Turismo sessuale a danno di minori ecpat ita

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Come proteggere i minori dallo sfruttamento sessuale nei viaggi e nel turismo TURISMO SESSUALE a danno di minori

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Come proteggere i minori dallo sfruttamento sessuale

nei viaggi e nel turismo

Turismo sessuale

a danno di minori

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introduzioneCos‘è lo ssCm?Perchè succede?Chi “fruisce” dei minori?Chi sono le vittime?Quali sono le conseguenze per i bambini?Diritti dei Bambini, la loro protezione ed il Turismo - Convenzione oNu sui diritti dell‘infanzia e dell‘Adolescenza (CRC) ed il Protocollo Opzionale sulla vendita, prostituzione e pornografi a rappresentante i bambini - Principio di extraterritorialitàlo ssCm ed il ruolo dell‘industria Turistica - sviluppare e rafforzare le politiche e le misure di protezione dei minori con un‘azienda - il Codice di Condottal‘importanza delle attività di sensibilizzazione e di advocacylavorare con le istituzioni che hanno competenza in materia di Turismo

Cosa può fare un viaggiatore/turista?Cosa si può fare per contrastare lo ssCm nei viaggi e nel Turismo?Cosa seganalare/denunciare? appendice 1. in quali Paesi c‘è ssCm? 2. Paesi che hanno adottato il Principio di extraterritorialità in caso di ssCm 3. modulo per denunciare/segnalare 4. il Codice di CondottaGlossarioBibliografi a

ECPAT International E‘una rete interna-zionale di organizzazioni e individui che lavorano insieme per eliminare lo sfruttamento sessuale dei bambini a fi ni commerciali. L‘acronimo, quando nacque la campagna, nel 1990 stava per

„End Child Prostitution in Asian Tourism“. Nel 1996, la mission di ECPAT è stata condivisa da diversi Paesi in tutto il mondo. Anche se la sigla è rimasta la stessa, l’acronimo oggi sta per „End Child Prostitution, Child Pornography and Traffi cking on Children for Se-xual Purposes“. Attualmente, ECPAT è presente in oltre 70 paesi. La sede di ECPAT International si trova a Bangkok, Thailandia. Gli indirizzi degli affi liati ECPAT nel mondo sono reperibili sul sito www.ecpat.net.

Questa pubblicazione è curata in sinergia tra diversi gruppi della rete ECPAT nel mondo, all’interno di un progetto fi nanziato dalla Commissione Europea: ECPAT Germany; ONLUS/ECPAT Italia; ECPAT Austria; Respect – Institut für Integrativen Tourismus und Entwicklung; ECPAT Estonia/Tartu Child Support Centre;ECPAT Netherlands/Defense for Children International Nether-lands; Preda Foundation, Philippines; Fundacíon Paniamor, Costa Rica; Equitable Tourism Options (Equations), India; Fair Trade in Tourism South Africa (FTTSA); MAIS–ECPAT Puerto Plata, Domi-nican Republic; Solwodi Kenia. Contenuti basati su: “Combating Child Sex Tourism: QUESTIONS & ANSWERS”; “Protecting Children From Sexual Exploitation in Tourism. An ECPAT Training Resource Kit”, kindly provided by ECPAT International. Estratti di questa pubblicazione possono essere liberamente pubblicati e riprodottiDesign & Layout: COPIONE s.r.l. – Roma0039.06.39388585Photo credits: ECPAT GermanyLe foto utilizzate in questa pubblicazione sono esclusivamente a carattere di supporto estetico, non riproducono alcun bambino sfruttato sessualmenteECPAT Italia rivolge un ringraziamento speciale a tutta la rete ECPAT ed in particolare ad ECPAT International.Copyright © 2009, ECPAT-Italia Onlus and ECPAT International

eCPaT-italia onlus(end Child Prostitution, Child Pornogra-

phy and Traffi cking of Children for Sexual Purposes)

Vicolo scavolino, 61 – 00187 romawww.ecpat.it [email protected]

Turismo sessuale a danno di minori: Come proteggere i minori dallo sfruttamento sessuale nei viaggi e nel Turismo.

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l‘industria turistica, nella lotta con-tro lo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali, dovrebbe impegnarsi in prima linea.

le attuali leggi, la diffusione del con-cetto di turismo responsabile… etc. quasi impongono all‘industria turistica un impe-gno su questa problematica, senza però fornire le informazioni necessarie.

Pur confermando che l’industria del turismo non è causa dello sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali, bi-sogna ammettere che strutture e servizi (ristoranti, alberghi, mezzi di strasporto … etc.), possono essere utilizzati da “chiun-que”.

Grazie alla l.269/1998, di aziende di-rettamente implicate in questo mercato dell‘orrore (es. agenti di viaggio che orga-nizzano dei tour del sesso con minori), non ne esistono quasi più.

Tuttavia, resta ampiamente disatteso l‘obbligo di denunciare. Trattandosi di ar-gomenti scomodi, anche quando il gesto eroico della denuncia verrebbe comunque premiato dai media, soprattutto nei Paesi del sud del mondo, si preferisce negare l‘esistenza del problema o, se lo si ricono-sce, la responsabilità è da attribuire ad altri.

si teme sempre che l‘azienda possa es-sere messa in cattiva luce, che certe mete turistiche possano essere declassate... etc..

Per queste ragioni le oNG hanno tentato di prestare soccorso, ma spesso sono state fraintese e le proproste di azioni congiunte sono state male interpretate.

Basterebbe guardare un po‘ più in là, rendersi conto che inevitabilmente ci sa-ranno delle conseguenze negative, sia per quanto riguarda le comunità che vivono nei Paesi meta di sfruttamento sessuale dei minori, sia per quanto riguarda l‘aspetto commerciale, una meta identificabile come “paradiso del sesso” non attirerà di certo le famiglie o gente che non abbia questo genere di prerogative.

l‘industria turistica può e deve dare un contributo essenziale.

esistono modalità di azione, già ampi-amente sperimentate in altri ambiti, che potrebbero dare il via ad un processo di cambiamento senza nulla togliere all‘obiettivo commerciale prefissato: la

responsabilità sociale di impresa (Corporate social responsability (Csr)), l‘introduzione di un codice etico nella po-litica aziendale, la stipula di protocolli con le istituzioni, il coinvolgimento anche dei propri partners e clienti... etc.

alcune aziende hanno già intrapreso questa strada, ottenendo ottimi risultati, ora tocca a te!

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Turismo sessuale a danno di minori: Come proteggere i minori dallo sfruttamento sessuale nei viaggi e nel Turismo.

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lo ssCm non deve essere confuso con l‘abuso.I due fenomeni sono strettamente legati tra loro Un minore sfruttato sessualmente è costretto ad avere

dei rapporti sessuali, in cambio di denaro o beni.Abuso è il termine genericamente utilizzato per definire i vari livelli di violazione dei diritti dei minori.

L‘abuso sessuale su minori è comunemente definito, nella cultura occidentale contemporanea, come qualsia-si attività a livello sessuale che un adulto esercita su o con una persona al di sotto dell‘età del consenso.

ECPAT assume una posizione critica nei confronti del termine “abuso”, in quanto l’etimologia lascia in-tendere che possa esistere un confine entro il quale è lecito l’uso dei minori da parte di soggetti adulti

Cos‘è lo ssCm?“ Lo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali (SSCM) è una violazione fondamentale dei diritti dei bambini. Comprende l‘abuso sessuale da parte di un adulto e una retribuzione in natura e/o in denaro corrisposta al bambino o a terze persone. il bambino viene trattato sia come oggetto sessuale sia come oggetto commerciale. Lo sfruttamento sessuale dei minori a fini com-merciali rappresenta una forma di coercizione e violenza esercitata nei loro confronti ed equi-valente ai lavori forzati ed a una forma di schiavitù contemporanea (definizione tratta dalla Di-chiarazione di stoccolma del 1996).“

le forme di ssCm:aProstituzione: “… si intende il fatto di utilizzare un bambino a fini di attività sessuali dietro compenso o qualsiasi altro vantaggio.” (Protocollo opzionale sulla vendita, prostituzione e pornografia rappresentante bambini, 2002).Pornografia: “Per pornografia rappresentante bambini si intende qualsiasi rappresentazione, con qualsiasi mezzo, di un bambino dedito ad attività sessuali esplicite, concrete o simulate o qualsiasi rappresentazione degli organi sessuali di un bambino a fini soprattutto sessuali.” (Protocollo opzionale sulla vendita, prostituzione e pornografia rappresentante bambini, 2002).Tratta a scopo di SSCM: a) Per „Tratta di persone“ si intende il reclutamento, il trasporto, il trasferimento l‘accoglienza e l‘ospitalità di persone dietro minaccia di ricorso o ricorso alla forza o ad altre forme di costrizione, o tramite rapimento, frode, inganno, abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità, o dietro pagamento di somme di denaro o di altri vantaggi per ottenere il consenso di una persona con autorità su di un‘altra persona a scopo di sfruttamento; (c) Il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l‘accoglienza e l‘ospitalità di un minore a scopo di sfruttamento sarà considerato „tratta di persone“ anche se questo non comporta l‘utilizzo di nes-suno dei mezzi indicati nel paragrafo a) di questo articolo(d) Per „minore“ si intende ogni persona minore di 18 anni. ( l‘art. 4 della Convenzione del Consiglio d‘Europa sull‘azione contro la Tratta di Esseri Umani (Varsavia 2005) )

altre forme di ssCm:aTurismo Sessuale a Danno di Minori: Il fenomeno comprende chi, trovandosi in un luogo diverso dal proprio Paese d’origine (durante un viaggio o soggiorno turistico) compie atti sessuali a pagamento con dei soggetti minorenni.

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Turismo sessuale in danno dei minori: chi trovandosi in un luogo diverso dal proprio Paese d’origine (durante un viaggio o soggiorno turistico) compie atti sessuali a pagamento con dei soggetti minorenni. Negli anni ‚80, il fenomeno riguardava solo il Sudest Asiatico. La massificazione del turis-mo, determinata dalla possibilità di viaggiare low-cost, nonchè l‘incremento del numero di Paesi pre-disposti per accogliere turisti, hanno fatto sì che il fenomeno assumesse una dimensione globale ed inarrestabile. Oggi questo problema, più o meno, colpisce ogni Paese.

Perchè?Le ragioni possono essere di doppia natura.oggettive:• aumento del numero di compagnie aree pubb-liche e private, ampia offerta, concorrenza, abbas-samento delle tariffe • boom del turismo di massa, facilità di raggiun-gere mete lontane• connivenza dei governi di alcuni Paesi, disposti a tollerare il fenomeno pur di favorire l’afflusso di valuta pregiata• criminalità organizzata• corruzione di chi dovrebbe esercitare il con-trollo: autorità giudiziarie, forze di polizia, buro-crazia

soggettive:• contesto diverso da quello abituale, nessun con-trollo sociale, sensazione di impunità• scarsa o nulla percezione di compiere un reato • atteggiamento discriminante, spinto oltre la soglia del razzismo (non sono bambini come i nostri) er-rata convinzione che il sesso con bambini elimini il rischio di contrarre l’AIDS

Chi “fruisce” dei minori?Premessa: è impossibile tracciare un profilo

unico che racchiuda in esso tutte le caratteristiche riscontrate in occasione di arresti o segnalazioni.

Per ragioni di studio distinguiamo al-meno 3 tipologie:

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a Turista occasionaleViene convenzionalmente definito turista

occasionale chi, contando sulla mancanza di con-trollo sociale, prova esperienze che non speri-menterebbe nel proprio luogo di residenza.

Non parte programmando ciò che farà una volta arrivato a destinazione; spesso la perdita dei freni inibitori e le pulsioni sessuali verso i minori sono attivate dalla facilità di nascondere l’accaduto al contesto sociale abituale (amici, col-leghi, familiari), dalla curiosità, dall’indotto locale che gravita attorno al business della prostituzio-ne minorile

a Turista abitualeViene convenzionalmente definito turista

abituale chi ha già sperimentato l’esperienza ed intende ripeterla.

Parte con programmi ben chiari, spesso con nominativi ed indirizzi certi.

Non tutti i turisti occasionali diventano abi-tuali: solo una parte minoritaria (20%) compie viaggi con cadenza regolare.

Può accadere che il turista abituale costitu-isca un punto di riferimento ed una fonte di in-formazioni logistiche per connazionali che inten-dano provare le medesime esperienze

a PedofiloLa pedofilia è un disturbo comportamentale

che comporta attrazione fisica nei confronti di bambini o bambine in età pre-puberale.

Importante distinguere: il pedofilo cerca sog-getti non ancora sviluppati; non è possibile iden-tificare una fascia d’età prestabilita, ma è impor-tante che l’aspetto fisico della vittima denoti ca-ratteristiche tipicamente infantili.

Il pedofilo non è attratto da soggetti di 12/13 anni ed oltre.

La definizione ufficiale di pedofilia è cataloga-ta nel DSM IV

Chi sono le vittime ? Innanzitutto è fondamentale contestualiz-

zare la vittima. Rimanendo nell‘ambito del turis-mo: è possibile affermare che di solito provengo-no da ambienti in cui c‘è un elevato disagio socio-economico; che è più facile che appartengano a minoranze etniche fortemente discriminate, o a gruppi di sfollati; che si tratti di bambini di stra-da... etc. In altri casi possono aver subito abusi e maltrattamenti in famiglia.

Sappiamo per certo che possono essere sia di sesso femminile che maschile e che nei Paesi del Sud del Mondo dove il turismo è l‘unica ri-sorsa che garantisca economia, l‘”impiego” di

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minori nel mercato del sesso, diviene un‘ulteriore attrazione turistica, di cui si serve la criminalità organizzata.

Quali sono le conseguenze per i bambini?Le conseguenze non sono solo fisiche, sono

soprattutto psicologiche e, se non adeguata-mente affrontate, possono protrarsi ed amplifi-carsi in età adulta, incidendo fortemente nella sfera socio-relazionale.

Anche in questo caso bisogna ribadire che è fondamentale tenere conto del contesto.

a Psicologiche Senso di colpa, scarsa autostima, de-pressione che in alcuni casi porta al suicidio. Nei Paesi in cui il bambino/a è fortemente discrimi-nato, essendo la vittima oggetto di pregiudizio collettivo, quando consapevole del suo status è soggetta a crisi di panico.

a Fisiche Elevato rischio di contrarre malattie sessual-

mente trasmissibili, tra cui il virus dell‘HIVa Sociali

Le vittime, anche se minori, spesso sono stigma-tizzate dalle loro comunità di appartenenza. Qua-si mai ricevono un sostegno dalla comunità in cui si trovano e spesso non riescono neanche ad interagirvi. Per queste ragioni, per i minori vit-time di SSCM è più complesso essere reintegrate ed è più probabile che in età adulta non riescano a condurre una vita normale.

E‘ facilmente deducibile che le conseguenze dello SSCM sono ugualmente gravi sia dal punto di vista fisico che psico-sociale.

Se la vittima non viene presa in carico (senza quindi la possibilità di ricevere cure sanitarie ade-guate nonché un sostegno psicologico che tenga conto della particolarità dello status che aveva acquisito) il suo benessere ed il suo ruolo nella comunità possono essere seriamente compro-

messi.Nessun turista dovrebbe mai pen-

sareche avere un rapporto sessuale con un bambino non pregiudichi grave-menteil bambino, né può essere tolle-rato che venga intesa come una forma di beneficenza o assistenzialismo.

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Convenzione ONU sui diritti dell‘Infanzia e dell‘Adolescenza ed il Protocollo Opzionale sulla vendita, prostituzione e pornografia rappresentante i bambini

I diritti dei bambini e i diritti umani sono

universali, una garanzia giuridica per la protezi-

one degli individui da ogni forma di violazione

che possa incidere sulla loro libertà e dignità

umana. Tuttavia, mentre i diritti umani sono un

tema ricorrente nella dibattito nazionale e inter-

nazionale, i diritti dei bambini non ricevono la

stessa attenzione, nonostante siano diritti che

riconoscono le particolari esigenze e le vulnera-

bilità dei bambini, che devono essere disaggre-

gate dalla situazione di adulti. L‘ambito del Turis-

mo Responsabile deve essere sempre associata

la questione dei diritti dei bambini.

Diritti dell‘infanzia, Convenzione ONU sui diritti dell‘infanzia, Protezione dei minori e Turismo

la Convenzione oNu sui Diritti dell‘ infanziaI bambini, come gli adulti, sono portatori di diritti che dovrebbero essere ga-rantiti da ogni Stato. I bambini hanno il diritto, per esempio, di ricevere un‘istruzione, di giocare, sottostare ad un regime alimentare adeguato, al benessere psico-fisico, quindi a ricevere cure sanitarie, etc.. Tutti questi diritti sono sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti dell‘Infanzia e dell‘Adolescenza (New York, 20 novembre 1989) . La CRC è entrata in vigore nel 1990. Rappre-senta lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell‘infanzia.Contiene 54 articoli per la protezione dei bambini e la tutela dei loro diritti, compresa la protezione da ogni forma di discriminazione e sfruttamento.Gli artt. 34-35-36-37 hanno per oggetto la protezione dei minori dallo sfrut-tamento sessuale a fini commerciali. Nel maggio del 2000, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato un Protocollo Opzionale che prevede ulteriori misure per tutelare i diritti contenuti nella Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 1989. Il Protocollo è entrato in vigore nel gennaio del 2002.

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nei Paesi del Sud del Mondo dove ci sono poche

risorse per garantire giustizia ai minori vittime di

reati come lo sfruttamento sessuale (definizione

ECPAT).

Si tratta di uno di uno degli strumenti più effi-

caci in ambito giuridico.

Lo Stato che introduce nel proprio ordina-

mento giuridico un tale principio, invia un segnale

forte a tutti i turisti che potenzialmente potrebbe-

ro commettere un reato di SSCM.

Attualmente sono 44 i Paesi che hanno adot-

tato questo principi, anche se nelle procedure pos-

sono differire tra di loro. Il principio di extraterri-

torialità operativamente richiede un lavoro intenso

e faticoso (trasferte di forze di polizia ed avvocati

tra i Paesi coinvolti, acquisizione di prove e di testi-

moni, … etc.). Tutte le difficoltà che si incontrano,

sono da considerarsi la ragione principale per cui

spesso questo principio non viene applicato.

I governi e l‘industria turistica hanno delle

responsabilità nella protezione dei diritti fonda-

mentali dei bambini e, se non lo riconoscono, ci

sono occasioni nelle quali possono essere rite-

nuti responsabili.

Questo principio permette di perseguire pe-

nalmente i cittadini che abbiano commesso il reato

di sfruttamento sessuale nei confronti di un mino-

re all‘estero. E‘ uno strumento fondamentale per

combattere soprattutto il turismo sessuale a dan-

no di minori. Esso riduce il numero di possibilità

per cui il reo non sconti la pena inflitta, soprattutto

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I professionisti del settore turistico azien-dale svolgono un ruolo chiave, affinchè i propri clienti trascorrano una piacevole vacanza. Tutta-via, il piacere che i clienti traggono dalla loro vacanza non dovrebbe mai comportare dei danni per la comunità ospitante.

Questo principio deve essere parte della politica aziendale. Sviluppare e rafforzare le poli-tiche e le misure di protezione dei Minori con un‘Azienda soprattutto responsabilità sociale di impresa.

Si tratta di un principio che dovrebbero ap-plicare tutte le imprese, a prescindere dalla loro dimensione.

Il turismo può indirettamente alimentare il mercato dello SSCM. I professionisti del settore turistico dovrebbero prestare maggiore attenzi-one a questo fenomeno, un loro impegno potreb-be avere un impatto positivo nella vita dei bam-bini dei Paesi altamente a rischio. Oltre a saper identificare segnali e comportamenti che hanno a che vedere con lo SSCM, il professionista do-

vrebbe sapere cosa poter fare, questo accresce-rebbe anche la fiducia nei suoi confronti.

La fiducia e la consapevolezza che la vostra Azienda, anche nella gestione, sostiene e perse-gue certe azioni, possono essere decisivi nella vita, quindi nella tutela, di un bambino.

Il Codice di Condotta

Il Codice di Condotta per la protezione dei bambini dallo SSCM nei viaggi e nel turismo è una iniziativa guidata dal settore turistico aziendale.

E‘ teso a promuovere il turismo responsa-bile ed a tutelare i minori dallo sfruttamento sessuale. Questo Codice è stato creato nel 1998 da ECPAT-Svezia in collaborazione con i tour operator svedesi. Il Codice di Condotta è diver-so da tutti gli altri strumenti tesi a contrastare lo SSCM: è una campagna di sensibilizzazione con delle azioni ben definite

Sul finire del 2007 erano circa 600 le Aziende firmatarie distribuite in 26 Paesi tra Europa,

i professionisti del settore turistico azi-endale svolgono un ruolo chiave, affinchè i propri clienti trascorrano una piacevole

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Asia, Africa ed America. Negli ultimi dieci anni, il Codice di Condotta è diventato uno degli strumenti principali per la lotta contro il turismo sessuale a danno di minori, perchè concreto e facilmente attuabile. I sei criteri che lo costituis-cono sono importantissimi e possono essere considerati come una vera e propria strategia d‘azione.

Impegnandosi attraverso la guida di questi criteri, i membri delle Aziende sono tutti coinvol-ti nella lotta contro il turismo sessuale a danno

di minori. Tra i criteri sono previsti, per esempio, la formazione del personale, la creazione di ma-teriale informativo per I clienti, la cooperazione tra autorità locali ed ONG che si occupano del-la protezione dell‘infanzia. In un certo senso, il Codice di Condotta crea rete ed innesca un meccanismo per combattere lo SSCM, intera-mente guidato dal settore turistico aziendale.

il Codice di Condotta è costituito dai 6 criteri:

aCriterio 1: introdurre nella propria politica aziendale degli aspetti che riguardino es-pressamente lo ssCm

L‘Azienda firmataria elabora ed adotta un documento di politica aziendale contro lo SSCM. Inoltre, l‘Azienda informa tutti i dipendenti sul Codice di Condotta e l‘adozione delle relative misure nella politica aziendale. L’introduzione della politica aziendale deve avvenire entro un anno dalla firma del Codice di Condot-ta.

aCriterio 2: la formazione del personale sia nel Paese di origine e che in quello ove l‘azienda predispone strutture e servizi.

Il personale dell‘Azienda firmataria, nonché tutte le altre Aziende o privati che stipuleranno un con-

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tratto con l‘Azienda, dovranno essere informati e formati sul Codice di Condotta e su ciò che esso prevede. Come parte di un sistema che offre un servizio di qualità, i dipendenti devono es-sere costantemente informati e aggiornati su questa problematica. Inoltre, il materiale riguar-dante questo problema e la formazione devono essere facilmente reperibili e condivisi da tutti attraverso i canali di comunicazione esistenti.

Nel primo anno di attuazione del Codice di Condotta, la formazione dovrà essere fornita : al * 50% dei dipendenti che hanno contatto diretto con i clienti (Paese di origine)al 20% (** 40%) dei dipendenti che lavorano in tutti i Paesi dove si hanno servizi/strutture e che hanno il contatto diretto con i cliential 30% (** 50%) dei lavoratori a diretto contatto con i clienti nelle principali città dei Paesi di destinazione al 30% dei dipendenti che svolgono un lavoro di gestione e management

Criterio 3: introduzione di una clausola ad hoc nei contratti con i fornitori di servizi / fornitori, dove sia scritto esplicitamente che entrambi i contraenti ripudiano lo ssCm.

Tale clausola nel contratto tra la l‘Azienda firmataria e suoi fornitori di beni e servizi stabilisce che il contratto sarà annullato nel caso in cui il fornitore non rispetti gli impegni assunti per quanto riguarda il ripudio dello SSCM nelle sue attività o nei suoi locali . Ripudiare significa non agevolare in alcun modo lo SSCM e non tollerarlo. Nel caso in cui il part-ner contrattuale agevolasse o tollerasse lo SSCM, il contratto dovrà essere annullato. Se possibi-le, il Codice di Condotta deve essere allegato in ogni contratto con i fornitori di servizi ed esse-re quindi anche tradotto per i partner esteri. Questa clausola dovrebbe essere introdotta anche nei contratti con servizi che non sono prettamente turisticiDurante il primo anno di attuazione del Codice di Condotta, una simile clausola dovrebbe esse-

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re introdotta almeno nei contratti con i fornitori di servizi / fornitori prettamente turistici(alberghi, trasporti terrestri, ristoranti, bar, ecc):

In caso della stipula di un nuovo contratto: nel 50% dei contratti realizzati nel Paese della società di origine nel 60% dei contratti in tutti i paesi destinazione nel 75% dei contratti realizzati nei principali Paesi di destinazione In caso di rinnovo di un contratto: nel 50% dei contratti conclusi nel Paese della società di origine nel 60% dei contratti in tutti i Paesi di destinazione nel 75% dei contratti realizzati nei principali Paesi di destinazione In caso di protocolli d‘intesa con i rivenditori: Nel 30% dei protocolli di intesa nuovi o già esistenti con i rivenditori

Inoltre, le Aziende fi rmatarie forniscono informazioni ai propri fornitori di servizi / fornitori (inclusi quelli non contrattualizzati) sul Codice di Condotta e sulla sua introduzione nella politica aziendale dell‘azienda. Informazioni da fornire entro un anno dalla fi rma: il 90% dei fornitori nel Paese della stessa aziendaIl 75% dei fornitori in tutti i Paesi di destinazione l’80% dei fornitori nelle principali città dei Paesi di destinazione

aCriterio 4: Informare i viaggiatori attraverso cataloghi, brochure, durante i voli, fi lm, pagine web, etc

L‘Azienda fi rmataria s‘impegna a informare il cliente (viaggiatore) sullo SSCM e sul Codice di Condotta, come parte integrante della propria politica aziendale. Inoltre, l‘Azienda fi rmataria deve consentire al cliente di poter segnalare i potenziali casi di SSCM

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Durante il primo anno di attuazione, tali informazioni devono raggiungere le seguenti percentua-li di clienti che riguardano l‘Azienda: 50% di clienti diretti verso tutte le destinazioni 75% di clienti diretti nelle principali città dei Paesi di destinazione 90% di clienti diretti verso destinazioni note per essere colpite dal turismo sessuale a danno di minori

aCriterio 5: l‘informazione sul Codice di Condotta e sulla sua introduzione nella politica, per „Persone-Chiave“ presso i Paesi di destinazione

Un metodo effi cace con cui le Aziende fi rmatarie possono contribuire a proteggere i bambini dallo SSCM consiste nella divulgazione di informazioni a „persone-chiave locali“. „Persone-chiave“ sono considerati coloro i quali nei Paesi di destinazione collaborano con l‘Azienda fi rmataria senza stipulare un contratto. Queste persone / gruppi anche di individui, che di solito hanno un contatto sostanziale con la clientela (ad esempio, proprietari di bar e ristoranti, i tassisti), così come persone che hanno una certa infl uenza nella comunità (ad esempio i politici, il rappresentante locali del Codice, ONG). Inoltre, la polizia ed i sindacati vengono considerati persone-chiave nella lotta contro lo SSCM. L‘Azienda fi rmataria informa queste persone-chiave, che si trovano nel Paese di destinazione sul Codice di Condotta e sulla politica aziendale in materia di turismo sessuale. L‘attuazione del criterio 5 è tra le più importanti protezioni dei bambini dallo SSCM, ma anche la più impegnativa, soprattutto per le Aziende che operano prevalentemente in Paesi di destinazio-ne considerati a rischio. Quando le Aziende fi rmatarie investono le loro energie nella creazione di reti nei Paesi di destina-zione, la protezione dei bambini da parte loro riscontrerà notevoli successi. Inoltre, la coopera-zione tra le diverse Aziende fi rmatarie, in un solo Paese di destinazione garantirebbe l‘effi cacia

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degli sforzi comuni. Le Aziende si impegnano quindi ad inviare, ogni anno, alle persone-chiave, informazioni da divulgare a livello locale in una delle loro principali destinazioni (in questo caso si intende per destinazione un Paese, una Regione, una Città).

aCriterio 6: rapporti annuali sullo stato di attuazione del Codice di Condotta per la protezione dei bambini dallo sfruttamento sessuale nei viaggi e turismo

Relazione aziendale annuale sullo stato di attuazione dei primi cinque criteri. L‘elaborazione di tale relazione annuale consente all‘Azienda fi rmataria di fare il punto sugli sforzi compiuti e sui corrispondenti risultati ottenuti. Questa valutazione rivela anche le misure necessarie per migliorare l‘attuazione del Codice di Condotta. Infi ne, la relazione annuale svolge un ruolo sostanziale: consente la condivisione di esperienze e di proposte da realizzare per il perfezionamento delle competenze nel settore del turismo per l‘attuazione del Codice; aiuta i rappresentanti locali del Codice ed all‘ Executive Committee of “The Code” (il comitato esecutivo del „Codice“) - organizzazione che monitora e segue l‘attuazione di questo progetto a raccogliere e valutare esperienze pratiche fi nora realizzate, le sfi de vinte e conoscere quante sono le Aziende che hanno scelto di fi rmare il Codice di Condotta La fase di preparazione e il processo di attuazione del Codice di Condotta delle Aziende sono completati in collaborazione con il rappresentante locale del Codice. Lo stesso accade nella fase di valutazione: sulla base del processo di rendicontazione annuale, un‘Azienda non fi rmataria svolge un continuo monitoraggio sull‘ attuazione del Codice di Con-dotta in stretta collaborazione con il rappresentante locale del Codice. Ogni anno, l‘Azienda fi rmataria è invitata a compilare un modulo standard per la relazione annu-ale oltre ad organizzare un incontro con il rappresentante locale del Codice per il monitoraggio in corso.

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lo ssCm è un‘immagine negativa per le mete turistiche. le aziende potrebbero perdere clienti e nel medio e lungo termine ci sarebbe un decremento dei profitti

Case Study: Da Repubblica.itCRONACA -Milano, nelle intercettazioni si vantava delle sue avventureE‘ la prima sentenza in Italia per reati commessi all‘esteroCondannato per turismo sessuale 14 anni di carcere a un veronese

MILANO - Giorgio Sampec, 56enne veronese, per due mesi all‘anno lavorava come guardiano di un campeggio sul lago di Garda. Il resto del tempo lo trascorreva facendo turismo sessuale, prin-cipalmente in Thailandia. Oggi, però, il tribunale di Milano lo ha condannato a 14 anni di reclusio-ne e a 65mila euro di multa per pedofilia e diffusione di materiale pedopornografico. E‘ il primo italiano a essere condannato per reati sessuali compiuti all‘estero. Oltre alla pena di reclusione e la multa, gli è stato anche „perennemente interdetto l‘accesso“ a luoghi „istituzionalmente fre-quentati da minorenni“. L‘uomo è stato incastrato grazie a delle intercettazioni telefoniche, partite nel giugno del 2004, quando un suo conoscente registrò e consegnò in Procura due chiamate in cui Sampec racconta-va alcune delle sue prodezze con i bambini. Nelle registrazioni, l‘uomo si vantava di avere avuto, tra il 2001 e il 2005, rapporti sessuali con almeno 400-500 ragazzini di età compresa fra i 7 e i 15 anni. Nel suo computer, poi, la Polizia Postale ha trovato un archivio di 65mila fotografie pedopor-nografiche in cui lui stesso compariva in pose inequivocabili. Per l‘accusa era un vero esperto nell‘adescare i minori, tanto da essere in grado di fornire con-sigli sul modo migliore per scoprire „i luoghi della prostituzione minorile del posto, i luoghi dove andare per i rapporti“ come si legge nell‘avviso di chiusura delle indagini. Ma Sampec ha sempre proclamato la sua innocenza., sostenendo di non aver mai avuto rapporti sessuali con minori. E adesso il suo legale, l‘avvocato Davide Adami, annuncia battaglia. „Mi metterò immediatamente al lavoro per l‘appello - ha spiegato - Un processo si conclude al termine dei tre gradi di giudizio“. (8 marzo 2007)

(fonte: http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/cronaca/pedofilo-condannato/pedofilo-condan-nato/pedofilo-condannato.html?ref=search)

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17 L‘industria Turistica

l‘importanza delle attività di sensibilizzazione e di advocacy

La lotta allo sfruttamento sessuale dei minori, perché sia efficace richiede la partecipazione, il coordinamento e la cooperazione di diversi attori: Governo, Enti locali, Organizzazioni inter-nazionali, Magistratura, Forze dell’Ordine, Personale in servizio all’estero, ONG, Privato Sociale e settore Turistico Aziendale. Per far sì che questo avvenga è necessario che tutti conoscano il problema, affinché si elaborino delle strategie ad hoc per contrastarlo.La sensibilizzazione dell‘opinione pubblica, non solo con i mezzi di comunicazione, servendosi anche dello stesso materiale che normalmente si distribuisce nelle agenzie di viaggio (per esempio custodie per i biglietti, brochure, targhette per I bagagli, adesivi etc...), può essere un modo efficace per fare prevenzione.L‘industria turistica, dovrebbe fare pressione nei confronti delle Istituzioni affinchè predispon-ga misure che garantiscano la protezione dei minori da ogni forma di SSCM. Inoltre, è auspi-cabile che si faccia portavoce e promotrice di azioni di raccomandazioni che attengono pret-tamente all‘ambito turistico Lavorare con le Istituzioni che hanno competenza in materia di TurismoCome ribadito più volte,il turismo non è causa dello SSCM, ma ne è indirettamente responsa-bile.Affinchè il suo impegno risulti essere efficace è fondamentale che collabori con le Istituzioni che hanno competenza politica sul turismo. E‘ importante che si creino dei veri e propri grup-pi di lavoro che ambiscano alla condivisione e divulgazione di principi che propendano verso un turismo responsabile, che includa quindi la protezione dei minori dallo SSCM.Questo è l‘unico modo che nel medio e lungo termine possa rendere stabile la protezione dei bambini da ogni forma di SSCM, ma che accresca contemporaneamente il profitto dell‘Azienda, che sarebbe ripagata per le sue scelte etiche.

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18Cosa fare?

Cosa si può fare per contrastare lo ssCm nei viaggi e nel Turismo?

Lo SSCM nei viaggi e nel turismo è una violazione dei diritti dei bambini.

Un professionista del settore turistico, un turista, un viaggiatore... chiunque dovrebbe farsi portavoce di 7 capisaldi per contrastare lo SSCM nei viaggi e nel turismo

1. lo ssCm nei viaggi e nel turismo è una viola-zione dei diritti dei bambini. Chiunque do-vrebbe impegnarsi per contrastarlo;

2. incentivare le aziende turistiche ad integrare nella propria politica aziendale la protezione dei minori;

3. aggiornarsi costantemente sul fenomeno consultando il sito di eCPaT-international (www.ecpat.net).

4. evitare destinazioni c‘è ssCm 5. informare amici e conoscenti di questo triste

fenomeno6. sostenere le organizzazioni che contrastano

lo ssCm7. Quando si viaggia o si soggiorna all‘estero ri-

cordarsi di segnale ogni caso sospetto alle au-

Cosa può fare un viaggiatore/turista?

torità locali, collegandovi ai siti web http://www.unwto.org/protect_children/ ; www.ecpat.net se tut-to questo non fosse possibile al vostro rientro po-trete segnalare il fatto all‘agenzia di viaggi oppure al tour operator

Cosa segnalare/denunciare?a. Un turista che abusa sessualmente di un minoreb. Una persona che sta “acquistando” un bambinoc. Un turista che cerca di reclutare un bambino per una

prestazione sessualed. Un hotel, un‘agenzia... etc. che permettono che nei

loro locali lo SSCM

Se potete fornite:a. il nominativo della persona che sta commet-

tendo il reatob. La nazionalità oppure il numero di passaportoc. Una descrizione del reod. La data ed il luogo in cui sono avvenuti i fattie. L‘Hotel o la struttura presso la quale alloggia

se vedi un turista che commette un reato di ssCm segnalalo.

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B i b l i o g ra p hy 19

ECPAT-International, Combating Child Sex Toursim: FAQs, Bangkok 2008

eCPaT-international, Protecting Children from sexual exploitation in Tourism: An ECPAT Training Resource Kit, Bangkok 2008

Kindly supported by the European Commission

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