Udine I divieti ignorati in via Aquileia · sce blu (ma ancora senza l ob-bligo di pagare il...

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II www.gazzettino.it Venerdì 11 Ottobre 2019 L’APERTURA UDINE Fielmann, azienda tede- sca specializzata nel settore otti- co e nella vendita di occhiali al dettaglio, ha inaugurato la sua seconda filiale friulana a Udine, in via Rialto 13. Il nuovo negozio di 211 mq, propone oltre 740 montature di design e grandi marchi internazionali. Dal 2015, Fielmann è già sbarcata in 6 regioni. È presente in Emilia, Friuli, Lombardia, Piemonte, Trentino e Veneto. Dall’arrivo in Italia, Fielmann ha venduto oltre 300mila paia di occhiali. Con Udine, il numero di filiali italiane sale a 24. Nel corso del 2019 aprirà in altre 3 città. Fiel- mann, con il suo testimonial Alessandro Borghese, invita i clienti ad approfittare dei nume- rosi servizi gratuiti che Udine offre. «Fielmann è designer, produttore, distributore e otti- co. Copriamo ogni fase della ca- tena del valore. Eliminando gli intermediari garantiamo il mi- glior prezzo ai clienti», afferma Ivo Andreatta, Country Mana- ger Fielmann Italia. Con oltre 24 milioni di clienti in Europa, Fielmann ha democratizzato il settore ottico, offrendo i grandi marchi al miglior prezzo garan- tito e occhiali di design a 25,00€ con lenti graduate di alta quali- tà incluse. L’esame della vista è solo uno dei numerosi servizi gratuiti presenti nelle sue filiali. Con l’apertura della filiale di Udine, l’azienda tedesca, leader del mercato europeo, continua l’espansione nel Nord Italia, au- mentando il numero di collabo- ratori assunti. Nello specifico, la filiale udinese impiegherà 6 collaboratori, di cui 4 ottici spe- cializzati. Ogni anno, inoltre, Fielmann pianta un albero per ciascun collaboratore: finora so- no un milione e mezzo. Si impe- gna nell’attività di salvaguardia della natura e di tutela dell’am- biente, è mecenate culturale nella scienza e nella ricerca. I divieti ignorati in via Aquileia INFORTUNIO SUL LAVORO CAVE DEL PREDIL Tre operai si so- no intossicati con il monossido di carbonio durante lavori di manutenzione in un’ex miniera di Cave Predil (Udine). I tre di- pendenti di una ditta di Tolmez- zo incaricata di svolgere delle at- tività di manutenzione nell’ex miniera Raibl di Cave del Predil, sono rimasti intossicati nel pri- mo pomeriggio di oggi verosi- milmente a causa di una inala- zione di monossido di carbonio mentre lavoravano all’interno di una galleria. Soccorsi dal per- sonale sanitario, sono ora rico- verati all’ospedale di Cattinara a Trieste. Le loro condizioni sono molto serie ma, da quanto si è appreso, non sono in pericolo di vita. L’infortunio sul lavoro si è verificato intorno alle 13.30, e dalla ricostruzione dei fatti è emerso che in un momento di lucidità sarebbe stato uno dei tre operai ad accorgersi che qualcosa non andava, di un peri- coloso problema e a trarre in salvo anche i colleghi. I tre sono stati quindi soccorsi dal perso- nale sanitario giunto sul posto con due ambulanze e anche con l’elicottero. I tre operai, due uo- mini di 55 anni, e uno di 59, ori- ginari della zona, sono stati pri- ma trasportati in ospedale a Tol- mezzo e in seguito da lì trasferi- ti a Trieste per essere sottoposti al trattamento in camera iper- barica (nella foto). LE MOTIVAZIONI UDINE La sedicenne friulana deceduta il 3 ottobre 2018 a Udine per overdose da eroina gialla, quel giorno «aveva ma- nifestato il forte desiderio e l’urgenza di assumere la so- stanza (stupefacente) al più presto». Per questo motivo, la stessa mattina, avrebbe as- sunto un farmaco, verosimil- mente a base di benzodiazepi- ne. È quanto emerge dalle mo- tivazioni appena depositate della sentenza con cui il Colle- gio del Tribunale di Udine, presieduto dal giudice Paolo Alessio Vernì, a latere Giulia Pussini e Carlotta Silva, l’11 lu- glio scorso ha condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione Ja- mil Shaliwal. I giudici hanno ritenuto che i «numerosi spo- stamenti e i brevi incontri» della sedicenne e del fidanza- tino avvenuti quel pomerig- gio con alcune persone che gravitavano nella zona di bor- go stazione e che sono stati ri- presi dalle telecamere di vi- deosorveglianza acquisite da- gli investigatori della Squadra Mobile nel corso delle indagi- ni «si giustificano solo alla lu- ce della necessità di reperire la sostanza» poi consumata dai due nel bagno al binario 1 della stazione ferroviaria. Ali- ce e il suo fidanzatino aveva- no tentato in una precedente occasione di acquistare la so- stanza da uno spacciatore di- verso da Jamil Shaliwal che gli ha venduto la dose letale. Questo quanto emerge dalle motivazioni della sentenza con cui il Tribunale di Udine ha condannato Shaliwal, di 25 anni, afgano, a 6 anni e 6 mesi di reclusione con l’accusa di aver ceduto la dose di eroina gialla alla coppia e aver quin- di causato la morte dell’adole- scente come conseguenza non voluta di altro delitto. L’altro spacciatore si era rifiu- tato perché era venuto a cono- scenza del fatto che i due abi- tualmente assumevano la so- stanza per via venosa e sape- va che il principio attivo e le caratteristiche di quella so- stanza sarebbero state troppo pesanti e pericolose per due giovanissimi. Shaliwal, tuttavia, «più vol- te aveva ammonito il ragazzi- no affinché si astenesse da quella modalità di assunzione poiché tale metodo comporta- va il rischio di morte», riporta- no le motivazioni. Questo suo atteggiamento, però, secondo i giudici non è sufficiente e «non esonera da responsabili- tà (colposa)», anche se il mi- nore aveva promesso «che non avrebbero fatto ricorso a quel metodo». STRADA CHIUSA UDINE Strada chiusa al transi- to? Cartelli di divieto? Vabbè, che importa, si passa lo stesso. Chissà quali sono le motivazio- ni che hanno spinto gli auto- mobilisti ad attraversare co- munque via Aquileia, in barba all’ordinanza comunale e so- prattutto alle transenne, dimo- strando decisamente uno scar- so senso civico. Gia, perché la strada, che è appena stata ripa- vimentata con un investimen- to di 600mila euro, ed è anco- ra vietata alle auto. I lavori so- no conclusi, certo, ma posso- no passare solo i frontisti, per accedere ai loro passi carrai. LA TRASGRESSIONE Invece, ieri, bastava fare una passeggiata in zona per vedere molte auto passare tranquillamente lungo la via e altre parcheggiate sulle stri- sce blu (ma ancora senza l’ob- bligo di pagare il ticket). I più “furbi” hanno addirittura la- sciato il veicolo in sosta sulla nuova pista ciclabile, come se le attuali due file di posteggi non fossero sufficienti. In tutti gli accessi della strada, quelli da via Gorghi, da via Zoletti e da via Giusti, sono state posi- zionate le transenne con chia- ri segnali di divieto di transito e cartelli di “strada chiusa”, ma evidentemente gli avvisi non sono sufficienti e qualcu- no ha preferito agire in base al- la sua comodità. LA RETROMARCIA Non solo: l’ultimo tratto di via Aquileia, infatti, è ancora sbarrato dalla recinzione del cantiere e quindi non si può passare; questo ha costretto gli automobilisti a percorrere anche qualche centinaio di metri in retromarcia, per arri- vare appunto alle vie laterali (via Zoletti e via Giusti) e usci- re, creando in tal modo disa- gio agli altri. E così, in una strada che soffriva dell’anno- so problema del posteggio in doppia fila, si è arrivati al pro- blema della “viabilità fai da te”, libera da ogni vincolo. LA SOLUZIONE La situazione, però, dovreb- be trovare un freno già a parti- re da oggi, quando comince- ranno i lavori di pulizia del manto stradale: il Comune, in- fatti, rifarà la segnaletica oriz- zontale, togliendo le strisce blu a ridosso della ciclabile e raddoppiando quest’ultima per creare una pista a doppio senso di marcia per le bici. L’ANARCHIA L’anarchia che si è vista ieri, ha infastidito il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Loris Michelini, che ha con- dannato l’atteggiamento degli automobilisti udienesi. «È un segno di inciviltà - ha detto - . Gli uffici hanno fatto un so- pralluogo – ha aggiunto - ed è emerso che una persona ha preso l’iniziativa di aprire il cantiere, così tutti sono entra- ti. Ricordo che il cantiere non è stato ancora concluso, c’è una variante in corso d’opera e quindi gli accessi illegittimi nell’area si configurano come una violazione della sicurez- za. Domani comunque (oggi, per chi legge) ci saranno i vigi- li e inizieranno i lavori di puli- zia della pavimentazione, quindi la strada dovrà essere libera». Ed è facile dunque pre- vedere anche l’arrivo delle multe, per chi non rispetta le regole. La via dovrebbe essere riaperta ufficialmente entro una quindicina di giorni al massimo. Alessia Pilotto © RIPRODUZIONE RISERVATA ` Qualcuno ha aperto il cantiere e anche gli altri sono entrati Il vicesindaco infastidito da questa anarchia: è una vergogna ` La strada è ancora chiusa al transito ma le trasgressioni non si contano: parcheggi anche sulla pista ciclabile «GLI ACCESSI ILLEGITTIMI SI CONFIGURANO COME UNA VIOLAZIONE DELLA SICUREZZA VIGILI IN ARRIVO» IL NEGOZIO In via Rialto a Udine Monossido di carbonio, tre operai intossicati nell’ex miniera Raibl Morta a 16 anni per overdose Il verdetto sullo spacciatore STAZIONE I bagni in cui morì Udine DIVIETI Ignorati dalle auto LA RIPAVIMENTAZIONE È COSTATA 600MILA EURO MA I LAVORI NON SONO CONCLUSI PERCHÉ C’É UNA VARIANTE IN CORSO COMUNE L’assessore e vice sindaco Loris Michelini CENTRO Uno scorcio di via Aquileia, che è appena stata ripavimentata con una spesa di 600mila euro Occhiali, il colosso tedesco Fielmann sbarca in centro (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it c34b2955a560b79ee526260c7c354bab

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www.gazzettino.itVenerdì 11Ottobre2019

L’APERTURA

UDINE Fielmann, azienda tede-sca specializzata nel settore otti-co e nella vendita di occhiali aldettaglio, ha inaugurato la suaseconda filiale friulana a Udine,in viaRialto 13. Il nuovonegoziodi 211 mq, propone oltre 740montature di design e grandimarchi internazionali. Dal2015, Fielmann è già sbarcata in6 regioni. È presente in Emilia,Friuli, Lombardia, Piemonte,Trentino e Veneto. Dall’arrivoin Italia, Fielmann ha vendutooltre 300mila paia di occhiali.Con Udine, il numero di filialiitaliane sale a 24. Nel corso del2019 aprirà in altre 3 città. Fiel-mann, con il suo testimonialAlessandro Borghese, invita iclienti ad approfittare dei nume-

rosi servizi gratuiti che Udineoffre. «Fielmann è designer,produttore, distributore e otti-co. Copriamo ogni fase della ca-tena del valore. Eliminando gliintermediari garantiamo il mi-glior prezzo ai clienti», affermaIvo Andreatta, Country Mana-ger Fielmann Italia. Con oltre24 milioni di clienti in Europa,Fielmann ha democratizzato ilsettore ottico, offrendo i grandimarchi almiglior prezzo garan-tito e occhiali di design a 25,00€con lenti graduate di alta quali-tà incluse. L’esame della vista èsolo uno dei numerosi servizigratuiti presenti nelle sue filiali.Con l’apertura della filiale diUdine, l’azienda tedesca, leaderdel mercato europeo, continual’espansione nel Nord Italia, au-mentando il numero di collabo-ratori assunti. Nello specifico,

la filiale udinese impiegherà 6collaboratori, di cui 4 ottici spe-cializzati. Ogni anno, inoltre,Fielmann pianta un albero perciascun collaboratore: finora so-no unmilione emezzo. Si impe-gna nell’attività di salvaguardiadella natura e di tutela dell’am-biente, è mecenate culturalenella scienza enella ricerca.

I divieti ignorati in via Aquileia

INFORTUNIO SUL LAVORO

CAVE DEL PREDIL Tre operai si so-no intossicati con il monossidodi carbonio durante lavori dimanutenzione in un’ex minieradi Cave Predil (Udine). I tre di-pendenti di una ditta di Tolmez-zo incaricata di svolgere delle at-tività di manutenzione nell’exminieraRaibl diCave del Predil,sono rimasti intossicati nel pri-mo pomeriggio di oggi verosi-milmente a causa di una inala-zione di monossido di carboniomentre lavoravano all’internodi una galleria. Soccorsi dal per-sonale sanitario, sono ora rico-verati all’ospedaledi Cattinara aTrieste. Le loro condizioni sonomolto serie ma, da quanto si èappreso, non sono inpericolodivita. L’infortunio sul lavoro si è

verificato intorno alle 13.30, edalla ricostruzione dei fatti èemerso che in un momento dilucidità sarebbe stato uno deitre operai ad accorgersi chequalcosa non andava, di un peri-coloso problema e a trarre insalvo anche i colleghi. I tre sonostati quindi soccorsi dal perso-nale sanitario giunto sul posto

con due ambulanze e anche conl’elicottero. I tre operai, due uo-mini di 55 anni, e uno di 59, ori-ginari della zona, sono stati pri-ma trasportati in ospedale a Tol-mezzo e in seguito da lì trasferi-ti a Trieste per essere sottopostial trattamento in camera iper-barica (nella foto).

LE MOTIVAZIONI

UDINE La sedicenne friulanadeceduta il 3 ottobre 2018 aUdine per overdose da eroinagialla, quel giorno «avevama-nifestato il forte desiderio el’urgenza di assumere la so-stanza (stupefacente) al piùpresto». Per questo motivo, lastessa mattina, avrebbe as-sunto un farmaco, verosimil-mente a base di benzodiazepi-ne. È quanto emerge dallemo-tivazioni appena depositatedella sentenza con cui il Colle-gio del Tribunale di Udine,presieduto dal giudice PaoloAlessio Vernì, a latere GiuliaPussini e Carlotta Silva, l’11 lu-glio scorso ha condannato a 6anni e 6mesi di reclusione Ja-mil Shaliwal. I giudici hannoritenuto che i «numerosi spo-stamenti e i brevi incontri»della sedicenne e del fidanza-tino avvenuti quel pomerig-gio con alcune persone chegravitavano nella zona di bor-go stazione e che sono stati ri-presi dalle telecamere di vi-deosorveglianza acquisite da-

gli investigatori della SquadraMobile nel corso delle indagi-ni «si giustificano solo alla lu-ce della necessità di reperirela sostanza» poi consumatadai due nel bagno al binario 1della stazione ferroviaria. Ali-ce e il suo fidanzatino aveva-no tentato in una precedenteoccasione di acquistare la so-stanza da uno spacciatore di-verso da Jamil Shaliwal chegli ha venduto la dose letale.Questo quanto emerge dallemotivazioni della sentenza

con cui il Tribunale di Udinehacondannato Shaliwal, di 25anni, afgano, a 6 anni e 6mesidi reclusione con l’accusa diaver ceduto la dose di eroinagialla alla coppia e aver quin-di causato lamorte dell’adole-scente come conseguenzanon voluta di altro delitto.L’altro spacciatore si era rifiu-tato perché era venuto a cono-scenza del fatto che i due abi-tualmente assumevano la so-stanza per via venosa e sape-va che il principio attivo e lecaratteristiche di quella so-stanza sarebbero state troppopesanti e pericolose per duegiovanissimi.Shaliwal, tuttavia, «più vol-

te aveva ammonito il ragazzi-no affinché si astenesse daquellamodalità di assunzionepoiché talemetodo comporta-va il rischio dimorte», riporta-no le motivazioni. Questo suoatteggiamento, però, secondoi giudici non è sufficiente e«non esonera da responsabili-tà (colposa)», anche se il mi-nore aveva promesso «chenon avrebbero fatto ricorso aquelmetodo».

STRADA CHIUSA

UDINE Strada chiusa al transi-to? Cartelli di divieto? Vabbè,che importa, si passa lo stesso.Chissà quali sono lemotivazio-ni che hanno spinto gli auto-mobilisti ad attraversare co-munqueviaAquileia, in barbaall’ordinanza comunale e so-prattutto alle transenne, dimo-strando decisamente uno scar-so senso civico. Gia, perché lastrada, che è appena stata ripa-vimentata con un investimen-to di 600mila euro, ed è anco-ra vietata alle auto. I lavori so-no conclusi, certo, ma posso-no passare solo i frontisti, peraccedereai loro passi carrai.

LA TRASGRESSIONEInvece, ieri, bastava fare

una passeggiata in zona pervedere molte auto passaretranquillamente lungo la via ealtre parcheggiate sulle stri-sce blu (ma ancora senza l’ob-bligo di pagare il ticket). I più“furbi” hanno addirittura la-sciato il veicolo in sosta sullanuova pista ciclabile, come sele attuali due file di postegginon fossero sufficienti. In tuttigli accessi della strada, quellida via Gorghi, da via Zoletti eda via Giusti, sono state posi-zionate le transenne con chia-ri segnali di divieto di transitoe cartelli di “strada chiusa”,ma evidentemente gli avvisinon sono sufficienti e qualcu-no ha preferito agire in base al-la suacomodità.

LA RETROMARCIANon solo: l’ultimo tratto di

via Aquileia, infatti, è ancorasbarrato dalla recinzione delcantiere e quindi non si puòpassare; questo ha costrettogli automobilisti a percorrereanche qualche centinaio dimetri in retromarcia, per arri-vare appunto alle vie laterali(via Zoletti e via Giusti) e usci-re, creando in tal modo disa-gio agli altri. E così, in unastrada che soffriva dell’anno-

so problema del posteggio indoppia fila, si è arrivati al pro-blema della “viabilità fai date”, liberadaogni vincolo.

LA SOLUZIONE

La situazione, però, dovreb-be trovare un freno già a parti-re da oggi, quando comince-ranno i lavori di pulizia delmanto stradale: il Comune, in-fatti, rifarà la segnaletica oriz-zontale, togliendo le strisceblu a ridosso della ciclabile eraddoppiando quest’ultimaper creare una pista a doppiosensodimarciaper le bici.

L’ANARCHIAL’anarchia che si è vista ieri,

ha infastidito il vicesindaco eassessore ai lavori pubblici,Loris Michelini, che ha con-dannato l’atteggiamento degliautomobilisti udienesi. «È unsegno di inciviltà - ha detto - .Gli uffici hanno fatto un so-pralluogo – ha aggiunto - ed èemerso che una persona hapreso l’iniziativa di aprire ilcantiere, così tutti sono entra-ti. Ricordo che il cantiere nonè stato ancora concluso, c’èuna variante in corso d’operae quindi gli accessi illegittiminell’area si configurano comeuna violazione della sicurez-za. Domani comunque (oggi,per chi legge) ci saranno i vigi-li e inizieranno i lavori di puli-zia della pavimentazione,quindi la strada dovrà esserelibera». Ed è facile dunque pre-vedere anche l’arrivo dellemulte, per chi non rispetta leregole. La via dovrebbe essereriaperta ufficialmente entrouna quindicina di giorni almassimo.

AlessiaPilotto

©RIPRODUZIONERISERVATA

`Qualcuno ha aperto il cantiere e anche gli altri sono entratiIl vicesindaco infastidito da questa anarchia: è una vergogna

`La strada è ancora chiusa al transito ma le trasgressioninon si contano: parcheggi anche sulla pista ciclabile

«GLI ACCESSIILLEGITTIMISI CONFIGURANOCOME UNA VIOLAZIONEDELLA SICUREZZAVIGILI IN ARRIVO»

IL NEGOZIO In via Rialto a Udine

Monossido di carbonio, tre operaiintossicati nell’ex miniera Raibl

Morta a 16 anni per overdoseIl verdetto sullo spacciatore

STAZIONE I bagni in cui morì

Udine

DIVIETI Ignorati dalle auto

LA RIPAVIMENTAZIONEÈ COSTATA 600MILAEURO MA I LAVORINON SONO CONCLUSIPERCHÉ C’É UNAVARIANTE IN CORSO

COMUNE L’assessore e vice sindaco Loris Michelini

CENTRO Uno scorcio di via Aquileia, che è appena stata ripavimentata con una spesa di 600mila euro

Occhiali, il colosso tedescoFielmann sbarca in centro

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FINANZA Dei finanzieri al lavoro

IL CASO

UDINE Una frodemilionaria, ba-sata su unmeccanismo sempli-ce: non sarebbe stata sostituitala polvere contenuta negliestintori di centinaia e centina-ia di clienti (in totale 5.200 sog-getti fra enti pubblici e privati)durante lemanutenzioni trien-nali previste. Secondo i finan-zieri di Gorizia, che hanno con-dotto l’indagine sotto il coordi-namento della Procura di Udi-ne, il vantaggio economico chesarebbe stato realizzato dal2015 al 2018 sarebbe stato dicirca 5 milioni di euro, secon-do le stime, considerando lapolvere estinguente fatturatama non sostituita, il fittiziosmaltimento della stessa adde-bitato ai clienti, i risparmi sullamanodopera, sui consumi, suimacchinari e sui tempi di revi-sione. Nell’inchiesta sono staticoinvolti tre ex consiglieri diamministrazione della “vec-chia” società, Friuli Estintori(quella attuale, infatti, è fruttodi un’acquisizione, al terminedi un processo di risanamentoe riorganizzazione), un consu-lente e un responsabile tecni-co. Vengono contestate a variotitolo le ipotesi di frode nellepubbliche forniture, truffa ag-gravata e omissione dolosa dicautele contro gli infortuni sullavoro. Nei giorni scorsi la Pro-cura di Udine ha notificato l’av-viso di conclusione delle inda-gini preliminari. La stessa so-cietà, sempre con la passata ge-stione, a suo tempo era stata se-

gnalata all’autorità giudiziariaper illecito amministrativo,ma ha chiuso la sua posizionecon un patteggiamento, che havisto la sola applicazione diuna sanzione amministrativapecuniaria di 7.244 euro, comereso noto dalla stessa azienda.La società, infatti, ha provvedu-to fra luglio 2018 e giugno 2019a una maxi campagna di sosti-tuzione degli estintori (indi-pendentemente dal fatto chefossero omeno oggetto di inda-gine), che ha coinvolto quasi24mila apparecchi, sotto il con-trollo dei finanzieri: all’esito diquesta operazione c’è stato ilpatteggiamento.

L’INDAGINETutto è nato dalla denuncia

di un dipendente, preoccupatoper quanto accadeva, che si èrivolto ai finanzieri del Coman-do di Gorizia, che quindi han-no operato sotto la regia dellaProcura di Udine. Sono statefatte intercettazioni telefoni-che e ambientali, perquisizionilocali e domiciliari, indaginicontabili e bancarie e sono sta-te acquisite numerose testimo-nianze rese dai dipendenti edai manutentori dell’azienda.In particolare, per gli investiga-tori si sarebbero rivelate cru-ciali le ripresedelle telecamerenascoste nell’officina. Le video-riprese, durate quattro mesi,secondo gli investigatori avreb-bero documentato che gli ope-rai si adeguavano alla direttivaaziendale di non procedere alcambio della polvere estin-guente e che i macchinari de-putati all’aspirazione e all’inse-

rimento dell’agente estinguen-te negli estintori erano quasisempre spenti o utilizzati soloin sporadicheoccasioni.

ACCERTAMENTII finanzieri hanno anche

confrontato per ogni anno gliacquisti di polvere estinguen-te, le rimanenze ed il numerodi estintori revisionatimoltipli-cato per le capacità degli appa-rati restituiti ai clienti dopo lamanutenzione. Secondo i fi-nanzieri, l’azienda, a fronte diun fabbisogno annuale mediodi circa 80mila chili di estin-guente, avrebbe acquistato so-lo 4mila chili, impiegati per ri-fornire i soli estintori esausti,cioè utilizzati totalmente o inparte. Molti i clienti dell’azien-

da. Per quanto riguarda i priva-ti si va dai concessionari auto-stradali alle acciaierie, dalleaziende agricole alle parroc-chie. E poi bar, ristoranti, studimedici, case di riposo, asili ni-do, palestre, aziende di variogenere. Per quanto concerneinvece la clientela pubblica siannoverano ospedali, aziendesanitarie, scuole materne, isti-tuti scolastici, caserme, casecircondariali, università, tribu-nali, comuni, prefetture, que-sture ed altri enti tra cui la Re-gione. L’assessore regionale Se-bastiano Callari, alla domandasu come intende procederel’ente, risponde che «valutere-mo quando avremo una comu-nicazioneufficiale»

©RIPRODUZIONERISERVATA

L’inchiesta

L’AZIENDA

UDINE Friuli Estintori oggi, do-po un cambio di proprietà (èstata rilevata da Gsa-Grupposervizi associati a luglio), un ri-sanamento e una ristruttura-zione organizzativa efficace,«è un’azienda completamenterisanata, che guarda avanti alfuturo», come tiene a precisa-re il legale della società LucaPonti. Per il passato, su cui ver-te l’indagine della Guardia difinanza di Gorizia, i conti sonostati chiusi con un patteggia-mento. La società stessa preci-sa che «la vicenda rappresen-tata, all’esito di un processo diself-cleanig avviato dai primimesi del 2018, si è conclusacon la sola applicazionedi unasanzione amministrativa pecu-niaria di 7.244 euro applicataalla Società Fe Friuli Estintorisrl, su richiesta delle parti.Nell’applicare la sanzione, ilTribunale di Udine ha dato at-to ed accertato la completa ri-mozione di ogni potenziale ef-fetto e di eventuali conseguen-ze dannose e pericolose. Il Tri-bunale ha inoltre verificatol’adeguatezza del modello or-ganizzativo ex D.Lgs. n.231/2001 predisposto ai fini del-la prevenzione di futuri com-portamenti analoghi a quelliverificatisi. La società ha datopiena informazione delle di-verse fasi del processo diself-cleaning attuato e dell’av-

vicendamento dell’organo am-ministrativo avvenuto da oltreun anno, il 31 marzo 2018. Si ètrattato di un’importante atti-vità, volta a salvaguardare l’oc-cupazione e rimuovere ognidubbio dell’aver operato inmaniera non pienamente cor-retta». Ponti rammenta chel’azienda si è fatta carico della«sostituzione completa di qua-si 24mila estintori, sotto il con-trollodellaGuardia di finanza.Al termine, la società ha chiu-so la sua posizione con un pat-teggiamento». Insomma, oggiè tutto in regola. Sono stati ri-chiamati, infatti, tutti gli appa-recchi, indipendentementedal fatto che fossero o menooggetto di indagine, e sono sta-ti revisionati sotto gli occhi deifinanzieri, con la supervisionedella Procura. Come detto, altermine di questo processo, il30 luglio scorso l’azienda è sta-ta acquisita da Gsa, che ha av-viato un progetto di rilancio edi espansionedell’attività.

GLI INDAGATIPonti assiste anche tre dei

cinque indagati, della prece-dente gestione, cui è stato noti-ficato l’avviso di conclusionedelle indagini preliminari: dueexmembri del consiglio di am-ministrazione e un dipenden-te. «Se hanno fatto degli errorisono formali - dice il legale -.Sonosempre stati convinti chenon ci fossero problemi di si-curezza. Non è mai successoche un estintore non funzio-nasse».

«L’azienda oggi è risanataSostituiti 24mila apparecchi»

Primo Piano

«Frode milionaria sugli estintori»`Raggirati migliaia di clienti, fra cui la Regione«Valuteremo quando avremo comunicazione ufficiale»

`I finanzieri stimano che il vantaggio economicoche potrebbe essere stato tratto sia di circa 5 milioni

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www.gazzettino.itVenerdì 11Ottobre2019

POLIZIA

UDINE Assicurata alla giustiziauna 43enne originaria dellaSierra Leone, accusata di sfrut-tamento-favoreggiamento del-la prostituzione e di tratta di es-seri umani. Gli agenti dellaSquadra Mobile della Questu-ra di Udine, infatti, hanno rin-tracciato nella nostra provin-cia la straniera, che deve scon-tare un residuo di pena di 11 an-ni, 4 mesi e 28 giorni di reclu-sione in seguito ad una condan-na che le era stata inflitta dalTribunale di Santa Maria Ca-pua a Vetere per episodi cheerano avvenuti nel periodocompreso fra il 2007ed il 2009,in provincia di Caserta. La don-na, infatti, era stata accusata diaver partecipato ad un sodali-zio criminale, che costringevagiovani donne a prostituirsi instrada, subendo soprusi psico-logici e fisici. Poi, però, si eratrasferita in Friuli, dove è stataindividuata.

L’ATTIVITÀMa il suo rintraccio non è

l’unico risultato dell’attività diricerca della Mobile, per dareesecuzione ai provvedimentidelle Procure e dei Tribunali.Nelle ultime due settimane, in-fatti, la Polizia ha dato attuazio-ne ad altri due ordini di carce-razione, nei confronti di un28enne afghano, residente aUdine da tempo, che deve scon-tare 3 anni per favoreggiamen-to dell’immigrazione clandesti-na di otto connazionali, nel

2013, nella zona confinaria diTrieste e nei confronti di un37enne italiano che dovràscontare 4 anni e 10 mesi perresistenza e lesioni a pubblicoufficiale. Gli agenti hanno an-che dato esecuzione a dueprovvedimenti di detenzionedomiciliare, nei confronti diun 57enne italiano di origineromcondannatoa 1 annoeduemesi per furto e di un 48ennekosovaro, condannato a 2 annie 7 mesi per essere stato trova-to in possesso di cinque chili dimarijuana. È stato anche rin-tracciato e condotto in carcereuncittadino italiano31 enne, diorigine albanese, ricercato dal-le autorità tedesche perchécondannato in quel paese peralcuni furti avvenuti in quellanazionenel 2017 in abitazioni epubblici esercizi. Il 1. ottobre,inoltre, la Questura di Udine,in collaborazione con la Poli-zia di frontiera di Roma Fiumi-cino, ha dato esecuzione all’or-dine di carcerazione emessonel 2015 dalla Procura della Re-pubblica di Udine, nei confron-ti del di un 60enne ivoriano,condannato a 1 anno e 5 mesidal Tribunale di Udine per rea-ti in materia di falsità materia-le, relativamente ai fatti occor-si nel 2009, quando era statoidentificato ad una manifesta-zione di Osoppo, in possesso diuna carta di identità italianafalsificata, dichiarando nellacircostanza di essere cittadinosenegalese. L’uomo è stato rin-tracciato alla periferia di Pari-gi, dove è stato arrestato amag-gio.

I NUMERI

UDINE In cinque anni le impresesono aumentate del 10%, ma gliaddetti sono rimasti sostanzial-mente gli stessi, passando da2605 a 2635. È la sintesi del com-parto economico legato alla ro-botica e all’intelligenza artificia-le in provincia di Udine così co-me lo presentano i dati elaboratidalla Camera di Commerci diMi-lano, che ha attinto dal registroimprese in occasione di un dibat-tito che si è svolto nel capoluogolombardo riguardo all’intelligen-za artificiale e al futuro delleaziende. Complessivamente ilsettore coinvolge in Italia 104mi-la imprese, con 429mila addetti.In provincia di Udine la crescitadel numero delle aziende nell’ul-timo quinquennio è in linea conil resto d’Italia. Quest’anno ne ri-sultano attive 977 rispetto alle961 dell’anno scorso e alle 888 diun lustro fa. Nel solo ultimo an-no, però, gli addetti risultano ca-lati del 9,2% e in cinque anni au-mentati solo dell’1,2%, percen-tuale lontanissima dal +17% del-la media italiana e, addirittura,del +22% della Lombardia. Ilgrosso delle aziende si concen-tra nella produzione di soft-ware/consulenza informatica(422) e nell’attività dei servizid’informazione (469),mentre so-no più contenuti i numeri delleimprese commerciali che si oc-cupanodi robotica e intelligenzaartificiale: 43 aziende all’ingros-so e 32 al dettaglio. Undici impre-se appaiono legate al settore at-traverso un’attività editoriale. Iricavi in Friuli Venezia Giulia al2017 risultavano prossimi al mi-liardo. Per fare un paragone, inLombardia, nello stesso anno, le

vendite fruttavano 30 miliardi,in Lazio 8miliardi, in Emilia Ro-magna4, e inVeneto, Piemonte eToscana 3 miliardi. La crescitadel numero delle aziende legatealla robotica e all’intelligenza ar-tificiale nell’ultimo quinquennioè trainata dalla forte automatiz-zazione e digitalizzazione deiprocessi in ogni ambito lavorati-vo. Si tratta, è stato sottolineatoaMilano, di una importante op-portunità dal punto di vista eco-nomico e professionale. La cre-

scita degli ambienti 4.0, infatti, èalla base di una maggiore com-petitività internazionale delleimprese e dei territori in cui so-no insediate. In Italia a primeg-giare èMilano con 12mila impre-se e 110mila addetti, seguita daRoma con 11mila imprese e63milaaddetti, Napoli con5milaimprese, Torino con 5mila im-prese e 25mila addetti. Tra le pri-me province, con circa 2mila im-prese Brescia, Padova, Bari, Bolo-gna, Firenze, Monza e Brianza,Bergamo e Salerno. Afferisconoal settore, oltre alle aziende chesi occupano di produzione soft-ware e consulenza, quelle attiveper servizio d’informazione, ela-borazione dati, portali web, com-mercio al dettaglio di apparec-chiature informatiche e per le te-lecomunicazioni.

A.L.

©RIPRODUZIONERISERVATA

IN PROVINCIADI UDINESI CONTAIL MAGGIOR NUMERODI AZIENDEDI TUTTA LA REGIONE

LaPoliziahanotificatoaltitolarediunpubblicoeserciziodiborgostazioneaUdineunprovvedimentodisospensionetemporaneadell’attivitàdisomministrazionedialimentiebevandeper 15giorni inquantoritrovoabitualedipersonepregiudicateopericolose. Il provvedimentoèstatodispostodalQuestorediUdine inapplicazionedell’articolo100del testounicodelle leggidipubblicasicurezzaperragionidisicurezzaeordinepubblico. Insei controlli effettuatidalpersonaledellaQuesturanelleultimetre settimane,nell’ambitodei serviziordinarienondicontrollodelterritorio, si è rilevataunacostanteeconsiderevolefrequentazionedapartedicittadiniextracomunitarigravatida segnalazionidipoliziaeprecedentipenali perfattidigraveallarmesociale,nonchédapersonedediteall’usoedallo spacciodisostanzestupefacenti. Eranogiunteanche lamenteledeiresidenti in zonaper ildisturboallaquiete.

La Questurasospendela licenzaad un bar

Borgo stazione

Buonenotizieperchièdisoccupatoostacercandounposto inunapubblicaamministrazione.Accelera finalmente la corsaalleassunzioninei comunidellaprovinciadiUdineeanchenelleUti, purdestinateadesserecancellatedallacontroriformadegli entilocalimessa incantieredallaGiunta.Lanuova infornatadiconcorsipergliufficiamministrativi econtabilidegli enti locali, in

programmaapartiredadicembre, riguarda inparticolare ilComunediUdine, che fa lapartedelleonecon11posti, oltrealleUtidellaCarniaeRiviera-Bassa friulanaeMortegliano, conaltri6posticomplessivi.Anche invistadiquesteprove laFunzionepubblicaCgildellaprovinciadiUdinepromuovecorsi,gratuitipergli iscritti esoggettiaunaquotadipartecipazioneper inontesseratiCgil

In totalesono6 le lezioni incalendario, inprogrammatramartedì 15ottobreelunedì4novembre, tutti coninizioalle 15nellasedeprovincialedi viaBassi 36.Leiscrizioni sonoancoraaperte, telefonandoal335.5745905, al346.7230204oallo0432.550320.Lematerie comprendononormeecontratti sul lavoronegli enti locali, nozionididirittoamministrativo,ordinamento finanziarioecontabile.

In Comune undici posti per nuovi contabili

Assunzioni

COMPUTERMolte aziende a Udine

Prostituzione, ricercata in manette

Friuli

PATTUGLIA Un’auto della Polizia di Udine

`Identificato in Friuli un latitante condannato in GermaniaScovato in Francia un ivoriano scomparso dal Fvg

`Era accusata di aver partecipato ad un sodalizio criminaleche costringeva le donne a vendersi subendo dei soprusi

Boom delle imprese informaticheIn 5 anni aumento del 10 per cento

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VI

www.gazzettino.itVenerdì 11Ottobre2019

`In regione l’andamento per le grandi impreseè positivo, mentre peggiora la situazione dei piccoli

`Confindustria spera in un recupero a breveConfidi: nuovi strumenti come i titoli delle ditte

AMBIENTE

UDINE L’Unione europea ha indi-viduato come prima best practi-ce europea della strategia Gree-ner Europe l’azione pilota avvia-ta dalla Regione Friuli VeneziaGiulia per la capitalizzazione ela comunicazione dei risultatidi 5 progetti transfrontalieri, in-seriti nella programmazione In-terreg V-A Italia-Slovenia, perla riduzione delle emissioni in-quinanti. L’iniziativa è stata pre-sentatadall’assessore regionalealle Finanze con delega al pro-gramma Interreg Ita-Slo, Barba-ra Zilli, nel corso di “InterregItaly-Slovenia Cap&Com pilotactions to foster a greener Euro-pe”, il workshop inserito nella

settimana europea delle Regio-ni e delle città (European weekof regions andcities) in corsodisvolgimento a Bruxelles (Bel-gio). “Un risultato - ha sottoli-neato Zilli - che ci rende orgo-gliosi perché vengono ricono-sciute competenza e capacitàdella struttura della Regione. Ilriconoscimento conferito in se-de europea alla nostra azionedimostra l’attenzione postadall’Amministrazione Afvgall’efficientamento delle risor-se attraversomodelli innovatividi capitalizzazione e comunica-zione. Abbiamo infatti creatoun unico gruppo di comunica-zione di tutti i progetti, evitan-do azioni frammentate. Si trat-ta di un’iniziativa che rompe glischemi e arricchisce il panora-

ma della progettazione euro-pea ma, soprattutto, di coloroche si adoperano all’interno ditale contesto per rendere l’Euro-pa migliore”. L’azione pilotadella Regione riguarda il pro-getto strategico triennale Cross-moby (del valore di 4.117.387,76euro) e altre 4 singole azioni:EnergyCare (1.406.750 europer30 mesi di durata), Interbike 2

(1.004.517,70 euro per 30 mesi),Lightsolutions (1.251.573,92 eu-ro per 30 mesi) e Mobituor(1.268.915,75 euro per 30 mesi).In merito, l’assessore Fvg haspiegato che quelli presentatioggi sono progetti rilevanti che,sotto il coordinamento della Re-gione, annoverano svariati part-ner sia in Italia sia in Slovenia,tra i quali l’Università Ca Fosca-ri, il Gect Euregio, il Comune diMonfalcone, l’Ater di Trieste, ilCentro regionale di sviluppo diCapodistria, il Comune di Tol-mino, il Comune di Sempe-ter-Vrtojba e altre amministra-zioni cittadine oltre a numerosisoggetti pubblici e privati. “Laforza di questa azione pilotache si sviluppa nell’arco di 9mesi e ha un budget di 60mila

euro - ha spiegato Zilli - è di riu-scire a capitalizzare i risultatidei progetti e il modo in cui so-no stati raggiunti, comunican-doli poi sia alla cittadinanza siaagli altri partner”. “Abbiamo di-mostrato che, utilizzando benele risorse europee, è possibileottenere risultati dirompenti -ha aggiunto l’assessore - e trac-ciare una linea di azione per ilfuturo: sfruttare il backgrounddelle esperienze precedenti è in-fatti la chiave di volta per con-sentire quel salto di qualità nel-lo sviluppo dei progetti che l’Eu-ropa necessita”. “La Regione -ha evidenziato Zilli - farà tesorodi questa esperienza che la gui-derà nelle scelte e darà nuovalinfa alla progettazione euro-pea”.

AZIENDE

UDINE Non accenna ad allentarsila stretta sui prestiti bancari alleaziende regionali di calibro me-dio o piccolo. «In Friuli VeneziaGiulia i prestiti bancari all’eco-nomia regionale a giugno 2019sono cresciuti del 2,8% su baseannua (1,8% la variazione per-centuale a dicembre 2018). La di-namica è stata particolarmentepositiva per le grandi imprese,mentre risultano in contrazioneed in peggioramento i prestiti al-le piccole imprese (-4,9% a giu-gno 2019, 3,2% a dicembre2018)».È questo uno dei dati più si-

gnificativi illustrati da CristianVida, vice presidente vicario diConfindustria Udine, al conve-gno dal titolo “La nuova finanzaper competere” promosso daFondazioneNord Est, in collabo-razione con Confindustria Udi-ne e Azimut. Vida ha riportato idati elaborati dall’Ufficio Studidi Confindustria Udine e dalCentro Studi di Confindustria inbase alle rilevazioni statistichedi Banca d’Italia. In Italia, dopola parentesi complessivamentepositiva per il credito nel 2018, iprestiti nei primi cinque mesidel 2019 hanno registrato anda-menti eterogenei: debole cresci-ta nel manifatturiero, +0,7%, enei servizi, +1,1%, forte calo nellecostruzioni, -3,5%. I prestiti allesocietà più piccole presentanouna maggiore contrazione. «Se-condo l’indagine della Bancad’Italia, nel secondo trimestre

dell’anno in corso - ha prosegui-to Vida -, la quota di aziendema-nifatturiere che non ottengono iprestiti richiesti è scesa solo dipoco (al 6,5%). La domanda difondi da parte delle imprese, in-vece, ha ripreso a crescere ed èben sopra i valori pre-crisi. Inparticolare aumentano le richie-ste per finanziare investimenti,coerentemente con la crescita(modesta) di questi ultiminell’anno in corso. Il basso livel-lo dei tassi di interesse, unito al-la reintroduzione del superam-mortamento da aprile, ha contri-buito, infatti, ad una crescita de-gli investimenti in macchinari eimpianti da parte delle imprese(in Italia +2,7% nel secondo tri-mestre 2019 rispetto al primo tri-mestre 2019; +0,9% nel secondotrimestre 2019 rispetto allo stes-sodel 2018)».

IL FUTUROMa la speranza è che ci sia un

recupero entro pochi mesi. «La

disponibilità di prestiti - ha ag-giunto il vice-presidente vicariodi Confindustria Udine - è attesarecuperare nella parte finale del2019 e nel 2020. Due dei fattoriprincipali che agiscono sull’of-ferta di credito, infatti, sono inmiglioramento, ovvero i rendi-menti sovrani, che si sono forte-mente ridotti da giugno 2019, ele sofferenzenei bilanci bancari,in ulteriore calo quest’anno. Al-tri due fattori, però, continuanoa frenare l’offerta di credito: laredditività bancaria che restabassa e il clima di incertezza,creata dalla continua discussio-ne su interventi regolamentari edi vigilanza». Numeri che fannodire a Confindustria Udine che«la strada imboccata è quellagiusta,ma che non possiamo an-cora contare su una fiducia pie-namente riacquisita. E, purtrop-po, che la situazione più difficileè sempre quella delle aziende dipiccole dimensioni. Per favorirel’accesso al credito da parte del-

le imprese, stimolando gli inve-stimenti e la crescita, anche laRegionehamessoapunto - oltrealla nuova operatività di Friulia- una serie di strumenti finanzia-ri agevolati che davvero posso-no soddisfare a 360 gradi tutti ifabbisogni aziendali: dagli inve-stimenti grazie al Frie, al Fondodi Sviluppo, alla Legge SabatiniFVG, alle esigenze di liquidità econsolido passività grazie allasezione anticrisi del Frie, infinealle opportunità del sistema re-gionale delle garanzie”. In quali-tà di presidente di Confidi FriuliVida anticipa che una delle pros-sime attività riguarderà i seg-menti di finanza strutturata, os-sia il finanziamento degli inve-stimenti delle imprese con «stru-menti alternativi, diversificandol’esposizione finanziaria - oggial 90% appannaggio delle ban-che - con l’emissione, ad esem-pio, di titoli da parte delle impre-se stesse, destinati ad essere sot-toscritti da altri investitori».

ASSESSORE La titolare delleFinanze

LA SPERANZAÈ CHE SI ASSISTAAD UN RECUPERODELLE POSIZIONINEI PROSSIMI MESI

«Ènecessarioche idatidegliarrivivia terrasianoresipubblici sul sitodelMinistero,propriocomeaccadepergliarriviviamaredeiqualiabbiamocontezzaattraverso ilperiodicoaggiornamento»,dichiara inunanota ladeputataM5SdelFriuliVeneziaGiulia,SabrinaDeCarlo. «Questaprecisarichiestaè contenuta inuna interrogazionealMinistrodell’Internochehodepositatosoprattuttoalla lucedeglicolloquicherecentementehoavutocon le istituzionidelterritorio.Dalla regioneemerge infatti conchiarezzache ilnumerodegli arrivi sullarottabalcanicaèesponenzialmenteaumentato».

«Rotta balcanica, i dativanno resi pubblici»

M5S

L’UE HA INDIVIDUATOCOME PRASSI VINCENTEL’AZIONE PILOTAPER LA COMUNICAZIONEDEI RISULTATIDI 5 PROGETTI

Regione

SOLDI Resta ancora un problema per le piccole e medie imprese del territorio accedere con facilità ai prestiti

Sostenibilità, la Regione prima della classe in Europa

Stretta sui prestiti per le Pmi«Strumenti alternativi alle banche»

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VII

www.gazzettino.itVenerdì 11Ottobre2019

`Santoro: con il regolamento la giunta di centrodestracrea solo aspettative che difficilmente troveranno seguito

Friulanisempre piùalleatidei catalani

Investimento in Bulgaria sotto l’egida di Finest

COMMISSIONE

UDINE «Il centrodestra dimostraancorauna volta le sue carenzenel legiferare: con il regolamen-to che disciplina i cimiteri pergli animali d’affezione creaaspettative che difficilmentetroveranno un seguito e mettein difficoltà chi deve poi appli-care queste regole, ossia i Co-muni». È il duro attacco dellaconsigliera regionale del PdMariagraziaSantoroamarginedella seduta della Terza com-missione consiliare ieri riunitaper discutere sul regolamentoper la disciplina dei cimiteriper animali d’affezione. Secon-do Santoro «il tema è comples-so e non può essere svolto solosotto l’ottica igienico sanitaria.Così sarebbe solo uno spot ri-volto a chi ama gli animali».Dunque aggiunge: «Quello di-scusso è un regolamento setto-riale che non tiene conto dellareale operatività: impone entro12 mesi ai Comuni per indivi-duare zone urbanistiche ido-nee senza chiarire cosa si inten-da per idoneo e ci sono troppiinterrogativi senza chiare ri-sposte: si tratta di predisporreuna variante al piano regolato-re? Anche se non se ne sentel’esigenza? Saranno aree sog-gette ad esproprio e quindirientra tra i servizi? Quali auto-rizzazione edilizia un privatodovrà chiedere? Le opere singo-le sono edilizia libera. È così an-che per un intero cimitero?».Inoltre, continua la consiglieradem, «il rimando alla discipli-na per i cimiteri “umani” nonpuò essere sufficiente in quan-to la possibilità che i privati at-tuino la previsione li rende to-talmente diversi: i cimiteriumani sono solo di iniziativapubblica è chiaramente defini-to servizi con tutto quello chene consegue». Santoro conclu-de: «Chi pagherà per questoadeguamento che sembra im-plicare indagini idrogeologi-che, geologiche così come affer-mato in commissione? Ritengoche una buona intenzione, chemette finalmente ordine in untema importantissimoche sta acuore a tanta gente sia incom-pleta e necessiti di importantiintegrazioni operative». «Do-tarsi di un regolamento che di-sciplina la realizzazione dei ci-miteri per animali è un fatto diper sé positivo. Peccato che ilcentrodestra resti sordo a pro-poste che potrebbero esseremi-gliorative su una tematica am-piamente sentita nella comuni-

tà regionale», le ha fatto ecoNi-colaConficoni (Pd).

IL PAREREIl regolamento – illustrato

dall’assessore alla Salute Ric-cardoRiccardi - ha ricevuto pa-rere positivo a maggioranza(nessunocontrario, astenuti Pde Open Sinistra Fvg) e riguardale procedure per l’autorizzazio-ne all’istituzione di detti cimite-ri; le modalità di registrazionedegli animali accolti; lemodali-tà tecniche e operative di attua-zione; le modalità e i terminientro i quali i gestori di cimiterigià funzionanti si devono ade-guare alle nuove regole. Nel do-cumento si afferma, in sintesi,che le aree adibite sono stabili-te dal Comune: possono trovar-si nei pressi di cimiteri umani,ma mantenendo una fascia dirispetto non inferiore ai venti-cinque metri dalle sepolture. Iprivati interessati a realizzarecimiteri per animali d’affezio-ne devono richiedere al Comu-ne il rilascio dei titoli edilizi die-tro presentazione di una do-manda, subordinata al pareredell’Azienda sanitaria che ac-certa l’idoneità igienico-sanita-ria degli impianti e delle attrez-zature. Il regolamento poi defi-nisce le caratteristiche che de-ve avere il terreno, i requisitistrutturali ma anche gestionalidel cimitero, lemodalità di trat-tamento delle spoglie, i requisi-ti degli impianti di cremazione,le esumazioni e le multe per itrasgressori. «Di base, è tuttodemandato ai Comuni e ai loroPiani regolatori» ha sottolinea-toRiccardi.

ElisabettaBatic

©RIPRODUZIONERISERVATA

«Cimiteri per animali, regole spot»`Il documento che disciplina la materia ha avuto ieriun parere positivo in commissione con astensioni di Pd e Open

L’OPERAZIONE

UDINE Investimento in Bulgarianel segno dell’internazionaliz-zazione. Ha preso ufficialmen-te avvio, con l’ingresso di Fine-st spa. con quote di minoranzanel capitale sociale della socie-tà bulgara Creazione Legnoo.o.d., la partnership tra la fi-nanziaria per l’internazionaliz-zazione del Nordest italiano eLavorazione Legnami Spa, diTolmezzo. A completamentodell’operazione finanziaria, Fi-nest interverrà anche con un fi-nanziamento soci diretto allasocietàdi diritto bulgaro.Lavorazione Legnami è nata

in Carnia negli anni ’60: l’azien-da carnica oggi impiega un’ot-tantina di dipendenti nella pro-

duzione di cassette in legnoper vini e liquori: un ambito incui industrializzazione e capa-cità artigianali si fondono perdare vita a un prodotto ad altapersonalizzazione per il clien-te finale, dove il legno è mate-riapreziosa eprotagonista.L’operazione in Bulgaria si

inserisce nel quadro di un pro-getto di internazionalizzazio-ne della storica azienda tolmez-zina, finalizzato ad incremen-tare le proprie quote nella nic-chia dimercato in cui opera, at-traverso l’acquisizione strategi-ca di un concorrente diretto inBulgaria. La partecipata esteraCreazione Legno si concentre-rà esclusivamente sulla produ-zione dei semilavorati derivatidal legname acquisito in loco,che diventeranno prodotto fini-

to in Italia, nel segno della qua-lità e personalizzazione di La-vorazioneLegnami.“L’investimento produttivo

in Bulgaria è per noi il primopasso di internazionalizzazio-ne, ma si inserisce in un per-corso più ampio di crescita ecreazione globale del valoreche abbiamo iniziato già nel2015, quando abbiamo intra-preso una vincente collabora-

zione con la piemontese Cmv,già da molto tempo operantenel medesimo settore di attivi-tà, che ha portato nel 2019 allafusione delle due realtà, dandovita ad un gruppo più grande,strutturato e competitivo –spiega Michele Ianich, presi-dente di Lavorazione Legnami-; in questa ottica espansiva, labulgaraCreazioneLegnod.o.o.ci consentirà di accedere diret-tamente alle fonti di approvvi-gionamento dei boschi in Bul-garia per soddisfare la richie-sta della capogruppo tolmezzi-na, in un rapporto diretto difornitura di semilavorati. Que-sto ci consentirà di incremen-tare la quantità di prodotto fini-to in Italia, ampliando lenostrequote di mercato – conclude ilPresidente.

“L’investimento in Bulgariadi Lavorazione Legnami è unottimo esempio di come ancheuna piccola e media impresafriulana possa essere titolaredi una catena globale del valo-re, traendo vantaggio dall’in-ternazionalizzazione di prossi-mità, al fine di rafforzarsi inItalia – afferma Eros Goi, diret-tore di Finest -; la strutturaaziendale corretta per il futuronon è solo legata alle dimensio-ni, ma soprattutto alla flessibi-lità, l’innovazione e il coraggiodi cogliere le sfide dei mercati,elementi che Finest ha ricono-sciuto nel progetto espansivopresentato da Lavorazione Le-gnami, partecipandovi comesocio finanziatore – concludeGoi.

OMAGGIO Un cimitero per animali

UN ACCORDO

A SOSTEGNO

DELL’ESPANSIONE

DELL’AZIENDA

CARNICA

LAVORAZIONE LEGNAMI

IlPd fa sapere che lasituazionedicrisidelGruppoKipreè stataportataall’attenzionedelGovernodalsegretarioregionaledelPdFvgCristianoShaurli,attraverso letterealviceministrodell’EconomiaAntonioMisianieallaPresidenzadelConsiglio.Si èattivataancheaSerracchiani.Shaurliharappresentato lanecessitàdi “massimaeurgenteattenzione”perevitare il rischiodi “scenaripreoccupanti,dallo‘spezzatino’ con interventi sualcuni stabilimenti echiusuradialtri al fallimentodelgruppo”.

«Caso Kipre all’esamedel governo centrale»

I dem

LA MISSIONE

UDINE Regioni “smart”: se ne èparlato, nell’ambito degli OpenDays in corso a Bruxelles,nell’incontro che il presidentePiero Mauro Zanin insiemecon la delegazione del Consi-glio regionale Friuli VeneziaGiulia ha avuto con i rappre-sentanti della Regione della Ca-talogna, interessati a trovare al-leanze con Regioni europeeche pongano al centro le politi-cheper il raggiungimentodegliobiettivi di sviluppo sostenibiledell’Agenda 2030. “Gli obiettividi sviluppo sostenibile vannoinfatti perseguiti anzitutto conil coinvolgimento delle comuni-tà locali - ha affermato Zanin -per questo vanno create siner-gie fra Regioni europee presen-ti nel Comitato delle Regioni,che portino avanti un nuovometodo di dialogo con i cittadi-ni per la scelta delle linee di svi-luppo della programmazione2021-2027. Ci attende una gran-de sfida per governare il cam-biamento che la nostra societàsi trova a fronteggiare, a tutti ilivelli, ambientale, sociale edeconomico e questa sfida nonpuò che essere affrontata facen-do leva sul potenziale dato dalterritorio”. Analogamente aquanto sta facendo la Catalo-gna, anche il Consiglio della Re-gione Fvg e segnatamente la IVCommissione consiliare - rap-presentata all’incontro dal vice-presidente Tosolini assieme alpresidente della V Commissio-neDiego Bernardis - si è dichia-rata pronta ad aprire un con-fronto con i portatori d’interes-se del territorio, per ascoltare emettere al centro del dialogopolitico le esigenzedei cittadinisui temi della pianificazioneterritoriale ed urbana, sull’eco-nomia circolare, sulle azioni dimitigazione dell’impatto am-bientale, sulle politiche a favo-re della famiglia e sull’ediliziasociale. Al termine sarà possibi-le consegnare un rapporto algoverno e alle istituzionidell’Unione europea che costi-tuisca la base per la costruzio-ne delle scelte future per il be-nessere dei cittadini della regio-ne.

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VIII

www.gazzettino.itVenerdì 11Ottobre2019

«A VOLTE SI TRATTADI PERSONE POVEREDI FEDE E DI CULTURA,ALTRE VOLTE DI UOMINITOCCATI IN PROFONDITÀDALLA SOFFERENZA»

IL MALE OCCULTO

PORDENONE Le sette sono più pericolosedel Maligno, o forse operano al suo fian-co. Per questo serve una “sentinella” con-tro il fenomeno dell’occultismo, chespesso si coniuga con lo sfruttamento, lafragilità e i drammi personali di grandeportata. Nella Chiesa di Concordia-Por-denone questa figura è incarnata damonsignor Pietro Cesco, classe 1942, ori-ginario di Savorgnano di San Vito al Ta-gliamento, con solide radici friulane an-chenella fluidità della parlata.In “carriera” ha avuto modo di guidareuna serie di parrocchie importanti, co-me la cattedrale di Concordia Sagittaria,Fiume Veneto e il centralissimo Duomodi Portogruaro. Partito per formazionepersonale dall’attenzione nei confrontidel mondo del lavoro, strada facendo haaccumulato l’esperienza e il buon sensoche servono ad affrontare altre insidie.Entrambi sono stati certificati dalla scel-ta vescovile di offrirgli gli onori e gli one-ri di un incaricomolto speciale: diventa-reunodegli esorcisti diocesani.- Don Cesco, fra Lemene e Tagliamen-to siete in tre a “combattere” sullostesso fronte, un numero di esorcistimai registrato inprecedenza.Perché?«Nel Nordest - premette il 77enne sacer-dote -, e non solo qui, stiamo purtropporegistrando anno dopo anno un fenome-no tanto complesso quanto diversifica-to. Si va dalle forme generiche di super-stizione alle pratichemagiche di diversolivello, dalla divinazione allo spiritismovero e proprio, fino ad arrivare a gruppie sette sataniche che organizzano riunio-ni emesse nere. Succede anche nella no-stra terra».

- Partiamo da lontano. Di solito il suoruolo nell’immaginario collettivo vie-ne associato ai pittoreschi riti controil demonio resi celebri e stereotipatida libri di successo e filmhorror. Inve-ce lei tiene molto a un’altra missione,molto più silenziosa emeno da coper-tina, della quale scrive spesso anchesul settimanale diocesano “Il Popolo”:quale?«Cerco di occuparmi con grande atten-zione dell’iniziativa pastorale che mon-signor Giuseppe Pellegrini ha intesopromuovere proponendo la messa diMisericordia, Consolazione e Liberazio-ne. È un rito che lui stesso ha voluto av-viare nella nostra diocesi otto mesi fa,ospitato ogni secondomercoledì delme-se nel Santuario delle Grazie di Pordeno-ne. Possodire che sta abbondantementedando i suoi frutti, sia in termini spiri-tuali che di serenità interiore: ciascunodi noi ritrova se stesso, ristabilendo legiuste relazioni con Dio e con gli altri.Per questo mi sento di ringraziare i pa-dri Vallombrosani, l’Oftal e i gruppi dirinnovamentonello Spirito».- Lo scopo insintesi?«È un’esperienza che intende educare al-la fede e contrastare ogni forma, pur-troppo ormai molto diffusa, di supersti-zioneemagia».- Comesi sviluppa?«Si comincia alle 20 con la recita del Ro-sario, seguita dallamessa, dall’adorazio-ne della Croce e dalla benedizione euca-ristica, proprio come accade a Lour-des».- Facciamounpasso indietro.Acosasidevequesto fenomeno inquietante?«Aquella sortadimagia che io definisco“dimatrice agricola”, profondamente le-gata alla storia della nostra gente, in

tempi moderni si sono sovrapposte for-me divinatorie che si ammantano di cul-ture miste di “psicologia selvaggia” e ri-ferimenti esoterici. Maghi e mistificato-ri, falsi profeti, santoni e presunti veg-genti plagiano troppi adepti, anche nelnostro territorio, estorcendo loro dena-ro e offrendo in cambio false sicurezze».-Di chegenere?«Risposte apparentemente rassicurantia ogni richiesta legata a situazioni di di-sagio, progetti d’amore complicati, dis-sesti familiari o malattie registrate inambitoparentale».- Ma come spiega il fatto che, proprionell’epoca della tecnologia e della ra-zionalità, si registra una diffusione co-sì ampia del fenomeno magico-occul-tista?«Amio giudizio questo boomva collega-to alla richiesta di liberazione dal dolo-re, dal male e dal timore della morte.Viaggia in parallelo con la caccia allerassicurazioni che consentono alle per-sonedi superare gli stati d’ansia e paura,le incertezze sulle prospettive del doma-ni e il bisogno di punti forti di riferimen-to. Va poi in questa direzione la confusaricerca popolare di fatti straordinari emiracolistici, che troppo spesso si appel-la al falso misticismo e a casi di rivela-zioni per così dire “private”».- Colpa anche della carenza di evange-lizzazione?«Sicuramente questa non consente ai fe-deli di assumere un atteggiamento criti-co verso proposte che sintetizzano unsemplice surrogato del più genuino sen-so religioso e dei contenuti autentici del-la fede cristiana».- Domanda chiave: lei è stato testimo-ne diretto di casi di possessione odi al-tri disturbi riferibili a infestazione ovessazionedapartedeldemonio?«Sì. Posso rispondere che tutto ciò è real-mente verificabile e che ogni esorcistane può dare conferma, senza per questovoler esasperare il problema».- In chemodo lavora?«Ho studiato molto e mi appoggio aun’équipe. Naturalmente conto pure sul-le risorse offertedalla psichiatria».- Come opera nei confronti di chi lechiede di essere guarito dalMaligno odi chi è schiavodiuna setta?«Non esiste una sola tipologia di sogget-ti. A volte si tratta di persone povere difede e cultura; altre volte di uomini edonne toccate in profondità dal dolore edalla sofferenza fisica e psicologica. Neiloro confronti abbiamo il dovere, che na-sce dalla Carità, di accogliere, ascoltare,illuminare, sostenere e aiutare. Il fine ul-timo - sottolinea in chiusura - è semprequello di liberarli da ansie e paure, soffe-renze e schiavitù».

PierPaoloSimonato

©RIPRODUZIONERISERVATA

«IL NOSTRO DOVEREÈ QUELLO DI LIBERARLEDA ANSIE E PAURE»IL RITO MENSILENEL SANTUARIODELLE GRAZIE

IlpresuleGiuseppePellegrini,presentando l’iniziativadellemessediLiberazioneospitateunavoltaalmesenelSantuario cittadinodelleGrazie, è statochiaro: «Ildemonioèinmezzoanoi, la sua forzastanellanostradivisione».Nessunesorcismodurante il rito,mamoltagentehaavvicinato inquestimesi i sacerdoti eil vescovoperchiedereaiuto, ancheesoprattutto inrelazioneall’attivitàdelle settepseudoreligiose.

ESORCISTA Don Pietro Cesco

Parla l’esorcista

«La forza del demoniosta nella divisione»

ALLE GRAZIE Il vescovo Pellegrinicon don Cesco durante la messa

L’appello del vescovo

RITO CONTRO IL MALIGNO Un’affollata messa di Liberazione nel Santuario della Vergine delle Grazie di Pordenone: è destinata a “combattere” il demonio

Primo Piano

`Monsignor Pietro Cesco è la “sentinella”diocesana contro il fenomeno dell’occultismo

`«Sono testimone diretto di casi di possessioneAnche da noi operano le sette sataniche»

«Magia e spiritismo,così opera il diavolo»