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Tutela della biodiversità risoluzione dei conflitti in una Riserva appenninica riconosciuta quale Sito di
Interesse Comunitario
Workshop Biodiversità, Sostenibilità e Solidarietà 2008Padova 14 maggio 2008
Dott.ssa Filomena RicciDirettore Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Gole del Sagittario”
AREA DI STUDIO Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Gole del Sagittario”
- Posizione strategica: inserita tra le più importanti aree protette abruzzesi;- territorio tutelato dalla Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Gole del Sagittario – presenza del SIC “Gole del Sagittario”, proposto dalla Regione Abruzzo nel 1995 e approvato dal Min. Ambiente nel 1997. Accettato dalla Commissione Europea nela 2006.
Workshop Biodiversità, Sostenibilità e Solidarietà 2008Padova 14 maggio 2008
AREA DI STUDIO Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Gole del Sagittario”
Workshop Biodiversità, Sostenibilità e Solidarietà 2008Padova 14 maggio 2008
- istituzione: Legge Regionale N. 16 del 22 febbraio 1997; - estensione: 400 ettariarriva a più di 1.000 considerando anche la fascia di protezione esterna;- quota: dai 500 m a valle dell’abitato di Anversa degli Abruzzi fino ai pascoli situati tra Pizzo Marcello e la zona di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise a 1.600 m;- Ente gestore: Comune di Anversa degli Abruzzi
Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Gole del Sagittario”
Le gole del Sagittario morfologicamente rappresentano la tipica incisione fluviale, caratterizzata per l’appunto dalla morfologia a V, scavata e modellata in milioni di anni dalla potente azione erosiva delle acque del fiume. Sedimenti marini carbonatici di coralli e foraminiferi che si sono depositati tra i 200 e i 20 milioni di anni prima del sollevamento della catena appenninica.
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Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Gole del Sagittario”
Le tipologie ambientali presenti sono molto varie. Tra le più rappresentative vi sono le rupi ed i ghiaioni calcarei, i prati aridi, la vegetazione delle sorgenti, il bosco mesofilo di fondovalle, la faggeta e le praterie primarie d’alta quota. In questi luoghi trovano riparo numerosissime specie animali e vegetali di notevole interesse naturalistico e conservazionistico.
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Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Gole del Sagittario”
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Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Gole del Sagittario”
Workshop Biodiversità, Sostenibilità e Solidarietà 2008Padova 14 maggio 2008
In Appennino è in atto un fenomeno di abbandono dei coltivi e ricolonizzazione dal parte del bosco (studi Riserva dei Calanchi di Atri e Prov. Pescara – studio in atto nella Riserva Gole del Sagittario)
Tutela della biodiversità risoluzione dei conflitti in una Riserva appenninica riconosciuta quale Sito di Interesse ComunitarioIntroduzione
Workshop Biodiversità, Sostenibilità e Solidarietà 2008Padova 14 maggio 2008
Aumentano le zone di transizione - le colture più vulnerabili sono quelle più vicine ai boschi, dove la fauna selvatica tende a rifugiarsi
Il progetto intrapreso dalla Riserva mira a cercare soluzioni incruente per prevenire i danni alle colture ed intraprendere un rapporto di fiducia e dialogo con gli agricoltori.
Workshop Biodiversità, Sostenibilità e Solidarietà 2008Padova 14 maggio 2008
Tutela della biodiversità risoluzione dei conflitti in una Riserva appenninica riconosciuta quale Sito di Interesse ComunitarioIntroduzione
i danni causati alle colture dagli ungulati selvatici
cinghiale: la causa dei danni è imputabili sia alle attività di consumo che a quelle di scavo e di grufolamento condotte alla ricerca di altre risorse trofiche ma che danneggiano soprattutto colture cerealicole, foraggere e orticole cervo e capriolo: danni a specie arboree, da frutto e da legno. In autunno, dopo che i branchi durante l’estate si sono spostati sui pascoli in quota, vi può essere una frequentazione dei frutteti alla ricerca dei frutti, particolarmente appetiti, mentre nel corso dell’inverno si assiste agli scortecciamenti ed alla brucatura dei rami più teneri degli alberi da frutto e degli olivi (fregoni -sfregamento del palco e marcatura visiva e olfattiva - solo su rami e tronchi giovani dalla superficie liscia o poco ruvida; cimature – brucature degli apici vegetativi per la ricerca di cibo; brucatura della corteccia avviene essenzialmente sulle piante più giovani la cui corteccia è più tenera ed appetita
Workshop Biodiversità, Sostenibilità e Solidarietà 2008Padova 14 maggio 2008
Tutela della biodiversità risoluzione dei conflitti in una Riserva appenninica riconosciuta quale Sito di Interesse ComunitarioIntroduzione
Repellenti chimici Il ricorso alla dissuasione olfattiva e/o gustativa è stato ampiamente sperimentato per molte specie animali, compresi ovviamente anche il cervo e il capriolo, con risultati, almeno per queste specie sicuramente più incoraggianti di quelli ottenuti per il cinghiale che in tempi brevi si abitua ad ogni tipo di repellente olfattivo. Simulazione presenza di predatori (urina di predatori di grossa taglia o di estratti di sangue di erbivori) o presenza di sostanze urticanti (capsaicina) o disgustose (denatonium benzoate) le piante trattate perdono evidentemente di appetibilità. Protezione dei tronchi dalla scortecciatura (shelter) Recinzioni fisse Recinzioni elettrificate
I sistemi di difesa
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Tutela della biodiversità risoluzione dei conflitti in una Riserva appenninica riconosciuta quale Sito di Interesse ComunitarioIntroduzione
I sistemi individuati per evitare danni alle colture sono stati:
Elettrificatori
Repellenti olfattivi
Studi analoghi realizzati in altre regioni in particolare in Toscana – ARSIA:- “è ormai dimostrato come la recinzione elettrica costituisca senza ombra di dubbio un modo efficace di protezione delle colture contro danni da cinghiale (…) a condizione di rispettare un certo numero di regole”.
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Tutela della biodiversità risoluzione dei conflitti in una Riserva appenninica riconosciuta quale Sito di Interesse ComunitarioMateriali e metodi
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Tutela della biodiversità risoluzione dei conflitti in una Riserva appenninica riconosciuta quale Sito di Interesse ComunitarioMateriali e metodi
I repellenti olfattiviAgiscono attraverso il gusto o attraverso l’odore. Possono essere applicati direttamente sulle piante o in appositi contenitori da sistemare lungo il perimetro dell’area da proteggere (generalmente meno efficaci).
L’efficacia dipende da:Dilavamento del prodotto a causa delle pioggeDensità degli animaliAppetibilità delle pianteSi usano soprattutto per frutteti ed oliveti
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Tutela della biodiversità risoluzione dei conflitti in una Riserva appenninica riconosciuta quale Sito di Interesse ComunitarioMateriali e metodi
I repellenti olfattivi
Valutazione di 3 repellenti per la prevenzione di danni da cervidi su piantine di olivo – ARSIA Toscana
Workshop Biodiversità, Sostenibilità e Solidarietà 2008Padova 14 maggio 2008
Tutela della biodiversità risoluzione dei conflitti in una Riserva appenninica riconosciuta quale Sito di Interesse ComunitarioMateriali e metodi
Tree Guard e Eutrofit hanno dimostrato di essere in grado di ridurre significativamente i danni da brucatura su piantine di olivo.
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Tutela della biodiversità risoluzione dei conflitti in una Riserva appenninica riconosciuta quale Sito di Interesse ComunitarioMateriali e metodi
Conclusioni
LEVEL3 SUPERFICIE SUP %
111 Zone residenziali a tessuto continuo 424943 1,32%
131 Aree estrattive 152286 0,47%
223 Oliveti 882476 2,73%
231 Prati stabili (foraggere permanenti) 1097328 3,40%
242 Sistemi colturali e particellari complessi 1594779 4,94%
243Aree prevalentemente occupate da colture agrarie conpresenza di spazi naturali importanti 173658 0,54%
311 Boschi di latifoglie 9626228 29,79%
312 Boschi di conifere 2778287 8,60%
321 Aree a pascolo naturale e praterie 2887321 8,94%
322 Brughiere e cespuglieti 9140466 28,29%
333 Aree con vegetazione rada 3554363 11,00%
TOT 32312135 100,00%
La Tabella 1 riporta i dati relativi alla copertura delle diverse tipologie ambientali del CORINE Land Cover del territorio del Comune di Anversa degli Abruzzi. Elaborazione Dott.ssa Serena Ciabò
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Conclusioni
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Elaborazione Dott.ssa Serena Ciabò
Conclusioni
Domande ricevute: 22
Domande con priorità (terreni compresi nel Comune di Anversa degli Abruzzi): 19
Tutti hanno ricevuto dissuasori (elettrificatore o repellente olfattivo) per un totale di 15 elettrificatori e75 kg di repellente Eutrofit distribuiti.
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Conclusioni
Domande presentate
55%27%
18%
Oliveto Foraggere-Ortaggi-Frutteti-Vigna Misto
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Conclusioni
55%
45% Agricoltori che hannopresentato richiesta dirimborso
Agricoltori che NONhanno presentatorichiesta di rimborso
75%
25%
Agricoltori che hannoricevuto rimborso
Agricoltori che NONhanno ricevuto rimborso
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Conclusioni
Cosa è stato consegnato all’agricoltore:• Elettrificatore• filo elittrificato• joulimetro• targhe segnaletiche
Oppure• Repellente olfattivo (Eutrofit)
Cosa si chiede all’agricoltore: Collaborazioni future - richiesta rilievi risultati e comunicazione alla Riserva; Responsabilità dell’utilizzo dei materiali.
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Conclusioni
Altre azioni del progetto:
• Analisi diacronica del paesaggio, interpretazioni foto aeree del 1945, 1954 e 2005;
• Intervento di sfalcio programmato per il mantenimento dei prati aridi.
• Colture a perdere – fondi destinati al rimborso per gli agricoltori per il mancato raccolto o per l’acquisto della barra d’involo o per la tutela dei siti di nidificazione
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Conclusioni
Altre azioni del progetto:Analisi biopermeabilità – acquisto segnali stradali e catarinfrangenti per evitare investimenti da parte dei veicoli della fauna selvatica
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Elaborazione Dott.ssa Serena Ciabò
Workshop Biodiversità, Sostenibilità e Solidarietà 2008Padova 14 maggio 2008
Le Ricerche scientifiche effettuate ed in corso nella Riserva
Attività e Ricerche in corso:Stazione ornitologica di inanellamento scientifico;Censimenti faunistici;Studio della flora spontanea;Recupero e ripristino antico borgo di Anversa in convenzione con Università di Chieti-Pescara);Analisi diacronica dei cambiamenti del paesaggio;Analisi della biopermeabilità e della presenza di infrastrutture nel territorio comunale di Anversa degli AbruzziRicerche svolte:Studio sulla Centaurea scannensis;Studio sulla Centaurea rupestris;Studio sulla flora delle praterie sommitali; Studio sui Chirotteri;Studio sui Eteroceri (farfalle notturne);Studio su Rettili e Anfibi;Studio della fauna delle sorgenti in convenzione con Università di L’Aquila;Studio della Lepre italica in convenzione con INFS.
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Altre attività presenti nella Riserva
Centro di Educazione Ambientale riconosciuto dalla Regione AbruzzoLaboratori sull’acqua; Laboratori geologici;Laboratori teatrali sulle piante; Corsi di disegno naturalistico;Laboratori sulla solidarietà Nord-Sud del mondo (Commercio Equo e Solidale); Escursioni con accompagnatori di media montagna;Visite guidate al giardino botanico;Visita guidata geologica.
Nel 1996, all’interno della Riserva, è nato il Giardino Botanico Gole delSagittario, riconosciuto dal 1998 Giardino Botanico d’interesse regionaleai sensi della L.R. 35/97.La struttura ospita attualmente 380 specie diverse di piante.
Progetti di cooperazioneProgetti di animazione e sviluppo territoriale