Tutti giù per terra - Vivere il mondo rurale

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Resoconto delle attività realizzate dal GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari nell'ambito del PSR Sardegna 2007-2013

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PSR SARDEGNA 2007-2013Vivere il mondo rurale

3 Introduzione 6 Il GAL 10 Il Piano di Sviluppo Locale 13 ASSE 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale 13 Misura 311 Diversificazione verso attività non agricole 15 Misura 312 Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese 17 Misura 313 Incentivazione di attività turistiche 19 Misura 321 Servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale 21 ASSE 4 Leader 21 Misura 413 Attuazione di strategie di sviluppo locale - Qualità della vita/diversificazione 23 Misura 421 Cooperazione Transnazionale ed Interterritoriale 23 Progetto di Cooperazione Transnazionale “Giovani e sviluppo rurale”

24 Progetto di Cooperazione Transnazionale “MeDIETerranea” 25 AgriSociale: coltiviamo cittadinanza 27 Il Protocollo di intesa con il Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna 28 AgriNido 30 Il GAL verso la Programmazione 2014/2020: obiettivi, risultati e criticità della Programmazione 2007/2013

Sommario

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I l GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, nell’ambito

della Misura 431 “Gestione dei GAL, acquisizione di competenze e ani-

mazione” del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Sardegna

2007/2013, con questa pubblicazione intende presentare le attività svolte e

quelle attualmente in corso previste dal Piano di Sviluppo Locale (PSL) per il

sostegno allo sviluppo rurale

del territorio di competenza dell’approccio LEADER.

Nello specifico sono descritti i Bandi ed i risultati ottenuti attraverso le Misu-

re del Piano di Sviluppo Locale (PSL) relativi all’Asse 3 del PSR Sardegna

2007/2013 che hanno lo scopo di promuovere la qualità della vita nelle zone

rurali ed incentivare la diversificazione delle attività economiche, i Progetti di

Cooperazione Transnazionale a valere sulla Misura 421 e le strategie di svilup-

po locale della Misura 413.

Questo strumento ha lo scopo di informare e diffondere le attività del GAL e di

ridefinire la sua missione: avviare e costruire un processo dinamico e innova-

tivo di governance territoriale e di sviluppo locale rispettando e dando nuova

vita al territorio e alle tradizioni storiche e culturali che lo caratterizzano.

Introduzione

Il PresIdente

Cristoforo Luciano Piras

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Il GAL

Il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari è stato selezionato quale soggetto attuatore, mediante l’approccio LEADER, di parte degli interven-ti previsti dal Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 del-la Regione Autonoma della Sardegna, ovvero dell’Asse 3 “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale”e dell’Asse 4 “LEADER”.

Nel PSR Sardegna l’approccio LEADER ha il compito di sostenere le strategie di sviluppo locale attraverso gli strumenti del partenariato pubblico e privato, della pro-grammazione dal basso verso l’alto (bottom-up), della cooperazione tra territori rurali e della messa in rete dei partenariati locali, a partire dalle pregresse esperienze LEADER e di progettazione integrata regionale.

L’iniziativa Comunitaria LEADER, acronimo dal francese Liaison entreactions de développement de l’économie rurale (Collegamento fra azioni di sviluppo dell’econo-mia rurale) è nata nel 1989 e rappresenta uno degli Assi

prioritari delle Politiche Comunitarie di sviluppo rurale.

LEADER costituisce pertanto l’Asse metodologico che concorre al raggiungimento degli obiettivi strategici dell’Asse 3, impiegandone a tal fine le risorse al fine di mantenere e creare nuove opportunità occupaziona-li nelle aree rurali e migliorare l’attrattività dei territori ru-rali per le imprese e la popolazione.

Il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari opera nella parte sud-occidentale del-la Sardegna, situata tra la Provincia di Cagliari e la Provincia di Carbonia-Iglesias e comprende 19 Comuni che si estendono su una superficie totale di 1.479,26 kmq con una popolazione di 63.320 abitanti: Buggerru, Carloforte, Domus de Maria, Fluminimaggiore, Giba, Masainas, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Pula, Santadi, Sant’Antioco, Sant’Anna Arresi, San Giovanni Suergiu, Siliqua, Teulada, Tratalias, Vallermosa, Villaperuccio.

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Il GAL è una società consortile a responsabilità limita-ta che ha come scopo prioritario la promozione, la va-lorizzazione ed il sostegno dei fattori di sviluppo eco-nomico, sociale ed occupazionale ed è costituito da 73 soci di cui 22 pubblici e 51 privati: Comune di Buggerru, Comune di Carloforte, Comune di Domus de Maria, Comune di Fluminimaggiore, Comune di Giba, Comune di Masainas, Comune di Nuxis, Comune di Perdaxius, Comune di Piscinas, Comune di Pula, Comune di San Giovanni Suergiu, Comune di Santadi, Comune di Sant’Anna Arresi, Comune di Sant’Antioco, Comune di Siliqua, Comune di Teulada, Comune di Tratalias, Comune di Vallermosa, Comune di Villaperuccio, Provincia di Cagliari, Provincia di Carbonia Iglesias e Camera di Commercio di Cagliari, Confcooperative Unione provinciale di Cagliari, Cantina di Santadi, Agricola Punica S.p.A., Coldiretti, CreditAgri Italia s.c.p.a., AgrigestSoc. Coop., Santa Margherita Terra e Sole Soc. Coop., CNA Sulcis Iglesiente, C.S.A.A. Casartigiani Sulcis, Confartigianato Unione Prov. Artigiani di Cagliari, Latteria Sociale di Santadi, “Sa Tiria” di Ledda e Troga, B&B Su Briglioni di Ester Cara, Consorzio Agenzia Turistica Costiera Sulcitana, B&B Il Castellano di Tunny Piras, B&B Su Mendulau di Lai Barbara, Frau Gian Lucca, Salumificio Massimo Carta, Pirosu Andrea, Ditta P.G. S.r.l., Antica Tradizione di Taris Federica, Fulgheri Sergio, Ditta Fulgheri Daniele, B&B “S’Andriana” di Silvana Camboni, Francesco Zedda, MatteuSoc. Coop. Agricola, IsTruiscus Soc. Coop.

Agricola, Pusceddu Giampiero, Canè Maria Laura, Capone Gaetano, FaberImagini Soc. Coop. Sociale, Coop. Pescatori San Giuseppe, Tronci Sandro, Pellegrini Giancarlo, Ortosulcis Soc. Coop. Agricola, Mossa Angelo, F.lli Sais Frantoio Oleario di Gianfranco Sais& C. s.n.c., Murgia Paolo, Se’mata Soc. Coop.,Fidicoop Sardegna, Slow Food Sardegna, Farris Mario, Piras Salvatore, Pro Loco Siliqua, Franca Ledda, Linda Ledda, Soc. Semplice F.lli Uccheddu, “La casa del mie-le” di Doi Adalgisa, Coop. Fin S.p.a., I-Land S.r.l., Soc. Agricola F.lli Frau.

Dai nuovi paramentri comunitari, nella Programmazione 2014/2020 i Comuni di Domusnovas, Gonnesa, Villamassargia sono inclusi nella territorializzazione LEADER.

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Il Piano di Sviluppo Locale

Il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari ha adottato un Piano di Sviluppo Locale (PSL) che propone la promozione e lo sviluppo del territorio per migliorare la sua attrattività, sia per le imprese esi-stenti che per la popolazione residente, anche attraver-so l’incentivazione della multifunzionalità delle aziende agricole e la loro integrazione con altri settori produttivi.

La crisi irreversibile dell’industria mineraria e di quel-la manifatturiera, unitamente alla piena consapevolez-za delle grandi potenzialità turistiche della zona, hanno portato le popolazioni locali a ripensare il proprio svilup-po puntando alle produzioni agroalimentari di qualità, alla multifunzionalità dell’impresa agricola e alla valoriz-zazione dell’ambiente in termini di sviluppo sostenibile.

L’obiettivo generale del PSL del GAL è di creare e con-solidare un sistema rurale integrato che colleghi le po-tenzialità del territorio e le porti ad un progetto di svi-luppo condiviso e partecipato, un progetto basato sulla complementarietà tra zone produttive con forti carat-teristiche di tipicità quali il mare, i boschi, le miniere e le aree rilevanti dal punto di vista ambientale: obietti-vi condivisi anche con il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Le linee principali di intervento sono:• migliorare la qualità della vita della popolazione rura-

le attraverso nuovi servizi;• sostenere e diffondere la cultura produttiva locale e

rafforzare il collegamento con il territorio con l’offer-ta turisti;

• valorizzare al meglio la “risorsa ambiente”;• effettuare adeguamenti e migliorie al territorio;• realizzare servizi comuni d’area.

Il PSL comprende infine alcune proposte di proget-ti di cooperazione interterritoriale e transnazionale si-nergici e complementari rispetto alle strategie adottate. Attraverso queste strategie il PSL intende accrescere la consapevolezza dell’identità territoriale al fine di pro-muovere la cultura come fattore di sviluppo socio-eco-nomico.

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Totale Misura 321 1.389.397,30 1.091.669,31 2.481.066,61 0,00 2.481.066,61

Totale Misura 312 515.493,23 405.030,40 920.523,63 920.523,63 1.841.047,26

Totale Misura 313 1.367.958,45 1.074.824,49 2.442.782,94 1.174.875,27 3.617.658,21

TABELLA 1Quadro finanziario del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari

(versione 2a rimodulazione)

Misure Azione

SPESA PUBBLICA

Stato + Ras(56% spesa pubblica)

FEASR(44%spesa pubblica)

Totale PubblicaCofinanziamento Totale Spesa

311

1

2

3

4

5

6

933.422,07

51.450,00

100.800,00

19.600,00

51.797,20

216.009,10

€ € € €

733.403,06

40.425,00

79.200,00

15.400,00

40.697,80

169.721,44

1.666.825,13

91.875,00

180.000,00

35.000,00

92.495,00

385.730,54

1.666.825,13

37.609,31

180.000,00

35.000,00

92.495,00

385.730,54

3.333.650,26

129.484,31

360.000,00

70.000,00

184.990,00

771.461,08

Totale Misura 311 1.373.078,38 1.078.847,29 2.451.925,67 2.397.659,98 4.849.585,65

Azione

1

2

3

€ € € € €

248.703,91

263.143,73

3.645,60

195.410,21

206.755,78

2.864,40

444.114,12

469.899,51

6.510,00

444.114,12

469.899,51

6.510,00

888.228,24

939.799,02

13.020,00

312

313

Azione

€ € € € €

1

2

3

4

218.495,79

348.356,40

179.592,07

621.514,19

171.675,27

273.708,60

141.108,05

488.332,57

390.171,06

320.700,12

0,00

0,00

65.028,51

1.109846,761.109.846,76

622.065,00

390.171,06

622.065,00

385.728,63

2.219.693,52

Totale Misura 313

Totale Obiettivo 3.1 3.256.530,05 2.558.702,19 5.815.232,24 4.493.058,88 10.308.291,12

Azione

321

€ € € € €

1

2

3

4

174.209,28 136.878,72 311.088,00 0,00 311.088,00

Azione € € € € €

261.581,60 205.528,40 467.110,00 0,00 467.110,00

728.386,04 572.303,31 1.300.689,35 0,00 1.300.689,35

225.220,39 176.958,87 402.179,26 0,00 402.179,26

1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00322

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Totale Misura 413 448.170,23 352.133,76 800.303,99 0,00 800.303,99

Totale Strategia 5.094.097,59 4.002.505,25 9.096.602,84 4.493.058,88

Totale Misura 323 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale Obiettivo 3.2 1.367.958,45 1.074.824,49 2.442.782,94 1.174.875,27 3.617.658,21

2 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale Misura 322 1.373.078,38 1.078.847,29 2.451.925,67 2.397.659,98 4.849.585,65

Azione

2

3

€ € € € €

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

323

€ € € € €

Totale Obiettivi 4.645.927,36 3.650.371,49 8.296.298,85 4.493.058,88 12.789.357,73

Azione

413 1

2

161.848,74 127.166,86 289.015,60 0,00 289.015,60

261.581,60 205.528,40 467.110,00 0,00 511.288,39

Misura 431

13.589.661,72

Totale PSL 5.987.510,95 4.704.472,89 10.691.983,84 4.493.058,88 15.185.042,72

€ € € € €

893.413,36 701.967,64 1.595.381,00 0,00 1.595.381,00

Misure Azione

SPESA PUBBLICA

Stato + Ras(56% spesa pubblica)

FEASR(44%spesa pubblica)

Totale PubblicaCofinanziamento Totale Spesa

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Le misure dell'Asse III del PSR contribuiscono a perse-guire l'obiettivo generale definito dall'articolo 4 del Reg. (CE) n. 1698/2005 di promuovere la qualità della vita nelle zone rurali e incentivare la diversificazione delle at-tività economiche. Gli Assi si suddividono in Misure che a loro volta sono articolate in Azioni.

MISURA 311Diversificazione verso attività non agricoleLa misura sostiene la diversificazione delle fonti di red-dito della famiglia agricola, favorendo l'occupazione di giovani e donne e valorizzando la multifunzionalità dell'azienda agricola verso nuove attività. La misura si articola in 6 Azioni: • AZIONE 1

Sviluppo dell'ospitalità agrituristica ivi compreso l'a-gri-campeggio. 

• AZIONE 2Riqualificazione delle strutture e del contesto pae-saggistico nelle aziende agricole che offrono servizi agrituristici e/o didattici. 

• AZIONE 3Realizzazione di piccoli impianti aziendali di tra-sformazione e/o di spazi attrezzati per la vendita di prodotti aziendali non compresi nell'allegato I del Trattato. 

• AZIONE 4Realizzazione di spazi aziendali attrezzati per il turi-smo equestre, compresi quelli per il ricovero, la cura e l'addestramento dei cavalli con esclusione di quelli volti ad attività di addestramento ai fini sportivi. 

• AZIONE 5Realizzazione di spazi aziendali attrezzati per lo svol-gimento di attività didattiche e/o sociali in fattoria. 

• AZIONE 6Realizzazione in azienda di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. 

Ambito TerritorialeAree rurali Leader: comuni inseriti nelle zone classifica-te C1, D1, D2e C2 in subordine (Siliqua).

BeneficiariComponenti della famiglia agricola. 

ASSE 3Qualità della vita nelle zone ruralie diversificazione dell'economia rurale

Spese ammissibili Riqualificazione dei fabbricati e degli spazi azienda-li con l'utilizzo dei materiali, delle forme e delle tecni-che costruttive locali caratteristiche del paesaggio ru-rale della Sardegna; • acquisizione di arredi ed attrezzature, comprese

quelle informatiche, da destinare ad attività azienda-li non peculiari del settore agricolo; 

• investimenti mirati alla produzione e utilizzo di ener-gia da fonti energetiche rinnovabili (solare eolico, so-lare-fotovoltaico) fino ad una potenza di 1 MW;

• investimenti non produttivi tendenti alla riqualificazio-ne tipologica (con l'utilizzo dei materiali, delle forme e delle tecniche costruttive delle tradizioni locali, in co-erenza con le norme dettate dal Piano Paesaggistico Regionale) delle strutture e del contesto paesaggisti-co delle aziende agricole che offrono servizi agrituri-stici e/o didattici. 

Intensità massima dell'aiuto e volume massimo d'in-vestimentoContributo in conto capitale. • Azioni 1, 3, 4, 5 e 6: l'aiuto è concesso in misura pari

al 50% a fondo perduto dell'investimento ammesso. • Azione 2: l'aiuto è concesso in misura pari al 75% a

fondo perduto dell'investimento ammesso. 

Dotazione finanziaria della MisuraIl Bando è stato pubblicato in n. 2 annualità (2011 e 2013)Totale erogazione contributi: € 2.264.998,26.

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o

TABELLA 2Riepilogo generale per azione

A DOMANDE DI AIUTO RILASCIATE SUL SIANNumero e importo totale delle do-mande presentate dai beneficiari sul SIAN (Sistema Informatico Agricolo Nazionale) al momento dell’apertura del bando per tale Misura

B DOMANDE DI AIUTO AMMESSEDomande istruite positivamente dal GAL con trasmissione al beneficiario del Provvedimento di concessione. NB: la differenza fra il numero delle domande di aiuto rilasciate ed il nu-mero di domande ammesse è dato da: non presentazione dei progetti da par-te dei beneficiari e domande non am-missibili e non finanziabili per gravis-sime carenze progettuali

C RINUNCE DEI BENEFICIARINon accettazione del Provvedimento di concessione del beneficiario o suc-cessiva rinuncia al contributo.NB: i dati riportati in tabella si riferisco-no esclusivamente ai Provvedimenti di Concessione GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari ha emesso ai suoi Beneficiari

LEGENDA

Azione 5 Azione 6Totale Misura

4.770.545,002.469.237,92

N2280

Importo918.960,50385.730,54

- 204.239,26

N210

Importo164.859,50

92.495,00-

€ € €

2.264.998,26€

€ €

€ €

Azione 4N210

Importo120.000,00

35.000,00-

€ €

Azione 3N840

Importo340.000,00180.000,00

-

€ €

Azione 2N841

Importo237.075,00109.187,25

€ €

17.312,25

Azione 1N45272

Importo2.989.650,001.666.825,13

€ € € 186.927,41

Totale erogazione contributi Misura 311

ABC €

Risultati ottenuti nella Programmazione 2007/2013 per la Misura 311

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MISURA 312Sostegno alla creazione e allosviluppo di microimpreseLa Misura intende favorire la creazione di nuova occu-pazione, in particolare femminile/giovanile attraverso la diversificazione delle attività dell'economia rurale verso attività extra-agricole, favorendo: • la creazione e lo sviluppo di microimprese in collega-

mento con le produzioni, i saperi e le specificità loca-li, con il territorio, l'ambiente, il sociale e l’artigianato tipico, il commercio ed i servizi; 

• la sperimentazione di modelli imprenditoriali innovati-vi e di accompagnamento alla creazione di nuove im-prese capaci di integrare i settori produttivi agricoli/rurali con la dimensione sociale. 

La Misura si articola in 3 Azioni.

• AZIONE 1Sviluppo delle attività artigianali ”l'Azione è volta alla creazione di nuove microimprese o allo svilup-po di quelle esistenti, nel settore dell'artigianato tipi-co locale basato su processi di lavorazione tradizio-nali del mondo rurale, in particolare di quello agricolo e forestale.

• AZIONE 2 Sviluppo delle attività commerciali l'Azione mira all’integrazione del sistema economico rurale con il settore del commercio dei prodotti artigianali tipici, dei prodotti biologici e/o di qualità certificata, favo-rendo la creazione di nuove microimprese, la quali-ficazione di quelle esistenti e/o la loro aggregazione anche attraverso l'attivazione di microcircuiti di distri-buzione locale. 

• AZIONE 3Sviluppo delle attività di servizio l'Azione è fina-lizzata all'avvio di nuove attività imprenditoriali o allo sviluppo di quelle esistenti che forniscano: • servizi di consulenza e accompagnamento alla

nascita e allo sviluppo d'impresa (elaborazione dei business plan, piani di marketing, competenze le-gali, sicurezza sul lavoro, etc.), di supporto ai pro-cessi locali di sviluppo, comunicazione, promozio-ne, ricerca, innovazione tecnologica, innovazione di processo e di prodotto; 

• servizi alla persona nel settori socio-assistenziale, turistico, culturale, ricreativo, sportivo, etc.; 

• servizi rivolti ad attività di tutela e promozione del territorio e dell'ambiente. 

Ambito territorialeAree rurali Leader: comuni inseriti nelle zone classifica-te C1 e D1 C2 in subordine.

BeneficiariMicroimprese, secondo quanto previsto dall'art. 54 Reg. (CE) 1698/2005 e come definite nella raccoman-dazione 2003/361/CE. 

Spese ammissibilia) Ristrutturazione, adeguamento e ampliamento dei lo-cali da destinare allo svolgimento dell'attività produttiva, commerciale, e/o di servizio; b) acquisto di software, tecnologie, servizi; c) acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature per la creazione, l'ammodernamento, il potenziamento e l'ampliamento dell'attività. d) studi di fattibilità, assistenza e consulenza finalizza-ti alla creazione, all'ammodernamento, potenziamento e ampliamento dell'attività, consulenze per innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale e acquisti di brevetti e licenze; e) spese generali solo se collegate ad investimenti ma-teriali.

Intensità massima dell'aiutoe volume massimo d'investimentoL'aiuto è concesso in misura pari al 50% a fondo perdu-to dell'investimento ammesso. 

Dotazione finanziaria della Misura 312Il Bando è stato pubblicato in n. 1 annualità (2013)Totale erogazione contributi: € 923.523,63.

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o

TABELLA 3Riepilogo generale per azione

Azione 2 Azione 3Totale Misura

1.267.762,59923.534,06

N510

Importo214.010,00

6.510,00- 3.010,46

N870

Importo475.711,05469.899,51

-

€ € €

€ €

€ €

Azione 1N1181

Importo578.041,54447.124,55

€ €

Domande di aiuto rilasciate sul SIAN

Risultati ottenuti nella Programmazione 2007/2013 per la Misura 312

7

Domande di aiuto ammesseRinunce dei beneficiari

Totale azione3.010,46€

444.114,09€ 7 469.899,51€ 6.510,00€ 920.523,60€

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MISURA 313Incentivazione di attività turisticheLa misura sostiene la creazione di infrastrutture ma-teriali e immateriali a supporto del turismo rurale con azioni finalizzate alla realizzazione di una rete di azien-de agrituristiche e di B&B che completi l'offerta ricetti-va locale; realizzare e valorizzare itinerari naturalistici, enogastronomici, equestri, etc., supportare la creazio-ne di una rete di servizi turistici pubblici e/o privati per la promozione dei territori interessati dagli itinerari, cre-are servizi volti a migliorare l'arredo turistico del terri-torio in vista di una migliore fruibilità (centri informazio-ne, cartellonistica, etc.). La misura si articola in 4 Azioni.

• AZIONE 1“Itinerari”realizzazione di itinerari e/o percorsi segnalati quali strade del vino e dei prodotti tipici, del gusto e del-le tradizioni, della transumanza, ippovie, culturali e ambientali, nonché la messa in rete degli stessi. 

• AZIONE 2 “Informazione e Accoglienza”Realizzazione di centri di informazione e accoglien-za turistica e relative reti, attraverso l'adeguamen-to di strutture esistenti, finalizzate a garantire l'ac-coglienza al visitatore/turista e fornire informazione specifica sull'area e sui prodotti interessati dal per-corso dell'itinerario e l'allestimento dei locali (sale di accoglienza, sale degustazione, e per attività cultu-rali vetrine di prodotti, etc.).

• AZIONE 3“Acquisizione di servizi inerenti il turismo in area rurale”Servizi di progettazione commercializzazione e pro-mozione dell'offerta di turismo rurale, nonché di pro-duzione degli strumenti di comunicazione.

• AZIONE 4“Servizi di piccola ricettività”Riqualificazione e adeguamento di immobili, non-ché acquisto di arredi e di attrezzature per lo svolgi-mento di altre attività ricettive di piccole dimensioni non classificate come strutture alberghiere, finaliz-zate all'incremento e/o alla riqualificazione dell'of-ferta dei servizi di piccola ricettività limitatamente all'esercizio di affittacamere e all'esercizio saltuario di alloggio e prima colazione.

Ambito territorialeAree rurali Leader: comuni inseriti nelle zone classifi-cate C1, D1, D2 e C2 in subordine. 

BeneficiariAzione 1: Associazioni di Enti pubblici; Azione 2: Enti Pubblici, Associazioni di Enti Pubblici; Azione 3: Organismi di gestione dei servizi turistici; Azione 4: Soggetti privati.

Spese ammissibilia) infrastrutture su piccola scala per la creazione di iti-nerari (sentieristica, centri d'informazione, segnaletica stradale, etc.); b) infrastrutture ricreative quali quelle che permetto-no l'accesso ad aree naturali, con servizi di piccola ri-cettività; c) sviluppo e/o commercializzazione di servizi turistici inerenti al turismo in area rurale; d) adeguamento di immobili e acquisto di arredi e di attrezzature. 

Intensità massima dell'aiuto e volume massimo d'investimentoAzione 1: 100% della spesa ammessa; Azione 2: 100% della spesa ammessa; Azione 3: 80% a fondo perduto dell'investimento am-messo; Azione 4: 50% a fondo perduto dell'investimento am-messo.

Dotazione finanziaria della MisuraIl Bando è stato pubblicato in n. 1 annualità.Totale erogazione contributi: € 2.157.408,62.

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Azione 3 Azione 4Totale Misura

3.531.763,402.217.872,50

N73402

Importo1.858.942,51

977.277,2160.463,88 60.463,88

N870

Importo365.821,28240.700,12

-

€ € €

€ €

€ €

Azione 2N880

Importo616.599,61609.724,11

€ €

Domande di aiuto rilasciate sul SIANDomande di aiuto ammesse

Rinunce dei beneficiari -€

Azione 1N320

Importo690.400,00390.171,06€

-€

2.157.408,62€ Totale erogazione contributi Misura 313

TABELLA 4Riepilogo generale per azione

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MISURA 321Servizi essenziali per l'economia e la popolazione ruraleLa Misura concorre al miglioramento della qualità del-la vita nelle aree rurali migliorando l'offerta di servizi es-senziali alla popolazione e al sistema produttivo anche attraverso una maggiore utilizzazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). La misura si articola in 4 Azioni. 

• AZIONE 1“Servizi sociali”Aiuti per l'avviamento di servizi di utilità sociale, a ca-rattere innovativo, riguardanti l'integrazione e l'inclu-sione sociale attraverso l'erogazione di prestazioni di terapia assistita (pettherapy, horticulturaltherapy, agroterapia, arteterapia, ippoterapia, etc.), e/o di reinserimento sociale e lavorativo da realizzarsi pres-so le fattorie agrisociali.

• AZIONE 2“Interventi a sostegno dell'attività didattica, cultu-rale e ricreativa a favore della popolazione rurale”Aiuti sono previsti per l'avviamento di servizi di carat-tere didattico, culturale e ricreativo che consentano, soprattutto ai giovani in età scolare, la riscoperta dei valori del lavoro del mondo agricolo e delle sue pro-duzioni, anche come momenti di educazione civica verso un uso sostenibile del territorio e una conse-guente adeguata tutela dell'ambiente. L'attività didat-tica riguarderà in particolare percorsi di educazione ambientale e alimentare, di conoscenza delle tradi-zioni, degli antichi mestieri, dell'architettura rurale e del paesaggio in generale. 

• AZIONE 3“Servizi ambientali”Aiuti per l'avvio di progetti (coerenti con il PSL) di ge-stione, cura e manutenzione straordinaria di spazi pubblici e/o di interesse pubblico, da effettuarsi pri-oritariamente in aree di particolare interesse ambien-tale, culturale e paesaggistico anche ai fini di una mi-gliore tutela e di un costante presidio del territorio, nonché di una sua maggiore fruibilità da parte della comunità locale.

• AZIONE 4“Accessibilità alle tecnologie di informazione e comunicazione”Realizzazione e allestimento di spazi polifunzionali e multimediali di ritrovo e aggregazione con finalità socia-li, culturali e ricreative che eroghino una larga varietà di servizi e di e-service per i cittadini (acquisti on-line, te-le-amministrazione etc.) volti ad ampliare e migliorare le opportunità di accesso e di adozione delle tecnolo-gie di informazione e comunicazione (TIC) nei territori. 

Ambito TerritorialeAree rurali Leader: comuni inseriti nelle zone classifica-te C1 e D1.  

BeneficiariEnti Pubblici e Associazioni di Enti Pubblici.

Tipologia dei servizi sovvenzionati • Azione 1: servizi rivolti alla persona; • Azione 2: servizi rivolti ai giovani in età scolare; • Azione 3: servizi rivolti alla manutenzione ed alla tu-

tela del territorio; • Azione 4: servizi finalizzati a migliorare l'utilizzo e la

fruizione delle tecnologie informatiche.

Intensità massima dell'aiuto e volume massimo d'inve-stimento:• Azioni 1, 2, 3: spese per l'avviamento di servizi rivolti

alla persona, ai giovani in età scolare, alla manuten-zione e tutela del territorio finanziabili per un max di 2 anni, 100% dell'investimento ammesso;

• Azione 4: Spese sostenute per la realizzazione e l'al-lestimento di spazi polifunzionali e multimediali, at-traverso interventi di riqualificazione di immobili, non-ché l'acquisto delle relative dotazioni e attrezzature: 100% dell'investimento ammesso. 

Dotazione finanziaria della Misura 321Il Bando è stato pubblicato in n. 1 annualità (2013).Totale Importo finanziato: € 2.083.066.61.

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Azione 3 Azione 4Totale Misura

2.501.049,972.083.066,61

N550

Importo419.991,77402.179,26

- -

N640

Importo1.300.689,35

902.689,35-

€ € €

€ €

€ €

Azione 2N110

Importo468.205,00467.110,00

€ €

Domande di aiuto rilasciate sul SIANDomande di aiuto ammesse

Rinunce dei beneficiari -€

Azione 1N110

Importo312.163,85311.088,00€

-€

2.083.066,61€ Totale erogazione contributi Misura 313

TABELLA 5Riepilogo generale per azione

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L'Asse 4 svolge la funzione di inserire l'approccio LEADER e la dimensione territoriale dello sviluppo nel quadro unitario della programmazione dello sviluppo rurale. L'Asse Leader è un asse metodologico che in Sardegna, concorre al raggiungimento degli obiettivi strategici dell'Asse 3 con strategie territoriali e di miglio-ramento della governance.La Misura 413 descrive il processo di attuazione dell'ap-proccio LEADER, definendo il percorso per la selezio-ne dei Gal e dei relativi PSL al fine dell'attuazione delle misure dell'Asse 3.Il processo di selezione si articola in due fasi: 1. Invito a manifestare interesse in relazione alla forma-zione dei partenariati tra soggetti pubblici e privati fi-nalizzati alla costituzione dei Gruppi di Azione locale (GAL) e all'identificazione dei territori di riferimento";2. selezione dei GAL (partenariati pubblico/privati di-chiarati ammissibili nella precedente fase) e dei PSL presentati. Tali fasi sono attuate con bandi a regia regionale. Attraverso i propri PSL i GAL definiscono le modalità di attuazione delle misure dell'Asse 3 e delle misure 421 (Cooperazione Transnazionale e interterritoriale) e 431 (Gestione dei GAL, acquisizione di competenze e ani-mazione) dell'Asse 4. 

MISURA 413“Attuazione di strategie di sviluppo locale - Qualità della vita/diversificazione”Il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari nell’ambito della Misura 413, vista la forte ne-cessità di coordinamento delle azioni relative alle com-petenze locali ed alla promozione del territorio, dedica due appositi interventi: • nascita e sviluppo di un Centro per lo sviluppo loca-

le, elemento di coesione e radicamento, di condivi-sione e pratica comune in tutto il territorio (Azione 1)

• Piano di Comunicazione (Azione 2).

Nell’Azione 1 sono previste le attività del Centro per lo Sviluppo Locale che prevedono un progetto di ricostru-zione e studio dei segni e codici identitari locali (sim-boli, logotipi, tratti grafici, processi produttivi, prassi so-ciali ed economiche, relazioni tra comunità). Il Centro di Sviluppo Locale è un luogo in cui si può prima procede-re alla raccolta e sistematizzazione dei segni e dei co-dici identitari, li si organizzi con un approccio sistemico dentro manuali e disciplinari di applicazione e poi li si trasferisca alle imprese e alle amministrazioni che inten-

ASSE 4Leader

dano utilizzarli. Il Centro in futuro potrà diventare il luo-go in cui sperimentare nuove soluzioni; entrare in rap-porto con esperienze innovative che si realizzino fuori dal territorio; adattare gli elementi innovativi alla realtà del Sulcis-Iglesiente e Campidano di Cagliari; produrre a sua volta innovazione sia nei prodotti che nei proces-si. Una sorta di “Casa del Segno”, un incubatore d’im-presa basato sul co-working, un luogo di servizio, pie-namente inserito dentro le comunità locali.

Nell’azione 2 è previsto il Piano di comunicazione e di promozione turistica integrata con la quale si intende promuovere l’immagine del territorio con l’obiettivo di diffondere a livello regionale, nazionale e internaziona-le le potenzialità e le opportunità che possono essere colte e sviluppate non solo nel settore del turismo ma anche in altri settori produttivi, avvalendosi dei più mo-derni ed efficaci mezzi di comunicazione e di diffusio-ne. Il Servizio di Marketing Territoriale prevede dunque anche la progettazione di un piano di comunicazione per le singole attività e un piano di promozione turistica dell’intero territorio.Nel piano di Comunicazione e promozione turistica in-tegrata è compreso anche il progetto “smarTOURism” che ha per scopo:• l’incremento del turismo di tipo naturalistico in tutti i

territori coinvolti dalle attività del progetto,valorizzan-do il patrimonio naturalistico e storico-culturale se-condo una visione di turismo sostenibile ed ecocom-patibile, la destagionalizzazione del flusso turistico attraverso il potenziamento di prodotti turistici meno influenzati dai ritmi della stagionalità;

• Potenziamento dei flussi turistici verso l’entroterra o le aree turisticamente meno sviluppate;

• Incremento delle attività di marketing a supporto del business inerente lo sport e il territorio;

• Creazione di una collaborazione internazionale tra aree con differenti caratteristiche geografiche e cli-matiche, sviluppando lo scambio di buone prassi fra gli operatori turistici, i tecnici e dirigenti sportivi.

Il Centro di Sviluppo LocaleNell’epoca contemporanea i fenomeni dello sviluppo lo-cale si basano su un accurato mix di innovazione e tra-dizione. Il motivo è dato dal fatto che è aumentata enor-memente la concorrenza tra territori così come avviene per prodotti e idee. L’attenzione non è dovuta solo ai prodotti ottenibili, bensì alle metodologie, al come si fa, che come noto, influenza non poco il prodotto finale.

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Tutti i territori aspirano ad essere ipersimbolici, ad in-carnare luoghi che hanno forte attrattiva non solo per gli eventuali visitatori ma, soprattutto, per chi vi risiede. L’ipersimbolicità è una condizione che influenza l’imma-ginario, rafforza l’appartenenza, ha il suo fondamento in una identità e riconoscibilità. Pone le basi per ottene-re una qualità della vita solo perché si vive in quel luo-go. Questa condizione dell’immaginario si trasferisce ai prodotti che ad egual qualità, hanno un surplus di valo-re solo perché sono stati fatti in quel determinato territo-rio. A sua volta l’immagine del prodotto aumenta l’iper-simbolicità del territorio. Un processo virtuoso che non fa bene solo all’economia ma incrementa le relazioni tra gli individui, produce capitale sociale, accresce la qua-lità della vita di tutti. In definitiva il tanto auspicato svi-luppo locale.Attualmente il territorio del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra Campidano di Cagliari non dispone di uno studio dettagliato di tali tematiche. Sono presenti evi-denti lacune in termini di coesione interdisciplinare (ur-banistica, archeologia, sociologia ecc.) tra i diversi am-biti culturali che caratterizzano il territorio. Non sono state effettuate indagini approfondite del contesto am-bientale, sociale e culturale tali da consentire una rivisi-tazione in chiave moderna dei valori territoriali. Data la scarsità e la frammentazione dei dati disponibi-li e l’assenza di studi specifici sulla zona, in particolare sui comparti dell’edilizia e dell’artigianato, nonché il pa-esaggio, la letteratura locale e le produzioni tradizionali, il GAL intende realizzare un Centro di sviluppo locale in grado di mettere in relazione le diverse realtà cultu-rali presenti sul territorio, innescando pertanto un rea-le sviluppo economico e competitivo dell’intera area. Il Centro di sviluppo locale, attraverso metodologie ade-guate, intende infatti sviluppare nelle realtà territoria-li coinvolte una maggior consapevolezza del rapporto tra tradizione e innovazione, evidenziando l’importanza di adattare e diversificare le proprie produzioni, sottoli-neando l’esigenza di creare rapporti strutturati con real-tà produttive di altri paesi, con le quali poter innescare un ciclo produttivo e commerciale favorevole e compe-titivo per entrambe. Il Sulcis Iglesiente e il Campidano di Cagliari, forti del-la loro storia millenaria, dell’essere stati luoghi dove più civiltà si sono succedute, hanno nei beni materiali, nel-la cultura, nelle tradizioni e nell’immaginario popolare, una stratificazione di segni e codici che ben si prestano ad essere rivitalizzati e riproposti in un’ottica di contem-poraneità. Questi patrimoni possono costituire un sylla-bus declinabile nelle produzioni attuali dando loro rico-noscibilità e diversificazione. Nel contempo restano il patrimonio simbolico in cui ancorare i valori dell’appar-tenenza, dando riconoscibilità, suscitando amore per la propria storia e per i luoghi in cui si vive. È da questa consapevolezza che prende mossa l’idea del Centro di

Sviluppo Locale, un luogo dove si possa prima proce-dere alla raccolta e sistematizzazione dei segni e dei codici identitari, li si organizzi con un approccio sistemi-co dentro manuali e disciplinari di applicazione e poi li si trasferisca alle imprese e alle amministrazioni che in-tendano utilizzarli. Il Centro in futuro potrà diventare il luogo in cui sperimen-tare nuove soluzioni; entrare in rapporto con esperienze innovative che si realizzino fuori dal territorio; adattare gli elementi innovativi alla realtà del territorio di compe-tenza; produrre a sua volta innovazione sia nei prodotti che nei processi. Una sorta di “Casa del Segno”, un in-cubatore d’impresa basato sul co-working, un luogo di servizio, pienamente inserito dentro le comunità locali.Attraverso il Centro di sviluppo locale il GAL si vuole:• coinvolgere la popolazione locale attraverso processi

partecipativi per l’individuazione dei segni e dei codi-ci identitari presenti sul territorio;

• effettuare uno studio e ricostruzione dei segni e codi-ci identitari locali (simboli, logotipi, tratti grafici, pro-cessi produttivi, prassi sociali, paesaggistiche ed economiche, relazioni tra comunità) attraverso la se-lezione di un’equipe di esperti;

• individuare le possibili declinazioni produttive e gli ambiti operativi di attività con particolare riferimen-to ai comparti ambientali, agricoli, architettonici e ar-tigianali;

• realizzare materiale divulgativo quali manuali e pro-cedure in formato cartaceo e digitale, documentari, pubblicazioni fotografiche, contenenti lo studio sui codici identitari, sulle tradizioni locali e sui proces-si produttivi;

• allestire esposizioni permanenti dei risultati dei lavo-ri presentati.

Nello specifico il Centro di sviluppo locale prevede l’at-tuazione delle seguenti azioni:

• AZIONE 1Creazione Centro di sviluppo localeIl Centro di sviluppo locale verrà costruito attraver-so un processo partecipativo dove il territorio diven-ta protagonista e artefice del proprio sviluppo terri-toriale.Con questa azione si procederà innanzi tutto alla se-lezione delle figure professionali necessarie ad attiva-re un processo partecipativo attivo della popolazione locale del Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari. Il Centro di sviluppo locale mira infatti al coinvolgimento di tutti gli attori del territorio del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari in attività di incontro e partecipazione, finalizzate all’individuazione dei codici identitari che caratteriz-zano fortemente la propria cultura e il proprio territo-rio da cui poi poter costruire nuove strategie di svi-luppo comuni.

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• AZIONE 2Studio e ricercaQuesta azione prevede l’organizzazione di nuove at-tività di indagine volte al coinvolgimento della popola-zione che tengono conto del reale significato dell’ap-proccio LEADER “bottom-up”, delineando pertanto una più accurata progettazione. A tal fine si organiz-zeranno delle giornate di workshop partecipativi volti a delineare le identità considerate maggiormente ri-levanti a livello locale e approfondire le tematiche che potrebbero avere delle reali ricadute sul territorio. I processi partecipativi verranno comunque affianca-ti da un’accurata analisi del materiale già esistente e da indagini sul campo a cura di esperti ricercatori.

• AZIONE 3Realizzazione del Manuale dei codici identitariLe schede riepilogative prodotte a seguito degli in-contri partecipativi e delle indagini sul campo saran-no inserite all’interno di una pubblicazione cartacea e di un portale/archivio digitale della ricerca realizzata.

• AZIONE 4Realizzazione del Documentario dei codici identitariLe riprese effettuate durante le interviste e sul terri-torio del GAL, verranno utilizzate per la creazione di un vero e proprio documentario dei codici identitari da utilizzare quale strumento di analisi e divulgazione dei risultati raggiunti attraverso l’intervento.

• AZIONE 5Realizzazione di una mostra itinerante dei codici identitariCon tale azione si intende portare avanti un Progetto di ricostruzione e studio dei segni e codici identitari locali, alimentando la condivisione di questi codici e delle tradizioni locali e indirizzandosi ad una loro in-novazione operativa attraverso eventi e concorsi de-stinati a tutte le fasce della popolazione. Tale azio-ne prevede l’organizzazione di una mostra itinerante presso i Comuni ricadenti all’interno del territorio GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari volta a presentare i risultati della ricerca condotta dal centro di sviluppo locale.

Misura 421“Cooperazione Transnazionale ed Interterritoriale”Attraverso la Misura 421 vengono promosse le attività di cooperazione tra Gal dello stesso Stato membro (coo-perazione inter-territoriale) e tra GAL di più Stati membri (cooperazione transnazionale). Essa contribuisce a raf-forzare le strategie dell'Asse 3 relative al miglioramen-to della qualità della vita e alla diversificazione dell'eco-nomia rurale. La cooperazione va ben oltre lacostituzione di una rete, poichè incoraggia e sostiene tutte quelle le iniziativevol-te adar vita a un progetto comune, è un modo per: am-pliare l’orizzonte locale e migliorare, accedere ainfor-mazioni e idee nuove, imparare da altre regioni o da altri paesi, stimolare e sostenerel’innovazione e di acquisi-re qualifiche e strumenti per facilitarne la realizzazione. La cooperazione èessenziale per compiere progressi attraverso l’interazione diverse realtà. Ilprincipale risul-tato della cooperazione è l’apprendimento reciproco. Nella Programmazione 2007/2013 il Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari ha attuato n. 3 Progetti di Cooperazione Transnazionali, dei quali ne è anche il Capofila:• Giovani e Sviluppo Rurale;• MeDIETerranea;• AgriSociale: coltiviamo cittadinanza.

Progetto di Cooperazione Transnazionale“Giovani e sviluppo rurale” Il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari (Capofila), il GAL Linas Campidano, il GAL Marmilla,il GAL Sarcidano Barbagia di Seulo insieme ai partner internazionali GAL Pays de Puisaye-Forterre (Francia) ed il GAL KKTM (Finlandia) hanno promos-so il progetto di cooperazione transnazionale "Giovani e Sviluppo Rurale – Youth and Rural Development" con

lo scopo di favorire nella nuova ge-nerazione un ap-proccio positivo al territorio di appar-tenenza, rafforzan-do il legame fra i giovani e il loro ter-

ritorio natio.Il Progetto presenta il mondo rurale e le sue tradizioni attraverso un approccio innovativo ovvero uti-lizzando i più coinvolgenti mezzi di comunicazione: il ci-nema ed internet.Obiettivo generale del Progetto è realizzare un percor-so di apprendimento e approfondimento in grado di fa-vorire lo sviluppo di un sentimento identitario capace di impedire ai giovani di abbandonare il territorio per ar-restare la fuga di risorse umane e professionali. Scopo fondamentale è anche fornire ai giovani delle prospet-tive di qualità di vita migliori e di incoraggiarli ad assu-

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mere un ruolo attivo nelle politiche di sviluppo rurale. Il progetto si articolava, in quanto ormai giunto a conclu-sione delle sue fasi operative, in azioni rivolte agli stu-denti delle scuole medie inferiori dei Comuni dei GAL Partner. Per il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari hanno partecipato al Concorso di Idee “La ter-ra: cultura ed identità rurali – Donatori di storie a km zero”, n. 5 Istituti Comprensivi: Carloforte, Giba (scuo-la di Sant’Anna Arresi),Pula, Santadi e Teulada. Gli alun-ni si sono cimentati nella scrittura sul tema dell'identità territoriale attraverso la presentazioni di racconti e di-segni. Sono risultati vincitori i racconti delle Scuole di Sant’Anna Arresi “Scegliere per crescere” e di Teulada “Il ricamo di Barbara” che sono poi stati trasposti in cortometraggi, con la Direzione artistica del regista Salvatore Mereu in collaborazione con Mommotty.A tutte le scuole, è stato permesso di partecipare con una delegazione, ai tre Eventi Internazionali:• I Evento in Lapponia (15-19 aprile 2013)

presentazione del libro delle storie vincitrici;• II Evento, Borgogna (21-25 aprile 2013)• laboratorio di tecniche cinematografiche;• III Evento, in Sardegna nel Sulcis (8-10 maggio 2014)

prima messa in onda dei cortometraggi. Ogni Evento prevedeva si attività strettamente connes-se al progetto e sopra elencate ed attività, ludico-didat-tiche, socializzanti e di conoscenza del territorio ospi-tante. Il progetto ha materialmente prodotto 10 cortometrag-gi di cui 8 sardi, uno finlandese ed uno francese, e 2 li-bri uno raccoglie le storie vincitrici ed il secondo tutte le storie scritte dai ragazzi sardi.

Progetto di Cooperazione Transnazionale “MeDIETerranea”Il progetto di cooperazione transnazionale “meDIETer-ranea” ha come obiettivo generale quello di pro-muovere e valorizzare la dieta mediterranea come stile di alimentazione sano e come fattore identitario e culturale delle popolazioni coinvolte. Attraverso tale progetto il GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra Campidano di Cagliari, in qualità di capofila, in collaborazione con tre GAL della Sardegna (GAL Linas Campidano, GAL Marmilla e GAL Sarcidano Barbagia di Seulo), due GAL della Basilicata (GAL CSR Marmo Melandro e GAL la cittadella del sa-pere), un GAL veneto (GAL Polesine Adige) e due GAL maltesi (GAL Majjistral e GAL Xlokk) intende rafforza-

re l’identità rurale mediterranea attraverso la valorizza-zione e promozione delle dieta Mediterranea; diffonde-re e valorizzare la percezione della dieta mediterranea come dieta sana e salutare; approfondire il legame tra prodotti e produzioni tradizionali e la società; e valoriz-zare i processi produttivi ed i luoghi di produzione de-gli alimenti.

La dieta Mediterranea non viene considerata solo come cibo. È una filosofia ed un modo di vita, rispetto per l'ambiente, amore per le tradizioni, e ricerca delle ra-dici del buon cibo. La Dieta si fonda sul rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazio-ne e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle comunità del Mediterraneo. Il progetto si sviluppa in quattro azioni comuni:Con la prima Azione denominata “Disegno e sviluppo del Menu Tradizionale Euro-Mediterraneo" si è elabora-to un "Menu Tradizionale Euro-Mediterraneo" quale stru-mento che si associa ai prodotti tipici di ogni territorio coinvolto ed incontra le mete dell'identità, della qualità e della sicurezza alimentare.

L’azione 2, “Realizzazione di eventi itineranti sul tema della Dieta Mediterranea” prevede l'organizzazione e la gestione di eventi itineranti legati fortemente alla Dieta Mediterranea. Lo scopo di tali eventi è promuovere nel Mediterraneo le produzioni tradizionali che garantisco-no il mix di pietanze della dieta mediterranea ed un'of-ferta turistica più responsabile.

L’azione 3, “Realizzazione di una pubblicazio-ne/cartone animato sulla Dieta Mediterranea” na-sce dalle considerazioni secondo cui nei Paesi del Mediterraneo il cibarsi non è solo la risposta ad un bisogno primario ma anche un vero e proprio stile di vita, un approccio al mondo esterno e a quello in-teriore insito nella natura umana e tramandato dalla notte dei tempi, si intende sviluppare una ricerca sul-

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La partecipazione del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari agli Eventi Internazionali è stata rafforzata attraverso i fondi erogati dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna che hanno consentito ai ragazzi dell’Istituto Alberghiero G. Ferraris di Iglesias di assistere alle varie iniziative e pre-sentare il menù tradizionale del Sulcis Iglesiente da loro studiato e realizzato “Una miniera di sapori”.

Infine il progetto prevede al suo interno l’organizzazio-ne di un percorso di Educazione alimentare rivolto agli studenti delle quattro scuole primarie che hanno parte-cipato al concorso di idee “il cibo come identità”. Negli istituti scolatici coinvolti sono stati organizzati laboratori di educazione alimentare e momenti di approfondimen-to in aula con l’ausilio di racconti, leggende etc per sti-molare i bambini alla curiosità sul tema trattato. I labora-tori di educazione alimentare sono stati accompagnati da materiale didattico adeguato al target di riferimento. Sono state realizzate brochures colorate e gadget per rendere i momenti educativi più interessanti e costruttivi.Gli alunni della scuola primaria di Santadi, Giba, Sant’Anna Arresi e Teulada sono stati coinvolti all’interno di due giornate di sensibilizzazione attraverso la visita al Mercato di “Campagna Amica” di Iglesias gestito dalla Coldiretti, dell’Acquacultura di Matzaccara e dell’Agritu-rismo “Agrifoglio” di San Giovanni Suergiu.

Una giornata conclusiva di restituzione dei risultati, nel mese di Dicembre 2014, permetterà ai bambini di pre-sentare dei lavori che descrivono la loro esperienza ali-mentare.

AgriSociale: coltiviamo cittadinanza“Agrisociale, coltiviamo cittadinanza” è un progetto in-novativo di cooperazione transnazionale teso a speri-mentare nuove strategie di azione per accrescere il si-stema di risorse, il valore delle politiche di welfare locale e i li-velli d’inclusione sociale, anche attraverso la creazione di nuo-ve “reti per l’inclusione sociale” o il potenziamento di quelle già esistenti. Puntando sugli aspet-ti sociali dell’agricoltura, il pro-getto mira a favorire il passag-gio da un modello di assistenza medicalizzato ad uno sociale, capace di offrire agli utenti non solo cure me-diche ma anche la possibilità di partecipare attivamen-te e potersi integrare all’interno di una comunità (offrire cittadinanza) nonché l’ampliamento delle relazioni e reti esistenti a livello locale, e il potenziamento delle condi-zioni di un intero territorio.

ll progetto Agrisociale nasce grazie alla collaborazione

le relazioni tra la nascita della civiltà antica e la die-ta mediterranea. Per l’attuazione di questa azione è stato pertanto pubblicato per ciascun GAL partner un concorso di idee denominato “Il cibo come identità” volto a raccogliere le storie dei ragazzi delle scuole elementari che descrivessero il proprio territorio in re-lazione ai prodotti tipici che caratterizzano le proprie abitudini alimentari. Le migliori storie sono state rac-colte all’interno di una pubblicazione cartacea ed un e-book e hanno dato lo spunto per l’elaborazione di un cartone animato che ha come comune denomina-tore la dieta mediterranea così come intesa nei vari territori coinvolti. E’ stato inoltre realizzato un “pezzo musicale” che rappresenti una sorta di “colonna so-nora” della Dieta Mediterranea da inserire all’interno del cartone animato.

La quarta Azione, denominata “Festival della Dieta Mediterranea come simposio delle identità rurali e concorso gastronomico” prevede di realizzare quattro Festival della Dieta Mediterranea, uno in Sardegna, uno in Veneto, uno in Basilicata e uno a Malta. Il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra Campidano di Cagliari, in collaborazione con i GAL sardi, GAL Linas Campidano, GAL Marmilla e GAL Sarcidano Barbagia di Seulo, è attuatore del I Evento Internazionale in Sardegna che si tenuto a maggio 2014 e denomina-to “Simposio delle identità rurali europee”. Lo scopo principale del Simposio è stato quello di promuove-re, nell’ambito dei territori coinvolti, il valore aggiun-to della Dieta Mediterranea e delle produzioni tradizio-nali che la compongono, dando una grande risonanza sull'opportunità di valorizzare questa eredità per mez-zo del settore turistico. In questa occasione sarà pre-sentato il "Menù tradizionale Euro-Mediterraneo”. Per l’occasione sono stati organizzati convegni, show co-oking, laboratori del gusto e allestito un vero e proprio villaggio delle identità rurali europee che ospitasse al suo interno le delegazioni dei GAL partner, le istituzio-ni del territorio e gli operatori del settore agricolo, arti-gianale e turistico.

Il GAL Polesine Adige è stato invece responsabile del II Evento Internazionale denominato “Festival della die-ta mediterranea”, tenutosi a Rovigo nel mese di otto-bre 2014.

Seguiranno l’Evento Internazionale in Basilicata, nel mese di Dicembre 2014, progettato e realizzato dal GAL CSR Marmo Melandro e dal GAL La cittadella del sapere e l’Evento finale a Malta, nel mese di Aprile 2015, organizzato dal GAL Majjistral e dal GAL Xlokk, durante il quale verrà ufficialmente presentata la pubblicazione cartacea dello studio del menù euro mediterraneo rea-lizzato attraverso l’azione 1.

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di cinque GAL: tre sardi (Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, capofila del progetto e i Gal Sole Grano Terra e Linas Campidano) e due provenien-ti dalla Finlandia (SILMU e SEPRA).

Il progetto prevede diverse azioni, alcune da realizzarsi a livello locale, altre di livello transnazionalein cooperazio-ne tra i 5 GAL partner. La prima di queste attività consi-ste nell’attivazione di un tavolo permanente per la costitu-zione di una “Carta dei principi” dell’agricoltura sociale. Il tavolo, composto dai rappresentati dei singoli GAL part-ner e da operatori economici pubblici e privati, diventerà uno spazio aperto di integrazione, confronto e scambio di esperienze e buone prassi in tema di agricoltura socia-le. L’approccio scelto per la gestione delle attività è quel-lo partecipativo multi-stakeholder.Le altre due principali attività previste dal progetto ri-guardano l’organizzazione di eventi internazionali, di visitinspections ed Educational Tour nei territori dei GAL partner.

Il primo workshop transnazionale si è svolto a Masainas l’8 maggio 2014 in occasione del Simposio delle iden-tità rurali europee. Hanno partecipato al workshop nu-merosi attori provenienti da diversi settori. Oltre ai GAL partner, hanno dato il loro attivo contributo, rap-presentanti della Regione Sardegna, dei servizi socia-li e delle amministrazioni di comuni sia sardi che fin-landesi (Masainas, Arbus, San Vito e Sipoo), della RuralWomen'sAdvisoryAssociation (RWAO), della Rete Europea per lo Sviluppo Rurale, dell’Agenzia per l’agri-coltura ProagriaFinland, dell’Istituto IPSAR di Arbus e di diverse fattorie sarde e finlandesi. Durante l’incontro i partecipanti hanno definito insieme l’indice della Carta dei princìpi dell’agricoltura sociale.Il II workshop trasnazionale si è svolto l’ 11 settembre 2014 a Kuggom in Finlandia, in occasione della visitinspection dei GAL Sardi nei territori dei due GAL finlandesi

partner del progetto. Anche al secondo workshop transnazionale hanno partecipato attori provenienti diversi settori: rappresentanti dei GAL partner, dei servizi sociali e delle amministrazioni comunali, del mondo delle cooperative e delle associazioni, del Ministero della Giustizia italiano, dell’Agenzia per l’agricoltura ProagriaFinland, dell’Istituto IPSAR di Arbus e di diverse fattorie. Durante l’incontro i partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi di lavoro, ognuno dei quali formato da operatori italiani e finlandesi provenienti da diversi settori. Partendo dall’indice della Carta dei princìpi dell’agricoltura sociale, concordato durante il I workshop trasnanzionale, è stato chiesto ad ogni gruppo di approfondire uno o più contenuti. In particolare, i partecipanti al Gruppo 1 hanno discusso insieme i princìpi e i valori dell’agricoltura sociale, il Gruppo 2 ha lavorato sugli attori coinvolti, il Gruppo 3 sulle aree di intervento e sui servizi. Infine, il Gruppo 4 ha focalizzato la propria discussione sulle diverse tipologie di utenti.

Il III workshop transnazionale si è svolto il 21 ottobre a Suelli nel territorio del GAL SGT, durante l’educatio-nal tour in Sardegna dei due partner finlandesi SEPRA e SILMU. Anche al terzo workshop transnazionale han-no partecipato attori provenienti diversi settori: rappre-sentanti dei GAL partner, dei servizi sociali e delle am-ministrazioni comunali, del mondo delle cooperative e delle associazioni, del Ministero della Giustizia italiano, dell’Agenzia per l’agricoltura ProagriaFinland, dell’Isti-tuto IPSAR di Arbus e di diverse fattorie sociali finlan-desi e sarde. Anche in quest’occasione, come nell’in-contro di Kuggom, i partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi di lavoro, ognuno dei quali formato da operatori italiani e finlandesi provenienti da diversi set-tori. Compito dei quattro gruppi è stato quello di appro-fondire ed esplodere i contenuti dell’indice della Carta dei princìpi dell’agricoltura sociale ripartendo dal lavo-ro svolto in Finlandia.

Il IV ed ultimo workshop sarà realizzato in primavera durante l’educational tour dei GAL Sardi in Finlandia. I partecipanti avranno il compito di chiudere i lavori della Carta dei princìpi dell’agricoltura sociale.Oltre alle attività transnazionali, svolte in collaborazio-ne con tutti i GAL partner, il progetto ne prevede altre da svolgersi a livello regionale, che proseguono ed in-tegrano il lavoro svolto ma che al contempo riportano il tema dell’agricoltura sociale ad una dimensione locale.In particolare durante i primi due workshop transnazio-nali è emersa l’esigenza di analizzare gli ambiti di inter-vento e le linee guida per la qualità dei servizi dell’agri-coltura sociale in Sardegna. Il I worshop regionale si è svolto ad Arbus il 14 ottobre 2014 e hanno preso par-te all’incontro attori provenienti da diversi settori di tutti e tre i GAL Sardi partner di progetto. I partecipanti han-

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no analizzato lo stato attuale delle attività e dei progetti legati all’agricoltura sociale presenti nei diversi territori; ne hanno discusso insieme le principali criticità ed ela-borato alcune proposte per il futuro. L’apertura di spa-zi di confronto e condivisione sulla tematica in oggetto, può diventare un utile strumento per la progettazione di azioni di sviluppo, permette, contestualmente all’anali-si dell’esistente, di dare vita a processi di networking e rafforzare le reti già attive tra gli attori che operano o vorrebbero operare in un sistema di agricoltura sociale. Seguiranno nei prossimi mesi altri due incontri finalizza-ti alla stesura di una proposta di Carta di qualità dell’a-gricoltura sociale in Sardegna.

Tutto il progetto “Agrisociale: coltiviamo cittadinanza” è realizzato secondo l’approccio del botton up con il coin-volgimento dal basso di tutti gli stackeolder interessati attraverso l’utilizzo della metologia di progettazione par-tecipata denominata Metaplan. Inoltre, per garantire la trasparenza dei processi decisionali e delle modalità di attuazione e di sorveglianza del progetto, rendendo ef-fettivo il diritto dei cittadini a un’informazione completa e corretta sono stati realizzati dei Video Partecipativi (PV) di tutte le attività del progetto.

Il Protocollo di intesa con il Parco Geominerario, Storico e Ambientale della SardegnaIl Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna è stato dichiarato il primo Parco Geominerario al mondo, esempio emblematico della nuova rete mon-diale di Geositi-Geoparchi istituita dall’Unesco. Un Parco tematico all’interno della Sardegna che, per ca-ratteristiche ambientali, geologiche, biologiche ne fan-no un piccolo ma intero continente.

L’attività mineraria ha modellato il paesaggio e la cul-tura delle popolazioni minerarie creando un ambiente in cui il fascino della storia accompagna il visitatore tra le splendide testimonianze di archeologia industriale, in mondi sotterranei e a contatto con la magnifica natu-ra sarda.

Le 8 aree del Parco, per complessivi 3500 Km², rac-chiudono ben 81 Comuni e ne fanno uno tra i parchi nazionali più estesi ed eterogenei d’Italia. Nel 2007 al Parco viene confermato il suo valore internazionale con l’inserimento nella rete europea e globale GEOPARKS dell’UNESCO, con l’obiettivo di recuperare, tutelare e valorizzare un patrimonio geologico, minerario, storico e ambientale unico al mondo. Naturale collegamento tra le aree costiere dell’isola e le zone interne, il Parco rappresenta il mezzo per creare sviluppo sostenibile e l’occasione per il riscatto economico e sociale dell’inte-ro territorio.

I 19 comuni LEADER facenti parte del territorio di competenza del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari sono compresi interamente all’interno dell’Area del Sulcis e dell’Area Iglesiente del Paro Geominerario della Sardegna.Obiettivo del GAL e del Parco è quello di valorizzare le proprie aree di competenza attraverso la promozione ed il sostegno dei fattori di sviluppo economico, socia-le ed occupazionale.

In data 24 Aprile 2012 è stato pertanto siglato un Protocollo di intesa con il quale le parti hanno deciso di instaurare una continua collaborazione, finalizzata alla costituzione di uno strumento di governance locale inte-so come sistema territoriale integrato di qualità, in grado di creare sinergie tra le potenzialità, le risorse e gli atto-ri locali, anche attraverso un’immagine unica riconosci-bile all’esterno.Le attività progettuali portate avanti attraverso tale col-laborazione sono:• realizzazione di una campagna pubblicitaria e realiz-

zazione di materiale promozionale per la divulgazio-ne degli obiettivi e risultati dei progetti di cooperazio-ne transnazionale;

• realizzazione del Menù “una miniera di sapori” attra-

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verso il coinvolgimento dell’Istituto Alberghiero IPSIA di Iglesias;

• partecipazione ad eventi transnazionali;• educational tour sul territorio;• concorsi fotografici e realizzazione di materiale pro-

mozionale del territorio del Parco e del GAL;• organizzazione di eventi promozionali;• realizzazione di un progetto pilota denominato “AgriNido”• organizzazione di giornate di animazione territoriale

e sensibilizzazione rivolte alle scuole;• organizzazione di tavoli tematici riguardanti la piani-

ficazione territoriale e la sostenibilità ambientale e ri-sorse naturali del territorio.

AgriNidoConcetto fondamentale, per lo sviluppo agricolo nei ter-ritori della Sardegna nel PSR Sardegna 2007/2013 e nel PSL del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, è quello della Multifunzionalità dell’azienda agricola ossia la possibilità di affiancare alla tradizionale pratica agricola (allevamento e agricoltura) altre attività come quella ricettiva turistica, la trasformazione dei pro-dotti agricoli e la produzione energetica. Queste attività hanno permesso di integrare il reddito agricolo e soprat-tutto di avvicinare all’agricoltura molti giovani che han-no riscoperto il mondo rurale apportando però una cari-ca innovativa.

Nell’ambito della Multifunzionalità si inserisce perfetta-mente anche il ritrovato ruolo dell’agricoltura nel mon-do del Sociale con le attività di fattoria sociale attraver-so la trasmissione di valori propri del mondo agricolo come la solidarietà, l’accoglienza e l’inclusività nei confronti delle fasce più svantaggiate della popolazio-ne come i bambini, gli anziani, i disabili e i sogget-ti svantaggiati.

Il progetto pilota dell’AGRINIDO nasce dall’esigenza di rispondere al bisogno di accoglienza e di inclusività della prima infanzia fortemente presente del territorio del GAL. Infatti, nel territorio del GAL purtroppo, sono presenti solamente n. 3 asili nido gestiti da privati. I loro alti costi in termini di retta mensile, non permettono alle giovani famiglie di iscrivere i propri figli e, spesso, le giovani mamme, che non possono godere dell’aiu-to di altri familiari, sono costrette a rinunciare addirittu-ra al proprio lavoro poiché non potendosi permettere di pagare la struttura, devono accudire personalmen-te i bambini. Ciò oltre a causare la disoccupazione di molte donne provoca bassi redditi alle famiglie e po-chi servizi nei Comuni.

In un’ottica di sviluppo e di sostenibilità sociale, il GAL con il Parco Geominerario propongono questo proget-to pilota al fine di:• spronare le aziende agricole ad aprirsi alla comunità

fornendo nuovi servizi di utilità sociale;• fornire un servizio importante in zone carenti di servi-

zi e strutture per l’infanzia;• offerta di un servizio originale, inserito in un contesto

rurale ed innovativo

Nell’Agrinido i bambini hanno l’opportunità di giocare e di imparare allo stesso tempo, vivendo però al ritmo della giornata di campagna e osservando da vicino il lavoro che si svolge in una fattoria. Questo tipo di ini-ziativa offre un ambiente didattico informale, dove ven-gono esaltate la libertà e la spontaneità dei più piccoli, e ha il grande vantaggio di far crescere i bimbi a stret-

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to contatto con la natura.Nell’agrinido le classi sono formate da un numero più ristretto di bambini rispetto agli asili nido tradizionali, e si differenziano sostanzialmente per le attività svolte ed il metodo educativo: i bambini trascorrono la maggior parte del tempo all’aria aperta, a contatto con gli animali oppure svolgendo laboratori di riciclo, preparazione del pane, orto… Gli asili in fattoria rappresentano una na-turale evoluzione della fattoria didattica e diffondono ai bambini una cultura di attenzione alla qualità della vita e alla sostenibilità ambientale.La realizzazione di un servizio per l’infanzia nella nostra area rurale avrebbe importanti punti di forza:• possibilità di sviluppare progetti formativi incentrati

sulla cultura, le tradizioni locali in collegamento con altri servizi educativi;

• esistenza di strutture localizzate in aziende agrico-le che, opportunamente ristrutturate e/o adattate, an-che attraverso le apposite misure del PSR, consenti-rebbero lo sviluppo di un’importante integrazione al reddito per le imprese e la possibilità per le famiglie che vivono nelle vicinanze di usufruire di tali servizi;

• possibilità per i bambini di assistere e partecipare alla trasformazione di produzioni agricole (olio, vino, pane, etc);

• possibilità di utilizzare, per la refezione, tutti i prodotti stagionali raccolti e/o trasformati in azienda, di utiliz-zare prodotti freschi e di qualità come quelli biologici ed educarli ad una sana alimentazione;

• possibilità di usufruire di ampi spazi esterni opportu-namente delimitati, in un ambiente con ridotto inqui-namento acustico e atmosferico.

Il progetto verrà realizzato attraverso l’attivazione delle seguenti azioni specifiche:Costituzione di un Comitato tecnico scientifico interdi-sciplinare per l’elaborazione del format Agrinido. Per la costituzione del comitato scientifico verrà organiz-zato un workshop informativo sull’iniziativa in cui saran-no invitati i rappresentanti della rete delle fattorie sociali del GAL, le assistenti sociali dei 19 comuni, le assisten-ti sociali e dirigenti dell’ALS 7 e dell’ASL 8 impegnati nell’attuazione del Piano locale Unitario dei servizi per la programmazione 2012/2014 (PLUS), i rappresentati delle organizzazioni professionali agricole oltre che da esperti di psicopedagogia e pedagogia. Obiettivo del workshop è quello di condividere gli obiettivi del proget-to e arrivare alla costituzione del comito scientifico che dovrà lavorare alla creazione del format del progetto pi-lota. Il comitato tecnico scientifico sarà composto da:• 1 rappresentante della rete delle fattorie sociali del

territorio del GAL;• 2 assistenti sociali in rappresentanza dei Comuni

del GAL;• 2 assistenti sociali di cui uno in rappresentanza della

ASL 7 e in rappresentanza della ASL 8;• esperti in psicopedagogia e pedagogia;• Rappresentanti del GAL.Compito del Comitato tecnico scientifico sarà quello di elaborare un vero e proprio format di Agrinido con l’in-dividuazione di una carta dei principi in cui dovrà esse-re stabiliti i principi minimi del servizio educativo offerto:• Format educativo: si intende un programma minimo

di attività che l’agrinido dovrà offrire e attuare all’inter-no delle attività (attività esplorative, sensoriali, moto-rie, linguistica, etc…).

• Format strutturale: dovranno essere stabiliti i requisi-ti minimi degli spazi (sia interni che esterni) che do-vranno ospitare i piccoli ospiti e che differenzieran-no sostanzialmente il servizio offerto dal nido “rurale” rispetto a quello tipico del nido “urbano”. Nello spe-cifico dovranno essere fissati i parametri per i servi-zi (spazio giorno, spazio riposo, spazio aperto, cuci-na e bagni) tenendo conto degli spazi minimi richiesti anche in termini di metri quadri per lo svolgimento di tutte le attività. Verranno inoltre effettuate scelte sulla tipologia della struttura, degli arredi e dei materiali. Si chiederà al Comitato scientifico di dare premialità alle fattorie sociali beneficiarie della Misura 311, azione 5.

• Format risorse umane: stabilire la presenza di un nu-mero di educatori necessari in base alla presenza del numero di bambini iscritti, numero di addetti ai servi-zi impegnati nella preparazione dei pasti e il nume-ro degli assistenti ausiliari in assistenza alle mansioni di accoglienza, cambio, pasto ecc., un coordinato-re pedagogico che garantisca il coordinamento pe-dagogico e organizzativa. Per ciascuna figura si do-vrà stabilire il livello operativo e il titolo di studio che le medesime devono possedere.

• Format amministrativo: stabilire le regole amministra-tive che l’Agrinido dovrà seguire, come ad esempio il rispetto del rapporto di connessione e complemen-tarietà che dovrà garantire che l’attività agricola co-munque rimane l’attività principale dell’azienda.

• Format economico-finaziario: il Comitato dovrà indi-viduare gli indicatori economici (costo del personale, utenze, etc…) utili alle fattorie sociali per la presenta-zione di un’analisi economico-finanziaria del servizio diagrinido (aspetto economico, rapporto costi/ricavi, sostenibilità economica nel tempo).

• Format comunicazione: dovrà essere previsto un piano di comunicazione che costituisca un manua-le d’uso degli strumenti di comunicazione che le fat-torie sociali dovranno adottare al fine di promuovere l’attività di agrinido (immagine coordinata, sito inter-net, social network, pubblicazioni cartacee e digita-li, etc…).

Individuazione Fattoria sociale per progetto pilota AgrinidoA seguito dei lavori svolti dal Comitato tecnico-scien-

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tifico verrà pubblicata una manifestazione rivolta alle fattorie nel territorio del GAL per l’individuazione delle aziende interessate alla sperimentazione del proget-to pilota.Vista l’importanza e la complessità della sperimenta-zione potranno essere selezionate un numero massi-mo di due fattorie sociali. Qualora, inizialmente non si raggiunga il numero massimo previsto, anche aziende che inizialmente non avessero aderito alla manifesta-zione di interesse potranno entrare nel progetto in un momento successivo.Le fattorie sociali selezionate dovranno sperimentare l’attività di Agrinido secondo la carta dei principi indi-viduata dal Comitato scientifico.I risultati della sperimentazione verranno condivisi tra le aziende partecipanti alla sperimentazione e messi a disposizione gratuitamente di tutte le aziende agricole interessate all’attività di AgrinidoA conclusione del progetto si intende elaborare un “Marchio Agrinido” che rappresenti le fattorie sociali che hanno aderito alla rete e che possiedono tutti i re-quisiti stabiliti dal Comitato Tecnico al fine di promuo-verne le attività a livello locale e regionale. La comuni-tà locale e tutti i possibili utenti/acquirenti attraverso il riconoscimento di questo marchio hanno garanzia di qualità circa i servizi proposti.

Il GAL verso la Programmazione 2014/2020:obiettivi, risultati e criticità della Programmazione 2007/2013Leader è una metodologia per la mobilitazione e la re-alizzazione dello sviluppo rurale nelle comunità loca-li. Leader incoraggia la collaborazione tra gli operato-ri socio-economici per produrre beni e servizi capaci di generare il massimo valore aggiunto in ambito loca-le. Favorisce quindi la partecipazione all’elaborazione di strategie da attuare nel territorio permettendo quin-di di poter far fronte alle reali necessità della propria re-altà locale. A tale scopo vengono costituiti i Gruppi di Azione Locale (GAL) che sono il mezzo con cui la stra-tegia prende forma.Nel periodo di Programmazione 2007-2013 Leader si è evoluto e da programma a sé stante è stato integrato nei programmi di sviluppo regionali, ovvero nei PSR. Ciò ha permesso di ampliare e variegare le iniziative, rispetto alle precedenti edizioni del programma stesso (Leader +, Leader 2), al fine di aumentare la potenzialità e la com-petitività delle zone rurali per arrestarne lo spopolamen-to, la scarsità dei servizi e la mancanza di occupazione.Il percorso nell’attuazione della Programmazione 2007/2013 si è rivelato tortuoso e non privo di proble-matiche: sia dal punto di vista della gestione vera e pro-pria del GAL sia per il contesto socio-economico di ap-partenenza.Il livello di burocratizzazione, proceduralizzazione e com-plessità a cui tutti (GAL e beneficiari in prima istanza) sono stati soggetti, non ha avuto precedenti. Ciò oltre a determinare lungaggini, difficoltà nell’interpretazione e nell’attuazione delle procedure e dei bandi, ha deter-minato un’importante ripercussione: il depotenziamento dell’approccio Leader e del principio del bottom up.Si ricordi, come esempio lampante, la limitata possibi-lità dei GAL di intervenire direttamente sui criteri di se-lezione delle Misure a Bando: ciò accentua la difficoltà nel garantire in primis l’autonomia decisionale del GAL, in secundis l’impossibilità di personalizzare i punteggi in base alle caratteristiche peculiari del territorio omolo-gando aree geografiche diversissime fra loro per storia, cultura, economia e bisogni.

Lo spezzettamento della procedura e del chi fa cosa ha fatto in modo che i beneficiari si siano interfacciati non solo con il GAL (il quale svolge l’attività di animazione territoriale, emana i bandi, istruisce le domande di aiu-to, istruisce i progetti e ne decreta la fattibilità) ma con AGEA (Agenzia pubblica per le erogazioni in agricoltu-ra) che ha la funzione di Ente Pagatore dei finanziamenti e che a sua volta effettua le operazioni di verifica, inclu-si i controlli amministrativi ed i controlli in loco, tramite la società in-house Agecontrol. Inutile evidenziare ulterior-mente la complessità di tale sistema.A ciò si aggiunga una insufficiente capacità progettua-

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le dei progetti presentati dovuta all’inadeguatezza del-la Pubblica Amministrazione, e non solo, nell’approccio ai Fondi Comunitari, che sin dall’inizio ha provocato non pochi disagi con conseguenti ritardi ed intoppi.

Oltre alla problematica procedurale, va ribadita la non meno importante difficoltà di accesso al credito da par-te dei beneficiari, soprattutto dei giovani imprendito-ri agricoli ma non solo. I beneficiari del GAL pur po-tendo usufruire di contributi al 50% (alcune Misure per le aziende agricole raggiungono anche il 75%) a fon-do perduto, hanno riscontrato immani complicazioni nel trovare la propria quota di cofinanziamento. Ciò a cau-sa sia della attuale realtà economica che da anni afflig-ge il Paese (ed in particolar modo la zona del Sulcis-Iglesiente definita l’area più povera d’Europa) sia per la diffidenza da parte degli istituti di credito nel concede-re mutui e finanziamenti.

Questa programmazione “monofondo” non ha inoltre permesso ai GAL di agire su più Programmi contempo-raneamente ed in modo integrato, negando al territorio un supporto più ampio di sviluppo.

Nella Programmazione 2014/2010, il Regolamento UE n. 1305/2013, da la possibilità alle Regioni, compresa la Regione Sardegna, che ha positivamente accolto tale pos-sibilità, stabilendo che i GAL possano attuare dei Piani di Azione integrati, attingendo quindi da più Fondi Strutturali, ampliando il proprio raggio di azione ed offrendo al territo-rio una possibilità di sviluppo coerente con i proprio bisogni.Nonostante le avversità e gli ostacoli, questa Programmazione più delle altre, ha creato nel nostro territorio un valore inesti-mabile: il capitale umano. Perché da questo bisogna ripar-tire, con slancio e nuovo vigore: dalle persone.

E sulle persone ha puntato il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, con particolare at-tenzione ai bambini, ai giovani e ai soggetti svantaggiati.

Il cinema, il cibo, l’agricoltura ed il paesaggio rura-le sono i temi cardine dei nostri progetti e hanno con-sentito il pieno coinvolgimento delle fasce più sensibili, che più di altre, sono state capaci di apportare cresci-ta, valore umano e personalità ai nostri progetti, supe-rando gli obiettivi prefissati di coinvolgimento, attenzio-ne e partecipazione verso tematiche così importanti: il territorio e l’agricoltura sociale.

Il nostro territorio non dispone di uno studio interdisci-plinare tra i diversi ambiti culturali che lo caratterizzano. Non sono state effettuate indagini approfondite del con-testo ambientale, sociale e culturale tali da consentire una rivisitazione in chiave moderna dei valori territoria-li. Data la scarsità e la frammentazione dei dati disponi-

Il PresIdente

Cristoforo Luciano Piras

bili, il GAL intende realizzare il Centro di sviluppo loca-le: uno strumento ed un luogo fisico in grado di mettere in relazione le diverse realtà culturali presenti sul territo-rio, innescare un reale sviluppo economico competitivo e sviluppare una maggior consapevolezza del rapporto tra tradizione e innovazione.

L’agricoltura sociale è lo strumento operativo con cui gli Enti locali e regionali applicano le politiche di wel-fare in ambito territoriale coinvolgendo gli enti pubbli-ci stessi, le aziende agricole, le società cooperative e la cittadinanza. La forma di aggregazione che permet-te tale politica è la “fattoria sociale”: un’azienda votata all’agricoltura e all’allevamento che svolge la propria at-tività principale, di vendita dei prodotti sul mercato, con l’ausilio di soggetti svantaggiati (portatori di handicap, tossicodipendenti, detenuti, anziani, etc…) in concorso con le pubbliche istituzioni di riferimento. Tale pratica accentua e caratterizza la multi-funzionalità delle azien-de agricole permettendo l’integrazione sociale e lavora-tiva di soggetti svantaggiati.

E proprio queste sono le tematiche prioritarie a cui l’Eu-ropa fa riferimento per la Programmazione 2014/2020:• promuovere il trasferimento della conoscenza e l’in-

novazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali;

• potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forma, promuovere tecniche innovative per le aziende agri-cole e la gestione sostenibile delle foreste;

• promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, compresa la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere animale e la gestio-ne dei rischi nel settore agricolo.;

• preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura.

• incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resi-liente al clima nel settore agroalimentare e forestale;

• adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione del-la povertà e lo sviluppo economico nella zone rurali.

In quest’ottica si auspica un’evoluzione dei GAL in Agenzia di Sviluppo Rurale per l’attuazione di piani in-tegrati con specifici obiettivi, con il sostegno e la con-certazione dei Soggetti Pubblici e Privati e di tutti gli stakeholder, per lo sviluppo, la promozione ed il raffor-zamento socio-economico dei territori rurali.

Da pionieri abbiamo sondato il terreno e seminato le gemme dello sviluppo. E da queste basi ripartiamo ed affrontiamo insieme il futuro, tutti giù per terra!

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© GAL SULCIS IGLESIENTECAPOTERRA E CAMPIDANO DI CAGLIARI

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Il testo della presente pubblicazione è esclusivamente di carattere informativo e non è giuridicamente vincolante.Salvo diversa indicazione, il copyright delle immagini appartiene al GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari.

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