarazione dei redditi), affrettatevi a richiederla nelle prime settimane di Settembre per averla a disposizione al momento dell’iscrizione.Come ogni anno, durante il periodo i-scrizioni noi di AUP effettueremo front-office per aiutare gli studenti nella pro-

cedura di iscrizione on line.Scadenza pagamento T2 e T1: vi ri-cordiamo che il termine ultimo per il pagamento della seconda rata delle tasse A.A. 2009/10 è il 30 Ottobre; vi consigliamo di verificare l’importo della seconda rata presente sulla vostra pa-gina personale del portale ESSE3 at-travero le tabelle pubblicate al seguen-te link http://www.poliba.it/Didattica/docs/guidapastudente2008_06.09.pdf (tabelle per il calcolo della T2 in funzio-ne del nucleo familiare). La scadenza per il pagamento della prima rata A.A. 2010/11 è il 30 Ottobre. Il pagamento di entrambe le rate dovrà essere effet-tuato tramite MAV bancario recapitato a casa nei primi giorni di Settembre.Bando ADiSU 2010/2011: vi ricordia-mo le seguenti scadenze:10 Settembre - Termine per la pubbli-cazione della graduatoria provvisoria delle borse di studio per studenti iscritti ad anni successivi;17 Settembre - Termine per la com-pilazione della domanda online di bor-sa di studio e posti alloggio per studenti iscritti al 1° anno di Laurea, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale e Lau-rea Magistrale a ciclo unico;22 Settembre - Termine per la presen-

tazione della stampa cartacea della domanda di borsa di studio e posti al-loggio per studenti iscritti al 1° anno di Laurea, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale (D.M.270/04) e Laurea Ma-gistrale a ciclo unico.Attività autogestite: il 15 Ottobre è fis-sata la seconda scadenza per la conse-gna delle richieste di attribuzione di fi-nanziamenti alle attività autogestite da parte degli studenti. Per chi ha voglia di presentare iniziative inerenti i nostri studi o il tempo libero può consultare il Regolamento Fondi exLegge 390/91 pubblicato al seguente link http://www.aup.it/public/CdA/download/reg390.pdf. Per maggiori info sulla tempistica o sulle modalità di presentazione delle richieste potete passare dalla nostra auletta.Consegna Pratiche Studenti: tene-te d’occhio il notiziario del nostro sito www.aup.it per la possibile modifica dei termini di presentazione dei piani di studio individuali.Vi ricordiamo inoltre che durante il me-se di Settembre saranno attivate le is-crizioni al Laboratorio Linguistico e sarà emanato il nuovo bando “Incentivazio-ne Immatricolazioni Lauree Triennali”. Vi terremo come sempre aggiornati ;)

AvviSi & ScAdenze

ISTRUZIONI PER L’USO«Brevi informazioni per l’assistenza, l’orientamento ed i riferimenti per le matricole»

OrientamentO matricOleda [email protected]

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7Anno dodicesimo - Numerotre - Settembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

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Tante volte abbiamo scritto articoli sul progetto Erasmus e sulla bontà

di quest’esperienza (www.aup.it/ita/er-asmus.asp), ma sino ad oggi mai ave-vamo affrontato l’argomento dal punto di vista degli adempimenti burocratici da espletare presso il Politecnico di Bari e soprattutto mai avevamo scritto della responsabile dell’ufficio preposto a tali adempimenti.Quel momento è arrivato!Avete presente la burocrazia ottusa ed esasperata da film? Bene in ques-to ufficio sono presenti tutti questi cli-chè!Vi siete mai imbattuti in un dipendente della Pubblica Amministrazione insod-disfatto, stanco del proprio lavoro e,

per principio, ostile nei vostri confronti?Questo è ciò che accade presso l’ufficio Relazioni Internazionali del Politecnico di Bari.Se un giorno deciderete di intraprende-re l’avventura Erasmus, siate pronti ad affrontare la dott.ssa Fanelli, una per-sona per l’appunto ostile, acida, peren-

nemente incazzata che vi farà ripensare più volte alla scelta che vi state accin-gendo a fare. Con il suo atteggiamento, infatti, la dott.ssa Maria Fanelli rende ancor più ostica

quella procedura burocratica che sta a monte della vera e propria esperienza Erasmus.Lei grida, sbraita, prevarica, insolen-tisce, mette a dura prova la vostra pa-

zienza (anche un santo tentennerebbe dinnanzi al suo modo di fare)…Non sò perché il Politecnico di Bari continui a mantenere questa persona in quel ruolo così delicato, eppure il suo atteggiamento è ai più noto: ne parlano gli studenti Erasmus, i coordinatori dei vari Corsi di Laurea e persino i colleghi dell’Amministrazione conoscono la sua fama, eppure continua a creare disagio e malessere a tutti gli studenti che han-no la sfortuna di dover transitare per il suo ufficio. Probabilmente questa sis-temazione della dott.ssa Fanelli a capo dell’ufficio Relazioni Internazionali è finalizzata a scremare il numero degli studenti partecipanti al progetto. Infat-ti se non si è davvero convinti di fare quest’esperienza, risulta davvero diffi-cile sopportare, anzi subire, gli incontri con questa persona.Sembra quasi che il Politecnico di Bari

TE C’HANNO MAI MANNATO A QUER PAESE?«Storie di ordinaria pubblica amministrazione»

di Gerardo Mitola Lo Sfregio

Un punto del programma elettorale dell’attuale Ret-tore, prof. Ing. Nicola Costantino, consisteva nel-

l’introduzione di una figura tutta nuova all’interno del nostro Politecnico: quella del “Garante degli Studenti”.Il Garante è una figura molto importante all’interno di un’Università in quanto può porre un freno a com-portamenti patologici di alcuni docenti deleteri per noi studenti; è per questo che è molto importante fare in modo che si tratti di una figura efficiente.Purtroppo, però, a mio avviso il regolamento da poco stilato dal Consiglio degli Studenti fa del Garante una figura pressoché inutile per i se-guenti motivi: 1) Non si capisce perché qualcuno debba farsi carico di ricoprire un ruolo cui sono legate innu-merevoli responsabilità ed oneri in quanto con l’attuale regolamento chiunque si faccia carico di tale incarico lo farebbe solo “per la gloria”;2) Potrebbe essere un professore a ricoprire tale incarico e quindi per ovvi motivi non cre-do sia nelle condizioni di prendere provve-dimenti infelici nei confronti di un suo colle-ga, per non parlare poi del fatto che potrebbe proprio essere lui il soggetto della segnalazione;3) Il Garante degli Studenti è per regolamento tenuto a se-guire nel tempo lo sviluppo delle segnalazioni, anche quan-do sono concluse; questo è, per me, impensabile dato che come già detto si tratta di una figura che ha già un altro lavo-ro all’interno del Politecnico.

A fronte delle brevi osservazioni appena riportate devo mio malgrado ammettere il fallimento del Consiglio degli

Studenti (l’organo che ha stilato l’attuale regola-mento). Fallimento imputabile forse al non aver capito l’importanza di creare un’istituzione ad hoc che possa dav-vero fare gli interessi degli studenti. Un lavoro migliore si sarebbe di certo potuto portare avanti, magari par-tendo proprio da regolamenti vigenti negli altri atenei e carpendone solo i punti forti tralasciandone quelli deboli.Fortunatamente nessun regolamento è “blindato” quindi mi auguro che in futuro il Consiglio degli Studenti pos-sa rendersi conto di quelli che sono i punti deboli dell’attuale Garante e cor-reggendo il tiro.Il regolamento approvato in CdS è di-sponibile al seguente link http://www.aup.it/download/2010/ Garante.pdf .

Vi informiamo che il tema “Garante degli Stu-denti” è stato inserito tra i punti all’Ordine del Giorno

nell’ultima seduta di Senato Accademico del 27 Luglio ‘10, il quale ha nominato una commissione presieduta dallo stes-so Rettore che analizzerà tutte le criticità emerse durante la seduta di Senato.

GARANTE DEGLI STUDENTI: SUPERMAN O SUPERPACC?«Un’opportunità persa?!?»

di Francesco Cardano News

8 Anno dodicesimo - Numerotre - Settembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

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voglia metterci alla prova: è un’impresa dialogare con la sua dipendente, si ha di frequente l’impressione di non parlare la stessa lingua.Sarà quindi uno stratagemma del nostro Ateneo per abituarci a parlare lingue sconosciute? Ancora siamo qui a chiederci e a chiedervi, cari lettori, le motivazioni che spingono questa dipendente ad avere un atteggiamento così negativo.Eppure al progetto Erasmus si partecipa anche in base al merito matu-rato durante la carriera universitaria, quindi la giustificazione non può es-sere neppure quella di dover avere a che fare quotidianamente con una massa di “scapocchioni”.E allora dott.ssa Fanelli perché non riesce ad essere umanamente disponibile nei confronti degli studenti? Cos’è che la assilla? È possibile che non si riesca a trovare un punto di incontro?Con questi interrogativi esistenziali ci congediamo da Lei, non prima di aver avvisato tutti i nostri colleghi che dovranno ancora aver a che fare con l’ufficio Relazioni Internazionali del Politecnico di Bari di “armarsi” di santa pazienza.

di Sally De Bucanan, Alessia Palumbo

MENO SICUREZZA PIÙ SPESE«Ancora furti nell’Università»

Sicurezza

Nonostante le varie richieste proto-collate agli Organi di Governo del

Politecnico, nonostante i vari tentativi di inserire il tema della scarsa sicurezza come punto da trattare all’interno dei vari Consigli, nonostante le varie se-gnalazioni volte a denunciare i vari epi-sodi di furto a danno di beni universitari o privati (sia negli spazi chiusi che nelle aree aperte), oggi ci ritroviamo costretti a parlare e denunciare ancora una volta la scarsa sicurezza all’interno del nostro Campus.Ormai descrivere il Campus come un luogo di lavoro e di studio in cui il corpo studentesco e accademico può svol-gere la propria attivi-tà serenamente e in piena sicurezza, è davvero difficile; innumerevoli sono infatti i furti avvenuti negli ultimi tempi al Poli-tecnico di Bari, che han-no visto sottratti a do-centi, studenti e Dipartimenti, computer, video-camere, hard-ware e cellulari.L’ennesimo di questi episodi, avvenuto il 30 Giugno scorso, ha visto nella stes-

sa notte tre denunce da parte di tre di-versi docenti (la notizia è stata pubbli-cata anche su alcuni quotidiani locali).Con esso abbiamo avuto la dimostra-zione di come lo stato di sicurezza, all’interno della nostra Università, sia peggiorato sempre più e come, la sua carenza, coinvolga non solo diretta-

mente lo studente nelle ore di vivibilità della struttura, ma

interessi ormai anche i vari Dipartimenti nel-le ore serali, in cui si avverte la scarsa pre-senza del personale addetto alla vigilanza.La responsabilità di tutto ciò non è da at-tribuire solamente alla disattenzione da parte dei docenti o allo scarso controllo

dei vigilanti, ma all’inadeguato numero del personale addetto alla sorveglianza notturna ris-petto all’estensione dell’area

da sorvegliare.Risulta impensa-bile, infatti, che una sola persona possa controllare

l’intero Politecnico, occupandosi di tut-te le strutture che lo costituiscono e

verificando che non vi siano intrusi; in questa eventualità, infatti, egli si trove-rebbe da solo a fronteggiare la situa-zione.La causa di tale condizione è dovuta ai tagli sui fondi universitari previsti dalla riforma Gelmini, che hanno costretto l’Università a ricontrollare e ridurre le proprie spese.Il paradosso è che, proprio la nostra Facoltà di Ingegneria, in cui impariamo che in caso di tagli e riduzione dei costi, l’unico settore che non può essere sog-getto a ribasso sia proprio quello della sicurezza, riduca invece proprio que-st’ultimo, andando a penalizzare un settore che già soffriva in passato.C’è da chiedersi, però, se prendere queste misure sia davvero il modo i-deale per affrontare la riduzione dei fondi prevista dal DDL Gelmini; basti pensare che nel solo furto avvenuto tra la notte del 29 e 30 Giugno, volendo quantizzare il tutto, possiamo dire che l’Università si trova ad aver perso, all’incirca, diecimila euro... chissà a-desso, quanti dei soldi non utilizzati per migliorare e garantire una maggiore sicurezza, l’Università dovrà utilizzare per riacquistare tutto quello di cui sia-mo stati derubati.

9Anno dodicesimo - Numerotre - Settembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

Parlare di allarme sicurezza nel Politec-nico di Bari è forse eccessivo, ma i furti consumati in pochi giorni nel Campus

fanno riflettere.

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aggiungici ai tuoi amici e par-tecipa ai nostri eventi.

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10 Anno dodicesimo - Numerotre - Settembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

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Progettare un prototipo a ruote sco-perte, realizzarlo e farlo competere

con altri realizzati da studenti che pro-vengono dal resto del mondo, sembra un sogno ma è quello che accade nella Formula SAE (Society of Automotive Engineers). Questo è un campionato vero e proprio dove ad affrontarsi sono team di laureandi e laureati in Ingegne-ria con l’obbiettivo di creare una vera e propria azienda nella quale progettare, costruire, testare e promuovere una monoposto con cilindrata massima 610 cc. Il prototi-po deve sotto-stare ad un regolamento molto rigido che garanti-sce sicurezza limitando le p r e s t a z i o n i (anche se di tutto rispetto). Il comitato di giudici è for-mato da leg-gende nel loro settore, basta solo pen-sare che il presidente onorario è Ross Brawn. Il Team del Politecnico di Bari ha scelto come Leader Gianpiero Cer-rone che ci ha concesso un’intervista.

Come sei venuto a conoscenza di questo progetto e che cosa ti ha spinto ad iniziare questa avventura? Ho conosciuto il progetto durante la presentazione del telaio fatta in Aula Magna. Poi nel settembre 2008 ho tro-vato la vettura in esposizione alla fiera del Levante. Lì ho preso i primi contatti con i ragazzi del vecchio team e da Ot-tobre 2008 ho iniziato il mio cammino all’interno del Poliba Corse.Ho iniziato questa avventura perchè sono sempre stato un appassionato di auto e corse in generale, ma soprat-tutto perchè sono stato coinvolto dal-l’entusiasmo dei ragazzi che stavano già partecipando al progetto. Mentre mi raccontavano le loro esperienze si ve-deva la gioia nei loro occhi, e adesso capisco il perché.Quali sono i pro e quali i contro di questa esperienza? Sicuramente ci sono più pro che contro. Tra i pro la grande esperienza formativa. È una delle poche attività che il nostro Polite-cnico ci offre dove è possibile toccare realmente con mano problemi di pro-gettazione e realizzazione di sottosi-

stemi complessi. Si capisce la vera importanza del lavoro di squadra. Si assumono grosse responsabilità sia per quanto riguarda le scadenze da ri-spettare, sia perché dal lavoro del sin-golo progettista dipende la buona riu-scita di tutta la monoposto. Insomma, realmente ci si forma per la futura vita lavorativa e non si arriva impreparati al mondo del lavoro. Per i contro me ne viene in mente uno solo, che io perso-nalmente non lo considera un “contro”, si tratta della perdita di tempo nel fare

gli esami. Sicura-mente il tempo da dedicare a questa attività è tanto ed è, per la maggior parte, sottratto allo studio, ma io, più che di tempo perso, parle-rei di tempo “inve-stito”!Quanto sta influen-do questa espe-rienza nella tua formazione univer-

sitaria? Tantissimo, dico sempre che ho imparato di più in due anni di Poliba Corse che in quattro anni di corsi uni-versitari. Il mo know how si è ingrandi-to e ho acquisito sensibilità nel pormi domande interessanti per la progetta-zione. In nessuna materia ci viene spiegato come progettare un sottosi-stema complesso, con il Poliba Corse progettiamo una vettura da Formula!Pensi che il Politecnico stia suppor-tando questo progetto nel modo giu-sto? C’è un gruppo di docenti che ci supporta nelle attività, compatibilmente con i loro impegni, sono sempre dispo-nibili per chiarimenti e spesso anche per supporti economici. Ci sono state occasioni in cui i docenti hanno finan-ziato piccole spese di tasca propria. Il discorso economico è molto delicato. Il Politecnico purtroppo non ci dà molta disponibilità finanziaria, anche se le richieste di finanziamenti sono state tante. Gli altri Team italiani ricevono contributi dell’ordine dei cento mila eu-ro. Noi riusciamo a realizzare una vet-tura con un budget nettamente inferio-re, molte volte mi viene da pensare a cosa potremmo fare con qualche soldo in più, sicuramente ci si potrebbe diver-tire e avere ottimi risultati.Ci sono stati momenti nei quali le difficoltà ti hanno portato a pensare di mollare? (Se si cosa ti ha spinto a

non farlo?) Si. Le molte nottate trascor-se in laboratorio davanti ai PC a lavora-re. Poi bastava guardarsi intorno, ve-dere che lì non si era soli ma c’erano altri ragazzi che lavoravano, sapere che molte persone contano sul tuo la-voro e che ritirarsi vuol dire deluderle e mettere in crisi tutta la squadra. Questi sono i motivi che spingono ogni giorno a dare il meglio!Il gruppo quanto conta e quali sono le difficoltà maggiori del tuo ruolo? Il gruppo è tutto, un progetto di que-sta portata non può essere svolto da un’unica persona. Il tempo per la realiz-zazione del progetto è poco e ci sono continue scadenze da rispettare, solo un ottimo lavoro di squadra può deter-minare la buona riuscita del prototipo. Il ruolo di Team Leader credo che sia quello più delicato. È come essere un direttore d’orchestra, si deve conosce-re ogni strumento e riuscire ad armo-nizzare il lavoro di tutti. Bisogna tenere sotto controllo tutte le scadenze per le varie competizioni, compilare la miria-de di documenti e curare le relazioni con l’esterno. In quest’ultima attività ho avuto i problemi maggiori, non mi era mai capitato di intrattenere rapporti con le varie aziende che ci sponsorizzano ed è stato interessante imparare a rela-zionarsi con loro.Quali sono gli obbiettivi raggiunti e quali quelli che vi siete posti per quest’anno? Ci eravamo posti l’obietti-vo di partecipare alla Formula Sae Italy (3-6 Settembre 2010 a Varano de’ Me-legari), siamo riusciti a rispettare senza problemi tutte le scadenze. Gli obiettivi per quest’anno sono quelli di realizzare fisicamente il prototipo, sulla base del progetto presentato a Varano, e gareg-giare alla Formula Student Germany presso l’autodromo di Hockenheim in Agosto 2011.Sicuramente questa oltre ad essere un’esperienza professionale è anche un’ esperienza di vita, qual’è la le-zione più grande che ne hai tratto? Sicuramente la lezione più grande è stata quella di non arrendersi mai. Co-me ho detto anche prima, le difficoltà si incontrano e sono tante, ma non biso-gna mollare e si continua, a testa alta, fieri e orgogliosi del proprio lavoro.

Ringrazio AUP che con questo spazio ci ha offerto la possibilità di farci cono-scere all’interno del Politecnico.

POLIBA, NON SOLO EQUAZIONI

di Benedetto Sardone Politecnico in Pista

PC1-08 - Il primo prototipo della vettura realizzata dal team del Poliba Corse (For-mula Student Germany ‘08, Hockenheim)

Page 11: Ulisse N.ro3 2010

COMITATO PARI OPPORTUNITÀ, COS’È E DI COSA SI OCCUPA«Alcuni buoni propositi purtroppo non realizzabili a breve termine»

di Paolina Carducci Servizi

All’interno del nostro Politecnico al-l’inizio dell’anno sono riprese le

attività del Comitato Pari Opportunità. Purtroppo non molti sanno cosa sia, da chi sia composto e quali sono gli obiet-tivi che intende raggiungere.Noi di AUP abbiamo incontrato la Prof.ssa Luciana Bozzo, presidente del Co-mitato Pari Opportunità, con la quale abbiamo parlato delle proposte del comitato stesso e di quelli che sono i problemi che impediscono la loro realizzazione.

Il CPO è nato con l’in-tento di diffondere la cultura e il concetto di pari opportunità, che va inteso come realizzazione di pari dignità fra individui (così come recitano gli articoli 3, 32, 37 e 51 della Costituzione Italia-na). Il CPO è composto da due rappresentanti del personale docente, due del personale tecnico-amministrativo e due rappresentanti degli studenti, avvalendosi della colla-borazione del Prof. Franco De Mattia, delegato del Rettore per i Progetti Edi-lizi della sede di Bari. È presieduto dal-la Prof.ssa Luciana Bozzo in qualità di delegata del Rettore alle pari opportu-nità.

L’intento del CPO è quello di avviare una serie di iniziative, rivolte sia agli studenti, nonché ai docenti ed al per-sonale tecnico-amministrativo per sod-disfare alcune mancanze all’interno del nostro Ateneo. Per fare tutto questo qualche mese fa ha formulato un que-stionario dove chiedeva il parere di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo sulle sue proposte, in maniera tale da potersi orientare effet-tivamente su quelle che sono le reali esigenze della “popolazione” del Poli-ba. Le proposte riguardavano: la realiz-zazione di un asilo nido e di una ludo-teca nel Politecnico, la costituzione di una banca del tempo, spazi attrezza-ti d’incontro tra studenti e dipendenti nonché spazi da adibire a mostre didat-tiche ed attività per il tempo libero (ad esempio uno spazio da riservare a con-certi per evitare l’attività del montaggio e smontaggio del palco e delle luci), ed

altre iniziative rivolte a valorizzare l’in-terazione tra le varie componenti del mondo culturale e sociale.Il principale obbiettivo è proprio quello di creare un luogo dove studenti e do-centi possano operare in serenità, viva-cizzando quella che è l’attività non solo dello studente m a a anche di co-

loro i quali l a v o r a n o nel Poli-ba, of-f rendo

spazi e d

attrez-zature per

trascorrere an-che solamente la

pausa caffè.

L’idea del CPO è pensata in grande: che tra le proposte c’è l’apertura di una palestra all’interno del Cam-pus.

È come se pensassimo al nostro Po-litecnico più simile ad un campus ame-ricano, di quelli che siamo abituati a ve-dere in tv, con grandi spazi aperti, tanto verde e tanto svago.I risultati del questionario hanno pre-sentato un notevole interesse soprat-tutto per quanto riguarda gli spazi at-trezzati per lo svago, per le mostre nonché per gli eventi e per le attività commerciali. Stiamo parlando di diver-si interventi, tutti rivolti a migliorare la qualità della vita, orientandoci tutti ver-so una prospettiva diversa da quella che siamo abituati a vedere nella quoti-dianità.

Chi di noi si immaginerebbe di avere tut-te queste possibilità a pochi metri dalle nostre aule? Tuttavia, malgrado i buoni propositi e gli ottimi progetti, il proble-ma rimane sempre lo stesso: con quali risorse finanziarie? Sappiamo benissi-mo che il Politecnico non è in grado di sostenere tali spese, anche perché si tratta di grandi investimenti dal punto di vista economico. L’ideale sarebbe recuperare i capitali dall’esterno, attra-verso dei progetti finanziabili a diverso livello. Un’idea potrebbe essere quella di sfruttare i tanti bandi a livello regio-nale per ottenere i fondi necessari. L’iniziativa in questo caso verrebbe

presa dai giovani neo-laureati, in Inge-gneria o Architettura, che sfrutterebbe-ro le loro conoscenze per presentare dei progetti validi e realizzabili concre-tamente in un contesto che loro stessi conoscono bene. Successivamente si potrebbe affidare i progetti realizzati in gestione a cooperative e/o consorzi formati da giovani, creando in questo modo anche nuovi posti di lavoro.Naturalmente si tratterebbe di interven-ti puntuali e non di grandi interventi da realizzare nell’immediato. Sarebbe fantastico anche il solo recuperare gli spazi inutilizzati già presenti, invece di costruire ex novo.

Queste sono solo alcune delle proposte che il CPO intende portare avanti. La nostra speranza è che le iniziative e le proposte si realizzino e non rimangano solo delle idee utopiche.

Per maggiori info potete scrivere a [email protected].

11Anno dodicesimo - Numerotre - Settembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

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Aperiodico a distribuzione interna gratuita a cura di

AZIONE UNIVERSITARIA POLITECNICOwww.aup.it , mail to: [email protected]

Responsabile EditorialeRINALDI Umberto

RedazioneBARANELLI Donato, BARTOLOMEO Nicolò,CARDANO Francesco, CARDUCCI Paolina,COCCIOLI Gianluca, d’AMICO Francesco,DE BUCANAN Sally, DE NORA Francesco,

FRACCICA Alessandro, LUNANOVA Claudia, MITOLA Gerardo, PALUMBO Alessia,

SARDONE Benedetto,SIGISMONDO Gabriella

Impaginazione & FotografiaRINALDI Umberto

Stampa“ARTI GRAFICHE PECORARO”

di PECORARO Francesco - Altamura (Bari)

Chiunque voglia contribuire con articoli, vignette, segnalzioni può scrivere alla nostra

redazione [email protected] oppure venirci a trovare direttamente in auletta

Il nostro lavoro è dedicato ai valorosi soldatiin missione di pace nel mondo

Ulisse

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Anno dodicesimo - Numerotre - Settembreduemiladieci - Azione Universitaria Politecnico

CONTINUIAMO A DIRE NO A QUE-STO AUMENTO INDISCRIMINATO E INGIUSTIFICATO DELLE TASSE!

La modifica del Regolamento Tasse approvata in CdA lo scorso Luglio è nei contenuti punitivi e nelle modalità di approvazione una vergogna ed un insulto. Le riflessioni pacifiche portate dalle rappresentanze studente-sche sono state IGNORATE! Si è proceduto all’approvazione con voto di maggioranza senza cercare me-diazione o dialogo! Le pretese di regolarità nella consegna e rispetto delle tempistiche previste dal nuovo

regolamento sono grottesche considerata l’inefficenza dell’Amministrazione nel calcolo ed invio delle tasse e della (in)capacità ricettiva della Segreteria Studenti! Il capitolo di spesa NON vincolato non dà alcuna garan-zia sull’uso delle risorse extra che arriveranno, inoltre la mancanza di proiezioni e dati statistici che valutino l’introito delinea o inefficenza o volontà di nascondere qualcosa! Infine sembra evidente il voler giocare in

“contro tempo” sfruttando come sempre periodi in cui la comunità studentesca è poco presente o impegnata, lo slittamento delle date di Luglio è stato propizio ed il voto in CdA del Ricercatore presente sembrerebbe la chiusura di un gioco ben architettato per far passare senza troppe complicazioni qualsiasi decisione! Questa Amministrazione e il corpo docente che tanto criticano le decisioni punitive del Governo nei confronti dell’Uni-versità pubblica sembrano aver però imparato velocemente le regole del gioco e avendo trovato chi vessare

non esitano a esercitare la loro autorità! Il tempo del dialogo è finito... ORA È TEMPO DI MOBILITARCI!!